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l Catechismo della Chiesa cattolica (nn. 2331-2391), inscrive questo comanda- mento nell’ambito tradi- zionale della sessualità. E di questa, suggerisce anzi- tutto una lettura positiva, presentandola come ener- gia capace di influenzare tutta la persona umana spingendola verso l’altro e ad amare. Da qui il dove- re di ogni individuo di “riconoscere e accettare la propria identità sessuale”. Ciò appare fondamentale oggi dove sembra che anche in questo campo ci sia una tendenza alla gene- ricità, dove l’essere maschio e femmina, non è più specifico della specie umana. Ancora in positivo il Catechismo sottolinea la virtù della castità come unica capace di custodire e valorizzare la sessualità. Essa comporta “l’integrità della persona e l’integra- l 22 dicembre 2007, noi del gruppo ado- lescenti, abbiamo partecipato ad un’emozio- nante breve gita tra le luci colorate dei presepi e quel- le natalizie dei negozi. Quindi, dopo un po’ di atte- sa per il treno, ci siamo sistemati e siamo partiti. Quando si è in compagnia, anche in un noioso treno si trova sempre qualcosa per cui ridere e scherzare: noi abbiamo scelto proprio il nostro povero Paolo che ci ha dovuto sopportare tutto il tempo. Così tra una bat- tuta e l’altra il viaggio è passato velocemente. Appe- na abbiamo messo piede a terra eravamo tutti molto emozionati e tenere il passo all’interno della grandissi- ma stazione era molto dif- ficile a causa del traffico di gente che correva per non perdere il treno, quella che C O N C R I S T O I N U N A V I T A N U O V A Gennaio 2008 - Anno X - n° 51 Quaresima Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected] VI COMANDAMENTO: NON COMMETTERE ATTI IMPURI don Giuseppe Colaci LA PURITÀ NELLA BIBBIA LA SESSUALITÀ NELLA TRADIZIONE CRISTIANA a pagina 2 ATTO IMPURO CONTRO NATURA: IN CHE CONSISTE QUESTO PECCATO? a pagina 3 “UN ATTO ESTERNO PUÒ INQUINARE L’INTERIORITÀ?” a pagina 4 QUANDO LA PUREZZA RENDE L’AMORE PIÙ BELLO a pagina 5 MA LA PUREZZA È UN VALORE SOLO RELIGIOSO? a pagina 5 LA PUREZZA DI UNA VITA DONATA a pagina 5 CIÒ CHE È “IMPURO” NEL SENTIRE COMUNE a pagina 6 QUANDO IL SENSO DEL PUDORE CUSTODISCE I VALORI a pagina 6 “LO SCOUT È PURO DI PENSIERI, PAROLE E AZIONI” a pagina 7 LA VOCE SUL MONDOa pagina 8-9 RINGRAZIAMENTO E STIMA A: ROSANNA MAZZEI a pagina 10 IL TEMPO GIUSTO PER AMARE a pagina 10 SOLIDARIETÀ AL SANTO PADRE a pagina 10 MAI DIMENTICATA a pagina 11 DIFENDERE LA NOSTRA ARIA, TERRA E ACQUA a pagina 11 a morale sessuale nella Bibbia è fon- data sul motivo dominante della purità. Puro è il contrario di sudi- cio o sporco e questo con- trasto caratterizza gran parte della morale popola- re, in molte culture com- presa la nostra. La sporci- zia è cosa fuori posto in quanto riferita agli esseri umani. Allora nell’indica- re ciò che è pulito e ciò che è sporco, si intende indi- care e definire ciò che è umano e ciò che non lo è. Le regole di purità nel- l’antico testamento riguar- dano i limiti del corpo umano e in particolare i suoi orefizi, cosicché tutto ciò che passa attraverso di essi ha una grande impor- tanza per le leggi di purità: il cibo, gli escrementi, il sangue versato, il sangue mestruale, le perdite e gli atti sessuali, la nascita e la morte. In questi ambiti tutto viene disciplinato dalle leggi. Il motivo fon- damentale è che hanno a che fare col mistero della segue a pagina 4 Le Sante Messe FESTIVE: Sabato: ore 18,30 Domenica: ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa (Via dei Garofani) FERIALI (dal lunedì al sabato) Ore 8,30 e 18,30 sono in cappella (Via dei Fiordalisi, 14) DAI 100 PRESEPI... AI 100 NEGOZI Claudia ed Elisa segue a pagina 8 segue a pagina 2 DEL S ACRO C UORE DI G ESÙ L I I

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l Catechismo dellaChiesa cattolica(nn. 2331-2391),

inscrive questo comanda-mento nell’ambito tradi-zionale della sessualità. Edi questa, suggerisce anzi-tutto una lettura positiva,presentandola come ener-gia capace di influenzaretutta la persona umanaspingendola verso l’altro ead amare. Da qui il dove-re di ogni individuo di“riconoscere e accettare lapropria identità sessuale”.

Ciò appare fondamentaleoggi dove sembra cheanche in questo campo cisia una tendenza alla gene-ricità, dove l’esseremaschio e femmina, non èpiù specifico della specieumana. Ancora in positivoil Catechismo sottolinea lavirtù della castità comeunica capace di custodiree valorizzare la sessualità.Essa comporta “l’integritàdella persona e l’integra-

l 22 dicembre 2007,noi del gruppo ado-lescenti, abbiamo

partecipato ad un’emozio-nante breve gita tra le lucicolorate dei presepi e quel-le natalizie dei negozi.Quindi, dopo un po’di atte-sa per il treno, ci siamosistemati e siamo partiti.Quando si è in compagnia,anche in un noioso treno sitrova sempre qualcosa percui ridere e scherzare: noiabbiamo scelto proprio ilnostro povero Paolo che ciha dovuto sopportare tuttoil tempo. Così tra una bat-tuta e l’altra il viaggio èpassato velocemente. Appe-na abbiamo messo piede aterra eravamo tutti moltoemozionati e tenere il passoall’interno della grandissi-ma stazione era molto dif-ficile a causa del traffico digente che correva per nonperdere il treno, quella che

C O N C R I S T O I N U N A V I T A N U O V A

Gennaio 2008 - Anno X - n°51Quaresima

Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected]

VI COMANDAMENTO:

NON COMMETTERE ATTI IMPURI

don Giuseppe Colaci

LA PURITÀ NELLA BIBBIA

LA SESSUALITÀ NELLA TRADIZIONE CRISTIANA a pagina 2 ▼ATTO IMPURO CONTRO NATURA: IN CHE CONSISTE QUESTO PECCATO?

a pagina 3 ▼“UN ATTO ESTERNO PUÒ INQUINAREL’INTERIORITÀ?” a pagina 4 ▼QUANDO LA PUREZZA RENDEL’AMORE PIÙ BELLOa pagina 5 ▼MA LA PUREZZA È UN VALORESOLO RELIGIOSO? a pagina 5 ▼LA PUREZZA DI UNA VITA DONATA

a pagina 5 ▼CIÒ CHE È “IMPURO” NEL SENTIRE COMUNE a pagina 6 ▼

QUANDO IL SENSO DEL PUDORECUSTODISCE I VALORI a pagina 6 ▼“LO SCOUT È PURO DI PENSIERI,PAROLE E AZIONI” a pagina 7 ▼LA VOCE SUL MONDOa pagina 8-9 ▼RINGRAZIAMENTO E STIMA A:ROSANNA MAZZEI a pagina 10 ▼IL TEMPO GIUSTO PER AMARE

a pagina 10 ▼SOLIDARIETÀ AL SANTO PADRE

a pagina 10 ▼MAI DIMENTICATA

a pagina 11 ▼DIFENDERE LA NOSTRA ARIA,TERRA E ACQUA a pagina 11 ▼

a morale sessualenella Bibbia è fon-data sul motivo

dominante della purità.Puro è il contrario di sudi-cio o sporco e questo con-trasto caratterizza granparte della morale popola-re, in molte culture com-presa la nostra. La sporci-zia è cosa fuori posto inquanto riferita agli esseriumani. Allora nell’indica-re ciò che è pulito e ciò cheè sporco, si intende indi-care e definire ciò che èumano e ciò che non lo è.Le regole di purità nel-l’antico testamento riguar-dano i limiti del corpoumano e in particolare isuoi orefizi, cosicché tuttociò che passa attraverso diessi ha una grande impor-tanza per le leggi di purità:il cibo, gli escrementi, ilsangue versato, il sanguemestruale, le perdite e gliatti sessuali, la nascita e lamorte. In questi ambititutto viene disciplinatodalle leggi. Il motivo fon-damentale è che hanno ache fare col mistero della

segue a pagina 4 ▼

Le Sante MesseFESTIVE:

Sabato: ore 18,30 Domenica:

ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa

(Via dei Garofani)

FERIALI (dal lunedì al sabato)

Ore 8,30 e 18,30sono in cappella

(Via dei Fiordalisi, 14)

DAI 100PRESEPI...AI 100 NEGOZIClaudia ed Elisa

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D E L S A C R O C U O R E D I G E S Ù

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Non commettere atti impuri

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La VoceSupplemento di:

notiziariodi Porto-Santa Rufina

Direttore responsabile:✠ Antonio Buoncristiani

Direttore editoriale:don Giuseppe Colacitel. 06 9946738

In redazione:Marisa Alessandrini,Emanuela Bartolini,Luciano Cazzato,Francesco Di Cataldi,Anna De Santis,don Riccardo Pecchia,Silvana Petti,Aldo Piersanti, Maurizio Pirrò, Marco Polidori,Anna Maria Rospo.

Hanno collaborato:Luigi Del Sindaco,Enrico Frau,Antonio Tardivo.

