Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

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Laboratorio di scuola politica proposte di buon senso per il bene comune A cura di Giuseppe Carpentieri http://peppecarpentieri.wordpress.com “Qualcosa” che non va, creative commons;, ediz. 2014, su scribd, calameo, Issuu Prosperanza, creative commons, 2014, su calameo, Issuu Piccoli consigli per vivere la fine di un’epoca e l’inizio di un cambio di paradigma culturale utile all’evoluzione delle comunità. Nardò (LE) 22 dicembre 2013

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Presentazione di Giuseppe Carpentieri, Nardò (LE), 22 dicembre 2013

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Laboratorio di scuola politica proposte di buon senso per il bene comune

A cura di Giuseppe Carpentieri http://peppecarpentieri.wordpress.com

“Qualcosa” che non va, creative commons;, ediz. 2014, su scribd, calameo, Issuu

Prosperanza, creative commons, 2014, su calameo, Issuu

Piccoli consigli per vivere la fine di un’epoca e l’inizio di un cambio di paradigma culturale utile all’evoluzione delle comunità.

Nardò (LE) 22 dicembre 2013

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Creare un gruppo attivo

Accesso alla conoscenza

Condivisione delle

conoscenze e delle esperienze

Elaborazione degli obiettivi

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• Stabilire un obiettivo condiviso e perseguirlo con metodi e strumenti

• L’uso di competenze “specifiche forti” e l’uso di competenze “trasversali”

• Usare il metodo della visione: immaginare la comunità che vogliamo

Visione politica

Obiettivo condiviso competenze visione

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Attitudini per un politico e per un gruppo di persone (“competenze specifiche forti”)

regole, democrazia,

trasparenza e partecipazione

Competenze specifiche

Conoscenze e ricerca

Valori

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Attitudini per un politico e per un gruppo di persone (“competenze trasversali”)

Gestire le emozioni

Comunicare

Guidare, motivare e valorizzare

Gestire le relazioni ed i

conflitti

Negoziare

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Attitudini per un gruppo di persone

flessibilità

Sperimentare altri punti di vista

Incontrare effettivamente le

persone

Disponibilità a capire

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Attitudini per un politico e per un gruppo di persone

esperienza

feedback Generalizzazione

teorizzazione

Proiezione futura

Si riparte

1

Percorso di apprendimento

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• Per il gruppo: – Open space technology (sviluppare la creatività

lavorando insieme) – World cafè – Democrazia, uguaglianza, regole e coinvolgimento

attivo

Metodi e strumenti di lavoro

incontri

Progettazione, priorità

Comunicazione, Azioni politiche

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La realtà è complessa

scomporre

soluzioni

“Competenze specifiche forti”: incontri, ricerche, Open space

proposte

Valutazione politica collegiale “Competenze trasversali”

Attitudini per un politico e per un gruppo di persone

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Attitudini per un politico e per un gruppo di persone

esperienza

feedback Generalizzazione

teorizzazione

Proiezione futura

Si riparte

1

Percorso di apprendimento

Metodo di Auto analisi con l’uso delle mappe mentali

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Creare ed immaginare

• Accrescere la tecnica delle visioni

• Immaginare luoghi ideali e progettarli

• Adattare le visioni ai mezzi locali ed alle capacità individuali e collettive

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La politica è comunicazione Secondo wikipeda: i media sociali come un gruppo di applicazioni Internet basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0 che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti I social media rappresentano fondamentalmente un cambiamento nel modo in cui la gente apprende, legge e condivide informazioni e contenuti. In essi si verifica una fusione tra sociologia e tecnologia che trasforma il monologo (da uno a molti) in dialogo (da molti a molti) e ha luogo una democratizzazione dell'informazione che trasforma le persone da fruitori di contenuti ad editori.

comunicazione

Web 2.0

abilità competenze

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Approcci • Capire lo Stato così com’è e progettarne uno

diverso • Capire i bisogni reali umani e progettare una

società adeguata

• Fare entrambe le cose?! Competenze

specifiche forti

Competenze trasversali

Conoscenze e soluzioni

creative

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Approcci • Per capire lo Stato così com’è abbiamo

bisogno di “competenze specifiche forti” e per proporne un cambiamento abbiamo bisogno del consenso popolare

• Per capire i bisogni reali dobbiamo conoscere noi stessi, e per proporre un cambiamento conforme a questo abbiamo bisogno del consenso popolare

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Un ragionevole dubbio Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm ricorda il

fatto che milioni di persone condividano gli stessi vizi non rendi questi vizi virtù

In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti si basano su quelle che vengono percepite come le verità del paradigma fondamentale. Di conseguenza, se le credenze paradigmatiche di una cultura fossero false o inesatte, la popolazione che avesse consapevolmente operato secondo quelle credenze fallaci esprimerebbe collettivamente giudizi e ragionamenti di cattiva qualità.

