Motori ha riproposto l'attenzione sull'industria automobilistica … · co alimentare ed all'uso...

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Lunedì, 26 Settembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it Motori STORIE, EVENTI E PERSONAGGI IN SICILIA L o svolgimento della Centesima Edizione della Targa Florio, la gara di automobili più antica del mondo che lo scorso mag- gio ha spento le 100 candeline, ha riporta- to alla ribalta il settore automotive che negli ul- timi anni, nonostante la crisi, ha mostrato inte- ressanti segnali di ripresa sia nel settore delle auto nuove che in quello delle auto classiche. L’industria automobilistica e l’indotto che ne deriva, è inutile nasconderlo, rappresenta an- cora uno dei settori trainanti dell’economia ita- liana. Corre l’obbligo quindi di porsi la fatidica domanda: tutto questo tourbillon attorno al mercato dell’auto è giustificato dai benefici che esso comporta al pubblico ed all’economia più in generale? La risposta non è così scontata, ma richiede una approfondita riflessione: lo svecchiamento del parco automobilistico circolante in Italia è ormai diventato assolutamente necessario per migliorare intanto la qualità della vita nelle cit- tà con la riduzione dell’inquinamento atmosfe- rico e lo snellimento del traffico che spesso rag- giunge livelli fuori controllo. E l’avvento delle nuove tecnologie certamen- te incrementa i dispositivi di sicurezza delle au- tomobili al punto da ridurre al minimo gli inci- denti all’interno delle aree urbane, con conse- guente drastica riduzione dei premi assicurati- vi che si pagano per circolare. Una serie di incentivazioni inoltre, sia gover- native che direttamente concesse dalle cause automobilistiche, hanno incrementato il nu- mero di auto nuove soprattutto nel settore ibri- do ed elettrico, dove le incentivazioni sono sta- te più frequenti ed economicamente più incisi- ve. Se a questo aggiungiamo un mercato di auto classiche in forte espansione, basato sulla pas- sione degli italiani per le auto che attraverso un secolo di storia hanno caratterizzato la nostra vita ed i nostri costumi, la risposta al quesito iniziale non può essere che positiva, e cioé che i benefici di un mercato dell’auto in crescita fa- voriscono il pubblico che può usufruire di pro- dotti sempre più di qualità sia classici che mo- derni, ma anche l’economia reale che consolida un indotto di cui, oggi più di ieri, c’è necessità di sviluppare. Ed in tal senso sono orientate le attività del- l’Automobile Club d’Italia, che da 110 anni eroga servizi agli automobilisti italiani, impegnato nella continua innovazione come la recente creazione del Certificato di Proprietà Digitale e nella tutela dell’automobilismo storico con la creazione di un apposito brand dedicato, Aci Storico. Presidente dell’Automobile Club Palermo © RIPRODUZIONE RISERVATA Tra tradizioni e sviluppo La centesima edizione della Targa Florio ha riproposto l’attenzione sull’industria automobilistica Benefici, incentivi e produzione Sicurezza Con l’avvento delle nuove tecnologie i dispositivi di sicurezza sulle vetture stanno riducendo gli incidenti stradali Sul web È possibile consultare lo speciale Motori Sicilia sul sito www.corrierede lmezzogiorno.it La ripresa dell’auto di Angelo Pizzuto

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Lunedì, 26 Settembre 2016 www.corrieredelmezzogiorno.it

MotoriSTORIE, EVENTI E PERSONAGGI IN SICILIA

L o svolgimento della Centesima Edizionedella Targa Florio, la gara di automobilipiù antica del mondo che lo scorso mag-gio ha spento le 100 candeline, ha riporta-

to alla ribalta il settore automotive che negli ul-timi anni, nonostante la crisi, ha mostrato inte-ressanti segnali di ripresa sia nel settore delleauto nuove che in quello delle auto classiche.

L’industria automobilistica e l’indotto che nederiva, è inutile nasconderlo, rappresenta an-cora uno dei settori trainanti dell’economia ita-liana. Corre l’obbligo quindi di porsi la fatidicadomanda: tutto questo tourbillon attorno almercato dell’auto è giustificato dai benefici cheesso comporta al pubblico ed all’economia piùin generale?

La risposta non è così scontata, ma richiedeuna approfondita riflessione: lo svecchiamentodel parco automobilistico circolante in Italia èormai diventato assolutamente necessario per migliorare intanto la qualità della vita nelle cit-tà con la riduzione dell’inquinamento atmosfe-rico e lo snellimento del traffico che spesso rag-giunge livelli fuori controllo.

E l’avvento delle nuove tecnologie certamen-te incrementa i dispositivi di sicurezza delle au-

tomobili al punto da ridurre al minimo gli inci-denti all’interno delle aree urbane, con conse-guente drastica riduzione dei premi assicurati-vi che si pagano per circolare.

Una serie di incentivazioni inoltre, sia gover-native che direttamente concesse dalle causeautomobilistiche, hanno incrementato il nu-mero di auto nuove soprattutto nel settore ibri-do ed elettrico, dove le incentivazioni sono sta-te più frequenti ed economicamente più incisi-ve.

Se a questo aggiungiamo un mercato di autoclassiche in forte espansione, basato sulla pas-sione degli italiani per le auto che attraverso unsecolo di storia hanno caratterizzato la nostravita ed i nostri costumi, la risposta al quesitoiniziale non può essere che positiva, e cioé che ibenefici di un mercato dell’auto in crescita fa-voriscono il pubblico che può usufruire di pro-dotti sempre più di qualità sia classici che mo-derni, ma anche l’economia reale che consolidaun indotto di cui, oggi più di ieri, c’è necessità

di sviluppare.Ed in tal senso sono orientate le attività del-

l’Automobile Club d’Italia, che da 110 anni erogaservizi agli automobilisti italiani, impegnatonella continua innovazione come la recentecreazione del Certificato di Proprietà Digitale enella tutela dell’automobilismo storico con lacreazione di un apposito brand dedicato, AciStorico.

