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1 DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE IGNAZIO PORRO SEZIONE PROFESSIONALE IPSIA SERVIZI SOCIO SANITARI CLASSE QUINTA B OS A.S.2015-2016

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DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE IGNAZIO

PORRO

SEZIONE PROFESSIONALE IPSIA

SERVIZI SOCIO SANITARI

CLASSE QUINTA B OS

A.S.2015-2016

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Indice

Presentazione del corso di studi servizi socio-sanitari con relativo quadro orario p. 5

Elenco degli allievi di quinta B al 15.05.2016 p. 7

Elenco dei docenti del triennio p. 7

Commissari interni esame di stato 2015-2016 p. 8

Modalità e criteri di valutazione adottati p. 10

Attività di recupero p. 11

Attività complementari quarto anno e quinto anno p. 11

Simulazione delle prove scritte dell’esame di stato p. 12

Griglia di valutazione della terza prova p. 13

Relazione generale sulla classe quinta B p. 15

Programmi svolti delle materie p. 16

Italiano e storia p. 17

Programma svolto di italiano p. 18

Programma svolto di storia p. 19

Lingua francese p. 20

Tabella voti/ indicatori/ giudizi (lingua francese) p. 22

Contenuti - programma d'esame di francese p. 23

Griglia di valutazione della terza prova – lingua straniera p. 24

Simulazione di lingua francese p. 25

Igiene p. 27

Programma di esame di igiene e cultura medico-sanitaria p. 28

Simulazione seconda prova, prima simulazione p. 30

Griglia di valutazione di igiene e cultura medico-sanitaria – seconda prova p. 31

Simulazione seconda prova, seconda simulazione p. 32

Griglia di valutazione della seconda prova scritta igiene e cultura medico-sanitaria p. 34

Inglese p. 35

Relazione sulla classe (inglese) p. 35

Programma svolto di inglese p. 36

Simulazione terza prova di inglese p. 37

Griglia di valutazione lingua inglese p. 39

Diritto e legislazione socio sanitaria p. 40

Relazione finale sulla classe (diritto) p. 40

Programma svolto di diritto e legislazione socio sanitaria p. 40

Simulazione terza prova diritto p. 46

Psicologia generale e applicata p. 47

Programma svolto di psicologia generale e applicata p. 48

Simulazione di psicologia terza prova, prima simulazione p. 50

Simulazione di psicologia terza prova, seconda simulazione p. 52

Tecnica amministrativa p. 55

Programma svolto di tecnica amministrativa p. 55

Scienze motorie p. 58

Relazione sulla classe p. 59

Programma svolto di scienze motorie p. 60

Simulazione terza prova di scienze motorie p. 60

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Griglia adottata per la correzione (scienze motorie) p. 64

Matematica p. 66

Programma svolto al 15.05 p. 66

Griglie di valutazione p. 68

Simulazioni terza prova p. 69

SEGUONO ALLEGATI IN FORMA CARTACEA RELATIVI A:

Relazioni sugli allievi HC, con modalità di valutazione e griglie

Programmi di tutte le materie firmati dai rappresentanti di classe

Dispense di scienze motorie

Simulazioni della prima prova (due simulazioni) con relative griglie adottate e tabelle di

conversione da quindicesimi a decimi

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PRESENTAZIONE DEL CORSO DI STUDI SERVIZI SOCIO-SANITARI

CON RELATIVO QUADRO ORARIO

L’indirizzo “Servizi socio-sanitari” è un corso di studio di istruzione superiore della durata di

cinque anni che si conclude con il rilascio di un diploma di maturità. Al termine dei cinque anni lo

studente possiede una preparazione culturale di base, conoscenze e competenze tecnico-

professionali riferite ai Servizi Socio-Sanitari.

l corso prevede discipline comuni, per garantire allo studente una formazione di carattere generale e

discipline di indirizzo, a carattere specialistico, in ambito socio-psicologico e medico-scientifico,

presenti già dal primo biennio. Le competenze che il diplomato dei Servizi socio-sanitari deve

possedere alla fine del ciclo di studi :

organizzare e realizzare interventi rivolti a persone o comunità che esprimono

particolari bisogni socio-sanitari;

promuovere attivamente la salute e il benessere fisico, psichico e sociale della persona.

Aree di competenza del diplomato in Servizi Socio-sanitari

la collaborazione alla gestione di progetti di un’impresa sociale;

l’Igiene, la profilassi, la prevenzione delle patologie di rilevanza sociale e nelle varie fasce

d’età, al fine di promuovere un corretto stile di vita delle persone;

le tecniche di animazione sociale (il gioco, le attività culturali);

la tutela della persona con disabilità e del suo nucleo familiare;

la promozione di reti di supporto all’inclusione sociale;

la facilitazione della comunicazione e della relazione tra persone e gruppi, anche di culture e

contesti diversi;

la raccolta, la conservazione e la trasmissione dei dati dell’attività professionale, con adeguati

strumenti, anche ai fini del miglioramento della qualità del servizio.

Il ciclo di studi metterà inoltre lo studente in possesso di saperi e capacità operative che gli

consentiranno di:

essere capace di individuare i bisogni socio-sanitari delle persone e delle comunità;

acquisire capacità di gestione dell’impresa socio-sanitaria;

organizzare interventi finalizzati all’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli

e predisporre piani di intervento personalizzati;

essere in grado di valutare la qualità del servizio offerto allo scopo di migliorarlo e saper

valorizzare le risorse;

saper entrare in relazione con strutture pubbliche e private del settore socio-sanitario presenti

nel territorio anche per orientare gli utenti verso le strutture che meglio rispondono ai loro

bisogni.

Un importante strumento di raccordo con il territorio è lo stage.

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PIANO ORARIO DELCORSO DI STUDI SOCIO SANITARIO

Materia Terzo anno Quarto anno Quinto anno

Lingua e letteratura

italiana

4 4 4

Lingua inglese 3 3 3

Storia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Lingua francese 3 3 3

Psicologia generale ed

applicata

4 5 5

Igiene e cultura

medico sanitaria

4 4 4

Diritto e legislazione

sanitaria

3 3 3

Tecnica

amministrativa e

economia

2 2

Metodologie operative 3

Scienze motorie e

sportive

2 2 2

I.R.C. / Alternativa 1 1 1

STAGES DEL TERZO E QUARTO ANNO

Il terzo e quarto anno (100 ore di stage in quarta) gli allievi parteciparono a uno stage (tirocinio

formativo), presso cooperative, asili nido, case di riposo, centri diurni del territorio.

Obiettivi dello stage

- Prendere contatto con la realtà del mondo del lavoro per acquisire consapevolezza delle

problematiche del lavoro stesso

- Ampliare e rafforzare le competenze professionali acquisite durante il corso di studi

- Acquisire conoscenze integrate per ampliare le capacità di agire, di scegliere e di decidere

nella realtà, sia per l’inserimento nel mondo del lavoro, sia per l’eventuale prosecuzione degli

studi

- Favorire capacità organizzative e progettuali, nonché responsabilità e creatività.

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ELENCO DEGLI ALLIEVI DI QUINTA B

AL 15.05.2016

COGNOME NOME

Adaggi Cristina

Aloisi Martina

Antonacci Vanessa

Calabrò Serena

Ceglie Jessica

Chiarelli Marta

Chinnici Giulia

Citoli Giulia

Corrado Sarah

Frentisor Mihaela Iuliana

Frigato Claudia

Maccarone Marica

Mameli Marta

Morabito Teresa

Natale Vanessa

Nicolosi Maria Grazia

Pal Marian

Paone Antonella

Papale Alessia

Pascariello Giulia

Piccinno Veronica

Pisani Riccardo

Ragusa Carol

Serain Elisa

Silvestri Marco

ELENCO DEI DOCENTI DEL TIENNIO

Classe III

Italiano Londino

Storia Londino

Psicologia generale Sammatrice

Metodologia operativa Cirrone

Diritto Taiani

Igiene Bella

Inglese Caffaro

Francese Brullo

Scienze motorie Zucchini

Matematica Borgna

Religione Marino

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Classe IV

Italiano Colomba

Storia Colomba

Psicologia generale Chiesa

Tecnica amministrativa Bruno

Diritto Davit

Igiene Gennari

Inglese Caffaro

Francese Ferraro, De Micco

Scienze motorie Lo Piparo

Matematica Civello

Religione Marino

Sostegno Musolino

Classe V

Italiano Morrone

Storia Morrone

Psicologia generale Chiesa

Economia aziendale Pietroforte

Diritto Marzi

Igiene Mataluna

Inglese Nappi

Francese Toscano

Scienze motorie Lo Piparo

Matematica Cultrera

Sostegno Marrone, De Micco

COMMISSARI INTERNI ESAME DI STATO 2015-2016

Lo Piparo Scienze motorie

Mataluna Igiene

Toscano Francese

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MODALITA’ DI VALUTAZIONE ADOTTATE

Lin

gua e L

ettere italiane

Sto

ria

Inglese

Diritto

Matem

atica

francese

Igien

e

Psico

logia g

enerale

Tecn

ica amm

inistrativ

a e

econom

ia

Scien

ze moto

rie

Colloquio

orale X X X X X X X X X X

Quesiti a

risposta

aperta

X X X X X X X X X x

Tema

( tipologia

A, B, C, D)

X

Lavoro di

gruppo X X

Lavoro

a casa X X X X X X X X X X

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CRITERI DI VALUTAZIONE

Nell’assegnazione delle valutazioni il Consiglio di classe tiene conto di:

livello raggiunto in termini di voto, grado di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento delle

discipline; efficacia del metodo di studio; livello di partecipazione alla vitta scolastica; interesse e

impegno dimostrati; progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza.

I docenti hanno adottato sia per la valutazione delle verifiche in corso d’anno (colloqui e verifiche

scritte con voto in decimi), sia per la valutazione delle simulazioni delle prove scritte dell’esame di

Stato (con punteggio in quindicesimi) i criteri di massima riportati nella seguente tabella.

VOTO PUNTI GIUDIZIO DESCRIZIONE

10 15 Eccellente Prova che rivela una preparazione completa,

approfondita e coordinata, spiccata

competenza nell’applicazione ed originalità

nella rielaborazione attinta da conoscenze

autonome

9 14 Ottimo Prova che evidenzia una preparazione

completa ed approfondita, autonomia nella

sintesi e notevole capacità di rielaborazione

critica

8 13 Buono Prova che evidenzia una conoscenza

completa, padronanza nell’applicazione e

capacità di collegamento e di sintesi

7 11 Discreto Prova che rivela una preparazione diligente,

ma non approfondita e contiene imprecisioni

6 10 Sufficiente Prova che evidenzia un’accettabile

conoscenza degli argomenti fondamentali ed

un’applicazione con lievi errori

5 8 Insufficiente Prova che evidenzia una conoscenza

incompleta e superficiale e contiene errori non

gravi, ma significativi

4 7 Gravemente

insufficiente

Prova che evidenzia una conoscenza lacunosa

ed è svolta con gravi e numerosi errori

3 5 Pessimo Prova che evidenzia il possesso di qualche

nozione isolata e priva di significato

2 3 Quasi nullo Prova che evidenzia la conoscenza pressoché

nulla della materia

1 1-2 Nullo Prova che denota la mancanza delle nozioni

più elementari

ATTIVITÀ DI RECUPERO

Per permettere agli allievi di recuperare le carenze del primo quadrimestre sono stati attivati

interventi di recupero in itinere, in orario curricolare, svolti nel mese di febbraio. Come sempre

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l’impegno dei docenti non si è esaurito in queste occasioni, ma è proseguito nel sostegno allo studio

individuale degli allievi ancora in difficoltà.

