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ANNO XXXIII - N.9 - SETTEMBRE 2018 - Stampato il 03/09/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VERONA EST WhatsApp 331 9003743 IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA Riapriamo il capitolo Sanità. Sul numero di Agosto abbiamo pubblicato gli esiti di una inchiesta condotta nei Centri unici di prenota- zione di ospedali pubblici e privati veronesi, allo scopo di scoprire quante delle visite prenotate in regime di sanità pubblica si risolvessero poi, nell'ambulatorio di un medico in libera profes- sione. Se i risultati hanno dimostrato che nel giro di un mese con il solo pagamento del ticket si può ottenere una visita, nella realtà esiste una significativa discrepanza tra quanto rilevato e le testimonianze dei cittadini. Insomma: da quel- la inchiesta ci sono rimasti più dubbi che certezze. Ma abbiamo comunque voluto metterci il naso e proprio per capire meglio, e magari avvicinare un po' di più il cittadino al servizio, abbiamo pre- sentato al direttore generale dell'Asl Scaligera, Pietro Girardi, alcune semplici domande che ci arrivano direttamente dai lettori. Pagina 6 - 7 Sistema Sanitario ...come districarsi

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ANNO XXXIII - N.9 - SETTEMBRE 2018 - Stampato il 03/09/2018 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

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IL GIORNALE PIÙ DIFFUSO E LETTO DELLA PROVINCIA DI VERONA

Riapriamo il capitolo Sanità. Sul numero diAgosto abbiamo pubblicato gli esiti di unainchiesta condotta nei Centri unici di prenota-zione di ospedali pubblici e privati veronesi, alloscopo di scoprire quante delle visite prenotatein regime di sanità pubblica si risolvessero poi,nell'ambulatorio di un medico in libera profes-sione. Se i risultati hanno dimostrato che nelgiro di un mese con il solo pagamento del ticketsi può ottenere una visita, nella realtà esiste unasignificativa discrepanza tra quanto rilevato e le testimonianze dei cittadini. Insomma: da quel-la inchiesta ci sono rimasti più dubbi che certezze. Ma abbiamo comunque voluto metterci il nasoe proprio per capire meglio, e magari avvicinare un po' di più il cittadino al servizio, abbiamo pre-sentato al direttore generale dell'Asl Scaligera, Pietro Girardi, alcune semplici domande che ciarrivano direttamente dai lettori.

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LE VOSTRE LETTEREL’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 3WhatsApp

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È da più di un anno ormaiche a San Bonifacio èapprodato un gruppo diextracomunitari africaniche, grazie allo SPRAR acui l’amministrazionecomunale ha aderito, sonostati ospitati a spese degliitaliani, a 35 euro più 2,50al giorno a persona (lecooperative e i proprietaridi appartamenti, natural-mente ringraziano).Non sappiamo se questiextracomunitari si sonointegrati o no. Una cosa ècerta però, ed è sotto gliocchi di tutti: durante ilgiorno alcuni di loro litrovi seduti sulle panchinedella stazione, altri bighel-lonano per il paese con losmart-phone, altri ancora,tranquillamente seduti invia Manani, angolo viaOspedale Vecchio, in dolcefar niente all’ombra di ungrande albero. Ho l’im-pressione che questi signo-ri, che credo siano nigeria-ni e senegalesi e che, sidiceva, fuggissero dallaguerra anche se in Nigeriae Senegal non c’è guerra,hanno trovato il paese dibengodi.Io non so se questi signorisono ancora gli stessi arri-vati un anno fa, anche per-chè noi cittadini non ne

siamo informati. La miadomanda sorge spontaneae la rivolgo al Sindaco: maquesti extracomunitari, orifugiati che dir si voglia,sono sempre gli stessi? Sisono integrati o no?Rimarranno ospiti vitanatural-durante a SanBonifacio con vitto, allog-gio e smart-phone garanti-to? E se dopo un anno nonsi sono integrati e, vistoche nei loro paesi non c’èla guerra, non potrebberoessere invitati a tornarsenea casa loro, per contribuirealla crescita dei loroPaesi? Alcune vie del cen-tro di San Bonifaciohanno, a bordo strada,degli alberi che spesso evolentieri sono pieni dierbacce alte anche unmetro, una vera vergogna:non si diceva che questisignori avrebbero fatto deilavori socialmente utili,come appunto pulire lestrade dalle erbacce? Inostri genitori si sonospaccati la schiena percreare le basi della nostraeconomia. Mio papà è natonel 1898 e non ancoradiciottenne, come tantialtri ragazzi, è stato man-dato in guerra in primalinea sul Carso e sul Piaverischiando molte volte la

vita per difendere la nostraamata Italia. Quando avent’anni tornò dalla guer-ra (pensate, a vent’anni eragià un reduce di guerra),per fortuna sano e salvo,era uno del “canton deMarchi”, uno cioè che,come tanti, andava in piaz-za all’angolo del panificioMarchi, ad attendere chequalche proprietario terrie-ro lo prendesse a giornataa lavorare nei campi. E aquei tempi essere presi agiornata significava porta-re a casa il pane quotidianodopo avere lavorato dura-mente, e se quel giornonon si lavorava non simangiava. Ed è grazie aisacrifici di persone comelui e a tanti altri che sonoandati all’estero a lavorare(non a bighellonare) e chepoi sono tornati con i lororisparmi, che si è creatal’Italia di oggi. Il presiden-te dell’INPS, Tito Boeri,ha detto che le future gene-razioni avranno la pensio-ne grazie agli extracomu-nitari. Ma vi sembra chequesti extracomunitari, o“risorse” come qualcunoama definirli, abbianovoglia di integrarsi? Sonopersone che non sanno chenel mondo civile per vive-re e mantenere la famigliabisogna sudare. E perchèdovrebbero faticare secomunque vengono mante-nuti belli e puliti?

Silvano Miniato

SAN BONIFACIO E SPRARPubblichiamo di seguitola risposta di un gruppodi lettori alla lettera del-l’avv. Marco Bertagnindel mese di Luglio.

Quali persone che cerca-no di affrontare le diffi-coltà della vita con quellapositività che spesso con-sente di essere costruttivinella società, ci permet-tiamo di esprimere unacritica sugli scritti delsignor Marco Bertagnin.Accogliamo l’invito aduna riflessione critica:non viene da tutti apprez-zato il tono critico concui il signor Bertagninpresenta le sue lettere. Visi legge una specie di rea-zione ostile che sembrarispondere ad un impulsodi difesa. Anche l’ultimointervento del Luglio2018, riferito ad un fattopersonale, lo conferma. Ilsignor Bertagnin deveconsiderare che nella vitaesistono molti problemi,alla cui soluzione biso-gnerebbe dare sempre unconcreto, pacato ecostruttivo contributopersonale, soprattuttoquando non ci colpisconodirettamente, solo allorasaremmo forse in gradodi analizzarli e risolverlicon equilibrio e saggezza,lontani da esagerazioni.E’ improduttiva inveceuna generalizzata con-danna di tutta la societàper il suo “vuoto morale”,

per il “fallimento di unmondo che ha scelto diritornare primitivo, can-nibale, luccicanteall’esterno ma marciodentro”. E’ discutibileanche l’accusa di un“generalizzato delirio, diun lugubre declino dellospirito”. Circolare sustrada, magari per diletto,non può essere paragona-to ad un fronte bellico, aduna guerra senza regoled’ingaggio; chi al frontec’è stato veramente puòaverne un sussulto di sde-gno. Quante persone,educate al punto da nonmeritare di essere oggettodi alcun percorso di rici-vilizzazione, nell’operososilenzio quotidiano, con-tribuiscono a valorizzarequel che di sano c’è nellanostra società affrontandocon dignità quanto di dif-ficile e doloroso ci puòriservare la vita. Questeoperano positivamente econtribuiscono a formarecomunità senza deliri,deliri che nel loro essereegocentrici, fanno perde-re alla parola la sua fun-zione comunicativa, ditramite tra gli uomini,divenendo invece paroladi esclusione, confine,pura astrazione. Lodequindi al valore del silen-zio costruttivo e operoso,che ci rende capaci diascoltare, capire per con-sentirci di parlare con unaparola ricca di autorevo-lezza, di autenticità, dav-

vero tesa alla comunica-zione. Diversamente laparola farà soltantorumore. […] Quante per-sone non si ritengonospeciali, ma silenziosa-mente lo sono: prima diparlare ascoltano, primadi criticare si esaminano,prima di scrivere pensa-no. Sono persone unicheche non abbisognano dipercorsi rieducativi e diricivilizzazione. Sonopazienti, razionali, dili-genti e usano insiememente e cuore. Quindi,signor Bertagnin, ricam-biamo il suo invito allariflessione ricordandoleche “in medio stat virtus”(la virtù sta nel mezzo),“est modus in rebus” (esi-ste una misura nelle cose)e soprattutto “absit iniu-ria verbis” (la parola sialontana dall’offesa).

Boni cives (I benpensanti)

Gentilissimi, pubblichia-mo volentieri la vostrariflessione, perché equi-librata e positiva. Ricor-diamo, comunque, che lelettere devono essere fir-mate con nome e cogno-me. Ricordiamo inoltre,che tutto ciò che apparesu “Le vostre lettere”non è scritto da corri-spondenti del giornale,ma dai nostri lettori.

IN RISPOSTA A BERTAGNIN

Per le vostre lettere scrivete a:

[email protected]

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Sentiamo spesso, da politi-ci e da commentatori tele-visivi, che in Italia non c’èla “certezza della pena”. E’un’affermazione tormento-ne che ci perseguita daanni, uno slogan tra i tantiche ci tediano. Tale affer-mazione è comunque sba-gliata. La pena a cui fariferimento lo slogan indiscussione è la pena pre-vista per i reati, e cioè perla violazione delle leggipenali. La legge penale èla norma che prevede unapena in caso di violazionedella norma stessa. Lepene, cioè le sanzioni, pos-sono essere detentive opecuniarie. Le dette pene,previste appunto dallenorme penali, oscillano traun minimo ed un massi-mo: in gergo giuridico sidice che questa è la pena“edittale”. La misuraminima e la misura massi-ma della pena è stabilitain rapporto alla gravitàdella condotta. Ora, quan-do il giudice applica al“caso concreto” la penaedittale prevista dallanorma penale (singolofurto, singola violenza,rapina, rissa, diffamazio-ne, concussione…),all’imputato viene inflittala cosiddetta “pena defini-tiva”: reclusione o arrestodi tot mesi, tot anni oppu-re multa o ammenda di toteuro. La “pena definitiva”(cioè: quanto ha preso?) ècerta e non incerta, anzi è

certissima. Il giudice noncondanna l’imputato aduna pena detentiva di“circa” tot anni o ad unapena pecuniaria di “più omeno” tot euro. Quantodetto è già sufficiente percomprendere che l’affer-mazione secondo cui “inItalia non c’è la certezzadella pena” è una cazzata.Dunque, nel nostro siste-ma giuridico penale, le“criticità” possono sorge-re non tanto nella fase delgiudizio che, se si conclu-de con una condanna,condurrà ad una penaindubbiamente “certa”,quanto nella fase di“applicazione della pena”.La pena potrebbe, infatti,a certe condizioni, risulta-re sospesa, oppure noncomportare la detenzionein carcere, oppure essereconvertita. Altre inadegua-tezze si possono manife-stare in sede carceraria. Insostanza, il nostro sistemagiuridico penale è un siste-ma complesso e sofistica-to, uno dei migliori delmondo, in astratto, se nonaddirittura il migliore. Ladomanda che ci si dovreb-be porre non può perciòriguardare la “certezzadella pena”, ma dovrebbepiuttosto riguardare la piùcomplicata e spinosa que-stione sull’adeguatezza delnostro impianto giuridicopenale al cambiamento“dei tempi”, della società,della tipologia delle con-

dotte, delle aberrazioni edel sentire diffuso. Siamoall’altezza di siffatta que-stione oppure “tutti” prefe-riscono seguire l’andazzo,garantirsi carriere e pre-bende e sbandierare un benpiù comodo e rassicuranteslogan? C’è un tempo perogni cosa, diceva SanPaolo: questo tempo perche cosa è? Abbandonandola via di Damasco, ram-mento che lo “scopo” dellenorme penali e dell’attivitàgiudiziaria è quello digarantire la sicurezza deicittadini. Nel momento incui il sistema giuridico egiudiziario sembrano per-dere di vista lo “scopo”della sicurezza a discapitodi altro, allora significache in quel momento c’èqualcosa che non va. Lafilosofia giuridica e lapolitica criminale nondevono avvicinarsi troppoall’ideologia, all’interessedi bottega, a quello acca-demico o meramente spe-culativo, perché altrimen-ti, prima o dopo, andrannoa sbattere. E saranno i cit-tadini a farne le spese. Sela “civiltà giuridica” con-duce all’inciviltà finiremocome nel Vangelo: “se uncieco guida un altro ciecoambedue cadranno nellafossa”. Farsi consapevolidi questo pare però cheoggi sia (quasi) “un reato”.