Stampato su carta riciclata

da:Printamente s.n.c.Via G. Tamassia, 40 - Romawww.printamente.it

Il giornale è stato chiuso il 27 Gennaio 2008.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179/2001

Distribuzione gratuita

una persona che si possie-de pienamente sa donarsi,e donarsi tutta. Allora lacastità “appare come unascuola del dono della per-sona”. La castità, proprioperché è capacità di donar-si in pienezza e gratuità,“si esprime particolar-mente nell’amicizia per ilprossimo”. La tradizionecristiana ha racchiuso tuttociò in una delle quattrovirtù cardinali, la tempe-ranza, cioè la sottomissio-ne delle passioni e degliappetiti sentimentali allaragione.

continua da pagina 1 NON COMMETTERE ATTI IMPURIlità del dono”. Queste dueespressioni vanno spiega-te: la prima “assicura l’u-nità della persona” senza“doppiezza” di vita e dilinguaggio. Richiede diimparare a dominarsi.Infatti la persona vera-mente libera è colei che sadominarsi, perché, sem-plicemente: “o l’uomocomanda alle sue passionie consegue la pace, oppu-re si lascia asservire daesse e diventa infelice”.Anche nell’ambito sessua-le può succedere che nonsi accontenti dello statoraggiunto e voglia sempredi più, col conseguentestato di insoddisfazione edi tristezza. La secondaderiva dalla prima, infatti,

Poi, il Catechismo, passa arappresentare il versantenegativo della sessualità,che, in quanto tale, si con-figura come peccato: lalussuria, intesa come“desiderio disordinato ofruizione sregolata del pia-cere venereo”, la mastur-bazione, “l’eccitazionevolontaria degli organigenitali, al fine di trarne unpiacere venereo”, la por-nografia che sottrae“all’intimità dei partner gliatti sessuali, reali o simu-lati, per esibirli deliberata-mente a terze persone”, la

prostituzione capace dioffendere la dignità dellapersona, ridotta a strumen-to di piacere e lo stupro,cioè “l’entrata per effra-zione, con violenza, nel-l’intimità sessuale di unapersona”. È evidente comeper la necessità di essereconciso, il documento dot-trinale in questione, non sisofferma sulla radice bibli-ca che giustifica quantoaffermato, essa si immer-ge nella categoria della“purità”. Mi pare interes-sante, allora, darle unosguardo veloce.

a sessualità occupauna posizione pre-dominante negli

esseri umani e ne contras-segna tutta la loro esisten-za. L’uomo e la donnaavvertono la necessitàdella relazione, che trovala massima espressionenell’unione coniugale,sulla quale si struttura lasocietà umana.Per il corretto sviluppo deisignificati profondi dellasessualità, la Chiesa catto-lica valuta negativamentequanto accade nel mondomoderno, dove prevalgo-no logiche di liberazioneselvaggia dei comporta-menti sessuali, che favori-scono in molte personel’uso egoistico del sesso,solo come appagamentodei propri desideri di pia-cere.La tradizione cristianaperò, nel rispetto del sestocomandamento, nondemonizza affatto l’erosumano ma, al contrarioevidenzia il fulcro dellarelazione sessuale che èl’amore rinnovato edapprofondito alla lucedella fede. Perciò la ses-sualità non è solo unmezzo per soddisfare gliistinti ma, soprattutto, deveessere vissuta secondo ilprogetto di Dio, liberata datutti gli impulsi negativi e

da ogni forma di egoismo,in modo che il dialogo ses-suale si apra ad una lettu-ra positiva ed autentica,costruita nel contesto del-l’amore reciproco, che sirealizza e si completa conil sacramento del matri-monio.Con questo sacramento glisposi ricevono la graziadella presenza dell’amoredi Dio nella loro convi-venza matrimoniale. Per-ciò essi sono chiamati avivere nell’amore, accet-tando tutto l’uno dell’altra,per tutta la vita. Il loro rap-porto di coppia deve esse-re vissuto nella fedeltàconiugale e nell’ impegnodi non tradire la fiducia

reciproca, amandosi gra-tuitamente e senza egoi-smo, come ha fatto Gesùche, per amore dell’uma-nità, ha donato se stesso.Anche la loro donazionesessuale deve far parte diquesto amore, vissuta nelrispetto di Dio ed esserefinalizzata alla vita checonseguentemente puònascere.Agendo in questo modo idue coniugi hanno la pos-sibilità di orientare tutto illoro impegno a difenderequotidianamente, dalla dis-soluzione, la loro famiglia,che è un grande dono delSignore e, pertanto, segnotangibile di salvezza.

LA SESSUALITÀ NELLA TRADIZIONE CRISTIANAEnrico Frau

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uesto argomento,conosciuto e dibat-tuto oggi con il suo

nome proprio di “omoses-sualità”, suscita grossidibattiti e differenti solu-zioni nelle varie religioni enelle molteplici tendenzepolitiche degli Stati. Uncampo vasto e minato.Parlando a credenti il com-pito primario è far cono-scere che cosa dice la Bib-bia su questo argomento equali sono gli insegnamentidei successori degli Apo-stoli di Gesù Cristo: il Papae i Vescovi.Partiamo della creazionedell’uomo. Nel primo librodella Bibbia, e nelle pri-missime battute troviamoscritto: «Dio creò l’uomo asua immagine; a immagi-ne di Dio lo creò; maschioe femmina li creò. Dio libenedisse e disse loro:“Siate fecondi e moltipli-catevi “».La volontà di Dio è chiara:i due formeranno una carnesola per la gioia dell ‘unitàe per la gioia di dar vita anuove creature. Splendidal’esclamazione di Adamoquando si vide davanti lasua donna: “Questa voltaessa è carne dalla mia carnee osso dalle mie ossa” (cfrGn 2-3).Un episodio narrato in que-sto stesso libro della Bib-bia, Dio colpisce l’ abomi-nio di due città, Sodoma eGomorra, perché i suoi abi-tanti si erano pervertitiseguendol’unione tra persone dellostesso sesso (Gn 18-19).Il peccato di sodomia vienedescritto come omosessua-lità (Gn 19,5), come auto-giustificazione (1s 3,9) eanche come orgoglio ecomportamento pocosociale (Ez 16,49).Possiamo, allora, afferma-re che secondo la Bibbia la

tendenza omosessuale nonè condannata in se stessa,ma vi è condannato l’attoomosessuale che è decisa-mente un abominio davan-ti a Dio, perché contrarioalla legge naturale, infattisbarra la via alla vita e alvero profondo amore.Anche la Chiesa cattolicaha sempre dichiarato chegli atti sessuali tra personedello stesso sesso sonointrinsecamente disordina-ti, cioè contrari alla leggenaturale.Tutte le volte che ci tro-viamo di fronte a un’in-frazione, più o menograve, della legge di Dio,dobbiamo fare una nettadistinzione tra il peccato eil peccatore: il primo vacondannato a differenzadel secondo. Noi infatti nonconosciamo quale grado diresponsabilità ha colui cheinfrange la legge. A questoproposito la ConferenzaEpiscopale Statunitensepubblicò un messaggio daltitolo “Pur sempre nostrifigli”. Un messaggio pasto-rale per rivolgere parole difede, speranza e amore aquei genitori che necessi-tano della presenza amore-vole della Chiesa in unmomento che può esserefra i più difficili della lorovita. Ed essere d’aiuto asacerdoti e collaboratoripastorali che sono spesso iprimi ai quali i genitori o iloro figli confidano i loroconflitti e le loro ansie.Pur sempre nostri figli è la

ATTO IMPURO CONTRO NATURA: IN CHE CONSISTE QUESTO PECCATO?don Riccardo Pecchia

mano tesa ai genitori e aglialtri familiari, per offrireloro una visione nuovadella grazia presente nellavita familiare e dell’ ine-sauribile misericordia diCristo nostro Signore.La stessa distinzione dob-biamo tenere nel valutareil comportamento omoses-suale o, come scriveva ilCatechismo di Pio X, ilpeccato impuro contronatura. In questo caso noidobbiamo sempre stabilireuna netta e doverosa diffe-renza tra il giudizio diun’azione cattiva in se stes-sa, da condannare, e il giu-dizio morale sulla personache la commette, giudizioche deve essere moltocauto, perché nessuno puòvalutare il grado di respon-

sabilità della persona cheha compiuto quell’azione.Gesù ordina senza mezzitermini: non giudicate enon condannate, perdona-te, la stessa misura cheusate con gli altri, saràusata con voi.Certo l’inclinazione omo-sessuale costituisce per lapersona umana una duraprova. Essi vanno accolticon rispetto, con delicatez-za, senza ingiusta discri-minazione, dice il Catechi-smo della Chiesa cattolica(n. 2358). Per conservarsicasti essi devono attingerecon fede alla preghiera ealla grazia sacramentale.È tramite la comunità deisuoi fedeli che Gesù offrea tutti speranza, aiuto eguarigione, di modo chetutta la famiglia dei figli diDio possa continuare a cre-scere nell’intima comunitàdi vita e amore intesa daDio e come ci dice l’apo-stolo Giovanni nella suaprima lettera: «Nell’amorenon c’è timore... 1’amoreperfetto scaccia il timore»(1 Gv 4,18).