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI

Quarto anno

Partecipazione al progetto sulla comunicazione alternativa aumentativa con “L’Uliveto”.

Partecipazione al progetto Mi fido di te, per la prevenzione alla violenza di genere.

Partecipazione al progetto Martina, per la prevenzione dei tumori.

ATTIVITA’ COMPLEMENTARI

Quinto anno

Incontro a scuola con esperti dell’Università degli Studi di Biella.

Viaggio d’istruzione a Barcellona, dal 14/03/2016 al 18/03/2016. Partecipano 17 allievi.

Incontro con assistente sociale relativo ai seguenti temi: minori, famiglie multiproblematiche,

abuso, affido, sostegno alla genitorialità.

Incontro con esperti sui test di ingresso all’Università.

Conferenza su Resistenza e cinema tenutasi a scuola.

Corso con la croce Rossa.

Conferenza per la prevenzione ai tumori femminili.

Partecipazione al torneo interno di pallavolo.

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SIMULAZIONE DELLE PROVE SCRITTE

DELL’ESAME DI STATO

In preparazione all’esame di Stato sono state effettuate le simulazioni delle prove scritte con i

seguenti obiettivi:

valutare il raggiungimento del grado di conoscenza di ciascuna disciplina

fornire agli allievi l’opportunità di vivere un’esperienza che li aiuti a: controllare

l’emotività, saper gestire il tempo, imparare a mantenere la concentrazione per un tempo

prolungato, imparare a conoscersi e autovalutarsi in situazioni decisive.

Le prove si sono svolte, durante l’orario curricolare, con le modalità che seguono.

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

24/02/2016

15/04/2016

Durata 6 ore

SIMULAZIONE SECONDA PROVA

16/02/2016

28/04/2016

Durata 6 ore

SIMULAZIONI TERZA PROVA

Simulazione Discipline

coinvolte

Tipologia

assegnata

Data di

svolgimento Durata

3a prova Matematica

Diritto

Psicologia

Tecnica

amministrativa

B: Quesiti a risposta

singola

(10-15 righe)

26/02/2016 N°3 ore

3a prova Inglese

Francese

Scienze motorie

Psicologia

B: Quesiti a risposta

singola

(10-15 righe)

22/04/2016

N°3 ore

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

INDICATORI DESCRITTORI Prima domanda Seconda

domanda

Terza domanda

ADERENZA ALLA

TRACCIA

NON COERENTE

POCO COERENTE

COERENTE

0

1

2

0

1

2

0

1

2

CONOSCENZA

DEI CONTENUTI

NULLA

GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

INSUFFICIENTE

SUFFICIENTE

BUONA

OTTIMA

ECCELLENTE

3

4

5

6

7

8

9

3

4

5

6

7

8

9

3

4

5

6

7

8

9

CORRETTEZZA

FORMALE

ASSENTE

INSUFFICIENTE

SUFFICIENTE

BUONA

OTTIMA

0

1

2

3

4

0

1

2

3

4

0

1

2

3

4

Totale

VALUTAZIONE PROVA /15

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GRIGLIA DI CORRISPONDENZA QUINDICESIMI – DECIMI

Valutazione in quindicesimi Valutazione in decimi

8 4.5

9 Dal 5 al 5.5

10 6

11 Dal 6+ al 6.6

12 Dal 7- al 7

13 Dal 7+ all’8-

14 Dall’8 al 9-

15 Dal 9 al 10

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RELAZIONE GENERALE SULLA CLASSE QUINTA B

Molti allievi dell’attuale classe quinta B si inserirono nel corso del quinquennio, provenendo da

altre scuole e da altri corsi di studio.

All’inizio dell’anno scolastico i 25 allievi frequentavano tutti abbastanza regolarmente. Nel corso

dell’anno scolastico due allieve hanno abbandonato la frequenza per gravi motivi di salute e di

famiglia; a oggi gli allievi frequentanti regolarmente sono 23 (20 femmine e tre maschi).

Nella classe ci sono due allievi HC, uno con valutazione differenziata (che comporta l’ottenimento

di un attestato di frequenza finale) e l’altra con valutazione conforme con obiettivi minimi.

Nella classe ci sono due allieve BES, che si avvalgono degli strumenti compensativi per la

valutazione (mappe e schemi) previsti dal loro Piano Didattico Personalizzato.

La classe si presenta come problematica già dal primo anno e il clima di lavoro in classe è talvolta

difficile.

Dalla prima alla quarta si segnalano: mancato rispetto delle regole di convivenza; scarso rispetto dei

doveri e dei tempi scolastici; atteggiamenti e linguaggio non consoni; assenze frequenti e non

giustificate. Tali comportamenti causarono dalla prima alla quarta frequenti provvedimenti

disciplinari che interessarono alcuni allievi recidivi.

In quinta la classe ha migliorato l’atteggiamento verso gli impegni scolastici, dimostrando più

maturità, anche in vista dell’esame finale.

La classe si configura nel complesso di livello medio basso, caratterizzata da studio discontinuo e

da frequenza irregolare.

Nella classe sono tuttavia emerse alcune individualità di spicco che hanno raggiunto risultati

scolastici di livello elevato, grazie alle capacità e alla serietà.

Si segnala la discontinuità didattica nel corso del quinquennio, soprattutto relativa ad alcune

discipline (lettere, igiene, francese, inglese, matematica).

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PROGRAMMI SVOLTI DELLE MATERIE

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ITALIANO E STORIA

Docente prof. ssa Pettoruta Morrone

Ore effettuate di italiano 125

Ore effettuate di storia 63

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe come illustrata nella situazione di partenza della programmazione di inizio anno, è molto

eterogenea sia dal punto di vista del profitto che disciplinare. Alcuni hanno mostrato interesse,

partecipazione e impegno per le discipline di italiano e storia , altri invece poca partecipazione e

disimpegno, frequenze irregolari e assenze strategiche nelle interrogazioni programmate.

Necessitano di essere sempre richiamati e stimolati durante le spiegazioni. Nonostante le molte

difficoltà che questa classe ha incontrato nello studio, emergono alcuni alunni con buone capacità

per cui i risultati conseguiti non sono uguali per tutti. Alcuni hanno raggiunto degli obiettivi più

che soddisfacenti, altri discreti e la restante parte sufficiente. In questa classe sono presenti due

alunni HC seguiti dall’insegnante di sostegno di cui uno ha seguito una programmazione

differenziata mentre l’altra conforme alla classe, e due ragazze con BES alle quali sono stati

semplificati i contenuti durante le verifiche scritte e orali. Per quanto riguarda il programma svolto

di italiano e storia, corrisponde in linea di massima a quanto previsto dal piano di lavoro di inizio

anno anche se i contenuti sono stati ridotti in quanto nel corso dell’anno si sono verificate una serie

di vicissitudini che ha rallentato lo svolgimento dei programmi.

Per questo motivo non si è riusciti ad affrontare sia nell’una che nell’altra materia il periodo che va

dalla fine del secondo conflitto mondiale ai giorni nostri; tuttavia si è cercato di fornire stimoli per

esaminare il mondo contemporaneo in relazione agli avvenimenti che ai giorni nostri lo

caratterizzano.

Particolare attenzione è stata posta dall’insegnante nell’ambientare gli autori nel contesto sociale e

storico in cui sono vissuti, pur senza nulla togliere alla loro specificità individuale e soprattutto

cercando di mettere in rilievo quali fattori potessero permettere di stabilire, tra essi, elementi di

relazione o di divergenza.

METODI E MATERIALI DIDATTICI

Il sistema prevalentemente utilizzato è stato quello della lezione frontale, seguendo la scansione

delle unità didattiche proposta dai libri di testo.

Nell'ultima parte dell'anno è stato utilizzato il laboratorio multimediale per svolgere alcune lezioni

di storia sui temi della deportazione e sulla resistenza.

VERIFICHE

Le verifiche predisposte sono state per la maggior parte quelle tradizionali, il tema e l'interrogazione

orale. Nel primo caso si è cercato di proporre agli allievi sia tracce di carattere storico, letterario,

relative ad argomenti di attualità o utili a suggerire spunti per un dibattito. Non solo, ma sono anche

state proposte ed illustrate, ai ragazzi, tracce corrispondenti alle nuove modalità previste dall’Esame

di Stato: ed in particolare il saggio breve, l’articolo di giornale, l’analisi della poesia.

L'interrogazione, in storia e letteratura, si è invece svolta su ampi settori di programma,

generalmente comprendenti tutti gli argomenti trattati nel corso del quadrimestre. Nella seconda

parte dell'anno, inoltre, sono state effettuate alcune simulazioni di colloquio d'esame (utilizzate

anche ai fini della valutazione) e due simulazioni di "prima prova di maturità".

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OBIETTIVI

Gli obiettivi indicati nel piano annuale di lavoro si riferivano in particolare al miglioramento del

livello di espressione orale e scritta, al miglioramento del livello di comprensione ed

approfondimento di un testo, ed infine al potenziamento di quegli aspetti della materia utili a

rendere i ragazzi in grado di disporre di un buon bagaglio culturale non solo in ambito tecnico-

scientifico, ma anche umanistico. Questi obiettivi, fissati ad inizio anno, considerati i livelli di

partenza un po’ carenti per la maggior parte degli alunni, si può affermare che sono stati

complessivamente raggiunti. In particolare si è migliorato il livello di espressione scritta ed orale in

alcuni allievi e soprattutto si è cercato di fornire motivazioni ulteriori, rispetto a quelle che i ragazzi

possedevano, per lo studio dell'italiano e della storia.

PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO

Testo di riferimento: “Chiare lettere” Letteratura e lingua italiana, P. Di Sacco, Ed. Scolastiche,

Bruno Mondadori, Vol.3, Il Novecento

MODULO 1 TRA OTTOCENTO E NOVECENTO

1. Positivismo, Naturalismo, Verismo

2. La crisi del razionalismo e la cultura del primo Novecento.

3. Il Decadentismo

4. Le avanguardie

5. La teoria dell’evoluzione di Darwin

6. Giovanni Verga vita, poetica, stile e opere: La lupa pag. 114; I Malavoglia: La famiglia

Toscano pag. 136; IL mastro Don Gesualdo pag. 158

7. Prosa e poesia del Decantentismo

8. Gabriele Dannunzio, vita, poetica, stile e opere: Il piacere pag. 219; Le vergini delle rocce

pag.224; Alcyone pag. 228; Il notturno pag. 237

9. Giovanni Pascoli, vita, poetica del fanciullino, stile e opere: Il fanciullino pag. 253; il

fanciullino che è in noi pag. 254; Miricae pag. 259; Novembre pag. 262; X agosto pag. 268

10. Italo Svevo, vita e opere, stile e opere: Una vita pag. 369; Senilità pag. 374; La coscienza di

Zeno pag. 383; il fumo pag 388

11. Luigi Pirandello, vita e opere, stile e opere: L’umorismo pag. 425; Il fu Mattia Pascal pag.

443;

MODULO 2 L’ETA’ CONTEMPORANEA

1. L’Ermetismo:

2. Giuseppe Ungaretti: la vita, lo stile, la poetica e le opere: Allegria pag. 547; Il porto sepolto

pag. 548; San Martino del Carso pag. 554; Fratelli pag. 557; Soldati pag. 558

3. Salvatore Quasimodo opere: Ed è subito sera pag. 597; Alle fronde dei salici pag. 599

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PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA

TESTO DI RIFERIMENTO L’Erodoto 5, il Novecento. G. Gentile, L. Ronga, A. Rossi. Edizione

La Scuola.

