L’era “Moderna · 2020. 9. 10. · L’era “Moderna” 15 luglio 2020 Contesto di mercato Ok...

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L’era “Moderna15 luglio 2020 Contesto di mercato Ok le prime sperimentazioni di Moderna Sui mercati è tornato un clima più sereno e di maggiore propensione al rischio, accentuato dopo gli ottimi risultati ottenuti dalla società Moderna Inc. su un possibile vaccino al Covid-19. In tutti i circa 50 pazienti testati, compresi tra i 18-55 anni, il farmaco ha prodotto anticorpi aumentando le speranza di un cura, ormai indispensabile dopo l’aumento record dei contagi negli Stati Uniti. Tuttavia, nonostante il rally delle borse, si percepisce ancora un po’ di cautela da parte degli operatori, come testimoniato dall’oro (stabile sopra i 1800$/oncia) e dai rendimenti dei bond governativi che stentano a salire. Trump ha definitivamente chiuso lo status speciale di Hong Kong con gli USA, firmando la legislazione atta a sanzionare le cariche pubbliche cinesi che hanno represso i dissidenti. Sul Recovery plan, in attesa del Consiglio europeo straordinario di venerdì, la Merkel si è detta pronta ad un compromesso pur di raggiungere un accordo che, secondo il premier spagnolo, Sanchez, sarà raggiunto proprio nel mese di luglio (più scettico quello olandese). Tassi e congiuntura La BoJ conferma la politica accomodante La giornata di ieri è stata caratterizzata in Eurozona da un movimento di bull flattening, che ha interessato sia le curve dei tassi core che periferici. La carta italiana, superata con successo l’asta da 10 Mld€, è tornata ad essere oggetto di acquisti, con il tasso decennale tornato verso area 1,20% ed uno spread vs Bund che rimane poco volatile sotto i 170 pb. Andamento opposto invece per i tassi governativi USA che sono leggermente saliti in scia al recupero visto nel finale sull’azionario. I tassi, comunque, continuano ad essere su livelli molto bassi in seguito ad una situazione epidemiologica ancora critica negli USA che sta portando anche alcuni membri Fed ad avere un atteggiamento di maggiore cautela. Ieri è stato il turno del membro votante, Brainard, che ha sottolineato come siano ancora prevalenti dei rischi al ribasso sulla crescita, pertanto è necessario che la Fed in futuro continui ad essere accomodante. Un atteggiamento di cautela è emerso anche dalla riunione BoJ di questa notte, che ha confermato l’attuale politica monetaria ribadendo però l’impegno a nuove misure se necessario. Secondo la BoJ, il PIL calerà del 4,7% nell’anno fiscale 2020, con il recupero dell’economia che avverrà in maniera moderata. Sul fronte credito, i tassi di default del comparto HY hanno iniziato ad aumentare sensibilmente nel mese di giugno: quelli US sono saliti di 110pb al 5,2% (massimo da circa tre anni) e quelli EUR di 70pb all’1,8% (fonte CreditSights). Valute L’EurUsd sale sopra 1,14 Il ritorno di un clima più sereno sui mercati ha portato ad un recupero di peso messicano e real, particolarmente penalizzati ad inizio settimana, ma anche ad un apprezzamento generalizzato dell’euro nei confronti delle principali sviluppate. Il cambio EurUsd è così salito sopra 1,14, avvicinandosi a testare questa mattina alla forte fascia di resistenza in area 1,1429/1,1448. Probabilmente il movimento è legato ad un posizionamento degli operatori in vista della riunione BCE di domani e soprattutto del Consiglio europeo del 17-18. Commodity Petrolio positivo questa mattina Petrolio in rialzo favorito dal calo marcato delle scorte private API ieri notte (-8,3 mln barili). Oggi sono in programma i dati ufficiali, dove il calo atteso è invece marginale. Inoltre, il ridimensionamento dei tagli alla produzione da parte dei paesi dell’OPEC+ ad agosto e settembre potrebbe essere attenuato dal fatto che l’OPEC+ vorrebbe tagli compensatori aggiuntivi da parte dei Paesi che nei mesi precedenti hanno mancato i target. La proposta sarà discussa oggi dal comitato di monitoraggio dei produttori. Ieri sono arrivate prese di profitto sul rame ed altri metalli industriali, così come sui preziosi. Stamani il clima generale è di lieve rimbalzo. Azionario Torna la speranza in un vaccino Ieri ennesima giornata dai due volti. L’Europa ha chiuso in calo, con il settore tecnologico e del tempo libero particolarmente sotto pressione. Gli USA invece hanno chiuso positivi con il rialzo proseguito a mercati chiusi dai future dopo le notizie relative al vaccino di Moderna Inc. Risultati misti dai titoli bancari che ieri hanno avviato il round delle trimestrali importanti (vedi titoli). La maggior parte dei listini asiatici stamani hanno chiuso positivi (Cina in lieve calo però poiché le autorità potrebbero non vedere di buon occhio il forte recente rally), così come è tonico l’avvio in Europa.