Non commettere atti impuri

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ESSERE PAZIENTISignifica essere saggi, anche se non estranei ai folli;significa essere forti, ma non per distruggere i deboli;giocare con i bambini, non come padri,ma piuttosto come compagni disposti ad imparare i loro giochi.Significa essere semplici e ingenui con i vecchi e le vecchie,e sedere con loro all’ombra delle antiche querce,anche se si incede ancora al fianco della primavera;significa seguire la bellezza,anche quando vi guiderà sull’orlo del precipizioe benché essa abbia le ali e voi no, e varcherà il precipizio, seguitela, poiché dove non esiste bellezza nulla esiste.Significa essere derubati, ingannati, sì,e fuorviati, intrappolati e poi derisi,e ciononostante guardare dall’alto edal più intimo di voi stessi con un sorriso,sapendo che una primavera verrànel vostro giardino a danzare nelle foglie,e un autunno verrà a maturare la vostra uva;sapendo che se una sola delle vostre finestreè aperta a oriente (leggi Dio) non sarete mai vuoti.Sapendo che tutti quei ladri e malfattori,quegli imbroglioni e disonesti sono vostri fratelli in stato di necessità, e che anche voi siete forse come loroagli occhi degli abitanti benedetti della Città invisibile, che sta sopra questa città.

(Kahlil Gibran)

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Non commettere atti impuri

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vita e della morte, dunquecon Dio, Signore di esse(cfr i codici di purità nellaTorah, in Lev 11-16 e 17-26).Tra l’altro, per gli autori delLevitico, la santità di Diosignificava integrità e com-pletezza, di conseguenzaanche la creazione, peressere santa, deve esserecosì. Perciò, ad esempio,nei confronti del lebbroso:egli era considerato impu-ro, non tanto per la malat-tia in sé, e neppure per isuoi segni sulla pelle, maper il suo aspetto pezzato.Infatti l’essere umano inte-gro e completo dovevaessere completamenteuniforme (cfr Lev 13,12-13). Così per la donnadurante le mestruazioni o ilparto, essa era impura per-ché perdeva qualcosa dellasua integrità naturale.Altro motivo di impuritànasce dalla mescolanzacon cose diverse; così ciòche appartiene a due spe-cie diverse non può entra-re in unione sessuale oquasi sessuale… oppure,più semplicemente, ilmembro circonciso delpopolo eletto, non potevaentrare in contatto con ipagani, altrimenti ne rima-neva impuro.Essendo le questioni dellapurità nel mondo giudaicodi importanza vitale, nederivò che anche per i cri-stiani questo fu un temacruciale (leggi le diatribetra la “scuola” di S.Paoloe quella dei giudeo-cri-stiani). Tuttavia Gesùaveva risolto il problemadei cibi impuri, afferman-do che non è ciò che entranell’uomo che lo rendeimpuro ma ciò che vi esce(cfr Mt 15,1-20; Mc 7,1-23). Anzi egli stesso nonsi mostra preoccupatodella separazione, fre-quentando di sua scelta ipubblicani, i peccatori, ilebbrosi (tutte categorieimpure), per di più rifiutae ridicolizza le preoccupa-zioni dei farisei per le puri-ficazioni delle mani e perla purità della mensa (cfr

Lc 11, 37-42). Partendodall’atteggiamento di Cri-sto, anche la Chiesa delleorigini farà un salto di qua-lità, secondo l’evangelistaLuca, il momento crucia-le di ciò, è il battesimo delcenturione romano Corne-lio (cfr At 10-11).Quindi mentre per Israelela purità apriva l’accessoal tempio, e, tramite essoa Dio. Per i cristiani pre-vale una diversa compren-sione della dinamica delrapporto con Dio: è la gra-zia che apre l’accesso aGesù e, tramite lui, a Dio.Il punto essenziale diquanto detto è che la puritàfisica è radicalmentesubordinata a un altrogenere di purità che siriscontra a livello di inten-zione (cfr Lc 11,37-42).Perciò i Vangeli ci mostra-no come Gesù abbia sca-valcato tutto il problemadella purità fisica in favo-re della purità metaforicadel cuore. In altre paroleegli sostituisce all’impu-rità fisica l’impurità delcuore. Perciò solo l’inten-zione di fare del malerende impuro l’atto. Neconsegue che per i cristia-ni la purità fisica non è piùun elemento determinantedel loro rapporto con Dio.Ma c’è uno sviluppo ulte-riore, nel pensiero neote-stamentario (evangelisti eS.Paolo), la vera impuritànon consiste in specificicibi o in atti sessuali, nellalebbra o nei cadaveri, manell’arroganza, nella cupi-digia (attaccamento sfre-nato al denaro agli onori eal potere) e in altri pecca-ti di oppressione e di disor-dine sociale. Solo in que-sta nuova prospettiva certiatti sessuali sono “impu-ri”. La sete di possesso enon la contaminazione fisi-ca li rende tali. Di più, peril pensiero paolino, la con-taminazione è qualunquecosa porti la discordianella comunità; la puritàcristiana significa perse-guire la pace con tutti equesta inizia dalla purez-za del cuore. (GC)

o sempre visto lapersona come il con-tenitore di qualcosa.

Ognuno di noi racchiude un“dentro”, sconosciuto il piùdelle volte a noi stessi.È da lì che viene quellavoce che ci approva odisapprova quando com-piamo azioni, le più dispa-rate.Forse quello è il nostro “C”,come chiamiamo il nostrohard di sistema, dove sonoraccolte le nostre esperien-ze, ma anche quelle deinostri predecessori, fino adiventare una specie di codi-ce comportamentale, unalegge, cioè, venutasi a deter-minare dagli usi e costumipropri della specie umana.Ma la nostra discendenzaè pur sempre animale. Cosiavviene che, accanto alleesperienze di umanità inprogressione, che portanoa conquiste sempre più alte,sopravvivano gli istinti checerchiamo, come megliopossiamo, di mettere atacere. Le famose “tentazioni” altronon sono se non un riemer-gere, di tanto in tanto, di que-sti istinti che pungolano cosìbene la nostra carnalità finoal punto da essere ritenuti,soprattutto dall’opinionepubblica di oggi, irrinuncia-bili e per certi aspetti grati-ficanti.Rispetto a questo, granderesponsabilità è da addebi-tare alla liberalizzazione deicostumi, che, con la scusa direcuperare quanto a traspa-renza e coerenza, ci spronaad allontanarci sempre piùdalla meta che ci dovrebbeessere propria.La nostra meta su questaterra, infatti, non è quella disoddisfare solo il nostroessere materia, ma, attraver-so la materia, dare gloriaall’opera del creato perpe-tuandolo nei secoli.Posso ammazzarmi di fati-ca in palestra, sottopormi ad

operazioni per aumentare e/odiminuire zone del miocorpo, posso acquistare capidel mio guardaroba dallamaison più alla moda, ebbe-ne, più raggiungo la perfet-ta corporeità più mi allonta-no dalla mia spiritualità per-ché, prediligendo di “colti-vare” solo una parte del mioessere, inevitabilmente deter-mino una dicotomia non piùsanabile con la parte piùrecondita della mia personae che, guarda caso, è quelladeterminante. E così avviene che un belgiorno quella voce cheviene dal nostro interiore sifarà sempre più labile eincomprensibile. Qualcu-no di noi non la sente giàpiù. Però, non è un grossoproblema, pare. Ci sono laTivvù, le riviste specializ-zate a dirci come fare perproseguire e tirare a cam-pare nel migliore dei modi. Spesso la posta dei lettorici orienta a risolvere alcu-ne situazioni personali, èvero o no?E che dire delle previsionizodiacali? Un oracolo a volteha funzione di prevenzionerispetto a decisioni impor-tanti e il famoso adagio “Diche segno sei?“ è il tormen-tone con il quale si apronoconversazioni anche impor-tanti.Sono tutti questi riferimentia determinare le nostre scel-te ma, poiché sono ugualiper tutti, ecco che si deter-minano degli input permasse di persone che sivestono tutte uguali, parla-no alla stessa maniera ger-gale, si muovono allo stessomodo. Queste similitudini diatteggiamenti si chiamanomode.

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“UN ATTO ESTERNO PUÒINQUINARE L’INTERIORITÀ?”Marisa Alessandrini

LA PURITÀ NELLA BIBBIA

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mente riferibili alla carne.Il percorso del concettodella purezza nella storiadell’uomo ha un inizioconcretamente materiale:anche dal più semplicedocumentario sugli ani-mali, si intuisce che il futu-ro di una specie dipendedallo scegliere il partner‘migliore’. Ecco, da moltotempo l’uomo legge partedi questo ‘migliore’ come‘puro’. Purtroppo, gli èsempre rimasto congenia-le pretendere la purezzafisica altrui partendo dalpresupposto che lui era giàpuro. Le cose sono peggioratequando si è cercato diestendere questa qualità aduna razza. È impossibilenon pensare ai disastri perquesta causa che, innume-revoli, la storia ci riporta.La purezza è istituzional-

mente una virtù cristianama è anche un valore reli-gioso, non sempre positi-vo, per molti altri credi.Sacrifici di cuccioli, dibambini e di giovani, sonoriportati in ogni epoca sto-rica e in ogni popolazioneo tribù. Se la tenera etàdegli esseri viventi è lamigliore rappresentazioneche abbiamo della purez-za, perché sprecarla?Non rispettarsi equivale asminuire il valore dell’unica vita di cui disponia-mo. Rispetto. Forse questaè la parola che conducedalla semplice buona edu-cazione al valore chediamo alla nostra vita.Rispetto, della propria per-sona, del proprio corpo,della propria sessualità. Prima di essere un valorereligioso, la purezza èvalore di vita.

