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LA RIVISTA PARROCCHIALE DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE DI PONTE CAFFARO - ANNO 2011 - NUMERO 3 - DICEMBRE L a V o c e d i P o n t e C a f f a r o Il Mito degli Altri Il Mito degli Altri Il Mito degli Altri Il Mito degli Altri La Ricerca di Dio La Ricerca di Dio La Ricerca di Dio La Ricerca di Dio Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro a pagina 12/13 a pagina 10/11 a pagina 6/7 I doni più belli della vita non si vedono con gli occhi ma si sentono con il cuore. Buon Natale!

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LA RIVISTA PARROCCHIALE DELLA CHIESA DI SAN GIUSEPPE DI PONTE CAFFARO - ANNO 2011 - NUMERO 3 - DICEMBRE

La Voce di

Ponte Caffaro

Il Mito degli AltriIl Mito degli AltriIl Mito degli AltriIl Mito degli Altri

La Ricerca di DioLa Ricerca di DioLa Ricerca di DioLa Ricerca di Dio

Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Le Ancelle della Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro Carità a Ponte Caffaro

a pagina 12/13

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I doni più belli della vita non si vedono con gli occhi ma si sentono con il cuore. Buon Natale!

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• La Voce di Ponte Caffaro 2

Anche quest’anno siamo giunti al Santo Natale. Diamo inizio alla pre-sentazione di questa edizione natalizia con gli auguri da parte della re-dazione ai parrocchiani della Chiesa di San Giuseppe. Pian, pianino, va avanti l’estensione delle nostre attività e, dal prossimo numero, verrà data la possibilità di leggere, o scaricare, il nostro giornalino da un sito internet; incluse le edizioni precedenti. Vi annunciamo, inoltre, che dal-la successiva pubblicazione di Pasqua 2012, ci sarà una nuova rubrica in cui si potranno fare gli auguri ai propri cari, per eventi importanti, inviando una e-mail con una breve citazione a: [email protected]. Approfittatene! Buona lettura.

LA RICERCA DI DIO

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LE ANCELLE DELLA CARITÀ DI PONTE CAFFARO

GIOIELLO D’ARTE E DI FEDE

LETTERA AI CRESIMANDI 2011

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La Voce di Ponte Caffaro • 3

Sommario

Il Santo Presepe di Bacchetti L.

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RICORRENZE SIGNIFICATIVE

di don Massimo Caprioli

L’ANNIVERSARIO DEL IV NOVEMBRE

di Lorenzo Bacchetti

SANTA MARIA CROCEFISSA PAOLA DI ROSA

di Tiberia Lombardi

GIOIELLO D’ARTE E DI FEDE

di Tiberia Lombardi

LE ANCELLE DELLA CARITÀ DI PONTE CAFFARO

di Tiberia Lombardi

IL MITO DEGLI ALTRI

di Nicola Bazzani

IL CINEMA AURORA PASSA AL DIGITALE

di Simone Bazzani

SOLI IN GITA

da “Le Maestre e i Bambini dell’Asilo”

IL CORO GIOVANILE

di “I Giovani Coristi”

GREST 2011

da “Le Responsabili”

LETTERA AI CRESIMANDI 2011

di Giannantonio Fusi

AVVENTO: ASPETTANDO IL NATALE

da “I Catechisti”

LA VOCE DI PONTE CAFFARO

Natale - Dicembre 2011

Questo numero è stato stampato in

350 copie, distribuite presso la Chie-

sa di San Giuseppe a Ponte Caffaro.

DIRITTI DEGLI AUTORI Tutti gli articoli, per mantenere la

loro originalità, sono stati lasciati

come redatti dall’Autore.

INDIRIZZO PARROCCHIA Via caduti, 63 - 25070 Ponte Caffaro

(Bs) Tel. 0365/990247

INDIRIZZO E-MAIL [email protected]

COLLABORAZIONI

Si ringrazia tutte le persone che han-

no partecipato alla realizzazione di

questo numero: Don Massimo Ca-

prioli, Mauro Chiucchi, Tiberia Lom-

bardi Nicola Bazzani, Bacchetti Lo-

renzo, Walter Alicanti, Susanna Mel-

zani, Giannantonio Fusi, Raniero

Iacomella, Magdalena Bolandini Si-

mone Bazzani e i gruppi che hanno

aderito: “I Giovani Coristi”, le Mae-

stre e i Bambini dell’Asilo, i Catechi-

sti, le Responsabili del Grest.

Dalla Prima Pagina

6 LA RICERCA DI DIO

di don Massimo Caprioli

5 GLORIA IN EXCELSIS DEOS

di Magdalena Bolandini

7 UNA TESTIMONIANZA DAL SUD SUDAN

di Raniero Iacomella

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NATI, MATRIMONI, MORTI

di don Massimo Caprioli

CELEBRAZIONI NATALIZIE

di Don Massimo Caprioli

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DIARIO DELLA PARROCCHIA: AGOSTO - DICEMBRE 2011

• La Voce di Ponte Caffaro 4

Il Venerdi 2 settembre si riuniscono i catechisti della parrocchia si avvia così

l’anno pastorale. L’organico dei catechisti è ridotto ai minimi storici. Il giorno Do-menica 11 settembre si prega per l’avvio del nuovo anno scolastico messo sotto

la protezione della Madre di Dio. In oratorio si allestisce una pesca di beneficenza il ricavato circa 1300€

va per l’impianto elettrico della chiesa. Mentre il Martedi 13 e il Venerdi 16 settembre incontro i geni-

tori del II° e III°, IV° e V° anno della iniziazione. Domenica 25 settembre don Massimo incontra i geni-

tori del primo anno della Iniziazione cristiana. Questo genitori avendo chiesto il battesimo per i loro figli

ora si impegnano a educarli della fede.

