Pasqua - parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it · nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri....

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una notizia straor- dinaria che si sta diffondendo non so- lo in città ma in tutto il ter- ritorio diocesano. Acco- glieremo infatti la statua della Madonna proveniente dal santuario Portoghese di Fatima domenica 10 aprile pomeriggio. Come suggerisce la presi- denza del Movimento ma- riano di Fatima, che ha già sperimentato in altre setti- mane mariane la ricchezza dell’evento: “La visita della Madonna pellegrina del Santuario di Fatima è per la parrocchia e i suoi fedeli, ma anche per tutta la città, un avve- nimento di grazia e una be- nedizione. Maria, la nostra Madre ce- leste, si fa vicina ai suoi fi- gli, raccoglie ed ascolta le preghiere e i desideri del TESTIMONI DI MISERICORDIA Aprile 2016 - Anno XVIII - n° 92 Pasqua Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected] LA PASQUA È IL DONO SUPREMO DELL’AMORE MISERICORDIOSO DI DIO Viviana Puglisi CONVERSIONE: DECISIONE PER UNA VERA AMICIZIA CON GESÙ PER DIVENIRE SIMILI A LUI a pagina 3 LA CONVERSIONE COME NECESSITÀ DI UN RITORNO A DIO a pagina 4 LA CHIESA HA LA MISSIONE DI TESTIMONIARE LA MISERICORDIA DI DIO a pagina 4 DALLA CADUTA PERSONALE ALLA REDENZIONE DI CRISTO a pagina 5 MISERICORDIA SIGNIFICA PERDONO a pagina 6 PENSARE ALLA MAESTÀ DI DIO a pagina 7 RACCONTO DI UNA MAMMA a pagina 7 LA VOCE SUL MONDO a pagina 8-9 24 ORE PER IL SIGNORE a pagina 10 PROGRAMMA MADONNA DI FATIMA a pagina 11 PROGRAMMA SETTIMANA SANTA a pagina 12 i ho trovato in tanti posti, Signore,… Ma non sono riusci- to a trovarti nei miei piccoli mali e nei miei banali dispiaceri. Nella mia fatica ho lascia- to passare inutilmente il dramma della tua Pas- sione redentrice e la vitalità gioiosa della tua Pasqua è soffocata dal grigiore della mia au- tocommiserazione. Signore io credo. Ma Tu aiuta la mia fede.” Per l’importante tema pro- posto in quest’occasione, ho scelto di esordire ispi- randomi ad un delicato componimento sgorgato dal cuore di uno dei miei più grandi “miti”, la straor- dinaria Madre Teresa di Calcutta, prezioso e vicino esempio di perfetto amore cristiano e di profondità segue a pagina 6 Le Sante Messe FESTIVE: Sabato: ore 18,30 Domenica: ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa (Via dei Garofani) FERIALI (dal lunedì al sabato) Ore 8,30 e 18,30 sono in cappella (Via dei Fiordalisi, 14) A LADISPOLI LA MADONNA PELLEGRINA DI FATIMA DEL S ACRO C UORE DI G ESÙ “T segue a pagina 2 MISERICORDIA E CONVERSIONE l tema della miseri- cordia con il quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cam- mino giubilare si sta rivelan- do un argomento di vera gra- zia per tutti i cristiani e un ri- sveglio per continuare nel percorso di adesione a Dio. Questo Anno Santo della Misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016), sta esprimendo, secondo le parole del Papa, un percor- so per mostrare la Chiesa consapevole della sua mis- sione di essere “testimone della misericordia di Dio”. Parole che richiamano quel- le di S. Giovanni XXXIII, pronunciate l’11 ottobre 1962 quando apriva il Con- cilio Ecumenico Vaticano I segue a pagina 10 MISERICORDIA E CONVERSIONE Don Giuseppe Colaci È

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una notizia straor-dinaria che si stadiffondendo non so-

lo in città ma in tutto il ter-ritorio diocesano. Acco-glieremo infatti la statuadella Madonna provenientedal santuario Portoghese diFatima domenica 10 aprilepomeriggio.Come suggerisce la presi-denza del Movimento ma-riano di Fatima, che ha giàsperimentato in altre setti-mane mariane la ricchezzadell’evento:“La visita della Madonnapellegrina del Santuario diFatima è per la parrocchiae i suoi fedeli, ma ancheper tutta la città, un avve-nimento di grazia e una be-nedizione.Maria, la nostra Madre ce-leste, si fa vicina ai suoi fi-gli, raccoglie ed ascolta lepreghiere e i desideri del

T E S T I M O N I D I M I S E R I C O R D I A

Aprile 2016 - Anno XVIII - n°92Pasqua

Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected]

LA PASQUA È ILDONO SUPREMODELL’AMOREMISERICORDIOSODI DIOViviana Puglisi

CONVERSIONE: DECISIONE PER UNAVERA AMICIZIA CON GESÙ PERDIVENIRE SIMILI A LUI a pagina 3 ▼

LA CONVERSIONE COME NECESSITÀDI UN RITORNO A DIO a pagina 4 ▼

LA CHIESA HA LA MISSIONEDI TESTIMONIARE LA MISERICORDIADI DIO a pagina 4 ▼

DALLA CADUTA PERSONALEALLA REDENZIONE DI CRISTO a pagina 5 ▼

MISERICORDIA SIGNIFICA PERDONO a pagina 6 ▼

PENSARE ALLA MAESTÀ DI DIO a pagina 7 ▼RACCONTO DI UNA MAMMA a pagina 7 ▼LA VOCE SUL MONDO a pagina 8-9 ▼24 ORE PER IL SIGNORE a pagina 10 ▼PROGRAMMA MADONNADI FATIMA a pagina 11 ▼PROGRAMMA SETTIMANA SANTA a pagina 12 ▼

i ho trovato in tantiposti, Signore,…Ma non sono riusci-

to a trovartinei miei piccoli mali e neimiei banali dispiaceri.Nella mia fatica ho lascia-to passare inutilmenteil dramma della tua Pas-sione redentricee la vitalità gioiosa dellatua Pasqua è soffocatadal grigiore della mia au-tocommiserazione.Signore io credo. Ma Tuaiuta la mia fede.”Per l’importante tema pro-posto in quest’occasione,ho scelto di esordire ispi-randomi ad un delicatocomponimento sgorgatodal cuore di uno dei mieipiù grandi “miti”, la straor-dinaria Madre Teresa diCalcutta, prezioso e vicinoesempio di perfetto amorecristiano e di profondità

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Le Sante MesseFESTIVE:

Sabato: ore 18,30 Domenica:

ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa

(Via dei Garofani)

FERIALI (dal lunedì al sabato)

Ore 8,30 e 18,30sono in cappella

(Via dei Fiordalisi, 14)

A LADISPOLI LA MADONNAPELLEGRINA DI FATIMA

D E L S A C R O C U O R E D I G E S Ù

“T

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MISERICORDIA E CONVERSIONE

l tema della miseri-cordia con il qualePapa Francesco ha

immesso la Chiesa nel cam-mino giubilare si sta rivelan-do un argomento di vera gra-zia per tutti i cristiani e un ri-sveglio per continuare nelpercorso di adesione a Dio.Questo Anno Santo dellaMisericordia (8 dicembre2015 – 20 novembre 2016),

sta esprimendo, secondo leparole del Papa, un percor-so per mostrare la Chiesaconsapevole della sua mis-sione di essere “testimonedella misericordia di Dio”.Parole che richiamano quel-le di S. Giovanni XXXIII,pronunciate l’11 ottobre1962 quando apriva il Con-cilio Ecumenico Vaticano

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MISERICORDIA E CONVERSIONE

Don Giuseppe Colaci

È

Misericordia e Conversione

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La VoceSupplemento di:

notiziariodi Porto-Santa Rufina

Direttore responsabile:✠ Antonio Buoncristiani

Direttore editoriale:Don Giuseppe Colacitel. 06 9946738

In redazione:Marisa Alessandrini,Mauro Coni,Giandomenico Daddabbo,Enrico Frau,Silvana Petti,Maurizio Pirrò, Marco Polidori,Viviana Puglisi,Anna Maria Rospo.

Hanno collaborato:Viviana Buonagiunto

Stampato su carta riciclata

ecologica da:Printamente s.n.c.Via Aurelia, 668 H - Romawww.printamente.it

Il giornale è stato chiuso il 12 marzo 2016.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179/2001

Distribuzione gratuita

Ma è con Papa Francesco,che fin dall’inizio la mise-ricordia di Dio è il temacentrale e fondamentale delsuo pontificato. Egli cono-sce bene l’Occidente cri-stiano e sa che molti deibattezzati non praticano laChiesa, conducono vite lon-tane da Cristo e capisce chequesto rifiuto della miseri-cordia e del perdono di Dioha imbarbarito le nostre so-cietà, i nostri popoli ancoranominalmente cristiani. MaFrancesco crede nello Spi-rito Santo, “protagonistadella missione della Chie-sa” ed è convinto che se laChiesa e i fedeli si conver-tono veramente a Cristo, loSpirito può fare cose straor-dinarie, miracolose, comein altri popoli dove nasce laChiesa o come alle origininella Chiesa apostolica.Qui entra in campo la ne-cessità di una radicale con-versione a Dio. Senza que-sta, il tema della misericor-dia verrà utilitaristicamentepiegato ad un mero buoni-smo, dove ognuno si sentiràlegittimato a fare i propricomodi, considerandosi an-cora cristiano, senza scru-poli di coscienza. Invece la misericordia è sìun grande dono del cuorepaterno di Dio, ma per l’es-sere umano significa perdo-no, riconoscere le proprie

II: “Oggi la sposa di Cristopreferisce usare la medicinadella misericordia inveceche imbracciare le armi delrigore… Così la Chiesa cat-tolica… vuole mostrarsimadre amorevolissima ditutti, benigna, mossa da mi-sericordia e da bontà versoi figli da lei separati”. An-che S. Giovanni Paolo II hasviluppato questo tema nel-la sua seconda enciclica Di-ves in misericordia (Dio èricco di misericordia) e Pa-pa Benedetto nell’encicli-ca Deus Caritas est (Dio èAmore). Dunque, attraversoil magistero dei Papi, l’ar-gomento biblico della mi-sericordia è quanto maiadatto alla sensibilità del-l’uomo moderno.