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bbiamo già accenna-to a questo aspettonello scorso numero

de La Voce, all’allarmantedato che vede oggi tantecoppie, in crisi, passare inun attimo dai gradini del-l’altare a quelli del tribuna-le, per la separazione. Ri-flettevamo sulla nostra pre-parazione al matrimonio:un tempo breve ma intensodi riflessione e preghiera,attesa e ansia, in cui ci sia-mo interrogati reciproca-mente su tanti aspetti dellanostra futura vita insieme e,nonostante ciò, tanti ne ab-biamo lasciati inesplorati.Molti giovani pensano sialimitante da parte dellaChiesa permettere i rappor-ti sessuali tra l’uomo e ladonna solo se sposati. Tut-tavia questo spartiacque –che poi è un sacramento –non è che un modo per av-valorare ancor di più unpasso di per sé fondamen-tale per accompagnare conla grazia di Dio la vita di

Il guaio è che le mode stan-no ora orientando anche glispazi propri della nostra inte-riorità e così andiamo sem-pre più a compiere azioni, amio avviso del tutto stan-dardizzate, ma che rappre-sentano il grosso rischio diandare a modificare quellache è la nostra interiorità.Perché, come ho detto inpremessa, essa non è immu-tabile, ma è la risultante dellenostre esperienze e se lenostre esperienze sono zero,zero varrà quello che accan-toneremo.Sì, purtroppo, questo gruz-zolo che stiamo accanto-nando è carta straccia, nonvale nulla.E per di più lo andiamosostituendo a quello che,attraverso i desideri, il san-gue, il DNA, i nostri prede-cessori ci avevano bene omale trasmesso.

a purezza ha ilfascino dei valoriassoluti. Sebbene

difficile in questo mondo,ci lasciamo affascinaredalla nostra mente che ciillude di averla a portata dimano. La qualità definitadall’assenza di elementiestranei, può portare all’os-sessione di chi, per quantisforzi possa compiere, nonriesca a raggiungerla. Ilsuo ascendente nelle ideee nelle ideologie degliuomini è molto forte quan-do rappresenta l’immunitàda intenzioni e da azionipeccaminose, specificata-

coppia.Inoltre la castità prematri-moniale è una preparazio-ne importante per affronta-re le difficoltà che inesora-bilmente costelleranno an-che la relazione sponsale.Pensiamo a momenti dilontananza, di difficoltà, dimalattia, durante i quali sideve imparare a starsi ac-canto con pazienza e senzaattendersi nulla in cambio.Ma nel titolo c’è un termineche supera di gran lunga lacastità ed è purezza. Cioèuna castità non solo fisica,come spesso viene intesa,ma mentale e spirituale, cheabbraccia pensieri e desi-deri, oltre che parole e azio-ni. Una castità che permet-te di essere davvero nudi,uno di fronte all’altra, sen-za preconcetti e senza giu-dizi di sorta.Essere veri, essere noi, coni nostri limiti umani da tra-scendere per trasfigurarsi.In due, per un amore final-mente bello!

Non commettere atti impuri

QUANDO LA PUREZZA RENDE L’AMORE PIÙ BELLOEmanuela Bartolini e Marco Polidori

MA LA PUREZZA È UN VALORE SOLO RELIGIOSO?Annamaria Rospo

A

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l 10 novembre scor-so Michel Abè, gio-vane seminarista

che aiuta in parrocchia daalcuni anni, è stato ordina-to diacono a Roma, nellachiesa dei Sette Santi Fon-datori.Ognuno di noi ha una suavocazione, quella di Michelè di servire Dio attraversola comunità dei fedeli.S.Paolo dice che diversisono i carismi ma uno soloè lo spirito: quello del ser-vire per amore. Per questo ogni battezzatoè costituito “tempio delloSpirito Santo” (1Cor 6,19).Perciò, al di là della sceltadi vita che si può fare, inognuno di noi c’è la pre-senza, la dimora di Dio.All’ordinazione diaconaleha partecipato una partedella nostra comunità: ilcoro parrocchiale, il grup-po adolescenti il parroco ealcuni laici.Nell’attesa prima dellacelebrazione era evidenteche ognuno portasse den-tro un po’ di emozione,

l’ansia dell’attesa, lo sguar-do vigile per vedere se tuttoera pronto.Finalmente, tutto ha avutoinizio con la processioned’ingresso alla presenza delvescovo mons. EmeryKabongo. Non è faciledescrivere tutta l’emozio-ne e la gioia che si respira-va nell’aria. Tuttavia vi eraun senso di soddisfazioneper l’obiettivo raggiunto.Ma spesso le grandi emo-zioni, i grandi eventi, por-tano dietro anche grandisacrifici, la strada non sem-pre è diritta, però la pazien-za, la speranza della fede el’amore di Dio, danno laforza di aspettare conumiltà la sua volontà. Dopola celebrazione c’è stato unmomento di fratellanza, eramolto bello vedere le varieculture presenti condivide-re insieme oltre che lagioia, anche i vari piattitipici. Mi ha colpito moltoanche la grande semplicitàdel vescovo pronto a sorri-dere e a scambiare unaparola con tutti.

LA PUREZZA DI UNA VITA DONATALuciano Cazzato

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Non uccidere

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uelli che danneggia-no la nostra anima equella degli altri”,

“come dire... auto provo-carsi piacere fisico: lapedofilia, l’abuso di mino-ri e di persone non con-senzienti…, gli atti fatti perprovare solo piacere”.“Anche fare l’amore usan-do contraccettivi e non perprocreare”: queste alcunerisposte riportate su unquestionario che chiedevaesplicitamente a ragazzidelle scuole medie supe-riori “che cosa è impuro”.

Il sesto comandamento,nella dizione biblica, è ‘noncommettere adulterio’.Così appare in Esodo 20,14, così è ripetuto in Deu-teronomio 5, 18.Nel dire tradizionale poi èinvalsa la formula, a tuttinota, ‘non commettere attiimpuri’, che è una dicituraformulata nel Concilio diTrento.Questo è il comandamen-to con il quale forse tro-viamo più compromessi,tanto che alla fine riuscia-mo a fare quello che

pe avrebbe dovuto ripu-diare Maria perché incintasenza che lui avesse avutorapporti. Quante persone,a lui vicine, gli avrannodetto che era un pazzo adaccettare lei e quel figlionon suo! Chissà con quan-ti avrà dovuto chiudererelazioni perché lui, testar-do, aveva dato retta ad unsogno.E’ incredibile da pensareora ma Gesù non sarebbenato perché la legge avreb-be ucciso lui e sua madre,per lapidazione. Un meraviglioso gesto d’a-more che ha permesso aDio di incarnare il proget-to di salvezza. Un linguag-gio d’amore che è espres-sione di tutta la vita diGesù (“Avete inteso che fudetto: Non commettereadulterio; ma io vi dico:chiunque guarda una donnaper desiderarla, ha già com-messo adulterio con lei nelsuo cuore”; “Chi è senzapeccato scagli la prima pie-tra”) stravolgendo quelleche fino ad allora eranocertezze, leggi, ipocrisie,comuni pensieri e comunesentire.Se proviamo a leggere conl’amore i comandamenti,con il linguaggio che Gesùci ha insegnato, facciamoesperienza che la salvezzadi Dio passa solo attraver-so l’amore.Perché l’amore, al contra-rio del piacere che amasolo ciò che dà soddisfa-zione, ci dà soddisfazionesu ciò che si ama. Nell’amore troviamo piace-re in ciò che amiamo laddo-ve siamo capaci di donare.

vogliamo! Gli atti impuri,sempre citando ilquestionario postoagli studenti, siriferiscono soprat-tutto all’adulterio,ai rapporti primadel matrimonio ealla masturbazione,ai rapporti occasio-nali, o comunquequelli che sonosolo frutto del pia-cere!Si ritiene, quindi, che lapurezza riguardi fonda-mentalmente la sfera ses-suale. C’è una fitta ed attentaregolamentazione a riguar-do, fatta da prescrizionirigide e meticolose.Nell’idea cristiana dell’a-more i rapporti devonoavvenire solamente con lapersona con cui si affrontatutta la vita, e in effetti è unqualcosa che completa l’u-nione che si ha dal matri-monio!Deve essere un frutto del-l’amore che si ha versol’altra persona e non unafonte di piacere proprio!Ma attenzione, perché,anche all’interno del sacra-mento matrimoniale nontutto è concesso ed è puroe se si vuole rimanere nelleregole della “legge” èmolto difficile dividere ilcapello in quattro comeviene richiesto. È chiaro che la “impurità”anche se con differenti pesiè un peccato che riguardatutti. Nessuno escluso. Per-chè non sempre la puliziedella facciata corrispondealla pulizia degli interni(passatemi l’esempio pro-fessionale). Quindi atten-zione a dare giudizi di con-danna.Cosa fare quindi se si vuolevivere nella purezza?Abbiamo da poco vissutoil santo Natale.Mi ha sempre fatto riflet-tere come la nostra salvez-za sia nata da una “ tra-sgressione di una legge del-l’antico testamento”Seguendo le regole dell’antico testamento, Giusep-

QUANDO IL SENSODEL PUDORE CUSTODISCE I VALORISilvana Petti

a mia generazione,quella degli anni’50 per intenderci, è

stata una generazione di “transizione”, vale a dire chenoi figli di quel periodo,contavamo poco o quasinulla rispetto ai genitori edironia della sorte contiamopoco o quasi nulla comegenitori.Siamo cresciuti in famigliein cui esisteva il senso reli-gioso, il senso dell’ educa-zione, il senso del pudore.In quei tempi i genitoriavevano sempre ragione enoi ci fidavamo anche secontestavamo. Ci accon-tentavamo di poco e veni-vamo educati con sguardie con esempi che i nostrigenitori ci davano a costodi sacrificio.La mia esperienza nel-l’ambito familiare è statasofferta ma sicuramentepositiva perché mi ha for-tificato e mi ha preparatoalla vita. Gli insegnamenti ricevutihanno guidato le mie scel-te perché mio padre e miamadre non smettevano maidi educare.