Avv. Marco Bertagnin

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DEI DELITTI E DELLE PENE

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Numero chiuso il03-09-2018

Troppi giorni, troppe ore,troppe materie, troppi inse-gnanti. La vita degli stu-denti delle scuole superio-ri, o secondarie di secondogrado per essere precisi, èall’insegna del troppo.Andiamo a scuola 6 giorni asettimana, mentre i nostriinsegnanti e come loro tuttii lavoratori, di qualunquesettore, sono operativi solosu 5 giorni. Le ore di lavoroper noi non si contano: alle5 ore di lezione si aggiun-gono inevitabilmente alme-no altre tre ore di studiopomeridiano e le famigerate200 ore di lavoro non retri-buito. Se esistesse un sinda-cato degli studenti avrebbegià indetto uno sciopero, einvece no. La scuola è unascelta, ci dicono, nostrodovere, quindi, è impegnar-ci per il nostro futuro, per lanostra cultura. Sarebbe bel-lissimo se non si trattassesolo di parole, se la scuolanon si riducesse a un mero

calcolo di medie e voti.Invece è proprio così. Ascuola, che lo si vogliaammettere o meno, contanosolo i voti. Ognuno di noivale o non vale esclusiva-mente in relazione a “quan-to prende” in una verifica oin un’interrogazione. El’aspetto peggiore di tuttociò sta nel fatto che venia-mo inquadrati in una deter-minata casella all’iniziodell’anno, o peggio all’ini-zio del quinquennio, e da lìnon ci possiamo muovere.Come in un sistema dicaste, se “nasciamo”, scola-sticamente parlando, conl’insufficienza, con quellacontinuiamo il nostro per-corso fino alla maturità. Hosentito un insegnante dareun 6 striminzito a un“paria” che aveva invanotentato l’ascesa sociale. “Dipiù non posso darti - haesordito l’insegnante. Sì èvero hai risposto a tuttoma…”. Ma si è chiesto

quell’insegnante quantafatica abbia fatto quelragazzo per rispondere atutte le sue domande? Si èguardato indietro fino arivedersi a sua volta sedutosu quel banco? Si è chiestose quell’ennesima sconfittapotrebbe incidere sull’auto-stima di quel ragazzo, sullesue scelte, sulla sua stessavita futura? Questo è ilpunto: la scuola non ci rap-presenta perchè non ciappartiene, non ci capisce enon ci coinvolge. L’edificioscolastico è un luogo dilavoro e non di aggregazio-ne, sottostante alle regoledegli orari e non della con-divisione. Gli insegnanti,assillati dal finire il pro-gramma, dall’avere voti asufficienza e dall’evitaregrane, si sono trasformatida mentori in esecutori diordini. Siamo distratti edisinteressati, ci dicono, manessuno si chiede se pocointeressanti siano i pro-

grammi o il modo in cui glistessi ci vengono sottoposti.Manchiamo di rispetto, manessuno ci detta delle rego-le. Andiamo a scuola vestiticome andremmo in spiag-gia, senza che nessuno cidica che è sbagliato. In unasocietà che evolve semprepiù rapidamente, la scuola èferma al palo, incapace diadeguarsi alle esigenze dinoi giovani, incapace diimporsi, Di prepararci allavita e all’Università. Leprove stanno nei numeri: il70% dei liceali si iscriveall’università ma il 45% diessi abbandona entro ilsecondo anno, spesso senzaaver sostenuto nemmenoun esame. Fra chi proseguesolo il 13% si laurea.Siamo ultimi in Europa pernumero di laureati e per etàin cui si ottiene l’ambitotitolo. Tutti gli altri? Vannoa riempire le file dei NEET.Non sapete chi siano iNEET? Sono i giovani che

non studiano e non lavoro-no quelli che non fannonulla, in pratica. Molti diloro non hanno nemmenoun diploma. A proposito,fra i troppo della scuola cisono anche le bocciature.Impedire a un ragazzo diandare avanti, spesso è uninvito a tornare indietro e aperdere la strada. La“buona scuola” ci imponedi lavorare gratis facendocicredere di darci un’oppor-tunità per crescere quandoa crescere é solo la disoc-cupazione di altri giovaniche, se assunti al nostroposto dovrebbero esserepagati. Quindi la scuolache vorremmo è una scuolameno… Meno burocratiz-zata, con meno ore ma diqualità, meno materie madi indirizzo, meno insegna-ti ma meglio pagati e piùmotivati.

Christian Gaole Studente

LA SCUOLA CHE VORREI

Portare il Rosario al collo conun bel crocifisso che penzoladavanti al petto, come stafacendo con molto coraggiola conduttrice televisiva delTG1 Monica Nalesso, sem-bra quasi una provocazione,soprattutto in questo periodostorico in cui si tende a vive-re la propria fede come fattoprivato, o a combatterla comeil peggior nemico. In realtà,pur nella consapevolezza chela fede cattolica non consisteessenzialmente nei segniesterni ma nell’adesione allavolontà di Dio, sono molti icattolici che portano al collocome devozione una cateninad’oro col crocifisso o lamedaglietta della “Madonnamiracolosa”, cosiddetta per-ché protegge e guarisce chi laporta con fede. Anche il cro-cifisso appeso al muro neiluoghi pubblici rimane unpunto di riferimento impor-tante, grande aiuto nelle diffi-coltà, un richiamo e una spe-ranza per tutti: quell’uomocrocifisso non è un mito, eneppure un simbolo di bontàe fratellanza universale, ma èben di più: è una Personavera, storicamente esistitacirca duemila anni fa, è GesùCristo, figlio di Dio. E’ innome di quel crocifisso che èsorta la “civiltà cristiana” inItalia, nel Mediterraneo e inEuropa perchè ha segnato ilprogresso di molti popoliattraverso il lavoro di monaciagostiniani e benedettiniprima, e domenicani, france-scani e altri dopo, i quali fin

dai primi secoli dopo Cristo,assieme alla preghiera e alVangelo, hanno insegnato apopoli rozzi e pagani a boni-ficare paludi facendone frut-tuosi campi agricoli, acostruire strade, case, ponti,pozzi, canali di irrigazione,scuole per imparare a legge-re, scrivere, cucire, cucinare.Fino ad arrivare a costruzionimeravigliose come le catte-drali romaniche o gotiche chesvettano ancora nel cielo,mentre innumerevoli chiesenel mondo sono tappezzate didipinti, affreschi e sculturesacre che destano stupore emeraviglia. Alle origini dellaBiologia e della Genetica tro-viamo un semplice monacoche amava fare esperimenticon i piselli nel suo orto, Gre-gor Mendel, e più tardi unsacerdote, Lazzaro Spallan-zani. Francesco Agnoli nelsuo libro “Scienziati, dunquecredenti” ed. Cantagalli,dimostra come sono state laBibbia e la Chiesa a creare lascienza sperimentale attraver-

so illustri scienziati, tutti cri-stiani, quali ad esempioKeplero, Pascal, Newton,Pasteur, Copernico, Lemai-tre, ecc. Per non trascurare ilben noto Galilei, il quale, purdovendo attraversare quelladiatriba che conosciamo, erae rimase sempre profonda-mente cattolico. E se il secoloIlluminista ha elevato comescienza assoluta e indiscutibi-le l’evoluzionismo di Dar-win, come prova per negarel’intervento di Dio Creatore,mai come in questi ultimidecenni, a seguito delle sco-perte del DNA e degli esperi-menti di scienziati, tra cuiFernand Crombette, la teoriadi Darwin è stata smentitadalla stessa scienza. Purtrop-po, adesso che, in nome dellatecnologia scientifica abbia-mo emarginato Gesù Cristoconsiderandolo una minacciaper la nostra libertà o unintralcio per i nostri malaffa-ri, emergono solo disastri.[…][email protected]

LA SFIDA DEL CROCIFISSO

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L’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 5

BURE

Le campane...

SANT’AMBROGIO SAN VITO

Passaggio pedonale

Posteggio per bici

SAN BONIFACIO COLOGNOLA AI COLLI

Tombino pericoloso

SAN BONIFACIO

Torrente Alpone invasodalla vegetazione

MONTEFORTE

Erba al cimitero

SAN GREGORIO

SAN BONIFACIOPESCANTINA

Cà Filissine... sterpaglia

ARCOLE

Panchina in via Udine

SAN BONIFACIO SAN BONIFACIO

Vergogna del cimitero

Dopo oltre una settimana

PRAISSOLA

Taglio erba da parte di unprivato in una stradacomunale... vergogna

VIA ZOVO

Erbacce ovunque...

MONTEFORTE

Dopo la Sagra dell’Anguria

PESCANTINA

Scala accesso alle tombe

Situazione zona verde invia Sanguane da 2 anni

Marciapiede con stercopiccioni vicino asilo.

BELFIORE

Via Leopardi...rimboschimento spontaneo

Da oltre 30 giorni il cestinonon viene svuotato

Servirebbero le pecore di Roma

MARANO

Tombini intasati pieni di zanzare

ARBIZZANO

Sottopasso...

LAGHETTO BORA BORA

I marciapiedi...degrado

SAN VITO SETTIMO

Via Natta da mesi...

Fontanella del cimitero

BREONIO

Il degrado...vicino al ponte

PARONA

Canonica. accesso chiuso a tre abitazioni

PONTON

Segnali oscurati con sacchidi plastica

FUMANE

I marciapiedi...

SETTIMO VERONA

Stazione... L’indecisione

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A Settembre riprendiamo il capitolosanità. Il mese scorso abbiamo pub-blicato gli esiti di una inchiesta con-dotta nei Centri unici di prenotazionedi ospedali pubblici e privati verone-si, allo scopo di scoprire quante dellevisite prenotate in regime di sanitàpubblica si risolvessero poi, nell'am-bulatorio di un medico in libera pro-fessione. Se i risultati dell'inchiestahanno dimostrato che nel giro di unmese con il solo pagamento del ticketsi può ottenere una visita, nella realtàesiste una significativa discrepanzatra quanto rilevato e le testimonianzedei cittadini. Insomma: da quellainchiesta ci sono rimasti più dubbiche certezze. Ma abbiamo comunquevoluto metterci il naso, anche in virtùdi lettere e segnalazioni che i lettoriinviano periodicamente al nostrogiornale, per denunciare i lunghitempi di attesa di una visita in regimedi ticket, di cui sono stati vittime.Vale la pena riproporre per sommicapi la testimonianza pubblicata adAgosto di V. B., un signore che perproblemi neurologici ha rischiato diperdere progressivamente la vista.

All'atto della prenotazione di unavisita oculistica, in una strutturasanitaria del nostro territorio, si èsentito rispondere che avrebbe dovu-to aspettare due anni. “Non potevocredere alle mie orecchie!” assicura ilsignore, che invece aveva capitobenissimo: l'udito, almeno quello,funzionava ancora perfettamente. Inpreda all'ansia, ha quindi deciso dichiedere una visita a pagamento,puntualmente eseguita una settima-na dopo. Nonostante l'esito infaustodel consulto, V.B. non si è perdutod'animo e dopo una lunga ricerca ha

risolto il suo problema (definitiva-mente) grazie ad un medico di Triestee 5 mila euro di cura. Chi la dura lavince? “Con i soldi si vive, senza soldisi muore” è il commento amaro dellettore, lasciato solo dal sistema sani-tario di casa sua. Un sistema sanitarioche diventa sempre più difficile dainterpretare. E proprio per capiremeglio, e magari avvicinare un po' dipiù il cittadino al servizio, e al diret-tore generale dell'Asl Scaligera, Pie-tro Girardi, alcune semplici domandeche ci arrivano direttamente dai let-tori.

L’ALTRO GIORNALE 6 L’INCHIESTA

Sanità. Come districarsi n

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Servizi diGianfranco Riolfi

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L’INCHIESTA L’ALTRO GIORNALE 7

nel Sistema

FEDERFARMA - LIONS INTERNATIONALRACCOLTA DI OCCHIALI USATI

E’ partita a pieno ritmola raccolta di occhialiusati in 57 farmaciedella provincia aderentia Federfarma Verona incollaborazione con ilLions International, checatalogati e rigeneratisaranno inviati in varipaesi in Sud America,Africa, Estremo Orien-te, Est Europeo o altro-ve, ma anche nei terri-tori locali per donareuna vita migliore a chi èin gravi difficoltà eco-nomiche. Partecipare èsemplice e non costa nulla. Basta entrare in farmacia e donare un paio di occhialianche da bambino che non si usano più ponendoli nell’apposito contenitore. «Le far-macie aprono le porte ad un grande appuntamento sociale come la raccolta di occhia-li usati legato al mondo della salute del cittadino, anche quello molto lontano da qui– pone l’accento il consigliere dell’associazione titolari di farmacia Verona, referen-te del progetto, Gian Battista Neri -. Abbiamo voluto partecipare nuovamente enumerosi a questa campagna di raccolta che ci aveva visti già impegnati un decen-nio fa. La farmacia non solo riceve e posiziona il contenitore ma parla con gli uten-ti spiegando la validità del progetto sanitario invitandoli a riflettere sul valore dellapreziosa donazione». Carlo Vivian, officer Lions del service “Raccolta occhialiusati” per le province di Verona, Vicenza, Trento e Bolzano sottolinea come «ladisponibilità dei farmacisti e la generosità dei veronesi per la donazione di occhialida vista e da sole sono fondamentali per molte persone che non possono permettersinulla. Grande valore curativo e preventivo rivestono anche le lenti da sole non gra-duate necessarie per schermare i potenti raggi tropico equatoriali causa di numerosepatologie degenerative». Paolo Colombo collaboratore del service Lions per la zonadi Verona dopo aver sottolineato la massiccia partecipazione ringrazia «tutti i far-macisti che danno disponibilità logistica e impegno quotidiano alla raccolta. Lacapillarità di questi primari presidi sanitari fa sì che l’utente possa avere accessibili-tà all’iniziativa umanitaria nell’intero territorio provinciale. Ringrazio anche i gio-vani del Club Leo che si rendono disponibili alla gestione delle cassettine portaocchiali dalla consegna alla raccolta periodica in farmacia». C.G.

