Veglia di preghiera dei giovani

ORIZZONTEFELICITA’

Diocesi Di Treviso – PasTorale Giovanile

1º appuntamento di preghiera intervicariale dei giovani con il vescovo 25 e 27 ottobre 2012piombino dese e monastier

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• INTRODUZIONE

Chissà quanti tra di noi hanno vissuto esperienze di cammino. Da soli, con altri, conducendo o essendo condotti... quanti siamo stati in montagna per sali-re verso una vetta, un rifugio, una meraviglia ancora non vista!

E quanti si ricordano e hanno impresso nella memo-ria indelebile dei piedi e del respiro pensieri, sensazio-ni, fatica ma soprattutto soddisfazione... sì, soddisfa-zione per essere saliti fino alla cima, fino alla meta e godere della bellezza di orizzonti prima mai visti e contemplati!

Fatica e gioia, movimento e contemplazione, per poi ridiscendere con una profonda rigenerazione del cuore e degli occhi... aria buona, aria nuova le nostre anime hanno respirato!

Questo vorremmo stasera... salire condotti su di un monte particolare, per tornare rigenerati e ricolmi di orizzonti veri e possibili perché visti... esistenti!

Gesù cosa ci proponi?

Caro Vescovo, Fratello maggiore, che con Lui hai tanto camminato, dove ci condurrai... noi siamo qui... più o meno disposti... ma siamo qui!

(in piedi)

• CANTO D’INIZIO

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• SALUTO DEL VESCOVO

Vorrei condurvi da Qualcuno che può far camminare anche chi per varie ragioni si è fermato. Per questo non abbiate paura, tutti ce la possono fare, andiamo “Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.

Tutti: Amen! Insieme, riuniti nel tuo nome, Signore, seguiamo chi hai mandato in mezzo a noi per aiutarci a conoscerti sempre di più. Manda il tuo Spirito dentro di noi, aumenta la nostra fede perché la fatica, la lamentela non rallentino di continuo il nostro passo, siamo giovani e abbiamo voglia di tutto, abbiamo voglia di vivere, abbiamo voglia di TE.

(seduti)

• ANNUNCIO — 1° SENTIERO:BEATI I POVERI IN SPIRITO

Il sentiero della povertà è un sentiero di accesso poco desiderabile agli occhi del mondo... ma ti assicuro, è poco desiderabile per un motivo molto semplice: non è capito, è stato volutamente confuso!

Ti assicuro, però, che conduce alla cima, anzi è il più veloce per arrivarci!

Conduce al Regno dei Cieli, la vetta più affascinante che vi sia... e sta di fatto che la cima “Regno dei Cieli” non è solo un luogo ma è uno stile, è un atteggiamen-

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to, è permettere a Gesù di fare Gesù dentro alle nostre concrete vite!

È permettere a Gesù di camminare dentro ai nostri sentieri senza difendere nulla, senza coprire ciò che non va, senza se e senza ma!

Si chiama POVERTA’ IN SPIRITO... posso avere tutto ma senza questa non ho nulla, e ho tutto solo quando permetto al Signore questo passaggio...

Come questo mio figlio: più lo guardo, lo curo, lo nu-tro, lo amo... mi rendo conto della sua enorme pover-tà, non possiede nulla ma ha la ricchezza più grande di questo mondo... SI FIDA di chi lo ha messo al mondo!

Figli di Dio, la povertà vi condurrà da vostro Padre, dal vostro Dio!

Cerchi la felicità eterna? Persegui la strada della Pover-tà di spirito quando ti si offrirà, non rimarrai al buio!

Rit. Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio.

(in piedi)

• PREGHIERE D’INTERCESSIONE

1. Signore ci chiedi di cambiare prospettiva, di accogliere la povertà nel tuo nome, per viverla come un’occasio-ne e vederti all’opera con tutta la tua forza! Aumenta la nostra fede, perché anche noi possiamo affidarci a Te come questo bambino si affida alla sua mamma!

Rit. Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio.

2. Signore aiutaci perché nulla con Te è impossibile, nemmeno trovare un senso che conduce alla beatitu-dine dentro a esperienze di difficoltà e dolore. Aiutaci

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a coinvolgerti per non chiuderci nella delusione e nel-la sconfitta.

Rit. Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio.

