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omenica 22 feb- braio 2015: una giornata stupenda ha offerto Don Giuseppe Colaci con la sua comunità parrocchiale del “Sacro Cuore” alle religiose Mis- sionarie Figlie del Calvario che, come ha detto lui stes- so nel saluto iniziale, fin dagli inizi hanno accolto, sostenuto e appoggiato questa comunità nascente nella zona periferica di La- dispoli di allora. Ha fatto poi memoria delle prime tre sorelle, un trio vincente: sr Maddalena, sr Agnesina, sr Rosanna. GRAZIE è stata la parola d’ordine che ha risuonato per l’intera giornata. Una Celebrazione Eucari- stica ben preparata con la presenza di Sua Ecc.za DIO CHIAMA ALLA VITA Aprile 2015 - Anno XVII - n° 87 Pasqua Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected] LA PROFEZIA: LETTURA E CONOSCENZA DEI SEGNI DEI TEMPI Gian Domenico Daddabbo RAPPORTO TRA FEDE E RAGIONE a pagina 2 ASSICURARE I PASSI UMANI CON LA SCIENZA DEI SANTI a pagina 3 QUANDO LA SCIENZA SPIRITUALE AIUTA QUELLA RAZIONALE? a pagina 4 LA SCIENZA DI CAPIRE CIÒ CH’È BENE E CIÒ CH’È MALE a pagina 4 LA SCIENZA È CAPIRE CIÒ CHE PIACE A DIO a pagina 5 RUBRICA: SOTTOVOCE a pagina 6 LA VOCE SUL MONDO a pagina 7 24 ORE PER IL SIGNORE a pagina 8 LADISPOLI ONORA I SUOI DEFUNTI a pagina 10 SAN GIUSEPPE PREGA PER NOI a pagina 11 PROGRAMMA SETTIMANA SANTA a pagina 12 al fico imparate que- sta parabola: quando già il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l’estate è vicina; così quando vedete accade- re queste cose, sappiate che egli è vicino” (Mc 13,28- 29), in riferimento al corso naturale delle stagioni, Ge- sù insegna ai suoi discepoli di tutti i tempi a riconoscere i segni di Dio nella storia, fino alla sua manifestazione gloriosa. Prima di Cristo, era spettato ai profeti, da Elia a Giovanni Battista, preparare il popolo alla ve- nuta del Messia, ma non tutti in Israele riconobbero Gesù come il Figlio di Dio, fattosi carne nella pienezza del tempo (Cfr Gal 4,4). Dopo i grandi eventi della redenzione, spetta alla Chiesa portare avanti la segue a pagina 6 Le Sante Messe FESTIVE: Sabato: ore 18,30 Domenica: ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa (Via dei Garofani) FERIALI (dal lunedì al sabato) Ore 8,30 e 18,30 sono in cappella (Via dei Fiordalisi, 14) DIO CHIAMA ALLA VITA CONSACRATA Sr Cristina per le Suore Missionarie Figlie del Calvario DEL S ACRO C UORE DI G ESÙ “D segue a pagina 2 I DONI DELLO SPIRITO SANTO: LA SCIENZA Don Giuseppe Colaci a parola scienza ha due grandi signifi- cati: La scienza, opera della ragione umana che si chiude dentro l’oriz- zonte del mondo, per sco- prirne le leggi e il funzio- namento; e la “scienza”, dono dello Spirito Santo. La prima si ferma al visi- bile, non vuole e non può andare “oltre” e raggiunge- re l’invisibile. Lascia fuori Dio dal suo orizzonte di ri- cerca e genera la tecnica che con i suoi successi tra- sforma il mondo, la vita e la società. La scienza uma- na per molti è un assoluto che non ammette altro, che con il continuo progresso L D segue a pagina 11

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omenica 22 feb-braio 2015: unagiornata stupenda

ha offerto Don GiuseppeColaci con la sua comunitàparrocchiale del “SacroCuore” alle religiose Mis-sionarie Figlie del Calvarioche, come ha detto lui stes-so nel saluto iniziale, findagli inizi hanno accolto,sostenuto e appoggiatoquesta comunità nascentenella zona periferica di La-dispoli di allora. Ha fattopoi memoria delle primetre sorelle, un trio vincente:sr Maddalena, sr Agnesina,sr Rosanna. GRAZIE èstata la parola d’ordine cheha risuonato per l’interagiornata.Una Celebrazione Eucari-stica ben preparata con lapresenza di Sua Ecc.za

D I O C H I A M A A L L A V I T A

Aprile 2015 - Anno XVII - n°87Pasqua

Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www.parrocchia-sacrocuore-ladispoli.it - e-mail: [email protected]

LA PROFEZIA:LETTURA ECONOSCENZA DEISEGNI DEI TEMPIGian Domenico Daddabbo

RAPPORTO TRA FEDE E RAGIONE a pagina 2 ▼

ASSICURARE I PASSI UMANI CON LASCIENZA DEI SANTI a pagina 3 ▼

QUANDO LA SCIENZA SPIRITUALEAIUTA QUELLA RAZIONALE? a pagina 4 ▼

LA SCIENZA DI CAPIRE CIÒ CH’È BENE E CIÒ CH’È MALE a pagina 4 ▼

LA SCIENZA È CAPIRE CIÒ CHE PIACE A DIO a pagina 5 ▼

RUBRICA: SOTTOVOCE a pagina 6 ▼

LA VOCE SUL MONDO a pagina 7 ▼

24 ORE PER IL SIGNORE a pagina 8 ▼

LADISPOLI ONORA I SUOIDEFUNTI a pagina 10 ▼

SAN GIUSEPPE PREGA PER NOI a pagina 11 ▼

PROGRAMMA SETTIMANA SANTA a pagina 12 ▼

al fico imparate que-sta parabola: quandogià il suo ramo si fa

tenero e mette le foglie, voisapete che l’estate è vicina;così quando vedete accade-re queste cose, sappiate cheegli è vicino” (Mc 13,28-29), in riferimento al corsonaturale delle stagioni, Ge-sù insegna ai suoi discepolidi tutti i tempi a riconoscerei segni di Dio nella storia,fino alla sua manifestazionegloriosa. Prima di Cristo,era spettato ai profeti, daElia a Giovanni Battista,preparare il popolo alla ve-nuta del Messia, ma nontutti in Israele riconobberoGesù come il Figlio di Dio,fattosi carne nella pienezzadel tempo (Cfr Gal 4,4).Dopo i grandi eventi dellaredenzione, spetta allaChiesa portare avanti la

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Le Sante MesseFESTIVE:

Sabato: ore 18,30 Domenica:

ore 9,00; 11,00 e 18,30 sono in Chiesa

(Via dei Garofani)

FERIALI (dal lunedì al sabato)

Ore 8,30 e 18,30sono in cappella

(Via dei Fiordalisi, 14)

DIO CHIAMA ALLAVITA CONSACRATASr Cristinaper le Suore Missionarie Figlie del Calvario

D E L S A C R O C U O R E D I G E S Ù

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I DONI DELLO SPIRITO SANTO:

LA SCIENZA Don Giuseppe Colaci

a parola scienza hadue grandi signifi-cati: La scienza,

opera della ragione umanache si chiude dentro l’oriz-zonte del mondo, per sco-prirne le leggi e il funzio-namento; e la “scienza”,dono dello Spirito Santo.La prima si ferma al visi-bile, non vuole e non può

andare “oltre” e raggiunge-re l’invisibile. Lascia fuoriDio dal suo orizzonte di ri-cerca e genera la tecnicache con i suoi successi tra-sforma il mondo, la vita ela società. La scienza uma-na per molti è un assolutoche non ammette altro, checon il continuo progresso

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La scienza

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La VoceSupplemento di:

notiziariodi Porto-Santa Rufina

Direttore responsabile:✠ Antonio Buoncristiani

Direttore editoriale:Don Giuseppe Colacitel. 06 9946738

In redazione:Marisa Alessandrini,Giandomenico Daddabbo,Enrico Frau,Silvana Petti,Maurizio Pirrò, Marco Polidori,Viviana Puglisi,Anna Maria Rospo.

Hanno collaborato:Mauro Coni,Sr Cristina,Anna Grazia Iannaccone.

Stampato su carta riciclata

ecologica da:Printamente s.n.c.Via Aurelia, 668 H - Romawww.printamente.it

Il giornale è stato chiuso il 24 febbraio 2015.

Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 179/2001

Distribuzione gratuita

che la fede, ci dicono chenon tutto ciò che è possibi-le è buono o è bene realiz-zare. Avere il senso del li-mite è proprio dell’uomosaggio. Lo sciocco si credeun “padreterno”! Pertanto, ogni persona ra-gionevole per vivere al me-glio, ha bisogno anche diun’altra “scienza”, donodello Spirito che apre lamente e il cuore al misterodi Dio. Una “scienza” so-vrannaturale. Parlando deldono della “scienza”, laBibbia e la riflessione cri-stiana non rifiutano affattol’accezione comune concui è inteso oggi tale termi-ne, ma gli danno un respiropiù ampio, gli danno l’o-rizzonte della fede.Il profeta Isaia (11,2) peresprimere questo dono usail termine “conoscenza”; enella Bibbia “conoscere”può assumere anche il si-gnificato di “amare” (cfrGn 19,8; Mt 1,25). Effetti-vamente c’è compenetra-zione tra l’amare e il cono-scere. La nostra conoscen-za è sempre impregnatad’amore. Chi ama capiscemeglio, capisce prima, ca-pisce di più. Pensiamo alleintuizioni che hanno lemamme nei confronti deiloro figli; pensiamo aquanto hanno capito di Dioi mistici, esperti nell’ama-re. Se si vuole capire unapersona, bisogna, per pri-ma cosa, amarla. Gli inna-morati si comprendono alvolo perché si amano. An-che nei confronti di Dio ècosì: lo comprendi solo seti innamori di lui. Con ildono della “scienza”, loSpirito Santo accende lanostra mente e il nostrocuore per “conoscere” be-ne, nel modo giusto, Dio etutte le sue creature. Se-guendo l’esempio di Fran-cesco d’Assisi, che fece

oltrepassa tutti i limiti finoa creare il senso dell’onni-potenza. Ma in realtà essanon risponde alle domandeultime: chi siamo, da doveveniamo e dove andiamo?Non dice e non può direnulla sul senso della vita esul nostro destino ultimo.Che cos’è la vita in questaprospettiva? Una parentesifra due nulla: il nulla primadi nascere e il nulla dopola morte. Allora la scienza umana èlimitata com’è limitato chila sviluppa. Essa non puòveramente tutto! Ed ognisua conquista non è dettoche sia necessariamentebuona!  Il buon senso, oltre

straordinaria esperienza deldono della “scienza”. Vistenella loro bellezza e insie-me nei loro limiti, le crea-ture sono suggestivo ri-chiamo di Dio, preziosospecchio di lui per l’uomo.Il dono della “scienza” èdiretto a purificare e raffor-zare il discernimento sueventi, persone e cose: es-sendo creature, non devo-no sostituirsi al Creatore.Benché siano realtà fonda-mentalmente buone, per-ché volute da Dio (cfr Gn1,25.3 1), non sono dei finima dei mezzi. Esse nonpossono dare la felicitàperfetta, piena e definitiva.Questo può farlo unica-mente Dio, che è il fine ul-

continua da pagina 1 I DONI DELLO SPIRITO SANTO: LA SCIENZAtimo, il bene supremo. Nonsi deve quindi permettereche le creature si impadro-niscano del nostro cuore,rendendolo schiavo. L’ope-ra di discernimento, data lanostra fragilità e pochezza,può spaventarci; a darciaiuto viene lo Spirito Santocon il dono appunto della“scienza”.Grazie a tale dono specialesaremo in grado di com-prendere quali grandi coseha compiuto e continua acompiere il Signore dellavita che, attraverso il mi-stero pasquale, realizza ciòche nessuna scienza e tec-nica del mondo è in gradodi realizzare: la vita oltrela morte.

l rapporto tra fede eragione è stato sem-pre oggetto di stu-

dio, analisi e discussioneper filosofi e teologi diogni epoca. Già nell’anticaGrecia, dove è nata la filo-sofia, due grandi filosofipagani come Platone edAristotele teorizzano checon l’uso della ragione siarriva a capire l’esistenzadi un mondo trascendente,verso il quale tende quellovisibile. Entrambi ipotizza-no la presenza di un Esseresupremo, il quale per Pla-tone è “l’Idea”, vero pro-getto e modello dell’esi-stente,che è imperfetto, eper Aristotele è “l’Atto Pu-ro”, causa iniziale di ognimovimento e meta finaleverso cui tutto volge. Neiprimi secoli del Cristiane-simo, è l’impostazione pla-tonica che ispira molti pen-satori cristiani, fra i qualiSant’Agostino, vescovo, fi-losofo e teologo, le cui ri-

flessioni influenzano, permolti secoli, il pensieroteologico e filosofico dellaChiesa. Egli sintetizza lasua teoria su questo temacon le parole: ”Credo percomprendere, comprendoper credere”. Più precisa-mente, secondo la conce-zione agostiniana, fede eragione si intrecciano e sicompletano vicendevol-mente, poiché entrambeprovengono da Dio. Quindiper capire la Verità non ba-sta la sola fede, come nonbasta la sola ragione, ma ènecessario l’apporto siadell’una che dell’altra. Neltredicesimo secolo, un altrogrande filosofo e teologo,San Tommaso d’Aquino,elabora la sua riflessionesull’argomento ispirandosial criterio aristotelico. An-che San Tommaso conside-ra strettamente connesse lafede e la ragione, ma su-bordina la seconda alla pri-ma, poiché ritiene la scien-

RAPPORTO TRA FEDE E RAGIONEEnrico Frau

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a persona che si èsentita aiutata daDio a superare il

male, sente il bisogno disapere con quali mezzi evi-terà ciò che forma l’ogget-to della sua paura, e potràtrovare ciò che deve ama-re. Lo Spirito Santo vienein suo aiuto; e le portaquanto desidera, diffon-dendo in essa il dono dellascienza. Con questo donoprezioso, le appare chiara-mente la verità, capisce ciòche Dio domanda e ciò cheDio riprova, ciò che deve

cercare e ciò che deve fug-gire. Senza la scienza divi-na, con la nostra vista cor-ta, rischiamo di perderci, acausa del male che troppospesso oscura in tutto od inparte l’intelligenza dell’uo-mo. Queste ombre, primadi tutto, provengono dalfondo di noi stessi, cheportiamo ancora le traccetroppo reali della nostraesperienza negativa. Esse,ovvero le ombra, hannoanche, come causa, i pre-giudizi e le massime delmondo, le quali, ogni gior-

no, falsano per-sone, che pur sicredevano fra ipiù sani, l’azio-ne del male,viene quindiesercitata ingran parte conlo scopo di cir-condare la no-stra vita dioscurità, o diperderla conl’aiuto di falsimiraggi. La fede, che ci èstata infusa nel Battesimo,è la luce dell’anima nostra.Per mezzo del dono dellascienza, lo Spirito Santo fanuovamente luce, questavirtù di luminosi raggi, attia dissipare il male. Si

schiarisconoallora i dubbi,svanisce l’er-rore, e la ve-rità appare intutto il suosplendore. Sivede ogni co-sa sotto la suavera luce, cheè quella dellafede. Attraver-so questa luce,si scoprono i

deplorevoli errori che sidiffondono per il mondo,che seducono un gran nu-mero di persone, e forseanche noi stessi siamo statia lungo le vittime. Il donodella scienza ci rivela il fi-ne che Dio si è propostonella creazione, quel fine,all’infuori del quale, gli es-seri non saprebbero trovarené il bene, né il riposo. Ciinsegna l’uso che noi dob-biamo fare di ciò che ci cir-conda e che ci è stato dato,non per essere uno scoglio,ma per aiutarci nel cammi-no verso Dio. Manifestan-doci così il segreto dellavita, la nostra strada diven-ta sicura, non esitiamo più;e ci sentiamo disposti a ri-tirarci da ogni via che nonci conduce verso tale fine.Da essa viene quella fer-mezza, quella sicurezzadella condotta cristiana.L’esperienza può mancarequalche volta, e il mondosi meraviglia all’idea deipassi falsi che sono da te-mere; ma il mondo pensadi farcela senza il donodella Scienza. “Il Signoreconduce il giusto per le vierette, e per assicurare i suoipassi gli ha dato la Scienzadei Santi” (Sap 10,10).Questa lezione ci viene da-ta ogni giorno. Il cristiano,per mezzo della luce diDio sfugge a tutti i pericoli,e, se non ha esperienzapropria, ha quella di Dio.

