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Ufficio stampa Rassegna stampa sabato 31 dicembre 2011 Pagina 1 di 105

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Ufficio stampa

Rassegna stampasabato 31 dicembre 2011

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Il Resto del Carlino Ravenna

Corriere Romagna Ravenna

INDICE

Prima Pagina31/12/11 Prima pagina 5

Approfondimento dei fondali, E55...vedrete, il 2012 sarà l’anno del porto31/12/11 Politica 6

Fabbri regala le sue quote Aletti, malore mentre paga31/12/11 Sport 9

La notte più lunga: ultimi ritocchi Ecco i consigli rivolti agli indecisi31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 10

Natale sottotono: «Ma buoni segnali per i saldi»31/12/11 Economia e Territorio 11

Scuola, iscrizioni alle prime anche online, entro il 20 febbraio31/12/11 Istruzione, Politica 13

Fiaccolata al capanno Garibaldi31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 14

«Mar, non serve un nuovo direttore E per la Classense si faccia un concorso31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 15

Venite con noi, ad ammirare i daini di Classe31/12/11 Ambiente 16

I rifiuti aumentano nonostante la crisi31/12/11 Ambiente 17

«Una decisione sconcertante»31/12/11 Lavoro 18

Democratici a convegno sull’Unione dei Comuni31/12/11 Economia e Territorio 19

L’anno si apre all’insegna dell’arte31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 20

Prima Pagina31/12/11 Prima pagina 21

LA FATICA DI ESSERE OTTIMISTI31/12/11 Economia e Territorio 22

Quando a “finire nella rete” sono gli illeciti31/12/11 Cronaca 23

Premiato il Gruppo archeologico31/12/11 Ambiente 25

Impegno per gli immigrati, Maestri presidente31/12/11 Sanità e Politiche sociali 26

Nuovi orari negli uffici decentrati delle ex circoscrizioni di città31/12/11 Politica 27

La Nuova Famiglia diventa hospice31/12/11 Sanità e Politiche sociali 28

Una guida per chi vuole fare sport31/12/11 Sport 29

Anche i saldi saranno al risparmio31/12/11 Economia e Territorio 30

Di 50 euro a noi ne resta 1,4331/12/11 Economia e Territorio 31

Un tavolo per la mediazione31/12/11 Economia e Territorio 32

Eventi e personaggi dell’anno in 21 flash31/12/11 Politica 33

GLI AUGURI DEL SINDACO31/12/11 Politica 36

Parco, cambia tutto31/12/11 Parchi 37

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La Voce di Romagna Ravenna

Corriere della Sera

Il Resto del Carlino

«Inaccettabile il comportamento del Gruppo, ritirare i licenziamenti31/12/11 Lavoro 39

Oltre 890.000 euro alle famiglie in difficoltà31/12/11 Economia e Territorio, Sanità e Politiche sociali 40

Ravenna, tutto tace ma niente sciopero31/12/11 Sport 41

Prima Pagina31/12/11 Prima pagina 42

Palla a pezzi31/12/11 Sport 43

Il bar va in ferie e il sindaco chiude la Rocca31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli, Politica 44

Daini: Ravenna Pac incontra la Forestale31/12/11 Ambiente 45

LpRa: “Sarà Anna Maria Puritani a dirigere il Museo d’Arte”31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 46

Attestato della Regione a LpRa31/12/11 Politica 47

Istituto Santi Andrea Maestri è il nuovo presidente31/12/11 Sanità e Politiche sociali 48

Centinaia di irregolarità sul pesce in vendita31/12/11 Cronaca, Allevamento e Pesca 49

ADSL, PARLA L’ASSESSORE: “IL COMUNE NON PUÒ FINANZIARLO”31/12/11 Politica 50

Su 50 euro a noi va un euro31/12/11 Economia e Territorio 51

Saldi, scontrino medio da 60 euro31/12/11 Economia e Territorio 52

“Tutti insieme usciremo da questo momento dicile”31/12/11 Politica 53

Centro congressi ad aprile31/12/11 Politica 54

‘Università, la sfida 2012 è elevare l’inserimento lavorativo’31/12/11 Istruzione, Lavoro 55

Servizi al cittadino Nuovi orari per gli uci comunali decentrati31/12/11 Politica 56

De Stefani: dalle bici alla Smart31/12/11 Economia e Territorio 57

Il Maestro che cucinava la musica31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 59

“Decisione inaccettabile e scellerata” I sindacati contestano i licenziamenti Omsa31/12/11 Lavoro 61

890mila euro alle famiglie31/12/11 Sanità e Politiche sociali 62

“Per ora ce la siamo cavata”31/12/11 Sanità e Politiche sociali 63

Libertà31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 64

Una promessa che fa equità31/12/11 Economia Nazionale 65

Il premier scrive ai ministri Rgore e ridurre le spese31/12/11 Politica Nazionale 66

I partiti in affanno chiedono al governo un segnala da lanciare al Paese31/12/11 Politica Nazionale 68

Milano li vieta, Roma no Il federalismo dei botti31/12/11 Sanità e Politiche sociali 70

Monti ai ministri: «Stringete la cinghia»31/12/11 Politica Nazionale 71

«Vulite ’o spred?Majatevenne» E Napoli scopre i botti legali31/12/11 Sanità e Politiche sociali 72

Stop ai botti: tra Emilia e Marche divieti in ordine sparso31/12/11 Sanità e Politiche sociali 74

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Italia Oggi

La Padania

La Repubblica

La Stampa

La Voce del Senio

Le Alfonsine

Nuovo Diario Messaggero

Ravenna e Dintorni

Risveglio 2000

Lo Stato obeso porta all'infarto31/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 76

Un Capodanno da politici in città31/12/11 Politica Nazionale 77

Fassino sfonda il Patto di stabilità e crea lo scompiglio dentro il Pd31/12/11 Pubblica Amministrazione, Politica Nazionale 79

Rifiuti Sud bocciato Nordest a pieni voti31/12/11 Ambiente 80

FINALMENTE UN LEADER DI LIVELLO EUROPEO31/12/11 Economia Nazionale, Politica Nazionale 82

Monti ordina tagli a convegni e auto blu31/12/11 Economia Nazionale 84

Junk - food Dalle bibite gassate alle merendine ecco i cibi nel mirino del governo31/12/11 Sanità e Politiche sociali 85

DaTorino eRoma parte la corsa del biglietto del bus31/12/11 Trasporti 88

Ecco i nuovi turisti vogliono shopping e il riso a colazione31/12/11 Turismo, Cultura, Spettacoli 89

Così ti chiudo un fiume (prima pagina)17/11/11 Prima pagina 91

A tutti gli alfonsinesi un sentito e caloroso augurio di 'Buon Natale' (prima pagina)15/12/11 Prima pagina 92

Inaugurato il 'pappappero'15/12/11 Sanità e Politiche sociali 93

Le giovani speranze (prime pagine)24/12/11 Prima pagina 95

Viabilità, centro più sicuro24/12/11 Edilizia e Infrastrutture 96

Se il latte di mamma è inquinato (prima pagina)22/12/11 Prima pagina 97

Un investimento da 22 milioni per cinque edifici su 10mila mq22/12/11 Economia e Territorio 98

Sarà l'autorità portuale a promuovere il nuovo centro22/12/11 Economia e Territorio 99

"Nuovo terminal il prima possibile"22/12/11 Economia e Territorio 100

"Nuovo terminal il prima possibile"22/12/11 Economia e Territorio 102

Che cos'è Sapir22/12/11 Economia e Territorio 103

Con Cristo... carcerato (prima pagina)24/12/11 Prima pagina 104

Disabilità al femminile24/12/11 Sanità e Politiche sociali 105

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press unE il Resto del Carlino 31/12/2011 Ravenna

Redazione: via Satana 40, 48100 Ravenna Tel. 0544 249611 Fax 0544 39019 Ed Pubblicità: S.P E. Ravenna L.E. Alberti, 60 TeL 0544 278065/ Fax 0544 270457

Coppia di e i lega,a e rapinata A Cannuzza Uno dei banditi ha allentato le corde: «Anch'io ho una mamma» = 27

IL COMMENTO di ANDREA DEGIDI

o Fro STORIE PER BRINDARE -3- A VEDOVA di un

N r, -tmi.onista che lotta per riabilitare la memoria del nutrito. Ti

passiaffie che in Ma del Sale st Peti( fra le fiamme dirlei unto X er soffiare uno scom -seitito, operai delta Viny is che dopo una notte infinita ritrovano io stipendio salva- fangglie, Lt giovane ingranare edile Innamorato pallanuoto e capace di sconfiggere Mi tumore bastardo seppellendolo di palombelle.11 da 1Jiwco jcori servizio che si imbatte in un folle aecoltellawre e lo immobilizza. Le lacrime del eaporalmaggiore cffi? dopo 70 anni risdbglia le pagine, ingiallite d'Osti° diario di guerra smarrito durante la campagna d'ellt-ica, Una donna

77(9/5 acque del Santern0 scopre dell'eterna giovinezza conquistandosi, a 47 anni (/i le Olimpiadi di Londra e Parninirazi.one di tatto il mondo. Ecco, ,tineste storie dimostrano che 11012 bistrattato 201

do buttare, le Potrete rileggere alle pagine 2 otto storie, ItelMe, Otto SiOriO (10r 10 traina è sempre 1.0 stessa: tutto pc1r6 difficile, se non perduto. Poi la passione. la speranza, il cuore prev4iono, e lo SC071,fbrto si 1as:7u:truffi il palcoscenico al sorriso... e Prosegue a pagina 15

L'intervista di fine anno

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Alle pagine 6-7

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Arrestato in Brasile

Migani rischia 2 anni

di carcere e A pagina 13

Sequestri a Lugo

Finto baccalà al mercato rionale :e

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La Confcommercio

«Ottimismo per i saldi»

A pagina 11

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h.01, h À PON TE C'ERA UN ESPOSTO: SE NON Si AGIVA, ERA OMISSIONE IN ATTI D'UFFICIO

MOLTIPLICAZIONE DI SIRIO NEVITABILE: É L'UNICO MODO

PER FARE RISPETTARE LA ZONA A TRAFFICO LIMITATO

,s',IZIOSO PROGETTO NEL 2012 DECOLLERÀ LA CANDIDATURA DI RAVENNA CAPITALE DELLA CULTURA 2019

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press unE il Resto del Carlino 31/12/2011 Ravenna

sarà «Approfondimento dei fondali, E55...vedrete, il 2012 sara l , anno del porto» . . . Sindaco pronto a impugnare le forbici per rimedieu die riduzione de/le ti sorse, ma promette: «Non taglieremo i servizi sociali»

di ANDREA DEMI

Sindaco Matteucci, sugli effet-ti della manovra nessun com-mento è giunto da Palazzo Merlato. State forse prepa-rando la mozzata per il 2012?

«Per adesso ci limitiamo a fare i conti. Abbozziamo qualche simu-lazione per capire come muoverci fra minori trasferimenti e nuove imposte. Con l'anno nuovo ci con-fronteremo con le forze sociali».

Cosa taglierete? «Possa intanto dire cosa non taglie-remo: i servizi sociali, ce n'è biso-gno».

Può escludere un aumento dell'Irpef?

«Non escludo nulla». E allora le forbici dove si diri-geranno?

«Beh, intanto preannuncio che per strade e marciapiedi bisognerà accontentarsi di una manutenzio-ne approssimativa».

Conferma quindi il pensiona-mento dell'idea della roton-da fra Adriatica e Ravegna-no?

«Di una rotatoria lì ce ne sarebbe davvero bisogno, ma non ci sono soldi«.

E che fine ha fatto il concorso di idee per lo scavalco della stazione ferroviaria? Di tern-po ne è passato tanto, forse troppo.

«Siamo in dirittura d'arrivo, nei primi mesi dell'anno assegneremo l'incarico per l'opera di ricucitura fra darsena e città».

La darsena... uno dei temi più caldi di questo 2011.

«Progetto importantissimo». Sì, ma anche dal futuro ingar- bugliato: senza finanziamen-

aUlo Stato e con 43 proprie-tari privati da convincere sembra difficile concretizza-re, non trova?

«Intanto nella definizione del Poc puntiamo a legare al piano operati-vo un piano economico che renda interessanti gli investimenti, così convinceremo i privati».

Niente soldi dallo Stato, con-ferma?

«Confermo, invece il Cipe (Comi-tato interministeriale per la pro-grammazione economica, ndr) ha dato il via libera ai 70 milioni per l'approfondimento del Candiano, opera fondamentale».

Dal Cipe doveva anche arri-vare l semaforo verde per la sospircitissima ESS. Notizie?

«Aspettiamo», Tutto si riallaccia al Corridoio del Baltico: è destinato a rima-nere un sogno?

«No, ci sono i fondi dell'Unione Europea e l'importanza non è solo simbolica. 11 2012 sarà l'anno del porto, e per tre buoni motivi».

Quali? «L'approfondimento dei fondali, come dicevo prima. L'ESS che cre-erà un collegamento privilegiato. E l'aggancio ai corridoi europei».

A proposito di porto, Di Mar-

co sarà davvero il successore di Pomello alla presidenza dell'Autorità Portuale o sono previste complicazioni?

«Non vedo perché il Ministero non dovrebbe rispettare la nostra indicazione su Di Marco».

Intanto sono fiorite le solite polemiche politiche sull'indi-cazione politica.

«Ah beh, a quelle non bado». Lei è un sindaco spesso ogget-to di stoccate da parte dell'op-posizione, anche se rientra nel gioco delle parti. Esen-s-pio, non ritiene di ricorrere troppo all'ordinanza?

«Intanto dì ordinanze non ne ho poi firmate tante, inoltre erano concertate con le forze dell'ardi-

ne». Sono la soluzione?

«Non sono la soluzione, rappresen-tano parte di un insieme di azio-ni».

Non pensa di scavalcare la giunta con queste ordinan-ze?

«No», Fra le più discusse, quella dei Giardini Speyer contro il de-grado.

«Però dopo quell'ordinanza la si-tuazione è un po' migliorata».

Tutte queste ordinanze le han-no attribuito l'etichetta di 'sin-daco-sceriffo 1. Un nomignolo che la fa infuricire o sorride-re?

«Sorridere, io mi occupo della vita e della sicurezza della città».

Giusto parlando di sicurezza della città: un parere sulla pe-tizione anti-tende presso la parrocchia del Torrione.

«No no, ho cercato di evitare pole-miche allora, lavorando per una so-luzione, lo stesso voglio fare ades-so».

Soddisfatto dell'attuale scel-ta logistica delle tende?

(Sì, è vicina all'associazione Mi-stral che così può monitorare la si-tuazione».

Capitolo parcheggi: lei a un recente dibattito organizzato dal Carlino ha parlato di mil-le posti auto in arrivo. Una chimera?

«No, una potenzialità, sono quelli previsti dal piano regolatore».

E quali aree pensa? «All'ex caserma e all'ospedale, do-ve è previsto il raddoppio. E poi c'è uno studio di fattibilità per l'ex vivaio».

Chissà se basterà alle associa-zioni di categoria, già non hanno gradito l'addio al par-che gione di piazza kenne-

ra necessario? «Si, la faremo diventare la seconda piazza della città, una calamita».

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"n L. DEL PALLONE Non mi sento in colpa per rodissea del Ftavenno già a giugno manifestad preoccupazione per (a piega presa dada vicenda

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neo per xballa»,

patron do Ravenna Sergio Metti

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press unE il Resto del Carlino 31/12/2011 Ravenna

Prima però Siria si moltipli- cherà. Sa già che sarà una scelta impopolare.

«Inevitabile, Saio è l'unico modo per far rispettare la Ztl. Il provvedi-mento entrerà in vigore a febbra-

io». Intanto a Ponte Nuovo malumori non si placano. C'è chi non digerisce quel- le multe della polizia mu- nicipale, in azione con le telecamere.

«C'era un esposto da tempo, se non agivamo avrebbe pre-so colpo il reato di omissio-ne in atti d'ufficio».

La soluzione? «Senso unico e parcheggio in

una parte della strada». Un altro settore bollente è il

turisrrno. «Ma se per Marina ho firmato un'ordinanza che aggiunge due elementi in più rispetto al passato: il ballo alla domenica e il divieto di consumare alcol in viale Delle Nazioni».

Ma la tensione sulle feste di Marina rimane alta.

«Faccio il mio dovere. Lo sapete come la penso: sono per il ballo e non per lo sballo».

In città invece il 2011 è stato l'anno del boom dei crocieri-sti.

«Il loro impatto è stato molto posi-tivo, parliamo di una realtà desti-nata a crescere, da accogliere sem-pre meglio».

Peccato che molti negozi resti-no chiusi quando le torme di crocieristi sciamano in ceri-tro—

«Non voglio insegnare ai negozian-ti d loro mestiere. Dico solo che bi-sogna correre dietro ai soldi».

A proposito di soldi, l'anno si apre con l'aumentone sulle bollette di Herci. La diatriba con le associazioni è stata lun-

go e rovente, francamente ci si aspettava un intervento

iù diretto da Palazzo Merlo- . Perché questo silenzio?

«Non e vero che ci siamo disinte-ressati, abbiamo seguito tutto tra-mite Ato (Autorità d'ambito terri-toriale, ndr)».

Ma l'aumento era indispensa-bile?

«Sì, per coprire il servizio e garan-tirne la qualità. E poi paghiamo meno di Bologna e Ferrara».

Una magra consolazione. In-tanto suoi avversari politici lamentano anche un manca-to intervento del Comune re-lativamente cill'odissea del Ravenna calcio. Si sente in col-po?

«Ma no, già a giugno manifestai la mia preoccupazione per la piega che la vicenda stava prendendo. Potevamo intervenire solo se scat-tava il lodo Petrucci, cosa non av-venuta».

Però a luglio lei era alla sera-ta che ilruse tanti tifosi. C'è una foto in cui lei stringe la mano ad Aletti.

«Sì, ma già allora ero perplesso, lo sottolineai chiaramente». E ora? «Ora speriamo che qualcuno com-pri la società».

Intanto i bambini del settore giovanile giallorosso hanno vasto un sogno Infrangersi: cancelli chiusi.

«Siamo in contatto con i loro geni-tori, so che si stanno dando da fa-re».

Sindaco, a Ravenna il 2012 sarà l'anno di...

:Del decollo della candidatura di Ravenna Capitale della cultura 2019».

E lei, la sua mente vola mai a Roma? Con questo governo a termine un pensierino l'avrà fatto al parlamento.

«Assolutamente no, resterò sinda- co fino al 2016».

IL 21 FEBBRAIO 2012 compirà 55 anni. A sedici si è iscritto al Partito comunista italiano, assumendo anche incarichi nella Federazione giovanile nazionale. Nel 1988 è divenuto consigliere comunale, tre anni più tardi ha aderito al Partito democratico della sinistra. Per cinque anni, dal 1993 al 1997, ha fatto parte dell'assemblea provinciale di Ravenna e nel 2000 è divenuto consigliere regionale dei Democratici di sinistra, partito del quale è stato anche segretario emiliano-romagnolo. Il seggio nell'assemblea regionale è stato l'ultimo incarico prima dell'elezione a sindaco di Ravenna, avvenuta a maggio 2006, quando ha rilevato il testimone da Vidmer Mercatali. Matteucci ha ottenuto in quell'occasione il 68,9% dei voti. Esponente del Partito democratico, a maggio di quest'anno è stato rieletto primo cittadino di Ravenna, alla guida di una coalizione di centrosinistra, con il 54,99% dei consensi. Pagina 6

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FINANZIATI LAVORI NEL CANALE

' Confermo che il Cipe ha dato via libera i v ai 70 milioni di euro per l'approfondimento

del Candiano, opera fondamentale

press unE il Resto del Carlino 31/12/2011 Ravenna

LO SCAVALCO' DELLA STAZIONE

Siamo in dirittura d'arrivo: nei primi mesi dell'anno assegneremo L'incarico per L'opera dì ricucitura tra darsena e città

, AUTORITÀ PORTUALE

Di Marco successore di Parrello: non vedo perché il Ministero non dovrebbe rispettare La nostra indicazione

ORDINANZE E POLEMICHE

Il nomignolo di 'sindaco sceriffo' non mi fa infuriare, ma sorridere: io mi occupo delta vita e detta sicurezza della città

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Era indispensabile, per coprire il servizio e garantirne La qualità E poi paghiamo meno dì Bologna e Ferrara

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Mille posti in arrivo: penso a ex caserma e ospedale, dove è previsto il raddoppio Inoltre c'è uno studio di fattibilità per L'ex vivaio

CROCIERISTI E NEGOZI CHIUSI

Non voglio insegnare ai commercianti it Loro mestiere, dico solo che bisogna correre dietro ai soLdi

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Faobri regala Le sue quote rnalare rrealre paga

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press unE il Resto del Carlino 31/12/2011 Ravenna

CALCIO D IL TITOLARE DELL'HOTEL TRIESTINO: «ALETTI SI à SENTITO MALE DI FRONTE A ME NEL MOMENTO IN CUI STAVA PER FIRMARE LASSEGNO PER SALDARE»

Ravenna «EFFETTIVAMENTE c'è la possi-bilità di rientrare in possesso delle quote del Ravenna calcio. Tutta-- via non penso assolutamente ad un ritorno nel mondo del calcio, ma se arriva una persona seria, so-no disposto comunque a cedere gratis il mio 'pacchetto', e non cer-to a 1,2 milioni di euro come ha fat-to intendere la nuova proprietà». Gianni Fabbri è stato chiaro. L'ex presidente del Ravenna è tornato in pista per spiegare nei dettagli quello che sta succedendo e quello che potrebbe succedere. Le ina-dempienze contrattuali del Grup-po Aletti potrebbero rendere nullo il contratto sottoscritto fra le parti alla fine di maggio di fronte al no-taio Scarano: «La verità — ha ag- giunto Fabbri — è che noi abbia- ', mo fatto fronte anche al pagamen-to degli stipendi di maggio e giu-gno attraverso fidejussioni che, se-condo l'atto notarile, avrebbe do-vuto garantire Aletti. In seguito poi la Lega calcio ha escusso le no-stre fidejussioni, ma non ha paga-to i calciatori, e non ne conosco il motivo». Fabbri ha anche precisa-to un punto: «Il Ravenna non è sta-to iscritto alla Prima divisione so-lo perché Metti non ha presentato la documentazione nei tempi ri-chiesti, e non per Calciopoli. Col mio proscioglimento il Ravenna sarebbe stato iscritto alla Prima di-visione con qualche punto di pena-lizzazione. Invece è ripartito dalla D senza passare dal Lodo Petruc-ci, che costava 30011111a euro. Per

dovere di cronaca, l'iscrizione l'ho comunque pagata io e non Aletti».

INTANTO, da Trieste cominciano ad emergere particolari che sanno tanto di déià vu. L'hotel Daneu di Opicina, che da anni ospita gioca-tori e tecnici del sodalizio alabarda-1:0, reclama fatture non pagate da Aletti per 60mila curo. Stesso di-scorso per il ristorante adiacente: «Aletti — ha dichiarato Edoardo Daneu, amministratore di Head srl, la società che gestisce l'hotel Daneu — si è sentito male di fron-te a me proprio nel momento in cui stava per firmare l'assegno a co-pertura del debito». A rendere no-ti questi particolari è il quotidiano

Piccolo', sul quale — come acca-duto analogamente in questi mesi per il Carlino ogni qual volta veni-vano evidenziate le inadempienze del patron di Casalpusterlengo si sono abbattuti gli strali di ;Metti e di una buona fetta di opinione pubblica. Oggi, nella nostra città, dei seguaci di Aletti (che ci accusò di convincere i giocatori a non ve-nire al Ravenna), e dei critici della prima ora che imputavano al no-stro giornale di essere contro lo sport cittadino e di avere una visio-ne preconcetta, non v'è più trac-cia. In compenso, la società di via Pun-ta Stilo è allo sbando e la squadra giallorossa è costretta ad allenarsi in pineta per via del veto imposto da Recchi, mentre i ragazzi del set-tore giovanile si sono visti chiude-re i cancelli di Fosso Ghiaia.

Roberto Romin

ds Recchi al capezzale

di Aietti; a destra Gianni Fabbri

Fabbri regala Le sue quote Atetti matore mentre paga Anche a Trieste un alberga lamenta dal patron fatture per 60mila euro

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• SOTTO L'ALBERO TRICOLORE LE ANIMAZIONI DI RADIO STUDIO DELTA E GLI UMAGROSO

La notte più lunga: ult ritocchi Ecco i consigli rivolti agli indecisi

Feste in piazza a ritmo di musica per brindare ai 2012 UN ULTIMO dell'anno all'inse-gna del funky quello che si consu-merà questa sera in piazza del Po-polo. Sarà infatti la band degli Umagroso ad accompagnare tutti coloro si riverseranno in piazza del Popolo per dire addio al 2011 e dare il benvenuto al nuovo an-no. Numerosi locali del centro storico e di tutto il territorio comunale sa-ranno aperti per aperitivi, anima-zioni, cene, veglioni e intratteni-mento. Si partirà alle 16 nelle ca-sette di Fidas-Advs dove sarà di-stribuita cioccolata calda. Dalle 2130, e poi dall'una alle due, ci sa-ranno la musica e le animazioni

CIRCO CELLA PACE Spettacolo speciale a Bagnacavallo con gli artisti venuti da lontano

dei di di Radio Studio Delta. Alle 22 toccherà agli Umagroso, una vera tribù band formata da dieci elementi. Ciliegina sulla torta sarà la cantante di musica dance Lady Violet. In scaletta classici del Rhytm & Blues anni 60 e della musica Funky & Soni anni 70. Le animazioni di Fidas-Advs torne-

ranno domani, sempre in piazza, a partire dalle 16. E per gli appassionati d'arte oggi tutti i monumenti e musei sono aperti; Domus dei Tappeti di Pie-tra e Tomo dalle lo alle 16. Doma-ni, dalle 9.30 alle 15.30, sarà aper-to l'impianto portuale tardoroma-no e bizantino di Classe; dalle

13.30 alle 19.30 apertura straordi-naria di Museo Nazionale, batti-stero degli Ariani, basilica di Sant'Apollinare in Classe e mauso-leo di Teodorico; dalle 14 alle 16 apertura straordinaria della tom-ba di Dante; dalle 1430 alle 17 apertura straordinaria di basilica di San Vitale, mausoleo di Galla

CAUC íN ALTO Nei locali e nelle piazze per dare il benvenuto al nuovo anno

Placidia, Domus dei Tappeti di Pietra, Torno.

CAPODANNO in piazza anche a Faenza dove non mancheranno spumante e panettone per il brin-disi di mezzanotte. La colonna so-nora della serata è affidata al Trio italiano che celebra i vent'anni di carriera. Guest star della serata sa-ranno il cantautore Lorenzo Visci e l'armonicista blues Mlax Stagni. L'apertura è affidata alle voci e al-le band di Solarolo Festiva', Pavo-ne d'Oro, La Musica nelle Aie, Fa-enza Rock e Music Academy. Ini-zio alle 21.30. A Bagnacavallo Capodanno spe-ciale con il Circo della Pace che questa sera, alle 2230 presenta una nuova replica di 'Horneless The wandering of the circus — Ca-sa dolce casa' (www.accade miaper-dutalt). Al termine brindisi per fe-steggiare il nuovo anno. Per il ter-zo anno consecutivo l'arrivo del 2012 a Russi verrà festeggiato, dal-le 20, al Palazzetto dello Sport, con ingresso da largo Bersaglieri.

Prenotazioni -70,Y0, E andata così anche a Natale, c'è una fetta di ra-vennati clie vuole decidere all'ultimo minato». E nei suoi tre locali? «13enissimo Vinena e Baba-Jetts, C'è ancora qualche po-sticino, 1112t corno che entro sera non sarà pia cosi., alla Garelèla.

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«Neipomeriggio del 30 un

a riferito. i cenoni sono Last minute

INDECISI anche sul ceno-ne Quest'anno sì Mauro Mambelh, presidente del sindacato ristoratori Con-!commercio, come sono andate le prenotazioni? «Lin po' a rilento. I locali della 'elimini' cittndina so-no gia pieni, la clientela é querla fissa. In centro eè qualche ritardatario in più, Pere, e dei. Posti Pre-

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TIPOLOGIA QUASI UN ESERCENTE SU DUE PREVEDE UNA FLESSIONE PER I PRODOTTI DI MARCA

GRAMMO PARETI «A POCHI GIORNI DAI SALDI, TRA GLI OPERATORI C'E CAUTO SCARAMANTICO OTTIMISMO»

Natale sottotono: «Ma buoni segnali per i saldi» Le valutazioni dei commercianti ravennati nel sondaggio di - me anno di Con commercio

PREVISIONI Roberto ed Ettore Montanari, commercianti di via Cavour, a gennaio à aspettano lo stesso volume di vendite del 20 1

ATTESA mista a timore. E lo sta-to d'animo con cui i commercian-ti aspettano il 5 gennaio 2012, quando inizieranno i saldi. Alme-no secondo il sondaggio di fine an-no di Confcommercio Ravenna che registra un «cauto e scaraman-tico ottimismo sull'andamento delle vendite». Per la maggioran-za degli operatori intervistati, e cioè il 54,6 per cento, le vendite sa-ranno stabili o in aumento, con-tro un 45,4 per cento per il quale diminuiranno. Dati che però ac-quistano un significato diverso e meno rassicurante se confrontati a quelli del 2010. E infatti raddop-piata la percentuale di quelli che si aspettano una flessione, passan-do dal 22 al 45,4 per cento. I più ottimisti, quelli cioè che sperano in un incremento o nella tenuta, sono calati di oltre il 23 per cento in confronto al 2010.

IN MERITO alla spesa delle fa-miglie, oltre il '73 per cento dei commercianti intervistati è con-vinto che si spenderà dai .30 ai 120 euro, mentre l'anno scorso a perì :- sarlo era quasi il 90 per cento. E invece in aumento la percentuale di chi è convinto che si spenderà dai 15 ai 30 C11170, Il 10 per cento degli intervistati pensa infine che i clienti spenderanno oltre 120 eu-ro. Il sondaggio, realizzato il 28 e 29 dicembre, consisteva nel porre ai commercianti quattro doman-de sui saldi e sull'andamento del-

le vendite natalizie. Sulla tipologia dei prodotti, il 47 per cento (con un aumento del 14 per cento rispetto allo scorso an-no) dichiara che si aspetta di ven-dere soprattutto 'beni utili' e me-no 'prodotti di marca' (27,2 per cento con una diminuzione di 18 punti). Abbastanza stabili sono i 'prodotti economici', mentre il 7,8 per cento degli operatori non prevede di vendere più prodotti di altri. Sull'andamento delle ven-dite natalizie il campione degli in-tervistati si è spaccato a metà: il 45,5 per cento parla di stabilita, l'altro 45,5 di un calo. Il 9 per cen-to denuncia addirittura un forte

calo. E in ogni modo nessuno ha dichiarato 'soddisfacenti' le vendi-te natalizie.

«A POCHI giorni dall'inizio dei saldi — dichiara Graziano Paren-ti, presidente Conicommercio — le aspettative degli operatori mo-strano un cauto scaramantico otti-mismo. Lo scontrino medio oscil-lerà tra i 30 e i 120 euro per la mag-gioranza degli intervistati, con punte dagli 80 ai 120 per quasi un terzo. Ravenna ha la possibilità di sganciarsi dal trend nazionale, grazie al turismo. Nessuno però ci crede e ci investe veramente».

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to-lare delle omonime profume-, ravennati.

SobbionI, 5 gennaio ini- zieranna soldi. PreAsío- ní sulle vendite?

«Difficile dirlo. Oggi come oggi è tutto così confuso che fare pronostici è iniiiossibi-le».

Cosa intende per 'confu-so'?

«Sono troppe le variabili, Dalla congiuntura economi-ca alla concorrenza, alla clientela che, rispetto al pas-sato, è cambiata molto»,

in che selnso? «La fedeltà è cosa dì altri teinpì, Una volta il cliente era 'tuo', si lasciava coccola-re, Non ti avrebbe inni 'tradi-to'. Oggi è altamente infede-le».

Come sono andate le vendite notolizie?

«Un po' sottotono, come pre-visto, Noi chiudiamo l'anno in pari e di questi temp.i non ci lanienliani0»,.

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«Gli articoli di lusso: chi i soldi li aveva già, continua ad averli. Siamo in un'isola felice, dove c'è ancora molto benessere».

Se dovesse quontificore il 'molto'?

«Il 10, 15% della clientela continua a spendere senza pro •,

problemi. soffrite in que-sto momento sono soprattut-to gli articoli della fascia termedia che scivolano ver-so il basso».

'NON male, Così Roberto Montanari, titolare dei nego- zio di abbigliamento Scoo-

via .

ter, in via Cavour, definisce le vendite natalizie.

Montanari, siete soddi- frtti di come è ondoto fi-

noro? «Abbastanza. Le nostre ven-dite non sono molto diverse da quelle dello scorso anno. Ma so che non è così per tut-ti».

Come si , euò offontore questa crisi generale?

«Nel nostro caso credo conti molto il fatto che la nostra merce non ha prezzi elevatis-simi, Il rapporto qualità prez-zo paga sempre».

adei 5°Idí c*542 't1sPet tel .> «Anche lì immagino sana co-me negli ultimi anni»

E cioè. ? «Una discreta vendita per i primi

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à la percentuale di quelli che sperano che te vendite dei saldi, t cui inizio è fissato per ik 5 gennaio, aumentino o, nella peggiore dette ipotesi, restino stabili

IL CONFRONTO

Rispetto al 2010 è più che raddoppiata la percentuale di chi è convinto che Le vendite dei saldi subiranno un calo. E passata del 22 al, 45,4Vs.

LO SCONTRINO

La maggior parte degli operatori intervistati pensa che quello medio oscillerà tra i 30 e i 120 euro. Con punte da 80 a 120 uro per quasi un terzo

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LA,C3C.U.A -32 TREMILA GLI STUDENTI DI TERZA MEDIA CHE SEGUIRANNO I CORSI DI ORIENTAMENTO

Scuola, iscrizioni alle prime anche online, entro il 20 febbraio IL 20 febbraio scade il termine per le iscrizio-ni degli studenti alle scuole di ogni ordine e grado. Lo comunica Edera Fusemi, segretaria della Uil scuola, che cita la circolare inviata dal ministro Francesco Profumo. L'iscrizione è automatica per gli alunni delle classi succes-sive alla prima. Per le prime, la modulistica

compilata va consegnata alla segreteria della scuola in corso di frequenza, che provvederà a inoltrarla all'istituto prescelto. Dal 12 gennaio si potrà inviare il modulo di iscrizione anche online, sul sito del ministero dell'istruzione. L'orientamento per le 'terze medie, in vista del-la scelta della scuola secondaria di secondo gra-

do, interesserà tremila studenti in provincia. L'obbligo di istruzione — ampliato da Otto a dieci anni — oltre che attraverso i licei e gli istituti tecnici e professionali, può essere assol-to anche nei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale, attivati nell'anno scolastico attualmente in corso.

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31/12/2011 Ravenna

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ANC: (LM) «È L'OCCASIONE PER RIDURRE IL NUMERO DEI DIRIGENTI»

«Mar, non serve un nuovo direttore E per la Classense si faccia un concorso» ALVARO Ancisi (Lista per Ra-venna) chiede che per la direzio-ne del Mar — assegnata ad inte-rim ad Anna Puritani, dopo il pensionamento di Claudio Spado-ni (foto) non venga nominato un nuovo dirigente comunale.

«A SPADONI ricorda Ancisi — dopo il pensionamento per rag-giunti limiti d'età, è stato conferi-to l'incarico professionale di lavo-ro autonomo finalizzato alla dire-zione scientifica, artistica e cultu-rale dell'attività dell'istituzione Mar: non si poteva fare altro, se non col rischio che il grande patri-monio di efficienza e produttività che il Mar ha accumulato, con po-che forze e risorse, andasse disper-so. Per le funzioni dirigenziali bu-rocratico-amministrative è stata incaricata ad interim Anna Purita-ni, dirigente del servizio anagrafe,

stato civile e toponomastica, del servizio decentramento e del siste-ma informativo». Secondo il capo-gruppo di Lista per Ravenna, que-sta è l'occasione per «ridurre di un'unità il tutt'ora troppo alto nu-mero di dirigenti del Comune, non occupando il posto di diretto-re del Mar: non è più necessario che questo ruolo sia a sé stante, da-

to l'incarico assegnato a Spado-ni».

