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Laboratorio di processicognitivi
Anno Accademico 2009-2010
Anna M. Borghi
Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi
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Condurre una ricerca in psicologia: il metodo sperimentale
Fase 1. Formulazione di un’ipotesi sulla base di una teoria. Predizione sulle relazioni tra variabili. es. Metodo di apprendimento.
Fase 2: realizzazione di un esperimento: si manipolano delle variabili e si compiono misurazioni per scoprire relazioni tra variabili
Fase 3: conferma o rifiuto empirici dell’ipotesi. Validazione o disconferma della teoria.
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Le relazioni tra variabiliVariabile = caratteristica o condizione che cambia o ha valori
diversi per individui diversi.
Modi per cogliere le relazioni tra variabili:
Osservare come sono e che relazione c’e’: METODO CORRELAZIONALE
Determinare se i cambiamenti di una sono CAUSATI dall’altra: METODO SPERIMENTALE. Due elementi distintivi:
Si manipola una variabile e si osservano gli eventuali cambiamenti dell’altraOccorre esercitare dei controlli per verificare che non ci sia l’influenza di fattori esterni
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Ricerche di tipo causale e di tipo correlazionale
Studi di tipo causale e di tipo correlazionale.
Esperimenti: manipolazione sistematica di una variabile (indipendente) per verificare i suoi effetti causali sulla variabile dipendente. Es. Gruppo di controllo (placebo) – gruppo sperimentale (farmaco)
Ma: non sempre e’ possibile manipolare variabili per vederne i loro effetti su altre.
Ricerca di tipo correlazionale. Coefficiente di correlazione (da -1 a +1) = stima di quanto due variabili sono collegate. Es. Visione di spettacoli violenti – personalita’ aggressiva.
A volte si può trasformare uno studio di tipo correlazionale in uno studio sperimentale: assegnazione casuale dei soggetti a condizioni diverse
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Metodo sperimentale: tipi di variabili
Variabile = caratteristica o condizione che cambia o ha valori diversi per individui diversi.
2 tipi di variabili:Variabili dipendenti = misura del comportamento del soggetto, le
risposte dei soggetti Variabili indipendenti (o fattori) = causa delle modificazioni degli
stimoli e risposte. Manipolate dagli sperimentatori. Ogni variabile indipendente ha piu’ livelli.
Spesso esperimenti multivariati, che comportano la manipolazione di piu’ variabili
Esempi di misurazione di variabili: es. Scale di valutazione, tempi di reazione (TR).
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Il metodo sperimentale: il disegno sperimentale
Disegno entro i soggetti o a misure ripetute(within):
Es. Compito di categorizzazione: vivente / non viventePartecipanti: un gruppo di studenti universitariMateriale: nomi di esseri viventi e non.Variabile indipendente: grandezza (oggetti grandi-piccoli), tipo (vivente, non vivente)Variabile dipendente: errori e tempi di rispostaConfronto effettuato all’interno dello stesso gruppo di partecipanti.
Vantaggi:Eliminazione delle differenze individuali tra le condizioni
Svantaggi:Non utilizzabili se i partecipanti devono essere diversi: es. M/FNecessario bilanciare il materiale
Falsificazione dell’ipotesi nulla: c’e’ differenza tra le condizioni?
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Il metodo sperimentale: il disegno sperimentale
Disegno entro i soggetti o a misure ripetute(within):
Es. Compito di lettura di favola Partecipanti: 2 gruppi di bambini: un gruppo legge e ripete (gruppo di controllo), un altro
ripete e manipola gli oggetti (gruppo sperimentale) (2 livelli) Variabile dipendente: numero di sequenze del brano ripetute correttamente: migliore
apprendimento se manipolazione di oggetti?Confronto effettuato tra due (o piu’) gruppi di partecipanti.
Vantaggi:Utili per gruppi spontanei, ad es. di eta’ diversa Non hanno il problema del bilanciamento del materiale
Svantaggi:Possono esserci ampie differenze individuali che possono influenzare le prestazioni. Spesso, assegnazione ai gruppi casuale
Falsificazione dell’ipotesi nulla: c’e’ differenza tra le condizioni?
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La scelta del test statistico
La scelta del test e’ funzione di 4 elementi:
il tipo di disegno sperimentale scelto (a misure ripetute o no)
il numero di variabili indipendenti (una oppure due o piu’)
cosa si vuole verificare (differenze, correlazioni)
il tipo di misurazione (test parametrici e non parametrici)
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I livelli di misurazioneLa variabile dipendente deve essere
QUANTITATIVA e OGGETTIVA: stessi risultati indipendentemente da chi effettua la misurazione
Le misure coinvolgono la categorizzazione degli eventi (misure qualitative) o l’utilizzo di numeri per misurare la grandezza degli eventi (misure quantitative)
Es. Altezza delle persone: distinte in bassi/alti o piu’precisa?
