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el quarto comanda- mento ci viene ri- cordato quanto, di per sé, dovrebbe essere scontato, proprio in virtù del particolare vincolo di affetto che si instaura tra genitori e figli e viceversa. Fatta sempre eccezione per le situazioni estreme e de- pravate. Ma oggi, lo sappiamo, non c’è più nulla di scontato, di naturale. Oggi capita spes- so di vedere genitori di- menticati o relegati in spa- zi “sicuri” che garantisca- no libertà e autonomia ai figli, come capita di vede- re genitori che trascurano i figli, o peggio, li rifiutano. Oggi la necessità di star dietro alle sovrastrutture e ai bisogni superflui che ci diamo o che la società ci impone, conduce a non aver più tempo per curare il rapporto con i propri fa- miliari, compresi i genito- ri. L’onore dovuto ad essi va al di là del bisogno e delle scelte di comodo, e questo è da sottolineare proprio nel tempo in cui sta avve- nendo una rivalutazione on questo titolo “ac- qua in bocca, ac- qua in brocca” , “giocando” con le parole vorrei tentare di porre l’at- tenzione sulle problemati- che dell’acqua. “Acqua in bocca” non nel senso di stare zitti ma proprio il contrario! Parliamo di ac- qua, con parole di infor- mazione, di coscientizza- zione, di denuncia: in pri- mis l’acqua è un bene in- dispensabile per la nostra vita e non può diventare una merce. Purtroppo la realtà è molto complessa anche nel nostro compren- sorio, anche se a Ladispo- li l’acqua è di buona qua- lità e se per il momento non ci sono problemi di approvvigionamento... nel futuro potrebbe non essere cosi, basta anche ricordare le problematiche dell’ac- quedotto di Cerveteri e non solo. Ma proprio per que- ste ragioni, essendo un be- ne la cui disponibilità in C O N C R I S T O I N U N A V I T A N U O V A Ottobre 2007 - Anno X - n° 49 Festa del Ciao Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected] DEL S ACRO C UORE DI G ESÙ ONORA IL PADRE E LA MADRE (IV COMANDAMENTO) don Giuseppe Colaci È POSSIBILE ONORARE I GENITORI OGGI? Francesco Di Cataldi QUANDO I LEGAMI FAMILIARI SONO PIÙ IMPORTANTI DI OGNI ALTRA COSA a pagina 2 L’AMORE DI CHI CI HA GENERATO a pagina 3 PADRE E MADRE SIMBOLI DI VITA DONATA a pagina 4 AL DI LÀ DELLA FAMIGLIA TELEVISIVA a pagina 5 CI HANNO MESSO AL MONDO E CI HANNO INSEGNATO LA VITA a pagina 5 IL NUOVO VICARIO PARROCCHIALE a pagina 8 Campo famiglie 2007: AD IMMAGINE DELLA S.FAMIGLIA a pagina 8 Campo estivo di Bassano: UNA SCELTA CRISTIANAa pagina 9 IL SIGNORE DEI POPOLI a pagina 9 IL SIGNORE È NOSTRO TESORO ANCHE IN ESTATEa pagina 10 VACANZE DI BRANCO PER I LUPETTI DI LADISPOLI a pagina 10 RICORDANDO MADRE TERESA a pagina 11 CHE BAMBINI... a pagina 12 Onora tuo padre e tua madre perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio (Es 20,12). 2-Onora tuo padre e tua madre perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra (Ef 6,1-3). Queste due citazioni bi- bliche evidenziano l’amo- re che Dio protrae verso di noi se onoriamo i nostri genitori. È possibile conoscere e toccare con il cuore e con le mani quest’ amore? È possibile vedere e fare esperienza della cura, del- le attenzioni, della tene- rezza che Dio ha verso ognuno di noi? Di sicuro l’amore e la te- nerezza che i nostri geni- tori hanno verso di noi ci permettono di capire l’a- more di Dio: Dio, infatti, ci ama attraverso l’amo- re dei nostri genitori. Ed segue a pagina 4 Le Sante Messe FESTIVE: Sabato: ore 18,30 Domenica: ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa (Via dei Garofani) FERIALI (dal lunedì al sabato) Ore 8,30 e 18,30 sono in cappella (Via dei Fiordalisi, 14) “ACQUA IN BOCCA, ACQUA IN BROCCA” ...DALLE PAROLE AI FATTI Aldo Piersanti segue a pagina 12 segue a pagina 2 1- N C

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el quarto comanda-mento ci viene ri-cordato quanto, di

per sé, dovrebbe esserescontato, proprio in virtùdel particolare vincolo diaffetto che si instaura tragenitori e figli e viceversa.Fatta sempre eccezione perle situazioni estreme e de-pravate.Ma oggi, lo sappiamo, nonc’è più nulla di scontato, dinaturale. Oggi capita spes-so di vedere genitori di-menticati o relegati in spa-zi “sicuri” che garantisca-no libertà e autonomia aifigli, come capita di vede-

re genitori che trascurano ifigli, o peggio, li rifiutano.Oggi la necessità di stardietro alle sovrastrutture eai bisogni superflui che cidiamo o che la società ciimpone, conduce a nonaver più tempo per curareil rapporto con i propri fa-miliari, compresi i genito-ri.L’onore dovuto ad essi vaal di là del bisogno e dellescelte di comodo, e questoè da sottolineare proprionel tempo in cui sta avve-nendo una rivalutazione

on questo titolo “ac-qua in bocca, ac-qua in brocca”,

“giocando” con le parolevorrei tentare di porre l’at-tenzione sulle problemati-che dell’acqua. “Acqua inbocca” non nel senso distare zitti ma proprio ilcontrario! Parliamo di ac-qua, con parole di infor-mazione, di coscientizza-zione, di denuncia: in pri-mis l’acqua è un bene in-dispensabile per la nostravita e non può diventareuna merce. Purtroppo larealtà è molto complessaanche nel nostro compren-sorio, anche se a Ladispo-li l’acqua è di buona qua-lità e se per il momentonon ci sono problemi diapprovvigionamento... nelfuturo potrebbe non esserecosi, basta anche ricordarele problematiche dell’ac-quedotto di Cerveteri e nonsolo. Ma proprio per que-ste ragioni, essendo un be-ne la cui disponibilità in

C O N C R I S T O I N U N A V I T A N U O V A

Ottobre 2007 - Anno X - n°49Festa del Ciao

Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected]

D E L S A C R O C U O R E D I G E S Ù

ONORA IL PADRE E LA MADRE

(IV COMANDAMENTO)don Giuseppe Colaci

È POSSIBILEONORARE IGENITORI OGGI?Francesco Di Cataldi

QUANDO I LEGAMI FAMILIARI SONO PIÙ IMPORTANTI DI OGNIALTRA COSA a pagina 2 ▼L’AMORE DI CHI CI HAGENERATO a pagina 3 ▼PADRE E MADRE SIMBOLIDI VITA DONATA a pagina 4 ▼AL DI LÀ DELLA FAMIGLIATELEVISIVA a pagina 5 ▼CI HANNO MESSO AL MONDO ECI HANNO INSEGNATO LA VITA

a pagina 5 ▼IL NUOVO VICARIOPARROCCHIALE a pagina 8 ▼

Campo famiglie 2007:AD IMMAGINE DELLA S.FAMIGLIA

a pagina 8 ▼Campo estivo di Bassano: UNA SCELTA CRISTIANAa pagina 9 ▼IL SIGNORE DEI POPOLI

a pagina 9 ▼IL SIGNORE È NOSTRO TESOROANCHE IN ESTATEa pagina 10 ▼VACANZE DI BRANCO PER I LUPETTI DI LADISPOLI

a pagina 10 ▼RICORDANDO MADRE TERESA

a pagina 11 ▼CHE BAMBINI... a pagina 12 ▼

Onora tuo padre etua madre perché siprolunghino i tuoi

giorni nel paese che ti dàil Signore, tuo Dio (Es20,12).2-Onora tuo padre e tuamadre perché tu sia felicee goda di una vita lungasopra la terra (Ef 6,1-3).Queste due citazioni bi-bliche evidenziano l’amo-re che Dio protrae verso dinoi se onoriamo i nostrigenitori.È possibile conoscere etoccare con il cuore e conle mani quest’ amore? Èpossibile vedere e fareesperienza della cura, del-le attenzioni, della tene-rezza che Dio ha versoognuno di noi?Di sicuro l’amore e la te-nerezza che i nostri geni-tori hanno verso di noi cipermettono di capire l’a-more di Dio: Dio, infatti,ci ama attraverso l’amo-re dei nostri genitori. Ed

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Le Sante MesseFESTIVE:

Sabato: ore 18,30 Domenica:

ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa

(Via dei Garofani)

FERIALI (dal lunedì al sabato)

Ore 8,30 e 18,30sono in cappella

(Via dei Fiordalisi, 14)

“ACQUA INBOCCA, ACQUA INBROCCA” ...DALLEPAROLE AI FATTIAldo Piersanti

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Onora il padre e le madre

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La VoceSupplemento di:

notiziariodi Porto-Santa Rufina

Direttore responsabile:✠ Antonio Buoncristiani

Direttore editoriale:don Giuseppe Colacitel. 06 9946738

In redazione:Marisa Alessandrini,Emanuela Bartolini,Francesco Di Cataldi,Luciano Cazzato,Anna De Santis,Aldo Piersanti, Silvana Petti,Maurizio Pirrò, Marco Polidori,Anna Maria Rospo.

Hanno collaborato:Gian Domenico Daddabbo,Enrico Frau.Maria Antonietta Furfaro,Giulia Grillo,Gloria Proietti,Emanuele Rossi,Rosario Sasso,Emanuela Vitale.

