l’Altopiano · Asiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita...

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Gallio Nel braccio di ferro con i maestri di sci Marchesi ha la meglio: la scuola dovrà sloggiare ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO I SAPORI DELLA TRADIZIONE QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI N. 343 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 2 APRILE 2011 Grafica Altopiano La polemica: “La pista al parco è offensiva” Pag. 5 ASIAGO pagina 20 Addio a Dino, benvenuto Cesare di Stefania Longhini L’orso Dino (così battezzato in onore di Dino Buzzati, il can- tore delle Dolomiti) partito nella primavera del 2009 dalla Slovenia aveva raggiunto il Trentino, l’altopiano di Asiago, e due anni dopo era ritornato, attraverso il Cadore, nella Carnia per svernare in Slovenia. L’orso Dino, simbolo della li- bertà, della selvaticità più au- tentica, è stato ucciso oltre confine (e i cacciatori di Gallio e Foza non c’entrano nulla!) “Quest’orso – spiega Luigi Casanova, portavoce di Mountain Wilderness - aveva ripreso gran parte del traccia- to che alla fine degli anni ’90 Mountain Wilderness aveva seguito, con un lungo trekking ideato dal naturalista Stefano Mayr, partendo dalla Slovenia per attraversare le aree pro- tette delle Giulie, delle regole ampezzane, del parco delle Dolomiti bellunesi, dei parchi di Paneveggio-Pale di San Martino fino alle Dolomiti di Brenta. continua a pagina 2 Camporovere Ennio Vescovi: se n’è andato un grande amico di tutti L’abbraccio dell’Australia all’Altopiano di Gerardo Rigoni Riabbracciare i nostri emi- granti. Ascoltare le loro sto- rie. Appropriarsi di un amo- re incondizionato per la no- stra terra. Ma anche cerca- re nuovi contatti, nuove stra- de per promuovere prodotti altopianesi in Australia, apri- re il mercato “aussie” alle bontà della nostra terra. E’ stata questa la “missione” della delegazione altopianese nella settimana trascorsa in Australia. Un’occasione data dalla presentazione del libro “Altopiano di Asiago, terra delle nostre radici” e la so- lenne promessa delle istitu- zioni altopianesi di esserci fatta al presidente della Spet- tabile Reggenza di Melbourne Luciano Benetti. Contina a pagina 15 pagina 9 ROANA Un passivo pesante per la Roana Servizi: la società viene sciolta pagina 8 Nel braccio di ferro con i maestri di sci Marchesi ha la meglio: la scuola dovrà sloggiare pagina 10 Pattinaggio Roberta Rodeghiero pagina 22 ai Mondiali di Mosca HOCKEY: Asiago stecca clamorosamente gara 5 pag.10 l’Altopiano l’Altopiano www.giornalealtopiano.it La voce degli 8 Comuni Finisce con un’inattesa, almeno nelle proporzioni, vittoria (7 a 2!) del Val Pusteria su di un Asiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita della stagio- ne per i pusteresi che hanno trovato un incredibile tempo iniziale con un parziale di 5 a 0 assolutamente al di là di ogni previsione che ha gettato le basi del loro successo; Asiago annichilito dopo la rete subita dopo meno di mezzo minuto, frastornato, incapace di reagire che ha incassato poi colpi pesanti, da ko. Non basta l’abbozzo di reazione nel periodo centrale, ancora troppi errori, la rete della speranza, bissata nel periodo finale ma senza seguito, gara che finisce che la gloria dei Lupi. Sabato 2 all’Odegar gara 6 con l’orgoglio Migross e con tanta, tanta rabbia. C.P. Tutti gli aggiornamenti su www.giornalealtopiano.it

Transcript of l’Altopiano · Asiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita...

GallioNel braccio di ferrocon i maestri di sci

Marchesi ha la meglio:la scuola dovrà sloggiare

ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO

I SAPORI

DELLA

TRADIZIONE

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI

N. 343 - ANNO XIII - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 2 APRILE 2011

Gra

fica

Alto

pian

o

La polemica:“La pista al parco è offensiva”

Pag. 5

ASIAGO

pagina 20

Addio a Dino,benvenuto Cesaredi Stefania Longhini

L’orso Dino (così battezzatoin onore di Dino Buzzati, il can-tore delle Dolomiti) partito nellaprimavera del 2009 dallaSlovenia aveva raggiunto ilTrentino, l’altopiano di Asiago,e due anni dopo era ritornato,attraverso il Cadore, nellaCarnia per svernare inSlovenia.L’orso Dino, simbolo della li-bertà, della selvaticità più au-tentica, è stato ucciso oltreconfine (e i cacciatori di Gallioe Foza non c’entrano nulla!)“Quest’orso – spiega LuigiCasanova, portavoce diMountain Wilderness - avevaripreso gran parte del traccia-to che alla fine degli anni ’90Mountain Wilderness avevaseguito, con un lungo trekkingideato dal naturalista StefanoMayr, partendo dalla Sloveniaper attraversare le aree pro-tette delle Giulie, delle regoleampezzane, del parco delleDolomiti bellunesi, dei parchidi Paneveggio-Pale di SanMartino fino alle Dolomiti diBrenta. continua a pagina 2

Camporovere

Ennio Vescovi:

se n’è andato

un grande

amico di tutti

L’abbraccio dell’Australia all’Altopianodi Gerardo Rigoni

Riabbracciare i nostri emi-granti. Ascoltare le loro sto-rie. Appropriarsi di un amo-re incondizionato per la no-stra terra. Ma anche cerca-re nuovi contatti, nuove stra-de per promuovere prodottialtopianesi in Australia, apri-re il mercato “aussie” allebontà della nostra terra. E’stata questa la “missione”della delegazione altopianesenella settimana trascorsa inAustralia. Un’occasione datadalla presentazione del libro“Altopiano di Asiago, terradelle nostre radici” e la so-lenne promessa delle istitu-zioni altopianesi di essercifatta al presidente della Spet-tabile Reggenza diMelbourne Luciano Benetti.Contina a pagina 15

pagina 9

ROANAUn passivo pesante

per la Roana Servizi: lasocietà viene sciolta

pagina 8Nel braccio di ferrocon i maestri di sci

Marchesi ha la meglio:la scuola dovrà sloggiare

pagina 10

Pattinaggio Roberta Rodeghiero

pagina 22ai Mondiali di Mosca

HOCKEY: Asiago stecca clamorosamente gara 5

pag.10

l’Altopianol’Altopianowww.giornalealtopiano.it

La voce degli 8 Comuni

Finisce con un’inattesa, almeno nelle proporzioni, vittoria (7 a 2!) del Val Pusteria su di unAsiago in questa gara 5 irriconoscibile, troppo nervoso e falloso. Era la partita della stagio-ne per i pusteresi che hanno trovato un incredibile tempo iniziale con un parziale di 5 a 0assolutamente al di là di ogni previsione che ha gettato le basi del loro successo; Asiagoannichilito dopo la rete subita dopo meno di mezzo minuto, frastornato, incapace di reagireche ha incassato poi colpi pesanti, da ko. Non basta l’abbozzo di reazione nel periodocentrale, ancora troppi errori, la rete della speranza, bissata nel periodo finale ma senzaseguito, gara che finisce che la gloria dei Lupi. Sabato 2 all’Odegar gara 6 con l’orgoglioMigross e con tanta, tanta rabbia. C.P. Tutti gli aggiornamenti su www.giornalealtopiano.it

2l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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Servizi unici affidati alla Montana

Unire le forze per ri-durre i costi e dareservizi qualificati sututto il territorio. E’questo il concettof o n d a m e n t a l edell’associazionismotra comuni forte-mente caldeggiatodalla RegioneVeneto. Inutile, so-prattutto in tempi dicrisi, che ogni co-mune abbia ufficipropri per i servizisociali, i vigili, uffici ragio-neria, addetti alle pratichecommerciali. Trasferire que-ste competenze ad entisovracomunali abbatterebbei costi e garantirebbe un se-vizio uguale per tutti. Ragio-namento che non fa una pie-ga come sottolinea l’asses-sore regionale agli enti locali,Roberto Ciambetti: “L’obiet-tivo finale è fare in modo chea beneficiare di questa pro-posta sia il cittadino creandoproprio quelle condizioni attea migliorare la qualità dei ser-vizi resi all’utenza finale. LaRegione del Veneto ritienefondamentale i processi inatto di riorganizzazione dei li-velli di governance tanto dapromuovere corsi diretti aifunzionari orientati alla co-operazione intercomunaleattraverso l’approfondimen-to dei sistemi di gestionedelle forme associativenella prospettiva euro-pea”.Una strada intrapresaanche dalla “SpettabileReggenza” che sta pro-mulgando quattrotematiche principali: i ser-vizi sociali, la vigilanza,uno sportello per le pra-tiche commerciali e lacostituzione di una coo-perativa di operatori sani-tari per dare appoggio allefamiglie in necessità.

Continua da pagina 1Un percorso significativoche già era stato suggeritodal convegno degliambientalisti in Cadore nel1998 quando vollero ri-prendere il progetto di Do-lomiti UNESCO seguendola rete delle aree protette”.Segno che le nostre mon-tagne sono dunque ancoraintegre e la loro naturalità dàancora più valore a questoambiente.Come accaduto per l’orsoBruno in Baviera non potevache essere una fucilata a fer-mare la gioia del vivere, la vo-glia di scoperta, il coraggio divalicare i limiti del nostro ami-co orso. Come del resto sonostate le fucilate all’inizio deglianni ’90 ad eliminare nuova-mente la presenza della lincesul Lagorai, dai cinque ai seiesemplari improvvisamentescomparvero. Ed erano arri-vate anche queste dallaSlovenia per colonizzare nuo-vi territori, ancora liberi, abba-stanza integri. “Questi fatti de-plorevoli – continua Casanova- dimostrano come l’essereumano viva ancora impregna-

Addio a Dino, benvenuto Cesare

to in pregiudizi e carico di pa-ure. Ma specialmente dimo-strano ancora una volta quan-to la cultura della metropoli siastata invasiva nella identità dichi vive in montagna. Ognicosa non conosciuta fa paura.La montagna stessa diventanemica o assassina. Sempremeno spesso ci si sofferma ariflettere sul perché delle tra-gedie, delle grandi alluvioni, sucome avvicinare e sostenerela presenza di questi animaliselvatici tanto intraprendenti eliberi”. “Certo – conclude Lui-gi Casanova - la provincia diTrento può aver commessodegli errori riguardo il proget-to LIFE Ursus nel rilasciarequesti animali senza aver dif-fuso sul territorio, specie neiconfronti del mondo agricolo,

una adeguata conoscenzadelle abitudini di questo ani-male. Senza aver invitatoi cacciatori ad un cambiodi mentalità, a divenire or-gogliosi di avere sul loroterritorio la concorrenzaleale dei predatori selvati-ci.Ma rimane il fatto che ilprogetto LIFE Ursus del-

la Provincia di Trento è autore-vole e positivo, lo dimostra lacontinua peregrinazione di orsisloveni verso il Trentino e ver-so l’altopiano di Asiago”.Dino non c’è più, ma c’è giàl’orso Cesare a far parlare disé e far sognare i bambini. Po-tenza della natura, che non siarrende, che torna ad esserepadrona! Ci auguriamo chequesto plantigrado, che ha pre-so il nome dalla guardia provin-ciale, Cesare Sacchet, che perprimo è riuscito a catturare lesue immagini, immortalato dauna foto-trappola nel pomerig-gio dello scorso 19 marzo, alle16.21, nella zona di Pra’ di Bo-sco a Ospitale di Cadore (cir-ca 1600 metri di altitudine), ab-bia accoglienza migliore. Stefania Longhini

“Un’azione a cui crediamomolto ma che richiede ancheun grande sforzo organizzativoper i nostri uffici per cercaredi far collimare le varie neces-sità – spiega il presidente del-la Spettabile, Lucio Spagnolo– Per esempio organizzare ununico ufficio commercio, ov-vero l’ufficio che rilascia licen-ze commerciali ma anche per-messi per le sagre paesane,senza un aumento del perso-nale non è certo facile, cosìcome non è facile fare in modoche i comuni concedano loropersonale a queste nuove fun-zioni della Spettabile. Al pro-getto della cooperativa che riu-scirà a dare una risposta im-mediata e qualificata alle fa-miglie con anziani fornendodegli operatori sanitari for-mati dall’ulss in tempi brevie dando una garanzia di pro-

fessionalità teniamo davveromolto”.Uno sforzo reso ancora piùdifficoltoso dalle ristrettezzeeconomiche in cui versano lecomunità montane che però,una volta attuate forme diassociazionismo, dovrebberopercepire anche gli aiuti eco-nomici regionali e statali pro-messi per questo servizio. Pre-stazioni necessare ed impor-tanti che però non devono fardistogliere l’attenzione dallafunzione primaria delle mon-tane, ovvero la gestione delterritorio.“Le comunità montane, quel-le vere, non possono essereridotte a semplici unioni di co-muni – conclude Spagnolo –Sarebbe un errore gravissi-mo che provocherebbe in-convenienti anche alla pianu-ra. La Spettabile Reggenzaha oltre 400 km di stradesilvo pastorali da mantene-re, foreste da accudire e 80malghe a cui badare. Un pa-trimonio importante perl’economia locale ma ancheper l’equilibrio naturale siadella regimazione delle ac-que sia della qualità dell’aria.Un compito che le montanehanno sempre assunto, oramesso in difficoltà daidrastici tagli imposti inparticolar modo alle comu-nità montane”.Gerardo Rigoni

L’assessore regionale agli entilocali, Roberto Ciambetti

ATTUALITA’Trasferire alcune competenze all’ente sovracomunale servirebbe ai Comuni per

abbattere i costi e garantirebbe un servizio uguale per tutti gli altopianesi

3Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

ASIAGO

Asiago, ponticello sulGhelpack in Via Bertacchi.Un lettore segnala una situa-zione pericolosa venutasi acreare probabilmente in se-guito alle operazioni disgombratura della neve: pro-prio in uno dei lati a fiancodel ponte, la rete protettivarisulta divelta da tempo,come mostra la foto inviata-ci. “Il ripristino della prote-zione – scrive il lettore – nondovrebbe richiedere un gros-so lavoro, e andrebbe fattoal più presto, visto che que-sta situazione rappresenta unpericolo, soprattutto per ibambini che si potrebberotrovare a giocare o passarenelle adiacenze”.

Ponticello sul Ghelpack, pericolosoil varco aperto nella rete di protezione

I soldi non fanno felici e tantomeno aiutano asorridere: per troppi soldi ci si spuò anche an-noiare. Stavolta l’espressione – così cara alpopolo nato povero per giustificare la sua si-tuazione e al popolo nato ricco per tenere abada l’indigenza del povero – non scende dalpulpito delle chiese e nemmeno dai comizi deigrandi leader dittatoriali, cosicchè la si posabollare come il solito luogo comune. Ma arrivadritta – sarebbe il caso di dire “come unafreccetta” - dallo sguardo di Mario Balotelli,talento calcistico dell’Italia sportiva. Un emi-grato (non immigrato, ndr) di lusso nella vascadelle sterline del Manchester City, capace del-le più grandi gesta sportive e delle più infamimacacate comportamentali. Nemmeno il buonAntonio Cassano ai tempi d’oro delle sue cele-bri cassanate era mai giunto a tale livello. Lasequenza dei gesti extra-spotivi che in un annoha portato alla gloria della cronaca Balotelli, èquasi da guiness dei primati: dalla maglia getta-ta con infamia sul terreno di Barcellona allamacchina distrutta perchè non abituato a gui-dare “all’inglese”, dal dito medio ostentato inmondovisione alle frequentazioni con le escortnel piano sotto dell’appartamento dove stavala fidanzata (l’ennesima di turno). Dai litigi conil genio di Mourinho, ai diverbi con il maestroRoberto Mancini fino ai ferri corti con CesarePrandelli, l’ultimo Geppetto che s’era arrischiatodi riportare verso caso il Pinocchio della favolasportiva. L’ultima in ordine di tempo – dopol’infame azione ai danni del giocatore della Di-namo Kiev - è la sintesi del Balotelli-pensiero:giocare a freccette tirandole non contro il cebrebersaglio ma indirizzandole ai giovanissimi del-la sua squadra. Stavolta – al di là della stupiditàumana cui c’ha abituato un talento dalla classecristallina ma dal carattere ingestibile - a stupi-re non è tanto il gesto, ma la motivazione: “Miannoiavo”. Così per sconfiggere la noia trattia-mo i più piccoli come oggetti di gioco. Tanto iomi chiamo Mario Balotelli. Ma chissenefrega!

Venerdì 18 scorso, è stata pre-sentata nella sala delle Ma-schere delle Comunità Mon-tana, a cittadini e portatori diinteresse, la Misura 323/a,dall’obiettivo di “Tutela eriqualificazione del patrimoniorurale”. A porgere il benvenu-to, Agostino Bonomo (Presi-dente Gal), Dino Panozzo(Vice-Presidente provincialeColdiretti) e FrancescoManzardo (Direttore Gal), cheha esposto brevemente leazioni, delineato gli eventualibeneficiari ed indicato gli in-terventi ammissibili, finanziabilifino al 75%. Stavolta sul ta-volo ci sono 1 milione e 889mila euro, stanziati a favore delpatrimonio rurale della mon-tagna vicentina, con partico-lare attenzione appunto al-l’aspetto culturale-rurale.Obiettivi della misura: imple-mento di conoscenza e infor-mazione sul patrimonio storico-architettonico paesaggistico-culturale delle aree rurali; con-servazione e riqualificazionedel suddetto patrimonio e de-

Presentata la Misura 323/a del GAL Montagna Vicentina

Quasi due milioni di europer il patrimonio rurale

gli elementi caratterizzanti delpaesaggio; consolidamento esviluppo della cultura ruralenelle aree a forte valenza am-bientale e paesaggistica; mi-glioramento delle condizioni divita e lavoro dei malghesi, me-diante opere strutturali. Tra gliinterventi finanziabili, lavalorizzazione di immobili pub-blici e di uso pubblico finaliz-zati ad uso culturale, quali: pic-colo musei, archivi, mostre edesposizioni, teatri, centri ed isti-tuzioni documentarie, spazi e

La non-felicità di un emigrato di lussoChapeau, Balotelli. Già c’innervosiva di lui ilfatto che mai un sorriso illuminasse il suo vol-to, nemmeno dopo azioni splendide: che percaso fosse l’ennesimo mecenario del goal cheper guadagnare soldi tradisce le bandiered’appartenenza? Se non lo fosse, l’impres-sione che il suo volto porge è quella di unoche non ama il suo sport ma questa, perdona-te la durezza, è una vigliaccheria doppia:perchè sei fortunato a fare un lavoro che tan-ti sognerebbero per i guadagni che porta, maallo stesso tempo il tuo atteggiamento non ap-passiona più il popolo sportivo. Chissà se ilbuon Cesare Prandelli avrà la pazienza di ri-mettere in piedi un calciatore così (ammessoche l’Italia del calcio abbia bisogno di lui): nelfrattempo magari gli spiegheranno che nonbasta nascere col talento in tasca per entrarenella storia perchè il talento, senza l’applica-zione e lo stile, non è nulla. Cosicchè un ra-gazzo che l’Italia aveva con fatica imparatoquasi ad apprezzare, quando dall’Inghilterralo cacceranno finirà per essere fischiato ancorpiù forte dentro gli stadi di mezzo mondo. Mastavolta – ne siamo certi - non sarà per il co-lore della pelle bensì per il semplice fatto d’es-sere un maleducato animato dal sacro fuocodi diventare personaggio a tutti i costi.Di questi esempi l’Italia sportiva ne fa certa-mente a meno. Tant’è vero che tra tutti i cer-velli emigrati all’estero di quello di Balotellipochi lamentano la mancanza. Forse perchè,al di là di qualche rara prodezza atletica, ab-biamo capito due cose: a) di troppi soldi ci sipuò anche annoiare, b) non basta un goal perfare di un maleducato un esempio di civiltàda proporre ai nostri giovani aspiranti cam-pioni. Gli intelligenti stanno da parte di Prandelli:“Il nostro codice va osservato a ogni costo.Altrimenti, non avremmo un’idea di calcio daproporre”. Lunga vita a questo Geppetto del-la Nazionale Italiana. Don Marco Pozza

Obiettivo rifinanziamento perla Legge 78/2001, ovveroquella legge che ha permessoi lavori di ripristino evalorizzazione del patrimoniostorico della Prima guerramondiale. La richiesta è statainviata formalmente a tutti icapigruppo della Camera e aimembri della Commissionecultura da Flavio Rodeghieroche, allora deputato, avevapresentato il progetto già nel1996. La richiesta formulatada Rodeghiero è stata fattapropria dalle Comunità Mon-tane e dagli enti impegnati nelrecupero delle testimonianzedella guerra 15 - 18, tanto piùora in vista della celebrazionedel centenario dello scoppiodella Grande Guerra. “La leg-ge nasce inizialmente comesemplice intervento di tutela evalorizzazione dell’immensopatrimonio di trincee e manu-fatti lasciati in eredità dallaguerra sull’altopiano dei SetteComuni per gli 80 anni dellaStrafexpedition; iniziativa chesarebbe stata affidata all’As-sociazione nazionale alpini –ricorda Rodeghiero - In sede

Bonomo alla presidenza della Confartigianato provincialeAgostino Bonomo è il nuovo presidente provinciale diConfartigianato Vicenza. Lo ha eletto il Consiglio direttivodopo aver ratificato le dimissioni di Giuseppe Sbalchierochiamato alla presidenza regionale di Confartigianato delVeneto. Bonomo avrà il compito di guidare l’associazione dicategoria sino al 2012. Asiaghese, 53 anni, sposato, due fi-gli, titolare dal 1978 di un laboratorio odontotecnico, all’atti-vità professionale ha sempre accompagnato, nell’ambitodell’Associazione, anche l’impegno di dirigente.

Ripristino e tutela delpatrimonio storicodella Grande Guerra:servono nuovi fondi

La richiesta è stata inviata formalmente a tutti icapigruppo della Camera e ai membri della

Commissione cultura da Flavio Rodeghiero che, alloradeputato, aveva presentato il progetto già nel 1996

di discussione la proposta ven-ne poi arricchita da altre pro-poste simili tanto da diventareuna sorta di legge quadro asalvaguardia del valore stori-co e culturale dei resti dellaPrima guerra mondiale”.Alla fine sono stati stanziati 12miliardi di lire a favore “dellasalvaguardia e dell’utilitàdocumentativa dei beni vesti-gia del grande conflitto”.Fondi oramai tutti impiegati ininterventi di recupero dei ma-nufatti di cui 37 progetti solonelle montagne vicentine. Perproseguire l’opera, gli enti ne-cessitano di nuovifinanziamenti anche per com-pletare il lavoro divalorizzazione; dopo ilrecupero dei manufatti serveora formare guide, istituite puntidi accesso e di informazione,stampare materiale pubblicita-rio. “Avevo presentato il di-segno di legge come membrodella commissione cultura del-la Camera a nome della Co-munità Montana “SpettabileReggenza Sette Comuni” dicui ero vice-presidente – ricor-da Rodeghiero - Fu un iter tor-

mentato, durato tutta la legisla-tura, sia per ritardi dei pareridei Ministeri sia dagli emen-damenti suggeriti dal persona-le tecnico della CommissioneCultura del Senato che aggra-vava inutilmente la disciplinadei reperti mobili”.Nella petizione si chiede allacommissione cultura di esami-nare il lavoro fatto, ascoltandoanche i vari enti coinvolti, perdare una valutazione comples-siva del progetto. Progetto che,se rifinanziato, potrebbe allar-garsi ad iniziative esistenti a li-vello nazionale “attivando cosìprogramma di tutela evalorizzazione a livello europeo,onde ricondurre gli eventi na-zionali entro il quadro del no-stro futuro in Europa”. Gerardo Rigoni

Flavio Rodeghiero

centri espositivi per la produ-zione di iniziative culturali, com-presa la realizzazione di attivi-tà volte all’informazione e allapromozione. Eventualibeneficiari della misura: EntiPubblici, Associazioni pubbli-co/private, Onlus, Istitutiregolieri, privati e imprenditoriagricoli, insistenti nei 44 comu-ni dell’Area Gal Nord-vicentino. Info:www.montagnavicentina.com0424/63424 Beppa Rigoni Scit

Sapor d’acqua natia

4l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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TURISMO ALBERGHIERO

Ottima affluenza durante la stagione invernale per lo Skibusgratuito che ha servito i comprensori sciistici delle Melette,del Verena e del Kaberlaba. Secondo i dati forniti dalla dittaGirardi Viaggi, che ha gestito le corse, la tratta Verena/Campolongo, è stata la più utilizzata con un numero comples-sivo, tra andata e ritorno di circa 4556 utenti degli utentiche, diviso per 90 giorni, corrisponde ad una media di 51persone al giorno. La corsa Melette/Campomulo ha tra-sportato, a sua volta, circa 2.093 sciatori, per una mediadi 23 al giorno. Infine, il piccolo comprensorio delKaberlaba, che ha attivato lo Skibus esclusivamente neiquindici giorni del periodo natalizio, è stato raggiunto da196 persone, circa 13 al giorno: nonostante fosse il primo

Ottimi risultati per lo Skibus gratuitoanno dopo una sospensione che durava da oltre 10 anni, èstato quindi registrato un discreto movimento, di buon auspi-cio per il futuro. “Il servizio di trasporto gratuito - confermaAntonio Girardi - è stato largamente utilizzato, con com-menti lusinghieri sull’operato degli Enti e degli operatorituristici locali”.L’attuazione del progetto è stata possibile grazie al Con-sorzio Turistico di Asiago che, in accordo con le Ammini-strazioni Comunali di Asiago, Gallio e Roana e in collabo-razione con la Provincia di Vicenza, ha coordinato l’ini-ziativa. Fondamentale è stato il supporto delle Associa-zioni di Categoria, degli albergatori e delle ditte locali chehanno elargito generosamente il proprio contributo.

CINEMA LUX ASIAGOVENERDI' 1 ore 20.45

SABATO 2 ore 16.00 18.00 20.00 22.00DOMENICA 3 ORE 16.00 18.00 21.00

LUNEDì 4 ORE 20.45

Continua il dibattitosul turismo, in partico-lare quello alberghie-ro, con nuove analisie spunti di riflessionesia in riferimento aidati sull’evoluzionedelle strutture alber-ghiere negli ultimi cin-quant’anni riportatinello scorso numerodel giornale, che al-l’attuale situazione.Francesco Vescovi,albergatore per tradi-zione familiare e permolti anni presidentedell’Associazione Al-bergatori di Asiago,nonché di quella provincia-le, mette l’accento soprat-tutto sulla non vocazionedel territorio verso questotipo di economia, sia daparte degli abitanti che de-gli amministratori di un tem-po. “Il nostro paese non hala cultura dell’ospitalità –esordisce – non dimenti-chiamoci degli atteggia-menti quasi di fastidio concui, soprattutto in passato,ci si riferiva al turista, inmodo particolare da partedi chi non era direttamentecoinvolto in questo settore.A proposito delle numero-se chiusure di attività alber-ghiere, susseguitesi in par-

Riprenderemo l’argomento anche nel prossimo nume-ro, con un’ampia panoramica offerta da un’intervista aStefano Fracaro, direttore dello Sporting Residence.

“Manca soprattutto la cultura dell’ospitalità, ma sono moltele concause che hanno determinato le chiusure degli alberghi”

Lo sottolinea Francesco Vescovi per molti anni presidente degli albergatori di Asiago. Bruno Clementi dell’HotelLinta: “Attualmente si riesce solo ad “arrancare” e si va avanti anche per affetto verso chi lavora nell’ambiente”

ticolare in alcuni anni, gliinsuccessi sono stati deter-minati da più concause:innanzitutto gli investimen-ti importanti che venivanoimposti dalle nuove normea cui bisognava adeguarsi,la forte deperibilità a cui glialberghi sono soggetti cherichiede spese continue perla sistemazione, i guadagnipiù facili e redditizi che incerti anni venivano garan-titi da altri tipi di investimen-to quali i BOT. Perché in-vestire in strutture che ri-chiedevano lavoro e sacri-ficio, quando c’erano for-me più immediate e sicure?Solo chi aveva radicato un

forte amore per questo tipodi lavoro è stato disposto afarlo. Negli anni della poli-tica della seconda casa poiè mancata quella lungimi-ranza necessaria per proiet-tarsi nel futuro, pensando asalvaguardare il territorio epensando anche a soluzioniper decongestionare il traf-fico, perché il turista chearriva qui deve poter re-spirare aria sana, pulita.In a l t re loca l i tà , p iùevolute, si è tenuto contodi questi fattori. Quella al-berghiera è un’attività cherichiede una grande pas-sione, per migliorarsi ser-vono sacrifici e coraggio,soprattutto nella consape-volezza de l la bassaredditività di questo setto-re. Anche se da parte del-le nuove amministrazionic’è stata molta più atten-zione verso il turismo ri-spetto a un tempo, noncredo assolutamente checi possa essere futuro pernuove costruzioni . Piùstrutture significano piùpossibilità di sopravviven-za, perché favorisconouna cer taintercambiabilità, quindiben vengano! Ma chi puòessere disposto a fare in-vestimenti di milioni dieuro, con tutte le incogni-

te che riserva il futuro?Le difficoltà esistono, nonpossiamo nascondercelo,e i problemi sono molti,non solo da noi ma a li-vello generale, basti pen-sare che chiudono strut-ture importanti in localitàprestigiose”.Vescovi parla poi di comeè cambiato il turismo, ri-cordando tra l’altro chenel suo albergo un tempola gente si fermava moltoa lungo, anche per un paiodi mesi. “C’era un ap-proccio più diretto e ami-chevole con la clientela,un rapporto umano cheaiutava a crescere e cheoggi invece non esistequasi più. Un tempo le dif-ficoltà erano quelle di tro-vare personale, il lavorod’albergo stesso non eraapprezzato, anzi venivaconsiderato poco dignito-so. Invece è un mondo va-riegato, che può dare tantesoddisfazioni, se c’è la pas-sione. Purtroppo la menta-lità imprenditoriale non siimprovvisa, anche se ci fan-no ben sperare le nuove ge-nerazioni che hanno capitol’importanza del turismo,ma bisogna pensare a dareloro degli aiuti perché pos-sano sviluppare la loro atti-vità, e la comunità stessa

deve collaborare, esseredisposta a guardare al di làdel proprio naso. Anche lascuola alberghiera dove siformano tanti giovani fasperare che qualcuno diloro possa avere voglia dirischiare, impegnandosi di-rettamente nel settore”.Qualche battuta sull’argo-mento anche con BrunoClementi, titolare del LintaHotel, struttura di assolutorilievo nella storia dell’al-berghiero locale. “Condivi-do le scelte fatte dall’am-ministrazione comunale –dice Bruno Clementi – unfreno alla costruzione diseconde case era necessa-rio. Ma dubito molto che cipossa essere chi, in una si-tuazione come quella diAsiago attualmente, possaavere il coraggio di venirea investire qui. Anzi, sonoconvinto che se per ipotesisi potesse prendere la pro-pria struttura e magicamen-te spostarla in un’altra lo-calità, lo farebbero in mol-ti. Attualmente si riesce soload “arrancare” e si vaavanti anche per affettoverso chi lavora nell’am-biente. Ritengo che in que-

sto contesto non abbiasenso costruire nuovi al-berghi, ma aiutare sottovarie forme quelli che cisono, oltre che dotandoil territorio di nuovi ser-vizi, anche cercando dicontenere le tasse attualie non introducendone dinuove.Mi riferisco ai costi con-siderevoli che dobbiamosostenere per i rifiuti el’acqua, e alle impostefuture previste, come latassa di soggiorno el’IMU, la cui gestionedovrebbe tenere contodelle difficoltà del

comparto, già oberato dal-le spese che servono peradeguarsi alle normative inmateria di sicurezza. An-che se alcuni ritengono checerte scelte come alcunemanifestazioni impegnativedal punto di vista economi-co possono non esserecondivisibili, l’attuale am-ministrazione ha dimostra-to molta attenzione verso ilturismo. Ma non basta: c’èqualcosa che evidentemen-te non funziona, dai proble-mi di comunicazione e pro-mozione, alle strutture chemancano. D’inverno si la-vora, pur se con rientri ri-dotti all’osso, anche per labravura dell’AgenziaHappy Siben che riesce asopperire con la propria or-ganizzazione alle mancan-ze strutturali e far sì che lagente decida poi di ritorna-re, mentre anche l’estatecomincia a manifestare del-le difficoltà. Le mie consi-derazioni non vogliono es-sere una critica all’ammi-nistrazione comunale, maquesta è la realtà in cui vi-viamo e ci troviamo ad ope-rare”. Silvana Bortoli

Viaggio alla scoperta della felicità“Esiste un bene supremo che ogni essere può realizzare den-tro di sé e che ci salva dall’impermanenza di tutte le cose diquesto mondo”. E’ quanto, tra l’altro, si trova scritto nei vo-lantini che annunciano l’incontro promosso dal Centro studiBakthivedanta dal titolo “Viaggio alla scoperta della felicità”in programma martedì 5 aprile alle 20.45 nella sala consiliaredel municipio a Canove. L’appuntamento condotto da NatalinaMorlin, prevede la video proiezione della conferenza di Mar-co Ferrini, maestro di scienze dello yoga, fondatore e presi-dente del Centro Studi Bhaktivedanta, Accademia di Scien-ze tradizionali dell’India. L’ingresso è libero. Per informazio-ni telefonare al 349.8652896.

5Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

La pista per il fondo al parco: “Offensiva!Non c’è più alcun rispetto per la memoria”

“Il “Brigata Regina” fu realizzato in memoria dei fanti caduti per la Patria simboleggiatinel monumento al centro dell’area” – Il sindaco: “Così il parco viene valorizzato ancor più”

di Gerardo Rigoni

Sacrilego. Irriverente. Of-fensivo. E’ in questo modoche un gruppo di cittadiniconsidera l’intervento per larealizzazione di una pista difondo all’interno del ParcoBrigata Regina. Un’operache sfregia il ricordo e l’ono-re di chi ha combattuto e halasciato la vita sull’Altopianodurante la Grande guerra, ein particolare tra le fila dellaBrigata Regina a cui il parcoe il monumento che lo domi-na sono dedicati. La BrigataRegina era composta da dueReggimenti di fanteria, il 9° e il 10°, con soldati reclutatisia da città del nord come Belluno, Sacile, Monza e Par-ma, del centro come Firenze, Bologna e del sud comeBari, Salerno e Taranto. La brigata è stata particolarmenteattiva trascorrendo 28 dei 42 mesi di guerra in linea; unapresenza che le costò numerose perdite. Solamentesull’Isonzo tra il 10 e il 20 novembre 1915 perse 1164uomini. Più volte ricostituita, la bandiera guadagnò unaMedaglia d’oro al valore militare e due di bronzo a cui siaggiungono ben 5 Medaglie d’oro individuali. Partecipò

alla difesa dell’Ortigaraschierandosi sulla linea Pas-so d’Agnella - Ortigara –Ponari per poi portarsi nel1918 sul Valbella dove gua-dagnò le medaglie di bronzo.Ed era proprio a Valbella chei reduci della brigata deside-ravano erigere il monumentofino a quando gli amministra-tori di Asiago videro qualeopera d’arte esso fosse sug-gerendo quindi di collocarlonon a Valbella, dove lo avreb-bero potuto ammirare in po-

chi, ma in un luogo più centrale, nell’Asiago in piena rico-struzione. Luogo identificato quindi nel “lodega del Rela”dove oggi il monumento sorge. “E’ inappropriato realiz-zare una pista da sci in un luogo come il parco BrigataRegina che fu realizzato in memoria dei fanti caduti perla Patria simboleggiati nel monumento che onora la Bri-gata Regina - commenta Lionello Lunardi che, assieme aMariagrazia Rigoni, Tino Marchetti ed altri amici, sta cer-cando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto – Quinon si ha più rispetto per alcunché, tanto meno per la me-

moria”. “Irriverenza o mancanza di rispetto per i caduti?Macchè! L’opera non è per nulla impattante e anzi, con iltaglio di alcuni abeti, si schiarirà la visuale del monumen-to stesso – ribatte il sindaco Andrea Gios – Mi pare cheoramai qualsiasi cosa vada bene per criticare invece diconsiderare i fatti come realmente stanno. La pista dafondo, che d’estate si trasformerà in un percorso pedona-le e, in parte, anche per la corsa, valorizzerà il parco invi-tando ancora più persone a frequentarlo e nello stessotempo magari anche contemplare il monumento ed il suosignificato più profondo”. Molti cittadini si chiedono se iviali oggi percorribili a tutti saranno accessibili anche dopola fine del progetto. Ossia se, d’inverno, il parco rimarràdi libero accesso e se d’estate tutto il parco sarà ancora adisposizione di residenti ed ospiti. Altri invece chiedonoda tempo spazi per lasciare liberi i propri cani senza pro-vocare problemi con altri frequentatori del parco. Richie-sta formulata anche dalla minoranza con un’interrogazio-ne inviata al sindaco oramai molti mesi fa. “Nulla cambia,tranne durante eventuali gare sprint di fondo dove, chia-ramente, il percorso non sarà calpestabile – spiega il pri-mo cittadino – Per quanto riguarda i cani credo che dispazi verdi attorno Asiago ce ne siano a sufficienza. Areedelimitate per i cani sono strutture per i parchi di città macredo che quel tipo di problematica da noi non sussista”.

Sacrario chiuso nei festivi? Ci pensano i volontari!Per risolvere il problema della chiusura nei festivi si ricorre ad una “cordata” delle Associazioni d’arma.

Una convenzione tra Comune e Ministero, Fanti, Alpini e Carabinieri regolerà la guardianiaIl Sacrario di Asiagonon resterà chiuso neigiorni festivi, la conti-nuità nell’apertura alpubblico sarà garantitada una convenzione sti-pulata tra il Comune ele associazioni d’arma.Questo la novità rag-giunta grazie al docu-mento che proprio inquesti giorni sarà contro-firmato tra l’ammini-strazione asiaghese e ivolontari iscritti nelle lo-cali sezioni dei Fanti, Al-pini e Carabinieri in con-gedo.“Una soluzione che ri-solve il problema dellaguardiania all’Ossario delLaiten – spiega da Roma ilgenerale Nicola Ficco, capoufficio del CommissariatoGenerale per le Onoranze aiCaduti in Guerra – Il perso-nale militare e civile in for-za alla struttura – continua

l’alto ufficiale – è vincolatonel proprio operato ad ora-ri sindacali, ragion per cuiil loro impiego in orari di-versi da quanto contempla-to nel contratto di lavoro, èconsiderato straordinario.Ciò comporta un aumentonella gestione economica

dell’apparato, lacui risoluzione stanel progetto previ-sto dalla conven-zione tra le Asso-ciazioni e il Comu-ne”.Il progetto si avvaledel placet del Mini-stero della Difesa,da cui dipendonoOnorcaduti e tutti iSacrari presenti sulterritorio nazionale.Asiago, dunque, èsolo uno dei tanti luo-ghi dedicati alla me-moria costretto afare i conti con la

mancanza di fondi e tagli albilancio imposti dal Governo.“Per certi Sacrari – continuail generale Ficco – la situa-zione è diversa, Redipugliaper esempio si presenta comeuna collina, sui cui gradonisono tumulati oltre 100 milaCaduti, la sua apertura è

soggetta a problematichediverse rispetto al Laiten,poiché qui invece le tom-be insistono all’interno diun edificio. Asiago ha at-tualmente in forze un uf-ficiale e 3 sottoufficiali inferma permanente, men-tre gli altri militari presta-no servizio in ferma limi-tata ( classificati “VPF1”,cioè Volontari in FermaPermanente di unanno,ndr), grazie alla con-venzione a questi saran-no affiancati i nuovi vo-

lontari civili”.Soddisfazione per questa no-vità è espressa dall’assessoreGuido Carli: “Non potevamorestare insensibili alla chiu-sura del Sacrario nei festi-vi, per questo un anno fa ilComune si è fatto promoto-re dell’iniziativa. La con-venzione che poniamo inessere – continua l’ammini-stratore comunale – è fruttodi un lungo iter ed è statopreso in concerto conOnorcaduti, previo contatticon gli ufficiali in capo chesi sono succeduti al coman-do dell’Ente. Infatti gli atto-ri della stipula sono l’Ammi-nistrazione asiaghese, il Mi-nistero e le tre Associazionidi volontari locali. Oltre aiFanti, Alpini e Carabinieri,in un futuro non lontano po-tranno essere inseriti per laguardiania anche gli avia-tori. Per tutti comunque saràvalida la convenzione, checontempla nei suoi vari puntila responsabilità civile e lacopertura assicurativa dichi opererà fisicamente nellacustodia. “In definitiva –conclude Carli - si tratta di undocumento importante chegarantisce il servizio diapertura al pubblico di unimportante monumento sto-rico, che l’Altopiano sifregia di avere nel proprioterritorio, meta ogni anno dimigliaia di visitatori, distri-buiti in tutte le stagioni. Giovanni Dalle Fusine

Importante riconoscimento al comandante del Coordinamen-to Distrettuale del Corpo Forestale di Asiago, Isidoro Furlan.Il vice questore aggiunto forestale è stato insignito dell’onori-ficenza di Ufficiale della Repubblica per il suo costante impe-gno civile e istituzionale che ha portato lustro non solo al coor-dinamento asiaghese, ma a tutto il Corpo Forestale. La ceri-monia di consegna delle onorificenze dell’Ordine al Meritodella Repubblica Italiana è avvenuta nella sala di rappresen-tanza del Palazzo del Governo a Trento e ha visto la parteci-pazione di numerose autorità provinciali e dei Sindaci dei Co-muni di residenza degli insigniti, nonché di un folto pubblicoche ha partecipato vivamente alla manifestazione. Nel di-scorso introduttivo, il Prefetto Francesco Squarcina ha ricor-dato che i valori riconosciuti nella premiazione al merito dellaRepubblica contraddistinguono l’operosa popolazione trenti-na, sottolineando l’importanza di rendere onore a queste per-sone che sono di esempio e di sprone per tutti, soprattutto peri giovani, e di esaltarne la generosità, l’altruismo e lo spirito diservizio.Uno spirito di servizio che traspare dal curricolo pro-fessionale del comandante Furlan che, da quando è entratonel Corpo Forestale nel 1973, si è sempre distinto nell’impegnoa tutela delle persone e, in particolar modo, per la fauna selvatica.Dalle campagne antincendio in Sardegna alle operazioniantibracconaggio, dalla lotta alle coltivazioni di stupefacenti ai con-trolli alimentari, Furlan ha sempre posto in primo piano il rispettodelle leggi e dei regolamenti. Meriti ricordati dal Prefetto anche almomento della consegna della meritata onorificenza. G.R.

Isidoro Furlan nominatoUfficiale della Repubblica

ASIAGO

6l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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Si è spacciato peranni per un giudicedel tribunale diBassano sottraendoalle sue vittime 350mila euro e mandan-do sul lastrico ancheuna famiglia dell’Al-to Vicentino. Anto-nio Baù, 64enne re-sidente ad Asiago(Via Oberdan), chesi faceva chiamare«giudice Antonio», èstato ora rinviato agiudizio. L’udienzasi aprirà l’11 maggioa Schio. Per il pmClaudia Dal Martel-lo i capi d’imputazione con-testati al finto magistratosono venti con l’accusa ditruffa aggravata, millantatocredito, falso in atto priva-to e violenza privata. Lavicenda era esplosa nel-l’ottobre del 2009 al termi-ne di una lunga indagine deicarabinieri di Thiene.Baù, fingendosi appunto ungiudice del tribunalebassanese, si diceva pron-to a risolvere in tempi bre-vi le vicende giudiziarie chenon trovavano risposte ve-loci ed adeguate nelle sedeistituzionali, soprattutto pro-blemi di eredità e separa-zioni. E la maggior partedegli incontri con le sue vit-time si tenevano in unagriturismo di FaraVicentino. Con questo gio-chetto avrebbe racimolato

Il “giudice Antonio” va a processoAntonio Baù, 64enne residente ad Asiago, avrebbe raggirato 22 persone fingendosi

un magistrato del tribunale di Bassano. Il danno ammonterebbe a 350mila euro

negli anni circa 350 milaeuro. Ad oggi le sue vitti-me sono 22, anche se leparti civili costituite al-l’udienza preliminare, tenu-tasi lo scorso 16 marzo,sono state 18, assistite da-gli avvocati Cesare DalMaso, Michela Betto e An-gelo Butera. Dopo la de-nuncia di una coppia di im-prenditori edili, padre e fi-glio, residenti a Grumolodelle Abbadesse, nel 2009,e il fermo di Baù negli uffi-ci della caserma di Thiene,sono iniziate a piovere de-nunce quasi quotidiane.Come quella di una coppiache ha raccontato di averconosciuto il «giudice An-tonio» tramite un amico eche questi si era offerto dirisolvere una causa di ere-dità nella mani della

Cassazione. «Non vipreoccupate, datetutto in mano a meche sono giudice aBassano, vi risolvo iproblemi, faccio ri-corso...» aveva ras-sicurato l’uomo e poiaveva iniziato achiedere sempre piùsoldi alla coppia:3.800, 10 mila, 12mila, fino a quandoha costretto maritoe moglie a venderela loro casa di pro-prietà spiegando chealtrimenti il tribuna-le avrebbe pignorato

il loro appartamento. Primadi scoprire la truffa i duehanno perso così 103 milaeuro, rimanendo senza sol-di e senza casa. A un’altracoppia avrebbe spillato ol-tre 10 mila mettendo mari-to e moglie uno contro l’al-tro nell’affidamento del lorofiglio nella causa di divor-zio. In un’altra occasionevistosi scoperto da una don-na, che si era rivolta a lui,l ’avrebbe minacc ia taspiegando di essere pron-to a fare del male e lei ealla figlia. Sono solo alcu-ni dei racconti delle vitti-me che sono parte inte-grante del capo di impu-tazione, accuse che do-vranno essere vagliate econfermate con il proces-so che si aprirà appuntol’11 maggio.

Con “Bacio di Giada”Daniele incanta i giuratiSi chiama “Bacio di Giada”il cocktail che ha permessoa Daniele Strazzabosco (chinon conosce il solare e po-polare Maiona!) di raccoglie-re un ulteriore soddisfazione;questa sua ricetta ha infattisbancato la concorrenza alXXXV Concorso Regionale2011 dell’Aibes, l’Associa-zione Italiana Barmen e So-stenitori fondata nel 1949.La manifestazione si è tenu-

Nelle foto: il vincente “Bacio di Giada” ed il nostro Daniele almomento della premiazione

ta lunedì 14 marzo pressol’NH Palace di Mestre e frai 18 agguerriti concorrenti inlizza per la categoria LONGDRIK sezione Veneto /Trentino Alto Adige a primeg-giare è stato proprio Danielecon la sua idea.Evidente la soddisfazione delbarman asiaghese (che qual-che anno fa aveva ottenuto unanalogo successo per la cat.Fancy, approdando anche in quel caso alle Nazionali dove

giunse al terzo posto) chestacca così il biglietto per lefinali nazionali che si svolge-ranno nel tardo autunno inSardegna; stavolta, però, ilnostro “eroe” punta dritto esenza mezze misure ad unprestigioso “oro”. In bocca allupo, Maiona! Per i più cu-riosi questa la ricetta delcocktail vincente di Daniele:cl. 3 Bacardi Apple, cl. 2Midori, cl. 1 Martini Bianco,cl. 1 Cointreau, cl. 10 BacardiBreezer Lime, cl. 3 SuccoMela Verde. Decorato conmela e ribes. Cesare Pivotto

In un catalogo la lunga storia delPremio Asiago d’arte filatelica

Un bellissimo cata-logo a colori che rac-conta quarant’annidi storia del Premioi n t e r n a z i o n a l eAsiago d’arte filate-lica. Il volume ripro-duce materiale trat-to dalla collezione diPino Barolo (che loha realizzato), stam-pato da TipografiaModerna Asiago edè edito dal CircoloFilatelico Sette Co-muni in occasioneappunto del quaran-tesimo anniversariodi questa bella e im-portante manifesta-zione che porta ilnome di Asiago intutto il mondo. Fre-sco di stampa, è sta-to presentato ai socidel Circolo nell’ulti-ma assemblea tenu-tasi alla Vecchia Sta-zione di Canove.U n ’ a s s e m b l e aelettiva, nella qualesi è proceduto allanomina del consiglioche si rinnova ognianno. “Un puro pro forma –dice il presidente uscente,che sarà sicuramentericonfermato, Maurizio Stel-la – perché facciamo e deci-diamo sempre tutto insieme(il Circolo conta una ventinadi soci, ndr)”. L’appuntamen-to, al quale ha preso parte an-che l’assessore alle politichesociali Diego Rigoni, è statoanche l’occasione per fare ilbilancio annuale dell’attività del

Circolo che si concentra par-ticolarmente sull’organizzazio-ne del Premio. “Anche que-st’anno – ha detto con orgo-glio Stella, a proposito dell’ap-puntamento che si tiene sem-pre la terza domenica di luglio– la manifestazione godrà del-l’Alto Patronato del Presiden-te della Repubblica”.“Il Premio Asiago, che inten-de valorizzare il messaggiotrasmesso dai francobolli –

ha ricordato il presi-dente – gode di altis-sima fama e presti-gio. Ad esso rivolgo-no sempre l’attenzio-ne le migliori testatedi filatelia del mondoe i più importanti equalificati quotidiani,sia nazionali che in-ternazionali. E in piùdi qualche museo po-stale all’estero hopotuto vedere espo-sti il premio e la per-gamena ritirati adAsiago. Pubblicitàgratuita e importanteper il nostro territo-rio”.Premio Internaziona-le a parte, una cosaimportante per il Cir-colo, annunciata pro-prio nell’ultimo in-contro, è il poter fi-nalmente disporre diuna sede propria (maiavuta in quarant’an-ni!) messa a disposi-zione dal Comune diAsiago in via Verdi.Stella hapreannunciato anche

l’intenzione di avviare un’atti-vità del tutto nuova per il Cir-colo in collaborazione con lescuole dell’Altopiano: degli in-contri di Storia Postale.“Un’iniziativa – ha detto Stel-la - per la quale abbiamo giàpreso contatti con i dirigentiscolastici e che, dovesse an-dare in porto, porteremo avantianche con la collaborazione diesperti in materia”. Stefania Longhini

L’ASSEMBLEA DEL CIRCOLO FILATELICO 7 COMUNI

ATTUALITA’

7Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

“Nemo propheta in patria, e la Star è una conferma diquanto questa espressione possa essere vera!” Oggi lodice senza risentimento Roberto Mosele, ma non nascondela delusione provata in passato nel constatare il disinteressedei suoi concittadini nei confronti della sua ditta. Perché seè vero che la Star è nata quasi per scherzo da una sorta discommessa fra amici, è altrettanto vero che negli anni si èattestata tra le prime aziende al mondo produttrici di scioline,a conferma della grande validità dei suoi prodotti . “Quan-do andavo a sciare con gli amici – racconta Roberto –dicevo che in fondo non doveva essere complicato farela sciolina, e quasi per sfida ho provato a farne un po’,regalandola ai miei compagni di sciate. Dopo averlaprovata, loro hanno commentato che in fondo non eraniente male, e da lì è cominciato tutto. Ho iniziato astudiare da autodidatta, facendo ricerche in bibliotecae iniziando ad acquisire nozioni di chimica organica einorganica. Anche il nome della ditta è stato casuale,derivato da quello che fino allora era stato il mio lavo-ro all’osservatorio: guardavo le stelle, e ho scelto dichiamare star (stella) quella che sarebbe diventata lamia nuova attività”. La poca considerazione, almeno finoa qualche anno fa, da parte degli asiaghesi è stata però

Assicurare la continuità di im-presa, anche nel caso dellascomparsa improvvisa del ti-tolare, è fondamentale perl’economia, in particolare quel-la veneta e vicentina, realtàdove il legame tra famiglia eimpresa è stretto ed incide pro-fondamente sul tessuto socia-le ed economico dei nostri pa-esi. E’ quanto hanno volutoesporre l’associazione Artigia-ni Pensionati assieme al Grup-po giovani imprenditori diconfartigianato Vicenza conl’incontro “Passaggio di valo-re: successioni ereditarie e stru-menti di continuità d’impresa”tenutosi nella sedemandamentale di Asiago. Unincontro dove Giuliano Coin haesposto le varie soluzioni dellasuccessione ereditaria perl’impresa ognuna con i suoipro ed i suoi contro.“Il patrimonio di conoscenze diun’azienda artigiana non devedisperdersi quando il titolarearriva alla pensione – ha ini-ziato Coin - Le successioniereditarie comportano spessoquestioni delicate e talvolta dif-ficili da risolvere. Ci troviamoa prendere decisioni non sem-plici, rimanendo spesso con ildubbio di aver fatto la scelta

ripagata da numerosesoddisfazioni, non solonei termini del girod’affari che la ditta èriuscita a crearsi, maanche dai riscontri piùche positivi che conti-nuano ad arrivare dal-le squadre di atleti chesi affidano ai prodottidella Star per le gareai massimi livelli. Sononumeri di tutto rispet-to quelli con cui la dit-ta si appresta a fe-steggiare il 30esimo diattività, che ricorreràufficialmente nel mar-zo del prossimo anno, anche se è stato nel 1981 che sonostati mossi i primi passi nel settore. La Star produce sciolineper lo sci nordico, alpino, snowboard e anche per le slittetrainate da cani, esportando il 94% della produzione. Il gros-so del lavoro è nei paesi del Nord Europa che per tradizione

sono grandi utenti di scioline, ma laStar è presente con distributori uffi-ciali in totale in una quarantina di pa-esi del mondo, anche in luoghi comel’Australia, l’Argentina, la Groenlan-dia. Nel 1988 inoltre alla Star hannopensato di aggiungere alle sciolineanche prodotti per la manutenzionedelle biciclette, come lubrificatori,grassi speciali per assemblaggio, ar-ticoli per la pulizia, e attualmentequesta linea di produzione rappre-senta un terzo del fatturato totale del-l’azienda, probabilmente la più gros-sa ditta europea del settore, visto cheil 90% di questi prodotti viene fattoad Asiago dalla Star. Infatti la dittaproduce soprattutto per altri marchi,e questo fare per terzi è la sua for-za, visto che le ha permesso di cre-

scere molto, trovan-do sbocchi in mer-cati diversi. “Ungrosso impulsoinoltre – dice Ro-berto – è venuto damio figlio Davide,ingegnere, che ol-tre a curare in par-ticolare la ricercadi nuovi materialiper questo settoreche è in continuaevoluzione, seguedirettamente lapresenza della Starnelle varie gare diCoppa del Mondo,

offrendo consulenza alle squadre di atleti, in particola-re per quanto riguarda lo sci nordico e il biathlon. Sulposto vengono fatti dei test, si preparano tabelloni conindicazioni e informazioni sui prodotti, poi sono le squa-dre a testarli. Durante la stagione Davide è sempre inviaggio, quest’anno è stato tra l’altro in Svezia, Germa-nia, Repubblica Ceca, ad Oslo per i mondiali. Qui so-prattutto abbiamo avuto un grande successo, moltissimihanno gareggiato con i nostri prodotti, e abbiamo rice-vuto i ringraziamenti da atleti e ski-man, che sono poivenuti a confermarci di essersi trovati molto bene con lenostre scioline e i nostri consigli”. E’ un lavoro impegna-tivo, che la ditta cura particolarmente da 4 anni a questaparte, e che a livello di promozione e immagine ripaga pa-recchio. Una crescita continua quella dell’azienda, nella qualelavorano Roberto, sua moglie Donna, il figlio Davide eRiccardo, un dipendente. E da circa quattro anni, inconcomitanza con l’apertura del negozio online suwww.starwax.it (www.starwax.com è invece il sito in cuitrovare tutte le informazioni sui prodotti e sul loro utilizzo) laStar vende direttamente al pubblico anche nello spaccio pres-so la sede in zona artigianale Coda, aperto negli orari di lavo-ro dal lunedì al venerdì e in periodo invernale anche il sabatomattina.

Silvana Bortoli

Le scelte più corrette perla successione d’impresa

giusta. Non c’è un’unica solu-zione giusta, ma per ogni azien-da o impresa, conoscendobene le alternative, c’è la scel-ta più corretta”.Dai vari tipi di testamento, congli obblighi di legge e la distin-zione tra le quote legittime equelle invece disponibili al tito-lare d’impresa, fino a sottoli-neare il diritto di abitazione delconiuge rimasto, Coin ha poiillustrato agli oltre 60 presentile varie insidie che una sceltatestamentaria errata potrebberiservare agli eredi, mettendonon solo loro in difficoltà, e ma-gari anche gli affetti famigliari,ma anche il futuro dell’azien-da. “Tra le novità c’è il “pattodi famiglia” dove l’imprendito-re raduna gli eredi ed esponequali sono le sue disposizioni –ha concluso Coin – E’ un do-cumento ufficiale che vienesottoscritto e registrato e dovequanto disposto non può rien-trare nei computi ereditari fu-turi. Non molti notai lo hannoancora perfezionato perché èuna pratica che deve esserestudiata bene ma che può evi-tare molti problemi che hannocomplicato le successioned’impresa nel passato”. Gerardo Rigoni

Sabato 9 aprile piùdi 100 ragazzi, stu-denti dell’Istituto diIstruzione Superioresi sporcheranno lemani per raccoglie-re fondi a favore diprogetti nazionali edinternazionali.Grazie alla grande disponibili-tà e collaborazione dei Comu-ni di Asiago, Roana e Rotzo(Comuni ai quali è stata chie-sta collaborazione) gruppi diragazzi puliranno il parcoMillepini, altri hanno chiestodi poter ripulire e riverniciareil gazebo che si trova davantialla stazione, altri ancora met-teranno a posto l’asilo di Rotzo,o puliranno le zone circostantialle scuole superiori, altri han-no trovato lavoro presso ne-gozi, privati, associazioni, ecc..Il tutto in cambio di un’offertache sarà destinata a diversiprogetti di solidarietà.Qualcuno potrebbe pensare“Bella forza..perdono ore discuola..” ma si sbaglia perchécomunque il 9 aprile è il puntodi arrivo di un percorso che iragazzi hanno intrapreso, al difuori dell’orario scolastico, e

Social Day: una mano tira l’altraSabato 9 aprile più di 100 ragazzi, studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore,si sporcheranno le mani per raccogliere fondi a favore di progetti di solidarietà

che ha visto incontri contestimonial quali Gianni Bordinche ha raccontato la sua espe-rienza di volontariato, LukasMeyer 22 enne dell’associa-zione tedesca SHL che orga-nizza il Social Day in Gemaniae che vede coinvolti circa100.000 studenti, oltre chemomenti organizzativi per pre-parare le attività da realizzare.Il Social Day non è perdereore di scuola, ma fare scuolain modo diverso, è essere cit-tadini attenti alla propria co-munità, è un percorso in gra-do di proporre a tutti i ragaz-zi una sperimentazione diret-ta del volontariato lavoran-do per gli altri; un diventareprotagonisti effettivi dei pro-getti di solidarietà finanziatiattraverso scambi e contatticon i giovani e le personecoinvolte in tali progetti. E’

un processo capace di pro-durre mutamento sociale efar riflettere non solo i gio-vani ma anche gli adulti sulsignificato di solidarietà,dicittadinanza attiva e re-sponsabile. Iniziativa nata inScandinavia negli anni ’60,successivamente ripresa nel1998 in Germania e chiama-ta “Social Day”, prevedeval’impegno diretto degli stu-denti delle scuole di ogni or-dine e grado in una giornatadi lavoro al posto della nor-male attività scolastica. Tuttii ragazzi, dai piccoli delle ele-mentari ai grandi delle supe-riori, si “sporcavano le mani”andando a lavorare per ungiorno (tagliare l’erba, lavarele macchine, pulire i magazzi-ni, pitturare muri, babysitter…per i piccoli feste, ven-dita dei lavoretti, marce bene-

fiche…) e con i proventidi quella giornata si or-ganizzavano progettiumanitari nell’Europadell’est (in particolarenella ex Yugoslavia): co-struzione di scuole, dicentri giovanili, di cam-pi sportivi…e negli ulti-

mi anni veri e propri progettidi Cooperazione e Sviluppo.Nel giugno 2006 alcuni giova-ni volontari dell’AssociazioneVulcano di Bassano sono ve-nuti a conoscenza dell’inizia-tiva di un’associazione giova-nile tedesca denominataSchueler Helfen Leben, ab-breviato in SHL ed hanno pen-sato di proporre il Social Dayanche nel territorio bassanese.Iniziativa ora estesa a livelloprovinciale e coordinata dal-l’associazione Vulcano e dalcoordinamento GPL diBassano del Grappa, il 9 apri-le tantissimi giovani in tutta laprovincia si sporcheranno lemani, lavoreranno assieme perun mondo migliore, per costru-ire giustizia.

