Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a...

17
Primo campo di reparto a pagina 3 e 4 L'editoriale a pagina 2 Ricordate l'indirizzo della redazione! Inviate i vostri articoli a: [email protected] Inno alla studio a pagina 15 Alla scoperta di Londra a pagina 5 Anche io sono stata a 2400 metri d'altezza! a pagina 6 Energia solare... per tutto... anche per ridere! a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina 14 La mia famiglia ed altri animali a pagina 16 La poesia della settimana a pagina 17 La scuola giapponese a pagina 9 Uno stradivari a Milano a pagina 10 Pro & contro della TV a pagina 11 SETTEMBRE-OTTOBRE 2013 NUMERO XXII LE CLASSI IN DIRETTA

Transcript of Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a...

Page 1: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

Primo campo di reparto a pagina 3 e 4

L'editoriale a pagina 2

Ricordate l'indirizzo della redazione! Inviate i vostri articoli a:

[email protected]

Inno alla studio a pagina 15

Alla scoperta di Londra a pagina 5

Anche io sono stata a 2400 metri d'altezza! a pagina 6

Energia solare... per tutto... anche per ridere! a pagina 7 e 8

Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12

Mi ricordo Anna Frank a pagina 13

La trilogia di Matched a pagina 14

La mia famiglia ed altri animali a pagina 16

La poesia della settimana a pagina 17

La scuola giapponese a pagina 9

Uno stradivari a Milano a pagina 10

Pro & contro della TV a pagina 11

SETTEMBRE-OTTOBRE 2013 NUMERO XXII

LE CLASSI IN DIRETTA

Page 2: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

2

L'editoriale

Ciao a tutti!!! Quest'anno sono fiera di assumere io l'incarico che mi è stato assegnato: diventare la responsabile del giornalino della scuola. Non sono, però, ancora in grado di dirvi pienamente come ci si senta ad essere la redattrice perchè questo è comunque il mio primo giornalino, ma farò di tutto per essere all'altezza dell'incarico e cercherò di non deludere le aspettative di chi mi ha scelto e messo alla prova. Certo non è facile e comunque devo riconoscere che dovrò in ogni caso spendere del tempo e impegnarmi per far sì che venga fuori qualcosa di bello che possa anche dimostrare la presenza del contributo di tutti quelli che scelgono di partecipare a quest'iniziativa. Ringrazio quindi tutti coloro che scrivono e scriveranno per rendere migliore il nostro giornalino. Aspetto i vostri numerosi articoli =)

Vittoria C. IIIC

Page 3: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

3

Il mio primo campo di reparto

Ciao sono Carolina. Forse qualcuno di voi mi conosce già. Sono una scout e vorrei raccontarvi del mio primo campo estivo di reparto. Siamo partiti il 17 luglio per la base scout di Spettine.

Le sorprese sono iniziate quando ho scoperto che in squadra eravamo solo in 3. Non un buon numero per battere le altre 3 squadre da circa 6 persone!

Appena arrivati abbiamo iniziati a costruire le sopraelevate su cui avremmo dovuto dormire.

Questa era la nostra, alta 3 m.

Le costruzioni durarono tre o quattro giorni… e ressero per tutto il campo!

Ogni giorno una squadra doveva svolgere un “lavoro” diverso: giornale, bivacco e legna, pulizia campo e catechesi. Di questi lavori il mio preferito era il bivacco perché mi divertiva organizzare giochi per tutti i miei amici.

Bivacco

Tutti i giorni c’era un programma simile a questo: sveglia , ginnastica, alza bandiera, colazione, progetto/gioco, pranzo (cucinavamo noi all’aperto con il fuoco), pausa, progetto/gioco, catechesi, cena e bivacco.

Ma la cosa in assoluto più divertente del campo è stata l'organizzazione di scherzi come la leggendaria faida Pantere-Aquile e gli scherzi dei capi. Una volta 2 capi sono andati dalle Antilopi e si sono messi ad urlare: ”Gioco notturno! Gioco notturno!” Dovevano recarsi nella camera del capo e svegliarlo per ricevere da lui istruzioni sull’indizio del gioco. Le Antilopi convinte andarono dal capo ignaro di tutto e lo svegliarono. Lui appena le vide iniziò a sgridarle per averlo svegliato alle 3 di notte!

A proposito di scherzi c’erano anche i cambu quelli che ci fornivano la materia prima per cucinare e che preparavano la colazione mettendoci di tutto e di più nei panini. Il povero Nicola si è perfino ritrovato una fetta di salame extra piccante!

Page 4: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

4

Durante il giorno si realizzavano diversi progetti e quasi per tutti si organizzava una gara. Noi abbiamo vinto la gara di cucina, le Aquile Olympia le costruzioni e i Cobra il gioco notturno.

Preparazione alla gara di cucina

Progetto espressione

Alla fine del campo eravamo tutti provati ma il pranzo con i genitori e con i lupetti ci ha rimesso in forze per conoscere il vincitore del campo.

Carolina P. IIIC

Page 5: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

5

Alla scoperta di Londra

Londra, città dai mille aspetti, città moderna, città che stupisce sempre…ma non solo. Londra infatti conserva anche memorie del suo passato come ad esempio lo storico Buckingham Palace, residenza ufficiale della regina d’Inghilterra: quando la bandiera sventola significa che la regina è nella sua reggia. Ma non esiste regina senza guardie, e quelle della regina d’Inghilterra sono davvero particolari, anzi, UNICHE. Esse infatti indossano le tradizionali giubbe rosse e i colbacchi (cappelli neri molto alti), e ogni cambio della guardia è uno spettacolo: i membri delle guardie si scambiano, accompagnati dalla musica. Le guardie però non sono l’unica attrattiva della regina. L’interno di Buckingham Palace, vanta una stanza del tesoro colma di opere d’arte, elementi d’arredo e oggetti senza tempo: la Queen’s Gallery.

