Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc...

12
ai Vangeli risulta che Gesù si è preoc- cupato della fame e sete di quanti lo seguivano. E non poteva essere altri- menti, perché, nella sua compassione, capiva i bi- sogni primari dell’essere umano. Egli stesso, in quanto fatto uomo, si è sot- tomesso ad essi (cfr Gv 4,7; 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be- re in due circostanze deci- sive per la sua autorivela- zione di Figlio inviato dal Padre: al pozzo di Giacob- be, dove in dialogo con la samaritana, afferma: “Chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete…”, e sulla croce, dove, ormai sfiancato e morente, rice- vette aceto e fiele… Su tut- te, la straordinaria afferma- zione: “Chi crede in me non avrà più sete” ( Gv 6,35). Sarà per questi sem- plici motivi che la seconda abato 10 dicembre 2011, ore 21,00: nella sala polivalen- te della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Ladispoli, completamente addobbata con decorazio- ni natalizie a creare una calda atmosfera festosa, si è raccolta la Comunità per un piacevole appuntamen- to che si rinnova ogni anno, la ormai nota “Stuzzitom- bola”! Qualche ora spensierata, trascorsa tra cartelle, nume- EUCARISTIA: FARO DELLA VITA Dicembre 2011 - Anno XIII - n° 70 Natale Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected] «CHIUNQUE BEVE DELL’ACQUA CHE IO GLI DARÒ, NON AVRÀ PIÙ SETE...» (GV 4,13) Don Bernardo Acuna “SEMPLICE COME BERE UN BICCHIERE D’ACQUA”, ELOGIO DELLA SEMPLICITÀ a pagina 2 ESSERE PURI COME L’ACQUA a pagina 3 ACQUA SIAMO NOI DALL’ANTICA SORGENTE VENIAMO a pagina 4 L’ORO BLU È LA VERA RISORSA MONDIALE a pagina 4 UN’EMOZIONE UNICA a pagina 5 UNIVERSITARI IN CERCA DI DIO AD ASSISI a pagina 6 LA MOSTRA PRO CARITAS AL CENTRO D’ASCOLTO a pagina 6 RIFLESSIONE a pagina 7 LA VOCE SUL MONDO a pagina 8-9 GITA ALLA BOTTEGA DEL MONDO “IL FIORE” a pagina 10 IL TEMPO È OPPORTUNITÀ DI SALVEZZA a pagina 10 AUGURI CENTENARIE a pagina 11 VERSO IL CONGRESSO EUCARISTICO DIOCESANO a pagina 12 acqua, nella Sacra Scrittura, è simbolo della vita che Dio dà, significa la presenza di Dio che vivifica. Nel libro della Genesi viene raccon- tato che da Eden usciva un fiume, questo irrigava il giardino e dividendosi in quattro andava a riempire tutta la terra, quest’acqua paradisiaca è il segno del- la presenza e della vita di Dio che essendo uno, co- pre con la sua presenza tut- ta la terra e la vivifica. Il profeta Ezechiele ha una visione del tempio santo di Dio dal quale usciva l’ac- qua, che crescendo nel suo scorrere verso il mare, irri- gava la terra, risanava ogni essere che veniva da essa toccato e vivificava tutto. Gli alberi da frutto che cre- scevano con quest’acqua diventavano alberi peren- ni, sempre verdi, senza ap- segue a pagina 3 Le Sante Messe FESTIVE: Sabato: ore 18,30 Domenica: ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa (Via dei Garofani) FERIALI (dal lunedì al sabato) Ore 8,30 e 18,30 sono in cappella (Via dei Fiordalisi, 14) STUZZI TOMBOLA 2011 Viviana Calderoni DEL S ACRO C UORE DI G ESÙ L’ D segue a pagina 2 S DAR DA BERE AGLI ASSETATI Don Giuseppe Colaci NOTTE DI NATALE Creature luminose percorrono il cielo e, cantando gioiose, gli tessono un velo. Al centro la cometa illumina la terra con la coda di seta scrive: “Pace, non Guerra”. La greppia manda luce: c’è Gesù che vagisce, Maria guarda e cuce, Giuseppe annuisce, gli fa’ una carezza con tenera umiltà, ha solo la certezza di Dio nella povertà. Antonio Tardivo segue a pagina 7

Transcript of Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc...

Page 1: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

ai Vangeli risultache Gesù si è preoc-cupato della fame e

sete di quanti lo seguivano.E non poteva essere altri-menti, perché, nella suacompassione, capiva i bi-sogni primari dell’essereumano. Egli stesso, inquanto fatto uomo, si è sot-tomesso ad essi (cfr Gv 4,7;19,28; Mt 4,2; Mc 11,12;Lc 4,2). In particolareesprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive per la sua autorivela-

zione di Figlio inviato dalPadre: al pozzo di Giacob-be, dove in dialogo con lasamaritana, afferma: “Chibeve dell’acqua che io glidarò, non avrà più sete…”,e sulla croce, dove, ormaisfiancato e morente, rice-vette aceto e fiele… Su tut-te, la straordinaria afferma-zione: “Chi crede in menon avrà più sete” (Gv6,35). Sarà per questi sem-plici motivi che la seconda abato 10 dicembre

2011, ore 21,00:nella sala polivalen-

te della Parrocchia delSacro Cuore di Gesù diLadispoli, completamenteaddobbata con decorazio-ni natalizie a creare unacalda atmosfera festosa, siè raccolta la Comunità perun piacevole appuntamen-to che si rinnova ogni anno,la ormai nota “Stuzzitom-bola”!Qualche ora spensierata,trascorsa tra cartelle, nume-

E U C A R I S T I A : F A R O D E L L A V I T A

Dicembre 2011 - Anno XIII - n°70Natale

Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected]

«CHIUNQUE BEVEDELL’ACQUA CHE IO GLI DARÒ, NONAVRÀ PIÙ SETE...»(GV 4,13)Don Bernardo Acuna

“SEMPLICE COME BERE UNBICCHIERE D’ACQUA”, ELOGIODELLA SEMPLICITÀa pagina 2 ▼

ESSERE PURI COME L’ACQUAa pagina 3 ▼

ACQUA SIAMO NOIDALL’ANTICA SORGENTE VENIAMO

a pagina 4 ▼

L’ORO BLUÈ LA VERA RISORSA MONDIALE

a pagina 4 ▼

UN’EMOZIONE UNICAa pagina 5 ▼

UNIVERSITARI IN CERCA DI DIOAD ASSISI a pagina 6 ▼

LA MOSTRA PRO CARITASAL CENTRO D’ASCOLTO

a pagina 6 ▼RIFLESSIONE a pagina 7 ▼LA VOCE SUL MONDO

a pagina 8-9 ▼GITA ALLA BOTTEGA DEL MONDO“IL FIORE” a pagina 10 ▼IL TEMPO È OPPORTUNITÀ DISALVEZZA a pagina 10 ▼AUGURI CENTENARIE

a pagina 11 ▼VERSO IL CONGRESSO EUCARISTICODIOCESANO a pagina 12 ▼

acqua, nella SacraScrittura, è simbolodella vita che Dio

dà, significa la presenza diDio che vivifica. Nel librodella Genesi viene raccon-tato che da Eden usciva unfiume, questo irrigava ilgiardino e dividendosi inquattro andava a riempiretutta la terra, quest’acquaparadisiaca è il segno del-la presenza e della vita diDio che essendo uno, co-pre con la sua presenza tut-ta la terra e la vivifica.Il profeta Ezechiele ha unavisione del tempio santo diDio dal quale usciva l’ac-qua, che crescendo nel suoscorrere verso il mare, irri-gava la terra, risanava ogniessere che veniva da essatoccato e vivificava tutto.Gli alberi da frutto che cre-scevano con quest’acquadiventavano alberi peren-ni, sempre verdi, senza ap-

segue a pagina 3 ▼

Le Sante MesseFESTIVE:

Sabato: ore 18,30 Domenica:

ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa

(Via dei Garofani)

FERIALI (dal lunedì al sabato)

Ore 8,30 e 18,30sono in cappella

(Via dei Fiordalisi, 14)

STUZZITOMBOLA2011Viviana Calderoni

D E L S A C R O C U O R E D I G E S Ù

L’

D

segue a pagina 2 ▼S

DAR DA BERE AGLI ASSETATIDon Giuseppe Colaci

NOTTE DI NATALECreature luminose percorrono il cielo e, cantando gioiose, gli tessono un velo.Al centro la cometa illumina la terra con la coda di setascrive: “Pace, non Guerra”.La greppia manda luce: c’è Gesù che vagisce, Maria guarda e cuce, Giuseppe annuisce,gli fa’ una carezza con tenera umiltà, ha solo la certezza di Dio nella povertà.

Antonio Tardivo

segue a pagina 7 ▼

Page 2: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

Dar da bere agli assetati

2

La VoceSupplemento di:

notiziariodi Porto-Santa Rufina

Direttore responsabile:✠ Antonio Buoncristiani

Direttore editoriale:Don Giuseppe Colacitel. 06 9946738

In redazione:Don Bernardo Acuna,Marisa Alessandrini,Emanuela Bartolini,Anna De Santis,Enrico Frau,Silvana Petti,Aldo Piersanti, Maurizio Pirrò, Marco Polidori,Emanuele Rossi,Anna Maria Rospo.

Hanno collaborato:Viviana Calderoni,Gian Domenico Daddabbo,Emanuela Vitale.