(seduti)

• ANNUNCIO — 2° SENTIERO:BEATI GLI AFFLITTI

Ho un amico che non vedo e non sento da mesi. Il suo nome è Giovanni, ha 35 anni e qualche giorno fa mi ha scritto questa lettera:

“Cara Elisa, scusami se uso questo mezzo per rag-giungerti, ma mi risulta più facile aprirti il mio cuore scrivendoti alcune righe... Sai, la mia vita è cambiata cinque mesi fa quando improvvisamente per dei dolori molto forti all’addome sono stato ricoverato! Mi trova-no un tumore al fegato.

In frantumi la mia vita. Sono sposato e ho un figlio di sei anni.

Subisco un’operazione che è durata sette ore. Due mesi di convalescenza bloccato in un letto d’ospedale tra dre-naggi di tutti i tipi e una febbre continua e sfiancante!

Molte volte in quei lunghi e interminabili giorni la mia vita è passata e ripassata davanti agli occhi!

Bloccato in un letto, ma in cammino verso la disperazio-ne. Dolore, senso di impotenza e paura... tanti perché, rabbia e silenzio. Ma devo confidarti una cosa, la sera prima dell’operazione, non sapendo se il giorno dopo mi sarei risvegliato, ho preso carta e penna e ho cominciato a scrivere a caratteri cubitali centinaia di GRAZIE, ho scritto tutto il mio amore per mia moglie, mio figlio, i

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miei amici e la vita. L’ho capito da quel letto, dentro a questa afflizione che non ho chiesto, ma mi ha preso e colpito. Mi ha aperto gli occhi sulla fortuna immensa della mia vita, ha riportato tesori sepolti in superficie!

Sono rinato nell’esperienza di morte più forte che ab-bia toccato la mia esistenza! Non so come andrà a finire, spero bene... ma non dimenticherò mai la luce che mi ha reso chiaro ciò che è più importante, le fondamenta sal-de della mia esistenza: l’amore... ed è tutto ciò che conta! Sto male, non so come finirà ma non sono disperato... sono consolato perché sono amato e per questo salvato!”.

Rit. In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum. In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum.

(in piedi)

• PREGHIERA: TI HO TROVATO IN TANTI POSTI

Ti ho trovato in tanti posti, Signore.

Ho sentito il battito del tuo cuorenella quiete perfetta dei campi,nel tabernacolo oscuro di una cattedrale vuota,nell’unità di cuore e di mentedi un’assemblea di persone che ti amano.

Ti ho trovato nella gioia,dove ti cerco e spesso ti trovo.Ma sempre ti trovonella sofferenza degli altri.

Ti ho visto nella sublime accettazionee nell’inspiegabile gioia di colorola cui vita è tormentata dal dolore.

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Ma non sono riuscita a trovartinei miei piccoli malie nei miei banali dispiaceri.

Nella mia fatica ho lasciatopassare inutilmente il drammanella tua passione redentrice,e la vitalità gioiosa della tua Pasqua,è soffocata dal grigioredella mia autocommiserazione.Signore io credo, ma aiuta la mia fede.

(M. Teresa di Calcutta)

Rit. In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum. In manus tuas, Pater, commendo spiritum meum.

(seduti)

• ANNUNCIO — 3° SENTIERO:BEATI I MITI

Cinquant’anni fa un piccolo gran-de uomo ha acceso uno dei fuochi più caldi della storia della Chiesa: il Concilio Vaticano II.

Un piccolo grande uomo di nome papa Giovanni XXIII.

Un uomo buono, un uomo Mite, che tutto ispirava tranne l’audacia di un passo così ardito.

Eppure il sentiero della mitezza è sorprendente, lo ha portato a scovare orizzonti prima solo intuiti e deside-

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rati. Lo ha portato ad abitare la terra, il tempo nel quale gli è stato dato di vivere da protagonista!

La bontà, la mitezza è potenza audace, è coraggio per-ché è la via privilegiata da Dio per compiere le sue me-raviglie.

Giovanni XXIII è stato questo BUONO DI DIO, e per questa assenza di barriere con tutti, permetteva a tutti vicini e lontani, simpatizzanti e arrabbiati di trovare un desiderio possibile di riconciliazione e unità!

Sentiamo cosa disse, su invito pressante del segretario di affacciarsi alla finestra, la notte dell’11 ottobre 1962 quando una folla di fiaccole accese si radunò in piazza San Pietro la sera dell’inizio del Concilio Vaticano II... luci che chiedevano una Luce... Giovanni XXIII si in-fiammò e disse...

Rit. Bonum est confidère in Domino, bonum sperare in Domino.

(in piedi)

• RESPONSORIO

Vesc. Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti (Sir 3,19).Tutti: Un’anima piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio (1Pt 3,4).

Vesc. Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di un uomo generoso (Sir 3,17).Tutti: Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sè (Gal 5,22).