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L’era “Moderna”

15 luglio 2020

Contesto di mercato Ok le prime sperimentazioni di Moderna

Sui mercati è tornato un clima più sereno e di maggiore propensione al rischio, accentuato dopo gli ottimi risultati ottenuti

dalla società Moderna Inc. su un possibile vaccino al Covid-19. In tutti i circa 50 pazienti testati, compresi tra i 18-55

anni, il farmaco ha prodotto anticorpi aumentando le speranza di un cura, ormai indispensabile dopo l’aumento record dei

contagi negli Stati Uniti. Tuttavia, nonostante il rally delle borse, si percepisce ancora un po’ di cautela da parte degli

operatori, come testimoniato dall’oro (stabile sopra i 1800$/oncia) e dai rendimenti dei bond governativi che stentano a

salire. Trump ha definitivamente chiuso lo status speciale di Hong Kong con gli USA, firmando la legislazione atta a

sanzionare le cariche pubbliche cinesi che hanno represso i dissidenti. Sul Recovery plan, in attesa del Consiglio europeo

straordinario di venerdì, la Merkel si è detta pronta ad un compromesso pur di raggiungere un accordo che, secondo il

premier spagnolo, Sanchez, sarà raggiunto proprio nel mese di luglio (più scettico quello olandese).

Tassi e congiuntura La BoJ conferma la politica accomodante

La giornata di ieri è stata caratterizzata in Eurozona da un movimento di bull flattening, che ha interessato sia le curve dei

tassi core che periferici. La carta italiana, superata con successo l’asta da 10 Mld€, è tornata ad essere oggetto di acquisti,

con il tasso decennale tornato verso area 1,20% ed uno spread vs Bund che rimane poco volatile sotto i 170 pb. Andamento

opposto invece per i tassi governativi USA che sono leggermente saliti in scia al recupero visto nel finale sull’azionario. I

tassi, comunque, continuano ad essere su livelli molto bassi in seguito ad una situazione epidemiologica ancora critica negli

USA che sta portando anche alcuni membri Fed ad avere un atteggiamento di maggiore cautela. Ieri è stato il turno del

membro votante, Brainard, che ha sottolineato come siano ancora prevalenti dei rischi al ribasso sulla crescita, pertanto è

necessario che la Fed in futuro continui ad essere accomodante. Un atteggiamento di cautela è emerso anche dalla

riunione BoJ di questa notte, che ha confermato l’attuale politica monetaria ribadendo però l’impegno a nuove misure se

necessario. Secondo la BoJ, il PIL calerà del 4,7% nell’anno fiscale 2020, con il recupero dell’economia che avverrà in

maniera moderata. Sul fronte credito, i tassi di default del comparto HY hanno iniziato ad aumentare sensibilmente nel

mese di giugno: quelli US sono saliti di 110pb al 5,2% (massimo da circa tre anni) e quelli EUR di 70pb all’1,8% (fonte

CreditSights).

