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Buon inizio di nuovo impegno pas- torale a tutte le famiglie e agli ope- ratori che animano la nostra co- munità parrocchiale del Duomo. Sono veramente tante le persone che si adoperano con generosità a rendere viva la partecipazione alle numerose iniziative che ar- ricchiscono il nostro tessuto so- ciale, umano e cristiano. C’è bisogno di chi si presta con umiltà al servizio di bambini, gio- vani, adulti e anziani senza chie- dere nulla in contraccambio, se non la gioia di aver lavorato per il Signore e aver contribuito a dare più dignità all’uomo. Per tutto quello che andiamo no- tando di bene attorno a noi, dob- biamo rendere grazie a Chi ci con- cede questi doni. Tutta la comunità è invitata a es- primere riconoscenza al Signore, che cosparge attorno a noi e dentro di noi tanti semi di speranza, nonostante i numerosi segnali negativi che notia- mo un po’ ovunque. Pur essendo stato scritto recentemen- te che viviamo città malate, noi cre- diamo al trionfo della salute sulla ma- lattia, noi lavoriamo per vincere ogni degrado morale e sociale. Non nascondiamo la verità di quanto i sociologi affermano ma sosteniamo che è necessario rafforzare il senso della speranza, senza illusioni, senza falsi irenismi, senza ingenuità, forti so- prattutto della parola del Signore che non ci abbandona nelle secche della disperazione e del non senso, poiché ci accompagna sempre offrendoci se stesso come sostegno. Dentro a questo spirito acquista anco- ra più significato l’invito che il vescovo Lucio ci rivolge all’inizio di questo anno pastorale, esortandoci ad essere B BENVENUTO DON ANDREA! Pag 2 E ESTATE 2 2 0 0 0 0 7 7 pag 4-8 E E D D I I T T O O R R I I A A L L E E d d e e l l P P a a r r r r o o c c o o A A l l l l i i n n t t e e r r n n o o A An nn no o X XX XX Xn n° °4 4 OTTOBRE 2007 NUOVO ANNO CATECHISTICO pag 11 Continua a pag.11

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Duomo in dialogo - Ottobre 2007

Transcript of Ottobre 2007

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Buon inizio di nuovo impegno pas-torale a tutte le famiglie e agli ope-ratori che animano la nostra co-munità parrocchiale del Duomo. Sono veramente tante le persone che si adoperano con generosità a rendere viva la partecipazione alle numerose iniziative che ar-ricchiscono il nostro tessuto so-ciale, umano e cristiano. C’è bisogno di chi si presta con umiltà al servizio di bambini, gio-vani, adulti e anziani senza chie-dere nulla in contraccambio, se non la gioia di aver lavorato per il Signore e aver contribuito a dare più dignità all’uomo. Per tutto quello che andiamo no-tando di bene attorno a noi, dob-biamo rendere grazie a Chi ci con-cede questi doni. Tutta la comunità è invitata a es-primere riconoscenza al Signore,

che cosparge attorno a noi e dentro di noi tanti semi di speranza, nonostante i numerosi segnali negativi che notia-mo un po’ ovunque. Pur essendo stato scritto recentemen-te che viviamo città malate, noi cre-diamo al trionfo della salute sulla ma-lattia, noi lavoriamo per vincere ogni degrado morale e sociale. Non nascondiamo la verità di quanto i sociologi affermano ma sosteniamo che è necessario rafforzare il senso della speranza, senza illusioni, senza falsi irenismi, senza ingenuità, forti so-prattutto della parola del Signore che non ci abbandona nelle secche della disperazione e del non senso, poiché ci accompagna sempre offrendoci se stesso come sostegno. Dentro a questo spirito acquista anco-ra più significato l’invito che il vescovo Lucio ci rivolge all’inizio di questo anno pastorale, esortandoci ad essere

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Immagino oggi questo Duomo di Rovigo come una stazione più che come una chiesa. Perché inizia per me un nuovo viaggio insieme con una nuova comunità: nuove famiglie, nuovi ragazzi e giovani, nuovi anziani, nuovi catechisti e operatori pastorali, nuovi gruppi e associazioni. E un compagno di viaggio più stretto, il parroco don Carlo, che ringrazio per la stima e la profonda amicizia in Cristo. Sono felice di poterlo fare insieme a voi questo nuovo viaggio. Certo, un po’ di trepidazione e incertezza è presente, come ogni viaggio che incomincia. Occorre disponibilità a conoscerci, a entrare pian piano nella vita e nel cuore l’uno dell’altro, ma ho fiducia che questo è davvero un viaggio importante! Perché la meta che ci siamo dati è alta, non è un vagabondare: il viaggio ci porterà a conoscere e a voler bene a Colui che da sempre ci attende, quel Dio che ha il volto di un Buon Pastore che è Gesù Cristo. E’ un viaggio che facciamo per lui, non per me. Proprio in questa Chiesa Concattedrale, quattro anni fa, il 26 ottobre del 2003, diventando diacono ha chiesto tutto di me. L’anno successivo, il 19 settembre 2004, sono diventato prete e ho iniziato a camminare con una comunità. E sono stati tanti i passi fatti finora! Sono davvero sorpreso di quanto Egli sia fedele alla sua promessa di restituirci il centuplo in case e fratelli e amici e affetti camminando dietro a Lui. Oggi mi chiede di ricominciare: come dirgli di no? E’ una storia importante che scriveremo insieme, come

comunità. Con il coraggio del Van-gelo. Quasi dimenticavo.. per iniziare un viaggio occorre un biglietto. Tra i tanti ricevuti in questi giorni penso che sia quello di Vittoria, una ragazza di 11 anni che mi ha scritto a nome dei chierichetti della Cattedrale, il biglietto per poter partire: Caro don, lo sappiamo, è difficile da dire, addio. Con questa parola ti alleghiamo anche un grazie; grazie di tutto quello che sei riuscito a darci in questi anni passati insieme, giorno dopo giorno, settima-na dopo settimana…

Ci sono stati momenti duri, ma sei riuscito a farli passare con una carezza. Ci hai insegnato a volare, a spiccare il volo e non fermarci da-vanti a niente. Per noi resterai sempre la stella più luccicante nel firmamento. Ora è il tuo turno, vola e non fermarti più. A Vittoria e a tutta la Comunità che ho lasciato glielo dobbiamo, dare il meglio e tutto di noi stessi in questo viaggio. Buon viaggio!

Don Andrea

BBBBBBBBEEEEEEEENNNNNNNNVVVVVVVVEEEEEEEENNNNNNNNUUUUUUUUTTTTTTTTOOOOOOOO DDDDDDDDOOOOOOOONNNNNNNN AAAAAAAANNNNNNNNDDDDDDDDRRRRRRRREEEEEEEEAAAAAAAA LLaa CCoommuunnii ttàà ddeell DDuuoommoo aaccccooggll iiee ii ll ssuuoo nnuuoovvoo VViiccaarr iioo PPaarrrroocccchhiiaallee

Don Andrea Varliero è stato nominato dal Vescovo Vicario Parrocchiale nella Parrocchia del Duomo, oltre che responsabile della Pastorale Giovanile del Vicariato di Rovigo, vicariato che ora conta diciannove parrocchie. Don Andrea proviene dalla Parrocchia della Cattedrale, dove ha prestato servizio per quattro anni, uno come diacono e tre come sacerdote, ed è stato insegnante di religione presso il Liceo Scientifico di Adria e successivamente presso l’Istituto Alberghiero. Trentatreenne, provienente dalla comunità di San Bellino, è divenuto presbitero il 19 settembre 2004. Riportiamo alcuni stralci della sua omelia durante la sua Messa di accoglienza nella Comunità del Duomo, avvenuta il 23 settembre scorso.