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Vesc. Dice il Signore Gesù: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita (Mt 11,29).Tutti: Un’anima piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio.

Rit. Bonum est confidère in Domino, bonum sperare in Domino.

(seduti)

• ANNUNCIO — 4° SENTIERO:BEATI I MISERICORDIOSI

Ho conosciuto Marco quando, con un gruppo di volon-tariato, andavamo in carcere per animare la Messa con le chitarre! Marco c’era sempre, con noi, nel coro, con la sua chitarra.

Marco è dentro da non so quanti anni, una condanna pesante, perché ha fatto una cosa molto grave. Non so se Marco uscirà mai dal carcere, ma guardo a lui e vedo un UOMO LIBERO!

Guardo Marco e da “libero” sento la mia vita molto più incastrata della sua! Marco vede oltre, è rinchiuso ma vola, vola alto!

Un giorno gli ho chiesto come fosse possibile lì in quel posto di catene questa beatitudine che sprizza inconte-nibile dal suo volto, dal suo modo di cantare, dal suo modo di ascoltarti e guardarti... e lui mi dice: “Mi ha toc-cato la Misericordia di Dio, semplicemente questo. Mi ha toccato e io l’ho lasciata entrare, sono rinato! È nato un uomo nuovo! Dentro alla Misericordia di Dio ho comin-ciato a camminare di nuovo e non mi fermo più!”.

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Marco un giorno ha scritto e cantato una canzone:

• Uomo nuovo (dal cd “Liberi di cantare”)

Se non senti più tuo questo mondoe non vedi gesti di vera pacefatti forza e vai incontro al domanie di nuovo vedrai, vedrai che nascerà.Se di notte ti prende l’angosciarisvegliandoti il sole vedrai,e se apri la porta del cuore,uomo nuovo per sempre,per sempre tu sarai. E sento che già nasce dentro me, un uomo nuovo che, ora ama e cerca te, non più violenza, né paura ora c’è, ma tanto amore da, da donare a tutti e a te.

Non sei solo nel tuo camminare,chi ti tende una mano già c’è.Nel suo sguardo ritorni a speraresenti nuovo rinascere, rinascere in te. E sento che già nasce dentro me, un uomo nuovo che, ora ama e cerca te, non più violenza, né paura ora c’è, ma tanto amore da, da donare a tutti e a te.

E ti accorgi che vivrai la vita,se fai pace con gli altri e con te,col passato l’hai fatta finita,con coraggio dai, cammina con me. E sento che già nasce dentro me un uomo nuovo che, ora ama e cerca te, non più violenza, né paura ora c’è ma tanto amore da, da donare a tutti e a te. (in piedi)

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• RESPONSORIO

Vesc. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6,36).Tutti: Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca (Sal 86,5).

Vesc. Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno,

misericordiosi, umili (1Pt 3,8).Tutti: Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca.

Vesc. Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo (Ef 4,32).Tutti: Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi t’invoca.

Rit. Misericordias Domini in æternum cantabo.

(seduti)

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• ANNUNCIO — 5° SENTIERO:BEATI I PURI DI CUORE

La purezza è anzitutto un fatto interiore, del cuore, intimo, dove ognuno incontra l’altro nella verità con l’autenticità del cuore di Cristo. L’amore del prossimo richiede che i rapporti interpersonali siano veri, non falsi; autentici, non interessati. La purezza riguarda l’a-more e vivere quest’amore è far entrare la luce di Dio nel mondo.

Come fratelli ci scambiamo un abbraccio, segno del de-siderio di ritrovare Purezza e Semplicità in ogni nostro gesto e sguardo quotidiano.

• TESTIMONIANZA

Rit. Ubi caritas et amor, ubi caritas, Deus ibi est.

(in piedi)

• PREGHIERA

Cristo, mio redentore.Sono libero quando accetto la libertà degli altri.Sono libero quando riesco ad essere persona.Sono libero quando non credo nell’impossibile.Sono libero se la mia unica legge è l’amore.Sono libero quando credo che Dio è più grande del mio peccato.

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Sono libero quando solo l’amore riesce a incantarmi. Sono libero se mi accorgo che ho bisogno degli altri. Sono libero quando sono capace di ricevere la felicità che mi regalano gli altri.Sono libero se solo la verità può farmi cambiare strada. Sono libero se posso rinunciare ai miei diritti. Sono libero quando amo il bene del mio prossimopiù della mia stessa libertà.

(don Primo Mazzolari)

Rit. Ubi caritas et amor, ubi caritas, Deus ibi est.