Stampato su carta riciclata

da:Printamente s.n.c.Via G. Tamassia, 40 - Romawww.printamente.it

Il giornale è stato chiuso il 30 Settembre 2007.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179/2001

Distribuzione gratuita

proprie radici e delle pro-prie tradizioni. Nella Bib-bia si vuol sottolineare pro-prio ciò quando si affermache una data situazione overità o benedizione divi-na passano “di generazio-

ne in generazio-ne”… È proprioda tale “collega-mento” generazio-nale che si costrui-sce una storia,umana oltre che di-vina. Spezzando ta-le sequenza, l’indi-viduo si condannaad una vita senzariferimenti e senzaidentità.Un altro motivodell’onore ai geni-tori espresso dal ri-

spetto e dalla loro cura cor-porale e spirituale, si po-trebbe dire con una “battu-ta” che un vecchio sacer-dote ripeteva ai suoi par-rocchiani: “Fate bene atrattare i vostri genitori intal modo, così i vostri figli

continua da pagina 1 ONORA IL PADRE E LA MADREdei genitori in funzione deinipoti, come baby sitter,appunto.Nel detto comandamentov’è insita la constatazionedella scelta di un valore an-cestrale: la custodia delle

imparano come dovrannotrattarvi”. È il sensoprofondo, al di là dell’iro-nia, di alcune realtà dellavita che più che spiegate,vanno testimoniate e vis-sute.Dunque un rapporto fortee privilegiato con i proprigenitori che si estenda dal-l’età del bisogno affettivoe materiale, dove spesso laloro figura viene idealiz-zata e creduta infallibile,all’età dell’autonomia esi-stenziale e affettiva, dovesovente avviene la “cadu-ta del mito” e la mamma eil papà appaiono quali sonorealmente, persone con iloro limiti, con pregi e di-fetti. Qui la necessità dielaborare relazioni nuovetra persone adulte che ac-cettano il dovere reciprocodell’accoglienza e del far-si carico l’uno dell’altro.Evidentemente questo do-vere acquista delle trasfor-mazioni di priorità nel mo-mento in cui il figlio adul-

to sviluppa un proprio nu-cleo familiare nel matri-monio, ma senza mai esse-re interrotto e mantenendoquel legame di attenzionegratuita e di mutuo soccor-so che è tipico delle perso-ne che amano.In poche parole da alcunirapporti familiari, nonsempre si trae vantaggiopersonale, ma essi vannotenuti, custoditi e svilup-pati perché importanti in sée per sé. Nondimeno pernoi credenti sono un modostraordinario per fare la vo-lontà di Dio e cogliere inessi una forma concreta percostruire la storia di Dionel mondo. Storia che sirealizza anche attraverso lerelazioni autentiche e frut-tuose, attraverso la carità(intesa come amore gratui-to) e la storia di una fami-glia. In definitiva è la storiadella salvezza che si incar-na nell’oggi storico attra-verso la comunione tra lepersone.

a famiglia cristiana,piccola chiesa do-

mestica, è una comunitàprivilegiata in quanto svi-luppa relazioni che com-portano affinità di senti-menti, di effetti, di interes-si che nascono dal recipro-co rispetto.In seno alla famiglia, l’uo-mo e la donna sono chia-mati al dono di sé nell’a-more e nel dono della vita,ma ciò implica anche ac-cettazione della vocazionead essere padre e madre,che ognuno porta in sé.Un’amorevole apertura euna continua collaborazio-ne tra i coniugi può faremiracoli, poiché fin dal-l’infanzia si apprendonovalori morali, si incomin-cia ad onorare Dio, a farebuon uso della libertà, e si

possono condizionare inmisura notevole le sceltedelle persone in molti am-biti.Il vincolo naturale che uni-sce i suoi membri fa sì cheognuno nutra attenzioneper l’altro: i figli hanno ri-spetto per i genitori, un ri-spetto fatto di riconoscen-za verso coloro che hannodonato loro la vita; ed i ge-nitori amano i figli di unamore che comprende an-che dar loro un’educazio-ne ed una formazione, con-siderandoli figli di Dio e ri-spettandoli come persone.I genitori hanno anche ilcompito di dare loro deibuoni esempi, riconoscen-do con sincerità ed umiltà ipropri errori poiché, biso-gna insegnargli che si di-venta uomini solo quando

si ha la capacità di ammet-tere i propri sbagli e saperricominciare.Si costruiscono così dei le-gami che giorno dopo gior-no diventano più forti, percui ogni altra cosa diventasecondaria.L’amore coniugale non co-stituisce solo l’unità deglisposi, ma fa sì che i cam-biamenti della stessa fami-glia siano come dei vasicomunicanti, così quandohai bisogno d’aiuto c’èsempre qualcuno pronto asostenerti, nel momentodella prova ci sarà qual-cun’altro a consolarti e nelmomento della sofferenza,perché una persona cara stalasciando questa vita, ti ac-corgi che anche chi sta lon-tano affronta mille diffi-coltà per poter essere vici-no ai suoi cari.Tutto questo e anche dipiù è la famiglia; la fami-glia cristiana che il Signo-re ha voluto unire con unsacramento affinché quellegame diventasse indis-solubile.

QUANDO I LEGAMI FAMILIARISONO PIÙ IMPORTANTI DIOGNI ALTRA COSASilvana Petti

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opo l’amore versoDio, che viene pri-ma di tutto, la Bib-

bia ci raccomanda, conquesto quarto comanda-mento, espresso in positi-vo a differenza degli altridi cui la maggior parte so-no in negativo, l’amoreverso chi ci ha generato e,più in generale, verso glialtri componenti della fa-miglia.E, a ben pensarci, questo èabbastanza logico. L’amo-re verso i genitori è messoal primo posto nella listadell’amore al prossimo,perché essi sono il prossi-mo che più prossimo nonsi può.Potremmo mai voler beneai lontani se ci dimenticas-simo di quelli che ci stannovicini?No, credo di no.Così, facendoci il grandedono della vita, sono essistessi il tramite dell’amoredi Dio per noi e diventanoautomaticamente i nostriprimi benefattori, i nostriprimi maestri, i nostri pri-mi amici.Amare il padre, quindi.Perché si ama colui che sionora e si onora colui che èimportante a cominciare daquanto è importante pernoi che, proprio in virtù diquesto, gli diamo consi-stenza e forza. Non a caso,infatti, il verbo ebraicousato è kabbad, che signi-fica dare peso, forza.E’ dalla reciprocità di que-sto atteggiamento che na-sce la famiglia, in seno al-

la quale ognuno, sia geni-tori che figli, dovrebbe tro-vare sicurezza, affetto, so-lidarietà, speranza, futuro.Per questo, al dovere deifigli di onorare e amare igenitori, corrisponde l’al-trettanto categorico dove-re per i genitori di amare ifigli… “Figli, obbedite ivostri genitori nel Signore,perché questo è giusto… evoi, padri, non inasprite ivostri figli, ma allevatelinell’educazione e nella di-sciplina del Signore” (Let-tera di San Paolo agli Efe-sini 6, 1.4)Oggi, mi sembra che pro-prio questo aspetto dellareciprocità venga disatte-so, quando addiritturaignorato.Sì, è vero, la casistica dianziani abbandonati si è al-zata notevolmente, ma al-trettanto frequenti sono icasi di infanzia negata daipropri genitori.Bambini violati nel corpoe nell’anima, a volte ven-duti spietatamente comemerce di scambio, abusati,spediti agli angoli dellestrade a mendicare. Que-sto, nei casi più dolorosi. Ma poi ci sono casi altret-tanto dolorosi anche se me-no eclatanti: bambini usaticome ostaggio tra genitoriin lite. Bambini abbando-nati a loro stessi in lunghipomeriggi di solitudine.Bambini affamati d’amoredi genitori latitanti chemettono poi in pace la pro-pria coscienza offrendo al-tro tipo di cibo, più a por-tata di mano, ma che nonsoddisfa quel tipo di fame. Nessuno ha tempo per“combattere” con i bam-bini. Così come non c’è

L’AMORE DI CHI CI HA GENERATOMarisa Alessandrini

tempo per “combatte-re”con i vecchi. E’ propricosì che diciamo, noi diRoma che, almeno nel lin-guaggio, siamo rimastischietti: “combattere”.Contro di loro. Che, quin-di, non sono più da amare,ma da respingere, comenemici.Noi, un passato da bambi-ni e un futuro da vecchi.Siamo stati deboli, biso-gnosi di tutto, e torneremoad esserlo. Perché la vitaha di bello il fatto che èuna ruota e questa ciclicitàdovrebbe servire per inse-gnarci almeno la solida-rietà. Invece in questo tipodi scuola pochi fanno teso-ro della lezione. E cerchia-mo invano di trovare deipalliativi. Così, l’ occupar-si di bambini e di vecchi,ha addirittura determinatodelle nuove professiona-lità. Le badanti! Che gran-de invenzione!Perché il mondo corre, tut-

ti ci’abbiamo da lavorà, econ questa scusa, un belgiorno ci siamo accorti chenon siamo più capaci diamare. O mio Dio! Si, nonsiamo più capaci di dare al-cunché.E, presi come siamo, fra leluci e le ombre di questaincerta umanità, forse nonsiamo più nemmeno ingrado di sperare che tuttoquesto possa cambiare.

Onora il padre e le madre

ONORA IL PADRE E LA MADRERitrovo, se mi guardo nello specchio, le vaghe somiglianze col passato, più salgo l’età e più sono vecchio.

