La Voce di Rionero - LVDR_18

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    La Voce di Rioneroa Voce di RioneroMensile - Dicembre 2006 Anno Domini I - Numero 9

    PACSbuon senso e rispetto dei valori

    http://www.lavocedirionero.tk

    n a t a l e 1 9 7 7 la neve I l V a n g e l o

    di STEFANIA MOTTAdi JOE DI FRANCO

    Ecco il silenzio di attesa per il messaggio

    Natalizio: Non come l'amore del figlio

    verso il padre, ma come l'amore del padre

    verso il figlio

    La neve, come la grandine, una

    precipitazione atmosferica di acqua

    ghiacciata cristallina,

    che comprende una moltitudine di fiocchi

    " Essa partorir un figlio e tu lo chiamerai

    Ges: egli infatti salver il suo popolo dai

    suoi peccati

    IN EVIDENZA

    a cura dellAzione Cattolica

    Iscritto al Tribunale di Isernia al num 123 registro stampa 29 marzo 2006

    http://www.azionecattolica.eu Periodico mensile gratuito

    SALUTE

    BENESSERE

    CULTURA

    SPORT

    SPETTACOLO

    CURIOSITA

    ATTUALITA

    Pacs

    Islam La neve

    pag 4 - 12pag 6pag 1 - 3

    IL VANGELO

    I Vangeli di Natale

    pag 7

    PAG. 4 PAG. 7PAG. 6

    Sulla vicenda dei Pacs si intrec-ciano una serie di questioni checoinvolgono le vite e gli affetti dimigliaia di persone e che, molto

    spesso, sfociano nello scontro fraopposti estremismi.Ritengo che vi sia una nettadistinzione tra le unioni di fattoriguardanti coppie eterosessuali eomosessuali.Per le prime non c ragione di farei Pacs, infatti la preoccupazioneche la convivenza possa avereconseguenze per ci che riguardaeredit, reversibilit della

    pensione, assistenza sanitaria,

    assegni familiari ecc., facilmenterisolvibile ricorrendo al matrimo-nio civile o religioso o, per alcuniaspetti, a un contratto privato tra le

    parti. Non capisco il senso tortuosodi unaltra via tra unioni di fattoe matrimonio che certamenteavrebbe, come unica conseguenza,quella di dare un duro colpoallistituto del matrimonio che,insieme alla famiglia, andrebbetutelato come elemento positivosul terreno dei valori e della stabil-it sociale.Diverso il discorso riguardantegli omosessuali che sonouninnegabile realt con la quale

    fare i conti ( senza gli esibizion-ismi clowneschi dei gay-pride esenza le inaccettabili demonizza-zioni sfocianti in battute volgari e

    penose quali culattoni o froci).Credo che prendere serenamenteatto delle diversit e delle emargin-azioni presenti nella nostra societ,debba essere un tratto comune siadello spirito laico che di quellocristiano.

    Se si escludono per le unioni omo-sessuali ( che sono una realt cheriguarda migliaia di persone per

    bene), il matrimonio e le adozionidi minori, non possibile perassumere un atteggiamento cos

    punitivo da escludere la possibilit,se le parti in causa lo desiderano, diuna sistemazione di questioni

    riguardanti leredit,lassegnazione di case popolari, lareversibilit pensionistica, la

    possibilit di visite in carcere,

    lassistenza sanitaria ecc. Questinodi possono essere sciolti in viaamministrativa o attraverso laLegge perch, a mio avviso, essidevono essere consentiti.Agendo cos si difendono le fami-glie e il matrimonio ( che ha unsenso solo nella sua accezionetradizionale), e nello stesso temposi va incontro ad una situazione didiversit che esisterebbecomunque.

    Su questo tema non condivido le posizioni di estremizzazionelaicista ne quelle di chi esprime unno globale anche alla regolarizza-zione, chiaramente non matrimo-niale, delle unioni omosessuali.Certamente su questo tema ilrapporto tra cattolici e laici assaicomplesso ma deve prevalere il

    buon senso e il rispetto sia deivalori tradizionali che delle realtdi diversit con cui dobbiamo quo-tidianamente confrontarci.

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneropubblicit

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    V i a R o m a , 1 2 0

    8 6 0 8 7 R i o n e r o S a n n i t i c o ( I S )

    t e l . 0 8 6 5 8 4 8 1 1 0 - - f a x 0 8 6 5 8 4 8 0 1 6

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    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 3attualit

    dicembre 06icembre 06

    ISLAM : impariamo a conoscerloP a r t e V I

    di LUBER

    Alcuni esempi di detti del Profeta

    Il Profeta ha detto:"Dio non ha piet per coloro che non hanno

    piet per gli altri.

    "Nessuno di voi un vero credente finch

    non desideri per i suoi fratelli ci che desid-

    era per s"."Colui che mangia a saziet

    mentre il suo vicino senza cibo non un

    credente".

    "L'uomo di affari onesto e affidabile

    paragonabile ai profeti, ai santi, ai martiri".