Associazione Occhi Aper-ti per Costruire Giustizia

Donna e Roberto Mosele,al centro il figlio Davide

La Star si appresta a festeggiare il 30° anno di attivitàL’azienda asiaghese oltre alle scioline produce prodotti per la manutenzione delle biciclette - Vendita diretta nello spaccio in zona artigianale

8l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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ROANA

La Pro Segugio di Vicenzaorganizza per i giorni 16 e17 aprile in territorio comu-nale di Roana una prova dilavoro per cani daseguita su lepre“libera”, apertaa cani iscritti enon, e validacome “PrimoTrofeo Riser-va di Roana”.La prova rientranel programma dellaSIPS ed è valida per i cam-pionati provinciali socialiS.I.P.S. e F.I.D.C. “La ma-nifestazione di quest’anno– commentano gli organiz-zatori - intende innanzituttofar conoscere ed apprezza-re a tutti i partecipanti, si-ano concorrenti o sempli-ci spettatori, i magnificiareali in cui verranno li-berati i cani. Inoltre, ciòci permetterà di program-mare per i prossimi anniverifiche più importanti(Cat. A), a livello nazio-nale”. Si r icorda che icani partecipanti devonoessere in regola con l’ana-grafe canina e le vaccina-

Complici la piog-gia, che ha lavatovia tutta la neve, ela primavera, arri-vata sulla carta manon nelsottobosco, lascarpata che da lo-calità Tagliata(Camporovere)porta in direzioneVezzena, si presen-ta in tutto il suosplendore. Mai inaltri momenti del-l’anno, quando erba, fronde oneve, dissimulano e nascondo-no pietosamente il terreno, puoi“godere” di uno spettacolo ditale portata. La prima sensazio-ne è di vergogna, pensando al-l’effetto di una simile visione suiviaggiatori anche stranieri, chesfrecciano in direzione Trento.La seconda è di colpa, comese la tua disattenzione o megliol’impossibilità in condizioni am-bientali diverse, di piena osser-vazione del terreno, potesse tra-sformarsi in omertà. Giusto al-cune settimane fa c’era la car-cassa spolpata di un suino, chead una prima occhiata era par-so un capriolo investito e but-tato fuori strada. Malgrado il ri-

brezzo, il sopralluogo succes-sivo ha rivelato zampetti eorecchi e l’evidente interventosui resti, da parte di animali sel-vatici. Poco più avanti: zampedi gallina e cotenne di maiale...iltutto abbondantementeimpreziosito da coper-toni, lavatrici,mobiletti, materassi,tegole canadesi e rifiu-ti di ogni genere, lun-go tutta la scarpata finoall’incrocio conGalmarara, resti rilevatiin tutti i punti in cui siapossibile sostare scari-care e far rotolare avalle...A mò di beffa, afianco di cartelli, con

scritto: “Vietatoscaricare rifuti”.Ma la vista, al-cuni giorni fa, diun vitellino de-positato appenasotto il ciglio, alKm. 57, 200 del-la provinciale, èstata troppo. Su-bito è scattata ladenuncia allaUlss, sezione ve-terinaria diAsiago. Il dottor

Paolo Mosele, ci ha chiesto diaccompagnarlo: la povera be-stia, morta sicuramente dapoco, sembrava addormentatae non presentava segni di feri-te, anzi era in carne, nonemaciata. Il veterinario si è su-

bito accertato se l’animaleavesse la targhetta di ricono-scimento sull’orecchio. Poichénon c’era, ha affermato che for-se il vitello era nato morto e chesi sarebbe occupato lui perso-nalmente, di avvertire i respon-sabili del comune di pertinen-za, Roana. Ma se fosse statascaricata lì perchè malata, qua-le attrazione avrebbe rappresen-tato per gli animali selvatici car-nivori e quale possibilità di con-tagio? Del gesto disumanooltrechè irresponsabile, comeperaltro gli altri citati, non ri-sponderà nessuno. Tutti i rifiutiversati in Val d’Assa, cosìcome in inghiottitoi e cavitàcarsiche del nostro territorio,vanno a finire nei torrenti sot-terranei, quindi nelle falde e nelle

sorgenti. E poi noice lo beviamo. Ilnostro giornale è dasempre vigile sugliattentati al territorioe con queste righeintende fare la suaparte e raccontare ifatti. Ma il punto èche per colpa di po-chi, l’onta cade sututti.Beppa Rigoni Scit

La “Tagliata”: una discarica a cielo apertoPrimo Trofeo Riserva diRoana per cani da seguita

Passivo di 261.000 euro per la Roana Servizi el’amministrazione comunale delibera lo scioglimentoL’opposizione: “Scelta scellerata, che non risolverà i problemi. Prima si approvi una soluzione gestionale futura”

“Siamo fortemente con-trari alla decisione del-l’amministrazione comu-nale di sciogliere laRoana Servizi, come de-liberato nell’ultima sedu-ta del consiglio comuna-le. Ci preoccupano i ri-svolti occupazionali e so-ciali di questa situazioneche andrà a penalizzaregravemente la decina didipendenti della società,oltre che altri collabora-tori saltuari. Prima di de-cidere di fare questo pas-so sarebbe stato opportu-no trovare una soluzioneche potesse salvaguardare i posti di lavoro, oltre che la funziona-lità delle strutture stesse. L’amministrazione ha riferito di averpreso accordi con i lavoratori che dovrebbero costituire un grup-po autonomo di gestione della piscina e delle altre strutture inmano alla società, ma da quel che ci consta i dipendenti stessinon erano neppure stati informati dell’intenzione di sciogliere laRoana Servizi”. A parlare è Davide Bolzon, a capo del gruppo diopposizione del comune di Roana, protagonista dell’ acceso bat-tibecco con sindaco e maggioranza che ha caratterizzato l’ultimaseduta del consiglio comunale di Roana. La Roana Servizi, socie-tà partecipata totalmente dal Comune di Roana, era stata fondataa suo tempo per permettere una gestione burocraticamente piùsnella della piscina; alla stessa era stata poi affidata la gestione ditutti gli impianti sportivi del Comune, fra cui il palazzetto dellosport di Mezzaselva e il laghetto balneabile del Lonaba. La finan-ziaria prevede che debbano venire sciolte quelle società a parteci-pazione comunale che hanno registrato un passivo negli ultimi treanni e, come messo agli atti nella proposta andata in consiglionella seduta del 18 marzo, “i bilanci degli esercizi 2009, 2008 e2007 della società uni personale “Roana Servizi S.r.l. recano dellesignificative perdite (come presumibilmente si verificherà ancheper l’esercizio 2010, atteso lo squilibrio di 261.000,00 euro circarisultante dalla relazione di fine anno presentata dalla società)”.“Ma – precisa Bolzon - non vi è obbligo di scioglimento finchénon siano approvati i decreti attuativi della legge . Per cui si può

prorogare tale decisio-ne, così come è statodeciso per la SocietàAeroporto, che ha sem-pre presentato analoghipassivi”.Nel relazionaredettagliatamente la pro-posta durante la sedu-ta consiliare,l ’assessore Car loStefani ha riferito cherelativamente alla So-cietà Roana Serviziverranno cercate quelleforme alternative per lagestione dei servizi, at-traverso le associazio-

ni sportive, garantendo il personale occupato, mediante bandi pub-blici e mantenendo la qualità dei servizi.“Con questa operazione – ha proseguito il vicesindaco - sicura-mente si andrà a risparmiare circa 70-80 mila euro (IVA e ge-stione amministrative). Dobbiamo fare un passo indietro, dare lagestione attraverso appalti esterni. Vediamo se questa è una stra-da percorribile. Questa è l’idea che abbiamo, anche se dispiaceche verrà meno l’obiettivo che aveva questa Società”. Ne è se-guito un dibattito molto acceso e articolato nel quale, tra l’altro,Bolzon ha asserito che quella dell’amministrazione è una sceltapolitica frettolosa, scellerata e non obbligatoria. “Creerà un gravedisagio e non risolverà nulla –ha detto Bolzon - Quando avre-te sciolto la Società Roana Ser-vizi, il problema della gestioneresterà e ci sarà il problema oc-cupazionale. Questa soluzionecreerà gravi problemi, il Comu-ne si troverà a gestire le struttu-re che sono e rimangono co-munque comunali come la pi-scina e il palazzetto dello sport.I costi di gestione evidentemen-te rimarranno gli stessi e il pro-blema resterà, anzi sarà aggra-

vato”. Bolzon ha quindi proposto un emendamento che modifi-casse in parte la proposta, dicendo “di procedere allo scioglimen-to e messa in liquidazione della società, procedimento che saràconcluso una volta approvata dal consiglio comunale una solu-zione gestionale della Società stessa”. Il Sindaco, che tra l’altroha precisato che alla piscina ci tiene e ribadito che si sta pensandoseriamente alla soluzione da trovare, ha messo ai voti l’emenda-mento proposto da Bolzon: sono risultati favorevoli i quattro con-siglieri di minoranza e contrari gli undici di maggioranza, mentrela votazione della proposta di delibera ha avuto esito contrario: 11favorevoli e contrari i 4 dell’opposizione.“Il passivo accumulato dalla Roana Servizi soprattutto negli ul-timi anni è molto pesante, cinque volte il costo durante la miaamministrazione – ha avuto modo di ribadire nei giorni scorsiBolzon – e questo dimostra che qualcosa nella gestione non fun-ziona. Invitiamo l’assessore incaricato a vigilare chi ne risponde:non è forse il caso di chiedere conto al direttore, lautamente pa-gato, oppure al Consiglio di Amministrazione? Sarebbe stato poiopportuno valutare altri aspetti della gestione, tra cui alcunisprechi a livello di costi, con ruoli gestionali che andreb-bero riveduti.Dal canto nostro vigileremo sulla procedura pubblica di af-fidamento della gestione, per evitare vengano fatti “favo-ri agli amici”. Facciamo presente inoltre come il passi-vo sia da imputare anche al calo degli utenti, diminuitiin modo consistente a causa del sistema di riscaldamen-to con la caldaia a biomasse, la cui energia prodottarisulta insufficiente per garantire un’adeguata tempe-ratura dell’acqua.”. Silvana Bortoli

zioni, le iscrizioni si rice-vono da Rena toMeggiolaro, presidentePro Segugio Vicenza (tel.

0444 970484) e Ste-fano Fr igo d i

Canove , re -s p o n s a b i l ede l la p rova( te l . 349 .8 4 8 2 9 9 5 ) .“Ringraziamo

tutti coloro chein qualunque modo

contribuiranno alla buo-na riuscita della manife-stazione – concludono gliorganizzatori - in modoparticolare il presidentedel comprensorio n.4 Gui-do Carli per l’interesseprofuso,il presidente del-la r i serva d i RoanaMauro Panozzo, il Comu-ne di Roana, i privati e iconduttori dei fondi peri territori messi a disposi-zione, la Cassa Rurale edArtigiana di Roana, la Pro-vincia di Vicenza e l’Alber-go Alla Vecchia Stazione diVia Roma 147 a Canove,che fungerà da punto di ri-trovo”. S.B.

Le contraddizioni del fotovoltaicoLa minoranza consiliare di Roana, per bocca del consigliere Maurizio Panozzo, torna sull’argo-mento del fotovoltaico. “Nello schema presentatoci dal sindaco con le proposte di modifica alPRG – dice Panozzo – l’amministrazione comunale ha previsto di inserire nell’ambito dell’art.21 (Z.T.O. di tipo E: Zone agricole – disciplina generale) un punto che, tra l’altro, stabiliscetestualmente: “L’installazione di pannelli solari e fotovoltaici è ammessa esclusivamente sullecoperture, tettoie e pensiline degli edifici, o, in alternativa, nelle aree scoperte di pertinenza, inposizioni tali da garantirne comunque un armonico inserimento nel contesto architettonico e/oambientale. E’ pertanto esclusa la possibilità di installare tali strutture in territorio aperto” .Macome, se solo una paio di mesi prima era stato portato a termine l’esteso impianto fotovoltaicocomunale sui prati della cattedra? Quanto ha inteso ora stabilire l’amministrazione di Roana cisembra davvero una grossa contraddizione, quasi una presa in giro”.

9Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Si è recentemente conclu-so sull’Altopiano un breveciclo di esplorazioni com-piuto da un gruppo di mili-tari appartenenti al Reggi-mento Lagunari “Serenis-sima”. La missione del plo-tone, una ventina di soldatiin assetto di sopravviven-za, consisteva nel muover-si per 10 giorni tra i boschidi Cesuna e dintorni, stu-diando il terreno e presi-diando dei punti accredita-ti come strategicamenteimportanti per l’esercitazio-ne. Considerate le condi-

Tutto pronto a Villa Brunialtiper accogliere i disabili. Lastube, costata 13.000 euro, èentrata ufficialmente in funzio-ne nei giorni scorsi e con or-goglio esibita da EugeniaBarbierato e Pierangelo Co-sta. La stube, decorata amano, oltre a diffondere uncalore piacevole, irradia unasensazione di familiare benes-sere. E’ stata acquistata con ifondi donati dalle associazio-ni: Unitalsi Altopiano, San Vin-cenzo (Asiago), Stella AlpinaOnlus, Rispaar, Coro Asiago,Avis Altopiano, Auser Asiago,Alpini e Donatori-Conco, Al-pini Monte Ortigara, Alpinidel Covolo di Lusiana, Alpinidi Enego, Cooperativa So-ciale 7 Comuni, assieme alcontributo di privati cittadini.Dopo l’installazione ad ope-ra del Centro StubeAltopiano dei fratelli Covolodi Asiago, l’intimo momentod’inaugurazione. Abbiamoapprofittato della presenza dialcune volontarie, per brinda-re alla fine del lavoro di puli-zia della struttura da loro ef-

A Villa Brunialti è in funzione la stube

fettuato, come in tante altresituazioni dove prestano laloro collaborazione senza chemai lo si venga a sapere. Maquesto è il bello delvolontariato! Presente ancheil giovane educatore che sioccuperà dei disabili residentinella struttura, il dottorRiccardo Cattelan. I postipronti con camere completedi tutto sono 10. Anche lacucina e la sala pranzo sonopronte. Il 7 aprile prossimo èfissato il sopralluogo finaleda parte dell’Ulss e, dopo ilnormale iter burocratico (unmese o due), sarà possibileavviare l’effettiva attività.

Un grazie ancora una volta atutti coloro che hanno dato illoro supporto oltre a coloro chehanno fatto sì che questo be-nedetto giorno arrivasse: l’As-sociazione “Vicenza città soli-dale”, le banche Cariverona ePopolare di Roana, la Fonda-zione Vodafone, i vari ammi-nistratori comunali di Roanasuccedutisi in questi anni(Bolzon, Porto, Frigo), il Co-mune di Rotzo e tutti i privaticittadini che hanno contribui-to, a ulteriore dimostrazioneche da qualunque parte si vo-glia arrivare serve l’aiuto ditutti. Beppa Rigoni Scit

“Abbiamo perso un grande amico,generoso e disponibile verso tutti”

La comunità di Camporovere è ancora scossa dalla tragica scomparsa di Ennio Vescovi, mortoa soli 37 anni in un incidente sul lavoro - Il suo impegno in Pro Loco e nel gruppo Alpini“Prenditi cura dei miei

bambini”, sono state le ul-time parole pronunciate daEnnio Vescovi al cognatoGianfranco Bonato primadi chiudere gli occhi persempre. E’ morto così, “af-fidando” al fratello di suamogl ie Angela i f ig l iNicholas di 13 anni e Gio-vanni di 8 lo sfortunatobosca io lo 37enne d iCamporovere che, da po-chi giorni alle dipendenzede l le d i t t a Ross i d iAsiago, è rimasto vittimail 17 marzo di un inciden-te su l l avoro ne lbellunese. Nonostante lagiornata festiva per la ri-correnza dei 150 anni del-l’Unità d’Italia, i due sierano recati al lavoro neiboschi del monte Roccon,in territorio comunale diArsiè. Quando nel pome-riggio aveva iniziato a pio-vere, Gianfranco avevadetto al cognato che erag iunto i l momento d ismettere di lavorare e,raccolti i suoi attrezzi, siera diretto prima di Ennioverso il camioncino con cuierano arrivati sul posto.Poco dopo, sentendo dinuovo il rumore dellamotosega in azione, era ri-tornato sui suoi passi im-maginando che il compagnodi lavoro avesse deciso diportare a termine ciò chestava facendo. L’avevatrovato a terra, schiaccia-to sotto il pesantissimo

tronco dell’albero che ave-va appena abbattuto, maancora cosciente. Dopoaver chiamato immediata-mente il 118, Gianfranco erarimasto vicino ad Ennio,scambiando qualche parolae dicendogli di tener duro,che i soccorsi stavano perarrivare. Ennio gli avevachiesto di dargli da bere, masubito dopo aveva esortatoil cognato a non lasciarlosolo. “Ecco l’ambulanza, èarrivata …” ha fatto in tem-po a dire Gianfranco, ma inquel momento Ennio si èspento a causa delle gravis-sime lesioni interne riporta-

te, e a nulla sono valsi i di-sperati tentativi dirianimarlo da parte dei me-dici del Suem. L’evento, ol-tre ad aver gettato nella piùcupa disperazione i familiaridi Ennio, ha scosso profon-damente tutta la comunitàdi Camporovere. Ennio erail primo dei tre figli maschidi Albano e Diomira Vesco-vi, agricoltori, ed abitava inuno dei tre piani nella stes-sa casa dei genitori e deifratelli Andrea ed Alessan-dro. Quella casa dove è tor-nato dopo una settimana dal-l’incidente: per i funerali,celebrati il mercoledì suc-

cessivo, si è dovuto atten-dere l’autopsia che confer-masse le cause del deces-so. L’attesa per dare l’ulti-mo saluto ad Ennio era sta-ta densa di dolore non soloper i suoi famigliari, ma an-che per tutti i paesani, con-cordi nel riconoscergli undisinteressato e costanteimpegno verso gli altri.Dalla sua casa, Ennio è sta-to accompagnato in chiesaportato in spalla dagli ami-ci e dagli alpini. Sulla barail cappello d’alpino e la ma-glia dell’Hockey TrokCamporovere, in cui avevamilitato. E poi un’infinità difiori e un mare di gente, diCamporovere e di tanti al-tri paesi, che non solo lachiesa non è riuscita a con-tenere, ma neppure il cimi-tero, fino al quale la bara èstata ancora portata in spal-

la. Toccanti parole gli sonostate rivolte durante lacerimonia,concelebrata dasei sacerdoti, in particolarel’ex parroco don Romeo haricordato quando aveva uni-to in matrimonio Ennio edAngela e quando aveva bat-tezzato i loro figli, definen-do Ennio “persona di cuo-re”. Generoso e altruista,così tutti in paese ricorda-no Ennio, e così in più di unoci hanno chiesto di descri-verlo: sempre disponibile eattivo collaboratore dellaPro Loco e del Gruppo Al-pini, non si tirava mai indie-tro qualunque cosa gli sichiedesse, sia a livello dicomunità che personale.Amava andar per boschi,cercare funghi, godersi lanatura anche in solitaria,dunque aveva l’animo tipi-co del montanaro, ma nel

Addestramento militare sull’AltopianoI Lagunari del Rgt. “Serenissima” nei boschi di Cesuna

zioni meteorologiche dei gior-ni passati, i militari si son tro-vati a convivere giorno e nottecon il tipo di avversità limiteche il corso di addestramen-to prevede in questi casi. Ter-minata l’esercitazione è se-guito il rientro al centro deilagunari di Mestre. “Questeattività – spiega il 1° Mare-sciallo Luogotenente Alber-to Mantovani - consentonoai nostri ragazzi di prepa-rarsi con realismo e serie-tà ad assolvere i compitiloro assegnati, ovunque edin ogni momento l´Italia

abbia bisogno di loro. Ita-lia, di cui proprio in que-sti giorni ne festeggiamoil 150° dell’unità, super-bamente rappresentatadagli abitantidell´Altopiano dei SetteComuni che da sempreaccolgono i lagunari congenerosità. Senza lafattiva collaborazionedei Sindaci, Autorità lo-cali e Forze dell´Ordine,così come della cordiali-tà dei cittadini, non sa-rebbe possibile trarrevantaggio da questomeraviglioso territorioper affinare le tecnichenecessarie a svolgeredelicate missioni opera-tive”. Alla precisazionedel militare in comando,v’è da aggiungere che ilReggimento Lagunari èattualmente impegnato inAfghanistan al comandodel Col. Giovanni Parmi-giani. G.D.F.

contempo aveva un carat-tere gioviale e aperto ver-so gli altri. Ed anche nellamorte Ennio ha dimostratoil suo altruismo, donando lecornee. Il fatto che fossestata disposta l’autopsianon ha permesso l’espiantodi altri organi, ma chi co-nosceva bene Ennio assi-cura che per aiutare gli al-tri avrebbe voluto donare disé tutto quanto fosse statopossibile. “Grazie Ennio perquanto hai dato a noi e altuo paese” è questo il pen-siero che giornalmente glirivolgono i suoi paesani e gliamici. Dal canto suo, la fa-miglia di Ennio anche attra-verso il giornale, desideraringraziare tutti coloro chehanno fatto sentire la lorovicinanza in questi tremen-di momenti. Silvana Bortoli

ROANA

10l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

8

ENEGO

Dopo varie trattative conuna società privata, Power& Work srl di Vicenza,l’Amministrazione comu-nale di Gallio ha finalmen-te dato una destinazionealla struttura realizzata nel2005 come avancorpo allostadio di calcio e mai uti-lizzata. Da tempo l’ammi-nistrazione comunale eraalla ricerca di un impren-ditore che con delle inizia-tive, coraggio e anche ladisponibilità ad investire,potesse dare una giustafinalità al complesso. Ot-tenuta il 28 gennaio l’Auto-rizzazione dall’ASL diBassano, POLI MEDICAALTOPIANO (questo ilnome del Centro) ha aper-to le porte al pubblico, at-tualmente in forma distruttura privata, facendonel contempo richiesta inRegione per poter essereaccreditata come “Con-venzionata”. Al 1°piano,sui circa 500 mq, funzio-nano già i reparti di:posturologia, consultiposturali e plantari conmetodica KS, fisioterapia,laserterapia convenziona-

Nell’edizione 2011dell’EXA 2011 ci sarà an-che un po’ di Altopiano, equesto grazie alle lavorazio-ni artistiche dei coniugiClaudio e MirellaCristofolini. EXA è la ma-nifestazione fieristica italia-na più importante dell’inte-ra industria in materia diarmi sportive e da caccia,per 4 giorni l’areaespositiva “Brixia Expo” diBrescia sarà presa d’assaltonon solo da migliaia di seguacidi Diana, ma da tanti appas-sionati per tutto ciò che ruotaattorno al mondo venatorio.Nello stand dedicato allacoltelleria, oggetti artistici eaccessori troveranno un degnospazio le lavorazioni dei dueartigiani non professionisti, daqualche anno residenti a Galliocon la loro affezionatissima

squadra di segugi. Claudioesporrà l’ampia serie di coltellicon manici ricavati da ossa ecorna di selvatici, unitamentealle opere lignee intarsiate conmaestria e pazienza certosina,mentre Mirella presenteràfoulard e cravatte in seta, conscene di caccia e ambienti na-turali dipinti ad acquarello, ope-re che le hanno già fruttato ri-conoscimenti presso la FACE

di Bruxelles (Federazio-ne Europea della Cac-cia) . Tutti i manufattisono pezzi unici, inquanto prodotti a manonel laboratorio-soffitta dicasa Cristofolini incontrada Stellar.Giovani Dalle Fusine

E’ Aperta a Gallio PMA - Poli Medica Altopiano,struttura privata autorizzata dall’Asl di BassanoIl Centro si propone come supporto per la popolazione e i turisti dell’Altopiano, compresi sportivi

e professionisti. Oltre a quelli già in funzione, entro fine aprile verranno aperti nuovi reparti

le e laserterapia conmetodica “FP3System”, con tecnici al-tamente specializzatied addestrati all’uso diquesto nuovo Laser.Inoltre magnetoterapia,tens, elettro-stimolazione, palestradi riabilitazione, pro-grammi di riabilitazione fun-zionale e una Sala conve-gni con circa 90 posti. IlLaser “FP3 System” usatoall’interno di POLI MEDICAALTOPIANO ha caratteri-stiche importanti: 3 lun-ghezze d’onda, 3 sorgentiindipendenti da 0 a 500 Hzdi frequenza, 8 watt di po-tenza, simultaneità dierogazione di 3 raggi di lucea bassa divergenza cia-

scuno ottimizzato perl’ottenimento di un precisoeffetto terapeutico, con lapenetrazione nei tessutiche può arrivare fino a 6-7cm. Una seduta è compo-sta da 5-6 micro-applica-zioni della durata ciascunadi circa 21 secondi. L’uten-te in questo modo, special-mente se turista o sportivodi medio/alto livello, nel per-manere in Altopiano per le

terapie, può godere tra unaseduta e l’altra del temponecessario per apprezza-re le bellezze dell’Altopiano,in un pacchetto relax/salu-te particolarmente richie-sto. Al piano terra, sempresu circa 500 mq, entro lafine di Aprile verranno

insediati i repar-ti di: radiologia,risonanza ma-gnetica, radiolo-gia dentale,densitometriao s s e a ,osteopatia, or-t o p e d i a -traumatologia,medicina spor-tiva, cardiologiae ginecologia.

Sempre negli stessi tempi,l’amministrazione comu-nale di Gallio ha assicuratoche il progetto di asfaltaturadi parte del piazzale adia-cente sarà portato a termi-ne, garantendo in questomodo i posti macchina perla popolazione, i visitatori ei pazienti. Amministratoreunico di POWER &WORK Srl di Vicenza e di-rettore generale di POLI

MEDICA ALTOPIANO è Ni-cola Sandano, 59enne diorigine veneziana, già im-prenditore da ventiquattroanni, con alcune attività aVicenza. La moglie e sociaEmiliana Caron, 58enne diorigine padovana, prove-niente da una famiglia dal-la lunga esperienza im-prenditoriale nel settore del-la grande distribuzione.POLI MEDICAALTOPIANO con sede aGallio, in via Ech 104, si pro-pone come supporto pertutta la popolazionedell’Altopiano, compresisportivi e professionisti. Ni-cola Sandano vede questainiziativa ov-viamente inmodo im-prenditorialeed è convintoche con lasottoscrizio-ne di accordi/convenzionicon strutturealberghiere,commercian-ti, ristoratori,associazionisportive-ecc..

molto potrà essere fattoanche nell’ottica di quel tu-rismo sanitario caldeggia-to da tempo dalla stessaRegione Veneto. Cosìcome un“Accreditamento-Conven-zione” con la RegioneVeneto e con il sistemaSanitario, potrà dare nu-merosi benefici non soloagli utenti, ma anche allestrutture sanitariedell’Altopiano, che potran-no così instaurare una pro-ficua e sinergica collabo-razione con POLI MEDI-CA ALTOPIANO.