• Fonte: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.258

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Iniziare dalla riflessione

Accesso alla conoscenza

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Sintesi visioni economia politica • (1989) Politica post ideologica (fine dei regimi autoritari: nazi-

fascismo [1944] e comunismo) – Economia del debito (modello della crescita quantitativa)

• Capitalismo: – Pensiero Liberista (o neo liberista) [Reagan&Thatcher], (modello

della crescita) – Pensiero keynesiano (modello della crescita)

• Finanza ed implosione (Hyman Minsky) dell’economia del debito (crescita) e fine dei partiti otto-novecenteschi (?), cosa ci attende?

• Picco del petrolio e fine dell’era industriale • Esiste un altro modello? SI, uscire dall’economia del debito ed

adozione dell’approccio qualitativo rispettoso della democrazia e delle leggi della fisica, la bioeconomia.

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Bisogni reali

Democrazia (metodo)

Politica della

risorse (etica)

soluzioni

cittadini

Democrazia (metodo)

Sovranità monetaria

(strumento)

Soluzioni creative

Fotosintesi clorofilliana, risorse naturali, sistemi per trasformare l’energia ed usarla in maniera razionale.

Modello circolare: autopoiesi e democrazia: pluralismo delle idee, crescita, evoluzione.

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Disoccupazione, sistemi a confronto

Confronto fra “l’austerità” europea e la “politica espansiva” negli USA, effetti sull’occupazione

Fonte: Paul Krugman, Fuori da questa crisi, adesso! Garzanti, 2013

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Font

e: W

uppe

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Inst

itut,

Per u

n fu

turo

equ

o, F

eltr

inel

li, 2

007,

pag

.77 Il problema

è la crescita quantitativa = sprechi

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Overshoot Day: il nostro debito con la Terra

Consumare meno e meglio

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Font

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Per u

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007,

pag

.165

Decrescita selettiva del PIL nei paesi occidentali = eliminare gli sprechi

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Trasparenza

• Governo • Condivisione degli atti: Bilancio

valutazione

• Valutazione politica degli investimenti, spesa pubblica

Proposte dal basso

• Individuazione di eventuali sprechi

http://www.governo.it/rapportiparlamento/documenti/rapporto_spending.pdf

Domanda & offerta

Fondi europei

Priorità

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La crisi energetica

Dipendere da una sola fonte non rinnovabile

Condivisione delle

conoscenze e delle

esperienze

Elaborazione degli obiettivi

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Picco del petrolio La teoria del picco di Hubbert (detta anche più brevemente picco di Hubbert) è una teoria scientifica (o modello) proposta, nella sua formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico americano Marion King Hubbert, riguardante l'evoluzione temporale della produzione di una qualsiasi risorsa minerale o fonte fossile esauribile o fisicamente limitata.

Oggi siamo nel picco del petrolio e questo significa che la domanda di petrolio è superiore all’offerta (estrazione). Una società che usa il petrolio come risorsa primaria nell’agricoltura, nella produzione di merci, nei trasporti al momento del picco è praticamente in crisi. E’ necessario ripensare e ricordare la società quando non dipendeva dal petrolio e impiegare le nuove tecnologie delle fonti alternative.

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Fonte: D. & D. Meadows, J. Randers, I nuovi limiti dello sviluppo, Oscar Mondadori 2006

Picco dei metalli

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Efficienza significa ridurre l’uso di materiale ed energia in ogni merce o prestazione grazie a una tecnologia e un’organizzazione ottimizzate, grazie al riciclaggio e alla limitata produzione di rifiuti.