Stampato su carta riciclata

da:Printamente s.n.c.Via Aurelia, 668 H - Romawww.printamente.it

Il giornale è stato chiuso il l’11 dicembre 2011.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179/2001

Distribuzione gratuita

goria spirituale rimandaimmediatamente a Dio, inquanto realtà insostituibilee vitale. In questa ottica, sipotrebbe pensare al cristia-no come essere vivente na-to dall’acqua, ben due vol-te: la nascita fisica, dal li-quido amniotico del ventrematerno, e quella spiritualedall’acqua del grembo fe-condo della madre Chiesa,che è il battesimo. Ma il ri-nato figlio di Dio è anchecolui che ha bisogno dicontinuare a vivere nel-l’acqua viva che è lo Spiri-to Santo. Tale argomenta-zione è così stringente che,lo scrittore del II secolo,Tertulliano chiamava i cri-stiani “i pesciolini”, perchénati e viventi nell’acqua.

indicazione delle opere dimisericordia corporale, darda bere agli assetati, nonmi induce tanto a pensareal bisogno fisico ma a quel-lo spirituale. Al grido del-l’anima espresso nel salmocon queste parole: “Ha se-te di te, Signore, l’animamia” (Sal 63) oppure aquanto dice la voce dal tro-no di Dio nell’Apocalisse:“A colui che ha sete io darògratuitamente da bere allafonte dell’acqua della vita”(21,5).È la sete di senso che tantaparte di umanità ancora og-gi invoca e che non può es-sere saziata dai surrogati diDio. Essa è anche sete d’in-finito, di felicità e di vita.Perciò, l’acqua come cate-

Per essere ben dissetati siha bisogno di vivere im-mersi in una dimensionespirituale, scongiurando unbanale e becero materiali-smo. Le statistiche diconochiaramente che nei Paesiricchi, dove l’accumulo e ilbenessere materiale hannopreso il sopravvento, spe-gnendo le istanze piùprofonde dell’anima, au-mentano i suicidi. Ciò diper se stesso dovrebbe ba-stare per far capire chel’impermeabilizzazione aibenefici dell’ “acqua viva”comporta inaridimento del-la dimensione spirituale edunque mancanza di pie-nezza di vita. “Ha sete dite, Signore, l’anima mia…a te anela la mia carne, co-

continua da pagina 1

ggi la rincorsa ai be-ni materiali è unodegli obbiettivi del-

l’esistenza. Quando la ri-cerca del meglio della vitaè ottenuta non con l’amore,ma con il surrogato del pia-cevole, del costoso, del su-perfluo… ecco che la per-sona non è semplice, masovrastruttura e apparenza.Dietro alla sua soddisfazio-ne non ci sono valori, masolo momentanee gratifica-zioni. Non è soddisfatta, loappare. In assenza di condizionifortemente facilitanti, lamaggioranza delle persone“complicate” è profonda-mente insoddisfatta dellapropria vita. Questi sogget-ti trovano nel mezzo mate-riale (un avanzamento dicarriera, un viaggio, un ac-quisto ecc.) un momenta-neo farmaco con cui nonsentire il peso della vita, unsintomatico (a mo’ di anti-depressivo o tranquillante)con cui rimuovere tempo-raneamente i sintomi delproprio malessere esisten-ziale. La predisposizione allasemplicità è sicuramente un

punto di contatto fra benes-sere e dottrina cristiana. An-che se un’interpretazionetroppo rigida e a volte let-terale ha trasformato lasemplicità in povertà asso-luta, è ancora attuale il mes-saggio evangelico quandoricorda che non si devonoinvestire risorse per appa-rire. La semplicità non de-ve essere intesa solo nel-l’abbigliamento o nel cibo,indossando solamente unafascia intorno ai fianchi obattendo il primato del di-giuno, ma la semplicità de-ve permettere di guardaredirettamente le cose senzaaver paura di guardare noistessi come realmente sia-mo, senza alcuna distorsio-ne, di riconoscere quandomentiamo, e non di na-sconderlo o di fuggirne.Che possano piacere le co-se belle va bene, ma il“semplice”, desidera solociò che può avere. Pocoimporta se uno è apparen-te per sé o per far sfoggiodi sé agli altri. Anche quan-do lo è per sé e vive soprale righe (rispetto a quelloche il suo tenore gli per-mette), in realtà ciò accade

sempre perché quelle cosebelle lo fanno star megliodavanti agli altri. Spesso in-nalzando inconsciamente lasua autostima. Ha perso lasua semplicità. Un Rolexd’oro, una Ferrari o un qua-lunque oggetto di lusso,sarà pure un oggetto belloche può piacere, okay. Mase si fosse su un’isola de-serta si andrebbe in girocon il Rolex d’oro o si fa-rebbe il perimetro dell’iso-la in Ferrari? Non ci sem-brerebbe uno sfoggio ec-cessivo? Le “cose belle”spesso sono solo un sim-bolo dello status sociale cuinoi teniamo per dirci co-munque “grandi”. Un tra-monto è veramente bello,ma non è né tuo, né mio. Èuna delle cose più difficilidel mondo guardare qual-cosa in modo semplice.Siccome le nostre menti so-no molto complesse (quan-do non contorte) abbiamoperso il pregio della sem-plicità. Guardando allasemplicità disarmante delBambino Gesù nella culla,che pur essendo “ricco sifece povero”, perché nonritrovarla?

DAR DA BERE AGLI ASSETATI

“SEMPLICE COME BERE UN BICCHIERE D’ACQUA”,ELOGIO DELLA SEMPLICITÀAnnamaria Rospo

O

me terra deserta, arida,senz’acqua”, dal salmo,l’invito chiaro a tornare a“rinfrescare” quell’appar-tenenza cordiale all’autoredella vita. Aveva ragionesant’Agostino ad afferma-re che il cuore è inquietofinché non riposa in Dio. Perciò la sete dell’uomo ri-manda subito a colui che,solo, può saziarlo. QuelDio che per amore è dive-nuto l’Emmanuele, il Diocon noi. È proprio questa labellezza e la grandezza delNatale... celebrare la pre-senza del Dio lontano chesi è fatto vicino. Cogliere lostupore per quella sorgen-te vitale che arriva a noi neirivoli salutari dei sacra-menti.

Page 3: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

acqua è vita. Dovenon c’è l’acqua nonpuò esserci vita. Ba-

sti pensare al deserto. Levarie civiltà che si sonosuccedute nel corso dellastoria umana, si sono svi-luppate lungo il corso deifiumi, dei bacini idrici na-turali e lungo le coste deimari. Le città di mare so-no cresciute rapidamente esono state occasioni perl’incontro di popoli, spes-so molto lontani e dagliusi, costumi e culture di-versi. Nel contempo losgorgare dell’acqua da sor-genti o il rutilante fluire deitorrenti di montagna sonostati il simbolo di inconta-minata purezza. Le SacreScritture, molto spesso, sirifanno a queste immaginiper esprimere il concetto dipurezza esortando il cre-dente ad essere limpido edincontaminato come frescaacqua cristallina e dunquead esserlo in pensieri, pa-role ed azioni. Sulla scor-ta di tali considerazioni midomando a chi e a cosapensasse Lucio Battistiquando compose parole emusica di due capolavoridel suo folto repertoriomusicale, quali “Pensieri eParole” e “Acqua azzurra,Acqua chiara”? Forse al-l’amore di un uomo per lasua amata? Ma l’uomo èparte di questo mondo e ilmondo ha bisogno di amo-re. A ben riflettere la vitastessa è una dichiarazionedi amore di Dio per l’uo-mo. Infatti è il soffio delloSpirito divino che animal’uomo. È un dono che sicompleta nel donarsi. Ri-tengo che esista una strettacorrelazione fra percezio-ne del soprannaturale echimica del cervello uma-no. Sarebbe come dire chel’uomo nasce già con Dionella testa. Ogni volta cheaccettiamo un’idea nellamente definiamo noi stessie dunque il nostro stile divita: ne veniamo caratte-

rizzati! Una ben predispo-sta condizione mentale, pu-ra ed elevata, genera pen-sieri positivi rendendo fi-duciosi circa la loro realiz-zazione. Al pensiero se-guono le parole. La parolaè una sorta di energia crea-trice che stabilisce relazio-ni, unisce gli uomini edesprime la loro interiorità.La preghiera, fatta di paro-le e stati d’animo, costrui-sce una relazione con Dio.Ma la parola originata daun pensiero malvagio puòferire più di una spada. Laparola è espressa dalla vo-ce la cui intensità, secondola psicologia, influenza avari livelli: la voce alta agi-sce a livello fisico, quellamedia a livello psichico equella bassa a livello spiri-tuale. Il nostro stile di vita,composto da pensieri, sen-timenti, parole ed azioni,condiziona il nostro pre-sente, costruisce il nostrofuturo sulle basi del passa-to. Ippocrate di Coo, il pa-dre della medicina che vis-se tra 460 e il 377 a.C, so-steneva che il compito diquesta era descrivere ilpassato, comprendere ilpresente e prevedere il fu-turo. A tal proposito mi ri-torna in mente un passo delsuo Giuramento, che i lau-

reati in medicina prestanoa testimonianza della pu-rezza e dell’onestà che do-vrebbe avere chi è chiama-to a svolgere la professionedi medico: “Sceglierò il re-gime per il bene dei mala-ti secondo le mie forze e ilmio giudizio, e mi asterròdal recar danno e offesa.Non somministrerò a nes-suno, neppure se richiesto,alcun farmaco mortale, enon prenderò mai un’ini-ziativa del genere; e nep-pure fornirò mai a unadonna un mezzo per pro-curare l’aborto. Conser-verò pia e pura la mia vi-ta e la mia arte [...] In tut-te le case che visiterò en-trerò per il bene dei mala-ti, astenendomi da ogni of-fesa e da ogni danno vo-lontario, e soprattutto daatti sessuali sul corpo del-le donne e degli uomini,sia liberi che schiavi. Tuttociò ch’io vedrò e ascolterònell’esercizio della miaprofessione, o anche al difuori della professione neimiei contatti con gli uomi-ni, e che non dev’essere ri-ferito ad altri, lo taceròconsiderando la cosa se-greta. Se adempirò a que-sto giuramento e non lotradirò, possa io godere deifrutti della vita e dell’arte,stimato in perpetuo da tut-ti gli uomini; se lo trasgre-dirò e spergiurerò, possatoccarmi tutto il contrario”.