    "Potente non colui che getta a terra

    l'avversario, bens potente colui che

    controlla se stesso in un attacco di ira".

    "Dio non giudica basandosi sulle vostreapparenze o sul vostro fisico, ma scandaglia

    il vostro cuore e osserva il vostro operato".

    "Un uomo che percorreva un sentiero fu

    assalito dalla sete. Raggiunto un pozzo vi si

    cal dentro, bevve a saziet e ne usc. Poi

    vide un cane con la lingua penzolante, che

    cercava nel fango qualche goccia per

    placare la sua sete. L'uomo, accortosi che il

    cane era assetato come lo era stato lui poco

    prima, discese di nuovo nel pozzo, riemp la

    sua scarpa d'acqua e fece bere il cane. Dio

    perdon i suoi peccati per questa azione".

    Fu chiesto al Profeta: "Messaggero di Dio,

    siamo ricompensati per la gentilezza versogli animali?" Egli disse: "C' una ricom-

    pensa per la gentilezza verso ogni essere

    vivente."

    (Dalle raccolte di hadith di Bukhari,

    Muslim, Tirmidhi e Bayhaqi)

    Quali sono i "Cinque Pilastri" dell'Islam?

    Sono la base della vita musulmana: fede,

    preghiera, elemosina obbligatoria, digiuno

    durante il mese di Ramadan e il pellegrinag-

    gio alla Mecca per coloro che sono in grado

    di farlo.

    1. LA FEDE

    Non vi alcun Dio al di fuori di Dio eMuhammad il suo Profeta. Questa dichi-

    arazione di fede si chiama shahada, una

    semplice formula che tutti i fedeli pronun-

    ciano. In arabo la prima parte suona cos la

    ilaha illaLlah - non c altro Dio al di fuori

    di Dio; ilaha (Dio) fa riferimento a qualsiasi

    cosa potremmo mettere al posto di Dio -

    benessere, potere e cose simili. Poi viene

    illaLlah: al di fuori di Dio, la sorgente di

    tutto il creato. La seconda parte della

    Shahada recita Muhammadun rasuluLlah:

    Muhammad il messaggero di Dio. Un

    messaggio illuminato ci giunto attraverso

    un uomo simile a noi2. LA PREGHIERA

    Salat il nome delle preghiere obbligatorie

    che si recitano cinque volte al giorno e che

    costituiscono il legame diretto tra il

    credente e Dio. Non esistono autorit gerar-

    chiche, n preti nellIslam, di conseguenza

    la guida delle preghiere affidata a unapersona che conosca il Corano, scelta dalla

    congregazione. Queste cinque preghiere

    contengono versetti del Corano e sono

    recitate in lingua araba, la lingua della

    Rivelazione, tuttavia suppliche personali

    possono essere recitate nella lingua di ogni

    fedele. Le preghiere si recitano allalba, a

    mezzogiorno, a met pomeriggio, al

    tramonto e quando cade la notte, scandendo

    cos il ritmo dellintera giornata. Sebbene

    sia preferibile pregare insieme in una

    moschea, un Musulmano pu pregare quasi

    ovunque, nei campi, in ufficio, in fabbrica,alluniversit. Chi visita il mondo arabo

    rimane colpito dall importanza delle

    preghiere nella vita quotidiana delle

    persone.

    3. LA ZAKAT

    Uno dei principi fondamentali dellIslam

    che tutte le cose appartengono a Dio e

    quindi la ricchezza data in affidamento al

    genere umano. La parola Zakat significa sia

    purificazione, sia crescita. I nostri averi

    sono purificati mettendo da parte una porzi-

    one di essi per i bisognosi e, come avviene

    quando si pota una pianta, questo taglio

    consente una nuova crescita. Ogni Musul-mano calcola il proprio zakat individual-

    mente. In generale questo implica il

    pagamento annuale del 2,5% del proprio

    capitale. Una persona pia pu dare quello

    che desidera come sadaqa, e preferibilmente

    in modo riservato. Sebbene il termine possa

    essere tradotto come carit volontaria esso

    ha un significato molto pi ampio. Il Profeta

    ha detto:

    Anche accogliere un tuo fratello con un

    sorriso un gesto caritatevole. La Carit

    un dovere per ogni Musulmano, Gli fu

    chiesto: E se una persona non possiedenulla? Il Profeta rispose: Dovrebbe

    lavorare con le proprie mani a proprio

    beneficio e poi dare qualcosa del suo

    guadagno in carit. I Compagni gli

    chiesero: E se costui non pu lavorare? Il

    Profeta disse: Dovrebbe aiutare i poveri e i

    bisognosi. I Compagni chiesero ancora: E

    se non pu fare nemmeno questo? Il

    Profeta disse: Dovrebbe spingere altri a

    fare il bene. I Compagni dissero:E se

    omette anche di fare questo? Il Profeta

    disse:Dovrebbe esimersi dal comportarsi

    scorrettamente. Anche questo carit.

