I I O AC O C O E -...

8
IL VALORE AGGIUNTO Il piano dell’offerta forma- tiva dell’Istituto nello spi- rito del Fondatore Nel lontano 1899 san Leonardo Murialdo in collaborazione con mons. Luigi Della Valle fondava il Sacro Cuore. Questi erano i suoi valori costitutivi e i suoi principi pedagogici: “Testimoniare l’amore gratuito, infinito, mise- ricordioso di Dio… da amico, fratello, padre… facendo bene il bene… in un clima di fami- glia… al cuore dei giovani… per farne buoni cristiani e bravi cittadini”. Tanti anni sono passati; questo rimane il “ca- risma”, l’ideale che noi del Sacro Cuore con- tinuiamo a seguire nella nostra azione edu- cativa. Ad ogni alunno chiediamo il massimo: ai più fragili quello che possono e li aiutiamo, ai “lavativi” chiediamo di più e li sproniamo, ai più dotati l’eccellenza e li lodiamo. Ab- biamo voluto aggiungere il Liceo classico come punto importante di riferimento di valori umani culturali e cristiani vissuti nella attuale realtà multimediale. Siamo contenti del buon risultato raggiunto all’esame di maturità che ha distinti i nostri studenti nei licei cittadini. Il nostro “esserci” in mezzo ai ragazzi e il con- tatto continuo con le famiglie ci sta dando buone soddisfazioni. Ogni giorno di scuola inizia con un momento formativo. Viene as- sicurata una piena continuità didattica con docenti esperti e qualificati. C’è vigilanza e sicurezza. L’inglese è usato come lingua vei- colare potenziato con madrelingua. Lo spa- gnolo come seconda lingua è per tutti. Al pomeriggio e al sabato ci sono opportunità in più. Per la scuola media danza, pianoforte, chitarra, teatro in inglese, informatica, latino, sport, conversazione con madre lingua in in- glese. Per le superiori corsi di preparazione ai test di ammissione all’università: diritto, economia e commercio, medicina, ingegne- ria e architettura, e poi certificazione first in inglese, conversazione in inglese con madre- lingua, lingua spagnola con madrelingua, lin- gua cinese, corso video multimediale, musi- cal, stage di volontariato, soggiorni all’estero. L’intera scuola è collegata in rete, ci sono la- vagne interattive, sale per proiezioni multi- mediali, laboratori di informatica e linguistici, laboratori per scienza e chimica. Non ultimo il registro dei voti e la piattaforma didattica online. E infine il sabato è libero per tutti dalla scuola curricolare per il benessere dei ragazzi e delle famiglie: nella vita di un giovane non c’è solo la scuola. Il vero valore aggiunto del Sacro Cuore ri- mane, però, il clima di famiglia che si respira ovunque. Padri, insegnanti, alunni, famiglie, tutti insieme riusciamo a creare quell’am- biente impegnato e sereno che è fondamen- tale per la formazione culturale, umana e religiosa dei giovani. Per questo al Sacro Cuore si iscrive chi crede nei valori umani e cristiani, quelli che accet- tano un piano formativo serio e ad alto livello, che sono disposti a dare tutto quello che pos- sono. Ci rendiamo conto che mandare un figlio al Sacro Cuore è un investimento. Niente pra- ticamente viene riconosciuto dallo Stato alle scuole secondarie e così anche se le famiglie desiderano una scuola come la nostra, a volte non la possono scegliere. Ma noi ai va- lori della scuola cattolica ci crediamo: chiun- que voglia frequentare il Sacro Cuore sarà accolto a braccia aperte senza nessuna di- scriminazione. P. Agostino Manfredini ISTITUTO SACRO CUORE Modena - Viale Storchi, 249 www.sacrocuoremodena.it Supplemento a Vita Giuseppina n. 9 Dicembre 2012 - POSTE ITALIANE S.P.A. SPEDIZIONE IN A. P. D. L. 353/2003 CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46 ART. 1 COMMA 1, ROMA 1 Yes, we can! Innovare per crescere Il malvagio nella letteratura romantica Febbre da scuola? 50 tondi tondi… e non li dimostra Cosa resterà - Ex Allievi In questo numero

Transcript of I I O AC O C O E -...