Persone care del tempo andato, mamma e papà rivedo ancora riaffiorar nel volto attempato.

Il loro marchio, stampato tuttora, intrecciarsi vedo nelle sembianzemie ed il loro ricordo più m’accora.

M’han dato la vita, le loro speranze han riposto in me con buon auspicio,in parte tradite dalle circostanze.

Rimediar non più a lor beneficio, solo, se mi sentiranno da lassù, vorrei dir grazie al loro sacrificio.

Antonio Tardivo

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CONVEGNO DIOCESANOEcco un’immagine del convegno ecclesiale tenutosi neigiorni 28 e 29 settembre scorsi a La Storta presso il cen-tro pastorale diocesano. Una nutrita assemblea di laici epresbiteri, in rappresentanza delle 53 parrocchie della no-stra Chiesa locale, insieme al vescovo Gino Reali, haascoltato con interesse i relatori del venerdì pomeriggio(fr. Enzo Bianchi e mons. Rino Fisichella) ed ha parteci-pato al dibattito assembleare, ai gruppi di studio e allatavola rotonda del sabato. Il tema trattato “La vita nuovanello Spirito. Il battesimo e la differenza cristiana”, saràpoi ripreso nelle comunità parrocchiali con ulteriori ri-flessioni e attività. (GC)

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Onora il padre e le madre

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è attraverso l’amore deinostri genitori che noi im-pariamo ad amare.Dalla prima citazione èpalese che al rispetto diquesto comandamento èabbinata una promessa:chi lo rispetta infatti co-noscerà, oltre a beneficispirituali, anche il donodella pace e della prospe-rità. Ma se ai genitori si portarispetto, si amano, si ub-bidiscono, cosa vuol dire“onorare”?Il termine onore è usato adindicare un sentimento checomprende la reputazione,l’autopercezione o l’iden-tità morale di un individuoo di un gruppo. In genera-le l’onore corrisponde aldiritto di rispetto da partedegli altri come conse-guenza premiale del con-temporaneo dovere di ri-spetto degli altri. Nel con-cetto di rispetto sono daincludersi anche regoleche impongono l’obbliga-torietà del sacrificio in pre-senza di determinate si-tuazioni di difficoltà pro-prie od altrui. In alcuneculture il concetto origina-rio d’onore si è ridotto amera pretesa di rispetto, adesigenza di rispettabilità.Onorare i genitori è mol-to di più: significa amarli,rispettarli, avere ricono-scenza verso di loro pertutto l’amore che ci dona-no; significa dare onore eimportanza a coloro che cihanno dato la vita e che ciaiutano a crescere non so-lo nel corpo ma anche nel-lo spirito e nella cono-scenza di Dio.Il primo impegno di que-sto comandamento è quel-lo di non ritenere i nostrigenitori come delle perso-ne che hanno soltanto deidoveri verso di noi. Quan-ti ragazzi e giovani preten-dono di avere tutto dai ge-nitori senza mai dire ungrazie e magari in parroc-chia sono generosi e si pro-digano per gli altri!I nostri genitori vanno con-siderati come nostri fratel-li in Dio, fratelli che han-

no il compito di educarci eaccompagnarci nella cre-scita come compagni diviaggio, ai quali vanno ilnostro rispetto e la nostragratitudine, rispetto e gra-titudine che si trasformanoin assistenza e cura quan-do essi diventano vecchi emalati.

E’ possibile tutto ciò ?Se Dio è il nostro compa-gno di viaggio, se Dio è ilriferimento della nostra vi-ta, se Dio abita con noi, sei nostri passi e le nostrestrade portano a Dio, allo-ra è possibile ! Perché tutto è possibilepresso Dio.

a famiglia, cometutti ben sanno, è lacellula fondamenta-

le che costituisce l’organi-smo della società umana. Ilcemento di questa cellulaè l’amore incondizionatofra i principali protagoni-sti, padre e madre, e neiconfronti dei propri figli.Ogni essere umano avver-te, dentro di sé, istintiva edinsopprimibile, l’assolutanecessità di amare anche setalvolta si ignora il verosignificato di questo com-plesso e totalizzante aspet-to della vita. Può accadereche l’amore venga confu-so con il bisogno di essereamati trasformando un attocreativo, dinamico e sti-molante in un tentativoegoistico di piacere. Ma ilvero amore è un sentimen-to molto più profondo cherichiede sforzo, coraggio,saggezza ed umiltà. Noinon possiamo ricordare i

primi momentidella nostranascita ma pro-viamo ad imma-ginare. Almomento dellanascita sentirem-mo il terrore dimorire se unamore incondi-zionato non cipreservasse dallacoscienza di que-st’ansia causatadalla separazione da nostramadre. Noi non saremmoin grado di avere unacoscienza di noi stessi e delmondo che ci circonda.Sentiremmo solo lo stimo-lo della fame e del freddo.La madre è cibo, è calore,è, dunque, soddisfazione esicurezza. Crescendo (e quice lo ricordiamo) comin-ciamo a percepire con l’e-sperienza di essere amatiper quello che siamo. L’a-more materno è beatitudi-

ne, è pace, enon deveessere con-quistato per-ché istintivoed insoppri-mibile. Lanostra rispo-sta è statarispondere aquest’amorecon altrettan-to amorepassando da:amo perchésono amato,a sono amatoperché amo.E il padre?

Sembrerebbe, fin qui, unpersonaggio passivo. Manon è così, egli partecipa,all’inizio, in modo forseindiretto, ma è esperienzacomune l’esplosione diamore, l’emozione, l’orgo-glio che genera il nostrocuore e la nostra mentedinanzi alla nascita di unfiglio. Improvvisamenteavvertiamo l’esigenza didonare tutto noi stessi perquel piccolo esserino affa-mato, infreddolito e spa-ventato, privato del teporedell‘utero materno. E’ ciòche ho provato più volte, insala parto, accanto a miamoglie, ed ogni volta èstata un’esperienza nuovacome se fosse stata laprima volta. Ma a questosembrerebbe che Dio nonsia partecipe di questo quo-tidiano miracolo. Ma chi hamesso, per dirla come glievoluzionisti, nel nostroDNA la necessità di pre-servare la nostra specieusando lo strumento del-l’amore, se non Dio? Noinon siamo gli unici prota-gonisti ma è Dio presentefra noi che ci infonde forza,coraggio, gioia di vivere,di amare l’altro non per noistessi, ma per quello che è.Non siamo noi che donia-mo la vita, ma è Dio. Noipossiamo, in quanto sim-boli, crearne le condizioni,ma è il suo grande Amoreper l’uomo che realizzaquesto grande miracolo cheè la Vita.

continua da pagina 1

PADRE E MADRESIMBOLI DI VITA DONATAMaurizio Pirrò

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e guardiamo la tele-visione ci accorgia-mo che la famiglia

è sempre in forma: fa gin-nastica, abita in case spa-ziose e ben arredate, si nu-tre di merendine e ne avan-zano pure. Insomma la fa-miglia TV sembrebbe pro-prio felice, senza problemi,pienamente conciliata conla vita; ma sappiamo benequanto questo sia un’im-magine falsa costruita usopubblicitario. In realtà lemura domestiche sono avolte un cantiere di tensio-ni che ogni tanto esplodo-no.Prendiamo per esempio il

i padre e di madre“ce n’è soltantouno”. Lo si dice. E

spesso anche. A secondodella convenienza, dellecircostanze. Se mi fermo apensare mentre scrivo, im-magino qualcosa che va ol-tre il legame sanguigno.Posso pensare a tutto il be-ne che hanno sempre fattoper me i miei genitori. Ol-tre a concedermi l’esisten-za, mi hanno insegnato ilrispetto e l’amore, la pa-zienza e le regole del vive-re sociale. Se tengo anco-ra gli occhi chiusi possospingermi oltre. Fino apensare che mio padre emia madre, per farmi starebene, mi hanno dato il ca-lore della loro vita. E for-se anche la loro, di vita.Adesso posso riaprire gliocchi e, sapendo che dor-mono nella stanza accantoalla mia, provo un senso dirassicurazione, come quan-do le mie coperte veniva-no rimboccate con quelsenso che solo chi ti vuol

bene ti può far provare. Unsentimento difficile daspiegare, anche per unodella mia età. E sapere cheun giorno me ne andrò dicasa per costruirmi un fu-turo, così come impone lavita, devo dire, è un fattoche mi mette il cuore nel-le condizioni di assapora-re sconforto. Ma anchegioia. Perché mio padre emia madre non mi hannomai fatto mancare niente,dandomi forse anche piùdel dovuto. Ed è per que-sto che li onoro. Ed è perquesto che si devono ono-rare. Perché un padre e unamadre ci mettono al mon-do. Per alcuni figli è facilecrescere, per altri non tan-to. L’assenteismo da geni-tore, a volte, è un praticatroppo diffusa. Ed un bam-bino si farà grande con unsenso di vuoto che mainessuno, probabilmente,potrà riempire. Il mio ani-mo è già pieno adesso. E lodevo soltanto a chi in ognimomento mi è stato vicino

e continua a farlo comefossi un bambino. Nella vi-ta di oggi giorno, un gio-vane rincorre parecchiemete. Alcune hanno il pro-fumo materiale del succes-so, del lavoro, del denaro.Altre vengono rappresen-tate dalla consapevolezzadi comporre quanto primauna famiglia. Forse ognicosa è necessaria per for-mare un certo equilibrio.Ma il legame di sangue,l’affetto che ci si puòscambiare all’interno diuna famiglia, è qualcosache va oltre. E’ l’infinitoche non hai bisogno di cer-care, ma hai sotto un tetto.