Il Mercoledì 9 novembre si incontra alla sera il Gruppo per la stesura del nuo-

vo numero del bollettino parrocchiale. Domenica 20 novembre 8 bambini del

IV° anno della Iniziazione Cristiana fanno la loro prima confessione e vivono la

Festa del Perdono. Venerdì 25 novembre si raduna il Consiglio Pastorale Parrocchiale. Domenica 27 novembre i bambini del III° anno dell’Iniziazione Cristiana ricevono durante la S. Messa delle ore 10,30

la preghiera del Padre nostro, all’interno del loro percorso di iniziazione alla fede. Inizia il tempo di av-

vento. Il gruppo catechisti prepara la corona dell’avvento per tutti i bambini dell’iniziazione.

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Domenica 4 dicembre S. Messa di presentazione dei Candidati alla Cresima e S.

Messa di Prima Comunione. Sono presenti le Associazioni d’arme che ricordano la

Patrona S. Barbara. I ragazzi del Gruppo dopo cresima Antiochia consegnano la

veste bianca ai loro compagni del Gruppo Emmaus. II° incontro di catechesi per genitori e bambini del I°

anno della Iniziazione Cristiana. Martedì 12 dicembre viene preparata l’accoglienza della S. Lucia da

parte dei Volontari dell’Oratorio, della Proloco e del Gruppo Alpini con un percorso che va dalle scuole

all’oratorio.

Venerdì 9 dicembre e Venerdì 16 dicembre si avviano le catechesi di avvento tenute da don Bruno

Armanini e dalla sua collaboratrice la sig.ra Michel. Il Coro giovanile e il Coro parrocchiale si stanno pre-

parando per accompagnare con il canto le S. Messe del Natale. Domenica 18 dicembre esce il III° nu-

mero del bollettino parrocchiale.

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Domenica 2 ottobre alle ore 16,00 i bambini del III° anno della Iniziazione Cri-

stiana fanno il loro Primo Rinnovo delle Promesse Battesimali e riconoscono come

le loro fede ha inizio nel battesimo. Lunedì 3 ottobre don Massimo incontra i

volontari dell’oratorio per avviare i nostri ambianti ad accogliere bambini e ragazzi Domenica 9 otto-bre presso l’antica Chiesa di San Giacomo si benedicono i bambini e i catechisti. L’avvio dell’anno cate-

chistico avverrà Martedì 11 ottobre 2011. Nel Bar dell’oratorio si organizza varie attività tra le quali

vi è quella del cucito. Sempre di Martedì si ritrova per la prima volta il Gruppo Adolescenti. Parte anche

il Gruppo di animazione per le medie, si occuperà di teatro Gli inizi sono incoraggianti. Giovedì 20 ot-tobre si incontro il Gruppo dei volontari del Cinema per discutere il passaggio al Cinema Digitale neces-

sario entro il 2013. Venerdì 28 ottobre si incontra il Consiglio per gli Affari economici Domenica 30 ottobre si incontrano i genitori dei bambini del I° anno dell’Iniziazione cristiana. Il gruppo catechisti e

volontari dell’oratorio organizza una raccolta straordinaria di coperte per la Caritas.

Domenica 14 agosto esce il secondo numero del Bollettino ”la Voce di Ponte Caf-

faro“. Si sta rafforzando la Volontà di compiere questa opera. L’editoriale sulla

questione della cremazione dei defunti ha fatto riflettere numerose persone.

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La Voce di Ponte Caffaro • 5

PREGHIAMO INSIEME…

Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l'Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

Il Vangelo (di Luca) ci racconta che dopo

l’annuncio della nascita di Gesù gli angeli

hanno cantato questo primo Gloria. Una

volta e anche oggi in certe regioni del

mondo negli USA, in Germania e in tante

famiglie da noi i canti del Avvento, i canti

prenatalizi e i canti natalizi ci ispirano a

riflettere sul significato del Natale. La

Bibbia ma anche la storia sono piene di

esempi di persone che col canto, con la

musica hanno lodato Dio e hanno anche

cercato un appoggio, un aiuto e hanno e-

spresso il loro dolore, la loro angoscia nei

loro canti. I Salmi del Re Davide sono noti

a tutti e descrivono ogni situazione di una

vita umana. Quello che ha fatto Davide:

ha cercato Dio nei momenti belli e nei mo-

menti brutti di sua vita. Anche grandi

Santi come Sant’Ambrogio e San Gregorio

Magno hanno scritto i canti per Dio. Il

grande compositore Giovanni Sebastiano

Bach ha messo alla fine di ogni sua opera

SDG ( solo a Dio la Gloria). E noi? L’ uomo

moderno é influenzato di tante cose, pre-

occupazioni, divertimenti. Abbiamo messo

Dio in un angolo, siamo troppo impegnati

con le nostre cose…. si la musica è una

bella distrazione, un divertimento. Dio pe-

rò rimane nel suo angolo. Abbiamo dimen-

ticato. Ch’è Lui che ci ha dato la vita, che

viviamo solo grazie a un dare e ricevere

con Lui. Perché non Lo cerchiamo davve-

ro in questo periodo Prenatalizio. Perché

non Gli spalanchiamo la porta, lo togliamo

dal angolino e Gli diamo il posto d’onore?

Questo sarebbe un Natale unico per noi. E

quando canteremo le vecchie canzoni na-

talizie e i vecchi Inni …… pregheremo

non una o due volte ma tre volte. E il no-

stro canto, la nostra musica ha valore e-

terno. Buone feste a tutti: la vostra orga-

nista Magdalena.