I loro messaggi arrivavanosempre puntuali.Mio padre dopo 25 anni dimatrimonio, per entrare incamera da letto di miamadre bussava delicata-mente alla porta e chiede-va permesso.Questo certamente ha con-dizionato la mia vita, hoimparato il rispetto, la sen-sibilità, la dignità che è unvalore irrinunciabile.Ho imparato che la sessua-lità non è solo un istinto mal’espressione di un senti-mento profondo e maturoper realizzare un progettodi vita.L’amore che mi è stato tra-smesso porta in sé il sensodel pudore che rende subli-me la vita in due e custodi-sce tutto ciò che si costrui-sce insieme. E proprio perquesto, ancora oggi è cosìforte in me questo senti-mento. Spesso i miei amicie la mia famiglia ironizza-no quando arrossisco se sitoccano “certi” argomenti.Eppure, visto a cosa ha por-tato il permissivismo, lalibertà anzi il libertinaggioe la perdita di quel sensodel pudore che rendevaspeciale ogni momento,penso che per fare un saltodi qualità si dovrebbe tor-nare un po’ indietro e riap-propriarci delle tante coseche davano un senso allanostra vita.

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CIÒ CHE È “IMPURO” NEL SENTIRE COMUNEFrancesco Di Cataldi

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Attività

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e regole sono puntofondamentale e dipartenza della vita

quotidiana, familiare e non.La prima regola della vitaè rispettare le regole che lacompongono…Ed allora… nella mia vita:quando lavoro rispetto leregole del datore di lavoro;quando guido rispetto leregole del codice della stra-da; sono un cattolico per-ciò rispetto le leggi di Dio;sono uno scout e quindirispetto le leggi dello scau-tismo…Regole di vita, di gioco, difede, scout, regole intutto…Tanto tempo fa Dio diedeagli uomini delle leggi per-ché potessero aiutarli acondurre una vita giusta,corretta e decorosa, da per-mettere agli stessi di meri-tare il dono di entrare inquel Regno verso cui stan-no camminando.Quindi esse sono anzituttoun patto, un’alleanza conDio che ha già tenuto fedeai suoi impegni, dando conciò garanzia di non veniremeno alla sua fedeltà. Idieci comandamenti sonol’indicazione di un percor-so, verso una terra pro-messa nella quale non si èancora entrati.Quindi come i comanda-menti sono un patto, unalleanza con Dio anche lalegge e la promessa scoutsono un patto ed un impe-gno sia verso se stessi cheverso gli altri.Baden Powel (Fondatoredel movimento scout), haritenuto che ogni scout almomento della propria pro-messa doveva assumersidegli impegni ed averedelle regole che gli indi-cassero quale fosse il modomigliore per dimostrare chiè veramente uno scout ecome deve comportarsi perrimanere tale. B.P. soleva

dire: la nostra fedeltà piùalta è verso Dio e possia-mo dimostrarla compiendoi nostri doveri verso la reli-gione a cui apparteniamo emantenendo la nostra pro-messa scout.Quindi soltanto chi rispet-tava i comandamenti diDio poteva alla stessamaniera rispettare quelliscout, infatti è da essi chesi è ispirato quando ha for-mulato gli articoli dellapromessa.Inoltre soleva dire spessoche lo scout è quello che dàil buon esempio, non diceparole sconvenienti… Èpuro in pensieri, opere edazioni… e questo ci ricor-da il 6° comandamento:“Non commettere attiimpuri”.La legge è un breve deca-logo di atteggiamenti inte-riori e di valori morali chedanno una direzione alragazzo.Il decimo articolo dellalegge investe diversi campidella vita umana: quellopsicologico, affettivo, ses-suale!È chiaro allora che parlaredi purezza è parlare dimaturità dell’individuo,della sua capacità di aprir-si all’altro, in modo auten-tico (puro) senza ricerchesotterranee, senza secondifini, ma nella bellezza enella limpidità dell’incon-tro con l’altro, visto comeamico che ti sta di fronte ecome possibilità di dono dite.Il dialogo vero proi-bisce di usare l’altrocome un oggetto peri bisogni poco chiaridella persona egoi-sta.Quindi uno scoutcome si comportaper rispettare l’art.10 della legge?Rimanere puro neipensieri, nelle paro-le ed azioni.Lo scout è chiamatoa costruirsi, apren-dosi agli altri insenso comunitario.Chi non si sforza disuperare il suo pic-

“LO SCOUT È PURODI PENSIERI,PAROLE E AZIONI”Luigi Del Sindaco

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colo mondo individualecerca unicamente soddi-sfazione per sé e rifiuta diarricchirsi degli altri, vienemeno ai principi dellalegge e promessa scout,oltre che agli insegnamen-ti di Dio.Lo scout ha il cuore puro,perciò non si perde in cosedi poco conto, non si vendeper interesse, è sincero,cioè tutto di un pezzo,leale, non presenta tantefacce a seconda delleopportunità, come fannocoloro che non hanno ilcoraggio delle proprie ideee posizioni. Si mette a ser-vizio delle persone, dimo-strando con i fatti quanto ilsuo cuore sia puro e pienodi amore verso gli altri,mettendo in pratica gliinsegnamenti di Gesù, enon si serve di essi, liberoda ogni strumentalizzazio-ne sessuale, di potere e diinfluenza.Non consente di essereposseduto o strumentaliz-zato in maniera esclusiva.Vedi certe amicizie, quelleche ti trascinano in attinegativi e contrari allalegge scout e di Dio, vedigli atti di vandalismo checommettono certi giovani,vedi le parolacce che dico-no, che tengono comporta-menti non decorosi, ecc…Lo scout ha una buonaconoscenza e un rapportopositivo con il propriocorpo in quanto dono diDio e fonte di relazione con

gli altri e con l’ambiente,questo quindi vuol direaccettarlo e averne cura,ricercare ritmi naturali divita, esprimere e vivere lapropria sessualità in manie-ra sana e non morbosa, néperversa.Quindi si può dire che que-sto articolo della legge è ilpresupposto di una seriamaturazione affettiva, psi-cologica, intellettuale edoperativa, se si vuole cre-scere e diventare un uomoarmonioso e libero, unuomo capace di dare qual-cosa di autentico agli altri,e capace di cogliere il verodegli altri, senza mailasciarsi strumentalizzare,deve sempre rispettare que-sto articolo della legge.Si può dire che essere purisignifica essere totalmentese stessi, cioè realizzarel’intero nostro progetto divita che un giorno Dio nelsuo grande amore ci affidòe di cui un giorno ci chie-derà conto.Oggi il comportarsi inmaniera pura non è inco-raggiato da quello che sivede negli ambienti dovevivono i nostri giovani, manoi ci proviamo, con inostri ragazzi, ed è per que-sto che se una persona sacomportarsi civilmente,senza parole volgari, osce-nità e trivialità, tutti lo cer-cano e lo stimano. Spessoi ragazzi scout vengonoadditati e derisi dagli altricome scemi, stupidi, non

“tosti” come loro, mainvece sono soltantoragazzi che si metto-no in gioco con altreregole, che li rendono,appunto, stimati, affi-dabili e sicuramentepiù meritevoli di esse-re amati.Interroghiamoci sem-pre per vedere quantosiamo rispettosi delle“regole” di vita, e senon ci riconosciamoabbastanza puri, dob-biamo fare “del nostromeglio” per migliora-re e correggere i nostrierrori, il nostro stile divita.

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VIETNAM: Dopo Cina e Indiaè il Vietnam la meta degli in-vestimenti in Asia AsiaNews - dicembre 2007 Gli investimenti in Asia re-stano in crescita, soprattut-to in Vietnam che è il ter-zo paese, dopo Cina ed In-dia, ad essere considerato“più attraente” dagli inve-stitori.Secondo l’Asia businesscouncil, che riunisce i re-sponsabili esecutivi digrandi compagnie asiaticheo internazionali che opera-no “significativamente”nel continente, negli ultimi12 mesi sono cresciuti gliinvestimenti in Asia. LaCina resta al primo posto(il 61% delle imprese vi hainvestito), seguita da India(36%), Vietnam (25%) eSingapore (22%). Pur restando la prima de-stinazione degli investi-menti, la Cina però ne havisto una diminuzione, chel’anno scorso riguardava-no il 77% delle imprese. Asalire sono l’India, con il45% che progetta investi-menti nei prossimi tre an-ni ed il Vietnam, con il42%.

––––––––PAKISTAN: La vittoria dell’Isi PeaceReporter – dicembre2007 “So esattamente chi mivuole uccidere”, disse Be-nazir Bhutto dopo esserescampata all’attentato del-lo scorso 19 ottobre, pun-tando il dito contro l’Isi: ipotentissimi servizi segre-ti pachistani. “Sono statigli uomini legati all’ex re-gime di Zia-ul-Haq che oraalimentano il fanatismo el’estremismo. Queste per-sone hanno un grande po-tere e sanno che lo perde-ranno se in Pakistan tor-nerà la democrazia”. L’Isidi Zia-ul-Haq. Il generale MuhammadZia-ul-Haq salì al potere inPakistan il 5 luglio del1977 con un colpo di statoche depose il governo de-mocratico del primo mini-stro Zulfikar Ali Bhutto,padre di Benazir, che fu

sommariamente processa-to e poi impiccato. Zia, musulmano integrali-sta, impose al Paese un re-gime di impronta forte-mente islamica, emettendodecreti e ordinanze tesi afare del Pakistan una so-cietà islamica basata sullasharìa. Negli anni ‘80, durante laguerra in Afghanistan trasovietici e mujaheddin, iservizi segreti di Zia di-vennero il braccio operati-vo della Cia statunitenseper il reclutamento, l’adde-stramento, il finanziamentoe l’armamento dei combat-tenti islamici afgani.