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Tessera sanitaria, Tessera sanitariaCarta nazionale dei Servizi, Tesserasanitaria cartacea: come districarsitra l'una e l'altra? «La Tessera Sanitaria e la Tesserasanitaria Carta nazionale dei Servizisono la stessa cosa. La Carta è la sem-plice evoluzione della Tessera Sanita-ria plastificata (la sostituisce) e rap-presenta codice fiscale in Italia e Tes-sera Sanitaria in Europa. In alcuneRegione d'Italia, tra cui nella RegioneVeneto, oltre alla TS viene rilasciatala tessera in cartoncino contenenteimportanti "notizie" che non sonoreperibili sulla tessera sanitaria, qualila scelta medico ed eventuali esenzio-ni/scadenza assistenza. Vanno tenuteassieme e presentate agli sportellidistrettuali e ospedalieri. Per il futuroè previsto l'assorbimento dei datisanitarie all'interno della CNS conconseguente dismissione della tesse-ra in cartoncino».Per ottenere un'esenzione per limitidi età o di reddito, o eseguire una visi-ta in una struttura convenzionata,oggi è ancora necessario presentare ilvecchio tesserino cartaceo. Tre tesse-re per un utente: alla faccia della sem-plificazione.«Per ottenere l'esenzione per età/red-dito è sufficiente mostrare il certifica-to di esenzione, scaricato da interneto ritirato al distretto, al medico chedeve riportare il codice sulla prescri-zione, nel caso di ricetta rossa. Se ilmedico prescrive una ricetta demate-rializzata non è necessario esibire ilcertificato di esenzione per età/reddi-to in quanto il relativo codice vieneriportato in automatico sulla prescri-zione. Per quanto riguarda l'esecuzio-ne di prestazioni presso una strutturaconvenzionata è necessario esibire iltesserino cartaceo proprio per quantoriportato nella risposta alla domandaprecedente ("notizie" che non sonoreperibili sulla tessera sanitaria)». Perchè, in piena era digitale per ese-guire una visita, peraltro già prenota-ta, capita che allo sportello ci vengacomunque chiesta l'impegnativa?«La ricetta viene chiesta perchè molteprescrizioni sono ancora su ricettarossa cartacea. In tal caso la ricetta vaacquisita. Nel caso di ricetta demate-rializzata, l'utente ha in mano unsemplice promemoria. La presenta-zione del promemoria non è obbliga-toria per ottenere la prestazione (idati sono però necessari per ottenere

la prenotazione) ma può essere utileper completare gli ulteriori passaggitecnici». Molti cittadini chiedono perchè sirisparmia se si evita di presentarel'impegnativa per gli esami del san-gue o per l'acquisto in farmacia dialcune specialità.«Per ottenere esami e prestazionispecialistiche del Servizio SanitarioNazionale è necessario produrre ido-nea impegnativa del SSN (ricettarossa o dema). La normativa naziona-le prevede che, per ogni impegnativadel SSN, l'utente (non esente) oltre alticket debba pagare la quota fissa di €10,00. La Regione Veneto, peraltro,con Delibera Giunta Regionale n.1380 del 5 agosto 2011 ha introdottola possibilità che tale quota sia ridot-ta a 5 € per gli utenti con reddito infe-riore ai 29.000 € (7RQ)». Una nostra lettrice di Villafranca scri-ve che ad apertura avvenuta del-l'ospedale Magalini, ha prenotato unaradiografia nella rinnovata struttura,che gli è stata peraltro assegnata intempi brevi, ma a Caprino! A quandole cure a chilometro zero?«La normativa regionale prevede cheal paziente venga data la prenotazio-ne nei tempi di attesa richiesti dalprescrittore secondo la classe di prio-rità indicata in ricetta (classe B -entro 10 gg. - classe D - entro 30 gg. -classe P - entro 90 gg.). Al momentodella prenotazione viene propostaall'utente la prima disponibilità entrola tempistica prevista in ricetta. Nelcaso in cui l'utente non intenda accet-tare la prenotazione proposta, gliverrà indicata altra data e strutturaper venire incontro alle sue esigenze.In tal caso, però, non gli verrà garan-tita la classe di priorità».

Il Direttore dell’ULSS9

Pietro Girardi

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Recentemente a Soave,davanti a Porta Verona, ètornato a troneggiare Free-dom, la scultura a forma dicavallo creata dall’artistaSabrina Ferrari ed espostanello stesso luogo due annifa in occasione della Bien-nale di scultura organizzatada Botteghe di Soave. Oraperò Freedom è tornato perrimanere perché è statoregalato alla cittadina da undonatore anonimo. «Ilcavallo - afferma l’assesso-re alla Cultura Alice Zago -ci è stato offerto da undonatore che vuole rimane-re anonimo: gli è piaciutal’opera esposta alla primaBiennale di Scultura e havoluto offricela chiedendoche rimanga dov’era…pur-troppo non possiamo tener-la lì: la Soprintendenza ciha già sollecitato di cercareun altro luogo perché PortaVerona può costituire unavia di fuga in caso di pro-blemi durante le manifesta-zioni. Con un team diesperti stiamo decidendo lacollocazione ideale del-l’opera: le idee sono tante,ci interessa solo che rispet-

tino la sicurezza, la visibili-tà e l’estetica». Freedom èun’opera in bronzo e accia-io cortec larga 2 metri e 90centimetri, alta 4 metri e 10centimetri con spessore di1,5 metri. È stata realizzatadall’artista veronese qua-rantasettenne Sabrina Fer-rari, la quale si è diplomatanel 1989 al liceo artistico e

poi diplomata in sculturaall’accademia di belle arti“G.B. Cignaroli” a Veronanel 1993. Ha continuatospecializzandosi in sculturain marmo nell’istituto“Brenzoni” di Marano diValpolicella. Terminati glistudi ha iniziato la suaesperienza lavorativa inFonderia Artistica in bron-

zo, collaborando con affer-mati artisti italiani e stra-nieri e insegnando discipli-ne plastiche al liceo artisti-co di Verona dedicandosialle sue creazioni. Dal 2004si occupa esclusivamentedelle sue opere ed hannocosì inizio le sue esposizio-ni più importanti in Italia,Europa, Stati Uniti ed Asia.

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Servizi diMaria Grazia Marcazzani

LA SCULTURA. L’opera bronzea rimarrà a Soave e sarà collocata in una zona più sicura

Freedom: il ritornoInserisci la tua pubblicità!a 80,00 euro al mese

L’ASSOCIAZIONEL’associazione “Amici delle Antiche Torri”, sempre inprima linea per il recupero del patrimonio storico diSoave, sta lavorando su due progetti. Il primo è la riquali-ficazione dei lavandari del paese, sette, tre dei quali hannola scala per scendere al fiume, mentre agli altri quattro siaccede attraverso una rampa che serviva per portare muc-che, asini e cavalli al beveraggio. «Per ora abbiamo siste-mati due: quello vicino alla pizzeria Acquario e quellovicino all’ospedale – afferma Mauro Verzini, uno dei com-ponenti del Gruppo -. Ad opera conclusa saranno installa-ti dei cartelli con foto antiche e la relativa storia. Inoltre èin programma un progetto di recupero del percorso checosteggia le mura da porta Aquila fino al castello per poterraggiungere il ponte levatoio da un’altra strada in mezzoalla natura. Ora aspettiamo il contributo dell’amministra-zione comunale per poter mettere in sicurezza il sentierocon dei corrimano». «Il progetto “Lavandari” – concludel’assessore Alice Zago - è nato da un’idea di Piero Zam-pieri e come amministrazione lo sosteniamo e creeremoinsieme con loro i cartelli informativi».

AUTUNNO ARANCIONE - EVENTITorna a Soave l’Autunno Arancione, rassegna di eventi legati all’associazione Paesi Ban-diere Arancioni del Touring Club Italia. Nella mattinata del 22 settembre a Porta Veronail sindaco Gaetano Tebaldi, l’assessore al Turismo Alice Zago con i presidenti delle asso-ciazioni che animeranno l’Autunno Arancione brinderanno ai 20 anni dell’associazioneBandiere Arancioni. Il Corpo Bandistico Mons. Aldrighetti di Soave allieterà il momen-to con l’esecuzione di alcuni brani musicali. Dallo stesso giorno partirà l’ “Equinoziod’autunno” organizzata dall’associazione Strada del Vino Soave. Il 28 e 30 settembre siterranno le Giornate Plein Air durante la festa nazionale dei camperesti: 20 equipaggi dicamper potranno visitare Soave e il suo territorio con visite guidate dedicate a loro gesti-te dalle associazioni “Amici delle antiche torri” e “Veronautoctona”. Inoltre sabato 29settembre nella chiesa di San Rocco ci sarà il concerto del coro polifonico “Progettomusica” di Valdagno a ingresso libero. Il 6 e 7 ottobre l’associazione “Le Botteghe diSoave” organizza “Enogastronomia a Soave” in via Roma e Corso Vittorio Emanuele.

NOTIZIE BREVIFesta di fine estate. Il Laboratorio stabile del Teatroprova “E Mi, E Ti, e Toni” di Castelce-rino con la partecipazione del coro “I vilan de la Bastiola” presentano “El paese de' le sitele”in occasione della decima festa di fine Estate sabato 1 settembre alle ore 21.00. Aspettando lospettacolo verrà proposta una cena su prenotazione dalle 19.00 alle 20.45 (347.4406010 –349.0760576).Insieme Per La Vita. Sta per partire il progetto "Insieme Per La Vita" a cura di A.S. Com-munication, collaborazione tra pubblico e privato che permetterà al Comune di usufruire didefibrillatori semiautomatici salvavita collocati nelle zone nevralgiche della città. A breve saràdistribuita a tutte le famiglie di Soave e negli esercizi commerciali “Agenda più”, rivistaannuale collegata al progetto, dove fra le notizie utili ci sarà anche come utilizzare un defri-billatore e dove se ne può trovare uno, in caso di emergenza, nel territorio comunale. Infinesarà organizzata una cerimonia pubblica per la consegna del primo defibrillatore di quest’ini-ziativa alla scuola primaria del paese e gli attestati di benemerito a tutte le imprese soavesi chehanno sostenuto il progetto. Se il progetto avrà successo sarà ripetuto anche nei prossimi anniper consegnare un defibrillatore anche a ogni frazione del paese.Salviamo il ‘900. Dal 3 al 28 ottobre nella chiesa di San Rocco si terrà la mostra “Salviamoil ‘900”, progetto provinciale cooridnato da Gianni Pasquetto e l’artista Charlie, che fa cono-scere gli artisti veronesi nati dal 1870 al 1970. La prima tappa sarà Soave con gli artisti del-l’est veronese, poi la mostra proseguirà a Cerea a Novembre, Villafranca a Dicembre e Gardaa Gennaio. La mostra, la cui apertura sarà garantita da Soavearte e da giovani del territorio,esporrà 40 opere e per ora hanno dato la loro adesione, oltre a Soave, Monteforte d’Alpone,Caldiero, Colognola ai colli, Arcole, Cazzano di Tramigna, San Bonifacio e San Giovanni Ila-rione.

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La Festa dell’Uva di Soaveè pronta a tagliare il tra-guardo della 90esima edi-zione. La tradizionale mani-festazione che arriva in con-comitanza con il periododella vendemmia è pronta acelebrare il frutto più pre-giato delle colline soavesi.Sabato 15 e domenica 16settembre saranno i giorniin cui si concentrerà lamaggior parte del program-ma della Festa, organizzatadalla Pro Loco, con l’ormaicollaudato mix tra sfilate incostume, arte, degustazioni,mercatini, musica e prodottidel territorio. Venerdì 14 cisarà solo un piccolo “anti-pasto” serale con l’inaugu-razione della mostra d’arte“Sulle strade dell’uva” el’apertura del punto degu-stazione di piazza Mercatodei Grani. Da sabato matti-na poi prenderanno il via lemostre artistiche e fotogra-fiche, a mezzogiorno apri-ranno i punti ristoro, colritorno del Risotto di Soaveall’Isola del Gusto. Con imercatini del pomeriggioscatterà poi la scatterà la

festa vera e propria. Tantele occasioni per parteciparead escursioni e visite guida-te nel borgo e sulle collinevitate di Soave, tra cui lapossibilità di un volo in eli-cottero nella giornata didomenica. Proprio domeni-ca 16 settembre sarà ilmomento clou della manife-stazione, con tutto il borgomedioevale di Soave prontoad accogliere visitatori ecuriosi; nel pomeriggio siterrà la tradizionale sfilatain costume con i piccolicontadini e le contadinelleche accompagneranno ilcarro dell’uva lungo viaRoma e che avrà comemadrina Elisabetta Viviani,la voce di Heidi. Sempredomenica si terrà anche ilmercatino dell’antiquariatolungo corso Vittorio Ema-nuele.La musica e gli spettacolisaranno poi un altro deglielementi trainanti dellaFesta, con le hit e il diverti-mento di Radio Companyprotagonisti della serata disabato e la musica countryalla domenica. A chiudere il

programma quello che èforse l’evento più atteso esuggestivo: i fuochi d’artifi-cio con l’emozionanteincendio del castello scali-gero. «La Festa dell’Uva – com-menta il presidente dellaPro Loco Roberto Ferroli –è un appuntamento che hascritto la storia di Soave edella sua gente, visto che laprima edizione risale al1929. Cercheremo di cele-brarla al meglio, visto chesi raggiunge anche lanovantesima edizione, rac-contando anche le feste pas-sate in una mostra fotogra-fica dove troveranno spaziogli scatti di Pietro Masnovo,vera e propria memoria sto-rica del paese».

Matteo Dani

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BONSAI CHE PASSIONEE’ questa la parola d’ordine dell’associazione “Ilbagolaro”, nata 28 anni fa a Ronco all’Adige e trasfe-ritasi tre anni fa a Soave, con sede in piazza Antenna,diventando “Soave Bonsai Club - Il Bagolaro”. Moltele attività organizzate dall’Associazione con corsi perprincipianti e formazione continua nelle serate delclub, due lunedì al mese. Attualmente il gruppo è com-posto da circa 30 persone. In occasione della Festadell’Uva Soave Bonsai club organizza una mostraesponendo i propri bonsai nella sala delle festa delPalazzo del Capitanio. Durante l’evento sarà spiegatain varie lingue l’arte dei bonsai, con un istruttore chefarà delle dimostrazioni pratiche e un angolo denomi-nato “Sos bonsai” per chi avesse problemi con il pro-prio bonsai. Durante la mostra ci si potrà iscrivere alprossimo corso che inizierà ad Ottobre.

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Per gli amanti della poesiail Gran Premio Internazio-nale “Simone Lorici” Cittàdi San Bonifacio – Abba-zia di Villanova è unodegli appuntamenti dimaggior richiamo e, anchequest’anno, alla giuriasono arrivate poesie ecomposizioni da tutta Ita-lia. Sono stati resi noti inquesti giorni i vincitori delconcorso, selezionati dallagiuria composta da MarioLongo (presidente), DinoAmbrosini, Gianni Berta-gnin, Mario Nogara eGiorgio Santi. Ad aggiudi-carsi il primo premio èMina Antonelli, da Gravi-na di Puglia (BA) conl’opera “I vecchi delborgo”; secondo posto perMara Penso (Mestre) con“La mia città d’acqua”,terzo per Giovanni Caso(Roccapiemonte – SA) con“Terra dei padri” e quartoposto, a pari merito, Fran-co Fiorini (Veroli – FR)

con “Torna la memoria” eNico Bertoncello (Bassanod.G.) con “Labbra Dolci”.Il premio per la sezionejunior è stato vinto da

Elena Sartori del LiceoCotta di Legnago con “Lasabbia del passato”, men-tre non sono stati assegnatii premi Senior ed estero.

La cerimonia di premiazio-ne si terrà domenica 23settembre alle ore 10.00presso la sala civica Barba-rani.