(seduti)

• ANNUNCIO — 6° SENTIERO:BEATI GLI OPERATORI DI PACE

Madeleine Delbrêl nasce nel 1904 a Mussidian (Francia), viene edu-cata in un ambiente borghese e a quindici anni si dichiara atea e pessimista e arriva ad affermare “Il mondo è assurdo, la vita non ha senso”.

Verso i vent’anni l’incontro con al-cuni giovani cristiani ai quali “Dio pareva essere indispensabile come l’aria” la costringono a pensare. Accetta l’ipotesi della sua possibile esistenza e si trova a compiere un cammino inaspettato: sceglie di pregare. Attraverso la preghiera rimane, come dirà lei stessa, “abbagliata” da Dio.

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Decide di entrare in monastero, ma comprende che la sua strada sarà un’altra; il mondo diventerà il suo mo-nastero. Nel 1933 insieme a tre “sorelle” che condivi-dono il suo desiderio parte per Ivry, sobborgo parigino operaio e marxista, dove i bambini prendono a sassa-te i preti che incrociano. All’epoca, la città è divisa in due: da una parte i cattolici, soprattutto anziani e be-nestanti, e dall’altra molti militanti comunisti, poveri e lontani dalla Chiesa. Tra queste due parti l’ostilità è fortissima.

Madeleine risolve la questione in base a un principio molto semplice: spinta dal Vangelo, va in mezzo alla gente, parla con tutti e, con fantasia tutta femminile, sfida le ostilità.

Un suo incontro... Un giorno viene a sapere di una famiglia comunista

poverissima e porta loro una cesta con del cibo... non le aprono... non accettano quel dono: viene rifiutata e le viene chiusa la porta in faccia.

Madeleine ci riprova una seconda volta e la reazione è la stessa.

Madeleine non si arrabbia, e non rinuncia, ma intuisce che quel gesto li umilia e, per farsi perdonare, si pre-senta con un mazzo di rose e lo mette in braccio a una povera donna che non ne ha mai ricevute in vita sua...

Il capo famiglia - arrabbiato militante comunista -, le dice commosso: «Se la carità è questa, allora voglio proprio parlare di carità...”.

Tra Madeleine e quella famiglia cresce una profonda amicizia e condivisione.

Rit.: Dona la pace, Signore, a chi confida in te, dona, dona la pace, Signore, dona la pace.

(in piedi)

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Preghiamo insieme con le parole di Madeleine:

Se avessimo un po’ di fede in te Signore,noi sentiremmo il desiderio di inginocchiarcidavanti alla nostra giornata cristiana.Perciò ti preghiamo:“caricaci” della tua energia,di una fede che solleva le montagne,di una speranza che nega l’impossibile,di un amore che faccia infuocare il mondo.Ogni minuto della giornata,non importa dove saremo e cosa faremopermetta a te, o Cristo,di vivere in noi in mezzo agli uomini.Allora non calcoleremopiù l’efficacia del nostro tempo.I nostri zeri moltiplicheranno l’Infinito che sei tu.Assumeremmo così umilmentela misura della tua volontà, Signore. Amen.

Rit. Dona la pace, Signore, a chi confida in te, dona, dona la pace, Signore, dona la pace.

(seduti)

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• ANNUNCIO — 7° SENTIERO:BEATI GLI AFFAMATI, GLI ASSETATI E I PERSEGUITATI PER LA GIUSTIZIA

Palermo, via d’Amelio, 19 lu-glio 1992. Paolo Borsellino, giudice antimafia, viene uc-ciso insieme alla sua scorta. Poche settimane prima aveva partecipato ad una veglia di preghiera organizzata dalla parrocchia di Santa Luisa di Marillac, per ricordare la strage di Capaci, in cui il 23 maggio, avevano perso la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e la scorta. A quella veglia di preghiera Borsellino diede testimo-nianza dell’amico e collega Falcone:

«Giovanni Falcone lavorava con perfetta coscienza che la forza del male, la mafia, lo avrebbe un giorno ucci-so. Francesca Morvillo stava accanto al suo uomo con perfetta coscienza che avrebbe condiviso la sua sorte. Gli uomini della scorta proteggevano Falcone con per-fetta coscienza che sarebbero stati partecipi della sua sorte. Non poteva ignorare, e non ignorava, Giovanni Falcone, l’estremo pericolo che correva, perché troppe vite dei suoi compagni di lavoro e di suoi amici sono state stroncate sullo stesso percorso che egli si impo-neva. Perché non è fuggito, perché ha accettato questa tremenda situazione, perché non si è turbato, perché è stato sempre pronto a rispondere a chiunque della speranza che era in lui? Per amore! La sua vita è stata

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un atto di amore verso questa città, verso questa terra che lo ha generato. Perché se l’amore è soprattutto ed essenzialmente dare, per lui, e per coloro che gli sono stati accanto in questa meravigliosa avventura, amare Palermo e la sua gente ha avuto e ha il significato di dare a questa terra qualcosa, tutto ciò che era ed è pos-sibile dare delle nostre forze morali, intellettuali e pro-fessionali per rendere migliore questa città e la patria a cui essa appartiene.

