SITO DI INTERESSE NAZIONALE “BRESCIA CAFFARO...U.O. Bonifiche e Attività Estrattive Brescia -...
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U.O. Bonifiche e Attività Estrattive Brescia - Sito di Interesse Nazionale “Brescia – Caffaro”
Progetto di Monitoraggio delle acque di falda - Decreto D.G. n° 327 del 16/05/2013
MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010
SITO DI INTERESSE NAZIONALE “BRESCIA – CAFFARO”
RISULTATI MONITORAGGIO ACQUE
SOTTERRANEE INDAGINE GEOCHIMICA E
PIEZOMETRICA GENNAIO 2015
Brescia, 20 Gennaio 2016
Progetto di monitoraggio delle acque di falda
decreto D.G. 16 maggio 2013, n° 327
MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 pagina 2 di 33
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Sommario
Sommario .......................................................................................................................................................... 3
Premessa ........................................................................................................................................................... 4
1. Descrizione delle attività svolte ................................................................................................................. 4
1.1 Rete di monitoraggio (pozzi e piezometri) ..................................................................................... 5
1.2 Misure piezometriche ..................................................................................................................... 6
1.3 Campionamento delle acque sotterranee ...................................................................................... 6
1.4 Verifiche analitiche ......................................................................................................................... 7
1.5 Misure con sonde parametriche .................................................................................................... 7
2. Risultati dell’indagine e discussione dei dati ............................................................................................. 8
2.1 Misure quantitative ......................................................................................................................... 8
2.1.1. Elaborazione dei dati piezometrici di gennaio 2015 ...................................................................... 8
2.1.2. Misure da sonde di monitoraggio continuo e oscillazioni piezometriche ....................................... 8
2.1.3. Considerazioni idrogeologiche ..................................................................................................... 10
2.2 Indagine quantitativa .................................................................................................................... 14
2.2.1. Cromo esavalente ........................................................................................................................ 15
2.2.2. Mercurio ....................................................................................................................................... 18
2.2.3. Idrocarburi alifatici clorurati ......................................................................................................... 20
2.2.4. Tricloroetilene e 1,1 dicloroetilene .............................................................................................. 20
2.2.5. Tetracloroetilene ......................................................................................................................... 26
2.2.6. Triclorometano ............................................................................................................................ 27
2.2.7. Tetracloruro di carbonio ............................................................................................................... 28
2.2.8. Policlorobifenili (PCB) .................................................................................................................. 29
3. Conclusioni .................................................................................................................................................. 31
ELENCO TAVOLE ........................................................................................................................................... 33
ELENCO ALLEGATI ........................................................................................................................................ 33
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Premessa
Il presente documento descrive i risultati delle attività di monitoraggio geochimico e piezometrico effettuate
nel gennaio 2015 all’interno e in prossimità del Sito di Interesse Nazionale (SIN) “Brescia Caffaro”, in
coerenza ed in attuazione delle attività in carico all’ARPA della Lombardia previste dall’Accordo di
Programma [di seguito AdP] del 29 settembre 2009 inerente il “Monitoraggio della qualità delle acque di
falda nel Sito di Interesse Nazionale Brescia Caffaro”.
I risultati descritti nel presente elaborato costituiscono parte integrante delle attività previste nell’AdP e
completano quanto già discusso nei seguenti documenti:
“Risultati rilievo freatimetrico dell’aprile 2014”, predisposto dall’ARPA, Dipartimento di Brescia nel
giugno 2014.
“Analisi storica sulle potenziali sorgenti di contaminazione da cromo VI nel comune di Brescia”;
predisposto dall’ARPA, Dipartimento di Brescia nel agosto 2014.
“Risultati delle indagini geochimiche e piezometriche campagna di giugno 2014”, predisposto
dall’ARPA, Dipartimento di Brescia nel gennaio 2015.
1. Descrizione delle attività svolte
Come già effettuato nelle precedenti campagne, il progetto si è articolato nelle seguenti attività:
identificazione dei punti da sottoporre ad attività di campionamento;
esecuzione di rilievi freatimetrici in corrispondenza di alcuni pozzi/piezometri;
esecuzione di misure in continuo della conducibilità e dei parametri geochimici di base su due
piezometri dedicati;
esecuzione di attività di campionamento per analisi qualitativa delle acque sotterranee;
coordinamento delle attività dei soggetti obbligati e prelievo di campioni per la validazione;
esecuzione di analisi chimiche;
elaborazione dei risultati ed in particolare:
- elaborazione della carta isopiezometrica del mese di gennaio 2015;
- elaborazione di carte di isoconcentrazione per alcuni contaminanti ritenuti significativi o che
hanno evidenziato modifiche rispetto a giugno 2014;
valutazioni idrogeologiche inerenti il comportamento idrodinamico dell’acquifero nel periodo
intercorso tra settembre 2014 e gennaio 2015;
valutazioni geochimiche inerenti le variazioni dei pennacchi di contaminazione (plume) nel periodo
intercorso tra settembre 2014 e gennaio 2015.
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1.1 Rete di monitoraggio (pozzi e piezometri)
L’area oggetto delle attività svolte (vedi tavola 1) è rappresentata da un’ampia porzione del territorio del
Comune di Brescia, comprendente l’intero perimetro del SIN “Brescia Caffaro” e le aree limitrofe al perimetro
del sito stesso.
La rete di monitoraggio della campagna di gennaio 2015 è costituita da un totale di 114 punti di misura
freatimetrica e 161 punti di prelievo geochimico, ripartiti tra diversi soggetti come riportato in tabella 1:
SOGGETTI
MISURE FREATIMETRICHE
[N°]
PRELIEVO GEOCHIMICO
[N°]
ARPA 38 45
ESTERNI 75 116
Tabella 1 – Ripartizione delle attività di monitoraggio tra ARPA e esterni
Per un dettaglio su informazioni, riferimenti e risultati di ciascun punto di controllo freatimetrico (allegato 2) e
geochimico (allegato 3) si rimanda agli appositi allegati.
Le attività di monitoraggio sono state svolte dal personale dell’Agenzia nel periodo intercorso tra il 9 e il 21
gennaio 2015, integrate con le campagne di monitoraggio svolte dai soggetti pubblici e privati a vario titolo
coinvolti.
I soggetti obbligati nell’ambito dei procedimenti di bonifica, messa in sicurezza e monitoraggio del SIN che,
in attuazione del “Protocollo operativo per il coordinamento delle attività di monitoraggio delle acque
sotterranee” hanno effettuato il campionamento in coordinamento con le attività ARPA di monitoraggio, sono
i seguenti:
Caffaro in liquidazione srl;
Baratti di Eredi Inselvini srl;
Italferr spa (per l’area denominata “IBS04” dello Scalo Merci di Brescia);
Oto Melara spa;
IVECO spa;
PMB Costruzioni srl (per l’area “ex Cam Petroli”);
Ideal Standard Holding BC Italy srl;
Forzanini srl (per l’area “ex Galvanica Forzanini);
Basileus srl (per l’area “ex Comparto Milano”).
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Hanno inoltre collaborato, effettuando campionamenti presso pozzi e piezometri di proprietà i seguenti
soggetti:
A2A Ciclo Idrico, in quanto gestore del servizio acquedottistico nel comune di Brescia, ha
provveduto a campionare e analizzare 7 pozzi;
Ideal Clima, soggetto interessato nel procedimento di bonifica per il sito omonimo di via Milano ma
non obbligato all’esecuzione di attività di monitoraggio delle acque sotterranee, ha eseguito le
attività di campionamento e analisi su 2 piezometri;
ASL di Brescia, in qualità di ente di controllo ha collaborato con ARPA rendendo disponibili i propri
dati riferiti al mese di gennaio 2015, dei quali ne sono stati selezionati 14 per attinenza.