Ed è qualcosa di straordi-nariamente necessario perapprezzare la vita nel suolato giusto. Quello del ri-spetto e dell’amore. E ono-rando il padre e la madre,ritengo giusto, ricambiaree omaggiare sempre coloroi quali ci hanno messo almondo e ci hanno fattocrescere protetti da un ca-lore così profondo da esse-re unico. Anche perché ungiorno saremo noi a diven-tare padri o madri, e allorasapere che i figli nostri cionorano, ci darà quel sensodi completezza necessarioper vivere.

rapporto tra padri e figli; avolte non funziona; è comeun meccanismo inceppato.Eppure la famiglia è “mes-sa su” proprio con l’inten-zione che tutto vada per ilmeglio. Il sogno più gran-de dei genitori è di co-struire una famiglia ideale,solida e felice, ma per ot-tenerla tutti i componentidevono lavorare insiemeperché ognuno ha la suaparte di responsabilità. Igenitori hanno il compitodi camminare accanto ai fi-gli, di capirli e aiutarli. Avolte però si lasciano tra-volgere dai loro stessi pro-blemi, dalla stanchezza, da

ansie e nervosismi.Risultato: non sono all’al-tezza del loro compito e loavvertono essi stessi.La famiglia ha i suoi gior-ni di felicità, ma anche disofferenza; è un piccolo la-boratorio di umanità in cuisi ha l’occasione di mette-re alla prova la capacità diconvivenza, di esercitarsialla comunione, al rispet-to, al sacrificio, al perdo-no, alla pace.I ragazzi spesso pensanosolo a quello che non va;maggior libertà, meno im-posizioni, ma loro possonodire sempre con sinceritàdi sostenere in pieno il ruo-lo di figli: di non contri-buire per niente ad aumen-tare il tasso di tensione infamiglia? Ma non serve aniente star qui a fare l’e-lenco di quello che nonfunziona; affrontiamo que-sto argomento da un altropunto di vista; Dio ha unprogetto su ognuno di noi,questo progetto è iniziatocon l’averci voluto sullaterra e l’ha fatto attraverso

Onora il padre e le madre

l’amore di due persone: ilpapà e la mamma. Troppospesso ce ne dimentichia-mo e l’amore che ci ha ac-compagnato nel mondoviene offuscato dai proble-mi di oggi.Quando si è piccoli amarei genitori non è un proble-ma perché si ha bisogno diloro. Rispettarli e amarliquando essi hanno bisognodell’affetto e dell’attenzio-ne dei figli è un desideriogrande di Dio, è il segno diun amore vero e di una ric-chezza spirituale e umana.Così ci ricorda il quarto co-mandamento: Onorare ilpadre e la madre.

AL DI LÀ DELLA FAMIGLIA TELEVISIVAAnna De Santis

CI HANNO MESSO AL MONDO ECI HANNO INSEGNATO LA VITAEmanuele Rossi

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DIBATTITODibattito La Voce sul mondo

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4 Luglio 2007(a cura di Patrizio dr. Scimia)

all’estratto del di-scorso di BenedettoXVI, sapientemente

selezionato dal dr. Scimia,appare subito chiara la po-sizione della Chiesa rispet-to ai temi della vita civile epolitica del nostro paese.La nostra non è una Chiesache fa politica, che vuole in-tervenire ingerendo sullescelte operate dai rappre-sentanti politici, ma è unaChiesa che democratica-mente vuole dare il suo con-tributo indicando il “giustocammino” soprattutto,quando si vogliono toccarevalori fondamentali quali lavita umana e la famiglia.È allora credo, che il com-pito noi cristiani sia pro-prio quello di abbracciaretali indicazioni, interioriz-zarle ed agire direttamentenella società animati dallavolontà di lavorare per ilbene comune. Il cristiano, secondo me,sorretto da quei principi eti-ci propri dell’essere cristia-no, deve impegnarsi anchenegli ambiti politici ad ognilivello, operando con re-sponsabilità, generosità ecoraggio.In un momento storico co-me quello attuale, in cui si èpersa la fiducia nella politi-ca e nei relativi rappresen-tanti, diventa fondamenta-le la presenza di cittadinicattolici nella vita politicadel paese; una presenza chedeve essere spesa al “servi-zio dell’altro” e quindi lon-tana dalle ambizioni e tor-naconti personali.Interpreto la riflessione delSanto Padre come unosprone per noi cristiani aspendere le proprie energie,le proprie competenze, ilproprio carisma anche nel-le questioni politiche es-sendo queste, inevitabil-mente, parti integranti del-la vita di ognuno di noi.

Mario Agostini

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it EGITTO: Il caso Hegazi:l’ossessione dell’Islamper le conversioniAsiaNews, 29 agosto 2007Il caso di Mohammad He-gazi, giovane egiziano con-vertito al cristianesimo,che vuole essere ricono-sciuto tale anche dal pun-to di vista legale, ha apertonel mondo islamico unnuovo dibattito sulle con-versioni, viste spesso comeun’azione di apostasia chemerita la morte. È emersaanche una vera e propriaossessione dell’Islam perle conversioni personali,essendo questa religione ri-dotta più a una sottomis-sione di tipo etnico e so-ciologico. Vi è chi parlaperfino di un disegno perconvertire all’Islam l’Eu-ropa e il mondo, al quale igoverni europei danno unamano.

––––––––MESSICO: Presidente si scaglia nuovamentecontro muro e politicamigratoria Washington Misna, 3 settembre 2007“A nome del governo delMessico voglio esternareuna nuova energica prote-sta per i mezzi unilateraliutilizzati dal Congresso edal governo degli StatiUniti che aggravano la per-secuzione e l’atteggiamen-to vessatorio nei confrontidei lavoratori messicanisenza documenti”: conqueste parole, ieri, il presi-dente messicano FelipeCalderón è tornato a sca-gliarsi contro Washingtonper le misure in materiamigratoria. Nel suo discor-so, salutato da una vera epropria ovazione dalle cen-tinaia di persone presentiieri al Palazzo Nazionale,il presidente messicano haribadito il rifiuto al proget-to statunitense di costruireun muro di oltre 1100 chi-lometri lungo la frontieracol Messico. Secondo Cal-deron, Washington ha di-mostrato una forte “insen-sibilità” nei confronti deimessicani irregolari, nono-stante la loro presenza ap-

porti notevoli benefici al-l’economia Usa. Le pole-miche tra Città del Messi-co e Washington sono tor-nate ad accendersi, la scor-sa settimana, dopo l’espul-sione dagli Stati Uniti diElvira Arellano, immigra-ta irregolare divenuta unafigura simbolo nella lottaper la legalizzazione degliimmigrati messicani. In oc-casione del Labor Day, chericorre oggi negli StatiUniti, i vescovi statuniten-si hanno sollecitato l’ur-gente approvazione di unalegge “lungimirante e or-ganica” in materia di im-migrazione, definita ne-cessaria per far “uscire dal-l’ombra” 12 milioni di cit-tadini irregolari.

––––––––P. ZANCHI: il sequestro dipadre Bossi ha fatto capi-re a tanti chi è davvero ilmissionario.AsiaNews, 31 luglio 2007

La sua vicenda è esempla-re di come Dio sa trarre ilbene dal male, ha fatto riu-nire tante persone di fedi ePaesi diverse nella pre-ghiera ed ha fatto capirechi è il missionario: “nonun eroe, un esaltato, ma unuomo che ha accolto lachiamata del Signore: ‘orava, io ti mando...’; un uo-mo che sa la grandezza e ledifficoltà che incontra nelrealizzare la sua missione:ostilità, rifiuto, persecu-zione, martirio; un uomoperò che sa che è Dio adaffidargli questa missionee che Dio sarà comunque esempre insieme a lui”.

––––––––ACQUA “PRIVATA”, UNO STOP DAL SENATONigrizia, 27 luglio 2007 Su iniziativa del senatoreFrancesco Martone è stato

approvato un ordine delgiorno che impegna il go-verno a sospendere i fi-nanziamenti ai programmidi privatizzazione dell’ac-qua, messi in campo neipaesi in via di sviluppodalla Banca mondiale. Sel’acqua è un bene comunestrategico, non si capisceperché la debbano gestiredelle imprese multinazio-nali che hanno un altroobiettivo: il profitto. Colo-ro (associazioni ambienta-liste, ong, società civili delnord e del sud del mondo)che negli ultimi quindicianni hanno posto questadomanda alla Banca mon-diale, al Fondo monetariointernazionale e all’Orga-nizzazione internazionaledel commercio si sono sen-titi rispondere che il setto-re pubblico non ha soldi egestisce male. Il privato in-vece ha risorse, capacità digestione, efficacia. Se poiguadagna qualcosa chemale c’è? Quindi la parolad’ordine è stata ed è priva-tizzare.

––––––––MALTEMPO: milioni diafricani colpiti da piogge,alluvioni e smottamenti Misna, 24 agosto 2007

Centinaia di morti, decinedi migliaia di senza tetto emilioni di persone danneg-giate a vario titolo: questol’impatto avuto su granparte del continente africa-no dalle forti precipitazio-ni che hanno caratterizza-to la stagione delle pioggedi quest’anno. Come acca-duto in Asia con i monsoni,anche il continente africa-no ha registrato in questimesi precipitazioni recordin una stagione che in varipaesi ha fatto segnare lepiogge peggiori degli ulti-mi decenni, alimentandocosì alluvioni e smotta-menti del terreno che han-no provocato ingenti dan-ni in tutte le zone dell’A-frica dal Senegal alla So-malia e dal Ciad al Suda-frica, con particolare rilie-vo nella zona del Sahel e

DIBATTITORESPONSABILITÀ CIVILI EPOLITICHE DEI CATTOLICI

(dal discorso di Benedetto XVI alConvegno di Verona - ottobre 2006)

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Farc, Forze armate rivolu-zionarie, seguiti dall’Eser-cito di liberazione nazio-nale (Eln), secondo grup-po guerrigliero, e dai loronemici di sempre, i para-militari di destra spessocollusi con l’esercito go-vernativo.