Se egli è morto nella carne, è vivo nello spirito, come la fede ci insegna; le nostre coscienze, se non si sono svegliate, debbono svegliarsi. La speranza è stata vivifi-cata dal suo sacrificio, dal sacrificio della sua donna, dal sacrificio della sua scorta. Occorre dare un senso alla morte di Giovanni, alla morte della dolcissima Fran-cesca, alla morte dei valorosi uomini della sua scorta. Sono morti per tutti noi, per gli ingiusti, abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo gioiosa-mente, continuando la loro opera...

(Lucentini U., Paolo Borsellino, Corriere della sera, pp. 242-244)

• CANTO: SU ALI D’AQUILA

Tu che abiti al riparo del Signoree che dimori alla Sua ombradi’ al Signore: «Mio rifugio, mia roccia in cui confido».

Rit. E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila ti reggerà, sulla brezza dell’alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

(in piedi)

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• PREGHIERA

O Dio, nostro Creatore,tu hai cura paterna di tutti,vuoi che tutti gli uomini formino una sola famigliae siano tra loro come fratellie dividano nella giustizia i beni della terra.

Donami, Signore, la forza del tuo Spiritoperché non mi chiuda in me stessounicamente preoccupato dei fatti miei,ma senta viva la responsabilità socialee la eserciti attivamente.

Rendimi aperto e sensibile alle necessità altrui,pronto a sacrificare qualcosa di me stessoper collaborare all’edificazione di una società più giustain cui l’uomo possa essere uomo.

L’amore per l’uomo, di Cristo, tuo Figlio,sia l’esempio e la sorgente del mio impegno.Amen.

• CANTO: SU ALI D’AQUILA

Dal laccio del cacciatore ti libereràe dalla carestia che distrugge,poi ti coprirà con le Sue ali e rifugio troverai.

Rit. E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila ti reggerà, sulla brezza dell’alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

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Non devi temere i terrori della nottené freccia che vola di giorno, mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà.

Rit. E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila Ti reggerà, sulla brezza dell’alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

E ti rialzerò, ti solleverò su ali d’aquila Ti reggerò, sulla brezza dell’alba ti farò brillar come il sole, così nelle mie mani vivrai.

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ASCOLTO DELLA PAROLA

Apriamo il cuore all’ascolto della Sua Parola: i nostri passi siano sostenuti, i nostri occhi siano illuminati dalla Grazia e dalla Bellezza del Vangelo.

• CANTO DI ACCLAMAZIONE AL VANGELO

Alleluia, Alleluia. Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, grande è la vostra ricompensa nei cieli. Alleluia.

• VANGELO

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5,1-12)

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno conso-lati.

Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, per-

ché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati fi-

gli di Dio.

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Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ri-compensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».

Parola del Signore.Tutti: Lode a te, o Cristo.

(seduti)

• INTERVENTO DEL VESCOVO

• SILENZIO E MEDITAZIONE

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CONCLUSIONE

• PREGHIERA CONCLUSIVA

Signore, questa sera donami uno sguardo di Luceche sveli il mio essere una creatura beata.

Donami quella povertà che non odora di protagonismo, per lasciare a Te lo spazio di riempirmi il cuore con la ricchezza immensa del tuo Amore.

Donami di saper guardare oltre la mia sofferenza, la mia tristezza, per scorgere le tue mani così vicine al mio viso a raccoglierne le lacrime.

Donami la mitezza, bontà che profuma di coraggiosa coerenza,per sentire che mi rendi parte di un’Eredità che mi fa fratello dell’umanità.

Donami un cuore che sappia perdonare con gioia, per provare quel brivido di cadere senza peso tra le tue braccia aperte sul tuo Perdono.

Donami la semplicità, la freschezza del vivere la vita con autenticità, per stupire che il tuo Volto si illumina in quello di mio fratello.

Donami mani che si sporcano per la pace nelle piccole cose, nei piccoli avvenimenti, e sarà meraviglioso sentire il tuo sussurro chiamarmi Figlio di Dio.