— prosegue Ancisi — va data «soluzione organica al-le funzioni dirigenziali nel settore dei servizi culturali, avendo a di-sposizionee anche l'altro ruolo va-cante di direttore della biblioteca Classense». Ruolo che — dalla da-ta del pensionamento di Donati-no Domini — è ricoperto, anche in questo caso ad interim, da Ma-ria Grazia Marini. «E necessario — sostiene Ancisi — ricercare, tramite un concorso pubblico se-rio e non politicizzato, una perso-nalità di grande spessore in cam-po nazionale, all'altezza di una cit-tà che ha avuto nella propria diri-genza culturale, tra gli altri, Mana-ra Valgimigli e Giancarlo Schizze-rotto. è il meno che si possa fare per candidarsi a capitale europea della cultura».

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Venite con noi, ad ammirare i daini di Classe POICHÉ A SEGUITO della notizia apparsa sui giornali locali sulla nostra segnalazione del possibile abbattimento dei daini nella Pineta di Classe, la Guardia Forestale e l'ufficio 'Territoriale per la biodiversità di Punta Marina hanno contattato la nostra rappresentante legale telefonicamente invitandoci ad un incontro per discuterne, crediamo che ora ci sia lo spazio e il tempo per capire

meglio l'annunciato monitoraggio e parlare della situazione dei daini nella pineta proprio ad un incontro, anche invitando rappresentanti della Provincia di Ravenna. Dopo questa vicenda abbiamo appreso che la maggior parte dei cittadini non sapeva nemmeno che ci fossero i daini nella pineta a Ravenna, pertanto, attendendo che ci venga comunicato dalla Forestale e dall'ufficio di

Punta Marina le indicazioni. dell'incontro, annunciamo una nostra nuova iniziativa: 'A spasso con i daini', una domenica al mese organizzeremo una passeggiata nella Pineta di Classe con una guida esperta, gratuitamente, per famiglie, per gli amanti della poca natura che è rimasta a Ravenna, per amanti degli animali, per tutti.

Samantha Comizzoli Ravenna Punto a Capo

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31/12/2011 Ravenna

ii LU Ka'A LAa 1 1 IN CONTROTENDENZA RISPE i O AL RESTO D'ITALIA

I rifiuti aumentano nonostante la crisi L'Ootesi: quest'anno molti sono ivnas'ti in città. Come smaltire i n uti IN TUFFA Italia la crisi ha fatto sensibilmente calare la produzio-ne di rifiuti nel periodo natalizio rispetto all'anno scorso, ma Faen-za, stando ai dati di Fiera, sembra essere in controtendenza. Nella settimana dal 21 al 27 dicembre, il materiale proveniente dai casse-netti dell'indifferenziato nei sei comuni del comprensorio faenti-no è ammontato a 475 tonnellate,

In genere te feste natalizie portano sempre una super produzione

di cui 302 a Faenza. Nella settima-na corrispondente del 2010 (22-28 dicembre) erano invece sta-te raccolte 463 tonnellate (294 in città). Una chiave di lettura può essere la minore propensione dei faenti-ni a viaggiare: è possibile che la produzione di rifiuti aumenti per-ché le famiglie, quest'anno, sono rimaste a casa. Peraltro, è curioso notare come — sia quest'anno che nel 2010 non si sia registra-to un picco di produzione in corri-spondenza della settimana di Na-tale. Anzi, in entrambi i casi c'è stata una lieve flessione rispetto al-la secondo settimana di dicembre, che precede l'inizio delle festivi-tà: da 478 a 463 tonnellate nel 2010, da 492 a 475 nel 2011, una diminuzione intorno al 3-3,5 per cento.

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il 21 e il 27 raccolte .67; t•nnettae di rifiuti Netta stessa settimana detranno scorso erano state 'solo 4,63

Cons U

La carta regalo, se argentata va netrindifferenziata come anche gli imballaggi sporchi

(800.999.500) o direttamente alla stazione ecologica del proprio co-mune: a Faenza in via Righi 6, a Brisigheida in via Lanzoni, a Caso-la Valsenio in via I maggio, a Co-stei Bolognese in via Canale 496, a Riolo Terme in via Ripa 61 e a Solarolo in via Roma.

Francesco Monti

MA le feste, tradizionalmente, portano con sé una super-produ-zione di rifiuti. Hera raccomanda di smaltirli correttamente, facen-do attenzione ad alcuni errori co-muni: la carta regalo, ad esempio, se argentata va nell'indifferenzia-to, così come gli imballaggi spor-chi. Le luci di Natale, se non più

utilizzabili, diventano Race (Ri-fiuti da apparecchiature elettri-che ed elettroniche) e devono esse-re portate alle stazioni ecologi-che). Quanto ai rifiuti organici, la multiutility ricorda che chi ha un'area verde di proprietà può ri-chiedere una compostiera, telefo-nando al servizio clienti.

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giorno stesso,. la proep°riertàffeaavePv°astaepreile-troi posteriori!.

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OCCUpaZjOriali, la sceha dì Netino Grt arroli dell'azienda produttrice di cal

ta ancorti una volta quella di sottrarsi rfroilto e a ogni responsabilità. occupandosi escilisivainente di tagli

rclone onibelicale con lavoratrici e racori». Pertanto, si legge ancora, em-Cgil, Femca-Cisl e °Il ilta-Uil gong inaccettabile il coniportanic nappo e chiedono che il procedinie

to per consentire una dignitosa e della Verte117.2», Negativo 'd dei sindacati. negativo anche , . . - , anco Grillini, presidente della , one Poi del3e Economiche della

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Democratici a convegno sull'Unione dei Comuni

IL PD di Faenza organizza per sabato 14 un convegno in ambi-to territoriale intitolato 'Unione della Romagna Faentina 2,0 - Lavoro, sviluppo, comunità, territorio'. L'incontro è in pro-gramma dalle 10 alle 13 all'Aula magna Faventia Sales, in via San Giovanni Bosco 1 a Faenza. Moderato da Gian Luca Cri-s toforetti (del Forma Pd Territorio) e dall'assessore d di Caste! Bolognese Katia Malavolta. La mattinata prevede la presenta-zione di dati e a seguire un video-dibattito con il deputato Pd Gabriele Albonetti, Carlo Dalmonte, vicepresidente di Confco-operative Ravenna, Ravenna, Raul Daoli, sindaco di Novellara (Reggio Emilia); Marisa Parmigiani di U [tipo!, e Michele Vian.ello, di-tenore del Parco Tecnologico-Scientifico di Venezia.

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i arn.geJn., dell'arte

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Da Faenza al, -

Continua al Mar la mostra dei vincitori del Premio 'Marina

di Ravenna`. A Fusignano, al Centro culturale IL granaio', è

aperta la mostra IL mare nel mio paese> del pittore

Aurelio Calgarini; alla Galleria comunate d'arte dì Faenza

te "Memode" dì IvoS assì

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LE MOSTRE DA NON PERDERE

L'anno si apre all'insegna dell'arte Le 'Presenze' di Muoio e Il mare nel mio paese' di Calgarini UN NUOVO ANNO all'insegna della cultura. Ecco le mostre da non perdere tra Ravenna e provin-cia. Nella 'città bizantina", alla Man Gallery (via Anastagi 44) fino al 28 gennaio è aperta la mostra 'Pre-senze' di Felice Nittolo. Orario di visita: martedì, mercoledì e saba-to 11-12.30; giovedì e venerdì 17-19. Per appuntamenti fuori orario: 338-2791174. Al Mar (via di Roma, 13) la mo-stra dei vincitori del Premio 'Ma-rina di Ravenna 2011' resterà aperta all'ammirazione del pub-blico fino all'S gennaio. Saranno esposte le opere di : Massimiliano Errera, Filippo Farneti, Ettore Frani, Banafsheh Rahmani, Ma-nuda Vallicelli'. Orario di visita; martedì, giovedì e venerdì 9-13.30 e 15-18 ; mercoledì e saba-to 9-13, e domenica 15-18. Al Mu-seo etnografico 'Sguri' di Roma-

no Segurini (via degli Orsini 4 Sa-varna) fino al 15 gennaio è possibi-le visitare il 'Presepe Storico-Orientale' allestito dall'Associa-zione Presepista Romagnola (au-tori Gualtieri e Pagani). Orario: 9-12 e 14-18.

FINO IL 22 \' \\ Alle Pescherie della Rocca Estense di Lugo lerotanie" di Sergio Monari

ALLA Galleria N inapì (via Gio-vanni Pascoli 3) la mostra 'Discre-to continuo' di Alberto Bardi re-sterà aperta fino al 15 gennaio. Orario di visita: sabato e festivi 11-12.30 E 15.30-19; feriali 15.30-19. Chiuso il lunedì. Spo-standosi a Mezzano, nella Sala Fonsetti. (piazza della Repubblica

2), fino al 6 gennaio è aperta la mo-stra fotografica 'Fantasì e Realte a cura di Luciano Ghinassi-Circo-lo Fotografico di Piangipane. Ora-: rio di visita: tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12. Chiuso domani.

A FUSIGNANO al Centro cultu-rale Il granaio (piazza Corelli.,16) fino al 15 gennaio è aperta la mo-stra 'Il mare nel mio paese' del pit-tore Aurelio Calgarini. Orario: sa-bato 15-19; domenica e festivi 10.30-12 e 15-18. Chiuso domani. Al Museo civico San Rocco, fino al 15 gennaio, mostra del pittore Gino Balena. Orario: sabato 15-18; domenica e festivi 10.30-12 e 15-18. Ecco le mostre allestite a Faenza. La Galleria comunale d'arte (Vol-tone della Molin.ella) ospita fino al 15 gennaio la mostra 'Memo-rie' di Ivo Sassi; alla Bottega Ber-taccini (corso Garibaldi 4), fino al

14 gennaio mostre di Danilo Me-la:n.dri e mostra del nuovo proget-to fotografico ‘Gibigianna' di Raf-faele Tassinari Invece a Lugo, alle Pescherie del-la Rocca Estense la mostra lerofi-aie' di Sergio Monari. resterà aper-ta fino al 22 gennaio. Orario: gio- vedì e venerdì 15.30-18.30 e saba-to e domenica 10-12 e 1530-1830. Domani chiuso. Brisighella: alla Galleria d'Arte Comunale è aperta fino al 29 gen-naio la mostra 'Don Chisciotte' di Mario Pezzi. Orario di visita: ve-nerdì e sabato 15-17; domenica 10-12/15-17, mentre a Cotignola, a palazzo Sforza la mostra 'Anto-nio Guerrini i dipinti della colle-zione di famiglia' sarà visitabile

all'S gennaio. Apertura da gio-vedì a domenica. Feriali: 15.30- 18.30; festivi 10-12 e 15.30-18.30. Domani chiuso.

Rosanna Ricci

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C tIrMitffl e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

DE AUTQ k,22P12,2ii2«a„i

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di Ravenna Faenza-Lugo e Imola REDAZIONE E PUBBLICITÀ: VIA DEGASPEAI,5- RAVENNA-TEL 0544218262 FAX:054433793. SPEDIZIONE INAP.- Di. T3'03fDON41N.2 710 210 41ART.1000001-DCBFORLI'ALTAESED1:918fil(0541-354111),

10543355201, CESENA (0547-411900)), FREMA-LUDO (0544-23120), IMOLA (0542-287801, ASM (0549-995147)- E-MAIL: AAVENNAaCORAIEREROMAGNA, IT-IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA III zIII

11 31, r euro 1,20 Anno XIX / N. 360

SABATO 31 DICEMBRE 2011

kMMI22211~ Arrestati in Brasile, per la polizia i romagnoli erano soli

' . E. m-ONN.

L'imbarcazione del cervese Davide M igan i arenata sulla spiaggia di Alcalaia SERVIZIO a pagina 5

La Capitaneria "salva" il pranzo di Natale Sequestrato pesce non a norma e privo di controlli sanitari

RAVENNA. Sotto il nome di Operazione "Octopus" la Capitaneria di Porto ha condotto un'intensa atti-vità di contrasto all'intro-duzione e vendita illegale del pescato. In dieci giorni in tutta la regione sono state effettuate sanzioni per 140mila euro, di cui il 650, nel Ravennate.

• SERVIZI a pagina 3

IMOLA

Con.ami acquista l'ex Beccherucci Uffici, poi demolirà

IMOLA. Il Con.Ami acquista per 730mila euro l'ex Beccherucci, ne ricaverà uffici e alloggi.

• SERVIZIO a pagina 13

RIEEEEEEEEE IMOLA

Ferrovie Manca scrive al governo

IMOLA. Disagi per i pendolari e lavoratori a rischio, Manca scrive a Ferrovie e governo.

• SERVIZIO a pagina 15

gliggiggiggiggiggiggig AI LETTORI

Il Corriere torna in edicola lunedì 2

Il Corriere Romagna, come gli altri giornali, non sarà in edicola il giorno di Capodanno. Auguri ai lettori e appuntamento a lunedì 2.

L'alfabeto del 2011 Il meglio e il pe o •• i dell'anno in 21 flash

• SERVIZIO a pagina 8

vola e rilassant aíett Iaaa numerosi tipi di massaggio

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Ravenna 3.23.Km913.ati ,33-3332 piuza «km3, 74 -Te:. 0344 32063 ,29 Cd. 333 26255E28 -340 6528983 - ORARIO: 10 23

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press LIETE 31/12/2011

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iznonceni

dell'anno „ 6 li Oscar "top Five La Cmc nella

Il musical „ Ilappy Days • al teatro Ebe Stignam

Presidio davanti allo stabilimento

FAENZA. Vertenza Omsa, dura presa di posizione delle segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uilta

«Ritirare i licenziamenti» «Comportamento inaccettabile, la proprietà ha agito sotto banco»

FAENZA. «Sconcertante e collettivi del sito di Faenza». E' dimento adottato dal gruppo «La scelta di Nerino Grassi è scellerato è apparso scoprire quanto affermano le segreterie Golden Lady e in seguito alla stata di sottrarsi al confronto e che la proprietà ha aperto la nazionali di Filctem, Femca e marea di proteste già espresse ad ogni responsabilità». procedura per i licenziamenti Uilta all'indomani del provve- dai sindacati in sede locale. •SERVIZIO a pagina 10

COMMENTO

LA FATICA DI ESSERE OTTIMISTI

di Maria Patrizia Lanzetti

s ona, nonostante tutto, un'ottimista. Mi rendo conto che oggi è impegna-tivo dirla Negli ultimi anni, ma an-

che negli ultimi mesi, sono tante le cose che hanno cercato di fiaccarmi. L'elenco di ciò che non va è sotto gli occhi di tutti. La crisi economica che si sente anche nel-la nostra regione, il territorio sempre più sotto stress per inquinamento (dalle pol-veri sottili al cemento) e per mancanza di lungimiranza, la scuola tutta, dal nido all'università, che non è al centro di ogni attività politica come invece dovrebbe es-sere.

Potrei continuare all'infinito nella gia-culatoria delle doglianze. Non voglio far-lo non solo perchè è il giorno degli auguri a tutti noi del Corriere Romagna, da chi lo scrive, a chi lo sostiene, a chi lo pro-duce, a chi lo legge.

Il quadro oggi è nero, nerissimo. Non bisogna fermarsi a guardare il buio. Ci sono tante lucine che si stanno accenden-do. Una qua, una là, una a Forlì, una a Ravenna, una a Cesena, una a Imola, u-na a Rirnini, una a Faenza. Non so dire quando diventeranno una luce vera e propria ma di certo qualcosa si muove.

La crisi ci ha costretto a ragionare, e a stringere, su argomenti che sarebbero ri-masti temi da convegno per chissà quanti anni ancora. Aeroporti, sanità, traspor-ti, fiere, università, cultura, nonostante qualche inciampo e qualche botta di cam-panilismo, stanno viaggiando verso un'integrazione che parte dalla Roma-gna per potersi confrontare alla pari con Bologna e il resto della Regione.

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di politica buona anche per nani e ballerine, ma hanno soprattutto santificato il conformismo. Tutti uguali, professionisti nel saper di-re solo sì, assolutamente indiffe-renti alla realtà e al giudizio degli altri.

Non è difficile capire come e per-chè è nato il sentimento anti casta, sentimento che rischia di far sal-tare il banco della politica. A quel-la parte di classe dirigente che ha capito che deve riformarsi fin nel profondo vorrei indicare due prio-rità: la difesa della democrazia e

del pluralismo, e non perché ri-guarda anche noi come giornale, ma perché stiamo parlando dei fondamentali del vivere civile e la eliminazione delle macroscopiche diseguaglianze che ci sono anche da noi. Stringere quella forbice si può. Anche in tempo di crisi. Anzi, oggi più di ieri perchè agli indi-gnati delle piazze si stanno ag-giungendo gli indignati delle co-scienze. A tutti noi auguro un 2012 che sappia sorprenderci positiva-mente.

Maria Patrizia Lanzetti

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LA FATICA DI ESSERE OTTIMISTI

di Maria Patrizia Lanzetti

s ono, nonostante tutto, un'ottimista. Mi rendo conto che oggi è impegna-tivo dirlo. Negli ultimi anni, ma an-

che negli ultimi mesi, sono tante le cose che hanno cercato di fiaccarmi. L'elenco di ciò che non va è sotto gli occhi di tutti. La crisi economica che si sente anche nel-la nostra regione, il territorio sempre più sotto stress per inquinamento (dalle pol-veri sottili al cemento) e per mancanza di lungimiranza, la scuola tutta, dal nido all'università, che non è al centro di ogni attività politica come invece dovrebbe es-sere.

Potrei continuare all'infinito nella gia-culatoria delle doglianze. Non voglio far-lo non solo perchè è il giorno degli auguri a tutti noi del Corriere Romagna, da chi lo scrive, a chi lo sostiene, a chi lo pro-duce, a chi lo legge.

Il quadro oggi è nero, nerissimo. Non bisogna fermarsi a guardare il buio. Ci sono tante lucine che si stanno accenden-do. Una qua, una là, una a Forlì, una a Ravenna, una a Cesena, una a Imola, u-na a Rimini, una a Faenza. Non so dire quando diventeranno una luce vera e propria ma di certo qualcosa si muove.

La crisi ci ha costretto a ragionare, e a stringere, su argomenti che sarebbero ri-masti temi da convegno per chissà quanti anni ancora. Aeroporti, sanità, traspor-ti, fiere, università, cultura, nonostante qualche inciampo e qualche botta di cam-panilismo, stanno viaggiando verso un'integrazione che parte dalla Roma-gna per potersi confrontare alla pari con Bologna e il resto della Regione.

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c i sono le energie per tentare di vincere la sfida. Vedo tanti giovani, non solo di a-

nagrafe, che hanno coraggio e provano a uscire dal solco traccia-to.

Per questo sono ottimista. I ra-gazzi che vedo crescere nel mio me-stiere come nella vita politica lo-cale, che è decisamente più dina-mica di quella nazionale, sono più appassionati e rigorosi delle ulti-me generazioni. Gli anni ottanta, con l'epigono di fine millennio, non hanno solo prodotto una idea

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Quando a "finire nella rete" sono gli illeciti

Il somursodeIlanonAolfiera

press LIETE 31/12/2011

Quando a "finire nella rete" sono gli illeciti Intensificati i controlli sulla filiera ittica

Sanzionati pescatori di frodo e commercianti RAVENNA. Operazione "Octopus":

non è il nome di un nuovo capitolo di 007 ma dell'attività svolta dalla Ca-pitaneria di Porto per contrastare l'introduzione e la vendita illegale

del pescato sul territorio nazionale. In dieci giorni in tutta la regione sono state effettuate sanzioni per un valo-re di 140mila euro, di cui ben il 65% in provincia di Ravenna.

Dal 4 al 23 dicembre in-fatti sono stati intensifica-ti i controlli sulla filiera it-tica, con particolare atten-zione alle imbarcazioni da pesca, allevamenti ittici, punti di sbarco, mercati, ma anche magazzini e ri-storanti. I risultati dell'o-perazione, insieme al re-soconto annuale, sono sta-ti resi noti ieri mattina a Porto Corsini.

Un 2011 intenso quello della della Guardia Costie-ra ravennate che solo nell'operazione "Octo-pus" ha visto impiegati 25 militari al giorno per un totale di 832 controlli e 2,5 tonnellate di pesce seque-strato.

A Casal Borsetti un ra-vennate è stato sorpreso dopo che aveva pescato un quintale di sogliole sotto-misura senza alcun tipo di licenza. I pesci venivano poi rivenduti senza essere sottoposti a controlli sani-tari. L'uomo è stato arre-stato per aggressione, re-sistenza e oltraggio a pub-blico ufficiale.

Non è andata meglio a Lugo, dove al mercato rio-nale nessun esercente ha

Il neo comandante elogia i suoi uomini RAVENNA. Il Capitano

di Vascello Francesco Saverio Ferrara, comandante della Capitaneria di porto di Ravenna e direttore marittimo dell'Emilia Romagna, si è detto pienamente soddisfatto dell'operato del suo staff, «consapevole dell'assai delicato compito e dell'importanza del servizio assicurato alla popolazione sia in termini di soccorso marittimo che di incessante e puntale attività di vigilanza e polizia».

passato indenne i control-li. Sono stati emessi undi-ci verbali di accertamento di violazioni, tra cui la vendita di pesce "molva" spacciato per il più pregia-to baccalà, la vendita di prodotto congelato al po-sto di quello fresco e la vendita di tonno giallo al

posto di quello rosso. I controlli hanno coin-

volto anche alcuni risto-ranti di cucina orientale: anche in questo caso nes-suno degli otto esercizi i-spezionati (di cui cinque nel Ravennate) è risultato in regola, con violazioni che variano dal cattivo stato di conservazione al-la mancata tracciabilità degli alimenti. Due degli otto ristoranti etnici sono stati denunciati per frode. Nel corso dell'indagine gli uomini della Guardia co-stiera hanno accertato i-noltre l'immissione in commercio di un pesce di dubbia provenienza assi-milabile al pesce casta-gna.

Durante un blitz nottur-no sono stati invece fer-mati due pescherecci en-trati nel porto a luci spen-te per tentare di effettuare qualche "calata". Le navi pirata, incuranti delle normative vigenti e prive di segnalamento maritti-mo, sono state seguite at-traverso l'utilizzo di una telecamera a raggi infra-rossi e fermate.

Valentina Viola

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"ubliCor, wmanunkxSitan

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C :21Mit'ffie orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

Operazione e bilancio sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa (Foto M. Fiorentini)

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A sinistra

la sala

operativa,

al centro un

fotogramma

del video che

documenta

l'intervento

di una

motovedetta

contro pesca

non

autorizzata,

a destra le

sogliole

sequestrate

Quando a "finire nella rete" sono gli illeciti

Il somurso dellamongolfiera

press LIETE 31/12/2011

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Cro

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Una gukla per chimolefare sport.

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Premiato il Gruppo archeologico «Per l'insostituibile attività svolta al servizio della società regionale»

RAVENNA. In occasio-ne dell'anno europeo del volontariato, l'ufficio di presidenza dell'assem-blea legislativa della Re-gione Emilia Romagna, ha conferito all'associa-zione Gruppo ravennate archeologico (Gra) l'atte-stato di merito «per l'in-sostituibile attività svol-ta al servizio della socie-tà regionale».

«Ringraziamo il presi-dente dell'assemblea le- Sub all'opera a Classe

gislativa regionale, Mat-teo Richetti, per il presti-gioso conferimento -commenta il presidente Giovanni Fucci - che conclude un anno di grandi soddisfazioni de-gli associati, per le nu-merose e straordinarie attività esercitate, per i tanti apprezzamenti che continuano a pervenire. Desideriamo condivide-re questo prestigioso conferimento con chi ci

ha autorizzato e diretto per eseguire i lavori ar-cheologici, con chi ha contribuito economica-mente e con donazioni di materiali ed attrezzatu-re, con la stampa locale che ci ha dedicato oltre 28 articoli nel corso del 2011 ed hanno contribui-to a far conoscere le no-stre attività a migliaia di concittadini che spesso ci fanno visita nei can-tieri».

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PrMaloilGny2oarelleolog

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Una gukla per chimolefare sport.

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ISTITUTO ITALIANO "FERNANDO SANTI"

Impegno per gli immigrati, Maestri presidente «Personalità stimata per le qualità umane e l'attività a favore dei soggetti più deboli»

RAVENNA. È l'avvocato An-drea Maestri il nuovo presi-dente per la provincia di Ra-venna dell'Istituto Italiano "Fernando Santi" sede regio-nale Emilia Romagna, desi-gnato dall'assemblea dei soci della provincia di Ravenna.

Giovedì 29 dicembre il pre-sidente dell'Istituto Luciano Luciani, d'intesa con il Presi-dente del Comitato Scientifico dell'Istituto, Cècile Kyenge

Kashetu, hanno infatti confe-rito l'incarico di "responsabi-le della tutela giuridica delle comunità migranti" a Mae-stri. L'Istituto ha inteso con-ferire l'incarico ad una perso-nalità riconosciuta e stimata sia per le sue qualità umane e per il suo impegno a favore dei soggetti più deboli della socie-tà, sia per la sua professiona-lità in ambito giuridico. Mae-stri ha tenuto recentemente,

And rea Maestri

in qualità di coordinatore e do-cente principale, un corso presso la Casa delle Culture in materia di associazionismo di promozione sociale e legisla-zione inerente all'immigrazio-ne. Nella nuova veste di pre-sidente provinciale dell'Iifs-srer sarà impegnato in prima persona a livello locale, in am-bito culturale, sociale e politi-co per l'affermazione dei prin-cipi dell'associazione.

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Nuovi orari negli uffici decentrati delle ex circoscrizioni di città

RAVENNA. La amministrazione comunale fa sapere che a partire dalla seconda metà di gennaio nei tre uffici decentrati sarà istituito uno sportello anagrafico.

In questa prospettiva, da lunedì 2 gennaio 2012, cambieranno quindi gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali decentrati di via Maggiore, via Berlinguer e via Aquileia (ex Circoscrizioni Prima, Seconda e Terza).

Il nuovi orari saranno: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 12.30, martedì e giovedì dalle 8 alle 12.30 e dalle 14 alle 17, sabato chiuso.

Tale variazione rientra in un progetto di riorganizzazione che intende istituire uno sportello anagrafico - a partire come accennato dalla seconda metà del mese di gennaio prossimo - in ciascuno dei tre uffici decentrati della città, al fine di supportare l'attuale Anagrafe centrale e valorizzare l'attività delle sedi degli uffici decentrati, garantendo un'ampia apertura al pubblico del servizio anagrafico sul territorio.

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La Nuova Famiglia diventa hospice Spunta l'ipotesi di convertire

la casa nata peri malati di Aids RAVENNA. Proseguono gli incontri fra l'Ausl, lo Ior e

altri soggetti, fra cui l'Opera Santa Teresa, per valutare sia l'individuazione dell'area e delle strutture che do-vranno accogliere l'hospice per malati terminali, sia per monitorare i bisogni legati alle nuove povertà. «L'Opera non si tira indietro - afferma il direttore amministrativo Lorenzo Selmi -. Stiamo ragionando con l'Ausl sugli spa-zi. Ma non siamo interessati alla gestione dell'hospice, nella quale l'Ausl dovrà essere in primo piano».

Sarebbe anche stata sollevata l'ipotesi di con-vertire l'attuale casa di accoglienza "Nuova Fa-miglia" situata a Borgo Montone - fondata undici anni fa e voluta dall'allo-ra direttore dell'Opera monsignor Matteo Sola-roli, aiutato dai sindaci Pier Paolo D'Attorre e Vidmer Mercatali, per dare una casa ai pazienti affetti dall'Aids (in di-versi casi, rifiutati dalle stesse famiglie) - nell'ho-spice, motivato dal pre-sunto calo della "doman-da" dovuta alla supposta diminuzione dei casi di sieropositività.

Attualmente, nella Nuova Famiglia vivono 11 persone, in prevalenza uomini: potrebbe ospi-tarne fino a 18, ma la complessità della situa-zione personale di alcuni pazienti (in alcuni casi colpiti anche da altre ma-lattie) richiede un'atten-zione particolare e impe-gna le energie del perso-nale socio-sanitario che si occupa della casa, ge-stita dalle Piccole suore dell'Istituto Sacra Fami-glia di Castelletto.

Secondo fonti qualifi-cate, sarebbe stata presa in seria considerazione la possibilità di trasferi-re gli ospiti sieropositivi in un'altra struttura dell'Opera, e di trasfor-mare la casa di Borgo Montone in un "primo hospice" la cui realizza-zione è prevista nel 2012.

Il calo dei malati di Aids è, tuttavia, una me-ra congettura e una spe-ranza. Sono 1.493 gli uo-mini e le donne in carico alla divisione Malattie infettive dell'ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, con 67 nuove diagnosi di Aids da gen-naio al 30 novembre 2011. Il bacino della sieroposi-tività è molto più ampio. «Il servizio sarà garanti-to e tutelato, i ragazzi che sono ospiti della Nuova Famiglia stiano tran-quilli - assicura Selmi Confermo che ci sono stati più incontri con l'Ausl. Come Opera San-ta Teresa, abbiamo inco-raggiato i nostri interlo-cutori a prendere in esa-me anche l'idea di una nuova costruzione».

Simone Ortolani

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RAVENNA. "Sport per tutti" è la guida agli im-pianti e alle società sportive del territorio raven-nate. Un libro ideato dall'amministrazione comu-nale per catalogare dati che interessano gli spor-tivi e non.

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Una guida per chi vuole fare sport Strutture, società, eventi catalogati in un nuovo vademecum

pei di beach soccer, una prova della Gazzetta Run, il Giro delle pesche netta-rine, una tappa del Giro d'Italia, la Forlì-Ravenna e la maratona internazio-nale di Ravenna e la Festa dello Sport di febbraio scorso.

Quest'ultima occupa un'intera sezione perché mette in risalto gli atleti premiati in quell'occasio-ne con relativo curricu-lum. La guida presentata ieri sarà pubblicata dopo le feste e distribuita nelle biblioteche, al Coni e nelle Federazioni, ma sarà frui-bile a tutti on line sul sito del Comune.

«L'idea di pubblicarla è partita da una riflessione sul 2011 - spiega Noemi Piolanti, capo area dello sport al suo ultimo giorno di lavoro prima della pen-sione -. E' stato un anno sportivamente parlando eccezionale per la città, perciò abbiamo creduto che meritasse di lasciare una traccia di sè. Spero che questa sia la prima di una serie di pubblicazioni di un almanacco inerente agli impianti e alla pratica sportiva. Si tratta di una documentazione che cura una lacuna di informazio-ni sulle potenzialità e la gestione delle strutture del territorio. I dati raccol-ti si basano su un censi-mento sportivo di qualche anno fa e sulla collabora-zione del Coni. Una volta edito ci farebbe piacere ri-cevere eventuali segnala-

zioni di inesattezze e ma-nifestazione di altre asso-ciazioni esistenti ma di cui non ne siamo a cono-scenza in un'ottica di si-nergia che possa rendere questo libro perfetto».

Un lavoro che ha la fun-zione di promuovere la cultura sportiva in un'e-spressione trasversale, ovvero che riguarda l'ago-nismo, la promozione del-la città, il fair-play, la sa-lute e l'educazione civica. «Gli impianti censiti sono 436, oltre la metà sono co-munali - afferma Piolanti -114 di privati e i restanti di altri enti pubblici. Le so-cietà sono 254, di cui 186 ri-conosciute dal Coni, che interessano 51 federazio-ni».

Ravenna abbraccia tan-tissime discipline ed è una città che dedica attenzio-ne allo sport. «La nostra città con questo libro ren-de merito ad una realtà po-sitiva - rafforza il concetto l'assessore allo Sport, Gui-do Guerrieri -. Lo sport è fondamentale per la cre-scita della società e Ra-venna da anni è all'avan-guardia. C'è anche una corretta diffusione a livel-lo giovanile, c'è chi lo pra-tica autonomamente sen-za essere iscritto ad asso-ciazioni, non solo dal pros-simo anno avremo anche una nuova pratica, quella del cricket. Infatti una squadra locale composta da cingalesi parteciperà al campionato di s

Frances

Una raccolta che non si occupa solo di elencare le strutture (divise secondo le dieci circoscrizioni e da chi sono gestite) e le asso-ciazioni (presentate con

numeri di recapito, indi-rizzi ed e-mail), ma anche i grandi eventi realizzati e promossi dal Comune, co-me i mondiali e la tappa di qualificazione agli Euro-

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Anche i saldi saranno al risparmio Previsioni tiepide dei commercianti

dopo vendite di Natale disastrose di Roberto Artioli

RAVENNA. Nei giorni imme- mento dei saldi imminenti. Le diatamente successivi al Nata- risposte dei commercianti mo-le, Confcommercio ha effet- strano una forte difficoltà do-tuato un sondaggio sull'anda- po un Natale disastroso.

E' emerso che il 45,4% degli intervistati prevede una diminuzione delle vendite per i saldi (inizie-ranno il 5 gennaio) ri-spetto all'anno scorso. Per il 18,2% gli affari sa-ranno stabili e per il 36,4% ci sarà un aumen-to. I dati fanno segnare un preoccupante peggio-ramento rispetto al 2010, quando, nel corso di un'a-naloga indagine, chi si a-spettava una flessione dei saldi era appena il 22% e gli ottimisti erano al 33%. Segno dei tempi, e di un portafoglio che nel 2011, anche per le fami-glie ravennati, si è sem-pre più alleggerito.

Le previsioni non sono rosee nemmeno sulle a-spettative di spesa. Ri-spetto all'anno scorso la situazione è completa-

mente cambiata. Il 16,5% degli intervistati si aspet-ta una spesa tra i 15 e i 30 euro (nel 2010 era 1'11% a fare questa previsione), il 46% attende una spesa tra 30 e 80 euro (nel 2010 era il 56%), mentre il 27,5% prevede una spesa tra gli 80 e i 120 euro (nel 2010 era il 33%).

L'indagine evidenzia anche una previsione ne-

gativa per la vendita dei prodotti di marca: solo il 27,2% del totale, quando nel 2010 era stato stimato il 45%. Secondo gli inter-vistati la parte del leone la faranno i beni utili con il 47% del totale.

Emblematiche le rispo-ste sull'andamento delle vendite per il Natale: per nessun commerciante so-no andate bene o sono

state soddisfacenti. Il 45,5% ha registrato un calo e il 9% un forte calo. Per il 45,5% sono invece state stabili.

«Siamo in una fase cri-tica - commenta il presi-dente di Confcommercio Ravenna, Graziano Pa-renti -. Nel nostro terri-torio la grande distribu-zione assorbe il 60% del mercato mentre al com-

mercio al dettaglio rima-ne solo il 40%. Da anni stiamo denunciando che le politiche adottate a-vrebbero portato a un collasso dei negozi. Oggi, ogni giorno chiudono due attività, in futuro for-se sarà peggio».

Per Parenti a questo punto è difficile invertire la rotta: «Non è che pos-siamo togliere metri qua-

drati a chi ha già aperto esercizi della grande di-stribuzione. Bisognereb-be, però, tornare a seder-ci ad un tavolo per ripen-sare ai piani del commer-cio. Si è dato troppo spa-zio alle liberalizzazioni che hanno favorito i grandi gruppi».

Riguardo all'andamen-to dei saldi, Parenti è in linea con le previsioni de-gli intervistati: «L'espe-rienza mi dice che rara-mente i commercianti sbagliano nelle previsio-ni di questo periodo. Sia-mo di fronte a un cauto scaramantico ottimismo. Ad incidere è anche la crisi, ma credo che a Ra-venna non ci sia una si-tuazione drammatica co-me in altre realtà dove ci sono state chiusure di grandi fabbriche o azien-de. In questo momento le famiglie frenano gli ac-quisti soprattutto per l'incertezza permanente. C'è paura per il futuro».

