Piaceri e dispiaceri del muoversi in città ricerca qualitativa

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QUALITÀ E MOBILITÀ piaceri e dispiaceri del muoversi in città ricerca partecipata di Sintesi dei risultati qualitativi 2013/2014

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spunti di riflessione sulla mobilità urbana e la sua qualità nella città di Milano.

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QUALITÀ E MOBILITÀpiaceri e dispiaceri del muoversi in città

ricerca partecipata di

Sintesi dei risultati qualitativi

2013/2014

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una ricerca partecipata su che cosa voglia dire “qualità” in tema di

mobilità, di spostamenti, del nostro modo di muoverci: un’azione

che compiamo ogni giorno.

raccogliendo i punti di vista delle persone interessate,

con 3 incontri di gruppo moderati della durata di 2 ore, ascoltando 14 persone,

alcune delle quali hanno partecipato più volte per approfondire insieme;1 questionario online al quale hanno risposto 146 persone;

e riportando le domande emergenti presso i cittadini ai testimoni

privilegiati

con 6 colloqui in profondità.

perché prospettive sviluppa ricerche indipendenti su temi che

toccano la quotidianità di tutti noi cittadini, per riflettere insieme su

quali siano le cose che danno qualità alla nostra vita e le cose che

invece gliene rubano. e provare a ricordarcelo.

la ricerca “qualità e mobilità” è stata condotta tra il maggio 2013 e l’aprile 2014.tutto è stato realizzato in modo indipendente e autofinanziato.

Cosa, come, perché

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ecco alcuni spunti di riflessione emersi nelle sessioni di gruppo

organizzate da prospettive

il 15 maggio, il 5 giugno e il 10 luglio 2013 , con lo scopo di:

1. attivare una riflessione sui propri comportamenti in relazione alla

mobilità urbana (stati d’animo, dinamiche di scelta, preferenze e

relative motivazioni, impatto sulla qualità della vita);

2. raccogliere auspici e desideri in relazione alla mobilità urbana;

3. raccogliere domande da portare a esperti, testimoni privilegiati,

decisori circa la mobilità milanese.

.

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Come viviamo la mobilità?

Come ci sentiamo mentre ci muoviamo in città?

Come scegliamo il modo in cui spostarci?

Com’è la mobilità a Milano?

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uno quando si sveglia al mattinoCOMINCIA A MUOVERSI

perché deve ACCOMPAGNARE I FIGLI, ANDARE IN UFFICIO,

FARE LA SPESA, ANDARE IN BANCA

…uff uff uff

Come viviamo la mobilità?

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La , lo sappiamo bene, occupa una

consistente porzione del nostro tempoe impatta in modo significativo (e riconoscibile!) sulla qualità

della nostra giornata.

Eppure è raro che comporti una scelta

determinante: rimane subordinata ad altri aspetti

della nostra vita, una variabile dipendente che viene

affrontata in modo più o meno attivo, secondo

Come viviamo la mobilità?

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VINCOLI(orari, autonomia,carico, costi…)

non ho alternative,rinuncio alla qualità

che vorrei

nel quadro dei vincoli che ho, cerco la soluzione che mi dà la

massima qualità a me accessibile

ho alcuni vincoli ma il livello di qualità a me accessibile

è per me sufficiente

la qualità che voglio nella mobilitàdiventa vincolo nelle mie scelte

Come viviamo la mobilità?

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non ho alternative,rinuncio alla qualità

che vorrei

Come viviamo la mobilità?

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nel quadro dei vincoli che ho, cerco la soluzione che mi dà la

massima qualità a me accessibile

Come viviamo la mobilità?

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ho alcuni vincoli ma il livello di qualità a me accessibile

è per me sufficiente

Come viviamo la mobilità?

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.

Come viviamo la mobilità?

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CHE COSA CI SENTIAMO ADDOSSO MUOVENDOCI IN CITTÀ …?

… sulla base di esperienze e sensibilità differenti

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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una libertà basata sulla capacità, la sfida contro se stessi e

contro il tempo: la performance

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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Una percezione cui si connettono irrequietezza oppure

senso del pericolo: il percorso a ostacoli

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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una libertà connessa al piacere di sapere dove e come

andare, conoscere il territorio, senza tensioni: la passeggiata

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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un disagio a cui ci si rassegna e che tende a legarsi a un senso

di oppressione fisica: lo spostamento coatto

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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QUALITÀ E MOBILITÀ 17Come ci sentiamo muovendoci in città?

