La voce5 ottobre 2007

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Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! IN QUESTO NUMERO Numero 5 Ottobre 2007 C O M E Posta Spa : Tariffe più, servizi meno.- Per Alice Pag.2 Case in festa Pag.8 MEDAGLIA D‟ORO per GIUSEPPE DIECIDUE Pag.3 Quattro nuovi laureati Pag.9 GRANDE THEATRON Pag.4 Cianciana 2000 Pag.12 Nuova Moda a Cianciana.Défilé di P. Montalbano Pag.5 Terra e fuoco di Mariapia Gambino Pag.13 Il Salotto della Poesia Pag.5 Graditi rientri . Notizie politiche Pag.14 EUROPASSION A CIANCIANA Pag.6 Notizie dall‟anagrafe Pag.15 Lu rabateddru di Salvatore Martorana Pag.9 Dolci Vacanze a Cianciana Pag.16 E R A V A M O Anno scolastico 1956 - 1957, classe prima elementare, maestra L. Crapanzano. La foto ci è stata inviata dal dottor Filippo Bavuso Volpe da Brusaporto (Bergamo). CONQUISTATA IN GRECIA MEDAGLIA D‟ORO PER GIUSEPPE DIECIDUE RADUNO DI EUROPASSION NEL NOSTRO PAESE SFILATA DI MODA DELLA STILISTA PATRICIA MONTALBANO

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E' un giornalino di paese, trimestrale.

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Page 1: La voce5 ottobre 2007

Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana!

IN QUESTO NUMERO

Numero 5 – Ottobre 2007

C O M E

Posta Spa : Tariffe più, servizi meno.- Per Alice Pag.2 Case in festa Pag.8

MEDAGLIA D‟ORO per GIUSEPPE DIECIDUE Pag.3 Quattro nuovi laureati Pag.9

GRANDE THEATRON Pag.4 Cianciana 2000 Pag.12

Nuova Moda a Cianciana.Défilé di P. Montalbano Pag.5 Terra e fuoco di Mariapia Gambino Pag.13

Il Salotto della Poesia Pag.5 Graditi rientri . Notizie politiche Pag.14

EUROPASSION A CIANCIANA Pag.6 Notizie dall‟anagrafe Pag.15

Lu rabateddru di Salvatore Martorana Pag.9 Dolci Vacanze a Cianciana Pag.16

E R A V A M O

Anno scolastico 1956 - 1957, classe prima elementare, maestra L. Crapanzano. La foto ci è stata inviata dal

dottor Filippo Bavuso Volpe da Brusaporto (Bergamo).

CONQUISTATA IN GRECIA

MEDAGLIA D‟ORO PER GIUSEPPE DIECIDUE

RADUNO DI EUROPASSION NEL

NOSTRO PAESE

SFILATA DI MODA DELLA STILISTA

PATRICIA MONTALBANO

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

La Voce di Cianciana

Periodico bimestrale di informazione e

di cultura, edito dall’Associazione Culturale “Sicily Kult” di Cianciana.

Anno VII, numero 5 – Ottobre 2007 Direttore Responsabile: Enzo Minio

Direttore Editoriale: Salvatore Panepinto

Progetto grafico e fotografico

Filippo Mattaliano, Stefano Panepinto

Redazione: Andrea Arcuri, Antonino Arcuri, Rino Cammilleri, Agostino D’Ascoli, Fausto De Michele, Gaetana Gambino, Eugenio Giannone, Filippo Mattaliano, Nuccio Mula, Giusy Piazza, Alfonso Salamone. Direzione e Redazione: via Cavour, 3

92012 Cianciana (AG) Italy. Cellulare : 331 - 26.444.78

E-mail Se volete inviarci un messaggio via e-mail, chiamate al numero di telefono in

alto. Vi sarà comunicato l’indirizzo.

Conto Corrente Postale n° 17905977 Conto Corrente Bancario:

vedi pagina 16 !

Autorizzazione Tribunale di Sciacca n° 5/01 del 26/09/2001.

Spedizione a regime libero. Autorizza-zione della Direzione Provinciale delle PP.TT. di Agrigento, settore commer-ciale Stampa: Tipografia Geraci - S. Stefano Quisquina (AG). Quanto espresso dai singoli autori, negli articoli firma-ti, non rispecchia necessariamente l’opinione del gior-nale. Gli autori, che sono del tutto liberi di esprimere il loro pensiero, se ne assumono implicitamente la re-sponsabilità. © Copyright 2007 - Associazione Culturale “Sicily Kult” - Tutti i diritti riservati. Senza il permesso del Direttore Editoriale, la riprodu-zione totale o parziale di qualsiasi parte del giornale è vietata.

PRESSO TUTTE LE FILIALI DEL BANCO DI SICILIA SPA SI

POSSONO EFFETTUARE

BONIFICI ESENTI DA COMMISSIONI

PER

“ALICE”,

UNA BAMBINA DI 3 ANNI AFFETTA DA UNA GRAVISSIMA E

RARA MALATTIA LA CUI GUARIGIONE RICHIEDE UN CO-

STOSO INTERVENTO CHIRURGICO DI EURO 250.000,00 DA

ESEGUIRSI PRESSO IL N.Y. MEDICAL CENTER (USA)

INTESTAZIONE CONTO CORRENTE SU CUI EFFETTUARE LA

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PRESSO LA FILIALE 3 DEL BANCO DI SICILIA SPA – PIAZZA

G. NOCETO N. 65 – SCIACCA.

CODICE INTERNO FILIALE : (8150) ABI: 01020 CAB: 83173

N.C/C : 106054

POSTE SPA

TARIFFE PIU’, SERVIZI MENO Un famosissimo ed efficacissimo slogan pubblicitario coniato in

questi ultimi anni per invogliare la gente a recarsi ai vari supermer-

cati è, come tutti sappiamo, PRENDI TRE E PAGHI DUE !!!

Esso è senz‟altro più efficace del dire sconto del 33 per cento.

Alla Posta Spa, invece, questo slogan sembra essere rovesciato nei

termini : PAGHI TRE E PRENDI DUE ! Nei primi anni di vita del-

la Voce abbiamo usufruito di una tariffa molto conveniente, quando

esisteva la possibilità di scegliere tra tariffa ordinaria e tariffa posta

celere. In questi ultimi anni la musica è cambiata, non c‟è più la

possibilità della scelta, dal momento che, ormai, si può spedire

SOLTANTO A POSTA CELERE. Celere dovrebbe dire veloce e

quindi il giornale dovrebbe arrivare a destinazione in tempi brevi.

Macchè ! Anche nell‟ultima spedizione il giornale è arrivato a desti-

nazione con molto ritardo e ciò ci è stato confermato da diverse co-

municazioni dei nostri abbonati, chi tramite telefono, chi tramite e -

mail, chi personalmente e tutti con la stessa frase : il giornale non ci

è ancora arrivato. Ci hanno telefonato per esempio Francesco Dato,

Modesto Abella, Francesco Taormina etc. Quest‟ultimo ci ha anche

riferito del mancato arrivo anche a Giuseppe D‟Angelo e Filippo Di

Noto. Abbiamo provveduto a fare un‟altra spedizione e dopo qual-

che giorno riceviamo una e-mail da parte di Francesco Taormina

“Salvatore, il giornale è arrivato. E alla nostra domanda “ Quale è

arrivato, quello con il timbro o quello con il francobollo?” Rispo-

sta:”Sono arrivati tutti e due insieme”. Con il francobollo dopo 5

giorni, con il timbro (prima spedizione) dopo 35. Posta celere? Un

altro riscontro: il professor Ferdinando Cuffaro ha ricevuto il gior-

nale dopo 23 giorni. Da Agrigento ad Agrigento ben 23 giorni!

Questa ed altre esperienze ci inducono a fare una riflessione. Il ser-

vizio privato è veramente più efficace del servizio pubblico? Per la

cronaca ecco le tariffe per la spedizione del giornale: verso l‟Italia

0,3109 EURO, verso l’Europa euro 1’45, verso le Americhe euro

1’50, verso l’Australia euro 1’80. Le tariffe dell’estero sono esatta-

mente quelle che la Posta Spa applica allo sportello degli utenti.

Tariffe più care e consegne con notevole ritardo. Anche questa è

Italia. E aspettiamo la privatizzazione dell‟acqua.