Riduzione dei grandi

consumi con l’efficienza

trasporti

agricoltura

edilizia

energia

Piani nazionali

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La crisi della democrazia rappresentativa

Dipendere da una religione: la crescita infinita

Condivisione delle

conoscenze e delle

esperienze

Elaborazione degli obiettivi

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Controllo della moneta debito • Banche, SpA, assicurazioni, paradisi fiscali

Serbatoi di pensiero (think tank) • liberismo, pensiero unico

Organizzazioni politiche • Partiti, media

Leggi, norme

La crisi della democrazia rappresentativa

Il modello feudale che provoca diseguaglianze, povertà e violazione dei diritti umani.

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Visione politica • Cambiare i paradigmi culturali per

tendere alla “prosperanza”, attraversando un periodo di transizione. Uscire dall’economia del debito e adottare criteri qualitativi.

• Cos’è la bioeconomia? • Adottare il Benessere Equo e

Sostenibile (BES) come indicatore principale di riferimento

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Indicatori della qualità di vita • “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011, “Gruppo di

indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo per integrare il PIL) – invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve

privilegiare la misura del benessere economico delle persone; – non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni del

benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, così come la misura della felicità;

– ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui: lo stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale, l’ambiente, i rapporti interpersonali e la partecipazione alla vita della società e l’insicurezza. Inoltre, bisogna guardare alla distribuzione di tutte le dimensioni del benessere (equità)

• “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo (http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)

• Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/) • Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto nell'economia verde

e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per sostituire il Prodotto Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.

• Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni ottanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata sui valori spirituali del buddhismo.

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Esseri umani

Crescita pil + produttività

Bisogni dell'economia

Bio-Economia

Piena realizzazione degli esseri umani

Bisogni degli uomini Fondamenti

Fine ultimo

Decrescita Crescita (+quantità)

(+qualità)

limite

Fare sempre Fare bene

Armonia con la natura

- hybris

Cos’é la decrescita : sistemi a confronto

Esseri umani Bio-

Economia

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• Merci che non sono beni - Sprechi (es. Casa mal costruita)

• Beni che si possono avere solo sotto forma di merci - Richiedono competenze tecniche specialistiche (es. TAC)

•Beni che possono non essere merci - Autoproduzione (es. Cibo, ripetizioni, cura di anziani/bambini) -Scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità •Beni che non possono essere merci - beni relazionali (rapp. D’amore, solidarietà, d’empatia) - creatività, spiritualità, gioco disinteressato

+ convivialità

Cos’é la decrescita : Merci e Beni

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• Merci che non sono beni

• Beni che non sono merci • Uso e acquisto + consapevole dei Beni che si possono avere solo sotto forma di merci (+ locale, stagionale, duraturo, riutilizzo, riparazione, senza imballaggi, etc.)

Scambi mercantili

Scambi non mercantili fondati sul dono e la reciprocità

Autoproduzione di beni e fornitura diretta di servizi alla persona

Meno e Meglio!

selettivo

selettivo

Cos’é la decrescita : Merci e Beni

Page 35: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Auto produzione

scambi non mercantili

scambi mercantili

Cos’é la decrescita : L’economia della decrescita

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crescita del PIL

cibo babysitter

impresa di pulizie badante

per anziani

decrescita

cibo

cibo cibo

cura dei figli

cura degli anziani

giocattoli vestiti vestiti vestiti

Cos’é la decrescita : L’economia della decrescita

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Organizzazione amministrativa

• L’Amministrazione locale è divisa in strutture, “compartimenti”, ma dovrebbe muoversi secondo “processi” affinché TUTTA la “macchina” possa raggiungere gli obiettivi politici.

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• Per cominciare a fare politica con una certa consapevolezza esiste una strada molto semplice: accedere al bilancio pubblico del proprio Comune, e successivamente scaricare dal sito istituzionale il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) poiché è lo strumento redatto dalla Giunta comunale rispetto alle linee programmatiche di mandato approvate dal Consiglio. Nel PEG sono indicati nomi dei dirigenti responsabili e le attività da svolgere, per aree tematiche, e si trova il Piano Dettagliato degli Obiettivi (PDO) per misurare la performance dei dirigenti pubblici tramite indicatori, temporali, qualitativi e quantitativi. Questi documenti: linee programmatiche di mandato, bilancio, PEG e PDO, sono pubblici e spesso si trovano on-line sul sito del proprio comune. In questo modo i cittadini possono sapere come e dove sono state destinate le risorse pubbliche. Il cittadino elettore, partendo dalle linee programmatiche può agilmente confrontarle con gli obiettivi indicati nel PEG e nel PDO e fare una verifica di coerenza, promesse elettorale e attività dei dirigenti, poiché ciò che non c'è scritto nel PEG non si farà. Studiare questi documenti è il modo più corretto per misurare correttamente e nel merito il mandato elettorale dei dipendenti eletti, e proporre una verifica politica utile a valutare politici e dirigenti pubblici.