Presidente dell’Automobile Club Palermo© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra tradizioni e sviluppoLa centesima edizionedella Targa Florioha riproposto l’attenzionesull’industria automobilisticaBenefici, incentivi e produzione

SicurezzaCon l’avventodelle nuove tecnologiei dispositivi di sicurezzasulle vetturestanno riducendogli incidenti stradali

Sul webÈ possibile consultare lo speciale Motori Sicilia sul sito www.corrieredelmezzogiorno.it

La ripresa dell’auto

di Angelo Pizzuto

PA2 Lunedì 26 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

P rendete la vostra auto epercorrete con noi cen-tinaia di chilometri allascoperta di una Sicilia

poco conosciuta attraverso ci-bo, cultura e arte. Quello che visuggeriamo non è il consuetoitinerario alla ricerca dei mo-numenti più belli della Sicilia,per quelle ci sono le guide.Quello che vi indichiamo inquesto articolo sono i cinqueappuntamenti da non perderenel mese di ottobre, perché laSicilia non è solo mare e spiag-ge bianche ma è soprattuttogastronomia, cucina d’autoree arte.

Partiamo da Mazara del Val-lo, in provincia di Trapani. Dal6 al 9 ottobre, la cittadina sici-liana, nota per la sua comunitàsiculo-tunisina, la maggiore inItalia, modello di pacifica con-vivenza tra religioni e culturefrontaliere, torna a trasfor-marsi in un colorato suk, ospi-tando cinquanta delegazionistraniere in rappresentanzadell’Africa, del Mediterraneo edel Medio Oriente. Lingue, ci-bo, culture, religioni, tradizio-ni, troveranno la loro casa tra ivicoli della «casba» mazareseper quattro giorni di festa: la-boratori, convegni sui temidella Blu economy del mare. Sichiama «Blue Sea Land» ed èun laboratorio che pone la Si-cilia e in particolare la casbahdi Mazara del Vallo, come pon-te con i Paesi del Mediterra-neo, Africa e Medio Oriente.Quest’anno la manifestazionesarà incentrata sul «food sa-ving», ovvero la lotta allo spre-co alimentare ed all’uso razio-nale dell’acqua. Da Mazara delVallo a Zafferana Etnea, in pro-vincia di Catania, per il con-sueto appuntamento conl’«Ottobrata Zaffaranese».Tutte le domeniche di ottobre,i protagonisti saranno i pro-dotti tipici della terra: fichid’India, melograni, noci, noc-ciole, castagne, pistacchi, ifunghi porcini dell’Etna, l’olio,le olive e le conserve sott’olio.La piazza Umberto, come ognianno, ospiterà numerosi standin cui sarà possibile degustare

i dolci tipici locali, fare un giroper scoprire le eccellenze delterritorio e portare con sé unricordo della tradizione ga-stronomia siciliana.

Se al buon cibo preferite lacultura, Palermo offre ai suoivisitatori la possibilità di sco-prire il capoluogo come non loavete mai visto, grazie a «LeVie dei Tesori», che quest’an-no si svolgerà da sabato 1 a do-menica 30 ottobre. La manife-

stazione taglia il traguardo deldecennale e festeggia con ungrande Festival della cittàaperta, narrata e vissuta. No-vanta tra palazzi aristocratici,ville, chiese, cripte, teatri sa-ranno aperti a Palermo neicinque weekend di ottobrecon 1 euro di contributo; oltrea 120 passeggiate urbane e na-turalistiche condotte da stori-ci, botanici e giornalisti; 65 at-tività per bambini che que-

stronomiche, artistiche, arti-gianali e turistiche del territo-rio camporealese. Camporea-le, nota come città del Vino edel Legno è profondamenteancorata alle tradizioni cultu-rali legate a questi due ele-menti; la storia del piccolo co-mune dell’entroterra palermi-tano infatti, affonda le sue ra-d i c i n e l t e r r i t o r i o e d èstrettamente legata alle tremaggiori coltivazioni che rac-contano la storia del Mediter-raneo: la produzione di fru-mento, quella olivicola e quel-la vitivinicola, con eccellenzenote ed apprezzate a livello in-ternazionale.

È sufficiente giungere aCamporeale per tornare indie-tro nel tempo. Tali risorse rap-presentano la cultura e il nu-cleo delle tradizioni intornoalle quali si è evoluto il tessutourbano, e a fianco ad esse sisono sviluppate produzioniartigianali locali di grandepregio come quella del legno,innanzitutto, e quella del fer-ro, nonché quelle strettamen-te legate alla tradizione enolo-gica. Il nostro giro per la Siciliasi chiude a Taormina, l’espres-sione della Sicilia nel mondo.Anche quest’anno torna il «Ta-ormina Gourmet Festival» dal15 al 17 ottobre la cittadina inprovincia di Messina, per tregiorni sarà la capitale del gu-sto. Degustazioni esclusive, vi-ni pregiati, birre artigianali,banchi d’assaggio, cookingshow e soprattutto le grandicene con gli chef stellati faran-no da cornice ad una manife-stazione unica nel suo genere.Tante le novità di quest’annoche faranno da apripista ad unevento che ha travalicato i con-fini regionali. Quest’anno cisono i Sicilian Wine Awards.Un premio ai migliori vini sici-liani. Per la prima volta unagiuria di esperti nazionali e in-ternazionali valuterà i migliorivini siciliani. Ci sarà spazio an-che per un focus sulle birre ar-tigianali con il grande bancod’assaggio con i migliori birri-fici italiani, alla scoperta del-l’affascinante mondo della bir-ra. E per le gare di Gusto con imigliori «Chef Under 30» pre-visti chef anche di Campania,Calabria e Puglia.