Tutti i punti di controllo citati in precedenza sono riportati nella tavola 1.
1.2 Misure piezometriche
Complessivamente sono state acquisite 114 misure, in gran parte eseguite direttamente dall’ARPA con
integrazione di misure eseguite da soggetti esterni. È importante evidenziare che le misure effettuate sono
state effettuate nel normale regime di funzionamento degli emungimenti attivi nel corso della campagna di
monitoraggio (nel caso ad esempio di pozzi pubblici o di emungimenti per attività di MISE/bonifica), al fine di
ricostruire l’andamento dinamico reale della falda.
1.3 Campionamento delle acque sotterranee
Tenuto conto dei risultati ottenuti nella campagna di monitoraggio di giugno 2014 sono state definite le
seguenti reti di monitoraggio:
rete per la determinazione dei metalli (163 punti). Nell’allegato 3 si riportano i risultati analitici dei
parametri più significativi all’interno del SIN (ovvero cromo totale, cromo esavalente, mercurio e
arsenico);
rete per la determinazione degli idrocarburi alifatici clorurati (163 punti). Si rimanda all’allegato 4 la
consultazione dei risultati analitici;
rete per la determinazione dei PCB (44 punti). Si rimanda all’allegato 5 la consultazione dei risultati
analitici.
Le attività di campionamento sono state svolte da tutti i soggetti di cui ai punti precedenti, i cui relativi verbali
e moduli di campionamento sono riportati in allegato 4.
Tutte le attività di spurgo dei piezometri, prelievo e trasporto dei campioni ai laboratori per le analisi eseguite
dall’Agenzia o dai soggetti privati sono state svolte, nel rispetto della normativa vigente, secondo le istruzioni
operative disponibili e le buone pratiche previste per tali operazioni.
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1.4 Verifiche analitiche
I campioni prelevati dall’Agenzia sono stati consegnati al Laboratorio di Brescia per l’esecuzione delle attività
di analisi chimica, le cui metodiche analitiche sono le medesime adoperate durante la campagna di giugno
2014 e riportate nella tabella 3.1 della relazione “Risultati delle indagini geochimiche e piezometriche
campagna di giugno 2014.
I certificati analitici sono riportati in allegato 5, mentre i rapporti di prova relativi ai campionamenti effettuati
da privati a vario titolo coinvolti sono conservati nell’archivio del dipartimento di Brescia e sono liberamente
consultabili nel rispetto delle disposizioni in materia di accesso ai dati ambientali.
1.5 Misure con sonde parametriche
In ottemperanza a quanto stabilito nell’Accordo di Programma del 29 settembre 2009 si è provveduto ad
installare in data 9 gennaio 2015, oltre al già attivo punto di controllo posto in via Fura (PZ Emporio
Commerciale – cod. PO017029NRE306), un secondo data logger nel piezometro PZ Vivaio (cod.
PO017029NRE740), situato in area privata idrogeologicamente a valle dell’area “ex Galvanica Forzanini” per
valutare l’evoluzione del pennacchio di contaminazione in uscita dal sito, anche in relazione alla dinamica di
oscillazione della falda.
Per quanto concerne la sonda ubicata nel “Pz Emporio Commerciale”, i dati e le criticità riscontrate nel
periodo settembre 2014 ÷ dicembre 2014 sono già stati discussi nella relazione precedente. Nel presente
documento vengono forniti i risultati aggiornati al 30 novembre 2015. Per problemi tecnici il data logger non
ha rilevato i dati nei seguenti periodi:
tra il 20/01/2015 ed il 10/02/2015;
tra il 13/4/2015 ed il 15/06/2015.
Per quanto concerne la sonda ubicata nel “Pz Vivaio” sono stati acquisiti i dati nel periodo compreso tra il 9
gennaio e il 30 novembre 2015. Per problemi tecnici il data logger non ha rilevato i dati nel periodo tra il 13
aprile e il 15 maggio 2015.
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2. Risultati dell’indagine e discussione dei dati
2.1 Misure quantitative
Le attività descritte nel cap. 1.2 hanno permesso di ricostruire la superficie piezometrica dell’acquifero
relativamente al mese di gennaio 2015; grazie all’ausilio delle sonde di monitoraggio in continuo descritte nel
cap. 1.5 sono state altresì ricostruite le variazioni nel tempo del livello della falda nei piezometri Pz Emporio
e Pz Vivaio.
2.1.1. Elaborazione dei dati piezometrici di gennaio 2015
Le misure di soggiacenza descritte nel cap. 1.2. sono state convertite in quote piezometriche assolute
(allegato 2) in m s.l.m.; i dati così ricavati sono stati interpolati utilizzando il metodo geostatistico del Kriging
(metodo di analisi spaziale che permette di interpolare una grandezza nello spazio, minimizzando l’errore
quadratico medio). Tale operazione ha permesso di realizzare la carta delle isopiezometriche riportata in
tavola 2 e contenente le seguenti informazioni:
punti di misura – indicano il luogo ove è stata compiuta la misura della soggiacenza;
linee isopiezometriche - individuano il luogo dei punti di uguale quota assoluta;
linee di flusso – indicano la direzione e il verso della filtrazione orizzontale delle acque sotterranee;
spartiacque dinamico – individua la linea di separazione in equilibrio dinamico tra i coni di
depressione della Caffaro e dei pozzi pubblici A2A “San Donino” e “Nord”.
2.1.2. Misure da sonde di monitoraggio continuo e oscillazioni piezometriche
Le sonde in continuo hanno rilevato i parametri di soggiacenza (restituiti in quota piezometrica), conducibilità
elettrica e temperatura.
In entrambi i data logger si è osservato che il livello piezometrico presenta un trend indipendente mentre
sembra esistere una certa correlazione tra l’andamento della temperatura e la conducibilità elettrica.
- Livello piezometrico
L’andamento del livello piezometrico nei due punti di controllo, visibile nel grafico 1, mostra un generale
abbassamento del livello di falda:
si registra nel Pz Emporio un abbassamento relativo di 4,00 m del livello di falda nell’arco di tempo
intercorso tra gennaio 2015 e novembre 2015; si evidenzia come tra settembre 2014 e gennaio
2015 la piezometria subisca un abbassamento dell’ordine del metro per poi riportarsi intorno a
quota 117 m s.l.m.
lo stesso trend decrescente si riscontra anche nel Pz Vivaio, con un abbassamento relativo
misurato al 30 novembre 2015 pari a 3,50 m rispetto alle quote di gennaio 2015.
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grafico 1 – Andamento temporale del livello piezometrico nei piezometri Pz Emporio Commerciale e Pz Vivaio
Il trend del Pz Emporio evidenzia come in quest’area non ci sia una sensibile differenza di quota tra le
piezometrie rilevate a settembre 2014 e le piezometrie rilevate a gennaio 2015.. Tale aspetto si può
osservare anche nella carta dell’escursione piezometrica di figura…, desunta dalle variazioni piezometriche
tra le misure di gennaio 2015 e le misure di settembre 2014.
L’abbassamento piezometrico registrato in entrambi i data logger rappresenta un comportamento
idrogeologico anomalo se confrontato con l’anno idrogeologico medio della falda nell’area bresciana
secondo il quale, a partire dal mese di settembre e con l’arrivo delle prime precipitazioni, si osserva un
graduale aumento del livello freatico. Tale analogia è certamente da imputare alla scarsa piovosità avutasi
nei primi mesi autunnali del 2015, costituendo di fatto un ritardo dell’avvio dell’anno idrologico 2015÷2016.