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3 LA CELEBRAZIONE DI APERTURA

Si è tenuta, venerdì 14 settembre 2007, alle ore 21.00, presso il nostro Duomo la Veglia per l’inizio dell’anno pastorale 2007-2008. Il Vescovo era attorniato dai molti sacerdoti e soprattutto dai tanti fedeli che affollavano la Chiesa. A tutti i presenti sono stati consegnati

l’agenda pastorale e il primo sussidio per la preghiera.

Anche nell’anno 2007-2008 si continuerà a dare attuazione al Progetto pastorale diocesano, previsto per il triennio 2005-2008. «Le nostre parrocchie sono chia-mate a riproporre l’annuncio di Gesù Cristo innanzitutto a quella che potremmo chiamare “comu-nità eucaristica”, cioè a coloro che si riuniscono con assiduità nel-l’Eucaristia domenicale e in parti-colare a quanti collaborano rego-larmente nelle parrocchie stesse (cf. CV 46)» (Progetto n. 14). Lo scopo di questo annuncio è quello di «aiutare i praticanti e in parti-colare gli operatori pastorali a rin-novare la propria conversione a Cristo, a discernere la propria vo-cazione, a mettere i propri carismi a disposizione della comunità e ad assumere un servizio concreto nella Chiesa o nella società» (ivi n.12). «La missionarietà deriva dallo sguardo rivolto al centro del-la fede, cioè all’evento di Gesù Cristo, il Salvatore di tutti» (ivi n. 9). I motivi per cui siamo invitati a contemplare il volto di Gesù e a camminare dietro di lui anche in questo anno pastorale sono diversi.

1. Gesù Cristo: centro vivo della fede Nell’attuale contesto sociale, se-gnato dal pluralismo culturale e religioso e da un vertiginoso cam-biamento, in cui sono messi in dis-cussione anche i valori fonda-mentali della vita, un tempo paci-ficamente condivisi, è più urgente che mai che i cristiani ritrovino il centro vivo della fede , Gesù Cristo Signore morto e risorto, con-fermino la loro fede in lui, caminino

dietro di lui e lo annuncino al mondo d’oggi.

Solo la contemplazione del suo volto ci assimila a lui e ci permette di “mos-trarlo” al mondo di oggi.

2. Gesù Cristo crocifisso e risorto: fondamento della speranza L’invito a riscoprire la persona di Gesù Cristo, a camminare dietro di lui e ad annunciarlo agli uomini di oggi, ci viene anche dal Convegno Eccle-siale Nazionale «Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo» che abbiamo celebrato a Verona dal 16 al 20 ottobre 2006 e dalla Nota pasto-rale dei Vescovi, che ne hanno rias-sunto le conclusioni. I cristiani hanno un motivo sicuro per guardare al futuro con speranza; e questo motivo è Gesù crocifisso e risorto. Credere nel Risorto significa sapere che la vita e la morte, la sofferenza e la tribolazione, la malattia e le catastrofi non sono l’ultima parola della storia, ma sono lo scoglio oltre il quale c’è un compimento trascen-dente per la vita delle persone e il futuro del mondo. E’ questa la spe-ranza che illumina e sostiene la vita e la testimonianza dei cristiani.

3. Gesù ci invita a camminare dietro di lui C’è un ulteriore motivo che ci spinge a fissare il nostro sguardo sulla persona di Gesù, ad ascoltare

la sua parola, a diventare suoi discepoli: il futuro Sinodo dioce-sano . Fare Sinodo significa impa-rare a “camminare insieme” dietro di Gesù, per costruire una Chiesa viva, capace di annunciare il Vangelo in modo credibile e convincente, con la testimonianza dell’unità. E la comu-nione ecclesiale cresce quanto più cresce la nostra adesione di fede a Gesù Cristo Sono questi i motivi che ci solle-citano a contemplare anche nel-l’anno pastorale 2007-2008 il volto di Gesù Cristo, per approfondirne la conoscenza, per accogliere con rin-novata disponibilità la sua parola, per maturare un rapporto personale sempre più vivo con lui, per cam-minare dietro di lui e per testimo-niarlo agli uomini d’oggi.

† Lucio Soravito De Franceschi Vescovo di Adria - Rovigo

IIIIIIIILLLLLLLL NNNNNNNNUUUUUUUUOOOOOOOOVVVVVVVVOOOOOOOO AAAAAAAANNNNNNNNNNNNNNNNOOOOOOOO PPPPPPPPAAAAAAAASSSSSSSSTTTTTTTTOOOOOOOORRRRRRRRAAAAAAAALLLLLLLLEEEEEEEE

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CCAAMMPPII EESSTTAATTEE 22000077 :: EESSPPEERRIIEENNZZAA DDII Il campo dei ragazzi di prima e seconda media è stato organizzato per la settimana tra il 29 Luglio e il 5 Agosto ed è nato, come gli altri due, in collaborazione con le parrocchie di S. Francesco, San Bortolo e Santa Rita. Hanno partecipato 6 animatori e 38 ragazzi delle varie parrocchie.. Il tema scelto è stato quello de “La Gabbianella e il Gatto”, tratto dal libro di Sepùlveda e dal cartone animato ad esso ispirato. Coi ragazzi è stato possibile evidenziare le molte tematiche che la storia presenta: l’importanza di una promessa fatta, il valore della famiglia, l’accettazione del diverso e di ritrovarsi diversi riconoscendo contempo-raneamente i propri (e altrui) talenti e limiti. Quindi si è sottolineata l’importanza di saper chiedere aiuto alla famiglia, agli amici e soprattutto al Signore come presenza costante e sostegno forte, non solo nei momenti di preghiera, ma anche nei piccoli problemi di ogni giorno. Si può dire che il vero protagonista del campo fosse quindi lo Spirito Santo, un tema forse difficile da affrontare, ma per noi fondamentale trovandoci di fronte ai ragazzi che hanno appena ricevuto il sacramento della Cresima e a quelli che la riceveranno a breve. La settimana è stata un’occasione intensa d’amicizia e contatto con la natura, con momenti particolari come la notte passata al rifugio dopo una Veglia alle stelle tutti insieme attorno ad un falò, immersi nell’atmosfera che solo a 2000 metri, tra le montagne e infreddoliti sotto le stelle, si può vivere! Una nota a parte merita il lavoro che i ragazzi hanno compiuto in questa settimana di campo. In cinque giorni dovevano realizzare un musical. Il primo giorno erano previsti i “casting” per la suddivisione nei quattro gruppi (ballo, recitazione, canto e scenografie) e poi dal secondo giorno si iniziava con il lavoro di perfezionamento fino ad arrivare alla presentazione del musical l’ultima sera. “Apri le tue ali…il musical” il titolo dello spettacolo che ha avuto successo e che è stato presentato in “seconda edizione” ai genitori domenica 30 settembre scorso… 38 ragazzi al lavoro, con 6 animatori, per crescere nell’amicizia e creare un gruppo stabile che continui il suo cammino durante l’anno. È questo il tempo di aprire le ali per un nuovo volo. Paola ed EnricoPaola ed EnricoPaola ed EnricoPaola ed Enrico