ESSERE PURI COME L’ACQUAMaurizio Pirrò

L’

Dar da bere agli assetati

3

passire, e davano frutticontinui, senza cessare.Quest’acqua è segno dellaVita di Dio che abitandonel tempio di Gerusalem-me irradia e diffonde la suavita in tutto il mondo, chibeve di quest’acqua vivràperennemente e darà sem-pre frutti buoni, e se avràbisogno verrà risanato.Secondo queste idee vete-rotestamentarie Gesù par-la dell’acqua viva, l’acquache significa la vita di Dioe che Dio stesso dona a chila chiede. Nel dialogo conla samaritana del vangelodi Giovanni, Gesù fa la dif-ferenza netta tra l’acquadel pozzo, l’acqua mate-riale che toglie la sete delcorpo, e l’acqua viva, chenon solo disseta lo spiritoper un periodo di tempo,ma dura eternamente, nonsi avrà altro bisogno di be-re, quest’acqua viva ba-sterà per sempre, l’acquache solo Dio può donare, ela dona a chi la chiede, ègratuita, come dice il pro-feta Isaia: «O voi tutti as-setati venite all’acqua, chinon ha denaro vengaugualmente…» (55,1).San Giustino nel suo dia-logo con il giudeo Trifoneafferma: «il nostro Cristoè sorto come una fonte diacqua viva da parte diDio». L’acqua viva cheGesù dona è lui stesso, lasua vita che disseta eterna-mente, quando si beve del-l’acqua di Cristo non si hapiù sete, perché solo lui ba-sta, solo lui riempie il cuo-re di chi lo cerca sincera-mente.Si beve di Cristo quando sivive nella sua sapienza enella sua carità. Il cristia-no si disseta in Cristoquando ha il cuore miseri-cordioso come il cuore diGesù. Dare da bere agli as-setati fa parte della miseri-cordia cristiana e colui chebeve dell’acqua viva diCristo può dissetare colo-ro che hanno sete facendocosì un’opera di miseri-cordia che zampilla per lavita eterna

continua da pagina 1«CHIUNQUE BEVE...

Page 4: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

Dar da bere agli assetati

4

ACQUA SIAMO NOI DALL’ANTICASORGENTE VENIAMOSilvana Petti

o con l’aspersorio immersonell’acqua benedetta. Nel-la nostra liturgia nulla av-viene per caso ma tutto haun significato profondo.Dunque attraverso ogni

per attingere l’acqua e dia-logando con essa cerca disuscitare in lei una sete na-scosta nel profondo delcuore, per la quale occorreun’altra acqua, un’acquache dà la vita eterna. Quel-l’acqua viene richiamataspesso anche negli altri ri-ti della Chiesa, ogni qualvolta il sacerdote benedicel’assemblea o il singolocon un ramoscello di ulivo

a storia della sal-vezza ovvero la sto-ria d’amore tra Dio

e l’uomo è ricca di episo-di, racconti e parabole do-ve l’acqua è la vera prota-gonista in quanto simbo-leggiante la vita, la purez-za e la speranza. La Bibbianarra, nell’Antico Testa-mento, che quando, anco-ra non esisteva nulla, già loSpirito di Dio aleggiavasulle acque. Anche il rac-conto del diluvio universa-le, inviato per punire un’u-manità macchiata di orren-di peccati, ha come ele-mento fondante l’acqua.Era consuetudine, presso ilpopolo ebraico, prima del-la preghiera compiereabluzioni per purificare ilproprio corpo ed esserepertanto degni di stare alcospetto di Dio. La vita delcredente inizia e si conclu-de con riti religiosi dovel’acqua è l’elemento prin-cipale, tra questi, il rito delBattesimo che purifica e dàla vita. Battezzare signifi-ca immergersi, tuffarsi.Gesù stesso, al fine di da-re esempio, si fa battezza-re da Giovanni Battista. Inseguito, Gesù comanda aisuoi discepoli di andare peril mondo e battezzare “nelnome del Padre, del Figlioe dello Spirito Santo”. Uncapitolo del Vangelo diGiovanni (4,10) mi riportaal tema dell’articolo “ac-qua siamo noi e dall’anti-ca sorgente veniamo”. Ge-sù incontra una samaritanache si era recata al pozzo

aspersione con acqua be-nedetta si rinnova il mira-colo della rinascita spiri-tuale, di quando diventam-mo figli di Dio nel primosacramento. Con essa rico-minciamo, così, un cam-mino di fede che dura tut-ta la vita e, quando la mor-te porrà la parola fine allanostra esistenza terrena, at-traverso il rito funebre, ilsacerdote ancora con l’ac-qua santa benedirà la no-stra anima e l’accompa-gnerà simbolicamente incielo dove sarà accolta daangeli e santi.

L

L’ORO BLU È LA VERA RISORSA MONDIALEEnrico Frau

siste una costante estrettissima relazio-ne fra l’acqua e la

vita. Se manca l’acqua, in-fatti, la vita non c’è perchémuore. Proprio per questol’acqua è un bene fonda-mentale e necessario per lasopravvivenza di ogni es-sere umano. In tal sensol’opera di misericordia“dar da bere agli assetati”è un dovere morale e civi-le, che tutti dovrebberoesercitare. Un dovere spes-so disatteso, con la conse-guenza di condannare amorte chi ha sete. A taleproposito ricordo di essererimasto molto colpito dalracconto della scrittricecattolica polacca ZofiaKossak-Szczucka, riferitoal periodo in cui è stata in-ternata nel campo di con-centramento di Auschwitz,per la sua attività a favoredegli ebrei. Particolarmen-te toccante è la sua descri-zione sul dramma delledonne rinchiuse nel setto-re denominato blocco 25,in attesa di entrare nella ca-mera a gas. Qui non venivadato loro né da bere né damangiare, per cui si udiva-no strazianti lamenti per lesofferenze che le poveret-te pativano, a seguito del-le conseguenze provocate

dalla mancanza di acqua.Certamente questa è unatriste pagina di una trage-dia causata dalla folliaumana. Altrettanto triste misembra quello che succedeoggi nelle zone più poveredel mondo, dove, ogni an-no, milioni di personemuoiono per la sete o permalattie conseguenti allascarsità di acqua potabile.Una tragica situazione ori-ginata da una grande in-giustizia, se pensiamo alfatto che la disponibilitàpro capite di acqua potabi-le nelle nazioni del mondooccidentale è enorme-mente maggiore di quelladelle nazioni del terzomondo, molto più povere.Il problema dell’accessoall’acqua potabile appareoggi ancora più grave, sesi considera che certi fat-tori, come l’aumento dellapopolazione, l’aumento deiconsumi idrici per usi in-dividuali, industriali edagricoli, l’inquinamentodei fiumi, dei laghi e dellefalde acquifere e i muta-menti del clima terrestre,concorrono a ridurre le ri-serve idriche del pianeta.La principale fonte di vitadegli esseri umani, essen-do ormai un bene limitatoper la sua crescente dimi-

E

nuzione, è diventata la ve-ra e strategica risorsa mon-diale. Infatti l’oro blu, co-me spesso viene definital’acqua, riveste una impor-tanza sempre più rilevantenei rapporti fra gli stati e,in questo senso, in alcuneparti del mondo sta diven-tando oggetto di instabilitàpolitica ed economica, sepensiamo agli attuali con-flitti per lo sfruttamento edil controllo delle relativefonti di approvvigiona-mento. Oltretutto c’è da di-re che, mancando quelleregole internazionali sullagestione dell’acqua e sulsuo accesso, prevale la lo-gica di non considerarla undiritto ma un bene econo-mico, con un relativo prez-zo di mercato stabilito nel-l’ambito della libera con-correnza commerciale, co-me sancito a L’Aia (Olan-da) nel 2000 e nel 2003 dalForum Mondiale dell’Ac-qua. Per tutto ciò, credoche sia necessaria una pre-sa di coscienza generalesulla gravità della situa-zione e, quindi, in un qua-dro mondiale venga con-certata un’azione di rego-lamentazione politica, eco-nomica e giuridica, ispira-ti ai valori umani di soli-darietà, per garantire, co-me diritto inalienabile,l’accesso all’acqua potabi-le a tutti gli uomini, in mo-do che si possa risponderepositivamente a chi dispe-ratamente chiede da bere.