Magdalena Bolandini

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Come le stagioni si alterna-

no e ritornano puntuali, co-

sì anche le feste cristiane

arrivano a scandire e a da-

re senso al nostro tempo e

alla nostra vita. Provate a

immaginare come sarebbe

la vita senza la Domenica,

senza la Pasqua e il Nata-

le, senza le feste della Ma-

donna e dei Santi. In Uru-

guay, paese dell’America

latina, il governo ha elimi-

nato dal calendario le feste

cristiane sostituendole con

altrettanto feste civili, come

per dire che senza la festa

l’uomo non vive. Molte per-

sone proprio nella Festa del

Natale di Gesù emergono

dalla banalità di un vivere i

giorni, per poi ritornarci ap-

pena finita la festa. Per

rompere questo circolo vi-

zioso, Dio, da quel benedet-

to giorno del suo Natale,

esce dalle sue stanze regali

e si mette alla ricerca

dell’uomo. Ancora oggi la

Ricerca di Dio è in atto. Dio

non solo cerca l’uomo, Egli

cerca ogni uomo personal-

mente e per questo motivo

“Dio, non ha mandato il Fi-

glio nel mondo per condan-

nare il mondo, ma perché il

mondo sia salvato per mez-

zo di Lui. ( Gv 3,17). La ri-

cerca di Dio continua anco-

ra oggi, in modo particolare,

a partire dalla festa del

Natale. Egli pone le basi

nell’umanità, nell’uomo,

perché questa ricerca abbia

un buon esito. Una volta

che l’uomo viene ritrovato

da Dio, si produce quella

festa che continua

all’interno e all’esterno del

suo essere. Il Vangelo stes-

so lo testimonia ad esempio

nel caso di Zaccheo, capo

dei pubblicani. Quindi a

Natale Dio esce a cercarti o

uomo, o donna del nostro

tempo. Egli viene a cercarti

nella tua casa, sul posto di

lavoro, nella scuola di ogni

ordine e grado nei luoghi

pubblici e privati della tua

vita, e anche nel luogo del

tuo peccato, perché non

vuole che alcuno perisca.

Egli esce per entrare nella

tua coscienza e nel tuo cuo-

re, nella tua umanità quasi

sempre ferita e tormentata,

con un atto di profondo a-

more e tenerezza. Ecco per-

ché si piccolo, si fa bambino,

per conquistarti con quelle

piccole braccia che divente-

ranno grandi e immense sul

legno della croce. E’ neces-

sario per tutti trovare il

tempo per metterci davanti

al Bambin Gesù deposto

nella povertà del presepe,

per lasciarci abbracciare e

cullare dal Dio Bambino.

Ma per far questo occorre

abbandonare le vie

dell’orgoglio, della superbia,

del giudizio, del peccato e

percorrere le vie

dell’umiltà, della essenziali-

tà e della sobrietà del vive-

re, le vie della pace; ritorna-

re a riconciliarci con Dio e

con i fratelli. Non c’è niente

di più bello che arrivare al-

• La Voce di Ponte Caffaro 6

EDITORIALE

L’incontro di Zaccheo con Gesù

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La Voce di Ponte Caffaro • 7

la grande Messa di Mezzanotte dopo a-

ver vuotato il sacco dei peccati. Non ab-

biate vergogna a venire e a confessare il

peccato. Qui nessuno viene giudicato; qui

veniamo tutti perdonati, se riconosciamo

il peccato e lo confessiamo nel dolore e nel

pentimento. C’è un detto antico che dice:

“Il Natale lo prepari nel confessionale e lo

celebri nella cattedrale”. Mentre scrivo

queste parole sento dentro di me un desi-

derio di incontrarmi con il Dio bambino

in quella Notte Santa per ringraziarlo per

avermi cercato e per avermi trovato. E mi

auguro che tutti sentiate già da ora quan-

to Dio vi cerca, quanto Dio vi desidera e

quanto Dio vi ama. Dio vi cerca, lasciate-

vi trovare, questo è il mio augurio di

Buon Natale. Don Massimo Caprioli

Ormai è noto a tutti il fatto che il 9 Luglio scorso il

Sud Sudan sia diventato il 55° stato dell'Africa. L'ul-

timo nato. Mi ritengo fortunato per aver potuto vive-

re in diretta con la mia gente la nascita di questo

nuovo paese. E' indescrivibile la gioia e le emozioni

vissute da una intera nazione che dopo anni di mar-

toriata guerra e persecuzione ha potuto urlare a te-

sta alta, 'FINALMENTE LIBERI!' Ma sia ben chia-

ro, il Sud Sudan si è liberato dal regime oppressivo

del Governo di Khartoum, ma rimane comunque un

paese sconfitto sotto tanti altri punti di vista. Man-

canza di infrastrutture minime, strade e vie di co-

municazione, scuole, ospedali centri recettivi per i molti rifugiati che stanno rientrando, ac-

qua potabile, mercati, istituzioni politiche e amministrative che siano competenti, la sfida di

molte fazioni e conflitti inter-tribali, e i tanti poveri che faticano ad arrivare a fine giornata.

Questo è un elenco che non avrebbe fine se si pensa a ciò che vuoi dire costruire un nuovo pa-

ese partendo da zero. E come se non bastasse, il governo di Khartoum, incapace di accettare

il fatto d'aver perso la guerra, e aver perso le ricchezze del Sud Sudan, istiga tutt’ora nuove

fazioni di guerriglieri a riprendere la guerra, armandoli e provvedendo supporto logistico at-

traverso il nord. Ma come sempre, i morti del Sudan non fanno notizia sui nostri giornali.

Probabilmente nessuno sa che ancor oggi ci sono molti conflitti in Sud Sudan perpetrati dal

governo di Khartoum. Nessuno sa ad esempio che nel mese di febbraio e marzo scorsi, nella

zona di New Fangak più di 600 persone, tra cui donne e bambini, gente del mio villaggio, a-

mici e conoscenti hanno perso la vita, questo tanto per citarne un caso. Ringrazio Dio per i 15

anni che mi ha dato di vivere in Sud Sudan e condividere la mia vita con questa stessa gente.

Con loro ho speso del tempo, ho camminato con loro. ho condiviso lo stesso cibo, lo stesso tet-

to, abbiamo riso insieme, abbiamo lavorato e sudato insieme, abbiamo pianto i morti insieme,

abbiamo condiviso la fede, abbiamo pregato per la pace insieme. Porto dentro di me un ricor-

do e una ricchezza immensa, frutto di tutti questi anni passati in Sudan, dai giorni in cui fui

sequestrato fino ai giorni d'oggi, giorni di gioia e di festa. Ringrazio Dio per questo grande

regalo donatomi, una vera scuola di vita. Ed ora mi unisco a voi per chiedervi di condividere

la gioia e la speranza una preghiera di intercessione per questo nuovo nato. Che il Sud Sudan

sappia percorrere la strada giusta per costruire un nuovo paese fondato sulla giustizia, la pa-

ce e la fraternità. Che siano questi principi evangelici il fondamento di un paese migliore.