Si è svolto dal 24 al 30 giugno il campo estivo per i bambini di IV e V primaria delle quattro parrocchie dell’Unità Pastorale. Accompagnati da sei animatori i bambini hanno sperimentato la gioia dello s tare insieme ad altri loro amici anche lontani dai geni-

tori. Il campo era ambientato in un villaggio medioevale dove gli abitanti aspettavano l’arrivo del principe. Ogni giorno prevedeva dei giochi e delle attività di gruppo che valorizzassero alcuni temi tra i quali la famiglia e l’amicizia vera. L’esperienza positiva ha fatto esclamare ai ragazzi l’ultimo giorno: “facciamo un altro campo” e si sa che alle domande dei bambini non si dice mai di no… quindi arrivederci al prossimo anno. Gli Animatori

IL GRUPPO DI 3^ MEDIA Ѐ ON-LINE Visita il blog all’indirizzo:

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FFEEDDEE EE DDII AAMMIICCIIZZIIAA PPEERR 110000 RRAAGGAAZZZZII Buongiorno ragazzi siamo i vostri animatori, rientrati tutti dalle vacanze, pronti per iniziare con voi un nuovo anno di animazione, con nuove avventure ed un po’ di sorprese. Assieme a 42 di voi quest’estate abbiamo fatto il caposcuola a Forni a Voltri dove lo slogan del campo era: “Il linguaggio dei cellulari è un parlare in silenzio?” Il campo scuola è un occasione per “cambiare aria”, per guardare la propria quotidianità dal di fuori e confrontare le nostre esperienze con i nostri compagni di viaggio. È così che quest’anno abbiamo deciso di parlare di noi, dei nostri sogni ambiziosi, di come dobbiamo essere artefici e protagonisti della nostra vita, e di come sia giusto già da ora creare un rapporto sincero con Dio. Per tutti è stata un esperienza molto importante, che ha fatto piangere e sorridere, che ha fatto riflettere su quello che riteniamo importante e sul valore che diamo alle cose. Il campo è un esperienza lontana e vicina alla realtà, lontana perché ci sembra di essere distanti da casa, vicina perché ci permette di avvicinarci molto alla nostra vita di tutti i giorni, ed è comunque realtà. Il campo si è posto come conclusione dello scorso anno di animazione e allo stesso tempo è inizio di quello nuovo, per questo vorremmo continuare con tutti voi il rapporto che siamo riusciti a creare, ci contiamo.

I vostri animatori.

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Con i piedi impolverati, con il sole che scalda la testa e colora la pelle, con la sacca piena di bottigliette d’acqua e con lo zaino caricato sulle spalle, raggiungo la Spianata di Montorso insieme al gruppo di cento giovani della Diocesi di Adria-Rovigo, che si andranno a sommare ai settanta già partiti il mercoledì precedente per raggiungere la diocesi di Spoleto-Norcia (siamo in 10 del Duomo). Mi dirigo con loro verso il mio settore e scopriamo che è già pieno allora ci accampiamo in quello che ci viene assegnato; quasi fosse un momento “storico” da celebrare, iniziamo a cantare e a far festa… Siamo i giovani dell’Agorà capaci di adattarci alle necessità quotidiane con gioia e semplicità. Attorno a noi, in ogni spazio, si inizia a riempire tutta la spianata che è grande ma verso

sera, e ancor di più a notte fonda, capiremo essere troppo piccola per contenerci tutti. Siamo i giovani del-l’Agorà, capaci di stupire gli increduli, quelli che dicono che queste feste sono solo per gente “montata di testa”. Arriva il pomeriggio, la festa può avere inizio siamo già in trecentomila e già mi immagino le pagine dei giornali e i titoli dei telegiornali, i Mass-media che fino ad ora hanno parlato dell’Agorà solo per dire che la Chiesa non paga le tasse in modo giusto, per pole-mizzare sulla santa della carità, Madre Teresa, che soffriva del silenzio di Dio. Domani useranno parole stupite per dire che siamo i giovani dell’Agorà quelli che stupiscono perché non vo-gliono sentirsi chiamati “Papaboys” o “giovani del Papa” perché sono giova-ni come gli altri; ragazzi e ragazze che vivono la realtà dei coetanei con uno sguardo di speranza. Il Papa ci ha chiamati a trasformare in centri vivi le troppe periferie della società.

Siamo noi che dobbiamo cam-biare il mondo; noi, Giovani del-l’Agorà, capaci di far contare chi non conta, di aprire il cuore a chi fatica a credere, di far sperare chi, come noi in certe occasioni, fatica a sperare. Chi spera, non lo fa invano, lo fa perché ha qualcuno che lo ama e qualcun altro che lo fa sentire amato. Questi due amici sono Dio e la Chiesa. Chiesa che è compa-gnia, non potere come ci ha detto il Papa. Per dire che la Chiesa è compagnia bisogna amare con l’amore di Dio e parlare di Lui. “In ogni cuore umano, nonostante tutti i problemi che ci sono, c’è la sete di Dio e dove Dio scompare, scompare anche il sole che da luce e gioia. Vera è la grande sete che ci parla di Dio e ci mette in cammino verso Dio, ma dobbiamo aiutarci reciprocamente. Cristo è venuto proprio per creare una rete di comunione nel mondo(…)” E questa rete di comunione è quella dei giovani dell’Agorà, capaci di diffondere il profumo di Cristo. Giovani capaci di dissetarsi alla sua fonte e di portare agli altri l’acqua viva che diventa “Luce di verità”. Per questo motivo i giova-ni di Montorso potevano accostar-si alle otto fontane di Luce durante tutta la notte. Gli spazi loro riser-vati erano troppo piccoli per così tante adesioni. Fino alle quattro, posso dire di aver sperimentato come la notte dei giovani italiani possa essere veramente “da sbal-lo” se vissuta nella gioia gustando

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7 i valori della vita. La notte ha poi lasciato spazio alla Messa con il Papa, il centro e il culmine della duegiorni lauretana, durante la quale la spianata è diventata un “cuor solo e un’anima sola”. Al termine ognuno si è ricaricato in spalla lo zaino e la sacca che ormai erano vuoti a confronto con il cuore dissetato di verità, fonte di carità per gli altri. Con i piedi ancora più sporchi e la pelle abbronzata dal sole i giovani italiani hanno fatto ritorno alle loro piazze. Siamo i giovani dell’Agorà, quelli che, attualizzando S. Paolo, han-no capito che “Non c`è più veneto né piemontese; non c`è più toscano né laziale; non c`è più siciliano né pugliese, poiché tutti siamo uno in Cristo Gesù.” Siamo i giovani dell’Agorà, i gio-vani di una piazza che abbraccia tutta l’Italia e la può realmente cambiare, senza paura!