    4. IL DIGIUNOOgni anno, durante il mese di Ramadan,

    tutti i Musulmani digiunano dallalba al

    tramonto, astenendosi da cibo, bevande e

    rapporti sessuali. Gli ammalati, i vecchi, chi

    si trovi in viaggio e le donne in stato interes-

    sante o che allattino, sono autorizzati a

    interrompere il digiuno, osservando poi nelcorso dellanno un numero di giorni di

    digiuno equivalente a quelli non effettuati.

    Coloro che sono fisicamente impossibilitati

    a osservare il digiuno debbono offrire cibo a

    una persona bisognosa per un numero di

    giorni uguale a quello in cui non si osser-

    vato il digiuno. I bambini iniziano a

    digiunare (e a recitare le preghiere) dalla

    pubert, sebbene molti inizino ancora

    prima. Il digiuno, anche se molto salutare,

    viene osservato principalmente come

    metodo di autopurificazione. Chi digiuna,

    anche se per breve tempo, si pone insintonia con tutti coloro che digiunano e nel

    contempo, cresce spiritualmente.

    5. IL PELLEGRINAGGIO (lHajj)

    Il pellegrinaggio annuale alla Mecca - lHajj

    - un dovere per tutti coloro che siano in

    grado di adempierlo sia fisicamente, sia

    economicamente. Circa due milioni di

    fedeli, provenienti da ogni parte del mondo,

    si recano ogni anno alla Mecca e ci rappre-

    senta, tra laltro, unopportunit unica di

    incontro tra individui di diverse nazionalit.

    Sebbene la Mecca sia sempre piena di

    visitatori, il pellegrinaggio annuale inizia il

    dodicesimo mese dellanno islamico (che lunare, non solare, quindi sia lHajj, sia il

    Ramadan cadono talvolta in estate, talvolta

    in inverno). I pellegrini indossano vesti

    speciali: indumenti semplici che cancellano

    ogni distinzione sociale e culturale, affinch

    tutti siano uguali davanti a Dio. Il rito

    dellHajj, che risale a Abramo, vuole che si

    compiano sette giri attorno alla Kaba e che

    si percorra sette volte il tragitto tra le alture

    di Safa e Marwa, come fece Hagar, moglie

    di Abramo, mentre era alla ricerca

    dellacqua per suo figlio Ismaele. Poi i

    pellegrini si raccolgono nellampia spianatadi Arafat e si uniscono in preghiera per

    impetrare il perdono divino, cosa che viene

    spesso vista come anticipazione del

    Giudizio Universale. Nei secoli passati,

    compiere lHajj era unimpresa veramente

    ardua. Oggi, lArabia Saudita pone a dispo-

    sizione una moderna rete di mezzi di

    trasporto, e attrezzature dotate di ogni

    confort. La fine del pellegrinaggio segnata

    da una festivit - Eid al-Adha - che si

    celebra con preghiere e scambio di doni in

    seno alle varie comunit musulmane.

    Questa ricorrenza, assieme a quella di Eid

    al-Fitr, giorno in cui si festeggia la fine delRamadan, sono le due pi importanti feste

    religiose del calendario Musulmano.

    ( fine sesta parte )

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    Natale 1977

    Ricordi di JOE DI FRANCO

    dicembre 06icembre 06

    Tornai a Rionero, era gia il terzo Natale che celebravo aRionero come emigrante, ero consapevole delle bellissime

    cerimonie religiose che si svolgevano in Parrocchia. Il coroparrocchiale quella sera aveva richiamato anche gli adulti,almeno una volta all'anno il coro era numerosissimo.Appena pochi mesi prima la Parrocchia aveva perso unapersona che l'aveva servita per 50 anni: il sagrestanoPaoluccio. Le campane della torre non suonavano pi comeuna volta. Io avevo una registrazione audio. Il giorno diNatale tramite l'altoparlante fissato sul campanile si senti-vano le campane come se fosse Paoluccio ad azionarle.Marcello costru il piu caratteristico e grande presepe che ioabbia mai visto in quella chiesa, lo scrosciare del ruscelloaceva immaginare la vera natura, la grotta e il bambinellovicino la balaustra che tutti potevano toccare.

    Inizia la Messa di Mezza Notte. Ogni anno Adelio Fiorittoall'organo dirigeva il coro. Quella sera non gli fu concesso,

    un'altra persona aveva preso possesso dell'organo. IlGloria natalizio veniva accompagnato da un suono unpodiverso, a volte assomigliante un po' ai "blues". Almomento dell'Alleluia nessuno lo intonava, presi io ilcomando! E tutti mi seguirono. Dopo il Santo Vangelo, lachiesa era gremita di gente e non credo che tutti eranofedelissimi, altrimenti sarebbe stata cos gremita ogniDomenica come la notte di Natale. Ecco il silenzio di attesaper il messaggio Natalizio: Non come l'amore del figlioverso il padre, ma come l'amore del padre verso il figlio.