Salvatore Panepinto

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La Voce di Cianciana Numero 5 – Ottobre 2007

CIANCIANA SUL TETTO DEL MONDO

IL GIOVANE SPORTIVO CIANCIANESE GIUSEPPE DIECIDUE

CONQUISTA LA MEDAGLIA D’ORO

“Il fenomeno Cianciana” ha colpito an-

cora. Grandissima soddisfazione per

Cianciana e per lo sport. Giuseppe Deci-

due, 21 anni, è diventato campione del

mondo a Porto Carrai in Grecia, vincen-

do la medaglia d’oro nell’arti marziale

di Ju Jitsu, disciplina giapponese tra le

più antiche. Giuseppe fa parte dell’ASD

BUSHIDO SCHOOL sita in Cianciana

in Corso Cinquemani Arcuri, associa-

zione sportiva di cui è presidente, diretta

dal Maestro palermitano Giuseppe Li

Gotti. Nel XVI° campionato mondiale

di Ju Jitsu, svoltosi in Grecia dal 27 set-

tembre al 4 ottobre 2007 Giuseppe ha

compiuto la sua straordinari impresa. Egli, nella categoria

fino a 75 chili sparring dai 18 ai 39 anni, ha battuto atleti

di tutti i continenti e in finale ha avuto ragione del rappre-

sentante del Sud Africa, campione del mondo nel 2006.

Straordinaria affermazione per l’ASD Buschino School di

Cianciana che ha anche all’attivo ben altre due medaglie

di bronzo nella categoria cinture blu, conquistate da An-

tonino Merendino e dallo stesso Decidue. Sabato 13 otto-

bre, presso il Centro Sociale, il sindaco Salvatore Sanzeri

ha organizzato un incontro per felicitarsi con gli atleti

Giuseppe Decidue e Antonino Merendino e con il Mae-

stro Li Gotti ai quali ha consegnato una targa ricordo ed

esprimendo la grande soddisfazione della città di Ciancia-

na e sua personale per un traguardo così prestigioso che

dà a Cianciana lustro e notorietà. I tanti ciancianesi che

gremivano il Centro Sociale hanno avuto l’opportunità di

assistere al video dell’evento sportivo, commentato in

diretta dal maestro Li Gotti. La straordinaria serata si è

conclusa con un rinfresco offerto dall’Amministrazione

Comunale. S.P.

Giuseppe Decidue, geometra,

lavora come amministratore

nell’azienda di stucchi e deco-

razioni del padre Michele.

Appassionato di arti marziali

ha cominciato a fare judo in

una palestra di Ribera nel

2005. Poi ha saputo da un

amico dell’esistenza di una

palestra di Ju Jitsu a Bivona

ed è proprio lì che ha fatto la

conoscenza del Maestro Giu-

seppe Li Gotti, del quale è

diventato allievo. Il 21marzo

del 2006 per Giuseppe arriva

il primo esame di cintura gial-

la e con esso la consapevolez-

za che facendo dei sacrifici,

con grinta e passione, egli

poteva arrivare in alto, dando soddisfazione al maestro

che fin dal primo giorno ha creduto in lui. In seguito Giu-

seppe ha fatto 7 primi posti regionali di tecnica e dimo-

strazione, ha partecipato a due campionati nazionali, por-

tando a casa un primo posto nel combattimento e un se-

condo posto di dimostrazione a squadre. Ha anche al suo

attivo anche due primi posti interprovinciali, un quarto

posto nel campionato internazionale svoltosi in Francia

ed infine le medaglie d’oro e

di bronzo conquistate in Gre-

cia.

Alla Voce Giuseppe ha rila-

sciato la seguente dichiarazio-

ne: “Sono fiero di quello che

ho fatto. Un particolare rin-

graziamento va al mio ente di

promozione sportiva MSP

Sicilia, al mio maestro che ne

è responsabile, al consigliere

provinciale Rolando Montal-

bano e al presidente della pro-

vincia Fontana che mi hanno

aiutato sponsorizzando il vi-

aggio in Grecia. Ringrazio di

vero cuore il sindaco Sanzeri

per la targa donatami e per il

rinfresco per festeggiare il

mio primo posto al mondiale. Mi impegnerò fin da ora

per fare bella figura al prossimo campionato mondiale

che si svolgerà nel 2008 a Gibilterra”.

S.P.

Nella foto in alto Giuseppe e Antonino felicitati dal sin-

daco Salvatore Sanzeri, da Rolando Montalbano e dal

maestro Li Gotti. Foto in basso Giuseppe con la famiglia

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Numero 5 - Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

Grande Theatron: sbanca in due rassegne

Tre premi come miglior attore e due nomination

F avolosa estate per la Theatron, che con

“Pensione Pomodoro”, commedia brillante in

due atti di Fiorenzo Fiorentini, per la regia di

Giuseppe Antonio Pendino, riscuote un gran

successo di pubblico nelle piazze di Cattolica Eraclea,

Bivona, Cianciana, Villafranca , Lucca Sicula e Menfi, e

di critica, aggiudicandosi, nella rassegna di Bivona, ben

due premi con Mariarosaria Alessi, migliore attrice non

protagonista (già miglior attrice protagonista a Bivona nel

2004) e con Matteo

Ciaravella, anche lui

miglior attore non

protagonista.

Nell’altra rassegna

di Menfi, viene pre-

miato Luca Montal-

bano come attore

non protagonista, e

nomination per An-

tonella Pullara

(miglior attrice non

protagonista) e an-

cora per Matteo

Ciaravella (miglior

caratterista). Ma la

soddisfazione più

grande si è avuta

ogni volta che si

nominava la Thea-

tron, il numerosissi-

mo pubblico menfi-

tano ( un migliaio di persone) memorei delle risate che la

compagnia gli aveva regalato poche settimane prima, ap-

plaudiva calorosamente quasi volesse ringraziare per la

splendida serata.

La commedia Pensione Pomodoro tratta di una modesta

pensione di periferia in cui la direttrice Ninf a (Antonella

Pullara), licenzia il vecchio cameriere Ciccu (Andrea

Gaiteri) perché sordo e combina guai, e ingaggia tramite

un’agenzia il nuovo cameriere Filici (Matteo Ciaravella)

che verrà scambiato per l’atteso fidanzato americano dal

siculo-americano don Ciccio

(Giuseppe Pendino), padre

della promessa sposa Carme-

lina (Daniela Montalbano), e

dall’ aspirante fidanzato Gu-

glielmo (Alfonso Salamone).

La direttrice Ninfa scambia il

medico (Pino Ciaravella) chia-

mato dall’amica cercamarito

Assunta (Mariarosaria Alessi)

per cameriere. Mentre la po-

vera Santina (Annalisa Sale-

mi) che non sopporta più lo

spasimante Pippinu (Luca Montalbano) s’inventa il mal-

capitato Filici come marito, che sarà cosi nell’occhio del

ciclone, e dopo tante disavventure a causa anche della sua

balbuzie riuscirà a dire chi sia.

La commedia parte un po’ lenta, ma una volta stabilita

la trama comincia un incalzante ritmo che andrà a chiu-

dersi in un crescendo rossiniano, in cui tutti i personaggi

interagiscono tra loro con vari equivoci che daranno vita

a gag, sapientemente sottolineate da musiche e luci, che

faranno scoppiare

dalle risate.

La Theatron, come

ormai è sua abitudi-

ne, non si occupa

soltanto di teatro,

ma ha voluto dare

vita ad una magnifi-

ca Festa del raccol-

to, animata dai ra-

gazzi del Servizio

Civile del progetto

portato avanti

dall’associazione

stessa, ed ha realiz-

zato un progetto che

sarà una sorpresa

per i prossimi mesi.

Come consuetudine

alla fine della sta-

gione teatrale, tutti i

soci hanno festeg-

giato col solito grande pranzo organizzato dal cuoco Totò

Bosciglio, e animato dalla musica di don Sasà Pullara e

dagli altri musicisti della compagnia. La festa ha dato

l’occasione al presidente Andrea Gaiteri per ringraziare i

ragazzi e invogliarli a partecipare allo spettacolo al chiu-

so che si terrà durante il periodo natalizio, dal titolo em-

blematico C’era una volta. Alfonso Salamone

Nella foto centrale la compagnia Theatron.