1. LA SOCIETÀ DI MASSA: il dibattito politico e sociale; nazionalismo, razzismo e

irrazionalismo

2. L’ETÀ GIOLITTIANA: i caratteri generali dell’età giolittiana; il doppio volto di Giolitti; tra

successi e sconfitte

3. LA PRIMA GUERRA MONDIALE: cause e inizio della guerra; l’Italia in Guerra; la Grande

Guerra; i Trattati di pace

4. LA RIVOLUZIONE RUSSA: l’impero russo nel XIX secolo; le tre Rivoluzioni; la nascita

dell’URSS; l’URSS di Stalin

5. IL PRIMO DOPOGUERRA: i problemi del dopoguerra; il biennio rosso; dittature,

democrazie e nazionalismi; le colonie e i movimenti indipendentisti

6. L’ITALIA TRA LE DUE GUERRE: IL FASCISMO: la crisi del dopoguerra; il biennio

rosso in Italia; Mussolini alla conquista del potere; l’Italia fascista; la politica estera; l’Italia

antifascista

7. LA CRISI DEL 1929: gli anni ruggenti; il Big Crash; Roosevelt e il New Deal

8. LA GERMANIA TRA LE DUE GUERRE: IL NAZISMO: la repubblica di Weimar; la fine

della repubblica di Weimar; il nazismo; il terzo Reich; Economia e società

9. LA SECONDA GUERRA MONDIALE: crisi tensioni internazionali; la guerra civile in

Spagna; la vigilia della guerra mondiale; 1939-40: la guerra lampo; 1941: la guerra mondiale; il

dominio nazista in Europa; 1942-1943: la svolta; 1944-45: la vittoria degli alleati; dalla guerra

totale ai progetti di pace; la guerra e la resistenza in Italia dal 1943 al 1945.

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LINGUA FRANCESE

Ore effettuate al 15.05: 87

Previste a fine a.s.: 96

Percorso formativo di LINGUA FRANCESE

Docente Prof.ssa Pieranna Toscano

Testo adottato: “Décryptage. Passepartout pour les thèmes sociaux”

ed. LA NUOVA ITALIA

Ore di lezione svolte: Fino al 15/05/2016: ore 80

Previste alla fine dell’anno: ore 92

Situazione finale e descrizione della classe La classe è formata da venticinque allievi, la maggioranza dei quali frequentanti, anche se talvolta

in modo discontinuo. Purtroppo essi hanno cambiato insegnante di Francese ogni anno, con relativi

problemi di adattamento ai vari metodi.

Molti allievi hanno presentato fin dall'inizio difficoltà sia nello studio individuale che nel lavoro in

classe; è stato necessario riprendere molti argomenti di grammatica del biennio, parallelamente al

programma effettivo della classe quinta. Si è dovuto lavorare in più direzioni al fine di raggiungere

le finalità preposte.

Finalità della disciplina e obiettivi • Consolidare e utilizzare un proprio metodo di studio

• Acquisire i concetti fondamentali della disciplina

• Utilizzare la terminologia e il lessico specifici

• Comprendere e riferire in modo adeguato i contenuti proposti

• Operare confronti e collegamenti interdisciplinari

• Utilizzare le conoscenze acquisite in varie problematiche

• Saper costruire e utilizzare schemi e mappe concettuali

• Acquisire la capacità di documentare il proprio lavoro con bibliografie di tipo cartaceo e

informatico

Gli allievi devono, infatti, essere in grado di “- gestire azioni di informazione e orientamento

dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti

nel territorio - facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi,

attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati”.

Per quanto riguarda gli obiettivi cognitivi disciplinari, gli studenti devono saper:

a) comprendere messaggi orali relativi a tutte le principali funzioni comunicative di uso quotidiano

e del contesto socio-sanitario, individuando la situazione, l' argomento e le parti significative del

discorso

b) comprendere il senso di messaggi dei mass-media su argomenti vari

c) esprimersi su argomenti di interesse generale in modo adeguato alla situazione

d) comprendere testi scritti di vario tipo (in particolare lettere, e-mail, brevi articoli di giornali e

riviste) individuando il significato di parole nuove con il dizionario cartaceo e digitale

e) redigere in modo corretto testi scritti (lettere, dépliant, …).

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Per quanto concerne gli obiettivi specifici si è lavorato in più direzioni al fine di sviluppare le

quattro competenze della lingua straniera:

COMPRENSIONE ORALE • Riconoscere espressioni tipiche del contesto scolastico • Cogliere il

punto essenziale di messaggi di vario genere • Riconoscere e comprendere alcuni termini

specialistici

COMPRENSIONE SCRITTA • Leggere e comprendere testi • Trovare informazioni specifiche in

testi di vario genere • Leggere e comprendere lettere personali, formali, digitali (e-mail)

• Comprendere articoli di giornale, biografie, testi trovati su Internet

PRODUZIONE ORALE • Utilizzare lessico e strutture di base per comunicare informazioni

riguardanti se stessi e le proprie esperienze• Usare semplici connettori per sviluppare un discorso •

Esprimersi con pronuncia generalmente chiara • Rispondere a semplici domande in modo adeguato

• Gestire un dialogo per la richiesta o l’offerta di un servizio (es. prenotazione, ordine, invito) •

Esporre un argomento studiato

PRODUZIONE SCRITTA • Produrre testi (min.15 righe) di tipo diverso • Scrivere una lettera/

mail formale utilizzando termini adeguati • Realizzare brevi ricerche su temi scelti (es. canzoni,

films, salute e benessere)

Metodologie

Il metodo ha seguito un approccio di tipo funzionale-comunicativo con l’integrazione delle abilità

di base (comprensione e produzione orale e scritta) secondo i seguenti punti guida:

condurre l’allievo ad un apprendimento ragionato ed al miglioramento delle abilità,

rispetto delle difficoltà di apprendimento e recupero

attenzione alla valorizzazione individuale e delle eccellenze

uso di diverse tecniche di insegnamento (lezione frontale, lezione dialogata, lavoro di gruppo e

in coppia, cooperative learning, attività di laboratorio, uso di strumenti multimediali).

Strumenti

Libri di testo, fotocopie, ascolto col registratore in aula e in laboratorio o alla LIM, visione di film

e assegnazione di esercitazioni in classe e per casa.

Data la scarsa disponibilità della classe a svolgere esercizi a casa si è cercato di lavorare il più

possibile a scuola, chiedendo tuttavia talvolta di finire esercizi di grammatica o una produzione

scritta, controllandone poi l'esecuzione e correggendo eventuali errori.

Recupero - Consolidamento

Nel recupero curricolare si è attuata la ripetizione del programma: per gli studenti che hanno

riportato voti insufficienti o appena sufficienti negli scrutini intermedi, è stata realizzata una

settimana di recupero in orario scolastico. L’attività, finalizzata al tempestivo recupero delle

carenze rilevate, è stata condotta in modalità di Cooperative learning, utilizzando le competenze

degli allievi più preparati, per la realizzazione di riassunti dei testi da studiare, sotto la guida

dell’insegnante.

Strumenti di verifica e valutazione

Sono state realizzate due verifiche scritte per ciascun quadrimestre, di grammatica, comprensione e

produzione.

Inoltre sono state attuate due interrogazioni orali al quadrimestre.

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Criteri di valutazione

Ogni esercizio scritto ed ogni domanda scritta/orale corrispondevano ad un punteggio secondo la

seguente tabella del Dipartimento Lingue (es. 3 punti a domanda, 2 di contenuto e 1 di forma).

TABELLA VOTI/ INDICATORI/ GIUDIZI

LIVELLI VOTO INDICATORI

Correttezza

morfosintattic

a

Padronanza di

strumenti e

lessico specifici

Comprensio

ne dei quesiti

proposti

Conoscenza

e

applicazione

dei

contenuti

Efficacia e

completezza della

trattazione

Decisamente

insufficiente

2

3

Commette

gravissimi

errori

Nulla Nulla Nulla Nulla

Gravemente

Insufficiente

4 Commette gravi

errori

Quasi nulla Quasi nulla Scarsa Esposizione non

chiara

Insufficiente 5 Commette

errori che

compromettono

l’efficacia della

comunicazione

Frammentaria e

superficiale

Frammentaria

e superficiale

Frammentari

a e

disorganica

Trattazione

largamente

incompleta e

lacunosa

Sufficiente 6 Non commette

errori ma

utilizza un

linguaggio

semplice

Comprende in

modo adeguato,

anche se non

approfondito, i

contenuti

proposti

Conoscenza

adeguata ma

non

approfondita.

Analizza e

sintetizza,

anche se in

modo non

completo, le

conoscenze

acquisite

Trattazione

efficace anche se

non completa in

ogni sua parte.

Discreto 7 Non commette

errori e utilizza

un linguaggio

in taluni casi

anche

complesso

Adeguata e

approfondita

Adeguata e

approfondita

Adeguata e

approfondita

Impostazione

corretta e

caratterizzata da

adeguata

chiarezza.

Buono 8 Non commette

errori e utilizza

un linguaggio

complesso

Completa,

approfondita

Completa,

approfondita

Completa,

approfondita

Impostazione

corretta e chiara.

Trattazione

efficace completa

in ogni sua parte

Ottimo/

eccellente

9

10

Non commette

errori e utilizza

un linguaggio

Completa,

approfondita e

coordinata

Completa,

approfondita

e coordinata

Completa,

approfondita

e coordinata

Impostazione

corretta e

caratterizzata da

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23

complesso e

articolato

elevata chiarezza.

Trattazione

efficace, completa

e approfondita in

ogni sua parte

CONTENUTI - PROGRAMMA D'ESAME DI FRANCESE

UNITA’ 2: en famille; mes parents; 5 conseils pour bien communiquer; les nouvelles familles dans

le monde.

UNITA’ 3: les sentiments; avoir 18 ans; de la part des parents; moi demain; la vie en couleur; ami

pour la vie; la timidité et la peur; le tabac et l' alcool; l’anorexie et la boulimie.

UNITA’ 4: l'élève numérique et le cerveau en mutation; les hémisphères cérébraux; l'organisation

de l'école en France; les mercredis éducatifs ; le plaisir d'apprendre.

UNITA’ 6: le village planétaire; la Francophonie; Genève et la Croix Rouge; rencontrer l'autre;

liberté, respect et diversité.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA – LINGUA STRANIERA

Candidato/a:..........................................................................

Conoscenza del contenuto

specifico

Ottimo 6

Buono 5

Sufficiente 4

Insufficiente 3

Gravemente insufficiente 2

Sintesi ed organizzazione

dell'elaborato

Molto positivo 3

Positivo 2

Negativo 1

Uso del linguaggio disciplinare Ottimo 6

Buono 5

Sufficiente 4

Insufficiente 3

Gravemente insufficiente 2

Totali

VOTO /15

La prova considerata sufficiente è valutata con almeno 10 punti su 15.