A sinistra

il presidente

di Confcom-

mercio

Ravenna

Graziano

Parenti,

al centro

shopping

per i saldi

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C tIlltUrriffi e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

p.nAotto 180

Il "Salva Italia" introduce aumenti su benzina e diesel Ad inizio 2012 attesi dalla Regione nuovi rincari

Il sindacato propone l'eliminazione del vincolo di esclusiva anche per gli impianti con marchio

Sopra un benzinaio,

a destra la tabella illustra

imposte e ricavi per 50

euro di carburante

~E E',WZ,~0 EWIC D ZEi\",-,',NA

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press LIETE 31/12/2011

Caro-carburanti. Intervento della Faib sulla situazione delle pompe di rifornimento

«Di 50 euro a noi ne resta 1,43» I benzinai contro i rincari: «Penalizzati come i consumatori»

RAVENNA. Su 50 euro di benzina meno di 1,50 vanno a finire nelle ta-sche dei benzinai. A so-stenerlo sono gli aderen-ti alla Faib della provin-cia di Ravenna (Confe-sercenti) che si scagliano contro le scelte del Go-verno: «Da sempre il car-burante è il bancomat dello Stato: quando non si sa dove prendere i sol-di, si applicano nuove tasse alla benzina».

I benzinai spiegano che la manovra Salva Italia ha introdotto un aumen-

to di 10 centesimi sulla benzina e di 13,6 sul ga-solio. «Poi - dicono - all'i-nizio del 2012 l'oro nero aumenterà nuovamente per i rincari applicati a livello regionale». I ben-zinai si fanno poi i conti in tasca: «Ogni 50 euro di pieno, infatti, 20,46 euro sono di accise e 6,20 di I-va. A questo vanno ag-giunti i costi del prodot-to: il 37% del totale (poco meno di 19 euro) vanno a coprire le spese della ma-teria prima, della raffi-nazione, dello stoccaggio e del trasporto. Se il ri-cavo complessivo lordo è di 3,22 euro, quello del ge-

store si assottiglia a 1,43 euro: meno del 3 %».

Gli operatori segnala-no che dall'inizio del 2011 l'aumento medio delle accise è stato quasi del 30%, frutto di quattro di-versi ritocchi.

Secondo la Faib la so-luzione per abbassare i prezzi non è nelle libera-lizzazioni: «La soluzione non sta nell'aumentare i punti vendita o nel favo-rire la grande distribu-zione, ma nell'interveni-re su una rete di distri-buzione vecchia. In tal senso noi abbiamo pre-sentato una proposta precisa, parzialmente ac-

colta e poi sparita nel "salva Italia".

Il riferimento è all'eli-minazione del vincolo di esclusiva nell'acquisto dei carburanti anche per gli impianti con mar-chio, e non solo per le pompe bianche. I gestori hanno sottolineato che il superamento del vincolo è l'unico in grado di con-sentire di competere con le pompe bianche e la grande distribuzione e quindi garantire la so-pravvivenza economica delle gestioni.

Pagina 7 Crona. Raverna

Anche i saldi saranno al risparmio

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C IttítiiIiiffie orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

Il neocostituito Tavolo

press LIETE 31/12/2011

Un tavolo per la mediazione RAVENNA. Si è inse-

diato alla Camera di commercio il Tavolo di consultazione per la pro-mozione della mediazio-ne - conciliazione, com-posto dai presidenti provinciali degli Ordi-ni degli av-vocati, dei dottori commercia-listi, dei no-tai e da un rappresen-tante per settore del-le associa-zioni di ca-tegoria e dei consumatori.

Il coordinamento è sta-to affidato al presidente del Tribunale, Bruno Gi-lotta, con il cui contribu-to un anno fa l'ente ca-merale e il Tribunale di Ravenna hanno stipula-to un accordo per la spe-rimentazione e la regola-mentazione della media-zione delegata. L'obietti-vo è individuare strate-gie comuni per diffonde-re la cultura e la cono-scenza della mediazione, unitamente alle opportu-nità che questo strumen-to di giustizia alternati-va può offrire ad impre-

se e consumatori. Ha introdotto i lavori il

presidente della Camera di commercio Gianfran-co Bessi che, sottoli-neando come l'ente sia

impegnato da oltre un decennio nella pro-mozione della me-diazione e degli altri strumenti di giustizia alternativa, ha auspica-to che l'atti-vità del ta-volo appe-na insedia-

to possa contribuire alla promozione della cono-scenza e del ricorso alla mediazione.

Erano presenti all'in-contro, oltre al presiden-te del Tribunale Bruno Gilotta, il presidente del Consiglio notarile, Al-berto Fazi; il presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e ragio-nieri, Gianluca Bandini; le rappresentanti rispet-tivamente delle associa-zioni degli artigiani, Ve-ronica Fontana, degli in-dustriali, Laura Gorini e dei consumatori, Gio-vanna Spreti.

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C Itt/Mitffi e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

press LIETE 31/12/2011

Eventi e personaggi dell'anno in 21 flash Da Rossella Urru al calcioscommesse, il meglio e il peggio di 365 giorni di cronaca A come Affi Augustin. E' il ragazzo i-

voriano di 22 anni morto dopo aver sal-vato due bambini dall'annegamento a Li-do di Classe l'estate scorsa (pochi giorni dopo la stessa sorte toccò al 28enne mi-lanese Marco Colombaioni). Ci sono cen-to motivi per cui il povero Augustin do-vrebbe essere considerato simbolicamen-te il ravennate dell'anno. Uno di questi è che è uno straniero, un immigrato, un e-xtracomunitario, insomma un negro, e storie come queste aiutano l'integrazione più di mille parole perché ci ricordano - al netto della propaganda in camicia verde e dell'odio - che gli "altri" sono uomini. Co-me noi e, a volte, anche meglio di noi.

B come Buffone Giorgio. La foto dell'an-no è forse quella che lo immortala mentre esce dalla sede del Ravenna tra due ali di poliziotti. Negli occhi stupiti e malinconici di Buffone ci si legge un po' di tutto: ver-gogna, sorpresa, forse pentimento, ma quella foto rappresenta anche italica fur-bizia, passioni sfiorite e simboli traditi. E-ra triste Buffone, ma soprattutto solitario e finale. Come il calcio a Ravenna.

C come Cmc Volley. La cavalcata trionfale della pallavolo ravennate verso la promozione è stata la pagina più bella del 2011. La ricetta? Classica: prendi una dirigenza seria e capace, uno sponsor che ci mette i soldi e una città che contrac-cambia con passione riempiendo il palaz-zetto. Si chiama sport, è quella cosa mol-to inglese fatta di regole e non di soffia-te.

D come Direttore Classense. Mentre l'Italia sfratta la politica per i tecnici, Ra-venna sfratta i tecnici per la politica, o almeno ci prova. Salvo poi riempire i tea-tri per spiegare al popolo cosa è la cul-tura. Se fosse una traccia per il Rasi sa-rebbe la "danza dei contrari".

E come etnico. Per la serie "Dada li tur-chi" riecco la menata sul menu etnico, quest'anno riproposta da Nicola Grandi, che si prende la palma d'oro per la po-lemica meno necessaria del 2011. Anche perché Grandi la tira fuori proprio nei giorni in cui un nazista di Pistoia uccide due senegalesi per divertimento a Firen-ze, e in quel bel clima da Natale a Norim-berga lui se ne esce con la storia che non bisogna dare quella specie di cous cous ai bimbi dell'asilo per preservare la loro i-dentità culturale. Ci sono giorni a Raven-na in cui Borghezio sembra Ezra Pound.

F come Figli del sole. E' il nome del bagno di Cervia dove si gestivano, secon-do la procura di Cremona, risultati taroc-chi di mezza serie B e forse di A grazie a conoscenze vere o millantate in quel cir-co che qualcuno chiama calcio. Tra i soci anche Santoni e Doni, giocatore specia-lizzato in miracoli: come portare l'Ata-lanta in serie A e far diventare garantisti la Lega e Vittorio Feltri. Pare che anche il torneo di racchettoni del bagno l'abbia vinto Doni battendo in finale tale Gerva-soni, l'ha confessato un cinese che faceva massaggi in spiaggia. Era di Singapore.

G come Grillini e come Giannantonio (Mingozzi). Sono gli unici due veri vincitori delle elezioni amministrative. I primi fanno il botto raccogliendo lo scontento a sinistra,

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1Cópri.ere

di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

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soprattutto tra i giovani, il Pri invece tiene botta alla grande grazie all'inossidabile Min-gozzi che quest'anno si è fatto qualcosa come 137 manifestazioni per l'Unità d'Italia.

H come Hotel. A Ravenna ultimamen-te pare sia sempre più difficile trovarne uno. Mentre aumentano le "strutture ri-cettive a basso costo" ma di lusso. Una vera rarità, roba da intenditori. Per co-modità li chiameremo Hostelli. Ecco: al-lora H come Hostello Galletti Habbiosi. (H)a due passi dal centro.

I come Idem Josepha. Con l'ennesima qualificazione parteciperà alla sua otta-va olimpiade. Una in più di Galeazzi. Questa volta, però, meriterebbe di andar-ci come portabandiera.

L come Ladro italiano. Inutile ricor-dare il suo vero nome, ma è quel 44enne che è andato a rubare nella casa di due albanesi ed è stato arrestato la notte di Natale dalla polizia. Anche storie come queste aiutano l'integrazione. Grazie.

M come Monti. In Italia è sinonimo di Mario, decreto salva Italia, a Ravenna di assessore Martina Monti. L'unico assesso-re che si ricordi di cui si è saputo qualcosa solo il giorno dell'investitura (in Munici-pio) e in quello dell'investimento (in via Pascoli). Lo chiamavano rinnovamento.

N come Nuova Pansac o come Vinyls e come tutti quei lavoratori presi in giro da imprenditori che non sanno più nemme-no cosa producano le loro fabbriche, ma sanno solo dove conviene andare ad a-prirne di nuove per pagare meno tasse e stipendi da fame. Ieri l'ultimo schiaffo: il licenziamento (via fax!) per le oltre 200 operaie Omsa. Ma non chiamateli im-prenditori in crisi, questi sono solo fi-nanzieri in ottima salute.

O come Ouidad Bakkali, l'assessore alla cultura. Di lei, invece, si è saputo qualcosa solo il giorno dell'investitura.

P come Post. In meno di dodici mesi la dialettica politica e culturale a Ravenna si è spostata dalla carta stampata ai so-cial network, dove ormai è tutto un fio-rire di post (che sarebbero i commenti) o di mail inviate ai siti. I motivi sono due. Il primo è comprensibile: l'immediatezza, il secondo è inquietante: l'anonimato. Gli intellettuali a Ravenna o hanno il passa-montagna o hanno famiglia.

Q come Quei dementi con bomboletta spray che continuano a scrivere insulti sul murales dedicato ad Arrigo Boldrini e Che Guevara. A Ravenna la mamma degli stupidi a volte fa parti plurigemellari.

R come Rossella Urru. La ferita più

Errane: «I punti fermi per un 2012 più giusto» RAVENNA. Riportiamo il corsivo del presidente della Regione Vasco Errani. «Cosa

dobbiamo augurarci, cosa deve aspettarsi la comunità dell'Emilia Romagna nell'anno che sta per aprirsi? Siamo in un momento davvero molto difficile, per noi e per il Paese. E le previsioni economiche per 112012 non sono positive. Siamo ancora lontani dal poter accantonare una crisi strutturale, in Italia a lungo negata da precedenti responsabili delle nostre finanze ed affrontata solo ora per impulso del presidente Napolitano. Si tratta di uno scenario inedito, diverso da tutti quelli affrontati nei decenni scorsi, che comporta sacrifici per tanti e richiede scelte per la crescita. Acqua, cibo, ambiente, clima: dobbiamo tornare a necessità sostanziali, togliendo potere ad una finanza immateriale che ha prodotto diseguaglianze e disastri. Guardiamo quindi al lavoro, al welfare, allo sviluppo sostenibile, alla difesa del territorio, innovazione e ricerca, sostegno alla for-mazione, a famiglie e imprese: sono politiche alla base del Patto per la crescita in-telligente, sostenibile e inclusiva siglato poche settimane fa, con tutte le forze econo-miche, istituzionali e sociali dell'Emilia Romagna. Dobbiamo lavorare per rendere più giusta la vita delle persone, per dare occupazione ai giovani e alle donne, vera emer-genza, così come per evitare che persone di 50 anni vengano definitivamente espulse dal mercato del lavoro. Perché sia fermamente difeso il criterio di servizi sanitari e sociali per tutti, per garantire la tenuta sociale soprattutto in un momento così difficile, con un'immigrazione destinata a crescere, con la necessità di una nuova economia sociale. Siamo impegnati in questo, mettendo al centro i nostri valori: la persona, la famiglia, la solidarietà, la comunità. Lo spirito di comunità, forte in Emilia Romagna, deve essere difeso e rilanciato nelle condizioni nuove, perché penso che sia la chiave migliore per un futuro di qualità. E' questo l'augurio che mi sento di fare a tutti per l'anno nuovo: che il 2012 ci faccia crescere nel sapere, nel lavoro, nella coesione sociale».

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C :21Mit'ffl e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

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drammatica del 2011. E' angosciante sa-perne poco ed è ancora più frustrante a-vere la consapevolezza di non poter far nulla. Sarebbe bello avere anche lei tra i nostri concittadini onorari, ma soprat-tutto sarebbe ancor più bello averla pre-sto a casa per raccontarci questo suo Na-tale nel deserto.

S come Sergio Aletti. E' l'uomo simbo-lo di questa città nel 2011, ma fare satira su di lui sarebbe come sparare sulla croce (giallo)rossa e non si saprebbe nemmeno da dove cominciare a infierire. Basta for-se un dato di fatto, che è poi il dato di par-tenza: un ex tifoso del Cesena è riuscito a comprarsi il Ravenna Calcio. Un'impresa del genere, a ben pensarci, potrebbe riu-scire solo a due categorie: i pazzi e i truf-fatori. Ma lui non fa parte di nessuna di queste: lui fa parte della categoria italia-no medio. Aletti non è il simbolo di una presa in giro fraudolenta, quello era Giu-seppe Romano. Aletti, 10 anni dopo, è qualcosa di più grave e meno serio: è il simbolo di una città che sta perdendo gli anticorpi della sua coscienza civile. Una città che non sa più reagire.

T come Tende per gli immigrati, quel-le piazzate vicino alla discarica di Hera alle Bassette per problemi di "vicinato". Se fosse un film sarebbe Il the senza zuc-chero nel deserto. Ma non è un film. E' tut-to vero. Quella scelta non è solo figlia di una esigenza logistica, ma è anche l'in-conscia vittoria delle nostre paure sul no-stro futuro. Eravamo un'isola felice, ora siamo diventati una grande isola ecolo-gica, forse la migliore d'Italia, sicura-

mente la più efficiente. I maghrebini stanno alle Bassette, l'umido sopra i resti archeologici romani, il vetro lontano da spiaggia e stazione. E i politici? Nella campana verde, quella del riciclo.

U come Unità d'Italia. L'anno del 150e-simo si è appena concluso con la bellezza di 137 manifestazioni di ogni genere alla presenza di 30mila ravennati. Meglio di noi, secondo il Sole 24 ore, solo Trento e Trieste.

V come Verucchi. Il vescovo di Raven-na e Cervia, che è indagato per malver-sazione dalla procura di Ravenna per il ca-so Galletti Abbiosi, va a una cena di Lista per Ravenna (ma questo non è reato) e di-chiara: «Servono sobrietà e solidarietà». Servirebbero anche i 5 miliardi di euro dall'Ici che la Chiesa non paga più (con o senza tecnici). Non lo dico io, lo dice il ve-scovo emerito di Ivrea. Con quei soldi po-tremmo anche fare a meno della sobrietà.

Z come Zoosafari. Finalmente anche a Ravenna avremo uno zoosafari. Colman-do così un vuoto importante e venendo in-contro alle richieste pressanti dei raven-nati che da anni lo invocano insieme alla Nuova E45 e a più treni per Bologna. Sor-gerà più o meno tra il Katun e tre bulgare in vendita sulla statale, dove potremo por-tare i nostri figli in gita a vedere uno struzzo depresso e un rinoceronte al 41 bis, proprio come nei Paesi più civili del mondo. Che tu sia gazzella o leone l'im-portante non sarà più correre, ma sorri-dere. Ai flash dei turisti in infradito.

Buon anno a tutti. Anche agli struzzi.

di Carmelo Domini

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C :21Mit'ffl e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

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GLI AUGURI DEL SINDACO mm~s,

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c arissimi ravennati, il 2011 è stato un an-no difficile per il no-

stro Paese e per la nostra co-munità a causa di una crisi economica pesante che ha colpito duramente famiglie e imprese. Il Capodanno è l'occasione per fare bilanci ma anche per mettere infila i buoni propositi per l'anno che verrà. Per quel che ri-guarda l'Amministrazione

mi impegno, per il 2012, a mettere in campo azioni per sostenere lo sviluppo econo-mico e sociale della nostra comunità, per rimettere in moto l'economia, per creare nuove opportunità di inve-stimenti, per continuare a dare una mano a chi ha più bisogno e alle famiglie in difficoltà. In una delle ulti-me sedute del consiglio co-munale di quest'anno sono

stati approvati tre bandi per erogare un contributo una tantum ai disoccupati per colpa della crisi, per for-nire un sostegno a quelle imprese che fanno nuove as-sunzioni, dare una mano alle famiglie che vogliono far praticare ai figli un'at-tività sportiva. Mi impegno a mantenere i servizi, le scuole, i servizi sociali e per gli anziani e a dare risposte

il più possibile efficaci ai bi-sogni dei cittadini. So che voi ravennati farete altret-tanto e che saprete reagire alla crisi rimboccandovi le maniche e facendo quei sa-crifici che tutti, in questo momento, siamo chiamati a fare. Carissimi ravennati tanti auguri a tutti: anche il 2012 sarà un anno difficile, ma se restiamo uniti possia-mo farcela.

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delbumoin21 flash

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C 2Ittiit'ffi e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

RIOLO TERME. Con il 31 dicembre si chiude l'avventura del Parco della vena del gesso. In questa data, infatti, l'a-rea protetta istituita ap-pena tre anni fa, per co-me la si conosce oggi, non ci sarà più. Non spa-rirà comunque dalle cartine geografiche. Quello che verrà stra-volto sarà il suo assetto organizzativo e gestio-nale. Una decisione pre-sa dalla Regione a segui-to del provvedimento governativo "Millepro-roghe" del 2010 in cui si imponeva la cancella-zione dei consorzi di ge-stione dei parchi.

Cinque macro aree. L'assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda, ha portato all'ap-provazione dell'assem-blea bolognese un dise-gno di riordino che per-mette «una gestione ba-sata su cinque macro a-ree con esigenze di tu-tela e caratteristiche o-mogenee». Tra queste vi è anche quella che inte-ressa la Vena del gesso che è stata chiamata Ro-magna. In essa vi è un

Eugenio Fusignani

pressLIFIE 31/12/2011

s. ono rappresentati solo parco regionale, quelli della Vena del gesso ap i Comuni. Vi è poi un punto, 3 riserve natura comitato esecutivo, do-li, 25 siti di rete natura ve siedono i rappresen-un paesaggio protetto. I tanti individuati dalle tutto all'interno di quat comunità oltre ai presi-tro province (Bologna denti delle province o lo- Ferrara, Ravenna e Ri ro assessori delegati e il mini) e di sei comuni. presidente. Infine sono

L'organizzazione ope previsti organi proposi-

rativa. Ogni macro aree. tivi e consultivi come le

avrà un ente gestore consulte del parco e il

cui partecipano i Comu comitato per la promo-ni il cui territorio è in zione della macro area. cluso nel perimetro de «Per supportare la valo- parco, anche solo par rizzazione dei territori e

zialmente, e le provinc€ lo sviluppo dei sistemi interessate. Gli organ turistici e dei prodotti

tipici - affermano dalla di governo dell'ente, ve ro nodo polemico di tut Regione - saranno resi ta la vicenda, sono le co obbligatori gli accordi

a munità del parco. Qugro ambientali, per consentire anche agli a-gricoltori di vivere il territorio del parco».

La posizione del presi-dente Fusignani. «Que- sta legge, pur migliora-ta, resta comunque una legge che non è in linea con le aspettative, allon-tanando, e di molto, il Parco dai territori». Questo è il commento di Eugenio Fusignani, pre-sidente uscente del par-co. «Salvo sporadici am-ministratori regionali -

aggiunge ancora - que-sta legge scontenta pra-ticamente tutti. Dagli a-gricoltori agli ambien-talisti tutti i portatori di interesse hanno dichia-rato la loro totale insod-disfazione sul progetto di riforma». «Adesso -continua - verrà nomi-nato un liquidatore che in questa fase di transi-zione traghetterà il Par-co verso la sua nuova conformazione. Speria-mo - si auspica Fusigna-ni - che almeno questa persona possa essere del territorio al fine di per-mettere una continuità operativa. Altrimenti se anche questa figura do-vesse venire da "fuori" sarebbe una ulteriore attestazione della lonta-

nanza tra parco e terri-torio, e quindi tra legge di riordino e reali esi-genze».

E quella della Lega Nord. Totalmente con-traria è la Lega nord. «È particolarmente grave -affermano dal Carroc-cio - che questa riorga-nizzazione espropri ed umili le autonomie loca-li. Inoltre grave è anche il fatto che nella comu-nità del parco non par-teciperanno i rappre-sentanti delle associa-zioni ambientaliste, a-gricole e produttive, le associazioni venatorie e della pesca, le Pro Loco ed i fornitori di servizi turistici presenti all'in-terno del Parco».

Riccardo Isola

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Vena del gesso, la Regione stravolge l'assetto organizzativo e gestionale

Parco, cambia tutto Monta la protesta: «In tanti siamo scontenti»

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C Itt.tiittA• orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

BI LANCIO E LAVORI

In tre anni investiti circa 1.3 milioni di euro RIOLO TERME. Oltre

1,3 milioni di euro, de-cine e decine di inter-venti in infrastrutture, accordi, convenzioni e finanziamenti intercet-tati (Asse 4 Psr, Life Gypsum). Questo è in sostanza il bilancio dell'attività triennale del Parco della vena del gesso. Interventi e ri-sorse che non hanno in-teressato solamente gli aspetti legati alla con-servazione del territo-

rio ma anche investi-menti dedicati alla qua-lificazione, potenzia-mento ed arricchimen-to dell'area. Dalla tabel-lazione alla cartelloni-stica stradale, dalla rea-lizzazione di due par-cheggi a Monte Mauro alla creazione di aree per pic-nic. Ed ancora dagli interventi di con-servazione (starna, ulu-lone e grotte) si è arri-vati fino alla messa in sicurezza dei percorsi e-

scursionistici presenti, passando per l'allesti-mento delle "Porte d'ac-cesso al parco" fino ad arrivare all'animazione del territorio attraverso iniziative sponsorizzate dal parco e feste tema-tiche. «Il tutto - viene sottolineato - promuo-vendo un positivo, con-tinuo e proficuo rappor-to tra parco e i comuni del territorio oltre agli stessi portatori di inte-resse presenti».

press LIETE 31/12/2011

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press LIETE 31/12/2011 C(5ffiere

di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

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«Inaccettabile il comportamento del Gruppo, ritirare i licenziamenti» Duro intervento di Filctem, Femca e Uilta: «La proprietà ha agito sotto banco e messo tutti di fronte al fatto compiuto»

FAENZA. «Sconcertante e scellerato è apparso scoprire che la proprietà ha aperto la procedura per i licenziamenti collettivi del sito di Faenza». E' quanto affermano le segre-terie nazionali di Filctem-C-gil, Femca-Cisl e Uilta-Uil all'indomani del provvedi-mento adottato dal gruppo Golden Lady e in seguito alla marea di proteste già espres-se dai sindacati in sede locale. «A fronte di una ancora labile prospettiva, dell'impegno di

tutte le istituzioni e delle or-ganizzazioni sindacali, nono-stante la dichiarata volontà di lavorare concretamente per le soluzioni occupaziona-li, la scelta di Nerino Grassi è stata ancora una volta quella di sottrarsi al confronto e ad ogni responsabilità, preoccu-pandosi esclusivamente di ta-gliare il cordone ombelicale con lavoratrici e lavoratori -viene sottolineato -. Ritenia-mo inaccettabile il comporta-mento del Gruppo, irrispetto-

so di tutti gli interlocutori in-teressati, e chiediamo che il procedimento sia ritirato per consentire una dignitosa con-clusione della vertenza». Alle segreterie nazionali di Fil-ctem, Femca e Uilta «spiace profondamente constatare che in sprezzo alla responsa-bilità fin'ora dimostrata dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori tutti, la proprietà abbia ritenuto utile agire sot-to banco e mettere tutti di fronte al fatto compiuto; spia-

ce soprattutto che Nerino Grassi, che produce ancora in molti stabilimenti del nostro Paese, abbia dimostrato di non tenere nessun conto quel valore del lavoro che ha fino ad ora fatto la sua fortuna». La proprietà ha lavorato, ne-gli anni scorsi, ad una riorga-nizzazione del Gruppo che ha comportato l'apertura all'e-stero di alcuni stabilimenti e la dismissione progressiva di più siti produttivi in Italia tra i quali l'Omsa.

Manifestazione delle lavoratrici Omsa

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C Itt.tiitffi v orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

press LIETE 31/12/2011

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Oltre 890.000 euro alle famiglie in difficoltà Contributi per acquistare generi alimentari, per pagare bollette, ticket sanitari, rette di case protette

LUGO. Nel 2011 i Comuni dell'Unio-ne, attraverso il servizio sociale e so-cio-sanitario, hanno destinato 890.000 euro in aiuto delle famiglie in diffi-coltà. Prioritari gli interventi desti-nati alle famiglie con bambini e a quelle dove è presente un unico ge-nitore.

Prodotti alimentari e bollette. Della somma complessiva 330.000 euro sono stati assegnati per interventi destina-ti prevalentemente all'acquisto di ge-neri alimentari e a sostenere il paga-mento delle utenze, per un totale di 966 famiglie. Oltre 102.000 euro sono andati a corrispondere piccoli com-pensi a fronte di inserimenti lavora-tivi di persone svantaggiate (comples-sivamente 105 persone).

Ticket sanitari. Altri 12.500 euro so-no invece stati destinati quale contri-buto ai ticket sanitari per persone in-digenti (prevalentemente bambini e anziani), mentre circa 10.000 euro so-no stati investiti per buoni spesa ad integrazione degli interventi coordi-nati con il Banco alimentare, il Centro di solidarietà e le Caritas del territo-rio. E questo in affiancamento a quan-to distribuito con i pacchi viveri da parte delle associazioni, consentendo l'acquisto di prodotti freschi (latte, verdura, carne e alimenti per bambi-ni).

Rette per gli anziani. Una cifra pari a 204.000 euro è stata destinata a par-ziale pagamento delle rette di casa protetta e Rsa per anziani privi di red-dito e di sostegno familiare mentre 108.000 euro hanno riguardato il fondo a disposizione dei lavoratori colpiti dalla crisi economica e privi di am-mortizzatori sociali. Ancora: 94.877

euro a beneficio di 900 residenti nel territorio dell'Unione individuati con il bando pubblico per il sostegno al reddito familiare per i contribuenti Ir-pef; e 60.000 euro al parziale rimborso del pagamento della tariffa rifiuti per le famiglie al di sotto del reddito mi-nimo stabilito da un apposito regola-mento.

Bonus gas ed energia. A questi in- terventi, finanziati direttamente dai Comuni, si aggiungono i provvedi-menti sostenuti da altri enti quali lo Stato, la Regione e la Provincia: 1.025 utenti hanno usufruito del Bonus gas e 967 del Bonus energia, 101 hanno ri-cevuto contributi per la manutenzio-ne degli impianti di riscaldamento e a 196 famiglie è stato erogato l'assegno di nucleo e di maternità. La mole degli interventi programmati, per accom-pagnare e sostenere le famiglie in dif-ficoltà, è frutto sia di un costante rac-cordo tra il servizio sociale e le as-sociazioni di volontariato del territo-rio che garantiscono risorse sia di ac-cordi e protocolli di intesa realizzati attraverso un'articolata concertazio-ne con le parti sociali e sindacali, raf-forzata nel 2011.

Servizi garantiti. «Il 2011 è stato un anno difficile caratterizzato dalla cri-si economica, con molte famiglie alla prese con licenziamenti e cassa inte-grazione - sottolinea Laura Rossi, sin-daco referente per le Politiche sociali -. Come Unione dei Comuni della Bas-sa Romagna siamo riusciti a garantire importanti e innovativi servizi grazie soprattutto alla scelta strategica di ge-stire le funzioni socio-assistenziali in forma associata mettendo insieme le risorse dei singoli Comuni».

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Oltre 890.000 euroafie buidie in difficoltà

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C tIt.ttiblU e orriere di Ravenna Faenza-Lugo e Imola

Pagina 44 RaVerillA 8, Imola

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press LIETE 31/12/2011

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Ravenna, tutto tace ma niente sciopero La società è assente mentre i dirigenti e lo staff hanno deciso di riprendere il 2 gennaio

RAVENNA. Continua a regnare un silenzio in-quietante e molto allarmante sulle sorti, future ma anche immediate, del Ravenna Calcio. La sola buona notizia di fine anno non arriva ovviamente dalla proprietà.

I dipendenti, infatti, ma-gazzinieri e staff hanno ri-nunciato ai propositi di serrata e riprenderanno regolarmente il lavoro, per la squadra e i tifosi, il 2 gennaio, così da permet-tere la ripre-sa degli alle-namenti. La gara di do-menica 8 con la Pi-stoiese, di conseguenza, sembra salva. A differen-za del futuro del Ravenna, in primis fuori dal campo ma anche dentro, perché la volonterosa e lodevole rosa attuale non è tecnica-mente all'altezza di con-quistare una salvezza semplice.

Bilancio e passaggio. Appare infatti scontato che non sarà approvato giusto sotto il vischio il bi-lancio 2011 del Ravenna Calcio, aprendo così l'en-nesimo fronte di crisi. U-na società, però, che all'al-ba del nuovo anno potreb-

be anche ritrovarsi nelle vecchie mani, perché so- no molto insistenti le voci che vogliono nullo il pas- saggio di proprietà una volta che Aletti non abbia provveduto a coprire le fi-

dejussioni pre-es isten- ti. Sempre queste voci riferiscono di un disin-

teresse da parte di Gianni Fabbri a riprendere tutto in mano, ma a quel punto gli eventuali acquirenti a- vrebbero un interlocuto- re ravennate ed in carne e ossa e non una presenza a- leatoria ormai da mesi co- me quella di Aletti. A Ra- venna, insomma, i fuochi d'artificio verranno spa- rati con leggero ritardo, presumibilmente nelle prime due settimane del 2012. La speranza è che nessuno si faccia male, a partire da quella tifoseria che è bistrattata da anni.

Sandro Camerani

La gara del 1'8 gennaio contro la Pistoiese dovrebbe giocarsi

Da tempo nellatribuna vip del Benelli mancano i dirigenti (foto Massimo Fiorentini) Pagina 41 di 105

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SABATO 31, DICEMBRE 2011

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DI ROMAGNA RAVENNA

ENLLA LUSO & IMOLA

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Anche il sushi finisce nella rete OPERAEONE OCTori la Capital leda stacca oltre 14t()In la ew'a di Mite e sequestra 25 tonici iate dí pesce, N ul tad ristoranti etnici e ba nearen e (id. rnereat(

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it io alla fine di aprile, era un 2011 nel segnci della normalità per'.l Ritven- na. GraZie 3 -1.:a. bella mar-

COn

d, panchina la SqUadra glallorossa stava raggiungendo la salvezza, obiettivo

torio della società, Sulla pit...A.

StaVa già parlando di conferme, di ac-qUiSid, di programmi per la carissima st.agione, Appunto: n ormantà. succede qualcosa a fine aprile. Qual-cosa che stupisce tutti, qualaosa che è destinalo a. cambiare i Icorso della stagione e, forse, il modo oresso fare calcio a Li avenna. Tenfa0 ìlled.t0 SUCCed.e che, sulla scia

della denuncia e:Ve:t:3OP), da Pi.SaCane,

SpOltiVa v:iene c :mo-sce:az:3 di un 'ler -native di illecito rileS-

SO in atto dal si' Buffone nella setti - :nna. che porta. a Lurnezzane-Baven-ina, pregarmi:3n ii 17 aprile: gara importante Sì, ala n011 deCiShfa, nel camin:no salvezza dei. Sl.lrsst. lì

do, nel corso di una telefonata all'ex difensore giallo:rosso, avrebbe cercato di accorci:33:s: per un. pari, E pari, in. ef-fritti., sarà, anche se li :RaVetina. -perde

MaggiOgni dopo pochi minuti per infortunio e resta in dieci per tutto il secondo pulsirate di Se-

II procuratore federale chiede 7 pUnn penaliZZaZ:013.e per i gialle-rossi una richiesta che -iene accolta daila Co namission e Llisciplinare maggio e confermata otto giorni dopo dalla Certe di Giustizia 'Federale, Mo-

rale: RaVerilla, che sul campo si era salvato alla penultima battendo li Per-

gocrerna, scivola crete ui- i playout. Barresto di Buffone Isiira il peggio do-veva ancora arrivare, Con l'ambiente ancora parplesso e 3.tPì:`,11:0 daVaelli

te:Ma:1)/0

la bendo del calcio scorta -messe. Le deflagrazioni sono devastanti. Il nuo-

fil:ine aperto dal tribunale di itiona arriva dritto anche a Piavenna. c'è, infatti, pure Giorgio Buffone tra gli erestati. Secondo l'ac cosa 11. do giallo 05-o saliebbe una figura di spio- :n dell'associazione a delinquere che

da inesi brigava e lavorava per t:fioc-care partire. Sono tiranno le gare del Ravelma che Buffone avrebbe cercato di aggiustare: Ver(Xna-llaVenna,

sandra-BaVenna, 'Byern:a-Spezia, rle main, a, Alessandria-Ravenna, gip indaga :siche babbT;, Ciriella Rossi e Santimi.