A sinistra Mariarosaria Alessi e in alto la stessa con Antonella

Pullara

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La Voce di Cianciana Numero 5 – Ottobre 2007

NUOVA MODA A CIANCIANA di Giovanna Montalbano

Il sette agosto 2007, Patricia

Montalbano, presenta alla scali-

nata della Torre dell’Orologio la

sua prima collezione. La sugges-

tiva atmosfera di quella notte, ha

accompagnato gli abiti della gio-

vane stilista tra gli applausi dei

presenti e musiche elettro-

sperimentali. Il talento e la voglia

di giocare con tessuti e colori sono il tratto distintivo

della disegnatrice, che non solo ha voluto dar prova di

saper scoprire le donne con accortezza e raffinatezza, ma

anche di saperle rendere uniche e

affascinanti. Nessun eccesso dun-

que, gli abiti possiedono person-

alità e stile, le sete e le stoffe che

lei ha scelto, seguono morbide le

linee del corpo delle modelle ma-

gre ma volutamente formose, e poi

perle, luccicanti swaroski e fiori in

seta a completare il tutto. Spiritosa

ed elegante si presenta al pubblico

fresca di vita , pronta a puntare su

se stessa perché da sempre la moda

è la sua passione. Io, come tanti

altri amici e famigliari, ho avuto il

grande privilegio di poterla seguire

dalla creazione dei disegni all’organizzazione

dell’evento. L’impegno, la costanza e il coraggio che ha

mostrato nel presentarsi come stilista, sono stati lode-

voli , per questo tutti, dalle modelle ai curatori, l’hanno

sostenuta con entusiasmo. La riuscitissima serata , rap-

presenta l’inizio di una serie di appuntamenti che

vedranno Patricia ospite di eventi che interessano la

provincia e la regione tutta. Il sedici settembre infatti, ha

partecipato ad “Arrivederci Estate”, manifestazione cul-

turale tenutasi a Sciacca per la chiusura degli spettacoli

della stagione. Altri ancora saranno gli eventi che

vedranno le donne di Patricia Fashion come protagoniste

e sono certa che gli applausi saranno tutti per lei.

In alto a sinistra, Patricia Montalbano. Nella foto in

alto un momento della sfilata in piazza orologio

Il SALOTTO DELLA POESIA

Sgattaiolando tra i cieli del vissuto

a ramingar mi vedo nel passato

in quell’allegro poggio desueto

ove con altri lo sgambettar conduco.

Senza remore ilar proseguo

e di quel tempo nulla inficio

neanche le cose veramente orrende

e pur le sopportate malvicende.

Mi rallegro nel vedermi ragazzo

dardeggiato da quel sole impetuoso

in quel leggiadro borgo affettuoso

che mi dava sì tanto sollazzo.

Colpito dal sorriso della gente

corro, pur se qualche volta inciampo,

vò l’allegra miseria saltando

e inzuppato mi trovo di sudore.

Altri tempi, altri usi e costumi,

fra tanti – tutti – zii e cugini

quando l’amor di mamma mi ammantava

quando incessante il far mi sovrastava.

Giunsero poi notti insonni

con amene serenate

fatte alle ragazze amate

E infine, tacchete, l’inatteso

anno quaranta addosso mi calò,

come plumbea casacca,

che il mio passato adombrò.

Da allora, fors’anche per mia colpa,

ho perso l’afflato col paese mio.

Or non lo vedo più tale qual era

or parmi disunito divenuto.

E per forza logica mi dico:

Da allora tanto tempo è passato.

Apro gli occhi e mi vedo invecchiato.

Gaetano Alessi

4 OTTOBRE 2007

AD OCCHI CHIUSI

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

EUROPASSION A CIANCIANA L’Associazione Settimana Santa di Cianciana ha avuto l’onore di ospitare nel nostro paese la “IV Assemblea Na-

Nazionale di Europassion per l’Italia” ed il Convegno Nazionale Venerdì Santo tra folklore, fede e turismo.

All’evento,svoltosi il 5, 6, e 7 ottobre 2007, hanno partecipato 20 Associazioni provenienti dalle varie regioni

italiane.

Ricordiamo che Europassion, la cui sede si trova a Nantes in Francia, raggruppa circa 80 Associazioni di 15 na-

zioni europee e l’Associazione Settimana Santa di Cianciana è l’unica della Sicilia a farne parte. Tra i vari inter-

venti al Convegno, la Voce pubblica la relazione del dirigente scolastico, professor Francesco Cannatella.

Il Venerdì Santo in Italia tra fede, folklore e turismo.

A tutti il mio buongiorno ed un cordiale benvenuto agli ospiti

che onorano la nostra città. Grato per l’invito rivoltomi, mi

limiterò a qualche annotazione, puntualizzando dei concetti

esemplificativi della tematica di questa assemblea nazionale: Il

Venerdì Santo in Italia tra fede, folklore e turismo. Necessario

è un accenno alla Settimana Santa Cianciana che nasce nel

1994 per riprendere con estrema chiarezza programmatica una

sacra rappresentazione, il Martorio dell’Orioles, dialettalmente

lu Martoriu, che dal 1870 e fino al 1940 si è svolta nel Teatro

parrocchiale della Chiesa del Carmelo.

La rappresentazione fu ripresa dal 1950 fino al 1990 e nel 1968

nasce l’idea di portare il Martorio all’aperto. I luoghi chiusi, il

teatro, con una netta separazione tra attori e spettatori, ne limi-

tavano la partecipazione popolare. E Cianciana da allora divie-

ne per una settimana scenario naturale, una città teatro, dove la

gente del Cristo è nello stesso tempo spettatrice, comparsa,

protagonista ed attrice. Preziosa occasione annuale quella offer-

ta dalla Settimana Santa, e nel contempo da tutte le Europas-

sion italiane ed europee, delle quali è presente qui una illustre

rappresentanza, per rinnovare e far rivivere una vicenda tra lo

storico, l’umano ed il divino di duemila anni fa. Un viaggio a

ritroso nel tempo, fino a che Cianciana e Gerusalemme si con-

giungono e la storia di ieri diventa folklore, saggezza popolare,

di oggi. Un meraviglioso frutto di tradizione cristiana, un sunto

di fede genuina, un significativo momento per invitare tutti ed

ognuno a rivisitarsi ed a ritrovarsi nella propria essenza più

vera di figli del Padre.

Utile, necessaria ed opportuna la drammatizzazione popolare,

proposta da Europassion. Un discorso sul significato ed il valo-

re del sacrificio divino, fatto senza parole dal popolo al popolo

Il mostrare le sofferenze di un Innocente che si immola per la

salvezza dell’umanità è di grande effetto scenico ma soprattutto

ha un forte impatto emotivo sulle coscienze di coloro i quali

cercano Cristo.

In una realtà odierna distratta, smemorata, stordita dai beni

materiali, i Vangeli e la Bibbia sono, spesso, libri con eleganti

dorsi dorati, acquistati tra i più costosi e fastosi al fine di tenerli

in bella mostra sul comodino, nello studio o nel salotto buono.

Chi li vedrà, deve capire che quella è una famiglia che vive

nella fede! Guai a pensare di aprirli o, peggio ancora, provare a

leggerli, vi si troverebbero ammonimenti ed esortazioni che

invitano a modificare in tutto od in parte la nostra vita per fina-

lizzarla ai Cieli.

E come si fa a rinunciare al lusso ed alle comodità, vittime e

preda come siamo del consumismo di massa? Così la nostra

realtà finisce con l’inseguire sempre più l’apparire piuttosto che

l’essere.

Certo di tanto in tanto qualche fugace segno di croce, a metà tra

fede e superstizione, ci scappa, quasi di nascosto però, magari

al passaggio di un corteo funebre, poi il Paradiso può attendere

fino al prossimo funerale. Diu nni scanza! Dio ci liberi! E ci si

segna. Così, talvolta, si è cristiani per comodo, per pigrizia e

per opportunità. I problemi inerenti l’anima sono soffocati da

quelli di un corpo che chiede di esibirsi nello spazio e nel tem-

po. L’impegno di una vita per mostrarlo perfetto e secondo i

dettami dell’ultima moda: abiti, borse, scarpe, trucchi, cinture,

telefonini ingoiano ingenti risorse economiche. Pazienza! Di-

sposti anche ad indebitarci, ad ipotecare beni e proprietà: im-

portante è apparire e stupire gli altri.

La preghiera, l’intimo colloquio con Dio, diventa un optional,

qualcosa di difficile da inserire nelle numerose scadenze gior-

naliere. Non la mattina: Oh Dio, com’è tardi! Non durante la

giornata: Oh Dio, come faccio? Non la sera: Oh Dio, che stan-

chezza!

I nostri orecchi non riescono a sentire la voce dei fratelli che ci

gridano il proprio bisogno.

(Tra l’altro, detto tra noi, come si fa? Oramai molti chiedono

aiuto! Troppi! Tanta gente vuole, chiede, domanda, insiste e

non ci lascia respirare. Che fastidio poi quelli che elemosinano!