Servizio redazionale

C’è un po’ di Altopiano a EXA 2011

Melette, i maestri di sci devono sloggiareCon sentenza del Tribunale di Bassano, reso esecutivo lo sfratto. Ora rimane da stabilire se

i maestri dovranno anche sborsare i danni d’immagine, 250 mila euro, richiesti dai Marchesi

Maestri di sci …fuori. Conuna sentenza del tribunale diBassano, i maestri di sci del-le Melette sono stati sfrattatidal comprensorio galliese conordine di lasciare entro la finedi giugno. Uno sfratto ese-cutivo, puntata finale di uncontenzioso che va avanti daanni tra i maestri di sci e lasocietà Melette 2000 dellafamiglia Marchesi.Il tutto inizia nell’inverno2008/2009, quando la socie-tà Melette 2000 srl cita in giu-dizio la scuola sci perché que-sta liberi le due casette po-ste alla partenza della seggio-via utilizzate come sede espogliatoio maestri. Casettedi proprietà della stazionesciistica, date in uso allascuola sci come previsto dal-la convenzione tra la stessascuola e la società di gestio-ne impianti. Un utilizzo mes-so in discussione dallaMelette 2000 srl che ritieneil comportamento tenuto dallascuola sci di fatto dannosoallo stesso comprensoriopoichè i maestri accompa-gnavano i loro clienti anchesu altri comprensori, tantoche la società chiede ancheun risarcimento danni di 250

mila euro. “La scelta di an-dare anche in altricomprensori - ribattono imaestri – era una necessitàdettata dalla gestione inade-guata del comprensorio, conpiste non battute ed impiantiaperti in maniera casuale”.La scuola sci dunque repli-cava con una sua richiesta dirisarcimento danno di parivalore anche perché, in se-guito al contenzioso legale, laMelette 2000 srl cessava lafornitura di energia elettricaalla scuola sci. Collegamen-to ripristinato dopo un primointervento dei giudici.A novembre di quest’anno ilnuovo capitolo delcontenzioso con la Melette2000 srl che notifica lo sfrat-to per finita locazione alla

scuola sci. In seguito allosfratto viene nuovamente in-terrotta la fornitura di ener-gia elettrica per “la presenzadi uno sfratto esecutivo aidanni della scuola”.Gesto contestato dalla scuo-la sci perché “viene menoagli obblighi contrattuali al-meno fino ad udienza disfratto fissato il 23 dicem-bre” spiegano i legali cheora chiedono 500 euro algiorno di danni fino allo ri-stabilirsi della fornitura elet-trica.Proprio nei giorni scorsi lamagistratura bassanese èintervenuta nella vicendasposando la tesi sostenutadalla società delcomprensorio e quindi ren-dendo effettivo lo sfratto

visto che il contratto fu sot-toscritto ad ottobre 2004.Ora rimane da stabilire se imaestri dovranno anchesborsare i danni d’immagi-ne, 250 mila euro, richiestidai Marchesi perché, se-condo i t i tolari dellaMelette 2000 srl, i maestriavrebbero favorito ilcomprensorio sciistico trentinodi “Lavarone-Vezzena” a sca-pito dell’altopiano di Asiago.Asserzione definita “priva dilogica” dai maestri da sciche però intanto dovrannolasciare il comprensorio delleMelette chiedendo “ospitali-tà” all’amministrazione co-munale per poter sistemarela loro sede e continuare adesercitare. Gerardo Rigoni

11Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

La tradizionale consegna delle borse di studio

Ospitata anche que-st’anno nella sala par-rocchiale delCineghel, si è tenutasabato 26 marzo l’or-mai tradizionale con-segna delle borse distudio che l’ammini-strazione comunaleeroga ogni anno a fa-vore degli studentigalliesi che si sonodistinti per profittonei vari ordini di scuo-la. Presenti in sala ifamiliari di AntonioPertile e Sonia Sartori(alla cui memoria sono intito-late le borse di studio) ed i diri-genti scolastici Tognon e Va-lente, mentre l’amministrazio-ne comunale era rappresentatadal vicesindaco Natale Pompelee dall’assessore GiorgioTagliaro. Nell’introdurre la ce-rimonia Pompele ha ricordatocome con questa iniziativa“l’amministrazione vuole pre-miare gli studenti che hannoconseguito ottimi risultati nel-la scuola elementare, media,superiore e all’università. Que-sti risultati, sono il frutto del-l’impegno costante, delle ca-pacità naturali ma anche del-

Sabato 26 marzo al Cineghel l’appuntamento voluto dall’amministrazione comunale

la forte volontà di imparare.Per noi questa manifestazionevuole essere esempio di comescuola e territorio possono col-laborare, al fine di avvantag-giare la nostra comunità e fo-calizzare l’attenzione su voigiovani e sulla vostra forma-zione”.“La scuola svolge nella socie-tà – ha aggiunto - una funzio-ne fondamentale di promozio-ne umana, favorisce l’autono-mia del pensiero e della deci-sione, apre alla responsabilitàpersonale, forma il carattere,rende sensibili ai problemi so-ciali, introduce alla cultura del-

la democrazia ed educa al fu-turo. La scuola raggiunge i suoiobiettivi quando ci sono bravistudenti che conseguono risul-tati eccellenti e che dimostranocuriosità, interesse, competen-za, voglia di apprendere, ma an-che quando studenti meno bril-lanti applicano, nella vita la-vorativa, le conoscenze, il me-todo, l’impegno, l’attenzione eil senso di responsabilità appre-si sui banchi di scuola. La vitadi un uomo non è mai fruttodel caso o di un destino, ma ilrisultato di una fatica e di unpreciso percorso che coinvolgegenitori, insegnanti, educatori

ma anche i mem-bri della comunitàin cui vive”.“Con queste borsedi studio - ha poiconcluso - voglia-mo ricordarvi, cariragazzi, che la co-noscenza va nutri-ta e coltivata e chedeve essere sempreaffiancata da saniprincipi morali evogliamo augurar-vi di continuare ilvostro camminoscolastico con lostesso entusiasmo,

Dopo la grande passione per irally nata negli anni settanta eche ancora oggi lo vede pro-tagonista nelle strade deltriveneto con il suo teamd’auto; Remigio Baù ha tro-vato un altro amore senzatradimento; le auto d’epoca.Nell’autunno scorso abbia-mo visto arrivare in paese uncarro-atrezzi con sopra unasgangheratissima 2 cavalliCharleston. Per un paesinocome Stoccareddo si tratta-va di una novità, mai nessu-no di quì ha girato con una

Una 2 cavalli a Stoccareddo2 CV , nemmeno uno deitanti emigranti in terra fran-cese.E’ noto agli appassionatid’auto che per lamotorizzazione di massa deifrancesi, la 2 cavalli dellaCitroen è stata il “cavallo”di battaglia come per la no-stra motorizzazione di mas-sa è stata la mitica 500 Fiat.La Citroen ne inizia la pro-duzione nel 1948, solo nel1990 dopo quasi 4 milioni diesemplari ne cessa la produ-zione. La particolare carroz-

zeria era stata ideata da un ita-liano, Flaminio Bertoni.Tornando alla “nostra” 2CV

finalmente, dopo mesi di la-voro alla ricerca dei pezzi ori-ginali da sostituire le partiirrecuperabili, “la nuovaamante” di Remigio Baù èpronta per la sua prima sfilatadelle auto storiche dellaCitroen in aprile a CastelRozzone (BG). Dalla foto al-legata si nota quanta passioneha Remigio per la “sua” bel-lissima 2CV6 CHARLESTONe con quanto orgoglio la pre-senta ai lettori del nostro gior-nale. Amerigo Baù

sacrificio e volontà cheavete finora dimostrato”.Dopo aver ringraziato di-rigenti scolastici, inse-gnanti, genitori, cittadinie, ovviamente, i ragazzipremiati a cui ha espressole più vive congratulazio-ni (“Questi ragazzi ci fan-no onore” ha commenta-to), il vicesindaco ha ri-cordato i criteri di asse-gnazione dei riconosci-menti relativi all’anno sco-lastico 2009/10 (per lescuole elementari un as-segno di 600 euro alla se-

zione di Gallio e di 300 a quelladi Stoccareddo, per la scuolamedia una borsa di studio indi-viduale di 130 euro, per le su-periori di 180 euro, per gli uni-versitari di 500 euro) per poi,fra gli applausi di amici e pa-renti presenti, chiamare ad unoad uno i protagonisti sul palcoper la consegna del diploma.Questo l’elenco; per la ScuolaMedia: Mattia Tura, GloriaMartini ed Elia Costa; per i variindirizzi di Scuola Superiore:Giulia Troisi, Andrea Lombar-do, Federica Rossi, Valeria Ros-si, Riccardo Baù, StefanoCherubin, Mattia Pivotto, Ste-fania Carli, Andrea Finco,Martina Grigiante, MichaelLunardi, mentre Valentina Schi-vo, Stefania Agostini e NicoleTura sono state premiate conuna vacanza di studio di duesettimane in Inghilterra, aTotnes; per l’Università: Ema-nuela Costa, DanielaPaccanaro, Maria ChiaraPaccanaro, Serena Sartori edAlberto Vellar. Una targa ricor-do, infine, è stata consegnata aSerena Finco per aver conse-guito nel 2010 la laurea spe-cialistica in Diritto dell’Inte-grazione Europea. Cesare Pivotto

L’Associazione Culturale StranaMusica, nella persona diAndreja Mirosljevic-Ravnic (insegnante di pianofortediplomata presso il Conservatorio di Pola e laureata pressol’Accademia di Musica di Zagabria), e il Comune di Gallio,nella persona dell’assessore allo sport Giorgio Tagliaro, hannoavviato una collaborazione per l’insegnamento di canto, pia-noforte e chitarra con docenti qualificati. “La collaborazio-ne con Andreja – spiega l’assessore Tagliaro - sarà a bene-ficio di tutta la collettività, non solo per il suo grande talen-to, la sua professionalità, la sua passione e per la bravuradei suoi collaboratori, ma anche perché la possibilità di av-vicinarsi alla musica, uno strumento utile per la crescita,per l’innalzamento culturale e per la formazione dei nostriragazzi, potrà fornir loro una varietà di esperienze che, sevissute con la giusta dedizione e passione, saranno prezioseperle e consapevolezze per una crescita personale e chissà,magari, risulteranno utili anche per emergere in un’attivitàlavorativa”. “Quello che si propone la nostra associazione -commenta Andreja - è proprio stimolare l’espressione, l’im-maginazione, la rappresentazione e le abilità nello stabilire emantenere le relazioni sociali di tutti, in particolare deipiù giovani, attraverso lo studio di uno strumento o delcanto. Come “premio” e momento di confronto per inostri allievi c’impegniamo nell’arco dell’anno di studioad organizzare concerti animati da loro stessi, stimolan-doli a migliorarsi e a responsabilizzarsi di fronte ad unpercorso di insegnamento\apprendimento e, più in gene-rale, ad un percorso di vita. Inoltre quest’anno è stato ilprimo anno operativo della nostra associazione e nono-stante ciò non ci siamo limitati ad animare qualche sera-ta, ma con alcuni concerti siamo pure riusciti a racco-gliere delle donazioni importanti rivolte a delle comunitào ad altre associazioni alle quali era stato dedicato il con-certo. Speriamo che il popolo altopianese gradisca que-ste nostre iniziative e le condivida”. Per maggiori infor-mazioni: Associazione Culturale “Strana Musica”346.2348212.

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12l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

8

E’ iniziato sabato 26 Mar-zo a Foza il secondo ci-clo di incontri per geni-tori che si trovano ad af-frontare l’importante sfi-da di educare i propri fi-gli in età adolescenziale.Il primo percorsoformativo, completatonello scorso autunno, èstato realizzato con i fondidel Piano Infanzia Adole-scenza Famiglia 2010 e haprevisto quattro appunta-menti per i ragazzi e quat-tro per i genitori sul temadella comunicazione in fa-

Un Comune messo alle strettedai continui tagli dei trasferimentima che comunque cerca di por-tare avanti investimenti per ilpaese. E’ quanto emerge dal-l’esposizione del bilancio e dalconseguente piano delle operepubbliche del comune di Foza il-lustrato qualche giorno fa in con-siglio comunale.Lavori stradali, sistemazione delcimitero e della canonica nonchélavori di riqualificazione del par-co del Monumento ai Cadutisono tra i principali capitoli di spesa a cui si aggiunge l’orga-nizzazione della ricorrenza quinquennale della Festa dell’As-sunta; momento di grande coinvolgimento e commozione pertutti i fodati, sia residenti sia quelli che abitano lontano.“Il bilancio 2011 risente di alcune criticità – spiega il sindacoGiovanni Oro – A fronte di alcuni dati positivi relativi ad en-trate di natura eccezionale quali ulteriori proventi di legnameda schianti ed entrate derivanti da accertamenti ICI su areeedificabili in programmazione ci sono difficoltà per la drasticadiminuzione delle entrate dalle cave e alla riduzione dei tra-sferimenti erariali”.Un bilancio striminzito con entrate sotto il 1,8 milioni di euro(che calano fino a 1,3 milioni nella previsione 2013) per unacomunità, fatta soprattutto da anziani e giovani coppie, chenecessiterebbe di molti servizi, anche per favorire la perma-nenza delle famiglie nel comune che oggi conta 731 residen-ti. Tanto che è stato tagliato il progetto di un parcheggio inVia Cruni per l’impossibilità di far fronte alle spese per l’am-

FOZA

ENEGO

Enego. Rinnovato il consiglio della Pro LocoE’ stato rinnovato nei giorni scorsi il direttivo della Pro Locodi Enego. Nel corso dei prossimi giorni, il nuovo consiglio siincontrerà per esprimere presidente, vicepresidente e se-gretario ed iniziare subito a lavorare in vista della prossimaestate. Questi i nove eletti a far parte del nuovo consiglio:Carlo Bertizzolo, Federica Cenci, Lorenzo Cenci, Andrea

Dalla Palma, GianluigiDalla Palma, Rita Gre-co, Paola Meneghini,Rossella Mocellin eStefania Simi. I tre re-visori dei conti sono:Egidio Fontana, MauroGabrieli e MarcelloMeneghini.

Foza prepara le feste quinquennaliNel piano delle opere pubbliche si pone molta attenzione all’appuntamento del prossimo

agosto. Pochi i soldi a disposizione: tagliato il progetto di un parcheggio in via Cruni

mortamento di nuovi mutui.Molta attenzione nel piano del-le opere è stata posta sulla fe-sta dell’Assunta, appuntamen-to molto sentito che richiamaa Foza anche molti emigranti.Una riunione comunitaria oltreche evento religioso che cadeil 15 agosto ogni 5 anni dal1836 quale ringraziamento peressere scampati all’epidemia dicolera. Per l’occasione sono

previsti interventi al verdepubblico e al parco del Mo-numento ai Caduti con si-stemazione degli alberi enuovo impianto di illumina-zione.In più sarà ampliato il ci-mitero, avviato il restaurodella canonica e fatti inter-venti sul patrimonio silvo-pastorale per 62 mila euro.“Saranno attuate anchealtre opere non incluse nel

programma perché di importo inferiore a 100 mila euro operché prosecuzioni di opere già avviate – conclude l’asses-sore ai Lavori Pubblici Andrea Oro – Tra cui la sistemazionedel pavimento della scuola materna, la realizzazione di isoleecologiche, la sistemazione del muro di via Lazzaretti e l’al-lestimento della sezione Grande Guerra al piano secondo delMuseo civico”. Gerardo Rigoni

Iniziato il secondo ciclodi incontri per famiglie

con figli adolescentimiglia, condotti rispettiva-mente dalla Dott.ssaMartina Valente, psicolo-ga, e dal Dott. StefanoRigoni, psicologo epsicoterapeuta. La motiva-zione di Claudia DallaCosta (referente del grup-po genitori) e dell’Ammini-strazione Comunale diFoza rappresentata dal-l’Assessore RobertaMarcolongo che ha cre-duto personalmente al-l’utilità del progetto, uni-ta alla soddisfazione deipartecipanti ha permesso

di proporre un secondomomento educativo chesi sta svolgendo con lestesse modalità del pre-cedente, sul tema del-l’educazione ai senti-menti e alla sessualità.Chiunque fosse interes-sato può partecipare aiprossimi incontri per ge-nitori previsti alle ore20.30 per sabato 2, 9 e16 Aprile presso la salacongressi del Munici-pio di Foza.

Quando si è diffusa lanotizia in paese, era do-menica mattina. Per tut-ti è stato un colpo inat-teso, e tutti hanno avu-to una parola affettuo-sa per ricordareAntonia; un pensieroinoltre tutti lo hannospeso anche per la bra-vissima Isa, la figlia,che con massima abne-gazione si è sempre de-dicata alla mamma, cir-condandola di cure eattenzioni amorevoli,sempre fra l’altro soste-nuta dal figlio Luigi e daquella bella rete paren-tale che ha fatto diAntonia una vera privi-legiata.Si è letteralmente spentaAntonia, in pochi giorni il suocuore ha rallentato il battitofino a fermarsi, ma la suamente è stata vivace propriofino all’ultimo, ha scambiatouna parola col suo affezio-nato medico fino a poche oreprima di lasciare i suoi cari.Una perdita che ha lasciatoun po’ orfano anche il dotto-re che da anni la seguiva,orgoglioso di questa suasuper paziente, super nonsolo per l’età, ma per le con-dizioni psico fisiche impec-

Se n’è andata la nonna di Enego, AntoniaCappellaro si è spenta all’età di 104 anni

cabili, una lucidità invidiabilee gli occhi sempre vivaci.Così se ne è andata la nonnadi Enego e dell’Altopiano,Antonia Cappellaro, classe1906.Fa davvero un grande effet-to e impone ancora più ri-spetto pensare che questadonna è stata testimone ditanta storia, che ha vissutoperiodi storici che hannocambiato il mondo! Ha attra-versato due guerre e una inparticolare, la prima, l’ha vis-suta in tutta la sua tragicità.Proprio allo scoppio della

Grande Guerra, con una del-le sorelle più grandi, gestì unchiosco per i militari aFaffenecche, ai piedi di quel-le cime che da lì a pochi mesisarebbero diventate teatro ditanti sacrifici umani. Antoniae la sorella videro in facciatanti di quei giovani che la-sciarono la vita in Ortigara,vendevano generi di confor-to, per lo più alcolici, d’altraparte i ragazzi che passava-no di là sapevano che moltidi loro non sarebbero ritornatiindietro e che l’unica salvez-za era bere l’ultimo goccio

per non pensare!In quegli anni tuttaviaAntonia conobbe un’altratragedia, parallela a quel-la della guerra, ilProfugato. Nel 1917, infretta e furia, portandosiappresso solo un miserobagaglio, dovette lasciarela sua casa, Enego, e contutta la sua numerosa fa-miglia, andò profuga aRiccia, un piccolo paesesull’Appennino in provin-cia di Campobasso.Tornata in paese, ormainegli anni ’20, dopo la dif-ficile ricostruzione, per 20anni svolse il duro lavorodella lavandaia nell’ex co-lonia Bassanese, ed infine

il lavoro in malga, prima nel3° lotto di Marcesina quindinella bellissima Lambara,accudendo le bestie e facen-do il formaggio a fianco delmarito che se ne è andatocirca 20 anni fa.Antonia, era la quinta di 6sorelle ed un fratello, nati daDomenica Gabrieli e Giovan-ni Cappellaro detto il Moro;nel 1940 sposò Luigi Tognonun anno più giovane di lei .Nel ’47, ebbe 2 gemelle, del-le quali solo Elisabetta, dettaIsa sopravvisse,Domenicamorì dopo soli 6 mesi, un for-

te dispiacere per la mamma,ma purtroppo all’epoca nonera un accadimento così raroe la capacità di reagire perfortuna era grande.Antonia è stata una donnaforte, tenace, che ha cono-sciuto tuttavia momenti diffi-cili che hanno messo a duraprova il suo spirito e la suaforza, tuttavia è sempre riu-scita a trovare una sua sere-nità e in questo senz’altrocome si diceva hanno con-tribuito l’amore della figlia ei parenti che con grande af-fetto l’hanno sempre circon-data.L’amore di Antonia per lamusica poi era risaputo, ognigiorno trascorreva ore ascol-

tando le sue canzoni preferi-te, ad ogni compleanno poi icanti popolari e di montagnaerano immancabili, e anchelo scorso 31 ottobre, in oc-casione dei suoi 104 anni,Antonia si è lasciata andaree tra lo stupore dei presenti,si è unita al coro intonandoalcune canzoni.Forse anche la passione perla musica ha contribuito arenderle un po’ meno dura lavita di tutti i giorni, accom-pagnandola ad un’età davve-ro formidabile, in condizioniinvidiabili.Buon viaggio Antonia e chela musica la accompagnisempre.Stefania Simi

L’assessore RobertaMarcolongo

Il sindaco Giovanni Oro

13Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8Al Ristorante con il Caseificio Pennar Asiago

SERVIZIO REDAZIONALE

Agriturismo Malga Spilldi Gallio: a luglio ricorre

il 15° anno di attivitàSuggerimenti e spunti per pre-parare qualche piatto con iprodotti del Caseificio Pennarci vengono stavoltadall’Agriturismo Malga Spill diGallio, a un chilometro e mez-

La genuinità a tavola è garantita dai formaggi del Pennar,dalle carni dell’azienda e dai prodotti dell’orto

Si prepara la pasta frolla con 200 gr. di farina, 80 gr. di zucchero, 100 gr. di burro deiPennar, un uovo e mezza bustina di lievito, impastando velocemente il tutto con le manifino a formare una palla omogenea. Per il ripieno servono 200 gr. di ricotta dei Pennar,200 gr. di amaretti sbriciolati, 100 gr. di zucchero, un uovo: si mette tutto nel robot e si frulla

Un’ ottima proposta per un primo piatto di stagione, questaricetta che prevede di farcire delle crepes con un ripieno fattocon una besciamella densa, alla quale vanno incorporati deltarassaco (pissacàn) tritato dopo averlo fatto sbollentare esaltare in padella con scalogno,olio sale e pepe, e dei dadini diGallio (Pennarone affumicato). Si fa amalgamare bene il tut-to, se ne mette un po’ nel centro e si chiude la crepe a saccottino,legandola con un sottile filo di porro. Una passata in forno caldoe, a piacere, si può servire su una crema a base di peperone rosso.

Saccottino con Gallio e pissacàn

Al venerdì ci siprepara alweek-end e c’ègran fermentonella cucina del-lo Spill: la manidi Orfalia ed Eli-sabetta si muo-vono veloce-mente esapientementementre impasta-no, tritano, scola-no, assemblano, mettono sul fuoco,infornano. Hanno in serbo numerosi piat-ti da illustrarci, e alla fine viene deciso diproporre la ricetta della crostata con ri-cotta dei Pennar e amaretti. I dolci che pre-para Orfalia sono tanti e tutti richiestissimi:strudel di mele, torte e crostate con mele, ri-cotta e pere, ricotta e cioccolato, cheese cakeda servire con marmellata ai frutti di bosco. Ricotta e burro deiPennar sono ingredienti preziosi per molte di queste tor-te, la loro freschezza e bontà garantiscono il gusto genu-ino così apprezzato dalla clientela. Tra gli antipasti dello

Crostata con ricotta dei Pennar e amaretti

fino ad ottenere una crema omogenea. Dopo aver steso la pasta sulla tortiera, si copre conil ripieno e, facoltativamente si guarnisce con ritagli di pasta frolla nelle forme preferite. In fornocaldo a 180 gradi per poco più di mezzora, e il dolce è pronto da sfornare. Una volta raffreddatoe girato su un piatto da portata una spolverata di zucchero a velo dà il tocco finale.

zo dal centro del paese sullastrada per le Melette. L’ideadi aprire un agriturismo legatoall’azienda agricola della fami-glia Finco è partita da Rosannache però non è riuscita a ve-

derla realizzata, a causa di unamalattia che se l’è portata viagiovanissima. Sono state le suesorelle Orfalia e Mariangelaquindici anni fa (l’anniversarioricorre il prossimo 27 luglio) a

dare vita al locale cheben presto si è conqui-stato un ottimo giro diclientela. Purtroppoquattro anni fa una ma-lattia che non perdona siè portata via ancheMariangela. Orfalia ri-corda come l’attività siapartita dal nulla e senzaesperienza alcuna, e dicome sentisse tremarele gambe i primi tempinell’affrontare il lavoro

Spill nominiamoquelli con formag-gi dei Pennar, sa-lumi e insaccatipropri, sott’oli esott’aceti prepara-ti da Orfalia, comei cuori di “pissacàn”, la giardiniera, i carciofi, lezucchine a rondelle con la cipolla; i tortini con la

ricotta e gli spinaci, la tosela acrudo tagliata a piccoli cubetti econdita con sale, olio e una ma-cinata di peperoncino. Altre spe-cialità sono i pasticci con i for-maggi dei Pennar, minestre, squisitirisotti con Pennarone e rosmarino ocon verdure di stagione, pasta fattarigorosamente in casa come lecasarecce condite con porro e sal-siccia e i bigoli con l’arna. Le carnisono quelle dell’azienda agricola

della famiglia Finco, usate per grigliate, tagliate e costate,spezzatini di vitello e di manzo, e altro ancora, come il coni-glio alle olive e le ricette a base di animali da cortile. Infine, frai contorni si prediligono le verdure di stagione.

che è stato subitoconsistente, findal primo giorno diapertura. Espe-rienza sul campola sua, come quel-la di ElisabettaPertile, oggi suobraccio destro incucina, che gio-vanissima ha ini-ziato a lavorarefacendosi le ossain alcuni locali del territorio,passando col tempo (sono pa-role sue) “dal seciàro allafornela!” A coadiuvare Orfalianella conduzione del locale cisono il cognato GiuseppeMosele e i vari familiari; ad oc-

cuparsi dell’azienda agricola èil giovane nipote Daniele.Orfalia si prende cura anchedello splendido ortodell’agriturismo, che offre pro-dotti meravigliosi anche quan-do d’estate il tempo per seguir-

lo è davvero poco.Malga Spill fa par-te dell’Associazio-ne Terra Nostra edi Agri Cultura -Circuito di qualitàdelle aziendeagrituristiche: que-sta doppia apparte-nenza impone delleregole da seguireche offrono unamaggiore garanzia

di qualità e serietà alla cliente-la. L’Agriturismo Malga Spillè aperto sabato e domenica, ilvenerdì sera su prenotazione,mentre ad agosto e durante ilperiodo natalizio l’apertura èquotidiana.

Tortino di ricotta e spinaci sucrema di formaggi

14l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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L’Altopiano in Australia: diariodi un viaggio indimenticabileREPORTAGE

A cura di Andrea Benetti Abbracciare una parte diquel “altro altopiano” sparso nel mondo. Ritrovare ami-ci e parenti, compaesani e conterranei, pezzi del nostropassato e protagonisti del nostro presente. E’ quantohanno fatto gli amministratori altopianesi che sono an-

GIORNO 1Atterriamo, stanchissimi, in Australia alle 7 di mattina. Il tempodi passare i controlli della dogana, non senza qualcheproblemino causato da una forma di “stravecchio” nascostain una valigia, e subito scorgiamo il gonfalone della ComunitàMontana di Melbourne che ci attende oltre la porta.Ci aspettano una 20ina di persone, Luciano Benetti (presi-dente della comunità montana di Melbourne, ndr) ci correincontro e ci abbraccia; il momento è davvero emozionante,guardo il suo volto e capisco che sta piangendo. Tutti voglio-no salutarci e stringerci la mano, ci chiamano per nome comese ci conoscessero da sempre. L’accoglienza è stata dasubito grandiosa, carica di affetto e simpatia. Tempo di siste-marci in albergo e riposarci dopo il lungo viaggio prima diandare al Veneto Club per una cena di benvenuto con una50ina di emigranti. Tante foto e strette di mano, ognuno siavvicina, ci saluta, qualcuno si commuove. Ci raccontanochi sono, cosa hanno fatto a Melbourne, da quanto temposono là. Vogliono spiegarci chi sono i loro parenti sull’Altopianoe ci raccomandano di salutarli. Tutto rigorosamente in dialet-to veneto, come se fosse trascorso un giorno soltanto dalloro addio all’Altopiano.

GIORNO 2Ci attende unagiornata impe-gnativa: alVeneto Club sipresenta il libro“L’altopiano diAsiago terra del-le nostre radici”e dove ci aspet-tano 380 perso-ne; gli emigranticon le loro famiglie, figli e nipoti. Capiamo subito che la gior-nata è molto sentita. Tutto nella sala che ci ospita ricordal’Altopiano: foto della nostra terra che scorrono sulmaxischermo, gli stemmi dei nostri 8 comuni sullo sfondo, 2forme di mezzano in bella vista. Sembra proprio di essere acasa!!!Già prima di iniziare il pranzo in tanti si avvicinano a noi,dimostrandoci un calore ed un entusiasmo che non dimenti-cheremo facilmente. Il menù non è propriamente australia-no: sopressa e musetto con polenta, usei scapai e vino bian-co! Nemmeno il tempo di finire e Luciano Benetti prende laparola: ringrazia la nostra terra per aver voluto essere pre-sente in un momento così sentito e importante per chi, comeloro, questa terra la pensa costantemente. Tocca a noi: iniziail sindaco Gios che parla a braccio con un inglese impeccabi-le, proseguo io portando il saluto della Spettabile Reggenza, etermina il sindaco Rossi che spiazza tutti parlando in dialetto!Il momento è divertente! Vengono poi letti i messaggi inviatiai nostri emigranti da don Roberto e don Antonio.Dopo i saluti di Corrado Paganin e l’intervento per i Vicentininel Mondo GiampaoloRigoni Camplan, con-tinuiamo con lo scam-bio di doni.Faccio indossare a Lu-ciano Benetti la fasciarossa e blu del Presi-dente della ComunitàMontana. Andrea Giosconsegna i sigilli dellaSpettabile Reggenza euna targa. Luciano sicommuove nuovamen-te. Poi appena finito ilmomento istituzionale,inizia l’assalto: foto,abbracci, addiritturadediche sui libri! PinoRossi organizza unariunione improvvisatacon gli emigranti diGallio.Capiamo in questo

dati in Australia in occasione della presentazione del li-bro “L’Altopiano di Asiago, le nostre radici” prodotto dainostri emigranti della Comunità Montana di Melbourne. Afare visita ai nostri concittadini di “down under” sono isindaci di Asiago e Gallio nonché il rappresentante della

comunità montana nell’ente Vicentini nel Mondo GiampaoloRigoni e l’assessore al turismo della Spettabile ReggenzaAndrea Benetti. Ed è proprio quest’ultimo, il più giovane,che ci racconta emozioni ed incontri durante i 7 giorni dipermanenza nella terra dei canguri.

RANGODomenica 3 aprile ore 17,30

LA VITA FACILESabato 2 aprile ore 20 – 22Domenica 3 aprile ore 20,30

NESSUNO MI PUO’ GIUDICARESabato 9 aprile ore 20 – 22Domenica 10 aprile ore 20,30

SPAZIO CINEGHEL

Trovate la programmazione del Cineghelanche sul sito www.parrocchiadigallio.it

momento quale sia il legame che ancora unisce i nostrialtopianesi d’Australia con la loro terra d’origine. I volti sonosorridenti. L’aria è festosa: capiamo in questo momento cheera giusto esserci, che con la nostra presenza abbiamo ricor-dato a queste persone che l’Altopiano non si dimentica diloro.

GIORNO 3Dopo la giornata vis-suta quasi da stars alVeneto Club, oggi in-contri istituzionali. Tap-pe al town hall diMelbourne per incon-trare il Lord MajorRobert Doyle che cifissa un incontro con ilpiù popolare chef del-l’Oceania, Guy Gros-si. Gios gli dona unachiave della città diAsiago, io una meda-glia con lo stemma del-la Reggenza. Poi viaalla Camera di Com-mercio per promuove-re i nostri prodotti lo-cali. Nel primo pomeriggio incontriamo il console italianoin Australia: anche a lui lasciamo qualche omaggio sim-bolo del nostro Altopiano.

Lord Major Robert Doyle

Guy Grossi e Gios

Pino Rossi congli emigrantigalliesi

15Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Ci siamo resi conto, durantequesta settimana, di quantoamore verso l’Altopiano cisia ancora in queste perso-ne: lo pensano costantemen-te, si aggiornano, lo sentonovicino. Sono rimasto stupitoda quanto alcuni di loro si-ano informati sui fatti cheaccadono quassù, anche imeno importanti, come sevivessero a Bassano o aVicenza e non a migliaia diKm di distanza.Generalmente, i nostri emi-

GIORNO 4/5Visitiamo la meravigliosa Sidney dedicandoci esclusivamen-te all’attività turistica. Incontriamo i coniugi Rigoni: una sim-patica coppia che vive da sempre a Sidney ma ovviamentedi origini asiaghesi. Si dichiarano Asiago’s Fans!

Ballarat

GIORNO 6Giornata dedicata alle attività organizzate dalla ComunitàMontana di Melbourne: Gios e Camplan si dilettano con lacaccia alle arne, accompagnati da Elio Rigoni Gneli. Io eCorrado, assieme a Luciano Benetti e a GianfrancoRebeschini, visitiamo Ballarat, un antico villaggio di cercatorid’oro. Pino Rossi va a Simo, paese nel quale tanti anni vissee lavorò per qualche anno suo papà. Il jet lag si fa sentire...GIORNO 7E’ tempo di preparare le valigie. Prima però accompagnoAndrea Gios all’incontro con il più conosciuto chef d’Au-stralia, Guy Grossi, dalle chiare origini italiane. Conosce beneil formaggio Asiago e lo usa per alcune sue pietanze. Ci invi-ta a fermarci per il pranzo (nella tavola accanto alla nostrasta pranzando il ministro delle finanze australiano). Ci lascia-mo con l’intento di metterlo in contatto con il Consorzio ditutela del formaggio Asiago e di invitarlo in altopiano quandosarà in Italia per una tourneè.Nel pomeriggio ci portano a salutare alcuni emigranti chenon erano presenti al Veneto club prima di andare all’aero-porto .. il volo di ritorno già ci attende.

granti stanno bene: sisono dati da fare,hanno lavorato dav-vero duro ed hannoottenuto ciò che cer-cavano quando hanno dovu-to lasciare l’Altopiano. Tra diloro si sentono costantemen-te: forse questo li ha aiutati asuperare le notevoli difficol-tà che man mano hanno in-contrato inserendosi in unasocietà diametralmente op-posta a quella che si lascia-vano alle spalle. La Comu-

nità Montana di Melbournesicuramente è stato un modoper mantenere un legame,prima che con la propria ter-ra d’origine, anche tra diloro . Compi to che oraspetterà fra un po’ ai lorofigli e nipoti; uno degliobiettivi principali del libropresentato.