Fl giugno. La sera prilna, Con 301

riunione fiume durata fino alle "3 del mattino, Sergio Aletti definisce COn Paponli pr,:33.aggp- di ioprieia dei

CI:313 gialli )rosso. Per aMOre d liayenna" E'lì disco

:Esso ilegli interrogar ori di I-13 tifone. Il di giallorooso sia al Gip dj Crernona

che poi ai procuratore federale con-ferma di essere entrato nel giro delle scommesse ''per :llhore del Ilaven.na". per "riovare risorse eCOnCgaiChe da mettere a disposizione del club viste le difb.colta in citi si trovaV a". Ma ad entrambi ho lfone ribadisce di "non a-si- rirses MOVfthental. 0 hi entrata e in LISCha alcuna somma di denaro. dì la società. ne il suo presidi:rate nè io ah-. ì -Aalne: Inali conseguito ale:LIna

eCOnOlniCa.". In un clinat assurdo surreale„ c.on los tifo-seno sul piede di nerra. la squadra gioca dUe difile iilit-

sime gaie di piayeut contro l'Alto A-dige„ :riuscendo pero nell'impresa di mantenere la PrignaDMione:. decide il rigore di Chial3OSe al 52' della ripre-33. del inatch rilorno. E' i.15 giugno. La SCUne di Palazzi, E mentre I. Cdp di Cremona porta 3. -Varib il SUO mono-mentale lavoro, arriva il tempo per la Giustizia Sportiva di emettere i suoi verdetti, anche perche la nuova sta-

io:ne 35000..1.zo„ :La scure della Procura 'decapita' 11 Ravenna. anni e '13 mesa di squalifica pii: radiazione per Buffo-ne, 5 anni. (11in:113i:done radiazione per Fabbri., 5 anni pila preclusione per Sariloni, 4 anni di inibizione per Ci-r.:elio e 3 per Rossi, esclusione dal campionato di competenza per 51:Ra-Venna,Is d 3 agosto. Il 9 agosto, la Cidn alleggerisce la :posizione di. Ciriel-lo e :Rssi Enn anno di inibizione),

on:l:Ma un anno a Santo:e:n, toglie la raillazion.e a Fabbri, co n:ferir:a le pene per Buffone e per il Raverda. li 19 ser-

tembre la Co.rie IS1 Gin:Si:171a Federale scagiona int:dm:due :Labbri. E :intanto ir osoose Meni L:e vicende del calcio scema -nel:Se InarCiarl0 di pa-

r.: passo Cell le VICeinde del passaggio di. proprietà. che viene ufficiaimente concluso, dopo un le ngo balletto, il 29 giugno. h la nuova proprietà ci inerte tanto del SUO per animare il n3Lovo corso del calcio bizantina ppm:etre:n-do e realizzando il Ravenna portando avanti una battaglia C011

Figc, che nel funteti:m:i bocciaL ci

li'-ne:R.:ione del club pei :cita:di con la

Covisoc, sf0 trattando :nei contempo

con eSSanSfr5ZiOne al can-mi:mato di serie D, dietro promessa di ritirare i tacersi. ai sbandierando amore e-te,h0 per il Ilavenna salvo poi 1:ms:fe-

rire armi e liagagfi e Trieste, lasciando Ut sasso :Resi, 0553-I:: credevano molto in

e ananinistraziene comunale Che

aveva rintinciato allipotesi dl 'oso i-tuire una, società ex novo davanti al progetto di Aletti.. Sìoi-se si Ravenna

in D, solo, abbandonato, senza Un 501-

310 e senza una prospettiva, e soprat-tutto M t/endita, con lo spemo del fal-

limento che aleggia. Ma annerm

In senso erano, alcuni

piotagonlstl del '2011 g:allorossa BulteMe, Gtarail Fabbri, Sergio Akei:

Leonardo Rossi e Vincenzo C.I3lanese

gruppo dei. inagazzlnierl e degli ad- ai campi ha deciso di sospendere

le sciopero: una decisione che nasce

sok:i dalla voglia di non penalizzare 01-:temo:lo le squadra, coni:emendole di allenarsi regolarmente da 13Lnedì e di scendere in campo l'il, evitando SC011-

htte a tavolino e penaii.3-3zazioni. In tesa che che il :vet;t0

Massbno Montanarì

L5ANNUS HORR:BIS DEL RAVENNA alla a pezzi Dal tei-itativo di il ecito allo tsunaini delle se(ymniesse che spazza via la vecchia dirigenza fino ill'inseiisata gestion kletti: per il club bizantino si chiude uno degli anni più tremendi e difficili del la sua storia

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k:r..a.ie. serribra essere anche l'avamposto per evitare guai:

imande bari.Sra abbaSSa le saracinesche per le ferie, il sindaco deCide Che giardino della storic a fortezza veneziana non. è abbastanza. presidiate e fa sbarrare l.e porte a sua. voli -à con tanto di ordinanza che spiega i. nioilia deila decisione, Nal sito dei Coninne è scritte che la "gema nei niesi nivernali Chilide l? (in estate si arriva alle 21). Un'ordinanza del 23 di-cembre scorso firmata da. Fabri-zio Matteucci prevede invece Ch.e 2: Mer-Ì.: febbraio chi de-sidera fare :113.a p3.SSeggala mezze ai verde si debba dirigere

altri parcil.ii, INeipeirlodo di chiusura del ìar - sí legge no1Pordhiariza - non id è possibilità di'; 3.(legl±atO de:k1‘. per:3011e all'inter-no dei ghirdine". Ohrettutto la. conformazione della Stri.ithil73 ., Che 3-.10.113. permette 13.13 COrgrOf10

:3.0h CbSi. Si Cbir:de, ariClie per ger:er:31 ohi a rì. Si.Chire2Z2i preSebiii

Zf:313", ArtOrrid ROCC3 nli0

coniparsala pros.t il:n:dm - ie., un fenoniene che era inella raro sulle strade eitiadine fiiie 3.

qualciie -tempo fa. il. periode in cui le p Orre Saii10 Sbarrare Va

_15 diceriihre ai 15 febbraio, quando Rekkabar rialuirà

Cr' rt a bler: -1:3 la p reseriza di. itn. iocale, e di clienti e fre-quentatori: e un aiuto ;Edia siete-

sia

re72;a. Rimangono però alcune quesnoni.

pOSSUAIC Che la serVe0:3).:/,). monumento dipenda

dall'apertUr3. 0 dalla CiliUSUra Uri bar, indire la Rocca, anidie se :10i: rta ViShari,

sito turistico di pre-gio, originario del secolo, cosirmito dai Ver:Ci,dai: fra l; 1.457 e il 1470. i l'assessore alla Sicurezza Mia spiega che nen è il

primo anno clie viene riPeS3. (TileSt.::: dee:i:te:h era già illi.CCCS-

so negli scorsi anni". AfiChe se la zona Re cc a O "hen controliam dalla pOliZia biii.131:::p2AC e dlEdie.

.l012:edell'.0Pdiiiie, abbia:T:O A:ler:WC di con-ferniareasia provvedi:merito durante li perie-do di chiusum del bar". Ilassessore conferma M-sor:liM2: che a io: aie è h irCel:nabre 'presidio' per la sicurezza: "Purtroppo i vigili sono sodo oganco, e non. possiamo permetterci Itri preSi- di° l'iSSC Z013.a».

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SPM)ON1 IRIM,UR: COME CONSULENTE

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(- -.4, tt,..5,,,A, . ...' -,t, -, \'' t. k..2.9kr...-,..›

RAVENNA Claudio Spa:lont, riirenore ci:A rvtar, n: pensione, avendo coni- "aiuto :.":7 anni O .:ag,i-3iuntri quindi il rnaSSiDIC dei hrildi. di età, SI:il:ioni, -però, continuerà ad occupgdail del "suo" 1: ,:lar essendo stato a lui aSSegnai:o il. ruolo di "consulente di peso" iil quale Sarà affiancato un dirigente cOMUr'iale''ad irderina".

rivelare n oine deila persona incaricam prendere coMUrigne laia0

hOStO Spadoni Alvaro caprigruppo di i_i.sta per , appreso

scrive in una nota dopo aver arato apprezzamento per il 1.:Worn Spa-- doni e di fatto di condividere la decisione di affidargli l'incarico professionale -- Che è pie. Stain ineahCa ,..3. 'ad iii.terird > per Mar Anna Puritani, diligente

Vi2lta Anaghlk 510)0 civile 0 toponcimaidica, del sei v ',io pecentunnento O delle Unita Operali:Ve SÙaletna .infOrinatia10 CdAindlnaEbne C Sistema Informa-- Uv° Territortaie" Per.-AnCiSi dovi -ebbe cUiiad; approilna.re della situazione "per :ridurre di. un'uniià il tuttora troppo aito nurnero di dirigenti del Corrili:i:e, non oColipando quello di diretto:re dell'istituzione Museo d'Arte della Città, rion pin necessario O se stante dato LineariC0 assegnato a Spadom,

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DIRITTI CIVILI

in occasione dell'Anno i-iptrepen del Viliontariato e in Cd.nrideriza della

diane dellONU 'Anno inter-13.zEtZna.le V ,r); ,)0P3d.a;.{1;', hilfiCA ,.)

di pre3leriza

ha conferitot:dr:associa:E':ione iDiran Civdi. Lista !perI aa 1": a:,:testa to n:ieri:in. presidente dell'As-semblea:regionale, .1",datteo Biehetti, lo ha conset:::::3AD 2:1:P3:C5k:ente del.- N.SSOCi.dZiOnC ., Ahjarn 111 "(11:31e

riCOnOSC:IP,C;P:0 per

a.ttivi.tù svolta Edser17.:0 ile società regona.le e per ,./zedorii che l'Assoda-zione da Lei presiedrìta. esprime e

rappresenta. Con tale PICO.P.OSPÌ-

131en:i0 scritto nella le;lera

- Regione ha :3"..ir.13

"inanifesrare prepria atíanzione e ViCilla.P.Zaa Plíte le Associa:dea -à che cod

s alii :ìi»eraIzho e d:Edizione u

.nialla e Chrile operano in questo set-tore, svolgendo :m lavoro prezioso e insosntitibile, motivo di. partiesAare orgoglio per la nostra o 01

giduale ed sire dei nana disfin:j\7; del linglP patr:I.3.03"1:0 den.:0CratiCO"

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" "tis And rea

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\ ; t

Lavvocato Andrea Maestri, ex capogruppo del Pd aConsigllo coRìunale. è Il cacce Presidente per la provincia di k a venne, del-listitutp Itaiiano remando Santi Sede -E-

n:::? Romagna, un'assoLlazIone -^,zonale senza scopo di lucro che svolge

attività di assistenza e tutela a favore gegil italiani all'estero e degli imrfOrati in Italia, 'Llstltuto ha inteso con;erlre detto incarlep, 55+)lutarriente gr.:::tulto ed oporifad U

personalitè ricoiioseltita estin -iata sia per le sue qualità umane sla per la sua pro:essionalità in ambito 5PUridWO".

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eeeeeiseeggenkenewe,„.:

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Capd:anerià di Porto: a chcmnb; - e si e conclusa Voi:ieri:3 -2;one Octopus

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111 A rg • h • •

OPERAMNE OCTOPUS i ,a (f.,apitaner,,a sti,t;:ca oft;re 1 ,1t nli curo di muì tc e sequesIsa :2,5 tornieìbtAc ì -)ro(1011()

a

itlque persone de nn.i1+1';;;Ege (dne per at-tività illecita di pesca, oè per nouei

nlUite per Un tO:ale di tinto, euro di. attrezzi da pesca confiscati, 2,5 tonnellate di prodor,to ittico sequestrato. Sono questi. i int:neri regionali delloperazione Octopus„ una serie di controlli portati avanti a dicembre :in n.:113. Italia dalla

CaPitasieri 3, Pc )31:ci TWia -- iaagna è stata la Guardia Co-

stiera di Havanna, inara Sono state denunciate

due persone -per aslet svolta a:-

tiVitia di pesca senza le dovute autorizzazioni, St tratta di un. comacchiese sorpreso a Goro (in provincia di Perraral e di un ravennate che StaVa. peSeand.0 a. Ca53.1 BOrSe:ti, QUestllitinlO,

pregiudicaio, è stato i:che trat-to in arresto per oltraggio e re-sistenza a pubblico UffiCiale, Tra ranICZZadlUarC•Cp3i.SiA,3 3J. peS.L a-tore ci sono 1.400 na,Se.' e dieci chilometri di rete da posta, oltre all'imbarcazione. Militari bari-:30 anche f.errnato, nel giorni

Natale, due pescherecci che e- :a:30 entrati in potto a 1:3C.:

spenie Ger C:tini .e le rei:, atthara

A tocra controlli della Capita-neri a si SOnO Spinti nellent.ro

i CI ",eguen..tUr..:a. ri lie i:-

t:C:i dal produttore alCOnSUrna-

tore .Ravenna e stato accertato :ii 65 per cento delle sanzioni. Nel inercain rionale di. Itigo so-no stati elevati undici ver^Oalii ai cc:minerei:ari:h 110rinia euro multa in. tOttO) bfennient0

la D32,neatatraed.abilità del pro-dotto. In particolare, la Guardia Costie:ra 1 -13 notato la :visesta di. Inolva al posto d.e.I pre.gicao baccalà e di t:citino coni-une spacciato per tonno rosso. ifnol-

ire in aienin bariCa:id+-4 prOdOt-

lo decongelato era vendute per fresco. Due commercianti sono stati così glenitticiati per frode

COnnOlii ;:tria.e a ri-storanti etnici, soprattutto cine-si e giapponesi: ne sono stati MUltati OU:0 (cinque M. provin-cia di. Il.avennal per tOtaie di thecimlla euro. In questo caso nei frigo di alcuni ristoranti so-no state tro:vate confezioni ati..- chettoie come 'pesce casiagna' 5,1c:M contenuto non corrispon-deva però a. questa ipecie, Sono

COrSU indagini per Vefili cupe se si tratta solo di turo sbagliata sbagliata oppure sesta in corso Una. frOde ailMen.;a:"C a

ampio raggio.,'ui.che rla denuncia per frode, Insieme al Corpo Forestale la

IL BKAMCK)OPRATWO

Capitaneria di Porto h.a ariChe

verificato che nelle pescharíe non fosse venduta un partico-latè -lino angUilia. da nOr.0 en-

trta neUe specie protette. consumatore innan:ntutto in

8.3 controlli sono stati riscon-trati 2.3 illeciti penali ed elevate 102 sanzioni. "Ci p:aCe nen.Sare

che queste filegGi2jità5i2.,n0 di-

Sa:te:U:10d detto il contart-danie in seconda Giuseppe Ho-nianta - dCY'Vnte a Una ilOn. atten-ta conoscenza della norinadva, Tuttavia il neSiTo scopo non è saio quello li reiliimeie gli ille-citi rna anche di sensibii -l77nice COLISUínatOre elle acquista il pe-sce. in :nodo che stia phd anen-

tO alla provatilenZa del prodot-to".

Alessandro Montanari

•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:•:::::::::::::::::•:::•:•:•:•:••••• • • • ••••• • • • • • • • • .•.•.•.:.•.•.•.•.•.•.•.•.•:::::::::::::•:::•.•. •.

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iti3‹:iai:e ii r(3n pe›ii:sone) fl ii.:Eetrn r .nudo

1\ion O Pile adestEone dl

rat.ipresenteter)tie ur3 proi)leme, partice,le-

li3 qtresto periodo, r..).ir:.1:(3. ? che per

si-.)1(3, sp- .cietà alallltis‘te trel:eci')E - nani- cezarie. Ti -(ettandasl :retil

cO; ;.);1?) liniertidario eci:)noi -Pica-

truiittr.e

e.opsideris‘ti 'aEati stis‘to', e:on trai - i aiia Eltere caricarrenza,

da ncirtn;.3tiv:? rnoto rEgEcie>. id precEse (3ar)rio reki, essiessore. con

:irte -

re:n

segrialazKinl ri.- e.1-3:este d:3; C:i:tacile:E Eri

(ilatr3l. Ql_ieflé che 11

,..2.19r;d: e i:tic? i:;:yr -itEr -Er3irei farC: agi,;EE:ry:ge telis‘rald: rnette--

re a dìsposlziarle ie Erili?(:?ii.r.;;.31:e li? E:ireir.)rle

cnaltzziazioril, in pai -di:i)riare quige delle pPt-31allca EllErrnEE -3e-z0riE?„

teieteinia per la pose tibre i:)ttte.hr?, epr)trre tratti eiel-le erepi - ia reti? Aelal deo::

sla le strntti.i-- re i -e)siderr..iill che per - eoee r.33-(3i:Itii:tiv?, prevede--

serripre

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Ce e (1()',I? Or

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I BENZINAI SI DIFENDONO

Su \-b ()

x'"trt,, Lk

RAVENNA SU i.n.CpAanta CUTC:

bertZina meno di 1,S0 Vargita a finire

nelle tasche dei. benzinai'. La Fait: Confesrcent: itaveinia difende la categoria. finita nell'occhio del ci.- cione per 'via degii. atEtT3en <à le1Ca1C-

bUrante, La manovra "salva Italia", che per quanto riguarda le accise già legge, ha innociono Mtilter1:0

centesinii sulia benzina e di 13,6 sul gasolio. Ma quanto rimane Eteri , dei ber:Zir:ai .2 “Ca:t'nkt-

trice - affenua 13SSOCia-

zkme - capisce subito che il grosso della spesa è dovuta ad accise e Iva. Ogni 50 e re di. pi.e:10, infagi, 20,40 euto sono di accise e :5,20 di irvq. Se il nc:ivo complessivo lordo è di 3,22 curo, quello del gestore S1 aStiCtLiglia

a 1,43 mono nairir , bio del 2.011 - den.uncla - ntent° Inedio delle accise è stendi quasi 30c,i( con il governo che ha ritoccato al :dalZ0 ',1»:eZZi ner tiro volte: la prima cerreZj011e è stata fata per il Fondo Unico perla spet-tacoia (Fris), la seconda è servire ragwrteillare soidi peri profughi li-bici.. Quindi è stare previsto un terzo aurnento per finanziare la Protezio-Re civile, il quarto (e uhlino) rincaro e stato quello vcinto da: governo Monti", Secondo la cl -te ha pre-sentato una proposta al governo,

per ticalibrare i. prezzi, "occorre minare il vincolo di esclusiva nel-l'acquisto dei carburami. anche por gii. impianti con iliarehita, e non solo per le pompe bianche'.

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10 5-1913 il polo 1'l,tliCd hIl Gíovedì parmo 9Mdl Conrco::11neR

rino nie a o I l*

INDAGINE COFCOMCO Si. parte giovedì ma solo il 10t,":..3 dei negozianti pensa che i clienti spend.eranno

tre 1120 curo

O 011 'cauto> 1013r aman neo nina-nisnie ineriinalran- daineinti dei 1-11111111 (0 09(1)11) clie iiiizsieranno

giovedì 5 gennaio. Nelle giornaie del 28 e 29 dirembre, Co3l1tt1,2110e13 ::::

sla 11 polso agli e:a-t:ce:i:i reiiliz- zands: sondrigglo tra Crininner -

rball1901S yeildr.A.,

Zie. Ildt 111 ))9(%L103 (1) d;Sli csnera :rari 11 le '311e Saranrin

9435013 O in aumento 54.6%1, contro un 45,4% per i qual: :li Znrin liralz 110. n:Spellar. a110 93011111: anno, dni‘ard

iis0eU01191 Lai 3niii1l1I; 0 Inni si:-I-5ili:a delle vendite sono in calo di ol :re il 23% e di consig,ienza la percen-tnale celoto sl aspeitano

("10 037)132909 AI; Clia1

per quanto 1191191313 111)10139111 della spesa delle fanilglie, per olire l 75% degli hltervisci ti I e1103 - i:1 spenderai-no hai :P: e i 120 111(0 310 scorso :no dra dna1il lin i-111.-9, 711i ai:l:301E0 la

S0l1S3 15 ai 31(1 curo. Solo 11 10% pensa

('00 i spendetannza oltre

:len curo. Per ipia Pi riguarda hi - pia:righi di prodotti 9(e0411:5, il :))"31: ilicl ilata 1 1rSdeita :3-1,13

fd 'beni (con un ainIind 10 do]

i 4% riS7),111110 3110 S, 011,0 1,1300). 111 111-

n 'piieln: ti di n:arila› (27,22r: con 13 -

da dl isi one p31:11), stanze: (tal)il l 'prodotti e:coi:cinici',

<l:Chiara I: 1 11993:1 10 in 11, 311 1ACO

loro', SiLo dornanda "Come 9000 0)11'-1 le -vendite1 pio-

0 n si 93)11d-1-3110 dadlài p:4' n 11 13,3 1 19

1,1 11:1l13L11(( 13)00 1131C 9133111) e per 1113

11110 4 -55% le vendi:e hanno 9(17) 09 da10. IP, forte :les:nen:e pdr TV,

degli .intervisralh Se siunniiarno 10 percernusli i 143 :WC:i:i:ira:n laIn - ;lir, in da io e lr: forin calo, 1.3

toale arr0s1 54,31es 29essu11:3 ha di- r:l - datato 'q:Ad:starei: Le vendite n3--

lb:10. 729 poetai giorni d11 lri13IZi iS11.1r1

saldi invernali 2:1:2 - dichiara Cirtizia-no Parma larsides i: Con reni -un:e e-- i10 Ragenn gli tipeurlorl 12110511113l0 1)113 (9(111) 501101es tv: scontrino ruedio

usiter fra 39 e i 129 euro per :ti

inaggieiranva degli i_ervisiaii. con pn n te: i1;301 P11

leizo degli i ntetvistalh. C: si :ispe: di vendere più

Rasa:a:Ma 3‘,7 1.311 bi)(1 pOssibliiin

9131 (1(01(91 dai 100111 1,Z1013

vando 3d 0 .0g15(-) ìrt c;p:ta nyritica :per ',1;er an:'J ■ :: ■:',(A ■ SLi ■ Iì: q-dila-li

. --.01nd )(')( -in, 1101+3111 1:0 1103 17) 0013310-

de Pareeni - inoslra :11 :eileria

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GLI AUGURI DEL SINDACO A RAVENN:VTI ,taty\i"-si s s

iiirtntì 8'"Vb 83,

RAVENNA irripegi3.0, per 0.2012, a mettere in campo a-zioni per sostenere lo SViiap

pri C00:130rnier: C sociale della

nostra comunità, per rimette-re in moto l'economia, per creare nuove o p p ort Gin rh investini.enti, per continuare a dare Una :Man° Ch:ft a p i; i

h; ,,-;S -:“ e famiglie dif-

fic E' la promessa del sindaco Fabrizio iVlatatace,„: in. un mes- saggio aUgUraie riV(31t0 ra-

Vennati OCCa21.01:e Ca-

pOdan 20 1,2. "Mi ii:mg:io maineneire i servizi, le scuo

le, servizi SOCiall e -per gli. an-ziani e a dare risposte ti pid. possibile effleael b iSOgni

CiLtadini", aggiunge Mal:- teucc.I so che vcti ravermati farete altrettanto e che sapre te reagire alla crisi rimboc candovi le níani.Che e facendo quel sacrifici, che tuth, in que sto momento, siamo chiariad a f.are".

Sarà invece la rientra disti !mai:t:Oso, dieci elernen'ti.: 'bidChi. per Caso oidati. dalla cantante Francesca MeSS1n.a allas Faciv \,''itilet y • •- - accompagnare tatti coloro che questa sera saluteranno il 1-13.:YVO ann0 PlìaZZa del .P0-

p010,

La seraca nella qUal+-3 1311MC.:'0-

3 locali. del centro storico e di.

:131110 terrinTri0

saranno apeiti per aperitivi, an.iriaZiOn.i, cene di Capo-- dar:3 -W, V:TI1.01:i :ritratte:M-mento, comincerà a. SCalda;"Si

fin da: p ornerigg . Dalle 10 infatti. nelle casette di .ladas-iicivs della piazza sarà buil:a cioccolata calda e da.i:e

21,30 (ma an.Che dall'urta alle. due) ci saranno la musica e le animazioni dei dr; cii. Radilo Studio Delta, Simpatici e coinvolgenti, gli iienagroso interpretarlo classici del Rtiyirn Bittes anni. ;30 e della musica Fmalky anr)i 70,

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Cegr ce' d 11

scorse. 4 ):I

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MINSOSZI SCRIVE IMPRESE E STUDENTI

T 5^ cs, $.71 - - ts. h:. _ v • .

skt

RAVENNA n una lettera alle principali imprese., organizza- zoni aSSeel.adVe e l.:Mprendi:o-

.1013.daZiec::

bancarie, aN.-

sociazionj studentesche e do-centi, che nel corso del 2011 haiai ,. -) contribuito a vado Utolo si 3 ,:_r..e.g.no dei corsi universi-tari ravennati, viceshidas:0

.:1;3 -1a3.131013.1.0 Misgozzi espri.- d ringra ,,,, .................... del Co-

frilMC petChé ' muel SOstegno

dimostra Cilie quanti Credon.e3

nell'inaiversità Re:vene:a -verc. r;e13.11:131ad da 11S111:13 -1; ee-

Cellerd.L. Clillíde 0 Che

Ille33e ce.ntro la riforma

universitaria, per la quale ab-biamo teninto e:l:e l' integeità deila nostra offerta venisse M qualche modo scalfita - ag-giunge M -ingozzi. - ;TIVeCe ah-

1)1.31111.0 confermato tutto l'esi-stente. superato per la prima V011- 3. 13. 500.a lelle 1.11;1 nia-iricole, messo intit,iiiliere a13.0 ,d

Il 75% laureati. trovano lavoro

corsi. Che COlì30.11;derane01.31 .1e-

rielThei1illeIl liVel.10

della nostra offe:13. Nei con-

pio Citl.e. S1 dimostra sem-pre di pld3. CCM la

piesenza degli stud ,,-ietei che afferma il vicesindaco - "la 1.0-

tale 30310 0.1.11131 quattromila de; eTtp.d . ; (1tmerc10 fildd sede'. Sono 31+ -(nentati borse fi stu-

dio, tirocini. mastici - e cicca:slot -i-i di inserimento lavorativo neri rteei13.13.1Tead la'N , e11 -1:13,1l., Che er-

.11131 SUpera13.0 11:130 -13 CifiqUe-

cento ogni aad.O. Mingoz:.zi DIMICIA'05, la sfida 2(112; "Do-

laureato Offerta 13'./03:311N33.,

101'0p:do per dintostrare o se cI ti sceghe Baveren a come sede della propria formazione ani-

VerSil.tada p'lle contare anche su uno sbocco lavorativo. La per-

centuale di occasioni di iavoro a un anno d3ila :3.1:37e3 gli) po-sitiva e nella media raggiunge tra tutte le facoltà:l '75 per cen-to di L:tu:reati illseT11.13 -1e1.VeCo-

31011 -1:3 ravennale, Grazie al vo-stro inuiegno - conclude gozzi - la Scomntessa che ab-biaIM.0 fadi0 Vent'ala -Ai fa oggi sì.

puO dire vinta e ogni aa11.0 de-

vremr) dedicarci. a ialanclarla, a.;:zgiortiando contenuti e si d.a..

servizi",

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Servizi ..-...,/,' 7 '3 n .., ' ' "Pi.t..... \.. ... st. \ , ,,,, 1. ,,,s k ),..:::■.; - •:,.:^ X..1.. Z.-: K .+-`,. h M , »..b. ,.., t...W:, n.", ■ , NN, \ ',,,,,t ,..S V ,...., ■ ,.....4 ì

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itfii.e.i eryintanaii. cieeimtrati eh Sda 11:..., \'," ■,'.::3..,ggtOre, Vi 2: T- C)Th13.gi3 Cr C V:2 A-

Seconda e...Terza). i int:rivi: . -.):rititi. sa-

ranno: 113.11(-Ddl-filer(1:01:A.- -,,,T13(-Dtdi

dalle 8 alle 12.3O marieril-giovecti :.,:....

dalle 3 31.ie :12.30 e dalle 14 allo 17, '

sabato cliiitiso. Tale variazione -

spiega Pikizzei Nieriato - rientra

in 3;r: pr(nelliT) d; iric:,.-r-;;Enviz -7.35,10- :::":•.N.

ine :::).e fr.rtierlde ):50.131:37e MIO sill.0):- UrP., Si c.argYtga telio anagrafic()., a partire dain.a Si.e..-.

CO:• -tC;E: Metà. de.1;31teSe Cli ge.I:1;310,

i:). ClaSCUP10 dei tre uffici (lec.ertpa5. di città. NetTadibilti di otiesta.

riorge...n.izzazione nel i:orsu dei rtrr)ssirrtai aiuto verrà. otkiiso ai

pubblieri l'Utp di via i)a I"oletiú in cetitro storie:i,

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De ..„, .e i ) ) li „„_ - ' a u la •---1

FONDATA UN SECOLO FA ha liass;a tu 'indenne timi

e (-.1ìye'se crisi economiche.

Tseirerno anche da questa 1113ii)nliariacno

!inuro"

a De ste foni spii leaa La vostra 3213 illAiò. 31->i-eva,ente, quella inags -Ì otí con ces _ di concessionari Mercedes , negli

s i onarte Níierce des Iti- Itithini anni ha 33.:-15110 nella nostra

Cised e d e n a sde[ o regine, e :non. 5.010, inti;ia.ortaiati

i i d ove , CanCeSSiCiRlart che hanno passato la in tu tte fili ali niani3„ an.che ro.i)do traoinatici3,

dà particniare 1:13 -porniinza \''oì invece semPre Li a crescre. Cè

Ste3.iZa 11:03;tVeuctil-» ,-,e,-3;en.„1„ una ratziane,

lieCIC3.0.3:.)glie "ha rai,:porie p.rincipale direi che sta

Presidente è Steivio itSe Stefaiii, figlio `lel fadd a•L=erlde 373filillari

fOrldalifire, Airaindiistratore„ delle- gt •3 •ardan ') sei)-- q--'"e oltre n. breve termi-- gan, e di rettore sei3e3.a le D e 3C e qi33".:3:{Ii:33:01:e

Stefaiii Coseritini con iiquale ci maggior e1111 o •3:3\7°re traii•wnian30 Dro-poner„-knd pinte, rvit. della praiiirionlallzzazione dell'a -Ah:ari- sLe„ attlaverso ; quede eercnianlo d'i da nicimeilti di crisi consenie

comprendere il successo :li onesta di. l'uter L3 • 13

SOCIeta Y-c.into dell'imp.renditoria ra- rilotivn ritengo r-iie -sia il fano veri-nate, azienda sorin seinpre stcrie -presenti

Li. vostra Soc ieia ha da. poco , _ tes tegginto sticq . „. 3 ,:cent cento anni iipesso h piii grzsaine cbe è 331

di vita, come è stata po33ibile comando, rua fortUna di. p0 3.1013±1

questa straorii:31313.101-tgevit.à. pt.3.13 se°iP re c ` ;' -f' s "-Eillarf-" -''" 3-1 il Padre che in ami set tc,,e ch,e, ha ;3.13.ssa tri3-003:,,d 33.a ii3Ti'eSperlie3TiZ33. 33:::33.S0033e.

ni.Oni.e39.:.i dai:3Di? CC.T1-1 consigli, e quindi certe fortune, se c i vonjah]. „ indi ,, t ,„ 1,, noie di neie azie„nde giovani non si possono

trasporto e. ha mobilità negli nitinii In() Ca3mbialle Tinn -ito -più (13 La Yestra

(Di:int° Si.an0 cambiate nei dieci se- l'ant'9> dalla vendita afir 23-331sten2: 23-. cali precede oti,i'- iji facile rj., Al'ete 533,rlit3.), o 3VOIStette, ititre

spondere dicendo che 333. f:33P.3.i{-;3i.a h: a `•t5•11.23.` pri mo hiogo [ filiridamre De Verità che. e che 33.3.not3ra farniglia stafrasà, adeg.„3at.,, p a .„-,icada „a ha. avuto sempre in inalatti.a "niat-

útruenti dei mercato revoluziorin del- 1--°-fle”, S .P eCah •13•eide .3-iS-11 arali della pMc i L„s uriedizzazione:, Dire i,. c he ine .. 33i.C ,.)::,•3:33133•32;03Tie e de.We:',..paPS.:»33:.:33.e: :lega

rito principale va al O: 3311050 perché tl'istra i't:(tPri° da '--tae'L't " 3-"nia è riusc ito a far v a.,,f,„.-ada fa _ del flialidrie abbi:a:10 afiChe CrealP

alla fine degli a3]Iii '5() MOtiel Re3-

13.1e[3., oggi Hotel thapacia che è. tutt'ora della ncii.rC3.1'.3 -(P:113. 130] tre sia rido padre lS.eb.71(), sia io

abbia:a:h dediChl.l3 ed energie alrassociazionismo ru:(o pa.dre stallo

ptesidente dell'Associazione :Ora-IlierCidr[i.: di havenna (l'odierna Confèrunniercio ndr), e Presidente dei coricessionarl prima e ri vler-cedes dopo, Oggi io sono presidente dei concessionari fylercedes DiCeinlkAa io ah se r.":3SOie::: il lavoro non manca e tutto soli:m:ani per la nostra fauaglia lavorare non è Mai

Stato 13.3.33.i 'peso, ma una 113.,, i:.33.:3E3

anciie se in rito:menti thrllcall [impegno deve essere mag-giore". Henry Ford, famcuro p:di:erta

delCindi3Sira diCeVa: ":3 3:1;.2.30 qUe.H.0 Ci3:,13-‘: non cè in un auto, non si rompe" Oggi le Moderne auto, anche utilitare, i133)33:39.33 i13.2110 e di pin. L' proprio un

cefleIlts.:CAileZZ3. a paru:e5) Nelnr\ I- aveva ragione, ma ì)iso-

s-,!Tna dire che un inon- do iru cui l'industria non riusciva a produrre a sufficienza quanto il nuo-vc, i-nondo inzlif:S3Ci.aliZZa.t0 Illeale liChiedieVii. Oggi. C'i. ---i

di produzione ci quindi la domanda

mstinte-

leve essere costani,emente stimolata; inoltre la ricerca III e13.0}.;Ca rende ShIlipPC Ohi:O:g .:h il prodotto prece-dente. Se -non dovessi:n.0 rispettare 3 [3.1300

lASeigal (sil:r.tlezza artiva, si.CUPCZ2:a

passiva ., inquinamento, obsolesc en-za„ Certarilelate direi Che le pa-

rle di Ford sono narr.Ae sanle„ -X:33Et Sa

no cedo che se lienry Fori I avesse :1,-;3Aerre ••• • gtonti graìide ge-

cliali e .k.'3 gran.de ci ' isi tic ita era, C la.: a-- • "-•••::::•:,••••••'',.'.',•••>.•••,••••:•:,•[[.:[..•• • •• • ••• • • • •• • ••• [. rivreìAtie innegg;iaiio

'VaZ.3.0.3Tie e :333.)33.Segi.P., -3:13 -ieir.:3.ente e i- r;.-3 •;:3 •:;;::;);.: che ST::. ,. 3:::3 -3. 333 3.3.:13(3 », be -teso ie sue coniplele i1.13

, :i coa l ié -u. , c ,-essori ch e nista t i- 3: CliC3-ae .

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italiana e itittai3dlai'e e' n IT:1:31-dCil(E` ,,pare C55 ■EllrzEl.

L2 : -.3acora in crisi, +.1.03 .ne ìL.:?(-1`.13Seàcl.l

tale prog)osito? ss,

Lauta è. 5,13. Síafilui)

(lIDIDA.í Sostkugíone, nia vero che 3.13N31:2:1()

partii dei. par(io eir.oiarite 17;V:l110 15.0371ì da °gli.; regruarnenin europeo o ;37.gèrfliii'i"'

COr.ile. 31;T: Stalle

dleiltiallatzll fuori .lei-gge.1;i caldaie ;il ri-

scaldamento di. ,irmlle case, c..orne acnacliito una (h. fa di Ckl-l';_tare irripiallti elettrici alie norme di sleilileZZ3, CO2:1 d•VIlelbbe aia

',l'l:Dft:l', per ie

.E' assurdo sendie ancore dire che

Chl:e. curo tre„ nesE.;.;11- 3 .

PieSSUfla rottaniazione a

SneSiCl CICU() Stato, a".. -;:3 I actiazion e iaitn,Ere

CaS0 ellilftleDie aha CU

ai:lila per vendere ifettiAre son;) deci.san.wute

tro;ipi, quindi, a scanito della capii-.tarltà, dovranno necelissaranierite. di-miniare armeno oei vera" pei - v C:, uvete t:ei:lo:LS:3 con smiceSSO oltre cennoo ut dl attlyúlt,

superato indenni due ga.e3Te

mondiali e molto altro. Sittrpo ìn quella che ìter n3.0t5. é la più

de t etra. sAlitrie ne possiamo uscire. ,l3ttirisistne pteSSÚBISMC?

"Né M ri:io, mi pessimismo, luna soltanto realismo: crki. cono cicli-che ed esktorio da quando c'e stata la rivoinAiine istriale. E' i.i3.C.:isensbde razionalizzare te

fretta Og:).i aspete aziendaie Chè :3.031

sia Ili'CèCelknza, sia nelie spreco dei. osti, sia .13.CII : Orga.13.17ZaZnifie

compren-de sin d'ora quale deve essere la di-mensione aziendale una volta tilr113ji

nei a onesta crkLì economica clic sarà ancora n:in ga ed

OttaVìO

_;\

C'tifli S )S1

DF('eci

:Httiz.tcttiell?:t.trivrt.tt di costra'z cotte

........

e dei

ceerte ce • • • •

ode starà t/

eccitati s;'oase.