Enrico – 21 anni

Non nego che nei giorni prece-denti alla partenza per Loreto il mio entusiasmo era abbastanza scarso; l’idea di condividere l’es-perienza con 300.000 persone ( le stime dicevano così..) mi spa-ventava un po’ (tendo ad essere abbastanza insofferente nella fol-la). Ora, tornando con la mente a quelle due giornate, non posso fa-re a meno di pensare che quelle che poi si sono rivelate essere quasi 500.000 persone sono state fondamentali nel creare un’atmo-sfera indimenticabile. Svegliarsi la mattina e vedere intorno a sé una tale quantità di gente riunita sotto lo stesso cielo in nome di uno stesso amore per la vita e di uno stesso desiderio di provare umilmente a camminare nel Suo nome dà un’ enorme energia e speranza.

Luisa – 22 anni Loreto è stata un esperienza indimenticabile… Devo ammettere che ero partita con l'idea che fosse una noia mor-tale anche perché nessuno dei miei amici mi aveva seguito quest'avventura e invece mi sono dovuta ricredere; ho conosciuto tanta gente carica di gioia e di voglia di stare insieme, giovani di

tutta la diocesi: da S. Maria Madda-lena, Lusia, Adria, Rovigo… Nei primi giorni Don Piero aveva organizzato l'esperienza in modo da prepararci, pregando, stando in silenzio e riflet-tendo e imparando a scegliere ciò che è più giusto per noi,cose che di solito non ero abituata a fare. Ciò che più mi ha emozionato di Loreto è stato vedere tutta quella miriade di giovani, anche di nazionalità diverse, riunite per pregare insieme al Papa, ovvio che in così tanti non era facile seguire e preghiere, la veglia e la messa interamente; però era l'entusiasmo che ci univa tutti che ha reso questi giorni indimenticabili.

Miriam -17 anni

È difficile condensare in poche righe le emozioni e i pensieri dei giorni a Spoleto - diocesi dove eravamo ospi-tati - e a Loreto, vissuti insieme a ra-gazzi e ragazze della nostra diocesi, insieme a quelli di tutte le diocesi italiane. Per me, che per la prima volta parte-cipavo ad un evento di questa portata, la cosa più bella è stata capire quanto sia importante essere parte di comu-nità, e poter vivere la nostra fede in-sieme ad altri. Camminare in tanti verso la sorgente dà l’opportunità di vedere e sentire l'Amore in modo davvero pieno ed entusiasmante. E sulla strada del ritorno tutti i nostri volti, seppure stanchi per la fatica fi-sica, erano come illuminati di una Lu-ce nuova. Così, anche le persone che ci aspettavano lungo la strada, hanno potuto assaggiare un po’ dell’aria che si respirava nella spianata di Montor-so, della gioia, della voglia di stare in-sieme e insieme impegnarsi per esse-re davvero testimoni, pronti a rispon-dere “sì”, anche noi come Maria. E l’importanza di quest’evento anche per chi non c’era me l’ha fatta capire un ragazzo che, mentre passavamo davanti a casa sua per tornare al parcheggio delle corriere, ci ha urlato: "È stato meraviglioso vedervi, grazie, grazie ad ognuno di voi!".

Martina - 22 anni

““ VVeeddeerree iinnttoorrnnoo aa sséé uunnaa ttaallee qquuaannttii ttàà ddii ggeennttee rr iiuunnii ttaa iinn nnoommee ddii uunnoo sstteessssoo ddeessiiddeerriioo ddii pprroovvaarree uummii llmmeennttee aa ccaammmmiinnaarree nneell SSuuoo nnoommee ddàà uunn’’ eennoorrmmee eenneerrggiiaa ee ssppeerraannzzaa..””

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8 Come ormai accade ogni anno dal 1973 ad oggi, a settembre è rico-minciata l’annata del Gruppo Spo-rtivo parrocchiale. Un avvenimento così consueto da sembrare normale, se lo si vede dall’esterno, ma che normale non è. È una avvenimento preparato

L’estate appena trascorsa ri-marrà come testimonianza di novità importanti per il nostro campo sportivo al sacro Cuore. Dopo il torneo serale, dopo il pranzo “finale”, è subito partito il Campo-Sport nel collegio Vinzentinum di Bressanone: al-lenamenti, tornei serali di cal-cio, escursioni e anche mezza giornata a tuffarci in piscina. Pur con posti limitati, ci siamo ritrovati in 80 tra atleti, alle-natori e genitori; e così imma-giniamoci un torneo con una squadra di mamme agguerrite e un serpentone infinito che sa-liva per i rifugi dell’Alpe di Fa-nes per di più sotto la pioggia. Tornati al campo, ci aspettava la solita irrigazione e il solito taglio costante dell’erba, ma anche il nuovo chiosco in legno da adibire a segreteria e ristoro, la copertura del gazebo, un nuovo spogliatoio per i più piccoli, la riorganizzazione del-la lavanderia. Ma come se non bastasse si è realizzato anche un nuovo cam-po in erba sintetica con nuovo impianto luci (visibile dalla circonvallazione ovest): un’o-pera bella, importante econo-micamente molto impegnativa per il nostro gruppo di volon-tari. Ma l’idea di fondo è che l’ estate al campo diventi dal- l’anno prossimo momento di

nel corso di tutta l’estate: manuten-zione spogliatoi e campi, gestione dei volontari che contribuiscono alla buo-na riuscita di tutto, allenatori e diri-genti, arruolamento di nuovi “pazzi” che intendano dedicare il loro tempo libero alla crescita dei più giovani attraverso lo sport.

raccolta per tutti i ragazzi della nostra Parrocchia, che al pome-riggio potranno giocare a calcetto o ping-pong, dare due calci al pal-lone, tirare a canestro, ma anche solo sedersi al chiosco a fare due chiacchiere o bere un’aranciata e mangiare un gelato. Un centro ricreativo sul modello degli oratori presenti in parrocchie di altre città. Un impegno certo faticoso per i nostri allenatori che da settembre a giugno si spendono quotidianamente per i tanti nostri giovani calciatori. Ma se i genitori o qualche parrocchiano vorranno aiutarci nell’impresa, l’estate pros-sima noi saremo aperti.

Giorgio Lavezzo

Nella foto l’inaugurazione alla presenza del Parroco e del presidente provinciale del Coni

Poi a settembre sembra che tutto funzioni come per magia, ma ci sono persone che, lavorando nell’ombra, penso a Giorgio, Gianpaolo, Marco, Denis, il signor Giorgio, rendono possibile tutto ciò. E così i campi del Sacro Cuore ricominciano a riempirsi di bam-bini, ragazzini e ragazzi che cor-rono, si allenano e inaugurano u-na nuova stagione. Quest’anno un aspetto di cui rallegrarsi è la presenza di molti allenatori nuovi e, tra questi, di molti allenatori giovani. Non sono pochi infatti coloro che, tra i gio-catori delle squadre allievi e junio-res, hanno deciso di dare il loro contributo allenando le formazioni dei più piccoli. In un mondo in cui sembra che i ragazzi non abbiano più tempo per gli altri, è bello vedere ragazzi di diciassette, diciotto anni che, guidati da al-lenatori più esperti, si dedicano ai bambini degli Scriccioli o dei Pulcini. Questo ci fa ben sperare perché è quasi ora che noi vecchi si vada in pensione.