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

st’anno avranno 7 luoghi a mi-sura di bimbo e 10 grandieventi che culmineranno, ve-nerdì 28 ottobre alle 21,15 inun grande concerto al TeatroMassimo di Palermo. Sabato 1e domenica 2 ottobre 2016, al-l’interno del Baglio e del Palaz-zo del Principe, avrà luogo, in-vece, la terza edizione del«CamporealeDay», la manife-stazione volta a valorizzare epromuovere le risorse enoga-

Il fatto

La Siciliaè un’isoladalle millebellezzeartistichee culturaliE il paesaggiosi può conoscerecon cinque itinerarinei luoghipiù suggestividelle cittàIn autonon è il consueto itinerario alla ricerca dei monumentipiù bellima i cinque appuntamenti da non perdere nel mesedi ottobre

Nella storia

L’arteIl fascinodegliitineraristoricie culturalicolpiscesoprattuttogli amantidella storia

Dieci biciclette elettriche nell’ambito del progetto, denominato «E-bike» sono state consegnate al personale del corpo della Polizia Municipale che le utilizzerà per gli spostamenti casa-lavoro. L’iniziativa rientra negli eventi previsti dalla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile che prevede l’attuazione del progetto «E-bike», programma per la sperimentazione presso i Comuni italiani del prototipo di bicicletta a pedalata assistita ad alto rendimento e ad

emissioni zero. Il progetto «E-bike» nasce a seguito dell’Accordo Programmatico sottoscritto il 14 novembre 2011 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e Ducati Energia, in seguito al quale è stata avviata la sperimentazione presso diversi Comuni italiani del prototipo di bicicletta ad alto rendimento e ad emissioni zero sviluppato da Ducati Energia. (r.c.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La curiositàCon «E-bike»anche l’ambienteviene tutelato

In auto per scoprire la SiciliaDa Mazara del Vallo a Taormina: cinque itinerari per conoscere l’isolaNon solo mare e sole: anche cucina d’autore, arte e bellezze storiche

Verso i paesaggi«Blue Sea Land»è un laboratorioche guarda all’Africae Medio Oriente

Da Palermo a Cefalù: ecco il percorso arabo-normannoÈ composto da nove monumenti tra cui il Palazzo Reale con la cappella Palatina

A d un anno dal riconoscimento delpercorso arabo-normanno di Paler-mo, Monreale e Cefalù come patri-monio mondiale dell’Umanità, la

città si prepara a valorizzare un patrimonioche il mondo ci invidia. Chi vuole percorreregli stessi passi delle dominazioni che hannoscritto la storia di questa terra, può giungerefino a Palermo e assaporare le meraviglie delpercorso arabo-normanno ed è quello chehanno fatto i primi giornalisti che hanno partecipato al primo press tour dedicato alpercorso Unesco che coniuga le bellezze del-le tre città con la tradizione gastronomica si-ciliana. Un percorso fatto in auto e a piedi,ma si potrebbe fare con qualunque mezzo dilocomozione. Tra le visite è stata scoperta inun viaggio a ritroso nel tempo la CappellaPalatina, la Cattedrale di Palermo, il Duomoe il Chiostro di Monreale, organizzate in col-laborazione con il Comune di Palermo, la

Fondazione Federico II e il Comune di Mon-reale. L’esperienza enogastronomica ha vistola presenza della Cantina Principe di Corleo-ne, azienda di proprietà della famiglia Polla-ra che ha deciso di puntare su questo percor-so. Naturalmente a fare da volano sono stati i

vini di produzione della cantina che, annodopo anno, testimoniano costanza, impe-gno e soprattutto qualità, come spiega Vin-cenzo Pollara, uno dei titolari di Principe diCorleone: «La nostra famiglia ha voluto dareda sempre un’impronta qualitativa notevole,nel pieno rispetto dell’ambiente circostantee della storia, e per questo, abbiamo pensatodi organizzare un enotour legato all’itinera-rio Arabo-Normanno, con alcune tappe pre-viste sia in territorio di Monreale, ove ricadela nostra azienda, sia in territorio di Paler-mo».

Per quanto riguarda l’esperienza gastro-nomica sono stati coinvolti i ristoranti I Cuc-ci, la Trattoria Corona e La Bufalaccia di Pa-lermo che hanno proposto dei menù tradi-zionali abbinati ai diversi vini prodotti dal-l’azienda. Per l’ideatrice Maria AntoniettaPioppo, presidente della Fondazione ItalianaSommelier Sicilia occidentale «l’idea di or-

ganizzare un enotur legato al percorso ara-bo-normanno nasce dalla volontà di dare vo-ce a tutti i siti monumentali inseriti nell’Iti-nerario attraverso un percorso enogastrono-mico parallelo, in un gioco di saperi e saporiche s’incontrano per raccontare la vera Sici-lia quella autentica, che forse negli anni ab-biamo un po’ perso ma che oggi forse ancheattraverso questo nuovo percorso, possiamoritrovare». L’itinerario arabo-normanno ècostituito da nove monumenti, di cui settesolo a Palermo. Nel capoluogo sono statiiscritti: il Palazzo Reale con la cappella Pala-tina, la chiesa di San Giovanni degli Eremiti equella di Santa Maria dell’Ammiraglio, notain città come la chiesa della Martorana, lachiesa di San Cataldo, la cattedrale di Paler-mo, il palazzo della Zisa e il ponte dell’Am-miraglio. Gli ultimi due sono le cattedrali, diCefalù e Monreale. (r.c.)