––––––––MEDIO ORIENTE: Il prezzodell’embargoPeaceReporter - Gaza City– dicembre 2007 E’ un po’ come avere a chefare con lo sciopero dei ca-mionisti dei giorni passatiin Italia. Non entra piùbenzina, i generi alimenta-ri iniziano a scarseggiare,i rifiuti non vengono smal-titi, le consegne dei farma-ci rallentano. Però inveceche l’emergenza di un paiodi giorni, è quella di mesi,che porta al deteriorarsidelle condizioni di vita egetta la popolazione nellaprostrazione totale e ali-menta la rabbia. Siamonella Striscia di Gaza, cheda quando è stata dichiara-ta da Israele “entità ostile”a seguito alla vittoria diHamas nel giugno 2007, èstata sottoposta ad un as-sedio senza precedenti conil blocco delle merci al va-lico di Karni, i tagli allafornitura di energia elettri-ca, ai rifornimenti di car-burante e alla possibilità dimovimento della popola-zione.

quanto ogni persona siaesternamente diversa dal-l’altra, c’erano ragazzivestiti da punk, altri aveva-no uno stile dark, altri eranopiù semplici, altri più appa-riscenti e altri ancora anda-vano vestiti in modo ele-gante quasi da intellettuali.Mai c’eravamo accorti cosìconcretamente di quanto siasvariato il mondo! Ai nostriocchi li vedevamo comepersone strane, ma poi hocapito che in fondo tuttisiamo un po’ strani! E allo-ra abbiamo compreso chele persone non vanno maigiudicate per l’aspetto fisi-co o per come si mostranoin pubblico, ma per comesono dentro. Se fossimotutti uguali la vita sarebbemolto più noiosa e passe-remmo il tempo a cercarequalcosa di diverso. Perciòlo sapete che vi dico, siamocontente di essere diverse!La nostra passeggiata èstata lunga, ci siamo rifo-cillati per benino e poisiamo andati a visitare unpiccolo negozio di fumettiper vedere finalmente ilprimo libro di Paolo, ilnostro fumettista. Al veder-lo non credevamo ai nostriocchi:.. è bravissimo!

Quando siamo tornatiindietro, siamo rimasticolpiti da una grandecinta di lucette attornoun palazzo, era illuogo dove lavorava-no gli stilisti dellaFendi, e non potetecapire che stuporequando don Riccardoci ha rivelato cheprima di farsi sacerdo-te lui lavorava lì. Cipensate, don Riccardodisegnava abiti per la

Fendi! Tornando a casa conil treno ci siamo resi contoche si era fatto tardi. Èincredibile come passa iltempo quando vorresti cheun giorno non finisse mai!Come abbiamo già detto cisiamo divertiti molto ecredo che conserveremo lefoto di quella bellissimagiornata aspettando la pros-sima! Ciao a tutti da Elisae Claudia!

Attività

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in prossimità delle festeaffollava i negozi e quellache correva senza motivosolo perché lo facevanotutti gli altri. Fortunata-mente ne siamo usciti sanie salvi! Dopo un po’ dicammino siamo arrivati allatanto sospirata Mostra deicento Presepi. Dovevamopercorrere un corridoio checi avrebbe fatto visitaretutte le tre aree in cui eraallestita la mostra. Proce-dendo, così, molto lenta-mente (anche troppo!)abbiamo iniziato il nostroviaggio tra quelle che eranole tradizioni e l’originalitàdei vari paesi del mondo. Ipresepi erano molto belli etutti diversi, rendevanobene quello che significafesteggiare il Natale: acco-gliere molto semplicemen-te e con tutto l’amore chedisponiamo, Gesù Bambi-no nei nostri cuori, come luiaccoglie noi tutti. Andava-no dai classici a quelli piùcreativi come quelli fatti disapone o di CD rotti; e c’e-rano quelli più complessi equelli più semplici comequello formato da baston-cini di legno o quello com-posto da ciottoli. Tutti vera-mente carini! All’uscita di

fronte a noi si allungava Viadel Corso affollatissima digente, luci, colori e soprat-tutto negozi! Così non c’èstato bisogno di convince-re i grandi a prendere partealla scia di persona che pas-seggiavano allegramente,perché si sono diretti daquella parte senza dirciniente, a parte di stare unitie molto attenti. Passeg-giando ci siamo accorti di

La Voce sul mondocontinua da pagina 1 DAI 100 PRESEPI... AI 100 NEGOZI

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––––––––INDIA, Orissa: attacco nottur-no di fondamentalisti contro imissionari di Madre Teresa AsiaNews - dicembre 2007 Continuano le violenzecontro i cristiani nell’Oris-sa. La notte del 27 dicem-bre una casa dei Missiona-ri della Carità, il ramo ma-schile dell’ordine di MadreTeresa, è stata attaccata daifondamentalisti indù aKandhamal. Il fratello Sa-dasananda e la casa Shan-ti Niwas di Madre Teresahanno subito violenze. At-taccato anche il conventodelle suore di san Giusep-pe di Annecy. L’attacco è avvenuto inpiena notte, nonostante ilcoprifuoco che regna nellazona. Le suore e il sacer-dote della missione sonofuggiti e sono nascosti nel-la foresta che circonda l’a-rea. Intanto, nella capitaleindiana i cristiani di tuttele denominazioni hannoorganizzato una imponen-te manifestazione contro leviolenze in Orissa.

––––––––CINA: All’ombra delle ultimesanzioniPeaceReporter - dicembre2007 Contratto record per il pe-trolio iraniano. Esclusivaper il gas birmano. Pechi-no sfrutta gli embarghi al-trui.Mentre la diplomazia statu-nitense usa il potere com-merciale di embargo comeleva per la sua politica este-ra, il suo maggiore compe-titore (in potenza), sfruttaabilmente i vuoti lasciatidalle politiche sanzionato-rie. La Cina ha infatti con-cluso nelle ultime settima-ne due accordi nel settoreidrocarburi di fondamenta-le importanza, legandosi anemici di Washington incerca di partner.

––––––––PECHINO autorizza due entiitaliani ad operare per le ado-zioni AsiaNews - dicembre 2007 Sono durate mesi le tratta-

tive e nel prossimo annoprenderanno ufficialmenteil via le procedure, anchese praticamente ci vorran-no un paio d’anni per ilprimo “arrivo”. La soddi-sfazione delle Ong Ciai eAibi nelle parole dei ri-spettivi presidenti. Il Ciaiè autorizzato ad operare inCina fin dal 1996 ed ha ap-poggiato, tramite sostegnoa distanza, un gruppo dibambini disabili, grazie adalcuni contatti con missio-nari del Pime.Nel 2008 decolleranno uf-ficialmente le procedureche permetteranno alle fa-miglie italiane di adottarebambini cinesi, anche se,per vedere le prime coppiecon i figli dagli occhi amandorla, occorrerà atten-dere probabilmente un paiod’anni.

––––––––CONTRO LA PENA DI MORTE,UNA VITTORIA “A METÀ”Asianews - dicembre 2007 Iran e Cina hanno conti-nuato ad uccidere condan-nati a morte, dopo la mo-ratoria votata all’Onu. Ildiritto alla vita va afferma-to per tutti: per il condan-nato e per il bambino findal suo concepimento. Apoche ore dall’approvazio-ne della moratoria sulla pe-na di morte, avvenuta al-l’Onu, Iran e Cina, fra imassimi sostenitori dell’e-secuzione capitale, hannomostrato il loro dispregioverso le conclusioni delleNazioni Unite. Queste notizie mostranoche la vittoria per la vita èsolo una vittoria “a metà”.All’assemblea dell’Onu siè votata una moratoria nonvincolante, che invita ipaesi che hanno nei loroordinamenti la pena capi-tale a sospendere le esecu-zioni. Votata con 104 sì, 29

––––––––IL BANGLADESH ha bisogno di risoAsiaNews - Dhaka - gen-naio 2008Il Bangladesh sta affron-tando una “catastrofe” neirifornimenti di riso. A lan-ciare l’allarme è il capodell’esercito nazionale,gen. Moeen U Ahmed, chesi è detto “molto preoccu-pato” per l’aumento verti-ginoso dei costi del cerea-le. Il riso è centrale nell’a-limentazione dei bangla-deshi, ma le calamità natu-rali dell’anno scorso han-no distrutto ingenti quan-tità di raccolto. Servonosubito 500mila tonnellate.Ma i Paesi donatori ri-spondono all’appello conscetticismo: il governo uti-lizzi le riserve di valutaestera per importare grano.

––––––––AFGHANISTAN: I burqa della pace PeaceReporter - dicembre2007 Le donne afgane scendonoin campo pubblicamenteper chiedere la pace, la fi-ne della guerra e della vio-lenza che da trent’anni in-sanguina il loro paese. Unevento epocale per l’Af-ghanistan, dove le donnenon hanno mai osato schie-rarsi pubblicamente. “Siamo stanche della mor-te”. Migliaia di donne sisono riunite contempora-neamente in sei diverseprovince afgane per prega-re per la pace. L’iniziativa,denominata ‘Preghiera na-zionale delle donne per lapace’, è stata coordinata daun gruppo di donne diKandahar. “E’ la primavolta nella storia dell’Af-ghanistan che le donne siorganizzano a livello na-zionale per chiedere la pa-ce”, dice Rangina Hamidi,una delle organizzatrici.Siamo stanche della mortee vogliamo urlarlo forte.Per farlo abbiamo scelto lareligione: trattandosi di unacosa religiosa i nostri ma-riti non si sono opposti aquesta iniziativa di pre-ghiera”.

astenuti e 54 no, la risolu-zione segna certo un passopositivo nel rispetto dei di-ritti umani perché sottin-tende che lo stato non èproprietario della vita del-l’uomo, nemmeno del peg-gior criminale.