Page 5: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

5

Attività

l 24 novembre pernoi animatori delCentro di Ascolto e

della Caritas della Parroc-chia è stata una giornatadavvero unica! Per festeg-giare i 40 anni dalla nasci-ta della Caritas italiana ab-biamo avuto un’udienzadal Papa! Vi assicuro un’e-mozione unica! Siamo sta-ti ricevuti in Basilica, sonostate lette alcune testimo-nianze di volontari, ci sia-mo rivisti in quelle paro-le… sì, infatti, l’esperien-za che si vive in un Centrodi Ascolto è uguale per tut-ti. Possono cambiare lepersone , ma le circostan-

ze rimangono tali.È stato strabiliante vederel’enorme Basilica stracol-ma di persone che dedica-no parte del loro tempo albene degli altri. Sapere chein tutto il nostro Paese ilvolontariato Caritas sia co-sì sentito è stato confor-tante. Non siamo soli e nonsaremo soli nel momentodel bisogno. Tutti uniti perl’unico altruistico scopo diaiutare chi ha bisogno.Questo è stato già di per seuno spettacolo entusia-smante! C’erano suore, sa-cerdoti ma tanti, tanti lai-ci… Allora penso, non tut-to è perduto, l’umanità haancora tanto da dare e lodà, a dispetto delle dispu-te fra politici, e le decisio-ni egoistiche dei gover-nanti di molti Paesi, nonc’è, solo chi corre dietro aduna poltrona, c’è anche chila offre la poltrona e si ac-contenta di uno strapunti-

centrale passa BenedettoXVI. Urla, grida, chi ten-deva la mano, chi manda-va baci… chi piangeva!Lui il Santo Padre stavaeretto e ci sorrideva… mi-nuto nella sua vecchiaia,con il viso trasparente e gliocchi dolcissimi. Si, è in-vecchiato il nostro Papa,come invecchiamo tutti: inquel momento abbiamopensato all’unisono la stes-sa cosa: “che peso portasulle spalle!” Come un no-vello Atlante ha caricatol’intero mondo su di sè, leguerre, le malattie, le care-stie, i peccati dei potentidella terra! Sulle orme diCristo, come lui segue ilcammino verso l’Immen-so!Quando è arrivato all’alta-re la folla si èricomposta,silenziosa…ascoltando lesue parole, èbastata la suavoce per far siche come unfuoco in noisi accendessela voglia difare di più emeglio! Conle parole di San Paolo ci haripetuto “Non perdete tem-po a discutere sulla circon-cisione, ma affrettatevi adagire”.Sì amici miei, affrettiamo-ci ad agire, non solo bene-fattori, ma persone umili,pronte a mettersi al fianco

dei fratelli bisognosi, que-sto vuole da noi tutti ilSanto Padre! Il futuro habisogno di compassione,ha bisogno di una Caritasche sia capillare per agirebene sul territorio, dobbia-mo essere uniti dall’amo-re e dalla fraternità. Il Pa-pa come uomo che , comespesso ci ha dimostrato, vi-ve pienamente nel socialeha già trovato una via d’u-scita per la crisi economicaglobale, è un mago? Nosemplicemente ragiona dabuon cristiano….la situa-zione richiede fraternità!Con la fraternità quante co-se si potrebbero ricompor-re! Gli insegnamenti diCristo vanno oltre e lui èqui a ricordarcelo.Ebbri di tutto ciò siamo

tornati alle nostre case, al-le nostre famiglie , al no-stro volontariato, il ricordodi questa giornata è con-densato in “un’emozioneunica!” Arrivederci a pre-sto Santo Padre, grazie perle emozioni che ci hai fat-to vivere!

UN’EMOZIONE UNICAEmanuele Vitale

no. Così tutti questi volon-tari possono essere d’e-sempio per offrire al Cristoun mondo migliore. Il cor-teo di decine di parroci,bellissimo, facce venute datutt’Italia a supportare leloro Caritas e Centri diAscolto, occhi che scruta-vano la folla per intrave-dere i loro parrocchiani,per noi ladispolani c’era ildirettore della Caritas dio-cesana don EmanueleGiannone, ha sfilato da-vanti a noi con il viso pie-no di serenità che semprelo contraddistingue. Ab-biamo assistito alla S.Messa celebrata dal cardi-

nale AngeloBagnasco, inmemoria deiSanti AndreaDung-Lac ,sacerdote ec o m p a g n i ,martiri viet-namiti. Ab-biamo ascol-tato le sue pa-role che cihanno datoforza ed an-

cor più convincimento nel-l’opera dei Centri d’A-scolto, insostituibili e ne-cessari per cercare di resti-tuire dignità nel viverequotidiano.Cos’è che ci fa riconfer-mare il nostro volontaria-to? Sicuramente le paroledel Vangelo ed ancora lasperanza, lei non deve maimancare! Solo con la spe-ranza e dando speranza, sipuò aiutare chi ha bisogno,il nostro cuore deve diven-tare fratello e farsi portato-re di “pane di speranza”.Finita la celebrazione sia-mo rimasti in attesa delSanto Padre. Eravamo tesie lieti nello stesso tempo,poi ad un tratto la folla halasciato le sedie e si è ri-versata verso le transenne,noi che eravamo in poleposition ce li siamo ritro-vati tutti addosso. Ed ec-colo!!! Sulla piccola papa-mobile, lungo la navata

I

Page 6: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

Sassone. Con la riflessio-ne del sacerdote romano,siamo passati dalle do-mande alla certezza dellafede, come un malato a cuisi fa prima la diagnosi epoi si passa alla cura. Dopotanti anni in cui si è fre-quentata la Chiesa, è qua-si inevitabile aver impara-to il Credo a memoria, maquesto non serve se non cifermiamo a riflettere su ciòche professiamo. In riferi-mento alle scenette rap-presentate sul palco, DonFabio ha spiegato che tuttii nostri dubbi, paure, an-gosce ecc…. derivano dal-la prima menzogna inse-gnata all’uomo all’iniziodella storia della Salvezza(Cfr Gen 3,1-7). Sin da al-lora questa contro-parola,inscritta nel cuore dell’uo-mo, ha afflitto uomini edonne di ogni generazione.Una volta entrato il pecca-to nel modo, è sceso sulgenere umano un velo chelo ha privato della capacitàdi contemplare la bellezzadi Dio. Come uno sposotoglie il velo alla sua sposa,Nostro Signore Gesù Cri-sto ha tolto quel velo chericopriva il volto dell’uo-mo, per questo ogni cre-dente può ritrovare sé stes-so guardando il volto diCristo e riacquistare fidu-cia lasciandosi amare dalui: “In questo si è manife-stato l’amore di Dio pernoi: Dio ha mandato il suoFiglio Unigenito nel mon-do, perché avessimo la vi-ta per lui” (1 Gv 4,9).Grazie a questo amore,ogni istante della vita è be-nedetto: sul passato è effu-sa misericordia, il presen-

te si rivela un donostraordinario e sulfuturo è effusaprovvidenza. Dopo

la catechesi, abbiamo avu-to tempo libero per visita-re le chiese della città. E’stato bello vedere tanti gio-vani in festa per le strade,un po’ come succedeva aMadrid nei giorni dellaGMG. C’era chi evange-lizzava invitando la gentea recarsi alla Basilica infe-riore per l’adorazioneeucaristica, chi offriva lapropria testimonianza aipassanti; ognuno impiega-va come meglio poteva leproprie forze per l’annun-cio del Regno di Dio. Lagiornata si è conclusa conla Santa Messa presso lapiazza della Basilica infe-riore. Nonostante il freddo,eravamo tutti motivati adascoltare la Parola del Si-gnore, consapevoli cheFrancesco era lì ed inter-cedeva per noi. A conclu-sione della celebrazione, siè svolta la fiaccolata. Lestrade erano tutte in disce-sa e oltretutto buie, ma conle candele accese siamoriusciti ad orientarci comemeglio potevamo, anche sealle volte il vento le spen-geva. Ciò avviene anchenel nostro percorso di ri-cerca del Signore; con lanostra fede andiamo ed il-luminiamo le strade piùbuie di questo mondo, an-che quando sopraggiungelo sconforto che spenge lanostra fiaccola. Nonostan-te tutto il cristiano non siperde mai d’animo e, so-stenuto dalla fede degli al-tri, continua ad alimentaree portare la lucerna dellafede sull’esempio dellecinque vergini sapienti (CfrMt 25,1-13), perché altrisiano illuminati.

Attività

6

n occasione delventennale dell’Uf-ficio per la Pastora-

le Universitaria e del XXVanniversario del primo ra-duno dei capi religiosi ditutto il mondo, celebratodal Papa ad Assisi a con-clusione del mese missio-nario, il pellegrinaggio an-nuale degli universitari siè svolto di nuovo nellacittà di Francesco e Chia-ra. Eravamo più di 3.000studenti da tutto il Lazio.E’ sempre un grande donoper tutti noi ritrovarci co-me comunità cristiana ra-dunata attorno alla mensadella Parola e del Pane diVita, per riscoprire l’im-portanza della ricerca spi-rituale anche nella vita distudio, specie ora che urgela nostra testimonianza inun mondo universitario incui sempre di più si affer-mano valori non cristiani.Alla luce del motto“Il tuovolto, Signore io cerco”(Sal 27,6), abbiamo tratta-to il tema della ricerca che,come sapete, è molto caroa noi universitari. Non po-

teva di certo mancare il sa-luto dell’Arcivescovo diPerugia - Assisi, il quale haaugurato a tutti noi di pro-seguire al meglio il nostrocammino di ricerca alla lu-ce del Vangelo, la Parola diVita che ci illumina, per-ché possiamo anche noi,con la nostra testimonian-za, illuminare quanti sonoin ricerca. Successivamen-te, nella parte ludica dellagiornata, alcuni giovaniuniversitari ci hanno in-trattenuti con scenette ecanzoni rock che verteva-no sul tema del giorno, conparticolare accento suldubbio, dovuto alla sete diverità che molto caratte-rizza il mondo giovanile ela toccante testimonianzadi un giovane siciliano neè stata la conferma. La pri-ma parte della giornata si èconclusa con la catechesisul Credo tenuta da DonFabio Rosini, il sacerdotedella Diocesi di Roma concui ho svolto un percorsosulle X Parole presso laParrocchia di S.ta France-sca Romana (Montagnola-Cristoforo Colombo). An-cora una volta mi sonosentito toccato dalle sueforti parole, tanto che qua-si mi sembrava di tornareindietro a quando parteci-pavo ai suoi incontri la do-menica sera e ai ritiri a

UNIVERSITARIIN CERCA DI DIOAD ASSISIGian Domenico Daddabbo

I

LA MOSTRA PRO CARITAS AL CENTRO D’ASCOLTO

on due mesi che la-voriamo per appron-tare questa mostra.