Una comunità unita che nondimentica la propria terrad’origine

La targa automobilisticadi un emigrante

Continua da pagina 1Primo appuntamento, e il piùimportante, è con i nostri con-cittadini all’estero.Trecentottanta prudere libein rappresentanza dei centi-naia partiti soprattutto nelsecondo dopoguerra perl’Australia. Centinaia di mon-tanari imbarcati sui piroscafiche dopo 40/50 giorni di navi-gazione scaricavano manodo-pera nel continente più lonta-no da casa. Terra d’Australiacostruita anche con fatiche,sudore e lacrime altopianesi.“Non avete portato solamen-te la vostra volontà e le vostrefatiche – ha detto per l’enteVicentini nel MondoGiampaolo Rigoni Camplan –Avete portato in Australia an-che la vostra saggezza, la vo-stra inventiva, la vostra cultu-ra. Avete arricchito questopaese; avete dato forse moltopiù di quanto ricevuto”.“Non si desmentegai a casa –ha ribadito Pino Rossi volen-dosi rivolgere alla platea in dia-letto, la lingua della nostra ter-ra – Tuti ve ramenta con af-fetto, el vostro coraio xe deesempio par noialtri chedovimo affrontare ora mo-menti de grande difficoltà”.Un ringraziamento per quantofatto, anche nel passato per iparenti rimasti in altopiano,

Un pezzo d’Altopiano che vivedall’altra parte del mondo

sottolineato anche dal consi-gliere asiaghese CorradoPaganin. La cerimonia si èconclusa con la consegna uf-ficiale a Luciano Benetti dellafascia rossa e blu del presiden-za della Comunità Montana edei sigilli della Spettabile Reg-genza. “Osservando la statuadedicata agli emigranti posta difronte alla Comunità montanapensai a voi che nonostante vi-vete dall’altra parte del globomantenete vivo il ricordo dellavostra terra - ha concluso laserata Andrea Benetti in rap-presentanza della SpettabileReggenza – Ricordi diventatioggi tangibili con il libro daanni desiderato e finalmenterealtà. Chiedo a voi più an-ziani di proseguire nel tra-mandare l’amore per il no-stro altopiano rafforzando illegame che ci lega oggi e ciunirà sempre”.Dopo le emozioni la delega-zione altopianese si è dedi-cata a tessere una rete di con-tatti per futuri collaborazioniparticolarmente commercialitra cui un meeting proficuoanche alla Camera di Com-mercio di Melbourne per get-tare le basi per l’organizza-zione futura di una mostra/esposizione dei prodotti tipicialtopianesi. Gerardo Rigoni

16l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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In viaggio per le contrade dei 7 Comuni

Pagina a cura di Beppa Rigoni ScitSi legga “confine” fra due comuni: Asiago e Gallio, contigui,come tanti centri abitati. Due nuclei che affacciano praticamentesulla stessa bisettrice, quella che innestandosi sopra l’Ossario,sfocia in via Kemplen, a Gallio. Una casa ancora in Asiago, quellasuccessiva in Gallio. Sono contrade di dimensioni ridotte: pochivecchi edifici ciascuna, ma molti di nuovi, soprattutto “agliZocchi”, oggi quartiere chic a nord del capoluogo cittadino. Lazona...bella è bella, niente da dire. La posizione dominante e stra-tegica, consente allo sguardo di spaziare dalle Melette al Gruppodel Brenta e di apprezzare dall’alto la dolcezza dei declivi che dalLazzaretto portano a Treschè Conca. La contrada “Zocchi” hauna peculiarità climatica: è molto ventosa. Non ci sono pinete asmorzare le correnti, né declivi a proteggerla. Sta in cima. Cometutte le contrade dell’Altopiano, proviene da un’economia rurale:tutti avevano qualche capo di bestiame, era questo l’unico modoper sopravvivere; ora, solo un paio di famiglie sono occupateattivamente in agricoltura. Negli anni ’60/’70 l’area è stata og-getto di interventi, oltre che di acquedotto ed energia (dai 125 ai220 Watt), anche sul piano della viabilità. La strada comunale,nel punto di accesso al vecchio nucleo abitativo è stata spianata,con l’abbassamentodi un paio di metri es u s s e g u e n t elivellamento a valle.Una volta passavaripida per StradellaZocchi, sostituitadall’attuale tornante.La più anziana abi-tante della contrada,è Maria Pertile diGallio: 88 i prossi-mi! Maria, conoscefin da bambina lafatica e il dovere. Isuoi erano contadi-ni e lei faceva di tutto: portare le mucche al pascolo, fare il fieno,sbrigare le faccende, ma durante l’inverno, andava dalle suore inin centro a Gallio, ad imparare il ricamo il cucito e la buonaeducazione. Maria, donna tuttora di grande lucidità, vive agliZocchi da 65 anni! Incontrò il suo Serafino in piazza a Gallio,assieme ad altri amici, dove lui orbitava, essendo sotto naja. Unaferma lunga: dal ’40 al ’44, anno in cui fu comandato dalla TOTtedesca a lavorare col legname. “Com’ era lui?”, chiediamo.“Alto, una bella presenza. E una brava persona”, aggiunge.Hanno avuto 4 figli, una sposata via, ma Mirella e Antonella vivo-no nella stessa corte e Bruno, che da 30 anni fa il marmista, nellacasa a fianco. Anche loro un tempo avevano qualche bestia, cometutti. A fine seconda guerra, come tutti, Serafino fece il recuperantee si dotò del primo metal detector acquistato in Inghilterra, ma lasua vera professione era fare il muratore...Tempi magri, cosìpensò di emigrare in Australia, ma Maria glielo impedì, mostran-do quella lungimiranza che la guidò per tutta la vita: poco dopoinfatti iniziò a svilupparsi il settore edile: “La nostra salvezza fula costruzione negli anni ’60, della Colonia Poa, che occupòcirca 70 manovali”...e ancora - come se fosse la cosa piùnormale del mondo - “Fino ai 75 anni, andavo in piazza colCiao!” Maria riferisce eventi pilastro della sua vita: matrimonio,figli, lavoro, casa e anche volontariato, come la cura della chiesettadi S. Antonio (del ’28), della quale si occupa tuttora. (L’altracappella della contrada è quella dedicata ai Lupi di Toscana).Così per qualche aneddoto, sentiamo la figlia maggiore, Mirella:“Uno dei momenti più felici della mia infanzia, fu quando ilpapà acquistò due secchi in plastica: il mio compito era di an-dare sotto via Groter col bigòlo, alla fonte.

Come pesavano i secchi di legno! Con quelli in plastica portavodoppia quantità facendo metà viaggi, poi nel ’62, arrivò l’ac-quedotto. I momenti spensierati invece, erano assieme agli ami-ci qui in contrada: c’erano molti giovani negli anni ’60. Nellacasa confinante viveva Bepi Rossi, grande suonatore di fisar-monica. Il nostro più gran “peccato” era andare aballare...rigorosamente accompagnate dai genitori!” Uno che incontrada l’agricoltore ha continuato a farlo per tutta la vita è

Cappella votiva ai “Lupi di Toscana”La cappella è stata edificata negli anni ’60 per volontà diOrfeo Lucchetti, da Leffe (BG) che nel 1917, a 19 anni,combattè da sottufficiale alla guida di 23 Lupi, nell’avam-posto di Case Zocchi. Il compito era disperato, dovendorappresentare la prima fascia avanzata di difesa. Si salvaro-no in tre, fra cui lui, che da capitano, fece la Campagnad’Albania e tornato sano e salvo, decise di onorare i glo-riosi compagni caduti in Altopiano. La compagnia “Lupidi Toscana”, è stata recentemente citata sui Media, inmerito alla crisi italo-libica dell’86, che portò al lancio di2 missili libici (SS - 1 Scud), che colpirono postazioniLoran a Lampedusa, dove i Lupi si trovavano in adde-stramento con i paracadutisti della Folgore.

Contrade di confineFlavio Benetti; il figlioDiego porta avanti l’at-tività. Una volta c’era-no 12 abitazioni, con24 nuclei familiari,nessun negozio o ri-trovo. Molti son emi-grati a cavallo delledue guerre, soprattut-to in Australia. La loro,è invece diventata un’azienda agricola di tut-to rispetto, con 50 be-stie da latte, manze,vitelli. Tuttora il latteviene conferito alCaseificio Pennar, dicui sono soci dal ’47.Ci è stato riferito comefunziona il rapporto economico, vero esempio di baratto: “Il pro-dotto non ci viene pagato direttamente, ma segnato su un libretto

di credito e noi a nostra volta, acquistando pro-dotti allo spaccio, non li paghiamo ma vengonosegnati. Alla fine dell’anno si fa il calcolo fradare e avere”. Siamo nel tinello e il padrone sicasa, confronta la modernità coi tempi andati: “Unavolta in contrada c’era solidarietà: chi aveva solouna “vachetta nela stala” e magari neanche quellae molti figli, non era oggetto di carità dai vicini,ma di vera solidarietà. Ci si aiutava in tutto apartire dalla fienagione che si programmava arotazione. Alla sera, tutti in cortile a chiacchiera-re e nelle stalle a far filò d’inverno. Oggi nean-che in casa si parla più per colpa di” ...e indica iltelevisore e il cellulare sul tavolo, pur ricordandoche il primo telefono (ad uso pubblico), fu istallatoproprio a casa sua. E’ uomo acuto, come lo era il

papà Vittorio, consigliere comunale negli anni ’60. E anche luicome tutti gli anziani finora incontrati, non nasconde il rimpiantoper tempi certo più duri, ma più veri. Sorridendo ci conferma lebizze climatiche, per come lo salutavano gli amici in piazza adAsiago: “L’ora, tira vento ai Socchi?”. Ultima tappa è in contradaStellar (dove era si trovava la scuola elementare frequentata daquasi tutti gli intervistati, oggi divenuta residenza privata), per l’ap-punto in casa di uno Stella: Andrea. La sua famiglia possedeva 35campi, adibiti a pascolo ma anche a seminativo e patate: preziosemerci di scambio per prodotti e manufatti dalla pianura e col sale.Andrea afferma di non aver mai visto maneggiar danaro in casa,da bambino. Possedevano anche una malghetta, attiva d’estatecon tanto di vacareto. Ci piace riportare un paio di episodi diver-tenti riferiti: “In tempo di guerra tutti gli allevatori dovevanoconferire latte. Noi portavamo solo un contenitore da 2 litri, conla scusa che c’erano i vitelli da svezzare, ma la cosa attirò l’at-tenzione degli ispettori provinciali. Avvisato appena in tempo dellaloro venuta, mio papà buttò il latte pronto per la scrematura giùper un buco prodotto dalla caldiera per lavare i panni, andata afuoco. La vecchia caldiera, collocata per ostruire il buco, fu spo-stata e subito rimessa sopra il foro. Così fece con la caldiera ed

altri attrezzi, gettati nella pozza di abbeveramento: man-cando le prove, la passammo liscia! Il papà poi (eravamoin 4 figli), nascondeva qualche forma prodotta, nei covonidi fieno. In primavera, rinvenimmo una pezza dimenticatalì, intonsa. Peccato che dentro fosse completamente vuota:ci avevano pensato i topi!” E ancora: “Io da bambino ave-vo l’erre moscia” (Garantiamo, non ce l’ha più!)”Nel ’44,si presentarono due ufficiali tedeschi sapendo che aveva-mo la scrofa, per chiederci dei maialini: - No requisire,noi pagare. - In cambio: sale e una grossa pecora, requisita sulGrappa, da loro chia-mata appuntoMontegrappa, che sa-rebbe diventata mia sefossi riuscito a pro-nunciare bene. Dai edai, ci riuscii eMontegrappa divenneil mio animale dacompagnia: mi toc-ca anche ringraziar-li!”. E chiude esi-bendo un alberogenealogico, risalen-te a fine ‘700, chegli ha richiesto mesidi ricerca, disegna-to per incarico di un cugino, nipote di un avo emigrato inAustralia. In cambio del lavoro, il cugino, docente d’arte aMelbourne, ha fatto il ritratto che alleghiamo.

Flavio Benetti

Toponomastica Zocchi

Ex scuola Stellar

Ritratto diAndrea Stella

La fonte di via Groter

Cappella s. Antonio

17Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Bepi De Marzi, a Lusiana perfesteggiare il 150° dell’Unità

Grande giornata quella svol-tasi a Lusiana in occasionedel 150° anniversario del-l’Unità d’Italia. Ifesteggiamenti precedutidall’alzabandiera, svoltosipresso la sede del GruppoAlpini “Cantele Gabriele”,cui è seguita la lettura dellalettera del presidente nazio-nale Corrado Perona, sonoproseguiti in piazza IV No-vembre, dove i quattro Grup-pi Alpini del Comune diLusiana, si sono dati appun-tamento per un altroalzabandiera presso il monu-mento ai Caduti alla presen-za del sindaco AntonellaCorradin. Immancabile l’in-no Mameli, eseguito assiemead altri brani dal corpobandistico A.Ronzani. Allecelebrazioni della mattinata èseguita una serata, sicura-mente unica e speciale che ilComune ha organizzato pres-so il Palazzon di Lusiana, conla partecipazione del mae-stro Bepi De Marzi, ritorna-

to ancora una volta a Lusianadove ha voluto festeggiarequesta storica data raccon-tando e ricordando il suo mi-gliore amico Mario RigoniStern da lui definito “l’Uomodella Pace”.Durante la splendida serata,interamente dedicata al gran-de scrittore scomparso nel2007, da grande narratore,commentatore e fantasistaquale è, Bepi De Marzi hasaputo trasmettere emozioneal numeroso pubblico pre-sente, alternando momenti dilettura tratti da alcuni libri diStern a brani eseguiti dalcoro “L’Eco delle Valli” diLusiana, da lui richiesto perla ricorrenza e sapientementediretto dal maestro AndreaPinaroli.Particolarmente toccante emolto applaudita l’esecuzio-ne di “Volano le bianche” ilbrano che parla delle pernicibianche che tornarono a vo-lare “nel silenziodell’Ortigara” dopo la san-

guinosa battaglia svoltasi suquella cima divenuta triste-mente famosa durante il 1°conflitto mondiale, brano cheDe Marzi aveva composto surichiesta del “Sergente nellaneve”.Infine ha invitato tutti presentiad alzarsi in piedi per canta-re assieme al coro il “Pontedi Perati” e l’inno di Mameli.Nella sala Consiliare delPalazzon, satura di un pub-blico coinvolto ed appassio-nato, erano presenti, oltre alfiglio dello scrittore, il diret-tore de “L’Alpino”, illusianese Vittorio Brunello eil presidente della SezioneANA di Marostica FabioVolpato. Bepi De Marzi èritenuto un lusianese di ado-zione: poiché la moglie CeciliaPetrosino, vissuta a Lusianafra gli anni cinquanta e ses-santa dedicò un libro di suc-cesso ai suoi indimenticabiliricordi dell’infanzia di quelloche lei definisce il suo veropaese. R.R.

Concluso a Conco il ciclo di incontri “A merenda con i nonni”Continuano gli eventi organizzati dal Gruppo Biblioteca di Conco. Si è appena concluso congrande successo un ciclo di tre incontri che si sono svolti di sabato pomeriggio presso la Biblio-teca stessa. “A merenda con i Nonni” , sotto questo nome sono stati raggruppati gli appunta-menti nei quali alcuni nonni dell’Associazione Crel-Auser di Conco hanno raccontato ai bambi-ni d’età compresa tra i 3 e i 11 anni filastrocche, poesie, storie e aneddoti dei loro tempi. Lapartecipazione e la curiosità da parte dei bimbi nell’ascoltare le storie dei tempi del filò è statanotevole, e si è subito creato un clima d’amicizia tra bimbi e nonni. Per le squisite merende offerte, ilGruppo Biblioteca intende ringraziare il panificio -alimentari Bertacco Luciano, la Rigoni di Asiago ela Pro Loco di Conco. Un ringraziamento inoltre ai nonni e a tutti i bimbi che hanno partecipato.

LUSIANA

Con grande soddisfazione, il consigliodirettivo ha presentato i numeri del-l’anno 2010, commentando positiva-mente in special modo il dato com-plessivo dei visitatori ai vari siti, chesono stati ben 5.893, confermandoquindi i buoni risultati degli anni pre-cedenti. Visto il generale andamentodei musei italiani che vedono unaflessione diffusa dei propri visitatori,e considerato anche il periodo turbo-lento che ha interessato le scuole nella passata primavera,dovuto alla nuova riforma che ha frenato in qualche modo

Al “Gnomo’s bar” si è svoltoil secondo torneo di settino a16 coppie. Ha vinto la cop-pia formata da Fabio Mainodi Lusiana e AlbinoSegafredo di Gallio. Secondapiazza per Dino Ronzani eGianni Broglio di Lusiana. Interza fila si è piazzatal’accoppata formata da Mar-co Finco e Massimo Valentedi Gallio. Quarti sono giunti ifratelli Oscar e PierluigiRonzani di Lusiana. E.Z.

Giunti alle soglie della primavera, si torna a parlare difiori. Il 2 marzo si è svolta, presso la sala consiliare delPalazzon, la prima serata informativo/consultiva in temadi verde pubblico, durante la quale si sono abbozzate leprime idee per la stagione entrante. Significativo è statol’intervento di rappresentanti di tutte le “contrade” delpaese, con i quali è stato possibile valutare pareri, richie-ste, esigenze relativi ad ogni singola zona ondepersonalizzare ogni angolo del paese, per valorizzarlo erenderlo irresistibilmente unico. Di fondamentale impor-tanza è stato l’intervento della signora Bruna Battistello,

Soddisfazione al Museo diffuso di LusianaCome di consueto, anche quest’anno l’Associazione Lusaàn ar Spliar Natura,con l’assemblea dei soci ha dato inizio al nuovo anno di attività di gestione

qualche scolaresca, “ è unnumero del quale essere fieri“ , ha commentato il presi-dente dell’associazione Ma-rio Zanforlin.“Fortunatamente questa pic-cola realtà, che per noi è ungrande punto di forza, reggee riesce a sostenere le varieiniziative per il paese e a dar-vi lustro - sottolinea il sinda-

co Antonella Corradin - questo grazie soprattutto alla passio-ne e alla tenacia delle persone che gestiscono ed operano

nell’Associazione”.E con la primavera tornano le belle giornate, ideali per acco-gliere gli alunni delle scuole nelle loro uscite didattiche, inluoghi dove possono unire il divertimento di una giornata disvago con l’utilità di stare in mezzo alla natura apprendendoe toccando con mano “la storia” al villaggio preistorico delMonte Corgnon, meta preferita di quasi tutte le scolaresche.Per le famiglie e per tutti gli altri visitatori, invece, le aperturesaranno previste tutte le domeniche pomeriggio a partire dalprossimo 25 Aprile. Oltre a queste consolidate attività, i vo-lontari dell’Associazione stanno approntando il programmaper la prossima estate che, non appena sarà definito, saràreperibile nel sito internet www.museodilusiana.it.

Concorso “Comune fiorito”, Lusiana vuole riprovarciesperta in arredo del verde, la quale aveva collaboratocon il Comune di Lusiana anche lo scorso anno e, con ilsuo rinnovato appoggio e con l’impegno economico da partedel Comune è stata manifestata l’intenzione di iscrivere ilComune stesso, al concorso “Il Comune fiorito” anche perl’edizione 2011, biglietto da visita di tutto rispetto in ambi-to di promozione turistica. Il progetto richiede un notevo-le dispendio di energie ed è proprio per questo che conl’occasione si è voluto lanciare un appello a tutti coloroche ne abbiano piacere, di apportare il proprio perso-nale contributo, chi durante la fase di piantumazione,

chi provvedendoall’annaffiatura, chiprendendosi cura an-che della più piccolavaschetta di fiori.L’Amministrazione Co-munale ringrazia giàda ora tutti coloro checollaboreranno a ren-dere più bello il terri-torio.

La giornata dello scambio di sementiAl cinema “Comuna-le” di Lusiana si èsvolta la giornata delloscambio di sementi ecalmelle a cura del-l’associazione “Opfelon pira”. Il presiden-te del sodalizio Anto-nio Cantele ha spie-gato che l’iniziativarientra nei program-mi volti a conservarela biodiversità. Con lecalmelle di meli e periera possibile scambia-re anche semi di fa-gioli, cereali con mais di moltevarietà, dal “Marano” al bian-co perla e patate prodotte inVeneto. Sono intervenuti ildirettore di

Torneo di settino a coppie: i vincitori

Le prime due coppie classificate al “Gnomo’s bar”

Antonio Cantele ai Contementre insegna la potaturadelle piante.

Venetoagricoltura GiustinoMezzalira e Gianni Dalla Co-sta di Zugliano. A pranzo, alla“Locanda Centrale”, sonostati serviti piatti con prodotti

del territorio ricavati conla biodiversità. A chiusu-ra del corso di orticolturae frutticoltura biologica sisono svolte due dimostra-zioni: in Contrada ConteAntonio Cantele ha inse-gnato agli appassionaticome si piantano nel ter-reno le piantine da frutto,come si innestano, comesi proteggono cospargen-do il tronco con prodottinaturali e come si inne-stano. In località Bose,al campo catalogo, An-

che l’esperto Davide Poz-za ha svolto una lezionespiegando i vari metodi diinnesto e potatura dellepiante da frutto. E.Z.

18l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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CULTURA

A Luserna la mostra “Un anno sull’Altopiano”Da sabato 16 aprile aperta tutti i giorni sino al 6 novembre. Al Centro di Documentazione saranno inoltre visibili

“La battaglia dell’Ortigara”, “Comunità cimbra di Luserna”, “Grande Guerra”, “Fauna degli Altipiani”Dal 16 aprile fino al 6 novem-bre resterà aperta a Lusernala mostra “Un anno sull’Al-tipiano”, rassegna di divulga-zione storica e culturale sultema della Prima GuerraMondiale nell’ambito territo-riale degli Altipiani Trentini eVeneti, in prossimità del Cen-tesimo anniversario delloscoppio della stessa (1914-

Emilio Lussu (1890-1975), nato ad Armungia (Cagliari), partìper il fronte come ufficiale di complemento, e il suo libro rappre-senta un tributo alla memoria delle tante esistenze «senza piùvoce» che la guerra aveva cancellato a causa di ufficiali supe-riori impreparati, in alcuni casi ai limiti della follia (emblematicaè nel libro la figura del generale Leone), l’abuso dell’alcool, gliammutinamenti, le decimazioni, la storia di intere generazioni disoldati estranei al mito dell’interventismo, della guerra, del di-sprezzo per la vita umana. Il libro uscì a Parigi nel 1938, banditoin Italia (dove poté essere conosciuto solo a guerra conclusa).Quest’opera dà ispirazione alla mostra 2011 del Centro Docu-mentazione Luserna in quanto è proprio attraverso questa riletturadella guerra, vista attraverso lo sguardo di chi ne fu lucido protago-nista e testimone, assolutamente disincantata rispetto all’entusiasmocon cui l’autore accolse l’entrata in guerra dell’Italia nel 1915, che sipossono approfondire alcuni temi storici di grande interesse, chevengono appunto ripresi nel percorso espositivo della mostra.

2014). La mostra trae spun-to da un omonimo capolavo-ro della letteratura italianarealizzato dallo scrittore sar-do Emilio Lussu negli anniTrenta, prendendo in esamela vicenda della BrigataSassari e collocandola nel-l’epoca di riferimento e nel-l’insieme di avvenimenti efatti storici contestuali.

L’esposizione si sviluppa sudue piani dell’edificio, neiquali, accanto alla storia diEmilio Lussu e della BrigataSassari, narrata all’interno dinumerosi pannelli, il visitato-re può osservare il numero-so materiale militare d’epo-ca esposto, proveniente daprestigiose collezioni privatee diviso per tematismi. In piùpunti del percorso, inoltre, lariproposizione di alcuni branipresi a prestito da volumepermette al visitatore di co-gliere in profondità il sensodel messaggio e della testi-monianza di Lussu. Un filma-to, appositamente realizzatoper la mostra in collaborazio-ne con il Comune diArmungia (Cagliari) e con illocale sistema museale “SaDomu deis Ainas”, riproponealcune toccanti riflessionidell’autore sul tema dellaguerra. La mostra è statarealizzata sia con la collabo-razione dell’Istituto Sardoper la Storia della Resisten-za e dell’Autonomia di Ca-

Il percorso espositivo riprendetemi storici di grande interesse

gliari e di alcuni storici sardie trentini. Inoltre l’occasio-ne è stata propizia per pren-dere contatto con i circolisardi presenti in Trentino e inVeneto, nell’ottica della co-struzione di un’amicizia e diuno scambio culturale dura-turo tra le regioni. La mo-

stra “Un anno sull’Altipiano”,allestita presso il Centro Do-cumentazione Luserna –DokumentationszentrumLusérn è aperta tutti i giornidal 16 aprile 2011 fino al 6novembre 2011, compresitutti i festivi, sabati e dome-niche (orario 10-12 e 14-18),

e poi nuovamente nel perio-do natalizio (26.12.2011 -8.01.2012, nonché – su pre-notazione – in altri periodi edaltri orari per scolaresche ecomitive). Inaugurazione sa-bato 16 aprile alle ore 15.00.

Giovanni Dalle Fusine

“Malga Silvagno” il giornonero della Resistenza vicentina

Il nuovo libro di De Grandis fa luce su un misterioso fatto della guerra partigiana

Pubblicato un nuovolibro di Ugo DeGrandis, scrittore e ri-cercatore scledense,che arricchisce ecompleta l’opera ini-ziata dal ricercatoreasiaghese donPierantonio Gios congli esiti delle indaginicondotte dal PCI econ altri documentiinediti. Il volume, intitolato“Malga Silvagno – Il giornonero della Resistenzavicentina”, riporta alla luce untragico episodio della guerrapartigiana, dopo un oblio du-rato quasi settant’anni. DeGrandis narra in queste pagi-ne le gesta di un gruppo di gio-vani: Giuseppe Crestani, natoa Duisburg in Germania dagenitori conchesi, TommasoPontarollo, nato a Valstagna,Ferruccio Roiatti, udinese, re-duce da nove anni di carcereduro trascorsi nei piùfamigerati penitenziari fascisti.Inoltre vi si approfondisce l’in-dagine su un misterioso anti-fascista veneziano, “Zorzi” o“Maschio”, pure lungamenteperseguitato dal fascismo, lacui identità rimane a tutt’oggisconosciuta. Il periodo presoin esame parte dall’autunno1943: in una malga sul MonteCogolin, alle spalle dell’abita-

to di Fontanelle di Conco, siconsolida il distaccamento par-tigiano composto dai giovanisaliti in montagna per sfuggirela coscrizione obbligatoria conquattro militanti comunisti re-duci dal confino. Inizia così perla cellula partigiana un perio-do di assalti all’oppressorenazi-fascista, scontri che fi-niscono per rompere il pre-cario equilibrio fra moderatie interventisti. Il tutto sfociain una epurazione interna alleforze di liberazione, con iquattro uccisi da alcuni gio-vani sobillati, secondo le ri-cerche di De Grandis, da unimpiegato del Distretto diVicenza che teneva i colle-gamenti fra le formazionipartigiane e gli antifascisticittadini.L’ufficiale sanitario diValstagna trovò i cadaveri diPontarollo e “Zorzi” legati eincappucciati. Crestani e

Roiatti caddero in unagguato successivo,sotto le raffiche di tregiovani mitragliatialle spalle e gettati sulfondo di una cavitàcarsica, denominata“Buso del giasso”.Roiatti, secondoquanto raccontò untestimone, respiravaancora. Il gruppo ri-

masto, “orfano dei 4 giu-stiziati da probabile fuocoamico” si rifonderà su basibadogliane, ma cadrà vittimadi un rastrellamento tra Sas-so, Rubbio e Conco, provo-cando la dispersione defini-tiva del distaccamento. De-cimo Vaccari, Luigi Nodarie Giovanni Rossi, fatti prigio-nieri in quegli scontri e fuci-lati all’interno del Castello in-feriore di Marostica, sareb-bero i maggiori indiziati del-l’eccidio di Malga Silvagno.Il Pci nell’immediato dopo-guerra aprì varie inchieste,ma nell’estate del ’46, datala nuova linea politica avvia-ta da Togliatti, l’episodio fuaccantonato. Il volume diavvale della prefazione dellostorico Ezio Maria Simini.Ediz. Tipografia Marcolin –prezzo di copertina 20,00euro. Giovanni Dalle Fusine

Al cinema lux ritorna la minirassegna “Inafferrabile Gesù”

Terza edizione della mini rassegna cinematografica pasquale

Due giorni di cinematogra-fia cristiana al Cinema Luxcon la minirassegna “Inaf-ferrabile Gesù”, giunta allaterza edizione.Mercoledì 13 aprile verràproiettato il film “JesusChrist Superstar” diNorman Jewison, proba-bilmente l’opera rock piùfamosa di sempre, dovesi raccontano gli ultimisette giorni della vita diCristo messi in scena,sotto forma di musical, daun gruppo di hippies;osp i te de l la se ra taWalter Pigato presidente

del Cineforum Ideadi Nove. Venerdì15 aprile verrà in-vece proposto“Romero” d iJohn Duigan unf i lm su Mons .Oscar Romero ,arcivescovo di SanSalvador, uccisodurante la messa ilgiorno 24 marzo1980, a causa delsuo coraggioso im-pegno nel denuncia-re le violenze delladittatura del suo pa-ese, facendo nomi

e cognomi delle vit-time e dei carneficidurante le celebriomelie della domeni-ca trasmesse viaradio in tutto il Cen-tro America. Ospitiin sala Gianni No-velli presidente delCIPAX di Roma eAlberto Vitali auto-re del libro “OscarA.Romero - pastoredi agnelli e lupi” (ed.Paoline 2010)Dopo le proiezioni cisarà un dibattitomoderato dal pro-fessore AndreaManzardo, organiz-zatore della rasse-

gna assieme al Circolo Ef-fetto Cinema e alla par-rocchia di Asiago.Appuntamento in en-trambe le serate alle ore21.00 con ingresso libe-ro. D.D.