Valute L’EurUsd sale sopra 1,14

Il ritorno di un clima più sereno sui mercati ha portato ad un recupero di peso messicano e real, particolarmente penalizzati

ad inizio settimana, ma anche ad un apprezzamento generalizzato dell’euro nei confronti delle principali sviluppate. Il

cambio EurUsd è così salito sopra 1,14, avvicinandosi a testare questa mattina alla forte fascia di resistenza in area

1,1429/1,1448. Probabilmente il movimento è legato ad un posizionamento degli operatori in vista della riunione BCE di

domani e soprattutto del Consiglio europeo del 17-18.

Commodity Petrolio positivo questa mattina

Petrolio in rialzo favorito dal calo marcato delle scorte private API ieri notte (-8,3 mln barili). Oggi sono in programma i

dati ufficiali, dove il calo atteso è invece marginale. Inoltre, il ridimensionamento dei tagli alla produzione da parte dei paesi

dell’OPEC+ ad agosto e settembre potrebbe essere attenuato dal fatto che l’OPEC+ vorrebbe tagli compensatori aggiuntivi

da parte dei Paesi che nei mesi precedenti hanno mancato i target. La proposta sarà discussa oggi dal comitato di

monitoraggio dei produttori. Ieri sono arrivate prese di profitto sul rame ed altri metalli industriali, così come sui preziosi.

Stamani il clima generale è di lieve rimbalzo.

Azionario Torna la speranza in un vaccino

Ieri ennesima giornata dai due volti. L’Europa ha chiuso in calo, con il settore tecnologico e del tempo libero

particolarmente sotto pressione. Gli USA invece hanno chiuso positivi con il rialzo proseguito a mercati chiusi dai future

dopo le notizie relative al vaccino di Moderna Inc. Risultati misti dai titoli bancari che ieri hanno avviato il round delle

trimestrali importanti (vedi titoli). La maggior parte dei listini asiatici stamani hanno chiuso positivi (Cina in lieve calo però

poiché le autorità potrebbero non vedere di buon occhio il forte recente rally), così come è tonico l’avvio in Europa.

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ANDAMENTO PRINCIPALI INDICI DI MERCATO

TASSI DI INTERESSE IERI PRECEDENTE FINE 2019 UN ANNO FA

EURIBOR 6M -0.33% -0.33% -0.32% -0.34%

EUR 5Y SWAP -0.34% -0.33% -0.11% -0.23%

EUR 30Y SWAP 0.00% 0.04% 0.62% 0.75%

ITA BOT 12M -0.12% -0.15% -0.18% -0.08%

ITA 2Y 0.08% 0.09% -0.05% 0.00%

ITA 10Y 1.21% 1.24% 1.41% 1.65%

GER 10Y -0.45% -0.42% -0.19% -0.25%

SPREAD ITALIA-GER 10Y(pb) 166 165 160 190

US 2Y 0.16% 0.15% 1.57% 2.09%

US 10Y 0.62% 0.62% 1.92% 2.09%

OBBLIGAZIONI A SPREAD VARIAZIONE 1 G. VARIAZIONE YTD SPREAD VS GOV (pb) YIELD TO WORST

Corporate IG EUR 0.18% -0.8% 140 0.82%

High Yield EUR 0.02% -4.8% 501 4.75%

Corporate IG USD 0.21% 6.7% 141 2.02%

High Yield USD -0.06% -2.5% 585 6.45%

Obbligazioni emergenti USD -0.21% -1.6% 4.01% 4.56%

TASSI DI CAMBIO IERI PRECEDENTE FINE 2019 UN ANNO FA

EUR/USD 1.1400 1.1344 1.121 1.126

EUR/JPY 122.3 121.7 121.8 121.5

EUR/GBP 0.908 0.904 0.846 0.899

MATERIE PRIME IERI VARIAZIONE DA INIZIO ANNO VARIAZ. 12M

Brent 42.9 0.4% -34.7% -35.2%

Oro 1813 0.0% 18.9% 28.1%

Bloomberg Commodity Index 66.4 -0.5% -18.0% -17.6%

INDICI AZIONARI IERI VARIAZIONE DA INIZIO ANNO VARIAZ. 12M

MSCI World 2271 0.8% -3.7% 2.5%

Eurostoxx50 3321 -0.9% -11.3% -5.2%

Dax 12697 -0.8% -4.2% 2.5%

FTSE MIB 19880 -0.6% -15.4% -10.4%

Nasdaq 100 10690 0.8% 22.4% 34.2%

S&P500 3198 1.3% -1.0% 6.1%

Nikkei 225 22946 1.6% -3.0% 5.8%

MSCI Emergenti 1060 -1.1% -4.9% 0.2%

Azionario Cina (Shanghai composite) 3389 -0.8% 11.1% 15.2%

Fonte: Infoprovider

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EMISSIONI CREDITO IN EVIDENZA