debolezze e colpe e conver-tire la propria vita a Cristo.Accogliere la misericordiadivina, significa dare un ra-dicale cambiamento allostile di vita personale e co-munitario. Si tratta, in con-creto, di passare dalla men-talità egoistica a quellaaperta alle esigenze dell’al-tro, soprattutto se bisogno-so. Con estrema chiarezzail Santo Padre al n. 10 del-la Evangelii Gaudium, af-ferma: “La proposta è vive-re ad un livello superiore:la vita si rafforza donandolae s’indebolisce nell’isola-mento e nell’agio. Di fatto,coloro che sfruttano di piùle possibilità della vita sonoquelli che lasciano la rivasicura e si appassionano al-la missione di comunicarela vita agli altri”... Mi face-va riflettere quanto afferma-to da un povero siriano trat-tenuto in un campo profu-ghi in Macedonia, egli, inuna intervista al telegiorna-le, lamentava la situazionedisumana che assieme aglialtri si trovava a vivere, ediceva: “In Europa non trat-tano così neanche i cani”.Ed è vero!Non è forse vero che tanticonsiderano il proprio canecome un prolungamento delproprio io e dunque merite-vole di attenzione maggioredei figli degli altri?

continua da pagina 1 MISERICORDIA E CONVERSIONENon è questa una formaestrema di egoismo? Maga-ri giustificata dal fatto che:“San Francesco avrebbefatto lo stesso?”. Ma il San-to d’Assisi amava gli ani-mali come estensione di unamore totale al Dio della vi-ta e agli esseri umani. Nonamava i primi per non ama-re gli altri… o, peggio, es-serne indifferente.Su questo tipo di conver-sione si dovrebbe concen-trare il Giubileo della mi-sericordia, sapendo appro-fittare dei tempi straordi-nari che l’anno liturgico of-fre. Per esempio, potrebbeessere un tempo speciale laSettimana Santa, con tuttala ricchezza spirituale cheporta con sé, oltre al caricodi grazia che scaturisce dalmistero pasquale. In più, aseguire, ci sarà pure la set-timana con la Madonnapellegrina di Fatima, dal10 al 17 aprile. Giornistraordinari che il Vescovoci ha concesso di viverecome “settimana della mi-sericordia”. In essa la no-stra chiesa parrocchiale sitrasformerà, non solo nelSantuario di Fatima, maanche in un luogo giubilarecon annessa l’indulgenzaplenaria.Non lasciamoci sfuggiretali occasioni che la prov-videnza ci offre.

l ruolo della Chiesa,in special modo nel-l’Anno Giubilare, è

quello di chiamare tutte legenti all’obbedienza dellafede e alla conversione.L'Ascensione di Gesù alCielo e il Miracolo dellaPentecoste (Cfr At 1,7-10.2,1-11) innaugurano il tem-po nuovo, il tempo dellaChiesa, in cui Gesù confe-risce ai primi Apostoli (dalverbo greco �ποστέλλω -apostellō, che vuol dire“inviare”) il mandato dellaMissione universale ad an-dare, annunciare il Vangeloe fare discepole tutte le na-zioni, battezandole nel No-me della Santissima Trinità(Cfr Mt 28,19). Da allorain avanti, perpetuandosi laMissione della Chiesa at-traverso i tempi e i conti-nenti per l'effusione delloSpirito Santo, si rinnovaancora l’incontro fra Gesùe l’umanità. I santi s'iden-tificarono in pieno nellestorie d'incontro che co-stellano i Vangeli e trova-rono senso nuovo per la lo-ro vita. Sopratutto conl'aiuto di Maria Santissimamolti cristiani si sono fattisanti e ancora la sua straor-dinaria storia d'incontroispira in tanti il desideriodi essere amici e imitatoridi Gesù. Sin da quandoMaria pregò con primiApostoli nel Cenacolo,luogo dove Gesù avevaistituito l'Eucarestia, la suafede sostiene i credenti perla sua costante e premurosapresenza materna lungotutta la storia della Chiesa.La devozione alla SantaVergine proposta da SanLuigi Maria Grignion deMontfort (1673-1716) è lascuola di vita cristiana incui Maria, maestra e disce-pola del suo Figlio, ci gui-

da a instaurare una ve-ra amicizia con Gesù,un rapporto di pienoconvolgimento in cuici nutriamo delle sueParole che sono Spiritoe Vita (Cfr Gv 6,63) af-finché, rimanendo innoi, ci forgino intellettoe cuore e assimiliamocosì i criteri di condottadel Maestro, il suo pensie-ro, modo di agire ecc.... peruna fede coerente e radica-ta nella Verità che ci rendecapaci di resistere a qual-siasi vento di dottrina (CfrEf 4,14). Nei suoi discorsialla GMG a Madrid, PapaBenedetto XVI insegnache Gesù per primo ci sce-glie chiamandoci suoi ami-ci e per mezzo del Battesi-mo ci ha costituiti perchéportiamo frutti di Vita Eter-na (Cfr Gv 15,15-16); a no-stra volta noi discepoli ac-cogliamo il Maestro nellanostra vita, implicandocinel cammino di conversio-ne che richiede di rinnova-re la scelta di Lui ognigiorno con il sostegno gliuni degli altri nella stessafede della Chiesa e traendoforza dai Sacramenti, inparticolare la Penitenza el'Eucarestia. Impiegati co-me piete vive nell'edificiospirituale sul fondamentodegli Apostoli e dei Profetiattorno a Cristo pietra an-golare (Cfr 1 Pt 2,15; Ef2,20), il Signore ci chiamaa partecipare alla missioneapostolica, uniti in pensierie parole (Cfr 1 Cor 1,10)per essere unanimi testi-moni secondo le Parole delMaestro: “Sia il vostro par-lare sì, sì; no, no: il di piùviene dal maligno” (Mt5,37). Specialmente oggi,davanti alla “dittatura delpensiero unico”, cioè unospirito mondano sempre

più accentuato e tiranneg-giante, è necessaria unapresa di posizione corag-giosa nella testimonianzapubblica; a maggior ragio-ne laddove nella Chiesa siè infiltrato un pensiero noncristiano che Papa France-sco denuncia come “mon-danità spirituale”, nonchésegno dell'apostasia prean-nunciata nei messaggi diFatima, c'è bisogno di unpiccolo gregge che conser-vi la fede integra. Il film“God's not dead” (“Dionon è morto”), ispirato areali vicende di lotta per lalibertà religiosa negli USA,rispecchia la realtà del no-stro Occidente che rifiutaDio e le sue radici cristia-ne. I giovani universitaripersonaggi del film incar-nano lo spirito battaglierodi tanti che si oppongonoal relativismo imperante:penso ad esempio alla follariversatasi al Circo Massi-mo lo scorso 30 gennaio alFamily Day e alle variemarce per la vita. A iniziodi quello che chiamiamo“il secolo dei lumi” (o piut-tosto “delle false luci”), ilMontfort profetizzò que-st'epoca eccezionale comeil tempo degli Apostoli diMaria Santissima da lui de-finiti “fuoco ardente, mini-stri del Signore che sparge-ranno dappertutto l'amoredivino” (Trattato della ve-ra devozione alla SantaVergine n 55). Questa pro-

fezia si va avverando,non a caso Padre LivioFanzaga afferma chedal 2010 la Madonnasta radunando i suoiApostoli da tutto ilmondo. La novitàpreannunciata dal santogesuita è che non vi sa-ranno più battaglie diApostoli impegnati sufronti diversi, bensì unalotta globale che vedràl'umanità divisa in dueschieramenti contrap-posti: chi con e chicontro Dio. Siamo so-pratutto noi giovani a

essere chiamati nell'eserci-to di Maria in quanto futu-ro della Chiesa e dell'uma-nità, per questo le GiornateMondiali della Gioventùsono terreno fertile da cuila Madonna raccoglie isuoi predestinati per con-fermarli nella fede e SanGiovanni Paolo II ebbeun'intuizione profetica a ri-guardo. In questo Giubileosegnato da una parte dallaminaccia jihadista dell'ISISe dal massacro dei cristiania opera di quest'ultimo edall'altra da un sistemaideologico e mediatico chemira a distruggere la nostrafede e incatenarci a falsiideali di libertà, ancor dipiù le GMG sono segno vi-sibile della Chiesa che siriunisce attorno alla Rocciadi Pietro (Cfr Mt 16,18)per il richiamo dell'impe-ritura predicazione dell'A-postolo Paolo, testimonian-do la freschezza della fedenell'entusiasmo e nellagioia di milioni di giovaniinnamorati di Gesù. Ora, laGMG che ci vedrà radunatiin Polonia, esempio digrande coraggio della fedesotto il Comunismo, esortanoi giovani e tutta la Chie-sa ad accogliere la grandesfida a essere testimoni diMisericordia, costruttoricoraggiosi della culturadell'Amore di Cristo nostraPace (Cfr Ef 2,14) in que-sto mondo nuovo senzaDio.