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dstrcaciìe

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MASSIMILIANO FERRATI aprirà la rassegna "Col icerti

priinaveriC. Qui I acconta come è divenuto uno dei più interessanti pianisti della sua gelierazionsi

i 261'2 dell'associazione mit- istintivamente creavo suoni •• Mitcrokotriati si aprirà, il e :melodie delle canzoni. preferite su

ge.13..13.ai0 prossimo con la qualsiasi. corpo vibrante, conte pen.- rassegna Concerti di prinaa- role e bicchieri disposti in SeQUefiZa

vera", appuntamento C,j.) SpinSe miei genitori, quando di':à:e per citi, nella MUS:Ca, aSICS70 S010 tre ama., ad acquistare

ricerca ecienismo e virtuosismo: non ntolti tra gli strumenti Mit comuni ManChelditIU) infatd. i bi.Z;D ;li di che io imparai da solo a sitonare:, dal- prestigosi abbinrti:11Id De.EGeikt pEe; -,. -Ps1.31;i10 FidULO dolce, strumentali inconsueti e performan.- fisartnonica. a bocca, alla pianola ce di compagini e aZZiSt.i.àffer.mati, a fiato, alla chitarra e finalmente a Ad aprire la rassegna, li i 5 gennaio cinque anni, giorno di Natale,

alla Sala C:orchi, sarà Massinfillano pritita tastiera di tre ottave cui segui- iierrati, uno dei. interessanti pia- ronta le printe lezioni di. pianoforte, nisir ttella tatti generazione, ritengo forti:mato per avere aia tita Nato ad Adria il 15 maggio 1070, si è genitori che hanno potuto sostenere dipionuatta in pianoforte con li mas- mia allabirlizzazione 313USiedie

siatici dei, voti, la lode e la menzione ma. dell'età scola.re e pCt \SCrC avuto speciale presso il Conservatorio ''A, nella mia città 11D.COTISCrVatOri.0

i-3:12:Z.011a" di. Adria ia guida di siuttle che trii ha formato facendomi Zartiparo, perfezionandosi con condividere con miei coetanei l'e-

Krauscanini Elogi:no, Paul Badura-Sko- sperienza musicale nella scuola the-da presso l'Actiatena Chigiana di dia, prima., e nel:Acuta NItasitiale, pot,

S'iena e Sciupo Perlicarati presso il rj.13.0 aldip:011ia pianOtOrte,

Mozartt?Un3 di Salisburgo e al'Acca- Nel periodo adolescenziale, in parti doccia Nazionale di Santa Cecilia di colare, è Io od amen. tale, costruire la

tliaria, dove si e diplociaato nel corso propria individualità confrontandosi di perfezionamento di pianoforte con con i coetanei., cercando su c ecce e li ntassuno dei voti e la lode: un per- fissando le fondamenta della propria corso di studi. eciataritu seguito da in- crescita umana e professioncile, senza

numerevoli premi e r:.ft'AMOSCirile.EGli dOVerSi

e da concerti in prestigio:se sale e .tea- Come solista ha teriuto concerti. tu lurerna-zionali, conio capi ai piit l:importanti iii tutto il mando, corna va tenui :1;31Sie:;S:1, pianista ha affiancato e rehetfire

Ferrati, la domanda è rittuile In coine la C.;,ilgary Philharroorde, quale modo e a che aLa ha scoperte l'Ensamble Gli Archi della Scala, la nI3.CRI3.ar.d0r:C per la musica e quale Israel Philliarmenic, la Moscow a:.21-MiarE3e31:.0 ha avuto la sua. fandglia nei confronti della sua passi.one?

SyMph011y, NatgOnal SyMp.h.31TV Of

Inetand e tante altre, c011abOrand0

cori direttori 5.'orclstra. quali M. Bronello, M. :Rodati, A, )d-43t, A.. Kornien.ko. In quale sttUS.ziofle sì.

trOl'apiti a SUO 3.00, COMC cambia .rattegglairiento e quanto inlbtisce il direttore sulla riuscita della perfornance orchestrale? 'Serire la musica, arie suprema. nel modo più sincero con sensibilità e professionalità è da Sempre la sfida pila grande :le nal pongo laVC))70

Come solista rendo conto solo a me stesso di ciò che riesco a plasmare, ma ia :responsabilità aumenta quata do gioco si aliarga pii.: C ,:).:31;p031 ,331-

ti uta. gruppo da carne, a finta ad un'orchestra sinfonica, difficile

parlare ia stessa lii3.;..3:3.:Et servendosi dei tinibri di diversi strnmenli e :Mettere

insieme con pfit. teste lo stesso pen-siero musicale. Diventa eSSenZia.le Una COI:npliCità

caratterialee soprattittto 31ria corale sentila:irta 13.ei percepire, filtrare e q;:tiitd: comunicare la peiCti.Ca

nel brano. Quando si a cia a dover suonare con unorchestra di 50, 60 e- lementi il ruolo del direttore fonda- Mentale e Ci.b sernpre affa- Sentare: Ch.C .,. per tutta la durata dell'eseertZiOne, 50-6(3 menti pensino tutte insieme atto stesso modo e vi-

c'amto lo percots.o musicale cosi conie e pensato e proposto dalla per-sona sul podio di fronte a loro. Se 3..tVeSeciZi.011".:e agghingia , :":0 1 > indiVi-

dtPilità dei SO -l:Sii: -CCCO CaMpille:

dr." (firettOrC diVerna dCliCadSSÌ.1110 ed il rapporto a due deve basarsi hrdne-

(liallaMCICilie fidUCia ., liSthit0 CO.ni-

pliCità. Spesso la .miscela -magica va trovata in podi; :stanti, visti cosh di 0.,:iorches tra. e il fatto che si provi. in-. sienie una sola volta e, Tfiaga ,:i .,

dosso del concerto. Lei si. esibirà da solo a HaVenna,

nella Sala Corelli., il 1.5 gennaio mieI

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concerto di a.pertonE della rassegraE

t)Ltal.:

brani tlell'tetrato Nllo2:)3rt, per cui ha

triinostrato, fin dalia pjn giovane

ola. Lin particolare Lt.der.d.o. metterà

lju pr:3grna?

Mvan a ha ei.C.erir13pe,1„1,333.1).) 11.331L).1.

1 -.131,3 c.resc.ita tirtis -t_icti di t) -ut.siclata

se.do di ts -ia, ci.tret.). iquarti-

do ho s.coper -iti i s:303:,,a;30.11Lii\311r:

lat3 iattisnsso d eascoltarli

appJ -nro.nejtuli.

3. 3i3i3..1, Per: 1. --. 1'31;i1

111 3L1r1r).1.-,13ki)(13., 13,13hterSiELL3,Lierille..3.0,13-

.L -0.313.3 '313;_expre -i-_e...t -nozartiariti,ha se-

gni:il -o

tivo ;37: DIR 13,111:311110.1,33 per ;1113.1

o , - .-• • .-• .•:•:•:•:•:•:•:•:•••:•••:•••:•:•:•:•

iN "Fin da picc()Iissiino creavo suoni e rneloche su pentole e bicchieri 5 anni rni hanno cA)i -nprato 0M- k

pianola«.."

Neha prilne 13.11),:e dei

113,13r0 drie "3013 ate eì13 proOuzio13

C3t1P eh L13. L zii 133:-

izs,x,ass ì4 i Gì )(seZ -ì,4 F.

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f.E)).):3L L- ,3 131 3 1:13.; trL3 i11 1-111 il L.. L -iL.3^, L- - • -- "•-- •••••

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che cdi etl):

di visjle e perle (13,13Le ririe',131;

333 L3seeie 13;03 erose 03 3L} Li : i 13 L

da R1110 L -1 n -)ondo.

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1`._1 e 31. :12,3L:111.131.1,30

13;112 rvILLL)),;•,..L3 -1131.5:1;33::: ps,:a•à

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1,11 113 L3S -Le1::.

e iiiiii3S1:33;'}i3);Sr3opreSCirita;30

ueJ iyan.tse 13S:731e 11:3:311{,‘;315

Segtittiatdo cAancluttore

coa musicale dolio

1. 3 di isvid...o),-rt, ir; f03-3-p ; .:) di

Toitii,,a \/..a..riaziotd) iirotiti:tTo di.

117kritl0te e Vaiitatziodì .133 fa:11,T31;1:11111;;;:.1*1;,;:i3L1:5: - ::: ■..ww5C.9. 1...,: :::.

(3,Sì1;irii0 ai mdo di Orfeo) e

S:Onat J,)er i.arteCorl li.

lde..eilLovrai au: etC0 te.S133-

tr.terrai che

iruiauriosito tiaiEsictiitigi .h.qteraLl.

dal I8z2 ed oggi sizet i ,•iontemgi

-;fflr iiiigtiaggiti

'11)tititor 1 , :ttustit.s di 'r110.11133

irrtero capiade

dei secol)do liteaTi.ureE‘.. -):Lto (an.caL.ra ur).

Terr...ria con Vacla.)?..iolai) della sonaz:i. 115000 ol:oui:uihssnae, un

uno. delle

'Le f13 1,113:3 di leggere".

AttlhII Tartagnì 5;'51:11" , 1,-, i,,e3rferuLando

Irerles cott ras;;.-Azzl

ìlo:..1s7:31l e perci -té

L:1,0 e 130S,SìÌ)11e affreanare ;7013.-

cet.t.,;

;71-t ,..›. lo 1 -1:3 2:fili- p:Il:: I:egli

;;;;33:33 e .3; Cf133..iL 13)0 thILL33: 12.3133 13313"10

L -111331333 ed energie e sono fru liLL

trasruesso

rinej. LJ -taesLr5 gjial idea: e131

ha isv:)ru;.:, e fleis.).dtato

delja Li3 perS3,113:ELL33

:11.531ea, (Per ad eh

,

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CGUCVSL.c.Uft. CkHDC)NC)c: -cg • DOPO LA CEL.TA DELLA C.--.1OLDEN LADY Di LICENZIAPE TUTTI o IPENDENTI TERN.IINE DELLA CIG

g 1 1'1 g<'' g9 t `f I g'" 4" • -1 Z::( LtA, Ljk,_

1 tr 3 • Vs ".„2

$

A

decisione della Golden Lady

.preiceelere a un ll-„;----„ ''cenziamento col-lettivo del dipendenh Dirc sa at terMine . deRa cassa '131-

tegTazone straordinaria, figlia "di 131-: comportarnen-to Inaccettabile e irrespet-toso'. Lo sostengono :131t131a not2

nazionali di Fileilem-Cigil, 1 -etnea-(S1 sn-

prahuno aUa Ince a Ponili del 23 di-

cembre -tra :37j:onda, istitu-zloni e pari SUI

col nuovo appuntamen to per 1.2 gennaio", Per sindacali è ''sconiceetarite e

scellerato -aver scope :11:U SO -

1.0 dopo che il )O 1110 stes-so la pio prieta aveva aperto la procedura per licenzia- Mend C011ei:ÚVI Sj.t0 di.

F0e1LZ3 Sei)/,a nen- zione al tavolo". "La scelta del patron N-crine:, Grassi è stala ancora sottrarsi al Cold):mo 0 a ogni i:esposi- .. saio lo a: s) e Ule0000pato

solo eli. -tagliare cordone Mrì dipenden-

t:", Cgil, Cisi e Uil:titeragono "inaccettabile il comporta- mento del Gruppo, 111.401 teiso di tutti giiintadocutti- fr e chiedo:no che "il pro- cedimento sia ritirato per consentire una dig t. Osa

conclusione detta vertenza". Negai -i:ve, pure il commento di Franco presiden-te regionale commissione :Politiche fico QUelld dì Goiden l_ady è U-

na provoc -, -' an e:

sera. irtirieel atri. a ii -ovare una SCAUZiOn0 occupazio-11310, e Io CIecLsLcIn€-

I contratti dimostra qual; ef3.130 ie vere inteni

zioni.. 'rutta 'i e: :nia soilela-rietà ai lavoratori e diciamo subito, rna ciò Spetta al sin-daco Malpei-iiea, che non sa-ranno consentite zioni. SUli'area dove sorge l'azienda", Solidarietà alle iavoratdci anche da Tizie-dio Bordeiril capot.-truppo :Fede-razione della Sinistra.

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0 )1if3iesiiO). il 1)311(V) ne-

L'UNCee de Comuni spa,d3 :3 33,33,dridddde 3,33 33 3333c33.13, 3333,33 di 11:933. se3:33 3:33133 3333,3 3 33:3333:333 -3:

890m ih euro alle t. iglie CRISI Gli -mi distribuiti dalblinim te perilsostegni ad anziani bambini e disoccupati

niniciniaiii) a circa

990..000

rii O) le risorse

disiiia l3assa.

:31agna

20 l alle misure per aiutare t.e I 0j( oclitfie;oltà,in T:testo

peribidia da. crisi

"D:l:roti -te al lavo:n e agli sforzi

e;1 -1; si stanno i-:artip.iiiirids neita

Spera:3.2:a

attraver-

so il seivi..zie sociale e sono-ca-

e sosieilere

persorie famiglie in cliffl-

i7oltà attraverso rtiterverill cen-

irati sal scist:igrio ai r:id.dito, in-

tegrati

1 -.C., 13VOrall\70 e di C,OfiliP.ililfient0

delle spese per i di pii ala

rieriessità., deile Wel3.Ze degli

affiti, sp1ega.:3.(3

!Priori:ari gli interventi destinati

alle famiglie bandii:h e a

cf,Eene (10\re. ?..;; p.;e5.Cale. 11$3.i ,CC)

genitore. i_::.fl1.31:21-3.0.31 ,..ate ri-

sorse flesse a i.lisposizion.e

iravei'sci i bilarici dei

CleiVIJ:3..:013.e e così.

330.000 eitu:3 per interventi. rea-

attraverso iàittività degli

assistenti soci i e 11H11Coni-

missione assistenza, destituiti

prevaleateniente all'acquisto di

1110 01151 0 a sosien.ere

li pagamento delle utenze,

un l oi ale farti:The 1[3. Ca-

rico; 102,000 (III i destinar;

coirispondere piccoli compensi

a fren, ,,te di inserimen.ti lavorai-1-

;A ds persone svatitagkllate,

se

111 10011 lavorativi hanno ri-

guardato complessivantente

105 Dersone;12„500 curo desti--

al pagaMellto di d.Cke.ii Sa-

nitari per persone iniligenil

(prevalent.emente bambini e

anziani); 10,000 earo per hi3.031.;

SpeSa degill in-

tenenti coordiriati con. ilflanco

Allinentare, Ce3.33 -to di Solida-

rietà e le Carini:: dei territorio.

b`d°13.i spesa csento:IO (li in-

tegrare distribuito flOn.

pacchi viveri da parte delle as-

so-Aa2h,..13... LOì 1 15 ( iil datici,

ve:cdara, carne e ah -utenti per

liambini);204.000 euro per in-

tegrare il pagamento rehe

di Ile o. i i e RS'a per

ili priVi di reddito e di sostegno

fanaliare;108.000 pe-

fondo a disposiziorie dei iavo-

rator: dalla crisi et-01-3.0-

3133.C2: e

donicaide presentate

sono sl.a.te 254. Attuabriente carsei l :a -i-ritti:lir:a per la for-

mazione del ;a. gra.dtiatori33. iri

base alla quale );:'-irraiiiin erogati.

contributi eniroilnicise ili1:1-

braio 012; :14,877 CUI() sono

stail erogati a 9c.31i-esi()C13 - '.:

terriinnu sull c attraverso

si bando .puliblicia p siisoste- . hei

hpef, CO.;3 (.)0

51)110 Stati destiriati tI parolaie

rimborso del pagarliu -D13. -t0 della

jjjjj ....... rifinti per le fa:DI:alle 2A di

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ClePe, ":' miei dipirul sono la ...........................

Emanuele Palli

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LOTTA All'EVASIONE E TASSE SUL LAVORO

UNA PROMESSA CHE FA EQUITÀ di MASSIMO MUCCHErfi

" I governo Monti, pur facendo del contrasto all'evasione fiscale una sua bandiera, non

ne inserisce i proventi tra le entrate del bilancio del-lo Stato. E un ritorno alla serietà che si era persa ne-gli ultimi atti del governo Berlusconi quando tali pro-venti, incerti per definizio-ne, erano stati conteggiati nelle manovre correttive. Ma di questi tempi la serie-tà contabile non basta.

Il decreto «Salva Italia» aumenta la pressione fisca-le. In proporzione, grava più sulle persone a reddito basso e medio-basso che sulle più fortunate, per le quali la pensione, o va contano meno. Lo stes-so si può dire per la raffica di aumenti delle tariffe arri-vata ieri. Nell'emergenza, è stato detto, non c'erano al-ternative.

Nella conferenza stam-pa di fi ne anno, Mario Monti non ha speso parole sulla riduzione del debito pubblico attraverso misure ad hoe. E ha fatto bene, se non aveva ancora deciso co-me. La politica degli annuo-ci fa guadagnare consensi provvisori che si trasforma-no in delusioni letali in mancanza dei fatti. Ma un annuncio il premier io po-trebbe dare, senza perdere in serietà. Il premier po-trebbe dichiarare che l'eventuale extragettito fi-scale, fallo salvo un cusci-netto di salvaguardia, verrà destinato alla riduzione delle imposte sul lavoro, motore primo dell'econo-mia. A ben vedere, non sa-rebbe nemmeno un atmun-cio, ma la scelta politica tra-sparente di un governo che sa prendere e sa restituire. Sulla linea che Da di Tom-maso Padoa-Schioppa.

I redditi da lavoro vengo-no percepiti dai dipenden-ti, dagli autonomi (i profes-sionisti, per esempio) e da-gli imprenditori individua-,

li o riuniti in società di per-sone (gli artigiani, i piccoli commercianti, i taxisti, per

fare altri esempi). Ebbene, perché non prevedere, in costanza di aliquote, un in-cremento delle detrazioni per i redditi da lavoro in re-lazione ai carichi familiari e alla formazione dei reddi-ti stessi? Magari, mentre per i dipendenti le detrazio-ni potrebbero avere come unico limite una certa so-glia reddituale, per gli auto-nomi e gli imprenditori si potrebbero graduare an-che in rapporto all'età, a so-stegno dei giovani,

Con l'accesso ai conti correnti, l'Agenzia delle en-trate ormai dispone di tut-ti i mezzi per scovare gli evasori e, di conseguenza, per indurne tanti alla fedel-tà fiscale. Il governo è ve-nuto incontro a persone e imprese che, causa la reces-sione, non riescono a ono-rare il debito fiscale: saran-no consentite più lunghe rateazioni; verranno dimi-nuiti i costi di esazione ri-conosciuti a Equitalia. Ora si può rilanciare. Nel 2011, l'Agenzia delle entrate ha incassato n miliardi di im-poste non versate. Nel 2012 è ragionevole ipotiz-zarne 12, ma soprattutto ci si può attendere un gettito da autotassazione e Iva ben più rotondo di quanto previsto in Finanziaria.

Certo, questo maggior gettito andrà depurato dal-le variazioni del Pil, delle aliquote e dei prezzi per avere il reale extragettito legato al contrasto all'eva-sione, Ai momento nessu-no azzarda cifre, ma per-ché non informare il Paese su che cosa 1i governo fa-rebbe dell'extragettito, se davvero ci fosse? In passa-to, i politici usavano questi tesoretti per aggiustare i conti pubblici ovvero per regalie elettorali. Perciò non prendevano impegni preventivi, ljn esecutivo di tecnici, senza ambizioni da coltivare nelle urne, po-trebbe farlo, Anzi, dovreb-be.

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governo Il premi r

1:1 pre er scrive ai s «Rigore e rid e le spese» Per Monti fine d'anno al lavoro su sviluppo e impegni esteri

ROMA Ha passato tutto il giorno nell'ufficio di Palazzo Chig,i assieme ai suoi collabora-tori per preparare quel mese di gennaio che il giorno prima. aveva ribattezzato «andante con brio» per gli innumerevoli impegni, soprattutto interna-zionali. Ma l'ultimo atto ufficia-le dell'anno di Mario Monti porta non a caso il segno del ri- gore : una circolare inviata a •

tutte le amministrazioni pub-bliche in cui si chiede «una ri-gorosa azione di contenimen-to della spesa per perseguire gli obiettivi del governo»,

Il documento, firmato nella sua qualità di ministro del-l'Economia ad interim„ serve a raccomandare l'applicazione delle misure contenute nel de-creto approvato dal Parlamen-

to prima di Natale e che preve-dono una serie di tagli. Tanto per fare qualche esempio, il ri-dimensionamento degli incari-chi onorifici, con gettoni di presenza non superiori a 30 cu-ro, la riduzione dellSo% delle spese di rappresentanza per i

convegni, la diminuzione delle auto blu e una stretta sulle mis-sioni. Ma ['elenco dei provvedi-menti di austerità da osservare riempie una scheda lunga 36 pagine perché recupera anche quelli già adattati negli anni passati come il risparmio ener-

gotico. Del resto il premier, nella.

conferenza stampa di fine an-no, accanto al rassicurante «non ci saranno manovre ag-giuntive nel segno della restri-zione», aveva avvertito che ciò non voleva dire che si sarebbe potuto procedere nella gestio-ne pubblica con «larghezza fi-nanziaria». Ed ecco la circolare a confermare tutto raccoman-dando «un'oculata riduzione degli stanziamenti complessi-vi per le spese diverse da quel-le obbligatorie e inderogabili» e «la fattiva collaborazione di tutte le amministrazioni». Con l'avvertimento Che a vigilare sull'applicazione delle regole provvederanno i rappresentan-ti del dicastero dell'Economia «segnalando eventuali inadem-

pimenti ai competenti uffici dei ministero».

Ma il lavoro di Monti è con-centrato sull'attuazione del «Cresci Italia», così come ha ri-battezzato la «fase due» del go-

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1 Innt 6 gennaio premi

io Monti, nel corso della visità a Parigi, parteciperà al convegno «Nuovo Mondo», organizzato da M. Eric Besson, ministro francese dell'indusi da, Monti,

accnni w dal i inis dello Sviluppo Corrado

ra, interverrà intorno'. al te ore X 5.30 alla tavola rotonda «Quale posto per

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verno. La giornata di ieri è ser-vita per aggiustare il calenda-rio di un mese fitto di impe-gni: il 6 gennaio sarà a Parigi dove vedrà Sarkozy, il i8 a Lon-dra, il 21 in Libia, una visita strategica per i nostri interessi economici, senza contare che a metà gennaio dovrebbe collo-carsi anche l'udienza dal Papa e che c'è in programma anche un passaggio a Washington, forse nella terza settimana di gennaio.

Nel frattempo già ieri per te-lefono ha avuto contatti con ministri che dovranno scrivere con lui i provvedimenti su libe-ralizzazioni e concorrenza (Cor-rado Passera) e la riforma del mercato del lavoro (EI sa. Porne-ro) e in vista degli incontri con le parti sociali che dovrebbero tenersi dal 9 al 15 gennaio. Il primo dei due pacchetti dovrà essere pronto per l'eurogrup-po del 23 a Bruxelles e quindi non c'è tempo da perdere. ll la-voro collegiale dovrà essere certificato da un Consiglio dei ministri, ma è probabile che ac-cadrà solo in quello più a ridos-so del primo appuntamento eu-ropeo, forse il 20 gennaio. Vi-sto come stanno le cose, il Pro-fessore ha scelto di passare la fine dell'anno a Roma con la fa-miglia. E di riprendere subito dopo il suo lavoro.

Roberto Zuccolird PRODUZIONE RISER,,TA

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press unE 31/12/2011 CORRIERE DELLA SERA

Il segnale che Pd e Pdi si aspettano dal prernier

T on saranno economisti ma sanno fare i conti, e c'è un motivo se

partiti della «maggioranza» premono su Monti: il premier «deve dare dei" risultati e darli presto». CONTINUA A PAGINA 8

par III in affanno chiedono à.1 governo un segnale: da lanciare al Paese I numerl In primavera Si va alle urne per le Amministrative e il distacco tra l'opinione pubblica e partiti oggi ha raggiunto l'acme: i 44% degli elettori si trincera nell'area degli indecisi e del non voto 11

SEGUE DALLA PRIMA

Dopo aver investito a vario titolo sul professore, Pdl, Pd e Terzo polo auspica-no qualche risultato a breve scadenza. da parte del governo, per non vedere trasformate le loro azioni — peraltro già al ribasso in carta straccia, e con il test delle Amministrative da affronta-re in primavera. Certo, nessuno immagi-nava che sarebbe bastata una manovra a far uscire Malia da una crisi che sta divorando l'euro. Tutti però speravano almeno che il segnale sarebbe stato col-to dai mercati. E assieme a loro ci conta-va anche Monti, se è vero che come racconta una fonte autorevole — il pre-sidente del Consiglio ha dovuto «cam-biare l'agenda», dato che l'intervento sul debito non era annoverato tra le priorità dell'esecutivo.

La complicata operazione conside- rata dai vertici della «maggioranza» co- me una sorta di ultima spiaggia non

solo non ha precedenti, ma andrebbe per di più messa in atto con il fiato sul collo della finanza internazionale, con lo spread che muove da strozzino sul Pa-ese. Il problema del debito, assieme alla vertenza comunitaria, sono i due nodi scorsoi che stringono il gover-no e mettono in ansia i partiti che Io sostengono. Nessuno, tra Pd, Pdl e Terzo polo, si fa illusioni sulla solidarietà euro-pea, «non si può sperare nel - l'Unione secondo il segreta-rio dell'Udc Cesa — anche perché i tede-schi pensano solo agli affari loro. Per-ciò, per uscire dalla crisi, dobbiamo con-fidare solo nelle nostre forze. E in Mon-ti, che ha due-tre mesi di tempo per fa-re invertire la rotta all'Italia».

L'orizzonte di marzo non è certo un ultimatum al premier, quanto una reali-stica presa d'atto delle scadenze che metteranno subito alla prova il sistema e dunque l'esecutivo. E c'è preoccupa-zione tra gli azionisti della «maggioran-za»; «siamo preoccupati — ammette Ce-sa ---- perché la gente che sta facendo sa-crifici è arrabbiata. E lo sarà ancora di più il prossimo mese», quando gli effet-ti della manovra inizieranno a farsi sen-tire.

In questo clima, sarà difficile gestire il passaggio elettorale che chiamerà alle urne undici milioni di italiani per il rin-novo di circa mille Comuni. li rapporto tra partiti e opinione pubblica resta complicato, «la tensione come spie-ga il capo della Ipsos, Pagnoncelli — è alta»: «Alcuni elementi potranno atte-

nuarne la criticità. Intanto in questo ca-so conterà il rapporto diretto tra candi-dati e cittadini, e poi gli stessi candidati potranno addossare al potere centrale la responsabilità di aver ridotto le risor-se per i Comuni. Comunque, i leader na-

zionali farebbero meglio a non mostrar - si in campagna elettorale. Uscire ora al-lo scoperto, per loro, sarebbe politica-mente rischioso».

Il distacco tra opinione pubblica e partiti ha raggiunto il suo acme, con il

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44% degli elettori che — secondo i dati di lpsos al momento si trincera nel-l'area degli indecisi e del non voto. Ser-ve pertanto un segnale da offrire al Pae-se, ed è in Monti che le forze della «mag-gioranza» hanno investito (quasi) tut-to. Ecco perché Bersani spera che il go-verno dia «inizio a un'inversione di ten-denza», conta su «una fase» che raddriz-zi «gradualmente» l'Italia: «Per questo motivo spero che il presidente del Con-siglio ce la faccia, e spero che durante il prossimo anno riesca finalmente a far vedere ai cittadini la luce in fondo al tunnel».

Il segretario del Pd non ha mai pensa-to che i problemi si sarebbero risolti con l'uscita di scena di Beriusconi, né pensa che l'attuale governo li risolverà. Piuttosto «a Monti chiediamo di mette-re in sicurezza il Paese e di ridare all'Ita-lia una voce in Europa». Così Bersani mette in evidenza quali sono le due mis-sioni affidate al Professore, e che al mo-mento rischiano di essere altrettanti no-di scorsoi per l'esecutivo, oltre che per la sua «maggioranza»: l'attacco al debi-to e la mancanza di peso nelle decisioni comunitarie. Su questi fronti non è con-templato il fallimento.

Difficoltà e tensioni Cavaliere sa che non può

strappare. Cesa (Udc): siamo preoccupati, la gente è arrabbiata Bersani: inversione di tendenza

Ma già adesso l'ansia di vedere dei ri-sultati determina degli effetti nel Palaz-zo: sono evidenti le tensioni tra e den-tro le forze che appoggiano il governo, tensioni destinate ad aumentare in pros-simità del voto amministrativo. Berlu-sconi, per esempio„ per tenere a bada il suo partito ondeggia tra l'appoggio a Monti e le velleità di rivincita: «Perché appena i sondaggi andranno meglio...». Ma il Cavaliere sa che non può strappa-re, non ora. Secondo l'ex ministro delle Infrastrutture IVIatteoli., infatti, «in que - sta fase è come se Pd1 e Pd facessero a gara per vedere chi rompe per primo. Una logica attendista che, paradossal-mente, fa la fortuna del premier».

Sarà, ma per quanto tempo? Perché a detta del democratico Pallini «un siste-ma politico imbambolato rischia di di-ventare una trappola per Monti. E se i partiti non si rimetteranno in moto, se non daranno cioè vita alle riforme, la trappola si chiuderà sul premier oltre che sulle stesse forze di maggioranza». L'immobilismo non aiuta, di qui l'idea ripetuta in questi giorni dal vicesegreta-rio del Pd, Enrico Letta, di istituzionaliz-zare l'intesa tra le forze che sostengono l'esecutivo: «In una situazione di guer-ra, serve un gabinetto di guerra».

Sono manovre di posizionaxnento, in attesa che il Professore ottenga dei risul-tati. Perché l'anno prossimo bisognerà affrontare la fase recessiva, trovare i sol-di per la cassa integrazione che stanno per finire, e dire al Paese che «c'è luce in fondo al tunnel».

Francesco Verderami ©RIPRODUZIONE RiSERVAIA

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ROMA— San Silvestro è arri-vato e, fatalmente, pure sul - fuso di botti, petardi, castagna-le, raudi, miccette, mortaretti e trick track, la politica si divide. Il fronte dei sindaci, che fino a ieri sembrava compatto sui di-vieti, al limitare del 2012 si spacca. Sparare o non sparare dal balcone (non certo con le pistole..,) questo è il dilemma.

E infatti mica tutti i sindaci hanno firmato l'ordinanza per dire no: nel centrosinistra, per esempio, Matteo Renzi a Firen-ze, Luigi de Magistris a Napoli e Virginio Merola a Bologna non hanno fatto come Giulia-no Pisapia a Milano, Piero Fas-- sino a Torino, Giorgio Orsoni a Venezia e Michele Emiliano a Bari, optando piuttosto per un semplice appello alla responsa-bilità dei cittadini. «In un Pae-se che non riesce a combattere l'evasione fiscale possiamo fa-re un'azione penale per chi ac-cende un petardo a San Silve-

dliemmad Napoli De Magístrís: tradzione che non si può annullare. Anche se dietro c'è la camorra

stro? Questi non sono temi da. ordinanze!», ha obiettato Renzi il Rottamatore ieri sulla sua pa-gina di .Facebook.

Anche nel centrodestra, pe-rò, le posizioni cambiano da. una città all'altra: per evitare il cielo chimico e inquinato di Ca-podanno, intriso di zolfo, po-tassio, alluminio, rame e piom-bo, il sindaco di Palermo Diego Caniniarata ha vietato i botti, così come Mario Occhiuto a Co-senza. Invece Demetrio Arena, primo cittadino di Reggio Cala-bria, pure lui del centrodestra, non ha posto divieti e lo stes-so, soprattutto, ha fatto Gianni Alemanno, sindaco della Capi-tale: «Roma ha sempre tenuto sotto controllo il fenomeno dei botti di Capodanno e non cre-do che ci siano gli estremi per un'ordinanza di questo genere — ha risposto ieri Alemanno a domanda precisa . Sul ver-sante della sicurezza personale

non servirebbe e su quello del-la vita cittadina crediamo che i bolli siano un piacere che non può essere sottratto ai roma-ni».

Incrociando le dita, mentre polizia e carabinieri continua-no a sequestrare tonnellate di botti clandestini un po' dovun-que, s'allunga la lista dei Comu-ni dove sparare sarà vietato (nelle ultime ore Aosta, Brindi-si, Siena e Pistoia), ma c'è an-che chi sceglie una via di mez-zo, come Salvatore Adduce (centrosinistra), sindaco di Ma-tera, che ieri ha invitato i citta-dini «a ridurre al minimo l'uso dei botti, compresi quelli non pericolosi». Insomma, si spari pure ma con giudizio.

Certo, non sarà facile colpire i trasgressori — a Bari il sinda-co Emiliano mobiliterà vigili con infrarossi per punirli an-che penalmente, invitando i cit-tadini a fotografare chi usa i botti, ma c'è chi organizza la «disobbedienza» Torino co-munque, per tutelare cani, gat-ti e persone, ha annunciato multe da 25 a 50o euro e anche a Milano la contravvenzione scatterà (so euro) perché il sin-daco Pisapia, illustrando l'ordi-nanza antismog che contiene il divieto di accendere «giochi pi-rici», ha detto che stanotte esplodere un petardo sarà co-me «passare col rosso».

A Napoli, la capitale dei bot-ti, dove in passato c'è scappato il morto e adesso incombono

minacciosi gli ultimi ritrovati della tecnica clandestina, le bombe ribattezzate «spread» e «Mario Monti», il sindaco de Magistris non poteva certo vie-tare i fuochi: «E una tradizione che non si può annullare so- spira preoccupato alla vigilia — ma ci sarà tolleranza zero da parte nostra perché dietro i bot-ti illegali c'è la camorra. Però a Caste' dell'Ovo, alle 2, ci sarà uno spettacolo di fuochi piro-tecnici assolutamente legali e

sicuri, perciò invito tutti a veni-re,..». La Croce Rossa di Napoli s'è pure inventata uno slogan per la sua campagna di dissua-sione: «A Capodanno festeggia senza di noi, non fare il botto».

Per bloccare il pandemonio ormai alle porte, il Codacons

associazione che tutela i con-sumatori — ha presentato ieri una diffida urgente al Viminale e ai prefetti. Il ministro dell'In-terno Annamaria insieme al suo collega della Sa-lute Renato Balduzzi, ha diffu-so un appello congiunto ai cit-tadini: «Festeggiamo in alle-gria l'arrivo del nuovo anno, ma evitiamo che una festa si trasformi in tragedia. In parti-- colare, i genitori devono vigila-re in modo rigoroso e severo sui bambini, in modo che essi siano tenuti lontani dai botti sparati e non raccolgano quelli n'esplosi». Parole sante.

Fabrizio Caccia [email protected]

9 RI ,RODUZ , ONER:SERVATA

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Feste e città Linea dura di Emiliano a Bari: usarli sarà un reato penale

Milano li vieta, Roma no Il federalismo dei bolli Capodanno, sindaci in ordine sparso sulle misure

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Monti ai gete la cinghia» Il prerniet.tssa i paletti per la spesa pubblica: risparmiate anche sulla carta

IL presidente deL Consiglio invita suoi ministri a tagliare Le spese per arrivare al. pareggio di bilancio. L'elenco delle misure riempie una scheda Lunga 36 pagine: dal. taglia-carta aL risparmio energetico adottate quaLche anno fa, fino alle misure delle ultime manovre

ROMA RISPARMIATE, Spendete di meno. Siate oculati. Mario Monti oltre che presidente del Consiglio è, si sa, anche ministro dell'Economia. E ha una missio-ne su tutte: far quadrare i conti. In tal senso, ieri ha diffuso una circolare, diretta a tutti i dicasteri, per dettare le indicazioni sul bilancio di previsione 2012 per enti e organismi pubblici. Una circolare che non lascia spazio a dubbi. Nei documento si chiede infatti «una rigorosa azio-ne di contenlinento della spesa pubblica» per «conse-guire gli obiettivi prefissati dal Governo» in sede di Unione europea per il pareggio di bilancio. «La crisi finanziaria globale — scrive il premier — e le avver-se condizioni economiche in sede europea hanno re-so necessario rafforzare il processo di consolidamen-to dei conti pubblici e proseguire il percorso di risa-namento strutturale, che dovrà interessare anche gli esercizi futuri, confermando l'esigenza di una rigorosa azione di contenimen- to della spesa

pubblica, già intrapresa in precedenza, volta ad assi-curare un intervento organico diretto a conseguire gli obiettivi prefissati dal Governo», in vista del rag-giungimento del famoso e agognatissimo pareggio di bilancio per il 2013. L'invito è perentorio, la vigi-lanza sarà massima e tale dovrà essere da parte di tut-ti, Saranno monitorate le spese con molta attenzione e i nadempimenti di genere vario verranno immedia-tamente segnalati al ministero.