UNICREDIT – La banca italiana ha iniziato il collocamento di un Senior non Preferred con IPT al MS+280pb (maturity

7Y).

TITOLI IN EVIDENZA

ASML HOLDING – La società olandese, fornitore di importanti società quali Samsung e Taiwan Semiconductor, ha

presentato stamani un outlook positivo, indicando che il 2020 sarà un “anno di crescita” sia in termini di fatturato che di

utili, con le aspettative non troppo cambiate rispetto a quelle di inizio anno. Ad Amsterdam le azioni della società calano di

circa l’1%. (Fonte: Bloomberg)

ATLANTIA – Dopo una riunione durata molte ore questa notte, è arrivato un primo accordo. I Benetton usciranno

gradualmente da Autostrade e saranno sostituiti da Cassa Depositi e Prestiti. Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere

l’88% di Aspi a Cdp e investitori istituzionali di suo gradimento. È quanto emerge dal comunicato del Consiglio dei

ministri. La strada per l’uscita dei Benetton prevede, tra le altre cose, la sottoscrizione di un aumento di capitale da parte di

Cdp, l’uscita di Aspi dal perimetro di Atlantia e la contestuale quotazione in borsa. Il titolo in borsa stamani guadagna il

23%. (Fonte: Reuters)

CITIGROUP – Buoni risultati dalla divisione trading sul reddito fisso da parte della banca (+68% i ricavi), che ha battuto

anche le stime più ottimistiche degli analisti, consentendo alla banca di continuare ad essere profittevole nel secondo

trimestre, nonostante accantonamenti per 7,9 Mld$. In borsa le azioni ieri hanno però perso il 4% circa, penalizzate forse

dalle dichiarazioni dell’Ad secondo le quali il “contesto è imprevedibile”, con le perdite sui crediti attese toccare il picco a

metà del 2021. (Fonte: Bloomberg)

JPMORGAN – La società ha chiuso il secondo trimestre del 2020 con un crollo degli utili di oltre il 50% per effetto,

analogamente al I trimestre, ad un deciso aumento degli accantonamenti per perdite sui crediti. Tuttavia, il dato sugli utili ha

battuto le stime degli analisti, così come quello sui ricavi (33,82 Mld$ vs 30 Mld$ attesi), grazie soprattutto al forte

incremento dell’attività di trading. L’AD, Dimon, ha dichiarato che la banca non ha la necessità di ridurre il dividendo a

meno che non vi sia un peggioramento significativo del quadro economico”. Il titolo ha chiuso la seduta in rialzo dello

0,6%. (Fonte: Bloomberg)

WELLS FARGO – Il colosso bancario USA ha deluso le attese degli analisti, registrando, per la prima volta dal 2008, una

perdita (-2,4 Mld$) unitamente ad un calo del 17% a/a dei ricavi. Il dato che ha maggiormente colpito è stato l’aumento

record di 9,5 Mld$ degli accantonamenti su crediti, quasi il doppio di quanto stimava il mercato. Alla luce dei pessimi dati,

la Banca ha deciso di tagliare drasticamente il dividendo trimestrale da 51c per azione a 10c. Il titolo è stato particolarmente

penalizzato a Wall Street, chiudendo la seduta di ieri in calo del 4,6%. (Fonte: Bloomberg).

ORA PAESE EVENTO CONS PREC

15:15 USA Produzione industriale m/m (GIU) 4,4% 1,4%

16:00 CAN Banca centrale: decisione tassi 0,25% 0,25%

16:30 USA Dati EIA su scorte e produzione greggio

18:00 USA Harker (Fed votante); discorso su outlook economico

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