CONVERSIONE: DECISIONE PERUNA VERA AMICIZIA CON GESÙPER DIVENIRE SIMILI A LUIGian Domenico Daddabbo

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Misericordia e Conversione

Misericordia e Conversione

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che Gesù ci propone è unamore-dono, un amoregratuito che dà senza atten-dere nulla in cambio. È il“dare tutto e poi dare sestessi” di Santa Teresa diLisieux.L’uomo è un essere d’a-more e di relazione, inquanto plasmato ad imma-gine di Dio che è amore,ed ogni volta che non rice-ve amore viene ferito.La ferita perciò è una man-canza d’amore alla qualel’uomo reagisce in modonaturale, vale a dire più omeno vendicativo: o inter-rompendo la relazione conl’altro, mantenendo però ilricordo doloroso e ranco-roso dell’offesa subita op-pure facendo pagare il de-bito della ferita all’offen-sore.Dio, invece, ci invita a la-sciare questa reazione na-turale alla ferita, per acco-gliere la sua reazione divi-na, che è quella di perdo-nare. E proprio perché ilsuo invito è propositivo enon impositivo, egli atten-de la nostra risposta, il no-stro "Sì", che si concretiz-za in una scelta: la decisio-ne di lasciare la logica diuna reazione naturale al-l’offesa, alla ferita subita,per accogliere la logica di-vina di reagire all’offesacontinuando ad amare e ri-nunciando al debito chel’altro ha nei miei confron-ti.Questo invito al perdono èdestinato ad ogni uomo,poiché non esiste uomoche non sia ferito per man-canza d’amore. L’uomo èanimato da un desideriod’amore infinito che corri-sponde alla pienezza del-l’immagine divina iscrittain lui, aspira ad essereamato personalmente, sen-za limiti e incondizionata-mente, e ad amare total-mente. La mancanza d’amore, ciferisce e ci fa soffrire. Lasofferenza a sua volta ci fapaura, ci angoscia, ci lace-

l termine conversio-ne quante voltel’abbiamo sentito

dire? Eppure spesso non ècambiato proprio nulla.Sappiamo, è dottrina cat-tolica chiaramente definitache la grazia ha l’assolutapriorità. Ciò è vero sia perla conversione iniziale, cheper quella continua: la gra-zia precede, accompagna esegue in ogni passo. Il pro-tagonista non è il mio sfor-zo umano e la mia volontà,ma Dio che suscita e ri-chiede la mia corrispon-denza. È sempre la graziache ci previene e ci invitaa pregare sinceramente, aconfessarci bene. Diciamo subito, però, cheil perdono è opera di Dio eche non dipende dall’agiredell’uomo anche se, in talecammino, vi sono delletappe preliminari di perdo-no psicologico che nonfanno esplicito riferimentoa Dio. Tuttavia esse sonodei vissuti parziali di unarealtà che non ha ancoratrovato il suo senso, ma èuna realtà divina. Sonotappe che corrispondono aun agire divino nell’uomo;perciò predisponendoci aricevere e a dare il perdo-no, avviamo in noi un’ope-ra di apertura alla dimen-sione spirituale. Sceglieredi perdonare nel suo du-plice movimento di riceve-re e donare il perdono si-gnifica affermare la libertàdi diventare ciò che siamo:esseri d’amore capaci diamare in maniera umana edivina. In noi c’è una ca-pacità di perdono sia psi-cologico che divino.Il primo, ovvero, il perdo-no psicologico, è accessi-bile anche alle tecnichepsicologiche e perciò si av-vale degli sforzi umani. Èil “non fare agli altri ciòche non vuoi sia fatto a te”.

È il deporre l’arma, il nonvendicarsi, l’amare se l’al-tro mi ama… È stare nel"proprio angolo" per evi-tare conflitti. Tutti possia-mo accedere a questo tipodi perdono, anzi ognuno dinoi è invitato a esercitarloquotidianamente in ognisituazione di vita, special-mente in quella familiare,affinché le relazioni umanepossano svilupparsi in mo-do meno conflittuale e per-ciò più rispettoso, più or-dinato e più decoroso. Il secondo tipo di perdonoè quello divino. Conse-guente a quello psicologi-co (e non certo in alterna-tiva ad esso), è un dono diDio e come tale non acqui-stabile dall’uomo né per isuoi meriti né tanto menoattraverso tecniche psico-logiche.Di quale perdono si tratta,se è solo Dio a potermelodare?È l’amore-agape, l’amoreverso i nemici cioè quel-l’amore che va ben oltre ilnon vendicarsi. È l’amoreche invita ad abbracciare ilproprio nemico, a benedir-lo, a fargli del bene e, infi-ne, a dare la propria vitaper lui come ha fatto Ge-sù.È amare non solo quandol’altro non ti ama, ma an-che quando l’altro rispon-de al tuo amore ferendoti.È passare dalla giustiziaumana che all’offesa ri-sponde con l’offesa, aquella divina che all’offesarisponde con l’offerta. È ilnuovo comandamento diGesù: “che vi amiate gliuni gli altri; come io vi hoamato” (Gv 13, 34). Gesùci invita ad amare il nostroprossimo più di noi stessi,a preferire l’altro a noistessi, come ha fatto lui,che ci ha amato fino a do-nare la propria vita. Ciò

ra dentro e ci spinge a ri-piegarci su noi stessi, a di-ventare egocentrici e ag-gressivi. Così ci induriamoe guardiamo tutto e tutti,anche noi stessi, attraversoil filtro di questo induri-mento, con la conseguenzache le nostre relazioni di-ventano sempre più diffi-cili, sempre più ferenti.L’aggressione di cui siamofatti oggetto inizialmentediventa quindi la nostramodalità di reazione. Anzi,ci accorgiamo di non averepiù bisogno che qualcunoci aggredisca per scoprireche siamo capaci anchenoi di aggredire per primi. Quante ferite d’amore datee ricevute! Quanti perdonida ricevere e da dare!Ecco perché l’invito al per-dono è rivolto ad ogni uo-mo, ed ecco perché il per-dono è il fondamento diogni cammino di guarigio-ne di tutto l’uomo e quindidel cammino di conversio-ne e di santità.

LA CONVERSIONE COME NECESSITÀ DI UN RITORNO A DIOAnnamaria Rospo

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ell’epoca attuale, laChiesa Cattolica ècontinuamente at-

taccata da critiche di ognigenere, con le quali si evi-denziano solo le cose ne-gative, tralasciando lemolte positive. Per fare unesempio, le notizie relativea reati commessi da alcunicomponenti del clero ven-gono ingigantite a dismi-sura e, viceversa, quellerelative al bene che com-pie la stragrande maggio-ranza di essi non vengonomenzionate o, comunque,sono minimizzate. Da bat-tezzati e quindi da membridella Chiesa, dovremmoperò riflettere sulle criti-

LA CHIESA HA LA MISSIONEDI TESTIMONIARE LA MISERICORDIADI DIOEnrico Frau

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Misericordia e Conversione

Uomo, creato libe-ro, chiudendosi conil peccato all’amore

e ai doni di Dio non intui-sce che danneggia solo sestesso. Il peccato ferisceDio e gli procura amarezzapoiché viene offeso e rifiu-tato nel voler donare il suoamore e la sua misericordiasenza limiti. Infatti, Dio hatanto amato il mondo dadonare il suo unico Figlio.Questo amore infinito delPadre fa scaturire la reden-zione per tutti gli uomini.È un atto di assoluta gra-tuità che ha prodotto effettistraordinari per tutta l’u-manità. Nel Nuovo Testa-mento la redenzione è mi-stero di amore, quindi,amore sublime. Noi tuttiattraverso la redenzione di-veniamo cooperatori dellasalvezza per il prossimo,

inoltre, abbracciando lacroce, sostenuti dalla suagrazia rafforzerà la speran-za per un mondo migliore.Il Signore dice: Chi vuoleesser il primo tra voi saràservo di tutti. Sebbene Ge-sù sia morto per la nostrasalvezza siamo convinti dibastare a noi stessi, pertan-to, viviamo la nostra vitaincuranti degli ammoni-menti che ci vengono dati.Cristo ci invita a non la-sciarci suggestionare dallecose materiali esortandocia non divenire schiavi deldenaro e tenerci lontani daogni tentazione essendo ilpericolo del peccato moltoconcreto. Nel Vangelo silegge che “il giovane ric-co” non riuscendo a libe-rarsi dei sui beni, volta lespalle al Maestro e se ne vatriste. Succede a tutti di

commettere peccato accor-gendoci in ritardo di quan-to le cose vane e terrene cidistraggono dai veri valoricristiani. Le azioni disordi-nate tradiscono un cuoretraviato da cui provengonopropositi malvagi dai qualinon è possibile rialzarsisenza il perdono e la mise-ricordia di Dio. Il peccatodevasta l’uomo e lo separada Dio conducendolo allaperdizione perché è un attodi ribellione all’amore diDio. Solo la luce della fedeci fa comprendere la gra-vità della nostra caduta manel contempo manifesta lamisericordia divina ren-dendo possibile la conver-sione e, perché no, la san-tificazione. Prendendo coscienza delpeccato e provandone il ri-morso ci apriamo alla fidu-

cia e al desiderio di ricon-ciliazione con il Padre. Dioama i peccatori prima cheessi si convertano, li va acercare come la biblica pe-corella smarrita. La reden-zione in Cristo rende piùche mai evidente la nostracaducità ma nel contempoci rende umili e ci fa con-fidare in lui che ci ama cosìcome siamo. È necessariofarsi piccoli come bimbi edassumere un atteggiamentoumile e fiducioso perché ilperdono, e di conseguenzala redenzione, è un impe-gno a non peccare più.Possiamo e dobbiamo far-cela perché siamo statiamati per primi.