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Le tradizioniCon l’«Ottobrata Zaffaranese»protagonistii prodotti tipici locali

Il luogo La Cattedrale di Palermo

I luoghi

Altri tesori d’arte e di storia da visitare sono la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, la chiesa di San Cataldo, la cattedrale di Palermo, il palazzo Zisa e la cattedrale di Monreale

Corriere del Mezzogiorno Lunedì 26 Settembre 2016 PA3

Innovazione

R agusa, Melilli, Pater-nò, Riposto, Acireale,Racalmuto, Agira,Linguaglossa, Milaz-

zo, Messina, San Giovanni LaPunta e Zafferana Etnea: lemostre-scambio in Sicilia de-dicate al mondo delle auto,moto e cicli d’epoca sono incontinua crescita. Una nume-rosa fetta di appassionati,estimatori e collezionisti siradunano periodicamenteper poter scambiare o vende-re ricambi di auto nuove od’epoca. Siano essi cimeli, motori, sterzi, tappezzerie, turbine, bauli da viaggio eogni altro genere di raro e in-trovabile marchingegno, gliamanti delle due e quattroruote non si fermano mai diricercare l’accessorio o l’in-granaggio originale per i pro-pri pregiati mezzi a 0motore.

Durante il corso dell’anno,un vasto calendario di ap-puntamenti siciliani; negliultimi mesi del 2016 si terran-no: la terza edizione dellamostra-mercato a Riposto(dal 30 settembre al 2 otto-bre, durante la fiera di SanFrancesco), mentre, l’ultimoweek end di novembre, a Zaf-ferana è in programma la se-sta edizione della «Mostra-scambio ed esposizione diauto e moto d’epoca». Il pae-

sino pedemontano offrirà lapropria piazza come luogo diritrovo di vetture e moto distorici marchi, quali Ferrari,Porsche, Harley Davidson eDucati.

Tra le mostre che negli an-ni hanno ottenuto maggioreseguito sul territorio isolanoci sono quelle di Racalmuto(già alla sua quarta edizione)

e quella di Linguaglossa, te-nutesi entrambi i primi gior-ni di giugno 2016. Impossibi-le non menzionare il «MotorExpò» di Agira (Enna), giun-to a marzo 2016 alla sua di-ciottesima kermesse, ma an-che la terza esposizione diMelilli (Siracusa), svoltasi adinizio anno, la rassegna diRagusa lo scorso febbraio,così come la «Acireale RetroMotors» di fine maggio.

Dalle biciclette alle Fiat500 fino alle auto di lusso, imezzi di trasporto d’antan,che compaiono sulle stradein maniera sempre più im-peccabile e scintillante, mo-vimentano ogni anno un in-teressante volume d’affari,dedicato ad «investitori» chedurante queste manifesta-zioni puntano ad accaparrar-si una ricambistica difficileormai da recuperare, che pe-rò serve a tenere in vitasplendidi esemplari del pas-sato. Il richiamo derivato dalfascino, dalla storia e dallacultura dei veicoli vintage,spinge quindi privati e clubprovenienti da ogni angolodell’Isola ad incrementarequesta continua compraven-dita d’incredibili memorabi-lia di ogni epoca.

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Quella di «Pedal Sprint» è un’idea totalmente siciliana, si tratta di una centralina aggiuntiva, installabile su molti autoveicoli con tecnologia «drive by wire», che aumenta la risposta ed elimina i ritardi del pedale acceleratore, migliorando così le prestazioni dell’auto. L’invenzione è annoverabile al Gruppo Celeste Car Electronic Tuning di Rosolini che in poche e semplici mosse ha reso l’installazione facile anche a chi non ha grandi competenze tecniche, attraverso un nuovo software dedicato

che si configura in automatico e si aziona con un telecomando. L’autovettura con questo nuovo dispositivo risolverà i problemi in salita, mantenendo alte le prestazioni anche con l’aria condizionata, facilitando la partenza ed eliminando peraltro il ritardo di risposta del pedale acceleratore. Un’innovazione destinata a garantire anche la sicurezza stradale. Una buona notizia.

Ve. Co.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il progetto«Pedal Sprint»,ecco la tecnologia«drive by wire»

Così in Sicilia si vendono i ricambi d’autoDa Ragusa a Zafferana Etnea: le manifestazioni dove si possono scambiare anche cimeli

Il luogoNella fotosoprauna dellemanifestazioniche si svolgeogni annoin Sicilia

Gli eventi

La terza edizione della mostra-mercato a Riposto si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre, durante la fiera di San Francesco), mentre, l’ultimo week end di novembre, a Zafferana è in programma la sesta edizione della «Mostra-scambio ed esposizione di auto e moto d’epoca». Il paesino pedemontano offrirà la propria piazza come ritrovo di vetture e moto di storici

La missionGrande successoha ottenutola rassegnadi Racalmuto

Non solo in cittàIl «Motor Expò»in provincia di Ennaè giuntoalla 18esima edizione

PA4 Lunedì 26 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

Corriere del Mezzogiorno Lunedì 26 Settembre 2016 PA5

Il fenomeno

I l mercato auto siciliano è inaumento. La Regione Sici-lia ha immatricolato, neiprimi 8 mesi del 2016,

46.318 vetture, con un incre-mento del 23% rispetto alloscorso anno e 5 punti percen-tuali in più rispetto alla cresci-ta del mercato italiano. Un ri-sultato importante che rilan-cia l’economia del settore.