- Conducibilità elettrica e temperatura
La conducibilità elettrica ha avuto un graduale aumento su entrambi i punti di controllo:
nel Pz Emporio si è registrato al 30 novembre 2015 un aumento di 40 µs rispetto a settembre
2014;
nel Pz Vivaio si è registrato al 30 novembre 2015 un aumento di 40 µs rispetto a gennaio 2015.
Questo trend, per quanto riferito a valori molto bassi, indica che la conducibilità a valle dei punti di controllo
sta progressivamente aumentando. Tale dato appare discordante con quanto emerso dalle misurazioni
piezometriche, poiché un abbassamento della tavola d’acqua porta generalmente ad un’attenuazione del
trasporto del contaminante (in questo caso metalli), quindi ad una diminuzione della conducibilità, in quanto
le porzioni più superficiali del terreno, maggiormente imbibite di contaminante, non entrano a contatto con la
falda.
La lettura di quanto sopra trova una ragione se si considera l’elevata capacità di filtrazione verticale Kv del
mezzo poroso acquifero, che agevolerebbe il trasporto verticale dei contaminanti verso il tetto della falda,
tale da rendere poco significativo l’abbassamento piezometrico registrato.
In merito ai singoli picchi riportati e numerati nei grafici (evidenziati con degli asterischi), si può osservare
come essi siano inversamente proporzionali all’andamento della temperatura:
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nel picco 1 (presente in entrambe le sonde) si registra una diminuzione di conducibilità che
dipende dall’aumento di temperatura verificatasi nei mesi estivi, tale da portare ad una diminuzione
della densità dell’acqua e ad un’attenuazione della concentrazione dei metalli;
la variazione di conducibilità del picco 2 è invece riconducibile all’estrazione della sonda dal
piezometro per eseguire un campionamento;
i picchi 3 e 4 riferiti al Pz Vivaio sono correlabili con repentine diminuzioni della temperatura. È
evidente che una variazione dell’ordine di 0,5 °C dell’acqua di falda in un breve periodo, non può
essere imputabile alle variazioni stagionali, quanto ad una miscela di fluido più freddo in falda,
verosimilmente alle precipitazioni meteoriche. In effetti il Pz Vivaio è ubicato in un area non
cementata, ove l’infiltrazione efficace avviene agevolmente nell’intorno del piezometro, a differenza
del Pz Emporio ubicato in area asfaltata, con coefficiente d’infiltrazione prossimo a zero.
grafico 2 – Andamento temporale della conducibilità elettrica e della temperatura nei piezometri Pz Emporio Commerciale e Pz Vivaio
2.1.3. Considerazioni idrogeologiche
Con il presente studio si intende analizzare nel dettaglio le variazioni delle linee isopiezometriche rispetto
all’ultima elaborazione di settembre 2014, motivandone le differenze anche alla luce di quanto già
ampiamente trattato nelle precedenti relazioni.
In prima analisi si conferma una direzione di flusso di falda prevalentemente orientata nord-sud, deformata
dai coni di depressione generati dai numerosi pozzi presenti.
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Procedendo da nord verso sud si osserva quanto segue:
si conferma un’importante depressione generata dalla presenza dei campi pozzi ad uso potabile
“San Donino” e “Nord” di proprietà di A2A spa e utilizzati per il pubblico acquedotto della città;
si conferma in corrispondenza dell’area “Iveco” la presenza di uno spartiacque dinamico orientato
est-ovest, il cui assetto e posizione sono determinati dall’ equilibrio tra gli emungimenti dei pozzi
“San Donino” e “Nord” nel settore settentrionale e dei pozzi del sito industriale Caffaro nel settore
meridionale;
figura 1 – Andamento delle isopiezometriche nell’area pozzi A2A, Iveco e Caffaro
l’andamento delle isopiezometriche ha evidenziato e confermato la presenza di una vasta
depressione nei pressi dell’insediamento Caffaro, dovuta all’emungimento delle acque sotterranee
per le operazioni di messa in sicurezza del sito;
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figura 2 – Dettaglio dell’andamento delle isopiezometriche nell’area Caffaro
nel settore sud orientale dell’area in studio si evidenzia e si conferma la presenza di due coni di
depressione rappresentati dai campi pozzi A2A denominati “Lamarmora” e “Folzano”;
figura 3 – Coni di depressione prodotti dall’emungimento dei pozzi A2A Folzano e Lamarmora
al centro della carta si individua un importante cono di depressione prodotto dall’emungimento del
pozzo idropotabile “Chiesanuova 2”;
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figura 4 – Cono di depressione prodotto dall’emungimento dei pozzo A2A Chiesanuova 2
Gli emungimenti sopra descritti influenzano pertanto localmente la direzione della filtrazione sotterranea,
comportando oltretutto delle variazioni di gradiente idraulico. Nel caso specifico si può osservare un generale
infittimento delle isopiezometriche nei pressi dei pozzi in esercizio.
La carta di figura 5 rappresenta le variazioni piezometriche tra le misure di gennaio 2015 e le misure di
settembre 2014:
le tonalità azzurre evidenziano un aumento del livello piezometrico;
le tonalità giallo ocra evidenziano una variazione nulla del livello piezometrico;
le tonalità tendenti al rosso porpora mettono in luce dei settori dove si è registrato un
abbassamento del livello di piezometrico;
i numeri indicano le variazioni relative in metri delle quote piezometriche tra le due campagne.
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Figura 5 – Carta della variazione piezometrica tra settembre 2014 e gennaio 2015
Nel complesso si osservano delle variazioni minime del livello di falda, con degli abbassamenti via via più
marcati in corrispondenza dei pozzi A2A San Donino, Nord, Chiesanuova 2, Lamarmora e Folzano; tali
anomalie sono pertanto legate alla quantità di emungimenti e non attribuibili a fattori idrogeologici.
2.2 Indagine quantitativa
Le attività svolte come descritto nei paragrafi 1.3 e 1.4 hanno permesso di acquisire informazioni aggiornate
sulla distribuzione spaziale dei principali contaminanti e sulle relative direzioni di trasporto. Il confronto
analitico con i risultati della campagna di giugno 2014 ha altresì permesso di meglio comprendere
l’evoluzione dei fenomeni di contaminazione accertati, aggiornando le conoscenze a gennaio 2015.
I dati geochimici sono stati interpolati attraverso un processo di gridding, secondo cui viene ricostruito
l’andamento della variabile concentrazione in una griglia regolare di nodi, equamente spaziata, a partire da
una serie di valori discreti ed irregolarmente distribuiti nello spazio, interpolati tra loro con il metodo “natural
neighbor”, definendo una direzione di maggiore correlazione fra i punti, lungo la direzione delle linee di
Pozzo a2a Chiesanuova 2
Pozzi a2a Lamarmora
Pozzi a2a Folzano
Pozzi a2a San Donino
Pozzi a2a Nord
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flusso della falda. Per i principali contaminanti, per cui è stata evidenziata una variazione significativa dei
valori riscontrati tra giugno 2014 e gennaio 2015, è stata realizzata una carta di isoconcentrazione
dell’inquinante.