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Donami quella sete e fame di giustizia che mi impedisca di rimanere indifferente alle sofferenze altrui.

Signore, fa’ di me una creatura che conosca la beatitudine di essere il tuo unico orizzonte, che io stupisca di essere la meta del tuo sguardo di tenerezza.

Fammi piccola scintilla del tuo Amore nel mondo, piccolo testimone della gioia di essere creatura beata, Amata da Te.

Fammi piccola scintilla del tuo Amore nel mondo, perché si allarghi come cerchio d’onda il Regno di cui mi fai erede.

• BENEDIZIONE

Vesc. Donaci, o Padre, di saper alzare il nostro sguardo sull’O-rizzonte di Felicità che il Figlio Tuo Gesù è venuto a proporci. Sollecita il nostro cuore a compiere passi de-cisi verso il tuo Regno e sapremo vivere la Beatitudine dell’essere tuoi figli in ogni istante delle nostre giorna-te. Per Cristo nostro Signore.

Tutti: Amen.

Vesc. Il Signore sia con voi.Tutti: E con il tuo spirito.

Vesc. Sia benedetto il nome del Signore.Tutti: Ora e sempre.

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Vesc. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.Tutti: Egli ha fatto il cielo e la terra.

Vesc. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Tutti: Amen.

• CANTO FINALE

• AVVISI

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CANTI

• PER L’INIZIO DELLA VEGLIA

NOI VENIAMO A TE (BUTTAZZO)

Rit. Noi veniamo a te, ti seguiamo, Signore, solo tu hai parole di vita. E rinascerà dall’incontro con te una nuova umanità.

Tu, maestro degli uomini,tu ci chiami all’ascoltoe rinnovi con noil’alleanza d’amore infinito. Rit.

Tu, speranza degli uomini,tu ci apri alla vita,e rinnovi per noila promessa del mondo futuro. Rit.

Tu, amico degli uomini,tu ci chiami fratellie rivivi con noil’avventura di un nuovo cammino. Rit.

Tu, salvezza degli uomini,tu rinnovi la festae ci chiami da sempread aprire le porte del cuore. Rit.

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JESUS CHRIST, YOU ARE MY L IFE (M. FRISINA)

Rit. Cristo vive in mezzo a noi, alleluia, alleluia, Cristo vive in mezzo a noi, in mezzo a noi alleluia.

Jesus Christ, you are my life, alleluja, alleluja. Jesus Christ, you are my life, alleluja, alleluja.

Tu sei via, sei verità,Tu sei la nostra vita,camminando insieme a Tevivremo in Te per sempre. Rit.

Ci raccogli nell’unità,riuniti nell’amore,nella gioia dinanzi a Tecantando la tua gloria. Rit.

Nella gioia camminerem,portando il tuo Vangelotestimoni di caritàfigli di Dio nel mondo. Rit.

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BEATI (G. CENTO)

Rit. Beati voi, beati voi, beati voi, beati!

Se un uomo vive ogginella vera povertàil regno del Signoredentro lui presente è già.Per voi che siete tristie senza senso nella vitac’è un Dio che può donarviuna speranza nel dolor. Rit.

E quando nel tuo cuorenasce tanta compassioneè Dio che si commuovecome un bimbo dentro te.Beati quelli che nel lorocuore sono puri:già vedono il Signoretotalmente anche quaggiù. Rit.

Beato chi diffonde pace veraattorno a sé,il Padre ch’è nei cieligià lo chiama “figlio mio”.Chi soffre per amoree sa morire oggi per luiriceve il regno subitoe la vita eterna ha in sé.

Rit. Siate felici, siate felici, siate felici, beati!

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LA PREGHIERA DI GESU’ E LA NOSTRA

Dove due o tre sono uniti nel mio nome,io sarò con loro, pregherò con loro,amerò con loro perché il mondovenga a te, o Padre,conoscere il tuo amore e avere vita con te.

Voi che siete luce della terra miei amici,risplendete sempre della vera luceperché il mondo credanell’amore che c’è in voi, o Padre:consacrali per sempre e diano gloria a te.

Ogni beatitudine vi attende nel mio giornose sarete uniti, se sarete pace, se sarete puriperché voi vedrete Dio che è Padre,in Lui la vostra vita gioia piena sarà.

Voi che ora siete miei discepoli nel mondo,siete testimoni di un amore immenso,date prova di quella speranzache c’è in voi. Coraggio!Vi guiderò per sempre, io rimango con voi.