Facciamoli anche nostri e lasciamoci trasformare nel cuore per essere anche noi nel nostro

piccolo. costruttori di un mondo migliore.

Raniero Iacomella

I Catechisti

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Nonostante la pioggia bat-

tente un cospicuo gruppo

di Alpini coadiuvati dal ca-

pogruppo Alvano Stagnoli,

con la presenza del Parroco

Don Massimo Caprioli, il

sindaco Gianluca Dagani e

il vice Sindaco Melzani En-

zo è stato commemorato il

4 novembre giornata dedi-

cata ai caduti di tutte le

guerre con la deposizione

della corona e la benedizio-

ne della stessa. Significati-

ve sono state le parole del

sindaco, ricordando quanti

giovani non hanno fatto

ritorno alle proprie case

per ideali di patria e di li-

bertà e quante guerre at-

tualmente ci sono ancora

in corso. Il discorso del

Parroco con le preghiere,

auspicando gli impegni del

nostro presidente della re-

pubblica Giorgio Napolita-

no, riesca a risolvere con

spirito di unità le proble-

matiche che il nostro paese

attualmente sta attraver-

sando, il tutto è finito con

un momento conviviale

presso la nostra sede.

• La Voce di Ponte Caffaro

LA NOSTRA STORIA E CULTURA

Lorenzo Bacchetti

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Ma dove si trova questo grazioso dipinto?

Il primo tratto di strada della via San Va-

lentino, che scende dal ponte per allun-

garsi verso la campagna, attira lo sguardo

del passante sempre verso la sua sinistra

dove l'acqua agitata e giocherellona del

fiume dà il suo

spettacolo. Ma

se si volge lo

sguardo, dalla

parte opposta, a

destra, a pochi

passi dall'inizio

della via si nota

un cortile con

una modesta a-

pertura e si rie-

sce a sbirciarvi

dentro. Anche

rimanendo sulla

strada si può

ammirare il bel

dipinto (cm 200

x 130) recente-

mente ma volen-

do lo si può acco-

stare entrando

nel suddetto cor-

tile.

Qui un gruppo

di case addossa-

te e irregolari si

tengono vicine e

proprio sulla pa-

rete esterna di

una delle più

vecchie abitazio-

ni è ben visibile

la" Madonna in gloria con Bambino tra

Sant'Antonio da Padova ed un evangeli-

sta" Li dentro si respira un'atmosfera si-

lenziosa, quasi sacra, un'aria raccolta e

indisturbata, li ci si può fermare alcuni

minuti per contemplare la delicatezza dei

colori, le figure del dipinto, la bella corni-

ce con le sue decorazioni e, non ultimo,

scoprire il significato religioso che l'insie-

me vuole suggerire.

Al centro dell'affresco dunque la Madon-

na, seduta, abbraccia con la mano sinistra

il Bambino che

tiene in braccio

e con l'indice

della mano de-

stra lo indica a

noi che osser-

viamo la scena

e sembra dire:

"è Lui che dove-

te conoscere e

seguire! E' lì

alla vostra at-

tenzione! Fate

quello che Lui

vi dirà". Ma do-

ve l'umanità

può incontrar-

lo?

Ai lati le due

figure dei santi,

che nei dipinti

non sono mai

scelti a caso,

sono la risposta

alla nostra do-

manda. Essi so-

no l'esempio

(due tra moltis-

simi) di chi ha

incontrato e ac-

colto il Signore

Gesù.

L'evangelista Marco ha annunciato a

tutto il mondo la vita di Gesù e Sant'An-

tonio lo ha testimoniato con la predicazio-

ne e la sua vita di carità. La Parola e le

opere dei santi ci conducono dunque pro-

prio da Lui.

La Voce di Ponte Caffaro • 9

Tiberia Lombardi

Affresco del Settecento Restaurato

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• La Voce di Ponte Caffaro 10

LA VITA DEI SANTI

Il bollettino parrocchiale in

questo mese di dicembre

offre buoni motivi per pub-

blicare la vita di Maria

Crocifissa Di Rosa, fonda-

trice della congregazione

religiosa col nome di Ancel-

le della carità. Infatti, il 15

dicembre è il dies natalis

della Santa, della nostra

santa bresciana, donna in-

telligente e sensibile, cre-

sciuta e onorata nelle no-

stre valli e soprattutto in

Lombardia e Veneto. In

particolare in questo mese

la nostra comunità la vuole

ricordare per la presenza

delle sue ancelle in mezzo

a noi per un lungo periodo

di tempo (dalla fine anni

50 al 1992). Esse si sono

avvicendate come inse-

gnanti della scuola mater-

na, come aiuto cuoca, come

catechiste nell’oratorio

femminile, nella cura e de-

coro degli altari, come col-

laboratrici dei parroci ed

anche come infermiere

presso l’ambulatorio… a

noi adulti di oggi, hanno

offerto l’occasione di impa-

Le Ancelle della Carità

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La Voce di Ponte Caffaro • 11

Brescia, 6/11/1813 - 15/12/1855

Suo padre è un imprenditore bresciano; la madre, nobile

bergamasca, muore nel 1824 quando Paola Francesca

ha 11 anni. A quell'età entra nel collegio della Visitazio-

ne per gli studi, e ne e-

sce a 17 anni. Nonostan-

te il padre per lei prefe-

risca il matrimonio, la

giovane decide di resta-

re fedele al voto di casti-

tà fatto in istituto. Vie-

ne così mandata a diri-

gere una fabbrica di fi-

lati di seta di proprietà

dal padre ad Acquafred-

da. Ma Paola organizza

aiuti per i bisognosi e si

dedica all'istruzione re-

ligiosa femminile, aiuta-

ta da alcune ragazze.