L'ELENCO delle misure da adottare riempie una scheda lunga 36 pagine, dal taglia-carta al risparmio energetico adottate qualche anno fa, fino alle misure delle ultime manovre, tra le quali la stretta sugli inca-richi che, per i dipendenti pubblici, devono essere considerati onorifici e prevedere il solo rimborso spese con al massimo un gettone di presenza di 30 curo. Ma la tagliola è su spese per relazioni pubbli-che e convegni (da bloccare al 20 per cento della ana-loga spesa del 2009), quelle per missioni e per le auto blu (tetto 2111'80 per cento della spesa 2009). Viene ri-cordato il tetto per gli incarichi di vertice, gli obbli-ghi di trasparenza sulle società possedute e la razio-nalizzazione delle spese per beni e servizi. Al di là del contenuto pratico, comunque, è interes-sante rilevare il dato generale. Infatti, di fronte a una manovra durissima, la circolare assume un valore profondamente 'politico' in quanto lo Stato si fa par-te attiva nei tagli in vista di un'uscita quanto più ra-pida possibile dalla tempesta.

r.r.

I NUMERI

71.700 AUTO BLU

IL parco macchine a disposizione deLLe amministrazioni per servizi e rappresentanza

1.909 MILIARDI

La consistenza del debito pubblico itaUano pari a circa iL 120% det prodotto interno tordo

s:ad: zo!ctisL cemc. «Nndi ■ gpmeg nge ■ le

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«Vulite 'o spred? Ma jatevenne» E Napoli scopre i botti legali

'Jour tra i negozi: le 'bombe' ci sono, comprarle è difficile Stefano Grassì

NAPOLI

«CHE VULITE, 'o spred? Ma jate-venne. Donò qua trovate solo i bot-ti regolari, potete girare tutto il mercato, ma state certo che queste bombe che stanno ncòppa ai giornali, acca nisciune 'e

tiene», Tradotto in italiano, quello che dice Giro Mastropietro, titola-re di uno dei più grossi negozi di fuochi d'artificio di piazza del Mer-cato, significa più o meno questo: le bombe carta da due o tre chili, un tempo intitolate a Maradona, poi a Cavavi e ora al presidente dei Consiglio Monti e allo spread non sono pura fantasia giornalistica, esistono, ma comprarle non è faci-le. Bisogna saper trovare i canali giusti. I commercianti non rischia-no la galera per una 'cipolla' da 50 miro.

1A IN PIAZZA del Mercato i pochi passanti frettolosi sembrano pen-

sane a tutt'alto che ai ftinchi d'artificio. Sul grande slargo

tra la Chiesa dei Carmine, dove un Cristo ligneo per evitare una bombarda ara-gonese, nel 1439, 'inch-

5' miracolosamente il capo, e quella della Puri-ficazione, dove è con-servato il ceppo in por-. fido su cui 750 anni fa venne decapitato Cor-

rad ino di Svevia, si af-facciano una decina di

negozi. Sono tutti vuoti. Il caldo sole appena calato ha lasciato un afrore umido e te-

nebroso. In questa vecchia Napoli, che sopravvive nonostante tutto, nonosiant£ La crisi, nonostante camorra, /£ guardie e i ladri, si re-spira un'aria rassegnata. Imagazzi-ni sono st•aeohni di botti di tutti i tipi, botti di quelli autorizzati, fi-schi razzi, candele, bengala, vulca-ni, girandole. Ogni confezione Sta sui 15 curo. Per dieci minuti di fe.- steg,giament i ci vogliono 150 curo. Ma gli scaffali SO110 pieni e di gen-te non se ne vede. Forse, piu degli appelli del sindaco e del questore, quest'anno é stata la crisi a disar-

LA «SO F;F1AT> Ma nei vicoli si trova di tutto: mini ordigni da 50 a 100 curo

mare i napoletani. Qui lo spread, prima di trasformarlo in bomba, l'hanno metabolizzato come croni-ca mancanza di quattrini. A poche ore dalla mezzanotte, una quiete irreale avvolge strade e vico-li altrimenti animatissimi. Sembra impossibile poter trovare qualche fuoco un po' più forte. «Quest'an-no non ci sta niente, non si spara», dice un ragazzetto sui 14-15 anni che s'aggira guardingo con l'aria di chi la sa lunga. «E guardie ce

stann' accirenn» (cioè: la polizia non ci lascia in pace). «Dottò che v'aggia riceve... m'hanno pigliato 1200 botti. Chiste so' pazze. Mo' non ce vonne più mane' fa spara». Alla fine però arriva l'indicazione: «Provate a vedè 'ncopp Forcella, ma statene 23CCUàrt». Uno pensa che deve stare attento a non farsi ri-filare un bidone, ma il ragazzo si ri-ferisce alle 1.032£ dell'ordine, che se-tacciano la città e hanno già seque-strato più di 10mila chili di botti ir-regolari. Lasciati i vicoli del Merca-to, oltrepassata la zona del Tribu-nale, il nostro Virgilio ci conduce nei labirinti della Duchesca, un de-dalo di viuzze scalcagnate dove, si dice, si può trovare di tutto.

OGGI ci abitano solo cinesi ed è qui che si trovano i botti tosti, quelli non nude in China, ma fatti sulle pendici del Vesuvio: palle di Mara-dona, tris-trac a rendìno o a cipol-la, tracchi a tronetto e a lampetto, Monti-spread e cipolloni (baria bin Loden: vere e proprie bombe carta da lo, 15 chili, una santa bar-bara: 50.60,100 euro l'uno. E che effetto fanno, (liediarno in-genuamen te , ‹Tand nu ta n to che ve fa schiatta e 'recchie», risponde quello.

‹<V111::e Spr0? Mia E di -,,,pre lo>.

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LE CITTÀ DEL DIVIETO

AL No

Capodanno senza ho a Milano, Torino, Asti,

Lecco, Venezia e Mo dena

AL Centro Non si possono usare botti a Pesaro, &iena,

Pistoia, Olbia e Salsa

S ud Stop ai petardi anche a Bari, Palermo, Agrigento e Casere

«Vut:ki E di icicpre lior.

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divieti m ordine sparso Giro di vite a Modena, Cesella, Pesaro e Falconara

c'E CHI si limita a multe più o meno salate come Forlì (da 25 a 500 euro) o i Contami della Bassa bolognese (Caste' Maggiore Bentivoglio e Pieve di Cento, solo per citarne alcuni) per il loro 'uso inappropriato'. E chi invece, come a Falconara Marittima, in provincia di Ancona, ha deciso di vietarli 'a tempo indeterminato' per tutto l'anno, con la sola eccezione del periodo tra le 21,30 del. 31 dicembre e le 2 del primo giorno dell'anno. Di sicuro, in questo Capodanno 2012 tra Emilia Ro-magna e Marche, c'è solo che, nel divieto all'uso dei botti, le grandi assenti sono le città, dove di solito si concentra il maggior uso di petardi.

Nelle due regioni, infatti, solo Modena, Cesena e Pesaro hanno adottato provvedimenti per vietare l'utilizzo di botti nella notte che ci porterà al 2012. E, anche in questi casi, si tratta di divieti parziali, visto che riguardano solo le zone dei centri stori-ci e solo per la serata dell'ultimo dell'anno (Pesa-ro fa eccezione, visto che l'ordinanza del sindaco resterà in vigore fino al 9 gennaio). A Bologna la giunta comunale ci ha pensato fino all'ultimo all'ipotesi di vietare i botti. Poi ha ri-nunciato «Fatta oggi — ha spiegato l'assessore Luca Rizzo Nervo — un'ordinanza risulterebbe poco efficace. La valuteremo per il prossimo an-no».

IL SINDACO Di SANTARCANGELO

«Non è la nostra tradizione Ho voluto tutelare i bambini e i cani»

SANTARCANGELO (Rimini] LA MORATORIA sui petardi l'ha appena firmata: oggi e domani niente botti. Se non ci rimetti le dita, nel comune di San-tarc.tingelo, puoi comunque bruciarti dai 25 ai 500 euro. Maura iviorri, 42 anni, pri-mo cittadino, proprio ieri ha raccolto dal canile il suo terzo trovatello: «Questo è per la mamma, io ne ho già due, più un gatto».

Lo ha fatto per loro? «Anche. Al canile mi hanno spiegato che dopo a botti di Capodanno ci sono decine di animali in fuga, terrorizzati. Un dolo-re per i proprietari, un pericolo per i no-stri amici e un'insidia per chi, sulle stra-de, può trovarsi un cane all'improvviso davanti ai fanali».

Al solito, fanno più pena ii cani dei bimbi.

«No, non è proprio questo il caso. Prima di firmare ho chiamato il responsabile del nostro ospedale. Mi ha spiegato che ogni arano una deci .i di r' guizzi devono essere curati aer danni allo titani, u' tion.i Oleióriíguoéélil uesto è il primo mo-tivo»,

Forse è un po' presto, ma ha gma avuto delle reazeoni?

«Su Facebook, che è un po' la mia anten-na, ho incontrato solo pareri favorevoli: il 60% degli italiani ha un animale dome-stico e comunque quella dei botti è una tradizione che non ci appartiene. Ne ab-biamo avuto abbastanza ad Halloween»

Ma non si faceva primo a vietarne lo vendita?

«Non ne ho la facoltà e comunque sareb-be bastato uscire dal territorio comunale o salire a San Marino. Però ho vietato la vendita di petardi agli ambulanti, perché è più difficile controllare che il materiale sia in regola».

Siamo sicuri che l'ordinanza sarà fatta rispettare?

«Ho già parlato con i vigili e con i carabi-nieri, Non scherziamo affatto».

Ma è vero che lei ha anche un raro gallo di rozzo romagnolo che conta tutta la notte?

:Non me ne parli, quello è peggio di un petardo».

Pier Luigi Martelli

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PERCHE NO IL PRIMO CI I I ADINO DI REGGIO EMILIA

«Le emergenze sono altre, non servono le ordinanze all'ultimo momento

E poi chi può controllare?» REGGIO EMILIA

GUARDI, ce l'ho anch'io un cane, so cosa vuol dire,..»

E allora, perchè niente divieti a Reggio Emilio? E poi, lei è anche presidente dell'Associazione nazionale dei Comuni

«Rispetto i colleghi che hanno fatto una scelta diversa — attacca Graziano Del Rio, sindaco di Reggio Emilia —, ma sono piuttosto scettico di fronte a provvedimenti presi all'ultimo minuto. Non danno l'idea di una scelta ponderata. Capisco di più un'ordinanza come quella di Modena che li vieta solo in alcune piazze»,

Magari c'è anche un'oggettiva difficoltà a far rispettare quel che si dispone.

«Soprattutto. Nell'ultima notte dell'anno dobbiamo già fare tanti controlli, non credo che le forze dell'ordine avrebbero potuto mettersi dietro anche ai botti».

Forse in futuro? «Non escludo nulla, ma francamente n on vedo proprio per la mia città un'emergenza petardi».

It.07(1.kri- • ,

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Se non si riesce a disboscare il cosiddetto Stato sociale non si esce dai gorghi della crisi

Lo stato obeso porta all'infarto Politici ovunque, enti fasulli, posti inventati, emorragia di fondi

DI MARCO BERTONCINI

iulio Tremonti è tor-nato ieri a farsi sen-tire, intervenendo sul Corriere della Sera

con un articolo dedicato al de-bito pubblico. Secondo un suo abituale vezzo, ondeggia fra poderose riflessioni storiche e considerazioni d'attualità, ambendo sempre a scrivere, più che per il contingente, per la storia.

Verosimilmente, si tratta di un acconto del suo nuovo volu-me, annunciato da qualche set-timana e dato in uscita entro febbraio.

La responsabilità del debito sovrano è da Tremonti rele-gata nella prima repubblica, asserendo invece (ma i dati smentiscono la tesi) che la seconda repubblica si sarebbe impegnata, con gli esecutivi di entrambi i versanti, per ri-durre l'indebitamento.

La soluzione viene indivi-duata in un risorgere dell'uni-tà nazionale o compromesso storico, col dichiarato scopo "di aprire il cantiere del cam-

biamento costituzionale". Tremonti in queste ri-

flessioni, come del resto la quasi totalità dei politici di centro-destra e di centro-sinistra e, almeno a quel che si capisce, come gli stessi professori tecnici seduti al governo, omette d'individuare con chiarezza le cause del debito e, quindi, di segnalare con coerenza la necessità di rimuoverle.

L'ex superministro ha ragioni da vendere quando rammenta che «più si spende- va a debito, più voti si prendeva- no; peggio si spendeva, più prefe- renze si prende- vano».

E b - bene, a dir- la con schiet- tezza e semplicità, le spese furono (e

costi della politica, la perva-sione della mano pubblica e il pullulare dei servizi pubblici, l'offerta del corso di laurea sotto casa e il moltiplicarsi di società ed enti a tutti i livelli (dal quartiere al continente), hanno determinato il folle in-debitamento che è causa del-le difficoltà finanziarie in cui siamo immersi.

Peccato che pochi ricono-scano che la crescita abnorme • dello Stato sociale è all'origi-ne del tracollo odierno.

Quando pure lo ammet- tono, come in parte fa Tre- monti, non ne traggono le ovvie conseguenze: biso- gna ridurre, comprimere, sminuire, se proprio non si vuole abbattere, quello Stato sociale.

Invece, tutti gli ammi- nistratori locali, per fare un solo esempio, ripeto- no la fermissima volontà

di non voler toccare i mi-tizzati servizi.

Ovviamente, poiché nes-sun servizi è gratis, per

pagarli dovranno ricorrere al sistema più immediato:

l'imposizione fiscale. Infatti, già stanno facendo i

conti per vedere fin dove sali-re con le tasse di competenza propria. Si può essere facili profeti ove si preveda che gli appetiti di sindaci e assessori si scateneranno con le tasse di scopo, altro regalo del fede-ralismo fiscale così caro alla Lega.

«Tassa di scopo» è poi una formula graditissima a tutti i livelli, posto che nuove forme impositive si studiano (tanto per citare un caso soltanto) al ministero della Salute, con lo scopo di contribuire all'edili-zia sanitaria.

Senz'altro, le grandi rifor-me, costituzionali, istituzio-nali, legislative, sono indi-spensabili.

Ma la prima, assoluta ri-forma, indispensabile per al-leviare il fardello del debito pubblico, consiste nell'abbat-tere lo Stato sociale che ab-biamo creato senza averne i mezzi e che vorremmo man-tenere avendo ancor meno mezzi di prima.

-e Riproduzione riservata----E

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Da Roma a Thrino, da Napoli a Milano, tutti i primi cittadini strizzano l'occhio agli elettori

Un Capodanno da politici in città Anche a San Silvestro i sindaci non rinunciano a farsi vedere

IM ANTONIO CALITRI

Anche sulla notte di San Silvestro i sindaci la buttano in politica.

Dal concertone di piazza al divieto dei botti, ognuno cerca di strizzare l'occhio al proprio elettorato o andare in prima pagina.

Così doveva esse-re per il sindaco di Torino Piero Fassi-no, tra i primi sin daci di un grande capoluogo a vietare i fuochi di fine anno per amor di cani e gatti. Una mossa che vi-sti i tanti padroni di animali in Italia, lo avrebbe elevato a per-sonaggio più sensibile di fine anno e oscurato la ex ministra Maria Vittoria Brambilla che sugli animali ha puntato, ma è durato poco.

Da Bari infatti è intervenuto subito dopo Michele Emiliano, con lo stesso divieto, ma per ra-gioni di sicurezza, tema più in linea con un profilo da sceriffo. E per mostrare i muscoli (o la stella) ha annunciato che i vigili

gireranno questa notte pro-prio mentre tutti brindano al nuovo anno, armati di videocamera per registra-

re chi sgarra e perseguirlo nel 2012.

Ai milanesi invece che han-no più a cuore la salute delle vie respirato-rie e temono il troppo smog e le polveri sottili, Giuliano Pisapia lo stesso divieto l'ha motivato come lotta all'inquinamento; e

via con centinaia di altri sindaci a seguire gli esempi e a persona-lizzarli.

Ancora più in-teressante poi, il comportamento dei sindacinei confronti delle scelte artisti-che per gli spettaco-li di questa sera, tra politica e territorio, purché radical chic. Qui, la scelta più azzeccata anche per far dimenticare le polemiche di po-

chi mesi fa, l'ha fatta il sindaco di Napoli Lu-igi De Magi-stris. Dopo la vicenda dell'af-fidamento della presidenza del Forum al mila-nese Roberto Vecchioni e i tanti artisti na-poletani che si sono arrabbiati,

per questa sera ha puntato sul concerto dei fratelli Eugenio ed Edoardo Bennato, due napoletano doc, che non hanno mai abbandona-to la città né rinnegato le loro radici, creando anche

un vero e proprio evento artistico. I due cantanti infatti non si erano mai esibi-to insieme sullo stesso palco.

A Milano an che l'esibizione di piazza del Duo-mo è stata buttata in politica, tutti artisti di area ma con Pisa-pia che però lascerà

il palco all'assessore alla cultura Stefano Boeri. E ad artisti molto amati a sini- stra come Vinicio Capossela ma so- prattutto il comico di area Paolo Rossi e con l'intervento di don Andrea Gallo.

A Roma invece Gianni Aleman- no ha puntato sui Negramaro, molto amati dai giovani, seguiti da un

romano come il comico Enrico Brignano.

Stesso di- scorso a Torino con Fassino «costretto» alla musica napole- tana di Renzo Arbore e la sua orchestra. Per le feste di piazza di San Silvestro, gli artisti di solito raddoppiano le

richieste mentre l'artista puglie- se, sensibilizzato dai problemi di bilancio, non solo ha rinunciato al suo cachet ma ha convinto

Pagina 8 Un Capodanno da politici in città

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anche tutta l'orche-stra ad applicare le tariffe standard. Sul palco però al fianco della band a preva-lenza meridionale ci sarà anche il coro del C.A.I. Uget di Torino.

Un altro pugliese, giovane, trasversale e sopra le righe per un sindaco sopra le righe a Firenze. Nel-

la città di Matteo Renzi infat-ti ci sarà Caparezza, che tanto scontentò Nichi Ven-dola con il suo «vieni a ballare in Puglia».

Infine a Bari, altri artisti cari alla sinistra ma politi-camente scorretti per Emiliano che anziché scegliere tra i pugliesi, di solito amici del governatore ha puntato sui milanesi Elio e le storie tese.

—O Riproduzione riservata—E

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Il sindaco di Torino prova a iniettare risorse ma i colleghi di partito mugugnano

Fassino sfonda il Patto di stabilità e crea lo scompiglio dentro il Pd

DI GOFFREDO PISTELLI

Ubl

nuovo Franklin D. Roosvelt s'aggira per l'Italia, si chiama Piero Fassino. Il sindaco torinese infatti ha annunciato che non starà ai patti, quelli di sta-

ilità, per fare «un'iniezione di liquidità nel sistema economico della città». Insomma, una violazione pilotata della legge (con inevitabile corollario di a vincoli, blocchi e riduzioni, incluse quelle della sua indennità e di quelle degli assessori) per lanciare un piccolo New Deal made in Turin. Un democra-tico italiano sulle orme del grande democratico americano che fronteggiò la grande depressione a colpi di opere pubbliche.

Fassino ha annunciato la decisione alla stampa prima che al suo partito e agli alleati di governo, col risultato che nel Pd sono imbarazzati e gli al-leati furibondi. «Oltre a difendere i servizi per i cittadini, versiamo 450 milioni di euro a imprese e fornitori»; secondo il sindaco una mossa neces-saria «per non mettere in ginocchio l'economia della città». Mossa che è piaciuta moltissimo ai sindacati (nota plaudente di segretario cislino Nanni Tosco), alle cooperative di Federsolida-rietà, grandi creditrici municipali nell'area dei servizi essenziali.

Esaltati, ovviamente, anche gli industriali: «Ben venga questa scelta fatta da un sindaco che ha molta visibi-lità nazionale», ha detto Alessandro Cherio, presidente del Collegio costruttori, ricordando come la metà del fatturato dei proprio associati derivi dalle opere pubbliche, mentre Giusep-pe Gherzi, numero uno dell'Unione industriali, ha detto di «apprezzare il coraggio» del sindaco.

Meno entusiasti i commenti della maggioranza Ai centro-sinistra che sostiene la giunta e che hanno appreso della de-cisione dall'eco della conferenza stampa tenuta dal sindaco a Palazzo comunale. Voci, rimbalzi, anticipazioni attraverso cui qualche assessore ha saputo, tra l'altro, di dover rinunciare al 10% dello stipendio e i consiglieri di accontentarsi al massimo di un ventesimo di quello che guadagnerà il sindaco.

Vendoli ani e dipietristi, come in un remake della foto di Va-

sto ma senza Pier Luigi Bersani, hanno diramato una nota congiunta, prassi d'altri tempi e che misura il livello di ten-sione interno allo schieramento. «E preoccupante la modalità con la quale decisioni di così ampia portata vengano prese», vi si poteva leggere, «la mancanza di collegialità e informazione rischiano di minare i rapporti in seno alla maggioranza». Du-rissima la chiusa: «O si cambia rotta o il sindaco più che dal patto di stabilità rischia di uscire dalla sua maggioranza».

La decisione di Fassino ha messo in subbuglio anche il suo partito che in una nota piuttosto imbarazzata, firmata da Ste-fano Lorusso, capogruppo in consiglio, e Paola Bregantini, segretario cittadino, ha avuto parole di comprensione per la

scelta, definita «inevitabile» ma ha anche chiesto a sindaco e giunta «una maggiore concertazione».

L'ex-segretario dei Ds non è parso dare molto peso né alle levate di scudi degli alleati, né alle suppliche di compagni di partito. In un'intervista alla cronaca torinese de La Stampa ha rivendicato ieri il beau gesta, con una certa drammatica solen-nità, dicendo che «a forza di tagliare siamo arrivati all'osso. Ma io l'osso non lo incido».

Per la verità di polpa ce ne sarebbe ancora e non poca: col 38% della Sagat Spa, infatti Fassino è il primo azionista della società che gestisce l'aero-porto di Torino Caselle e che controlla la società di

quello fiorentino; mentre attraverso la Finanziaria Sviluppo Utilities, il sindaco è il principale azionista (assieme alla colle-ga genovese Marta Vincenzi) del gruppo Iren, una delle più grandi multiutility luce-gas-acqua d'Italia con 3,13 miliardi di fatturato. Ci sono poi 24 le aziende controllate o partecipate, che si occupano dai cimiteri agli incubatori, dalla promozione del centro commerciale naturale di Borgo Dora, ai rifiuti. Sarà pure all'osso, il municipio torinese ma è certamente l'osso di un comune-imprenditore

A Milano un altro sindaco di centrosinistra, vendoliano per giunta, come Giuliano Pisapia, s'è fatto meno problemi e ha venduto una bella quota di Sea, la società che gestisce gli scali di T .inate e Malpensa.

--C 'Riproduzione riservata—a

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ItaliaOggi

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RIFIUTI Sud bocciato Nordest a pieni voti

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laPADANIA

RIFIUTI Sud bocciato Nordest a pieni voti

VENÈXIA - Sulla raccol- ta differenziata il Nordest è promosso a pieni voti, nemtre il Sud è inesorabilmente bocciato Eppure la normativa italiana è parsa sen-sibile alla questione, fissando spe-cifici obiettivi: 35% di raccolta dif-ferenziata entro il 2006, 40% entro il 2007, 45% entro il 2008, 50% entro il 2009, 60% entro il 2011 e 65% entro il 2012. Obiettivi ambiziosi ma ri-sultati ancora molto lontani.

Nel 2009, infatti, la percentuale di raccolta differenziata in Italia si è attestata intorno al 33,6%. Pertanto non solo non è stato raggiunto l'obiettivo 2006 del 35% ma, secondo le elaborazioni di Fondazione Im-presa, centro studi sulla piccola im-presa e la green economy di Mestre, si è registrato un deficit rispetto all'obiettivo 2009 del 50% di 16,4 punti percentuali. Tra il 2006 e il 2009 la percentuale di raccolta dif-ferenziata in Italia è aumentata inol-tre di soli 7,8 punti percentuali.

Solo due regioni hanno raggiunto

e superato l'obiettivo 2009 del 500/0: sono le due Pro-

vince autonome di Trento e Bolza- no e il Veneto, rispettivamente con il 57,8% e il

57,5% di raccolta dif- ferenziata. Il Friuli Ve-

' nezia Giulia si è fermato nel 2009 al 49,9%, con un

deficit di appena 0,1 punti percentuali che consente di af-

fermare che rispetto alla raccolta differenziata il Nord Est è l'area più virtuosa del Paese.

Nel complesso è evidente la spac-catura esistente tra Nord e Sud del Paese. Quasi tutte le regioni del Nord hanno infatti superato l'obiettivo 2006 del 35%, mentre la maggior parte delle regioni del Sud, nel 2009, risultano ancora fuori obiettivo. Pu-glia, Calabria, Basilicata, Molise e Sicilia nel 2009 non hanno nem-meno raggiunto il 15% di raccolta differenziata Menzione speciale in-vece per la virtuosa Sardegna, con il 42,5% di raccolta differenziata e con la variazione più alta in Italia tra il 2006 e il 2009, pari a 22,7 punti percentuali.

«Gli esiti positivi in termini di rac-colta differenziata dipendono dall'impegno sia dei cittadini sia dal-la tipologia di gestione dei rifiuti mes-sa in campo dalle istituzioni locali e dalla realizzazione di eventuali mi-sure di prevenzione. I dati emersi -spiegano i ricercatori di Fondazione Impresa - portano alla luce un'Italia spaccata in due: tra aree molto vir-tuose e aree che hanno trascurato la raccolta differenziata nella propria agenda delle cose da fare».

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e rispetto

2009 (RD > 50%)

Variazione della % di

RD 06-2009

% RO 0 RD ostale r rieliat

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laPADANIA 14111006100711t09

La raccolta differenziata nelle regioni it lian Percentuale di raccolta differenziata (RD), 2009 Superi e deficit in punti percentuali rispett ol!'obie= o 2009 del 50% di RD, 2009 Variazione della percentuale di RD tra i12006 e i12009 RD in tonnellate, 2'09 Pr•ione totale di rifiuti urbani in tonnellate, 2009

Obiettivo 2009 Trentino Alto Adige 57,8 +7,8 8,7 297.875 515.135 Obiettivo 2009 Veneto 57,5 +7,5 8,8 1.362.961 2.371.588

Obiettivo 2008 Friuli Venezia Giulia 49,9 -0,1 16,6 295.061 591.685

Obiettivo 2008 Piemonte 49,8 -0,2 9,0 1.119.156 2.245.193

Obiettivo 2008 Lombardia 47,8 -2,2 4,2 2.352.857 4.925.126

Obiettivo 2008 Emilia Romagna 45,6 -4,4 12,2 1.328.029 2.914.820

Obiettivo 2007 Sardegna 42,5 -7,5 22,7 355:841 837.359

Obiettivo 2006 Valle d'Aosta 39,1 -10,9 7,8 31.042 79.365

Obiettivo;2006 Toscana 35,2 ..„ . -14,8 4,3 7 896 2,474,299 , „.... Fuori obiettivo Umbria 30,4 -19,6 5,9 161.496 531.743

Fuori obiettivo Marche 29,7 -20,3 10,2 251.462 846.951

Fuori obiettivo Campania 29,3 -20,7 18,0 796.076 2.719.168

Fuori obiettivo Liguria 24,4 ' -25,6 7,7 238.318 978.296

Fuori obiettivo Abruzzo 24,0 -26,0 7,1 165.568 688.711

Fuori obiettivo Lazio 15,1 -34,9 4,0 503.473 3.332.573

Fuori obiettivo Pugile 14,0 -36,0 5,2 300.146 2.150.340

Fuori obiettivo Calabria 12,4 -37,6 4,4 116.959 944.436

Fuori obiettivo Basilicata 11,3 -38,7 3,5 25.440 224.963

Fuori obiettivo Molise 10,3 -39,7 5,3 14.109 136.368

Fuori obiettivo Sicilia 7,3 -42,7 0,7 188.880 2,601.795 Fuori obiettivo NORD 48,0 -2,0 8,1 7.025.299 14.621.208 Fuori obiettivo CENTRO 24,9 -25,1 4,9 1.788.327 7.185.566

Fuori obiettivo SUD 19,1 -30,9 8,9 1.963.019 10.303.140

Fuori obiettivo ITALIA 33,6 -16,4 7,8 10.776.645 32.109.914

Elaborazioni Fondazione Impresa su dati ISPRA

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FINALMENTE UN LEADER DI LIVELLO EUROPEO EUGENIO SCALFARI

(segue dalla prima pagina)

sponeva i dati della situazio-ne economica, le strettezze della finanza, le difficoltà di elaborare un programma di

sviluppo senza abbandonare il rigo-re, tenendo insieme un'eterogenea maggioranza parlamentare e nego-ziando con le parti sociali sul patto generazionale senza il quale è im-possibile realizzare la crescita e l'e-quità, Alla fine ha riassunto l'obietti-vo che il suo governo si propone di realizzare indicati do i tre valori che vi presiedono: libertà, giustizia, solida-rietà. Sono i valori sui quali è nata l'Europa moderna e le bandiere tri-colori della Grande Rivoluzione ne furono e ne sono il simbolo rappre-sentativo.

Quella conferenza stampa è stata il battesimo di un leader di prima grandezza e ne siamo usciti 'rassicu-rati e grati.

***

Le critiche non sono mancate. Si voleva che desse conto dell'articola-to dei provvedimenti destinati allo sviluppo che saranno pronti entro il 20 gennaio, seguiti da ulteriori inter-venti in feb braio e in aprile. Si voi eva-no indicazioni sul livello ottimale dello "spread" che si trova ancora al suo picco. Le "lobbies" che ancora padroneggiano ampi settori del Pdl e della Lega sono decise a limitare l'en-tità delle liberalizzazioni. Di Pietro è arrivato a ritn.proverario di non avere la bacchetta magica come ci si a spet-tava.

Ma chi si aspettava i miracoli? C'è ancora gente così stolta e così intrisa di demagogia da pronunciare frasi così insensate? C'è ancora gente che rimpiange i tempi in cui imperavano le cricche berlusconiane? Gli italiani hanno scarsa memoria storica, ma non fino a questo punto. La politica seria non fa miracoli e non è un circo equestre dove si esibiscono acrobati, orsi che fanno ['inchino e maghi che

mangiano il fuoco. La politica è sen-so di responsabilità, realismo, dia-gnosi dei malanni e attento dosaggio dei rimedi.

Al circo ci vanno i bambini e reci-tano i pagliacci che lifanno ridere con le loro smorfie e la faccia infarinata.

***

Non vi aspettate che la crescita sia a costo zero, lasciate a Giulio Tre-monti queste baggianate con le qua-li ci ha portato al punto in cui siamo. E non vi aspettate che le misure di svi-luppo indicate da Monti siano suffi-cienti se non saranno accompagnate da un'adeguata politica economica europea.

Lo sviluppo presuppone investi-menti, gli investimenti presuppon-gono un aumento della domanda, quell'aumento presuppone un mag-gior potere d'acquisto. Questa se-quenza di cause e di effetti che inter-feriscono tra loro presuppongono fi-ducia, cambiamento delle aspettati-ve, mobilitazione di risorse ed equità nella distribuzione dei sacrifici e dei benefici.

il governo ha messo al primo po-sto della sua agenda la lotta all'eva-sione indicando gli strumenti dei quali dispone. Ha sottolineato la ne-cessità di far crescere la produttività e con essa i salari, Per ottenere l'au-mento dei salari netti bisogna ridur-re divario tra costo del lavoro e bu-sta paga, Quindi bisogna fiscalizzare i contributi riducendo massiccia-mente le imposte sulle imprese, il cu-neo fiscale o comunque lo si chiami.

Ma sull'aumento di produttività va aggiunto che il problema va molto al di là del costo del lavoro: ci voglio-no forti innovazioni sia nei processi produttivi e sia — soprattutto — dei prodotti, Su questo secondo punto l'industria e i servizi del terziario di qualità lasciano molto a desiderare. Quando si discute della produttività sembra quasi che il tenia non riguar-di gli imprenditori ma i sindacati operai. Marchionne è l'esempio elo-quente di quest'errore di prospetti-

va. Se l'imprenditoria italiana non specializzerà la sua ricerca sull'inno-vazione del prodotto, recuperare adeguati livelli di produttività resterà una chimera.

Non a caso su questo punto Mon-ti ha messo l'accento. Il "piccolo è bello" ha fatto il suo tempo perché il "piccolo" non è in grado di fare ricer-ca. Il piccolo non è bello affatto e va energicamente incoraggiato a cre-scere anche se finora su questo pun-to si è fatto pochissimo.

Quarto alla mobilitazione delle ri-sorse per accrescere il potere d'ac-quisto dei consumatori il recupero dell'evasione è certamente fonda-mentale ma i risultati avranno biso-gno di tempo. È esatto constatare che fino a quando quella lotta non avrà prodotto i suoi frutti continueranno a pagare "i soliti noti". Ma se biso-gnava salvarsi dal baratro con una manovra preparata in due settima-ne, chi avrebbe dcwato pagare se non i suddetti "noti"? Si poteva aspettare un anno o ancora di più? 1 movimen-ti di protesta, le opposizioni senza ar-gomenti, non rispondono a questa domanda sui tempi, quando gli at-tuali "ignoti" saranno finalmente

scovati, l'aumento delle entrate biso- gnerà destinarlo a ridurre le imposte sui soliti noti, questa è l'equità che il

governo si propone e ci propone. Nel frattempo però anche la cre-

scita richiede una partenza rapida.

FINALMENTE UN LEADER DI LIVELLO EUROPEO

EUGENIO SCALFARI

ONTI non è un. tecnico - :non è un economista. Mario Mo nti è un finis-

simo uomo politico e ne abbia-mo avuto la prova, anzi la con-ferma, dalla conferenza stampa di giovedì scorso. t durata più di due ore. Ha fatto un discorso in-troduttivo di un quarto d'ora e poi, per più di un'ora e mezzo, ha risposto a 31 domande assai pepate dei giornalisti. Forse al-la fine era un po' stanco ma no n si vedeva, l'adrenalina lo soste-neva come fosse uscito in quel momento da un benefico ripo-so.

Durante la conferenza stam-pa, tra tanti argomenti toccati e approfonditi, ha fatto l'elogio della politica ricordando che è l'attività più:nobile dello spirito umano perché si occupa delbe - n e comune nostro e dei nostri figli e nipoti.

«Gli uomini politici possono essere all'altezza del compito oppure scadenti e corrotti, an-teponendo il bene proprio alla prosperità degli altri. Ll nostro sforzo–ha detto -- è quello di fa-vorire il miglioramento del per-so nale politico operando con efficacia per recuperare il valo-re di quell'attività».

Era molto tempo che non as-sistevamo ad un incontro di quel livello.

Competenza, padronanza degli argomenti, ironia e autoi ronia, furbizia tattica e sapiente strategia.

Personaggi di quella taglia se ne vedono pochi in giro in Italia e anche in Europa. A me che ne ho conosciuto parecchi sono venuti in mente Fanoni e An-dreatta, La Malfa e Visentini, Schmidt e Jean Monne t.

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L'obiettivo pinaportata é il taglio del-le esenzioni e delle regalie fatte a suo tempo a molte categorie di impresa che non danno alcun particolare contributo d'innovazione e di cresci-ta, La cosiddetta "spendi:Lig review" prevede una mappatura che solo questo governo ha cominciato ad av-viare ma che chiederà anch'essa tempo, salvo alcuni casi macroscopi-ci che gli esperti conoscono bene. Questi spreclil— perché di veri e pro-pri sprechi si tratta—vanno colpiti su-bito, la cifra che si può recuperare prevede almeno 10 miliardi imme-diati, Non si tratta di tasse ma di spe-se da tagliare. Entro aprile quest'o-biettivo può essere realizzato ma lo sgravio sul potere d'acquisto dei con-sumatori può essere disposto subito finanziandolo con quell'esenzione dal deficit degli effetti della congiun-tura che Monti ha già chiesto a Bruxelles e che a spichia mo sia defi-nitivamente riconosciuta negli in-contri europei:dinne gennaio.