    Joe DiFranco

    natale

    l Natale una festa solenne, perchesprime sopratutto la gioia prorom-pente nel mondo.l Natale rappresenta linvito ad acco-gliere Cristo nella nostra anima, acco-gliere cio il Suo Vangelo, la Suaproposta, il Suo spirito.l Natale e' un annunzio : annunzio difede, di speranza e di fiducia in Dio inprimis ma anche nell'uomo.l Natale e' la presentazione del pianodi Dio, che e' un progetto di promozi-

    one delluomo, promozione dellaconcordia, della pace, dell amore,della fedelt.l Natale e' un mistero, mistero diamore, mistero di salvezza, mistero digloria.Mistero di amore: ha ben ragione SanGiovanni quando parlando dell'amoredi Dio verso l' umanit cosi si esprime:ddio ha mandato nel mondo il suounigenito figliuolo, perch ha amato ilmondo. Ma l'amore di Dio verso'umanit sembrerebbe un assurdo in

    quanto era l'uomo che si era volutoallontanare da Lui disattendendo alSuo progetto ed al Suo piano diamore. Ma nella Sua bont infinitaDio gi pensava a quello cheavrebbe fatto nel tempo.Difatti gi pensava a noi prima che gliabissi fossero portati alla luce.Pensava a noi nel giorno del peccatodi Adamo e stabiliva come riconciliare'uomo a Dio .Ed ecco il mistero di amore che sisvela quando Dio manda Suo figliosulla terra , perch sia uno di noi, viva

    come noi, pianga come noi, affronticome noi il dolore e le pene.Difatti, contemplando oggi la culla diBetlemme, ricordiamo la povert e lasolitudine di Cristo che si unisce all'

    umanit non in forma fastosa, ma informa umile e semplice, tanto chequando gli Angeli cantarono il Gloria aDio e pace agli uomini Essi siportarono sul posto dove i pastorisonnecchiavano accanto al gregge, eli svegliarono dicendo: muovetevi,

    andate a Betlemme, nato il Messiapromesso, si rivela agliemarginati..(qui manca qual-che cosa che non si capisce).Ed oggi noi possiamo riconsiderare

    questa grande realt nella vita dellanostra societ perch Gesu Cristo,venendo sulla terra, non ha datomotivo di essere considerato un re, elo poteva benissimo, invece si umiliascegliendo di nascere in una grotta.Questo l'amore di Cristo per noi,sembrerebbe strano eppure larealt. Ma a questo amore deve

    corrispondere anche il nostro amore,ma quale sar questo amore?Il Natale ce lo insegna e ci dice che

    dovr essere un amore disinteressato,un amore incondizionato, perch

    l'amore di Dio per luomo e' stato ed un amore disinteressato ed incon-dizionato, come lo pu essere sololamore del padre verso il figlio e nonl'amore del figlio verso il padre.Perch l'amore del figlio verso il padremolte volte e' un' amore inquinatodalla paura dei castighi, a volte quasiconvenevole. E non pu essereneppure l'amore tra l'uomo e la donna,anche se questo amore ha elementitali da poter essere definito un amore

    disinteressato, perch alle volteanche questo pu essere spezzato.Non e' certo l'amore tra fratelli, sorelleo amici, perch anche questo puessere inquinato da altri interessi.L'amore del padre, quando questoamore autentico, un amore disin-teressato e incondizionato, un amoreche da tutto se stesso , e sia alloraquesto l'amore che dobbiamo portarea Dio, al Cristo: L'amore del Padreverso il figlio pi che l'amore dei figliverso il padre.

    Il Natale oltre ad essere un mistero diamore e' un mistero di salvezza,perch Gesu disceso sulla terra noncerto per farsi una camminata, unapasseggiata, una gita per vedere laterra come e' fatta , ma certo, questoCristo e' disceso sulla terra unica-mente per salvarci e la salvezza eglil'ha portata mediante la sua dottrinaed il suo esempio.La dottrina di Cristo e' stata accettatada alcuni e rifiutata da altri. Certo cheanche nell antichit le dottrine dei

    filosofi, dei grandi uomini eranodottrine che venivano apprezzate manon sempre accolte ed osservate, mamentre chi queste dottrine proponevanon si preoccupava dell'esempio

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    dicembre 06icembre 06

    Cristo prima inizi a testimoniare

    con le azioni e poi ad insegnare.Nella sacra scrittura leggiamo cheil profeta Isaia pur essendo ungrande profeta mentre parlava al

    popolo inducendolo a riprendereforza e coraggio nell andare alleacque di fonte viva, l'avevanoabandonate e si erano aboccati perassetarsi alle cisterne dissipate,Isaia restava alta la voce per direritornate alle fonti di acqua viva.Anche il grande Profeta e ReDavide che pensava alla grandezzadella dignit umana rimproveravail popolo , esortandolo a rifuggiredalla menzogna e dalla malvagit,ma anche Davide cadde misera-mente pur essendo una colonnadella vita di quel tempo.Anche Salomone , il grande RE, ilgrande sapiente, per cui dinanzi alui tutti si inchinavano, conside-randolo come luomo pi sapientedel mondo, alla fine ebbe adesprimersi: Vanitas vanitatis et

    omnia vanitas vanit della vanit,tutto vanit nel mondo. Ma ancheSalomone cadde miseramente,Salomone pecc gravemente comeDavide e come loro anche moltialtri profeti dellantico testamento.Avevano dunque impartito lezionima non avevano osservato quelloche avevano insegnato.