E' previsto l'uso del dizionario.

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SIMULAZIONE DI LINGUA FRANCESE

Esame di Stato 2015-2016, Istituto Alberti-Porro, indirizzo socio-sanitario, Terza Prova

Cognome………………………….. Nome…………………………………

Classe: 5 B s Data: 22 aprile 2016

En Ecosse, en 1932, dix mille d’écoliers nés en 1921 – donc alors âgés de onze ans –

avaient subi un test de QI (quotient d’intelligence). C’était pour l’époque une initiative

d’avant-garde, mais les résultats de l’opération ont vite été oubliés, ainsi que les tas de

papiers correspondants, abandonnés dans un grenier, où – bingo! – Ian Deary, psychologue

de l’université d’Edimbourg, devait les retrouver près de soixante ans plus tard. À partir de

1992, ce spécialiste a réuni les survivants, dans les salles mêmes où ils avaient passé le test,

et les a priés de recommencer. Cette étude écossaise a été présentée en octobre dernier à

Paris, lors d’un séminaire «Cerveau et durée de la vie» qui réunissait les meilleurs

spécialistes internationaux.

Le séminaire parisien a mis en évidence une relation fondamentale entre le cerveau et la longévité:

celle de la taille du cerveau. Bien sûr, il ne s’agit pas de rechercher des différences entre les

individus d’une même espèce, comme les humains. Il s’agit de constater que, parmi les espèces

vivantes, celles qui vivent le plus longtemps sont celles qui possèdent les plus gros cerveaux.

- Quel est le sujet du texte?

…............................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

- Quels sont les conclusions du séminaire?

…............................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

…............................................................................................................................................. ….. …..

- Le cerveau humain.

…............................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

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…...........................................................................................................................................................

…...........................................................................................................................................................

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IGIENE ORE EFFETTUATE AL 15.05 : 116

ORE PREVISTE A FINE A.S.: 132

Percorso formativo di IGIENE

Docente prof.ssa Raffaela Mataluna

Testo adottato:

S. BARBONE- P. ALBORINO,” Igiene e cultura medico-sanitaria”, Lucisano Editore

- Parte C e Organizzazione dei servizi socio-sanitari

Ore di lezione svolte:

Fino al 15/05/2016: 109

Previste alla fine dell’anno: 125

Situazione finale e descrizione della classe

La classe V B OS è attualmente composta da 25 alunni.

Sono presenti 2 allievi HC di cui uno con valutazione differenziale e uno con valutazione conforme

ma con obiettivi minimi. Inoltre, sono presenti 2 allievi BES che seguono le attività scolastiche in

modo attento ma non molto proficuo.

Per quel che concerne la preparazione scolastica non è una classe omogenea, che per lo più non

presenta un quadro molto positivo riguardo le capacità di apprendimento, fatta eccezione per alcuni

alunni.

L’esuberanza di alcuni allievi, è a volte fonte di distrazione durante le lezioni, sebbene nel secondo

quadrimestre abbiano dimostrato un maggiore interesse nei confronti degli argomenti trattati.

Nel complesso si è notato un miglioramento nell’ approccio allo studio e di conseguenza nei

risultati rispetto al primo quadrimestre.

Nei confronti dei docenti la classe è corretta e rispettosa.

Finalità della disciplina e obiettivi

L’igiene risulta strettamente connessa alla terminologia scientifica e ha come obiettivi minimi:

la comprensione graduale dei problemi metodologici e culturali correlate alle caratteristiche della

vita; l’apprendimento del lessico scientifico e medico, stimolando l’arricchimento linguistico.

Per ciò che concerne i contenuti si fa riferimento all’acquisizione della conoscenza di base dei

processi biologici, delle patologie dell’anziano, dell’infante e dell’assistenza socio-sanitaria.

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Metodologie

Lezione frontale interattiva, conversazioni e discussioni guidate.

Strumenti

Libro di testo, fotocopie, appunti schematici e mappe concettuali.

Recupero - Consolidamento

Nel recupero curricolare si è attuata la ripetizione di parti ristrette del programma

Strumenti di verifica e valutazione

Sono state realizzate due verifiche scritte per ciascun quadrimestre. Le prove sono a risposta chiusa

e aperta.

Inoltre, è stata attuata un’ interrogazione orale a quadrimestre. Le prove orali saranno non meno di

una al quadrimestre per ciascun alunno e consisteranno in colloqui tendenti ad evidenziare le

competenze acquisite sempre tenendo conto della capacità di esprimersi con lessico specifico.

Criteri di valutazione

La valutazione seguirà criteri obiettivi assegnando un punteggio sia per i test chiusi che per quelli

aperti, utilizzando valori numerici compresi tra l’1 e il 10. La valutazione finale terrà conto delle

conoscenze e della proprietà di linguaggio acquisita, ma anche della partecipazione, dell’interesse e

della curiosità mostrata dall’alunno.

La valutazione delle prove orali seguirà criteri oggettivi di misurazione utilizzando valori numerici

compresi tra l’1 e il 10.

CONTENUTI - OBIETTIVI REALIZZATI

PROGRAMMA DI ESAME DI IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

PARTE C : Disabilità, Assistenza e Riabilitazione

1) Riproduzione umana

- Apparato riproduttore maschile

- Apparato riproduttore femminile (ciclo uterino e ovarico)

- Fecondazione e Gravidanza

- Tecniche di indagine per la diagnosi prenatale

2) Normalità e disabilità nell’età evolutiva

- Età evolutiva

- Auxologia

- Modificazioni e alterazioni dell’accrescimento

- Disabilità e patologie nel bambino

- Interventi abilitativi e riabilitativi

- Patologie infantili

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- Tecniche di indagine per la diagnosi neonatale

3) Disabilità e riabilitazione nell’anziano

- Modificazioni nell’invecchiamento

- Riabilitazione

- Anziano fragile

- Demenza (Morbo di Alzheimer)

- Morbo di Parkinson

Organizzazione dei servizi socio-sanitari

4) Bisogni socio-sanitari dell’utenza

- Concetto e analisi dei bisogni socio-sanitari

- Dai bisogni alle risposte

5) Progetti di intervento per minori, anziani e disabili

- Elaborare un progetto

- Intervento sui minori affetti da Paralisi Cerebrale infantile

- Progetto di intervento integrato sui soggetti con demenza

(Morbo di Alzheimer)

6) Metodologia sanitaria e sociale

- Il lavoro sociale e sanitario

- La relazione d’aiuto

- La metodologia del lavoro

7) Organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali

- Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN)

- Il Servizio Socio-sanitario

- Assistenza agli anziani, concetto di rete

8) Figure professionali in ambito socio-sanitario

- Figure professionali e servizi socio-sanitari

(assistente sociale, OSS, fisioterapista, ecc)

9) Educazione alla salute

- Cosa si intende per educazione alla salute

- Progettare un intervento di educazione sanitaria

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SECONDA PROVA SCRITTA, I SIMULAZIONE

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca

M068 – ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

INDIRIZZO TECNICO SERVIZI SOCIALI

TEMA DI IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

PRIMA PARTE

Le immagini sopra riportate si riferiscono a indagini di laboratorio effettuate durante la gravidanza:

Fig 1: l’andamento normale di 2 ormoni della gravidanza: β-HCG e progesterone

Fig 2: cariogramma di un cariotipo

Il candidato, dopo aver analizzato le 2 figure:

1) Esamini il ruolo degli ormoni citati e le ghiandole coinvolte nella loro produzione evidenziando,

inoltre, quale dei due ormoni viene utilizzato per la diagnosi di gravidanza

2) Descriva lo sviluppo embrionale durante la gestazione

3) Prenda in considerazione l’amniocentesi (descrivendo il cariogramma in figura 2) sottolineandone il

significato diagnostico e i possibili rischi correlati

4) Prenda in esame una patologia che può essere diagnosticata con l’amniocentesi, evidenziando la

sintomatologia e i possibili interventi abilitativi/riabilitativi da attuare.

SECONDA PARTE

--Durante lo screening neonatale, un neonato presenta un alto dosaggio di TSH.

A quale patologia corrisponde? In che consiste il test di screening neonatale e il punteggio di Apgar? Da

quale ghiandola viene prodotto e qual è il suo ruolo? Che conseguenze avrebbe se non venisse diagnosticata

in tempo?

--Un bambino di 2 anni è riuscito in ritardo ad assumere una stazione seduta ed eretta. Presenta difficoltà nel

camminare e presenta una camminata atipica, con rigidità dei piedi, continuo sollevamento dei talloni

(equinismo) e gambe “a forbice”.

Da quale patologia potrebbe essere affetto? Quali possono essere le cause di queste paralisi? Quali

interventi abilitativi /riabilitativi si possono mettere in atto per ridurre al minimo il deficit motorio e non

solo? Un’ altra forma grave di paralisi è la tetraplegia, in cosa consiste?

Durata massima della prova 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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GRIGLIA DI CORREZIONE PER LA SECONDA PROVA DI IGIENE

ADERENZA ALLA TRACCIA E PERTINENZA

DEI CONTENUTI TRATTATI (FINO A 4

PUNTI PER QUESITO)

Tema

Parte I

Domanda I

Parte II

Domanda II

Parte II

Argomento trattato in modo pertinente e messo a

fuoco in tutta la sua complessità (4)

Argomento trattato in modo pertinente e messo a

fuoco in modo esauriente (3)

Argomento trattato in modo pertinente e messo

parzialmente a fuoco (2)

Argomento non trattato in modo pertinente e messo a

fuoco in modo erroneo (1)

AMPIEZZA E CORRETTEZZA DEI

CONTENUTI TRATTATI (fino a 4 punti per

quesito)

Tema

Parte I

Domanda I

Parte II

Domanda II

Parte II

Articolazione analiticamente completa e corretta dei

contenuti trattati (4)

Articolazione analiticamente limitata, ma corretta dei

contenuti trattati (3)

Articolazione analiticamente limitata e scorretta dei

contenuti trattati (2)

Articolazione lacunosa ed erronea dei contenuti

trattati (1)

CONSEQUENZIALITA’, ORGANIZZAZIONE

LOGICA E RIELABORAZIONE (FINO A 4

PUNTI PER QUESITO)

Tema

Parte I

Domanda I

Parte II

Domanda II

Parte II

Svolgimento consequenziale e puntuale nell’analisi;

personalmente rielaborato (4)

Svolgimento consequenziale e puntuale nell’analisi,

ma non personalmente rielaborato (3)

Svolgimento consequenziale e schematico

nell’analisi e non rielaborato (2)

Svolgimento non consequenziale nell’analisi e non

rielaborato (1)

CORRETTEZZA MORFOSINTATTICA E

PROPRIETA’ LESSICALE SPECIFICA (FINO

A 3 PUNTI PER QUESITO)

Tema

Parte I

Domanda I

Parte II

Domanda II

Parte II

Svolgimento corretto caratterizzato da ricchezza e

specificità lessicale (3)

Svolgimento corretto e caratterizzato da specificità

lessicale (2)

Svolgimento scorretto e caratterizzato da povertà e

aspecificità lessicale (1)

TOTALE

/45

/10

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SECONDA PROVA SCRITTA, II SIMULAZIONE

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

M068- ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

INDIRIZZO TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

TEMA DI IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due dei quattro quesiti posti nella

seconda parte

PRIMA PARTE

La signora Giovanna di 77 anni e il signor Alberto di 79, abitano in un appartamento in affitto

vicino al centro. La coppia non ha avuto figli; frequentano raramente gli amici. Entrambi

percepiscono la pensione minima.