Molti si chiedono quali risultati abbia dato l'imponente erogazione di liquidità (500 miliardi) che la setti-

mana scorsa Draghi ha effettuato. Monti non ha fatto alcun cenno in proposito perché la Bce ha finanzia-to il sistema bancario e non i debiti sovrani degli Stati europei, visto che il suo statuto non glielo consent e. Ma è ovvio che il governo conosce i pos-sibili e fondamentali effetti di quella mmovra perii collocamento dei tito-li di Stato per cifre imponenti da feb-braio ad aprile e oltre.

Le banche finora non hanno uti-lizzato la liquidità proveniente dalla Ecc. In piccola parte sono intervenu-te alle aste d ei giorni scorsi sopra: tut-te sui Bot a tre e sei mesi e, in misura ancor più limitata, sui quinquennali e decennali emessi giovedì scorso. In parte hanno ricomprato obbligazio-ni proprie sul mercato secondario, ma il grosso della liquidità è fermo nei depositi della Bce, In attesa di che co-sa?

Due sono i motivi di questa previ-sta gradualità. I1 primo riguarda le decisioni europee di fine gennaio, il secondo la letargia della clientela sia per quanto riguarda l'attivo sia il pas-sivo delle banche. C'è stata nei mesi scorsi una diminuzione cospicua dei depositi e aula altrettanto cospicua

diminuzione della richiesta di nuovi prestiti, in parte come effetto della re-cessione e in parte a causa della per-durante sfiducia nella capacità del - l'Europa di governare la crisi. Meno depositi, meno prestiti, preferenza per investimenti a breve, cautela su quelli a lungo termine.

Le previsioni della Bce sono mo-deratamente ottimistiche.

Prevedono che in febbraio le ban-che europee saranno presenti attiva-mente alle aste in Italia, Spagna, Francia, Germania, Faranno profitti con la differenza trai tassi delle aste e quello dell' 1 per cento che gli è costa-to l'approvvigionamento. Quei pro-fitti andranno a rinforzare i loro capi-tali e la loro presenza alle aste avrà il risultato di far scendere i rendimenti sui titoli pubblici, sempre che questo circuito virtuoso si realizzi.

Per quanto riguarda lo "spread" se questi percorsi si metteranno in mo-to diminuirà anch'esso anche se i picchi attuali dipendono in parte dal minor rendimento dei "Bund" tede-schi, quotati attorno al' 1.80 anziché, come pochi giorni fa, al disopra de12. La Germania dovrebbe accrescere i consumi interni e le spese pubbliche per equilibrare l'economia propria e quella europea, ma ancora non ci so-no segnali in questa direzione.

Infine una parola sul tasso di cam-bio euro-dollaro. Molti commenta-torivedono la svalutazione dell' euro, che recentemente oscilla attorno a 1.30 contendenza a ulteriore ribasso,

come una sciagura. Ma non è affatto una sciagura. Appena un anno e mezzo fa l'euro era alivelio di 1.18 sul dollaro e questa quotazione favorì le esportazioni. Intempo direcessione, un leggero aumento dell'inflazione e una discesa del cambio estero non sono sciagure ma eventi positivi e co-me tali andrebbero valutati,

Post scriptum: Mario Monti ha escluso tassativamente sue candida-ture politich.e alle future elezioni ed ha escluso anche — e giustamente —una sua candidatura al Quirinale perché quellaposizione nonprevede e non sopporta candidature. Le do-mande su questi propositi politici di Monti ed eventualmente dei suoi at-tuali ministri erano inutili poiché le risposte erano prevedibili ed ovvie.

Restai] fatto . che alle prossime ele-zioni tutto sarà diverso da prima; pensare che si ripetano le procedure d'un tempo e che si torni a confron-tarsi sullo stesso campo da gioco è pura illusione. Questo governo è sta-to un'innovazione per il fatto stesso di esistere e di esser nato con queste modalità peraltro perfettamente co-stituzionali. Questa innovazione non è una rondine pellegrina ma un decisivo aggiornamento della demo-crazia parlamentare. Questo è uni evento positivo con il quale la dolo-rosa e sofferta emergenza ci com-pensa.

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Monti ordina tagli a convegni e auto blu Giù dell '80% le spese di rappresentanza. Tra venti giorni pruni atti sulle liberalizzazioni ROMA— Ora la scure si abbatte su auto blu, consulenze, conve-gni, pubbliche relazion, ne onorifiche. In pratica, il "su-perfluo" della pubblica ammi-nistrazione, nota dolente quan-do si parla di sprechi e di conte-nimento della spesa. L'ultimo atto di fine anno di Monti, nella veste di ministro dell'Economia, è una circolare alle amministra-zioni pubbliche (e agli enti che queste controllano) con uninvi-

to pressante: siate cauti. Ilpareg-gio di bilancio del 2013, impe-gno preso con la Ue, non con-sente più a nessuno di sgarrare. Il ministero dell'Economia con-trollerà, e sottoporrà alla Corte dei Conti le spese improprie.

Le auto blu sono un chiodo fisso del Professore. Quando si era insediato a Palazzo Chigi, aveva chiesto di rimettere in cir-colazione per i ministri le auto italiane tenute in garage al posto delle lussuose vetture straniere. A ogni sforbiciata sui costi della

politica e più in generale alle spese pubbliche, si scopre che le auto blu sono tante, anzi tantis-sime. Uno degli ultimi rileva-menti ne dà in' circolazione 86 mila nella pubblica amministra-zione con un costo stratosferico, che supera il miliardo all'anno. Ma qualcosa è cambiato. E quel che non lo è ancora, dovrà esser-io per forza. La circolare dell'E-conomia da messaggio rituale diventa un'avvertenza detta-

VICOLI

Una delle ultime stime ha quantificato in circa 86 mia le automobili a disposizione della pubblica amministrazione

t ,

MILIARDI

Tra costi diretti per le auto e spese per gli stipendi degli autisti, li servizio delle auto blu costa allo Stato più di 1 miliardo all'anno

gliata: le amministrazioni pub-bliche dovranno ridurre de1.l'80 per cento le spese di rappresen-tanza e per convegni; drastico taglio alle auto blu; stretta sulle missioni e poi ci sono gli incari-chi onorifici i cui gettoni di pre-senza non devono superare i 30 euro. Un intervento —ha scritto Monti — reso necessario dalla «crisi finanziaria globale» e dalle «avverse condizioni in sede eu-ropea». Il premier-ministro

chiede che «perle spese diverse daquelleindercigabilie necessa-rie» sia evitato qualsiasi spreco.

Al lavoro ieri a Palazzo Chigi, il premier ha avuto colloqui con i ministri su misure e agenda eu-ropea. Non dovrebbe esserci cdm prima dell'8 gennaio (il 6 Monti è a Parigi con Passera e Moavero; in programma il bila-terale con Sarkozy), ma saranno fissati gli incontri con le parti so-ciali e giro cl co llo qui con lea-

der dei partiti. Le misure per la crescita, le liberalizzazioni e la riforma del mercato del lavoro devono avere tempi rapidi: il 23 gennaio all'Eurogruppo il pre-mier intende illustrare il pac-chetto di provvedimenti della fase 2, quindi il 20 dovrebbe es-serci il varo in cdm delle prime misure. Un impegno preso. Mantenuto l'altro impegno di ri-spandere :in Parlamento al que-stion time, cioè alle interroga-

C zn-enn,:r :tnpant. Question Thne ■':alUktra, N,Musen.-d non a anCòu-d

zioni: Monti sarà a Montecitorio 1'11 gennaio. Il 21 sarà in Libia; potrebbe andare a Washington nella terza settimana del mese per un incontro con Obama. Mentre il colloquio trilaterale a Roma con Merkel e Sarkozy slit-ta forse alla fine del mese. Oggi sarà una giornata di riposo per il. Professore che resta a Roma. Fe-sta in famiglia con figli e nipoti che lo hanno raggiunto, e tutti insieme in visita a una mostra.

(g. c.)

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Momi ordina tagli d con o blu

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Fa discutere il piano del ministro

L'Italia non sarebbe la prima: i prodotti Balduzzi: tassa su alcolici e alimenti

con eccesso di grassi e zuccheri già

non sani per costruire nuovi ospedali

colpiti in Francia, Usa e Danimarca

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Dalle bibite gassate alle merendine ecco i cibi nel o del governo

MICHELE BOCCI E ELENA DUSI

PIENI di grassi saturi, sale o zucchero e senza traccia di frutta o verdura. L'istituto per la nutrizione inglese individua i junkfood — o cibi spazzatura — come i responsabili dell'epidemia di obesità e diabete. Andrea Ghiselli dell'istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione li descrive come «alimenti ricchi di calorie ma poveri di nutrimenti». Anche se, avverte, «ogni definizione ha il difetto di essere soggettiva». Già parzialmente tassato in Stati Uniti, Francia, Danimarca, Ungheria, junkfood finisce ore nel mirino del ministero alla sanità italiano. E dell'altro ieri il documento in cui il ministro Renato Balduzzi ipotizza di tassarli insieme all'alcol, destinando i soldi agli investimenti di edilizia sanitaria. Si tratta di una proposta preliminare, da discutere con le Regioni ed eventualmente con produttori e distributori. «È solo una bozza che contiene diverse ipotesi in vista del nuovo Patto per la salute — hanno specificato ieri dal ministero — sulle quali è stato avviato il confronto con le Regioni». Nella bozza si parla anche di alcolici, senza specificare il tipo. E dopo l'alzata di scudi di ieri di Fipe (federazione pubblici esercenti') e Federagri-confcooperative, il ministero ha precisato che non è in vista nessuna "Tassa Balduzzi" sul vino.

© RIPRODUZIONE RI SERVATA

mazaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

STATI UNITI A New York menù con le calorie di ogni piatto. Idea di tassare le be-vande gassate e di escluderle dai "food stamp" per i poveri. A San Francisco vietati regali ai bimbi da McDonald's

DANIMARCA Da questo paese arriva una delle misure più severe mai adottate: a ottobre è entrata in vigore una tassa su tutti i prodotti con oltre il 2,3% di grassi saturi. Fra gli articoli più colpiti, il burro

FRANCIA Il parlamento ha varato la settimana scorsa una tassa su bevande gasate e zuccherate, stimando un

sso di 120 milioni. La Coca Cola ha bloccato un investimento da 17 milioni

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GRAN BRETAGNA Il primo ministro Cameron ha di recente annunciato di voler aumentare il prezzo degli alcolici nei supermercati per devolvere i ricavi al Servizio sanitario nazionale

E COSTI SOCIALI I costi per il sistema sanitario italiano derivanti da obesità e diabete, due condizioni in rapida crescita in tutti i paesi industriali

LA SPESA PUBBLICA Le malattie cardiovascolari e il diabete assorbono il 6,7% della spesa pubblica per cure mediche

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Bombe caloriche, giovani a rischio progetti per tassarle in Francia e Usa

LE BIBITE gassate dolci sono una mi- niera di zucchero, una lattina di Co- ca-cola ne contiene 25 grammi ma al- tre bevande (come la Fanta) arrivano

anche a30, quasi due cucchiai pieni dentro 33 centilitri di li- quido. L'idea di mettere una

H tassa su questi prodotti gira da molto tempo negli Stati Uniti mentre la Francia dovrebbe

• partire l'anno prossimo. Gli esperti sono concordi nel con-

siderare queste bibite delle bom-be dal punto di vista nutrizionale, tra l'altro poco capaci di dissetare. Van-no consumate senza eccedere. Parti-colarmente a rischio di sviluppare problemi di peso sono bambini e gio-vani.

FP RODUZIONE

junk food, quanto ne consumiamo Dati l'Iran - rapporto Scai, Public Health Nutrition 2009

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Le bmande

Petrini: "Ti ministro stia attento lobby pronte a dare battaglia"

ROMA — invade il mercato sotto forma di prodotti industriali di bassa qualità e intacca il nostro stile alimentare tradi-zionale, fondato sulla dieta mediterra-nea e promotore di buona salute. Contro il junk-food si schiera natural-mente anche Carlo Petrini. Ma per arginarne il consumo il fon-datore di Slosiv Food punterebbe più su una buona educazione ali-mentare che non su unatassa.

In Italia non manca certo il buon cibo? Da dove nasceilfeno-meno del junk-food?

«Nel nostro paese si assiste aun fenomeno schizofrenico. Da un lato prestiamo un'attenzione Carlo esasperata a cibi che vengono Petrini considerati—con un'enfasiforse eccessiva toccasana contro malattie e invecchiamento. Dall'altro lasciamo la porta aperta a quelle produzioni di bassa qualità che vengono definite junk-food».

Qual è la sua definizione di junk-food?

«Nessuno ha una definizione precisa e nonso come farà il :ministro a definire clei parametri oggettivi. Anche perché, se andrà avanti con il suo progetto, si tre-

verà a resistere alle pressioni fortissime che eserciteranno alcuni potentati del- l'industria alimentare. Laddove mi sen- to più sicuro invece è nel tracciare un sentiero verso la corretta alimentazione.

Basta seguire la saggezza deivec- chi, diversificando e affidandosi ai produttori locali, di cui possia- MO controffareil modo dicoltiva- re. La conoscenza diretta è sem- pre -una delle :migliori garanzie».

L'uso dei junk-food sembra particolarmente diffuso tra le giovani generazioni. Questo vuoi. dire che sarà probabilmen-te destinato ad aumentare in fu-turo.

`::Per contrastare questa ten-denza però non credo che una

tassa sul cibo spazzatura sia lo strumen-togiusto.Preferireiunabuonaeducazio-ne alimentare, affidata non solo atte fa-miglie ma anche alle scuole. Occorre mettere i giovani di fronte ai problemi che alcuni comportamenti alimentari scorretti possono provocare sulla loro salute futura».

(e. d.)

FP RODUZIONE

Poco nutrienti ma molto gassi dannosi perché mangiati fuori pasto

ZERO o pochissimi elementi nutrien- ti, tanti zuccheri e grassi. Gli snack dolci sono inseriti di diritto tra i junk food a tutte le latitudini. Forse le bar-

rette al cioccolato ripiene da lo r, rammi di grassi saturi e 65 di ' zucchero, i biscotti con crema

,\\-, al burro e le merendine con %.\\‘'''' aromi vari sono stati i primi

esempi di cibo spazzatura. 01- ' tremito si mangiano esclusi-

li lente fuori pasto, finendo per au-mentare l'apporto calorie() quatidia-no. Da alcun i anni sta nno arrivando in commercio dei prodotti più sani, che magari mantengono lo stesso forma-to a barretta di alcuni snack ma sono fatti con ingredienti come cereali e frutta secca.

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Le aranvA.'e

Bimbi pazzi per lecca lecca e gommose ma possono fare male anche ai denti

SI TRATTA di una categoria molto am- pia, in cui si trovano anche prodotti artigianali e di qualità. Su quelle gom- mose e trasparenti, come suimaxilec-

, ca lecca multicolore i nutrizioni-sti hanno molto da ridire. In commercio ci sono anche vari tipi di cioccolatini di scarsa qualità, venduti in sacchetti, che rispettano il principio del junk food: pochi elementi nu- tritivi e grande quantità di gras-

si e zuccheri. Ira l'altro, oltre ai problemi nutrizionali, l'abuso può es-sere dannoso anche per i denti. La dif-fusione di questi prodotti è altissima. In rete si trovano anche scatole spe-ciali con caramelle di moda negli anni passati.

RiPRODUZIONE RiSERVATA

Hamburger quattro volte più salati a San Francisco guerra a McDonald's

E IL simbolo dei cibi spazzatura. Ma la sua Luna deriva più che altro dal conte-nuto di grassi saturi e sale. Anche se in teoria un hamburger magro e non trop-

po saporito non avrebbe ra- gione di rientrare in questa categoria, di fatto il conte-

. auto in sale della carne pro-cussataè quadruplo rispetto

• alla carne normale. Il consu-mo di hamburger (in porzioni super) alto soprattutto negli Stati Uniti: 'Ame-rican Society For Clinica' Nutritimi cal-cola che un terzo del cibo ingurgitato da un adulto è costituito da junk food. Per allontanare i bambini da questa abitu-dine, la salutista San Francisco nel 2009 ha bandito i regali che McDonald's dava ai bambini insieme all'Happy Meal.

íe RIPRODUZIONE RISERVATA

12Wco

Abuso e dipendenza ne fanno un killer in Italia si contano 30mila morti l'anno

LA BOZZA del ministero della Salute lo associa ai junk food tra le fonti di nuove imposte. Ma 'Falco' non ha a che Fare con la malnutrizione, ed è in sé una causa di

grave dipendenza. In Italia" de- cessi direttamente collegabili al suo consumo sono circa 30mi- la all'anno e tasse, limiti dì età, egimi di monopolio e restrizio-

ni alla vendita sono in vigore nella maggioranza dei paesi del mondo. In Italia le accise vanno

dai 2,35 euro per (molino e per grado per la birra agli 800 per l'alcol puro, passan-do per i 68 dei prodotti intermedi (ma il vino ne è esente). In Gran Bretagna qual-che anno fa fu avanzata — ma poi re-spinta —Eipotesidi escludere gli alcoliz-zati dalle liste dei trapianti di fegato.

PRO D UZIO NE RISERVATA

Troppo ricche di sale e lipidi in -Ungheria la nomiativa più dura

LE REGINE degli snack salati sono le pata-tine, immancabili in mille varietà in ogni distributore pubblico che si rispetti..Maci sono anche pop corn, salatini, chip al for-

maggio. Tutti accomunati da un enamie contenuto di sale, di grassi saturi e da

, un'insidiosa tendenza a non fermarsi più nel metter-

li in bocca. Le sempre nuove varietà di pa-tatine sfomate dal mercato sono protago-niste anche di molti spot trasmessi in tv durante i programmi per bambini. Uno studio dell'Università della California di Los Angeles ha calcolato che un bimbo è esposto in media ogni anno a 'Drilla spot sui junk food. L'unico paese a. tassare cibi con alto contenuto sia di grassi che di sale è al momento l'Ungheria.

PRO 5)!ZiONE 515 ERVATA

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press unE 31/12/2011 la R ubblica

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r-- - I -1 ra aumenti dei bigliet-ti e tagli delle corse il 2011 è stato un anno

costoso per i forzati di bus, tram, metro e treni regiona-li. Il 2012 non sarà rose e fio-ri, con grandi città come To-rino e Roma che hanno già annunciato un nuovo salasso e altre destinate a seguirle a ruota se le regioni continue-ranno a sforbiciare i trasferi-menti per il trasporto pubbli-co urbano e se le aziende mu-nicipali non daranno miglio-re prova di se. I121 dicembre, con un accordo tra Regioni e governo, gran parte dei fi-nanziamenti sono stati recu-perati. Per gli aumenti già scattati non c'è niente da fa-re, ma altri scatteranno co-munque.

Intanto a lo pagare scotto

sono gli utenti di piccole e grandi città, che quest'anno hanno dovuto fare i conti con un «caro biglietti» che è stato in media del 20%, secondo le stime di Asstra, l'Associazio-ne che rappresenta le imprese di trasporto locale.

La situazione cambia ovvia-mente sensibilmente da città a città e per farsene un'idea basta perdere un po' di tempo a navigare tra i vari siti azien-dali. Per ora la stangata mag-giore l'hanno subita gli abitan-ti di Milano e Perugia, dove il prezzo del biglietto «a tempo» è passato da un euro e un euro e cinquanta.

Un aumento del 50% che al-meno a Milano è stato com-pensato dal fatto che l'abbona-mento mensile non ha subito ritocchi. Aumenti del 20% del biglietto li ha dovuti subire chi

abita a Bologna, Brescia, Parma e Cagliari. Poco

meglio è andata agli abitanti di Venezia e Mestre (+18%). E per chi si è salva-to nel 2011 la stan-gata sembra esse-re dietro l'angolo. L'Atac a Roma ha già fatto sape-re che a giugno il

biglietto passerà da un'euro a 1,5 e l'abbonamento men-

sile da 30 a 35 euro. Stessa cosa si preannun-

cia Torino, dove la Gtt do-vrebbe portare a 1,5 euro il bi-glietto (+50%) e aumentare tra il 14 e il 19% il prezzo del-l'abbonamento.

Altrove, per ora, bocche cu-cite ma dall'Asstra fanno capi-re che difficilmente non ci sa-ranno ritocchi all'insù dove le Regioni sono andate giù pesan-ti nello sforbiciare i finanzia-menti: da qualche parte i soldi devono entrare. Così «a ri-schio» di aumenti sono anche gli utenti delle città campane (dove il taglio dei finanziamen-ti è stato del 23%), della Ligu-ria (-12%), della Toscana (-9% per il trasporto su gomma) e del Veneto (-11,5%).

C'è poi il sospetto che le amministrazioni regionali ab-biano utilizzato parte delle ri-sorse destinate al trasporto urbano per «coprire» i con-tratti di servizio con Trenita-lia. Ossia per finire di pagare i treni dei pendolari. Che intan-to pagano più cari convogli che continuano ad essere spesso sporchi, in ritardo e sempre di meno, come testi-monia l'indagine di Legam-biente sui tagli delle corse: -19, 5% in Veneto (solo - 5% per Trenitalia), -12 in Liguria, -10 in Campania ed Abruzzo, per citare gli esempi più eclatanti.

Meno treni ma più cari: del 23,4% in Lombardia, del 25% in Abruzzo, del 20% in Ligu-ria, del 12,5% in Campania, del 10% in Piemonte ed Emilia. Forse davvero troppo per con-vogli che continuano ad esse-re anche i più lenti d'Europa, con una media di 35,5 chilome-tri orari che è nettamente di-stante dalla velocità con cui i pendolari viaggiano in Fran-cia, Germania, Inghilterra e Spagna. [M. SOD.]

Da Torino e Roma parte la corsa

del biglietto del bus

press unE 31/12/2011 LA STAMPA

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press unE 31/12/2011 LA STAMPA

Ecco i nuovi turisti vogliono shopping

e il riso a colazione Sempre più cinesi in Filropa anche con viaggi individuali

E il nostro mercato non è pronto alla nuova accoglienza

ILARIA MARIA SALA

dee per il 2012: mettere nei buffet della colazione degli alberghi italiani e nel room service l'opzio- ne per una colazione ci-

nese. Proprio questo sembra essere uno dei principali punti di insoddisfazione dei turisti cinesi che si recano in Europa, circa tre milioni di persone lo scorso anno.

La mattina, infatti, i cinesi desiderano ardentemente non tanto cappuccino e brioche o uova strapazzate, quanto una zuppa di riso cotto fino ad esse-re quasi spappolato, detta zhou, da condire con una scel-ta di arachidi salate, verdure sotto sale, pezzettini di pesce o carne, zenzero, formaggio di soia e erba cipollina sminuzza-ta. Alternativa: miantiao, ov-vero spaghettini - anche que-sti in una zuppa molto sapori-ta, con un paio di foglie intere di verdure e con la possibilità di aggiungere condimenti pic-canti, per iniziare la giornata con qualcosa di familiare.

Il mercato rappresentato dal turismo cine- se è infatti in ta- le espansione che sottovalu- tarlo, e sottova- lutarne i deside- ri, sarebbe un errore. Le ulti- me statistiche

che cominciano ad essere di-sponibili in questa fine d'anno parlano di 70 milioni di perso-ne che si sono recate all'estero nel 2011 - e se ora vanno in par-ticolare a Hong Kong e Macao (62.2% del totale) e in Asia, il numero di quelli che desidera-no espandere i loro orizzonti aumenta a grande rapidità.

Quello che interessa questi novelli viaggiatori, una volta varcati i confini nazionali, non è privo di caratteristiche speci-fiche. Certo, lo shopping: i pro-dotti di lusso importati hanno un mark up del 40 percento in Cina, e dunque acquistare al-l'estero è conveniente, oltre-ché prestigioso. I turisti cinesi, secondo altre statistiche, spen-dono in viaggio circa 1000 euro a testa nello shopping (dati 2009), sei volte quello che spen-dono in patria, in parte anche spinti dalla serenità di acqui-stare prodotti che non rischia-no di essere dei falsi o pericolo-samente avariati.

Dunque, non solo griffe, ma anche tante scatole di latte in polvere quante se ne possono mettere in valigia: a Hong Kong, la fame di latte in polve-re sicuro è tale che i negozi hanno dovuto imporre un limi-te di due barattoli ad acquiren-te, per non ritrovarsi senza.

Il totale delle spese dei turi-sti cinesi nel 2010 è stato di 48 miliardi di dollari Usa nel mon-do: con previsioni d'aumento del 17% annuo dei turisti che si recheranno all'estero, si tratta

di cifre destinate ad aumentare. Ma non c'è solo lo shopping.

Una giovane donna che lavo- ra a Pechino per un gruppo bri- tannico di editoria racconta: «Quando ho accompagnato a Londra una delegazione cinese, la prima cosa che hanno voluto fare era nelle mie previsioni: ac- quisti forsennati, a Oxford Stre-

et e Bond Street, per loro e per gli amici. Poi, han-no chiesto di an-dare al cimitero di Highgate a vi-sitare la tomba di Karl Marx. Hanno appoggia-to in un angolo le borse firmate, si sono messi in fi-la e si sono inchi-

nati davanti alla tomba». Marx miete successi anche

altrove: lo scorso anno, la cittadi-na di Trier, in Germania, che ha dato i natali all'autore di «Das Kapital» ed ospita un museo a lui dedicato, è stata visitata da 13 mila cinesi: un boom.

Per l'anno che verrà, i vari centri che si occupano di analiz-zare l'andamento del turismo

cinese verso l'estero prevedono una netta crescita per i viaggi individuali, grazie alle facilita-zioni rispetto ai visti e alla cre-scente capacità degli under-45 di organizzarsi da soli i viaggi, servendosi di Internet (cosa che fa il 90% dei viaggiatori in-dividuali). Idea per il 2012: tra-durre in cinese i portali turistici e quelli degli hotel italiani.

Altrove in Europa, i cinesi viaggiano a caccia di cultura: mete del turismo individuale so-no i luoghi della musica classica (Bonn, luogo di nascita di Be-ethoven, è particolarmente get-tonata) e delle opere teatrali classiche famose (dalla Verona del «Romeo e Giulietta» shake-speariano in poi), per proseguire con la Parigi frequentata da Deng Xiaoping e dall'ex Premier Zhou Enlai in giovinezza.

Continua, infine, la preferen-za dei turisti cinesi per le città, a scapito di spiagge e monti, e non va dimenticato che i cinesi viag-giano, di preferenza, nei primi dieci giorni di ottobre, uno dei principali momenti di vacanze, e in parte intorno al Capodanno ci-nese, anche se quest'ultimo è spesso trascorso in famiglia.

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:tal GLI ALBERGHI CERCANO PERSONALE CHE PARLI IL MANDARINO SOPRATTUTTO A COLAZIONE SONO APPREZZATI MENU MIRATI

press unE 31/12/2011 LA STAMPA

GLI „AL9ERGH,' E RISTWANT:

La nostra risposta? Menu e corsi di mandarino MARZ1A DE G1L.L1

er la maggior parte dei ri- storatori e albergatori ita- liani, il turista cinese è an-

cora un perfetto sconosciuto. Se poi si trovano ad accoglierlo, rea- giscono in genere allo stesso mo- do: «Non usiamo particolari ac- corgimenti, anche perché quan- do si viaggia è bene adattarsi agli usi locali», spiega il direttore dell'Hotel dei Cavalieri a Milano, Fabrizio Tagliasacchi. È della stessa idea la direzione dell'Ho- tel Ambasciatori Palace di Ro- ma: «Menu cinesi? Mai prepara- ti, ma in fondo nessuno ce li ha mai chiesti». Anche le Regioni non contribuiscono ad attirare l'interesse dei cinesi, che sem- pre più amano programmare le vacanze in Internet servendosi dei social network, dove le uni-

Giancarlo Dall'Ara, docente di marketing nel turismo al C ST (Centro studi superiori sul turi-smo) di Assisi, e autore del ma-nuale «Come accogliere i turisti cinesi». «Non si richiedono parti-colari investimenti, ma solo lo sforzo di entrare in sintonia con un mercato profondamente di-verso da quelli ai quali sono abi-tuati». L'unica via per riuscirci è «ritrovare un po' di umiltà e ri-partire da un principio base del buon marketing, che è quello di ascoltare la domanda».

Significa che irrinunciabile per un albergo che vuole riserva-re una gradita accoglienza a un ospite orientale è una tazza di ac-qua bollente sempre a portata di mano. Sarebbe poi utile attrez-zarsi con personale che mastichi un po' la loro lingua, e magari an-che con qualche cartello - entra-

ta, uscita, toilette - scritto in ci-nese. Infine è molto apprezzata l'attenzione ad alcuni aspetti tra-dizionali della cultura orientale legati ai colori e ai numeri. Dor-mire nella stanza 4 può essere spiacevole per una persona cre-sciuta in un contesto dove tale numero è vicino per assonanza al termine «morte».

Ma, tra seminari ad hoc e stu-di di settore, molti albergatori e ristoratori italiani hanno comin-ciato a considerare l'ipotesi di servizi mirati. C'è chi sta prepa-rando un «kit di benvenuto» con oggetti amati dai cinesi da far trovare nelle camere. «Sarà pronto per l'anno nuovo, e stia-mo inoltre selezionando perso-nale che parli mandarino e met-tendo a punto menu dedicati», dice il responsabile vendite del-l'Hotel Eden a Roma, Stefano Alori. «Ho l'impressione che la maggior parte dei miei colleghi sottovaluti ancora questo mer-cato, che non è più potenziale ma ormai reale. Noi però ci sia-mo mossi per tempo».

che tracce di «marketing» italia-no sono traduzioni approssimati-ve di guide turistiche concepite per altri mercati. Forse è anche per questo che l'Italia risulta so-lo al quarto posto - dopo Russia, Francia e Germania - fra le de-stinazioni europee preferite dai

turisti cinesi. Ed è probabilmen-te per la stessa ragione che, no-nostante il mercato cinese muo-va milioni di potenziali clienti, in Italia sono troppi a non esserse-ne accorti. Così gli alberghi più esclusivi di Roma, Firenze, Vene-zia vengono purtroppo ricordati

soprattutto per una semplice inattenzione: in camera manca-va il bollitore, che per loro rap-presenta l'indice minimo di qua-lità della vita. E pensare che, per accogliere un cliente cinese e fi-delizzarlo bastano pochi accorgi-menti «di tipo culturale», spiega

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A tutti gli Alfonsinesi un sentito e caloroso augurio di "Buon Natale".

farà udire in piazza la sua voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta". Con queste parole l'antico profeta Isaia delineava le caratteristiche di un "Messia" che

Formulato così l'augurio può apparire ovvio, banale e, per il fatto che non conosco e non posso ancora conoscere la stragrande maggioranza degli alfonsinesi, forse un pò pretenzioso. Allora vorrei sottolineare alcune cose che mi stanno a cuore e che desidero esprimere con questo augurio.

"All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona." Il Natale che ci accingiamo a festeggiare è infatti la memoria della Nascita, quindi un fatto, di Gesù Cristo. Questa Persona ha dato alla vita dell'umanità" un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva". E' questa "direzione decisiva" che mi sembra essere la fonte di un benessere, un conforto, una letizia da augurare a tutte le persone a cui si vuole guardare con simpatia ed affetto.

"Non griderà nè alzerà il tono, non

doveva venire a raddrizzare le sorti di una nazione umiliata e lacerata da tristissime vicende. Di fronte alla situazione economica di grave crisi in cui ci troviamo a vivere, anche in questi prossimi giorni di festa, mi piace pensare che l'augurio del "Buon Natale" possa richiamare alla nostra attenzione l'incontro con

una persona così. La storia del Natale ci ricorda che fin dall'inizio l'incontro con Gesù, anche in fasce, è stato un fatto che ha portato nella vita delle persone ragioni di gioia e speranza.

Ed è bello pensare che gli effetti del cristianesimo non dipendono da dottrine o organizzazioni perfette, ma dall'agire di persone affascinate e cambiate dall'incontro con Lui. "Buon Natale" è l'augurio che tutti possano vivere questa esperienza di incontro con Gesù, capace di suscitare le migliori energie morali e spirituali con cui affrontare la complessità della vita, non solo di oggi, ma di

sempre. Un incontro che non viola nessuna libertà, ma che può dare il gusto di viverla fino in fondo per quel desiderio di bene che è nel cuore dì tutti.

Don Beppe Gallazzi co-parroco ad Alfonsine

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LE:ALFONSTNE

INAUGURATO IL "PAPPÀPPERO" IL NUOVO ASILO NIDO APRIRÀ

I BATTENTI A GENNAIO 2012 E , ACCOGLIERÀ 3i4BAMBINI

DA 'UNO A TRE ANNI

di Donatella Gennari

Il 3 dicembre scorso è stato ufficialmente inaugurato: ,,i1 "Pappappero", il nuovo asilo nido sito in via Borse, 104, interame4t realizzato e gestito dalla Cooperativa Sociale Cerchio'. - Oltre alla presidente della CooperativAbciale il Cerchio, Marina Venturini e al sindaco di Alfonsine, Mauro Venturi, sono intervenuti all'inaugurazione della nuova struttura anche Linda Errani, sindaco di Massa Lombarda e referente per la scuola dell'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, Elena Proni, assessore alle politiche sociali, sanitarie, educative e alla programmazione della provincia di RRverina e Valeriano Solaroli, direttore di Legacoop Ravenna. Doppia festa per 'Il Cerchio' che per festeggiare i suoi primi 30 anni di attività la onlus di Ravenna fondata nel 1981 ha scelto proprio il battesimo della nuova struttura, in grado di accogliere complessivamente 40 bambini da uno a tre anni. Bioarchitettura. Il nuovo nido d'infanzia, strutturato su 400 mq di superficie e costruito tutto con materiali naturali e nel rispetto dell'ambiente e della salute e secondo i criteri più avanzati della bioarchitettura, come hanno sottolineato Massimo Manara, progettista di S.T.P.A.-Studio Tecnici Professionisti Associati in Alfonsine- e Alberto Capirossi, Responsabile commerciale di Copre srl di Ravenna, ospiterà, a partire dal 7 gennaio 2012, 34 bambini (oggi ospiti dell'asilo nido comunale "Gavina") suddivisi in due sezioni omogenee per età. La prima sezione ospiterà bambini dai 12 ai 24 mesi, e l'altra bambini dai 24 ai 36 mesi. Ogni sezione dispone di tavoli e sedie per il pranzo (i pasti forniti dalla Ditta Camst, Cuce di Alfonsine verranno sporzionati nella cucina interna attrezzata) e per attività da tavolo, oltre che di angoli per il gioco simbolico e la lettura. Inoltre vi sono due 'sale sonno' molto confortevoli, una 'piazza' riservata a giochi motori, lettura, ascolto musicale ed altre attività di gruppo, un'area allestita con cuscini, specchio e tappeti per percorsi motori e anche un atelier attrezzato con strumenti e materiali per laboratori, giochi e apprendimento. All'esterno della struttura si trovano strutture per attività di movimento e giardinaggio e una piazzetta riparata con tavoli e panchine, oltre ad un bellissimo prato con tanto di duna dove i bimbi potranno giocare in assoluta tranquillità e sicurezza nelle ore più fresche durante l'estate e nelle ore più calde durante l'inverno. Un milione di euro. L'Asilo, costato complessivamente circa un milione di euro (fra acquisto del terreno e costruzione dell'edificio) con un contributo della Provincia di Ravenna di 180mila euro, sarà aperto fino al 30 giugno dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle 16,30, con possibilità di prolungamento dell'orario fino alle ore 18,00 (servizio attivabile con un minimo di 10 bambini). La giornata dei bimbi sarà scandita da routine e attività diversificate, secondo modalità organizzate dalle educatrici della Cooperativa per soddisfare il bisogno di intimità, sicurezza, orientamento e autonomia dei bambini. Obiettivi formativi. Per la formazione dei bambini e delle bambine le educatrici dell'asilo si impegnano a realizzare una programmazione di tipo evolutivo e dinamico in cui sono presenti sia il momento propositivo dell'adulto, sia il momento casuale ed originale introdotto dai bambini, i

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quali esprimono le proprie strategie di costruzione delle competenze, attraverso l'esperienza. Si vuole inoltre garantire un reale "diritto all'apprendimento" da parte del bambino, attraverso la pianificazione di un sistema di stimoli pensati sulla base di un'attenta ricognizione dei bisogni oggettivi, desunti dalla teoria sullo sviluppo del bambino, offrendo a tutti l'opportunità di una formazione di base e la costruzione di situazioni in Cui il bambino può maturare le proprie esperienze autonomamente e originalmente. "Il nuovo nido — ha sottolineato l'assessore alle politiche educative del Comune di Alfonsine, Michele Babini — riserva ai baì'nbini compresi nelle graduatorie di Alfonsine 34 posti. La riserva dei posti riguarda solo i bimbi delle famiglie residenti nel Comune di Alfonsine, se eventùalmente rimanessero dei posti potrebbero essere ospitati anche bimbi dei Comuni limitrofi. Le iscrizioni dei bambini convenzionati si faranno sempre presso gli uffici comunali alfonsinesi, mentre quelle dei bambini privati (sei posti a disposizione) si faranno presso gli uffici della Cooperativa II Cerchio o presso il nido, facendo richiesta alla coordinatrice del servizio.