Paolo Scorzoni

Il Crocifisso dell’ Arena

EESSTTAATTEE AALL CCAAMMPPOO DDUUOOMMOO…… AAPPEERRTTII PPEERR FFEERRIIEE

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Il tema che ha guidato il campo famiglie 2007 è stato ricavato dagli atti che contengono riflessioni e messaggi delle Giornate Eucaristiche Diocesane svoltesi nell’anno pasto-rale 2004 – 2005. Due le relazioni che hanno particolar-mente interessato i trenta partecipanti che insieme hanno condiviso rifles-sioni e preghiera: Eucaristia e Comu-nità, famiglia di famiglie; Domenica ed Eucaristia. Ospiti presso la casa estiva del Seminario di Crema a Moena in Val di Fassa, nei giorni 5 - 16 agosto le famiglie, accompagnate dal parroco, hanno approffondito quei temi che hanno arricchito la diocesi nell’Anno Eucaristico. Hanno guidato i lavori Sr. Angelisa e Paola Fogagnolo che dopo aver sinteticamente presentato le relazioni di Mons. Bonetti e di Mons. Brambilla

hanno offerto una traccia di discus-sione per consentire di applicare quanto detto alla vita personale, familiare e comunitaria. L’esperienza è riuscita a legare in amicizia e fraternità offrendo nuove prospettive di impegno parrocchiale.

Un partecipante

EEUUCCAARRIISSTTIIAA EE FFAAMMIIGGLLIIAA

NELL’EUCARISTIA…L’AMORE NELL’EUCARISTIA…L’AMORE NELL’EUCARISTIA…L’AMORE NELL’EUCARISTIA…L’AMORE Giovanni Paolo II nellGiovanni Paolo II nellGiovanni Paolo II nellGiovanni Paolo II nella lettera apoa lettera apoa lettera apoa lettera apostolica Mane Nobiscum Domine stolica Mane Nobiscum Domine stolica Mane Nobiscum Domine stolica Mane Nobiscum Domine

“Nell'Eucaristia il nostro Dio ha manifestato la forma estrema dell'amore, rovesciando tutti i criteri di dominio che reggono troppo spesso i rapporti umani ed affermando in modo radicale il criterio del servizio: «Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti» (Mc 9,35). Non a caso, nel Vangelo di Giovanni non troviamo il racconto dell'istituzione eucaristica, ma quello della «lavanda dei piedi» (cfr Gv 13,1-20): chinandosi a lavare i piedi dei suoi discepoli, Gesù spiega in modo inequivocabile il senso dell'Eucaristia” (MND n. 28).

I N C O N T R I

per F I D A N Z A T I in preparazione al

Matrimonio

Venerdì 26 ottobre Momento introduttivo Venerdì 2 novembre “Due storie che si incontrano” Venerdì 9 novembre “L’arte di comunicare” Venerdì 16 novembre “L’ascolto: ascoltare è amare” Venerdì 23 novembre “Amare: scelta consapevole” Venerdì 30 novembre “Costruire l’amore: la sessualità come relazione” Venerdì 7 dicembre “Il matrimonio come sacramento. Progetto di coppia”

Tutti gli incontri si terranno

alle ore 21.00 presso la Canonica del Duomo

ISCRIZIONI entro il 20 ottobre

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Il Gruppo Adulti & Più della Parrocchia del Duomo di Rovigo ha avuto inizio con la Festa del Nonno il 2 ottobre 2006. Ad alcune persone è parso op-portuno dare un seguito a quel-l’incontro, ampliando l’attenzione verso le persone adulte in gene-rale ed anziane più in particolare, presenti quest’ultimi, in gran nu-mero nel territorio parrocchiale e spesso sole. Ecco allora i primi contatti ed in-contri che hanno dato avvio al-l’attività del Gruppo denominato, per la sua attenzione, Adulti & Più, composto da persone diverse che iniziando ad operare insieme nel-l’attuazione di alcune attività ricre-ative andavano via via conoscen-dosi. Gli stessi componenti del Gruppo hanno sperimentato il pia-cere di incontrarsi e il desiderio di suscitare negli altri il gusto di stare insieme uscendo spesso dalla propria solitudine. Ad un anno di distanza da quella fatidica Festa del nonno, il Gruppo ha fatto un po’ il punto della situa-zione. Con soddisfazione ha ricor-dato gli incontri nella Casetta della Tassina la domenica pomeriggio proponendo delle tombolate o il sempre divertente Musichere . Poi la festa di carnevale, il “cine-ma” in canonica, il rosario itineran-te, la festa sull’aia e ancora la gita a Montagnana e Praglia, la deli-ziosa visita guidata alla Rotonda. Ma soprattutto ha ricordato l’entu-siasmo delle persone che hanno risposto alle iniziative, entusias-mo che ha spronato e stimolato il Gruppo a promuovere incontri e favorire l’ac-coglienza e l’ amici-zia. “Perché fate tutto questo” ha chiesto sorpresa una signora ,ma non ha atteso la risposta, forse

l’aveva già colta nella cordialità dei gesti e nella spontaneità dei sorrisi che apparivano sui volti divenuti ormai amici. Un rapido sguardo al passato che per-mette di guardare con entusiasmo al futuro ormai prossimo. Infatti la “giornata a Villaregia” è ormai vicina il prossimo 23 settembre e poi il 7 ottobre si replica, con rinnovato pia-cere, la Festa del Nonno. Il gruppo sta predisponendo il pro-gramma per il prossimo anno che cu-rerà di diffondere il più possibile ed in-vita a partecipare alle diverse inizia-tive tutti gli Adulti & Più che sanno ancora godere del piacere dell’incon-tro con l’altro.

Pino-Paola-Gabriele-Franca-Mirella-Nadia-Ivana-Diana-Maria-Agnese-

Luciana-Maria Pia- Luisa-Gabriella-Francesca-Toni- Franco – Gianna

AADDUULLTTII && PPIIÚÚ

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DOMENICA 7

OTTOBRE 2007 OOOOre re re re 10.00 10.00 10.00 10.00 - S. Messa OOOOre re re re 12.3012.3012.3012.30 ---- pranzo presso il Centro Sportivo Tassina (costo 12 €) — segue festa

IIIISCRIZIONI PRESSO LA SCRIZIONI PRESSO LA SCRIZIONI PRESSO LA SCRIZIONI PRESSO LA CANONICACANONICACANONICACANONICA

ENTRO IL ENTRO IL ENTRO IL ENTRO IL 4444 OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE