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I livelli di misurazioneLa variabile dipendente deve essere QUANTITATIVA e OGGETTIVA:
stessi risultati indipendentemente da chi effettua la misurazione
4 tipi di misurazionea. NOMINALE: per distribuire i dati in categorie
es. valutazione di parole in emotive – non emotiveb. ORDINALE: dati collocati in ranghi
es. valutazione del tasso di emotivita’ di parole, scala a 7 punti –non uguale intervallo
c. INTERVALLO: dati riferiti a una scala numerica continuaes. tempi di risposta a parole emotive / non emotive
d. PROPORZIONI: come la scala a intervallo ma con in piu’ lo zero assoluto
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I livelli di misurazione: scala nominale e ordinale
Scale di misurazione = insieme di categorie usate per classificare gli individui
SCALA NOMINALE: es. sesso, professione
Se misure su scala nominale, si puo’ determinare se due individui / 2 elementi misurati sono uguali / diversi
Se sono diversi, non sappiamo quanto e’ grande la differenza: Le differenze sono qualitative
SCALA ORDINALE: es. indice di gradimento
Categorie organizzate in una sequenza ordinata, in ranghi. Fornisce informazioni sulla direzione della differenza tra due
individui / 2 elementi, ma non rivela la grandezza delle differenza
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I livelli di misurazione: scala a intervallo e proporzioniScale di misurazione = insieme di categorie usate per
classificare gli individui
SCALA A INTERVALLI: es. tempi di risposta
Categorie ordinate in cui le differenze sono intervalli della stessa grandezza. Es. Tempi di risposta
SCALA PROPORZIONI: es. altezza in cm (si parte dallo 0)
Lo zero assoluto indica l’assenza totale di quella variabile.
Dal punto di vista statistico la differenza tra queste due scalenon e’ rilevante.
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La scelta del test statistico
La scelta del test e’ funzione di 4 elementi:
il tipo di disegno sperimentale scelto (a misure ripetute o no)
il numero di variabili indipendenti (una oppure due o piu’)
cosa si vuole verificare (differenze, correlazioni)
il tipo di misurazione (test parametrici e non parametrici)
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Media, mediana, moda
MODAMODA = il punteggio con frequenza assoluta piu’ alta in una serie. In una distribuzione di frequenza, frequenza piu’altaes. 3, 4, 7, 11, 9, 7 = 11
MEDIANAMEDIANA = il punteggio che divide esattamente a meta’ una distribuzionees. 3, 5, 8, 10, 11 = 8es. 3, 3, 4, 5, 7, 8 – se n pari, media dei due valori intermedi / 2: 4.5
MEDIAMEDIA = somma dei punteggi / il n di punteggi
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Test non parametrici
Test non parametrici = non fanno assunti specifici sulla DISTRIBUZIONE della popolazione.
Non richiedono, come i test parametrici, una scala a intervalli o a proporzioni (mediana, non media)
Tipicamente i dati sono di tipo categoriale: es. soggetti distinti in di destra / di sinistra etc.
Non sono sensibili come quelli parametrici; a volte non colgono le differenze che un test parametrico rileva
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Test non parametrici: Chi quadrato
Tabelle incrociateTabelle incrociate: per identificare le relazioni tra 2 variabili incrociate:
Es. Genere / preferenza per il calcio-cinema
Genere M calcio 40, cinema 10 / totale = 50Genere F calcio 10, cinema 40 / totale = 50
Campione affidabile. Ma nella vita reale come misurare la significativita’ statistica?
Es. Studenti di comunicazione / fisica – musica rock / reggae
Es. Adulti/bambini preferenze per patatine/verdure
Es. Preferenze per 3 tipi di bevande. Ipotesi nulla: europei e americani non differiscono per preferenze.
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Test non parametrici: Chi quadratoChi quadro di PearsonPearson: il piu’ comune test di significativita’
per le variabili categoriali
Frequenze atteseFrequenze attese (attese se non ci fossero relazioni tra variabili)
M: 25 calcio, 25 cinemaF: 25 calcio, 25 cinemaPiu’ osservazioni si discostano dal modello, piu’ il Chi quadro
e’ significativo
Assunto sottostante: selezione casualecasuale del campione
Cautela: se numero di osservazioni elevato, piccole deviazioni dal modello atteso possono risultare significative.