ASSICURARE I PASSI UMANICON LA SCIENZA DEI SANTIAnnamaria Rospo

La scienza

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za umana non ingrado di dimostrareciò che è stato rive-lato divinamente,che si deve credereesclusivamente perfede. Vi sono co-munque altri aspettidella teologia che lascienza può ap-profondire e cono-scere razionalmen-te. Per questo, se-condo il Santo aqui-nate, il corretto usodella ragione nonpuò portare a con-clusioni che contra-stano con i contenu-ti della fede, ma de-ve collaborare con que-st’ultima. Nel corso dei se-coli non sono mancati casidi contrasto tra fede e ra-gione, se pensiamo adesempio alla vicenda delGalilei. A questo propositoSan Giovanni Paolo II ri-conosce che in certi casisono stati commessi deglierrori da parte della Chiesae, nella Lettera Enciclica“Fides et Ratio”, esprime

ampiamente il suo pensierosull’argomento, sostenendoche tra scienza umana e fe-de cristiana non vi è con-flitto ma totale armonia.Un concetto che riassumenella metafora inizialedell’enciclica, in cui fede eragione sono descritte co-me due ali con le quali lospirito umano vola verso lacontemplazione della ve-rità. Fede e ragione, cioè,

devono collaborarefra loro, senzaescludersi, per la ri-cerca della verità.Spiega così il Papache la fede in quan-to tale non va accet-tata ma pensata dal-l’intelletto umano,poiché prima è in-dispensabile cono-scere e comprende-re razionalmente ilsuo oggetto, che so-no le verità rivelate.Se la razionalità hanecessità di ricerca,si deve proseguirecon la sola fede, inattesa che la ragione

dia il suo riscontro. Quindi,continua il Papa, si devecurare la fede con l’usodella ragione, per resisterealle insidie relativiste e ni-chiliste presenti nella so-cietà moderna. Per il cre-dente, pertanto, la ragioneè un aiuto che perfezionala sua fede, perché gli dàuna penetrante intuizionedel mistero della Rivelazio-ne, avvenuta con Gesù.

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La scienza

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conosce il metodo ma qua-lora dovesse disconoscerneil significato genererebbecose pericolose. Basti pen-sare all’energia liberatadall’atomo che se utilizzataper scopi utili al genereumano è certamente unacosa buona ma viceversase usata per scopi belliciacquisisce un enorme po-tere distruttivo. Dunque lascienza può divenire peri-colosa se priva della sag-gezza della spiritualità. In-vero anche la spiritualitàsenza raziocinio divieneottusa, intollerante, dogma-tica e cieca, diviene cioèfondamentalismo. E questoconduce allo scontro. Laspiritualità non può fare dasola, ha bisogno del pen-siero razionale per evitareil conflitto e la scienza ne-cessita di spiritualità peracquisire senso e scopo.

a storia dell’uomo ècostellata di episodie di epoche in cui

scienza e spirito sono statiin aperto conflitto. Senzaandare troppo lontano bastipensare a Giordano Brunofinito al rogo o a GalileoGalilei che dovette ritratta-re, pena la morte, la suateoria eliocentrica. Nellanostra visione occidentaledel mondo ragione e fede,scienza e spiritualità spessosono stati visti come oppo-sti sebbene, in realtà sianocomplementari. In effetti lascienza è interessata solo aciò che è misurabile e ra-zionalmente spiegabile ol-tre che dimostrabile. Tuttoquello che non rientra intali parametri, per la scien-za, non esiste e, quindi,

non è importante. Ma, nelcontempo, non è possibilemisurare i sentimenti conla stessa metodologiascientifica sia si tratti diamore, amicizia, pietà oquant’altro. Pertanto se nededuce che ci sono coseche regolano le relazioniumane che non è possibilemisurare ma che sono al-trettanto importanti. Lamateria, e dunque l’uomo,sono espressione del mon-do visibile, sarebbero ina-nimati se non fluisse al lo-ro interno lo spirito confe-rendo dinamica e dunquepossibilità di relazione conl’altro. La scienza senzaspiritualità è priva, perciò,di moralità e dunque di va-lori che conferiscono di-gnità all’uomo. La scienza

ta di razionalità non portain sé valori come l’umiltà,la generosità e la fraternitàinnati nella dottrina cristia-na perché donati da Dioper mezzo del suo amoregratuito e misericordioso.Solo Dio, chiamandocisuoi figli, è in grado diconferirci quella dignitàche nessuna circostanzapuò annullare e diminuire.Chiunque sia disposto adessere salvato da Dio mi-surerà il valore della per-sona non dai beni materialima dal suo valore intrinse-co. La scienza della mente,dunque, non basta per faredella vita un’esperienzagioiosa ma abbandonando-ci alla scienza del cuore sa-remo beati anche in mezzoalle tribolazioni.

QUANDO LA SCIENZA SPIRITUALE AIUTA QUELLA RAZIONALE?Maurizio Pirrò

L

cienza” è la parolapreferita dell’uma-nità post-illuminista.

Il suo orgoglio, la sua tra-cotanza. Questa follia distudiare tutto, capire tutto.Come sono ridicoli, questiscienziati che parlano congrande serietà e competen-za dell’universo. Non nesanno niente purtroppo!Possiamo solo perderci,nella vastità del mistero diDio! Siamo solo dei bam-

bini, che coi nostri gessetticolorati cerchiamo di farciun’immagine del mondo.La conoscenza stessa è im-possibile: chiamare un gat-to “gatto” non ci dice infondo nulla di ciò che èdavvero. Lo stesso vale perla morale, la scienza del be-ne e del male. Saper discer-nere è un dono che vienedall’alto. Pensare la cosagiusta, fare la cosa giustasono azioni della grazia at-

LA SCIENZA DI CAPIRE CIÒ CH’È BENE È CIÒ CH’È MALEMauro Coni

“S

LA SCIENZA DELLA MENTEE LA SCIENZA DEL CUORESilvana Petti

lcuni ambienti dellasocietà modernaspesso manifestano

fortemente la presunzionedi costruire il proprio futu-ro in modo indipendenteed egoistico condizionatidal mito del progresso.Purtroppo numerose sonole esperienze fallimentarile quali non hanno tenutoconto del frequente scetti-cismo e della dolorosa dif-fidenza delle istituzionipreposte al sostentamentomorale e materiale dell’uo-mo nonché della famigliain particolare. Le nuovegenerazioni sono state de-fraudate dei loro sogni eprogetti per mezzo dei qua-li si alimenta la propria esi-

stenza e si costruisce ilproprio futuro. Ma nulla èperso se l’uomo ha il co-raggio di alzare gli occhi alcielo comprendendo cosìdi non essere solo. Dio hainviato il Figlio predilettosu questa terra per rivolu-zionare la visione pessimi-stica del destino dell’uo-mo. I Vangeli sono colmidi episodi che dimostranocome egli abbia teso la ma-no a chiunque sia statoumiliato dal peccato e dallasofferenza. Attualizzando:tutti noi, quotidianamente,viviamo l’esperienza diffi-cile di dover scegliere trail bene e il male, tra il giu-sto e l’errore e non basta lascienza della mente, scevra

da sentimenti e emozioni,ad indicarci la giusta via.Viceversa, riscoprendo ivalori cristiani, custoditinel nostro cuore, trovere-mo la soluzione del proble-ma. La scienza che muovela mente pur essendo dota-

A

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La scienza

onsideriamo insie-me una delle defini-zioni che vengono

comunemente offerte discienza: “È il settimo donodello Spirito Santo e, nellaBibbia, è sinonimo di co-noscenza e di amore totaleverso Dio. Se conosci Diovedi le persone e le cose inrelazione con Lui. L’amoreper le creature derivadall’amore per il Creato-re.…”Ne consegue, quindi, chela scienza è un dono spe-ciale di Dio, che consentela conoscenza della sua ve-rità e coloro che l’hanno ri-cevuta non solo ne apprez-zano i contenuti, ma sonoanche in grado di cogliereed apprezzare la bellezza ele sfumature del progettodel Padre, a cominciaredalla spettacolarità delcreato, che egli ha volutodonarci per metterlo a no-stra completa disposizione.Cercando di rappresentarlacon un’immagine più chia-ra, la scienza può essereparagonabile ad una “luceinteriore”, una “lanterna”

con la quale chiediamo alSignore di illuminarci, peressere in grado di osserva-re meglio cose e situazioni- quasi come attraverso isuoi stessi occhi - e di gui-darci nelle nostre scelte; diconsigliarci lungo tutti ipassi del nostro cammino,affinché siamo in grado diinterpretare correttamenteil suo volere, per unifor-marci ad esso ed orientaremeglio il nostro agire. E sarà proprio quest’aiutosuperiore, ottenuto attra-verso la preghiera e l’invo-cazione del suddetto dono,a fornirci la capacità di co-noscere e comprenderemeglio le cose del mondo,ad usarle per il bene, pertentare di avvicinarci aDio. Ciò potrà avvenire intutti i campi della nostraesistenza, a partire dal rap-porto con noi stessi, chedovrà presupporre il mede-simo Amore che ha solle-citato la creazione, ram-mentandoci il rispetto chedovremmo avere per la no-stra persona - ad esempio- in quanto esistente pro-