Fonte: “Qualcosa” che non va, agg. 2013

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Fonte: Franco Archibugi, pianificazione strategica, Alinea 2005, pag. 88

I

Identificazione unità di programmazione.

Definizione mandati e missioni

II Struttura di programma

III Temporalizzazione e

fissazione di traguardi (targets)

IV Specificazione dei

progetti e delle operazioni

V Sistemi di

monitoraggio e controllo dei

risultati

VI Contabilità dei costi operativi,

loro finanziamento e bilancio di programma

Ciclo di processo di pianificazione strategica

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Nuova Amministrazione, comunità

Co-gestione: Amministrazione &

Cittadini, azionariato diffuso popolare.

Piani urbanistici,

piani di investimento

Servizi pubblici

locali (energia, rifiuti, etc.)

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Fonte: Raffaele Parlangeli, Domenico Pellerano, Tecniche di performance management per migliorare la P.A. Franco Angeli, 2012

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Fonte: Giorigo Sangiorgi (a cura di), Management e governance nella pubblica amministrazione, Franco Angeli, 2008

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Democrazia diretta e partecipativa • Introdurre tutti gli strumenti di democrazia

diretta e partecipativa negli Enti territoriali (Regione, Provincia, Comune)

• Iniziativa e referendum (ambito regionale, provinciale e comunale) senza quorum di validità – Referendum deliberativo ed abrogativo (mai

referendum consultivi)

• Bilancio partecipativo deliberativo (ambito comunale)

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Pianificazione partecipata

Il “comunicare” con gli abitanti e tra gli abitanti per comprendere, ricostruire una “immagine condivisa” della città

Town meeting

Assemblee di zona

sperimentare Laboratori di quartiere

Scelta delle “priorità”

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rappresentanti

Delibere, leggi

(scelte politiche)

lavoro

tasse Democrazia diretta

Delibere, leggi (scelte

politiche)

Migliore qualità

della vita

cittadini SpA

rappresentanti

Cittadini, lavoro, tasse

Cittadini, democrazia diretta

rappresentanti

servizi

Ribaltare la piramide

Integrare la democrazia rappresentativa con la democrazia diretta e la revoca del mandato.

Page 46: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Migliore qualità della

vita

cittadini

piani

•Esperti, mondo accademico

•cittadini •Dipendenti eletti

Bilancio comunale “esplicato”

Piani urbanistici, mobilità, energia

Piano dei servizi

Piano degli Investimenti

Partecipazione popolare al processo decisionale

Trasparenza degli atti ed accesso ai piani per elaborare proposte, idee e progetti con metodi creativi

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Bilancio esplicato e Piano degli

investimenti

Assemblee popolari priorità

Inserimento progetti nel

bilancio

• bilancio • Piano

urbanistico

trasparenza

• World cafè • Open space

technology • Town Meeting

priorità • verifica • Cittadini e

funzionari pubblici

Soddisfacimento dei bisogni

Modello assembleare

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Fonte; Giovanni Allegretti, l’insegnamento di Porto Alegre, Alinea 2003

Diagramma organizzato Bilancio Partecipativo Porto Alegre

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• Il B.P. discute e raccoglie le proposte provenienti dalla popolazione nell'arco temporale di un anno. Il processo su base democratica e deliberativa, si articola in fasi e livelli stabilendo le priorità di bilancio del Comune e sull'articolazione dettagliata del Piano annuale degli Investimenti. Quindi il B.P. rappresenta un'arena deliberativa dove i cittadini hanno il doppio ruolo di controllore del Comune e di politici attivi proponendo gli obiettivi da raggiungere.