Nell’ultimo periodo la signora Giovanna, che aveva sempre goduto di ottima salute, ha iniziato a

manifestare alcuni problemi di saluti: sporadici episodi di amnesia a breve termine. Entrambi sono

spaventati dall’esito delle analisi e dimostrano alcuni segni di stress emotivo.

Sulla base del caso sopra esposto il candidato:

-Descriva le patologie di cui è affetta la signora Giovanna (eziologia, patogenesi e diagnosi )

-Esamini i bisogni psico-fisici della coppia

-Elabori le varie fasi del progetto di intervento specificando gli obiettivi da raggiungere

-Descriva le figure professionali e il ruolo svolto dalle stesse nel progetto d’intervento

SECONDA PARTE

1) Indichi quali sono le patologie più rilevanti tra gli ultrasettantenni

2) Quale tipo di assistenza domiciliare integrata (ADI) si può proporre per un paziente

anziano, non autosufficiente?

3) Descriva i bisogni primari e secondari, accennando all’analisi degli stessi

4) Metta a confronto due figure professionali che operano in campo socio-sanitario

Durata massima della prova 6 ore

È consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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SECONDA PROVA SCRITTA, II SIMULAZIONE

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

M068- ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE

INDIRIZZO TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI

TEMA DI IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Il candidato svolga la prova

“… Nel nostro paese, come in tutti i paesi più industrializzati, l’incidenza delle paralisi infantili si

attesta a attorno al 2 per mille. Nonostante i continui miglioramenti dell’assistenza in gravidanza e

al parto questo valore non accenna a diminuire..” . Ma le paralisi sono solo una delle patologie

infantili.

Il candidato, avvalendosi anche delle riflessioni scaturite dalla lettura del brano sopra riportato,

descriva le patologie più rilevanti del bambino.

Ponga particolare attenzione al tipo di assistenza di cui necessita il bambino stesso e la sua famiglia,

soprattutto in caso di famiglia disagiata con problemi socio-economici.

Durata massima della prova 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario di Italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA

IGIENE E CULTURA MEDICO-SANITARIA

Prima parte: max 9/15 punti

Descrittore Livelli Punteggio

max

Punteggio Punteggio

ottenuto

Aderenza alla

traccia assegnata e

chiarezza

espositiva

- Gravemente insufficiente/ insufficiente

- Sufficiente/discreto

- Buono/ottimo

3

0,5-1

1,5-2,5

3

Conoscenza dei

contenuti richiesti

- Gravemente insufficiente/ insufficiente

- Sufficiente/discreto

- Buono/ottimo

3

0,5-1

1,5-2,5

3

Linguaggio

adeguato e uso

appropriato dei

termini

- Gravemente insufficiente/ insufficiente

- Sufficiente/discreto

- Buono/ottimo

2

0,5

1-1,5

2

Elaborazione dei

concetti e apporti

personali

- Gravemente insufficiente/ insufficiente

- Sufficiente/discreto

- Buono/ottimo

1

0

0,5

1

TOT

…..……/15

Seconda parte: max 6/15 (3 per quesito)

Descrittori e indicatori Punteggio Quesito 1 Quesito 2 Totale

Conoscenza degli argomenti parziale,

frammentaria e lacunosa,

linguaggio approssimativo con numerosi errori

1

Conoscenza essenziale anche se con qualche

imprecisione,

linguaggio non sempre appropriato

2

Conoscenze adeguate e approfondite,

linguaggio appropriato e corretto

3

TOT

….……/15

Valutazione TOTALE 2 PROVA

PARTE 1 Punti …………….

PARTE 2 Punti …………….

TOTALE

Punti …. ….……/15

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INGLESE

Docente Prof.ssa Patrizia Nappi

ORE AFFETTUATE AL 15.05: 84

ORE PREVISTE A FINE A.S.: 95

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE

Ad inizio anno è stato necessario capire quale fosse il livello di preparazione degli allievi, non

essendo stata la 5BOSS una mia classe negli anni precedenti. Ho potuto così riscontrare una scarsa

conoscenza della materia, con notevoli difficoltà nelle capacità di comprensione ed espressione in

lingua inglese. Questo ha rallentato lo svolgimento del programma e ha permesso di trattare gli

argomenti solo in maniera molto semplificata.

La classe, soprattutto inizialmente, ha avuto un atteggiamento collaborativo e ha cercato di colmare

qualche grave lacuna presente nella preparazione di base.

La maggior parte degli studenti ha seguito con attenzione le spiegazioni, impegnandosi

positivamente nello svolgimento delle attività proposte.

Il programma è stato sviluppato attraverso l'analisi di brani scelti dal libro di testo “New a helping

hand”, tutti riguardanti argomenti del settore di specializzazione.

Gli obiettivi prefissati nel piano di lavoro annuale miravano al raggiungimento di una buona

capacità di comprensione dei testi e di rielaborazione delle tematiche affrontate attraverso un uso

quanto più appropriato della lingua inglese sia dal punto di vista della sintassi che del lessico.

Quindi per ogni brano analizzato sono stati rielaborati i concetti fondamentali, sia in forma scritta

che orale, per poi passare alla verifica degli argomenti trattati.

Sono stati effettuati test scritti basati sulla presentazione di un brano riguardante argomenti del

settore di specializzazione con domande sia di comprensione del testo che di ampliamento delle

conoscenze sull’argomento proposto. La stessa impostazione hanno avuto anche i test di

simulazione della terza prova.

Durante tutte le prove scritte gli studenti hanno utilizzato il vocabolario bilingue.

Le interrogazioni orali hanno evidenziato, nel complesso, notevoli difficoltà di comprensione ed

espressione in lingua inglese, difficoltà minori sono state riscontrate nella capacità di comprensione

e traduzione dei testi scritti dall’inglese all’italiano.

Per quanto riguarda la preparazione raggiunta, si evidenzia che se, per quanto riguarda lo scritto, un

piccolo gruppo di allievi ha ottenuto risultati più che sufficienti, per la maggior parte della classe

permangono delle serie difficoltà di espressione sia scritta che orale.

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PROGRAMMA SVOLTO DI INGLESE

Ripasso grammaticale:

Present Simple, Present Continuous, Past Simple, Futuri.

Dal libro di testo “New a helping hand”:

Unit 2 “Childhood”

The right to play

Scheda: Playing means learning

Unit 4 “Growing up”

What is it like to be a teenager?

Adolescent development

Anorexia nervosa and Bulimia

Scheda: An overview of adolescence

Scheda: Smoking

Scheda: Binge drinking

Unit 7 “Preconceptional care”

Preconceptional health care

Nutrition in pregnancy and before

Unit 8 “Pregnancy”

Labour and delivery

Scheda: Pre-birth development

Unit 9 “The Elderly”

Ageing

Parkinson’s disease

Scheda: Parkinson and Alzheimer

Unit 15 “Special needs people”

Brain diseases: Down syndrome

Autism

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SIMULAZIONE TERZA PROVA INGLESE

CLASSE 5BOS 22/04/2016

Surname Name

Read the text and answer the questions:

NURSING HOMES

A nursing home is a place for people who are old and ill and cannot be looked after at home.

More and more nursing homes are regulated institutions with special care units offering medical

services similar to those provided by hospitals after surgery, illness or other medical problems, and

their staff members provide medical care, as well as physical, speech and occupational therapy.

Other nursing homes have a more informal atmosphere and try to look more like home. They

normally do not have a fixed schedule and staff members are encouraged to develop

relationships with residents.

Each nursing home generally has a healthcare team which is made up of a variety of skilled

professionals including nurses, doctors and assistants.

But who lives in a nursing home? Most nursing homes residents are older than 65 and have some

type of disability or impairment with activities of daily living (ADLs), such as walking or bathing.

Many residents also have difficulty hearing or seeing and some of them are incontinent.

In addition to physical disabilities, mental disturbances ae quite common among nursing home

residents. Many of them suffer from depression, dementia, or have problems with memory or

communication. Other problematic behaviours – such as physical abuse or resisting necessary care

– may worsen the situation.

1. What is a nursing home and how is it organized?

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2. What is ageing?

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3. What are the most common diseases related to old age?

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE

INGLESE

CANDIDATO …………………………………………………………………………

1 La prova considerata sufficiente va valutata con almeno 10 punti su 15.

È consentito l’uso del dizionario bilingue.

Griglia di valutazione della terza prova1

Conoscenza del

contenuto

scientifico

Ottimo 6

Buono 5

Sufficiente 4

Insufficiente 3

Gravemente

insufficiente

2

Sintesi ed

organizzazione

dell’elaborato

Molto positivo 3

Positivo 2

Negativo 1

Uso del linguaggio

disciplinare Ottimo 6

Buono 5

Sufficiente 4

Insufficiente 3

Gravemente

insufficiente

2

Totali

Voto finale /15

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DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Docente Prof. Luigi MARZI

RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE

La situazione finale della classe risulta essere positiva, dal momento che nel complesso gli allievi

hanno percepito l’utilità e la finalità della disciplina, manifestando nel corso dell’anno anche un

discreto interesse, soprattutto per gli aspetti pratici che la stessa presenta, dei quali incominciano ad

avere riscontro nella vita quotidiana. Alcune discrete individualità, soprattutto per il profilo di una

certa continuità nello studio e diligenza nell’attenzione durante le lezioni hanno agevolato la

trattazione del programma ed il lavoro in classe.

Il programma svolto è stato importante e corposo, soprattutto per la complessità degli argomenti

trattati che toccano temi di diritto civile, commerciale e del lavoro, cioè rami del diritto

sensibilmente diversi fra di loro.

Non si può peraltro non considerare il fatto che la specifica materia implica, per una piena

comprensione delle sue finalità, un patrimonio culturale ed una sensibilità che allievi dei corsi

professionali non sempre posseggono, ragion per cui si sono riscontrate anche nel corrente anno

scolastico difficoltà nello stimolare oltre ad un interesse in classe, anche l’attività individuale di

studio, situazione questa nella quale non può essere ignorato che l’interesse per la disciplina è,

come detto, appunto penalizzato dalle caratteristiche del corso di studi di tipo professionalizzante.

Per quanto attiene alla valutazione, la stessa è stata condotta secondo le modalità in origine

programmate, in particolare attraverso verifiche scritte con risposte aperte, che dessero modo

all’allievo di dimostrare la conoscenza della disciplina in modo non rigido, schematico o

frammentario; le valutazioni sono state plurime nel corso di ciascuno dei due quadrimestri, mentre

il ricorso all’interrogazione orale è stato più ridotto, sia per ragioni di carenza di tempo a

disposizione (tre ore settimanali sono esigue per consentire lo svolgimento di un programma

comunque complesso ed articolato, nonché le necessarie verifiche) e perché gli allievi hanno

manifestato maggior propensione alla prova scritta.