Prof. Andrea Manzardo

19Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Sarà una serata tutta brio eritmo quella proposta per illunedì di Pasquetta nellaprestigiosa cornice della Saladel Millepini di Asiagodall’A.M.A., l’AssociazioneMusica di Asiago –Altopiano, in collaborazionecon il Comune di Asiago edil contributo dell’Associazio-ne “Amici di Antonio Pertilee Sonia Sartori”. A partiredalle ore 21 (biglietto d’in-gresso a 10 euro prossima-mente in prevendita), sul pal-coscenico saranno infattiprotagonisti i BermudaAcoustic Trio, formazioneil cui attuale line up prevedeGiorgio Buttazzo (chitarra evoce), Gabriele Monti (chi-tarra e voce) ed Andrea AttoAlessi (basso elettrico,contrabbasso e voce). Trac-ciamo di seguito un profilo diquesta particolarissima band.Nati nel 1995 durante ilsound-check di un concertoacustico di Pierangelo Bertoli(lo scomparso cantautore cheGiorgio Buttazzo e GabrieleMonti accompagnavano inquel periodo), quando il pub-blico presente alle prove ini-ziò a sentirsi coinvolto in pri-ma persona dal modoinusuale e dalleimprovvisazioni che sentivauscire dalle loro chitarre ecosì si trasformò in un minu-scolo concerto. Mancava an-

Si è conclusa da poco l’avventura europea dei 4th Dimension,gruppo altopianese che il 23 di febbraio ha realizzato un suoimportantissimo sogno; la dimensione onirica ha acquisito con-torni reali quando i cinque ragazzi (Andrea Bicego alla voce,Michele Segafredo alla chitarra, Stefano Pinaroli al basso, TaleteFusaro alle tastiere e Massimiliano Forte alla batteria), reducidalle fatiche della registrazione del loro primo album, hanno sa-puto della loro partecipazione al tour europeo dei Sonata Arcticaaccanto ai Labyrinth.Entrambi questi gruppi fanno parte della loro pleiade di artisti e,da cover band, ne avevano spesso eseguito i pezzi nelle seratenei pub; suonare sul loro stesso palco è stata la realizzazione diun sogno e un’immensa soddisfazione, oltre che un trampolinodi lancio non indifferente.Si è trattato di undici date tra le più importanti nell’ambito delpower metal sinfonico. Abbiamo avuto modo di porre al gruppoalcune domande sull’esperienza appena conclusa.Allora ragazzi, com’è andato il viaggio?Andrea – “Al momento della partenza, nuntrivo un certo sensodi attesa... Oltre a questo non riuscivo a immaginarmi comesarebbe potuta essere la vita in tour. Il tutto per me non è inizia-to a Brescia ma la mattina del secondo giorno, quando mi sonosvegliato trovandomi a Bratislava... Ok, ci siamo davvero, èquello che ho pensato. E da lì è iniziata la nostra routine giorna-liera fatta di carico/scarico dell’attrezzatura, allestimento dellostage, soundcheck e vita in camerino o all’interno dei locali,spostamenti notturni in tourbus” Massimiliano – “Il viaggio èstato un’esperienza grandiosa.. alla partenza eravamo tranquillivisto che venivamo dalla buonissima prestazione avuta al Khèllar3 sere prima. Già da subito i componenti dei Labyrinth si sonodimostrati simpatici e disponibili”.

Qual è stato il concerto più soddisfacente di questo toureuropeo? Per quale motivo?Andrea – “Budapest sicuramente, la seconda data. Eravamoconsci oramai di cosa era in ballo, in più il palco grande e ilnumero consistente di persone, molto calde e ricettive, hannoreso speciale lo show. E Milano: un palco di 26 metri... oltre2000 persone... e suonare davanti al pubblico italiano... un belricordo davvero”. Stefano – “Personalmente sono stato appa-gato da tutti i concerti: ogni sera era una grande soddisfazione!”Michele – “Quello che mi ha più esaltato è stato sicuramentequello all’Alcatraz di Milano, innanzitutto perchè si tratta di unodei locali più grandi ed importanti d’Italia che ha ospitato nume-rose star internazionali. In secondo luogo, perchè siamo statisupportati dai nostri amici. Suonare davanti a un pubblico di2500 persone è stata sicuramente un’esperienza unica!”Dal pub al palco…Stefano – “Eh si, sinceramente mi tremavano le gambe appe-na cominciato, però quando ho visto il pubblico partecipantecoinvolto, la paura si è trasformata in pura energia”.Massimiliano – “ Finalmente ci siamo potuti esibire davanti adun vasto pubblico fatto praticamente solo da appassionati delgenere… E notare la loro approvazione è stata un’ulteriore sod-disfazione.”A proposito, com’è stato l’approccio con il pubblico?Michele – “ Il pubblico ha dimostrato fin da subito entusiasmoed apprezzamento per i nostri pezzi rispondendo in modo esplo-sivo ai nostri incitamenti…” Talete - “E’ appagante vedereche dopo il concerto la gente voglia far foto con te o firmareautografi o anche semplicemente che ti dica che magari hannofatto tanta strada solo per vedere il tuo concerto, è davveroun’emozione forte!”

Qual è stata la reazione dei media?Andrea - “Su internet i report sono strati buoni: qualche sito ciha presentato come piacevole sorpresa, tessendo elogi, qualcunaltro ha elencato alcuni difetti. Qualcuno ha detto che i SonataArctica avrebbero dovuto aprire il nostro concerto... costui for-se era pazzo. Per il resto vivo i complimenti con la stessa fred-dezza delle critiche: fanno entrambi parte del gioco”.Massimiliano - “I complimenti che ci sono stati fatti l’ultimogiorno… Erano tutti dispiaciuti del fatto che non proseguissimo,dal team manager del tour a quello dei Sonata.”Bilancio più che positivo per questa esperienza, dunque…Talete – “ Esperienza positivissima: un portone aperto!”Michele – “Sicuramente un tour europeo insieme a due delleband che stimiamo di più al mondo è un’esperienza unica edindimenticabile. Un grazie particolare va soprattutto ad AlessioLucatti che, oltre ad averci supportato e ad aver creduto in noi,è stato molto fiero delle nostre performance.”Quali sono i vostri progetti ora?Stefano – “Per cominciare, lavorare subito al prossimo albume cercare sempre comunque di restare “in vista”.Andrea – “ Un altro tour, fondi permettendo, è alla portata. Ilproblema è sempre il lavoro... In ogni caso l’idea di ricavarciuno spazio nella scena metal italiana e, magari, europea, nonsembra così impossibile...” Martina Rossi

I 4th Dimension, dai pub al palcoDue chiacchiere con i musicisti all’indomani del loro tour europeo come spalla dei Sonata Arctica

cora qualche in-grediente, unavoce e un basso,e la scelta caddesu KamsinGiordano Urzino,musicista straor-dinario dalle dotivocali al di fuoridella norma, ami-co e compagnod’avventura dasempre, recente-mente scompar-so.Il loro primo con-certo, assoluta-mente improvvi-sato, si tenne in unlocale di Vignola,in provincia diModena. La sor-presa per i tre fu enorme: nonsolo lo spettacolo fu un trion-fo ma per la prima volta siresero conto che si potevasuonare divertendosi comemai era avvenuto prima nel-la loro carriera, coinvolgen-do la gente in prima perso-na come se gli spettatoristessi facessero parte del-lo spettacolo.Da quel momento il gruppoiniziò a suonare pratica-mente tutte le sere ma il re-pertorio era ancora tutto dacostruire. E, come si dice,una volta in acqua si impa-ra a nuotare così il patrimo-nio comune di canzoni che

ciascuno conosceva venneesplorato a fondo, e i braniespansi ed arricchiti di sem-pre nuovi elementi, fino acostruire un concerto di ol-tre due ore.Così canzoni originariamen-te di tre minuti divennero unflorilegio di citazioni musi-cali e un caleidoscopio incui tuttora le trasformazio-ni sono sempre imprevedibi-li.Al momento attuale i Bermu-da Acoustic Trio hanno rag-giunto capillarmente un pub-blico vastissimo e, ancora piùimportante, di ogni età gra-zie anche ai numerosissimi

concerti e alle loro par-tecipazioni ad un’infini-ta serie di manifestazio-ni ed eventi musicali.Non importa l’etàanagrafica, la loro mu-sica è universale al pun-to che tutti indistinta-mente vengono coinvoltidal ritmo delle loro esi-bizioniIl loro repertorio è comeun contenitore dove tro-va spazio qualunque ge-nere musicale in unospettacolo che si svolgesenza soluzione di con-tinuità toccando vari ge-neri: pop, rock, jazz eblues, da Wish you werehere dei Pink Floyd aSultans of swing dei

Dire Straits, alla Marcia allaTurca di Mozart, senza di-menticare le canzoni deigrandi cantautori italiani eamericani.Spiegare a parole un concer-to dei BERMUDAACOUSTIC TRIO è vera-mente difficile, perché tuttoquello che il pubblico ascol-ta, viene improvvisato seraper sera. Ogni concerto nonè mai uguale al precedente eanche questa è una delle ca-ratteristiche che lo rende uni-co nel suo genere.

Cesare Pivotto

Pasquetta al Millepini

Il concerto dei Bermuda Acoustic TrioIniziativa promossa dall’AMA, l’Associazione Musica di Asiago, con il Comune di Asiago

ed il contributo dell’Associazione “Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori”

Una rassegna di Scuole di Danza in Altopiano con l’intentodi regalare agli allievi uno spazio in più per esibirsi, promuo-vere l’Arte della Danza e creare un legame tra le associa-zioni che la diffondono nel nostro territorio. E’ l’”AltopianoDance Day” evento al quale hanno aderito le scuole: CentroFormazione Danza CHORUS di Lusiana, promotore dell’ini-ziativa, DanzAsiago, Les Etoiles de la Danse, Galleria Spa-zio Danza e Centro Danza Lara. Nel corso dello spettacoloin programma sabato 2 aprile, alle ore 21.00 presso il TeatroMillepini, ogni scuola disporrà di una vetrina nella quale met-tere in scena le proprie coreografie e raccontarsi attraversole proprie esibizioni. A dare maggiore risalto alla serata sa-ranno gli ospiti: Compagnia Opus Ballet di Firenze diretta daRosanna Broccanello, Compagnia Lucy Briaschi di Thienee Jacopo Maggi con Laura Chemello e Valentina Motteran.Per gli allievi delle scuole di danza altopianesi condividere ilpalcoscenico con artisti professionisti sarà un’esperienzaformativa molto importante e stimolante. Si ringraziano per la

collaborazione La Co-munità Montana e gliOtto Comuni che han-no concesso il Patro-cinio, tutti gli sponsor einfine il ChoruStaff delCentro FormazioneDanza di Lusiana peril prezioso aiuto. I bi-glietti per assistere allospettacolo saranno invendita a partire dalleore 17.00 del giorno 2aprile presso la bigliet-teria del TeatroMillepini: intero 7,00euro, ridotto 5 euro.

SPETTACOLO

Nell’anno dell’Unità d’Italiaanche la danza fa unione

MUSICA

20l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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Il Consiglio dei Ministri ha dapoco approvato il nuovo sche-ma di decreto attuativo delfederalismo fiscale, contenen-te le norme riguardanti l’auto-nomia impositiva dei Comuni.Il decreto prevede l’introduzio-ne della cedolare secca sugliaffitti. Quest’ultima è una nuo-va imposta che il proprietariodi immobili locati avrà facoltàdi scegliere in alternativa a quel-le attuali. A decorrere dall’anno2011, il canone di locazione re-lativo ai contratti stipulati perimmobili ad uso abitativo, e re-lative pertinenze affittate con-giuntamente all’abitazione, po-trà essere assoggettato, se illocatore così deciderà, alla nuo-va imposta, che sostituiràl’Irpef e le relative addizionali,nonché l’imposta di registro el’imposta di bollo sul contrattodi locazione. La cedolare sec-

La mano è l’organo che più distingue l’uomo dagli altri animali:l’acquisizione della capacità prensile, cioè di opporre il pollice allealtre dita formando una pinza, ha consentito infatti di sviluppare edutilizzare gli utensili necessari al progresso dell’umanità, a partire dal-le punte di freccia in selce dei primitivi per arrivare ai moderni compu-ter di oggi. Engels ha dato una connotazione socia-

LA RUBRICA DELL’ECONOMIA

LA RUBRICA DELLA MEDICINA

Dott. Christian ComelatoMedico ChirurgoSpecialista in Ortopedia eTraumatologia - Diplomain posturologia clinicaDrigente medico pressoUOC Ortopedia Asiago -Diploma UEFA allenatorecalcio a [email protected]

Dott. Riccardo MoseleDottore Commercialista eRevisore Legale dei Conti

Dott. Andrea BenettiCommercialista EspertoContabile e Revisore Legaledei Conti

Le più comuni patologie della mano:il tunnel carpale e le dita a scatto

LA CEDOLARE SECCA SUGLI AFFITTI

ca interessa le persone fisiche(privati) proprietarie o titolari didiritti reali di godimento su uni-tà immobiliari destinate a loca-zione ad uso abitativo. Restanoinvece escluse le locazioni diunità abitative effettuate nel-l’esercizio di attività d’impre-sa. I contratti di locazione inte-ressati risultano essere quelli

aventi ad oggetto solo ed esclu-sivamente immobili ad usoabitativo e relative pertinenze.Restano escluse le locazioni difabbricati strumentali per natu-ra (uffici, negozi, ecc.) ed i ter-reni. La nuova tassazione alter-nativa decorrerà dall’anno2011. Il locatore, che decideràdi optare per la cedolare secca,

dovrà darne preventiva comu-nicazione al conduttore conlettera raccomandata, attraver-so la quale rinuncia ad eserci-tare la facoltà di chiedere l’ag-giornamento del canone. Nelcaso in cui il locatore opti perl’applicazione della cedolaresecca, viene sospesa, per unperiodo corrispondente alladurata dell’opzione, la facoltàdi chiedere l’aggiornamentodel canone, anche se previstanel contratto a qualsiasi titolo,inclusa la variazione accertata

dall’Istat. La nuova tassazioneprevede un’aliquota del 19%per i contratti agevolati (c.d.contratti di anni 3+2), e del21% per i contratti liberi (c.d.contratti di anni 4+4) e per altricontratti. La base imponibile sul-la quale dovranno essere appli-cate le diverse aliquote è rap-presentata dal canone di loca-

zione annuo stabilito dalle parti(comunque non inferiore allarendita catastale delle unitàlocate). La nuova imposta do-vrà essere versata entro il ter-mine stabilito per il versamen-to dell’Irpef. Ma quando con-viene tassare il canone di loca-zione attraverso la cedolare sec-ca? Essendo in gioco moltissi-me variabili soggettive, la valu-tazione va fatta prendendo inesame ogni caso specifico. Sipuò comunque affermare chein linea teorica il nuovo regimedi tassazione risulta vantaggio-so per chi ha un reddito impo-nibile medio/alto. Oltre i 15.000euro per i contratti a canone li-bero (4+4) e oltre i 28.000 europer i contratti agevolati (3+2).Sono questi i limiti di redditoche fanno scattare le aliquotemarginali Irpef del 27% e del38%, che risultano maggiori

le a quest’aspetto e nel saggio intitolato “ Parte avuta dal lavoronell’umanizzazione della scimmia” definisce la mano come lo stru-mento alla base dell’evoluzione della specie umana, mano che divienequindi sinonimo di lavoro e di dignità. Proprio il lavoro manuale puòperò essere la causa di alcune fra le più comuni affezioni che colpisco-no la mano come vedremo qui di seguito. La sindrome del TunnelCarpale Il tunnel carpale si trova alla radice del polso ed è costituitoda un pavimento formato dalle ossa della mano e da un tetto fibrosocostituito dal legamento traverso del carpo. In questo “tunnel” pas-

sano alcune strutture nervose (nervo mediano), vascolari etendinee (tendini dei muscoli flessori delle dita) provenienti dal

braccio. In condizioni di normalità, il tunnel carpale è abba-stanza ampio per contenere le strutture sopracitate; accade

però, con una certa frequenza, che il tetto del tunnel, illegamento trasverso del carpo, si inspessisca comprimen-

do il nervo mediano sottostante. Le cause di questorestringimento non sono note in dettaglio, ma vi è una netta

associazione con molti lavori manuali e ripetitivi il che lasciasupporre che i microtraumatismi dovuti allo scorrimento dei

tendini ed alla flessione del polso comportino un’infiammazionelocale che si manifesta appunto conun restringimento del tunnel, il chedetermina una compressione sulnervo mediano. Inizialmente i sinto-mi sono lievi e vanno da una sensa-zione di intorpidimento della manoad un formicolio vero e proprio, so-prattutto nella zona di innervazionedel nervo mediano, cioè alle primetre dita (pollice, indice e medio). Talisintomi esordiscono in prevalen-za di notte ed al risveglio mattuti-no, principalmente per due moti-vi: dormendo, il polso può rima-nere a lungo iperflesso oiperesteso determinando così unamaggiore pressione all’interno deltunnel carpale; la posizione sdra-iata inoltre può ridistribuire i liquidicorporei con un aumento di que-sti agli arti superiori e quindi an-che all’interno del tunnel carpale;il riposo stesso della mano nonpermetterebbe il drenaggio dei liqui-di all’interno del tunnel carpale. Conil passare del tempo (qualche mese)i sintomi si fanno via via più intensie persistono anche durante le oredel giorno, giungendo addirittura acausare perdita di forza prensile (glioggetti cadono dalle mani) ed atrofiadei muscoli dell’eminenza thenar(alla base del pollice). La diagnosi diquesta patologia è essenzialmente

clinica ma per valutare precisamente i danni subiti dal nervo mediano e lasua possibilità di recupero, è necessario eseguire un’elettromiografia, cioèun esame eseguito dal neurologo che misura la qualità della conduzioneelettrica del nervo interessato. Minore è la conduzione misurata, mag-giore sarà la gravità della patologia e più lento il suo recupero. Perevitare quindi un aggravamento irreversibile del nervo è quindi ne-cessario provvedere il più precocemente possibile al trattamento diquesta patologia. Nelle fasi più precoci, è possibile tentare un tratta-mento mediante somministrazione di sostanze nutrienti per il nervo(acido alfa lipoico) e infiltrazioni locali con cortisone, in modo tale dasfiammare il tunnel carpale. Tale metodica però ha un alto tasso direcidiva e l’unico vero trattamento definitivo per risolvere il problemaconsiste nell’intervento chirurgico, cioè nel sezionare attraverso unamini incisione il legamento trasverso che funge da tetto del canale,eliminando così la compressione sul nervo mediano sottostante.L’intervento avviene in anestesia locale e dura circa 5 minuti alla finedei quali il paziente torna a casa con una leggera fasciatura alla manoda mantenere per meno di una settimana. Generalmente il dolore scom-pare sin dalla prima notte, mentre il formicolio e l’intorpidimento ri-chiedono un tempo un po’ più lungo a seconda della gravità deldanno iniziale patito dal nervo. Le dita a scatto I tendini della manofunzionano come funi in grado di pilotare il movimento delle dita,governandone la flessione e l’estensione. In particolar modo i tendiniflessori scorrono nel palmo della mano e si dirigono verso ciascundito mantenuti in sede da alcune pulegge che ne favoriscono loscivolamento. In alcuni casi, forse favoriti da un eccessiva usura e dauno sfregamento eccessivo come nel caso del tunnel carpale, questepulegge si infiammano e si inspessiscono causando dei restringimentiche ostacolano lo scorrere dei tendini. La manifestazione clinica diquesta condizione patologica consiste nel blocco in flessione deldito interessato, nel dolore e in un rigonfiamento localizzati alla basedel dito stesso. Forzando l’estensione si può percepire uno scattoche corrisponde allo scorrimen-to del tendine nella puleggia in-fiammata. La diagnosi è semplicee non richiede nessun esamestrumentale, si basa solo sulla vi-sita clinica. Altrettanto semplice èil trattamento di questo problema:in anestesia locale con una mini in-cisione si procede a rimuovere ilrestringimento della puleggia risol-vendo istantaneamente ed unavolta per tutte la patologia. In con-clusione resta da sottolineare comenonostante si tratti di patologie difacile risoluzione sia necessario co-munque cercare di contrastarle sulnascere rivolgendosi al medico nonappena si avvertono i primi sintomied utilizzando soprattutto per i la-vori più a rischio i mezzi di protezio-ne più idonei, cioè un semplice paiodi guanti.

delle aliquote per l’applicazio-ne della cedolare secca rispet-tivamente del 21% per i con-tratti liberi (anni 4+4) e del 19%per i contratti agevolati. Si ri-corda inoltre che l’applicazio-ne della cedolare secca richie-de una specifica opzione daparte del soggetto interessato.Uno specifico Provvedimentodell’Agenzia delle Entrate sta-bilirà le modalità di esercizio del-l’opzione. Il suggerimento èquello di farvi assistere dal vo-stro professionista di fiducia, ilquale saprà indirizzarvi verso latassazione più vantaggiosa deivostri redditi da locazione.

* E’ possibile effettuare previo appuntamento un test si 196 alimenti conun metodo impedenziometrico. Il risultato dà una indicazione su quali diquesti alimenti si riscontra una intolleranza per poterli così eliminare,spesso temporaneamente, dalla dieta. Il test dura circa mezz’ora.

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21Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Alla fine ce l’hanno fatta. Neiplayoff, al via tra sabato e do-menica con gara 1 dei quarti difinale, ci saranno anche gliAsiago Vipers, da sette annidetentori dello scudetto. Ma c’èmancato davvero poco per laclamorosa eliminazione. Nelpenultimo turno, infatti, glialtopianesi erano crollati aMonleale, subendo il sorpassoin classifica dei piemontesi.Tutto rimandato all’ultima gior-nata di campionato. Impensa-bile alla vigilia arrivare a gio-carsi tutto in una partita, no-nostante si sapesse che la sta-gione sarebbe stata durissimae condizionata dal dover tirarela cinghia. Contro Cittadellaserviva solo vincere, anche perl’orgoglio, e sperare soprattut-to che Monleale non riuscissea fare altrettanto sulla pista diun Civitavecchia già sicuro del6° posto. I Vipers, di certo sen-za entusiasmare, hanno sbriga-to il compitino (8-4), ma la qua-lificazione è arrivata grazie aiPirati, che hanno compiutofino in fondo il loro dovere,onorando lo sport, superando(6-3) il Monleale, protagonista,anche in Europa, di un’annatadavvero positiva.<< Finalmente – dice il tecni-co Cristian Rela nel dopo gara– ci è tornata indietro un po’di fortuna. Sono contento peri ragazzi; questa qualificazio-ne, soffertissima, è un premioalla loro dedizione ed un ulte-

Il primo altopianese ad aggiudi-carsi la “stecca d’oro”, ricono-scimento che la Lega NazionaleHockey al termine della regularseason assegna al migliorrealizzatore della A1, era statoCristian Rela (Asiago Vipers) nellastagione 2003/04, quando, però,il massimo campionato era an-cora diviso in due gironi. Dal 2007si è passati al girone unico e que-st’anno il titolo torna ad Asiagograzie a Riccardo Mosele, attac-cante, uno dei “fantastici quat-tro” (ex Vipers) che stanno por-tando in alto i Ghosts Padova di

Classifica finale regular seasonA1. Edera Trieste punti 55; Padova49; Milano 43; Ferrara 38; Arezzo33; Civitavecchia 31; Vicenza 20;Asiago 19; Monleale 17; Cittadella14; Polet Trieste 3. Retrocede inA2 il Polet Trieste. Promossi in A1Empoli e Latina.Così nei quarti di finale (almeglio dei tre incontri). EderaTrieste-Asiago Vipers; Padova-Vicenza; Milano 24-Civitavecchia;Ferrara-Arezzo. Gara 1 si gioca incasa della peggio classificata inregular season.Le altre vipere. In Serie B tuttoprocede per il meglio. Nella fase agironi, gli Asiago Black Vipershanno inanellato due vittoriecontro Napoli e Messina e siapprestano a ricevere (domenica3 aprile, ore 14) il Forte dei Marmiper la leadership. Tornano in pista,dopo aver saltato il primo turno adeliminazione diretta, anche gliAsiago Vipers. Gli “Amatori”,sabato 2 aprile ore 18, ospiterannoi Diavoli Vicenza nella gara diandata del secondo turno. Il ritorno,una settimana più tardi,nell’impianto berico di vialeFerrarin.

HOCKEY INLINE Serie A1

Playoff all’ultimo respiroGli Asiago Vipers, da sette anni campioni d’Italia,

si qualificano in extremis. Nei quarti di finale l’Edera Trieste

riore stimolo per cercare di di-fendere più a lungo possibileil titolo. Non vogliamo molla-re proprio adesso >>. Scam-pato il pericolo-eliminazione, laRigoni di Asiago Vipers si tuffanei playoff e l’avversario è bennoto: l’Edera Trieste, vincitricedella regular season edimbattuta dalla prima giornatadi campionato. Un remake del-l’ultima finale scudetto, anchese ci sarà più di qualche prota-gonista in meno rispetto alloscorso anno. << Trieste hacertamente qualcosa in più inquesto momento – prosegueRela – e per la prima voltapartiamo sfavoriti in una seriecon l’Edera, ma sono convin-to che non sia chiusa in par-tenza. Possiamo dar fastidio ainostri avversari, a patto di mi-gliorare in termini di discipli-na ed attenzione. Niente errorio penalità gratuite. Non pos-siamo permetterceli, così come

non possiamo fallire le occa-sioni che sapremo costruire >>.Un duello infinito nel corso del-le ultime stagioni (31 volte, tracampionato, coppe eChampions, con 22 successiasiaghesi) pronto a vivere altredue, forse tre puntate. Si iniziada Asiago domenica 3 aprile(ore 18); una settimana più tar-di, il 10 aprile (ore 18), si repli-ca a Trieste. Eventuale “bella”martedì 12 aprile ancora sullapista giuliana. Per la prima vol-ta l’Edera parte con il peso diessere la favorita, per questaserie ed anche per il titolo, maAsiago, nonostante non sia piùquello di un tempo (nemmenotroppo lontano), ha ancora famadi esser brutto cliente e certamenteSartori e compagni sapranno lot-tare ed onorare fino in fondo lamaglia arancionera e queltriangolino tricolore che da setteanni portano, orgogliosamente, sulpetto. Stefano Angonese

La “stecca d’oro” ad AsiagoRiccardo Mosele, attaccante dei Ghosts Padova, è il miglior realizzatore della A1.Podio tutto altopianese con i compagni di squadra Claudio Mantese e Stefano Frigo

Marobin. Lotta in famiglia pertutta la stagione, poi il sorpasso aidanni di Stefano Frigo e ClaudioMantese, grazie all’assist di que-st’ultimo ad una manciata di se-condi dal termine dell’ultima par-tita della regular season contro ilVicenza (avversario anche neiplayoff). Altrimenti sarebbe statoun singolare arrivo ex equo aquota 41. Per Mosele 42 reti, se-condo solo al record dello slovenoNejc Sotlar (57!) realizzato nel2007/08, che si aggiungono alle135 già realizzate in maglia Viperse che lo collocano ancora al co-mando della graduatoria “all time”della formazione arancionera. <<Bella soddisfazione >>. AttaccaMosele, che poi aggiunge: <<Quest’anno, giocando molti piùminuti rispetto al passato, tuttiabbiamo avuto più possibilità diandare a segno e di trovare il giu-sto feeling con la porta. Nelleultime settimane, comunque, siavvertiva il clima di “garetta”tra di noi e, infatti,difensivamente siamo stati scan-dalosi. Tutti avanti, insomma.

Alla fine, comunque, è stata unavittoria di squadra e l’ultima azio-ne lo conferma. Claudio(Mantese), in settimana, mi ave-va anche procurato un paio distecche nuove e poi mi ha addi-rittura servito l’assist per il goldecisivo. Confesso, comunque,che a fine gara non sapevo di avervinto; pensavo il premio venisseassegnato al termine dei playoff>>. Nel weekend scattano i quartidi finale. Evitato Asiago, megliocosì per voi? << Mi sarebbe pia-ciuto affrontarlo, perché sarebberostate tre gare tirate, ma alla finepenso che trovare Vicenza siameno complicato. Le squadre tut-to sommato si equivalgono, macon Asiago sarebbe stata una se-rie più difficile a livello emotivoe molto più dispendiosa >>. Asuon di gol (gli ex Vipers hannorealizzato 161 reti delle 176 totalidel Padova) verso dove? << Lasemifinale è alla nostra portata;poi vedremo, ma dovremo miglio-rare difensivamente per poter farstrada. In ogni caso stiamo fa-cendo grandi cose >>. S.A.

Foto: Ghosts Padova

Battendo in finale il Fassa

L’ASIAGO UNDER 18 VINCEIL TITOLO DI II ̂DIVISIONE

LA FORMAZIONE. Simone Basso, Luca Tagliaro, Andrea Sambugaro,Nicola Munari, Matteo Rossetto, Nicola Frigo, Omar Valente, NicolaBasso, Simone Zallot, Marco Magnabosco, Fabrizio Pace, Gabri Radovan,Luca Stevan, Alessandro Mosele, Nicolas Pivari, Nicola Rossetto, GiulioFrigo, Michele Stevan, Davide Mantovani, Andrea Strazzabosco, DavideRodeghiero, Davide Dal Sasso, Giambattista Fiorese. Staff tecnico: PeterHolaza, John Parco, Gianluca Canei, Berico Bortoli.