Insieme, da infermiere

volontarie, lavorano per

aiutare le vittime del

colera del 1836, in due

scuole per sordomuti, nella tremenda primavera del

1849, durante le «Dieci Giornate», quando la città si ri-

bella agli austriaci. Nel 1851 la comunità ottiene la pri-

ma approvazione come congregazione religiosa, col no-

me di Ancelle della Carità. Nel 1852, Paola Francesca

pronuncia i voti e come religiosa diventa suor Maria

Crocifissa. Morirà a Brescia nel 1855. (Avvenire)

Etimologia: Paola = piccola di statura, dal latino

Emblema: Giglio

Martirologio Romano: A Brescia, santa Maria Crocifissa

Di Rosa, vergine, che consacrò i suoi beni e tutta se

stessa alla salvezza spirituale e materiale del prossimo

e fondò l’Istituto delle Ancelle della Carità. Tiberia Lombardi

rare a cantare e recitare, a

ricamare, a pregare,

l’occasione di frequentare

la loro casa nelle domeni-

che pomeriggio, giocando e

chiacchierando tra di noi e

con loro e di fare quattro

salti…a suon di musica.

Dall’infanzia alla gioventù,

là con loro, con le suore! E

neppure si può dimenticare

il contatto umano, umile e

premuroso e la serenità che

sapevano comunicare alle

persone bisognose. Inspie-

gabilmente, esse non chie-

devano niente per se stesse

e si accontentavano di po-

co. Nell’inno scritto e musi-

cato per la santa fondatri-

ce, che è la sintesi della

sua breve, ma intensa vita

terrena e del suo carisma,

“Brescia si vanta di essere

patria di santi e di eroi e

annovera Paola Di Rosa

come figlia che a Cristo so-

miglia nel consacrarsi al

dolore di tutti.” E anche noi

con le parole del canto sa-

lutiamo la gloriosa santa

chiedendole il conforto del

suo sguardo materno sui

nostri ammalati e sui no-

stri bambini.

BiografiaBiografiaBiografiaBiografia

S. Maria Crocifissa Di Rosa

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• La Voce di Ponte Caffaro 12

SPAZIO AI GIOVANI

Tutto è iniziato quando alcuni

amici hanno chiesto a Davide

di abbandonare almeno per un

momento quella maledetta

playstation e di seguirli per

una gita in montagna. Per Da-

vide, un giovane universitario,

della provincia di Sondrio è

stata una fatica rispondere

positivamente a quell’invito.

Anzi ha lasciato incerta la sua

partecipazione fino alla sera

prima della partenza. Non era

tanto per la playstation quan-

to per la differenza di interessi

che aveva con questi amici,

per cui l’invito gli è sembrato

alquanto strano.

Nella testa tante cose

Ha fatto lo zaino e di buon

mattino si è presentato

all’appuntamento accolto con

calore e meraviglia. Davide è

sempre stato un ragazzo parti-

colare per via di alcuni inte-

ressi che coltivava e che forse

assolutizzava in maniera qua-

si fanatica.

Tifoso della Ferrari e da qual-

che anno sempre presente al

Gran Premio di Monza. Abbi-

gliamento della stessa marca e

il desiderio di guidare per una

volta un’autentica Ferrari. Nel

campo della musica Ligabue

era il suo preferito e adorato

come se fosse un Dio. Nelle

amicizie largo spazio alle ra-

gazze volitive e disinibite. Un

insieme di interessi lontani da

quel gruppo di amici che lo a-

vevano invitato per la gita in

montagna e che facevano par-

te di un’associazione di volon-

tariato per interventi nei Pae-

si in via di sviluppo.

Diversi di loro, con qualche

anno in più di Davide, aveva-

no fatto esperienze di servizio

in qualche paese africano ed

erano, al momento, impegnati

a sviluppare un progetto che

l’associazione stava coordinan-

do con un istituto femminile

keniota a Nairobi.

La gita in montagna serviva

anche per mettere a punto il

progetto, valutare le iniziative

programmate e soprattutto

cercare la disponibilità di vo-

lontari per implementare il

progetto in Kenya e avviare un

programma di supporto qui in

Italia.

Una compagnia diversa

“Dopo una faticosa ascesa – ci

racconta Davide – ci siamo fer-

mati per ritemprare le forze e

mangiare qualcosa. Abbiamo

trovato una piccola radura e

sotto un grande albero abbia-

mo dato il via al sacro rito.

Ognuno ha messo in comune

ciò che aveva portato e tra bat-

tute e risate si è cominciato a

parlare del motivo per cui ave-

vano scelto di fare quella gita.

Sentivo parlare di un progetto

per aiutare i bambini delle ba-

raccopoli di Nairobi a frequen-

tare la scuola e ad avere alme-

no un pasto al giorno assicura-

to.

Si sono dette tante cose, men-

tre io ascoltavo distratto, di-

sinteressato della cosa. Fino al

momento in cui Paolo,

l’animatore dell’iniziativa, non

mi ha chiesto ciò che pensavo

del progetto.

Ricordo di aver balbettato al-

cune cose che non avevano

senso e dopo un po’ di silenzio

ho ammesso di non aver segui-

to il discorso e non pensavo

che era richiesto il mio parere.

Una risata generale è scoppia-

ta di fronte al mio imbarazzo.

Ho notato che in quella compa-

gnia non c’era tristezza, non vi

erano visi lunghi e pensierosi,

ma gioia. E pensavo a

quell’altra compagnia con cui

condividevo le mie passioni e

che quasi sempre si ragionava

sul nulla e proprio per questo

il più delle volte si finiva per

litigare e mandarsi al diavolo.

Poi passavano settimane sen-

za sentirsi per ritrovarsi poi a

condividere pomeriggi e serate

per dare sfogo a frustrazioni

accumulate”.

Un benessere mai provato

Per Davide, giovane universitario della provincia di Sondrio, le uniche cose che contava-no erano solo la passione per la playstation, il tifo per la Ferrari, la musica di Ligabue e le belle ragazze. Dopo una gita in montagna ha riscoperto la capacità di guardare alla real-tà con una consapevolezza nuova. Lo scorso anno ha passato quattro mesi in Kenya con un’associazione di volontariato e si sta preparando a ripartire.