prio per precisa volontà diDio (il corpo, si dice, è iltempio della nostra animae, come tale, bisogna pren-dersene cura); per la vitaricevuta in dono che, comeogni regalo, va apprezzatae tenuta nella giusta consi-derazione (il negarla equi-vale a non apprezzare e,quindi, rifiutare il dono dicui si è stati destinatari); esempre tale aiuto invocatoverrà in nostro soccorsoper aiutarci a regolare edinterpretare meglio il no-stro rapporto con gli altri(nel matrimonio, nella vitasociale, lavorativa o altro),ecc…Ma credo sia proprio nel-l’osservazione del creatoche si rendono più facil-mente visibili i quattrofrutti principali dell’inter-vento della scienza: l’am-mirazione, lo stupore, lacontemplazione e la rifles-sione!È impossibile rimanere im-passibili alla magnificenzadi quanto ci circonda, cheè stata pensata per noi dalprincipio dei tempi! Ed inquante occasioni ci saràstata di conforto e conso-lazione, quando il pesodelle avversità sembravaeccessivo da sostenere…Noi Ladispolani, ad esem-pio, abbiamo ricevuto ilgrande privilegio di potervivere accanto al mare, unelemento naturale che, co-me l’essere umano, sembrasoggetto ai cambiamentid’umore ed è capace di of-frire grande compagnia,grazie a quel suo incessan-te “respiro” delle onde chelo rende quasi “animato”!Ma solo un animo sensibi-le ed “illuminato” dall’a-more è in grado di perce-

pirlo come tale ed ammi-rarlo con occhi stupiti,piuttosto che passarvi ac-canto con indifferenza,senza nemmeno notarlo; equante volte, allo stessomodo, avremo gioito, con-sapevolmente o inconscia-mente, del meravigliosodono della vista, che cirende possibile contempla-re le bellezze della natura?E che dire dell’arte, dellescoperte scientifiche, me-diche, del progresso, in ge-nerale..?!Ma è sufficiente avere oc-chi vedenti per osservarecon stupore e gratitudine ilmondo circostante?!Ho notato più volte, neltempo, che molti di noiguardano distrattamenteciò che hanno intorno, mapochi osservano realmente,riconoscendo e ringrazian-do la mano suprema che hadisegnato e scelto per noiforme e colori così armo-niosi e si privano, quindi,di questa grande gioiadell’anima assolutamentegratuita!In breve, credo che lascienza sia quel qualcosache ci permette di osserva-re e di “vivere” momenti,situazioni, realtà con il me-desimo stupore ed entusia-smo di un bambino, e checi consente di interpretareed uniformarci al volere diDio, per fargli cosa gradita;così come credo che inogni bellezza, in ogni con-quista, progresso, rapporto,in ogni percorso di vita, siafacilmente riconoscibile laguida e la “mano” del Pa-dre celeste che, quotidia-namente, cerca di indicarcii suoi “gusti” attraversoquanto ci “propone” edispira…Impariamo a “leggere” trale sue “note”, indossando“occhiali” di scienza spiri-tuale!

LA SCIENZA È CAPIRE CIÒ CHE PIACE A DIOViviana Puglisi

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traverso di noi. La volontàumana non c’entra. La vo-lontà deve solo abdicare ase stessa, e far fare alla Vo-lontà di Dio. Se viviamoaccanto a lui, lui è in noi enoi in lui, l’idea del malepian piano si estingue dasola, come una febbre chepassa. La luce allontana ildesiderio stesso dell’om-bra, il pensiero dell’ombra.Siamo assorbiti da lui, dalcercarlo in tutte le cose.Non dobbiamo più preoc-cuparci del vecchio compa-gno di viaggio, ridotto or-mai a un povero clown le

cui boccacce hanno smessodi interessarci. E quandoraccoglierà le forze persferrarci un attacco allespalle, affidiamoci al Si-gnore. Lui ci darà le risorseper difenderci e resistere.Non c’è niente da capire. Ilmistero è la cosa più bella,fonte di infinita meraviglia.Pensiamo allo splendidoistinto dei santi: hannotrionfato in questa vita ter-rena senza dover studiarlao comprenderla. Quel su-perbo istinto è l’azione diDio nell’uomo, la presenzadello Spirito Santo.

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inquanta sfumaturedi guerra… Libia,Siria, Afghanistan,

Pakistan, Congo, Sudan,Ucraina, Iraq, Nigeria, eanche quella cruentissimain Israele e Palestina.Naturalmente, da questoelenco mancano molte al-tre zone, anch’esse forte-mente coinvolte in agita-zioni, che però non si defi-niscono guerre, ma “con-flitti armati”.Si, perché c’è una differen-za di sfumatura, appunto. Si definisce guerra l’even-to armato che registra piùdi mille vittime annue. Tut-ti gli altri, se non raggiun-gono questa cifra, sonosemplicemente conflitti ar-mati, che pur sempre morteprocurano. E’ una sfuma-tura, certo, e non è un pic-colo particolare, che ci diceperò che iI mondo intero èin guerra.Mai, dalla fine della secon-da guerra mondiale, lo èstato come oggi.E la consapevolezza chenel mondo si sta vivendouna emergenza globale, èinversamente proporziona-le al bombardamento me-diatico al quale si è sotto-posti quotidianamente. Co-sì, tanto più l’informazio-ne è capillare, tanto più cisi allontana dalla lettura deifatti per quello che real-mente sono. La guerra, unacosa brutta, devastante,drammatica, infausta, dia-bolica, diventa, per assur-do, anche necessaria, intel-ligente, inevitabile, giusta,a volte addirittura “santa”.Così, a poco a poco, i no-stri piedi non calcano più isentieri indicati da Isaia esfuma, man mano, la visio-

La scienza

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e diveniamo “segno di con-traddizione” (Cfr Lc 2,34),profezia viva e costruttoridi una memoria comune alivello ecclesiale e civile, apartire da noi giovani, futu-ro della Chiesa e del mondoo “sentinelle del mattino”,come San Giovanni PaoloII ci chiamò. Nostro esem-pio massimo è Maria, chenel Magnificat (Cfr Lc1,46-55) loda Dio per i be-nefici a lei donati nella suastoria personale e poi perquelli nella storia d’Israelee del genere umano. Allascuola di Maria, impariamoa leggere i segni dei tempi,infatti la Madre è ancora inmezzo a noi, in questo mo-mento storico, per guidarcie prepararci a una grandebattaglia. Fino alla primametà del ‘900, il movimen-to in massa di giovani dauna nazione all’altra presa-giva guerra, oggi l’incuboè tornato con i “foreign fi-ghters” in viaggio verso laSiria, l’Iraq e la Libia perunirsi ai jihadisti; cionono-stante la croce e l’icona ma-riana delle GMG portanotuttora il messaggio di pacee speranza attraverso le na-zioni e i continenti, in unmondo lacerato da guerre,discordie e persecuzionicontro la Chiesa, così leGMG continuano a esseresegni profetici della pacenel mondo. In questo mo-mento di attacchi epocalicontro i valori umani e lafede, siamo invitati a guar-dare all’esempio della Po-lonia la quale, meglio diogni altro paese dell’EstEuropa sotto il sovietismo,seppe conservare la suaidentità e la sua fede, oggiviva più che mai, per cui ilfatto che Papa Francesco hascelto Cracovia, come pros-sima tappa della GMG,beh, non è di certo un caso.