––––––––INDIA: Il Senatoamericano dichiarafuorilegge ladiscriminazione di casta AsiaNews, 28 luglio 2007La risoluzione approvata loscorso 23 luglio e ora alvaglio del Congresso invi-ta il più importante partnercommerciale asiatico a ri-conoscere pari diritti a Da-lit e Tribali. La Chiesa cat-tolica chiede particolare at-tenzione ai Dalit cristiani,vittime di un’emarginazio-ne ancora più radicata. Il Senato americano ha ap-provato una risoluzionedalla portata “storica”, nel-la quale “si impegna a met-tere fuorilegge la discrimi-nazione di casta in India”,uno dei suoi alleati “piùstretti” sul piano commer-ciale. La normativa è ora alvaglio del Congresso, chedeve ratificare la legge.

––––––––L’AUTOGOL DI AMNESTYSULL’ABORTOAvvenire, 19 agosto 2007 Lo strappo è consumato:Amnesty International, lapiù grande associazioneumanitaria del mondo (con2,2 milioni di aderenti), hacambiato la propria politi-ca in tema di aborto inclu-dendo il sostegno alla de-penalizzazione dell’inter-ruzione di gravidanza e il“libero esercizio dei dirittisessuali e riproduttivi” tra ipropri obiettivi “umanita-ri”.

La decisione, che segna unprecedente per molti versisconcertante nella storiadella gloriosa organizza-zione per la difesa dei di-ritti civili, è stata ratificatadal “28° Incontro del Co-mitato internazionale diAmesty International”,conclusosi venerdì sera aCocoyoc, in Messico. Lariunione ha coinvolto 400delegati provenienti da 75Paesi e ha affrontato di-verse tematiche nella pro-spettiva- come recita il co-municato finale dell’as-semblea - di un “mondo di-viso dall’ineguaglianza,impunità e povertà”. Perquesto - si legge nella notaresa pubblica da AI (siglainternazionale di AmnestyInternational) - è necessa-ria una “coraggiosa edestesa difesa dei dirittiumani”.

––––––––IN ASIA il 15% dellapopolazione sopravvivecon meno di un dollaro algiornoAsiaNews, 11 agosto 2007Nonostante la crescita eco-nomica di alcune aree delcontinente, resta alto il tas-so di povertà. La Bancaasiatica per lo sviluppochiede “nuove strategie”per una distribuzione piùequa del reddito e stanzia800 milioni di dollari perprogrammi di sostegno e disviluppo.

––––––––L’UGANDA VUOLEIMPORRE LO STATUS DI ONG ALLA CHIESA Avvenire, 18 agosto 2007 Offensiva a Kampala. E inEtiopia il premier ha di-sposto che i permessi disoggiorno vengano con-cessi al personale missio-nario unicamente con laqualifica di “socialworkers”. Il tentativo di“sminuirne” il ruolo è unatendenza in atto anche inaltri Paesi del Sud delmondo. L’episcopato loca-le sta opponendo con gar-bo e fermezza una strenuaresistenza

in Africa orientale. L’as-senza di bilanci certi, datoche spesso ad essere colpi-te sono le regioni più po-vere e remote dei rispetti-vi paesi, e la mancanza diun coordinamento siainformativo che di gestionedelle emergenze, fanno siche in circolazione vi sia-no stime che possono solodare un vaga idea dell’im-patto avuto dal maltempo.

––––––––CINA: Bambini disabilicomprati per 200 europer farli mendicare AsiaNews/Agenzie, 28 lu-glio 2007Save the Children dice chemilioni di bambini vivonoseparati dai genitori mi-granti e molti sono affida-ti a persone che prometto-no di farli lavorare ma limandano a mendicare. Lestorie di due ragazze disa-bili, comprate e messe tut-to il giorno sulla via a chie-dere elemosine. Bambini disabili compratie mandati a chiedere l’ele-mosina per le strade di Pe-chino. Se non “guadagna-no” abbastanza rischianodi essere puniti o percossi. Gao Zhou Zhou non hal’uso delle gambe e simuove su un’asse a rotellefatta a mano. E’ sporca enon sa dire l’età, forse 15anni. Racconta al quotidia-no The Guardian che treanni fa un uomo l’ha com-prata dal patrigno per 220euro, in un villaggio del-l’Henan. Da allora quasiogni giorno sta china sulmarciapiede, non lontanada piazza Tiananmen, dal-la mattina fino a notte.Chiede l’elemosina ai pas-santi. Quando va bene gua-dagna 300 yuan, che dà al-lo “zio”. “Quell’uomo - racconta laragazza - è molto potente.Mi ha detto che se fuggomi troverà ovunque va-da”.Anche Yang Ping, cheha la spina dorsale curva eche può camminare solopiegata come un insetto, èstata venduta due anni fa.Un uomo ha promesso ai

genitori di farla lavorare inuna fabbrica di giocattoli edi mandare loro 30 euro almese. Ma arrivati a Pechi-no ha detto che la fabbricaaveva chiuso e l’ha messaa chiedere l’elemosina. “Ilprimo giorno - racconta aThe Guardian - ho guada-gnato solo 20 yuan. Allorami ha picchiata”. Kate Wedgwood, direttriceper la Cina di Save theChildren, dice che questarealtà è diffusa in Cina.Questi bambini vengonoquasi tutti da poveri villag-gi rurali, rimasti fuori dalboom economico del Pae-se. Con i molti lavoratorimigranti, milioni di bambi-ni vivono separati dai ge-nitori, per lo più affidati aparenti o a semplici cono-scenti. Molti li affidano apersone che assicurano didar loro un lavoro, senzasapere cosa li aspetta.

––––––––COLOMBIA: Un popolo mutilatoPeaceReporter, 30 luglio2007 La Colombia ha registratoil record mondiale di vitti-me da mina antiuomo“Avrei dato la mia vita pergiocare a calcio. È questoche più mi fa male. Nonpoterlo far più”. OnofreZafra Sanchez ha 16 anni.È saltato su una mina an-tiuomo mentre camminavain una zona rurale dellaColombia. È solo una del-le migliaia di vittime diquegli ordigni infernali chehanno fatto guadagnare alpaese sudamericano un re-cord di morti e feriti: 1107nel solo 2006, per una me-dia di tre al giorno. Di que-sti, 304 sono civili, di cui66 bambini. A denunciarlo è un rappor-to di 40 pagine della OngHuman rights watch, inti-tolato “Mutilando il popo-lo: l’uso delle mine anti-uomo e di altre armi indi-scriminate da parte dellaguerriglia in Colombia”.Sul banco degli imputati,primi fra tutti, i combat-tenti filo-marxisti delle

La Voce sul mondo

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Sì, lo so che stai per dire: -ma dove sono capitato...Però, aspetta a dirlo. Per-chè, e te ne accorgerai, an-che fra le pietre spuntaogni tanto qualche fiore...In fondo, siamo il postomigliore dove gli uominidi buona volontà possonooperare miracoli.In questo senso, qui, sevuoi, potrebbe essere an-che la tua palestra e, giornodopo giorno, potresti alle-narti per conquistare lasantità cui ognuno di noi èchiamato.Don Riccà, oggi è il setti-mo anniversario della de-dicazione della nostra chie-sa. E’ una data importanteper noi. E tu entri a far par-te della nostra storia pro-prio nel settimo anno. Pe-riodo temporale più spes-so associato all’idea dellacrisi e della separazione.Ma per noi le cose vannoin modo diverso.Perché noi siamo quellidella chiesa “oltre la ferro-via”. Cosa significhi, la-sciamo che tu lo scopra dasolo. Allora imparerai adamarci.Grazie, grazie della tuapresenza e buon lavoro!

La comunità della Parroc-chia Sacro Cuore di Gesù

Attività

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IL NUOVO VICARIOPARROCCHIALE

CAMPO FAMIGLIE 2007: AD IMMAGINE DELLA S. FAMIGLIAEnrico FrauEcco il saluto che Marisa

Alessandrini, a nome ditutta la comunità parroc-chiale ha rivolto al nuovovice parroco don RiccardoPecchia, al termine dellasanta Messa di lunedì 17settembre 2007, nel setti-mo anniversario di dedi-cazione della nostra chie-sa. Durante la solenne,bella e vissuta celebrazio-ne è stato leggo il decretovescovile di nomina cui ilsacerdote ha risposto conla professione di fede e ilgiuramento di fedeltà allaChiesa.

arissimo don Ric-cardo, benvenuto tranoi! Ci dicono che

sarai il nostro nuovo ViceParroco e allora affidiamoa questa lettera, consape-voli di compiere una cla-morosa, evidentissimasgrammaticatura, “i PIU’migliori auguri” per la tuanuova attività.Il fatto è che dei sempliciauguri, tutt’ al più “MI-GLIORI” , non sono suffi-cienti a garantire che ti va-dano bene le cose, che èpoi quello che vogliamoper te.Come certamente avrai in-tuito, il tuo ruolo, qui, nonsarà dei più facili.Il Parroco è ... come dire...un parroco con la P maiu-scola, e dico poco, sarà dif-ficile essergli “vice”, a me-no che tu non sia, e misembra di sì, altrettanto ef-ficace ed efficiente.L’ambiente parrocchiale,poi, è difficile. Provenia-mo da geografie e situa-zioni diverse. Ognuno por-ta quello che è e non sem-pre è bello e buono.Inoltre, come chiesa, sia-mo indebitati con la bancae un bel po’ anche col Pa-dre Eterno.Ma Lui, da buon padre, ildebito, fortunatamente cel’ha già rimesso.La banca, invece, ricorren-temente ci fa pervenire larata del mutuo.