2.2.1. Cromo esavalente
La tavola 3 riporta la rappresentazione dei pennacchi di contaminazione (plume) relativi al parametro Cromo
esavalente. Al fine di valutare l’evoluzione della contaminazione verificatasi nel periodo intercorso tra giugno
2014 e gennaio 2015, nella tavola 3 sono stati utilizzati gli stessi codici numerici identificativi di ciascun
singolo plume adottati negli elaborati di giugno, rispetto ai quali si osserva quanto segue:
Plume 1 – si tratta di un plume presunto e identificato nel giugno 2014. Nella campagna di gennaio
2015 non è stato possibile eseguire i campionamenti in questo settore, conseguentemente non è
possibile eseguire confronti di dati;
Plume 2 – si tratta di due pennacchi, con valori di cromo esavalente intorno ai 25 µg/l, confermati e
ridefiniti nel presente documento. Entrambi sembrerebbero essere originati nei pressi o all’interno
dell’area Iveco. I valori riscontrati sono indicativi di un inquinamento probabilmente di origine
storica;
figura 6 – Direzione di trasporto delle sorgenti presenti nel sito Iveco
Plume 3 e 4 – viene confermata nelle aree Ideal Standard e Caffaro la presenza di due sorgenti di
contaminazione, il cui trasporto è intercettato dai pozzi d’emungimento della Caffaro che
contengono la diffusione del plume all’interno dello stabilimento. I valori di concentrazione si
mantengono invariati, sotto i 25 µg/l nell’area Ideal Standard e ben più elevati nell’area Caffaro
(Plume 4);
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figura 7 – Direzione di trasporto delle sorgenti presenti nel sito Ideal standard e Caffaro
Plume 5 e 6 – Come si può osservare dall’andamento delle isopiezometriche, il Plume 5 con
probabile origine nell’area ex Comparto Milano, si divide in due direzioni: una verso ovest, con
richiamo dai pozzi in area Caffaro e una verso sud, seguendo il gradiente idraulico della falda. Le
concentrazioni di cromo esavalente risultano stazionarie;
figura 8 – Isoconcentrazione del cromo esavalente con indicato la direzione di trasporto dei Plume 5, 6, 7 e 8.
Plume 7 – Il pennacchio 6 proveniente dall’area ex Comparto Milano, trova nuova alimentazione
nell’area a monte del sito ex Monte Maniva ove si osserva un notevole decremento della
concentrazione di cromo esavalente, abbassatosi a 349 µg/l rispetto a 514 µg/l a giugno 2014. Da
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un punto di vista cinematico si evidenzia la medesima variazione della direzione di trasporto del
contaminante a sud-sud/ovest, conformemente alla direzione di flusso della falda;
Plume 8 – nell’area dell’Oto Melara si registrano valori di concentrazione sensibilmente inferiori,
con direzione di trasporto conforme a quanto osservato nella prima fase del progetto;
Plume 9 – nell’area Pietra Curva e Tagliatella si registrano livelli di contaminazione e direzione di
trasporto, conformi con quanto osservato nella prima fase del progetto, con orientamento verso il
plume 10;
Plume 10 – Il plume nell’area Baratti mostra delle differenze in termini di concentrazioni e di
estensione. Una prima differenza rispetto al documento di giugno 2014 è la continuità del trasporto
del Plume 7 che da monte Maniva raggiunge Pietra Curva e quindi l’area Baratti.
Seppure le concentrazioni di cromo esavalente siano complessivamente diminuite nel focolaio, la
contaminazione a valle si mantiene comunque notevole; nella fattispecie si osserva una riduzione
della concentrazione su tutto il settore meridionale della sorgente e uno sviluppo di ulteriori 600 m
in direzione sud nell’intervallo di 6 mesi, confermata dall’aumento della concentrazione di cromo
esavalente in tutti i pozzi più a sud ricadenti in zona “Folzano”.
Nelle elaborazioni di gennaio appare ben evidente come il cono di depressione dei pozzi “Folzano”
di A2A intercetti e deformi il pennacchio;
figura 9 – Confronto tra i plume di contaminazione Baratti e Forzanini nel gennaio 2015 (a sinistra) e nel giugno 2014 (a destra)
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Plume 11 – Si osserva un generale aumento della concentrazione di cromo esavalente a sud
dell’area Forzanini e si conferma sempre a sud, l’unione con il Plume 10, ciò ragionevolmente da
imputare a processi di dispersione e diffusione molecolare.
2.2.2. Mercurio
La campagna di gennaio 2015 ha evidenziato un quadro geochimico confrontabile con quanto verificato nel
giugno 2014. La tabella 2 mette a confronto i risultati analitici dei due periodi di controllo.
CODICE PUNTO DI PRELIEVO
"DESCRIZIONE
PUNTO PRELIEVO"
MERCURIO
gen. 2015 µg/l
MERCURIO
giu. 2014 µg/l
VARIAZIONE
µg/l
PO0170290PE118 CHIESANUOVA 2 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE675 LAMARMORA 2 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE676 LAMARMORA 3 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE682 POZZO FOLZANO 1 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE683 POZZO FOLZANO 2 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE685 SERENO 1 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE686 SERENO 2 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE721 Pz 6 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE466 Pz 7 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE708 Pz 8 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE709 Pz 9 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE711 Pz E1 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE712 Pz E2 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE713 PZ E3 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE714 PZ E4 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE715 PZ E5 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE306 Pz Emporio commerciale <0,2 <0,2 0
PO017029NRE710 Pz Via Fura - Baratti di Eredi Inselvini <0,2 <0,2 0
PO017029NRE710 Pz Via Fura Privati <0,2 <0,2 0
PO017029NRE706 PZ10 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE751 Ex Comparto Milano Pz 154 (COM_10) <0,2 <0,2 0
PO017029NRE750 Ex Comparto Milano Pz 158 (COM_14BIS) <0,2 <0,2 0
PO017029NRE635 PZ1_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE293 PZ11_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE291 PZ12_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE289 PZ13_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE290 PZ15_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE292 PZ2_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE318 PZ4_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO017029NRE635 PZ5_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE295 PZ7_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO0170290RE294 PZ9_COMPARTO MILANO <0,2 <0,2 0
PO017029NRE232 Pz10_CAFFARO 6,2 15,1 -8,9
PO017029NRE217 Pz1Est120 <0,2 <0,2 0
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PO017029NRE216 Pz1Est40 <0,2 <0,2 0
/ Pz1Est80 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE225 Pz3_CAFFARO <0,2 <0,2 0
PO017029NRE219 Pz3Est120 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE218 Pz3Est40 2,9 2,5 0,4
PO017029NRE629 Pz3Est80 1,6 1,5 0,1
PO017029NRE226 Pz4_CAFFARO <0,2 1,1 -1,1
PO017029NRE221 Pz4Est120 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE220 Pz4Est40 <0,2 <0,2 0
/ Pz4Est80 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE227 Pz5_CAFFARO 3,4 7,1 -3,7
PO017029NRE224 Pz5Est120 <0,2 <0,2 0
PO017029NRE228 Pz6_CAFFARO 2 1,6 0,4
PO017029NRE229 Pz7_CAFFARO 2,4 1,3 1,1
PO017029NRE230 Pz8_CAFFARO 1,8 0,9 0,9
PO017029NRE231 Pz9_CAFFARO 3,4 1,9 1,5
PO017029NRE724 Pz3Est80 - Campo Calvesi <0,2 1 -1
PO017029NRE759 Congrega della Carita Apostolica - Pz193 <0,2 <0,2 0
PO017029NUE631 Parco Cacciamali <0,2 <0,2 0
PO017029NUE645 Parco pubblico - Parco della pace <0,2 <0,2 0
PO017029NUE632 Parco pubblico - Via Ercolani <0,2 <0,2 0
PO017029NUE639 Parco pubblico - Via Roma <0,2 <0,2 0
PO017029NRE636 Via Flero <0,2 <0,2 0
PO017029NUE641 Via Rose <0,2 <0,2 0
PO017029NRE627 P70 - Copan Italia spa <0,2 <0,2 0
PO017029NRC231 PZ5_Cam Petroli <0,2 <0,2 0
PO0170290RE324 Pz6 - Ideal Standard <0,2 <0,2 0
PO017029NRE758 Ex Monte Maniva - Pz78 (Pz Nord) <0,2 <0,2 0
PO017029NRE745 Orlandi Acciai - Presa da rubinetto <0,2 <0,2 0
PO017029NRE753 Oto Melara spa - Pz231 (Pz6) 1,3 1,7 -0,4
PO0170290RE298 Pz 1 <0,2 <0,2 0
PO017029NRC227 Pz 2 <0,2 0,2 -0,2
PO017029NRC226 Pz 3 - (PZ81) 1,8 1,5 0,3
PO0170290RE301 Pz 4 0,5 0,5 0
PO0170290RE302 Pz 5_Oto Melara <0,2 <0,2 0
PO0170290RE133 Pztub3 - Pietra tubificio spa <0,2 <0,2 0
tabella 2 – Variazione della concentrazione di mercurio nei punti di prelievo tra le due campagne di monitoraggio
È da segnalare che l’unica variazione significativa del parametro mercurio è stata riscontrata nel Pz10
CAFFARO, che presenta un incremento di 8,9 µg/l (si è passati da 6,2 µg/l di giugno 2014 a 15,1 µg/l di
gennaio 2015).