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Test non parametrici: Chi quadrato
Usa un campione di dati per testare ipotesi sulla forma o le proporzioni della distribuzione di una popolazione. Quanto e’in accordo con la distribuzione specificata dall’ipotesi nulla.
Tipi di dati NOMINALI- Predizioni: quanti soggetti rientrano in una categoria
Cautele: usare un numero ampio di soggetti (almeno 5 per cella)
ogni frequenza osservata deve essere generata da un soggetto diverso (indipendenza delle osservazioni)
Principio di base: Confronto tra le frequenze osservate in ogni cella / frequenze
attese, cioe’ frequenze che ci sarebbero se non ci fossero relazioni tra variabili: Es 40 studenti di SdC e 40 di Fisica: preferenza tra due
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Test non parametrici: Chi quadratoChi quadro di McNemarMcNemar: quando le frequenze
nelle due celle rappresentano campioni dipendenti
Es. Disegno Es. Disegno prima / dopoprima / dopo il trattamento, il test etcil trattamento, il test etc.
Valore A/D ipotesi dell’uguaglianza della prima/ultima cellaValore B/C ipotesi dell’uguaglianza della seconda/terza cella
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Test non parametrici: Analisi delle corrispondenze
Si basa sulla distribuzione del Chi quadrato: identificazione di un numero ridotto di dimensioni in cui rappresentare le deviazioni dai valori attesi
Tecnica esplorativa, riproduzione semplificata dell’informazione presente in una tabella di frequenze grande (almeno 3x3)
Dati categoriali
Matrice di dati rappresentata graficamente
Identificazione del peso delle diverse dimensioni
Grafico: prossimita’ geometrica dei punti: grado di associazione e somiglianza nella distribuzione
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Test non parametrici: Analisi delle corrispondenze
Relazioni prodotte dai bambini di 5 anni –Dimensione 1 = 76% - Dimensione 2 = 24%
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CorrelazioneCorrelazione = misura di relazione tra due o piu’ variabili.
Coefficiente di correlazione: da +1 a -1; 0 significa assenza di correl.
R di SPEARMANR di SPEARMAN, non parametricaVariabili misurabili almeno su scala ordinale (ranghi)
R di PEARSONR di PEARSON, coefficiente di correlazione lineareVariabili misurate almeno su scala a intervalloLineare: correlazione elevata se relazione rappresentabile su una
linea retta (inclinazione positiva o negativa)
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Anova di Friedman e Anova per ranghi di Kruskal-Wallis
FriedmanFriedmanVariabili almeno su scala ordinaleCome un’ANOVA a misure ripetuteColonne con campioni della stessa popolazione (con stessa
mediana)
Per ranghi di KruskalPer ranghi di Kruskal--WallisWallisVariabili almeno su scala ordinale (ranghi)Identica a un’ANOVA a una via parametrica
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Test parametrici: t di student e ANOVA
Test t di studentTest t di studentPer campioni dipendentidipendenti (es. Prima e dopo un trattamento)(su Statistica colonne affiancate)
Per campioni indipendentiindipendenti (es. Maschi/femmine)(su Statistica colonna con i codici)Gradi di liberta’ (n. Di cifre libere di variare): N-1 (es. 5 diversi dolci
in un caffe’, con 4 persone)
AnovaAnovaGeneralizzazione del t per campioni dipendenti: ANOVA a misure ripetute (piu’ variabili indipendenti)
Generalizzazione del t per campioni indipendenti:ANOVA tra i gruppi
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Test non parametrici: Un esempio
1. La ragazza apri’ / chiuse il suo cuore. Descrivi dettagliatamente un: libro, frigorifero, armadio
2. Sprofondo’ / riemerse dalla tristezza.Descrivi dettagliatamente un: grattacielo, albero, caseggiato
3. L’uomo si accese / spense improvvisamenteDescrivi dettagliatamente una: candela, lampada, fiamma
4. Il suo umore si innalzo’ / abbasso’ improvvisamenteDescrivi dettagliatamente un: castello, torre, quercia
Cognizione “embodied” e simulazione
Simulare significa che vengono reclutati gli stessi sistemi di percezione e azione coinvolti durante la percezione e l’interazione con oggetti, significa “recupero off-line delle reti neurali coinvolte in operazioni specifiche come percepire o agire” (Jeannerod, 2007; Barsalou, 1999; Decety & Grezes, 2007; Gallese, 2007, 2009)
Idea sottostante: cognizione EMBODIED
Simulazione durante: Osservazione di oggetti: si attiva informazione motoria / le
azioni che compieremmo con essi
Comprensione del linguaggio: si attiva informazione motoria: simuliamo mentalmente le situazioni, le azioni, gli oggetti che le frasi descrivono e cui le parole rimandano
SIMULATION IS NOT DOING:
si tratta di un’attivazione più debole;
comporta in contemporanea l’attivazione di un meccanismo per “bloccare” l’output motorio;
dato che muscoli e arti non si muovono, la simulazione manca del feedback sensoriale che si ha durante l’esecuzione di compiti motori.