Ci venite a trovare? Ma cer-to che verrete! Noi vi aspet-tiamo, cosa potrete vedere?Per esempio i manufatti diRosanna Cerrini, presepi,calendari, candele, quadri,cuscini e tanto altro che lesue abili manine hanno rea-lizzato.Io invece, che non ho ma-nine ma, parafrasando En-rico Brignano, “dei paninida cui escono cinque wur-stel”, mi sono dedicata alledelizie! Beh, a natale qual-che peccatuccio di gola, col

permesso del nostro parro-co, lo possiamo fare. Qual-cuno ha già assaggiato lamia frutta sotto grappa, fan-tasiosa e digestiva. E poi lemarmellate, le nocciole almiele, gli olii alle erbe, eper chi ama il piccante…fatevi sotto!Due parole di ringrazia-mento per il nostro FabioCappiello, il nostro manid’oro, il suo aiuto è statofondamentale e poi la pa-zienza… Comunque una vostra visi-ta non deve essere stretta-mente legata alla vendita, cifarà piacere fare due chiac-

chiere e prendere un the…Un ringraziamento partico-lare al nostro parroco ed alsuo vice che anche que-st’anno hanno dato il loroassenso all’iniziativa. For-se gradiscono anche loro ol-tre al presepe, un po’ digrappa? Magari un cicillin

come dono natalizio…Insomma venite a vederee… a farci i complimenti!Anche solo questo ci faràpiacere.Saremo aperti fino al 6 gen-naio 2012 – i feriali di po-meriggio i festivi di matti-na. (E.V.)

S

Page 7: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

pretazione accattivante emirabilmente interpretatadai ragazzi, che hanno cosìpiacevolmente stupito edentusiasmato il pubblicopresente, al punto da solle-vare la richiesta di unadiversa suddivisione degliintrattenimenti per il pros-simo anno, privilegiando lospazio riservato allo spet-tacolo comico dei ragazzia discapito del numerodelle “Tombolate”. In con-clusione, davvero un belsuccesso!A chiusura è stato offertoun piccolo rinfresco a basedi cioccolata calda, tè, pan-doro e panettone per addol-cire ulteriormente gli animiprima dei saluti! A questopunto, a sorpresa, l’ingres-so di Babbo Natale con unsacco colmo di caramelleda distribuire a piene mani,per la grande gioia deibambini! Come in tutte lecose, nella splendida riu-scita della serata, è statodeterminante il bel lavorodi squadra che ha precedu-to l’evento, consistito: insettimane di paziente pre-parazione degli intermezzicomici da parte dei ragaz-zi sotto la guida degli edu-catori della Pastorale gio-vanile, nella cura per lastampa dei materiali neces-sari al gioco, nell’allesti-mento degli spazi e delleattrezzature tecniche, in

modo da rendere i loca-li accoglienti e piacevo-li, nella generosa e pron-ta partecipazione delleoperatrici che ad ogniappuntamento prepara-no amorevolmente i rin-freschi delle singole atti-vità parrocchiali, infine

di chi si è dedicato all’ac-quisto dei premi della tom-bola.Ma, soprattutto, un caloro-so ringraziamento al nostroparroco, Don Giuseppe

ia madre era polac-ca, nata a Sando-mierz, un piccolo

centro ai confini con laRussia. Aveva conosciutomio padre, che si trovavain Polonia per lavoro e, tra-sferitisi in Italia, si eranosposati.I pochi parenti di mammaerano quasi tutti sparitidurante la II guerra mon-diale. Un suo fratello, uffi-ciale dell’esercito polacco,trucidato a Katin, localitàtristemente nota per il mas-sacro perpetrato dai russi;dell’altro fratello, emigra-to in Argentina, se ne eranoperse le tracce.Pertanto non ho mai avutoparenti polacchi. Tuttavianei confronti della Poloniaho sempre provato un’at-trazione che inconscia-

Colaci, che ha reso possi-bile la realizzazione del-l’evento, mettendo a dispo-sizione gli spazi e tuttoquanto necessario. La gran-de “famiglia” della Par-rocchia del Sacro Cuore diGesù di Ladispoli, ancorauna volta, esulta e ringra-zia per il dono di tanteenergie positive e fraterneche le sono state concessee per la guida generosa,amorevole e sicura dei suoisacerdoti.ri, premi, volti noti e tanta,

tanta fresca allegria!All’ingresso il banchettodell’accoglienza, dove ilpubblico ha potuto acqui-stare le cartelle necessarieper il gioco (corredate distuzzicadenti per forare lecartelle, al fine di eviden-ziare i numeri già estratti –da ciò il curioso nome del-l’evento!) e ricevere con-temporaneamente in“omaggio” il caldo sorrisodi benvenuto delle ”Tom-boline” (le cordiali hostessdella serata, facenti partedei gruppi “Giovani” e“Giovanissimi” della Par-rocchia), perfettamentecalate nel ruolo di “vallet-te” e rese ancor più gra-ziose dal simpatico copri-capo da “Babbo Natale”che le rendeva - insieme ailoro “colleghi”, compo-nente maschile dei mede-simi gruppi - facilmenteidentificabili tra la genteintenta al gioco.Sul palco, anch’esso alle-stito per l’occasione in ver-sione natalizia, il tabellonedelle tre Tombole che sonostate giocate durante laserata, presentate con gran-de professionalità e simpa-tia da alcune affascinanti“Tomboline” ed animatetutte da brevi intermezzicomici, preparati ed inter-pretati dagli stessi ragazzie giovani.Tante risate tra unpremio e l’altroche veniva aggiu-dicato e, soprattut-to, nel gran finale,la scenetta comicasul tema: “La crea-zione dell’uo-mo”… Un’inter-

7

Attività

continua da pagina 1 STUZZITOMBOLA 2011

mente mi era stata tra-smessa da mia madre.Quando fu eletto al Sogliopontificio il “polacco”Karol Wojtyla, ebbi subitola sensazione di essere sua“parente”, diciamo così,una nipote. Ora al di làdelle cose importanti estraordinarie che GiovanniPaolo II ha compiuto invita, per me è stato ilparente più stretto, anchese lui non ne sapeva nulla.Tutto ciò mi ha fatto senti-re meno sola quando illegame con quella terralontana si è interrotto conla morte di mia mamma. Eancora oggi sento di avereun nonno in paradiso cheveglia su di me assieme alei. Per questo scrivo que-ste righe, per esprimergligratitudine ed affetto.

RIFLESSIONEMariorita Tentolini

M

Page 8: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

tecipato ai funerali del mis-sionario, constatando anco-ra una volta il grande affet-to che legava le popolazio-ni manobo al sacerdoteucciso. “Ciò che mi ha colpito dipiù - racconta - è stata l’im-mensità dell’affetto dimo-strato dalla gente. Sonoarrivati in 20 mila con ognimezzo da ogni parte diMindanao per rendergliomaggio. In tanti hannobivaccato all’aperto tutta lanotte per partecipare aifunerali. E poi tutto il tra-gitto con la bara dall’A-rakan a Kidapawan è statoscandito da questa vici-nanza. C’erano tanti di car-telli di solidarietà e dirichiesta di giustizia, anchesolo scritti a mano con ilpennarello, da ogni casabuttavano dei fiori. Hovisto lo sgomento dellagente per questa morte -continua Felice Tentorio -e anche la paura per il futu-ro”.

––––––––AFGHANISTAN: madre efiglia lapidate a morte peradulterio AsiaNews - novembre 2011 “A 10 anni dalla caduta deitalebani l’Occidente non èriuscito ad insegnare agliafghani il rispetto e ladignità verso gli esseriumani. Qui ciò che vige èla sharia, non le leggi deiPaesi civili”. È quantoaffermano fonti di Asia-News sulla lapidazione peradulterio di due donne,madre e figlia, avvenutaieri a Ghazni (138 km a sudovest di Kabul) a pochecentinaia di metri dagliuffici governativi. Le fontifanno notare che l’area èancora sotto il controllodelle forze internazionali,anche se di recente è pas-sata in mano al governolocale. “Queste violenze -sottolineano - avvengonodavanti agli occhi di tutti”. Un gruppo di uomini arma-ti ha fatto irruzione nellacasa delle due donne per-ché accusate di adulterio.Gli estremisti hanno

costretto la madre, una gio-vane vedova, e la figlia asdraiarsi sul pavimento.Essi le hanno prima tra-mortite con grosse pietre einfine freddate con uncolpo di pistola alla testa.Il fatto è avvenuto a soli300 metri dalla sede delgoverno locale, ma la poli-zia è intervenuta in ritardo.Nessun vicino ha dato l’al-larme, nonostante le urla ei colpi di arma da fuoco.Alcuni funzionari sosten-gono che l’omicidio è frut-to di una fatwa lanciata dal-l’imam locale, nella qualesi invita la popolazione adenunciare chi commetteadulterio. Le fonti sottolineano cheda tempo gli imam anchenella capitale aizzano ifedeli contro gli stranieri einvitano a seguire alla let-tera i precetti della sharia. A dieci anni dalla cacciatadei talebani, sembra chenulla sia cambiato.