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2.2.3. Idrocarburi alifatici clorurati
All’interno del sito nazionale si evidenzia una concentrazione diffusa di solventi clorurati riconducibili
principalmente ai parametri tetracloroetilene, triclorometano e tetracloruro di carbonio. Per ciascuno di questi
contaminanti è stata realizzata la carta di isoconcentrazione. Si rimanda all’allegato 3 la rappresentazione
delle concentrazioni dei singoli solventi clorurati.
2.2.4. Tricloroetilene e 1,1 dicloroetilene
Per quanto concerne la contaminazione da tricloroetilene e 1,1 dicloroetilene si conferma il quadro già
delineato nella campagna di giugno 2014. Nella tabella 3 e 4 sono messi a confronto i risultati analitici dei
due parametri per entrambe i periodi di riferimento.
CODICE PUNTO DI
PRELIEVO DESCRIZIONE PUNTO PRELIEVO DITTA
TRICLOROETILENE
Gen. 2015 µg/l
TRICLOROETILENE
Giu 2014 µg/l
VARIAZIONE
µg/l
PO017029NR0064 Pz4Est80 CAFFARO 0 0 0
PO017029NR0063 Pz1Est80 CAFFARO 0,7 0,2 0,5
PO0170290PE118 CHIESANUOVA 2 A2A CICLO IDRICO 1,3 1,3 0
PO0170290RE133 Pztub3 - Pietra tubificio spa PIETRA 1,4 1,5 -0,1
PO0170290RE139 Pz 1 BARATTI 0,66 1,58 -0,92
PO0170290RE140 Pz 2 BARATTI 0,47 0,82 -0,35
PO0170290RE141 Pz 3 BARATTI 0,72 0,59 0,13
PO0170290RE142 Pz 4 BARATTI 0,67 0 0,67
PO0170290RE289 PZ13_COMPARTO MILANO BASILEUS 0,6 0,7 -0,1
PO0170290RE290 PZ15_COMPARTO MILANO BASILEUS 2,6 1,2 1,4
PO0170290RE291 PZ12_COMPARTO MILANO BASILEUS 0,6 0,7 -0,1
PO0170290RE292 PZ2_COMPARTO MILANO BASILEUS 2 1,1 0,9
PO0170290RE293 PZ11_COMPARTO MILANO BASILEUS 0,3 0 0,3
PO0170290RE294 PZ9_COMPARTO MILANO BASILEUS 0,2 0,6 -0,4
PO0170290RE295 PZ7_COMPARTO MILANO BASILEUS 0,8 0,1 0,7
PO0170290RE298 Pz 1 OTO MELARA 0,3 0,2 0,1
PO0170290RE301 Pz 4 OTO MELARA 2,4 2,8 -0,4
PO0170290RE302 Pz 5_Oto Melara OTO MELARA 0,6 0,6 0
PO0170290RE318 PZ4_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0,6 -0,6
PO0170290RE324 Pz6 - Ideal Standard IDEAL STANDARD 0,4 0,74 -0,34
PO017029NRC226 Pz 3 - (PZ81) OTO MELARA 0,4 0,6 -0,2
PO017029NRC227 Pz 2 OTO MELARA 0,5 0,6 -0,1
PO017029NRC231 PZ5_Cam Petroli EX CAM PETROLI 0,6 0,8 -0,2
PO017029NRE216 Pz1Est40 CAFFARO 0,5 0,6 -0,1
PO017029NRE217 Pz1Est120 CAFFARO 0,1 0,8 -0,7
PO017029NRE218 Pz3Est40 CAFFARO 1,2 1,7 -0,5
PO017029NRE219 Pz3Est120 CAFFARO 1 0,9 0,1
PO017029NRE220 Pz4Est40 CAFFARO 0 0 0
PO017029NRE221 Pz4Est120 CAFFARO 0 0 0
Progetto di monitoraggio delle acque di falda
decreto D.G. 16 maggio 2013, n° 327
MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 pagina 21 di 33
PO017029NRE223 Pz5Est80 CAFFARO 1,3 1,5 -0,2
PO017029NRE224 Pz5Est120 CAFFARO 0,4 0,8 -0,4
PO017029NRE225 Pz3_CAFFARO CAFFARO 0,8 1,1 -0,3
PO017029NRE226 Pz4_CAFFARO CAFFARO 1,4 1,7 -0,3
PO017029NRE227 Pz5_CAFFARO CAFFARO 3,2 3,1 0,1
PO017029NRE228 Pz6_CAFFARO CAFFARO 1,3 1,5 -0,2
PO017029NRE229 Pz7_CAFFARO CAFFARO 1,6 1,9 -0,3
PO017029NRE230 Pz8_CAFFARO CAFFARO 2,3 3,4 -1,1
PO017029NRE231 Pz9_CAFFARO CAFFARO 1,4 1,6 -0,2
PO017029NRE232 Pz10_CAFFARO CAFFARO 1,7 2,2 -0,5
PO017029NRE306 Pz Emporio commerciale BARATTI 1,29 1 0,29
PO017029NRE466 Pz 7 BARATTI 1,48 1,3 0,18
PO017029NRE512 Iveco - Sp7 IVECO 0,164 0,15 0,014
PO017029NRE627 P70 - Copan Italia spa COPAN ITALIA 0 1 -1
PO017029NRE629 Pz3Est80 CAFFARO 1,9 2,1 -0,2
PO017029NRE635 PZ5_COMPARTO MILANO BASILEUS 1,4 0,7 0,7
PO017029NRE635 PZ1_COMPARTO MILANO BASILEUS 1,7 1,6 0,1
PO017029NRE636 Via Flero COMUNE 1,5 1,6 -0,1
PO017029NRE706 PZ10 BARATTI 0,74 0,54 0,2
PO017029NRE708 Pz 8 BARATTI 1,19 0,75 0,44
PO017029NRE709 Pz 9 BARATTI 0,95 1,44 -0,49
PO017029NRE710 Pz Via Fura - Baratti di Eredi
Inselvini BARATTI 1,1 0,99 0,11
PO017029NRE710 Pz Via Fura Privati BARATTI 1,08 1 0,08
PO017029NRE711 Pz E1 BARATTI 0,91 0,62 0,29
PO017029NRE712 Pz E2 BARATTI 1,15 1,14 0,01
PO017029NRE713 PZ E3 BARATTI 2,31 1,07 1,24
PO017029NRE714 PZ E4 BARATTI 1,39 0,59 0,8
PO017029NRE715 PZ E5 BARATTI 0,84 0,76 0,08
PO017029NRE717 Pz 5 BARATTI 0,81 0 0,81
PO017029NRE721 Pz 6 BARATTI 0,95 0,78 0,17
PO017029NRE724 Pz3Est80 - Campo Calvesi CAMPO CALVESI 1,9 1,9 0
PO017029NRE745 Orlandi Acciai - Presa da rubinetto ORLANDI ACCIAI 1 1,2 -0,2
PO017029NRE750 Ex Comparto Milano Pz 158
(COM_14BIS) BASILEUS 0,4 0,7 -0,3
PO017029NRE751 Ex Comparto Milano Pz 154
(COM_10) BASILEUS 0,4 0,7 -0,3
PO017029NRE753 Oto Melara spa - Pz231 (Pz6) OTO MELARA 0,5 0,6 -0,1
PO017029NRE758 Ex Monte Maniva - Pz78 (Pz
Nord) MONTE MANIVA 0,7 0,8 -0,1
PO017029NRE759 Congrega della Carita Apostolica -
Pz193
CARITA'
APOSTOLICA 0,5 0,5 0
Progetto di monitoraggio delle acque di falda
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PO017029NRE762 Iveco - Pz16 SP8 IVECO 0 0 0
PO017029NUE631 Parco Cacciamali COMUNE 0 0 0
PO017029NUE632 Parco pubblico - Via Ercolani COMUNE 1,6 1,8 -0,2