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TENDIAMO AD OSCILLARE TRA…

societàindividuo

AUTONOMIA

il valore dell’

DIPENDENZA

il peso della

È RARO CHE SI CONSIDERI

LE OPPORTUNITÀ CHE LA COLLETTIVITÀ OFFRE

Come ci sentiamo muovendoci in città?

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QUALITÀ E MOBILITÀ 19Come scegliamo come muoverci?

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QUALITÀ E MOBILITÀ 20Come scegliamo come muoverci?

L’auto di sera per le ragazze è sicura…Andare in bici è sempre pericoloso…

Il mezzo proprio e soprattutto lo scooterche praticamente non ha problemi di parcheggio…

Un limite per il taxi (ma anche per il car sharing…)

La bici in primo luogo!E camminare

L’ideale, la puntualità per la gestione del tempo: impossibile con i mezzi pubblici e

con l’auto, meglio a piedi, in bici, in scooter

L’auto, senza alternative

Dipende da noi?

La che cerchiamo è…

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Le soluzioni, le esperienze e le combinazioni di mezzi, le

argomentazioni sulle quali si basano le preferenze sono

estremamente differenziate

Le valutazioni circa i mezzi pubblici sono piuttosto variabili

(eccezion fatta per i tram nuovi che per tutti hanno tanti e

diversi problemi e generano disagi; se ne parla come l’evidenza di investimenti sbagliati!!!)

per quanto riguarda i mezzi pubblici, è comunque

giudicata molto positivamente rispetto ad altre realtà

italiane…

Com’è la mobilità a Milano?

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Ma abbiamo da imparare dall’estero…

In primo luogo vengono in mente i : si desidera

L’omogeneità tariffaria, territoriale e la tariffa a tempo per tutti i mezzi

urbani anche in metropolitana e sul passante

La possibilità di acquistare a bordo e Il controllo più capillare e facile pare che in Italia si paghi poco il biglietto

Ho degli amici controllori e non riescono a far scendere la gente, rischiano di essere menati e dicono “perchè devo rischiare la vita”. Non siamo in Germania.

Il controllore non è un pubblico ufficiale.in Brasile hanno fatto una cosa del genere dove entri proprio nella fermata .. tipo un vaporetto però

sull’autobus, così devi per forza passare dai tornelli

Poi le : i tram sono lenti perché si infilano

anche loro nel traffico qualcuno menziona una campagna spontanea dal basso:

richieste per velocizzare il tram, per ridurre la distanza tra i due tram che adesso devono stare a distanza di 30 metri l’uno dall’altro anche nei pressi della fermata, quindi se devi prendere il tram in coda devi

aspettare che l’altro riparta…Poi il semaforo a chiamata e c’era qualcos’altro ma non ricordo …

Com’è la mobilità a Milano?

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E’ evidente l’impegno nell’introduzione di

nuove soluzioni da parte delle istituzioni e un

progressivo perfezionamento dell’offerta di servizi in

generale, anche da parte dei privati quando abbiamo fatto i gruppi

ancora non c’era il car to go né enjoy)

utile solo per un profilo di utente preciso

Se non hai bisogno di una macchina perché magari non hai figli piccoli. Su città è ottima, devi andare a fare la commissione, a prendere il mobiletto, la cosa ecc.

Rimane un mistero il : esiste ancora? È stato

rifinanziato? Nell’esperienza di qualcuno è stato molto utile!

dà conto di una significativa ed evidente intenzionalità

e mostra effetti chiarida quando c’è l’Area C, sarò egoista, ma con i mezzi è cambiata la vita!

Il si sa che è una grande successo e nel

complesso piace molto ma … quelle bici vanno bene per tutti? Nell’area diMilano Sud il servizio non è diffuso…quanto costa?

Com’è la mobilità a Milano?

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…però il livello di conoscenza circa i nuovi servizi è

molto vario e raramente completo…anche chi è

interessato al car o bike sharing ha le idee confuse (circa

capillarità, tempo d’uso…ecc.)

Ma quello non è un car sharing è un affitto.

E che differenza c’è tra le due cose? So che sono diversi ma … il carsharing lo usi solo dentro Milano?

no, lo usi dove vuoi, sono .. se paghi lo usi anche fino a Parigi, paghi a tempo … allora, paghi un abbonamento annuale che sono 120 – 130 euro che copre tutto in teoria, assicurazione, trovi il pieno di benzina … paghi a km e a tempo e la benzina.

però è facile nel senso che la prenoti e vai lì a prenderla e la riporti.

ho visto qualcosa sull’ATM e secondo me è poco comunicato dove si prendono le macchine. A me avrebbe fatto comodo per andare all’Ikea per esempio ma non ho la più pallida idea né di come funzioni né dove si prenda.

da Ikea hanno fatto un’offerta con il furgoncino!

uno quanto tempo prima deve muoversi da casa per prendere l’auto? Dipende da quanto sono distribuiti i parcheggi

devo dire che il bike sharing .. non mi sono mai neanche informato per pigrizia, non so come funziona.

la bicicletta la uso solo d’estate. Io sono un ex ciclista da corsa , la uso quando posso pedalare molto, non mi viene in mente

Com’è la mobilità a Milano?