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EDITORIALE Monsignor Tommaso Ghirelli, vescovo

MESSAGGIO DI NATALE

I n im mondo nel quale i sistemi economici so-no interdipendenti, il contrasto tra quanti sof-frono la fame e quanti vivono nell'opulenza

diventa sempre più stridente; in un mondo co-sì, l'anelito alla giustizia non può non farsi in vocazione a Dio. I credenti sanno che egli non può restare sordo al grido degli oppressi e che sono tanti coloro al quali si deve gratitudine per lo sforzo di ridurre gli effetti negativi della crisi finanziaria. Benché le ingiustizie si riproduca-no continuamente, un canto dall'indomita schiera degli uomini generosi sale all'Eterno; "Stillate cieli dall'alto e le nubi facciano piovere il giusto; si apra la terra e germogli il Salvatore. E' il canto dell'Avvento, che prepara il Natale. Dobbiamo riconoscere che, dietro gli squilibri sociali, dietro all'incapacità dei popoli di darsi un ordinamento giusto sotto un'autorità mon-diale, affiora anche la tentazione di organizzare la vita sociale facendo a meno di Dio. Lo si vede perfino nella celebrazione della più popolare fe-sta cristiana: le formule augurali, le immagini e le decorazioni più nuove, più à la paga sono ri gorosamente prive dl ogni elemento reliffioso. l riferimenti al Festeggiato vengono tollerati, in alcuni casi, ma soltanto come omaggio alla tra-dizione, al patrimonio culturale, al passato. La festa non esprime più un sogno, un progetto di

-"vita buona del Vangelo"; la città futurasarà seri-za Dio. Per lui non c'è più posto, perché rappre-senta una minaccia, perché è l'archetipo della soggezione umana, che impedisce di essere pie- namente liberi e creativi. L'umanità sarà piena-mente tale quando avrà superasti il "timor di Dio". La religiosità e l'emancipazione umana sono forse in opposizione tra loro? La preghiera a Ge-sù Bazhbino è forse un'umiliante ammissione di debolezza, di sconfitta? Gesù che fa miracoli e i suoi Santi che li ripetono sono forse il prodotto di abili manipolazioni? Rappresentano i residui di una fase ormai finita dell'evoluzione umana, quella della società sacrale? Ebbene, gli eventi soprannaturali e le guarigio-ni miracolose, inspiegabili per la scienza, non rendono superfluo il progresso scientifico-tect nico né il sistema sanitario, ma sono il segno di Uno che viene ed è già presente; viene dopo una lunga attesa e risponde alla preghiera degli umi-li, delle persone autenticamente religiose. Il mondo intero, pur sperimentando tutta la fati-ca dell'atto di fede, non può non fremere, i desi-deri e le aspirazioni più nobili non possono non risvegliarsi, all'annuncio della sua venuta. Il Na-tale non è roba del passato: è l'annuncio del fu-turo e fa ringiovanire il nostro vecchio mondo.

,- Ragatzi che studiano, viaggiano, inventano e producona Storie di under che si danno da fare

Le giovani speranze Servizi alle pagine 2 e 3

ATTUALITA

Dal mondo gh auguri di Natale

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AMICI INSIEME

Arriva Sitgirl la super-eroina che lotta contro

il pregiudizio

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LUGO

Dal plesso del Carmine al Ricci furbastro

Il liceo classico pronto per lo storico trasloco

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nunow© diario messaggero press unE

24/12/2011

Nel 2012 in via Fossa di,Soprall Comude realizzerhina pista ciclabile Nel progetto prevista aittila nafta dello svincolo con la Sp 10

Mobilita, centro più sicuro La Provincia paga 85mila euro dei 170mila totali

Una nuova pista ciclabile è attesa a Solarolo. Grazie al-l'approvazione all'unani-mità del consiglio provin-ciale è stata siglata una convenzione che regola i rapporti tra la Provincia di Ravenna e il Comune per la realizzazione di "inter-venti per il miglioramento del livello di servizio e di sicurezza della viabilità af-ferente il centro urbano di Solarolo". Il primo lotto prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale in fregio alla via Fossa di So-pra e modifica lo svincolo tra la stessa strada comu-nale e la Sp 10 Canale di Solarolo nel centro abitato solarolese. «Nel program-ma annuale dei lavori pubblici, approvato conte-stualmente al bilancio di previsione 2011, è prevista la concessione di un con-tributo al Comune per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza della

Sp 10 Canale di Solarolo mediante la formazione di percorsi protetti - ha illu-. strato l'assessore provin-ciale ai lavori pubblici Se-condo Valgimigli -. I rap-porti tra la Provincia e il Comune di Solarolo per la realizzazione dei lavori sa-ranno regolati da un'appo-sita convenzione. Il consi-glio comunale di Solarolo ha già approvato questo

schema di convenzione. Alla spesa prevista in 170, mila euro la Provincia con-tribuirà con 85 mila euro». Contento per l'assegnazio-ne dei contributi provin-ciali il sindaco Fabio Anco-nelli fa sapere che si conta di mettere in cantiere l'o pera nel 2012. l:intenzione è quella di portare a casa questo intervento al più presto. «Con gli scenari

che via via si modificano, a cominciare dalla manovra del governo, i tagli sono certi e mentre i trasferi-menti no. Oltre tutto dal 2013 anche nei piccoli Co-muni, tra cui Solarolo, verrà introdotto il patto di stabilità. Ecco perché, per non avere sorprese, cer-chiamo di fare tutto nel 2012».

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TEMPO LIBERO

tutti in pi. a

Anche il 2012 si aspetterà nelle piazze della provincia e a Ravenna vi si festeg-gerà anche la vigilia di Natale Ipur senza fuochi artificiali, saltati quest'anno per-ché danneggerebbero l'edificio della torre dell'orologio da cui venivano solita-mente sparati). Fino all'Epifania sono tanti gli appuntamenti a misura di famiglia per trascorrere insieme le feste , e che vi segnaliamo in questo ultimo numero di Ravenna&Dintorn i del 2071„ Pur,,,ulti poi voleisse invece dedicarsi alla lettura, o

cerca fosse in cea di un ultimo Legalo de rfiettare sotto l'albero, non mancano alcune delle ultime novità editoriali kKrnO, ovvero prodotte da scrittori o editori locali. E le festività sono da sempre. sinomino di buona cucina: per voi qualche ricetta

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URBANISTICA

Rischio archeologico all'ex caserma

A PAGINA 8

EMERGENZA FREDDO

Ora che ci sono le tende dove sono i senzatetto?

A PAGINA 4

PORTO

Intervista al nuovo presidente della Sapir

ALLE PAGINE 12-18

GUSTO

In alto i calici Arrivano le festività

A PAGINA 28

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APEU 3 FIERA PROSIO,TO 00150 I 0~74

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27-28-29-30 gennaio 2012

SAgiTE,

Ci sono due mamme che mentre al-lattavano i figli alseno si sono ritrova-te delle diossine nel latte. Lo ha stabili, to l'analisi di uno dei laboratori più quotati in materia: sostanze tossiche nel latte materno. Con presenze fino a -

quattro volte superiori al limite che la,

legge fissa per il latte vaccino. CI affi-diamo alla legge e per intenderci sen-za rischio di equivoci lo diciamo bru-talmente senza offesa per nessuno: se le due mamme fossero mucche sareb-bero arrivate le autorità a sigillare l'allevamento, analizzare mangiatoie e abbeveratoi, sequestrare il latte con-taminato e ritirare il prodotto già sul mercato. Male dne mamme non sono mucche e 'medici hanno detta loro di confihuare ad allattareperche i bene-fici, dicono, saranno sempre.superiori ai danni. Qualunque cosa succederà, dopo la diffusione della notizia da par-te del Movimento 5 stelle, il freddo da-to resterà: diossine nel latte materno di due donne. Ora i grillini chiedono che le autorità locali facciano indagi-ni ulteriori. Perché lo sanno bene, e Io capisce chiunque, che due donatrici su una popolazione comunale di 150mila individui non sono un cam-pione valido per le statistiche. Noi, di-cono, abbiamo fatto la nostra parte suonando il campanello d'allarme. Vogliono sapere come hanno fatto co-sì tante diossine a entrare nel corpo delle due mamme. Puntano il dito contro inceneritori e . Industrio del pe-trolchimico. Nera respinge le accuse.

ALBERIZIA ALLE PAGINE 8-7

SPORT .

Calciatori e staff mettono il Ravenna con le spalle al muro

È tutta una questione di soldi, Tanti dicono di doverne avere dal Ravenna Calcio. E il Ravenna Cal-cio dice di doverne avere dalla Lega Pro. Se non arrivano i secondi, non vengono pagati i primi. E così tutto è in stallo. Ma i calciatori comin-ciano a fuggire, gli allenatori del settore giovanile si fermano, i ma-gazzinieri incrociano le braccia, E dopo la sosta natalizia le nubi sem-brano fosche: 1'8 gennaio al "Be-nelli" sigiocheral Intanto il patron Sergio Metti annunci: èVendo,i,

A PAGINA 5

LAICITÀ

La scuola porta gli studenti a messa Il caso fa discutere

È Natale e in una scuola del Ra-vennate succede che tutti gli allevi e gli insegnanti stano invitati alla messa. Chi non vuole, può restare a scuola avare altro. Un'uscita come tante altre, dice la dirigente. Una discriminazione verso chi non è cattolico, accusano invece i genito-ri di un allievo. E preparano un ri-corso contro l'istituto scolastico per aver violato le norme. Ma forse per il prossimo anno, si può trovare un mediazione,

ANGELINI A PAGINA 8

Se il latte di mamma è inquinato Diossine nei campioni di due donne: inceneritore nel mirino. Medici preoccupati

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press unE 22/12/2011

RAVENNA DINTORNI

CE T O DIREZ ALE

Un' da 22 milioni per cinque edifici su l Ornila rnq Il nuovo centro direzionale portuale è stato disponibile anche uno spazio già appositamente

inaugurato ufficialmente sabato 10 dicembre in progettato per ospitare gli sportelli di un istituto via Antonio Zani, porto San Vitale, a circa 5 km dal bancario. La grande opera presenta un design centro. Caratterizzato da una forma a corte, si svi- moderno, con tre torri direzionali, un ampio giar-luppa su una -superficie di oltre 10mila metri qua- dino all'interno della corte e tutti i servizi connes-drati e comprende cinque edifici, dove attuai- si. Iniziato a fine 2008, l'intervento è terminato nei mente trovano posto la nuova sede del gruppo primi mesi del 2011 ed ha impegnato risorse fi-Sapir e quella dell'Agenzia delle Dogane. Ma gli nanziarie della Sapir per oltre 22 milioni di euro. spazi del complesso sono stati pensati per collo- La realinazione è stata affidata all'associazione care tutti i servizi che regolano le attività portuali e temporanea di imprese Acmar e Cmc. Dal 3 otto-per fare così del centro il vero punto di riferimen- bre è aperto il nuovo self service pizzeria Tavola-to per tutti gli operatori che potranno a loro volta mica con annesso Camst Cafè per soddisfare acquistare o prendere in locazione uffici dalla Sa- l'ampia richiesta di ristorazione del complesso di-pir che ha realizzato l'investimento immobiliare. È rezionale e dell'insieme dei lavoratori del porto.

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riti MUOVI rebbe essere i'Autoritaportuale il o do di promuovere tra gli operator i atro direzionale della Sapir. Ac d

i per poi incentivare gli operatori arasi svolgendo un ruolo e p la

dure,e rrt . dtuae. altro mod a cis

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RAVENNA DINTORNI

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press unE 22/12/2011

RAVENNA DINTORNI

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-«Nuovo terminai il prhna possibile» Il presidente di Sapir Matteo Casadio tra progetti, bilanci e polemiche

di Luca Manservisi

All'indomani dell'inaugurazione del nuovo centro direzionale portua-le,

incontriamo Matteo Casutlfiti,g.

neopresidente (dalla scorsa estate) della Sapir, che nel centro si è insedia-ta e che ha realizzato l'investimento immobiliare (da 22 milioni di euro).

Casadio, qual è il progetto die-tro a un simile investimento?

«Naturalmente si tratta di una de-cisione maturata prima del mio arri-vo, con i lavori partiti nel pieno della crisi quando Sapir decise opportuna-mente di offrire il proprio contributo con un investimento in grado di crea-re un indotto per le imprese. L'obietti-vo, raggiunto, era inizialmente quello di realizzare la nuova sede della Sapir e di ospitarvi l'Agenzia delle dogane (trasferendola dalla Darsena, ndr), con un' ottantina di dipendenti che in-fatti sono già al lavoro qui».

Ora qual è la sfida? «Riuscire a concentrare nei restan-

ti 8mila metri quadrati tutti i servizi portuali, che vanno dalla vigilanza a quelli sanitari, ora sparsi su tutto lo scalo. Poi bisongerà attirare nei nostri spazi gli operatori portuali, ma sono certo che una volta ottenuta la sem-plificazione dei servizi saranno, loro a voler venire qui. Il centro deve diven-tare il punto di riferimento per tutti gli

-.operatori». A che punto sono le trattative

per concentrare i servizi? «Sono in corso, ci sono pubbliche

amministrazioni coinvolte e non è semplice».

E quelle per il nuovo terminal container?

«È una priorità assoluta per la Sapir (titolare del progetto, che sorgerà su 21 dei 40 ettari disponibili in Largo Trattaroli, insieme a Contship e Cmc, ndr) e ritengo debba rappresentare una priorità assoluta per tutto il por to. L'auspicio à che si creino le condi-zioni affinchè l'investimento sia fatto il prima possibile e il nuovo terminal sia operativo nel giro di pochi anni. Se dovesse essere confermata la prima tranche del contributo statale di 70 milioni di euro, considerando l'impe-gno dell'Autorità portuale di finanzia-re anche con risorse proprie l'ap-profondimento dei fondali del porto, significa che potremmo essere in gra-do di fare un passo decisivo in quella direzione».

Èil terminal che farà fare fl sal to diquall*al nostro scalo?

«In un' momento in cui si tende a containerizzare le merci sempre di più è fondamentale avere un terminal al-l' altezza. L'altra priorità è l'approfon-dimento dei fondali, con il quale si danno più opportunità a più operato-ri. E' anche con il nuovo terminal, vo-glio specificarlo, il valore aggiunto sarà per tutto il porto, non solo per Sa-pir».

Una replica a Gianguido Bazzo-ni del Pdl, che nei giorni scorsi ha denunciato il.fatto di concentra-re troppo le risorse su questo pro-getto?

«Beh, ecco, credo che dovrebbe semplicemente esserci una consape-volezza diffusa sulla necessarietà di certi progetti. È tutto il porto che sof-frirebbe senza un nuovo terminal container. la questione non dovrebbe essere strumentalizzata políticamen-

te. Non è lungimirante dividersi su questo, così come sull'investimento della Sapir sul nuovo centro, visto che tutti sono d'accordo sull'importanza del nostro retroporto e sulle sue po-tenzialità di sviluppo».

Passiamo ai numeri, a fine an-no avrete in mano qualche dato su questo strano 2011...

«Per quello che riguarda Sapir il ri-sultato del 2011 è superiore a quello del 2010 come confermano i dati di gennaio-novembre che hanno fatto registrare un incremento del 10 per-cento. Così come il traffico container di Tcr (società dì Sapir al 70 percentoe del gruppo Contiship al 30 percento, ndr) che ha fatto registrare un +14,4 percento».

E t traffici dell'intero porto? «Nonostante la frenata registrata

negli ultimi mesi come conseguenza della crisi dei debiti sovrani degli Stati, a ottobre (ultimi dati disponibili) si as-sesta su un +19 percento circa sul 2010, senza i container».

112012 sarà davvero così terri-bile come dicono gli economisti?

Matteo Casadio al microfono in occasione dell'inaugurazione del centro direzionalg portuale.

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Una veduta aerea del nuovo centro direzionale portuale. Sotto invece uno scorcio del cortile.

RAVENNA DINTORNI

press unE 22/12/2011

«Direi che le incognite non sono certo poche. L'obiettivo di Sapir è quello di confermare il 2011, senza montarsi troppo la testa»,

Il porto è stato al centro anche di una sorta di indiretto botta e ri-sposta pubblico tra sindaco e In-dustriali sulla presunta presenza di oligopoli e rendite di posizione che ne frenerebbero lo sviluppo. Cosa ne pensa, in qualità di sog-getto "incriminato"?

«Non saprei, anche se sicuramente a Ravenna, essendo l'unico porto pri-vato d'Italia, ci sono dinamiche diver-se rispetto a quelle degli altri scali.

Credo comunque che su questo tema sia necessaria una verifica: la globa-lizzazione ormai ci impone un approc-cio diverso, più aperto al resto del, mondo. Oggi il porto deve essere an-che più conveniente degli altri. E se ci fosse poca concorrenza e per questo il porto costasse di più pur senza avere servizi all'altezza, beh, questo sarebbe un problema».

Alcuni, tra gli addetti ai lavori, vedono come un "problema" an-che il terminal crociere, su cui si sarebbero concentrate troppo ri-sorse a discapito delle attività tra-dizionali...

rANelle sedi istituzionali posso inve-ce assicurare che il consenso su que-sto progetto è stato sempre molto am-pio, in quanto dà ulteriore valore a tutto lo scalo. I passeggeri sono un fat-tore, così come le merci. Non era poi così scontato che il terminal crociere di Porto Corsini decollasse. Credo che questo sia un esempio di efficienza del settore pubblito. Ora è la città, a parti-re dalla rete commerciale, che dovreb-be partecipare di piii».

E l'altro grande progetto di cui , si parla da anni, la cittadella della nautica? Resterà solo un sogno?

«Qui i problemi sono due: da una parte i finanziamoti pubblici che an-cora mancano, dall'altra il nuovo de-

nreto "salva Italia? del Governo Monti (e la cosiddetta tassa sugli yacht, ndr) che sul medio periodo potrebbe mette-re ulteriormente crisi il settore della nautica e magari allontanare investi-tori anéhé dalla Cittadella di Raven-na. Credo però che anche questo pro-getto porterebbe solo benefici per il nostro scalo».

Tornando alla Sapir, ultima-mente i grillini vi hanno accusato di fatto di utilizzare l'area di via Vitalaccia come sorta di discarica abusiva di rifiuti inquinanti...

«La situazione è semplice: noi ac-cogliamo materiale solo sulla base delle autorizzazioni degli enti compe-tenti, rispettando tutte le leggi. Se ci fossereo dei problemi, quindi, sarem-mo noi i primi ad essere parte lesa. Posso assicurare per questo che spes-so i controlli vanno anche oltre quelli previsti per legge».

Restando nel campo delle po-lemiche, anche lei (essendo sta-to, come noto, assessore alle At-tività produttive nel corso della prima legislatura di Fabrizio Matteucci) è finito nel dibattito sulle nomine di politici in enti pubblici.

«Guardi, io posso dire di essere fa-vorevole come principio alla legge che impone a ex amministratori di non andare a ricoprire incarichi in società che erogano servizi pubblici, almeno per tre anni. Ma non credo di rientrare in questo caso. A meno che non si consideri il terminalista por-tuale il fornitore di un servizio pub-blico...».

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press unE 22/12/2011

RAVENNA DINTORNI

NTERVIStik

-«Nuovo terminal al il prhna possibile» Il presidente di Sapir Matteo Casadio tra progetti, bilanci e polemiche

di Luca Manservisi

All'indomani dell'inaugurazione del nuovo centro direzionale portua-le,

incontriamo Matteo

neopresidente (dalla scorsa estate) della Sapir, che nel centro si è insedia-ta e che ha realizzato l'investimento immobiliare (da 22 milioin di euro).

Casadio, qual è il progetto die-tro a un simile investimento?

«Naturalmente si tratta di una de-cisione maturata prima del mio arri-vo, con i lavori partiti nel pieno della crisi quando Sapir decise opportuna-mente di offrire il proprio contributo con un investimento in grado di crea-re un indotto per le imprese. L'obietti-vo, raggiunto, era inizialmente quello di realizzare la nuova sede della Sapir e di ospitarvi l'Agenzia delle dogane (trasferendola dalla Darsena, ndr), con un' ottantina di dipendenti che in-fatti sono già al lavoro qui».

Ora qual è la sfida? «Riuscire a concentrare nei restan-

ti 8mila metri quadrati tutti i servizi portuali, che vanno dalla vigilanza a quelli sanitari, ora sparsi su tutto lo scalo. Poi bisongerà attirare nei nostri spazi gli operatori portuali, ma sono certo che una volta ottenuta la sem-plificazione dei servizi saranno, loro a voler venire qui. Il centro deve diven-tare il punto di riferimento per tutti gli

sl .operatori». A che punto sono le trattative

per concentrare i servizi? «Sono in corso, ci sono pubbliche

amministrazioni coinvolte e non è semplice».

E quelle per il nuovo terminal container?

«È una priorità assoluta per la Sapir (titolare del progetto, che sorgerà su 21 dei 40 ettari disponibili in Largo Trattaroli, insieme a Contship e Cmc, ndr) e ritengo debba rappresentare una priorità assoluta per tutto il por to. L'auspicio è che si creino le condi-zioni affinchè l'investimento sia fatto il prima possibile e il nuovo terminal sia operativo nel giro di pochi anni. Se dovesse essere confermata la prima tranche del contributo statale di 70 milioni di euro, considerando l'impe-gno dell'Autorità portuale di finanzia-re anche con risorse proprie l'ap-profondimento dei fondali del porto, significa che potremmo essere in gra-do di fare un passo decisivo in quella direzione».

È il terminal che farà fare fl sal-to diquall*al nostro scalo?

«In un' momento in cui si tende a containerizzare le merci sempre di più è fondamentale avere un terminal al-l' altezza. L'altra priorità è l'approfon-dimento dei fondali, con il quale si danno più opportunità a più operato-ri. E' anche con il nuovo terminal, vo-glio specificarlo, il valore aggiunto sarà per tutto il porto, non solo per Sa-

Una replica a Gianguido Bazzo-ni del Pdl, che nei giorni scorsi ha denunciato il.fatto di concentra-re troppo le risorse su questo pro-getto?

«Beh, ecco, credo che dovrebbe semplicemente esserci una consape-volezza diffusa sulla necessarietà di certi progetti. È tutto il porto che sof-frirebbe senza un nuovo terminal container. la questione non dovrebbe essere strumentalizzata políticamen-

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Matteo Casadio al microfono in occasione dell'inaugurazione del centro direzionalg portuale.

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press unE RAVENNA 22/12/2011 ; DINTORNI

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Che cos'è Sapir Sapir spa - Porto intermodale

Ravenna — è il più grande terminal operator dello scalo ravennate. Con un capitale sociale di 12.912.120 euro, vede tra i soci principali il Comune di Ravenna tra-mite Ravenna Holding (17,82%), Cassa di Risparmio di Ravenna (14,06%), Fin.Coport.-Compagnia Portuale (13,41 %), Camera di Com-mercio (11,07 %), Regione Emilia Romagna (10,46%), Provincia di Ra-venna (9,96%), gruppo Eni (7,79%), Pir Finanziaria (7,54%).

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Page 104:  · La Voce di Romagna Ravenna Corriere della Sera Il Resto del Carlino «Inaccettabile il comportamento del Gruppo, ritirare i licenziamenti 31/12/11 Lavoro 39 Oltre 890.000 euro

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press LinE 24/12/2011 Risveglio 2000

Sabato 24 dicemb 2011, o. 47 Poste Italiane s.p.a, - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/0212009 n. 46) art. 1, annota 1, DCB Ravenna 1,20 .

Registrazione tribunale di Ravenna N. 772 del 4/3/85 - Proprietà: Opera di Religione del la Diocesi di Ravenna Dir. Resp. Don Giovanni Desio

L'AMORE & INTERNET BENI ECCLESIASTICI LA CHIESA NON TACE LEGGERE A NATALE

L'intervento di Tonino Cantelmi

sui "nativi digitali":

i nostri figli pagina 3

Le formelle della Cattedra

d'avorio riferite alla nascita

di Gesù pagina 5

Mons. Mogavero: i migranti

vanno aiutati, accolti e inseriti

nella società pagina 7

Una ricca rassegna di proposte

letterarie per le festività

pagina 11

Aspettando Natale

■ GLI AUGURI DELL'ARCIVESCOVO Feste che fanno i conti con la crisi economica e di valori ■ IN PARADISO

A ve Desidero far arrivare a tutti il mio augurio di un Santo Natale e di un Buon Anno Nuovo. Nella Messa di Natale presenterò tutti al Signo-re: bimbi, anziani, sani e malati, famiglie e persone sole. Avrò un ricordo parti-colare per chi si trova nella sofferenza e nelle difficoltà. Stiamo vi- vendo un periodo di crisi vasto, profondo e di con- seguenze pesanti per tutti. E non siamo ancora in grado di prevede- re il futu- ro che ci aspetterà. Per questi motivi il Natale dovrà es-sere vissuto con riflessioni ancora più serie e profon-de. Sostiamo davanti al Presepe e apriamo il cuore ad accogliere i messaggi e i doni che questo Avveni- mento di salvezza ci porta. E un evento storico: nel senso che è realmente av-venuto, in un'epoca e in una terra ben precise e co-nosciute. Ma anche perché ha cambiato il corso della storia e della vita. È un evento che salva: Ge-sù, nato a Betlemme, è Dio che si incarna e viene per perdonarci e renderci par-tecipi della Vita Divina. È un avvenimento da ac-cogliere! Segno di accoglienza è fare il presepe in ogni famiglia. Oltre questo segno esterno, ci sono modi ancora più forti e decisivi di accoghen-za: - lasciarci perdonare nella confessione;

- incontrarlo nella Messa di Natale e ogni domenica; - accoglierlo nella Comu-nione; - amarlo presente nei pic-coli, nei malati, nei biso-gnosi, negli anziani; - lasciarci guidare dalla Sua Parola e dal Suo Amore ogni giorno, nella quoti-dianita.

ABBONAMENTI 2012

ORDINARIO +2.€

il Direttore

Il Papa (Vicarin s Christi) visi-ta i fratelli carcerati di Rebib-bia: è con questa immagine che desideriamo formulare a Tutti Voi, affezionati Letto-ri, i Nostri più sinceri augu-ri di un Buon Santo Natale. Quest'anno si fa un gran par-lare di festività "sottotono", a causa della congiuntura

rl economica. A questa crisi (che inginocchia non poche famiglie italiane) aggiungia-

j,1- mo mia ancor più grave crisi di valori della vita cristiana: servisse la prima a sconfigge-

:: re finalmente la seconda. Con questo auspicio: tanti cari au-

-: guri a Tutti.

Quest'an-no, poi, preghia-mo Gesù Bambino affinché ci aiuti a vi-vere que-sto perio-do di crisi: - con una maggiore solidarie-tà verso le persone che si tro-vano sen-

za lavoro e senza casa, cibo, vestiti; - con maggiore sobrietà di vita; - con una seria riflessione perché non si ceda né alla paura, all'avvilimento e alla rassegnazione, né alla tentazione di reazioni vio-lente. È il momento di tenere i nervi saldi. È il momento della colla-borazione e dell'impegno di tutti per il bene comune. E il momento in cui per il bene del paese e di tutti, oc-corre aiutarci ad accogliere i sacrifici che ci vengono richiesti. Credo che sia importante pregare spesso e molto per chi ha il compito difficilis-simo di governare e di fare scelte necessarie, urgenti, giuste ed eque. Non è facile per nessuno. Per questo in-vochiamo l'aiuto dall'alto. Il Signore vibenedica.

+ Giuseppe Verucchi

arsivi di Massimiliano Garavini

orsoria3 Calcio(ne)diNatale Una delle regole del buon giornalismo è quella di non dire mai "lo ave- vano detto". Però noi lo avevamo detto per davvero, in anticipo, senza scindi per nessuno e puntualmente quel che temevamo si è verificato. A nulla sono serviti i comunicati stampa "tranquillizzanti", le promesse di rilancio e sviluppo, gli appelli a "crederci', gli impegni ad onorare debiti e pagamenti. Non è vero niente. Dobbiamo abituarci a diffidare dell'ottimismo falso e truffaldino che da qualche anno accompagna le dichiarazioni dei proprietari e dei dirigenti del Ravenna calcio. Ricor-date l'estate scorsa lo scandalo delle combine, le partite truccate, e teste che volarono in un clima da redde rationem, le dimissioni eccellenti e il presidente che si affretta a vendere in fretta e furia e ad abbandonare la baracca in men che non si dica? Tutto questo accompagnato da solenni promesse, da mboanti discorsi di rilancio e di sviluppo quando ormai nessuno ci credeva pii). Guai a dir male allora, si passava per disfattisti o peggio ancora per ingombranti ficcanaso che volevano a tutti i costi • vedere il marcio. Peccato che chi abbia comprato il baraccone sportivo sia il solito noto, che dopo le strornbazzate di rito,e dopo aver millantato i crediti (in curo) che sarebbem dovuti arrivare e non sono invece mai pervenuti, abbia lasciato affondare la nave. Un bravo al sindaco e alla giunta per aver detto un filmo "niet" alle proposte che sapevano di in-ciucioe ad allontanareil sospetto che ci fosse,dietmalla frettolosavendi-ta della squadra, una contropartita "politica" in materia di concessioni edilizie. Questa storia va a finirecosì,can la primavera e ivivai a corto di liquidi e senza nessuna spinta, con ragazzini e genitori delusi • e arrabbiati,i giocatori "buoni" che se ne vanno e una città intera a chi& dersi cosaabbia fatto di male per meritar e tutto questo.Meno affari e più mlori,percortesía,in fondo èNatale.

Lo scorso 17 dicembre è i. I scomparso Padre Alfio In- k

serra, rinomata figura del giornalismo cattolico ita-liano.

Caro Pad re Alfio, Tu Ti presenti alla Porta per %- eccellenza (quella del Para- !'Q' diso), con la tua inseparabile :l:,

tala re, e chiedi, con la tua so-lita squisita ed ineguagliabile delicatezza: "permesso". Tu entri nelle segrete stanze senza ombra alcuna di dubbio, per-chè tutti siamo stati testimoni della tua buona vita, . Sei stato un insegnante di lei tere straordinario e ancor più 1•., un incredibile giornalista cat tolico e un Parroco infaticabi-le nella tua amata 5. Rita per ben 51 anni di Ministero. Qui a Ravenna tutti ti ricordano con incredibile affetto per k tue lezioni a tre corsi diocesani di giornalismo, nelle quali hai la-sciato il segno perla profondità della riflessione, per l'umiltà accademica ,per la bellezza spi-rituale. Grazie,PadreAlfio: nessuno t dimenticherà.

Don Giovanni Desio ThoConfratello,Amico

e Figlio Spirituale Sul prossimo numero Ri-sVeglio ricorderà più estesa-mente la straordinaria figura di Mons. Inserra, Assistente Spirituale della FisC.

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Per una libera aelh aull'iatru¢ ione - -

press LinE 24/12/2011 Risveglio 2000

■ INAIL E TAVOLO LAVORO SALUTE DONNE

Per la terza volta quest'an-no l'Inail e il Tavolo Lavoro Conciliazione e Salute delle Donne della Provincia di Ra-venna hanno collaborato alla realizzazione di un'iniziativa rivolta alla tutela della salute e della sicurezza delle donne sul luogo di lavoro affrontan-do la disabilità acquisita, e le ha viste insieme nel semi-nario che si è tenuto il 12 di-cembre presso la sala Silvio Buzzi di viale Berlinguer: In-fortunio sul lavoro al femminile: il volto differente della disabili-tà. "L'Inail non è più soltanto un Istituto assicuratore - ha dichiarato Giovanna Pigna-taro, direttore della sede Inail di Ravenna - ma pone la sua attenzione sulla prevenzione e quindi si è orientati sull'an-ticipazione e sulle condizioni di lavoro in cui si trovano ad operare le lavoratrici, e infine al reinserimento al lavoro". Questa giornata di studio ha permesso di rendere pub-blica un'indagine tematica per comprendere e misurare le problematiche attraverso l'esperienza delle operatrici dell'Inail, in particolare del Centro Protesi di Vigorso di Budrio, del Servizio di Soste-gno integrato al lavoro, del Comitato imprenditoria fem-minile, del sindacato Cgil, e la diretta testimonianza delle donne. La disabilità da infor-tunio sul lavoro, concordano tutte le relatrici, non produce solo ferite interiori, cicatrici e menomazioni sul corpo, ma cambiamenti spesso radicali nelle funzioni e nella perce-zione di sé, rafforzati e distorti da concetti e pregiudizi sul ruolo e l'immagine delle don-ne. Qualcosa, pur lentamente, si muove, ma questi aspetti, sottovalutati, non sono entra-ti nelle agende della politica, dell'economia, delle azioni sociali e culturali e procura-no un effetto moltiplicatore

di svantaggi nella vita delle donne. Se si parla di grandi invalidi, nell'immediatezza, è al maschile. Per quanto ri-guarda l'accesso al lavoro assistiamo, sia a livello nazio-nale che locale, ad una doppia discriminazione della don-na disabile. Dei 2016 disabili iscritti al collocamento obbli-gatorio nella Provincia di Ra-venna, 1049 sono donne. La percentuale di occupazione degli uomini è di 3 volte supe-riore a quella delle donne a li-vello nazionale, e nella nostra provincia, nel 2010, sono state assunte, tra gli invalidi del la-voro, O donne contro 10 uo-mini. Significativa la testimo-nianza di Anna Grazia Giu-lianelli, psicologa, soda della Cooperativa sociale Asso e assistita Inail. Un incidente improvviso nel 1986, raccon-ta, ha visto lei, giovane psico-loga e madre di due bambi-ne piccole, dover affrontare la drammatica frattura fra il "prima" che veniva interrot-to e il "dopo". "In-valido, in-capace, in-utile, il femminile scompare, si diventa invisi-bili, si percepisce lo sguardo dell'altro che te lo rimanda. Ho ricominciato a studiare, ad occuparmi delle lesioni spinali aderendo alla Società italiana della psicologia del-la lesione spinale, ho svolto attività di volontariato, poi il ritorno al lavoro con l'entrata nella cooperativa Asso, che si occupa del reinserimento la-vorativo". A conclusione del seminario è stato presentato il calendario "Donne che Vin-cono", realizzato da Inail, An-mil e Miss Italia, dodici scatti in bianco e nero che conten-gono storie e testimonianze per comunicare la grandezza di chi reagisce al dramma di un incidente sul lavoro e l'im-portanza del reinserimento sociale.

Cinzia Medri

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