––––––––AZERBAIJAN: il lagoOrumieh si prosciuga AsiaNews - novembre 2011Il lago Orumieh (Iran nordoccidentale), il terzo baci-no idrico salato del mondo,si sta prosciugando. Acausa dell’elevata evapo-razione e dello sfruttamen-to dei fiumi immissari lasua superficie di 5mila kmqè diminuita del 60%.Secondo gli esperti potreb-be scomparire entro pochianni, costringendo oltre 14milioni di persone adabbandonare le proprieterre. Temendo un’inva-sione, le autorità turche eazere hanno invitato Tehe-ran a prendere seri provve-dimenti per rallentare ladesertificazione della zona. La popolazione di etniaazera accusa le politiche disviluppo del governo, chenegli ultimi anni hannobloccato i fiumi immissaricon dighe idroelettriche ecostretto i contadini ad irri-gare i campi sfruttando lefalde acquifere sotterranee,principale fonte di alimen-tazione del lago. A ciò si

VIETNAM: oltre 1500seminaristi e 80mila giovanicatechisti Agenzia Fides - novembre2011 “È la fede in Cristo la spe-ranza per le nuove genera-zioni dei giovani vietna-miti: quei giovani che guar-dano all’economia di mer-cato, al consumismo, allaciviltà dell’immagine cer-cando nuove risposte per laloro sete di verità e dinuovi modelli di vita”: lodice, in una intervistaall’Agenzia Fides, il teolo-go p. Joseph Do ManhHung, vicerettore del semi-nario maggiore di Ho ChiMinh City e segretariodella commissione per ilclero, nella ConferenzaEpiscopale del Vietnam. IlSegretario guarda con fidu-cia al futuro della comunitàcristiana in Vietnam, notan-do da un lato “i segnali diapertura del governo” e,dall’altro, il fiorire dellevocazioni (oltre 1.500seminaristi) e gli 80milagiovani laici impegnantinella pastorale.

––––––––800 mila bambini di stradafuggiti dalle famiglie abban-donati per la povertà, vitti-me di conflitti e abusi Agenzia Fides - novembre2011Il Benin è un paese doveoltre 3 milioni di personevivono al di sotto dellasoglia di povertà. La metàdella popolazione delpaese, circa quattro milio-ni, hanno meno di 18 annie, tra questi, il 33% vivecon meno di un dollaro algiorno. Inoltre la malnutri-zione nei bambini conmeno di cinque anni supe-ra il 20%. A causa dellapovertà, la maggior partedei minori fugge dallefamiglie, viene abbando-nata o stuprata. Un bambi-no su tre lavora in condi-zioni disumane e senzagaranzie nei grandi merca-ti di Cotonou o PortoNovo, e circa 800 milavivono per le strade. A que-sta emergenza cercano di

far fronte, tra gli altri, imissionari Salesiani chehanno alcuni centri di acco-glienza nei mercati diCotonou, Porto Novo eSemé. In questi centri ibambini e i giovani si avvi-cinano a persone con cuicondividono i loro proble-mi e ricevono le primelezioni scolastiche. Inoltrea Porto Novo e a Kandi iSalesiani hanno altri duecentri di accoglienza dibreve permanenza, dovericevono orientamenti epossono partecipare aworkshop e corsi. Il Cen-tro Magone è invece uncentro di accoglienza dilunga permanenza dove ibambini ricevono una istru-zione formale oltre alla for-mazione professionale cheli prepara a confrontarsicon la realtà esterna. L’im-pegno dei missionari Sale-siani coinvolge oltre 2 milabambini e giovani con l’o-biettivo di farli reinserirenella società e tornare conle rispettive famiglie.

––––––––Padre Tentorio tra memoriae futuro MissiOnLine - novembre2011La Regione Lombardiarende omaggio ufficial-mente alla memoria dipadre Fausto Tentorio. Almissionario del Pime assas-sinato il 17 ottobre nell’A-rakan Valley, nelle Filippi-ne, sarà assegnata la Meda-glia d’oro al Valor civilenel corso della Festa delloStatuto della Regione Lom-bardia, in programmavenerdì 11 novembre, alle20.30 presso il Teatro LaScala di Milano. In occasione della Festadello Statuto ogni anno ilConsiglio regionale premiaquanti si sono contraddi-stinti nei campi professio-nali e sono stati di esempiocon gesti di altruismo eabnegazione. La Medaglieal Valore civile alla memo-ria di padre Fausto verràconsegnata al fratello Feli-ce Tentorio, che pochi gior-ni fa nelle Filippine ha par-

La Voce sul mondo

8

Page 9: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

aggiunge il completamen-to nel 2008 della grandeautostrada che unisce ledue sponde del bacino inuno dei punti dove l’acquaè meno profonda. In questimesi le città e villaggiintorno al lago sono stateteatro di violente protesteantigovernative. Situato al confine con l’A-zerbaijan, il lago è consi-derato una delle aree pae-saggistiche più famose delPaese, con oltre 100 fraisole e isolotti rocciosi. Dasecoli le sue acque e i suoifanghi vengono utilizzatiper la preparazione dicreme e unguenti per lacura della pelle. L’ecosi-stema comprende oltre 200specie animali fra cuiuccelli, rettili e ben 27 tipo-logie di mammiferi, comeil cervo giallo dell’Iran. Acausa dell’elevata salinitàdell’acqua il lago non ospi-ta alcuna forma di vita.Con il progressivo ritirodelle acque, il delicato eco-sistema rischia di scompa-rire.

––––––––BENIN: seimila bambinidenutriti ricoveratinell’ospedale di Tanguiéta Agenzia Fides - novembre2011 “Il reparto di Pediatria del-l’Ospedale Fatebenefratel-li di Tanguiéta, in Benin,sta letteralmente scoppian-do. Nell’ultimo anno, acausa dell’aggravarsi dellacrisi economica che colpi-sce il Paese, i bambini rico-verati per denutrizionesono raddoppiati, passan-do da 3000 a 6000”. In uncomunicato inviato all’A-genzia Fides, Fra LucaBeato, Vice Presidente del-l’UTA (Uniti per Tanguié-ta e Afagnan), la Onlus cheda oltre 15 anni sostienecon iniziative di solidarietàgli ospedali africani deiFatebenefratelli in Benin ein Togo, lancia l’allarme.La situazione di povertàsempre più estrema di que-sto paese dell’Africa rendele risorse alimentari anco-ra più scarse con gravi

ripercussioni a livello nutri-zionale, soprattutto sui pic-coli. “Il 20% di questi bam-bini - afferma Fra Fioren-zo Priuli, Direttore dell’O-spedale di Tanguiéta - arri-va alla Pediatria in stato diestrema gravità, per cuioccorre metterli in terapiaintensiva per poterli salva-re dalla morte per denutri-zione. La Pediatria dellastruttura ha nominalmente80 posti letto, ma sonocirca 120/150 le mammeche si sistemano senza pro-blemi sulle stuoie con i lorobambini (da uno a tre). Dinotte, nel corridoio adia-cente, il personale assi-stente fa addirittura faticaa passare tra le stuoie”.

––––––––INDIA: decapitazione per chiconverte gli indù alcristianesimo AsiaNews - novembre 2011 Praveen Togadia, segreta-rio generale del VishwaHindu Parishad (movi-mento estremista indù),chiede la pena di mortecon decapitazione per chicerca di convertire gli indùad altre religioni. La riven-dicazione è giunta al ter-mine dell’incontro di tregiorni ad Ahmedabad, nelcorso del quale il leaderindù ha richiesto anche unanuova Costituzione india-na. P. Cedric Prakash, gesuitadirettore del Centro per idiritti umani, la giustizia ela pace di Ahmedabad“Prashant”, commenta:“Quanto detto da Togadianon è nulla di nuovo. Lesue parole sono contro lospirito e la libertà custodi-te dalla Costituzione india-na, che garantisce ad ognicittadino il diritto di pre-gare, praticare, diffonderee scegliere la propria reli-gione”. Sajan K George, presiden-te del Global Council ofIndian Christians, spiega:“La propaganda d’odio diTogadia ha avuto spessocome risultato violenzeconsistenti contro musul-mani, cristiani, dalit e altre

missionario gesuita haaperto una scuola per 25studenti. Grazie al soste-gno di molte persone datutte le parti del mondo,oltre a un finanziamento daparte del governo degliStati Uniti, la scuola oraaccoglie più di 280 stu-denti.

––––––––SOMALIA: lobby “rosa”contro l’infibulazione Consolata.org - novembre2011 Le donne del Puntlandchiedono leggi anti-muti-lazione genitale femmini-le: “Anche i leader islami-ci devono capire che è sba-gliato”. In Africa sono 140 milio-ni le donne che convivonocon una mutilazione geni-tale, alle quali - secondol’Unicef - si aggiungonoogni anno circa 3 milionidi bambine. Ma a Galkayo, città dellaSomalia centro-settentrio-nale, le donne hanno deci-so di dire “basta” ad un’in-sensata sofferenza. Orga-nizzate in una sorta di“lobby”, si sono attivateper fare pressione sulleautorità locali dello statodel Puntland. Obiettivo,ottenere una legge anti-mutilazioni genitali fem-minili e far conoscere iproblemi di salute correla-ti a questa pratica soprat-tutto alla sfera maschile ereligiosa. Non solo. “L’obiettivodelle donne - ha spiegatoHawa Aden, direttore del-l’Education Centre forPeace and Development diGalkayo - è che anche lareligione islamica dichiariillegale ogni mutilazionedella donna attraverso l’e-manazione di una nuovanorma (fatwa)“.Oltre al rischio di graviemorragie, la pratica dellemutilazioni causa spessoinfezioni degli apparatiriproduttivo e urinario,infertilità e complicazionidi tipo ostetrico, tra cui lepiù gravi conducono allamorte del neonato.

minoranze indiane.Aggressioni e abusi controi gruppi più emarginati del-l’India sono parte di unaconcertata campagna diqueste organizzazioni hin-dutva - la cui leadership èdominata da indù dellecaste più alte - per pro-muovere e favorire le ten-sioni sociali, al fine di otte-nere il potere politico edeconomico”.