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famiglia e del valore dellavita, ma non sono da sotto-valutare neanche i casi incui i sostenitori del relati-vismo usano le falsificazio-ni storiche montate a partiredall’illuminismo come ar-mi contro di noi. Dall’altraparte, il contributo di storicidei nostri giorni nella risco-perta della vera storia dellaChiesa è segno di grandesperanza. Penso ad AngelaPellicciari, impegnata inuna profonda revisione delRisorgimento italiano; aimedievalisti americano ebritannico Paul Crawford eThomas F. Madden, il cuiimpegno di riflessione e ri-cerca ha dimostrato che lecrociate furono, non guerredi conquista, bensì battagliein difesa dei cristiani e dellacristianità in Medio Orientecontro gli invasori maomet-tani; allo stesso modo lostorico Giampaolo Pansaha smontato una linea dipartito su fatti recenti, comela resistenza, che preferiscericordare certi morti piutto-sto che altri. Anche moltigiornalisti fanno la loro par-te nella ricerca della verità.Fra i tanti, mi piace ricor-dare Oriana Fallaci (1929-2006), che seppe cogliere isegni dei tempi meglio dichiunque altro, pur non es-sendo credente: mise inguardia l’Occidente dalpensiero relativista e dall’i-slam, in più indicò il cristia-nesimo come ultima àncoradi salvezza e il Papa comeguida spirituale e moraleper tutto il mondo. Quantoavviene oggi ci confermache Oriana aveva ragione.La testimonianza di storicie giornalisti a favore dellaverità deve interpellarci af-finché, guardando la nostrastoria alla luce di Gesù cro-cifisso, morto e risorto, cu-stodiamo la nostra identità

missione profetica dell’an-nuncio, specialmente orache l’attuale crisi di fede cimette davanti a sfide senzaprecedenti, in quanto ci tro-viamo minacciati: da unaparte dall’imperialismoislamista e dall’altra dal co-lonialismo gender. A partiredal Concilio Vaticano II, laChiesa ha sentito partico-larmente forte il dovere diimpegnarsi nella lettura deisegni dei tempi. Malgradola grande lezione del Con-cilio, che ha riscoperto inpiena regola la tradizioneevangelico-apostolica, an-cora oggi non pochi cristia-ni si lasciano trasportare daventi d’ideologie del mo-mento, frutto di un’impo-stura anticristica partita daun’élite d’intellettuali del‘700 per montare in mezzoa noi. Alla luce delle profe-zie bibliche e mariane, i Pa-pi degli ultimi decenni han-no fatto un’analisi accuratadi questa impostura che di-strugge la fede, tanto chePapa Benedetto XVI sotto-lineò una volta l’urgenza dirievangelizzare l’Europa ePapa Francesco, raccoltal’eredità dei suoi predeces-sori, ha definito la Chiesacome “ospedale da cam-po”. Nel suo romanzo “Ilpadrone del mondo”, am-bientato nel tempo dell’An-ticristo, Robert Hugh Ben-son (1871-1914) profetizzasorprendentemente questospirito di mondanità che stamettendo noi cristiani inuna posizione scomoda,tentando d’indurci a vergo-gnarci di noi stessi, dellanostra identità e della nostrastoria, in nome di un falsorispetto. L’attacco più gravedella “colonizzazione ideo-logica” si realizza ora so-pratutto attraverso leggiscellerate, volte alla distru-zione del matrimonio, della

continua da pagina 1 LA PROFEZIA: LETTURA E CONOSCENZA DEI SEGNI DEI TEMPI SottoVOCE RUBRICA

di Marisa Alessandrini

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La Voce sul mondo

Atomiche

Una follia galattica che po-tremmo descrivere con leparole di Norberto Bobbio:“Ho letto in un recente di-scorso di Gorbaciov che il95% degli armamenti nu-cleari potrebbero essereeliminati da USA ed URSSsenza alterare minimamen-te l’equilibrio delle loroforze”. Trattasi di una “lo-gica folle”.

Power

I politologi più avveduti,più qualche nostro redatto-re come Galtung, sonostraconvinti che per usciredagli attuali 36 conflitti ar-mati bisogna cambiare as-setto nelle Istituzioni Inter-nazionali. Quindi, giustoper fare un esempio, via i5 vincitori della secondaguerra mondiale e dentro irappresentanti di 5 organiz-zazioni regionali: UnioneEuropea, Unione Africana,Organizzazione Stati Afri-cani, Organizzazione (tuttada creare) tra gli Stati Asia-tici e la Lega Araba. In mo-do che siano rappresentatetutte le culture/regioni/re-ligioni.Oppure introdurre pressol’Assembla Generale unvoto ponderato in base allapopolazione in modo taleche San Marino non contiproprio come il Brasile.Ebbene; se non riequili-briamo, e presto, la rappre-sentanza politica sarà gio-

FOLLIE UMANEDal mondo all’Italia unimondo.org - febbraio 2015

coforza impossibile chenon vi siano reazioni “fuoricontrollo” da chi non sisente rappresentato. Se nonvogliamo lasciare il postoa tavola dobbiamo, perlo-meno, aggiungervi nuovesedie.

Cibo

Al mondo ci sono 800 mi-lioni di affamati ed 1 mi-liardo in sovrappeso. È sta-ta proposta una tassazionead hoc sugli alimenti ec-cessivamente calorici, ilcosiddetto junk food. Mapoi, non se n’è fatto nulla.Chissà perché? In mediauna famiglia italiana butta49 kg di cibo, complessi-vamente vengono sprecati1,19 milioni di tonnellatedi alimenti. In termini eco-nomici questo corrispondea circa 7,65 miliardi di euro(316 € per famiglia). E trai paesi occidentali non sia-mo nemmeno i peggiori.

Europa

Dopo la moneta va fatta laspada. Invece continuiamoa sperperare denari in ognistato nazione dei 28 checompongono l’Europa.Un’assurdità. L’Italia spen-de 23 miliardi di euro perdifendersi dal mondo inte-ro. Se poi esiste un proble-ma ai nostri confini, comela guerra dei Balcani ha di-mostrato più volte, l’Euro-pa chiede aiuto agli StatiUniti. La Comunità euro-pea di difesa (CED) fu unprogetto di collaborazionemilitare tra gli stati europeiproposto e sostenuto dallaFrancia e precisamente dalprimo ministro René Ple-ven con la collaborazionedell’Italia di Alcide De Ga-speri nei primi anni ‘50.Poi fallì perché la Franciadecise di agire da sola.Proprio come abbiamo vi-sto in Libia, destabilizzan-

dola. Lo spreco infinitos’estende anche ai servizisegreti e l’attentato a Parigidimostra che siamo un co-labrodo. O rispondiamo as-sieme o non rispondiamo.

Mediterraneo

Il nord Africa è un paradi-so. L’abbiamo prima bom-bardato e destabilizzato perbuttare giù Gheddafi e Mu-barak senza peraltro averealternative alcune ed oggici troviamo l’Isis armatoda noi stessi alle porte dicasa. Alla cooperazione eu-romediterranea non abbia-mo mai creduto tant’è chegli stati si trovano, oggi,impotenti davanti al proli-ferare delle mafie che fan-no affari con il traffico mi-granti; al di qua ed al di làdel canale di Sicilia. Tuttoviene affrontato in una lo-gica emergenziale e mai,seppure la cosa duri da de-cenni, in termini politici eprogrammatici. Purtroppo,in fondo al mare, ci stannoquasi 30.000 persone. Do-po Srebrenica un’altra ontaeuropea. Mogherini se cisei batti un colpo.

Italia

Il mondo è in fiamme e l’I-talia si prende a pugni inparlamento. Purtroppo sufutilità. Per fortuna ai suoiconfini v’è un Sovrano diun piccolo Stato che hacreato 20 nuovi cardinaliinvitandoli a essere esem-pio di carità e a non covaredentro rancore verso nes-suno. Ciò di cui abbiamobisogno tutti.

ARABIA SAUDITAContro l’estremismo islamicooccorre una riforma dell’inse-gnamento religiosoAsiaNews - febbraio 2015Il grande imam di Al-Azhar, la più autorevoleuniversità del mondo isla-mico sunnita, ha dichiaratoche è urgente una radicaleriforma dell’insegnamentoreligioso fra i musulmaniper contenere la diffusionedell’estremismo religioso.Parlando a un seminario te-nutosi alla Mecca sul tema“L’islam e la lotta contro ilterrorismo”, Ahmed al-Tayeb ha sottolineato chel’estremismo è prodotto dauna “cattiva interpretazio-ne del Corano e della sun-na [gli insegnamenti delprofeta]”. “Vi è stataun’accumulazione storicadi tendenze estremiste”,che hanno portato alcunepersone ad abbracciare unaforma errata dell’islam.“L’unica speranza per re-cuperare l’unità della na-zione musulmana [um-mah] - ha aggiunto - è dicontrastare in scuole e uni-versità questa tendenza abollare i musulmani comemiscredenti”.Per tutto ciò il grandeimam ha suggerito l’intro-duzione di uno specialecurriculum di studi per cor-reggere “concetti falsi eambigui”. Egli ha ancheproposto una conferenza diaccademici musulmani perrafforzare i valori comunidell’islam, per educare i fe-deli di ogni Paese a prati-care quanto deciso.