DALLA CADUTA PERSONALE ALLA REDENZIONE DI CRISTOSilvana Petti

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divina in tutta la verità,quale ci è tramandata dallaRivelazione” (n. 13). LaChiesa, cioè, deve annun-ciare la misericordia rive-lata da Cristo con la suavita, morte e risurrezione.Di conseguenza, continuaPapa Wojtyla, assumegrande significato l’Euca-ristia, celebrata in memo-ria di Cristo, morto e risor-to per la salvezza di tuttigli uomini e la Riconcilia-zione, con la quale ognipersona può sperimentarela misericordia divina, cheperdona qualsiasi colpa.Anche per Papa Francescola Chiesa ha il dovere didare il suo annuncio evan-gelico, vivendo e testimo-niando, in prima persona,questa misericordia. Per-ciò, nella Bolla “Miseri-cordiae Vultus”, con laquale ha indetto l’Annogiubilare in corso, dedica-

to alla misericordia, ri-prende lo stesso tema trat-tato dal suo grande prede-cessore. Egli vuole unaChiesa dove la misericor-dia costituisca “l’architra-ve che sorregge la sua vi-ta”. Più precisamente lavuole che compia la suamissione testimoniandol’amore, la compassione eil perdono del Signore e,come Sposa di Cristo, va-da incontro con gioia a tut-ti, senza escludere nessu-no. Pertanto, prosegue ilPapa, la Chiesa deve rin-novare la sua azione evan-gelizzatrice e pastorale, af-finché riproponga con for-za il messaggio della mi-sericordia. Deve altresì,per questo scopo, usare unlinguaggio e dei gesti chepossano giungere al cuorenon solo di chi ha fede maanche di coloro che sonolontani da Dio. Mi sembra

evidente, da queste rifles-sioni, che la Chiesa nonpossa rinchiudersi in sestessa ma, trovando nuovoslancio nel suo annuncioda questo Anno giubilare,deve aprirsi al mondo e farconoscere a tutti, credentie non credenti, giusti epeccatori, la Misericordiadi Dio. Conseguentementea ciò, non può dimenticar-si delle periferie esisten-ziali, dove ci sono i pove-ri, i bisognosi, gli emargi-nati. Solo una Chiesa mi-sericordiosa ha la capacitàdi portare gli uomini allaconversione a Dio che, co-me un buon Padre, è sem-pre pronto ad accoglierechi ritorna a lui. Egli, in-fatti, è un Padre pieno dimisericordia e compassio-ne che, attraverso Gesù, sirende presente nella nostraesistenza per salvarci eriempirci di vita.

che che la accusano di nonmettere in pratica ciò chepredica. Ci potremmo in-fatti interrogare, in manie-ra autocritica, se essa rie-sca sempre a dimostrare diessere coerente alla mis-sione cui è chiamata e alVangelo. Certamente nonsarebbe tanto credibile unaChiesa che annuncia e te-stimonia il suo messaggiocristiano con un atteggia-mento privo di misericor-dia. Proprio per questo,già nella seconda metà delsecolo scorso, San Gio-vanni Paolo II avverte lanecessità che la Chiesa de-ve annunciare e testimo-niare al mondo la Miseri-cordia di Dio. Egli spiegaquesta necessità nella suaLettera Enciclica “Dives inMisericordia”, dove leg-giamo queste parole: “LaChiesa deve professare eproclamare la misericordia

Misericordia e Conversione

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consapevoli del fatto chequell’immenso dono si èreso realizzabile solo gra-zie ad una grandiosa ed in-finita misericordia divina eproprio per noi, per ciascu-no di noi, e non solo per ilnostro prossimo? E cosafacciamo perché questaimmensa misericordia pos-sa irradiarsi da Dio a noi eda noi agli altri? Sappiamocondividerla, renderci por-tatori ed operatori di taledono?Trasformando la propriamorte in sacrificio di rin-graziamento, Gesù ci fa ca-pire che per lui la passioneè un dono del Padre, è lasua glorificazione. La mor-te stessa viene trasformatain vittoria; Gesù vince lamorte con la morte e ritor-na a noi, durante ogni Mes-sa, sotto forma di pane divita…E sempre Madre Teresa diCalcutta scrive: “Nell’Eu-caristia abbiamo Cristosotto le apparenze del pa-ne, ma qui nei quartieri po-veri, nei corpi disfatti, neibambini noi vediamo Cri-sto e lo tocchiamo!”Ecco un modo per ringra-ziare e condividere il me-raviglioso dono d’amoredel Padre, mettendo a frut-to la misericordia di Dio:operare per il bene altrui!Così come lo è il desideriodi riuscire a perdonare leoffese che abbiamo ricevu-

to, non sprecando l’inse-gnamento del nostro Cristosofferente in croce, che ri-volge la sua ultima pre-ghiera al Padre, interceden-do presso di lui affinchéperdoni chi lo ha condottoad una così terribile morte.Non è facile, certo, ma innome di un così grande in-segnamento dovremmosforzarci tutti di trasforma-re persino l’odio, di cui po-tremmo essere stati ogget-to, in amore…“Che Dio vi renda in amo-re tutto l’amore che avetedonato o tutta la gioia e lapace che avete seminato at-torno a voi, da un capoall’altro del mondo!” (Ma-dre Teresa di Calcutta).È il mio augurio di serenae gioiosa Pasqua del Si-gnore per tutti voi!

pio; od ai piccoli sacrifici,alle privazioni e alla medi-tazione di questo tempospeciale; o al doloroso sa-crificio della passione,quasi fosse una “storia”tramandata, lontana, manon così tanto “sentita” o“vissuta” sulla mia pelle!Ho finalmente iniziato acomprenderne il significa-to e la preziosità solo dopoessermi accostata più da“vicino” a tale mistero gra-zie alla lettura degli scrittidi Maria Valtorta, nei qualisono minuziosamente ri-portati tutti gli episodi del-la vita di Gesù e, partico-larmente, della sua stra-ziante passione, cui è dedi-cato l’intero ultimo volumedel “Poema dell’Uomo-Dio”, vissuta “in diretta”(attraverso dettagliatissimevisioni) dalla stessa misti-ca, durante una lunga ma-lattia.Ma cosa significa realmen-te, per ciascuno di noi, laPasqua? Quanto siamo

spirituale.Per esperienza personale,considero spesso che è ve-ro che ci viene insegnato,sin da bambini, che la Pa-squa è la festa cristiana piùimportante dell’anno, ilpassaggio dalla morte allavita di Gesù (e, di conse-guenza, di quanti credonoin Lui). il quale, donandosiin sacrificio per riscattaretutti gli uomini, cancella ilpeccato del mondo; ma misono anche sempre doman-data se, nell’arco della no-stra esistenza, da adulti, ar-riviamo realmente a com-prendere interamente ilprofondo significato e laricchezza del valore della“Pasqua” che ci è stata do-nata, presi come siamo dal-la nostra “dimensione per-sonale”, dagli affanni delnostro quotidiano più vici-no o, talvolta, più sempli-cemente dalla foga dei pre-parativi dell’importantemomento di festa…E se riuscissimo realmentea mettere a frutto l’espe-rienza pasquale, tramutan-dola - a nostra volta - indono per gli altri?“Ho lasciato passare inutil-mente il dramma della tuaPassione redentrice…”,scrive con rammarico Ma-dre Teresa…È successo anche a me, perinnumerevoli anni, di noncomprendere e non utiliz-zare nel modo corretto, dinon attribuire il giusto va-lore al tempo di riflessione,di ravvedimento e di con-versione che ci viene offer-to attraverso l’esperienzadella Quaresima, ad esem-

MISERICORDIA SIGNIFICA PERDONOMaurizio Pirrò

l vero perdono èmolto diverso dal“lasciar correre”. Il

perdono è esigente ed im-pone a chi lo chiede e a chilo concede una precisa pre-sa di posizione che coin-volge entrambi. Gesù nonè colui che approva tuttoperché altrimenti sarebbeun Gesù senza la croce. Perguarire l’uomo dal peccatotalvolta bisogna passare at-

traverso la sofferenza dellacroce e questa sofferenza,appunto, è la richiesta delperdono che umilia chi hasbagliato ma nel contempolo redime. Nel nesso esi-stente fra verità ed amore,la croce diviene compren-sibile in tutta la sua essen-za. Il perdono ha a che farecon la verità ed esige, dun-que, la nostra conversione.Perdono implica la restau-

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razione della verità, reden-zione e superamento delpeccato perché quest’ulti-mo è abbandono della ve-rità voluta dal Creatore.Sant’Agostino sostiene cheil peccato inganna l’uomodue volte: prima con la di-sperazione per timore dellagiustizia divina e poi conla speranza della divinamisericordia. Papa France-sco, proprio per questo haindetto un Giubileo straor-dinario che abbia al suocentro la misericordia diDio. E’ l’Anno Santo dellaMisericordia che va vissu-to alla luce della parola delSignore. Nel Vangelo diLuca si legge “Siate mise-ricordiosi come il Padre”(6,36). La Chiesa renderàpiù evidente la sua missio-ne di essere testimone dellamisericordia. È un cammi-no che inizia con una con-versione spirituale e tuttinoi abbiamo l’opportunitàdi fare questo cammino.Un cammino che affrontacon coraggio e con passio-ne la crisi di fede di unmondo che rischia di smar-rire il volto di Dio, che ap-pare a molti distante, fred-do, o comunque sbiadito.

continua da pagina 1 LA PASQUAÈ IL DONO SUPREMO DELL’AMORE MISERICORDIOSO DI DIO

La Voce con un po’ di sentimento

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la base di quella che poisarebbe diventata unagrande chiamata alla fede.Ricordo le due ore a setti-mana fatte di preghiere im-parate a memoria, senzacapire e senza sentire, sen-za seminare e senza frutto.È vero la fede è un dono eper ogni persona “la storiad’amore con Gesù” iniziain modo diverso. Ma dopoquesta esperienza mi piaceimmaginare che ognunodei bimbi che si accostanoa questo importante sacra-mento ricorderanno cheproprio in questi anni, at-traverso le parole ascoltate

e le riflessioni fatte, sia na-to quel frutto di cui l’animagodrà per sempre.In me è nato anche un sen-timento nuovo che potreidefinire come maternitàspirituale… È vedere labellezza dell’anima puradei bambini e riconoscersicome figli dell’unico Pa-dre, Dio. Ringrazio Silvanaper avermi dato la possibi-lità di arricchire la mia vitacon questa nuova esperien-za e auguro a tutti i genitoridi poter camminare con ipropri figli scoprendoquanta ricchezza spiritualehanno già da donare.

messaggio di forza, nobiltàe valore, attraverso l’anticasimbologia religiosa delleone. Quante volte visi-tando una basilica, una cat-tedrale o una semplicechiesetta ci si è ritrovati adomandarsi come mai l’a-nimale più raffigurato, so-prattutto a livello di scul-tura è sempre il leone? Larisposta è semplice: poichél’immagine nobile del “redella foresta” ha, da tempiimmemori, rimandato aquella del re-messia e dun-que di Cristo. Nell’allego-ria artistica del leone vi èil significato di Gesù, Pa-rola di Dio che coinvolgee scuote come un ruggito,

ma anche quello della Si-gnoria di Dio, rivelata nelFiglio, che giudica e con-duce alla salvezza. GesùCristo è il leone della tribùdi Giuda che difende ognisuo discepolo dagli assaltidel male e del maligno. Po-