• Gli ambiti di articolazione del processo sono due: • uno a base geografico (17 aree territoriali, quartieri,

regioni) • uno a base tematico (6 aree tematiche: istruzione sport

e tempo libero, trasporti e mobilità urbana, sviluppo urbano e ambientale, turismo e lavoro, cultura, sanità e sociale)

Page 50: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Nuovo Ciclo assemblee Bilancio Partecipativo Porto Alegre approvato il 18 dicembre 2012

Page 51: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Immagine dal sito ufficiale, Prefettura di Porto Alegre

Page 52: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Immagine dal sito ufficiale, le priorità, Prefettura di Porto Alegre

Page 53: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Priorità locali

• Bilancio comunale • investimenti

regionale

• Ambito regionale • Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità locali

Legge finanziaria

• Ambito nazionale • Aggiornamento dei piani rispetto alle priorità regionali

Migliore qualità della

vita

cittadini

piani

Domanda & offerta

Fondi europei

Priorità

Page 54: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Cittadini, idee, bisogni

Proposta referendum

delibera

Modello referendario (democrazia diretta)

Nessuna intermediazione e valutazione diretta delle idee

Page 55: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Conferma o revoca

(referendum, Town Meeting)

Verifica del mandato

elettorale a metà mandato

Controllo popolare dei dipendenti eletti

E’ necessario modificare il Tuel, Testo unico degli enti locali

Page 56: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

stili di vita L’orto sinergico, auto produrre insieme Democrazia diretta: esser sovrani

Creare e progettare insieme, open space technology Autoformazione:

biblioteca di quartiere

Page 57: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

• Il contadino è l’uomo libero in grado di produrre tutto ciò di cui ha bisogno e compra solo poche cose necessarie, la sua economia reale è libera dai ricatti della finanza e dai capricci del mercato.

• Le tecnologie odierne consentono di ricostruire l’economia reale contadina con l’impiego dell’agricoltura sinergica e l’autoproduzione energetica con fonti alternative

• Pensare e progettare la comunità, relazioni e reciprocità

• Co-gestire i beni comuni (acqua, cibo, energia, internet)

“Civiltà contadina modernizzata”

Page 58: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Portare l’agricoltura sinergica in città e progettare una rete di orti sinergici per i bisogni delle scuole primarie e dei cittadini

“Civiltà contadina modernizzata”

Page 59: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

“Civiltà contadina modernizzata” Progettare una rete di fattorie autosufficienti energeticamente a servizio della città. Lo schema energetico integrato è un’applicazione per una fattoria, estratto dal testo di Luciano Paoli, energie rinnovabili impieghi su piccola scala.

Page 60: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Autoprodurre energia: passare dalle grandi centrali alla “generazione distribuita” con le fonti alternative.

“Civiltà contadina modernizzata”

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Comunità Beni culturali,

territorio, cibo, servizi

locali

Mobilità, Bici pedelec

Orto sinergico Sufficienza

energetica

Democrazia diretta

Riciclo totale

Page 62: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

La società del presente/futuro • Agire direttamente: integrare la democrazia

rappresentativa con la democrazia partecipativa e diretta

• Sviluppare la resilienza locale, creatività • Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico • Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei

consumi, stili di vita • Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli sprechi • Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono • Mobilità intelligente • Convivialità, cultura, sport e tempo libero • Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli

interessi • Strategia rifiuti zero/riciclo totale

Page 63: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Sintesi del percorso

Accesso alla conoscenza

Condivisione delle

conoscenze e delle

esperienze

Elaborazione degli obiettivi azione cambiamento

Page 64: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Sintesi obiettivi e priorità

Sovranità alimentare

Class action efficace

Introdurre la democrazia

Cambiare i paradigmi

dell’istruzione

Restituire sovranità alla Repubblica

Sufficienza energetica

Page 65: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

Cultura

Maurizio Pallante La decrescita felice

Salvatore Settis Azione popolare

Paolo Michelotto Democrazia dei cittadini

“Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“

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Richard Sennett L’uomo artigiano

Yona Friedman Alternative energetiche

Wuppertal Institut Futuro sostenibile

Pierre Rabhi Manifesto per la terra e per l’uomo

Cultura “Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“

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Cultura “Libertà individuale significa avere la libertà di controllare i propri pensieri e di far manifestare le sensazioni che si desiderano nella propria vita. Raggiungere la libertà individuale consiste nello sviluppare nuove abitudini e competenze e nell’abituarsi a far funzionare il cervello come noi desideriamo.“

Page 68: Lab scuola politica Nardò (LE) 22 dic 2013

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