    Cristo oltre a insegnare haoperato.Mistero di salvezza, ma mistero

    anche di Gloria.Se dovessimo in questo momentosfogliare le pagine della storiadella Chiesa non potremmo nonaccorgerci di quanti e quanti ben-efici la Chiesa ha dispensato nelcorso dei secoli, di quanta Gloria derivata non dalla sapienza umana,non dalle grandezze delle ricche-zze di questa terra, ma derivatadalla povert di una grotta: liche Cristo insegna, li la cattedra , li che risplende la povert, lasemplicit e lumilt.

    Nella semplicit, nella povert enellumilt Cristo si affermatonei secoli e sono due mila anni di

    storia che non sono confondibili,

    perch Cristo quello che ha dettolo ha anche fatto, e per questo Gloria.

    Il grande Turturiano, scrittore deiprimi secoli della Chiesa , ebbe adire ai magistrati romani:noi siamo di ieri, ma gi il van-

    gelo penetrato da per tutto, neicastelli, nelle citt, per le vie,

    nelle piazze, dentro i palazzi deigrandi come nei tuguri dei poveri,il vangelo ormai si sparsodovunque, anzi, ha preso le vele

    pi delle aquile dei romani checon la civilt romana portavanoanche la corruzione.Ma il vangelo insieme alla sem-

    plicit , allumilt ed alla mortifi-cazione portava la croce, per cuidella Chiesa veramente si pu direche Essa seduta sul torrente dei

    secoli allombra della Croce, e dali che guarda lumanit intera.Dalla croce prende ispirazione il

    cristianesimo e anche qui parados-salmente la croce stato il segnodella salvezza.Chi porta la Sua croce mi segua,questi si salver, chi non porta lamia croce non potr avere di certola vita eterna.Miei cari questo il mistero diGloria. Quindi possiamo dire che il

    Natale essenzialmente questo.Perci, dicevo allinizio, per noideve essere anche un annunzio,come lannunzio che gli Angelidiedero ai pastori, ed i pastori a

    questo annunzio accorsero alla

    grotta di Betlemme, per fare checosa ?: per adorare e per amare.Questa la conclusione a cuivorrei che voi giungeste o mieicari, in questa notte solennissimain cui si celebra la nascita diCristo.Come I pastori, tendiamo le nostreorecchie allascolto della voce diDio che ci chiama per la ricerca diCristo, per incontrarci con lui. Il

    Natale non deve essere una tappama deve essere un cammino e noidobbiamo incamminarci daBetlemme, . torniamo aBetlemme. Questo litinerariodella nostra vita. Ogni Natale checelebriamo deve essere la con-tinuazione e la crescita del nostrocammino. Andiamo oggi aBetlemme , alla grotta di Cristo,con gli stessi sentimenti dei pastori

    per adorare Cristo, per amareCristo, per glorificare Cristo e per

    portarlo nel mondo, lungo le strade

    di questo mondo che si dimena ed convulsamente agitato da Satana.A questo mondo che oggi sta affo-gando necessario che noi ten-diamo la corda, la corda dellasalvezza che Cristo. E noi,gettando lancora nel mare

    profondo, potremo raccogliere eraccogliere nella verit enellamore di Cristo quelle

    persone che stanno annegando;mettiamoci sulla sponda e

    gettiamo questa ancora che lannunzio del Natale alle anime dicoloro che sono lontani da Cristo,

    perch anche essi, come noi oggici prostiamo dinanzi alla culla diBetlemme, tornino pentiti allaculla di Cristo che via, verit evita.

    Don Antonio Fioritto RioneroSannitico 24 Dicembre 1977

    (ps: stato possibile trascriverequesto sermone grazie ad unaregistrazione audio, pertanto non

    possibile garantire la totale fedeltdello scritto)

    Non come l'amore del figlio verso il padre,

    ma come l'amore del padre verso il figlio

    natale

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    dicembre 06icembre 06

    d i S t e f a n i a M o t t a

    La neve

    di Stefania Motta

    Quando si avvicina l'inverno, la primacosa a cui si pensa sicuramente laneve.In questi giorni i telegiornali nonhanno fatto altro che chiedersi:ma quando arriver la neve?Climatologi e metereologi ci fannovivere in un clima dallarmismototale; "latemperatura del nostro pianeta si

    innalzata", "non esistono pi gliinverni di una volta".Questo tempestarci continuamentecon queste informazioni, ci pu fardimenticare la magia di una nevicata

    natalizia, i pupazzi di neve, le batta-glie con le palle di neve e via dicendo.Ma cos' la neve? Come si forma?La neve, come la grandine, unaprecipitazione atmosferica di acqua

    ghiacciata cristallina,che comprende una moltitudine difiocchi.E' un materiale di consistenza granu-lare a causa della presenza di materialigrezzi e aria.Si forma nella stratosfera dove c' unatemperatura che va dai -55C agli0C, e si origina da nuvole stratiformi.Quando ci sono 0C, il vapore acqueopassa dallo stato gassoso allo stato

    solido, il brinamento,si forma cos la neve che scende versola superficie terrestre mantenendo lastessa temperatura e ci accade solose a terra c' una temperatura nonsuperiore ai 2C.Esistono vari tipi di neve:quando la neve scende mista ad acquaviene detta acquaneve; quando la neveha un colore bianco e consistenzagranulare viene detta neve tonda;

    quando la neve finissima e leggeraviene chiamata nevischio.Ma non questo che rende la neveaffascinante.