PO017029NUE639 Parco pubblico - Via Roma COMUNE 0,7 0 0,7
PO017029NUE641 Via Rose COMUNE 0 0 0
PO017029NUE645 Parco pubblico - Parco della pace COMUNE 1,5 1,4 0,1
PO017029NUE675 LAMARMORA 2 A2A CICLO IDRICO 1 1,1 -0,1
PO017029NUE676 LAMARMORA 3 A2A CICLO IDRICO 0,8 1,3 -0,5
PO017029NUE682 POZZO FOLZANO 1 A2A CICLO IDRICO 1,5 1,5 0
PO017029NUE683 POZZO FOLZANO 2 A2A CICLO IDRICO 2,2 1,6 0,6
PO017029NUE685 SERENO 1 A2A CICLO IDRICO 1,6 1,6 0
PO017029NUE686 SERENO 2 A2A CICLO IDRICO 2,6 2,8 -0,2
PO0170290RC232 PZ 1_Ideal Clima IDEAL CLIMA 0,2 0,2 0
PO0170290RC233 PZ 2_Ideal Clima IDEAL CLIMA 0,2 0,4 -0,2
PO017029NR0083 Iveco - Sp11 IVECO 0 0 0
PO017029NR0086 Iveco - Sp15 IVECO 0,046 0 0,046
PO017029NR0075 Iveco - Sp4 IVECO 0,051 0,04 0,011
PO017029NR0082 Iveco - Sp1 gamma IVECO 0,062 0,04 0,022
PO017029NR0087 Iveco - Sp2 IVECO 0,073 0,05 0,023
PO017029NR0077 Iveco - Sp1 beta IVECO 0,060 0,06 0
PO017029NRE804 Iveco - Sp1 alfa IVECO 0,099 0,09 0,009
PO017029NR0084 Iveco - Sp6 IVECO 0,106 0,11 -0,004
PO017029NRE803 Iveco - Sp10 IVECO 0,163 0,15 0,013
PO017029NR0076 Iveco - Sp16 IVECO 0,08 0,16 -0,08
PO017029NR0080 Iveco - Sp5 IVECO 0,164 0,19 -0,026
PO017029NR0085 Iveco - Sp12 IVECO 0,36 0,23 0,13
PO017029NR0079 Iveco - Sp13 IVECO 0,32 0,28 0,04
PO017029NRE762 Iveco - Sp9 IVECO 0,36 0,3 0,06
PO017029NRE802 Iveco - Sp18 IVECO 0,160 0,32 -0,16
PO017029NR0078 Iveco - Sp17 IVECO 0,28 0,33 -0,05
PO017029NR0081 Iveco - Sp19 IVECO 0,75 0,67 0,08
tabella 3 – Variazione della concentrazione di tricloroetilene nei punti di prelievo tra le due campagne di monitoraggio
Progetto di monitoraggio delle acque di falda
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CODICE PUNTO DI
PRELIEVO DESCRIZIONE PUNTO PRELIEVO DITTA
DICLOROETILENE
1,1 GEN. 2015 µG/L
DICLOROETILENE
1,1 GIU. 2014 µG/L
VARIAZIONE
µG/L
PO017029NRE759 CONGREGA DELLA CARITA APOSTOLICA -
PZ193
CARITA'
APOSTOLICA 0 0 0
PO017029NRE751 EX COMPARTO MILANO PZ 154 (COM_10) BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE750 EX COMPARTO MILANO PZ 158
(COM_14BIS) BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE758 EX MONTE MANIVA - PZ78 (PZ NORD) MONTE
MANIVA 0,1 0,1 0
PO017029NRE762 IVECO - PZ16 SP8 IVECO 0 0,05 -0,05
PO017029NRE804 IVECO - SP1 ALFA IVECO 0 0,06 -0,06
PO017029NR0077 IVECO - SP1 BETA IVECO 0,091 0,09 0,001
PO017029NR0082 IVECO - SP1 GAMMA IVECO 0 0,07 -0,07
PO017029NRE803 IVECO - SP10 IVECO 0,16 0,25 -0,09
PO017029NR0083 IVECO - SP11 IVECO 0,059 0,06 -0,001
PO017029NR0085 IVECO - SP12 IVECO 0,172 0,26 -0,088
PO017029NR0079 IVECO - SP13 IVECO 0 0,09 -0,09
PO017029NR0086 IVECO - SP15 IVECO 0 0,07 -0,07
PO017029NR0076 IVECO - SP16 IVECO 0,056 0,06 -0,004
PO017029NR0078 IVECO - SP17 IVECO 0 0,61 -0,61
PO017029NRE802 IVECO - SP18 IVECO 0,043 0,15 -0,107
PO017029NR0081 IVECO - SP19 IVECO 0,52 0,72 -0,2
PO017029NR0087 IVECO - SP2 IVECO 0 0,19 -0,19
PO017029NR0075 IVECO - SP4 IVECO 0 0,08 -0,08
PO017029NR0080 IVECO - SP5 IVECO 0,059 0,16 -0,101
PO017029NR0084 IVECO - SP6 IVECO 0 0,13 -0,13
PO017029NRE512 IVECO - SP7 IVECO 0 0,33 -0,33
PO017029NRE762 IVECO - SP9 IVECO 0,47 0,31 0,16
PO017029NRE745 ORLANDI ACCIAI - PRESA DA RUBINETTO ORLANDI
ACCIAI 0 0,1 -0,1
PO017029NRE753 OTO MELARA SPA - PZ231 (PZ6) OTO MELARA 0,009 0,01 -0,001
PO017029NRE627 P70 - COPAN ITALIA SPA COPAN ITALIA 0,4 0,5 -0,1
Progetto di monitoraggio delle acque di falda
decreto D.G. 16 maggio 2013, n° 327
MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 pagina 24 di 33
PO017029NUE631 PARCO CACCIAMALI COMUNE 0 0 0
PO017029NUE645 PARCO PUBBLICO - PARCO DELLA PACE COMUNE 0 0 0
PO017029NUE632 PARCO PUBBLICO - VIA ERCOLANI COMUNE 0,2 0,4 -0,2
PO017029NUE639 PARCO PUBBLICO - VIA ROMA COMUNE 0 0 0
PO0170290RE139 PZ 1 BARATTI 0 0 0
PO0170290RE298 PZ 1 OTO MELARA 0 0 0
PO0170290RC232 PZ 1_IDEAL CLIMA IDEAL CLIMA 0,005 0 0,005
PO0170290RE140 PZ 2 BARATTI 0 0 0
PO017029NRC227 PZ 2 OTO MELARA 0,06 0,08 -0,02
PO0170290RC233 PZ 2_IDEAL CLIMA IDEAL CLIMA 0,009 0 0,009
PO0170290RE141 PZ 3 BARATTI 0 0 0
PO017029NRC226 PZ 3 - (PZ81) OTO MELARA 0,01 0,01 0
PO0170290RE142 PZ 4 BARATTI 0 0 0
PO0170290RE301 PZ 4 OTO MELARA 0,208 0,47 -0,262
PO017029NRE717 PZ 5 BARATTI 0 0 0
PO0170290RE302 PZ 5_OTO MELARA OTO MELARA 0,054 0,05 0,004
PO017029NRE721 PZ 6 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE466 PZ 7 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE708 PZ 8 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE709 PZ 9 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE711 PZ E1 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE712 PZ E2 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE713 PZ E3 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE714 PZ E4 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE715 PZ E5 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE306 PZ EMPORIO COMMERCIALE BARATTI 0 0 0