Occorre ancora rilevare che per le caratteristiche della materia, come praticabile in un corso di

istruzione secondaria superiore di tipo professionale, non si può comunque prescindere dallo studio

individuale, che non è sempre stato per tutti adeguato e puntuale.

Non sono state svolte attività di potenziamento e/o recupero se non nel corso delle lezioni

curriculari con continuo richiamo ai concetti ed agli istituti di base, mentre non si sono riscontrate

eccellenze che richiedessero particolari interventi.

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PROGRAMMA SVOLTO DI DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Elementi di diritto commerciale.

L’origine storica della disciplina del diritto commerciale a far data dal medioevo, nella

codificazione del 1882 per confluire nell’attuale codice civile del 1942.

Il concetto di imprenditore ex art. 2082 C.c. ed i requisiti necessari per la configurabilità di una

attività di impresa (attività economica, professionalità, economicità, organizzazione).

La definizione di azienda ex art. 2555 C.c.

Diverse categorie di imprenditori: il piccolo imprenditore e l’imprenditore familiare nella disciplina

dell’art. 230 bis C.c., come introdotto dalla legge di riforma dell’anno 1975; particolare riferimento

ai diritti dei familiari coadiuvanti.

La figura dell’imprenditore agricolo e le attività agricole principali e quelle per connessione ex art.

2135 C.c..

L’imprenditore commerciale secondo la definizione dell’art. 2195 C.c. ed i contenuti del cosiddetto

“Statuto dell’imprenditore commerciale” (iscrizione al registro delle imprese, tenuta delle scritture

contabili ed assoggettabilità al fallimento ed alle altre procedure concorsuali).

In particolare sulla procedura fallimentare, il presupposto per la dichiarazione di fallimento

(condizione di insolvenza dell’impresa), soggetti che possono richiedere al Tribunale civile la

dichiarazione di fallimento; le conseguenze della dichiarazione di fallimento, la figura ed i compiti

del curatore fallimentare, con particolare riferimento alla formazione dello stato passivo, alla

individuazione della massa attiva ed alle azioni di revocatoria.

I criteri di pagamento dei creditori, il principio di parità di trattamento ed il sistema dei privilegi.

Le conseguenze personali del fallimento sul fallito.

I collaboratori subordinati dell’imprenditore commerciale (institore, procuratore e commesso).

Il concetto di azienda e i beni che la compongono.

I segni distintivi: la ditta, l’insegna ed il marchio, relative caratteristiche, tipi e forme di tutela.

La disciplina delle opere dell’ingegno e le invenzioni industriali, requisiti per la loro

configurazione e condizioni per il riconoscimento della tutela legale.

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Il sistema della libera concorrenza (raffronto con altri tipi di mercato), le limitazioni di natura

negoziale e quelle legali (art. 2598 C.c.) all’attività concorrenziale.

Il particolare contratto di cessione dell’azienda e i suoi effetti sui rapporti contrattuali in corso e in

termini di divieto di concorrenza imposto dalla legge all’alienante (art. 2557 C.c.).

Le società in generale, nozione ex art. 2247 C.c. (autonomia contrattuale e principio di tipicità, i

conferimenti dei soci in beni e servizi e la loro funzione. Capitale sociale e patrimonio sociale e

loro funzione.

Il concetto di quota e di azione, l’oggetto sociale e lo scopo di divisione degli utili (scopo lucrativo

e mutualistico); il divieto di patto leonino.

Il concetto di persona giuridica ed i suoi diversi tipi.

Diversi tipi di società e classificazione in società di persone e di capitali, lucrative e mutualistiche e

commerciali e non commerciali.

La soggettività giuridica e l’autonomia patrimoniale imperfetta.

La responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali e quella della società verso i creditori

particolari del socio nelle diverse situazioni delle società di capitali e di persone.

Il concetto di obbligazione solidale.

Il rilievo del socio nelle società di persone.

Le società di persone e le loro principali caratteristiche in relazione a ciascuno dei tre tipi che

appartengono a tale categoria, cioè società semplice, società in nome collettivo e società in

accomandita semplice.

Le caratteristiche principali delle società di persone previste dal codice civile.

Le principali caratteristiche delle società di capitali previste dal codice civile.

Le società mutualistiche e la loro funzione sociale ex art. 45 Costituzione.

Diversi tipi di società cooperative (consumo, credito, produzione e lavoro, agricole, edilizie e

sociali).

Le condizioni della forma societaria, dello scopo mutualistico e della variabilità del capitale sociale

per il principio cosiddetto della “porta aperta”. La denominazione e la responsabilità limitata dei

soci.

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L’atto costitutivo (atto pubblico), statuto e regolamenti. L’obbligo di iscrizione nel registro delle

imprese e nell’albo delle società cooperative. Il numero minimo di soci; cause di scioglimento della

cooperativa e assoggettabilità alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. Utili e ristorni

ed il principio della mutualità prevalente ex artt. 2512 e 2513 C.c.

Gli organi delle cooperative (assemblea dei soci, consiglio di amministrazione e collegio

sindacale).

Le mutue assicuratrici. Il terzo settore nell’ambito dello stato sociale e le cooperative sociali a

mutualità interna ed esterna.

Caratteristiche e ruolo dei soci di cooperative sociali ed i diversi campi della loro azione.

Il concetto di obbligazione, sue categorie e le fonti dell’obbligazione (fonte normativa, atto illecito,

atto negoziale).

La differenza fra negozio giuridico, atto unilaterale e contratto; il principio della vincolatività del

contratto, dell’esecuzione secondo correttezza e buona fede, il contenuto patrimoniale e la pluralità

di parti. Diverse categorie di contratti.

Il principio di correttezza nelle contrattazioni (art. 1175 C.c.).

Il meccanismo di formazione dell’accordo contrattuale nell’incontro tra proposta ed accettazione

(artt. da 1325 a 1329 C.c.).

Gli elementi essenziali del contratto, in particolare accordo, causa e forma.

L’oggetto del contratto, determinato o determinabile. Gli elementi accidentali del contratto,

condizione , termine e modo. L’invalidità del contratto, nullità ed annullabilità. Le ipotesi di

rescissione e di risoluzione del contratto.

I principali contratti tipici dell’impresa: la vendita (definizione, obbligazioni del venditore e

dell’acquirente, diversi tipi di vendita), la permuta.

Il contratto di appalto (definizione ed obbligazioni principali di mandante e mandatario, il contratto

di mandato, la procura e le due forme di mandato, con e senza rappresentanza.

Il contratto di mutuo; obbligazioni principali di mutuante e mutuatario, il tasso di interesse, limiti

legali e reato di usura.

Ulteriori fattispecie contrattuali: locazione ed affitto, previsioni di leggi speciali.

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Il contratto di trasporto, obbligazioni del vettore e del trasportato; il contratto di commissione e

differenze con il mandato.

Il contratto di agenzia.

Il contratto di mediazione.

Il contratto di spedizione.

Ripresa di concetti di diritto costituzionale sull’ordinamento giuridico italiano e di diritto civile (in

particolare attinenti al diritto di famiglia) svolti negli anni precedenti.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA

26 FEBBRAIO 2016

CLASSE V SEZ. B – OSS

MATERIA DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

Cognome:

Nome:

QUESITI

1.- La formazione del contratto.

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2.- L’oggetto del contratto.

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3.- I casi di invalidità del contratto.

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PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

Docente prof.ssa Barbara Chiesa

NUMERO ORE SVOLTE AL 15.05: 122

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe si configura nel complesso di livello medio, con buoni risultati raggiunti a fine anno

scolastico, anche grazie a un miglioramento del lavoro scolastico e dello studio individuale.

Gli allievi hanno dimostrato vivo interesse soprattutto nel momento della preparazione delle tesine.

Nella valutazione finale si è tenuto conto di diversi fattori: l’interesse per la disciplina, la

partecipazione, il miglioramento raggiunto e i risultati raggiunti nelle prove scritte e orali.

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PROGRAMMA SVOLTO DI PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA

TESTO ADOTTATO:

AUTORE Clemente, Danieli, Como

Titolo: Psicologia generale ed applicata

Ed. Paravia, 2013

1. Le principali teorie psicologiche a disposizione dell’operatore socio sanitario

1.1. Le teorie della personalità: teoria dei tratti, teoria del campo di Lewin, teorie psicoanalitiche

della personalità (Freud, Jung).

L’analisi transazionale: il modello GAB.

1.2. Le teorie della relazione comunicativa.

Comunicazione come condivisione.

L’approccio sistemico relazionale: G. Bateson (il doppio legame); la scuola di Palo Alto (gli

assiomi della comunicazione); l’approccio non direttivo di Rogers); la prossemica.

Dalle teorie psicologiche alla pratica in ambito socio sanitario.

1.3. Le teorie dei bisogni.

Bisogni e motivazioni.

L’influenza dei bisogni sui comportamenti delle persone. La frustrazione. Il need for competence.

1.4. Le psicoterapie.

La terapia psicoanalitica. Metodo delle libere associazioni.

La terapia sistemico-relazionale.

2. Metodi di analisi e di ricerca

2.1. Interrogare la realtà in cerca di risposte.

2.2. La ricerca in psicologia: approccio clinico e approccio sperimentale; ricerca pura e ricerca

applicata.

2.3. Tecniche osservative di raccolta dei dati: osservazione; osservazione partecipante e non

partecipante. Osservazione sistematica.

2.4. Procedure non osservative di raccolta dati: l’intervista e il colloquio; il test. I bambini e i test (il

disegno infantile).

3. La professionalità dell’operatore socio sanitario

3.1. Il lavoro in ambito socio sanitario: i servizi sociali e i servizi socio-sanitari.

Le diverse professioni in ambito socio sanitario (professioni di aiuto); le figure professionali in

ambito sociale; l’operatore socio sanitario.

3.2. Valori fondamentali e principi deontologici dell’operatore socio sanitario. Il rispetto della

persona.

3.3. I rischi professionali dell’operatore socio sanitario: burnout; atteggiamento salvifico;

colpevolizzare l’utente; sentirsi superiore dal punto di vista morale; anticipare i bisogni dell’utente.

3.4. La “cassetta degli attrezzi” dell’operatore socio sanitario:

la relazione d’aiuto, tecniche di comunicazione efficaci e inefficaci; le abilità di counseling.

3.5. Realizzazione di un piano di intervento individualizzato. Le tappe dell’intervento.

4. L’intervento sui nuclei familiari e sui minori

4.1. Il maltrattamento psicologico in famiglia: la violenza assistita e le reazioni dei figli alla

violenza assistita; le conseguenze e i possibili interventi.

La sindrome da alienazione parentale (SAP); la mediazione familiare.

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4.2. L’intervento sui minori vittime di maltrattamento: le fasi dell’intervento; la diagnosi; la presa

in cura del minore; il gioco e il disegno in ambito terapeutico e in particolare nei bambini

maltrattati.

4.3. I servizi a sostegno delle famiglie e dei minori: servizi socio educativi e ricreativi; servizi a

sostegno della famiglia e della genitorialità; servizi residenziali per minori in situazione di disagio.

Le tipologie di comunità. La routine quotidiana e le regole.

4.4. Realizzare un piano di intervento individualizzato per minori in situazione di disagio.

5. L’intervento sugli anziani

5.1. Le tipologie di demenza: la demenza di Alzheimer; la demenza fronto-temporale; la demenza a

corpi di Lewy; le demenze vascolari.