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La Voce di Ponte Caffaro • 13

Di ritorno da quella gita, Davide aveva con-

servato uno spirito allegro. Era da tempo che

non avvertiva uno stato di benessere così e

per la prima volta, quella sera aveva messo da

parte la playstation e aveva condiviso

l’esperienza di quel giorno con i genitori.

Avvertiva nel raccontare l’esperienza, che la

compagnia dell’Associazione avesse qualcosa

di cui lui aveva bisogno e che gli mancava.

Naturalmente erano solo sensazioni, ma ri-

pensando ai diversi momenti della giornata,

non poteva non pensare che quello spirito

nuovo che aveva era frutto di quegli amici che

avevano desiderato averlo con loro.

Nessuno fino a quel giorno aveva mostrato

tanto interesse alla sua persona. Il rapporto

con loro era decisamente più promettente di

qualsiasi altro rapporto basato solo su interes-

si abbastanza discutibili.

Ragazzi io ci sono

“Era evidente che qualcosa era successo nella

mia vita – ci dice Davide, – perché quello stato

di benessere è continuato nei giorni seguenti e

aumentava quando mi ritrovavo con loro in

quella specie di incontri in cui scambiavano le

loro esperienze riguardo alla presenza di Cri-

sto nella loro vita.

Ho dovuto fare una fatica da Ercole, compiere

capriole mortali, per cercare di fare il punto

della mia vita in quel momento. Un sabato

sera ci siamo ritrovati e con coraggio, durante

l’incontro ho sentito di dover ringraziare que-

gli amici per avermi aiutato a riscoprire la

capacità di guardare alla realtà con una con-

sapevolezza nuova. E allora via tutti i miti

costruiti nella mia testa che non erano stati

capaci di regalarmi un solo minuto di quella

felicità inconsapevole che provavo in quel mo-

mento e apertura a quella realtà che erano

“gli altri” vicino a me e lontano da me. Alla

fine della serata sono scoppiato e ho detto agli

altri: “Ragazzi, per il Kenya io ci sono”.

Davide ha passato quattro mesi, lo scorso an-

no, in Kenya per verificare il progetto in loco e

per prepararsi alla partenza del prossimo an-

no per la sua realizzazione. Di Michele Pigna-

tale (da "Mondo Voc gennaio 2011").

Nicola Bazzani

Come per la pellicola fotografica, anche la pellicola cinematografica è destinata a sparire; questo prezio-

so rotolo di celluloide che per tanti anni ci ha accompagnato ancor prima che la televisione entrasse

nelle case delle famiglie, verrà sostituito dal suo equivalente dell'era digitale. “ […] Uno studio della

compagnia americana Ihs Screen Digest ha analizzato i tassi di crescita della tecnologia digitale nelle

sale cinematografiche del mondo a scapito del 35mm. Secondo questa analisi, nel 2010 il 68% dei cine-

ma usava ancora la pellicola, ma nel 2012 questa percentuale scenderà al 37%, per poi approssimarsi

allo zero [...]”. Entro il 2013 non esisterà più nessuna pellicola destinata alla proiezione cinematografi-

ca. Questo periodo di “transizione” comporterà una minore reperibilità ed un conseguente aumento dei

costi delle pellicole dei film, proporzionalmente all'avvicinarsi del 2013. Questa situazione porterà, so-

prattutto per le piccole sale cinematografiche, ad un'importante bivio: aggiornare la sala alla tecnologia

digitale oppure chiudere definitivamente. La tecnologia di proiezione digitale presenta molti fattori po-

sitivi, primi fra i quali l'ottima qualità dell'immagine e la profondità del suono, il tutto a favore di un'e-

sperienza cine-ludica di un livello superiore. Il Cinema Aurora ha deciso di accettare questa nuova sfi-

da, anzi la vuole amplificare introducendo, per primi nella Val Sabbia e Giudicarie, anche il sistema di

proiezione 3D ormai noto ed apprezzato da tutti. Questa scelta comporterà un notevole impegno da par-

te del Cinema e del suo Staff. La Sala da proiezione, il proiettore, il sistema di gestione audio, lo scher-

mo, tutto è diventato obsoleto. Sarà necessario intervenire profondamente su ambienti ed impianti per

poter installare il sistema digitale. Proiettore digitale Christie Solaria 2210, lente zoom, Dolby Server

System DSS200, convertitori audio AES/EBU, Processore Dolby CP750 […], sono tutti nomi sconosciuti

per i non addetti ai lavori. Ma è l'insieme di questi dispositivi che permetterà allo Spettatore di godere

della visione di un buon film. L'investimento per questo intervento indispensabile è stato stimato in

circa 70.000 Euro. Una cifra importante, soprattutto in questo momento di contrazione economica glo-

bale. Ci siamo già attivati nella ricerca di questi fondi e confidiamo, anche se sicuramente con non po-

che difficoltà, di trovare il modo di reperirli; del resto vogliamo tutti che il Cinema Aurora continui il

suo storico operato offrendo un servizio per tutta la Comunità. Simone Bazzani

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• La Voce di Ponte Caffaro 14

SCUOLA MATERNA

Era il 24 ottobre e quel dì siam partiti

tutti sorridenti e ben vestiti.

Eravamo medi, grandi e piccolini

salutavamo le mamme dai finestrini.

Dove andavamo?

Se avete tempo ve lo raccontiamo.

Le nostre maestre ci hanno accompagnato

in un bosco detto fatato.

Eravamo molto emozionati ma a Gavar-

do in un battibaleno siamo arrivati.

Ad aspettarci c’era la fata Margherita

Pratolina che aveva con sè pure la bac-

chettina.

Avevamo un’importante missione:

salvare il bosco da ogni tipo

d’inquinamento affinché gli gnomi potes-

sero trovarlo bello in ogni momento.

Appese ai rami vi erano le casette ma de-

gli gnomi nessuna traccia solo le fatine

dicono di averli visti in faccia.