Il livello di inquinamentoacustico è uno dei fattoriche stanno assumendo sem-pre più importanza quandosi valuta la qualità dellavita in un determinatopaese. Proprio per questoSan Bonifacio si sta dotan-do di un nuovo piano diclassificazione acustica.Frutto di uno studio accura-to, il nuovo piano, che sosti-tuisce il precedente datato2003, è stato redatto dalladott.ssa Sabrina Milanese,tecnico specializzato in acu-stica ambientale, che halavorato a stretto contattocoi Servizi Urbanistica edEcologia del Comune, colsindaco, l’assessore all’Eco-logia e la CommissioneUrbanistica. «Con questonuovo piano – spiega il sin-daco Giampaolo Provoli – ilpaese si è uniformato aquelle che sono le normati-ve vigenti e, allo stessotempo, si è dotato di unostrumento di classificazionee programmazione che cipermetterà di tutelare i dirit-ti di tutti, monitorare leemissioni acustiche e preve-dere anche delle specifichelinee guida per il futuro». Ilpiano prevede la classifica-zione del territorio comu-nale in 6 fasce, ognuna condiverso colore in base allivello di decibel che è pos-sibile produrre. Si passadalle aree maggiormentesensibili, colore verde,come scuole, ospedale ecasa di riposo, fino allezone industriali o interessa-te dal maggior traffico, dicolore blu. La classificazio-

ne è stata effettuata doporilevamenti approfonditieffettuati in varie zone delpaese nei mesi scorsi. «Daidati che abbiamo rilevato lasituazione di San Bonifacioper quanto riguarda l’inqui-namento acustico – com-menta la dott.ssa Milanese -appare assolutamente nellanorma, senza particolarisituazioni di difficoltà». Ilpiano tornerà utile a cittadi-ni e imprese che, qualorarilevassero nella propriazona di residenza o lavorol’emissione di rumori trop-po alti, potranno consultarei limiti segnati nel piano edeventualmente, se superati,presentare un esposto al

Comune. Detterà anche lelinee guida da rispettarenella costruzione di nuovecase o nella ristrutturazionedi quelle esistenti. All’in-terno della classificazionesono state previste specifi-che deroghe relative adeventi od occasioni partico-lari in cui il rumore o lamusica può sforare il nor-male limite consentito. E’stata fatta anche una valuta-zione futura, soprattutto inrelazione a quelli chesaranno i futuri ampliamen-ti della zona industriale e leopere più importanti sul ter-ritorio, come la TAV. «Pro-prio in relazione a questa –conclude Provoli – sono

state redatte particolariregolamentazioni che tute-leranno i cittadini sia adopera realizzata, quindi colpassaggio dei convogli, siaper quanto riguarda la fasedi cantierizzazione, perchépossa essere il meno impat-tante possibile a livelloacustico». Il piano di classi-ficazione acustica completoè già disponibile sul sito delComune e giovedì 13 set-tembre, alle ore 20.30,verrà presentato pubblica-mente in sala Barbani. C’ètempo fino al 22 ottobre perpresentare osservazioni perrichiedere delle modifiche,dopodiché il piano diverràdefinitivo.

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Servizi diMatteo Dani

INQUINAMENTO ACUSTICO. Il Comune si sta dotando di un piano di classificazione

Le nuove strategiea favore dell’udito

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UN RICCO CALENDARIOPER TUTTO SETTEMBRE

Spettacoli, sport, approfondimenti e cura della per-sona. Come da tradizione il Settembre Samboniface-se, che in questi giorni sta entrando nel vivo, propo-ne un calendario di appuntamenti molto variegato,dove trovano spazio molte realtà e associazioni sam-bonifacesi. Rispetto alle prime anticipazioni di cuiavevamo parlato nel precedente numero del giorna-le, il programma presentato negli scorsi giorni è oramolto più completo e articolato. Tra gli eventi giàsvolti da segnalare la novità dell’esposizione “Con-tinua pure, sto ascoltando” al Teatro Centrale a curadi Museum of New Arts e le prove di tiro con l’arcoper persone con disabilità. Proprio lo sport è poi ilprotagonista di questi giorni: con la gara ciclisticaMemorial Paolo Cavallaro di mercoledì 5 e il primoquadrangolare di basket “Città di San Bonifacio”che, venerdì 7 e sabato 8 settembre, vedrà protago-niste al Palaferroli alcune delle migliori formazionidi A2 come Tezenis Verona, DeLonghi Treviso,Pompea Mantova e Bondi Ferrara. Gli spettacoli,dicevamo, sono poi un altro dei punti focali del pro-gramma. Si parte con l’opera verdiana “Oberto,conte di San Bonifacio” il 16 settembre e il giornosuccessivo con “Tuttinscena”, lo show realizzatodalla CPL Servizi Onlus che vedrà protagonisti alCinema Teatro Cristallo i ragazzi con disabilità divarie realtà del paese. Il giorno successivo (18 set-tembre) saranno poi gli alunni del Guarino Veronesead andare in scena in piazza Costituzione con “L’in-terminabile breve sogno di una notte d’estate”, men-tre il 21 tornano le risate de “I soliti ignoti” al Tea-tro Centrale. Settembre si chiuderà poi con la SerataCountry di venerdì 28 e con lo spettacolo musicaleorganizzato dall’AIDO per domenica 30. Non man-cheranno le serate in cui affrontare temi relativiall’attualità. L’8 settembre ci sarà infatti il convegnosulla sicurezza nei contesti urbani organizzato dalcomune di San Bonifacio e dall’Università di Pado-va, mentre il 22 e 23 ci sarà la possibilità di una visi-ta oculistica gratuita grazie alla presenza in piazzaCostituzione del camper oftalmico a cura del G.S.Non Vedenti. Spazio anche per la Commissione PariOpportunità con la serata cinematografica del 20settembre e quella “Volti di donne dal mondo” inprogramma l’1 ottobre. Confermati, infine, gliappuntamenti con la Festa degli Artisti di Strada diCamporosolo Caput Mundi in via Camporosolo ecorso Venezia il 22 settembre, la Festa delle Asso-ciazioni e la presentazione del libro dello chef BrunoSerato “The power of pasta”, entrambe domenica 23settembre, e con il “Paese di Alice in Festa”, dome-nica 30. Come spesso accaduto negli ultimi anni,infine, il programma si protrarrà anche nel mese diottobre, con il raduno provinciale dell’ANMIL e laFiera del Gusto.

PREMIO - “SIMONE LORICI”

Pioggia di encomi in arrivo

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C’è ancora preoccupazionea San Bonifacio dopo chenegli ultimi dieci giorni diagosto è stato confermato ilprimo caso di contagio delvirus West Nile a seguito diuna puntura di zanzaraCulex avvenuto all’internodel paese.Ad essere stata contagiata èstata un’anziana residentein piazzetta Cavour. Lanotizia del possibile conta-gio si è sparsa in fretta, e suisocial network il tam tam èpartito subito, con numerosicittadini pronti a chiedereinformazioni relative al

caso. E’ stata la pagina face-book “San Bonifacio Parte-cipa” la prima a dare la noti-zia ufficiale della confermadel contagio dopo aver con-tattato la famiglia, l’ospeda-le di Legnago, dove lasignora contagiata era rico-verata, e il centro Biologiadi Padova, segnalandoanche che il contagio sareb-be probabilmente avvenutoo nella zona di piazzettaCavour o al parco dei Tigli.La notizia della conferma haavuto subito un’ampia diffu-sione, la conferma dell’av-venuto contagio dall’Ulss alComune è però tardata adarrivare, tanto che l’Ammi-nistrazione ha diramato un

comunicato in cui si chiede-va di evitare gli allarmismi edi aver in programma unintervento di disinfestazionespeciale per il quartieredella Motta, vista l’immi-nente sagra, al quale sareb-bero stati aggiunti il parcodei Tigli e, appunto, piazzet-ta Cavour. Il giorno seguen-te la conferma dell’Ulss èarrivata anche in piazzaCostituzione, dal Comune èquindi arrivato un nuovocomunicato in cui, oltre allavicinanza alla signora conta-giata e alla sua famiglia,sono stati confermati gliinterventi di disinfestazionerealizzati secondo le indica-zione dell’Ulss, dando

anche alcuni suggerimentiai cittadini su come poterintervenire nella arie priva-te per evitare la prolifera-zione di zanzare. Viste lenotizie dei due decessiavvenuti nei giorni prece-denti sul territorio veronesea seguito del contagio daWest Nile non sono statipochi i mugugni sollevatisitra la popolazione all’indo-mani dei due comunicati; lamancata prevenzione e lascelta delle zone di inter-vento i principali argomentidelle lamentele arrivate dapiù parti, soprattutto inrelazione ad interventi piùmassivi messi in campo daalcuni comuni confinanti.

Fin qui la cronaca con, almomento in cui scriviamo,un altro caso sospetto fattoregistrare a San Bonifacioma sul quale ancora non cisono conferme ufficiali. Perquanto riguarda la correttainformazione va poi ricorda-to che i “serbatoi” del virusWest Nile sono gli uccelliselvatici e le zanzare (piùfrequentemente deltipo Culex), le cui punturesono il principale mezzo ditrasmissione all’uomo. Ilvirus non si trasmette dapersona a persona, nemme-no tramite contatto con lepersone infette. L’incuba-zione può durare dai 2 finoai 20 giorni, i sintomi sono

simili a quelli di una norma-le influenza: febbre alta,dolori muscolari, mal ditesta, nausea, ecc. I sintomipossono essere più gravinelle persone anziane ma inmedia solo l’1% delle perso-ne infettate li presenta. Lasituazione in Veneto, conpiù di 100 casi confermati,è definita dall’assessorealla Sanità Luca Coletto“impegnativa ma non allar-mante”; l’andamento deicontagi ha però consigliatol’assessore al dare via ad unpiano straordinario disinfe-stazione a tappeto finanzia-to dalla Regione e chedovrebbe partire proprio inquesti giorni.

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Servizi diMatteo Dani

DISINFESTAZIONE. Al via gli interventi per contrastare la diffusione del virus del Nilo

Il piano West Nilecontro la zanzara

PALIO DELLE CONTRADEIl Palio delle Contrade diSan Bonifacio avrà unnuovo vincitore o Provaporterà a casa il quintotrionfo consecutivo? E’questo il dilemma con cuici si avvicina a domenica 9settembre quando, presso ilCentro San GiovanniBosco, si terranno i giochitra le varie contrade del ter-ritorio sambonifacese. Daquando il Palio è stato ripri-stinato, infatti, i biancorossi di Prova si sono segnalati come una delle migliori compaginiper quanto riguarda organizzazione e numero di partecipanti, e nelle ultime quattro edizio-ni hanno sempre portato a casa il gonfalone della vittoria. Lo scorso anno sono stati 18 ipunti che l’hanno separata da Lobia, seconda in graduatoria, con alcuni minuti di suspan-ce nel finale quando gli arbitri si sono riuniti in conciliabolo per stilare la classifica finale.L’edizione 2018 del Palio è stata presentata alcuni giorni fa dall’associazione Le Contradedi San Bonifacio con una conferenza stampa presso la sala consiliare del Comune. Comeda tradizione delle ultime annate saranno due le giornate in cui si articolerà il programmadel palio: sabato 8 settembre la sfilata delle contrade lungo corso Venezia e piazza Costi-tuzione; domenica 9, dalle ore 15.00, i giochi veri e propri all’oratorio, dove si capirà dav-vero se qualcuno riuscirà a strappare a Prova il suo scettro.

BALLIAMO ASSIEME A VOIE’ ormai da anni l’evento che sancisce l’apertura del Settembre Sambonifacese, BalliamoAssieme a Voi, la kermesse danzante organizzata dall’associazione Amici del Ballo che percinque serate ha trasformato piazza Costituzione in una grande sala da ballo. Quest’annola manifestazione ha anche dovuto fare i conti con delle previsioni meteo non certo favo-revoli, ma che non hanno spaventato gli organizzatori e nemmeno i ballerini di tutte le etàche sono arrivati in piazza. Questa edizione di Balliamo Assieme a Voi oltre al tradiziona-le programma di liscio ha poi avuto una serata d’apertura speciale: la serata revival firma-ta Radio 80 Power, con i ritmi e i video delle canzoni più famose degli anni ’70, ’80 e ’90a farla da padrone.

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Conto alla rovescia perl’88ª edizione dell’attesis-sima Festa dell’Uva aMonteforte d’Alpone. Apresentare l’evento è ilPresidente della Pro locomontefortiana, LorenzoManfro.Presidente, è partito ilconto alla rovescia perl'88ª edizione della Festadell'Uva: quali le caratte-ristiche della manifesta-zione in questo 2018?«La manifestazione pre-senta il format delle prece-denti in quanto oramai

rodato e di successo. Perquasto anno puntiamo aregalare attenzione ai bam-bini per la serata del vener-dì, a fianco di GriglieRoventi». Venerdì 7 settembreandrà in scena "Ogni gri-glia vale". Di che cosa sitratta?«Si tratta di una gara digriglie in cui sono protago-niste persone con disabili-tà. Si tiene da alcuni annisulla base di una idea diValeriano Bolla».

Ci sarà qualche novità inparticolare?«Come dicevo sopra, ilformat della manifestazio-ne è quello oramai classicoe rodato degli ultimi anni,con la serata dei Saporidelle contrade, in cui leotto contrade di Montefor-te propongono ciascuna unproprio piatto ed il Paliodella domenica che seguela sfilata delle contadinel-le, delle contrade e deiragazzi della classe del2000».

Come si riesce, oggi, aconciliare tradizione emodernità e soprattutto aconvivere con le nuovenormative in materia disicurezza?«Non è semplice: le nor-mative in materia di sicu-rezza hanno creato soprat-tutto la necessità di ulterio-ri adempimenti burocraticied esborsi economici. Macerchiamo di tenere duro».