Spirito che animi la Chiesa e la rinnovidonale fortezza, fa’ che sia fedele,come Cristo che muore e risorgeperché il regno del Padre,si compia in mezzo a noie abbiamo vita in Lui. (2 v.)

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CON GIOIA VENIAMO A TE

Tu ci raduni da ogni parte del mondo,noi siamo tuoi figli tuo popolo santo.Lodiamo in coro con le schiere celesti,insieme cantiamo, gioiosi acclamiamo.

Rit. O Signore, veniamo a te con i cuori ricolmi di gioia, ti ringraziamo per i doni che dai e per l’amore che riversi in noi. O Signore, veniamo a te con i cuori ricolmi di gioia, le nostre mani innalziamo al cielo, a te con gioia veniam.

La parola che ci doni, Signore,illumina i cuori, ci mostra la via.Dove andremo se non resti con noi?Tu solo sei vita, tu sei verità. Rit.

La grazia immensa che ci doni, Signore,purifica i cuori, consola i tuoi figli.Nel tuo nome noi speriamo Signore,salvezza del mondo, eterno splendore.

Rit. O Signore, veniamo...

A te con gioia veniam. A te con gioia veniam. O Signor, a te con gioia veniam.

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DALL’AURORA AL TRAMONTO

Rit. Dall’aurora io cerco Te, fino al tramonto ti chiamo, ha sete solo di te l’anima mia come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istantesempre canterò la tua lodeperché sei il mio Dio, il mio riparomi proteggerai all’ombra delle tue ali. Rit.

Non mi fermerò un solo istanteio racconterò le tue opereperché sei il mio Dio, unico benenulla mai potrà la notte contro di me. Rit.

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• CANTI D’INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

VIENI, SANTO SPIRITO DI DIO (BUTTAZZO)

Rit. Vieni, santo Spirito di Dio, come vento soffia sulla Chiesa, vieni come fuoco, ardi in noi, e con Te saremo, veri testimoni di Gesù.

Tu sei coraggio e forzanelle lotte della vita,tu sei l’amore vero,sostegno nella prova.Spirito d’amore, scendi su di noi! Rit.

Tu fonte di unitàrinnova la tua Chiesa,illumina le mentidai pace al nostro mondo.O consolatore scendi su di noi! Rit.

SPIRITO DI DIO, RIEMPIMI (RNS)

Spirito di Dio, riempimi;Spirito di Dio, battezzami;Spirito di Dio, consacrami,vieni ad abitare dentro me.

Spirito di Dio, riempici;Spirito di Dio, battezzaci.Spirito di Dio, consacraci;vieni ad abitare dentro noi.

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TU SEI SORGENTE VIVA (RIT. DI TAIZE’)

Tu sei sorgente viva, Tu sei fuoco sei carità.Vieni Spirito Santo, vieni Spirito Santo.

VIENI, SPIRITO CREATORE (RIT. DI TAIZE’)

Vieni, Spirito creatore, vieni, vieni!Vieni, Spirito creatore, vieni, vieni!

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• CANTI FINALI

POPOLI TUTTI

Mio Dio, Signore, nulla è pari a te.Ora e per sempre, voglio lodareil tuo grande amor per me.Mia roccia tu sei, pace e conforto mi dai.Con tutto il cuore e le mie forze,sempre io ti adorerò.

Popoli tutti, acclamate al Signoregloria e potenza cantiamo al re,Mari e monti si prostrino a te,al tuo nome, o Signore.

Canto di gioia per quello che fai,per sempre Signore con te resterò,Non c’è promessa,non c’è fedeltà che in te.

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COSA AVREMO IN CAMBIO? (GEN ROSSO)

Noi, che abbiamo lasciato ogni cosa per te,cosa avremo in cambio?Diccelo, Signore.Noi, che abbiamo lasciato patria per te,quale patria avremo in cambio?Diccelo, Signore.Guardati dal tuo amore,noi ti abbiamo seguito,nulla sapendo di più,tu ci hai trascinati dietro di te.Beati voi, beati voi, beati voiperché vostro è il Regno.Voi avrete di più su questa terrae avrete la vita per l’eternità.Voi farete cose più grandi di me,voi sarete me,voi sarete me.

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ECCO IL NOSTRO SI’

Fra tutte le donne scelta in Nazareth,sul tuo volto risplendeil coraggio di quando hai detto `’Si”.Insegna a questo cuore l’umilta,il silenzio d’amore,la Speranza nel figlio tuo Gesù.