––––––––LA CHIESA ha il dovere dievangelizzare, che è anche suodiritto irrinunciabileAsianews - dicembre 2007Un documento della Con-gregazione per la dottrinadella fede nega valore siaalle teorie relativistiche cheaffermano la non necessitàdell’annuncio di Cristo, siaa quelle che esaltano unapretesa uguaglianza di tut-te le fedi per condurre allasalvezza. Il rapporto tramandato missionario, dia-logo, rispetto della co-scienza e libertà di religio-ne ha implicazioni ecume-niche: il rispetto verso i cri-stiani non cattolici non ne-ga la possibilità di conver-sione, che non è proseliti-smo. La Chiesa cattolica, cosìcome ogni cristiano, ha ildovere ed anche il “dirittoirrinunciabile” di evange-lizzare, di annunciare cioèla buona novella e l’incon-tro con la persona di Gesù.Al conseguente rapportotra mandato missionario,rispetto della coscienza elibertà di religione è dedi-cata la “Nota dottrinale sualcuni aspetti dell’evange-lizzazione”, resa pubblicadalla Congregazione per ladottrina della fede.

––––––––ETIOPIA, Ogaden, la guerrasotterranea Popoli - dicembre 2007 Regione a maggioranza so-mala, è terreno di scontrofra truppe etiopi e indipen-dentisti. La popolazione èallo stremo, ma gli allarmidella cooperazione inter-nazionale cadono nel vuo-to. Specie da quando lemultinazionali hanno ini-ziato a cercare petrolio eAddis Abeba è diventata ilmigliore alleato degli Usa.

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La Voce sul mondo

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La Voce con un po’ di sentimento

l giorno 17 gennaio’08 la SolidarietàSocietà Cooperativa

Sociale ha rinnovato il pro-prio Consiglio di Ammini-strazione. Il nuovo C.d.A.esprime la continuità lavo-rativa con il precedente edè in linea con i principi chehanno ispirato il nasceredella cooperativa.La “Solidarietà” ha inizia-to a muovere i primi passisul territorio di Ladispolinel 1986 grazie ad ungruppo di professionisti ecittadini volontari, consa-pevoli che solo con il di-retto impegno ed il propriomettersi in gioco si sareb-bero potuti raggiungeremiglioramenti nella vitasociale. Dalla costituzione ad oggila “Solidarietà” è stata pro-tagonista della realtà so-ciale nel distretto di Cer-veteri e Ladispoli ed ognianno ha rappresentato unasfida, vinta di passo in pas-so grazie soprattutto alleintuizioni ed alla dedizio-ne della sig.ra RosannaMazzei che fin dall’inizioha partecipato alla gestio-ne della Cooperativa e chedal 1995 ad oggi ne è statala Presidente, offrendosempre la sua opera a tito-lo di volontariato.Inizialmente il suo impe-gno l’ha vista rapportarsidirettamente con le perso-ne sole ed in difficoltà, po-

nendosi in atteggiamentodi ascolto delle loronecessità e garan-tendo risposteadeguate allediverse esi-genze.In seguito,con lungi-miranza, hasaputo tra-sformare lacooperativa in un’impresa sociale moder-na, promuovendo una co-stante ricerca di qualitànell’erogazione dei servizialla persona, riconoscendoagli operatori un ruolo fon-damentale nella program-mazione, con la consape-volezza che questa è lastrada per una efficace im-postazione delle relazioni“d’aiuto”.La cooperativa Solidarietà,in ottemperanza alle nuo-ve norme statutarie, chenon prevedono la rielezio-ne degli amministratori ol-tre tre mandati consecuti-vi, si trova suo malgradonella condizione di non po-terle riconfermare l’incari-co di Presidente, siamoperò certi che vorrà conti-nuare a mettere a disposi-zione la propria esperien-za e la propria opera perrealizzare gli obiettivi che

la nostra cooperativa siprefiggerà.Il nuovo C.d.A. esprimeprofonda stima ed un sen-tito ringraziamento per

quanto fin qui svoltodalla Presidente

Rosanna Maz-zei che ha sa-puto conser-vare costantenegli annil’impegno ela passione

iniziali, mante-nendo fermi i

principi della pro-pria “missione” di con-

tribuire al miglioramentodella qualità della vita siadelle persone in difficoltàsociale che degli operatorichiamati al raggiungimen-to degli obiettivi statutari;ed è con profondo senso diresponsabilità e gratitudi-ne che accoglie questo in-segnamento etico e mora-le, consapevole di guida-re una realtà che deve con-tinuare nella sua crescitaperché testimonianza dell’impegno civile di moltepersone.Sicuramente la dedizione el’opera fino ad oggi profu-se dalla Presidente Rosan-na Mazzei continuerannoad essere valori di riferi-mento per quanti operanonel sociale.

Il Consiglio di Amministrazione

urante un incontrodi catechismo unabambina osserva:

“Se io fossi stata al postodi Eva non avrei creduto alserpente e non avrei presoil frutto!”. Un altro bambi-no di rimando: “Se io fossistato al posto di Adamonon mi sarei lasciato con-vincere a disobbedire aDio”. Da qui rifletto che ilfrutto dell’albero proibitorappresenta la presunzionedi decidere cosa sia il benee cosa il male. È questa l’e-terna tentazione, attraentee giusta, per ogni uomo.Anche oggi la tentazionepersonificata è il “sedu-cente” serpente che si insi-nua con le proposte televi-sive. Queste ci dicono:quello che conta è averemolte cose, è avere suc-cesso… quindi segui la tuastrada e costruisci la tuafelicità solo con la tua intel-ligenza, la tua scienza, lapolitica.In questo periodo abbiamospesso occasione di incon-trare i genitori dei bambiniche si preparano alla primacomunione: è il momentoin cui si presenta il mes-saggio di Cristo per il nutri-mento spirituale e per unmiglioramento della vita.Allora dove prevale la corsaall’avere sempre di più èdifficile che questo mes-saggio attecchisca, sempli-cemente bollandolo come“fuori moda”, una storiad’altri tempi.Non è il caso di lasciarsiprendere dal pessimismoperché Dio sa manteneresempre le sue promesse e safar crescere la piccolasemente del suo regno, maè anche nostra responsabi-lità accoglierlo.Allora, soprattutto noi ope-ratori pastorali che siamo icristiani più impegnati nellavita e nell’animazione dellacomunità, dovremmo sen-tire il dovere di mostrare il

IRINGRAZIAMENTO E STIMA A: ROSANNA MAZZEI

vero volto della Chiesa (ilregno di Dio presente) nel-l’accoglienza e nell’amore.Arrivare a sentire, non solonelle parole, ma nei fatti, laparrocchia come una gran-de famiglia, non chiusa inse stessa, ma aperta e dia-logante. È ad ogni personache dobbiamo guardare consimpatia, con quell’amoreche sa scegliere i momentie le parole più adatti perrimettere ognuno a contat-to con Cristo che ama esalva.

IL TEMPO GIUSTOPER AMAREAnna De Santis

D

In merito alle note incre-sciose vicende accadutenei giorni scorsi a LaSapienza di Roma, laRedazione di questo gior-nale esprime solidarietà evicinanza spirituale alSanto Padre BenedettoXVI.E mentre gli rinnova la piùgrande stima perché guidasicura per il mondo catto-lico e cristiano, e voceautorevole per tutta l’u-manità, rimane ammirataper il bel gesto doppia-mente evangelico, di“soprassedere” alla prean-nunciata visita: infatti ciò,

SOLIDARIETÀ AL SANTO PADREda una lato è segno di tol-leranza e stile cristiano,dall’altro mette in atto laraccomandazione di Gesù,di scuotere la polvere daicalzari quando non si vieneaccolti come annunciatoridi pace.Altresì manifesta il ram-marico per la solita male-ducazione di frange estre-me composte da pochifacinorosi urlatori, che pre-tendono di condizionare lamaggioranza del popoloitaliano, e si fanno porta-bandiera di un’ “italietta”ideologizzata e fondamen-talista.

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ficazione edilizia e non so-lo quella residenziale maanche quella commerciale.Negli ultimi 10 anni nellaperiferia del comune di Ro-ma sono stati aperti 28 cen-tri commerciali, alcuni diessi delle vere cittadelle “delconsumo”. Nel prossimo fu-turo anche il nostro territo-rio sarà terra di conquista,anzi lo è già, basti pensareal Parco Leonardo di Fiu-micino, si prevede qualco-sa del genere anche nel co-mune di Cerveteri lungo lavia Aurelia. Ettari di terrasottratta all’agricoltura, et-tari di terra sottratti al pae-saggio, sostituiti dal ce-mento, dal traffico, dall’in-quinamento... dal caos.Dobbiamo difendere la no-stra ACQUA... sì, la nostraacqua, perché l’acqua è unbene comune e non unamerce in mano ad una SpA.Mi chiedo e vi chiedo unaSpA, società per azione, achi deve dare conto: agliazionisti o ai cittadini?... ecome si può fare coincide-re il risparmio idrico con ilprofitto?