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Attività

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Papa Francesco, nelMessaggio per laQuaresima 2015,

così scrive: “In primo luogo, possiamopregare nella comunionedella Chiesa terrena e cele-ste. Non trascuriamo laforza della preghiera ditanti! L’iniziativa 24 ore peril Signore, che auspico sicelebri in tutta la Chiesa,anche a livello diocesano,nei giorni 13 e 14 marzo,

vuole dare espressione aquesta necessità della pre-ghiera”.Anche la Parrocchia delSacro Cuore di Ladispoli havoluto aderire a questo invi-to, sentendo l’afflato spiri-tuale che univa tutte lecomunità cristiane delmondo.Pertanto da venerdì 13marzo alle ore 12,00 fino asabato 14 alle 12,00, i varigruppi parrocchiali hanno

24 ORE PER IL SIGNORE

Ecco alcune testimonianze sull’esperienza vissuta:

Passicurato una presenzadavanti al Santissimo Sacra-mento esposto in formasolenne. Ma assieme ad essitante persone hanno volutopregare per la pace nelmondo e la propria conver-sione del cuore.Un ringraziamento e tantalode a Dio per la rispostagenerosa delle realtà pre-senti: centro di ascolto, cate-chisti, gruppo rondinelle,gruppo famiglie, gruppidella pastorale giovanile,gruppo missioni, coro Sacro

Cuore, comunità Gesù risor-to, rinnovamento nello Spi-rito (che ha coperto i turnidella notte), capi scout, l’a-postolato della preghiera, igruppi di catechismo delsabato, la caritas. Grazie per la bella preghie-ra vissuta. Durante tutto iltempo sono stati a disposi-zione per le confessioni, donAdrian, don George e donGiuseppe che hanno per-messo alla misericordia diDio di fluire abbondante neicuori di tanti.

Davanti al Santissimo hovissuto due ore di pace ebenessere. (AnnaLory N.)

––––––Da un po’ di tempo davantial Signore mi commuovofacilmente e mi viene dapiangere pensando allenostre piccolezze. Ma ierinel colloquio personale cheho avuto con Gesù, nei varimomenti di riflessione, hopercepito e condiviso conLui la gioia di sentirmicoinvolta nella comunità,nella preghiera e di avver-tire quel sentimento profon-do e bello della fratellanza. (Lorenzina DS.)

––––––Oggi per la prima volta misono fermata più a lungodavanti al Santissimo. Adire il vero mi sono sentitarapita tanto d’avere ununico desiderio: rimanerelì. L’emozione è stata dav-vero grande: Lui immensoed io poca cosa. Ho avver-tito di essere dinanzi ad unmiracolo unico ed irripeti-bile: la sua presenza nel-l’Eucarestia. (Silvana P.)

––––––Grazie per il bel momento. (Nadia A.)

––––––Ave Maria,buonasera Don Giuseppe. Volevo ringraziare te, peraver dato la possibilità dipoter partecipare alle 24H

con il Signore.Ringrazio Luciano e tuttala comunità perché ognunocon il proprio meravigliosoSì, ha risposto a questoimmenso invito del SantoPadre all’UNITA’ di pre-ghiera. Grazie.Uniti Nella Preghiera comechi va alla Vittoria e tornacon il TRIONFO.Dio Vi Benedica. (Elisabetta LC.)

––––––Mi diventa difficile descri-vere una serata così coin-volgente davanti al Signorepresente nell’Eucaristia.Allora mi piace ripetere leparole, semplici e belle, diuno dei canti pregati:“Adoro te fonte della vita,adoro te Trinità infinita”. (Maddalena I.)

––––––Appena sono entrata incappella e ho visto il Signo-re esposto, questo mi ha

suscitato una grandegioia… l’ho visto adornatocome un Re.. avvolto di undrappo d’oro, sul suo tronoche regnava nel cuore diciascuno di noi. Ma allostesso tempo umile e fragi-le, bisognoso anche Lui diessere amato a sua volta datutti noi… (Alessandra DM.)

––––––L’adorazione è stata per noiun tempo d’incontro perso-nale con Gesù che ha riem-pito i nostri cuori di gioiae di speranza, ma anche unincontro condiviso con lacomunità che ci ha nutritodi amore fraterno, tanto dapercepirci una cosa sola inLui; tante voci un solocanto. (Biagia M. e Anna C.)

––––––Per noi sono state due oreindimenticabili pregando ecantando davanti a NostroSignore Gesù Cristo, nostra

vita, nostra gioia, nostrasperanza. (Enrico F. ed Ada C.)

––––––La preghiera, arma poten-te per rimuovere l’indiffe-renza del mondo. Comin-ciamo da qui. (Marisa A.)

––––––Il Santo Padre ha chiamato.Un appuntamento impre-scindibile il suo: 24 ore dipreghiera davanti al Santis-simo Sacramento, insiemea lui, e… le confessioni. Non ha voluto solo me, maha chiamano a raccolta icristiani dell’intera Chiesauniversale. Ecco, il mondoprega con il Papa! Altre volte sono stata inadorazione davanti a GesùSacramentato, ma questavolta era speciale, perchésapevo, che come me,milioni di cristiani avreb-bero fatto la stessa cosa.Guardavo i volti di queifedeli che in quel momentocondividevano con me que-sta esperienza. Occhi pienidi speranza; preghiere incerca di conforto; intimipensieri che chiedono pace;ma Gesù era lì, e ognuno dinoi sapeva che il nostro nonera un semplice monologo,ma un dialogo in cui Lui cichiedeva semplicemente diaprire il cuore e stare in suoascolto. Così è stato. Adorare il Corpo di Gesù èun grande privilegio che civiene dato, se poi siamo in

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Attività

tanti, lo è ancora di più.Grazie Papa Francesco,guida importante per ognu-no di noi! (Maria Antonietta F.)

––––––In occasione delle “24 oreper Signore” indette dapapa Francesco la comunitàparrocchiale si è raccolta inpreghiera dalle ore 12,00 divenerdì alle ore 12.00 disabato, vegliando il Santis-simo Sacramento 24h nostop anche di notte a turna-zione tra i vari gruppi dellaparrocchia. Io ho fatto visi-ta al Santissimo espostodue volte, venerdì sera esabato mattina fino allachiusura delle 24 ore. Perme era la prima esperienzadi adorazione nella mia vitae devo dire che è stata un’e-sperienza davvero incredi-bile molto emozionante.Venerdì sera poi è statomolto suggestivo, la cap-pellina gremita di personeraccolte in preghiera, insilenzio, con il cuore rivoltoal dialogo con Cristo.Venerdì sera il silenzio èstato intervallato da canti epreghiere una in particolaremi ha colpito molto, unapreghiera legata al temadell’indifferenza che pur-troppo colpisce tutta l’uma-nità e oggi più che mai ser-peggia nei cuori della gentetanto da indurre ad atteg-giamenti scostanti, indiffe-renti, duri di cuore nei con-fronti dei nostri fratelli piùbisognosi. È stato com-muovente condividere que-gli attimi di silenzio, attimiin cui molte persone si sonocommosse hanno affidatoil loro cuore al Santissimoesposto. Sabato mattina invece conil gruppo del catechismoabbiamo vegliato le ulti-missime ore prima di chiu-dere la cerimonia, è statomolto emozionante condi-videre questa esperienzacon i bambini ma mi hacolpito ancora di più ilmodo con cui loro hannoaffrontato con tanta matu-

rità l’adorazione, sonoentrati pienamente nelclima, erano concentrati ein silenzio hanno pregatoper le loro intenzioni equelle delle loro famiglie. Nel corso di 24h ore ho vis-suto tantissime emozioni esono riuscita a stare in rac-coglimento e a stringeredavvero un dialogo fortecon Cristo. Io, tanti altri e la Chiesatutta abbiamo accolto pron-tamente la richiesta chequesto papa, davvero mise-ricordioso, papa Francescoha chiesto a tutto il mondo. (Camilla Maria L.)

––––––Quando mi ritrovo all’A-dorazione il silenzio miavvolge ed entro in sintoniacon Lui, questa volta ilsilenzio era diverso era unsilenzio vivo, carico dimille emozioni. Avevo par-lato con i ragazzi di quelloche ci accingevamo a fare,ed ero consapevole che nonsarei stata sola, ma nonpensavo di poter vivereemozioni così intense.I ragazzi sono entrati incappellina trepidando, masilenziosi e coscienti delmomento che stavamovivendo. Ho sentito vibrarela voce di Riccardo, ilnostro piccolo grandeuomo, ho abbracciatoSimone, che stava treman-do per l’emozione di leg-gere.Forse era poco il tempopassato con Te Signore?Non credo visto le grandiemozioni che ci hai susci-tato e che ancora oggiregnano in noi.Grazie al nostro Papa e a te

caro Parroco che ci guidi inquesta strada in salita e irtadi ostacoli. (Nunzia P.)