––––––––KENIA: una scuola per i figlidelle vittime dell’Hiv/Aids Agenzia Fides - novembre2011Più di un milione di per-sone vive a Kibera, lacomunità di baraccati diNairobi, tra loro ci sono30.000 bambini resi orfa-ni dall’epidemia diHiv/Aids. Il Padre gesuitaTerry Charlton è il cofon-datore della St. AloysiusGonzaga, una scuola supe-riore cattolica, unica nelsuo genere, progettata spe-cificamente per le giovanivittime dell’Hiv/Aids nellabaraccopoli di Kibera.Secondo le informazioniinviate all’Agenzia Fidesdalla Curia generalizia deiGesuiti, nel 2001, visitan-do le persone colpite dal-l’Aids, p. Charlton sentivauna costante preoccupa-zione per i figli dei mala-ti, soprattutto per la loroistruzione. “In Kenya è possibile tro-vare scuole elementari gra-tuite, ma tutte le scuolesuperiori, comprese quel-le pubbliche, sono a paga-mento - spiega P. Charlton-. Il loro costo è molto aldi sopra delle possibilità diqueste persone che nonpossono migliorare le lorocondizione di vita a causadella loro malattia, né sonoin grado di svolgere deilavori o di mantenersi. Per-tanto, nel 2003, la nostrascuola ha deciso di finan-ziare 12 figli di malati diAids per il primo annodella scuola superiore”. Peraiutare ancora di più ibambini e i ragazzi in que-sta situazione, nel 2004 il

9

La Voce sul mondo

Page 10: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

10

La Voce con un po’ di sentimento

GITA ALLA BOTTEGA DEL MONDO “IL FIORE”

IL TEMPO È OPPORTUNITÀ DI SALVEZZAAnna De Santis

o e i miei compagnimartedì scorso (il29/11 ndr) abbiamo

partecipato con la prof.ssaDollfus e la prof.ssa Ippo-lito, ad una lezione moltointeressante in un luogooriginale... una “bottegadel commercio equo e so-lidale”. Tema dell’incon-tro: il consumo critico.Aldo, il direttore, ci aspet-tava nella sua bottega,molto accogliente e orga-nizzata, per insegnarciquanto sia importante es-sere sempre dei consuma-tori attenti e responsabili:ogni nostro acquisto puòessere causa ad esempio diinquinamento del mondo

l tempo è prezioso,uno spazio per rea-lizzare la propria

esistenza; passa inesora-bilmente, a volte in fretta, avolte lento, dipende dal no-stro stato d’animo, e dallesituazioni che viviamo.Se non amiamo o noncamminiamo secondo ilprogetto di Dio il tempo siferma ed ecco l’ansia e lepreoccupazioni ci portanoalla noia, ad un senso divuoto e di stanchezza e tut-to ci sembra inutile.Per evitare che ciò accadadobbiamo sempre pensareche noi non siamo i padro-ni del tempo, noi lo impie-ghiamo solamente e lo am-ministriamo nel bene e nelmale. Dal momento dellanascita inizia il nostrocammino nel tempo; uncammino fatto di gioia e didolore, felicità e sofferen-za, che si conclude con lavita terrena. Tutto ciò ci facapire come in questa vitasiamo solo pellegrini. Neltempo è avvenuta la nasci-

ta di Gesù, il Figlio eternoche si fa uomo per santifi-care l’uomo. Questo è sta-to l’evento più bello e piùfruttuoso e, senza dubbio,il più importante avveni-mento della storia dell’u-manità. Con la nascita diGesù inizia una nuova erao meglio l’era cristiana,inizia il conteggio degli an-ni e dei secoli mettendo co-sì fine al conteggio dallafondazione di Roma.La Chiesa ci guida a vive-re e a realizzare la paroladi salvezza attraverso l’an-no liturgico che non coin-cide con l’anno solare, mainizia con il tempo del-l’Avvento e si concludecon la festa di Cristo Re.

Per chi crede, Gesù è luceed è beato chi si fa illumi-nare e cammina nella sualuce perché non si può vi-vere nel buio. Tuttavia ilviaggio della vita è diffici-le; spesso siamo smarriti,preoccupati, delusi, inca-paci di camminare ma nonsiamo soli nel combatti-mento quotidiano: Nonperdetevi d’animo, corag-gio, il vostro Dio viene asalvarvi.La fede ci aiuta ad abban-donarci a Dio, apriamoglila porta e saremo forti del-la sua forza.Natale è il giorno della na-scita di Gesù, ma è ancheil giorno della nostra rina-scita ad una vita nuova difraternità e di grazie. Par-ciò, al termine di quest’an-no, ci sentiamo di ringra-ziare il Signore per tutti idoni che la sua bontà haelargito nella nostra vita,sempre sostenuta dalla suaParola e dalla forza del-l’Eucaristia. Questo è il bi-nario su cui dobbiamosempre viaggiare per rag-giungere la salvezza giànel presente attraverso lasperanza cristiana e lagioia.

o addirittura danneggiareo sfruttare qualcuno oqualcosa. Per cominciare ci ha fattogiocare, tutti in fila, alcomputer, su un gioco cheparlava di un ragazzo cheandava contro la pubbli-cità. Era molto carino, ame sarebbe piaciuto gio-carci solo che non sonomolto brava. Secondo mequel gioco ci voleva inse-gnare che non bisogna te-nere conto della pubbli-cità, perché a volte po-trebbe non dire la verità equindi ti potrebbe imbro-gliare e spingerti a spen-dere soldi inutili o addirit-tura ad acquistare oggetti

o merci che non valgonoaffatto quanto dicono. Ciha spiegato anche checomprando troppo dan-neggiamo il nostro mon-do. Ce l’ha spiegato attra-verso uno schema, cheriassume i problemi delpianeta terra; eccolo:la terra è malata: buconell’ozono, deforestazio-ne, effetto serra, scarsitàd’acqua, inquinamento,piogge acide, rifiuti… Al-la fine di questo elenco cisiamo soffermati sul temaspazzatura. Abbiamo ri-flettuto sul fatto che sel’ammucchiamo può di-ventare, in una sola città,un grattacelo di 12 piani!Per esempio la discarica diLadispoli (a Cupinoro),nata come una grande bu-ca, oramai è diventata una

collina e per adesso nonc’è più spazio. Abbiamocapito che il vero proble-ma non è come smaltire irifiuti ma come evitare diprodurne così tanti!Sempre parlando di rifiutiabbiamo discusso dellaraccolta differenziata. Ildirettore ci ha spiegatoche in alcuni negozi o su-permercati vai con unabottiglia e la puoi riempi-re di latte o di detersivi.Questo è un modo per nonbuttare una bottiglia econsumare in modo criti-co. Abbiamo anche riflet-tuto sull’esagerato uso de-gli imballaggi. Alla fineabbiamo parlato di quelloche avevamo comprato edelle sue conseguenze, siapositive che negative. Perultima cosa ci ha fatto ve-dere alcuni video e dise-gni... ma lo sapevate chegià nel 1939 la televisio-ne (Luce) italiana manda-va filmati che esortavanoalla raccolta differenziatadei rifiuti?Solo che poi, con il boomeconomico del dopo guer-ra, si è diventati meno at-tenti ai rischi del consu-mismo sfrenato. “Quando l’ultimo alberosarà abbattuto, l’ultimofiume avvelenato, l’ultimopesce pescato, vi accorge-rete che non si può man-giare il denaro”. Questafrase è stata pronunciatada un capo indiano ed èchiarissima e attualissima,per me. E per voi?A me questa gita è piaciu-ta perché è stata molto in-teressante. Le cose chevendono in questa bottegaprovengono dai produtto-ri dei Paesi poveri delmondo. I negozi equo esolidali rispettano la di-gnità di questi popoli piùsfortunati pagando il giu-sto prezzo a chi fabbricagli oggetti che essi poi ri-vendono. Mi piaccionoperché sono cose belle,originali e ricche di uma-nità. Grazie Aldo!