- Base neurale: neuroni canonici e neuroni mirror
SIMULAZIONE
Osservare oggetti leggeri o pesanti attiva una simulazione?Questa simulazione differisce tra giovani e anziani?La somiglianza tra mano-prime e mano del partecipante (età, genere) facilita la simulazione?
Setti, Burke, Liuzza, Kenny, Borghi, Newell, in prep.
Prime mano: stesso vs. diverso genere(M F), stessa vs. diversa età (giovanevs. vecchio) o neutro (guanto)Oggetti leggeri o pesantiPartecipanti: maschi e femmine, giovani e vecchi
Un esempio di esperimento: prime mano, oggetti e azione
SOLO GLI ANZIANI rispondono più lentamente agli oggettipesanti con la loro mano NON dominante: simulano disollevare gli oggetti e di avere un po’ di difficoltà nel farlo?
Sia GIOVANI che VECCHI mostrano un vantaggio con la mano dominante in caso di sovrapposizione tragenere della loro mano e genere della mano cheosservano.
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Artefatto o oggetto naturale?
Un esempio di esperimento: prime mano, oggetti e azione
Borghi, Bonfiglioli, Lugli, Ricciardelli, Rubichi & Nicoletti, Neuroscience Letters, 2007
prime
target
Mano come prime, oggetti e azione: risultati
Oggetti naturali afferrabili con presa di forza più veloci degliartefatti: attivazione dellamanipolabilità?
Effetto di compatibilità, ma solo se prima dell’esperimento in una fase di training soggettiriproducono le posture che poi vedono come prime.
SIMULAZIONE: interazione con l’oggetto
VARIABILI???????
Compito: giudicare se una frase e’ sensata rispondendo con la bocca (microfono) o con il piede destro (pedale). ⇒ l’informazione relativa al tipo di effettore non è rilevante per il compito
Linguaggio, azione ed effettori(piede mano bocca)
frasi relative ad azioni con le mani e con la bocca (es. scartare / succhiare la caramella) -I blocco-
frasi relative ad azioni con le mani e con i piedi (es. cogliere / calpestare il fiore) -II blocco-.
Scorolli & Borghi, 2007
scartare la caramellasucchiare la caramella
cogliere il fiorecalpestare il fiore
Blocco Piede - Mano
580
630
680
730
microfono > Bocca pedale > Piede
device > Effettore
TR (ms) FrasiPiede
FrasiMano
Vantaggio delle frasi di bocca rispetto a frasi di mano piùampio nelle risposte con il microfono che con il pedale.
Blocco Bocca - Mano
580
630
680
730
microfono > Bocca pedale > Piede
device > Effettore
TR (ms) FrasiBocca
FrasiMano
Simmetricamente vantaggio delle frasi di piede rispetto a frasi di mano più ampio nelle risposte con il pedale che con il microfono.
Risultati
Proposte 1: amore, insultiIPOTESI: embodiment maggiore se nella nostra lingua materna?
CAMPIONEprendere persone che hanno fluency in una lingua ma non sono madrelinguase possibile venute nel paese da bambini o da poco
MATERIALEprendere una serie di frasi 'imbarazzanti' (eg d'amore, emotigene etc) da film o letteraturafarle valutare per semplicita' grammaticale e di pronuncia da un gruppo madrelinguaprendere frasi di controllo 'neutre' che abbiano lo stesso livello grammaticale e di pronunciatradurre tutte le frasi nella prima e nella seconda linguaintonazione
Proposte 1: amore, insulti
PROCEDURAfar recitare le frasi 'imbarazzanti' e di controllo (bloccate o mix?) al soggetto meta' nella L1 e meta' nella L2 di fronte allo sperimentatore (tipo teatro)far fare un rating/valutazione di quanto e' difficile recitare quella frase
IPOTESI: frasi imbarazzanti piu' difficili nella L1 che nella L2, Frasi di controllo nessuna differenza
Proposte 1: amore, insulti
PROCEDURAfar recitare le frasi 'imbarazzanti' e di controllo (bloccate o mix?) al soggetto meta' nella L1 e meta' nella L2 di fronte allo sperimentatore (tipo teatro)far fare un rating/valutazione di quanto e' difficile recitare quella frase
IPOTESI: frasi imbarazzanti piu' difficili nella L1 che nella L2, Frasi di controllo nessuna differenza