n’importanza sem-pre più rilevante haassunto la settimana

estiva di vacanza detta“Campo Famiglie”, cheogni anno viene organiz-zata, in una località pre-stabilita, dal gruppo Fami-glia di famiglie, una realtàoperante da cinque anninella Parrocchia SacroCuore di Gesù di Ladispo-li, che ha lo scopo di riu-nire e coinvolgere le fami-glie ad approfondire la lo-ro spiritualità ed a con-frontarsi sulle problemati-che più specificatamentefamiliari, come la vita dicoppia, l’educazione dei fi-

gli, ecc.Al Campo Famiglie diquest’anno, che si è tenu-to a Macerata dal 18 al 25agosto in una bella struttu-ra in mezzo al verde deno-minata “Domus Serena”,eravamo componenti diuna dozzina di nuclei fa-miliari. È stata, come glianni precedenti, una straor-dinaria esperienza vissutaalla luce del Vangelo, incomunità e nella condivi-sione dei momenti di spi-ritualità e di riflessione, maanche di svago e diverti-mento, in un clima gioio-so, sereno e costruttivo.Nella settimana trascorsaal Campo, i bambini eranoaffidati a tre animatori, perconsentire a noi adulti diseguire un intenso percor-so spirituale sotto la sa-piente guida di don Giu-seppe, che ci ha reso piùcomprensibile l’ascoltodella Parola, soprattuttocon le sue catechesi quoti-diane che ruotavano sul te-ma del Campo 2007 “Re-lazioni autentiche ad im-magine della Santa Fami-glia”, nelle quali ha com-mentato brani evangelicied effettuato interessantianalisi sul comportamentoumano nelle relazioni in-terpersonali, con partico-lare attenzione alla fami-glia. I momenti di dialogoe confronto che seguivanole stesse, ci hanno datol’opportunità di approfon-dire le radici della fede diognuno e di esaminare lanostra vita di coppia, con irispettivi sentimenti, delu-sioni, speranze e gioie.Tutte le sere, dopo la cena

e insieme ai bambini, de-dicavamo alcune ore in al-legria allo svago ed al di-vertimento.Ci sono state due uscitedalla sede del nostro sog-giorno. Per una giornatasiamo stati a Frontignano,situata nel cuore del parconazionale dei Monti Sibil-lini, una delle più belle lo-calità dell’Appennino.Un’altra giornata è statasuddivisa in due tappe: unasosta culturale a Recanati,dove nacque il grande poe-ta Giacomo Leopardi e quifu ispirato in molte sue li-riche, alcune delle quali cisono venute in mente nel-la piazzetta del Sabato delvillaggio, nel Colle del-l’Infinito o guardando latorre del Passero solitario.La seconda sosta a Loreto,per una visita e per prega-re nel santuario della San-ta Casa della Madonna,dove don Giuseppe ha ce-lebrato la S. Messa.E così le giornate si sonosusseguite rapidamente ela settimana di vacanza èfinita molto presto! Forseè stata troppo breve, masiamo tornati da Maceratafelici di aver vissuto unabellissima esperienza, ilcui ricordo rimarrà indele-bile nella nostra memoriaper aver visto le nostre fa-miglie unite nel reciprocorispetto, nell’amore, nellafede e nella preghiera, sul-l’esempio della Santa Fa-miglia.Penso che proprio da que-st’esempio, soprattutto og-gi che l’istituzione fami-liare è gravemente minac-ciata, noi cristiani dobbia-mo capire l’importanzadella famiglia, che è unmeraviglioso dono di Dio,e assumerci l’impegno didifenderla e sostenerla.

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Attività

n altro campo esti-vo e ancora un’altraesperienza! Tutta-

via, per la prima volta c’èil rammarico di non potercondensare tutto con la so-lita frase “bella esperien-za” ! Suonerebbe comeuna indiscussa stonatura.L’esperienza, innegabil-

mente rimane ed è comun-que e sempre una ricchez-za, tranne che questa vol-ta appare con molti nei epoche lentiggini.Certamente una miscella-nea di componenti ha con-tribuito fortemente a que-sta situazione; ma nella vi-ta si fa spesso tesoro di tut-to per discernere poi me-glio nel futuro.Dopo molti anni di campiparrocchiali, si sono con-solidate due certezze, chenon dovranno essere maisottovalute: i ragazzi e glianimatori .I ragazzi devono percepirefin da subito che il campoè una loro scelta ma le re-gole non sono facoltative.E come si fa? Come si èfatto da sempre: l’unità,l’armonia, l’allegria e ladolce fermezza dell’equi-pe degli animatori è il rife-rimento più immediato etangibile. Per ciò che concerne inve-ce l’equipe degli animato-ri, è palese lasciare a casala convinzione di essere il

migliore, o di non volereconsigli, o di non cercaredialoghi, o di partire conpregiudizi e giudizi . Ma lacosa più incoerente è di-menticarsi che il puntofondamentale della propriascelta è solo quello di fareun servizio da cristianoper il ragazzo, senza aspet-tarsi quegli innumerevoliBRAVO tesi ad innalzarlosopra un alto scalino. Senza fare troppo roman-ticismo, viene alla menteun articolo scritto su LaVoce del 2002, riguardanteil campo parrocchiale aCaramanico, in Abruzzo,in cui un passerotto del po-sto(CIP) faceva una speciedi cronistoria e verso la fi-ne del suo pensiero espri-meva questa considerazio-ne: “ …Ho vissuto con voi

un’esperienza bellissima, edall’alto della mia posta-zione me la sono godutatutta! Soprattutto il grandeimpegno [...]. Ma sapetecosa non dimenticheròmai? Che cosa realmente

avete dimostrato a me, pic-colo uccellino della natu-ra? Il valore ed il gusto del-lo stare insieme, della co-munità, dell’ascolto, dellaparola, del dialogo, del-l’interesse verso l’altro, etutto in forma completa-mente gratuita, ed in nomedell’amore!. ...”Questi valori non sono sta-ti del tutto dimenticati, for-se solo un po’ stretti danormali stanchezze o ansiema come succede in tuttigli ambiti, una briciola diesperienza in più fa la dif-ferenza.

nche quest’anno si èsvolto l’oramai con-solidata settimana

del campo estivo per i ra-gazzi dagli 8 ai 15 anni. Adir la verità non ci siamoallontanati molto da casaperchè eravamo a BassanoRomano. Paese che abbia-mo subito “esplorato” conla prima passeggiata dellasettimana, seguita poi dallavisita-gioco a Sutri, dallagiornata al Parco dei Mo-stri a Bomarzo (dove pur-troppo i nostri animatorinon hanno potuto svolgerele loro attività a causa del-le regole del Parco-Mu-seo...vero Gaia?) e dallapasseggiata lunga ad unafaggeta distante circa 7 km.Il tema del campo era “IlSignore dei Popoli” libera-mente tratto dalla famosastoria del “Signore degli

Anelli”.Quest’anno i ragazzi erano51 e le loro età variavanodagli 8 (le nostre mascot-te!) ai 14 anni (i nostri grat-tacapi!?!?). Per lavoraremeglio ci siamo divisi inquattro squadre: i Nani(con le mani!!!), gli Elfi, gliUomini e gli Hobbit. Ci siamo trovati subito unpo’ spiazzati in quanto i ra-gazzi da casa si erano por-tati poche regole e tanta vo-glia di fare tutto quello chedi solito a casa non si fa.Mancavano di regole com-portamentali certo, ma an-che di quelle regole, direi“vitali”...il rispetto per il la-voro degli altri, l’ascolto, ilservizio sono state carenzeche abbiamo cercato di ar-ginare...ma questo è un la-voro che dovrebbe partiredalle famiglie per essereproseguito in tutti quei luo-ghi di educazione come lascuola, la parrocchia, ecc...Non siamo stati male, an-zi... ci siamo molto diver-

titi, tra gavettoni, falò, gio-chi le nostre giornate sonosempre state pienissime...In tutto questo ha trovatospazio anche l’arricchi-mento personale perchè at-traverso ogni attività ab-biamo cercato di posare unseme nei loro cuori, spe-rando che germogli...Personalmente è stata un’e-sperienza molto faticosa fi-sicamente (i ragazzi nonsono più come Cenerento-la che a mezzanotte corro-no a casa... prima dell’una,l’una e mezza non c’erasperanza di riposarsi!), eanche a livello spirituale epsicologico ho trovato mo-menti “bui”...ma affidan-domi alle mani esperte de-gli animatori più grandi hosuperato queste mie diffi-coltà.Sono stata molto contentadi poter condividere questaesperienza con Maria An-tonietta, Daniela, PasqualeR., Gian Domenico, Pa-squale A., Gaia, Eleonora,

Alfredo, Maria Grazia, Mi-chel, il nostro Gandalf-DonGiuseppe e i nostri cuochiAnna, Rosanna, Carlo eLuciano.Insieme abbiamo formatouna grande squadra prontaa far passare a questi ra-gazzi una settimana fuoridal loro mondo fatto di ve-stiti, telefonini, televisione,dieta, pallone, ecc... abbia-mo cercato di fargli vivereun’esperienza diversa, acontatto con se stessi, congli altri, con la natura, masoprattutto con Dio... un’e-sperienza che gli lasci il se-gno in un mondo dove con-ta l’apparire, il vivere sen-za regole...perchè capisca-no che la vera libertà non èpensare solo a se stessi, madonarsi all’altro e affidarsialla volontà del Padre.E anche le loro famiglie ca-piscano che un NO ognitanto non vuol dire voleremeno bene al proprio fi-glio, ma forse volerglienedi più.