Beatrice Manco 1AG

I

I

Page 11: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

arà per l’aria buonadi Ladispoli? Oppu-re per la quiete dei

nostri quartieri “oltre la fer-rovia”? Sta di fatto che in

AUGURI CENTENARIE

La Voce con un po’ di sentimento

11

GRATI AL SIGNORE

♥ GAGGERO MARCELLO e ADDUCI ELISABETTA, 55° di matrimonio il 23 ottobre 2011

♥ PENNAZZI BRUNO e DELLE GROTTI ELEONORA, 50° di matrimonio il 23 ottobre 2011

♥ SIRICA DIEGO e LANZIERI ANGELINA, 25° di matrimonio il 26 ottobre 2011

♥ LOFFREDO ETTORE e BALLINI ROSARIA, 50° di matrimonio il 4 dicembre 2011

♥ FOIS MELIOe ROSSI ADELE, 50° di matrimonio l’11 dicembre 2011

RIPOSANO IN PACE

✠ AMATO ANTONINO, di anni 83, deceduto il 23 ottobre 2011

✠ BOUQUILLON ENRICO, di anni 80, deceduto il 1° novembre 2011

✠ CENSI LUIGI, di anni 82, deceduto il 2 novembre 2011

✠ MECUCCI GAETANO, di anni 74, deceduto il 7 novembre 2011

✠ COLABELLA NICOLINO, di anni 67, deceduto il 20 novembre 2011

✠ MENGHI FRANCO, di anni 65, deceduto il 28 novembre 2011

✠ FRABOTTA GIUSEPPE, di anni 91, deceduto il 30 novembre 2011

SETETragica parola, angoscia delle crea-ture: dal vegetale all’ani male, l’unoallunga le radici, l’altro sfida lamorte pur di ab beverarsi.Nell’uomo è più varia perché non è so-lo materiale ma anche spirituale: Ge-sù al pozzo di Giacobbe chiede allasamaritana del l’acqua da bere, alle ri-mostranze della donna perché giudeori sponde di essere l’unica fonte di ac-qua viva che cancella la sete per l’e-ternità.In questo episodio, Gesù c’insegna chedobbiamo essere disponi bili a soddi-sfare il bisogno immediato del prossi-mo, sia uomo, ani male o pianta, per-ché materialmente più richiesto comerimedio vi tale per il corpo.Quello che non è sempre evidente è lasete che inaridisce il mondo, quella se-te di trascendenza sempre presente an-che nell’ateo, che fa gli scongiuri, per-ché non sa a chi appellarsi.

Per il cristiano l’altrui sofferenza non può generare indifferenza, membra di un unico corpo siamoe nella diversità ci amiamo

La tua sete dev’esser anche la mia berremo insieme lungo questa via, il cavo della mia mano serviràpure il tuo corpo, lo disseterà.

Sia anche la mia parola confortoal tuo spirito, sia essa supporto valido alla tua sete di pacein questo mondo che non vede e tace.

Antonio Tardivo

parrocchia abbiamo due ul-tracentenarie: Pasqua DeSantis che ha compiuto 101anni lo scorso 27 ottobre,nata nel 1910 a Oricola Pe-

reto (AQ) e GiovanicaPuztu che ha compiuto103 anni il 4 aprilescorso, nata nel 1908 aTeulada (CA).

RINATI IN CRISTO

★ DE LUCA MATTEO, battezzato il 6 ottobre 2011

★ FELLI MARISOL, battezzata l’8 ottobre 2011

★ SANTONICO MELISSA, battezzata l’8 ottobre 2011

★ LANZALONGA MANUEL, battezzato l’8 ottobre 2011

★ PARISI FRANCESCO, battezzato il 16 ottobre 2011

★ PASSARELLI LEONARDO, battezzato il 16 ottobre 2011

★ TELONI AURORA, battezzata il 23 ottobre 2011

★ GIGANTE ELISA, battezzata il 30 ottobre 2011

★ DUMEA DAVIDE, battezzato il 5 novembre 2011

★ LADAN CIOBANU DAVIDALEXANDRU, battezzato il 5 novembre 2011

★ VANNUCCHI ALESSIO, battezzato il 6 novembre 2011

★ OCCHIGROSSI LORENZO, battezzato il 3 dicembre 2011

★ DIDONI LORENZO, battezzato il 4 dicembre 2011

★ PRESTA BENEDETTA, battezzata il 4 dicembre 2011

★ DEL PINTO MATILDE, battezzata il 4 dicembre 2011

★ ANTOLINI LINDA, battezzata l’11 dicembre 2011

S

Page 12: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - … · 2020. 9. 5. · 19,28; Mt 4,2; Mc 11,12; Lc 4,2). In particolare esprime la necessità di be-re in due circostanze deci-sive

Programma Eventi

12

PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÙ – LADISPOLI

CALENDARIO DELLE FESTIVITÀ NATALIZIE 2011-12

“EUCARISTIA: FARO DELLA VITA”Domenica 25:

SS. Messe: ore 9,00; 11,00; 18,30

Martedì 27 - venerdì 30: campettoinvernale Clan Scout

Venerdì 30 Santa Famiglia – ore18,30: rinnovo del “sì” coniugale

Sabato 31:

Ore 17,00-18,00: Adorazione eucari-stica di ringraziamento

Santo Rosario

Ore 18,30: S. Messa col Te Deum

Dalle 20,30 in poi: cenone e festa diCapodanno (prenotarsi)

GENNAIO 2012

Domenica 1 - Solennità di MariaSS.ma MADRE DI DIO (45a Giorna-ta Mondiale della Pace):

SS. Messe ore 9,00; 11,00; 18,30

Mercoledì 4 ore 15,30: S. Messa alcimitero

Venerdì 6 - EPIFANIA DEL SIGNO-RE: SS. Messe ore 9,00; 11,00; 18,30.

DICEMBRE 2011Giovedì 8: Sante Messe festive (ore9,00; 11,00 e 18,30); alle 11,00: omag-gio floreale all’ImmacolataSabato 10: Ore 18,00: Accensione dell’albero diNatale e benedizione dei bambinelliOre 21,00: Tombolata prenatalizia acura della Pastorale GiovanileGiovedì 15: Formazione dei catechistiDa venerdì 16 a sabato 24: Novenain preparazione al S. NataleDomenica 18 – ore 19,30: Concerto na-talizio (interverranno: Coro “Sacro Cuo-re”, Coro giovanissimi, Coro adole-scenti e gruppo bambini dell’Oratorio)Martedì 20: Pranzo di fraternità, pergli anziani e per chi vuole stare insie-me aspettando il Natale (salone poli-valente)Sabato 24ore 16,00 – 19,00: ConfessioniNATALE DEL SIGNORESabato 24:Ore 18,30: S. Messa della VigiliaOre 23,30: S. Messa nella Notte Santa

VERSO IL CONGRESSOEUCARISTICODIOCESANOÈ un programma ampio eambizioso quello che, laCommissione diocesanapreparatoria, voluta dal ve-scovo mons. Reali, sta im-bastendo sul progettatocongresso eucaristico dio-cesano (CED). Esso pre-vede tre tempi che ne strut-tureranno il percorso ver-so e durante, dal titolo: “Èil Signore!” (Gv 21,7)Il tempo “lungo”, già av-viato dall’assemblea dio-cesana del settembre scor-so, sarà più consistente daltempo di Avvento, quandoverrà distribuita la pre-ghiera che lo stesso Vesco-vo ha preparato. Tale pe-riodo si caratterizza per l’a-spetto informativo e for-mativo a cura degli ufficipastorali diocesani.Poi, il tempo “medio”, nelperiodo di Quaresima –Pasqua 2012 che prevederàun susseguirsi di eventi, sa-bato dopo sabato, nei varicentri urbani sul territoriodiocesano, con l’interven-to di personalità ecclesia-stiche e civili di respiro na-zionale. Nell’organizzaregli appuntamenti si terrà,grosso modo, la ripartizio-ne dei cinque ambiti delconvegno ecclesiale di Ve-rona (2006), poi ri-presi dal congres-so eucaristiconazionale diA n c o n a(2011). Du-rante tuttoquesto temposi susseguirànelle parroc-chie a turnoun’adorazione euca-ristica continuata a partiredal 26 febbraio in catte-drale a La Storta per chiu-dere il 2 maggio al santua-rio mariano di Ceri.Infine il tempo “concen-trato” che coinciderà conla settimana del congressoeucaristico diocesano dadomenica 3 a sabato 9 giu-

gno 2012. Sarà questo unevento che vedrà coinvoltetutte le compagini eccle-siali di Porto – Santa Rufi-na. In particolare, mentre

nella chiesa del cen-tro diocesano di

Via della Stor-ta, 789 ci saràun’adorazio-ne eucaristi-ca perpetua,negli spazi

attigui e in untendone allesti-

to all’aperto sisvolgeranno mo-

menti di incontro, dibatti-to, festa, musica e altro.Avranno un carattere “po-polare” le due celebrazio-ni eucaristiche di apertura(domenica 3 pomeriggio)e di chiusura sabato 9 seracui seguirà una processio-ne eucaristica fino alla Cat-tedrale.

Su questo progetto tuttisiamo chiamati a credercie impegnarci, dando anzi-tutto, da subito, il persona-le contributo di preghiera,affinché, possiamo viverel’esperienza di fede chemons. Gino Reali suggeri-

sce nell’apposita preghie-ra: “Apri i nostri occhi pervederti e il nostro cuore peraccoglierti; vinci il nostrotimore per parlarti e tra-sforma la nostra esistenzaperché parli di te e dica atutti: È il Signore!” (G.C.)

È possibile ritirare in Par-rocchia il “CALENDA-RIO PASTORALE2011/2012”, che presentatre calendari in uno: quellocivile, quello liturgico(con i vari periodi celebra-tivi, il santo del giorno, lefeste e le solennità) e quel-lo pastorale (con le prin-cipali attività e iniziativeche si svolgeranno nell’ar-co dell’anno pastorale nel-la nostra Parrocchia e inDiocesi). (G.C.)

Buone festività natalizie 2011-12

IHS

È il SignoreCO

NG

RE

SSO

EUCARISTICO D

IOC

ES

AN

O

3-9 G I U G N O 2012

OGNI GIORNO CON LA TUA COMUNITÀ