PO017029NRE710 PZ VIA FURA - BARATTI DI EREDI INSELVINI BARATTI 0 0 0
PO017029NRE710 PZ VIA FURA PRIVATI BARATTI 0 0,1 -0,1
PO017029NRE635 PZ1_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE706 PZ10 BARATTI 0 0 0
PO017029NRE232 PZ10_CAFFARO CAFFARO 0,698 0,69 0,008
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PO0170290RE293 PZ11_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO0170290RE291 PZ12_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO0170290RE289 PZ13_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO0170290RE290 PZ15_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 7,4 -7,4
PO017029NRE217 PZ1EST120 CAFFARO 0 0,04 -0,04
PO017029NRE216 PZ1EST40 CAFFARO 0,036 0,03 0,006
PO017029NR0063 PZ1EST80 CAFFARO 0,035 0,02 0,015
PO0170290RE292 PZ2_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE225 PZ3_CAFFARO CAFFARO 0,09 0,13 -0,04
PO017029NRE219 PZ3EST120 CAFFARO 0,15 0,12 0,03
PO017029NRE218 PZ3EST40 CAFFARO 0,103 0,1 0,003
PO017029NRE629 PZ3EST80 CAFFARO 0,482 0,45 0,032
PO017029NRE724 PZ3EST80 - CAMPO CALVESI CAMPO
CALVESI 0,6 0,6 0
PO017029NRE651 PZ4 - ITALFERR - SCALO MERCI ITALFERR 0 0,07 -0,07
PO017029NRE226 PZ4_CAFFARO CAFFARO 0,411 0,33 0,081
PO0170290RE318 PZ4_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE221 PZ4EST120 CAFFARO 0 0 0
PO017029NRE220 PZ4EST40 CAFFARO 0 0 0
PO017029NR0064 PZ4EST80 CAFFARO 0 0 0
PO017029NRE227 PZ5_CAFFARO CAFFARO 0,26 0,25 0,01
PO017029NRC231 PZ5_CAM PETROLI EX CAM
PETROLI 0,107 0,13 -0,023
PO017029NRE635 PZ5_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE224 PZ5EST120 CAFFARO 0,09 0,13 -0,04
PO017029NRE223 PZ5EST80 CAFFARO 0,495 0,49 0,005
PO0170290RE324 PZ6 - IDEAL STANDARD IDEAL
STANDARD 0 0 0
PO017029NRE228 PZ6_CAFFARO CAFFARO 0,401 0,46 -0,059
PO017029NRE229 PZ7_CAFFARO CAFFARO 0,337 0,68 -0,343
PO0170290RE295 PZ7_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO017029NRE230 PZ8_CAFFARO CAFFARO 0,409 0,3 0,109
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PO017029NRE231 PZ9_CAFFARO CAFFARO 0,428 0,42 0,008
PO0170290RE294 PZ9_COMPARTO MILANO BASILEUS 0 0 0
PO0170290RE133 PZTUB3 - PIETRA TUBIFICIO SPA PIETRA 0,9 1 -0,1
PO017029NRE636 VIA FLERO COMUNE 0 0,2 -0,2
PO017029NUE641 VIA ROSE COMUNE 0 0 0
tabella 4 – Variazione della concentrazione di dicloroetilene nei punti di prelievo tra le due campagne di monitoraggio
2.2.5. Tetracloroetilene
La tavola 4 riporta l’estensione dei pennacchi di contaminazione relativi al parametro Tetracloroetilene; tale
rappresentazione conferma quanto già delineato nella campagna di giugno 2014 per diffusione spaziale del
contaminante. La stessa affinità si evince dal confronto delle tavole nei due periodi come riportato in figura
10.
figura 10 – Confronto tra i plume di contaminazione da tetracloroetilene nel gennaio 2015 (a sinistra) e nel giugno 2014 (a destra)
In merito ai singoli Plume mappati si osserva quanto segue:
Plume 1 – notevole riduzione di concentrazione di tetracloroetilene nel pozzo della Ori Martin,
passando da 153 µg/l a 1,7 µg/l;
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Plume 2 – la rete di monitoraggio non ha interessato quest’area e pertanto non si ha nessun
riscontro. Gli studi in corso nell’ambito del “progetto plume” riferito alla Val Trompia dovrebbe
restituire un quadro geochimico completo ed esaustivo di questo pennacchio;
Plume 3 – la nuova campagna ha permesso di rimodulare l’origine del plume più a nord della
Caffaro, in area Iveco nei pressi del pozzo 6 (31,6 µg/l); tale pozzo intercetta l’orizzonte acquifero
più profondo in un tratto compreso tra -47 m e -111 m. L’assenza di non conformità nei piezometri
più superficiali, sembrerebbe confermare l’ipotesi di una contaminazione che, per maggiore densità
dell’inquinante rispetto all’acqua, si concentra nei livelli più profondi del mezzo poroso acquifero.
Tenuto conto del contesto idrodinamico locale, si ritiene comunque che tale sorgente debba essere
ricercata a valle idrogeologica dello spartiacque dinamico, sempre all’interno o nei dintorni del sito
Iveco;
Plume 4 e 5 – si conferma e si evidenzia una contaminazione diffusa da tetracloroetilene nell’area
dell’ex Comparto Milano, con concentrazioni comprese tra 40,0 µg/l e 80,0 µg/l;
Plume 6 – si evidenzia la presenza di un Plume con concentrazioni prossime ai 10 µg/l. Al fine di
determinare la sorgente sarà necessario eseguire dei campionamenti a monte idrogeologico del
sito.
2.2.6. Triclorometano
La tavola 6 riporta la rappresentazione dei pennacchi di contaminazione relativi al parametro triclorometano.