ILVALOREAGGIUNTO

Il piano dell’offerta forma-

tiva dell’Istituto nello spi-

rito del Fondatore

Nel lontano 1899 san Leonardo Murialdo incollaborazione con mons. Luigi Della Vallefondava il Sacro Cuore. Questi erano i suoivalori costitutivi e i suoi principi pedagogici:“Testimoniare l’amore gratuito, infinito, mise-ricordioso di Dio… da amico, fratello, padre…facendo bene il bene… in un clima di fami-glia… al cuore dei giovani… per farne buonicristiani e bravi cittadini”. Tanti anni sono passati; questo rimane il “ca-risma”, l’ideale che noi del Sacro Cuore con-

tinuiamo a seguire nella nostra azione edu-cativa. Ad ogni alunno chiediamo il massimo:ai più fragili quello che possono e li aiutiamo,ai “lavativi” chiediamo di più e li sproniamo,ai più dotati l’eccellenza e li lodiamo. Ab-biamo voluto aggiungere il Liceo classicocome punto importante di riferimento di valoriumani culturali e cristiani vissuti nella attualerealtà multimediale. Siamo contenti del buonrisultato raggiunto all’esame di maturità cheha distinti i nostri studenti nei licei cittadini.Il nostro “esserci” in mezzo ai ragazzi e il con-tatto continuo con le famiglie ci sta dandobuone soddisfazioni. Ogni giorno di scuolainizia con un momento formativo. Viene as-sicurata una piena continuità didattica condocenti esperti e qualificati. C’è vigilanza esicurezza. L’inglese è usato come lingua vei-colare potenziato con madrelingua. Lo spa-gnolo come seconda lingua è per tutti.Al pomeriggio e al sabato ci sono opportunitàin più. Per la scuola media danza, pianoforte,chitarra, teatro in inglese, informatica, latino,sport, conversazione con madre lingua in in-glese. Per le superiori corsi di preparazioneai test di ammissione all’università: diritto,economia e commercio, medicina, ingegne-ria e architettura, e poi certificazione first ininglese, conversazione in inglese con madre-lingua, lingua spagnola con madrelingua, lin-

gua cinese, corso video multimediale, musi-cal, stage di volontariato, soggiorni all’estero. L’intera scuola è collegata in rete, ci sono la-vagne interattive, sale per proiezioni multi-mediali, laboratori di informatica e linguistici,laboratori per scienza e chimica. Non ultimoil registro dei voti e la piattaforma didatticaonline. E infine il sabato è libero per tutti dalla scuolacurricolare per il benessere dei ragazzi edelle famiglie: nella vita di un giovane non c’èsolo la scuola.Il vero valore aggiunto del Sacro Cuore ri-mane, però, il clima di famiglia che si respiraovunque. Padri, insegnanti, alunni, famiglie,tutti insieme riusciamo a creare quell’am-biente impegnato e sereno che è fondamen-tale per la formazione culturale, umana ereligiosa dei giovani.Per questo al Sacro Cuore si iscrive chi credenei valori umani e cristiani, quelli che accet-tano un piano formativo serio e ad alto livello,che sono disposti a dare tutto quello che pos-sono.Ci rendiamo conto che mandare un figlio alSacro Cuore è un investimento. Niente pra-ticamente viene riconosciuto dallo Stato allescuole secondarie e così anche se le famigliedesiderano una scuola come la nostra, avolte non la possono scegliere. Ma noi ai va-lori della scuola cattolica ci crediamo: chiun-que voglia frequentare il Sacro Cuore saràaccolto a braccia aperte senza nessuna di-scriminazione.

P. Agostino Manfredini

ISTITUTO

SACRO CUORE

Modena - Viale Storchi, 249www.sacrocuoremodena.it

Supplemento a Vita Giuseppina n. 9 Dicembre 2012 - POSTE ITALIANE S.P.A. - SPEDIZIONE IN A. P. D. L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, ROMA

1

Yes, we can!

Innovare per crescere

Il malvagio nella letteratura

romantica

Febbre da scuola?

50 tondi tondi…

e non li dimostra

Cosa resterà - Ex Allievi

In questo numero

Yes,

we can!

al Sacro Cuore l’inglese

come lingua veicolare

Un esempio di quello che i nostri studenti

vivono durante le lezioni di inglese vei-

colare, cioè di uso dell’inglese per stu-

diare altre materie: una lezione di

geografia rivolta alle classi seconde nel

mese di ottobre.

Il progetto, che coinvolge quasi tutte le

materie, prevede due ore settimanali e si

protrae da ottobre a maggio con la com-

presenza di due docenti.

Spiegazione della lezione, rielaborazione

dei contenuti, e conversazione in in-

glese per valorizzare la lingua come

strumento di comunicazione e di rela-

zione.

Anche le materie pratiche sono coinvolte

in questa attività, perché anche semplici

comandi e istruzioni di laboratorio pos-

sono essere spendibili nel quotidiano.

Hi students! Today we talk about The Euro-pean Union, so let’s explore Europe together!Pay attention and take notes! Who knows the

difference between Europe and the Euro-

pean Union? Europe is one of the 6 conti-nents of the world, which includes more than40 countries, while The European Union is afamily of 27 European countries, that work to-gether for peace and prosperity.

So what is The EU?

Shared values: liberty, democracy, re-spect for human rights and fundamentalfreedoms, and the rule of law.

The most successful model in the worldfor advancing peace and democracy.

A unique institution – Member States vol-untarily cede national sovereignty inmany areas to carry out common policiesand governance.