Se consideriamo che in Sici-lia circolano circa 3.170.000vetture, il 40% delle quali ha più di 15 anni di vita, si com-prende come il bisogno ormaiineludibile di sostituzione del-le auto vecchie, di fronte allefortissime promozioni com-merciali messe in campo dalleCase con le loro reti di conces-sionarie, rappresenti una delleprincipali spiegazioni di que-sta crescita repentina dopoanni di crisi.

Non a caso, in Sicilia le ven-dite alle famiglie, il canale pri-vati, rappresentano l’88% dellevendite totali. A dimostrarlosono i dati statistici sulle im-matricolazioni effettuate dal-l’Unrae, l’unione nazionale rappresentanti autoveicoliesteri.

Ad agosto 2016 è cresciutoancora ed ha segnato un re-cord rispetto ai precedenti an-

previsionali, incrociandol’enorme quantità di informa-zioni gestite con gli indicatoricongiunturali sviluppati daautorevoli istituti di ricerca.Dando un’occhiata alle statisti-che delle singole marche, solonel mese di agosto si quest’an-no, la Fiat è salita notevolmen-te. In molte province siciliane,rispetto al 2015 è in pole posi-tion.

Ad Agrigento, Caltanissetta,

to Romano Valente, direttoregenerale dell’Unrae, l’associa-zione delle Case automobili-stiche estere - è una realtà im-portante, la nona Regione pervolume di immatricolazioni,ma quarta per dimensione delcircolante, il 10% del parco au-tomobilistico nazionale».

Poi ha aggiunto: «È una Re-gione dove forse più forti si av-vertono i bisogni del rinnova-mento del parco anziano, pergli evidenti ritorni benefici insicurezza, costi sociali e am-biente. La crescita del mercatosiciliano da questo punto di vi-sta non è una sorpresa, ma unatappa importante dell’evolu-zione della mobilità indivi-duale».

Sicuramente l’attenzione al-l’ambiente, la sicurezza e i tas-si di interesse bassi sembranoessere gli stimoli che hannoinnescato questa escalation. Ilfatto che molte case automo-bilistiche hanno messo in attointeressanti promozioni, è undato da non sottovalutare. Inquesto modo gli utenti hannopiù possibilità di accedere allecase automobilistiche con piùfrequenza e più acquisti.

Il successo dei mezzi di nuo-va immatricolazione ha porta-to anche ad un aumento divendite nel mercato delle autousate. C’è chi ha voglia di inve-stire una cifra più ragionevoletrovando ottime occasionipresso rivenditori di fiducia.

Francesca Capizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mercato auto È boom in SiciliaNei primi otto mesi del 2016 incremento delle immatricolazioni del 23 %Valente (Unrae) gongola: «La crescita è una tappa della mobilità individuale»

Il trend

In Sicilia circolanocirca 3.170.000 vetture, il 40% delle quali ha più di 15 annidi vita.Per questo motivoi sicilianipuntanoalla sostituzione delle auto vecchie, di fronte alle fortissime promozioni commerciali

Catania, Enna, Messina, Paler-mo, Ragusa, Siracusa e Trapa-ni è in notevole aumento e se-gue il trend nazionale. Al se-condo abbiamo varie case au-tomobilistiche che spiccano.Ad Agrigento, Caltanissetta edEnna la Renault, a Palermo laOpel, mentre a Trapani la Kia.Siracusa e Ragusa la Ford,mentre a Messina e Catania laPeugeot.

«La Regione Sicilia - ha det-

ni passati. Nei primi otto mesidel 2016, infatti, le autovettureimmatricolate sono 46.318 ri-spetto ai primi mesi del 2015che erano 37.783.

In modo particolare l’Unrae,attraverso il suo centro studi èoggi parte integrante del Si-stan, il Sistema Statistico Na-zionale coordinato dall’Istat,per la propria capacità di svi-luppare analisi, di elaborarericerche e di proporre studi

Chi èRomano Valente, direttore dell’Unrae, l’associazione delle Case automobilistiche estere

L’altro fronteVetture elettriche, l’Aci: «Servono le colonnine di ricarica»Ancora una volta gli isolani dimostrano di essere sensibili alla tutela dell’ambiente . Lo dimostra il netto aumento delle vendite delle auto elettriche e ibride, rispetto al triennio precedente. Le vendite delle auto elettriche sono in crescita a livello globale soprattutto per avere un minore impatto ambientale. L’ibrido rispetto all’elettrico ha il vantaggio di avere un’autonomia di marcia maggiore, potendo contare

anche su un motore termico e quindi consente di fare maggiore strada senza la necessità di doversi fermare a ricaricare o a rifornire. Un’alternativa ideale ai modelli tradizionali in particolare per quanti hanno la necessità di percorrere lunghe distanze. «In Sicilia nelle grandi città - fanno sapere dall’Aci - dovrebbero attrezzarsi con le colonnine di ricarica». (f.c.),

PA6 Lunedì 26 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno

Il fascino Inaugurato nel luglio del 2005 a Racalmuto (Agrigento), in poco tempo l’autodromo «Valle dei Templi» è diventato un punto di riferimento di tutti gli appassionati d’auto e moto che amano i tracciati articolati. Ospita eventi motoristici, test drive, gare auto e moto, meeting o presentazioni di nuovi prodotti. L’impianto sportivo offre una sala conferenze, un ristorante ed una struttura alberghiera, ideale per sviluppare un servizio completo e

variegato in un unico luogo. Tanti gli eventi previsti in pista prossimamente: l’1 e il 2 ottobre si terranno i «Pirata Racing Team», mentre, il 9 ottobre la sesta edizione di «Racalmuto Time Attack», un evento studiato per dar la possibilità a tutti di divertirsi in pista con la propria auto, sia essa un’utilitaria, un’auto elaborata o una potente fuoriserie; infine, dal 21 al 23 ottobre ci sarà la finale del campionato motociclistico Fmi. (Ve. Co.)