PENSARE ALLA MAESTÀ DI DIO

RACCONTO DI UNA MAMMAViviana Buonagiunto

i sta per concludereil percorso che portaal sacramento della

Comunione. Anche se inrealtà non è una conclusio-ne, ma l’inizio di un’ami-cizia nell’amore che nascein modo semplice e spon-taneo. Ciò grazie alla dedi-zione di chi ha avuto lachiamata a mettere la pro-pria esperienza cristiana aservizio dei piccoli.Questa è una storia d’amo-re: l’incontro tra Gesù e ilcuore dei bambini che, conquella semplicità di cuiparla il Vangelo, accolgonoil seme della Parola dentrodi loro.Questa Parola diventa co-noscenza, scoperta quoti-diana, confidenza e, con ilpassare degli anni, si tra-sforma in un frutto prezio-so: la fede cristiana.Sono una mamma cometante che corre tra lavoro,casa, chiesa, figli e pocoaltro, che durante quest’an-no catechistico ha avuto lapossibilità di partecipare

spesso il martedì agli in-contri di preparazione allaprima Eucaristia del grup-po dei propri due figli.Fin dal primo incontro ilsentimento predominanteè stato lo stupore. Stuporeper un modo nuovo di tra-smettere il messaggio cri-stiano che lascia ai bambi-ni la possibilità di esprime-re i loro pensieri su temiimportanti della vita e dellafede.Ogni volta ascoltando lacatechista mi stupisco dicome, con naturalezza, rie-sca ad attirare l’attenzionedi tutti. Anche dei bambinidalle personalità più fortie, con amore, dolcezza ecompetenza riesca a far ar-rivare l’insegnamento drit-to al cuore.Incontro dopo incontro horiscoperto la ma fede.Con la mente sono tornataindietro, a quando ero io aprepararmi alla prima Co-munione e sinceramente,purtroppo, non ritrovo inquegli anni di catechismo

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sti sul sagrato i due felinirichiameranno i fedeli aprepararsi all’incontro conla maestà del Signore cheentrando in chiesa adore-ranno e celebreranno nellalode e nel ringraziamento.(gc)

enendo conto del-l’antica simbologiabiblica e dell’arte

cristiana che associa il leo-ne a Cristo, giovedì 18 feb-braio 2016, sono state po-ste due statue monumentalidi leoni, realizzate in ce-mento e polvere di marmo,sul sagrato della nostrachiesa parrocchiale.  Unfatto che è stato apprezzatoda moltissimi, forse avve-nuto troppo velocemente,in questo Paese dove spes-so le cose vengono annun-ciate e mai realizzate. Ciòè stato possibile per desi-derio di un benefattore cheha voluto dare alla comu-nità del Sacro Cuore un

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La Voce sul mondo

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COLOMBIA: La lenta agoniadei bambini wayuuAgenzia Fides - febbraio2016 È grave lo stato di abban-dono e la precarietà di ge-neri alimentari e idrici peri bambini wayuu. Lo scorso 17 dicembre, laCommissione Interameri-cana dei Diritti Umani(CIDH) è stata costretta asollecitare il governo co-lombiano a prendere misu-re urgenti per proteggere ipiccoli di La Guajira.Dall’inizio del 2016 sonogià morti per la fame 6bambini e si stima che il90% dei wayuu soffrano diprecarietà ciclica di cibo.Inoltre, nel dipartimento diPesuapá, le 22 famigliepresenti utilizzano acqua diun pozzo artesiano profon-do 28 metri; mentre a LaCachaca ricevono approv-vigionamenti idrici da navicisterna che arrivano ognitanto. I leader indigenihanno sollecitato misurecautelari alla CIDH perproteggere la salute dell’in-fanzia guajira. Il Governonazionale ha annunciatoprogrammi di recupero nu-trizionale per 7 mila bam-bini, mentre dal censimen-to delle comunità risultache 34 mila minori sianogravemente denutriti. Al-trettanto allarmanti le de-nunce della popolazionesulla situazione di abban-dono dei bambini guajira,che muoiono di fame men-tre individui senza scrupolirubavano le risorse previ-ste dai programmi di assi-stenza destinati a loro.

EMIRATI ARABI UNITI: istitui-to il “Ministero per la felicitàe la tolleranza”Agenzia Fides - febbraio2016 I governanti degli EmiratiArabi Uniti hanno decisodi creare un “Ministerodella felicità e della tolle-ranza”. La nuova istituzio-ne nasce nel quadro dellapiù ampia riorganizzazionedella compagine governa-tiva realizzata da quando ilPaese è stato istituito, 44anni fa. L'istituzione delnuovo dicastero è avvenutatramite un decreto reale fir-mato da Mohammed binRashid al-Maktum, gover-natore di Dubai e primoministro del Paese.La missione del nuovo mi-nistero consiste nell'armo-nizzare i programmi gover-nativi mantenendo comeobiettivo il conseguimentodella felicità da parte dellapopolazione. A questo sco-po il nuovo dicastero avràanche il compito di “affer-mare la tolleranza comevalore fondamentale dellasocietà degli Emirati ArabiUniti”. Lo scorso 12 giu-gno, una chiesa cattolicadedicata a San Paolo erastata inaugurata a Mussaf-fah, sobborgo di Abu Dha-bi, alla presenza del cardi-nale Pietro Parolin, Segre-tario di Stato vaticano. Ilgiorno prima, alle cerimo-nie inaugurali aveva presoparte anche il Ministro del-la cultura, Nahyan bin Mu-barak, che nel suo discorsoaveva descritto l'aperturadella nuova chiesa comesegno della “tolleranza re-

ligiosa” dei leader nazio-nali. In quella stessa occa-sione, il card. Parolin ave-va notato come la consa-crazione e dedicazione diuna nuova chiesa rappre-sentasse anche “un segnodi vitalità” della locale co-munità ecclesiale, e il Ve-scovo Paul Hinder, ofm,vicario apostolico per l'A-rabia del Sud, avevaespresso gratitudine “per lastabilità e la pace di cui noigodiamo in questo Paese”.Negli Emirati Arabi Unitivivono circa 900mila cat-tolici: la comunità è costi-tuita da lavoratori immi-grati provenienti in granparte da altri Paesi dell'A-sia, a cominciare dalle Fi-lippine e dall'India.

––––––––MALAWI: mancanza di cibo emedicine Agenzia Fides - febbraio2016 “Le persone stanno moren-do di malattie facilmentecurabili. I poveri non han-no la possibilità di compra-re le medicine nelle farma-cie” denuncia MartinChiphwanya, segretarionazionale vicario dellacommissione episcopale“Giustizia e Pace” del Ma-lawi. Il Paese sta attraver-sando una gravissima crisieconomica a causa dei pe-santi tagli al bilancio pub-blico e della siccità che hacolpito l’agricoltura. Perfar fronte alla mancanzadei farmaci sovvenzionatidallo Stato, “la gente stacomprando medicine infarmacie e negozi privi dilicenza, e ciò rappresentauna grande minaccia al di-ritto alla vita”.La situazione è talmentegrave che alcune personesono costrette a rubare lemedicine, e Chiphwanyaafferma che finora non so-no stati presi provvedimen-ti punitivi nei loro confron-ti, augurandosi che in ognicaso eventuali sentenzenon siano troppo severe.“Giustizia e Pace” chiede

al governo di “assicurareche il diritto al cibo e aiservizi sanitaria essenzialisia garantito a tutti i citta-dini del Malawi, facendo

in modo che il granoturcosia disponibile nei depositidell’Agriculture Develop-ment and Marketing Cor-poration (Admarc) e che lefarmacie ricevano scorteadeguate di medicine. Lavita è sacra, e tutti gli sfor-zi devono essere fatti per-ché la vita delle personenon sia a rischio”.

––––––––BURUNDI, UGANDA, RDC:sempre lo stesso copione buongiornoafrica.it - feb-braio 2016  In queste ore c’è il Burundiche suscita molte preoccu-pazioni. Ci sono scontri emorti per le strade diBujumbura. La causa: unuomo, il presidente uscen-te, Pierre Nkurunziza, chenon se ne vuole andare no-nostante le leggi non gliconsentano di rimanere acapo dello stato. Abbastan-za vicino al Burundi, inUganda, ieri, è stato arre-stato il principale opposi-tore. Motivo: si oppone al-la permanenza al potere diYoweri Musseweni che dimandati presidenziali ne hafatti già sette, tanto cheviene soprannominato M7.Si potrebbe continuare conquesti presidenti-dinosauri,Burundi e Uganda in que-sto momento sono solo icasi di maggiore attualità.Sotto la cenere, coperto daquesti casi di attualità, siprepara “il caso” per anto-nomasia, quel paese che dasolo esprime l’Africa. Quelpaese il cui nome è unmarchio e che, anche pergeografia, occupa una spe-cie di baricentro di tutto ilcontinente. Sto parlandodel Congo dove si sta pre-

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La Voce sul mondo

parando una stagione dif-ficile. Molto difficile. Lacausa? Ancora una voltaun uomo che, per nepoti-smo, si è legato al tronoche ha occupato nel 2001dopo la morte del padre enon se ne vuole più anda-re.Kinshasa in queste ore è insubbuglio. I partiti dell’op-posizione hanno “chiama-to” allo sciopero generale.Uno sciopero di “avverti-mento” al presidente Jo-seph Kabila, lo hanno chia-mato. Le frequenze di Ra-dio France International, laradio più ascoltata in Rdc,sono state oscurate sia aKinshasa che a Brazzavil-le, capitale della Repubbli-ca del Congo, sull’altrasponda del fiume (dove unaltro bel personaggio, Sas-su N’guesso, non vuole piùlasciare il potere).Sulle grandi assi viarie del-la città la circolazione, chedi solito è caotica, in que-ste ore è molto fluida, se-gno che lo sciopero di av-vertimento è stato in qual-che modo seguito. Pochi,inoltre, sono i taxi, sia col-lettivi che i taxi-moto, cir-colanti e anche il serviziodi trasporto pubblico è ral-lentato. Molti negozi sonorimasti con le saracinescheabbassate.L’appello allo sciopero ge-nerale è stato lanciato dairappresentanti della “Dy-namique de l’opposition”,un movimento che rag-gruppa una dozzina di par-titi e di organizzazioni del-la società civile. Attraversoun comunicato anche l’Ud-ps, formazione storicadell’opposizione, ha dettodi sostenere il movimento.