––––––Un’esperienza fantastica.Papa Francesco ha detto difare un’adorazione di 24ore nei giorni giovedì 13 evenerdì 14 marzo. È statomolto bello, emozionante.Visto che noi abbiamo par-tecipato gli ultimi 45 minutifinali è stato molto belloperché: Don Giuseppe hapreso l’ostensorio (osteo-pata soprannominato dauna bambina di II annoComunione) e con Lucianocon l’incenso lo hannoincensato. La cosa che miha stupito è che alcune per-sone hanno fatto 24 ore diadorazione, anche la notte.La riflessione che ci hadetto DonGiu: chi rimaneanche di notte, significa cheha messo il Signore inprimo piano, che per lui ilSignore è più importantedel sonno. Concludo conuna frase bellissima diMadre Teresa di Calcutta:bisogna trovare il tempoper pensare, giocare, leg-gere, ma soprattutto perpregare e per amare. (Andrea DV.)

––––––Ringrazio il Signore Gesù,per tutte le volte che mi dàl’opportunità di stare allasua presenza, specialmentedi notte. È veramente un’e-sperienza unica, direi una“chiamata” personale checonsiglio a tutti di fare. (Maria Pia B.)

––––––Di mattina, molto presto,mi sono recata in Chiesa adadorare il Santissimo, espo-sto per 24 ore consecutive.Ogni volta, di notte o digiorno, l’incontro con Dioè sempre meraviglioso.Sabato mattina, nel silenziodella cappellina, soltantocon due fratelli, Gesù mi halasciato un senso di paceche mi ha accompagnatoper l’intera giornata. (Elisabetta V.)

––––––

Gesù, ho provato grandegioia nel vederti adorare daifratelli nelle ore notturne disabato. Suscita, in coloroche ti amano, il desideriodi adorarti perpetuamente.Io, mio Dio, sono fra coloroche ti adorano. Signoreinvita le anime ad adorarticome ti suggerì il Padrenostro riguardo a Sant’I-gnazio: “Voglio che Tuprendi costui come servito-re”. Grazie Gesù per quan-to mi hai dato. (Bruna C.)

––––––24 ore con Gesù. Ho parte-cipato a questa adorazioneper sole due ore ma, in que-sto tempo mi sono sentitaveramente alla presenza delSignore, del Salvatore.Dal mio cuore scaturivaoltre il pentimento dei mieipeccati anche un desideriodi lode e rendimento di gra-zie per i benefici che horicevuto nella mia vita.Il tempo trascorso con Luinon si misura in minuti main intimità, benedizione egrazia. (Rita M.)

––––––Grazie Spirito di Dio per-ché hai ispirato Papa Fran-cesco ad indire 24 ore diadorazione per il Signore,contemporaneamente intutta la Chiesa. Stando fac-cia a faccia con Gesù, nelsilenzio e nella pace nottur-na, si provano sensazioninon facili da raccontare. L’adorazione è oltre la pre-ghiera perché, cuore acuore con Gesù, si vienerapiti dalla Sua intimità e tifa capire quanto grande esconfinato è il Suo amoreper ogni creatura.Durante i secoli personecome noi, diventate poisante, stavano ore ed oreinginocchiate in adorazionea contemplare il cuoremisericordioso di Gesùlasciando un insegnamentoesemplare. Soltanto chi simette in adorazione puòadorare Gesù nella vitaquotidiana. Chi riesce inquesto pregusta già il Para-diso. (Patrizio C.)

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La Voce con un po’ di sentimento

riconosciuto nel propriofondamentale ruolo di gui-da. Questi, secondo la fi-gura esemplare di San Giu-seppe, dovrebbe esserepresenza serena e si-cura accanto ai figli ealle giovani genera-zioni, custode del be-ne comune e familia-re e, soprattutto, deivalori, umani e cri-stiani.Grazie a questa enne-sima celebrazione del

santo Patrono, amolti è stata offertal’opportunità di ri-cordare quanto siaimportante spende-re la vita per ilprossimo. Promuo-vendo, nella sensi-bilità comune citta-dina, il gusto di

una esistenza al serviziodel bene… e dunque delRegno di Dio. Evviva sanGiuseppe! (GC)

ve riposano tanti concitta-dini: mamme, papa, nonni,amici di quanti vivono aLadispoli.Nella cappella del cimite-ro, alle parole del sindacoCrescenzo Paliotta, che as-sicurava un servizio di vi-gilanza notturna oltre chedi video-sorveglianza, han-no fatto seguito quelle delparroco don Giuseppe Co-laci, che ha sottolineato lagravità dell’atto perpetratodalla solita “banda del ra-me”, che ferisce i senti-menti dell’intera città. Es-so, “è quasi un sacrilegio,essendo avvenuto in uncampo-santo: ‘santo’, siaper le innumerevoli pre-ghiere e benedizioni che lì

vengono offerte, sia per ildolore di tanta gente chepiange i propri cari, oltre-ché per il fatto che il luogocustodisce le spoglie mor-tali di persone effettiva-mente sante che hanno da-to gloria a Dio con la lorovita terrena”. La preghierasi è prolungata per le viedel camposanto, un foltonumero di persone seguivaraccolta, c’era molta tri-stezza sui volti di ciascunoe molte persone piangeva-no. Don Giuseppe ha beninterpretato questo doloredicendo: “Ci hanno colpitoal cuore. Coloro che hannocompiuto ciò sono persone

LADISPOLI ONORA I SUOI DEFUNTIAnna Grazia Iannaccone

SAN GIUSEPPE PREGA PER NOIl clima primaveriledi quest’anno, conun bel sole tiepido,

ha reso particolarmente fe-stosa la celebrazione citta-dina del 19 marzo 2015 inonore di san Giuseppe, pa-trono di Ladispoli. Moltala gente che vi ha presoparte, anzitutto alla proces-sione partita dalla chiesaparrocchiale del SacroCuore, scorrendo, come un

fiume, lungo via Bari eviale Italia, fino a piazzaRossellini, dov’era statoallestito il palco con tuttol’occorrente per la SantaMessa. Tutto si è svoltoper il meglio tra le musi-che marziali e festose del-la banda “La Ferrosa” e icanti solenni dei tre coririuniti delle parrocchie cit-tadine. Il vescovo GinoReali, che ha presieduto la

Liturgia eucaristica,concelebrata da tuttii parroci e i sacerdo-ti in servizio alla co-munità cattolica del-la città, ha tenutol’omelia, nella qualeha sottolineato la fi-gura del papà, oggispesso assente o non

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che hanno perso la Via,mettendo il ‘dio denaro’ aldi sopra di ogni cosa”.Specialmente loro hannobisogno delle nostre pre-ghiere per ravvedersi diquanto hanno compiuto eper riconquistare la dignitàe la Via perduta.L’ampia processione lungotutta l’area del cimitero èstata come un “riappro-priarsi di quel luogo vio-lentato”, lavato con unalunga aspersione di acquabenedetta. L’auspicio di tutti è che ge-sti di così inaudita barbarienon accadano più nel no-stro territorio.

rande clamore han-no suscitato i gravifurti compiuti da

ignoti nella notte di gio-vedì 26 febbraio scorso aidanni del cimitero di Ladi-spoli. Scellerati atti vanda-lici che, saccheggiandocentinaia di tombe spoglia-te di oggetti e rifiniture inrame, hanno colpitoprofondamente l’opinionepubblica. Domenica 1° marzo si èsvolta una preghiera di ri-parazione.Il cimitero è rimasto apertoper accogliere chiunquevolesse tranquillizzarsi sul-lo stato delle tombe deipropri cari o per chi inten-desse solo rendere omag-gio a quel camposanto do-

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GRATI AL SIGNORE

♥ MIRABELLA ANGELO e MATACCHIONE GIUSEPPINA,25° di matrimonio il 24 marzo 2015

✠ CARMINI ROSSANA, di anni 72,deceduta il 3 marzo 2015

✠ HARDY MARY MARGARET,di anni 77, deceduta il 14 marzo 2015

✠ RICCITELLI ISOLETTA, di anni 85, deceduta il 15 marzo 2015

RINATI IN CRISTO

★ TRANI MARIA NOEMI, battezzata l’8 febbraio 2015

★ UDARDI DAVIDE, battezzato l’8 febbraio 2015

★ MORETTI PATRIZIO, battezzato il 15 febbraio 2015

★ DEIDDA BEATRICE, battezzata il 16 febbraio 2015

STOP per il tempo di Quaresima

Mons. Gino Reali, Vesco-vo della Diocesi, ha apertola giornata nella I Domeni-ca di Quaresima.Le sue parole hanno postol’accento sul progetto diDio che da sempre è pro-getto d’amore, d’amore al-la vita. il Vescovo, com-mentando la prima Letturatratta dalla Genesi (9, 8-15),ha sottolineato il desideriodi Dio di cercare semprel’uomo: l’arcobaleno è ilsegno di questa alleanza.Dio chiama alla vita, comesussurra il progetto parroc-chiale. Sempre Dio ha tro-vato, trova e troverà animedal cuore aperto alla suavoce. È a noi tutti cristianiche dà la vita nell’acqua,acqua del Battesimo, evi-denziata dal Vescovo, inriferimento al testo dellaseconda Lettura (1Pt 3, 18-22) perché Dio aspetta pa-zientemente i nostri tempi.Nel Vangelo diMarco 1,12-15troviamo Gesùsospinto nel de-serto. Molto belloquesto commentodel Vescovo: ciòche potrebbesembrare una fu-ga di Gesù, è in-vece oggi un veroingresso del Si-gnore stesso neideserti dell’uma-