Non basta l’invito a

voce? No. Stendono

anche il braccio e

protendono la ma-

no, quasi fino a

toccarci. In fondo io

la elemosina la fac-

cio di domenica,

durante la messa,

quando posso an-

darci, e se devo dire

la verità, offro sem-

pre un euro. Lo lascio cadere nel cestino e mi piace sentirlo

risuonare sugli altri centesimi. Tutti è giusto che sentano che io

contribuisco alla solidarietà parrocchiale. E non con pochi cen-

tesimi. Offrirei, in carità cristiana, anche cinque euro nelle fe-

stività solenni se fossero di metallo. Una cannonata da far gira-

re la testa a tutta la chiesa. Peccato! La carta non produce nean-

che traccia di rumore. E poi Dio lo sa che quando capita la li-

mòsina la fazzu anche fuori dalla chiesa. I nostri occhi non

riescono più a sollevarsi per guardare il Cielo, sembrano legati

al terreno con grosse catene o come se la Terra fosse una poten-

te calamita.

E questo buon Gesù se ne sta sempre lassù in alto! Che gli

costa scendere giù di tanto in tanto e starci più vicino. A dire il

vero, affermano molte persone che Gesù ci sta talmente vicino,

da cullarci tra le sue braccia. Io me ne sono accorto mai. Po-

trebbe farsi riconoscere meglio! Quando sono stato male, l’ho

chiamato in continuazione. Egli conosce i nostri impegni: la

spesa al supermercato ruba ore ed ore e per avere servito una

pizza ci vuole un’intera serata. E si è mai trovato, con rispetto

parlando, nel traffico cittadino? Per non dire della trasferta cal-

cistica la domenica. La squadra del cuore va sostenuta sempre.

Un impegno assunto solennemente al club. Peccato che a volte

gli orari coincidano con la celebrazione della messa se no po-

trei andare più spesso in chiesa. Quante volte ho detto

all’arciprete: Spostiamola al sabato la messa della domenica!

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La Voce di Cianciana Numero 5 – Ottobre 2007

La Pasqua, un appuntamento preparato dalla nostra Associazio-

ne, e da ogni Europassion, con grande entusiasmo e senza ri-

sparmio di sforzi fisici, economici e, giusto dirlo, anche fami-

liari. Di anno in anno, sempre più cura, sempre più attenzioni

affinché la lettura evangelica ed il suo messaggio vengano ri-

spettati. Ed è meritevole la considerazione posta, e sempre da

porre, per evitare che dal folklore, che non dimentichiamo in

prima istanza è cultura di popolo, saggezza di popolo, si passi

ad innaturali innesti folkloristici per inseguire finalità non for-

mative ma solamente spettacolari o scenografiche. Un avveni-

mento annuale composito: il processo a Gesù, Cristo alla colon-

na, la condanna, la via Crucis, Maria, le pie donne, la Veronica,

il tutto tra due file ininterrotte di uomini e donne che assistono

e partecipano con commozione. Finzione scenica e realtà stori-

ca finiscono con l‟identificarsi.

Di fronte alle rinnovate sofferenze di Gesù, i cristiani trovano

un modo nuovo di pregare, divenendo ecclesia ed unendosi alle

sofferenze di un innocente che paga per colpe mai commesse.

Per una volta i cristiani non si lavano le mani come Pilato, ma

sentono il carico della propria parte di responsabilità. E nella

Pasqua nascono uomini nuovi che si muovono nella luce di

Cristo. Fosse ogni giorno Pasqua! Settimana Santa, vissuta in

un connubio di fede e di folklore con un innesto conseguenzia-

le: il turismo. Numerose comitive, spesso provenienti dalle più

lontane province siciliane, si ritrovano ospiti della nostra città,

per assistere e per partecipare con emozione alla drammatizza-

zione che oramai ha assunto livelli di notorietà regionali.

Un momento importante per la nostra comunità è l‟ospitare

perché ciò crea sentimenti di amicizia e di solidarietà ma anche

perché da esso ne deriva un fatto economico apprezzabile e

significativo, specialmente in realtà economiche stagnanti.

Occorrerebbe certo una ragnatela di proposte e di interessi con-

centrici sulla nostra Cianciana per potere offrire diversificate

occasioni di conoscenze storiche, religiose, culturali ed umane,

dislocate nel territorio per far sì che si crei un‟abitudine turisti-

ca. A ciò la Settimana Santa può partecipare a buon diritto ma

chiaramente non può da sola gestirla.

Escursioni, visite, gite … e qui il discorso ci porterebbe alle

strutture stabili da supporto, oggi quasi inesistenti.

La brevità è d‟obbligo per non stancare ed allora mi avvio a

concludere:

- se la Settimana Santa Cianciana promuove teatro religioso,

- se finanzia pubblicazioni storiche e religiose,

- se propone Sacre rappresentazioni,

- se organizza iniziative culturali come il Convegno odierno,

- se promuove la ricerca per annunciare il messaggio evangeli-

co,

non meraviglia se essa rappresenta Cianciana e ne porta la voce

nell‟Europassione italiana ed europea, unendo la propria voce

là dove di Cristo si parla, attivando forme di solidarietà tra le

Passioni.

Per questo voglio rivolgere un invito ed un ringraziamento al

presidente D‟Angelo ed a tutti coloro che rappresenta: conti-

nuate a lavorare nel nome di Cristo, grazie.

francesco cannatella

Lu Rabateddru di Cianciana (Valplatani)

In lingua araba Rabato sta per sobborgo. Io credo di dover dire, senza tema di essere smentito, che il nucleo abitativo

e il giardino che c‟era all‟interno del portone “Roccaforte” di Cianciana, oggi chiamato “Portone di San Rocco”, cos-

tituiva l‟abitazione principale del “Rabat” di Kalat‟ Iblatanu. Questo pensiero nasce dopo aver visitato il quartiere e

aver parlato con la gente del luogo. C‟è ancora un nucleo di abitazioni fatto di muratura con pietra “giuggiulena” che

fa capo al “Portone Roccaforte” e raggiunge in salita la Chiesa Madre, estendendosi ad angolo retto fino al “Serrone”

onde l‟area urbana si sviluppa a forma di triangolo rettangolo.

Seguendo attentamente il racconto dei paesani, le famiglie di questo rione traevano sostentamento dalla lavorazione

della “giummarra” (palma nana: impropriamente detta cerfuglione) onde l‟appellativo dato ai Ciancianes, oltre quello

di “Surfarari” (zolfatai) era di “Giummarrara” e “curdiciddrara” (cordicellai).

Bisogna sapere, caro lettore, che per una buona lavorazione della “giummara”, oltre la qualità della piñata, occorreva

una buona acqua potabile sia per ammorbidirla (tenendola a bagno) sia per biancheggiarla (esponendola al sole) e

quel luogo era il più ameno perché esposto a Mezzogiorno ed in leggero declivio.

Ricordiamo che fino agli anni „50 e forse anche ai „60 era un punto forte di produzione di prodotto finito (Zimmila,

cordicella, cappelli di cerfuglione, scope, coffe ecc…) per le fiere della provincia e che ogni famiglia portava al man-

tenimento di un animale da soma (asino, mulo o cavallo) per l‟approvviggionamento della “giummarra” che si an-

dava a procurare in tutto il territorio della “Valplatani”: dal monte delle Rose al Mare di Sciacca.

Salvatore Martorana

Sono ormai trascorsi due anni dalla scomparsa del cavaliere ufficiale Salvatore Mar-

torana, avvenuta il 28 agosto del 2005. Residente da anni nella città di Milano, era

stato funzionario delle Ferrovie dello Stato. Fuori dagli impegni di lavoro, amava

dedicarsi allo studio e alla ricerca delle cose di Sicilia, passione questa che lo ha

accompagnato per tutta la vita. Iscritto all‟Ordine dei Pubblicisti a partire dell‟anno

1988, aveva prestato la sua collaborazione alla rivista L’Osservatorio Ferroviario

presso il quale aveva avuto pubblicati dei saggi soprattutto sul movimento felibrista

siciliano e sul suo rappresentante più prestigioso, il poeta ciancianese Alessio Di

Giovanni. Ciancianese fino al midollo ha voluto essere seppellito nella sua cittadina.

Per ricordarlo La Voce pubblica un suo piccolo saggio dal titolo Lu Rabateddru di

Cianciana.