Silvia Accordini

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UN CAVALLO PER AMICOLorenzo Costa, l’uomodei cavalli che aiuta ipiù piccoli, fino al2012 era un managerche lavorava nel mar-keting, ma un giornoha deciso di cambiarevita grazie a Isa, unacavalla che avevaacquistato per faredelle passeggiate.Ha deciso così di siste-mare la sua casa difamiglia mettendola adisposizione degliamanti dei cavalli. Al posto dei campi vitati Lorenzo ha creato un maneggio, il “Coun-try House Horse”, dove, per piacere personale, insegna alle persone dai 5 anni in poiad andare a cavallo con monta americana nei 4000 km di ippostrade che ha catalogatonel territorio. Da qualche anno Lorenzo segue anche ragazzi con disabilità «perché ilcavallo li aiuta a superare paure e difficoltà quotidiane» - conferma lui stesso. Neglianni scorsi ha fatto anche campus estivi per bambini per vivere tutto il giorno insiemecon i cavalli, li pulivano e gli davano da mangiare come succede in America, in stilecow-boy. «Qualche anno fa – racconta Lorenzo Costa - ho frequentato un corso perottenere il brevetto di coadiutore a cavallo tramite la Regione Veneto, che mi permet-te, da coaudiutore, di operare con le persone disabili, che possono così vivere all’ariaaperta a contatto con i cavalli, prendendosene cura. Per fare queste attività mi spostoanche a feste organizzate per loro facendo tutto gratuitamente. Ciò che mi rende piùfelice è che da quando i miei ragazzi frequentano il maneggio i loro atteggiamenti dopopoche volte cambiano e lo notano anche i genitori che mi scrivono felici dei risultatiraggiunti». Il 2 aprile scorso a Soave Lorenzo Costa, che ospita gratuitamente gruppiscolastici o associazioni chiedendo solo un contributo per l’assicurazione, ha apertol’anno internazionale dell’autismo con l’iniziativa internazionale “Blue Connection".«Ho coinvolto una ragazza autistica ventiduenne del paese, che seguo da anni, e l’hofatta sfilare per le vie del centro a cavallo: è stato meraviglioso – aggiunge Costa -. Percoinvolgere i ragazzi li chiamo anche quando in maneggio si fanno cose particolaricome ad esempio la ferratura». M.G.M.

L’EVENTO. Lorenzo Manfro, presidente della Pro - Loco, presenta l’acclamata manifestazione

Che la festa inizi!

Lorenzo Manfro

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Si alzeranno nella serata di venerdì 7 settembre i sipari sulla Festa dell’Uva diMonteforte d’Alpone, giunta in questo 2018 alla sua 88ª edizione. Ad inaugurareuno degli eventi più attesi dell’anno in paese sarà “Ogni griglia vale” che alle ore19.00 riscalderà l’atmosfera con una gara di grigliate in via Date in memoria diValerino Bolla: l’intento è quello di coinvolgere persone diversamente abili cheaccanto ad un operatore o accompagnatore si cimenteranno alla griglia. In piaz-za funzioneranno gli stand enogastronomici. Sabato 8 andrà in scena “I saporidelle Contrade”, mentre domenica 9 sarà un’intensa giornata all’insegna del fol-clore grazie alla sfilata delle contadinelle, delle contrade e coscritti dell’anno2000 e al Palio delle Contrade, cui faranno seguito l’aperitivo in piazza e l’aper-tura degli stand enogastronomici.

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L'Unione Comuni VeronaEst, ente sovracomunale acui fanno capo i paesi diColognola, Caldiero, Illasi,Belfiore, Mezzane, presie-duto da Claudio Carcereride Prati che è anche primocittadino colognolese, hamesso in sicurezza una deci-na di attraversamenti pedo-nali sulla Strada regionale11. Si tratta di un'arteriastradale tra Colognola eCaldiero molto trafficata,teatro di vari incidenti in cuisono stati implicati anchepedoni intenti ad attraver-sarla. Di fronte a questa cri-ticità che in passato è costa-ta pure la vita a qualche cit-tadino, i Sindaci dei paesimembri dell'Unione nonhanno avuto dubbi sull'ur-genza di intervenire a tuteladei cittadini. Il presidenteCarcereri de Prati, a inter-vento ultimato, spiega:«Sono circa una decina i

nuovi attraversamenti, rea-lizzati dalla ditta Sibestar diBergamo, con dispositivi diultima generazione, lungo laRegionale nel tratto tra lelocalità Colomba e Calcine-se. Attualmente quest'im-presa, leader tra i produttoridi segnaletica stradale, hainiziato i lavori anche pergli attraversamenti sullaStrada Provinciale 10 dellaVal d'Illasi, tanto che èormai pronto a Colognolaanche il nuovo passaggio travia Santa Maria della Pievee Nobile, che collega lezone di Villaggio e Pieve».A Carcereri preme sottoli-

neare un aspetto dell'im-piantistica: «La sistemazio-ne degli attraversamenti sibasa su tecnologie moderne:ognuno è dotato di due car-telli luminosi elevati disegnalazione del passaggiopedonale e di un’illuminazio-ne costante per il 50% dellasua intensità potenziale.Quando un pedone intendeattraversare, deve appoggiarela mano su una fotocellula dicolore giallo con luce rossa –riferisce il presidente del-l'Unione – per far sì che l'illu-minazione del passaggiopedonale venga automatica-mente elevata al 100% e che

contemporaneamente siaccendano anche i lampeg-gianti arancioni sopra isegnali elevati. La colorazio-ne delle strisce pedonali èbrillante, fatta con un colatoche riflette la luce a led deilampioni che sono posti ailati dell'attraversamento nonuno di fronte all'altro ma inmodo sfasato così che ilpedone che impegna il pas-saggio venga illuminato intutta la sua figura dalle luciemesse lateralmente. Neipunti dove è stato possibile– prosegue il presidente del-l'Unione – sono state realiz-zate delle isole pedonali chegarantiscono un'ulterioresicurezza a chi attraversaraggiungendo il centro delpassaggio per poi comple-tarlo. Queste isole costitui-scono un ostacolo indirettoalla violazione del Codicedella strada per le auto,impedendo loro di sorpassa-re dove di fatto vi è la dop-pia linea continua». Gi attra-versamenti, ormai tutti ulti-mati, sono tra i più sicuri delterritorio.

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UNIONE COMUNI VERONA EST. Gli attraversamenti stradali sono stati messi in sicurezza

Pedoni più sicuri

UN PARCHEGGIOPER VIA CASTEGGIONI

Ultimati i lavori relativi alla sua realizzazione, è statoaperto il nuovo parcheggio di via Casteggioni a Colo-gnola ai Colli. Rientrante in un piano di lottizzazioneapprovato qualche anno fa, il parking, funzionale ecurato anche esteticamente avendo una pavimentazionein autobloccanti, dispone di circa venti posti, possiedeun impianto di illuminazione a led e una zona piantu-mata, dotata di panchine in legno. Come ha spiegato ilprimo cittadino Claudio Carcereri de Prati «il piazzale èstato realizzato sulla base di una riqualificazione delquartiere, che è consistita anche nella messa in sicurezzadi un tratto del manto stradale precedentemente danneg-giato da un dissesto idrogeologico e pertanto a rischiofrana. Rendere disponibili parcheggi in varie zone delterritorio comunale – precisa il sindaco – è una dellepriorità dell'Amministrazione». «A completamento dellariqualificazione – ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pub-blici Andrea Nogara – sarà l'imminente asfaltatura ditutta la via Casteggioni». In termini di costi Nogara haspiegato: «La costruzione del nuovo piazzale è a costozero per le casse comunali, in quanto è avvenuta peropera di un privato cittadino sulla base di un accordopubblico-privato previsto dalla normativa. Questo pattoprevedeva che in cambio dell'autorizzazione alla realiz-zazione di una casa di sua proprietà, ora pressochè ulti-mata, ci sarebbe stata la cessione gratuita al Comune diun'area con la realizzazione delle opere di urbanizzazio-ne di questo piazzale da destinare a uso pubblico. Per-tanto l’iniziativa risulta doppiamente vantaggiosa siaper i residenti che per il Comune».

Messa in sicurezza degli attraversamenti sulla Regionale 11

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È partito a Caldiero il coun-tdown per l’apertura dellasede staccata dei Vigili delFuoco, cui faranno capoben venti comuni dell’EstVeronese. Il nuovo Coman-do, ricavato in uno stabilesu un lotto di 2770 metriquadri nella zona industria-le e artigianale locale,disporrà di 16 unità e unmezzo d’intervento. «Per-ciò a breve – aggiunge ilprimo cittadino caldiereseMarcello Lovato – in casodi incendio o di incidenti, itempi di intervento deipompieri saranno dimezzaticon indubbi vantaggi pertutti i nostri paesi. Un plau-so – aggiunge – oltre che aiSindaci per l’impegno pro-fuso, va anche alla tenacia

del comandante MicheleDe Vincentis che con pro-fessionalità e decisione hacreduto in questo proget-to». A siglare con il segreta-

rio comunale l’accordo, cheprevede l’uso gratuito delfabbricato che il Comune diCaldiero, ha preso in affittoa nome di tutti i paesi fau-

tori dell'iniziativa (con iquali sarà ripartito il costodella locazione) per realiz-zare il comando dei pom-pieri, è stato proprio ilComandante provincialedei Vigili del Fuoco DeVincentis. Grande la soddi-sfazione del primo cittadi-no caldierese MarcelloLovato che definisce l'aper-tura della sede «un risultatostorico per il nostro territo-rio, frutto della sinergia trasindaci e dell’iniziativapromossa la scorsa estateda Luisa Guadin, prima cit-tadina di Cazzano di Trami-gna, che superando ognicampanilismo, ha portato ivigili del fuoco a scegliereCaldiero per la sua centrali-tà».

CALDIERO. Verrà inaugurata a breve la nuova sede dei Vigili del Fuoco in Zai

Il nuovo Comando

SCUOLE EDERLE: UN NUOVO LOOKNel paese termale alle porte dell'Est veronese il suonodella prima campanella avviene in una scuola primariache profuma di nuovo. L'Amministrazione comunale,guidata dal primo cittadino Marcello Lovato, ha, infatti,portato a termine una serie di lavori di efficientamentoenergetico che hanno interessato l'edificio delle scuoleelementari Carlo Ederle, che, proprio in seguito alleopere eseguite, sono state anche ritinteggiate al lorointerno.Quest'ultimo intervento, che rende la riqualificazioneancora più completa, si è reso necessario «consideratoche la presenza del cantiere ha inevitabilmente comportato un deterioramento delle tinteggiature anche delle muratu-re non interessate dai lavori. Si è così ritenuto, in vista della consegna dello stabile per l'inizio dell'anno scolastico –ha spiegato il sindaco in Giunta – procedere con una ritinteggiatura completa dei locali interni all'edificio, approfit-tando anche dello spostamento degli arredi». Quest'anno, quindi, alunni e insegnanti lavoreranno in aule tirate, come si suol dire, a lucido, in uno stabile che, gra-zie alle opere di efficientamento, vedrà estremamente contenuti costi e dispersione energetica nel rispetto delle cassecomunali, e delle tasche dei cittadini, dell'ambiente e di chi usufruisce della struttura.Poichè il quadro economico degli stanziamenti inizialmente non prevedeva la ritinteggiatura, si è finanziato l'inter-vento con un capitolo di spesa rimpinguato mediante prelevamento di 10 mila euro dal fondo di riserva del Comune.

Il nuovo parcheggio di via Casteggioni

La sede staccata VVF in Zai a Caldiero

La scuola primaria Ederle

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Una svolta ecologica per Càdel Bue. È ciò che ha inten-zione di fare Agsm che miraa ricavare dalla strutturabiometano da usufruire neiserbatoi degli autobus diAtv e nei veicoli di Amia. Afarlo sapere sono stati i ver-tici di Agsm, presieduta daMichele Croce, che ha pro-spettato, mediante un inve-stimento di 13 milioni dieuro, entro il 2021, di getta-re le basi di un’economiacircolare. Soddisfatto diquesta proposta, che appar-tiene al piano industriale2018-2021, si è detto ilprimo cittadino Franco De

Santi, convinto, così comelo era il suo predecessoreValerio Avesani scomparsoda alcuni mesi, nonchécome i sindaci di Zevio e

San Giovanni Lupatoto, chel’inceneritore non dovesseessere riattivato. La nuovaproposta, che scongiura ilripristino dell’inceneritore

anche, come ha sempremesso in evidenza De Santi,nel rispetto dell’ambiente enella tutela della salute inun’ottica di miglioramentodella differenziazione deirifiuti evitando l’incenerito-re ma valorizzandoli comerisorsa, è stata accolta conentusiasmo e nel segno dellasinergia. Collaborazione edisponibilità che ben prestosi concretizzeranno inun’idea di sviluppo green incui l’amministrazione crededa sempre, al fine di realiz-zare il polo ambientale inte-grato tanto auspicato ancheda Avesani che rimane, hafatto sapere De Santi, unvalido compagno della rivo-luzione ecologica che oggitrova attuazione anche gra-zie a lui.

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Servizi diDaniela Ramafoto Marco Testi

SAN MARTINO. Agsm propone di riciclare il biometano di Ca’del Bue per gli autobus Atv

Iniziativa “verde”

Cà del Bue

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ALLARME ZANZAREECCO LE REGOLE BASE

Sulla scia dell’allarme febbre West Nile, l’Amministra-zione comunale di San Martino Buon Albergo ha scel-to di tutelare la cittadinanza potenziando le disinfesta-zioni già attuate durante l’estate, e rinnovando i tratta-menti adulticidi in alcune zone pubbliche fino alla metàdi ottobre. Ad essere interessati dall’intervento fino adautunno inoltrato con cadenza bimensile, saranno par-chi e giardini del Comune alle porte della città scalige-ra. Attraverso questo intervento, vengono colpite lezanzare adulte. Tale disinfestazione va di pari passo conquella antilarvale che, su indicazione dell’Ulss9, vieneeffettuata nelle caditoie stradali e consiste nell’utilizzodi una sostanza granulosa biologica che persiste sullasuperficie dell’acqua, punto in cui le zanzare depongo-no le uova. Accanto all’azione comunale, non manca lacollaborazione dei sanmartinesi, che agiscono nellezone private, vale a dire in orti e giardini, adottandoalcuni accorgimenti fondamentali per debellare questofastidioso e ultimamente anche talvolta preoccupanteinsetto, quali un’attenta e perseverante manutenzione.Vanno controllati e svuotati sottovasi e altri recipientiper evitare il ristagno di acqua con un occhio particola-re anche ai sottosiepi e alle grate di raccolta dell'acquapiovana.