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CAMPO ESTIVO DIBASSANO: UNASCELTA CRISTIANAMaria Antonietta Furfaro

IL SIGNORE DEI POPOLIGloria Proietti

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Attività

onoscersi meglio alcampo estivo, colti-vare le amicizie ve-

re, riscoprendo nel proprioprossimo l’inestimabile Te-soro dei Popoli che è il Si-gnore nostro Dio: il Dio diAbramo, di Isacco e diGiacobbe; un tesoro nonsolo da trovare ma ancheda comunicare nelle paro-le e nei fatti, con coraggio:questa è la nostra testimo-nianza, il nocciolo di tuttoil messaggio evangelicoche ci fa scoprire la bel-lezza di essere cristiani an-che nelle difficoltà. Il campo ragazzi (od ora-torio estivo) è anche occa-sione di allontanarsi dallostress della modernità, cau-sato dalla frenesia della vi-ta di tutti i giorni, per ri-scoprire nella natura un li-bro aperto attraverso cuiDio parla all’uomo. Le attività invernali vannoin vacanza, Gesù no . Ora che ricominciano tut-te le attività, vi aspettiamonumerosi quest’inverno. Buon Cammino a tutti!

Dalla parte dei ragazziRiportiamo da un temascolastico di una parteci-pante al campo estivo par-rocchiale 2007 a BassanoR. (VT).

IL MIO PRIMOGIORNO DI CAMPOMia madre, mio padre emio fratello, il 22 lugliosono venuti a salutarmiprima di andare a BassanoRomano.Però c’era un problema: iolì non conoscevo nessuno!Mi sentivo un po’ spaesa-ta, anzi quasi impaurita eallora ho pensato: “Cosa misuccederà? Chissà!”. Io conquesta grande emozionesono salita sul pullman, hovisto un posto libero vici-

no ad una ragazza e misono messa lì, ovviamentechiedendo se c’era qualcu-no. Arrivati là ci hannolasciati su un corridoio dientrata: il corridoio era lun-ghissimo e poi quando fini-va c’erano le scale che ciportavano nelle camere:prima di arrivarci peròc’era un lungo corridoio,poi un ponte e alla fina trestanze: una del prete, poidelle ragazze e infine deiragazzi. Io lì ho conosciu-to tre ragazzi più grandi dime: Federica di undici annie mezzo, Valerio di dodicianni e Gabriele di quattor-dici. Stavamo sempre insie-me, ci divertivamo tanto estavamo perfino in squadrainsieme!Insomma sono stata bene epoi ho conosciuto gli altrimembri della comitiva edè stato tutto molto bello elo vorrei rifare per sempre,però è fino ai quattordicianni!Vabbè, ne approfitteròancora!

Giulia Grilli

ome da tradizione ilcampo estivo è l’ap-puntamento che

chiude le attività del grup-po scout AGESCI “Ladi-spoli 2”. Quest’anno il po-sto prescelto era in provin-cia di Arezzo poco distanteda Firenze in un strutturaattrezzata per ospitaregruppi di persone. L’im-pianto era immerso in unbosco collinare e distavacirca 3 km dal paese più vi-cino. L’ideale per svolgerele tante attività ricreative ededucative, lontano dalmondo così come lo vivia-mo tutti i giorni : niente TVe telefonini, niente trafficoe smog, lontano anche daigenitori, solo tanta vogliadi stare insieme, divertirsie condividere i momentidella giornata.La “truppa” era composta

da 30 lupettidi età compre-sa tra gli 8 e12 anni, da 5capi-scout e da 2 cambu-sieri volontari. Al nostrogruppo si è aggiunto ungiovane capo-scout diArezzo nell’ambito di ungemellaggio e scambio diesperienze. Le giornate, in-tense, prevedevano attivitàda svolgere a partire dalleore 7:30 fino alle 24 circa.I lupetti, ben organizzatidai “vecchi lupi” e benstrutturati in sestiglie, di-rette da un lupetto più an-ziano, svolgevano a turnovarie attività quali la litur-gia, il servizio di cambusa,il servizio di pulizia, la pre-parazione di uno spettaco-lino di animazione. Oltre aqueste attività giornalieresi sono svolte attività qua-li: -un torneo di pallama-no, sport divertente cheserve anche a sviluppareun sano spirito di competi-zione -una battaglia tra levarie sestiglie combattutacon pistole ad acqua e ga-vettoni -un gioco notturnonel buio del bosco a cacciadi fantasmini luminosi,questo gioco divertenteaveva lo scopo di far supe-rare alcune piccole-grandipaure. Abbiamo esploratoanche la zona circostanteeffettuando ben 3 escur-sioni: la prima a Vallom-brosa che si trova a 1000m slm con un’antica abba-zia gestita da monaci be-nedettini immersa in unaRiserva forestale, la cuiimportanza ci è stata illu-strata, conl’ausilio di unfilmato, da unaddetto dellaGuardia Fore-stale; lezionemolto utileperché unodegli obiettividegli scout èrispettare e

preservare la natura; la se-conda ad Arezzo, splendi-da città medievale con ilDuomo e la Basilica di S.Francesco; la terza a LaVerna sull’Appennino To-scano dove S.Francesco siritirava per i suoi consuetiperiodi di silenzio e pre-ghiera, qui ricevette lestimmate che lui chiese alSignore. Tutte le attivitàdei boy scout si svolgonotramite il gioco e attraver-so i personaggi del Librodella Giungla (Akela, Kaa,

Baloo, Fratel Bigio, Ba-gheera, Raksha) ed hannolo scopo di formare e svi-luppare nei ragazzi lalealtà, l’indipendenza, laresponsabilità, la solida-rietà. Ricordiamo che proprioquest’anno ricorre il cen-tenario della nascita delloscoutismo, un movimentoche permette a tantissimiragazzi di tutto il mondo diimparare a vivere congioia, in gruppo e leal-mente, a rispettare l’am-biente, ad aiutare i menofortunati. Un esempio edun modello anche per noiadulti.