Not a super-state to replace existingstates, nor just an organization for inter-national cooperation.

World’s most open market for goods andcommodities from developing countries.

How was the European Union born?

Let’s see what is his history! The history ofthe European Union began on May 9th,1950. This day becomes a European symbol:the Europe Day. Robert Shuman, minister ofthe French government, had a brilliant idea.He suggested that France and Germanycould share their resources of coal and steel.His thought convinced not only French andGerman leaders but also Belgian, Italian,Luxembourg and Dutch. They all decided toput their coal and steel industries togetherand form a club that they called The Euro-pean Coal and Steel Community (ECSC).These six countries got on so well, in workingtogether, that they soon decided to start an-other club, called the European EconomicCommunity (EEC). It was set up in 1957.One of the main ideas was that the EECcountries would share a “common market” inorder to make trading together easier. Thepoint of having a common market was to getrid of all border checks and delay and cus-toms duties, and to allow countries to tradewith one another just as if they were one sin-gle country. As a resultpeople, goods, serv-ices, and capital today move freely acrossthe Union. In 1973 after years of discussions,the United Kingdom, Denmark and Irelandjoined the EU, and in 1981 Greece as well,followed by Portugal and Spain in 1986, andAustria, Finland and Sweden in 1995. In1989 the fall of the Berlin Wall sets the stagefor unifying Europe and EU enlargement. Inshort, the club was so different and so muchmore united that, in 1992, signed the Maas-tricht Treaty, and decided to change its name

into the “European Union” (EU). Look at thistable!Today a country that wants to join the EU hasto observe these requirements:

its economy has to be working well

it has to be democratic (in other words,its people must be free to choose whothey want to govern them)

it must respect human rights.

What is the Euro?

It took nine years of hard work and carefulplanning to introduce the euro. Notes andcoins come into use on 1st January 2002.Today, more than two thirds of the EU’s citi-zens are using the euro instead of the oldercurrencies. Having one currency makes iteasier to do business, travel and shop allover the EU.

Which is the symbol of the European Union?

The symbol of the EU is the blue flag with its12 star. It symbolizes perfection and har-mony. The EU has also its own anthem, theOde to Joy from Beethoven’s ninth sym-phony.Is that clear? Now try asking questions toeach other!

Le insegnanti di Lettere

della scuola media

2

Innovarepercrescere

Un modello organizzativo e

didattico innovativo che rende

più moderno, personale ed ef-

ficace il processo educativo.

Una scommessa sul futuro,

di cui può usufruire chi sceglie

di andare a scuola al Sacro

Cuore

Alcuni studenti stanno imparando, non senzadifficoltà, gli ideogrammi cinesi scritti sulla la-vagna, altri rispondono con un discreto in-glese alle domande di mister Francis, altriancora, in silenzio davanti ad una slide conalcune formule chimiche, stanno compilandole domande di un breve test che simula laprova di accesso alla facoltà di medicina…Poi c’è chi ascolta la lettura in spagnolo diElena, l’insegnante madrelingua di Bilbao,chi si applica alla matematica e chi con unacompagna ripassa una lezione di diritto.È questa la scena che mi si presenta sabatomattina, mentre in silenzio percorro curiosoil corridoio su cui si affacciano le aule dellascuola. Oggi è sabato e non dovrebbe es-serci lezione, eppure l’ambiente è piuttostoanimato. Che succede?

È una della novità, forse la più significativa diquest’anno, nella vita della scuola superioreSacro Cuore.Le lezioni curricolari sono terminate ieri, ve-nerdì, verso le 14, ed ora gli studenti chesono a scuola si trovano qui per propriascelta, per fare attività di potenziamento e dicrescita, attività facoltative di studio in cuipossono dedicarsi a ciò che più li interessao è più utile per prepararsi, sotto la guida didocenti esperti, al futuro universitario o di la-voro che li attende.Al Sacreo Cuore c’è un orario scolasticonuovo ed originale: la settimana corta con le-zioni solo da lunedì al venerdì. Un sistemaper dare spazio alla vita dei ragazzi, percreare nel fine settimana un momento dimaggiore libertà, per avere tempo da trascor-rere in parrocchia, nello sport, in famiglia, maanche per gestire con più responsabilità eprotagonismo il proprio studio.Per chi lo desidera al sabato mattina allesuperiori abbiamo organizzato una serie diattività: un corso di preparazione ai test d’in-gresso universitari con un esperto della so-cietà Alpha Test, dei corsi di preparazione peralcune Facoltà universitarie (Medicina, Eco-nomia, Ingegneria...), approfondimenti diInglese o Spagnolo, con corsi tenuti d ma-drelingua che permettono di sostenere esamiper la certificazione europea, un corso di lin-gua Cinese, un altro di Informatica multime-diale, Teatro in inglese ed altro ancora.Così, unendo queste attività alla buona edampia formazione ricevuta nelle ore currico-lari di scuola, lo studente può realizzare unpercorso di istruzione più personalizzato.L’attenzione alle persone è il centro del pianoformativo del Sacro Cuore e questo progetto“eccellenza e personalizzazione” rappre-senta un ulteriore passo in questa direzioneche si aggiunge a quanto già facciamo daqualche anno.Ad esempio l’utilizzo in aula delle lavagne in-