La popolazione teme re-pressioni dure da parte del-le forze di polizia. Gli abi-tanti ricordano ancoraquella del gennaio 2015quando le forze dell’ordineuccisero una dozzina dipersone.

––––––––ITALIA: “Noi, i cristiani-fanta-sma venuti dall’Islam”Vatican Insider - febbraio2016  Un reportage tra gli islami-ci che, in Italia, si sonoconvertiti al cristianesimo.“Per evitare ritorsioni e mi-nacce da parte dei musul-mani più fanatici siamo co-stretti a nasconderci”.Omar, lo chiameremo così,soffia via il fumo leggerodella sigaretta che si è con-cesso nella pausa del lavo-ro. Si schiarisce la voce,poi ti guarda dritto negliocchi: “Sì, adesso sono fe-lice. Rimpiango solo glianni che ho passato senzaconoscere Cristo, ma si ve-de che doveva andare così.Sono rinato, la mia vita ècambiata. Non è che nonabbia problemi, figurati…Ma sono più paziente, se-reno”. Omar, 55enne inge-gnere chimico egiziano cheoggi si aggiusta a fare il ca-meriere in una città delcentro-Italia, era musulma-no. Con più di una venatu-ra di fanatismo. Poi c’è sta-to l’arrivo in Italia, la crisiper la morte della madre,la lettura della Bibbia e inparticolare del libro dell’A-pocalisse, l’appassionarsiper le omelie di un predi-catore cristiano egizianoguardate grazie alla para-bola, infine l’incontro conalcuni cristiani che sono

divenuti suoi amici e chelo hanno accompagnato fi-no al battesimo, tre anni fa.L’elemento decisivo per lasua conversione? “L’avervisto in queste personeun’umanità più completadella mia e il fatto che mihanno aiutato senza chie-dermi di cambiare religio-ne”. Resta, per Omar, unenorme, drammatico, cruc-cio: “Non posso praticareapertamente la mia fedecristiana: ho paura chequalche fanatico islamicopossa fare del male non so-lo a me, ma soprattutto aiparenti che sono rimasti inEgitto. Perché – si chiede– gli italiani che si conver-tono all’Islam possono an-dare tranquillamente a par-larne in tv e invece io devonascondermi per evitare ri-torsioni?”. 

––––––––Gli effetti di El Niño in Africa Mondo e Missione - feb-braio 2016 In diverse aree del mondoanni di piogge irregolari esiccità si stanno combinan-do con gli effetti provocatidal più grave fenomeno ElNiño degli ultimi 50 anni.Unicef pubblica un elencodei Paesi africani più col-piti.Quasi un milione di bam-bini hanno immediato bi-sogno di cure contro lamalnutrizione acuta gravenella regione dell’Africaorientale e meridionale se-condo dati recenti resi notida Unicef, che ha anche in-dicato i Paesi più colpiti. EtiopiaDopo due anni di siccità,sono circa 6 milioni i bam-bini che hanno bisogno diassistenza alimentare, contassi sempre più elevati diabbandono scolastico pro-

vocato dal fatto che i bam-bini sono costretti a percor-rere lunghe distanze in cer-ca di acqua.SomaliaPiù di due terzi di coloroche hanno urgente bisognodi assistenza sono popola-zioni sfollate.KeniaPiogge torrenziali e inon-dazioni causate da El Niñohanno aggravato la situa-zione nelle aree colpite dalcolera.LesothoUn quarto della popolazio-ne è stata colpita dagli ef-fetti di El Niño, che influi-scono sulle già gravi con-dizioni di un paese in cui il34% dei bambini sono or-fani, il 57% delle personevivono sotto il livello dipovertà e circa un adulto suquatto è affetto daHIV/AIDS.ZimbabweCirca 2,8 milioni di perso-ne vivono in condizioni diinsicurezza alimentare. Lasiccità ha ridotto la capa-cità dei pozzi d’acqua au-mentando il rischio di ma-lattie veicolate dall’acqua,soprattutto diarrea e cole-ra.MalawiIn corso la peggiore crisialimentare degli ultimi 9anni, con il 15% della po-polazione (2,8 milioni diabitanti) a rischio di fame.Raddoppiati in soli 2 mesii casi di malnutrizione acu-ta grave.Angola1,4 milioni di abitanti col-piti da condizioni climati-che estreme, 800.000 incondizioni di insicurezzaalimentare (soprattutto nel-le provincie semi-aride delSud). Secondo l’ufficio dell’O-NU per le emergenze uma-

nitarie (OCHA),se nella secondametà dell’annole condizioniagricole non mi-glioreranno, lecomunità colpiteimpiegherannodue anni per ri-prendersi dallasiccità aggravatadagli effetti di ElNiño.

RIPOSANO IN PACE

✠ ORSINI ESMERALDA, di anni 41, deceduta l’8 febbraio 2016

✠ DI PRETE AMELI (EMILIA), di anni 83, deceduta il 9 febbraio 2016

✠ D’ANNIBALE SANTE, di anni 79, deceduto il 10 febbraio 2016

utto è pronto perl’annuale Festa diSan Giuseppe, patro-

no di Ladispoli.Come ogni anno il 19 marzola comunità cattolica citta-dina, unitamente alle auto-rità civili, militari e forze dipolizia, si troverà attorno aiparroci e sacerdoti dellequattro parrocchie di Ladi-spoli per onorare la straor-dinaria figura del falegnamedi Nazareth, sposo dellaVergine Maria e padre puta-tivo dell’uomo-Dio GesùCristo.Unica eccezione di que-st’anno è che l’appuntamen-to liturgico non sarà di po-meriggio bensì di mattina.Infatti alle ore 10,00 ci sitroverà presso la chiesa par-

rocchiale Sacro Cuore diGesù al quartiere Cerretoper partire con la processio-ne recante la statua del San-to. Intorno alle ore 11,00 èprevisto l’arrivo in piazzadei caduti, dove, sul palcoallestito verrà celebrata laSanta Messa. Presiederà lacelebrazione eucaristicamons. Alberto Mazzola, par-roco di Santa Maria del Ro-sario e vicario generale dellaDiocesi, con lui concelebre-ranno tutti sacerdoti presen-ti. A seguire verrà posta unacorona al monumento ai ca-duti di tutte le guerre ad ope-ra di un drappello di agentidella Polizia di Stato. Que-sta loro presenza darà risaltoalla concomitante “giornatadella legalità”. (gc)

✠ SERA COSMO DAMIANO, di anni 85, deceduto il 27 febbraio 2016

✠ CENTOLAVIGNA VITA, di anni 71, deceduta il 29 febbraio 2016

✠ CICCIONE MICHELE, di anni 82, deceduto il 2 marzo 2016

✠ FORLANI VALTER, di anni 91, deceduto il 4 marzo 2016

RINATI IN CRISTO

STOP per il tempo di Quaresima

continua da pagina 1 A LADISPOLI LA MADONNA...

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Attività e Riposano in pace

✠ DUCA EUGENIO, di anni 79, deceduto il 5 marzo 2016

✠ GARBOLINO LIDIA, di anni 75, deceduta il 10 marzo 2016

stata ancora un’e-sperienza viva e ca-rica di spiritualità

quella delle “24 ore per ilSignore” 2016. Era statavoluta da Papa Francesconella Bolla d’indizione del-l’Anno Santo, Misericor-diae vultus, dove scriveva:L’iniziativa “da celebrarsinel venerdì e sabato cheprecedono la IV domenicadi Quaresima, è da incre-mentare nelle Diocesi”.Così la comunità del Sacro

Cuore di Gesù si è ritrovatain preghiera dalle ore17,00 di venerdì 4 allastessa ora di sabato 5 mar-zo. Al termine di tale pe-riodo di adorazione e diconfessioni è stata evidentela soddisfazione dei moltiche vi hanno partecipato,non solo i membri dellevarie realtà parrocchiali,ma anche i tanti fedeli ri-chiamati dall’amore al-l’Eucaristia. Come sempre,in questi casi, si è creato unforte clima di intesa spiri-tuale e di condivisione fra-terna.Tuttavia, bisogna dire chenon sono stati i partecipan-ti a fare un regalo al Signo-re, ma è Lui che ha fatto“grandi cose” in coloro chehanno scelto di stare inadorazione, magari nottur-na. Un patrimonio di gra-zia che porterà benefici al-la comunità del Sacro Cuo-re e, senz’altro, a tutta laChiesa. (gc)

24 ORE PER IL SIGNORE FESTA PATRONALE DELLA CITTÀ DI LADISPOLI

cuore e ha qualcosa da direa ciascuno di noi”.Trepidanti nell’attesa diquesto incontro storico è ilcaso di ricordare che le ap-parizioni della Madonna aFatima avvennero ormaicento anni fa in quella lo-calità del Portogallo a trepastorelli di nome France-sco, Giacinta e Lucia. Essi,nella prima apparizione del13 maggio 1917 ricevette-ro l’invito a recarsi in quelluogo per sei mesi conse-cutivi. Durante le succes-sive apparizioni la “Signo-ra tutta vestita di bianco,più splendente del sole”chiese, attraverso i tre veg-genti, conversione a Dio,penitenza per la salvezzadel mondo e dei peccatori,

la recita del rosario quoti-diano e la devozione al suoCuore immacolato. I gior-nali del tempo riportarono,nella sesta e ultima appari-zione del 13 ottobre, ilpreannunciato miracolo delsole: “Le nuvole si apriro-no, lasciando vedere il solecome un immenso discod’argento. L’immensa pallacominciò a ballare comeuna gigantesca ruota difuoco. Si arrestò per uncerto tempo per poi rico-minciare a girare su sestesso. Finalmente il soletornò, zigzagando, al puntoda cui era precipitato, re-stando di nuovo tranquilloe splendente”. (gc)[a pagina seguente il pro-gramma della settimana]