    Per osservare disegni dei fiocchi dineve e utile una semplice lente con uningrandimento da 8x a 10x.

    Grazie ad alcune osservazioni almicroscopio per si potuto consta-tare che i fiocchi di neve hanno unasimmetrica radiale, cio non presen-

    tano due bracci uguali, questo perchla distanza "tra" i cristalli di neve molto pi grande di quella all'internodei cristalli stessi.

    Questa simmetria dovutaal fatto che il ghiaccio

    presenta comunque unastruttura esagonale graziea fattori come l'umidit, latemperatura variabile e lavelocit di crescita.Tuttavia, la densit del

    vapore acqueo in eccesso(vicino alla superficie dei

    cristalli) che determina laforma.

    Grazie al vapore che permaneall'interno di un fiocco si creano deifiocchi di neve con dei bellissimidisegni geometrici.I fiocchi hanno una dimensione dicirca 1 mm o meno, si estendono insuperficie e sono appiattiti, nonrimbalzano e non si frantumano.

    Posso combinarsi e assumere migliaiadi forme diverse dando luogo adisegni differenti che genericamentevengono classificati come aghiformi ostelliformi.Un detto antico afferma che nonesistono due fiocchi uguali, per formae dimensione.Ci non vero perch se ci sonocondizioni ambientali abbastanzasimili, possibile anche se improba-

    bile che due cristalli possano essereidentici.La Societ Meteorologica Americanaha riportato che due cristalli identicisono stati trovati da Nancy Knight del

    Centro Nazionale per la RicercaAtmosferica.E ora alcune curiosit che riguardanola neve:-la neve compressa viene usata comemateriale da costruzione per gli igloodegli Inuit (eschimesi) o per gli"alberghi di ghiaccio" molto in vogain Scandinavia e Finlandia;-i cristalli di neve vengono studiatidagli studiosi di valanghe, che in talmodo possono ricavare informazioni

    precise sulle condizioni dell'atmosferadalla quale i cristalli provengono;

    - i fiocchi sono molto pi leggeri dellegocce d'acqua.

    P u b b l i c i t

    Esistono vari tipi di neve ...

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_18

    7/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionero 7il vangelo

    Vangelo di Luca

    In quei giorni un decreto di Cesare

    Augusto ordin che si facesse il

    censimento di tutta la terra. Questo

    primo censimento fu fatto quando era

    governatore della Siria Quirinio.

    Andavano tutti a farsi registrare,

    ciascuno nella sua citt. Anche

    Giuseppe, che era della casa e della

    famiglia di Davide, dalla citt di

    Nazaret e dalla Galilea sal in Giudea

    alla citt di Davide, chiamata

    Betlemme, per farsi registrare

    insieme con Maria sua sposa, che eraincinta. Ora, mentre si trovavano in

    quel luogo, si compirono per lei i

    giorni del parto. Diede alla luce il suo

    figlio primogenito, lo avvolse in

    fasce e lo depose in una mangiatoia,

    perch non c'era posto per loro

    nell'albergo.

    C'erano in quella regione alcuni

    pastori che vegliavano di notte

    facendo la guardia al loro gregge. Unangelo del Signore si present

    davanti a loro e la gloria del Signore

    li avvolse di luce. Essi furono presi

    da grande spavento, ma l'angelo disse

    loro: Non temete, ecco vi annunzio

    una grande gioia, che sar di tutto il

    popolo: oggi vi nato nella citt di

    Davide un salvatore, che il Cristo

    Signore. Questo per voi il segno:

    troverete un bambino avvolto in

    fasce, che giace in una mangiatoia.

    E subito apparve con l'angelo unamoltitudine dell'esercito celeste che

    lodava Dio e diceva:

    Gloria a Dio nel pi alto dei cieli

    e pace in terra agli uomini che egli

    ama.

    Appena gli angeli si furono allon-

    tanati per tornare al cielo, i pastori

    dicevano fra loro: Andiamo fino a

    Betlemme, vediamo questo avveni-mento che il Signore ci ha fatto

    conoscere. Andarono dunque

    senz'indugio e trovarono Maria e

    Giuseppe e il bambino, che giaceva

    nella mangiatoia. E dopo averlo

    visto, riferirono ci che del bambino

    era stato detto loro. Tutti quelli che

    udirono, si stupirono delle cose che i

    pastori dicevano. Maria, da parte sua,

    serbava tutte queste cose meditandole

    nel suo cuore.