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11 EDITORIALE Continua da pag 1 discepoli e testimoni di Cristo e costruttori di comunità. Si costruisce comunità facendo comunione, facendo crescere una spiritualità di comunione se-condo le quattro declinazioni indicate da Giovanni Paolo II nella Nella nostra comunità parroc-chiale esiste una numerosa pre-senza di persone vedove che, pur rimanendo nell'ombra, sono una componente significativa e meri-tevoli di attenzione. A loro e alle loro istanze di carat-tere umano, spirituale e sociale vuole dedicare ascolto una Asso-ciazione che operò in Italia dopo la I Guerra Mondiale per dare aiuto economico e conforto alle tante spose private dei loro gio-vani sposi nel terribile massacro. Nel tempo l'Associazione andò evolvendo verso finalità di carat-tere spirituale ed ecclesiale. Oggi il Movimento “Speranza e Vita” è presente in tutte le Diocesi italiane e, nella nostra, in varie parrocchie. La lacerazione affet-tiva provocata dall'infrangersi del sacro legame sponsale molto spesso genera tensioni, frustra-zioni e, a volte, l'obnubilamento della fede fino alla ribellione di fronte l'impossibilità di dare una risposta ai perchè. Il movimento che prende avvio nella nostra chiesa parrocchiale vuole essere un aiuto di carattere orientativo e formativo per coloro

“Novo Millennio Ineunte” al n. 43 , - spiritualità di comunione significa innanzitutto sguardo del cuore, portato sul mistero della Trinità che abita in noi e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto spiritualità di comunione significa capacità di sentire il fratello di fede ,

che vogliono proiettare la loro condi-zione vedovile verso un progetto di ampio respiro religioso, nella valo-rizzazione della vedovanza come ac-cettazione di una vocazione non scelta, ma misteriosamente affidata come dono di sé alla Chiesa e ai fratelli. Il titolo del Movimento porta emble-maticamente due idee-guida: la spe-ranza e la vita. “La tribolazione produce la costanza, la costanza una virtù provata, la virtù provata la speranza” dice s.Paolo in Rm 5,14. La speranza illumina il faticoso cammino di chi, superata la tentazione del ripiegamento su se stessi, nella rassegnazione e nella monotonia dei giorni grigi, trova il riscatto nella preghiera, nell'offerta della solitudine e della sofferenza e dedica la sua vita ai fratelli. Maria, vergine e madre, ha vissuto la vedovanza mentre il Figlio proseguiva la sua missione in luoghi lontani. A Lei affidiamo questo progetto che sta prendendo piede nella nostra parrocchia proponendosi incontri for-mativi a scadenza mensile. Diana

per il gruppo promotore

nell’unità profonda del Corpo mistico come uno che mi ap-partiene, per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia - spiritualità di comunione è capa- cità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un dono per me, oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto - spiritualità di comunione è far spazio al fratello, portando i pesi gli uni degli altri e respingendo le tentazioni egoistiche che continua-mente ci insidiano e generano com-petizione, carrierismo, diffidenza, gelosie. Questo vuol essere il nostro impe-gno, questa è la nostra volontà di continuare nel servizio per il bene di tutti. Nel nome di questa comunione vogliamo infine esprimere la nostra gratitudine al Vescovo Lucio che ha donato alla nostra comunità parroc-chiale un collaboratore nella perso-na di Don Andrea Varliero, un sa-cerdote giovane che ha svolto i suoi primi anni di esperienza pastorale nella parrocchia della Cattedrale di Adria. Lo accogliamo con gioia dimostran-dogli tutta la nostra simpatia e af-fetto, mentre si appresta a cammi-nare con noi in questa sua nuova avventura di fede. Si è augurato e ci ha augurato Buon viaggio, nell’omelia della sua Mes-sa di ingresso nella nostra par-rocchia (vedi pag 2). Vogliamo innestare questo augurio nel cuore di ciascuno di noi, facen-dolo vibrare di risposte che inco-raggino, anche quando il cammino si farà buio e il respiro pesante. Ricordiamoci allora di quell’augurio: Buon viaggio, non ti fermare, la me-ta che il Signore ha segnato è oltre la lunghezza del tuo sguardo, è al di là dell’orizzonte ristretto prodotto dalle nostre fatiche. Buon Viaggio, continuiamo il nostro cammino tenendoci ancor più stret-ta la mano.

Don Carlo, parroco

GGRRUUPPPPOO SSPPEERRAANNZZAA EE VVIITTAA

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NNUUOOVVAA SSCCHHOOLLAA DDII CCAANNTTOO GGRREEGGOORRIIAANNOO

COSA DICE LA SACROSANCTUM CONCILIUM RIGUARDO AL CANTO GREGORIANO Al numero 116 della Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano II, per quanto riguarda il canto gregoriano, si legge: “ La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale. Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell'azione liturgica.”

BENEDETTO XVI e l’arte di celebrare

Nell'ars celebrandi un posto di rilievo viene occupato dal canto liturgico. A ragione sant'Agostino in un suo famoso sermone afferma: « L'uomo nuovo sa qual è il cantico nuovo. Il cantare è espressione di gioia e, se pensiamo a ciò con un po' più di attenzione, è espressione di amore ». Il Popolo di Dio radunato per la celebrazione canta le lodi di Dio. La Chiesa, nella sua bimillenaria storia, ha creato, e continua a creare, mu-sica e canti che costituiscono un pa-trimonio di fede e di amore che non deve andare perduto. Davvero, in liturgia non possiamo dire che un canto vale l'altro. A tale proposito, occorre evitare la generica improv-visazione o l'introduzione di generi musicali non rispettosi del senso della liturgia. In quanto elemento liturgico, il canto deve integrarsi nella forma propria della celebrazione. Di conseguenza tutto – nel testo, nella melodia, nell'esecuzione – deve corrispondere al senso del mistero celebrato, alle parti del rito e ai tempi liturgici. Infine, pur tenendo conto dei diversi orientamenti e delle differenti tradizioni assai lodevoli, desidero, come è stato chiesto dai Padri sinodali, che venga adeguatamente valorizzato il canto gregoriano, in quanto canto proprio della liturgia romana.

Benedetto XVI - Esortazione Apostolica “Sacramentum Caritatis” - n°42

S. GREGORIO MAGNO: DA LUI IL NOME PER LA MUSICA SACRA Nacque verso il 540 dalla famiglia senatoriale degli Anici e alla morte del padre Gordiano, fu eletto, molto giovane, prefetto di Roma. Divenne poi monaco e abate del monastero di Sant'Andrea sul Celio. Eletto Papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590. Nonostante la malferma salute, esplicò una multiforme e intensa attività nel governo della Chiesa, nella sollecitudine caritativa, nell'azione missionaria. Autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro, elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo fondamentale del Messale Romano. Morì il 12 marzo 604.

Il Canto Gregoriano, così racco-mandato da papa Benedetto, per una Comunità parrocchiale, co-me il Duomo di Rovigo, potrebbe essere un modo antico e nuovo per ripartire, un modo per trovare una nuova dimensione spirituale nella tradizione. In altre parrocchie della città si è già cominciato da anni questo percorso culturale di fede, ad esempio nella parrocchia della Commenda; noi percorreremo la stessa strada, aprendo l’espe-rienza gregoriana a tutti quelli che sentono l’irresistibile richia-mo del canto di Dio: il Grego-riano. E’ una iniziativa parrocchiale in-tesa alla Liturgia domenicale e festiva. In questa luce, secondo le indi-

cazioni di papa Benedetto, il “nostro” canto gregoriano non sarà semplicemente ornativo o coreografico, ma dovrà assol-vere a una funzione rivelatrice della Fede e della Preghiera nel Mysterium Charitatis. Non sarà il canto della nostalgia; ma il canto della "memoria" che, per dirla con il cardinale Martini, è il "luogo della profezia". La tradizione, che è memoria e attualizzazione, renderà davvero profetico, dunque interprete del presente e aperto al futuro, questo canto. Chi intende fare questa espe-rienza si può rivolgere presso la canonica del Duomo. Gli incontri si terranno il giovedì alle ore 21 dal 13 settembre. Speriamo in una risposta corale.