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Numero 5 - Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

Nozze di diamante

NOZZE DI DIAMANTE PER I CONIUGI

ANGELO DI PRAZZA E PIETRA CARUBIA CIANCIANA 27 SETTEMBRE 2007

80° compleanno per il signor Girolamo Carubia, festeggiato a Liverpool

(R.U.), dove risiede, il primo luglio 2007. Nella foto il festeggiato con da

sinistra la figlia Ninetta, la moglie Pina Borsellino e le figlie Concetta ed

Enza.

Sposi Giuseppe Martorana e Antonella

Tamburello, Ribera - Chiesa Madre, 22

settembre 2007

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Numero 5 - Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

N A S C I T E

FOTO A

SINISTRA

Nozze

d‟argento per

GIUSEPPE

PERCONTI

e

CONCETTINA

ARFELI

Cianciana

Chiesa Madre,

22 luglio 2007

FOTO

A DESTRA

Cinque anni per

ALICE PULLARA

festeggiati a

Noceto (Parma), il

12 settembre 2007

Sposi Roberto Zarzana e Annarita Cannatella,

Erice - Chiesa di San Cataldo, 22 settembre

2007

80° compleanno per Salvatore Vaiana, festeggiato a Cianciana il 16

settembre 2007. Nella foto il festeggiato con la moglie Rosalia Pa-

nepinto, la figlia Antonella, il genero Gaspare Gullotta e i nipoti

Carmelo, Salvatore e Francesca.

Agnese Marino, di Alessandro e di

Giusy Battaglia, nata a Sciacca il 18

luglio 2007

Maria Ambra Mannino, di Calogero e di

Vanessa Vella, nata a Santo Stefano Q. il 2

ottobre 2007

Domenico Marino di Antonino e di

Katiuscia Mannino, nato a Santo

Stefano Q. il 16 agosto 2007

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Numero 5 - Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

Centodieci e lode, menzione speciale e dignità di pubblicazione della tesi: un giorno indimenticabile quello della laurea dell‟artista ciancianese più rinomato in campo internazionale

IL MAESTRO ANDREA ARCURI PROCLAMATO DOTTORE IN ARTI VISIVE

ALL’ANAGRAFE NON PIU’ GIOVANISSIMI, MA PUR SEMPRE GIOVANI, SICURAMENTE NELLO SPI-

RITO, QUATTRO NUOVI LAUREATI, TRE CIANCIANESI, FRANCESCO TAORMINA, ABITANTE A

MASLIANICO, IL PITTORE ANDREA ARCURI, LIVIA ORLANDO E SUO MARITO, CIANCIANESE

DI ADOZIONE, FRANCESCO PAOLO POLIZZI

Confetti rossi per i coniugi Livia Orlando e Francesco Paolo Polizzi che

il 9 maggio 2007 sono stati proclamati dottori in Fisioterapia presso

l‟Università di Chieti. Importantissimo traguardo quello raggiunto dalla

nostra concittadina alla quale tutta la redazione del giornale formula le

più sincere congratulazioni, estesi anche al marito, complimentandosi

per la sua forza d‟animo che le ha consentito sempre di superare le av-

versità della vita. Recentemente Livia, dopo avere avuto il trapianto del

rene e del pancreas nella città di Miami, Florida, nel 1996, ha dovuto

essere sottoposta ad un altro trapianto del rene. La donatrice è stata la

mamma, per tutti la ‟za Nardina, un‟istituzione a Cianciana che per tanti

anni ha gestito, come sappiamo, un bar identificato con il suo nome.

Recentemente, dopo tantissimi anni di lavoro sia all‟estero (Australia,

Regno Unito) che a Cianciana, è andata in pensione e, da persona che non riesce a essere inattiva, ha già messo in cantiere

la stesura di un libro autobiografico per narrare gli episodi più importanti della sua vita, a volte lieti, a volte tristi. Livia e

la mamma Nardina, approfittando dello spazio de La Voce, salutano parenti ed amici disseminati nel mondo, cominciando

da quelli di Miami, le famiglie Raffa e Setticasi, passando per Pasquale Bavuso Volpe e concludendo con i parenti

dell‟Inghilterra, del Canada e dell‟Australia. Salvatore Panepinto

(nella foto Livia e Paolo con i genitori Pietro e Nardina Orlando, Concetta e Vittorio Polizzi)

Il Maestro Andrea Arcuri il 7 settembre scorso si è brillante-

mente laureato in Arti Visive e Discipline dello Spettacolo,

Facoltà di Pittura, presso l‟Accademia di Belle Arti

“Michelangelo” di Agrigento, nella sessione autunnale

dell‟Anno Accademico 2006 / 2007, discutendo brillantemente

una tesi intitolata “Canto d‟Amore al Ricordo – tragitti ed im-

pegni di tutela della memoria storica, etno-antropologica e tra-

dizionale della Sicilia: la valorizzazione del territorio di Cian-

ciana e della Val Platani attraverso i segni della pittura”. Il neo

Dottor Arcuri ha meritato ed ottenuto non soltanto la votazione

massima (110 / 110 e lode) ma anche un‟ulteriore speciale

“menzione” d‟encomio che equivale anche al conferimento

della dignità di pubblicazione di questo saggio destinato a di-

ventare un ineludibile punto di riferimento nell‟ambito della

sempre più vasta bibliografia dedicata ai vari aspetti del terri-

torio ciancianese.

Relatore della tesi, il Ch. mo Prof. Nuccio Mula, nostro apprez-

zato amico e collaboratore, scrittore e critico multimediale,

docente universitario di Filosofia dell‟Immagine, Teoria della

Percezione Visiva, Psicologia della Forma e Teoria della Co-

municazione, da sempre critico “ufficiale” del Maestro Arcuri

nonché fra i pochissimi studiosi italiani chiamati a far parte di

due esclusivi sodalizi professionali di Parigi, l‟Associazione

Internazionale Critici d‟Arte e l‟Associazione Internazionale

Critici Letterari; Presidente della Commissione di Laurea, ac-

canto al Direttore dell‟Accademia di Belle Arti

“Michelangelo” (il Ch. mo Prof. Alfredo Prado), il Ch. mo

Prof. Franco Nocera che ha molto apprezzato la tesi del candi-

dato, un ampio saggio di oltre 200 pagine in cui, Arcuri ha ana-

lizzato la “memoria storica siciliana”, con particolare riferi-

mento a letterati ed artisti che se ne sono occupati ai massimi

livelli (dagli scrittori Andrea Camilleri e Vincenzo Consolo ai

pittori Gianbecchina, Migneco e Rigano) ed infine al nucleo

centrale dello studio, ovvero la “memoria storica” di Cianciana

e

del territorio della Val Platani, in cui Arcuri ha citato esponenti

storici dell‟impegno letterario e saggistico della Val Platani

(primo fra tutti Alessio Di Giovanni) e pressoché tutti i prota-

gonisti dell‟impegno di promozione e difesa della

“ciancianesità”, fra i quali Eugenio Giannone, Francesco Can-

natella, Rino Cammilleri, Agostino D‟Ascoli, Domenico Ferra-

ro e la sua “Istituzione culturale Alessio Di Giovanni”, Salvato-

re Panepinto ed il giornale “La Voce di Cianciana”, da lui fon-

dato, diretto e divulgato fra tutti i ciancianesi d‟Italia e del

mondo; e lo stesso Nuccio Mula,orgoglioso “ciancianese

d‟origine” (suo papà l‟indimenticabile Prof. Mimmo Mula,

figlio di Alfonso Mula e Nina Di Rosa) e che, a conclusione

dell‟esame di laurea, ha voluto rendere omaggio ad Andrea

Arcuri leggendo pubblicamente una poesia a lui dedicata (e

che pubblichiamo) accolta con grande commozione e molto

applaudita dalla Commissione e dal folto pubblico presente

nell‟Aula Magna dell‟Accademia.

Al neo Dottor Andrea Arcuri i complimenti del nostro giornale

per questa sua prestigiosa affermazione con cui ha concluso il

suo ufficiale “cursus studiorum”, affiancandolo al suo già con-

siderevole e pluripremiato “curriculum” artistico. Per la crona-

ca, il Maestro Andrea Arcuri, nei primi di dicembre, sarà fra i

protagonisti dell‟autorevole Rassegna “Reggio Emilia Arte”.