terattive multimediali e di computer chepermettono di svolgere lezioni più vivaci ecomplete, con schemi, sintesi, proiezioni,materiali internet, ma anche di mettere onlinei compiti per casa o le consegne e le date perverifiche ed interrogazioni, nonché i voti e lecomunicazioni per le famiglie. Uno strumentotrasparente per rendere più efficace e cor-retta la preparazione e la valutazione.Oppure le esperienze di stage, per aprire lascuola alla vita adulta ed al territorio: volon-tariato, per mettersi al servizio delle persone,lavoro e simulazione di impresa.Poi la riflessione formativa sull’attualità, sup-portata dalla lettura quotidiana di articoli digiornale, le attività di formazione religiosa, disocializzazione, di informazione e preven-zione per la salvaguardia della salute dei ra-gazzi.Infine il dialogo frequente tra docenti e stu-denti o con i genitori, per seguire la crescitao le piccole difficoltà che si presentano nelcammino scolastico.In sintesi una scuola di qualità, a misura delprogetto esistenziale dei ragazzi.

Giovanni Boschini

3

Supplemento a Vita Giuseppina n. 9 Dicembre 2012Direttore resp.: Giuseppe NoveroRedattore: Modesto De SummaRedazione e Amm.ne: Via Belvedere Montello, 77 - 00166RomaTel. 066247144 - Fax [email protected] - www.giuseppini.org - www.murialdo.orgPOSTE ITALIANE SPA -SPEDIZIONE IN A. P. D. L. 353/2003(CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1, ROMAStampa: Scuola Tipografica S. Pio X Via degli Etruschi, 7 00185 Roma

La figuradel malvagio nella letteraturaromantica

Dalla Austen a Scott, da Byron

a Schiller e Manzoni, in una

conferenza tenuta dal prof.

Carlo Varotti dell’università di

Parma per gli studenti del Sa-

cro Cuore

La figura del malvagio nella letteratura ro-mantica analizzata a partire dalla letturadei capitoli dei Promessi Sposi dedicati allafigura dell’Innominato e alla sua conver-sione. E’ il cuore della lezione proposta dalprof. Varotti ad alcune classi delle superioridel Sacro Cuore. Questo personaggio deiPromessi Sposi emerge nel racconto comeuna figura straordinaria di malvagio, cheManzoni pone immediatamente in contrap-posizione con altre immagini di malvagimediocri in particolare con quella di donRodrigo, un malvagio non abbastanza po-tente da rapire Lucia che a partire dal ca-pitolo IX era chiusa in un convento, sottola protezione della Monaca di Monza, la Si-gnora. Don Rodrigo allora si serve dell’In-nominato che per mezzo di Egidio, amante

di Gertrude, riesce a rapire Lucia. I capitolidal XVIII al XXIV costituiscono, però,anche la storia di una conversione, dellaconversione di un malvagio fuori dal co-mune. Già nel romanzo “L’abbazia di Nor-thanger” (1798-1799) di Jane Austen,l’autrice, facendo la parodia del romanzogotico trent’anni prima che Manzoni rac-contasse la vicenda dell’Innominato, par-lava della fine che subisce generalmentein questi romanzi un malvagio: la morteviolenta o la conversione. Così anche ilpersonaggio manzoniano sarà protagoni-sta di una grande, profonda conversione. Sin dal capitolo XVIII, quando Manzoni in-troduce questo personaggio, lo definisce“un uomo o un diavolo”, e nel capitolo XIX,presentando questa figura, l’autore sottoli-nea come fosse circondata da un’aura dimistero. Importante ricordare che “inno-minà”, – come sottolinea il professor Varotti– in milanese significava famoso: “ma lafama di questo nostro era già da grantempo diffusa in ogni parte del milanese:per tutto, la sua vita era un soggetto di rac-conti popolari; e il suo nome significavaqualcosa d’ irresistibile, di strano, di favo-loso”; egli poteva circondarsi soltanto o dinemici o di alleati a lui sottomessi, e questasmania di potere aveva caratterizzato que-sto personaggio sin dalla giovinezza: “findall’adolescenza, allo spettacolo e al ru-more di tante prepotenze, di tante gare,alla vista di tanti tiranni, provava un mistosentimento di sdegno e di invidia impa-ziente” (capitolo XIX), come il Catilina disallustiana memoria, nella traduzione diVittorio Alfieri. Questo personaggio viene dunque presen-tato come una figura favolosa, leggendaria,isolata: è la figura di uno sradicato, di un“desdichado”; e sicuramente Manzoni perquest’immagine aveva in mente l’ Ivanhoe