Per terra un tappeto di ghiande scricchio-

lava sotto i nostri scarponcini in aria mol-

ti segni ci davano conferma che gli gnomi

erano vicini.

Abbiamo osservato, ascoltato, toccato,

giocato, annusato, tutto ciò che il bosco

quel giorno ci ha donato.

E del pranzo che dire…si è bevuto e man-

giato finchè lo zaino abbiamo svuotato!

Le mamme infatti quel giorno avevan

riempito zaini e sacchette di molte dolcez-

ze.

Per non parlare di un buon the fumante

che abbiamo finito in un istante.

I nostri avanzi conigli e galline affamati li

hanno divorati.

E’ stata una bella giornata dal sole coro-

nata siam stati nominati guardiani del

bosco fatato ed ora in poi ameremo ancor

di più il bosco e tutto ciò che Dio ha crea-

to.

Le Maestre e i bambini dell’Asilo

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La Voce di Ponte Caffaro • 15

LE AVVENTURE DEI GIOVANI

Anche quest’estate, accogliendo il desiderio

di tutti, nella Parrocchia di Ponte Caffaro si

è svolto il Grest, quest’anno dal titolo:

“Battibaleno”.

Il TEMA, come sempre, è stato scelto dagli

oratori delle Diocesi Lombarde e noi

l’abbiamo fatto nostro.

Il TEMPO è stato il filo conduttore dei

lavori, dei giochi, delle canzoni e delle

preghiere ed ha visto come protagonisti

100 bambini e 25 animatori di età com-

prese tra i 7 e i 19 anni.

Le attività si sono svolte presso

l’edificio scolastico di Ponte Caffaro dal

18 al 31 luglio, tutti i pomeriggi dal lu-

nedì al giovedì, organizzando poi anche

per i genitori e gli amici, i venerdì, due

uscite al Parco acquatico.

A molti il Grest sembrerà solo un

TEMPO di gioco ma in realtà si pre-

senta come un TEMPO SPECIALE do-

ve ragazzi e bambini hanno la possibi-

lità di confrontarsi, divertendosi, dan-

do vita a qualcosa di UNICO E STRA-

ORDINARIO.

Noi responsabili desideriamo davvero rin-

graziare tutti coloro che con entusiasmo, da

sempre, sostengono il nostro Grest, perché

il tempo da loro speso è prezioso per mol-

ti…

Alcuni animatori del Grest in un momento di svago

Le Responsabili

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• La Voce di Ponte Caffaro 16

IL CORO

Il Coro giovanile della Par-

rocchia di S. Giuseppe di

Ponte Caffaro ha una lunga

storia alle sue spalle. Par-

tiamo dall’inizio. L’origine

del nostro gruppo è sboccia-

ta dalla passione condivisa

per la musica, il canto cora-

le, la voglia di creare qual-

cosa di nuovo e soprattutto

di coinvolgere i bambini

dell’oratorio.

L’idea di tutto que-

sto scaturì da un gio-

vane ragazzo, Eros

Scalvini, il nostro

storico direttore, che

grazie alla sua pas-

sione per la musica e

la grinta che lo ca-

ratterizza, riuscì, e-

sattamente quindici

anni fa, a creare un

gruppetto di venti

elementi che com-

prendevano ragazzi

dalla prima elementare alla

terza media.

Le prime canzoni che ini-

ziammo a canticchiare era-

no semplici, tradizionali,

per accompagnare le cele-

brazioni delle S. Messe do-

menicali, arrangiate sola-

mente dalle chitarre acusti-

che. Con il passare del tem-

po, con l’aumento dei com-

ponenti del coro e la parte-

cipazione di persone ester-

ne, le canzoni diventarono

più complesse con

l’introduzione di seconde

voci e controcanti, per poter

così accompagnare le solen-

ni celebrazioni eucaristiche

di Natale e Pasqua. Oltre

alle ricorrenze , il nostro

piccolo coro ha partecipato

a vari spettacoli nel corso

della sua storia, in partico-

lare, da qualche anno colla-

boriamo con grande piacere

ed entusiasmo, assieme al

Coro Parrocchiale, al Con-

certo di Natale.

Momenti di sfiducia e smar-

rimento hanno minato il

nostro gruppo, ma la voglia

di non far spegnere quello

che avevamo creato e la fi-

ducia nella nostra passione,

hanno permesso di miglio-

rare il nostro canto. Attual-

mente il Coro è composto da

una trentina di elementi

che comprendono sia i bam-

bini che gli adolescenti, che

danno un aiuto fondamen-

tale alla riuscita dei nostri

progetti. Inoltre l’avvento

del nostro nuovo direttore,

Silvia Melzani, ha portato

una ventata di aria nuova e

un nuovo spirito. I nostri

incontri sono pressocchè du-

e volte alla settimana, per-

mettendo così a tutti i bam-

bini e ragazzi di potervi

partecipare, compatibil-

mente con i loro impegni.

Le nostre prove so-

no caratterizzate

da giochi, scherzi e

risate, ma anche da

tanta concentrazio-

ne nel momento in

cui è necessario la-

vorare sulle nuove

e vecchie canzoni,

per imparare

un’arte così com-

plessa come il can-

to e condividere

questa grande pas-

sione. La cosa più impor-

tante per noi è la condivi-

sione, imparare a cantare

insieme, sentire la voce di

chi ti sta accanto, imparare

ad ascoltare tutte le voci

che si uniscono e diventano

un’unica cosa.

Perciò, chiunque abbia la

passione, la voglia di impa-

rare a cantare e stare un po’

in compagnia è il benvenuto

in mezzo a noi.

Vi aspettiamo!!!

Il Coro Giovanile

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La Voce di Ponte Caffaro • 17

ATTIVITÀ PARROCHIALI

Cari ragazzi, l’anno 2011 è stato per voi un anno molto

importante, avete ricevuto i Sacramenti

della Cresima e della Eucaristia e con es-

si la maturità dell’essere cristiani a pieno

titolo.