Salvatore Panepinto

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

Una poesia di Nuccio Mula sulla pittura di Andrea Arcuri

Pentagrammi di Sogno

tracciano solchi ai segni

riconsegnando al Cuore

le presenze d‟un Tempo ritrovato

E ha respiro d‟Eterno

la Nostalgia che scava nel Ricordo

estraendovi gemme

Inizia il Sogno in estasi di Luce

Mura di cinta additano il Cammino

Antiche pietre tornano alla Vita

Finestre aperte invocano Speranze

Rituali di Memoria

evocano apparizioni

dal profondo dell‟anima

Strade scale cortili piazze vie

bàsole che risplendono di passi

semi sgranati in gesti da rosario

dinanzi a porte aperte

Brocche cesti violini fichidindia

pane di casa arso di fragranze

torri campane sedie focolari

lenzuola bianche avvinte ai davanzali

Giochi di bimbi cui mai più giocammo

Campagne solitarie eremi oasi

tronchi fioriti di cromìe e profumi

cespugli avvinti a tracce di passato

stemmi svuotati a incorniciare il cielo

Sguardi profondi per magie d‟incanto

e visi senza volto a criptare afflizioni

candele accese a liturgie di fuoco

che donino acqua e grano e terra e cielo

La Luna cede a melodie d‟Amore

mentre le case vegliano l‟idillio

celando gli occhi in un incanto muto

che dona echi di cori a labbra chiuse

E il Sogno è Canto al sorgere del Buio

Nuccio Mula per Andrea Arcuri

LAUREA IN FILOSOFIA PER FRANCESCO TAORMINA Confetti rossi anche per il nostro amico Francesco Taormina, laureatosi il 5

luglio 2007 presso la Facoltà di Filosofia dell’Università agli Studi Milano,

discutendo una tesi dal titolo IL PROBLEMA DEL GUSTO NEL „700 (CON

APPENDICE ENOLOGICA). Relatore il chiarissimo professor Elio Franzini,

ordinario di Poetica e Retorica ed Estetica Quattro presso la Facoltà di Filoso-

fia. Della tesi di Francesco La Voce pubblica le Conclusioni : una piccola sto-

ria in memoria della buon'anima dello zio Peppi Conti, il ragioniere del comu-

ne, padre di Ada e Franco.

Conclusioni “Le vacanze estive terminavano con la vendemmia, prima dallo zio Peppe, poi dallo zio Giovanni. Dopo, tornavo a

scuola, riassorbito dall’umido e dalle nebbie del dolce fantasma del lago, con l’infinita avventura. La vendemmia era

l’ultimo accento conviviale, perché poi, chissà quando ci saremmo rivisti.

Ricordo in particolare un anno, verso i quindici o sedici anni, in cui lo zio Peppe raccontò alla moglie Anna di a-

verla sognata mentre la guardava dal buco del timpagno della botte di vino bianco Insolia. Di chiaro essa non capiva,

come potesse lei essere così guardata. Le spiegò che lui era dentro la botte assieme a tutto il vino, e mentre la guarda-

va, provava un gran gusto, un forte senso di soddisfazione perché riusciva a percepire ogni colore, ogni essenza, ogni

sapore del vino in un solo momento. Continuò a spiegare che ogni cosa che percepiva era come fosse parte di una

sinfonia. Gli odori, i sapori e i colori erano diventati musica, in tal modo ch’ egli era riuscito in un solo momento a

conoscere ogni arcano segreto del nettare.

Sì, finendo di raccontare: << tutto questo può sembrare pazzia, ma non è che pura conoscenza, e le cose solo così si

guardano>>”

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

Cianciana 2000 comincia la nuova stagione con tante novità Cambiati allenatore, portiere, sponsor e stadio

Grandi novità a tutti i livelli per l’A.S.D. Cianciana 2000, ad

iniziare dall allenatore, con l’ avvicendamento tra il maestro

mister Scalia che ha lasciato non per scelta tecnica del presi-

dente Paturzo ma per problemi legati al lavoro (visto che si

tratta di dilettanti) con l’allievo Ciccio D’Anna, che coprirà

il doppio ruolo di allenatore-giocatore.

Sono cambiati anche alcuni giocatori chiave: sono arrivati

l’attaccante Li Castri e il portiere Piazza, per rimpiazzare le

partenze di Abbene, Virgadamo e del ciancianese Manazza

che è salito di categoria andando a giocare a Mazzara.

Tra le tante cose nuove ci sono lo sponsor “François Viola”

e momentaneamente lo stadio, visto che i ciancianesi in atte-

sa che si completino i lavori al Comunale, disputano le par-

tite casalinghe nello stadio Novara di Ribera.

In campionato si parte un po’ a rilento, con due pareggi en-

trambi per 2-2, uno in casa all’esordio contro il Riviera Mar-

mi con reti biancoverdi di Li Castri che timbra subito il car-

tellino, e Siracusa, l’altro a Sommatino con doppietta di

Guida che si candida di nuovo a capocannoniere della squa-

dra.

Prima sconfitta alla terza giornata, Dattilo-Cianciana 2-1,

con Li Castri che mette a segno la sua seconda rete in tre

gare. La battuta d’arresto di Dattilo scuote il Cianciana che

inanella una serie di tre vittorie consecutive: 4 -1 in casa

contro il Valderice con tutti gli attaccanti a segno, doppietta

di Li Castri, gol di Guida e del capitano Alfano, 2-1 corsaro

a San Castaldo, con la seconda doppietta stagionale di Gui-

da, e conclude la mini serie contro i rivali storici

dell’Empedoclina, compagine contro cui negli anni ’80, il

Cianciana dava vita a vere e proprie battaglie in un comu-

nale stracolmo di gente tinta di bianco e verde, a segno chi

se non i ciancianesi doc Guida e Alfano?

Alla settima giornata il Cianciana si ferma, perde a Palma

di Montechiaro per 2-0, contro i padroni di casa del Mondial

Sporting Club.

Dopo sette giornate l’A.S.D. Cianciana 2000 si trova al se-

sto posto in classifica con 11 punti a soli 4 punti dalle due

capolista Riviera Marmi e Campobello di Licata.

Alfonso Salamone

CLASSIFICA Riviera dei Marmi e Campobello di Licata 15 pt, Mondial SC 14 pt, Canicattì e Ribera 1954 13 pt,

Cianciana 2000 11 pt, SC Marsala, MAST Favignana e Sommatino 9 pt, Sancataldese, Valderice ed Empedoclina

8 pt, Buseto e Raffadali 5 pt, Dattilo 3 pt, Corleone 2 pt.

Con l’organizzazione dalla Mothia Viaggi di Marsala, giornata

turistica a Cianciana per un gruppo di turisti provenienti da Mar-

sala, Strasatti, Petrosino e Mazara..I nostri amici hanno visitato il

paese accompagnati dal professor Eugenio Giannone ed hanno

assaporato un succulento e genuino pranzo presso il ristorante

Antico Ristoro a base di vari tipi di antipasti locali, pane con olio

ed uovo, salumi e formaggi, lumache, funghi trifolati, fave a boz-

za, olive, bacon, cavatelli alla zolfatara con salsiccia, pomodorini,

fave e finocchietto selvatico, spaghetti al ragù di cinghiale. E poi

ancora salsiccia, agnello al forno, bollito di manzo etc. Il tutto

allietato da un’allegra orchestrina costituita da Gaetano Mari-

no, Filippo Milillo, Paolo Termini e Gaetano Croce. Che

pranzo!!! Ma non è finita qui. I turisti hanno anche assaporato

in terrazza della ricotta fresca e della tuma fatte seduta stante,

mentre Gaetano Marino rallegrava l’ambiente con la sua fi-

sarmonica. Ancora una volta Cianciana conferma la sua voca-

zione turistica e l’alto senso dell’ospitalità. S.P.

(nella foto a sinistra Raffaele Impallari consegna al capogrup-

po signor Gaetano Basile un piatto in ceramica raffigurante lo

stemma di Cianciana. Nella foto in alto l’orchestrina)

TURISTI DEL TRAPANESE A CIANCIANA

Sempre viva a Cianciana la passione per il ricamo, arte alla

quale si dedicano le brave massaie e non solo. D’altronde il

proverbio non recita “ Impara l’arte e mettila da parte?. Può

ritornare sempre utile fare dei ricami nel tempo libero. E’

con questo spirito che alcune ciancianesi si sono iscritte ad

un corso di ricamo della durata di 20 ore che si è svolto

quest’anno presso la scuola elementare di Cianciana. Inse-

gnante la professoressa Giuseppina Greco.