Programma Eventi

11segue a pagina 12 ▼

LADISPOLI ACCOGLIE LA MADONNA DI FATIMA: 10 - 17 APRILELa Madonna pellegrina del Santuario di Fatima - Nella settimana della misericordia

DOMENICA 10 APRILE

ore 17,00: Accoglienza presso le SUORE M.F. del Calvario alMiami, Via California 12, processione verso la chiesa par-rocchiale Sacro Cuore di Gesù,

ore 18,30: CELEBRAZIONE EUCARISTICA, presieduta daS.E.R. Mons. LINO FUMAGALLI, Vescovo di Viterbo

a seguire: ACCENSIONE DELLA LAMPADA con esposizionee incensazione delle SACRE RELIQUIE dei beati Fran-cesco e Giacinta Marto, pastorelli di Fatima

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

LUNEDÌ 11 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: Accoglienza per categorie: FAMIGLIE DELLA PAR-ROCCHIA E DELLA DIOCESI

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatimaore 11,00: Santo Rosario meditato

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,00: Recita del Rosario

ore 18,30: SANTA MESSA (presiede Mons. PAOLO GILARDI,Assistente nazionale del Movimento Mariano Messaggiodi Fatima in Italia).

ore 19,30: Meditazione mariana: “MARIA e IL MESSAGGIODI FATIMA” (Mons. P. Gilardi), termina ore 20,00

ore 21,30: Preghiera del Rosario (a cura del RnS

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

MARTEDÌ 12 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: preghiera per categorie: accoglienza FORZE DI POLI-ZIA, MILITARI E ASSOCIAZIONI COMBAT-TENTISTICHE

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatimaore 11,00: Santo Rosario meditato

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,00: Recita del Rosario

ore 18,30: SANTA MESSA (presiede S.E.R. Mons. LUIGI MAR-RUCCI , Vescovo di Civitavecchia)

ore 19,30: Meditazione mariana: “MARIA, DONNA DELLASPERANZA” (Mons. L. Marrucci), termina ore 20,00

ore 21,30: Preghiera del Rosario (a cura del Gruppo Famiglie eComunità Gesù Risorto)

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

MERCOLEDÌ 13 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: preghiera per categorie: ANZIANI E AMMALATI

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatima

ore 11,00: Santo Rosario meditato

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,00: Recita del Rosario

ore 18,30: SANTA MESSA (Presiede S.E.R. Mons. DIEGO BONA,Vescovo emerito di Saluzzo)

ore 19,30: Meditazione mariana: “MARIA, MADRE DELLAMISERICORDIA” (Mons. D. Bona), termina ore 20,00

ore 21,30: Preghiera del Rosario (a cura dell’Associazione RosarioPerpetuo)

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

GIOVEDÌ 14 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: Accoglienza per categorie: CATECHISTI, ISCRITTIAL CATECHISMO E SCUOLA DELL’INFANZIA“M. Francesca Peticca”.

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatima

ore 11,00: Santo Rosario

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,00: Recita del Rosario

ore 18,30: SANTA MESSA (presiede S.E. R. Mons. ANTONIOBUONCRISTIANI, Arcivescovo di Siena).

ore 19,30: Meditazione mariana: “MARIA E IL TEMPO DIPASQUA”. (Mons. A. Buoncristiani), termina ore 20,00

ore 21,30: PROCESSIONE EUCARISTICA (percorso: Chiesaparrocchiale, Via delle Viole, Via dei Campi fioriti, Viadelle Dalie, Via delle Orchidee, Via dei Fiordalisi, Chiesaparrocchiale)

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

VENERDÌ 15 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: preghiera per categorie: PARROCCHIE DELLACITTÀ E DELLA VICARIA

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatima

ore 11,00: Santo Rosario meditato

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,00: Recita del Rosario

ore 18,30: SANTA MESSA (presiede Mons. ALBERTO MAZZO-LA, Vicario Generale di Porto – Santa Rufina)

ore 19,30: CONCERTO MARIANO DEI CORI PARROC-CHIALI

ore 21,30: Preghiera del Rosario (a cura del Pastorale Giovanile eGruppo Scout)

Auguri di Buona Pasqua a tutti!

Programma Eventi

12

ore 23,00: Preghiera di saluto a Maria e spegnimento della lampada

ore 24,00: Chiusura della chiesa

SABATO 16 APRILE

ore 8,30: SANTA MESSA con preghiera delle lodi e accensionedella lampada

ore 9,30: preghiera per categorie: accoglienza delle SCUOLE:ISTITUTO COMPRENSIVO “ILARIA ALPI” eSOCIETÀ SPORTIVA US LADISPOLI

ore 9,45: Proiezione del film sul Messaggio di Fatima

ore 11,00: Santo Rosario

ore 12,00: Recita dell’Angelus

ore 16,30: ESPOSIZIONE E ADORAZIONE EUCARISTICA

ore 17,30: Vespri solenni e benedizione eucaristica

ore 18,30: SANTA MESSA (presiede P. ANTONIO COLUCCIA,s.d.v., fondatore dell’Opera caritativa “Don Giustino” onlus)

ore 21,30: Preghiera alla Madonna di Fatima e PROCESSIONECON FIACCOLATA

Per tutta la notte: Visita alla Madonna di Fatima e preghiera personale.

DOMENICA 17 APRILE

ore 9,00: SANTA MESSA: presiede Don GIORGIO WOODALL,docente di morale e bioetica presso le Pontificie Universitàromane

ore 11,00: SANTA MESSA presieduta dal Parroco Don GIUSEP-PE COLACI e la presenza spirituale di S.E.R. Mons.GINO REALI, vescovo diocesano che dalla sua “Cattedradel dolore” benedice la comunità parrocchiale, al termine:Consacrazione a Maria, saluto di commiato e partenzadella Madonna Pellegrina per la Diocesi di Napoli.

SETTIMANA DELLA MISERICORDIA:

Durante il periodo si permanenza della Madonna pellegrina di Fati-ma, la chiesa parrocchiale sarà luogo giubilare. Con la possibilità dilucrare l’indulgenza plenaria.

Per le confessioni:

Durante tutta la settimana sarà possibile accostarsi al sacramentodella Riconciliazione, in particolare durante la recita del Rosario pre-vista alle 11,00 e alle 21,30.

continua da pagina 11

PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÙ – LADISPOLICALENDARIO DELLA SETTIMANA SANTA 2016: 20 - 27 MARZO

“TESTIMONI DI MISERICORDIA”

DOMENICA 20 MARZOdelle Palme e di Passione del Signore, - Sante Messe ore 9,00, 11,00,18,30 (con l’ora legale); nella pre-festiva di sabato 19/03 - ore 18,30e in quella di domenica 20/03 -ore 11,00: benedizione dei ramid’ulivo e processione, per ricor-dare l’ingresso del Signore a Ge-rusalemme. Nelle altre Sante Mes-se ci saranno a disposizione palmebenedette.

LUNEDÌ SANTO 21 MARZOOre 21,00: Celebrazione Peni-tenziale in preparazione alla SantaPasqua (a disposizione alcuni sacerdoti perle confessioni).

MARTEDÌ SANTO 22 MARZOComunione ai malati a domicilio

MERCOLEDÌ SANTO 23 MARZOOre 8,30 Santa Messa; NO quelladelle ore 18,30Ore 17,00 Santa Messa Crismalein Cattedrale a La Storta, col Ve-scovo

(concelebrata da tutti i sacerdotidella Diocesi).

GIOVEDÌ SANTO 24 MARZO(solo Messa serale) Ore 20,30: Santa Messa In Coe-na Domini, memoriale della primaEucaristia e lavanda dei piedi.Seguirà l’Adorazione eucaristica,all’altare della reposizione, per tut-ta la notte: fino a mezzanotte, conuna veglia animata, poi liberamen-te fino al giorno seguente.

VENERDÌ SANTO 25 MARZO(Per antica tradizione non si cele-bra la Santa Messa, giorno di di-giuno e astinenza dalle carni)Ore 8,30 Lodi mattutine, Confessioni (ore 10,30- 12,30;16,30- 19,00)Ore 15,30 Via Crucis in chiesa(animata dai Catechisti).Ore 20,30 Passione del Signore,e adorazione della santa Croce.A seguire, intorno alle 21,30, laprocessione del Cristo morto,percorso: Chiesa parrocchiale –Via dei Garofani – Via del Camposportivo – Via delle Margherite –

Via dei Lillà – Via dei Gelsomini– Via delle Viole – Chiesa parroc-chiale.

SABATO SANTO 26 MARZO(Per antica tradizione oggi non sicelebra la Santa Messa, giorno disilenzio e di preparazione)Confessioni ore 10,30-12,30;16,30-19,00Ore 12,00 benedizione delle uovae dei cibi pasquali e proclamazionedel Credo e Padre nostro da partedi una eletta al Battesimo: Laura.Ore 22,00 solenne VEGLIA PA-SQUALE.

DOMENICA 27 MARZO PASQUA DI RISURREZIONEDEL SIGNORE:SS. Messe ore 9,00; 11,00 e 18,30

PER TUTTA L’OTTAVA DI PASQUA

(28 marzo - 2 aprile) LE SANTE MESSE

SARANNO CELEBRATE IN CHIESA

GRANDE.

Lunedì dell’Angelo, 28 marzo SS. Messe alle ore 9,00 e 18,30.

N.B.: da venerdì 1° maggio le Sante Messe pomeridiane (feriali e festive) saranno alle ore 19,00.