Schola Gregoriana del Duomo

Ogni giovedì - ore 21.00 in canonica

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NNUUOOVVOO AANNNNOO CCAATTEECCHHIISSTTIICCOO ddaall 11°° oott ttoobbrree rr iipprreennddoonnoo ggll ii iinnccoonnttrr ii

ANNO GIORNO CATECHISTI PRIMO TEMPO (PRIMO CICLO)

Primo

I gruppi di primo anno inizieranno le attività a partire dal 5 novembre

S. Messa di inizio domenica 4 novembre 2007

Secondo Sabato Zanin Amalia Coin Anna Tucci Daniela

Secondo Lunedì Zanovello Moira Dozzo Anna Baccaglini Ilaria

SECONDO TEMPO (PRIMO CICLO)

Terzo Lunedì Vallin Paola Tagliacollo Giuseppe

Terzo Sabato Bobisse Nadia Veronese Agnese

Terzo Sabato Di Iuri Maria Grazia Mauro Elisa Veronese Miriam

Quarto Lunedì Tenan Donatella Berto Francesca

Quarto Sabato Pitrelli Antonella Veronese Maria Chiara

Quinto Sabato Ferrarese Rosanna Gherardini Anna

Quinto Sabato

Dall’Ara Maria Claudia Barion Daniele Cappello Claudia Previato Gregorio

PRIMO TEMPO (SECONDO CICLO)

Sesto Lunedì Berti Laura

Sesto Sabato Giacomel Giorgio e Rosi

Sesto Sabato Zambello Mirella Brancalion Nicola

Settimo Venerdì Osti Angela Moro Valeria

Settimo Sabato Previato Ursula Chiarion Laura Nardelli Manuela

GLI INCONTRI SI TERRANNO DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 16.00 IN CANONICA

Riprende con la celebrazione eucaristica di domenica 30 settembre l’anno catechistico. Dal lunedì successivo fino a fine maggio circa 350 bambini e ragazzi incontreranno i loro catechisti per percorrere insieme il cammino di fede. Il cammino dei gruppi sarà guidato dal sussidio “Vo-gliamo vedere Gesù” che mette in luce gli obiettivi per ogni gruppo e le tappe del percorso. Momenti celebrativi, di testimonianza e di incontro con le famiglie si alterneranno durante tutto l’anno.

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Siamo lieti di annunciare che da qualche giorno è in funzione il nuovo sito internet della nostra parrocchia del Duomo all'indirizzo www.duomorovigo.it. Più che di un sito si tratta in realtà di un vero e proprio portale: rea-lizzato con le tecnologie infor-matiche più recenti. E' un luogo di incontro "on line" dove potrete trovare oltre a notizie e annunci sulle attività della parr-occhia molti altri servizi e conte-nuti in continuo aggiornamento. Per citarne solo alcuni: il calen-dario completo degli appunta-menti, la liturgia del giorno con il relativo commento, i santi del giorno con alcuni cenni storici, un archivio fotografico e uno docu-mentale organizzati e messi a disposizione di singoli e gruppi per le varie attività, la possibilità di eseguire ricerche sui contenuti presenti negli archivi del sito e soprattutto il "forum di discus-sione" aperto a tutti quelli che desiderano condividere le proprie riflessioni e confrontarsi con gli altri sui temi più disparati. Per accedere ai servizi più avan-zati (archivi elettronici, forum etc) è necessario ovviamente regis-trarsi scegliendosi un proprio "no-me" e fornendo un indirizzo valido di posta elettronica, niente di più! Ma questo è solo l'inizio...nelle prossime settimane nuovi servizi e nuovi contenuti arricchiranno ulteriormente il nostro spazio sulla rete. E quindi invitiamo fin d'ora i responsabili dei diversi gruppi a visitarlo ed a contattarci per fare in modo che ciascuno abbia un proprio spazio a disposizione e possa sfruttare al massimo questa

nuova opportunità. Abbiamo oggi la possibilità di essere e di fare "comunità" anche così e di poter frequentare la parrocchia anche quando si è vicini con il cuore ma fisicamente lontani… Vi aspettiamo on line !

Don Carlo, Massimo, Paolo [email protected]

LLAA NNOOSSTTRRAA PPAARRRROOCCCCHHIIAA OONN LLIINNEE IIll nnuuoovvoo ssiittoo iinntteerrnneett:: vvooccee vviirrttuuaallee ddii uunnaa ccoommuunniittàà rreeaallee

Il Crocifisso dell’ Arena

Internet il nuovo modo di comunicare… anche per la Chiesa L'interesse della Chiesa per Internet è un aspetto particolare dell'attenzione che essa riserva da sempre ai mezzi di comunicazione sociale. Considerandoli il risultato del processo storico scientifico per mezzo del quale l'umanità avanza « sempre più nella scoperta delle risorse e dei valori racchiusi in tutto quanto il creato », la Chiesa si è spesso dichiarata convinta del fatto che i mezzi di comunicazione sociale sono, come ha affermato il Concilio Vaticano II, « meravigliose invenzioni tecniche » che pur facendo già molto per soddisfare le necessità umane, possono fare ancora di più.

TUTTI GLI APPUNTAMENTI

DELLA PARROCCHIA

SONO ON-LINE

e ANCHE il giornalino

DUOMO IN DIALOGO

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OOTTTTOOBBRREE 22000077

FFFFESTA DELLA ESTA DELLA ESTA DELLA ESTA DELLA B.B.B.B. V.V.V.V. DELLE DELLE DELLE DELLE GGGGRAZIERAZIERAZIERAZIE

Settimana mariana 2007Settimana mariana 2007Settimana mariana 2007Settimana mariana 2007

DOMENICA DOMENICA DOMENICA DOMENICA 21212121 OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE 2007200720072007 ore 10.00 - S. Messa per l’apertura della settimana

mariana ore 17.30 - S. Rosario ore 18.00 - Vespri e benedizione eucaristica

DA LUNEDÌ DA LUNEDÌ DA LUNEDÌ DA LUNEDÌ 22222222 A VENERDÌ A VENERDÌ A VENERDÌ A VENERDÌ 26262626 OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE 2007200720072007 ore 10.00 - S. Messa con meditazione ore 18.00 - S. Rosario meditato ore 19.00 - S. Messa. Sono invitate le Parrocchie

della Città di Rovigo lun 22 - Parrocchia di San Bartolomeo mar 23 - Parrocchia di Sant’Antonio mer 24 - Parrocchia della Madonna Pellegrina giov 25 -Parrocchie di S. Maria delle Rose e Santa Rita ven 26 - Parrocchia di San Francesco