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana “TERRA E FUOCO”: UNA ALCHIMIA CHE DIVENTA FORMA, UN PONTE CHE UNISCE LA REALTA’

CERAMICA DI BURGIO E LA PRODUZIONE ARTIGIANALE DEGLI ARABI DI AGRIGENTO

di Mariapia Gambino

M olto diverso l’elemento decorativo, non del

tutto dissimile l’aspetto formale, certa è

quella che potremmo definire una conti-

nuità nel tempo dell’impiego di materie

prime e soprattutto dell’utilizzo di antiche tecniche, che

per nostra fortuna il dinamismo tecnologico ha risparmia-

to. Parliamo della produzione ceramica di Burgio, piccolo

centro dell’agrigentino e di quella che un tempo fu dei

musulmani nell’Agrigento del Medioevo. Circa otto seco-

li separano queste distinte produzioni artigianali, ma è

sicuramente alla caparbietà per la salvaguardia e

all’impegno di perpetuare le proprie tradizioni, che va

attribuita la sopravvivenza di certe tecniche.

Era il 1955, quando un importante e casuale scavo ese-

guito in località Santa Lucia, fece riemergere dopo secoli

di giacenza sotto il suolo agrigentino, cinque fornaci per

la produzione ceramica, che attestano un’attività ininter-

rotta fra l’XI ed il XIV secolo.

E fu solo nel luglio del 1960, che queste fornaci vennero

portate ufficialmente alla luce e grazie al lavoro costante

e all’interesse appassionato di uno storico come Antonino

Ragona, il materiale rinvenuto si trova oggi conservato ed

esposto presso il Museo Regionale della Ceramica di Cal-

tagirone, mentre altri esemplari sono siti presso il Museo

Civico di Agrigento e il Museo Internazionale delle Cera-

miche di Faenza.

Tre delle dette fornaci sono attribuite al periodo norman-

no - svevo, sotto il quale dominio gli arabi continuarono a

lavorare fino alle ribellioni degli anni 1223 e 1225, che

determinarono la loro definitiva cacciata dal territorio

agrigentino per mano di Federico II.

Le ceramiche recuperate da queste fornaci sono costituite

da vasellame di uso quotidiano semplicemente decorate,

ma con una peculiarità tecnica, che caratterizza questa

produzione e che è motivo di studio ormai da anni. Si

tratta di una tecnica detta di “Schiaritura del corpo cera-

mico”, che gli stessi artigiani maghrebini praticavano

addizionando acqua di mare all’impasto argilloso. Il sale

presente nella acqua, durante la cottura del vasellame,

produce un processo chimico che a cottura ultimata con-

ferisce all’oggetto una colorazione giallo paglierino, piut-

tosto che rossastra, come avviene per la semplice terra-

cotta.

Il colore chiaro del supporto permetteva all’artigiano di

decorare direttamente sul corpo nudo dell’oggetto, che

solo successivamente veniva invetriato. A differenza di

quanto avveniva nelle botteghe del nord della penisola,

dove si faceva uso del cosiddetto “engobes”, ovvero un

rivestimento ricavato dall’argilla sciolta in soluzione ac-

quosa, che fungeva da fondo ai colori e all’invetriatura

piombifera.

Questo significa che le maestranze arabe di Agrigento,

scavalcando una fase di lavorazione, ovvero quella

dell’ingobbiatura, risparmiavano sui costi di produzione

ottenendo comunque il medesimo risultato. Ciò che resta

di quella magnifica

produzione artigia-

nale, di una Sicilia

che fu il cuore pul-

sante del Mediterra-

neo nel Medioevo,

non sono soltanto i

numerosissimi re-

perti custoditi nei

musei sopra elenca-

ti, ma anche una

sintesi di gesti e di

impiego di materie

e tecniche che si

traducono nella

produzione genuina

di alcuni artigiani di

Burgio, in partico-

lar modo del ceramista Giuseppe Caravella, che potrem-

mo quasi definire “l’ereditiere” della vivace attività pro-

duttiva dei musulmani di Agrigento. E’ lo stesso impiego

di acqua salata addizionata all’argilla, che ritroviamo nel-

la bottega del Caravella, è la stessa procedura tecnica, è

lo stesso risultato finale, è la “sopravvivenza di una tec-

nica antica”. Burgio vanta una tradizione ceramica seco-

lare, raggiungendo e addirittura superando in primato

commerciale la vicina Sciacca, durante la seconda metà

del XVII secolo, ma la produzione di maioliche

(ceramiche con rivestimento stannifero) di quell’epoca

venne definitivamente soppiantata a partire dal XX seco-

lo, dalle ceramiche a invetriatura piombifera, quella che

viene classificata come “Ceramica Popolare” e che tutto-

ra viene realizzata. E’ stato durante un incontro avvenuto

nel dicembre 2006, con la presenza dei Professori Vito

Ferrandelli di Burgio e Giuseppe Burgio di Santa Elisa-

betta, che l’artigiano Giuseppe Caravella ci ha gentilmen-

te illustrato la procedura della particolarissima tecnica di

schiaritura, che ricalca in pieno quella impiegata dalle

maestranze maghrebine di Agrigento otto secoli prima.

Non è stata questa una scoperta, perché avendo diversi

anni addietro, condotto uno studio in materia e lavorato

presso i laboratori di restauro del Museo di Caltagirone

sui reperti rinvenuti nel 1955, eravamo già a conoscenza

di quello che definiremmo “il filo conduttore” tra

l’artigianato ceramico di Burgio e quello Medievale di

Agrigento. Piuttosto è stata una conferma viva, che si è

caricata di entusiasmo e di emozione.

Un laboratorio artigianale, in un piccolo paese di provin-

cia, Burgio, dove il tempo sembra aver smarrito gli insul-

si meccanismi della frenesia del quotidiano e semplici

gesti si traducono in concrete forme: la “Cannata”, lu

“Ciascu”, la “Giarra”, la “Grasta”, lu “Bummulu”…e

dove “Terra e Fuoco” in un connubio perfetto, hanno un

solo nome: “Ceramica”.

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

LA PAGINA POLITICO-AMMINISTRATIVA

GRADITI RIENTRI NEL PAESE NATIO

Dopo 47 anni di vita trascorsi

all’estero, fatto eccezione per un

periodo di 5 anni a Cianciana,

rientra definitivamente in paese

Filippo Milillo. Ha abitato a

Schoenenwerd in Svizzera. Ne è

passato di tempo dal quel lonta-

no 1959, quando egli ha lasciato

il paese. Il signor Filippo ha

prestato la sua attività lavorativa

in una fabbrica di scarpe, suc-

cessivamente in una fabbrica

che produceva cavi elettrici. Nel 1961 si è sposato con la

signora Rosa, di nazionalità svizzera: Dal matrimonio è

nata Angela, sposata con due figlie e che recentemente è

diventata nonna. Tornare a Cianciana era per Filippo e

anche per la signora Rosa un

grande desiderio, realizzato

quest’anno, quando è arrivata

l’età pensionabile. A Cianciana

Filippo ha ripreso a coltivare i

suoi passatempi preferiti, al

primo posto la musica ma gli

piace recarsi in campagna a

raccogliere funghi, asparagi,

finocchietto selvatico etc. A

casa trascorse del tempo adope-

rando il computer. “ Da quando

sono tornato a Cianciana, non mi annoio mai – ci dice

Filippo – e vorrei salutare tutti miei parenti che vivono

fuori, come pure mio figlia, mio genero e i nipoti rimasti

in Svizzera”. S.P.

COSTITUITA A CIANCIANA LA SEZIONE POLITICA DELL’U.D.C.

Alla presenza del senatore Giuseppe Ruvolo, il 14 luglio 2007 si sono riuniti consiglieri comunali e simpatizzanti

che si riconoscono nell’U.D.C. al fine di costituire a Cianciana una sezione politica del partito. A tal fine è stato co-

stituito un comitato, del quale fanno parte il dottor Osvaldo Pullara, l’avvocato Vincenzo Martorana, l’ingegner Al-

berto Pulizzi, Giuseppe D’Angelo, il dottor Gerlando D’Angelo, che si attiverà per dare assetto organizzativo alla

sezione e per procedere alle elezioni degli organi istituzionali.

IL DOTTOR GERLANDO D’ANGELO RASSEGNA LE DIMISSIONI DALLA CARICA

DI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

La nascita della sezione dell’U.D.C. ha già avuto le prime conseguenze politiche. In data 2 ottobre 2007, il dottor

Gerlando D’Angelo, Presidente del Consiglio Comunale di Cianciana, ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica

con una lettera indirizzata al Consiglio Comunale, al Segretario Comunale e per conoscenza al Sindaco di Cianciana.