GRATI AL SIGNORE

♥ PAGANINI FABIO e MELONI DONATELLA25° di matrimonio il 30 ottobre 2007

♥ CARRARA LUIGI e RATTAZZI GIULIETTA25° di matrimonio 23 dicembre 2007

♥ IANNETTA RODOLFO eMARRAZZA LEONTINA50° matrimonio 29 dicembre 2007

RINATI IN CRISTO

★ MERLINI MATTEObattezzato il 2 dicembre 2007

★ DEL PINTO CAMILLAbattezzata il 2 dicembre 2007

★ MACERA NOEMIbattezzata il 2 dicembre 2007

★ BOSCHERI MATILDEbattezzata il 2 dicembre 2007

★ MINATI ALESSANDRAbattezzata il 16 dicembre 2007

★ CECALONI TOMMASObattezzato il 29 dicembre 2007

★ PARTYKA ALEXbattezzata il 29 dicembre 2007

★ MANGO ELEONORAbattezzata il 5 gennaio 2008

★ CIOGLI CHIARAbattezzata il 12 gennaio 2008

★ DE LORENZO MELISSAbattezzata il 12 gennaio 2008

★ AZZARI VALERIObattezzato il 27 gennaio 2008

La Voce con un po’ di sentimento

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DIFENDERE LA NOSTRA ARIA,TERRA E ACQUAAldo Piersanti

l nostro territorio (eper territorio intendoquello che coincide

con la nostra diocesi di Por-ta- Santa Rufina), sta vi-vendo una vera trasforma-zione e questa farà scaturi-re delle emergenze che nelprossimo futuro non so conquale capacità riusciremo arisolvere.Abbiamo bisogno di una ca-pacità di “lettura dei tempi”e cominciare a difendere lanostra ARIA, la nostraTERRA, la nostra ACQUA.La nostra ARIA è più chemai inquinata dalle auto enel prossimo futuro dallacentrale del carbone di Ci-vitavecchia senza dimenti-care, nel breve periodo,l’ampliamento dell’aero-porto di Fiumicino e quellonuovo di Viterbo che avràripercussione anche sul no-stro territorio.Poi abbiamo il problema ri-fiuti, le discariche di Cupi-noro e Malagrotta sono ver-so la chiusura, quale alter-nativa... gli inceneritori ?Dobbiamo difendere la no-stra TERRA dalla cementi-

MAI DIMENTICATARossella,come facciamo a spiegarci la morte…noi piccoli anche se vecchi,noi in cammino anche se tanto stanchi di camminaree andiamo ripetendo che sei presso il Signore,e ci diciamo, per consolarci, che hai smesso di soffrire, ma da quel giorno,quel venerdì di gennaio,non abbiamo smesso di vederti, di sentirti,è per questo che a volte dubito della tua assenza,perché, vedi, tu continui a vivere con noi,non importa se vicina o lontana nello spazio e nel tempo,e se ascoltiamo in silenzioil battito dei nostri cuorisentiamo fra essi anche il tuo battito:sei più viva che mai in mezzo a quelli che hai amato,Rossella, ora ho capito:la morte non c’è per un cuore che ama!

(Marisa Alessandrini)

I

RIPOSANO IN PACE

✠ BATTISTA ARNALDOdeceduto il 1° dicembre 2007

✠ ALESIANI GIUSEPPEdeceduto il 1° dicembre 2007

✠ RICCI GIOVANNIdeceduto il 14 dicembre 2007

✠ CICILLINI GIOVANNIdeceduto il 19 dicembre 2007

✠ PUGLIA PASQUALEdeceduto il 22 dicembre 2007

✠ RIBAUDO LUCIOdeceduto il 26 dicembre 2007

✠ CINGOLANI GIULIANAdeceduta il 7 gennaio 2008

✠ CICOLINI GIUSEPPINAdeceduta il 14 gennaio 2008

✠ LUCETTE PRADELAUX DENISEdeceduta il 19 gennaio 2008

✠ BENNICI ANTONIOdeceduto il 24 gennaio 2008

BUON COMPLEANNODopo tanta fatica sei final-mente arrivato ai tuoi 70 anni!Un bel traguardo, nonostantela malattia e tanta sofferenzanon ti sei arreso dal vivere,hai combattuto come un gla-diatore.Eri e sarai sempre digrande esempio per tutti noi.Tanti auguri di buon com-pleanno dai tuoi figli: Fiorellae Paolo; dal tuo genero Marioe tua nuora Simona; dalle ni-poti Emanuela, Sara, Alessia.Ti auguriamo tutti insieme unmondo di bene, auguri Doddo!!

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Programma Eventi

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PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÙ – LADISPOLI

CALENDARIO APPUNTAMENTI

DI QUARESIMA 2008“CON CRISTO IN UNA VITA NUOVA”

FEBBRAIO 2008

LUNEDÌ 4: ore 18,30: formazione deicatechisti (1)

• ore 21,00: nuovo corso per fidanzatiMERCOLEDÌ 6 delle ceneri; iniziodella Quaresima• ore 8,30 - 15,30 (al cimitero) e 20,30:Sante Messe con l’imposizione delleceneri.• ore 10,00 - 12,00 e 16,00 - 19,00:Confessioni• ore 17,00: per i bambini/ragazzi delcatechismo: Liturgia della Parola conimposizione delle ceneri.• GIOVEDÌ 7 ore 21,00: commissionidi lavoro del nuovo consiglio pastoraleGIOVEDÌ 14:• ore 10,00-18,00: adorazione eucari-stica giornaliera• ore 21,00: consiglio parrocchiale pergli affari economiciGIOVEDÌ 21 ore 18,30: formazionedei catechisti (2)

N.B.: per tutti gli altri incontri si rimanda al calendario generale della parrocchia.

MARZO 2008

LUNEDÌ 3 ore 18,30: formazione deicatechisti (1)

MERCOLEDÌ 5 ore 15,30: s. Messaal cimitero

VENERDÌ 7 ore 17,00-18,00: adora-zione eucaristica

GIOVEDÌ 13:

• ore 10,00-18,00: adorazione eucari-stica

• ore 21,00: lettori e animatori liturgi-ci per preparare la Settimana santa

I mercoledì quaresimali (13-20-27 feb-braio e 5-12 marzo) – ore 20,30: for-mazione eucaristica

12-13-14:• ore18,30: S. Messa con triduo a sanGiuseppe

DOMENICA 16, delle Palme e di Pas-sione del Signore: inizio della Setti-mana santa

Certamente questo articoloè molto riduttivo davanti aproblematiche così ampie,ma vorrei concludere anchecercando la ragione di tuttociò e quale potrebbe esserela soluzione.Dare la colpa agli ammini-stratori sarebbe la cosa piùsemplice (e comunque so-no espressione del nostrovoto) ma penso che la cau-sa vera nasca dal nostromodello di sviluppo e dalnostro stile di vita.Qui deve nascere lo sforzopersonale di ognuno di noi,la presa di coscienza, la let-tura dei tempi appunto, checi porta ad una riflessioneprofonda, e cominciare a ri-nunciare a questo modellodi sviluppo basato sul pro-fitto e in nome del profitto.Certamente noi siamo vitti-me ma anche complici diquesto sistema.

CHE COSA FARE?Questo articolo può sembra-re solamente un’“accusa”, enon mi nascondo che lo è,ma vorrei dare anche degliesempi concreti per modifi-care questo sistema. Spessoho parlato di bicicletta, dicommercio equo e solidale,di uso dell’acqua di rubinet-to... oggi vi vorrei parlare dellatte crudo alla spina.Da diversi mesi oramai vie-ne a Ladispoli un allevato-re di Aranova, il Sig. Bran-dizzi, che con il suo distri-butore mobile vende il lat-te, dal suo allevamento conmetodo biologico, un otti-mo latte crudo.Dal produttore al consuma-tore senza intermediari. Lopotete trovare a Ladispolitutti i martedì mattina almercato settimanale e il ve-nerdì dalle 17,00 alle 19,00davanti alla Bottega delcommercio equo “il Fiore”in via delle Dalie, 11.Perché acquistare il latte al-la spina?I motivi sono tanti, oltre alrisparmio economico, allaqualità (essendo allevamen-to certificato “bio”), mi pia-ce sottolineare l’aspetto am-bientale; la filiera corta si-gnifica comprare localmen-

te un prodotto che non hasubito lunghi e inquinantitrasporti (basta pensare aiTIR che viaggiano dal nordal sud e viceversa), il recu-pero del contenitore che puòessere riutilizzato varie vol-te e infine in questo litro dilatte non comprate soltantoun ottimo prodotto ma “ac-quistate” anche una partedel paesaggio della campa-gna romana. Questo gestosignifica difendere il nostroterritorio, significa dare unasperanza a questo agricol-tore di potere continuare alavorare sulla sua terra enon cedere forse alla tenta-zione della speculazioneedilizia visto oramai l’altovalore che i dei terreni han-no nel nostro comprensorio.Piccoli gesti quotidiani chemodificano pian piano il no-stro stile di vita per difen-dere la nostra terra, la nostraacqua, la nostra aria.

VENERDÌ 15 FEBBRAIO– 21,00: Via Crucis inChiesa

VENERDÌ 14 MARZO– ore 21,00: al Miami – acura della commissioneCaritas, gruppo famiglie,e Scout [Percorso: daViale America (sedeScout)- Via Georgia- ViaLuisiana- Via California]

VENERDÌ 22 FEBBRAIO– ore 21,00: Via Crucis alCampo Sportivo - a curadella commissione litur-gica e coro [Percorso: daVia dei Gelsomini- via deiMughetti- Via delle Came-lie- Via dei Lillà]

“VIA CRUCIS” DEI VENERDÌ DI QUARESIMA 2008

VENERDÌ 29 FEBBRAIO– ore 21,00: Via Crucis inChiesa (a cura del grup-po giovani)

VENERDÌ 7 MARZO– ore 21,00: Via Crucis alCerreto - a cura dellacommissione catechesi ecatechisti, [Percor-so: da Via Madrid- ViaLussemburgo- Via Bruxel-les- Via S.Marino- ViaAmsterdam]

Venerdì santoVENERDÌ 21 MARZO– ore 18,30: Via Crucis inchiesa; – ore 21,00: celebrazionedella Passione del Signoree adorazione della SantaCroce.