SABATO SABATO SABATO SABATO 27272727 OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE 2007200720072007 ore 10.00 - S. Messa con meditazione ore 16.00 - Ordinazione diaconale e presbiterale di due frati cappuccini ore 18.00 - Cori in rete ore 19.00 - S. Messa presieduta Mons. Claudio Gatti - Vicario generale della Diocesi Animano il canto i “Cori in Rete”

DDDDOMENICA OMENICA OMENICA OMENICA 28282828 OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE OTTOBRE 2007200720072007 SSSSOLENNITÀ DELLA OLENNITÀ DELLA OLENNITÀ DELLA OLENNITÀ DELLA BBBB.... VVVV.... DELLE DELLE DELLE DELLE GGGGRAZIERAZIERAZIERAZIE S. Messe orario festivo: 7.00 - 8.30 -10.00 - 11.30 - 19.00

ore 10.00 - S. Messa animata dai gruppi di Catechismo Anima il canto il coro “Armonia di voci”

ore 11.30 - S. Messa con il ricordo degli anniversari di Matrimonio Presiede il Parroco Anima il canto la Corale Parrocchiale ore 17.30 - S. Rosario ore 18.00 - Vespri e benedizione eucaristica ore 19.00 - S. Messa a chiusura della settimana Presiede S.E. Mons. Lucio Soravito Vescovo di Adria – Rovigo

Anima il canto la Corale Parrocchiale

ANNIVERSARI di MATRIMONIOANNIVERSARI di MATRIMONIOANNIVERSARI di MATRIMONIOANNIVERSARI di MATRIMONIO Si celebrerà domenica 28 ottobre la festa Si celebrerà domenica 28 ottobre la festa Si celebrerà domenica 28 ottobre la festa Si celebrerà domenica 28 ottobre la festa per le coppie che celebrano il 25°, il 50°, il per le coppie che celebrano il 25°, il 50°, il per le coppie che celebrano il 25°, il 50°, il per le coppie che celebrano il 25°, il 50°, il 60° anniversario di Matrimonio. Adesioni 60° anniversario di Matrimonio. Adesioni 60° anniversario di Matrimonio. Adesioni 60° anniversario di Matrimonio. Adesioni per per per per la celebrazione entro il 25 ottobre.la celebrazione entro il 25 ottobre.la celebrazione entro il 25 ottobre.la celebrazione entro il 25 ottobre.

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La seconda Assemblea parroc-chiale che terremo domenica 11 novembre, cade all’indomani della visita pastorale del Vescovo Lucio alla nostra comunità. L’incontro con il Pastore della Dio-cesi è stato una felice occasione per ripensarci e rilanciare un pro-getto di vita cristiana più conforme alle esigenze del momento storico che stiamo vivendo. Il vescovo ci ha offerto suggeri-menti preziosi per allargare i con-fini della nostra azione pastorale guardando con più attenzione e simpatia alle parrocchie confinan-ti; inoltre ci ha invitato a collabo-rare dando un volto migliore alle nostre proposte di fede attraverso la forma delle Unità Pastorali La prossima assemblea parroc-chiale, che vorrebbe far conver-gere le forze operative della par-rocchia e le persone cristiana-mente e pastoralmente sensibili in un confronto fraterno, costituisce una opportunità favorevole per ritornare alle indicazioni del ves-covo, non solo a quelle offerte alla parrocchia ma anche a quelle vicariali e per interrogarci, saper mettere insieme istanze, preoccu-pazioni e comuni impegni così da rendere più significativa la seque-la di Cristo da veri discepoli e tes-timoni gioiosi, pronti sempre a da-re ragione della speranza che è in noi, adorando Lui, Cristo, nei nos-tri cuori. Su queste parole di San Pietro muoviamo con umiltà i nostri pas-si, coinvolgendo giovani, famiglie, adulti e anziani e facendo sentire a tutti la bellezza di appartenere a una comunità che si impegna ad essere famiglia di famiglie, nella lode al Signore, nel cammino di crescita della fede e nella con-

creta attuazione di autentici gesti di carità. E’ lo spirito con cui ci prepariamo, tra l’altro, alla costituzione del Nuovo Consiglio pastorale parrocchiale che verrà eletto nel giugno del prossimo anno. Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è l’Organismo che rappresenta ed es-prime la varietà e l’unità dei doni ricevuti dai battezzati e nel contempo dei servizi che i medesimi battezzati si assumono all’interno della propria comunità.. Tale Consiglio è organismo importan-te, pensato e voluto dal Concilio Ecu-menico Vaticano II come strumento di partecipazione e di corresponsabilità dell’azione pastorale della parrocchia; esso misura in un certo senso, il grado della nostra maturità cristiana che è eminentemente volontà decisa

di impegnarsi nella santità, confor-mandosi a Cristo e camminando lungo i percorsi della vita; pro-muovendo e difendendo l’uomo e la sua dignità di figlio di Dio e di fratello di ogni essere vivente; e infine salvaguardando il creato perché rifletta armonia e purezza, valori il cui richiamo conduce spontaneamente a Dio. Che questi appuntamenti siano il segno della vicinanza del Signore alla nostra vicenda parrocchiale mentre cresce in noi la consape-volezza che è unicamente il suo Spirito a condurci e a guidarci sulle strade del tempo, con la sua grazia e la sua forza.

Il Parroco

22222222^̂̂̂̂̂̂̂ AAAAAAAASSSSSSSSSSSSSSSSEEEEEEEEMMMMMMMMBBBBBBBBLLLLLLLLEEEEEEEEAAAAAAAA PPPPPPPPAAAAAAAARRRRRRRRRRRRRRRROOOOOOOOCCCCCCCCCCCCCCCCHHHHHHHHIIIIIIIIAAAAAAAALLLLLLLLEEEEEEEE DDoommeenniiccaa 1111 nnoovveemmbbrree 22000077 –– TTeeaattrroo DDuuoommoo

“ DDDDUOMO UOMO UOMO UOMO in dialogoin dialogoin dialogoin dialogo” Periodico della Comunità Parrocchiale del Duomo di Rovigo Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:Direttore Responsabile:D. Bruno Cappato - Direttore: Direttore: Direttore: Direttore: D. Carlo Maria Santato

Autorizzazione del Tribunale di Rovigo n. 1498 del 24 aprile 1980 CANONICA CANONICA CANONICA CANONICA P.zza Duomo 5 – Tel. 0425 22861 – sito web: www.duomorovigo.it

e-mail: [email protected] SACRESTIA SACRESTIA SACRESTIA SACRESTIA Tel. 0425 25629

Chiuso in redazione lunedì 1 ottobre 2007 StampaStampaStampaStampa ARTESTAMPAARTESTAMPAARTESTAMPAARTESTAMPA Via B. Tisi da Garofolo 14 - Rovigo - Tel. 0425 - 31855

L’Assemblea parrocchiale dello scorso anno fù una novità voluta dal parroco e dal Comitato Pastorale Parrocchiale per sentirsi sempre di più famiglia di famiglie, per crescere come comunità cristiana. Le tante persone presenti hanno potuto conoscere la realtà parrocchiale e poi chi lo desiderava poteva intervenire (molti sono stati gli interventi) per dire il proprio parere. Un questionario era stato predisposto per poter raccogliere nuovi spunti di riflessione per il Comitato e per tutta la Comunità nell’Assemblea di quest’anno.