di Walter Scott che, neltorneo raccontato nellaseconda sezione del ro-manzo, si presenta conl’insegna, sullo scudo, diuna quercia sradicata: eIvanhoe di Scott fu senza

dubbio un punto di riferimento fondamen-tale per Manzoni. Il castello stesso in cui abita questo perso-naggio è isolato e collocato su un’altura, inuna natura aspra e rocciosa, che richiamaalla memoria lo spazio in cui viene ambien-tato il Manfred di Lord Byron (1817): inquesto dramma il personaggio viveva sullealpi svizzere in mezzo ai ghiacciai.L’Innominato dall’alto del suo castello nonvedeva nessuno al di sopra di sé: “dall’altodel castellaccio, come l’aquila dal suo nidoinsanguinato, il selvaggio signore domi-nava all’intorno tutto lo spazio dove pieded’uomo potesse posarsi, e non vedeva mainessuno al di sopra di sé, né più in alto”(capitolo XX). Sempre nel capitolo XX Manzoni descrivefisicamente l’Innominato: “grande”, “bruno”,“calvo”, di lui l’autore pone in rilievo “il lam-peggiar sinistro, ma vivo degli occhi” che“indicava una forza di corpo e di animo chesarebbe stata straordinaria in un giovine”.Questa forza vitale, questo lampeggiaredegli occhi caratterizzava anche il protago-nista del dramma di Schiller, I masnadieri(1782).È nel contesto di isolamento, di eccezionalità,che si trovano le premesse della conversionedi questo grande solitario, in lotta con lasocietà ed in lotta con Dio. Nel capitoloXXI l’autore descrive l’incontro dell’inno-minato con Lucia, un incontro caratterizzatoda frequenti rimandi ai Vangeli, in particolarealla conclusione del Vangelo di Marco “An-date per tutto il mondo e predicate ilVangelo a ogni creatura” e a Matteo 8, 8(l’episodio del centurione di Cafarnao),con la ripresa di alcuni termini come “crea-tura” e “parola” che salva: Lucia, parlandocon l’innominato, si definisce una “poveracreatura” e lo supplica di lasciarla libera,dal momento che anche solo una sua “pa-rola” potrebbe salvarla.

V ginnasio e prof. Maria Vittoria Sala

4

Il Professor Carlo Varotti

alla conferenza

Febbre dascuola?Ecco il rimedio: il Rinforzo

Alla scuola media Sacro

Cuore un progetto didattico

innovativo per affrontare le

piccole difficoltà che si pos-

sono presentare nello studio

Non è una cura ricostituente, ma un pro-getto di cui il Sacro Cuore si avvale da al-cuni anni. Il rinforzo è nato con questefinalità: facilitare l’apprendimento, consoli-dare le conoscenze e fornire agli alunni lecompetenze di base per affrontare lascuola con serenità in una fase delicatacome la preadolescenza. L’esperienza ri-sponde alle esigenze di quei ragazzi che,per difficoltà di apprendimento o per ritmidi lavoro più lenti, faticherebbero ad otte-nere risultati soddisfacenti senza una va-lida guida che sappia orientarli, aiutarli, avolte solo motivarli. Le modalità di inter-vento prevedono un lavoro a piccoli gruppi

che consente ai ragazzi di sentirsi protago-nisti del proprio apprendimento e al do-cente di fare un intervento più mirato epersonale, in stretta collaborazione con gliinsegnanti della classe. Quali sono noto-riamente le materie che provocano l’in-fluenza da scuola? Ecco la risposta:espressioni, equazioni, teoremi geometrici,piano cartesiano, algebra, presentperfect,phrasalverbs…. È proprio su queste mate-rie, matematica e inglese, che verte per lopiù l’attività del rinforzo. La sperimenta-zione degli ultimi anni ha dato ottimi risul-tati, tanto che dallo scorso anno il progetto,che aveva come destinatari gli alunni delleclassi Seconde e Terze della scuolamedia, è stato esteso anche alle classiPrime. Per gli alunni di Prima, in partico-lare, si è pensato ad un’attività che potenziil metodo di studio, al fine di permettere airagazzi di seguire con successo il ritmodella classe.Crediamo, anzi siamo convinti, che labuona riuscita dell’attività consista soprat-tutto nella fitta collaborazione esistente trail corpo docente e la referente. Ogni giornola dott.ssa Debole ci informa sulle modalitàda lei attuate e sui progressi dei singolialunni. Tutto ciò garantisce una didatticaefficace e stimola e motiva anche i ragazzipiù fragili.Ma ora…lasciamo la parola proprio alladott.ssa Debole!