    I pastori poi se ne tornarono, glorifi-

    cando e lodando Dio per tutto quello

    che avevano udito e visto, com'era

    stato detto loro.

    Vangelo di Matteo

    Ecco come avvenne la nascita di

    Ges Cristo: sua madre Maria,essendo promessa sposa di Giuseppe,

    prima che andassero a vivere insieme

    si trov incinta per opera dello

    Spirito Santo. Giuseppe suo sposo,

    che era giusto e non voleva ripudi-

    arla, decise di licenziarla in segreto.

    Mentre per stava pensando a queste

    cose, ecco che gli apparve in sogno

    un angelo del Signore e gli disse:

    Giuseppe, figlio di Davide, non

    temere di prendere con te Maria, tua

    sposa, perch quel che generato inlei viene dallo Spirito Santo. Essa

    partorir un figlio e tu lo chiamerai

    Ges: egli infatti salver il suo

    popolo dai suoi peccati.

    Tutto questo avvenne perch si

    adempisse ci che era stato detto dal

    Signore per mezzo del profeta:

    Ecco, la vergine concepir e parto-

    rir un figlioche sar chiamato Emmanuele,

    che significa Dio con noi. Destatosi

    dal sonno, Giuseppe fece come gli

    aveva ordinato l'angelo del Signore e

    prese con s la sua sposa, la quale,

    senza che egli la conoscesse, partor

    un figlio, che egli chiam Ges.

    La visita dei Magi

    Ges nacque a Betlemme di Giudea,

    al tempo del re Erode. Alcuni Magi

    giunsero da oriente a Gerusalemme e

    domandavano: Dov' il re dei

    Giudei che nato? Abbiamo visto

    sorgere la sua stella, e siamo venuti

    per adorarlo. All'udire queste parole,il re Erode rest turbato e con lui

    tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i

    sommi sacerdoti e gli scribi del

    popolo, s'informava da loro sul luogo

    in cui doveva nascere il Messia. Gli

    risposero: A Betlemme di Giudea,

    perch cos scritto per mezzo del

    profeta:

    E tu, Betlemme, terra di Giuda,

    non sei davvero il pi piccolo capo-luogo di Giuda:

    da te uscir infatti un capo

    che pascer il mio popolo, Israele.

    Allora Erode, chiamati segretamente i

    Magi, si fece dire con esattezza da

    loro il tempo in cui era apparsa la

    stella e li invi a Betlemme esortan-

    doli: Andate e informatevi accurata-

    mente del bambino e, quando l'avrete

    trovato, fatemelo sapere, perch

    anch'io venga ad adorarlo.

    Udite le parole del re, essi partirono.

    Ed ecco la stella, che avevano visto

    nel suo sorgere, li precedeva, finch

    giunse e si ferm sopra il luogo dove

    si trovava il bambino. Al vedere la

    stella, essi provarono una grandis-

    sima gioia. Entrati nella casa, videro

    il bambino con Maria sua madre, e

    prostratisi lo adorarono. Poi aprirono

    i loro scrigni e gli offrirono in donooro, incenso e mirra. Avvertiti poi in

    sogno di non tornare da Erode, per

    un'altra strada fecero ritorno al loro

    paese.

    I Va n g e l i d i N a t a l e

    dicembre 06icembre 06

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_18

    8/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerorubrica

    8

    dicembre 06icembre 06

    f i l m d e l m e s e

    Maria Antonietta, la figlia della regina dAustriaviene promessa in sposa appena quattordicenne aLuigi XVI, il futuro re di Francia. Nonostante la suariluttanza, la giovane si trasferisce a Versailles, ma

    non riuscir mai ad entrare in sintonia col popolofrancese che in primis, non le perdona il fatto diessere straniera

    Marie Antoinettearie Antoinette

    a cura di Francesco Pognante tratto da www.filmedvd.it

    Genere : Drammatico

    Nazione : U.S.A

    Regia: Sofia Coppola

    Interpreti:

    Kirsten DunstJason Schwartzman

    Rip Torn

    Anno di produzione 2006

    Durata 120 minuti

    f i l m d e l m e s e

    Lanno scorso a spuntarla era stato Natale a Miami,seguito dal grande successo di Pieraccioni Ti amo intutte le lngue del mondo, dal fantasy Le cronache di

    Narnia - Il leone, la strega e larmadio e dalla delu-sione King kong. Questanno pi difficile fare un

    pronostico, anche perch il panettone natalizio sidivide in due fette: De Sica ci porta a New York,mentre Boldi in Spagna con Ol. Arduo dire chi laspunter. Probabilmente il primo perch punta sulla

    solita formula collaudata e su molti volti noti del piccolo schermo. Si sa che a Natale al pubblico piace andare sul sicuro, per probabile che gliincassi si diluiscano sui due fronti impedendo adentrambi di ottenere grandi cifre. Ma non dimen-tichiamoci che questo natale avremo anche il

    pandoro, ovvero Commedia sexy, lexploitcinematografico del popolare Paolo Bonolis, da nonsottovalutare.