In figura 11 si presenta un confronto tra il plume rilevato a giugno 2014 e il plume rilevato nel gennaio
successivo.
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figura 11 – Confronto tra i plume di contaminazione da triclorometano nel gennaio 2015 (a sinistra) e nel giugno 2014 (a destra)
Il confronto tra le ricostruzioni di giugno 2014 e gennaio 2015 evidenzia che:
Plume 1 – si osserva un quadro geochimico in miglioramento all’interno dello stabilimento Caffaro,
ove è presente la sorgente del plume; si confermano altresì gli stessi valori di concentrazione lungo
il pennacchio;
Plume 2 – il quadro geochimico è in netto miglioramento. Nell’area Baratti non sono state
riscontrate non conformità ai limiti tabellari, fatta eccezione per il piezometro esterno di via Fura
dove è stata rilevata una concentrazione pari a 0,2 µg/l;
Plume 3 – nell’area ex Comparto Milano si presenta una situazione coerente e conforme con
quanto già documentato anella campagna di giugno 2014;
Plume 4 – si conferma un superamento delle CSC nella discarica di via Caprera, tuttavia non vi
sono dati a monte della discarica tali da accertare l’origine del focolaio di contaminazione;
Plume 5 – si conferma la presenza di un plume non definito a sud–ovest dell’area dei pozzi
Lamarmora. Dai dati disponibili non si ha modo di comprenderne l’origine.
2.2.7. Tetracloruro di carbonio
La tavola 5 riporta la rappresentazione dei pennacchi di contaminazione relativi al parametro tetracloruro di
carbonio, da cui si osserva una diminuzione della concentrazione all’interno dello stabilimento Caffaro,
sorgente del Plume 1, e una situazione stazionaria a valle lungo tutto il pennacchio.
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In figura 12 si pone a confronto il plume rilevato a giugno 2014 con quello rilevato nel gennaio del 2015.
Figura 12 – Confronto tra le contaminazioni da tetracloruro di carbonio nel gennaio 2015 (a sinistra) e nel giugno 2014 (a destra)
Per quanto concerne la contaminazione accertata a giugno 2014 nel pozzo Benini (Plume 2), non essendo
stato campionato a gennaio ben poco si può dire in merito; si conferma a monte di tale punto, nella discarica
di via Caprera, la presenza diffusa di Tetracloruro di Carbonio. Tuttavia, valutato l’andamento della direzione
di filtrazione della falda, sembrerebbe che tale area non costituisca un monte idrogeologico del citato pozzo
Benini: pertanto è più probabile che la contaminazione abbia sempre origine dal plume principale.
2.2.8. Policlorobifenili (PCB)
La contaminazione da PCB proveniente dall’area Caffaro appare in questa sede più estesa di quanto
rappresentato lo scorso giugno 2014, raggiungendo la zona dello scalo merci nel piezometro
PO017029NRE651 (14,7 ng/l): tale differenza è da attribuire sia ad un generale innalzamento della
contaminazione, sia all’aumento dei punti di monitoraggio che hanno determinato una più corretta
perimetrazione del plume, come si può osservare nella figura 13.
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figura 13 – Confronto tra le contaminazioni da PCB nel gennaio 2015 (a sinistra) e nel giugno 2014 (a destra)
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3. Conclusioni
La presente relazione costituisce il documento conclusivo delle attività in carico all’ARPA della Lombardia
previste dall’Accordo di Programma del 29 settembre 2009 tra il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare e Regione Lombardia. I dati e le elaborazioni riportati integrano e completano quanto
contenuto nella precedente relazione “Risultati delle indagini geochimiche e piezometriche campagna di
giugno 2014”.
In questa sede, al fine di comprendere le direzioni principali di flusso che governano il trasporto dei
contaminanti nella falda bresciana, è stata ricostruita la carta delle isopiezometriche per meglio definire le
caratteristiche idrodinamiche dell’acquifero.
Ad integrazione degli accertamenti condotti, sulla base dei dati ricavati nell’ultima campagna di monitoraggio
di gennaio 2015 è stato osservato un generale abbassamento piezometrico a partire da gennaio 2015,
abbassamento che al 30 novembre 2015 è risultato essere dell’ordine dei 5,00 m nei piezometri ove sono
allestite le sonde di monitoraggio in continuo. Tale dato è confermato da altre misurazioni eseguite nei siti
ubicati all’interno del SIN. L’abbassamento della tavola d’acqua è certamente riconducibile alla scarsa
piovosità della stagione autunnale, che ha determinato un ritardo nell’avvio dell’anno idrogeologico 2015-
2016.
Da un punto di vista idrodinamico si osservano importanti coni di emungimento che deformano le
isopiezometriche e determinano delle direzioni di flusso e di trasporto dei contaminanti diverse da quelle che
si potrebbero avere in condizioni di falda indisturbata (vedasi l’area Iveco ove è presente uno spartiacque
dinamico in equilibrio con i coni di depressione dei pozzi A2A a nord e Caffaro a sud).
Per quanto attiene gli aspetti qualitativi, si è potuto confermare, e in alcuni casi ridefinire, l’origine e la
perimetrazione dei plume originati dai diversi contaminanti. In linea generale, a gennaio 2015 è stata
osservata una generale attenuazione delle concentrazioni di contaminante all’interno dei siti maggiormente
compromessi (Baratti e Forzanini per il cromo, Caffaro per i PCB e i solventi clorurati), seppure incrementi di
concentrazione sono stati rilevati in corrispondenza di piezometri posizionati a valle di questi stessi siti, come
nel caso dei PCB e del cromo esavalente.
Si è potuto infatti rilevare come il pennacchio dei PCB, originato dall’area Caffaro, è in realtà più esteso
rispetto a quanto determinato nella precedente campagna; la nuova perimetrazione è da imputare, sia a una
più fitta e adeguata rete di monitoraggio che ha permesso di intercettare il contaminante a sud del sito
Caffaro, sia ad un’evoluzione del pennacchio stesso.
Per quanto riguarda il pennacchio di cromo esavalente proveniente dal sito Baratti e riscontrabile fino alla
zona di Folzano, sembra quindi essere intercettato dal cono di influenza dei pozzi A2A. In quest’area si è
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notata una progressione della linea di isoconcentrazione dei 100 µg/l di circa 600 m in un intervallo
temporale di 6 mesi, ovvero nel periodo intercorso tra giugno 2014 e gennaio 2015.
Per quanto concerne infine la contaminazione da alifatici clorurati e da mercurio, si è osservata una
situazione nel complesso stazionaria, con locali minime variazioni rispetto ai dati della precedente
campagna.
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ELENCO TAVOLE
Tavola 1. Rete di monitoraggio
Tavola 2. Carta delle isopiezometriche di gennaio 2015
Tavola 3. Risultati analitici Cromo VI - Rappresentazione della contaminazione delle acque sotterranee
Tavola 4. Risultati analitici Tetracloroetilene - Rappresentazione della contaminazione delle acque
sotterranee
Tavola 5. Risultati analitici Tetracloruro di Carbonio - Rappresentazione della contaminazione delle
acque sotterranee
Tavola 6. Risultati analitici Triclorometano - Rappresentazione della contaminazione delle acque
sotterranee
Tavola 7. Risultati analitici PCB - Rappresentazione della contaminazione delle acque sotterranee
ELENCO ALLEGATI
Allegato 1. Anagrafe della rete di monitoraggio
Allegato 2. Rete quantitativa
Allegato 3. Rete qualitativa
Allegato 4. Verbali di campionamento
Allegato 5. Certificati analitici relativi ai campioni ARPA