Ringrazio innanzitutto le care e stimate col-leghe per l’opportunità offertami di spen-dere due parole su questo Progetto.Da quanto scritto si evince che il SacroCuore è una scuola che “va oltre la super-ficie”. Sappiamo bene che le manifesta-

zioni esteriori e il loro aspetto fenomeniconon sono identici tra loro, occorre appuntoandare oltre e muoversi dalla manifesta-zione esteriore dei fenomeni allo studiodella loro essenza interiore. Il compito del-l’insegnante di fronte al gruppo classecomposto da tanti ragazzi, ognuno diversodall’altro, è decisamente complesso.

Ricordo ancora con affetto un professoredi Pedagogia incontrato nel mio percorsodi studi universitari che parlava di “etero-cronicità”, termine che ha origini dalla bio-logia molecolare, e che lui utilizzava persottolineare le peculiarità piuttosto che di-versità di ciascun essere umano, poiché losviluppo non è un fenomeno uniforme, mal’individuo segue ritmi eterocronici e le va-lutazioni selettive possono servire solo aetichettare gli allievi.Ciascun allievo è un soggetto unico e irri-petibile, dotato di potenzialità e con possi-bili difficoltà. Il “contesto” è fondamentale per stimolaree facilitare gli apprendimenti e sicuramenteuna situazione di “piccolo gruppo”, laddovepossa instaurarsi anche una relazione dimaggior scambio e vicinanza con l’inse-gnante, favorisce i ragazzi con qualche dif-ficoltà o fragilità in più.Il dialogo, in una relazione, può essere l’oc-casione per la persona di manifestare lapropria presenza, sviluppare l’identità per-sonale, avviare a momenti interattivi, allamessa in gioco di tutti i canali di comunica-zione, privilegiando le valenza attrattive eadattative. L’insegnante in tale contesto hal’opportunità di cogliere la carica captativae propulsiva dell’alunno e di apprenderedall’allievo stesso i mezzi per poterlo aiu-tare.Nel corso dell’esperienza di questi anni hoincontrato ragazzini assai diversi tra lorosia da un punto di vista caratteriale che didifficoltà negli apprendimenti, ma in tutti icasi ritengo di poter affermare con assolutacertezza che la relazione significativa in-stauratasi con ciascuno di essi ha dato unaspinta aggiuntiva alla loro personale moti-

5

vazione e al desiderio di impegnarsi e diriuscire meglio nel lavoro scolastico.È una grande soddisfazione e gioia vederei volti di certi alunni illuminarsi una volta ot-tenuti risultati positivi nelle materie per loropiù ostiche, e così si innalzano il livello diautostima e il credere maggiormente in sestessi, si accresce la motivazione e il desi-derio di venire a scuola, perché appunto discuola non ci si deve “ammalare”.Questo progetto diviene proficuo natural-mente grazie allo scambio e alla collabo-razione costante e quotidiana con i colleghidelle sezioni di provenienza dei ragazzi. Tecnicamente nelle ore di Rinforzo si svol-gono gli argomenti principali del pro-

gramma curricolare cercando di porre l’ac-cento sulla comprensione delle regole edei costrutti più che sulla complessità degliesercizi, ovvero come diceva un grandeteorico della psicologia sistemica, S. Minu-chin, “pensiamo in modo complesso e in-terveniamo in modo semplice”.Infine, per quanto riguarda il percorsoRinforzo rispetto alle classi Terze, es-sendo questa l’ultima tappa della scuolaMedia e concludendosi con un impegna-tivo esame finale, esso verte sul fornire airagazzi una preparazione mirata alleprove scritte della lingua inglese e di ma-tematica e geometria.Nel momento della riflessione precedente

alla stesura di questo articolo, le colleghemi hanno posto alcune domande. Una diqueste è: “Quali sono le più grandi soddi-sfazioni che ti dà questo lavoro?” Be’,senza ombra di dubbio l’interfacciarmi quo-tidianamente con le facce serene e sorri-denti dei miei allievi. Concludo con un simpatico aneddoto.L’anno scorso mi è capitato diverse voltedi essere fermata lungo i corridoi dellascuola da alunni che mi ponevano la se-guente domanda: “Prof. come si fa ad iscri-versi al Rinforzo?”.