nità per poterli riempiredella sua Parola.Sua Eccellenza ha incorag-giato le suore presenti adessere animate da questodesiderio; a loro ha rivoltoil ringraziamento per que-sta presenza viva nella par-rocchia. “Siete chiamate aportare un messaggio disperanza come l’arcobale-no. Una testimonianza chericonosca Dio come il Si-gnore della propria vita.Una conversione del cuoree della condotta a cui sia-mo chiamati tutti in questoperiodo particolare del-l’Anno liturgico. Dal vo-stro carisma che rimandatutti noi sul Calvario dovevediamo Gesù e pochissi-me persone tra cui sua Ma-dre: sia un invito ad esserein mezzo alla gente, accan-to a loro. Possiate, comeMaria, Madre della Chiesa,rimanere accanto alle croci

della gente” sono state lesue testuali parole.Sr Norma, prima di con-cludere la Celebrazione, haofferto la sua testimonian-za: Dio, attraverso la suamissione di infermiera, leha fatto capire che non erasufficiente curare i corpi,ma che le persone hannobisogni più profondi.Dopo un ricchissimo pran-zo offerto dalla parrocchia,le religiose hanno offertoun’ora di animazione traballi di gruppo e giochi di-vertenti. Al termine , ci sia-mo ritrovati nel salone perascoltare la catechesi diDon Giorgio Woodall sul-la vita consacrata. Era pre-sente anche sr LoredanaAbate segretaria USMI ,accompagnata da due sueconsorelle delle Figlie del-la Chiesa.Don Giorgio, professoreuniversitario e collaborato-

re della comunità in festa,ha posto l’accento su duenote essenziali della vitaconsacrata: la preghiera e iconsigli evangelici.Premesso che la consacra-zione religiosa è vocazioned’amore e di un amore to-tale, con tutta l’esistenzadove si dà il cuore e uncuore indiviso, ha sottoli-neato che la preghiera aiutaa santificare ogni ora dellagiornata per la santificazio-ne del mondo.I consigli evangelici nonsono restrizioni della per-sona, ma un impegno di ri-sposta a Cristo. È uno stilediverso di vita che ha lesue difficoltà, ma che èpossibile vivere.Quindi ci sono stati inter-venti per chiedere spiega-zioni, fare sottolineature ocomunicare esperienze del-le diverse vocazioni: sacer-dotale, diaconale e sulle di-

versità all’internodella stessa vitaconsacrata.A conclusionedella giornata lapreghiera del ve-spro, cui è seguitoun piccolo breakcon i saluti finalitra le religiose ele persone dellaparrocchia.

La Voce con un po’ di sentimento

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RIPOSANO IN PACE

✠ TACCONELLI RINO, di anni 79,deceduto l’8 febbraio 2015

✠ MATASSI FIORELLA, di anni 82,deceduta il 12 febbraio 2015

✠ MARCONI ARTEMISIA, di anni 90,deceduta il 13 febbraio 2015

✠ MANNELA ASSUNTA, di anni92, deceduta il 15 febbraio 2015

✠ MASCITTI DANIELE, di anni 57,deceduto il 24 febbraio 2015

✠ DOLCI GIUDITTA, di anni 94,deceduta il 27 febbraio 2015

continua da pagina 1 DIO CHIAMA ALLA VITA CONSACRATA

segue a pagina 12 ▼

Page 12: Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - www ... · Ladispoli - via dei Fiordalisi, 14 - Tel. 069946738 - - e-mail: psacrocuore@libero.it LA PROFEZIA: LETTURA E CONOSCENZA

È stata una giornata davve-ro speciale, di festa che hainneggiato alla vita e aduna vita pienamente vissu-ta in vari modi.Al parroco e alla comunitàparrocchiale il nostroGRAZIE perché negli annihanno saputo offrire unafamiglia alle tante giovaniche, lasciando la propriaNazione, hanno trovato aLadispoli accoglienza e ca-lore umano. Fra loro hannointrapreso i primi passi del-la vita consacrata nella no-stra Famiglia religiosa.

PARROCCHIA SACRO CUORE DI GESÙ – LADISPOLI

CALENDARIO DELLA SETTIMANA SANTA 2015

29 MARZO - 5 APRILE“DIO CHIAMA ALLA VITA”

DOMENICA 29 MARZO

delle Palme e di Passione del Signore, - Sante Messe ore 9,00, 11,00, 18,30;(nella prefestiva di sabato 28/03 - ore18,30 e in quella di domenica 29/03- ore 11,00: benedizione dei ramid’ulivo e processione, per ricordarel’ingresso del Signore a Gerusalemme.Nelle altre Sante Messe ci saranno adisposizione palme benedette).

LUNEDÌ SANTO 30 MARZO

Ore 21,00: Celebrazione Penitenzialein preparazione alla Santa Pasqua (a disposizione alcuni sacerdoti perle confessioni).

MARTEDÌ SANTO 31 MARZO

Comunione ai malati a domicilio

MERCOLEDÌ SANTO 1° APRILE

Ore 8,30 Santa Messa; NO quelladelle ore 18,30Ore 17,00 Santa Messa Crismalein Cattedrale a La Storta, colVescovo (concelebrata da tutti i sacerdotidella Diocesi).

GIOVEDÌ SANTO 2 APRILE

(solo Messa serale) Ore 20,30: Santa Messa In CoenaDomini, memoriale della primaEucaristia e lavanda dei piedi.Seguirà l’Adorazione eucaristica,all’altare della reposizione, per tuttala notte: fino a mezzanotte, con unaveglia animata, poi liberamente finoal giorno seguente.

VENERDÌ SANTO 3 APRILE(Per antica tradizione non si celebrala Santa Messa, giorno di digiuno eastinenza dalle carni)Ore 8,30 Lodi mattutine, Confessioni (ore 10,30- 12,30;16,30- 19,00)Ore 15,30 Via Crucis in chiesa(animata dai Catechisti).Ore 20,30 Passione del Signore, e adorazione della santa Croce. A seguire, intorno alle 21,30, la processione del Cristo morto,percorso: Chiesa parrocchiale - Via dei Garofani - Via del Camposportivo - Via delle Margherite - Via dei Lillà - Via dei Gelsomini -Via delle Viole - Chiesa parrocchiale.

SABATO SANTO 4 APRILE(Per antica tradizione oggi non sicelebra la Santa Messa, giorno disilenzio e di preparazione)Confessioni ore 10,30-12,30; 16,30-19,00Ore 12,00 benedizione delle uova e dei cibi pasquali e proclamazionedel Credo e Padre nostro da parte di un eletto al Battesimo: Alessandro.Ore 22,00 solenne VEGLIA PASQUALE.

DOMENICA 5 APRILE PASQUA DI RISURREZIONEDEL SIGNORE:SS. Messe ore 9,00; 11,00 e 18,30

PER TUTTA L’OTTAVA DI PASQUA

(5 - 12 aprile) LE SANTE MESSE SARANNO

CELEBRATE IN CHIESA GRANDE.

Lunedì dell’Angelo, 6 aprileSS. Messe alle ore 9,00 e 18,30.

N.B.: da venerdì 1° maggio le Sante Messe pomeridiane (feriali e festive) sarannoalle ore 19,00.

Auguri di Buona Pasqua a tutti!

Programma Eventi

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ne profetica che “…le lan-ce si trasformino in falci ele spade in aratri”. Stupisce e fa paura soprat-tutto questo nuovo, dispe-rato modo di fare guerrache al posto delle armi tra-dizionali manipola il “ter-rore”.Del terrorismo islamico edella ‘guerra globale’, ve-niamo informati tutti i gior-ni, anche se spesso in mo-

do propagandistico e par-ziale.Ma nessuno parla delle al-tre decine di conflitti che sicombattono nel resto delmondo che sono altre innu-

merevoli sfumature diguerra… così come dellepersecuzioni verso partico-lari etnie o religioni, inparticolare quella verso icristiani, i quali sono ormai

la schiera dei nuovi martiridel terzo millennio.Sfumature di guerra. Dia-boliche gradazioni di uncolore assurdo creato dagliuomini.

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RubricaSOTTOVOCE

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