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Al tempo stesso si riconosce una generale trasformazione

in corso: maggiore attenzione alla mobilità e alle nuove soluzioni

una manifestazione di piazza per le nuove

forme di mobilità, un’attenzione che si sta progressivamente

avvicinando al main stream

io ho visto girare qualcosa alla manifestazione di mobilità nuova. Era mista, generalista come manifestazione, più pacifica della critical mass.

e più

attenzione a quello che si fa all’esterovolevo andare a Trieste e mi sono iscritto perché i prezzi dei treni e i treni sono terribili, allora ho pensato

ci vado con il car pooling. Mi sono iscritto e ho visto che si erano adeguati più o meno al costo del regionale ma penso …

un taxi che se ci sono più di due persone su una macchina e possono andare sulla corsia veloce…c’è in Danimarca …(c’è anche in Olanda in grandi città tipo Utrecht e si compravano le bambole gonfiabili per

questo motivo qui)

Com’è la mobilità a Milano?

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è un elemento attorno al quale si

concentra una conflittualità latente o manifesta

Gli automobilisti avanzano giustificazioni inoppugnabili – esigenze di

lavoro, sicurezza – non posso farne a meno! esprimono il proprio

punto di vista con cautela – sono una di quelle persone…mi muovo

sempre in macchina… oppure mostrano il proprio disappunto sono

furente contro il comune: stanno facendo fuori noi automobilisti ma

senza dirlo!

Il conflitto si ha quando accade che la criticità riconosciuta al

mezzo si proietti sull’utente: i ciclisti considerano gli automobilisti

completamente incuranti delle esigenze altrui, prepotenti, pericolosi

e tollerati. Reciprocamente gli automobilisti ritengono i ciclisti

troppo poco attenti, senza alcun rispetto del codice della strada,

spudorati.

In generale l’auto è ingombrante ed è la massima generatrice di

traffico, il che allunga i tempi di percorrenza anche dei mezzi

pubblici, è inquinante…diciamo che è poco di tendenza.

Com’è la mobilità a Milano?

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Il contrasto tra ciclisti e automobilisti può essere esemplificativo della

difficoltà a concepire il concetto di che in sé

costituisce ancora per molti qualcosa di nuovo, estremamente

difficile da rendere concreto a fronte di

a scegliere il proprio mezzo preferito

la grande delle esigenze

l’estrema in termini di società, mezzi, vettori,

aree, tariffe che non si conoscono nella loro completezza né

vengono presentate secondo le stesse modalità, attraverso gli stessi

canaliMa per passante si intende la linea S?

la richiesta per comprendere le scelte di sistema

a New York per esempio ci sono le metropolitane che saltano 5 fermate e quelle che ti fanno tutte le fermate. Il passante doveva essere così, e invece hanno fatto

una cosa a metà tra il treno e la metropolitana …

Com’è la mobilità a Milano?

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Nel ci si aspetta…

Più corsie preferenziali

Alzare la frequenza serale, e più chiarezza nella segnalazione delle

fermate delle corse sostitutive

Accesso agevolato alla metro/ai mezzi di superficie per i ciclisti

: molto più flessibili, economici, con riduzione di

ingombro e impatto

Più chiarezza nella segnalazione dei tratti di preferenziale e

delle soglie dell’area C, nelle fermate dei sostitutivi

( si dà molto per scontato!)

Più parcheggi per le bici e maggior controllo

con

personale dedicato per anziani, bambini e adolescenti

COME MIGLIORAMENTI NEI SERVIZI, A MILANO

PIÙ IN GENERALE E COME NUOVE SOLUZIONI

Com’è la mobilità a Milano?

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è impegnata nello sviluppo di ricerche sociali

partecipate indipendenti per capire insieme come

alzare il livello di qualità della vita.

I risultati delle nostre ricerche non intendono essere

risposte risolutive quanto piuttosto spunti di

riflessione sui nostri comportamenti e abitudini.

La seconda ricerca realizzata riguarda

la qualità nella mobilità urbana.

(nel 2013 sono state coinvolte circa 170 persone attraverso

focus group, interviste in profondità e questionario CAWI.)

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