L’impiantoA Racalmutoecco l’autodromo«Valle dei Templi»

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Scuderia Etna, dal 1960 racconta la storia di SiciliaTra i vari piloti vanno ricordati Alfio Monaco, Salvatore Russo e Totò La Pira

T anti i piloti di prestigio sfornati dalla«Scuderia Etna» in quasi 60 anni di attivi-tà agonistica. Dal 1960 ad oggi, il team ca-tanese creato da alcuni appassionati - tra

cui Alfio Monaco, Francesco Agosta, Luigi Van-nucci, Giancarlo Carfì, Giovanbattista Paternò,Santo Grasso, Salvatore Russo, Salvatore Vecchio,Vito Coco, Giuseppe Cosentino, Vincenzo Arena,Giulio e Mario Pernice (primo presidente dellaScuderia) - non ha smesso di portare a segno ri-conoscimenti degni di nota. A questo gruppo di«patiti del volante» presto si sono aggiunti moltialtri, quali Gianni Giordano, Totò Le Pira, PippoD’Amico, i fratelli Angelo e Nino Bonaccorsi, tan-to che - dopo una settimana - i soci raggiunseroquota cento. L’esordio agonistico è datato l’8maggio con la partecipazione alla mitica TargaFlorio (44esima edizione) in cui la Scuderia ha schierato ben cinque equipaggi cogliendo un buon quarto posto nella classe 1300 Gt con lacoppia Coco-Sabbia su A.R.Giulietta S.V. Dopo

quell’importante sprint iniziale si sono succedutimolti trainers ma anche molti altri soci e pilotiche, negli anni, hanno reso gloriosa la società sportiva. Autorevoli premi hanno dato popolaritàdella squadra motoristica in tutto il capoluogoetneo che ha visto passare sotto la propria «ala»più di 500 piloti, molti dei quali si sono distinti

per via dei risultati nelle cronoscalate e nelle pi-ste in tutto il territorio nazionale e a volte anchein gare all’estero, oltre alla normale attività sulterritorio regionale. Il presidente della scuderiaautomobilistica, il Principe Enrico Grimaldi Di Nixima (noto ex pilota) è alla guida della «Scude-ria Etna» dal 2002 a tutt’oggi ed ha portato il te-am a godersi una seconda giovinezza, con la vit-toria nel 2015 del prestigioso titolo nazionale nelCivm di campione italiano Assoluto di Gruppo A2000. La vincita si deve alle capacità del pilotaSalvo D’Amico. La scuderia nello stesso anno haconquistato anche altri 7 titoli regionali duranteil campionato siciliano con D’Amico, Piccolo e Vecchio nelle auto moderne, mentre, con Certisi,Guglielmino, Vincenzo e Giacomo Barone alla guida delle auto storiche. Inoltre, un altro impor-tante traguardo è sicuramente attribuibile a Guli-zia nel «Green Hybrid Cup 2015» con la conqui-sta del primo posto nella classifica Over40. (v.c.)

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non mancano, infatti, Lancia,Fiat, Ferrari, Maserati, Inno-centi, Alfa Romeo, Piaggio eGuzzi; un carosello di aziendeche fanno da manforte ad unacorposa documentazione car-tacea e video.

Infatti, oltre i modelli fisici(tutti perfettamente funzio-nanti) è possibile visionare an-che numerosi filmati storicidell’Istituto Nazionale Lucecon le più belle edizioni dellaTarga Florio e del Giro di Sici-lia dagli anni ‘30 agli anni ‘50,comprese le cronache dellecompetizioni svoltesi sul «Cir-

I costumi, la moda, gli stili divita, i beni di massa così co-me le auto fanno parte dellastoria di un Paese. Ne se-

gnano l’andamento, ne appro-fondiscono tematiche e muta-menti storici e contemporanei,evoluzioni che bisogna preser-vare e raccontare a chi, perquestioni temporali, non li havissuti e può solo scoprirli gra-zie alle testimonianze museali.

Il «Museo del Motorismod’Epoca», nato a Siracusa nelmaggio del 2013, ha voluto in-dagare proprio sulle evoluzio-ni del veicolo a motore, per ca-pire la storia dell’automobile edi altri mezzi di trasporto.

L’esposizione è annoverabi-le all’imprenditore Alvaro DiStefano che - grazie alla suagrande passione per le auto eper la meccanica - ha lasciatoalla città di Siracusa una colle-zione di auto e moto d’epoca,sapientemente restaurata econservata, oggi affidata allaconduzione della figlia Eleo-nora Di Stefano, che ne ha as-sunto la presidenza.

Dagli anni ’20 agli anni ’80,la mostra sviluppa una pano-ramica circa i cambiamentidei veicoli a motore attraver-so quaranta mezzi d’epoca,tra autovetture, auto sportive,autocarri e motocicli. Di Ste-fano ha voluto sicuramenteseguire un fil rouge tra tuttigli strumenti di trasporto dalui conservati negli anni, pre-diligendo i modelli creati inItalia.