Rit. Ecco il nostro Sì, nuova luce che rischiara il giorno, è bellissimo regalare al mondo la Speranza. Ecco il nostro Sì, camminiamo insieme a te Maria, Madre di Gesù, madre dell’umanità.

Nella tua casa il Verbo si rivelònel segreto del cuoreil respiro del figlio Emmanuel.Insegna a queste mani la fedeltà,a costruire la pace,una casa comune insieme a te. Rit.

Donna dei nostri giorni sostienici,guida il nostro camminocon la forza di quando hai detto “Sì”.Insegnaci ad accogliere Gesù.noi saremo Dimora,la più bella poesia dell’anima. Rit.

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Avvisi per giovani

Esercizi spirituali

Per giovani, promossi dall’AC: – 2-5 gennaio presso la Casa di spiritualità “Castello di

San Martino” a Vittorio Veneto (21-35enni) – 7-10 marzo presso la casa di spiritualità “la Dimora” a

Castelli di Monfumo (per 21-30enni alla prima espe-rienza)

– 7-10 marzo presso il Centro di spiritualità “Don Pao-lo Chiavacci” a Crespano del Grappa (per 21-30enni esperti).

Per giovanissimi, promossi dall’AC: – 23-24 febbraio la proposta “Emmaus” per i giovanissimi

di I-II superiore e “Betania” per III-IV superiore – 16-17 marzo la proposta “Tabor” (19-20enni). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria AC in

Casa Toniolo (tel. 0422.576878 – e-mail: aci@diocesitv.it).

Per i capi scout AGESCI ed FSE: Esercizi spirituali dal 3 al 6 gennaio 2013 presso la Casa

“Stella Maris” di Lentiai (BL). Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a don Giancarlo Pi-

vato (giancarlo.pivato@cheapnet.it) o agli altri assistenti scout.

Lectio divina Il Seminario diocesano propone un itinerario di lectio per

giovani i mercoledì sera di Quaresima. Primo incontro il 20 febbraio 2013 presso la Comunità

teo logica.

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Prossimi appuntamenti dell’itinerario spirituale dei giovani con il Vescovo – Sabato 1 dicembre 2012, ore 20.45, a San Nicolò. – Sabato 23 marzo 2013, ore 20.45, in Piazza Duomo a

Treviso. – Sabato 11 maggio 2013, ore 20.45, in Cattedrale a Tre-

viso (Veglia per le Vocazioni).

Pellegrinaggio di fiducia sulla terra Il prossimo incontro europeo dei giovani organizzato da

Taizè sarà a Roma dal 28 dicembre al 2 gennaio 2013. Gli interessati possono trovare notizie utili nelle pagine

del sito: www.pastoralegiovanile.it.

Due-sere formative L’Azione Cattolica diocesana propone la “Due-sere per

giovani” venerdì 1 e martedì 5 febbraio 2013. A questi in-contri formativi, oltre agli aderenti, possono partecipare tutti i giovani interessati a curare la propria formazione. Gli incontri si terranno presso l’Auditorium S. Pio X a Tre-viso alle 20.30.

Coro giovanile per l’animazione delle veglie diocesane Continua l’esperienza del Coro giovani diocesano, pro-

mosso dall’Ufficio per la Pastorale Giovanile in collabo-razione con l’Ufficio Liturgico. Invitiamo tutti coloro che desiderano partecipare a questa iniziativa di servizio alla nostra Chiesa alle prossime prove di canto in preparazio-ne della veglia diocesana con il vescovo del 1° dicembre. Le prove sono: domenica 28 ottobre e domenica 25 no-vembre, alle ore 16.30, presso l’istituto diocesano di Mu-sica Sacra di Treviso.

(e-mail: corogd.tv@gmail.com)

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Gruppo 153 Fermati e riconosci la domanda che abita il tuo cuore:

“Cosa mi manca, Signore?”. Nella vita di un giovane può capitare di fare tante esperienze, senza mai costruire una storia! È possibile restare persone incompiute, perché non si ha il coraggio di far emergere il desiderio di felicità che abita nel cuore di ogni persona.

Il gruppo ‘153’ è un’opportunità per fare verità nella tua vita e per uscire da una sterile attesa. La proposta è per tutti i giovani e le giovani della diocesi, dai 18 ai 30 anni, che stanno cercando un senso, una pienezza, una verità di vita. Molti stanno già camminando... e stanno veden-do la Luce...

Prendi contatto con don Giancarlo Pivato: 340.6802501, giancarlo.pivato@cheapnet.it

Finito di stampare nel mese di ottobre 2012da Grafiche Dipro - Roncade TV