Ilaria Debole

6

La comunità parrocchiale di S.Antonio in Citta-della ha festeggiato il 29/30 settembre il suo cin-quantesimo compleanno, poiché proprio 50anni fa con il trasferimento della comunità deiFrati da S. Cataldo (Madonna del Murazzo) allaCittadella, è nata la Parrocchia che ha preso ilnome di S. Antonio di Padova. La Festa è ini-ziata al sabato con l’ accoglienza della Reliquiadi S. Antonio proveniente dalla Basilica di Pa-dova e con la Santa Messa presieduta da p.Alessandro Ratti ofm conv., che ha poi propostouna conversazione sul tema: “S. Antonio cava-liere della Vergine”. La serata del sabato, unasemplice cena fraterna ci ha permesso di con-versare e dialogare,così come in famigliastando a tavola insieme “viene fuori” quantonella fretta delle giornate non riusciamo mai a dirci...!Il momento più significativo della domenica è stata la processioneda S. Cataldo (Santuario del Murazzo) alla chiesa di Sant’Anto-nio, con la venerata Immagine della Madonna del Murazzo e laReliquia di Sant’Antonio di Padova portate lungo le vie della Par-rocchia: Strada S. Cataldo, Via C. Costa, Via 4 Novembre… Daquanti anni non si vedeva una fila così lunga di persone che reci-tando il Rosario rendevano visibile a tutti la loro Fede!È poi seguita la S. Messa presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Ve-rucchi già Vicario a Modena e ora Arcivescovo di Ravenna, checon la sua energica omelia ci ha rinvigorito e catechizzato!Al termine della celebrazione, i tanti ragazzi presenti, molti deiquali autori dei disegni per il compleanno della parrocchia, hannospento le 50 candeline accese su 12 metri di pane e nutella.La domenica sera, come conclusione dei 2 giorni, i Padri Giusep-pini hanno accolto con grande ospitalità nel loro Istituto il ConsiglioPastorale per una cena tutta ‘modenese’.

Che considerazioni fare ora su questa Festa? Che la presenzadella Parrocchia sul territorio e nel quartiere non è un fatto scon-tato: è SEGNO della PRESENZA di DIO tra gli uomini se conser-verà come un tesoro prezioso la FEDE in Lui e sapràTESTIMONIARLA con l’AMORE verso tutti!

Un’importante anniversario per la parrocchia dai S. Antonio in Cittadella

50 tondi tondi…e non li dimostra

Scuola Media

Liceo Classico

Liceo Scientifico

Ist. Tecnico Amministrazione Finanza e Marketing

Visita il sito internet

www.sacrocuoremodena.it

7

Cosa resterà

di questi anni

di scuola?Un ex allievo fa un bilancio sui suoi anni tra-

scorsi al Sacro Cuore

Nome e anno di nascita

Paolo Bisi, 1991

Scuola frequentata

Liceo Scientifico Sacro Cuore

Punteggio in uscita

82

Cosa hai fatto dopo le superiori?

Ho scelto di continuare gli studi e mi sono iscritto alla facoltà di Giuri-sprudenza a Modena.

Cosa fai attualmente?

Cerco di portare avanti nel miglior modo possibile gli studi e nellostesso tempo anche lo sport (pratico tennistavolo a livello agonisticodall’età di sette anni).

Come valuti la preparazione ricevuta al Sacro Cuore?

Molto buona, specialmente nelle materie letterarie. Soprattutto nelquinto anno ricordo che avevamo svolto, in alcune materie, un pro-gramma più ampio e completo rispetto a quello delle altre scuole.

Come valuti il rapporto con i docenti?

Ottimo. È uno dei punti di forza del Sacro Cuore: i docenti sono moltoaperti e cercano di aiutare lo studente non solo dal punto di vista sco-lastico ma anche sotto il profilo umano. Spesso questo atteggiamentoda parte del docente stimola notevolmente i ragazzi ad appassiornarsialla materia.

Quali aspetti della scuola ti hanno aiutato particolarmente nel tuo

percorso universitario/lavorativo?

Prima di tutto sicuramente il rapporto coi compagni e con i professori:è stato fondamentale per aiutarmi a portare avanti insieme studio esport. Senza di loro non sarei mai riuscito a ottenere buoni risultati inentrambi i campi. Poi certamente da sottolineare è la grande efficienzadi tutto l’impianto scolastico, insieme al clima sempre positivo che sirespira ogni giorno all’interno del Sacro Cuore.

Hai un ricordo particolare legato agli anni delle superiori?

Tutti i miei ricordi più belli si ricollegano all’ultimo anno di scuola, per

me è stato davvero speciale. Non dimenticherò mai l’esperienza dellospettacolo, che ha occupato i primi 3-4 mesi di scuola (al pomeriggioe nelle ore di educazione fisica): è stato veramente qualcosa di indi-menticabile, un modo unico per legare ancora di più con i compagni ei professori. Un’esperienza che mi piacerebbe moltissimo ripetere infuturo.

Consiglieresti di iscriversi al Sacro Cuore? Perché?

Certamente consiglio di iscriversi al Sacro Cuore, perché è una scuoladiversa dalle altre, dove si riesce a coniugare in modo splendido studioe divertimento, crescendo sia dal punto di vista formativo sia, soprat-tutto, da quello umano.

Pensi che il Sacro Cuore abbia qualcosa che le altre scuole non

hanno?