    Il natale cinematografico del 2006l natale cinematografico del 2006LA SFIDA DEGLI INCASSLA SFIDA DEGLI INCASSI

    scritto da frank86 tratto da www.filmedvd.it

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_18

    9/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rionerolangolo delle ricette

    9

    di IVANA COPES

    L a r i c e t t a

    d e l m e s e

    Pizzoccheri

    di IVANA COPES

    I n g r e d i e n t i :

    Per 6/8 persone:

    500 gr di pizzoccheri

    500 gr di patate

    500 gr di spinaci (anche surgelati)

    250 gr di burro

    aglio q.b.

    erba salvia q.b. (6 foglie di norma)

    300 gr formaggio di latteria non stagionato

    200 gr di grana padano grattugiato

    P r e p a r a z i o n e :

    Mettere la pentola con lacqua sul fuoco salata, aggiungere le patate precedentemente tagliate a pezzi e laciar

    cuocere per 5 minuti da quando inizia la bollitura.

    Aggiungere successivamente gli spinaci e lascia cuocere per altri cinque minuti (nel caso si tratti di quelli surgelati,

    non appena si sono ben separati gli spinaci).

    Mettere la pasta a bollire unitamente agli spinaci e alle patate e lasciar cuocere fino a cottura ultimata (15 - 20

    minuti); scolare il tutto.

    In un pentolino far soffriggere il burro con laglio e lerba salvia. Tagliare a scaglie sottili il formaggio e grattugiare

    il grana.

    Adagiare in una pirofila i pizzoccheri, spinaci e patate e a strati aggiungere il formaggio fino a quando non si arriva

    a preparazione ultimata.

    Infine aggiungere il preparato di burro, salvia e aglio cospargendolo su tutti i pizzoccheri.

    Infornare per cinque minuti.

    Servire ben caldi.

    BUON APPETITO!

    dicembre 06icembre 06

  • 8/9/2019 La Voce di Rionero - LVDR_18

    10/10

    La Voce di Rioneroa Voce d i Rioneroi nostri giochi

    100

    Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile la stesura, nonch la pubblicazione del presente giornale.

    Nel numero di oggi hanno scritto (in ordine cronologico) : luber, joe di franco, don antonio fioritto,

    stefania motta, film&dvd, ivana copes, i crucibo.

    Segnalaci le tue opinioni, riflessioni, allindirizzo email: [email protected]

    Per le questioni che interessano lAzione Cattolica, rivolgiti ai nostri aderenti presenti sul luogo.

    Per qualsiasi altra informazione inerente questo opuscolo rivolgersi a : [email protected]

    Pubblicato in Italia nellanno 2006; Stampata da Adelio Fioritto, via Roma n 56, Rionero Sannitico(IS); Proprietario: Azione Cattolica di San Bartolomeo Apostolo di

    Rionero Sannitico (IS); Direttore responsabile: Deborah Di Vincenzo; Legale rappresentante: Adelio Fioritto

    C r u c i v e r b a

    dicembre 06

    ORIZZONTALI

    1.Sport che consiste nel lanciarsi da pareti ripide di

    monti 9.Opposto a Off 11.Principi 12.La fine dei guai

    13.Tana 15.Parigi 16.Preposizione semplice17.Consorzio Area Alto Milanese

    18.Domenica...altrimenti detta 20.Letale a sinistra

    21.Storia a sinistra 23.Gli estremi di uova 25.Colui che

    comandava i bastimenti dei pirati 26.Pari in daino 27.Il

    passo del cavallo 29.Io e te...insieme 30.Reggio Calabria

    31.Compagnia assicurativa 32.Sigla italiana 33.Nobel

    senza inizio 35.Diverso 37.Trainano la slitta di Babbo

    Natale 39.Latina 40.Pari in Morena 41.Logaritmo

    43.Infiorescenza del grano 46....Che paura! 47.Discorso

    pubblico 49.Porta...in inglese 50.Rendere ubriaco

    52.Intelligenza Arificiale 53.La firm Giovanni Senza-

    terra

    VERTICALI

    1.Piccolo mammifero notturno 2.Prefisso che indica "in

    alto" 3.Richmond International Raceway 4.Angolo

    diedro orientato 5.Progetti Integrati Settoriali 6.Opposto

    allo zenit 7.Pietra preziosa 8.Circostanza,situazione 9.Di

    forma ovale 10.Sistema di categorizzazione

    14.Racchiudono ora 19.Aggettivo possessivo

    22.Ristorante 24.Nero, tenebroso 28.Si dice di cosascandalosa 32.Territorio campano 34.Beatrice in breve

    36.Viene dopo il Do 38.Cantante israeliana di origini

    yemenite 42.Banda di malviventi 43.Servizi alle

    imprese,InteroperabilitBanche dati Anagrafiche

    44.Fratello francese del maiale 45.Marcia..in inglese

    46.Esegue le condanne 48.Filosofia orientale 49.Lo era

    Minerva 51.Real Time

    S u d o k u

    IL PROVERBIO DEL MESE

    del senno di poi son piene le fosse