5.2. I trattamenti delle demenze: la terapia di orientamento alla realtà (ROT) e le strategie della

ROT; la terapia della reminiscenza e le strategie; il metodo comportamentale; la terapia

occupazionale.

5.3. I servizi rivolti agli anziani: servizi domiciliari, residenziali e semi-residenziali.

5.4. Realizzare un piano di intervento individualizzato per gli anziani.

6. L’intervento sui soggetti diversamente abili

6.1. Le disabilità di carattere cognitivo. Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD). Le

manifestazioni dell’ ADHD.

6.2. Gli interventi sui comportamenti problema e i trattamenti dell’ADHD.

I comportamenti problema: analisi dei comportamenti problema. Gli interventi sui comportamenti

problema.

I trattamenti dell’ADHD.

6.3. L’intervento sui soggetti diversamente abili.

Interventi sociali e servizi a favore dei soggetti diversamente abili.

6.4. Realizzazione di un piano di intervento individualizzato per i soggetti diversamente abili.

7. L’intervento sui soggetti tossicodipendenti e alcol dipendenti

7.1. Classificazione delle droghe.

I disturbi correlati a sostanze (intossicazione, astinenza; abuso; dipendenza).

Fattori di rischio per l’assunzione di droghe. Indicatori del possibile uso di droghe.

Gli effetti della dipendenza da sostanze.

Gli effetti dell’abuso di alcol (biologici e sociali).

7.2. L’intervento sui tossicodipendenti e sugli alcol dipendenti: dove e come.

I trattamenti farmacologici e il SERT.

Le strutture residenziali: le comunità terapeutiche.

I gruppi di auto-aiuto. Gli alcolisti anonimi: metodologia e principi.

7.3. Realizzare un piano di intervento individualizzato per i soggetti dipendenti.

8. L’integrazione sociale a scuola e nel lavoro

Il concetto di integrazione.

I fattori che determinano l’integrazione sociale.

L’integrazione sociale dei soggetti diversamente abili.

I bisogni di normalità delle persone diversamente abili. Normalizzazione.

L’integrazione a scuola. Inserimento, integrazione, inclusione.

L’integrazione nel lavoro.

Il ruolo delle cooperative sociali nel processo di integrazione.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DI PSICOLOGIA ESAME DI STATO 2015-2016

PRIMA SIMULAZIONE

ISTITUTO ALBERTI-PORRO INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO

Cognome………………………….. Nome…………………………………

Classe: 5B s

Data: 26 febbraio 2016

Quesiti a risposta aperta

1. Spiega sinteticamente quali sono le tecniche di comunicazione inefficaci che un operatore

sanitario dovrebbe evitare, in quanto ostacolano la relazione di aiuto.

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2. Spiega che cos'è la violenza assistita e quali reazioni può scatenare nei minori.

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3. Spiega quali possono essere le caratteristiche e i contenuti del gioco nei bambini maltrattati.

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SIMULAZIONE TERZA PROVA DI PSICOLOGIA ESAME DI STATO 2015-2016

SECONDA SIMULAZIONE

ISTITUTO ALBERTI-PORRO INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO

Cognome………………………….. Nome…………………………………

Classe: 5B s

Data: 22 APRILE 2016

Quesiti a risposta aperta

1. Spiega che cos'è l'approccio non direttivo di Rogers.

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2. Spiega come si classificano le demenze.

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3. Spiega cosa sono i comportamenti problema e quali criteri consentono di comprendere se si

tratta di comportamenti problema.

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PROVA DIFFERENZIATA

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI PSICOLOGIA ESAME DI STATO 2015-2016

ISTITUTO ALBERTI-PORRO INDIRIZZO SOCIO-SANITARIO

Cognome………………………….. Nome…………………………………

Classe: 5B s

Data: 22 APRILE 2016

1. Spiega che cos'è l'approccio non direttivo di Rogers.

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2. Spiega come si classificano le demenze.

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3. Spiega cosa sono i comportamenti problema.

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55

TECNICA AMMINISTRATIVA

Docente Prof.ssa Caterina Pietroforte

RELAZIONE SULLA CLASSE

Inizialmente la classe ha assunto un atteggiamento poco partecipe ed interessato allo studio della

disciplina ed ha avuto una frequenza piuttosto irregolare alle lezioni, tanto da causare notevoli

ritardi e problemi alla normale pianificazione e al normale svolgimento dell’attività didattica. Nel

secondo quadrimestre le dinamiche in classe sono notevolmente migliorate, anche se per qualche

studente i miglioramenti nel comportamento non sono stati significativi.

L’atteggiamento positivo riscontrato ha consentito lo svolgimento più articolato del programma ed

il recupero di situazioni incerte. Alcune vicende personali degli allievi hanno nuovamente influito

sullo svolgimento delle attività e richiesto soluzioni che non fossero penalizzanti per gli allievi

direttamente interessati, né per l’intero gruppo classe.

La preparazione ha raggiunto livelli eccellenti per un numero ristretto di allievi, appena o

pienamente sufficienti per molti altri ed insufficienti per altri che manifestano difficoltà nello studio

della disciplina.

PROGRAMMA SVOLTO

Modulo 1 L’economia sociale: Principi, teorie e soggetti

Unità 1 - Il sistema economico e i suoi settori

1 Il sistema economico e la sua incessante evoluzione

2 I tre settori del sistema economico

3 Il “settore pubblico” del sistema economico

4 Il “settore for profit” del sistema economico

5 Il “settore non profit” del sistema economico

Unità 2 - Le organizzazioni del “settore non profit”

1 Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS)

Previsione

numero ore di insegnamento

ore complessive di

insegnamento

di cui in

compresenza

di cui di

sostegno

50 (effettuate al

15.05)

58 (previste a fine

a.s.)

Testo in adozione Nuovo Tecnica Amministrativa & economia sociale

2

Testi consigliati no

Dispense no

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2 Le cooperative sociali

3 Gli enti caritativi e le “social card”

4 Le cooperative di credito

Unità 3 - Il collegamento tra efficienza economica e dovere sociale

1 Il sistema economico globalizzato

2 Il passaggio dall’economia di mercato all’economia sociale

3 L’economia sociale e responsabile

Modulo 2 Il sistema previdenziale e assistenziale

Unità 1- Il sistema di sicurezza sociale

1 Il welfare State

2 Gli interventi pubblici di protezione civile

3 La protezione sociale in Italia

Unità 2 - Le assicurazioni sociali obbligatorie

1 Il sistema di prevenzione sociale

2 I rapporti con l’INPS

3 I rapporti con l’INAIL

4 La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro

Unità 3 - I tre pilastri del sistema previdenziale

1 Il concetto di “previdenza”

2 La previdenza pubblica

3 La previdenza integrativa

4 La previdenza individuale

Modulo 3 La gestione delle risorse umane

Unità 1- Il rapporto di lavoro dipendente

1 Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro

2 I diritti dei lavoratori subordinati

3 Il sistema contrattuale

4 Le forme principali di lavoro dipendente

5 Il contratto di apprendistato

6 I piani e le fonti di reclutamento del personale

7 La selezione degli aspiranti

8 La nascita del rapporto di lavoro

9 L’inserimento dei nuovi assunti

10 La formazione e l’addestramento del personale

Unità 2 - L’amministrazione del personale (cenni)

1 La contabilità del personale

2 I libri obbligatori per il datore di lavoro

3 Gli elementi della retribuzione

4 Il calcolo delle ritenute sociali

6 Il calcolo della ritenuta fiscale

7 La liquidazione delle retribuzione

8 Il periodo di prova

9 Le ferie

10 Il lavoro straordinario, notturno e festivo

11 Il trattamento economico in caso di malattia o infortunio

12 I congedi parentali

13 Il conguaglio di fine anno

14 L’estinzione del rapporto di lavoro

15 Il trattamento di fine rapporto (TFR)

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Modulo 4 Le aziende del settore socio-sanitario

Unità 1- Le strutture organizzative delle aziende del settore socio-sanitario

1 I valori etici nell’organizzazione aziendale

2 L’evoluzione delle teorie organizzative

3 L’organizzazione nelle aziende del settore socio-sanitario

4 I rapporti tra struttura organizzativa e pianificazione strategica

5 Il trattamento dei dati personali

6 Il fascicolo Sanitario Elettronico

Unità 2 - La qualità della gestione delle aziende del settore socio-sanitario

1 La gestione per progetti

2 Le “qualità” dei servizi

3 Il monitoraggio e la valutazione della qualità dei servizi

4 L’istituto italiano di Valutazione

5 La “carta dei servizi”

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58

SCIENZE MOTORIE

Docente prof.ssa Donatella Lo Piparo

Numero ore di insegnamento

svolte

ore complessive

di insegnamento

Ore da svolgere

sino a fine anno

53

8

Testo in adozione nessuno

Testi consigliati (se utilizzati) no

Dispense utilizzate

si IN ALLEGATO

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59

RELAZIONE SULLA CLASSE

Gli allievi hanno mostrato un atteggiamento positivo nei confronti della materia e una

partecipazione sufficientemente produttiva nel corso dell’anno scolastico. In particolare nella

seconda parte dell’anno scolastico si è evidenziato in modo generalizzato un discreto livello di

collaborazione reciproca. Si è stabilita una positiva evoluzione e un graduale miglioramento del

livello di maturità e responsabilità.

Le classi svolgono le lezioni nella palestra dell’istituto, ala est, sufficientemente attrezzata.

Durante le prime lezioni sono stati presentati alcuni test, sia per la valutazione delle capacità

motorie, sia per il recupero di eventuali lacune accumulate negli anni passati.(mobilità

articolare, coordinazione, forza e resistenza). Dopo l’accertamento del livello generale, è stata

stilata una programmazione fornita di obiettivi operativi oggettivamente verificabili che si

possono raggruppare in tre punti essenziali.

1. Potenziamento fisiologico.

2. Arricchimento del bagaglio di schemi motori.

3. Pratica sportiva.

La classe nelle ore di lezione si è dimostrata sufficientemente interessata soprattutto

nelle attività dove è indispensabile l’attenzione continua per apprendere il gesto tecnico richiesto.

Le capacità dimostrate dei singoli nelle verifiche pratiche hanno dimostrato appieno il loro

impegno.

Le attività attuate sono:

Esercizi con piccoli e grandi attrezzi

Percorsi di coordinazione, abilità e potenziamento

Approfondimento del gioco della pallavolo

I fondamentali dello hitball

Regolamento e principali gesti arbitrali della pallavolo

Regolamento dello hitball

Tecnica della corsa di resistenza

Tecnica dell'ultimate

Regolamento di gioco dell'ultimate

Consolidamento del carattere e sviluppo della socialità anche attraverso l’organizzazione dei giochi

di squadra (pallavolo, ultimate, hitball ) che implichino il rispetto delle regole prestabilite.

Giochi popolari

Partecipazione di alcuni allievi al torneo scolastico di pallavolo.

Valutazione di una piccola unità didattica, a scelta dell'allievo, su una attività sportiva.

Teoria (su dispense):

regolamento del gioco della pallavolo,

regolamento del gioco dello hitball,

l'apparato locomotore,

le lesioni muscolari, ossee, ai tessuti, articolari,

l'alimentazione,

il doping,

le sostanze nocive.