Tutto questo è avvenuto dopo un lungo

periodo di preparazione e di attesa. Ora

davanti alla comunità cristiana di Ponte

Caffaro, vi siete dichiarati con le promesse

battesimali (Rinuncio – credo), di volere

essere testimoni della fede che avete rice-

vuto nel prosequio della vostra vita.

Io, come catechista, del vostro gruppo,

spero e credo fermamente che continuere-

te a frequentare la Chiesa e la S. Messa,

centro del nostro credo, dove troverete

sempre e comunque, l’amore incredibile

del nostro Signore Gesù Cristo. La cosa

più assurda che potreste fare è quella di

lasciarvi trascinare dal pensiero, dal modo

di agire del nostro tempo: c’è tempo per

tutto, meno che per la chiesa, per la S.

Messa, per la S. Comunione e Confessio-

ne. Non lasciatevi ingannare da questo

modo di vedere, di vivere e di intendere.

Siete tanto giovani e pieni di vita, con

Cristo che vive in voi crescerete con la

grande gioia di appartenere a Lui e alla

sua Chiesa e diventerete uomini e donne

consapevoli del vostro futuro e della vo-

stra vita che vi attende con immenso entu-

siasmo.

Il Vostro affezionato Giannantonio Fusi

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• La Voce di Ponte Caffaro 18

CATECHISMO

I Catechisti

Quest’anno con il gruppo di catechismo

abbiamo pensato di dare ai bambini che

fanno parte dell’iniziazione cristiana una

corona dell’avvento, per aiutarli a prepa-

rarsi bene al Natale.

La nostra corona è molto colorata perché

ogni settimana ha un colore e una figura

diversa.

La prima settimana: la lanterna ci invita

a vegliare in questo tempo di attesa, e

aprire il nostro cuore per fare un posto a

Gesù nella nostra vita.

Nella seconda settimana: la strada pre-

para la via a Gesù liberando il nostro

cuore da tante gelosie e cattiverie.

La terza settimana: il deserto Giovanni

Battista ci invita a pensare la nostra vita

nella gioia dell’incontro con il Signore.

La quarta settimana: un angelo mandato

da DIO ad una fanciulla, che accettò di

diventare la madre del Signore, ci invita

a pensare di più a GESU’, a DIO

PADRE e a dire sì nella via del bene.

Spesso ci chiediamo, che significato ha

per noi il Natale? E le risposte sono sem-

pre le stesse: uffa i regali, i pranzi, le te-

lefonate d’obbligo per gli auguri, ci si la-

menta che c’è troppo consumismo ecc…

E viene facile dire tutti gli anni è sempre

la stessa cosa.

Eppure ogni anno che passa siamo diver-

si, cresciamo e abbiamo più esperienza,

insomma cambiamo.

Anche il mondo è cambiato, come noi è

cresciuto, chi dice in bene chi in male.

Gesù viene perché il mondo cambi in me-

glio, per questo ogni anno facciamo Nata-

le, che sembra sempre uguale, ma dipen-

de da noi renderlo diverso in cammino

con Gesù.

Auguri a tutti voi dal gruppo catechisti.

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La Voce di Ponte Caffaro • 19

ZANETTI ALESSIO - battezzato il 25 settembre 2011

Battesimi Battesimi Battesimi Battesimi

NATI MATRIMONI E MORTI — DAL 15/8 AL 12/12/2011

MatrimoniMatrimoniMatrimoniMatrimoni

BAZZANI ROSINA — 29/08/2011

STAFFONI GILBERTO — 09/09/2011

SALVINI GAETANO — 14/09/2011

MARCA GIOVANNA — 18/09/2011

BENINI GIACOMO — 09/10/2011

TARGHETTINI GIOVANNA — 18/10/2011

SANFIORANI IDA — 28/11/2011

FUSI PASQUA — 09/12/2011

Defunti Defunti Defunti Defunti

BOLLANDINI ELISA E FABIO BRUNORI - 20 agosto 2011

LIBERINI REBECCA - battezzata il 9 ottobre 2011 in San Giacomo

DESILVESTRI ALEX - battezzato il 6 novembre 2011

GUALDI CHIARA - battezzata il 13 novembre 2011

GASPARI LEONARDO - battezzato il 13 novembre 2011

Margherita Rodella Staffoni Gilberto

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PROGRAMMA NATALIZIO

GIOVEDI 22 DICEMBRE ORE 16,00 - CONFESSIONI PER I RAGAZZI DELLE MEDIE

VENERDI 23 DICEMBRE ORE 16,00 - CONFESSIONI PER I BAMBINI DELLA IV-V ELEMENTARE

ORE 20,30 - CONFESSIONI PER ADOLESCENTI, GIOVANI E ADULTI

SABATO 24 DICEMBRE VIGILIA DI NATALE ORE 8,00 - S. MESSA

ORE 10,30 - CONFESSIONI

ORE 15,30 - CONFESSIONI

ORE 18,00 - S. MESSA VESPERTINA

ORE 22,00 - CONFESSIONI

ORE 24,00 - S. MESSA DELLA NOTTE DI NATALE

DOMENICA 25 DICEMBRE S. NATALE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE

LUNEDI 26 DICEMBRE S. STEFANO ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE

MERCOLEDI 28 DICEMBRE ORE 21,00 - CONCERTO DI NATALE PRESSO IL CINEMA AURORA CON IL CORO

PARROCCHIALE, IL CORO GIOVANILE E LE CORALI DI BONDO E DI BARGHE

SABATO 31 DICEMBRE ORE 8,00 - S. MESSA

ORE 18,00 - S. MESSA PREFESTIVA CANTO E TE DEUN DI RINGRAZIAMENTO

DOMENICA 1 GENNAIO 2012 SOLENNITÀ DELLA MADRE DI DIO, GORNATA MONDIALE DELLA PACE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE

MERCOLEDI’ 5 GENNAIO 2012 ORE 18,00 - S. MESSA PREFESTIVA DELLA EPIFANIA

GIOVEDI 6 GENNAIO 2012 EPIFANIA DEL SIGNORE ORE 8,00; 10,30; 19,00 - S. MESSE

ORE 15,30 - BENEDIZIONE DEI BAMBINI

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