IL SIGNORE ÈNOSTRO TESOROANCHE IN ESTATEGian Domenico Daddabbo

VACANZE DI BRANCO PER I LUPETTI DI LADISPOLIRosario Sasso

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RIPOSANO IN PACE

✠ STORANI PASQUALEdeceduto il 5 giugno

✠ PROIETTI SEVERINOdeceduto il 7 luglio 2007

✠ LANZIDEI FRANCESCAdeceduta l’8 luglio 2007

✠ FRANCHI MARIOdeceduto il 10 agosto 2007

✠ SAVIOZZI ANNAdeceduta il 16 agosto 2007

✠ CRISCIOTTI VITTORIOdeceduto il 22 agosto 2007

✠ D’ALESSANDRO PANTALEOdeceduto il 24 agosto 2007

✠ LILLI LUIGIdeceduto il 23 agosto 2007

✠ PIRRÒ VINCENZOdeceduto il 26 agosto 2007

✠ COLAIORI VERAdeceduta il 10 settembre 2007

GRATI AL SIGNORE

♥ BERNI GUERRINO e PICCININI STASIANAMatrimonio il 7 giugno 2007

♥ PAPPALARDO DANIELE e PUDDU MARISAMatrimonio il 7 luglio 2007

♥ DURACCI CLAUDIO e DI LILLO ANGELAMatrimonio il 14 luglio 2007

♥ GIGLIOTTI GIANFRANCO e MASCIOLI EMANUELAMatrimonio il 14 agosto 2007

♥ MONTESANO GIOVANNI e ALLEGRUCCI ANNA MARIAMatrimonio 16 agosto 2007

♥ ANZUINI GIOVANNI e GALASSI MARINAMatrimonio il 22 agosto 2007

♥ RONCI FABIO e TAIETTA EMANUELAMatrimonio il 6 settembre 2007

♥ NARDI ANDREA e LANNA FRANCESCAMatrimonio il 22 settembre 2007

RINATI IN CRISTO

★ CACCIOTTI CHIARAbattezzata il 9 giugno 2007

★ GUGLIELMINO FILIPPObattezzato il 9 giugno 2007

★ PEREYRA CEDENO GINEVRAbattezzata il 9 giugno 2007

★ SCARPINO MICHELEbattezzato il 9 giugno 2007

★ MARTINI SOFIAbattezzata il 10 giugno 2007

★ SLAVOV ZAJKOV ALEKSANDAVbattezzata il 17 giugno 2007

★ SIKORA AZZURRAbattezzata il 24 giugno 2007

★ VICARI GABRIELEbattezzato il 24 giugno 2007

★ VICARI TOMMASObattezzato il 24 giugno 2007

★ SCORANESI DAVIDEbattezzato il 30 giugno 2007

★ BOLLI EMANUELEbattezzato il 1° luglio 2007

★ BOLLI VITTORIAbattezzata il 1° luglio 2007

★ BOLLI BEATRICEbattezzata il 1° luglio 2007

★ CERASA CRISTIANbattezzato il 1° luglio 2007

★ LIBERO ANITAbattezzata il 1° luglio 2007

★ PROIETTI GIORGIAbattezzata il 1° luglio 2007

★ MAZZULLI ALESSANDRObattezzato l’8 luglio 2007

★ DE PAOLIS STELLAbattezzata il 21 luglio 2007

★ FERRI MARINI MATTEObattezzato il 5 agosto 2007

★ ANZUINI GIORGIAbattezzata il 22 agosto 2007

★ FAEDDA MATTEO LUCAbattezzato il 1° settembre 2007

★ RONCI VALERIAbattezzata il 6 settembre 2007

★ DE SANTIS EMANUELEbattezzato il 9 settembre 2007

★ DANCA DENIS GABRIELbattezzato il 15 settembre 2007

★ CECCHETTI CRISTELbattezzata il 16 settembre 2007

★ CORETTI GABRIELEbattezzato il 16 settembre 2007

★ MAZZILLI SERENA LUCIAbattezzata il 22 settembre 2007

★ PUDDA EMMAbattezzata il 22 settembre 2007

★ ROSOLINO EMANUELEbattezzato il 22 settembre 2007

★ COSIMI ALESSIAbattezzata il 23 settembre 2007

★ SFORZA FRANCESCObattezzato il 23 settembre 2007

★ DUCCI SIMONEbattezzato il 30 settembre 2007

★ RAVARINO DANIELEbattezzato il 30 settembre 2007

★ MELISSA GALLIOTTObattezzata il 30 settembre 2007

La Voce con un po’ di sentimento

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di noi vedesse il volto di Gesùnel prossimo suo. Io l’amo mol-tissimo proprio perché non soessere come lei, a volte mi ri-traggo davanti al male. Fortu-natamente c’è chi ha abbraccia-to la sua immensa voglio di ca-rità, ho visto in un documentariomedici giovanissimi americanie canadesi, gente venuta dal be-nessere che cura queste perso-ne senza protezione e senza aversenso di repulsione davanti alleloro orrende piaghe! La sua ere-dità è stata raccolta, non è an-data perduta, dal canto mio pen-so che se una donna così intel-ligente che sapeva dare semprerisposte giuste e a volte persinosarcastiche ai potenti di tutto ilmondo, ha scelto di credere inGesù, mi convinco ancora di piùdell’esistenza di Dio! Pochi ar-riveranno a fare quello che hafatto lei ma possiamo comin-ciare dal gradino più basso, cer-care di amare gli emarginati egli extracomunitari; e se vedia-mo qualcuno che dorme su unapanchina al parco, non caccia-molo via cerchiamo di amarlo erispettarlo anche se è sporco epuzza. Solo in questo modopossiamo sposare la causa diquella piccola grande donna,amare è bello e può portarci lon-tano! Riposa in pace Madre Te-resa e grazie per esserci stata.

(E. V.)

Dieci anni fa lasciava questa vi-ta terrena una donna piccola,piccola, come una bambolina,ma... quanto immensamentegrande: madre Teresa di Cal-cutta. Se ne è andata lasciando-ci tante cose su cui riflettere,tutt’un mondo di insegnamenti.Mi riesce difficile pensare chesia esistita una donna così. DiSanti bellissimi ne abbiamo tan-ti, Dottori della chiesa che por-tiamo dentro di noi, ma lei, for-se perché l’ho vissuta, cono-sciuta grazie alle interviste men-tre era in vita, ho visto il cam-mino che ha fatto, una donnadel mio tempo…, e che tempo!Tempo di razzismo, ingiustizie,cinismo e crudeltà.Quanta forza per andare in giroper le strade di Calcutta con so-lo cinque rupie in tasca a racco-gliere persone malate da porta-re nella sua casa; persone che cifarebbero paura solo a guardar-le con le loro malattie orribili. Una volta un giornalista veden-dola accudire una di queste per-sone le ha detto: “Io non lo fareineanche per un milione di dol-lari!”. E lei candidamente ri-spose: “Nemmeno io. Io lo fac-cio solo perché in lui vedo ilvolto di Gesù”. Che bello! Equanto bello sarebbe se ognuno

RICORDANDO MADRE TERESA

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Programma Eventi e La Voce con un po’ di sentimento

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PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÙ – LADISPOLI

FESTA DEL CIAO

14 OTTOBRE 2007“CON CRISTO IN UNA VITA NUOVA”

ORE 15,00: AccoglienzaORE 16,00: S. MESSA col mandato

ai catechisti

DOMENICA 14 OTTOBRE 2007

1-2 NOVEMBRE 2007 E TUTTI I MERCOLEDÌ DEL MESE:ORE 15,50: S. Messa al cimitero. Il 2 Novembre celebra il Vescovo Gino Reali

ORE 17,00: MerendaORE 17,30: Giochinsieme

futuro potrebbe diminuire,non può entrare in un logi-ca di mercato, anzi la ge-stione deve essere pubblicaper garantire a noi e per legenerazioni future, un be-ne. Un diritto che non di-venti un bisogno da soddi-sfare con la legge di mer-cato. Sempre con “l’acquain bocca” passiamo “al-l’acqua in brocca” segna-landovi una bellissima ini-ziativa della rivista Altre-conomia (www.imbroc-chiamola.org) dove siamo

invitati a bere acqua di ru-binetto, non solo a casa,ma anche quando andiamoal ristorante, in pizzeria,nei bar dobbiamo chiedereacqua di rubinetto in broc-ca (come normalmente av-viene all’estero) perché èbuona, sicura e non inqui-na. La campagna di sensi-bilizzazione di altraecono-mia continua informando-ci che non esiste nessunobbligo di legge a vendereacqua minerale in bottigliae nessun esercizio può ri-fiutare l’acqua di rubinet-to.Concludo invitandovi alprossimo convegno “Ac-qua in Comune: come lagestiamo?”, del 6 ottobrenell’aula consiliare del co-mune di Ladispoli.Tra i numerosi qualificatiinterventi vi segnalo la par-tecipazione del dott. Rosa-rio Lembo (Segretario Na-zionale Comitato ItalianoContratto Mondiale sul-l’Acqua) che ho avuto ilpiacere di ascoltare a Nor-cia il primo gennaio 2007durante la Marcia della Pa-ce promossa da Pax Chri-sti, Caritas Italiana, CEIsullo stesso tema dell’ac-qua. Sarà una vera occasioneascoltarlo il 6 ottobre. Viaspettiamo e... acqua inbocca mi raccomando!

“ACQUA IN BOCCA, ACQUA IN ...continua da pagina 1

ono state dette tan-te cose brutte sullanostra religione al-

cune con cattiveria, alcuneingenuamente. Quelle chevoglio proporvi oggi sonoquelle più pure, veramen-te semplici e in un certomodo bellissime! L’annoscorso ho fatto catechismoai bimbi del primo annocomunione. Bimbi di terzaelementare, cuccioletti chea volte mi hanno fatto ve-ramente ridere e vorreipassarli a voi anche perfarvi capire che avere ilgrande onore di insegnarela storia di Gesù è vera-mente piacevole!“Bambini allora ditemi inomi dei quattro evangeli-sti… Silenzio, cerco di aiu-tarli e dico: “Giovanni…”“Ah sì - dice un bimbo -,sono Aldo Giovanni e Gia-como!”

“Perché si dice che il cuo-re di Gesù è grande?”:“Perché era malato!“.“Chi erano gli apostoli?”:“Quelli che cenavano sem-pre con Gesù”.‘’Perché Giuda ha traditoGesù?”: “Perché dovevacomprarsi un paio di scar-pe che costavano tanto”.“Ricordatevi che Gesù ci

ha insegnato ad amarcil’un l’altro senza eccezio-ni”. “Maestra -alza la ma-no una bimbetta con bel-lissimi occhi spalancati,chiedendomi-, posso fareun’eccezione per una bam-bina che a scuola mi hapreso le matite colora-te?!’‘.Ed inoltre mia figlia a treanni così faceva il segnodella croce: “Nel nome delPadre del Figlio e di zioSandro, amen”.Mia nipote a quattro anni“Santa Maria prega per noipescatori amen”.Durante una cena a casa diamici la figlia di pochi an-ni scende in pigiama:“Mamma puoi venire unattimo su che non mi ri-cordo bene L’ape Maria?“. Io penso che sia per questoche Gesù abbia detto: “La-sciate che i fanciulli ven-gano a me!”. Perché anchelui aveva bisogno di unasana, sincera, ingenua ri-sata!

CHE BAMBINI...Emanuela Vitale

Il mese di Ottobre e la cele-brazione annuale dellaGiornata Missionaria Mon-diale (il 28/10) rappresen-tano un’occasione privile-giata per l’impegno di ani-mazione del popolo di Dio

OTTOBRE MISSIONARIO

Note tratte dawww.operemissionarie.it

a cui le Pontificie OpereMissionarie sono chiama-te. “Tutte le Chiese per tutto ilmondo” è il tema di que-st’anno che trae ispirazio-ne dal n. 84 della Redemp-toris missio nel quale ilServo di Dio GiovanniPaolo II cita un’espressio-ne del beato Paolo Manna:“La parola d’ordine deveessere questa: Tutte le

Chiese per la conversionedi tutto il mondo”.Papa Benedetto XVI nelMessaggio di quest’anno,sottolinea come questotema “invita le Chiese loca-li di ogni Continente a unacondivisa consapevolezzacirca l’urgente necessità dirilanciare l’azione missio-naria di fronte alle molte-plici e gravi sfide delnostro tempo”.

S

Vi ricordiamo il sito nel nostro gruppo missionario parrocchiale:www.missionepossibile.info

per chi è interessato a farne parte e per essere informato sulle nuove iniziative.

È cambiato l’indirizzo internet del nostro sito parrocchiale: www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it

“Santa Mariaprega per noi

pescatoriamen”

“Nel nome del Padre del Figlio

e di zio Sandro,amen”