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60

Nelle restanti 8 ore di lezione, da metà maggio sino al termine dell'anno scolastico, si effettuerà il

ripasso della parte teorica in previsione della terza prova e dell'orale dell'esame di stato, si darà la

quarta valutazione pratica e si effettueranno delle partite dei giochi sportivi praticati durante l'anno

scolastico.

PROGRAMMA SVOLTO DI SCIENZE MOTORIE

USO DI DISPENSE

ARGOMENTI

Regolamento del gioco della pallavolo

regolamento del gioco dello hitball

l'apparato locomotore

le lesioni muscolari, ossee, ai tessuti, articolari

l'alimentazione

il doping

le sostanze nocive.

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI SCIENZE MOTORIE

COGNOME E NOME...........................................................................................CLASSE...............

1.

Il candidato spieghi che cos'è l'apparato locomotore.

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

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61

11.

__________________________________________________________________________

12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

2.

Il candidato illustri che cos'è il crampo: sue caratteristiche e modalità d'intervento.

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

11.

__________________________________________________________________________

12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

14.

__________________________________________________________________________

3.

Quali sono le ossa principali dell'arto superiore?

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

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62

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

11.

__________________________________________________________________________

12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

SIMULAZIONE TERZA PROVA DI SCIENZE MOTORIE (DIFFERENZIATA)

COGNOME E NOME...........................................................................................CLASSE...............

1. 1. Il candidato descriva la lussazione: sue caratteristiche e modalità d'intervento.

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

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5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

11.

__________________________________________________________________________

12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

2.

Le vitamine e loro funzione.

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

11.

__________________________________________________________________________

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12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

14.

__________________________________________________________________________

3.

Perché il doping è un illecito sportivo ?

1.

__________________________________________________________________________

__________________________________________________________________________

2.

__________________________________________________________________________

3.

__________________________________________________________________________

4.

__________________________________________________________________________

5.

__________________________________________________________________________

6.

__________________________________________________________________________

7.

__________________________________________________________________________

8.

__________________________________________________________________________

9.

__________________________________________________________________________

10.

__________________________________________________________________________

11.

__________________________________________________________________________

12.

__________________________________________________________________________

13.

__________________________________________________________________________

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MATEMATICA

Docente prof.ssa Simona Cultrera

RELAZIONE SULLA CLASSE

La classe è vivace e abbastanza scolarizzata, ma il livello di partenza della disciplina è basso, a

causa sia delle lacune pregresse dovute alla mancanza di studio sia ai cambi di insegnante avuti nel

corso dell’anno scolastico precedente.

I rapporti tra pari sono quasi sempre corretti e costruttivi; gli allievi si aiutano costantemente a

superare difficoltà legate alla disciplina sia legate ad altri ambiti esterni alla scuola.

I rapporti con l’insegnante sono sempre stati corretti. Generalmente il clima in cui si lavora è di

collaborazione e condivisione e, rispetto all’inizio dell’anno scolastico, più sereno e meno

confusionario.

Si sono raggiunti in alcuni casi più che buoni livelli di conoscenza della disciplina; relativamente ai

temi trattati e gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti dalla quasi totalità della classe, mentre

quelli trasversali come il saper ascoltare, saper dialogare, sono stati pienamente raggiunti da tutti

gli allievi.

O

METODI E MATERIALI DIDATTICI

Le lezioni sono state di tipo frontale ma sempre partecipate.

Esercizi, teoria e schede di lavoro sono state individuate nel libro di testo in uso dalla classe

Titolo: “Nuova matematica a colori 4”.

Autore: Leonardo Sasso.

Editore: Petrini.

PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO

Testo in adozione: Leonardo Sasso, Nuova matematica a colori 4, Ed. Petrini

ORE EFFETTUATE AL 15.05: 87

ORE PREVISTE A FINE ANNO SCOLASTICO: 98

MODULO 1

Sapere la definizione di intervallo e saper rappresentare un intervallo mediante disuguaglianza o

rappresentazione grafica.

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Saper risolvere disequazioni di primo e secondo grado intere.

Saper risolvere disequazioni fratte e di grado superiore al secondo.

MODULO 2

Definizione di funzione.

Rappresentare in un piano cartesiano semplici funzioni per punti.

Classificazione delle funzioni.

Domini di funzione: razionale intera, razionale fratta, irrazionale intera e fratta, esponenziale,

logaritmica

Studio delle caratteristiche di funzioni razionali intere e razionali fratte:

Funzioni pari e dispari: eventuali simmetrie.

Segno di una funzione: intervalli di positività e di negatività.

Intersezione del grafico di una funzione con gli assi cartesiani.

MODULO 3

Significato di intorno di un punto.

Approccio al concetto di limite finito ed infinito di una funzione in un punto.

Il limite destro e il limite sinistro di una funzione in un punto.

Il limite finito di una funzione per x che tende a più o a meno infinito.

Il limite “più o meno infinito” di una funzione per x che tende a più o a meno infinito.

Calcolo di limiti di funzioni razionali intere e fratte.

Eseguire le operazioni sui limiti.

Determinare le equazioni degli asintoti verticali ed orizzontali di una funzione.

MODULO 4

Calcolo della derivata prima di una funzione algebrica intera in un intervallo.

Derivate delle funzioni elementari: nxy , ky , xey , xy ln , xy alog ,

xay

Formule di derivazione per la somma di funzioni, per il prodotto di funzioni, per il quoziente di

funzioni

Calcolare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione.

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Calcolare massimi e minimi di una funzione.

Determinare gli intervalli di concavità di una funzione.

Eseguire lo studio completo di una funzione e rappresentarne il grafico nel piano cartesiano.

IIS “PORRO-ALBERTI” di PINEROLO - Commissione TOIP09007

INDIRIZZO SOCIO- SANITARIO

Esame di Stato 2016

Griglia di valutazione della TERZA PROVA SCRITTA

CANDIDATO: ……………………………………..……….. CLASSE 5 AS

DOMANDE A RISPOSTA MULTIPLA (tipologia C)

DOMANDA

N° ....

Risposta corretta Punti 1,50

Punti …… / 1,5 Risposta corretta ma non motivata Punti 1,25

Risposta errata Punti 0,00

DOMANDA

N° ....

Risposta corretta Punti 1,50

Punti …… / 1,5 Risposta corretta ma non motivata Punti 1,25

Risposta errata Punti 0,00

DOMANDA

N° ....

Risposta corretta Punti 1,50

Punti …… / 1,5 Risposta corretta ma non motivata Punti 1,25

Risposta errata Punti 0,00

DOMANDA

N° ....

Risposta corretta Punti 1,50

Punti …… / 1,5 Risposta corretta ma non motivata Punti 1,25

Risposta errata Punti 0,00

DOMANDA

N° ....

Risposta corretta Punti 1,50

Punti …… / 1,5

Risposta corretta ma non motivata Punti 1,25

Risposta errata Punti 0,00

DOMANDE A RISPOSTA APERTA (tipologia B)

DOMANDA Stesura completa e corretta Punti 3,0 Punti …… / 3 Stesura completa con incertezza Punti 2,5

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N° …. Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente

degli elementi fondamentali Punti 2,0

Stesura con gravi errori concettuali o

sostanzialmente incompleta Punti 1,0

Risposta nulla Punti 0,0

DOMANDA

N° ….

Stesura completa e corretta Punti 3,0

Punti …… / 3

Stesura completa con incertezza Punti 2,5 Stesura che evidenzia una conoscenza sufficiente

degli elementi fondamentali Punti 2,0

Stesura con gravi errori concettuali o

sostanzialmente incompleta Punti 1,0

Risposta nulla Punti 0,0

Firme

PUNTEGGIO ……. / 15

1 …………………………………… 2 ………………………………………

3 …………………………………… 4 ………………………………………

5 …………………………………… 6 ………………………………………

IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE

Data ……………………………….

……………………………………………..

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70

SIMULAZIONE III PROVA A.S. 2015/16

MATEMATICA

CANDIDATO …………………………………… FILA B CLASSE …………………

1. La funzione x

xy

3

4 interseca l’asse y nel punto

□ ( -4, 0 )

□ ( 0, - 3

4)

□ ( - 3

4 , 0 )

□ ( 0, 4 ) Punti 1,5

2. Il limite 1

3lim

3

1

x

xx

xè uguale a:

□ è indeterminato

□ è uguale al 1

3lim

3

1

x

xx

x

Punti 1,5

3. Il limite 4

2lim

3

23

x

xx

x è uguale a:

□ è uguale a

□ si calcola scomponendo in fattori numeratore e denominatore e

semplificando la frazione

□ è uguale a 1

□ è uguale a 0

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71

Punti 1,5 4. La funzione è:

□ algebrica razionale intera □ algebrica razionale fratta

□ algebrica irrazionale intera □ algebrica irrazionale fratta

Punti 1,5

5. La funzione 4

)(2

2

x

xxf :

□ ha un solo asintoto verticale e questo è la retta x=4

□ ha come asintoti le rette x=4 e y=1

□ non ha asintoti verticali

□ non ha alcun asintoto Punti 1,5

6. Se 2)(lim

xfx

la retta di equazione 2x è :

□ asintoto verticale

□ asintoto orizzontale

□ asintoto obliquo

□ nessun tipo di asintoto Punti 1,5

4

1272

xxy

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7. Data la funzione 6

2

x

xy

Determinare gli intervalli di positività e negatività e rappresentarli su un piano cartesiano.

Punti 3,0

8. Data la funzione 1

22

x

xy

ricavare: il dominio i punti di intersezione con gli assi cartesiani

Punti 3,0

SIMULAZIONE III PROVA A.S. 2015/16

MATEMATICA

CANDIDATO …………………………………… FILA A CLASSE …………………

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1. La funzione x

xy

3

4 interseca l’asse y nel punto

□ ( -4, 0 )

□ ( 0, - 3

4)

□ ( - 3

4 , 0 )

□ ( 0, 4 ) Punti 1,5

2. Il limite 1

3lim

3

1

x

xx

xè uguale a:

□ è indeterminato

□ è uguale al 1

3lim

3

1

x

xx

x

Punti 1,5

3. Il limite 4

2lim

2

23

x

xx

x è uguale a:

□ è uguale a

□ si calcola scomponendo in fattori numeratore e denominatore e

semplificando la frazione

□ è uguale a 1

□ è uguale a 0

Punti 1,5 4. La funzione è:

□ algebrica razionale intera □ algebrica razionale fratta

□ algebrica irrazionale intera □ algebrica irrazionale fratta

Punti 1,5

4

1272

xxy

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5. La funzione 4

)(2

x

xxf :

□ ha un solo asintoto verticale e questo è la retta x=4

□ ha come asintoti le rette x=4 e y=1

□ non ha asintoti verticali

□ non ha alcun asintoto Punti 1,5

6. Se 2)(lim

xfx

la retta di equazione 2y è :

□ asintoto verticale

□ asintoto orizzontale

□ asintoto obliquo

□ nessun tipo di asintoto Punti 1,5

7. Data la funzione 8

24

x

xy

Determinare gli intervalli di positività e negatività e rappresentarli su un piano cartesiano.

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Punti 3,0

8. Data la funzione 1

2

x

xy

ricavare: il dominio i punti di intersezione con gli assi cartesiani

Punti 3,0

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