Il tanto amato «made inItaly» - che ultimamente fa let-teralmente impazzire il merca-to del lusso - ha da sempreavuto una nicchia di estimato-ri. L’imprenditore siracusanoè tra questi, non a caso per lasua «scuderia» ha selezionatosolo autoveicoli di spicco dellaprogettazione italiana: si vadalle varie Fiat 501 e 509 allaLancia Lambda fino ad alcunidei primi modelli che comin-ciano ad essere «modellati dalvento», come la Ferrari Testa-rossa o la Maserati 3500 Gran-Turismo «Sebring».

Tra i brand italianissimi

cuito degli Aranci» di Siracusaed i Gran Premi di Formula 1dagli anni ‘50 agli anni ‘60. Unviaggio attraverso il tempo traalcune delle più belle auto sto-riche italiane di cui Alvaro DiStefano è stato «non tanto ilproprietario quanto il custodedi questi esemplari», che rac-conta «quante più personeavranno il piacere di visionarequesta collezione, tanto mag-giore sarà il piacere della con-divisione della passione chene è all’origine».

Venera Coco© RIPRODUZIONE RISERVATA

Motorismo d’epoca, a Siracusa c’è il museoLa struttura è stata fondata nel maggio 2013 grazie all’impegno dell’imprenditore Alvaro Di StefanoIn mostra 40 mezzi antichi. Oltre i modelli fisici è possibile ammirare anche numerosi filmati dell’Istituto

Il Circuito degli Arancitra cultura e tradizioniTutti i grandi campioni

T orna subito alla mente il profumo degli agrumi quando siparla de «ll Circuito degli Aranci» di Siracusa, una pistacreata dall’unione di strade statali e provinciali, costeggia-

ta da distese di piante da frutto. La sua forma triangolare ricor-dava il circuito di Reims, anche se il tracciato stracolmo di esse,curve (come quella della Madonnina), rettilinei e svariati tor-nanti appariva ai piloti dell’epoca più adrenalinico e difficoltosodi quello francese. In quelle carreggiate si è svolto dal 1951 in poi, per sedici edizioni consecutive, il Gran Premio di Siracusa.La città di Archimede però per il premio automobilistico non ot-tenne mai un riconoscimento mondiale, nonostante in pista cifossero numerose Formula 1. La gara ha visto le performance dimolti piloti campioni del mondo che con le loro corse spericola-te hanno onoravano la pista; ed ecco che Farina, Ascari, Fangio,Surtess, Clark, Graham Hill e Brabham, solo per citarne alcuni,hanno reso celebre il circuito siracusano in sella ai loro bolidi dimetallo. Purtroppo come tutte le più belle avventure anche que-sta ha avuto un termine, ovvero quando le esigenze di sicurezzasono diventate indispensabili da attuare e l’aumento dei costi si

è fatto troppo ingente. Nonostante tuttoperò il circuito fiancheggiato dagliaranci è rimasto nella storia per aver da-to il via alla grande stagione dei GrandPrix. Il periodo in cui si svolgeva la garaera in genere la primavera ed è stata permolto tempo la prima gara stagionale inEuropa per le F1.

Altra rarità: l’ultima edizione del pre-mio ha avuto due vincitori ex aequo, ca-so più unico che raro, ma data la limita-ta precisione del cronometraggio a ma-no (entro il decimo di secondo) e la

mancanza del fotofinish, l’anno 1967 ha visto la vittoria di MikeParkes e di Ludovico Scarfiotti. Altra prerogativa del circuito èche veniva scelto anche per i costruttori e i grandi team per pro-vare tutte quelle soluzioni tecniche necessarie all’affidabilitàdelle vetture nonché per godere di un clima mediterraneo dellacittà aretusea. Lì, infatti, confluirono tutti i team più in auge, co-me la Lotus di Colin Chapman, la Ferrari con Eugenio Dragoni el’ing. Forghieri, la squadra inglese Vanwall ma anche la Connau-ght, che vinse l’unico Gran Premio della sua storia con ToniBrooks proprio a Siracusa; ed infine, le Alfa Romeo e le Maseratiche allora la facevano da padrone dettando legge su tutti i cir-cuiti, compreso l’anello siracusano. Sembra addirittura impen-sabile ma, in quegli anni, che vanno a cavallo tra gli anni ’50 e‘60, la Sicilia divenne il crocevia dell’automobilismo che conta,complice anche la Targa Florio che la faceva da padrona per l’in-teresse che destava a livello internazionale. Chissà che un giornoo l’altro, magari con le dovute migliorie del percorso, non ci siauna rinascita de «Il Circuito degli Aranci».

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Il patrimonio storico Le auto d’epooca custodite nel museo di Siracusa

la gara Sfida tra piloti

In vetrinaTra i branddella collezione ci sono anche Lancia,Fiat e Maserati

Corriere del Mezzogiorno Lunedì 26 Settembre 2016 PA7

I numeriAmmessetutte le vettureprevisteper i ralliesnazionaliI partecipantiall’eventosaranno 120

L’evento

Agrigento, ecco il rallyper celebrare PirandelloLa gara nella terra dove nacque il drammaturgoSi svolgerà l’8 e il 9 ottobre. Sfilate di auto in centro

Chi è

Il drammaturgoLuigi Pirandello nacque a Girgenti il 28 giugno 1867e morì a Roma il 10 dicembre del 1936

P artirà il prossimo 8 e 9ottobre il primo rallynelle terre che diederoi natali allo scrittore

Luigi Pirandello. Un eventomotoristico che vuole riporta-re nell’agrigentino le più im-portanti auto da corsa e chevuole restituire sulle strade si-ciliane il gusto e l’amore per lequattro ruote.