Con una gara tatticamenteperfetta la SupermercatiMigross Asiago si è impostain gara 2 venerdì 25 marzoall’Odegar per 5 reti a 2 sullafortissima formazione delH.C. Fassa (che in gara 1 aCanazei mercoledì 23 avevadovuto cedere per 4 reti a 5)ipotecando il titolo di “ CAM-PIONI D’ITALIA 2010/2011"del campionato nazionale 2adivisione nonchè la promozio-ne in 1a divisione . Una splen-dida e memorabi-le giornata sigil-lata dallapremiazione conla medaglia“d’oro “ a cia-scun atleta e laconsegna del tro-feo. Questa è sta-ta la vittoria ditutti!! In primisdi questo splen-dido gruppo diragazzi moltounito e affiatatodentro e fuori delghiaccio che sisono impegnatiper tutta la sta-gione, al “gran-

de” coach Peter Holaza sicu-ramente l’artefice di questastagione da incorniciare checon un lavoro costante dimo-strando malgrado la sua gio-vane età una preparazione diindubbio valore si è preso sot-to braccio i ragazzi come unpadre, portandoli ad un gran-de risultato e alla meta che adinizio stagione si eraprefissato ma soprattutto afar loro capire l’importanzadella disciplina e della respon-

Erano dodici le squadre al viadel Campionato Italiano Under18 di seconda divisione (Appia-no, Asiago, BrunicoB,Chiavenna, Fassa, Gardena,Milano, Ora, Pergine,Pontebba, Valpellice eValrendena) ed al termine dellastagione regolare la formazio-ne giallorossa allenata con tan-ta “sapienza” (un misto di dotitecniche, umane e psicologi-che) da Peter Holaza si è piaz-zata al 3° posto con 33 punti(dietro al Fassa, 44, ed all’Ora35). Nei quarti di finale deiplayoff gli U18 altopianesi sisono trovati sulla strada l’Ora,battuto prima in trasferta (1-3)e poi in casa (5-2).Nelle semifinali l’avversario èstata la formazione trentina delPergine, sconfitta due volte pri-ma all’Odegar (4-2) e poi incasa (3-4). Alla finale sono statepromosse la capolista Fassa el’Asiago e per entrambe que-sto risultato portava la qualifi-cazione alla prima divisione;c’era ancora in ballo però, ilsuccesso del campionato e lo“scudetto”. Andando a vincerea Canazei (4-5) i leoncini get-tavano le basi per la vittoria fi-nale, arrivata e suggellata gra-zie al 5 a 2 con cui all’Odegarhanno bissato il successo del-l’andata. Cesare Pivotto

sabilità, lo spirito di squadra edi sacrificio. ComplimentiPeter! Un grande ringrazia-mento al supervisore John Par-co a Gianluca Canei (neo papà)e a Francesco Frigo sempre pre-senti agli allenamenti con serie-tà e dedizione;a tutti i dirigenti,responsabili e accompagnatori.E infine un grazie a tutti gli splen-didi genitori di questi ragazzisempre uniti e affiatati a se-guire e sostenere la squadra!Giulio Zallot

Il cammino deinostri campioncini

“Eletta” al ruolo di sede ufficiale dei raduni della nazionale di hoc-key ghiaccio, Asiago ospita ancora una volta in questi giorni lapattuglia azzurra che si prepara ai Campionati Mondiali di 1^ Divi-sione, gruppo A, che si disputeranno a Budapest, in Ungheria, dal15 al 24 aprile prossimi. Il raduno è iniziato il 27 marzo e si con-cluderà il 14 aprile; agli ordini di coach Rick Cornacchia e dellostaff tecnico il roster dei convocati (elenco dal quale mancanoovviamente gli “azzurrabili” di Asiago e Val Pusteria, impegnatenella stretta finale della corsa allo scudetto, ma anche di “senato-ri” del calibro di Parco, Rolly Ramoser, DeBettin, Margoni) stapreparando al meglio l’impresa di bissare Torun 2009 quando gliazzurri vinsero l’analogo contest e risalirono nel ranking dell’élitedell’hockey mondiale. Nel programma di avvicinamento all’ap-puntamento magiaro gli azzurri disputeranno 4 amichevoli, di cuidue ad Asiago: domenica 3 aprile alle ore 20.30 all’Odegar andràin scena Italia/Polonia (direttatelevisiva su Rai Sport), matchche verrà bissato lunedì 4, sem-pre alle 20.30, in quel di Pergine;sabato 9 aprile, sempre alle20.30, di nuovo all’Odegar perItalia/Francia, ancora una voltareplicato all’indomani, domeni-ca 10 aprile alle ore 18.30, sem-pre sulla pista trentina di Pergine(diretta televisiva). Per quantoriguarda il programma ufficialedel Mondiale di Budapest, il ca-lendario verrà rielaborato dallaIihf a seguito del ritiro annun-ciato dalla Federazione Giappo-nese di Hockey su Ghiaccio, inseguito alla grande tragedia del-lo scorso 11 marzo.

All’Odegar due amichevoli con la Poloniadomenica 3 e con la Francia sabato 9 aprile

La nazionale preparail Mondiale della risalita

22l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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Ristorante CASA ROSSA Pizzeria birreria

Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc.. Loc.Kaberlaba Asiago

Giulia Gianesini dopoil secondo posto con-quistato nella gara asquadre, ultimo attodelle finali di Coppadel Mondo 2010-11,sale sul podio, meda-glia di bronzo, ai Cam-

pionati Italiani “assoluti” di sci alpino proposti in varie localitàdella Valle d’Aosta. La galliese ottiene la sua settima medaglia

Bronzo tricolore per Giulia Gianesininella massima rassegna tricolore sulla pista Chercouit diCourmayeur al termine di una gara dove le temperature prima-verili ed i conseguenti problemi di neve hanno giocato qualchebrutto scherzo a più d’una delle favorite. Non è stato invececosì per la “poliziotta” altopianese né per Federica Brignone, alsuo primo “oro” in carriera, né tantomeno per l’espertissimaDenise Karbon alla fine delle due manche seconda a 1"07 dalla“carabiniera” lombarda, a sua volta migliore di tutte le concor-renti in entrambe le fasi di gara. Dopo la discesa d’aperturaGiulia Gianesini accusava un ritardo di 1"40. Un “gap” difficile

Dopo la vittoria conseguitacon il risultato di 11 a 5 nel-l’ultimo turno di campionatodisputato venerdì scorso tra lemura amiche del Centro Spor-tivo Comunale di Asiago, con-tro la forte compagine delCittadella, l’Immobiliare Stel-la Asiago sarà chiamata ne-cessariamente a vincere gliultimi due turni del campiona-to Regionale di serie D perpoter mantenere vive le spe-ranze di acciuffare il quintoposto in classifica generale,che permetterebbe l’accessoai play-off finali. Anche se èprematuro stilare bilanci prima

Il gruppo di hip hop della scuo-la DanzAsiago ha partecipatodomenica 27 marzo all’”XIIIConcorso Città di Chiampo”.Al concorso hanno preso par-te 50 scuole, con più di 300 al-lievi, che si sono esibite nellevarie discipline della danza.Con una coreografia intitolata“Energy”, creata dai loro 4 in-segnanti Michael Fields, RikyBenetazzo, Clotilde Gastaldelloe Karin Dal Pezzo(Dangerous Game) le allieveCecilia Frigo, Elena Gheller ,Elena Gios, Grazia Marziliano, Giulia Micheletto (del gruppofa parte anche Giulia Carozzi),hanno ottenuto la menzionedella giuria. “Energy – diconole ragazze – è il nome dellanostra coreografia,ma anche iltermine più adatto per descri-vere lo spirito con il quale l’ab-

da colmare anche perché la Brignone, come suo solito, applica-va la formula “o la va o la spacca”. Neppure Denise Karbonriusciva a contrastarla così le posizioni di metà gara sono risul-tate identiche anche in sede di consuntivo finale. I precedentipodi dell’altopianese, un oro nel 2009 sull’Alpe Cermis, tre ar-genti e due bronzi segnalano come in carriera abbia dimostratouna buona continuità di rendimento anche a fine stagione perio-do in cui, solitamente, si collocano gli “assoluti”.Nella suo bilancio della rassegna valdostana anche un 9° postoin super-g ed un 12° in discesa libera. R.A.

Calcio a 5. Immobiliare Stella – Asiago

FINALE DI STAGIONE INCANDESCENTEdella fine della stagione, biso-gna necessariamente elogiarela formazione asiaghese, otti-mamente guidata dal misterRudy Baù che, all’esordio nelprimo impegnativo campiona-to Regionale di serie D, hasaputo mantenersi ai verticidella classifica, vincendo contutte le squadre capoclassifica,ma pagando purtroppo a caroprezzo un cattivo inizio di sta-gione, caratterizzato da variinfortuni ed inesperienza. Iprossimi importanti appunta-menti sono in programma pervenerdì 8 aprile e venerdì 29aprile, sempre presso il cen-

tro Sportivo Comunale-Pale-stra IPSIA di Asiago, con cal-cio d’inizio alle 21,30, rispetti-vamente contro il Futsal Loriae il Castelfranco 97, incontriche chiuderanno la stagioneagonistica. Per quanto riguar-da invece il campionato pro-vinciale CSAIN, l’ Immobi-liare Stella Asiago , dopo avervinto il proprio girone, sarà im-pegnata , nei primi giorni dimaggio, nella fase finale deltorneo, la cui eventuale vitto-ria aprirebbe le porte alle fina-li regionali, previste a Caorle ilprossimo 27 e 28maggio.Alessandro Cunico

L’Energy di DanzAsiago piace alla giuriabiamo eseguita! Il concorso aChiampo è stato il primo chea b b i a m o a f f r o n t a t oinsieme,dando il meglio di noistesse e dimostrando findall’inizio il nostro impegno ela nostra grande passione perl’hip-hop. E’ stata per noiun’esperienza molto importan-te soprattutto perchè ha unitoil nostro gruppo e perchè con

grande soddisfazione siamoriuscite a conquistare un pre-mio”. La scuola ha partecipa-to al concorso anche nella ca-tegoria Modern-jazz/contem-poraneo con una coreografiadi Maria Slongo “Disconnect”eseguita dalle allieve ValentinaBaù, Elena Rigoni, Giada Le-one, Martina Rossi, YleniaRossi, Angela Tumolero.

Marco Faccin: davvero insuperabileTra i bancari è il migliore, inItalia e in Europa. Non in uffi-cio o dietro gli sportelli, bensìsui campi da sci, nelle compe-tizioni organizzate dal circuitointerbancario nazionale e inter-nazionale. L’altopianese Mar-co Faccin, dipendente dellaBanca Popolare di Vicenza,anche quest’anno si è messotutti alle spalle e ha fatto in-cetta di vittorie. La piùprestigiosa è sicuramente quel-la ottenuta allo Ski MeetingInterbancario Europeo svoltosiad Andalo dal 22 al 29 genna-io con la partecipazione di at-leti rappresentanti tutte le ban-che d’Europa. Marco Faccin,nello slalom gigante a mancheunica, si è imposto con il tem-po di 58.17 sul norvegese KimYngland giunto secondo a01.40 (una vecchia conoscen-za di Marco che già lo avevaincontrato tra i professionistiqualche anno fa, quando eraavviato ad una promettentecarriera di sciatore interrottada un incidente in pista). Il gio-vane “atleta in cravatta”, ripe-te così il successo dello scor-so anno nella stessa competi-zione, centrato sulle piste delSestriere. “Qualcuno che midà un po’ di filo da torcere alivello europeo magari lo pos-

so trovare – dice Marco sor-ridendo – e so che non devorilassarmi troppo nella provainternazionale, ma sui colleghidi casa ho ancora un certomargine su cui poter contareanche se, mano a mano chegli anni passano è sempre piùdifficile”. Il margine di cui par-la si attesta per esempio intor-no ai 45 secondi, ovvero il di-stacco inflitto da Marco al se-condo classificato nel Campio-nato Italiano Bancari, ultimoappuntamento stagionale,svoltosi il 12 marzo a PratoNevoso. Questione di talento!Il tutto infatti è stato ottenutoanche senza tanto allenamen-to visto che, lavorando in ban-ca dal lunedì al venerdì, permettere gli sci c’è tempo soloil sabato e la domenica, giorniin cui si dedica anche alla pre-parazione della squadra

vicentina dei bancari e dei gio-vani atleti dello sci club SetteComuni. Anche sulle nevi dicasa, il nostro campione erastato grande protagonista. In-fatti, il CampionatoInterbancario Triveneto que-st’anno si è svolto al Verenagrazie all’interessamento e al-l’organizzazione curata dallostesso Marco e da papà Pao-lo, da sempre grande appas-sionato di sci. “Il sogno – cidice proprio Paolo - sarebbepoter portare in Altopiano, an-che il Campionato europeo,vale a dire un’intera settima-na da tutto esaurito, cioè unamanifestazione importante an-che e soprattutto sotto il profi-lo turistico, ma c’è tanto lavo-ro dietro e forse ci mancanostrutture e soprattutto la giu-sta mentalità”.Stefania Longhini

Roberta Rodeghiero, labella e brava pattinatri-ce asiaghese quasiventunenne (auguri peril compleanno che fe-steggerà il 7 aprile!),dopo i tanti bei risultaticonquistati in varie com-petizioni a livello nazio-nale e internazionale,raggiunge un altro gran-de obiettivo: la convoca-zione ai Mondiali di pat-tinaggio di figura. Lamanifestazione iridata,inizialmente program-mata a Tokio a causadello tsunami era statasospesa e poiriassegnata alla Russia esi svolgerà dal 24 aprileal primo maggio allaHodynka Arena di Mosca

Roberta Rodeghiero ai Mondiali di Mosca

(14mila posti), costruita nel2007 per i Mondiali di hoc-

key.Immensa la soddisfa-zione per questo appel-lo per l’atleta nata ecresciuta anche spor-tivamente ad Asiago eoggi portacolori dellaSesto Ice Skate, socie-tà di Sesto San Gio-vanni (Milano) dove lagiovane vive, frequen-ta l’università e si alle-na guidatadall’allenatrice di 4° li-vello Franca Bianconi.Dopo essersi distinta avari livelli negli scorsianni ed essere semprearrivata sul podio nellegare nazionali dal 2005ad oggi, in questa sta-

gione ha ottenuto risultatiprestigiosi tra cui il sesto po-

sto alle Universiadi diErzurum in Turchia, la mi-gliore delle atlete italiane, ela medaglia di bronzo alla se-conda edizione del MontBlanc Trophy, gara interna-zionale Isu svoltasi aCourmayeur a metà febbra-io. Roberta, in questi giorniimpegnata a Selva di ValGardena nel 21° GardenaSpring Trophy, a Mosca rap-presenterà l’Italia per il patti-

naggio artistico insieme aCarolina Kostner.“Roberta è la prima patti-natrice asiaghese nella sto-ria ad ottenere una convo-cazione ai Mondiali – sot-tolinea il consigliere fede-rale Mario Lievore – nonposso che esprimere tuttala mia contentezza per que-sto traguardo che onoral’Altopiano, con un grossis-simo in bocca al lupo alla

nostra atleta”. RobertaRodeghiero domenica sera,di ritorno da Selva di ValGardena, si esibirà allo sta-dio Odegar con una brevecoreografia prima dell’ami-chevole internazionale dihockey su ghiaccio tra Ita-lia e Polonia (che verrà tra-smessa in diretta televisivasu Rai Sport).

Stefania Longhini

23Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Come accade ormai da pa-recchi anni il lavoroorganizzativo promosso an-nualmente dal Gsa Asiagosi chiude a marzo col clas-sico Trofeo Campi di Bat-taglia.Un periodo, questo, sceltonon a caso dalla società pre-sieduta da Fabrizio DalleAve perché verso il termi-ne della stagione il calen-dario nazionale lascia qual-che spazio in più e perchéil tracciato necessario “pernon dimenticare” quanti suquelle montagne lasciaronovita, sogni e speranze èmaggiormente fruibile.Quest’anno il trofeo è an-dato alla squadra delleFiamme Oro di Moenacomposta dall’asiagheseSergio Rigoni, JanmattieKostner e Marco Fiorenti-ni al termine di unasgroppata solitaria messa inatto sin da subito dal trio del-la Polizia di Stato.La gara, 25 km in tecnica li-bera con la formula dellestaffette a tre, col tempo èuscita dai confini altopianesied oggi attira fondisti dalnord come dal centro Italiaperciò l’auspicio degli orga-nizzatori del Gsa Asiago èquello che la Fisi prenda inesame l’ istituzione del titoloitaliano di sci nordico a squa-dre. Questo nuovo traguar-do tricolore troverebbe, pro-prio sulle piste del “Campi diBattaglia”, la sua sede idea-le.L’edizione 2011, con la nevi-cata a metterci del suo dametà gara in avanti, è riusci-ta come da pronostico vistolo schieramento di volontarimesso in campo dagli orga-nizzatori vicentini ormai mol-

Il lavoro preparatoriodel Comitato Organizza-tore della World MasterCup in programma adAsiago e sull’altopiano nel2013 include monte fasi.Una di queste, molto im-portante, ha visto la dele-gazione altopianese vola-re a Sovereign Lake loca-lità canadese sede dei“mondiali master” di que-st’anno.Il motivo della trasfertaoltre-oceano è riassuntoda Franco Sella assessoreallo sport del comune ca-poluogo: “Abbiamo rag-giunto la British Columbiain quattro: AlessandroRigoni presidente esecuti-vo del comitato, GianniStella, l’interprete SailaBritz ed il sottoscritto.

Sci nordico - Mondiali master 2013

Trasferta canadese per il ComitatoCome lo scorso anno a Falun, sono state fornite informazioni sul territorio, le sue piste,

l’ ospitalità, gli itinerari d’interesse turistico, le sistemazioni logistiche, i trasporti ed ognialtro ragguaglio possibile per meglio presentare l’appuntamento di Asiago

Compito princi-pale fornire in-formazioni sulterritorio, le suepiste, l’ ospitalità,gli itinerari d’in-teresse turistico,le sistemazionilogistiche, i tra-sporti ed ogni al-tro ragguagliopossibile per me-glio presentare i“nostri” mondia-li. Eravamo statianche a Falun loscorso invernoin identica cir-costanza però a SovereignLake il lavoro si è rivela-to di maggior spessore.Siamo contenti – prose-

gue Franco Sella - delmessaggio veicolato di-rettamente alle tante per-sone, atleti , tecnici ed

SPORT

Alle Fiamme Oro il Trofeo Campi di Battaglia

to esperti in materia. Per par-te sua il Centro Fondo Gallioassicurava una puntualebattitura del tracciato chevedeva nel transito dallo sto-rico Piazzale Lozze la “CimaCoppi” della giornata.Per valicarla le cinquantadueformazioni al via, incluse trefemminili ed una mista, af-frontavano anche tratti disalita impegnativi. In fase dirientro al RifugioCampomulo, sede di parten-za ed arrivo, era la nebbia acomplicare la fatica, poi rin-carata dalla neve.Ciascun terzetto ha quindicercato il proprio ritmo ed altermine i giudizi si rivelava-no positivi.Mentre i “fuori quota” delleFiamme Oro conducevanogara a sé alle loro spalle lemigliori terne civili lottavanoper i restanti gradini del po-

dio utilizzando fino in fondole energie che la singolasquadra era in grado di met-tere in pista.Percorso e “meteo” s’inca-ricavano puntualmente difar selezione così il secon-do posto assoluto era per lasuqadra “B” del GsaAsiago composta da unaltopianese, MarcoCrestani, da un “aquilotto”Gianni Penasa e dal “citta-dino” dei Colli EuganeiFrancesco Merlini. Etero-genea la provenienza, gran-de il risultato finale.Il bronzo era per una “mi-sta” trentina perché forma-ta da tre fondisti, RobertoGabrielli , AlessandroCalliari e Marino Vanzo,tesserati per altrettante so-cietà dello stesso ComitatoFisi A dar ragione agli or-ganizzatori nel perseverare

con il “Campi di Batta-glia” la presenza di pa-recchi giovani schieratinei vari terzetti. Unasquadra, quelladell’Asiago Sci, era for-mata soltanto da loro erapremiata proprio perquesto.Il Trofeo Tonino Carli èandato al Gsa Asiago“A” (Baù-Benetti-Magnabosco), primasquadra interamentealtopianese al traguardo,quello della Sezione Ana“Monte Ortigara” pre-miava invece la migliorformazione Ana.Anche in ambito femmi-nile il trio HartmannBettega-Bitchougova-De Martin era inattacca-bile e chiudendo in 17°posizione assoluta sotto-lineava lo spessore tec-

nico della squadra trentin-bellunese. Per loro vittoriae Trofeo Paolo Scaggiari.Le altre due squadre fem-minili al via meritano am-piamente il podio perché latenacia non è certo manca-ta alle sei ragazze trovate-si a concludere la loro fati-ca proprio quando neve enebbia si erano fatte piùinistenti.In sede di premiazione gliintervenuti, dal presidentedel Gsa Asiago FabrizioDalle Ave, al vice presiden-te della “Monte Ortigara”Daniele Busa, a FrancoSella Assessore allo Sportdel Comune di Asiago alPresidente della Fisivicentina Silvano Panozzo,ne sottolineavano l’impor-tanza perché coincidentecol 150° dell’Unità d’Italia. Renato Angonese

Quella appena archiviata nonsi può certo definire stagionepositiva per il pattinaggio in pi-sta lunga altopianese. A livellonazionale, dove militano le no-stre due “lame” Enrico Fabrise Luca Stefani, le premessedella vigilia erano ben diverse:cambio del direttore agonisti-co delle squadre azzurre, daMaurizio Marchetto all’olande-se Gianni Romme, cambio delconsigliere federale referentecon Sergio Anesi a sostituireLuciano Tava, rinnovo parzialedei sistemi di allenamento ed al-tro ancora.Gli atleti di prima linea da EnricoFabris a Matteo Anesi a LucaStefani si erano dichiarati am-piamente soddisfatti del “nuovocorso” e, quindi, tutto sembravaavviato per il meglio. In pista,come ben si sa, le cose sono poiandate diversamente, sia per l’in-fortunio in cui è incorso EnricoFabris alla vigilia degli “europei”casalinghi di Collalbo, sia per al-tre situazioni che non hanno per-messo di raccogliere quello checi si attendeva. Così l’ultima par-te della stagione è filata via ano-nima e senza acuti di particolarerilevanza. Fà eccezione qualchebuon piazzamento del trentinoMatteo Anesi da quest’annodedicatosi, con un certo profitto,alla distanze corte. Certo il cam-biamento molto profondo nellaconduzione tecnica ha avuto ilsuo peso. Su può allora consi-derare l’annata 2010-11 comeperiodo di transizione? Alla lucedei risultati è sperabile sia statocosì soprattutto se staff tecnico

Pattinaggio su ghiaccioUna stagione così cosìSi pensa già al futuro: il programma per la pista lunga

della Federghiaccio è ovviamente incentrato sulleOlimpiadi russe del 2014 – E nel panorama del

pattinaggio si affaccia la promessa Andrea Stefani

ed atleti, valutato con obiettivitàl’andamento non positivo ormaialle loro spalle, sapranno far te-soro dell’esperienza vissuta edassieme sapranno ripartire conrinnovato impegno. Il program-ma del settore pista lunga dellafederghiaccio è ovviamente in-centrato sulle Olimpiadi russe del2014 ed in questa prospettivaandranno calibrate le prossimestagioni. Certo c’è tanto da la-vorare, come lo stesso LucaStefani ammette. Altrettantoafferma Enrico Fabris final-mente uscito dall’infortunio egià proiettato verso il 2011-12quando dovrà vedersela con la“nouvelle vague” degli anellighiacciati che l’inverno scor-so, assente l’asso olandeseSven Kramer, è salita prepo-tentemente alla ribalta.Proscenio internazionale dov’èstato opportunamente introdot-to anche Andrea Stefani clas-se 1994. Il fratello minore diLuca ha fatto il suo esordio aiCampionati Mondiali Junior diSejnaioki in Finlandia con la qua-lifica, hockeisticamente parlan-do, di “rookie”, ovvero di atletafra i più giovani. Tutto sommatose l’è cavata bene dimostrandodi non temere il massimo con-fronto tecnico in categoria. “Faròmeglio l’anno prossimo” hacommentato. C’è da crederglia meno che qualche societàciclistica che lo corteggia, nonlo convinca a lasciare i pattiniper i pedali. In tal caso la pi-sta lunga azzurra perderebbeuna sicura promessa. Renato Angonese

accompagnatori che ci èstato possibile contattare.Per noi un’importanteesperienza perchè abbia-

mo anche presod i l i g e n t e m e n t enota dei sistemiorganizzativi edell’impostazionedata dai canade-si al loro lavoro”.Quale il bilanciocomplessivo dellalunga trasferta?“La sede dellegare è un postopiccolo ed immer-so tra i boschi, lostadio è funziona-le, l’organizzazio-ne buona: uncontesto però mol-

to diverso dal nostro. Lì– conclude – ci siamo resiconto dell’importanzadelle informazioni forni-

te perché far conoscere inanticipo ciò che fra menodi due anni i master tro-veranno qui da noi con-sentirà loro di valutareper bene l’ ampio venta-glio di offerta turisticache siamo in grado di of-frire oltre a piste ed im-pianti che, di sicuro, sa-ranno all’altezza delle at-tese”. Il lavoro del Comi-tato Organizzatore stanaturalmente proseguen-do anche ad Asiago percomporre, una sceltadopo l’altra, quel com-plesso puzzle che prendeil nome di “Mondialimaster 2013”.

Renato Angonese

24l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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PALLAVOLO

Arriva la primavera e, final-mente, l’Asiago CalcioAltopiano torna a casa, allostadio “Zotti”. Ed il rientro èdi quelli col botto: la compagi-ne di Lorenzi, infatti, dopo ilsecondo pareggio a reti bian-che contro il New Team SS.Trinità, riprende subito la mar-cia, superando una diretta con-corrente, l’Arsiero, con un ro-tondo 3-1 (in gol Carli, Davidee Roberto Rigoni). Grazie aquesto successo, il n.14 dellastagione, l’Asiago consolida lasua terza posizione nel gironeB e riporta a 7 punti il cusci-netto sulla zona playoff. Mar-gine tutt’altro che trascurabi-

Classifica Seconda Categoriagirone F: Rino Toniolo punti 59;Lugo Calvene 55; Marola 53; S.Anna 52; Canove 49; Bp ’93 eJuventina Laghi 39; Tre Ci e FaraS. Vitale 38; Longa ’90 29; Fides28; Vallonara 27; Grantorto 26;S.P.F. 24; Colceresa MPM 12;Breganze 6. Prossimo turno (3aprile – ore 16): Grantorto – Canove

Davide Cantele e Luca Rigoni: sono sempre loro i grandi prota-gonisti di questa stagione sciistica. Nei giorni 19-20 marzo sullepiste di Passo Cereda nella valle di Primiero si è tenuta la penul-tima Nazionale Giovani. Qui i nostri atleti si sono difesi congrande onore, emergendo ancora una volta e dimostrandosi imigliori in pista. Il primo giorno giro pista 1 x 3,3 km, partenzaindividuale ogni 20 secondi, dislivello 104 metri totale, tempera-tura alta, e grande vittoria di un sensazionale Davide Cantele,arrivato con un tempo di 10’01.03 e un secondo posto per LucaRigoni con un tempo finale di 10’05.7. Dunque i due atletiasiaghesi sui primi gradini del podio ad incoronare una stagionedecisamente positiva. Nella categoria Allievi, alla quale era aper-ta la Nazionale Giovani, al femminile si è imposta la nostraDebora Rosa con una grandissima performance che l’ha pro-iettata sul gradino più alto del podio. Grande soddisfazione pertecnici e genitori, oltre che ovviamente per gli atleti. La seconda

Finale di stagione con trionfo dei fondistidell’Unione Sportiva Asiago Sci a Passo Cereda

giornata è stata segnata da una sfor-tunata prova per Davide che è sce-so sino alla diciassettesima posizio-ne, ma senz’altro positiva per LucaRigoni arrivato quinto. Nell’ultimaNazionale Giovani, sempre i nostridue, appartenenti alla staffetta “A”del Veneto assieme a Kristian Zus eAlberto Pezzo hanno chiuso in setti-ma posizione. Dopo le tante impresepositive degli atleti dell’Unione Spor-tiva Asiago Sci in questa stagionesciistica siamo arrivati al capolinea, ma resta il ricordo di unabella stagione ricca di successi. Si ringraziano in particolare Da-vide Cantele per il bronzo ai Campionati Italiani Aspiranti e lavittoria di una NG, Debora Rosa per le due medaglie ai Campio-

nati Italiani Allievi e Luca Rigoniper la vittoria nella NG sprint. Unringraziamento doveroso anche aglialtri atleti che hanno dato lustro allasocietà in questa stagione sciistica,ma anche a tutti quelli che per purapassione sacrificano tanto del lorotempo mantenendo vivo il valore perlo sport e per lo sci di fondo. Anco-ra un ringraziamento al presidenteSergio Vellar e alla società, a tecnicie preparatori, a tutti gli appassionati,

genitori e volontari che tengono alto lo spirito di questo magnifi-co sport. Con l’augurio a tutti gli atleti di raggiungere i propriobiettivi, diamo l’arrivederci all’anno prossimo.