Come già spiegato, lo spirito positivo e costruttivo che si vive ognigiorno all’interno della scuola. Inoltre, ci sono iniziative, a mio pareremolto importanti, che permettono di poter svolgere all’interno dellascuola, in orario extra-scolastico, corsi di vario genere e attività spor-tiva.

Da tutti noi del

Sacro Cuoreauguri di ogni

benein occasione delle festività natalizie

L’associazioneEx Allievi dell’IstitutoSacro Cuore

Un po’ di storia per capire il

perché delle sue attività

Gli “Amici ed Ex allievi” desiderano portarea conoscenza degli allievi che frequentanooggi il “Sacro Cuore” le origini e le finalitàdella loro Associazione.Il “Ricreatorio per la gioventù” di Modena,fondato dal sacerdote spilambertese Mons.Luigi Della Valle nel 1890, fu l’ultima Operaaccettata nel 1899 da San Leonardo Mu-rialdo, superiore della Congregazione di S.Giuseppe, e denominata dopo la sua morteIstituto “Sacro Cuore”.La nascita dell’ Associazione degli Ex Allieviall’interno dell’Istituto risale al lontano 1926ad opera di alcuni amici ex allievi che, a rin-graziamento degli anni trascorsi nell’Istituto,vollero offrire la loro collaborazione all’Operadei PP Giuseppini.

Con Luciano Pavarotti il Presidente dell’Associa-zione Ex Allievi Uber Sala e il direttore Padre Giu-seppe Bertinato

Fino al 1966 la vita dell’Istituto nell’arco del-l’anno era incentrata sull’attività didattica perun numero sempre crescente di convittori esemiconvittori nei vari ordini di scuola (ele-mentari medie, ginnasio, istituto tecnico com-merciale) e, alla Domenica, sulle attività delricreatorio, che raccoglieva diverse centinaiadi ragazzi del quartiere.In quegli anni le iniziative della Associazione,all’interno del ricreatorio, si sono succedutesempre più numerose con la nascita di gruppidi volontariato (Azione Cattolica, Liturgiadella Via Crucis, Recita del S. Rosario, atti-vità missionaria) gruppi sportivi (calcio, pal-lacanestro, ciclismo ecc.) e gruppi ricreativi(la filodrammatica, musicali, ecc.).A partire dal 1967, nonostante gli amplia-menti dell’opera, la crescita dell’attività didat-tica e la nascita del liceo scientifico richiesel’utilizzo di tutti gli spazi interni disponibili eportò al trasferimento di tutti i gruppi e delleloro attività del ricreatorio nella vicina Parroc-chia di S. Antonio in Cittadella, la cui condu-zione in quegli anni venne affidata ai FratiMinori conventualii.Unico gruppo rimasto all’interno del SacroCuore è la nostra Associazione che ha a di-sposizione due salette per incontri e riunionipresso l’Istituto.Nell’evidenziare alcune iniziative significativeintraprese in questi ultimi anni, rivolgiamo uncaldo e pressante invito ai “giovani ex-allievi”ad inserirsi nell’Associazione, liberi di for-mare eventualmente un “Gruppo Giovani” oanche di assumere ruoli e responsabilità nelConsiglio Direttivo dell’Associazione poichéil numero dei vecchi soci effettivi va - per ra-gioni di età – via via diminuendo.

Progetto Missione Sierra Leone

Da alcuni decenni l’Associazione ha intra-preso numerose iniziative a fianco dei Giu-seppini, che grazie al generoso contributo dialcuni benefattori, hanno consentito di realiz-zare diversi progetti per le popolazioni biso-gnose della Missione.Questa attività è tutt’ora attiva anche perchéfra i Giuseppini presenti nella missione prestala propria opera un sacerdote modeneseuscito dal S. Cuore: Padre Giuliano Pini.

Progetto ristrutturazione teatro e chiesa

Negli anni 1986-87 venne attuata la ristruttu-razione completa sia del teatro che dellaCappella grazie all’opera indefessa di ungruppo di Ex allievi ed all’intervento del piùfamoso ex alunno dell’Istituto, il tenore Lu-ciano Pavarotti che tenne un recital, il cui in-casso consentì di fare fronte alle ingentispese sostenute.

Ci date una mano ad aggiornare

l’indirizzario degli ex-allievi? In-

viate i vostri recapiti o quelli dei

vostri amici e compagni ex-allievi

per Tel. 059223153,

Fax 059210187, e-mail

[email protected]

o posta: Viale Storchi,249 -

41121 Modena

ASSEMBLEA STRAORDINARIA

DEGLI EX ALLIEVI

Domenica 27 gennaio ore 10

al Sacro Cuore

L’obiettivo è incontrarsi per

prendere atto del quadro della

situazione associativa propo-

sto dal presidente, riflettere

insieme sui valori che ci gui-

dano nei rapporti con l’istituto

e la città e formulare progetti

e proposte

Tutti gli ex allievi sono pregati

di partecipare, invitando

anche i propri compagni di

classe

8