L’idea, infatti, nasce dallanecessità di portare in Sicilianon solo una manifestazioneautomobilistica, ma ancheun’occasione di sviluppo eco-nomico e turistico, qualcosache nell’evento sportivo in séconiughi oltre che la passionesportiva, una maggiore atten-zione verso il territorio e le suebellezze artistiche e architetto-niche.

Per gli aspiranti rallisti ci sa-rà tempo fino alle ore 18 del 3ottobre, quando saranno defi-nitivamente chiuse le iscrizio-ni e saranno aperte le danzeper un fine settimana in gradodi coniugare lo sport con lastoria. L’Agrigento Rally e lasocietà Tempo hanno, infatti,calendarizzato una gara da ral-

ly ricca di fascino, che oltre al-l’aspetto puramente agonisti-co, vuole trasmettere la cultu-ra attraverso i luoghi resi fa-mosi dalla penna di LuigiPirandello. Non è casualequindi la scelta del nome, chevuole essere non solo evocati-va, ma anche uno strumentoturistico per fare conoscere aipartecipanti e al relativo pub-blico le bellezze di Agrigento edintorni.

Fulcro dell’intera manife-stazione sarà il piazzale Kaos,casa natale Pirandello, in cui sisvolgeranno le verifiche tecni-che ed amministrative, la dire-zione gara, i riordini ed il par-co assistenza. Da qui ideal-mente partirà la gara, mentreall’interno di piazza Cavour,nel centro cittadino, sarà inve-ce, posizionato il vero palcopartenza ed arrivo con la sfila-ta delle auto.

Alla gara hanno aderito i co-muni di Agrigento, Aragona eSanta Elisabetta, oltre che ilpatrocinio e la collaborazionedell’associazione culturale«Nel Cerchio del Caos».

«Alla gara - spiegano in una

ottobre alle ore 17 e premiazio-ne sul palco di arrivo».

Per maggiori informazionil’organizzazione ha messo adisposiz ione i l s i to webwww.terredipirandello.it conla relativa scheda d’iscrizioneal «1° Rally Terre di Pirandel-lo». Le iscrizioni dovrannopervenire tramite mail agli in-dirizzi [email protected] [email protected] via fax al numero091.6197111. «Terre di Pirandel-lo è la scelta di condividere unprogetto e coniugare lo sportcon il turismo e la cultura – haspiegato il presidente del-l’Agrigento Rally Francesco Pi-carella –. Come tutti i grandieventi stiamo mettendo incampo le azioni necessarie af-finché questa gara abbia il giu-sto riconoscimento. Una pri-ma edizione che è solo l’iniziodel ritorno delle manifestazio-ni automobilistiche in provin-cia di Agrigento».

Roberto Chifari© RIPRODUZIONE RISERVATA

dei Gruppi 2 e 4 con cilindratasuperiore a 2500 cm³. Il pome-riggio di sabato 8 ottobre le ve-rifiche tecnico-sportive, do-menica 9 ottobre lo start alleore 9.01. Saranno quaranta i chilometri cronometrati pre-visti sui 194 totali che di fattorendono la gara economica.Due prove da ripetersi tre voltenei pressi di Aragona, la “Ciau-la” da 6,70 Km e la “Liola” da6,60 km. Arrivo domenica 9

nota gli organizzatori – sonoammesse tutte le vetture pre-viste per i rallies nazionali, nelnumero massimo di 120, adesclusione di quelle delle clas-si: Super 2000, R4, R5, A8,Wrc, K11, Rgt, Fgt».

Poi aggungono: «Le vettureN4 sono ammesse nella confi-gurazione Fia con flangia da33 millimetri. Nelle cinqueAuto Storiche al seguito nonsaranno ammesse le vetture

Erice, trionfo di Simone FaggioliLo scorso 17 e 18 Settembre 2016 si è

svolta la 58° cronoscalata Monte Erice,valevole come prova del campionatoitaliano Velocità Montagna e valida peril campionato regionale siciliano AciCsai Auto Storiche (2° Salita StoricaMonte Erice). Simone Faggioli su Nor-ma M20 FC con motore Zytek e gommePirelli ha vinto gara 2 e la classifica ge-nerale della 58° Monte Erice ed è Cam-

pione Italiano Velocità Montagna 2016Assoluto.

Domenico Scola su Osella Fa 30Zytek con gomme Avon ha vinto gara 1firmando il nuovo record sui 5730 me-tri del tracciato ericino in 2’53”70, in-frangendo quello del 2011 di 2’57”24appartenente proprio a Faggioli.

R. C.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’edizione numero 100 della Targa Florio è terminata lo scorso maggio, ma la gara più antica di sempre si rinnova per farsi trovare pronta al prossimo appuntamento. Sulla prossima edizione ancora poco o nulla si sa, ma il 2016 sarà ricordato per le celebrazioni di una gara che non ha mai perso il fascino. La Targa Florio nacque nel 1906, quando il 6 maggio si disputò la prima edizione di quella competizione destinata a divenire la più

famosa corsa del Mondo, icona dell’Italia e della Sicilia in particolare, volano che ha portato ad ogni latitudine la passione, le tradizioni e l’attaccamento dell’isola a quell’evento che sente particolarmente. La Targa Florio nacque grazie all’intuizione di Vincenzo Florio, fratello di Ignazio, capostipite di una generazione che sull’isola investì portando la Sicilia al centro dell’Europa imprenditoriale. (r.c.)

Il centenarioTarga Florioè la competizione più antica in Sicilia

PA8 Lunedì 26 Settembre 2016 Corriere del Mezzogiorno