DIMISSIONI DELL’ASSESSORE GIUSEPPE ALFANO

In data 2 ottobre 2007 ha presentato le proprie dimissioni al sindaco, dottor Salvatore Sanzeri, l’assessore Giuseppe

Alfano. Era stato nominato il 16 giugno del 2005 con delega al territorio ed ambiente, servizio rete e politiche del

lavoro

Dopo 42 anni è venuto il momento del rientro a Cianciana an-

che per il nostro concittadino Ignazio Abella. Era emigrato nel

1962 all’età di 17 anni, recandosi in Germania per 2 anni e suc-

cessivamente in Francia, abitando nella regione di Parigi. Si è

sposato con la signora Giuseppa Greco nel 1969 e la coppia ha

avuto tre figli : Caterina, Valeria e Giuseppe che continuano a

vivere in Francia. Ha fatto tanti lavori nei primi anni di emigra-

zione per poi lavorare in maniera autonoma come tornitore in

un’officina meccanica. Da novembre per lui comincia la vita da

pensionato e finalmente, libero da impegni, per lui e per la sua

signora è arrivato il momento del rientro nel paese natio, realiz-

zando così un sogno tanto atteso. Certo in Francia si trovati

sempre bene, ma essi hanno sempre avuto Cianciana nel cuore,

dove sono ritornati tutte le estati. In paese il tempo corre veloce

per Ignazio che si dà sempre da fare per del bricolage o per qualche piccola opera di manutenzione anche per i paren-

ti. Ignazio e la signora Giuseppa, approfittano di questo piccolo spazio nella Voce per salutare i figli ed i nipoti che

rivedranno per Natale e tutti gli amici della Francia e delle altre nazioni. S.P.

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Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

NOTIZIE DALL’ANAGRAFE

MATRIMONI Piero Riggio e Antonina La Placa, Sciacca - Basilica del Soccorso, 18 luglio 2007

Giuseppe Sacco e Elisa Paci, Sciacca - Chiesa Evangelica, 27 agosto 2007

Giovanni Di Chiazza e Maria Elena Marchetta, Chiesa di Santa Rosalia alla Quisquina, 18 settembre 2007

Giuseppe Martorana e Antonina Tamburello, Ribera - Chiesa Madre, 22 settembre 2007

Roberto Zarzana e Annarita Cannatella, Erice - Chiesa di San Cataldo, 22 settembre 2007

D E C E S S I

N

A

S

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Ignazio Mortellaro di Vito e di Paola Rosalia Manzullo, nato a Santo Stefano Q. il 15 settembre 2007

Francesco Tallo di Giuseppe e di Silvia Di Maria, nato a Santo Stefano Q. il 19 settembre 2007

Maria Ambra Mannino, di Calogero e di Vanessa Vella, nata a Santo Stefano Q. il 2 ottobre 2007

Letizia Scardino di Angelo e di Carmela Cilona, nata a Santo Stefano Q. l‟11 ottobre 2007

Danilo Buggemi di Antonino e di Giuseppina Maria Tortorici, nato a Santo Stefano Q. il 18 ottobre 2007

ERRATA CORRIGE NEL NUMERO DI GIUGNO 2007, NELLA CASELLA RIFERITA AI DECESSI FUORI CIANCIANA

AVEVAMO DATO LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA, AVVENUTA IL 16 GIUGNO 2007, DEL

SIGNOR VITTORIO ARCURI, CONIUGATO CON LA SIGNORA CONCETTA CANDELA E RESI-

DENTE A PALERMO, MA ABBIAMO SBAGLIATO LA SUA DATA DI NASCITA CHE E’ IL 5 OT-

TOBRE 1922. CI SCUSIAMO CON I LETTORI PER L‟INVOLONTARIO ERRORE.

Vincenzo Amato, nato a Cianciana il 3 febbraio 1921, deceduto il 29 agosto 2007

Giuseppa Di Maria, coniugata Filippo Ciaravella, nata a Cianciana il 9 aprile 1931, deceduta il 29 agosto

2007Francesca Paola Cusumano, coniugata Gaetano Martorana, nata a Cianciana il 12/1/1949, deceduta il

31/8/2007

Leonardo Marino, nato a Cianciana il 12 novembre 1929, deceduto il primo settembre 2007

Francesco Bongiovanni, nato ad Agrigento il 26 agosto 1921, deceduto il 17 settembre 2007

Pietra Bosciglio, vedova Francesco Martorana, nata a Cianciana il 24 giugno 1923, deceduta il 7 ottobre 2007

Francesco Bondì, nato a Cianciana il 17 novembre 1915, deceduto il 18 ottobre 2007

DECEDUTI FUORI CIANCIANA Paolo Maria Castellano, nato a Cianciana il 4 gennaio 1927, deceduto a Ashton U.L. (Inghilterra) il 29/9/2007

Ignazio Schembri, nato a Cianciana il primo gennaio 1930, deceduto a Volonne (Francia) il 3 settembre 2007

Piero Cossentino, coniugato con Giuseppina Salvioli, nato a Giuliana il 27 giugno 1935,

deceduto a Palermo il 23 settembre2007

Ignazio Schembri, nato a Cianciana

il primo gennaio 1930, deceduto a

Volonne (Francia) il 3 settembre

2007.

Piero Cossentino, coniugato Giusep-

pina Salvioli, nato a Giuliana il 27

giugno 1935, deceduto a Palermo il

23 settembre2007.

Bernardo Martorana, nato a Cian-

ciana il 28 ottobre 1943, deceduto

a Villafranca di Verona il 20 otto-

bre 2007.

Page 16: La voce5 ottobre 2007

Numero 5 – Ottobre 2007

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La Voce di Cianciana

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Presso Banca Popolare Sant’Angelo, Cianciana (Ag)

Dolci vacanze a Cianciana per Nino Raffa e famiglia, costituita dalla moglie Nancy e dalle figlie Francesca, Ga-

briella, Alessandra, Giovanna ed Isabella. I suddetti americani, insieme al nipote Paolo, figlio della sorella Maria

Raffa, hanno trascorso una felice vacanza a Cianciana con i parenti. I Raffa vivono nella città di Miami, famosis-

sima per la sua zona balneare, nello stato della Florida (USA).

Per la prima volta a Cianciana, “per conoscere personalmente

l‟altra metà della famiglia”, dolce soggiorno per Luis Alberto

Giannone e la sua signora Luisa Sierra, abitanti a Santa Fé

(Argentina), ospiti dei parenti Tanina ed Eugenio Giannone. Il

signor Luis Alberto, figlio di Antonia Sanzeri e di Antonino

Giannone, è nato il 19 dicembre del 1941. Suo padre è emigrato

in Argentina negli anni „20, insieme ad altri 5 fratelli, due dei

quali, Eugenio e Matteo, sono successivamente rientrati in Italia.

I fratelli rimasti in Argentina erano, oltre ad Antonino, Salvatore

e Fortunato, che hanno svolto la professione di geometra, e

l‟ingegner José il quale, assieme ad altri, è stato tra i fondatori

della Facoltà di Scienze Economiche Commerciali e Politiche

presso l‟Università di Rosario. A lui, per il suo grande zelo e

l‟alta professionalità profusa nell‟insegnamento, è stata intitolata

un‟aula della Facoltà di Rosario. Da anni per i signori Luis Alberto e Luisa c‟era un sogno custodito nel cassetto: un viag-

gio in Italia per poter stare insieme ai parenti e per avere la possibilità di conoscere il paese natale dei genitori e

quest‟anno, raggiunta la pensione, il viaggio tanto desiderato è diventato realtà. Luis e Luisa hanno visitato anche Agrigen-

to, Palermo, Sciacca, Noto e Siracusa da dove hanno proseguito per Roma. Precedentemente erano stati in Calabria e in

Da Cianciana La nipote Angela Salvo vedova Giambrone, unitamente ai figli, generi e nuora, formula i mi-

gliori auguri alla zia Giuseppina Arcuri, vedova Barbera, abitante ad Adelaide, in occasione del suo 97° com-

pleanno che cadrà il prossimo 20 novembre. Da Rive de Gier (Francia) Anna e Giovanni Gaiteri mandano un

caro saluto alla redazione della Voce di Cianciana, ai parenti del Canada, dell‟Inghilterra e di tutto il mondo.

Saluti anche per i nipoti Pino e Leonardo Provenzano e per la sorella Francesca Gaiteri.Da Rive de Gier

(Francia) Pina e Salvatore Comparetto mandano tanti saluti al cognato Pino Di Maria, a Vincenzo Mattaliano,

alla cognata Lina e famiglia e a tutti i parenti dell‟Inghilterra.

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