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L’amministrazione comu-nale di Lavagno, guidata daSimone Albi, ha reso notoche prima della fine del2018, via Roma a San Pie-tro verrà sistemata in vistadi una viabilità più sicura.La strada, quotidianamentemolto trafficata, necessitadi un rifacimento dellapavimentazione in porfidoche ad oggi si presenta dan-neggiata. Lo stato attualerende questa zona centraledella frazione molto rumo-rosa al passaggio di ciascunveicolo, provocando undisturbo costante anche acoloro che abitano in zona.Oltre al ripristino dellapavimentazione, che vedràla realizzazione di unanuova soletta in cementoarmato che ospiterà nuovicubi di 10-12 cm in porfi-

do, posizionati ad archicontrapposti, in grado disupportare anche mezzipesanti, l’intervento dimessa in sicurezza annove-ra il riposizionamento degliautobloccanti del marcia-piede che dà sulla fermatadell’autobus, anch’essimolto deteriorati. Ad esseresistemati saranno pure icordoli in marmo che circo-scrivono le aree pedonali,alcune caditoie e la segna-letica orizzontale che saràrealizzata in termoplasticarisultando più resistente evisibile. L’ammontaredella spesa dei lavori, cheannoverano inoltre il pareg-gio, a livello della carreg-giata, dei pozzetti presenti el’eventuale sostituzionedell’arredo urbano rovina-to, è di 160mila euro.

LAVAGNO. Entro la fine dell’anno via Roma sarà interessata da lavori di messa in sicurezza

Strade più sicure

RESTYLING PER PIAZZA DELLA RIMEMBRANZA Piazza della Rimembranza, a SanBriccio di Lavagno, si rifà il look.Il comune di Lavagno ha, infatti,in programma di riqualificarla. Perquesto ha affidato la redazionedello studio tecnico-amministrati-vo di fattibilità dell'opera nonché ilprogetto e la direzione lavori,all'ingegner Francesca Lonardonidi San Bonifacio. Da tempo, infat-ti, come riferito dai residenti, lapiazza della frazione collinare,uno dei luoghi più suggestivi delpaese, ha bisogno di una serie diinterventi, a partire dal rifacimentodella pavimentazione che risultasconnessa anche a causa delleradici degli alberi che da annicosteggiano il piazzale. Si è, inol-tre, ravvisato il bisogno di ricavarenuovi parcheggi per le auto, riorganizzando, in base a quanto stabilito in municipio, quelli già esistenti e attuando unarazionalizzazione degli spazi, soprattutto dopo la realizzazione della corsia riservata alla fermata degli autobus, inmodo da poterne ottenere degli altri. L'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Simone Albi, è intenzionataad attuare al più presto l'opera per garantire anche una maggiore sicurezza ai cittadini; non potendo portare avanti l'ini-ziativa con personale tecnico proprio, in quanto impegnato in altre incombenze, gli amministratori hanno deciso diaffidarsi a un professionista esterno, con il quale è stato stipulato un apposito schema di convenzione.

Municipio di San Martino

Via Roma a San Pietro di Lavagno

Municipio di Lavagno

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Durante l’estate si è concre-tizzato il progetto dell’Am-ministrazione Comunale diCologna Veneta “Adottaun’area verde”, con il qualesi vogliono coinvolgere cit-tadini, aziende, società,gruppi, associazioni nellagestione e cura del patrimo-nio ambientale comunale.L’attività da svolgere è ditipo esclusivamente volon-tario, affinchè la cittadinan-za, anche per mezzo digruppi e associazioni sirenda partecipe alla gestionee cura del verde urbano,considerato un importantebiglietto da visita per lacittà. Gli interessati hannopresentato richiesta parteci-pazione all’Ente, con ilquale hanno poi stipulatoun’apposita convenzione.Nel progetto, il Comune hadefinito le attività che i pri-vati dovranno svolgere:taglio dell’erba almeno ogni15 giorni o quando necessa-rio, raccolta e smaltimentodell’erba, pulizia da carta,plastica, rifiuti in genere consuccessivo smaltimento,

potature stagionali per ilcontenimento degli arbusti,lavorazioni del terreno econcimazioni, posa di pianteda fiore e ornamentali neipunti necessari. Tutte questelavorazioni sono a caricodel gestore e vanno eseguitecon diligenza e continuità. Ilgestore, prima di iniziarel’attività di manutenzionedel verde dovrà essere ido-neamente assicurato per sé econto terzi. Tutte le miglio-rie che saranno apportatealle aree verdi comunalisaranno acquisite al patri-monio pubblico senza alcu-

na monetizzazione al grup-po/associazione e pertantomanterranno lo status diverde pubblico. Il Comune ha preparato unelenco di aree verdi da“adottare”, contrassegnandoquelle di maggiore comples-sità, per le quali il privato, inaccordo con l’Ente, potràavvalersi di ditte specializ-zate per la manutenzione.Sono le rotatorie più grandidi via Rinascimento/Vialedel Lavoro, di via Cavour ele aiuole al monumento diGaribaldi in Piazza Capita-niato e altre due aiuole sem-

pre di Piazza Capitaniato.Altre nove aree verdi sonostate individuate in Colognacapoluogo, due in fraz. San-t’Andrea e altre due in fraz.Spessa. Finora hanno adottatoun’area verde la Pro Loco,la Protezione Civile, leAssociazone Le Voci Bian-che, La Viola di S. Sebastia-no, la Casetta di Spessa, ElCapitelo di Sant’Andrea eun privato, Mattia Zanco.Per ciascuna di esse, l’Am-ministrazione poserà unatarga di ringraziamento sul-l’aiuola adottata.

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Servizi diGraziana Tondini

COLOGNA. Per tutta l’estate è stato istituito un progetto per la salvaguardia dell’ambiente

Operazione tutelaper il bene di tutti

CALENDARIO TEATRALE

Il 4 ottobre, alle 21.15, aprirà la nuova stagione del Tea-tro Comunale di Cologna Veneta, con sette spettacoli incartellone. Novità assoluta, alcuni spettacoli la domeni-ca pomeriggio. Il primo spettacolo in programma vedela compagnia “Magnagnoms”, formata dall'insieme deicelebri Anonima Magnagati e Seven Gnoms, in unospettacolo intitolato “Io al mare non ci volevo andare”,uno spassoso cabaret veneto. Gli altri spettacoli in car-tellone sono il 21 ottobre, ore 17, La Barcaccia con “Laserva amorosa” di Carlo Goldoni; il 17 novembre, ore21.15, Barabao Teatro con “Frankestein”, liberamentetratto dal romanzo di Mary Shelley; il 16 dicembre, ore17, Compagnia Padova Danza in “Gran galà dell'ope-retta”, con ideazione, regia e coreografie di GabriellaFurlan Malvezzi; il 23 dicembre, ore 17, Filarmonica diLonigo nel “Concerto di Natale”, con ingresso libero(fuori cartellone); il 16 febbraio, ore 21.15, I Papu con“Il vizietto”, ispirato all'omonimo film del 1976 conUgo Tognazzi e Michel Serrault; il 10 marzo, ore 17,La Trappola con “Una delle ultime sere di Carnevale”di Carlo Goldoni; il 24 marzo, ore 17, CompagniaTango Brujo con “Dolores Hotel – Tango e altre storie”,ideazione, coreografie e regia di Laura Pulin. Al termi-ne dello spettacolo, “milonga” di tango aperta agli spet-tatori. «Il nostro nuovo programma, porta tantissimenovità... prosa, musica, danza, incontri e serate con gliattori - comunica il direttivo del Teatro di Cologna -. IlTeatro Comunale quest'anno viene incontro ai gusti ditutti... A giorni partono i rinnovi degli abbonamenti epoi via anche con l'acquisto di quelli nuovi».

Cologna Pro loco adotta area verde

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Lorenzo Schiavo è unragazzo di 16 anni che vivea Montecchio Maggiore. Lamamma è originaria diBonaldo di Zimella e lìviveva nonno Adolfo Giu-sti, classe 1922, quandopartì per la II guerra mon-diale.La famiglia di Lorenzotrova in una borsetta dellanonna il “diario”, un sem-plice bloc notes su cuiAdolfo annotava i suoi pen-sieri e spostamenti da quan-do fu fatto prigioniero aTarvisio (UD), fino alla pri-gionia a Bad Orb in Germa-nia, poi a Francoforte. Undiario intitolato “Permemoria – Germania1944”, che Lorenzo leggein classe al liceo durante ilgiorno della memoria. Let-tura che viene moltoapprezzata dal docente edalla scuola, tanto cheLorenzo inizialmente simette a trascriverlo perfarne un libro. Ed ecco chearriva un’idea inusuale:fare un viaggio durantel’estate e ripercorrere i luo-ghi dove è passato anchenonno Adolfo. Accompa-gnato da Matteo Taietti,operatore di una web TV,

cominciano il 5 agosto, par-tendo proprio da Bonaldo,per farsi raccontare daiparenti altri particolari sulnonno e conoscere altrianziani dei paesi vicinipure loro deportati. Sonostati anche all’Archivio diStato a Verona, per vedereil foglio matricolare di Giu-sti ed avere altre utili infor-mazioni dal direttore. Ilviaggio inizia da Tarvisio,dove visitano la base logi-stico addestrativa in cui eramilitare Adolfo; proseguo-

no poi per Monaco diBaviera, la città che havisto nascere e consolidarsiil potere di Hitler. A Mona-co c’è un grande cimitero,quasi un parco cittadino,ove si trovano le tombeanche di soldati italiani.Matteo e Lorenzo si ferma-no a rendere omaggio.Quindi si parte per Lipsia,dove incontrano un profes-sore tedesco che li aiutanelle ricerche. Infine arri-vano a Bad Orb, la cittadinadove è stato internato Adol-

fo Giusti, ma il campo dilavoro oggi è diventato unparco per bambini, quasiuna rivincita della storia.Ma lì vicino si trova la sali-na, scoperta quasi per caso,dove anche Adolfo è transi-tato e i due fanno una visi-ta. Infine Francoforte, doveGiusti è sopravvissuto albombardamento del 22aprile 1944, grazie alcoraggio e alla generositàdi un commilitone, GuidoVisentin, che lo ha traspor-tato a spalle, per 10 km,fino a un’infermeria.Matteo e Lorenzo stannolavorando in modo sinceroed efficace per realizzareun documentario di viag-gio, intitolato “Per memo-ria”, come il diario di Adol-fo, da mostrare agli altriragazzi. Cercano altre per-sone che hanno vissuto laguerra e possano testimo-niarne gli orrori, affinchénoi fortunati vissuti inperiodo di pace, possiamocomprendere in primis ediffondere poi, il valoredella memoria. Il viaggioera visibile giorno per gior-no su Facebook, pagina“storiedadiffondere”.

IL VIAGGIO DI LORENZO SCHIAVO. Lo studente ha ripercorso le tappe dell’avo Adolfo

I luoghi del nonnoscoperti nel diario

Cologna Teatro Comunale

Matteo Taietti e Lorenzo Schiavo

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Anche ad Arcole settembresignifica sagra. E più preci-samente Sagra di San Gio-vanni Nepomuceno, patronodel paese e i cui festeggia-menti sono uno degli appun-tamenti più longevi del terri-torio, dato che è possibiletrovarne citazione sullastampa locale fin dagli ulti-mi anni dell’ottocento.Sabato 15 e domenica 16settembre saranno i giorniclou della sagra, che mantie-ne la sua tradizione impron-ta legata al culto del santo ealla promozione dei prodottidel territorio, col ritornopresso gli stand enogastro-nomici dell’asparago set-tembrino, molto apprezzatolo scorso anno quando erastato presentato per la primavolta nel menu. Sabato 15 idiciottenni del paese porte-ranno in processione per ilpaese la statua del santo,verrà loro offerta una cenapaesana da parte dell’EnteFiera e successivamentepotranno divertirsi con unaserata di festa organizzataper loro in completa sicu-

rezza, alla quale seguiràanche un momento di rifles-sione col parroco e col sin-daco. Novità di quest’edi-zione saranno i Giochi diSan Giovanni, un torneodedicato a ragazzi e ragazzedi terza, quarta e quinta ele-mentare e delle scuolemedie. Una vera e propriasfida che si terrà in piazzaEuropa domenica 16 dalle

ore 15.00, a cui tutti potran-no iscriversi gratuitamenteprima dell’inizio. Al vinci-tore verrà offerta una gitadidattica di un giorno a cuipotrà partecipare con tutta lasua classe.In entrambe le serate di festasaranno aperti gli stand eno-gastronomici e sono in pro-gramma serate danzanti diballo liscio con l’orchestra

Valentinos, sabato, e conPatrizia Pepe, domenica.Durata extra invece per legiostre che, oltre che sabatoe domenica, saranno in fun-zione anche il venerdì elunedì con, in questi duegiorni, prezzo speciale di uneuro.Anche per garantire la riu-scita della sagra in tuttasicurezza il Comune hapreso adeguate contromisu-re a seguito del confermatocontagio da virus West Niledi una persona ad Arcole(già dimessa e in buone con-dizioni). E’ stato quindi rea-lizzato il 29 agosto un inter-vento di disinfestazioneadulticida straordinariolungo tutte le vie del paese,uno in questi giorni nei pres-si dell’abitazione della per-sona contagiata e un ulterio-re intervento, già program-mato, verrà effettuato anchelunedì 10 settembre durantele ore notturne presso le areeverdi delle scuole e dellacasa di riposo.

Matteo Dani

CRONACHE di Arcole e VeronellaL’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 19

ARCOLE. Il paese si sta preparando per la festa patronale che si svolgerà a metà settembre

Countdown sagra

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IN RICORDO DI DAL ZOVO

Nell’Agosto scor-so è scomparsoall’età di 76 anniRemo Dal Zovo,noto ristoratorearcolese. Era natoa Vestenanova, mainiziò la sua attivi-tà con il ristoranteche portava il suonome in via Pado-vana, al confinecon Veronella. I cittadini di Arco-le lo ricordano conaffetto: «Remocominciò l’attivitàvicino alla localitàconosciuta come “Miracolo”, dove tuttora c’è un altroristorante - ricorda Giuliano -. La sua specialità erano irisotti, di qualsiasi tipo, non solo il piatto locale con gliasparagi. Al ristorante lavorava con lui la moglie, poi siinserirono anche i figli. Allora non esistevano le “pausepranzo” e da Remo si andava soprattutto a cena, oppureper le cerimonie come battesimi, comunioni, cresime,matrimoni e per le feste di classe». Anche Claudio ricor-da l’attività di Dal Zovo, quando costruì il nuovo risto-rante: «Nel 1975 Remo acquistò un terreno nella nuovalottizzazione residenziale denominata “Olmo”, percostruire un bar-ristorante con annessa abitazione. Acqui-stato dal Comune di Arcole il terreno, fece realizzarel’edificio che intitolò “Ristorante da Remo”. Nel 1977ottenne la licenza di esercizio e ripartì nel nuovo sito conl’attività di ristoratore. Confermo che era famoso per lasua cucina, che era un vero e proprio richiamo non soloper i buongustai del territorio, ma anche per quelli prove-nienti da fuori provincia». Un altro arcolese, Emanuele,ricorda che nel salone da Remo si effettuavano anche gliincontri “politici”: «Io ero ragazzino e negli anni ’80accompagnavo mio papà, appassionato di politica, alleriunioni dei partiti più importanti di allora. Nel salone diRemo preparavano un tavolo per le autorità e le sedie peril pubblico». Remo cedette l’attività al figlio Rodolfo,quando giunse all’età della pensione. Ma fino circa cin-que anni fa lo si poteva vedere ancora in sala.