Morena Turetta

Classifica Terza Categoria girone B: Galvanauto Motta punti 52;Cogollo * 51; Asiago 48; Monte di Malo 46; Arsiero e UnionPedemontana 41; S. Quirico 34; Novoledo Villaverla 31; Zanè 29;Montecchio Precalcino 28; New Team SS. Trinità 27; Valli 26; AzzurraAgno * 23; Rozzampia e Giavenale 21; S. Tomio 15. (* una partita inmeno) Prossimo turno (3 aprile – ore 16): S. Quirico – AsiagoClassifica Terza Categoria girone Bassano: Transvector punti 52;Junior Monticello * 47; Aurora S. Giuseppe 39; Fellette 37; S. PietroRosà 36; Facca 35; Tezze * 26; Villaggio S. Lazzaro e GLC 24; ArsenalCusinati 15; S. Vito Bassano 14; Real Stroppari 13; Ospedaletto 9. (*una partita in più; Glc e S. Vito Bassano due punti di penalizzazione;Junior Monticello un punto di penalizzazione). Prossimo turno (3aprile – ore 16): Arsenal Cusinati – GLC

Campionati di Prima Divisio-ne in dirittura d’arrivo, ma perle formazioni della P.G.S.Pallavolo Cesuna il terminedell’attività agonistica porta consé l’amara notizia dell’anticipa-ta retrocessione già a tre gior-nate dalla fine della stagione.L’andamento altalenante sia delCaseificio Pennar che de LaBussola Asiago, rispettivamen-te squadra maschile e femmini-le, ha infatti fortemente condi-zionato la gestione del risultatonelle partite succedutesi nel tem-po. Purtroppo a fine campio-nato sono i punti che farannola differenza per determinarele squadre che resterannonell’elite della pallavolo provin-ciale. Classifica che sicura-mente pesa di più per la for-

SCI

CALCIO

ULTIMI SCAMPOLI DI CAMPIONATOSettore giovanile in gran spolvero

mazione femminile, visto ilmaggior numero di avversariesuddivise nei due gironi da sba-ragliare; diverso il discorso perla squadra maschile che potràgiovare della possibilità di re-integro nei ranghi di PrimaDivisione, ovviamente confi-dando in qualche punticino daqui al termine del girone di ri-torno per avvantaggiarsi sulledirette avversarie in classifica.Richiesto più che mai un di-verso approccio psicologico allepartite, che possa portare a ri-sultati più proficui anche in ter-mini punteggio: a riguardo non sideve tralasciare che anche lacompetitività del gruppo è anda-ta via via scemando. Il CaseificioPennar dovrà allora riuscire asfruttare al massimo il fattore

campo, dato che trepartite su quattro (daconteggiare anche ilrecupero dellasedicesima di cam-pionato) verrannogiocate fra le muraamiche delPalazzetto delloSport di Roana. Ne-cessaria quindiun’impennata d’or-goglio che facciamaturare con profit-to i propositi bellige-ranti del gruppo guidato daFabio Munari già a partire daquesto sabato 2 aprile nellasfida contro i bassanesidell’A.S. S. Croce in program-ma a Roana per le 20,30.Poco prima, alle 18,30, terrà

banco la sfida testa-coda alfemminile fra La BussolaCesuna ed il Volley Sottoriva,con l’auspicio che la squadraguidata da Corrado Pesaventooffra la prestazione di livelloassoluto che risulta essere nel-

le sue capacità.Le difficoltàdelle formazio-ni maggiori nonimpensierisco-no minima-mente il setto-re giovanileche, oltre ad es-sere costante-mente in fer-mento, producer i s u l t a t iinsperati sul pia-no delle

graduatorie di merito. A far no-tizia è l’inarrestabile corsa del-le giovanili maschili delCesuna che, imbattuti, guida-no orgogliosamente la classi-fica U12 nel torneo “Bracciodi ferro”, incuranti della mag-

gior valenza delle formazioniavversarie. Il Cesuna ha infattimesso in riga tutte le miglioriscuole pallavolistiche delvicentino: Auxilium Schio,Altair Vicenza, Cornedo eTorrebelvicino. All’encomiabilelavoro svolto dai due allenatori,Stefania Costa e Fabio Carli,arriva puntuale il plauso di tut-ta la dirigenza della P.G.S.Pallavolo Cesuna e di tutti gliappassionati che seguono co-stantemente la squadra. Lodied onori in particolare a Fede-rico Cunico e Nicola Stefani,una sorta di fratelli maggiori delgruppo, che, grazie al loro im-pegno e caparbietà, sono riu-sciti a rendere tangibile la for-mazione di una squadra maschilegiovanile.

Terza categoria,Asiago da podiole a sei turni dalla fine, anchetenendo in considerazione ilcalendario dei giallorossi da quifino al 15 maggio, ultima dicampionato: S. Quirico, S.Tomio, Galvanauto Motta,Union Pedemontana, Zanè eMontecchio Precalcino. Bendiversa, invece, nel girone di

Bassano la situazione delGLC, ormai senza più velleitàper questa stagione. Glialtopianesi, dopo il turno di ri-poso, sono tornati in campo do-menica, cedendo un po’ a sor-presa (0-2) al Real Stroppari.Si attende solo il rompete lerighe. S.A.

La prima notizia è che il CanoveCalcio è finalmente “ritornato acasa”. Dopo mesi lontano dal-l’erba amica dell’Armando Fri-go disputando le gare “casalin-ghe” sul neutro di Zané, final-mente i gialloblu sono di nuovo aCanove per disputare le ultimepartite di campionato cercandodi mantenere la giusta posizionein classifica per accedere aiplayoff. Una posizione consoli-data dagli uomini di Baù graziealle due vittorie piazzate primacon il S.P.F. battuto 1- 0, con unrigore di Panozzo, poi portando-si a casa la posta piena contro idiretti concorrenti per la 4° posi-zione del S. Anna con una pre-stazione magistrale da parte ditutta la squadra; dai veterani aigiovani fino all’inossidabile Gior-

gio Baù saracinesca 44 enne piùvolte sul punto di dire basta masempre pronto a rimettersi in gio-co per onorare quei colorigialloblu che indossa da oltre undecennio. E se la 25° giornata dicampionato non ha riservato al-cuna sorpresa con tutti iprognostici rispettati non cosìdomenica scorsa dove c’eranoben due scontri incrociati tra lecapolista: Rino Toniolo – Marolae appunto Canove – S. Anna.Una giornata che ha decretatola vittoria virtuale del girone delRino Toniolo oramai con 4 lun-ghezze sul secondo LugoCalvene a 4 giorni del terminedel campionato e ilriavvicinamento del Canove aMarola e S. Anna che si gioche-ranno tutto nelle prossime gior-

nate. Il prossimo turno, che nondovrebbe riservare grandi cam-biamenti di classifica, vedrà ilCanove ospite del campo delGrantorto, squadra ostica maoramai rassegnata alla bassaclassifica, con le altre squadre inlizza per i playoff impegnate concompagini che per quest’annonon più molto da dire. Prossimapartita in casa: Canove –Juventina Laghi il 10 aprile alleore 16 all’Armando Frigo. For-za Canove. G.R.

Canove Calcio, obiettivo playoff

25Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

L’Assessorato al Turismo e allo Sport del Comu-ne di Gallio e il Comitato Regionale Veneto Scac-chi in collaborazione con il Gruppo Operatori Lo-cali, il Circolo Scacchistico “Altopiano dei SetteComuni” e il “Circolo Scacchistico di Marostica”,organizzano, venerdì 8 aprile 2011 alle ore 10.00,presso il Palasport Auditorium di Gallio, la Semi-finale dei Campionati Italiani, Fase Regionaledei Giochi Sportivi Studenteschi disciplina Scac-chi. Saranno di scena oltre 400 ragazzi per la di-sputa delle Finali Regionali, in cui le rappresenta-tive delle Istituzioni Scolastiche corrispondenti allesezioni Elementari, Medie e Superiori che si qua-lificheranno, saranno poi ammesse alla Fase Finale Naziona-le. Nei primi due turni, di circa un’ora ciascuno, in program-ma venerdì 8, quattro giocatori per squadra di ogni categoriasaranno impegnati contro altrettanti avversari. E così anchenelle gare pomeridiane che riprenderanno alle ore 14.30 eche vedranno impegnati i ragazzi in altre tre sfide fino alleore 18.30. Si giocheranno 5 turni da 30 minuti ad atleta e, perlo svolgimento delle partite, si terranno valide le regole delgioco “rapid play”. Per la classifica finale, in conformità alRegolamento Nazionale, si prenderanno in considerazione nel-l’ordine prima i punti di squadra e, poi, i punti individuali. Incaso di ulteriore parità si applicherà lo spareggio Buhholz-

Scacchi, all’auditorium di Gallio arrivala semifinale dei Campionati Italiani

variante italiana oSonneborg-Berga seconda del si-stema di gioco.Per ogni catego-ria, si qualifiche-ranno alla FaseNazionale le primetre squadre maschili/miste e le prime tre squadre femminili. Lepremiazioni sono previste per le ore 18.45 in Piazza Italia (tem-po permettendo, in caso contrario saranno effettuate all’internodel Palasport). Per Gallio il fatto di ospitare siffatto evento è un

enorme successo. E’ già da diverso tempo che il Comunecollabora con il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette Co-muni, promuovendo tornei rivolti a grandi e piccini, come adesempio il Palio degli Scacchi Giganti, che si tiene ogni estateda ormai 4 anni, in cui, appunto, vengono usati scacchi “gi-ganti”, alti circa 90 cm in legno teak sulla grande scacchierapresente nella Terrazza Comunale, oppure le diverse “simul-tanee” che hanno visto bambini e adulti sfidarsi fino all’ulti-

ma mossa. Per non dimentica-re poi un evento degno di nota,che nell’estate del 2009 ha avu-to come protagonista e ospited’eccellenza il Maestro FIDE,Daniele Genocchio che ha sfi-dato 25 rivali. Punto su cui porrel’accento è anche l’opportunitàche è data al paese ospitando peruna giornata, di bassa stagione,un numero così cospicuo di per-sone che potranno assaggiare lespecialità locali, fare un giro nei

negozi del paese, e infine conoscere meglio il nostro territorio e lenostre montagne. Cose da non sottovalutare in un periodo difficilecome quello che stiamo vivendo, volendo, dunque, invogliare un nuo-vo pubblico a soggiornare nel nostro magnifico paese.

Sabato 5 marzo 2011 siè svolto a Gallio il 1°Torneo Sociale diScacchi Under 16 conuna buona partecipa-zione da parte dei gio-vani scacchisti. Erapresente una nutritarappresentativa di gio-catori provenienti dalCircolo scacchisticoVicentino Palladio e dalCircolo Scacchistico diMarostica. Il CircoloScacchistico Altopiano deiSette Comuni ha intanto rag-giunto quota 46 tesseratiUnder 16 ed il risultato vaoltre qualsiasi rosea previsio-ne. I ragazzi che si sonotesserati provengono dai co-muni di Conco, Lusiana,Gallio, Asiago e Roana edanche questo tipo di rispostaè molto lusinghiera. Tornan-do al torneo due sono statele categorie nelle quali si èsviluppato. La Categoria A(classi 2002, 2001 e 2000) havisto la partecipazione di 31scacchisti di cui 4 provenientida altri Circoli e la Catego-ria B (classi dal 1999 al 1995)che ha visto la partecipazio-ne di 15 scacchisti di cui 7provenienti da altri Circoli.Buono il livello di gioco vistosulle scacchiere predispostenello splendido Palazzetto

Domenica 13 marzo e merco-ledì 16 marzo rispettivamentea Dueville e a Torri diQuartesolo si sono svolte le fasiprovinciali dei giochi studente-schi. Domenica 13 si sono af-frontate le rappresentativemaschili e femminili delle scuo-le primarie, mentre mercoledì16 si sono affrontate le rap-presentative maschili e fem-minili delle secondarie di pri-mo e di secondo grado.Ad entrambe le manifestazio-ni ha partecipato una rappre-sentativa dell’I. C. “P. M. Poz-za” di Lusiana ed ottimi sonostati i risultati raggiunti. Dome-nica la squadra composta daGioele Cufaj, GiuseppeFornasetti, Federico Marolla,Cristian Cristian, LorenzoScarsella e AlessandroTescari sono arrivati quarti.La delusione è stata grande inquanto, terzi a pari merito conaltre due scuole, sono passatigli avversari della scuola Pertileper il miglior punteggio di squa-dra. Le prime tre squadre pas-savano alle Regionali che que-st’anno si svolgono a Gallio l’8aprile e per i nostri ragazzi è

Archiviato il 1° Torneo Sociale Under 16

dello Sport di Gallio. NellaCategoria A abbiamo assisti-to ad un bel successo per igiovanissimi ed espertissimiscacchisti del Circolo diVicenza. I risultati sono sta-ti: 1° Rigo Mario con 6 puntisu 6 del Circolo Vicentino, 2°Andrea Gennari con 5 puntisu 6 del Circolo Vicentino; 3°Rigo Marco con 5 punti su 6del Circolo Vicentino. Al 4°posto la giovane scacchistadi Gallio Rigoni Giorgia (fi-glia d’arte), al 5° postoCrestani Vanessa di Concoed al 6° posto LorenzoScarsella di Lusiana. Questiultimi tre costituiscono ancheil podio del Torneo in ambitosociale. Il premio di primaragazza è andata a BroglioFrancesca di Gallio. Nellacategoria B ancora più nettoè stato il predominio dei gio-

vani scacchisti del CircoloPalladio che ha piazzato 6atleti ai primi 6 posti. Questala classifica finale: JacopoGennari al 1° posto con 4,5punti su 5, Testolin Marco al2° posto con 4 punti su 5,Matteazzi Giorgia (primaclassificata tra le ragazze) al3° posto con 3,5 punti su 5,Caoduro Giacomo al 4° po-sto, Di Natale Gianluca al 5°posto e Treu Nicolò al 6°posto. Il primo dei nostri at-leti (7 ° posto assoluto con 3punti su 5) è risultato Fede-rico Scarsella seguito dai fra-telli Graziano Gerardo e Gra-ziano Corrado rispettivamen-te 8° e 9° entrambi con 2punti su 5.Alla fine le premiazioni ed unpiccolo rinfresco perscacchisti e ed adulti. Ungrazie di cuore a tutti coloroche hanno reso possibile larealizzazione del torneo ed inparticolare all’Amministra-zione di Gallio per aver mes-so a disposizione ilPalazzetto dello Sport, allemamme di Gallio ed al BarFortuna per il rinfresco of-ferto ed all’AgenziaFondiaria-Sai di Asiago perla sensibilità dimostrata comesponsor. G.S.

E alle selezioni provincialigli scacchisti di Lusiana volano

stata dura mandare giù il quar-to posto. Noi non possiamoche ringraziarli e visto che ne-gli ultimi tre anni si sono sem-pre migliorati speriamo chel’anno prossimo …..vada me-glio.Mercoledì 16 marzo a Torri diQuartesolo altra storia. Lasquadra rappresentativa delleMedie di Lusiana composta daSebastien Callegari, ThomsPorro, Karim Rachid, OmarRachid, Andrea Ronzani eFederico Scarsella, già nota aipari età provinciali per essersi

SCACCHI

messa in luce precedentemen-te, è riuscita nel miracolo: “terziassoluti” con 7 punti in classi-fica (3 vittorie, un pareggio eduna sconfitta) e ben 12,5 puntidi squadra. Adesso li aspettala fase Regionale a Galliodove andranno per …. faretanta esperienza e per godersiil meritato premio. Da partedei ragazzi e dei genitori ungrazie alla Scuola che ha per-messo ad alcuni suoi studentidi fare una ulteriore significa-tiva esperienza di sport e divita. Un grazie particolare agliinsegnanti Antonio Damiano eCristina Balista che hanno ac-compagnato le due rappresen-tative rispettivamente aDueville ed a Torri diQuartesolo. Un unico ramma-rico: le ragazze di Lusiana, chepur giocano bene a scacchi,non sono riuscite a costituirenessuna rappresentativa perquesta edizione dei giochi stu-denteschi. Anche in questocaso speriamo che in futuropossa andar meglio.

Giacomo Scarsella

26l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

8

Hockey Inline

Da sabato 2 a venerdì 15 aprile 2011Il 2 aprile è il 92° giorno del calendario Gregoriano, mancano 273 giorni alla fine del 2011

a cura di Giovanni Dalle Fusine

Citazioni Francescane a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana

L’Altopiano srl - Società unipersonaleSede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi)Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi)

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In redazione: Stefano Angonese, Giovanni Dalle FusineCesare Pivotto, Giulia Panozzo, Beppa Rigoni Scit,

Gerardo Rigoni, Martina Rossi,Stefania Simi, Egidio Zampese

Hanno collaborato: don Marco Pozza,Virginia Gianello, Aurora Carli, Ilario De Guio,

Morena Turetta, Alessandro Siviero,Christian Comelato, Andrea Benetti, Riccardo Mosele

Amerigo Baù, Renzo Ronzani, Giacomo Scarsella,Renato Angonese, Alessandro Cunico,

Ass. Occhi aperti per costruire giustizia

Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio FavaroImpaginazione: Davide Degiampietro

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l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

L’umiltà è come una bi-lancia: più ci si abbassada una parte, più ci si in-nalza dall’altra.(S.Curato D’Ars)

Sabato 2 S. Francesco Domenica 3 IV di Quaresima Lunedì 4 S. Isidoro Martedì 5 S. Vincenzo Mercoledì 6 S. Diogene Giovedì 7 S. Giovanni Batt. Venerdì 8 S. Dionigi Sabato 9 S. Maria Domenica 10 V di Quaresima Lunedì 11 S. Stanislao Martedì 12 S. Zenone Mercoledì 13 S. Martino Giovedì 14 S. Alfonso (foto) Venerdì 15 S. Annibale

Sabato 2 aprile a Roma il sole sorge alle 05.51 e tramonta alle 18:36(ora solare). A Milano il sole sorge alle 06:01 e tramonta alle 18:52(ora solare). Luna: 4.57 (tram.) 17.50 (lev.). Venerdì 15 aprile a Romail sole sorge alle 05:30 e tramonta alle 18:50. A Milano sorge alle05:37 e tramonta alle 19:08Aprile. Il nome Aprile deriva probabilmente dal latino “aperire”(aprire), simboleggiando l’aprirsi della terra e il germogliare dellanatura, infatti questo è il mese della rinascita , del risveglio dellanatura dopo il sonno durato tutto l’inverno.Proverbi del mese: La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprilefarina.Aforisma: La passione per la distruzione è anche una passionecreativa. (Mikhail Aleksandrovic Bakunin)Un santo per volta: Sant’ Alfonso da Siviglia Religioso mercedario,di Lérida, Spagna, 1495. Nato in Andalusia, da una famiglia moltodevota, Sant’Alfonso da Siviglia, ebbe un’educazione cristianache lo portò in seguito ad entrare nel convento mercedario diSiviglia. Religioso umilissimo, fu alla guida di alcuni tra i più mode-sti conventi dell’Ordine come Uncastillo e Sanguesa. Re GiovanniII°, mediante una cedola del 5 febbraio 1472, nel concedergli pienopotere sul paese di Sanguesa, lo definì “onesto e religioso, fedelee bene amato”. Dopo una vita tutta dedita al Signore, un giorno,mentre stava recandosi a Barcellona, morì santamente lungo lastrada nelle vicinanze di Lérida, pregando davanti ad una grandecroce. Era l’anno 1495, il suo corpo fu sepolto nella vecchia catte-drale di Lérida. L’Ordine lo festeggia il 14 aprile.Etimologia: Alfonso = valoroso e nobile, dal gotico.Appuntamenti mondiali: Giornata mondiale dell’omeopatia. Il 10aprile 2011, infatti, in venti piazze italiane, la Fiamo, Federazioneitaliana delle associazioni e dei medici omeopati, lancia la compa-gna di raccolta fondi per la ricerca in omeopatia “perché la cono-scenza favorisca la libertà di scelta terapeutica dei cittadini”. LaGiornata mondiale dell’omeopatia è un’ iniziativa promossa an-nualmente dalla Lmhi, Liga medicorum homeopatica internationalis,organizzazione presente in oltre 60 paesi nel mondo. Per il 2011, laFiamo aderisce insieme alle associazioni europee, all’iniziativa e

lancia in venti città italiane la sua campagna di informazione e diraccolta fondi per le iniziative umanitarie come l’ambulatorio gra-tuito all’Aquila e per la ricerca in medicina omeopatica. Quest’an-no la Fiamo è impegnata nel finanziamento delle possibilità di pre-venzione e cura della malaria in Africa, dove saranno finanziati dueambulatori per la formazione di personale e per la prevenzione ecura delle popolazioni a rischio.Il 2 Aprile in tutto il mondo si celebra la quarta edizione dellaGiornata Mondiale dell’Autismo istituita, a partire dal 2008, dal-l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Con lo scopo di infor-mare e far riflettere su una sindrome nonostante tutto ancora pococonosciuta, la Fondazione Bambini e Autismo organizza per l’oc-casione una serie di iniziative, tra cui “Linea Autismo”, il serviziodi “esperto risponde” che, dopo l’interesse dello scorso anno,raddoppia e viene proposto stavolta in due giornate: venerdì 1 (dalle13 alle 18) e sabato 2 aprile (dalle 9 alle 12). Tre le linee telefoniche adisposizione di cittadini, genitori e associazioni che potranno rivol-gersi agli esperti della Fondazione per porre domande e dubbi relativiai Disturbi dello Spettro Autistico: 0434 29187begin_of_the_skype_highlighting, 0434 29187, 247550, 524141. L’As-sociazione Autismo Triveneto Onlus promuove una manifestazioneche si svolgerà sabato in campo Marzio a Vicenza, in collaborazionecon i Settori Politiche dello Sviluppo, Servizi Sociali e Abitativi, ServiziScolastici ed Educativi del Comune di Vicenza.Curiosità meteorologiche: Troppa pioggia nel Veneto, il mare diven-ta meno salato. L’abbondanza eccezionalmente anomala delle precipi-tazioni dello scorso autunno, che hanno provocato la devastantealluvione del Veneto con 140 km quadrati di territorio finiti sotto ac-qua, ha avuto conseguenze dirette anche sull’alto Adriatico, diventa-to “più dolce”, ovvero meno salato, meno ossigenato e più torbido.Lo dimostrano le rilevazioni condotte in mare dall’ARPAV tramite lapropria rete di monitoraggio, che di fatto confermano i dati di eccezio-nalità segnalati dagli idrometri e dai piezometri.Previsioni meteo per aprile: ad aprile la primavera 2011 si fa sentirecon tutti i suoi odori e le previsioni sono all’insegna del sole e tempe-rature miti, soprattutto al centro sud. Al nord invece continua unaleggera instabilità, con pioggia e nuvole che rovinano il meteo dellaprima parte del mese, meglio invece nella seconda parte.Accadde oggi: sessanta anni fa, il 4 aprile 1951 nasceva FrancescoDe Gregori. Iniziò a soli 16 anni ad esibirsi al famoso localeFolkstudio di Roma come interprete di canzoni di Bob Dylan tra-dotte in italiano, ma ben presto incominciò a scriverne di sue.Esordì nel 1970 con Theorius Campus (composto insieme a Venditti)e l’anno dopo conobbe un discreto successo con “Alice non losa”. Fu però il 1975 e 1976 a regalare due dischi che rimarranno persempre nel cuore dei suoi fan: “Rimmel” e “Bufalo Bill”. Da alloraFrancesco De Gregori continuò a mietere successi come “Vival’Italia”, “Canzoni d’amore”, “Prendere e lasciare”, Amore nel po-meriggio, solo per citarne alcune. De Gregori, nel 1983 compose lacolonna sonora del film Flirt (con Monica Vitti) che comprendevail brano “La donna cannone”, una tra le più belle canzoni d’amoredi tutti i tempi.

ARIETEPotete dedicarvi a quello che vi piace, senzapreoccuparvi di rendere conto del vostro tem-po né al partner né ad amici e parenti. I moltipianeti che soggiornano nel vostro segno au-

torizzano perfino una certa euforia. Ma sempre senza eccessi, spe-cie nell’amore dover vi attende una piacevole sorpresa, se sapretericonoscere in tempo un’occasione da non sprecare.TOROVenere nel vostro segno vi regala momenti di piacevoli sensazioni,come quella di essere insostituibili nell’ambiente di lavoro e nel-l’amore. Evitate però di farvi prendere da un eccessivo bisogno diconferme, che potrebbe indurvi a una mossa sbagliata, specie nel-l’amore. Un po’ di prudenza è utile negli acquisti, dove siete tentatida una spesa trasgressiva.GEMELLIVi spetta una giornata da dedicare ai vostri interessi più privati,specie se sapete di aver portato a termine i compiti più urgenti.L’amore potrebbe recuperare credibilità se coglierete al volo un’oc-casione preziosa per dare una conferma ad un partner che sentiteun po’ incerto. Un regalo inaspettato a qualcuno che non se loaspetta vi procura un riconoscimento speciale.CANCROLa comprensione è vincente, anche con chi non la merita, ma po-trebbe un domani redimersi ai vostri occhi. Per l’immediato bastaun piccolo gesto di generosità inaspettata, che avrà conseguenzesorprendenti anzitutto sulla vostra autostima, facendovi sentirepiù sicuri e quindi più convincenti con chi vi sta a cuore. Nonmancate a una promessa.LEONELa vostra professionalità può avere sbocchi positivi sia in amoreche sul luogo di lavoro: non vi mancano le conferme, sta a voiscegliere quella che vi dà maggiori soddisfazioni. Evitate di avanza-re critiche se non volete essere fraintesi, e chiarite un equivoco chepotrebbe costituire un ostacolo sia nella vita di relazione che neirapporti di lavoro.VERGINENon potete permettervi stravaganze, tanto per dare un tocco dioriginalità alle vostre giornate. Saturno consiglia una attenta valu-tazione dei pro e dei contro di ogni iniziativa coraggiosa, che dovràsoddisfare innanzitutto il vostro senso della giustizia e il vostrobuon gusto. In amore non siate troppo esigenti e neanche troppopresenti.BILANCIANon vi manca di certo la sollecitazione degli astri, con ben cinquepianeti opposti al vostro segno, potete mettere in atto quello chemeditate da qualche tempo, certi di fare centro. Nell’amore è possi-bile sia dare il via a un rapporto nuovo di zecca, e quindi moltoeccitante, che concluderne uno che sentite usurato: nell’incertezzaprendete tempo!SCORPIONENella vita di coppia c’è il rischio di un momento di stasi, da nondrammatizzare, ma neanche da ignorare del tutto. Se tenete al rap-porto esistente, cercate un contatto diverso con il vostro partner.Se invece sentite che ormai non è più il caso di insistere con qual-cuno che vi ha deluso, prendete il coraggio a due mani e ditelosinceramente.SAGITTARIOAvrete successo sia nelle faccende d’amore che nel lavoro, apren-dovi alle idee di chi vi sta vicino, anche se non la pensa come voi.Potreste anche scoprire qualche cosa di interessante nel settoredegli acquisti, dove potreste trovare una di quelle piccole e diver-tenti cose inutili ma belle, che tanto vi piacciono. Evitate di fareconfidenze pericolose.CAPRICORNOSapete muovervi con determinazione, e quasi tutto quello che in-traprendete riesce senza troppi sforzi. Scegliendo con giudizio ciòche vi sta più a cuore siete in grado di fare un deciso passo avanti.Nell’amore potete migliorare un rapporto al quale tenete, senzapreoccuparvi troppo della forma. Venere in aspetto positivo vi ren-de quasi irresistibili.ACQUARIOSarà meglio far finta di nulla di fronte a un moderato tentativo difarvi fare una cattiva figura, che non riesce, grazie a una Venere chevi protegge benignamente. E’ il momento perciò di farvi avanti concoraggio nell’amore, dove non avete che da aprire bocca, comepure nel lavoro e nelle questioni finanziarie, dove potreste migliora-re la vostra già buona posizione.PESCISiate ottimisti: Giove è nel vostro segno, dove sta per entrare Ura-no, e ciò significa che sono in arrivo novità positive. Sia l’amoreche il lavoro, infatti, potranno fare decisi passi avanti. E voi potretededicarvi a quel che vi piace senza rendere conto a nessuno dellevostre scelte, ma anche evitando di esibire i vostri successi, se nonvolete suscitare l’invidia di qualcuno.

Domenica 3 aprileASIAGO: AGIP – Via Verdi, 14LUSIANA: IP – Via Europa, 50

Domenica 10 aprile

ASIAGO: TOTAL – Via Autieri d’Italia

Dalle ore 8.45 di sabato 2alle ore 8.45 di sabato 9 aprileGALLIO: Farmacia di Gallio snc

del dr. Stefano Dalla Valle –Via Prestinari, 34

Dalle ore 8.45 di sabato 9alle ore 8.45 di sabato 16 aprile

ASIAGO: Farmacia Rossi sasdel dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti

27Sabato 2 aprile 2011

l’Altopiano8

Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail:[email protected]

Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibilericeverle via posta elettronica.

E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:Piazzetta delle Poste n.3 36012 Asiago

Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le letteredevono riportare sempre firma e indirizzo e numero di

telefono del mittente. La redazione si riserva ancheeventualmente di ridurre, modificare o non accettare

eventuali testi di cattivo gusto.

Il Giornale pubblica le Vostre lettere!

La Fraternità O.F.S. diRoana è reduce da un edi-ficante pellegrinaggio allatomba del Serafico PadreS. Francesco ad Assisi. Adaccompagnare i professic’era l’assistente regiona-le dell’Ordine FrancescanoSecolare Padre MicheleMunari Cappuccino delconvento di Asolo (TV). Ilpellegrinaggio é comincia-to dal Santuario della Vernaluogo ideale per momenti dicontemplazione e riflessio-ne, il viaggio è proseguitoverso i vari siti francescaniin Assisi : San Damiano,Santa Maria degli Angelicon la Porziuncola,Rivotorto, Santa Chiara,l’Eremo delle Carceri dovela fraternità, avvolta nel si-lenzio del luogo, ha avutomomenti di intensa spiritua-lità. Grande emozione tra-pelava dai volti deiconfratelli sabato mattinadurante la celebrazione informa privata della Santa

PELLEGRINAGGIO AD ASSISI

Messa nella Cappella delleReliquie presso la Basilicadi San Francesco.Per chi desiderasse cono-

scere e vivere lo spiritofrancescano la fraternità diRoana ( grazie alla dispo-nibilità di Don Lino) si riu-

nisce presso la sala parroc-chiale del vecchio asilo diRoana ogni secondo vener-dì del mese alle ore 15.

Grazie di cuore a tuttol’Hockey Club AsiagoE’ stata una bellissima sorpresa quella chei dirigenti e tutta la squadra dell’AsiagoHockey hanno voluto fare a Giovanni eNicholas Vescovi, facendo loro trascorre-re un’ora serena insieme ai giocatori dicui sono grandi fan. I due fratelli assie-me a mamma Angela ringraziano sentita-mente i dirigenti e tutta la squadra perl’inaspettato e gradito incontro, che hariservato loro tante emozioni.

Il mese di marzo èstato piuttosto movi-mentato per il CentroDiurno San Matteo eSan Luigi (gestito dal-l’omonima Coopera-tiva). Come ognianno infatti le perso-ne con disabilità ospi-ti della struttura han-no ricevuto la gradi-tissima visita dei ra-gazzi del Gruppo Par-rocchiale Caritas di Gallio iquali, oltre a un generoso con-tributo, hanno condiviso un belmomento di aggregazione fat-to di canti, balli e tanta

Due occasioni per stare insieme alCentro Diurno San Matteo e San Luigi

gioia.Dopo pochi giorni, su ini-ziativa di alcune insegnanti del-le Scuole primarie di Asiago, ibambini delle classi seconde eterze hanno vissuto due giorni

di attività con gli agli ospitidisabili preparando un manu-fatto in ceramica dipinto amano per le festività pasquali.Grazie alla disponibilità deglioperatori del Centro Diurnoe all’energia dei bimbi, è sta-to possibile creare un prezio-so momento di condivisioneper stare assieme in modosereno e divertente. La Co-operativa Sociale SanMatteo e San Luigi vuole rin-graziare gli educatori chehanno creduto alla possibili-tà di creare dei momenti divera integrazione eprosocialità e abbattere le bar-riere della presunta diversità.

28l’AltopianoSabato 2 aprile 2011

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