Allegato a “La Voce del Sacro Cuore di Gesù” a cura del la Pastorale Giovanile - Anno V III n. 37 – Aprile 2016

RAGA...NON SBRAGA il corriere della pastorale giovanile

Lo scorso 5 febbraio, noi ragazzi della Gruppo Giovanissimi della Pastorale Giovanile, siamo andati a trovare i bambini

ricoverati al reparto pediatrico del Bambino Gesù di Palidoro per svolgere delle attività di intrattenimento con loro.

Appena arrivati nella sala dove avremmo passato il pomeriggio abbiamo sistemato gli strumenti musicali e i vari

materiali che avremmo usato in seguito.

Dopo poco sono arrivati i bambini, alcuni erano vestiti in maschera, dato che il tema della giornata era la festa di

carnevale, altri invece no, ma per tutti avevamo preparato dei disegni di maschere da far colorare e indossare.

L’impatto iniziale è stato un po’ forte perché ci siamo trovati di fronte al fatto che non tutti i bambini avrebbero

potuto svolgere le attività preparate a causa di problemi fisici, ma, grazie alle tre responsabili della ludoteca, che ci

hanno assistito e guidato in ogni momento, abbiamo presto spazzato via la “paura” e la “timidezza”, iniziando a

proporre quanto preparato.

Dopo avergli fatto creare le maschere, per farli divertire, abbiamo avviato un gioco a premi, dove i bambini dovevano

fare centro su un tabellone con una pallina che si sarebbe attaccata ad esso; è stato molto bello vedere nei loro occhi

e nei loro movimenti la gioia che provavano nel giocare e nel vincere premi come libri da leggere, disegni da colorare

o giochi da tavolo.

Anche i genitori, inizialmente, erano un po’ tesi e avevano un po’ di timore nel mettersi in gioco, ma dopo qualche

minuto i giochi a cui hanno partecipato hanno abbattuto le distanze. In quei momenti abbiamo provato la gioia di

essere riusciti, o per lo meno di averci provato con il cuore, a fargli “staccare la spina” per qualche minuto. In seguito,

tornati in parrocchia, abbiamo riflettuto insieme per provare ad immaginare le difficoltà con cui si scontrano i genitori

di figli con handicap o problemi vari per cui necessitano una lunga degenza in ospedale. Ci ha colpito la storia di una

intera famiglia proveniente dalla Sicilia! Vederli sorridere, anche solo per pochi momenti, ci ha toccato e ci ha

emozionato molto.

Per concludere la giornata in allegria abbiamo preso gli strumenti musicali (chitarra, maracas colorate con i bambini e

un pianoforte) e abbiamo cantato e suonato tutti insieme, ed è stato un momento fantastico per tutti.

Cosa ci siamo riportati a casa?

Tante belle cose. Questa esperienza ci ha insegnato ad apprezzare di più ciò che abbiamo e che ci sembra sempre

scontato, in particolar modo la salute; ci ha mostrato, sotto alcuni aspetti, cosa significa stare a contatto con bambini

con handicap gravi e meno gravi, ma soprattutto ci ha regalato l’emozione e la gioia di farli divertire e vederli felici,

anche solo svolgendo azioni per noi semplici, ma per loro complesse e non scontate.

Le responsabili, nel salutarci, ci hanno manifestato l’apprezzamento per quanto preparato e svolto e ci hanno invitato

a tornare.

A tutti loro, diciamo un grande grazie per l’esperienza vissuta!

IL GRUPPO GIOVANISSIMI AL “BAMBINO GESÙ”

I NOSTRI BUONI PROPOSITI PER LA QUARESIMA

Gruppo Adolescenti

Noi del gruppo adolescenti abbiamo voluto raccogliere in questo articolo alcuni dei nostri buoni propositi

quaresimali. Sappiamo tutti che spesso i propositi non fanno una bella fine e per questo non abbiamo voluto

esagerare!!

I nostri educatori in queste ultime settimane ci hanno ricordato, ancora una volta, l’importanza che questo

tempo ha per tutti i cristiani e ci hanno dato dei consigli per far sì che questi propositi, diversamente da come

spesso accade, non rimanessero relegati solo a questo periodo ma entrassero nella nostra quotidianità. Ognuno

di noi ha quindi fatto un piccolo fioretto cercando di essere il più concreto possibile. Qualcuno di noi ha preso l’

impegno di giocare di meno ai videogiochi ed al telefonino e spendere meglio il proprio tempo, qualcun altro

quello di essere più obbediente verso i genitori, chi più diligente a scuola e chi più paziente verso una

compagna di classe insopportabile! Piccoli impegni che ci teniamo a mantenere, evitando che questo tempo di

Quaresima passi invano, ed anzi, che sia la spinta per essere dei cristiani migliori tutto l’anno.

Allegato a “La Voce del Sacro Cuore di Gesù” a cura del la Pastorale Giovanile - Anno V III n. 37 – Aprile 2016

Venerdì 12 febbraio scorso, in seno al gruppo giovani della parrocchia del Sacro Cuore di Ladispoli si è parlato del

sacramento della Riconciliazione con padre George Woodall.

La Riconciliazione è il sacramento che permette, non solo di ottenere il perdono dei peccati, ma soprattutto offre ad ogni

credente la possibilità dell’incontro con Gesù crocifisso. Con un balzo nel passato, ci ha permesso di dare uno sguardo alle

prime comunità cristiane, quando il Battesimo era l’unico sacramento adibito al perdono dei peccati, ricevuto una volta sola

nella vita. Con l’arrivo delle prime persecuzioni, soprattutto sotto l’imperatore romano Decio (III sec. d.C.) molti cristiani, pur

di non essere messi a morte, rinnegarono la loro fede (apostati).

Quando le acque si calmarono, nacque il problema della riammissione degli apostati nella comunità rimasta fedele alla

professione cristiana. Da questo momento, pian piano crebbe la convinzione che era necessario applicare un perdono dei

peccati anche dopo il Battesimo. Inizialmente la confessione era concessa una sola volta nella vita, e le penitenze, che erano

pubbliche, potevano essere molto severe e durare anni, o tutta la vita.

Solo nel V sec. d.C. le confessioni iniziano a divenire più simili a quelle dei giorni nostri, grazie ai monaci irlandesi, che

misero in pratica una confessione auricolare e fruibile tante volte quante il peccatore ne aveva bisogno. Questo tipo di

confessione venne subito molto apprezzata dal popolo cristiano.

Torniamo ora ai nostri giorni. Il sacramento della Riconciliazione è necessario per essere nella grazia di Dio e per poter

prendere l’Eucaristia. Ma quali peccati confessare? I peccati si dividono in peccati veniali e peccati mortali.

Affinché un peccato sia mortale si devono verificare tre condizioni: la materia (l’oggetto) del peccato deve essere grave,

come ad esempio nell’assassinio, bisogna inoltre sapere che si sta commettendo un peccato grave, e bisogna

volontariamente scegliere di compierlo. Ora, mentre i peccati mortali devono essere confessati, quelli veniali possono essere

non confessati, ma è consigliato fortemente confessare anche questi ultimi, per una questione di allenamento spirituale.

Il sacramento della Riconciliazione si divide in tre momenti. Il primo momento ha inizio dentro di noi. Prima di presentarci

dal sacerdote in confessionale è necessario farsi un esame di coscienza per capire i peccati mortali commessi (ma soprattutto

i peccati che comprendiamo ci abbiamo allontanato da Dio, anche se veniali).

Bisogna cercare di ricordare i peccati commessi, ma in caso di dimenticanza (non voluta) nessun problema, se torneranno in

mente verranno dichiarati nella prossima confessione. L’importante è essere sinceri con se stessi e con Dio, per non rendere

nulla questa preziosa possibilità.

Il secondo momento consiste nella confessione (accusa dei propri peccati) e nell’assoluzione da parte del ministro di Dio. L’

ultima parte è la penitenza.

Il ruolo del sacerdote è quello di mediatore tra il credente e Gesù Cristo, e per questo, quando ci presentiamo in

confessionale, è come se ci rivolgessimo al Signore. Non è importante se il sacerdote è in grazia di Dio; non ci interessa la

sua figura di uomo, ma quella di mediatore.

Tutti i peccati possono essere perdonati da qualsiasi sacerdote. Il motivo per cui alcuni peccati gravi hanno bisogno del

vescovo per essere rimossi, non dipende dal perdono, ma dalla sanzione ecclesiastica che ne consegue nel commetterli.

Oltre che riconciliarci con Dio, bisogna riconciliarci anche con tutti i fratelli in Cristo che sono la Chiesa.

Detto questo, e trovandoci nell’anno della Misericordia, auguro a tutti di trovare la serenità per potersi accostare a questo

prezioso sacramento.

GRUPPO GIOVANI E RICONCILIAZIONE

Paolo Orlandini

FLASH ORATORIO

“E’ stato bello ascoltare Don Giuseppe! Ci parla sempre di cose molto interessanti e che fanno riflettere! Dongiu vieni più

spesso da noiii” Francesco

“Tra le opere di misericordia che ci hanno spiegato quella che mi è piaciuta di più è stata: “Alloggiare i pellegrini” dobbiamo

essere contenti di avere in casa nostra una persona che ha bisogno della nostra amicizia, è come se fosse Gesù a cercare

casa”. Sara

“Ci sono bambini che stanno volentieri con te, non ti chiedono altro se non la tua compagnia, questo secondo me è

“consolare gli afflitti”. Valerio

“Quando Don Giuseppe è venuto a parlarci della misericordia ho subito pensato alla litigata che avevo fatto con il mio

amico, sono andato da lui e abbiamo fatto pace! Ho avuto il cuore leggero”. Alessandra

“La quaresima è un cammino lungo quarta giorni e con dei sacrifici da fare, ma alla fine bisogna ricordarsi che si va sempre

incontro a Gesù”. Giorgio

“È bello fare i lavoretti per Pasqua, anche se magari non tutti sono perfetti si vede che sono stati fatti con amore”. Chiara

“Abbiamo incollato, dipinto, attaccato, anche questa è stata la nostra preparazione alla Pasqua”. Elisa

“Ci siamo un sacco divertiti questi sabati, ne facciamo altri così?”. Emanuele