Graziana Tondini

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Per la 163° Sagra votivadell’Immacolata di SanGregorio, domenica 5 ago-sto, il Centro GiovanileNOI ha organizzato il 15°raduno di auto e motod’epoca, con la presenza dicirca 130 veicoli, più lastaffetta e le persone alseguito, oltre 200 parteci-panti. Poco dopo le 9.30,dopo la benedizione delparroco, il gruppo è partitoper l’itinerario di quest’an-no di circa 50 km, su stradedella pianura veronese evicentina. Il tour da PiazzaSan Gregorio si è snodatoper Arcole, Santo Stefanodi Zimella, Lonigo, Almi-sano, loc. Fracanzana diMontebello, Gambellara,

Terrossa, Costalunga, Mon-teforte d’Alpone, Villabel-la, Belfiore, Zerpa,Desmontà, con aperitivo inconfine con Arcole. Infinerientro per il pranzo socialeal Centro Giovanile di SanGregorio. Il motoraduno èanche occasione per racco-gliere alcune storie dei par-tecipanti: un signore diGazzolo d’Arcole raccontache nel 1998 veniva allasagra con il camioncinodelle patatine fritte, poi hacominciato a frequentarlaper la sfilata delle moto. Unaltro signore è venuto a fareun giro in bici per San Gre-gorio ha incontrato un vec-chio compagno di scuolache abita proprio in Piazza

della frazione: i due amicisi sono incontrati dopo 20anni sul cancello della casadel sangregoriano ed è statal’occasione per rivedersi,ricordare e riabbracciarsi.Infine, ammessa in extre-mis, senza iscrizione uffi-

ciale, una bellissima Bugat-ti arancione, incontrata dalpubblico sull’incrocio convia Lavagnoli: era in ritar-do, ma non si potevalasciarla fuori.

Graziana Tondini

VERONELLA. La festa di San Gregorio ha visto un raduno partecipato di auto storiche

Sfilata “d’epoca”

ERICA E SALVO: SPETTACOLO IN DANZAA concludere la sagra di San Gregorio con un gran-de successo di pubblico, martedì 7 agosto, ci hannopensato i ballerini allievi dei coniugi Erica Bressane Salvatore Amico, danzatori di classe internazio-nale. Un omaggio che Erica dedica ogni anno alpaese natale e dove abita. E dove tiene vari corsi diballo insieme al marito Salvo nella palestra comu-nale. Sono stati vari i tipi di danza e il livello dicategoria dei ballerini scesi in pista a San Grego-rio: danze standard, con valzer lento, valzer vien-nese, tango, slow fox e quick step con alcune cop-pie di livello agonistico, poi il liscio e il ballo dasala con le ballerine in rosso e i maschi in nero, i“corsisti” con le donne in blu e sempre nero per gli uomini, due coppie di danze caraibiche “ai primi passi” come liha definiti Erica, ma pur sempre meritevoli... A inframmezzare le esibizioni degli “studenti”, le performance di Ericae Salvo, con musiche tratte da Harry Potter, un valzer lento e per finire, uno scoppiettante show dance ispirato daiBlues Brothers. Accompagnati dai ballerini Marianna e Diego in veste di poliziotti, la coppia Erica e Salvo è stata“ammanettata” sulle note di “Everybody needs somebody”. Altrettanto scoppiettante il finale, con fuochi d'artificio epasserella per tutti i protagonisti. Tra essi, meritano di essere segnalati i quattro animatori del Grest di Sant'Andrea diCologna Veneta, dove Erica quest'anno ha insegnato danza a 100 bambini, che si sono prestati ad esibirsi. Infine, i fuo-chi d'artificio hanno concluso la serata e la sagra di San Gregorio. G.T.

Remo dal Zovo

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Continua la corsa di Belfiorefra i “Comuni ricicloni” cherientra tra i Comuni virtuosi diLegambiente anche nel 2018.Belfiore ha portato la percen-tuale di raccolta differenziataall'81,5%, classificandosi 51°sui 307 della Regione sotto i5.000 abitanti. A penalizzareBelfiore è l'alto peso di rifiuto

secco per abitante: 63,6 Kgpro capite. Un dato che nonmigliora dal 2013, dovutosoprattutto ai tanti rinveni-menti di rifiuti abbandonatinelle grandi campagne, in rivaall'Adige e lungo la StradaRegionale Nuova Porcilana,che in Belfiore conta ben 13piazzole di sosta, non tuttedotate di telecamere. Un com-mento lo fa Bruno Borsaro,presidente di Ekoclub Belfio-

re, l'associazione che in prima-vera organizza la “Giornataecologica”: «Quest'annononostante il rinvio per il mal-tempo, abbiamo avuto lo stes-so una buona partecipazionedelle associazioni locali, tracui la Federazione Italianadella Caccia, co-organizzatri-ce dell'evento. I volontari,molti i cacciatori, sono statisuddivisi in squadre, e asse-gnati vari percorsi per ottimiz-zare i tempi e coprire la mag-gior parte del territorio. I rifiu-ti raccolti – continua - sonostati un contanier pieno e unaltro per tre quarti; i punti cri-tici sono stati lungo la bretellache porta all'autostrada diSoave, le piazzole di sostadella Porcilana prive di teleca-mere, e purtroppo, le golenedell'Adige. Quest'ultime sonoaree bellissime, che dovrebbe-ro rimanere pulite per i cittadi-ni e per i visitatori. Negli annimolto è stato fatto per cambia-re mentalità alle persone, pun-tando al riuso, al riciclo, al

rispetto dell'ambiente, diffon-dendo le regole della correttadiversificazione, con incontriinformativi organizzati dalComune per le scuole e lapopolazione, fino alla dota-zione per ogni famiglia di unproprio bidone con micro-chip, per verificare il numerodi raccolte effettuate pressoogni domicilio. Speriamotutto ciò serva a diminuireancora di più gli sprechi e gliabbandoni di rifiuti». Unalotta al “rifiuto abbandonato”cui partecipano anche gli stra-dini comunali, che costante-mente raccolgono rifiutilasciati lungo strade, parcheg-gi, giardini pubblici. L'Ammi-nistrazione sta inoltre trasmet-tendo a ESA-COM, la societàche si occupa del serviziorifiuti, dati puntuali relativi ainuovi residenti, cancellazioni,ospitalità di stranieri presso lefamiglie e le aziende, per unaprecisa applicazione dellaTARI, la tassa su raccolta esmaltimento dei rifiuti.

CRONACHE di Belfiore L’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it20 WhatsApp

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Servizi diGraziana Tondini

ECOLOGIA. Belfiore anche nel 2018 è rientrato nella classifica dei Comuni Recicloni di Legambiente

...ma è allarme rifiuti

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I CONSIGLI DEL SINDACO ALBERTINI SU FACEBOOKIl sindaco di Belfiore, Alessio Albertini, tramite un post sulla pagina Facebook del Comune, ha avvisato i cittadiniche fin dal Maggio scorso sono iniziati i trattamenti antilarvali delle zanzare. Vengono posati degli appositi pro-dotti nelle caditoie stradali e delle aree pubbliche, per eliminare le larve in fase di crescita. I trattamenti di normavengono eseguiti ogni quattro settimane e saranno fatti fino al mese di ottobre, anche con disinfezioni contro gliinsetti adulti in particolari occasioni di assembramento di pubblico nelle aree verdi comunali. Il post suggerisceinoltre suggeriti comportamenti utili per evitare il diffondersi della zanzara tigre nelle aree private: verificare chele grondaie siano pulite e non ostruite, coprire cisterne e contenitori dove si raccoglie l'acqua piovana, eliminare isottovasi ed evitare il ristagno di acqua al loro interno, non lasciare che l'acqua ristagni sui teli usati per coprirecumuli di materiali o legna, tenere pulite fontane e vasche ornamentali (i pesci rossi sono utili predatori di larve dizanzara), non lasciare annaffiatoi e secchi con l'apertura rivolta verso l'alto, non lasciare piscine gonfiabili e altrigiochi pieni d'acqua per giorni, non accumulare copertoni o altri contenitori che possono riempirsi d'acqua. «Al fine di ottenere una più efficace copertura anche nelle aree private - informa il sindaco - si invita la cittadi-nanza ad acquistare presso le farmacie convenzionate con Federfarma, tra le quali anche la Farmacia di Belfiore,un apposito kit antilarvale». Un uso consigliato è quello di mettere dei fili di rame o monetine (anche quella da 1cent) nei sottovasi o nei contenitori ove non si può eliminare l'acqua, per fa morire le larve di zanzare. Si stannoanche diffondendo le casette per pipistrelli: un pipistrello mangia circa 2.000 zanzare per notte. Una “bat box” dacollocare in giardino si può trovare nei negozi di bricolage o garden center, oppure fabbricarla da sé. Utili sonoanche alcune piante da giardino o da balcone, che funzionano da repellente: coltivare in vaso, anche vicino allefinestre lavanda, citronella, geranio, basilico, timo, rosmarino, verbena, mantiene a distanza le zanzare.

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Nutrire le piante è una pratica impegnativa e perniente banale, poichè, nel metterla in atto entranoin campo numerose variabili di cui è necessariotener conto. Infatti, la stagione, il tipo di suolo, l’etàdelle piante, le produzioni che si vogliono otteneresono tutti fattori che concorrono al risultato, inter-ferendo con la fertilizzazione.Nel nostro caso, ci soffermiamo sulla pratica agrico-la della nutrizione autunnale delle colture arboree,che spesso non viene tenuta nella giusta conside-razione. Le concimazioni autunnali di queste coltu-re, favoriscono l’accumulo delle sostanze di riservanecessarie per la stagione primaverile, reintegran-do una parte degli elementi asportati con le produ-zioni ed arricchendo di sostanza organica il terrenoagricolo.La concimazione autunnale è un’importante tecni-ca colturale che ha lo scopo di nutrire la piantadurante tutto l’autunno, al fine di migliorarne leriserve di energia e lo stato di fertilità del terreno,apportando composti che rimarranno disponibiliper le piante per un periodo più o meno lungo. Inarboricoltura, la concimazione autunnale ha ormaiassunto un ruolo essenziale per ottimizzare la nutri-zione delle colture e le rese qualitative del raccolto.In particolare, per le asportazioni azotate nel corsodell’anno, appare chiaro che l’apporto di fertiliz-zanti deve assecondare le richieste della pianta,evitando elevate disponibilità di azoto nelle fasiprimaverili e mantenendo un livello sufficiente dafine fioritura alla caduta delle foglie. Nel caso dellavite e di altre colture a raccolta da fine estate ad ini-zio autunno, la concimazione autunnale si eviden-zia come ottima soluzione per la somministrazionedi macro e microelementi, in particolare di fosforo,potassio e modeste quantità di azoto. In questoperiodo è in atto ancora una buona attività fotosin-tetica, in grado di fornire alle radici, sufficienteenergia per poter assorbire e traslocare gli elemen-ti nutritivi ed accumularli nei tessuti di riserva, daiquali verranno richiama-ti nella primavera suc-cessiva. Inoltre, anche latemperatura e umiditàdel terreno risultanofavorevoli ai processi diassorbimento della pian-ta, che potrà affrontarel’inverno con una miglio-re resistenza al freddoper effetto di un mag-gior contenuto di salinella linfa. Nella sceltadel fertilizzante più adat-to alla coltura, è indi-spensabile tenere indebito conto lo stato difertilità del suolo e lanecessità di apportare alterreno gli elementinutritivi utili alla pianta.In questa scelta sono dapreferire i prodotti orga-nici per aumentare la fer-tilità del terreno soprat-tutto nei terreni poveridi sostanza organica e/omolto ricchi di limo eargille.I formulati organici pos-sono essere di origine

vegetale, ricchi di acidi umici e fulvici, e animale,ricchi di aminoacidi.Queste componenti hanno attività biostimolante,antistress, ristrutturante per il suolo, rendonodisponibili gli elementi e ne favoriscono l’assorbi-mento, interagendo positivamente l’uno con l’al-tro. Una via di mezzo tra i concimi organici e chimi-ci sono gli “organominerali”, con i quali è possibileapportare sia sostanze umiche, sia azoto organico,oltre agli elementi fosforo e potassio. Il nostro ferti-lizzante organominerale è costituito, come matriceorganica, da proteine e aminoacidi, per garantireuna buona disponibilità di azoto organico aminoa-cidico a pronta e lenta cessione e da acidi umici perfavorire la disponibilità di elementi quali il fosforonel terreno, oltre a fosforo e potassio da solfato dimatrice minerale. Utilizzando un fertilizzante così

costituito, cioè contenente anche acidi umici, èopportuno, qualora fosse necessario, aggiungereelementi quali il ferro, al fine di favorirne la dispo-nibiltà nel terreno. Riteniamo necessario fare un’ul-tima annotazione sull’uso dei concimi organici: illetame è sempre stato considerato, a ragione, il redei fertilizzanti, ma solamente se è “maturo”. E’infatti dimostrato che un letame non maturo puòessere assimilato ai liquami o alla pollina non matu-rati, che determinano problemi sia verso la pianta,per il loro contenuto di antibiotici e verso i frutti eloro derivati per odori e sapori sgradevoli. G.D.C.

AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURALA NUTRIZIONE AUTUNNALE DELLE COLTURE ARBOREE

DIARIO DI SETTEMBREUN CONSIGLIOIl lumachicida, sia esso a base metaldeide o fosfato ferrico (bio), sideteriora alle intemperie: si può risolvere questo problema con ilmetodo Lima Trap, un dispenser che protegge il prodotto e ne pro-lunga la durata permettendo di posizionarlo nel proprio orto, serra,giardino, dove si ritiene più necessario o strategico. LAVORI DA FAREZappettare e tener pulito dalle erbacce l’ortoCombattere l’oidio (zolfo), la mosca del porro e le lumache.Trapianti (insalate, porri, cavoli)Molte raccolte (ci sono ancora ortaggi estivi e arrivano quelli autunnali)SEMINE IN CAMPOCarote, ravanelli, insalate (valerianella, indivia, scarola, riccia, ruco-la, lattughino da taglio e cicorie, tra cui il radicchio). AL via anche glispinaci, le cime di rapa. Il prezzemolo e le verze.SEMINE IN SEMENZIAIOPrepariamo le piantine di cipolla che staranno in orto durante l’in-verno

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SPAZIO DONNA L’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it22 WhatsApp

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L’OSTETRICA CON NOI... a cura di Maddalena BressanOstetrica Libera Professionista

LA VITA PRIMA DELLA NASCITAQuello di cui parlerò è unargomento davvero specia-le. Si tende a far comincia-re l'inizio della vita con lanascita; in effetti in passatonon si sapeva nulla sullavita intra-uterina. Oggiinvece con l'avanzare dellatecnologia e la possibilità difar luce sui misteri delmondo uterino, sappiamoche esiste un tempo prena-tale che rivela competenzee bisogni già presenti nelnascituro. Sappiamo che egli già nel pancione interagisce con la mamma e con ilmondo esterno avvicinandosi, ad esempio, al calore di una mano che accarezza lapancia, così come sappiamo che attraverso il liquido amniotico assapora i gusti deicibi che assume la mamma, l'abbiamo sorpreso mentre afferra il cordone ombeli-cale tra le mani e si porta il dito in bocca per poi succhiarlo...sappiamo anche cheappoggiandosi alle pareti uterine egli fa dei piccoli passi e che proprio i confini del-l'utero, la voce e il ritmo cardiaco materni rappresentano la sua rassicurante routi-ne. A volte commettiamo l'errore di dimenticarci da dove vengono i neonati e dipensare che alla nascita siano tabula rasa. Non è così! Prendiamo il loro bisognodi contenimento dei primi mesi di vita: se pensiamo al raccoglimento a cui il neo-nato era abituato nella vita intra-uterina e a tutta una serie di situazioni e adatta-menti che si trova a dover fronteggiare nella vita extra-uterina, è molto più facilecapire come mai egli si adoperi (piangendo, apparentemente senza motivo) perritornare a quella dimensione che gli offre sicurezza e rassicurazione. È un po'come quando noi dopo un'intensa giornata lavorativa ritroviamo la pace rifugian-doci a casa nostra. Vi lascio con una scoperta che ha aperto nuovi orizzonti: la neu-ropsichiatra e psicoanalista Alessandra Piontelli nel suo libro "From fetus to child"riporta le osservazioni sul comportamento tra due gemelli al quarto mese di gesta-zione, entrambi consapevoli della loro reciproca esistenza: il primo si rapportavaspesso all'altro con modalità aggressiva, ad esempio spingendolo, mentre il secon-do rispondeva allontanandosi. Rivisti all'età di 4 anni, essi manifestavano le stessedinamiche: il primo provocava il litigio, il secondo sentendosi minacciato dal fratel-lo scappava nella cameretta. Quando sono nati?

Greta, Riccardo ed EliaMia SophieDenis in vacanzaPietro ed Ester

Simone e il suo MinionsNiccolò P.Rebecca P.Un saluto da Rimini da Anna e Aurora

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Dieci anni di divertimento,bagher, schiacciate e anchedi belle soddisfazioni.L’All Stars Gazzolo Volleyfesteggia in questo 2018 ildecennale della sua fonda-zione, e lo fa ripercorrendole tappe più significativedel percorso fatto fin qui estrizzando anche un occhioal futuro. «Quando abbia-mo dato vita alla nostrasquadra – racconta Cristi-na Rinaldi, fondatrice, gio-catrice, dirigente e vera epropria anima della società– a Gazzolo non c’era piùnessuno a fare pallavolo,soprattutto femminile.Siamo partite da zero, sce-gliendo di mettere il diver-timento, la voglia di stareinsieme e fare sport al cen-tro del nostro progetto. Daquesta base sono poi ini-ziati ad arrivare anche irisultati sportivi». Con un gruppo di ragazzeche spazia dai 22 ai 49anni che autogestisce lasocietà, l’All Stars Gazzo-lo Volley partecipa al cam-pionato CSI Open femmi-nile, nel girone A (comple-tamente veronese). Negliultimi due anni la squadraha anche conquistato iltitolo di campione provin-ciale; l’anno scorso la sta-gione è stata particolar-mente positiva, con la vit-toria del proprio girone

arrivata senza subire maiuna sconfitta e l’afferma-zione definitiva nei pla-yoff. «Il sogno – continuaCristina – era il titoloregionale, purtroppo siamoarrivate ad un passo dallafinale ma abbiamo persocontro le trevigiane delSelvana Fighters. Nelnostro gruppo ci sono stu-dentesse, donne e madriche lavorano e hanno unafamiglia, con tutti gliimpegni che questo com-porta: siamo soddisfatte diquanto siamo riuscite afare». L’attenzione ora si

sposta al futuro e alla sta-gione che sta per iniziare,aprendo anche le porte anuovi arrivi in squadra.«Quest’anno le nostreambizioni saranno ridi-mensionate – concludeCristina Rinaldi -: alcuneragazze del gruppo che havinto lo scorso campionatohanno deciso di provare amettersi in gioco in cate-gorie superiori, altre hannodovuto lasciare per la diffi-coltà di conciliare l’impe-gno familiare o di lavorocon quello sportivo. Perquesto puntiamo ad un

campionato tranquillo, persalvarci senza scossoni.Siamo però pronte adaccogliere in squadranuove giocatrici, che peròabbiano già fatto pallavo-lo. Nonostante il nostro siaun campionato CSI, infatti,il livello di gioco è comun-que alto. Chiunque fosseinteressata può passare atrovarci in palestra a Gaz-zolo il mercoledì e ilvenerdì sera dal 19 settem-bre, oppure contattarci tra-mite la nostra pagina face-book».

Matteo Dani

Per ricostruire una grande storia è necessario partire dallefondamenta. Ed è quello che sta cercando di fare la Sam-bonifacese, che per la prossima stagione è riuscita a ripor-tare la propria Scuola Calcio in una delle sue sedi stori-che: l’Oratorio di San Bonifacio. La Scuola Calcio rosso-blù torna ad esistere ufficialmente dopo alcuni anni bui:la Sambonifacese aveva perso quasi totalmente la propriaattività giovanile quando non le era stata rinnovata la con-venzione per l’utilizzo dello stadio R.Tizian. Già dalloscorso anno alcuni volenterosi avevano cercato di ripor-tare in vita almeno la Scuola Calcio. «L’anno scorsosiamo partiti con soli tre iscritti – racconta Marco Agosti-ni, allenatore e responsabile della scuola calcio rossoblù– e alla fine siamo riusciti ad organizzare due squadre,che però scendevano in campo come 2V Villanova – Vil-labella, a cui ci eravamo affiliati per poter utilizzare ilcampo sportivo di Villanova. Quest’anno abbiamo avutola conferma di poter utilizzare il campo dell’oratorio equesto ci permette finalmente di poter tornare ad usare ilnome di Sambonifacese». Sono già più di una quarantinagli iscritti per una stagione in cui dirigenti e allenatoriconfidano di poter schierare almeno quattro squadre: daigiovanissimi (annate 2004/05 e possibile inserimento2006) agli esordienti (annate 2006/07 e possibile inseri-mento 2008), fino ai pulcini (annate 2008/09 e possibileinserimento 2010) e piccoli amici. Già in questi giorni sulcampo dell’oratorio sono cominciati i primi allenamentiper tutte le categorie; l’obiettivo è centralizzare su questocampo la maggior parte dell’attività della Scuola Calcio,per il momento solo i giovanissimi dovrebbero disputarele proprie gare ufficiali sul terreno del campo sportivo diArcole. Lo stesso dove giocherà la prima squadra dellaSambo, quest’anno impegnata nel campionato di secondacategoria, con l’avvocato Mariano Dalla Valle e RosannaCavaliere in prima fila come responsabili della società.«Siamo felici di riportare la Sambonifacese all’oratorio –conclude Agostini -, il luogo in cui tante generazioni disambonifacesi hanno iniziato a giocare a pallone. LaSambo fa parte della storia del nostro paese ed è un patri-monio di tutti che non dobbiamo disperdere». Per riceve-re maggiori informazioni sull’attività della Scuola Calcioe magari entrarne a fare parte e possibile contattareMarco Agostini al numero 3487203653, oppure passareall’oratorio nei pomeriggi di lunedì e giovedì dalle 17.00alle 20.00. M.D.

SPORTL’ALTRO GIORNALE Settembre 2018www.laltrogiornaleverona.it 23WhatsApp

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SAMBONIFACESE SCUOLA CALCIOALL STARS GAZZOLO VOLLEY. La pallavolo festeggia i suoi primi dieci anni e si racconta

Una società attivae tutta femminile

SER.I.T. CON LA GREEN TEEN TEAM FOUNDATION E IL PARCO NATURA VIVA

Riciclo della plastica per la salvaguardia dei rettiliLo scorso mese Ser.i.t. ha avuto il piacere di ospitare una visita guida-ta dell’associazione Green Teen Team Foundation, un gruppo di gio-vanissimi studenti guidato dalla principessa Theodora von Liechten-stein. Il team ha ideato un programma di raccolta e riciclo della plasti-ca per finanziare il progetto Chelonia, dedicato alla salvaguardia delletartarughe e testuggini europee. Campo base del progetto è il ParcoNatura Viva di Bussolengo, all’interno del quale sono stati posizionatidegli appositi contenitori trasparenti per il conferimento delle botti-glie di plastica. Venti quintali di plastica sono stati già raccolti eimmessi nel container destinato al conferimento presso Ser.i.t., doveappunto i giovani protagonisti hanno potuto vedere personalmente irisultati del loro lavoro, ma anche ottenere il riscontro economico chepermetterà loro di finanziare le attività dell’associazione. Il ProgettoChelonia è supportato anche dalle aziende Sandrà Scavi , Edilconforte Ironstyle, che hanno contribuito alla costruzione e alla posa dei con-tenitori finalizzati al conferimento delle bottiglie.

SER.I.T. E PESCANTINA PROMUOVONO LA RADIOBAG®Il primo sacchetto dotato di un chip Tracciare i rifiuti domestici e il loro percorso non è maistato così semplice. La Smp – Sfregola Materie Plastiche –ha brevettato il primo sacchetto dotato di microchip perseguire il rifiuto in tutto il suo percorso, dal punto di pre-lievo al luogo di conferimento. Ser.i.t. e Comune di Pescan-tina hanno aderito al progetto pilota della ditta produttri-ce, al fine di dimostrare, attraverso i dati raccolti durante lefasi di monitoraggio, come il sistema RadioBag® aiuti adaumentare significativamente la qualità di materiale pro-veniente dalla raccolta differenziata. Il progetto, partito nelcorso del 2016 e ancora in fase sperimentale, permettereb-be, oltre a ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indiscarica, di reinvestire quanto risparmiato in servizi per ilcittadino.

Aperti i battentiall’Oratorio

CAMPIONATO EUROPEO KARATE: ANTONINI SUL PODIO

Dal 27 al 29 luglio scorsi si è tenuto a Braga, in Portogallo, il 20° Campionato Europeo di karate Wado-Ryu della Federazione WIKF. Davide Antonini, allievo della Yama Kai karate, che da anni opera sul terri-torio soavese, dopo una severa selezione fatta in Italia per entrare a far parte della Squadra Azzurra, si èclassificato al primo posto sul podio portoghese, battendo, nella specialità Kata, atleti di ben 17 nazionieuropee. Altri atleti veronesi, della Yama Kai Karate come Sofia, Denise Poli e Mattia Tosadori, dopo aversuperato la selezione Nazionale WIKF, non sono riusciti, anche se di poco, a raggiungere il podio europeo.I Maestri Paolo e Francesco Carpene, che da anni insegnano il Karate Wado Ryu a Soave, hanno ancora unavolta dato prova di professionalità e competenza: già lo scorso 15 giugno infatti nel Palasport di Cologno-la ai Colli tre ragazzi soavesi sono diventati cintura nera 1° Dan di Vado Rui (Sofia Lovato, Paola Cioba-nu e Nicolas Rama). La Commissione Interstile era formata dal Presidente della Commissione d’esameMaestro Paolo Carpene, Cintura Nera 6° Dan, dal Maestro Francesco Carpene Cintura Nera 5° Dan WadoRyu e dal Maestro Morris Carazza Cintura Nera 5° Dan Shotokan, i quali hanno esaminato attentamente gliaspiranti Cintura Nera che si sono cimentati nella tanto ambita prova. «Nel corso dell’anno in tutte le competizioni veronesi e non, molti atleti sono saliti sul podio dei vinci-tori nelle varie categorie di peso e cintura, contribuendo a tenere alto il livello tecnico della Yama Kai karate di Soave – afferma Paolo Carpene -. Non sono mancate le occa-sioni, anche locali per dimostrare il livello tecnico della Scuola stessa, mostrando anche all’aperto e sotto il sole, una piccola parte del Programma Tecnico che la Scuola diKarate propone a chi si avventura nella pratica di questa meravigliosa Arte marziale. Si conclude così l’anno sportivo, ma occorre ora tenere sempre alto il livello tecnico rag-giunto e lo si mantiene continuando ad allenarsi, tenendo presente l’antico e saggio detto che cita: «Il Karate è come l’acqua: se smetti di scaldarlo si raffredda. La sfida con-tinua». Le lezioni di Karate riprenderanno presso la Palestra della Scuola elementare di Soave il 13 settembre e si terranno tutti i lunedì e giovedì, dalle ore 17.45 alle ore 20.45.Nel frattempo sono in programmazione gli allenamenti in previsione dei prossimi Campionati mondiali che si terranno a Londra nel mese di Ottobre 2019. M.G.M.

Page 24: L’ALTRO GIORNALE Est.pdf · la risposta di un gruppo di lettori alla lettera del-l’avv. Marco Bertagnin ... biamo il suo invito alla riflessione ricordandole ... di bottega, a