Se visitate Londra non potete non viaggiare in una delle più famose metropolitane del mondo, l’Underground (detto anche The Tube), e scendere a Westminster (Circle and District line) per contemplare la bellezza del monumento-simbolo della capitale della Gran Bretagna, il Big Ben, e naturalmente la piazza del Parlamento. Oppure potete scegliere di spostarvi in città con il famoso double-decker-bus ossia l’autobus rosso a due piani.

Londra è anche una città culturalmente ricchissima, basta ricordare il famosissimo British Museum e la rinomata National Gallery, entrambi musei che custodiscono oggetti storici di ogni tipo e epoca.

E come dimenticare lo storico Harrods? Il “department store” più grande e famoso di tutta Londra: prima di fare shopping non dimenticate di prendere una cartina, o rischierete letteralmente di perdervi!

Pensate che Londra sia tutta qui vero? Ebbene vi sbagliate, perché questa città non è solo popolata, sviluppata, bensì anche una città che conserva moltissimi parchi e giardini, essa conta ben otto parchi reali più giardini botanici e riserve naturali. Ogni parco è ben curato nei minimi dettagli, vi sono laghetti con cigni, anatre, sugli alberi corrono gli scoiattoli, a confermare l’accuratezza degli inglesi. A chiunque voglia intraprendere un viaggio a Londra, consiglio di non mancare alla visita di Ragent’s Park, una passeggiata nel verde con un laghetto e ponticelli di ogni tipo.

Alla conclusione della giornata, infine, dopo lunghe passeggiate per i parchi londinesi e gite guidate per la città, è bene fermarsi da Fortnum and Maison (negozio a più piani molto rinomato, che vende cibi, bevande e prodotti di ogni tipo) per assaporare l’afternoon tea, il famoso the delle cinque.

Come tutti sappiamo infatti, a Londra, e in tutta l’Inghilterra in generale, è diffusissimo il consumo del the, tre volte al giorno: per il breakfast, l’high tea e l’afternoon tea.

A Londra, come nel resto della Gran Bretagna (e del mondo), è diffusa e parlata la lingua inglese, è per questo che è importante conoscerla, per riuscire sempre a comunicare con chiunque e non sentirsi mai a disagio: è la lingua che ci permette di parlare con tutti i ragazzi del mondo!

Camilla S. IIIF

Page 6: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

6

Sono stata anche io a 2400 metri!

Quest'estate, sono salita sulla Grigna settentrionale, (detta anche Grignone per la sua grandezza), una grossa montagna situata nelle zone del lago di Como. La sua altezza è di 2400m. I miei genitori, mia sorella, il suo ragazzo ed io siamo partiti da Caglio, un paese nelle vicinanze di Como, dove anche abbiamo la casa, ognuno con il proprio zaino in spalla e acqua a volontà. Abbiamo percorso un tragitto in macchina sino ad un luogo chiamato Cainallo, punto di partenza di molti scalatori, e anche il nostro! Lasciata la macchina al parcheggio, siamo partiti per arrivare con calma all'Alpe (1650m circa), dove abbiamo avvistato molte capre: stavano tornando dal pascolo guidate da due cani e un signore con i suoi due figli. Lì si produceva latte e formaggio che arrivava poi, tramite un asino, al rifugio Bogani (1800m circa), dove anche noi avremmo trascorso la notte. Il signore ci ha salutato gentilmente e ci ha fatto vedere come si mungevano le capre. Ci ha anche raccontato, che lui le mungeva quasi ogni giorno, e una capra, poverina aveva persino perso una mammella, però se la cavava ancora bene. Sempre all'alpe abbiamo visto un grosso abbeveratoio dal quale le mucche bevevano; mio papà mi ha fatto notare i tronchi appoggiati sopra e mi ha detto che li avevano posizionati, perché altrimenti le mucche sarebbero potute finire dentro, annegando. Comunque, dopo la piccola pausa abbiamo continuato la nostra salita, fino ad arrivare al rifugio Bogani, dove ci ha accolto Serena, una ragazza molto carina e giovane, che ci ha mostrato la nostra stanza e che ci ha servito poi successivamente a tavola. La cena, era deliziosa, vi erano molti formaggi, poi ovviamente la polenta, un piatto tipico del rifugio servito con degli speciali tortellini e naturalmente molte altre pietanze gustose. Dopo cena siamo usciti fuori ben coperti a guardare le stelle. Erano magnifiche, uno spettacolo del genere non lo avevo mai visto; sì va bene, lo avevo visto ma da 1000m non da quasi 2000m! Il giorno seguente, il ragazzo di mia sorella mio papà ed io, dopo aver fatto colazione, siamo ripartiti verso la cima, lasciando al rifugio mia mamma e mia sorella. Con calma abbiamo raggiunto la cima, superando molte difficoltà. Durante il percorso c'erano molti tratti in cui erano presenti delle catene, dove potevi aggrapparti per tenerti! Comunque anche se ho avuto paura, quando ero in cima ero felice e mi sentivo, "Il re del mondo", anzi “la regina!” lassù si poteva ammirare un panorama ed un paesaggio stupendi: ero quasi più alta di tutte le altre montagne! Su alcune si intravedeva persino la neve, ovviamente sulla cima, nel tratto finale. Era uno spettacolo MAGNIFICO! Dopo aver bevuto e dopo aver fatto qualche foto, siamo tornati verso il rifugio Bogani, dove mia mamma e mia sorella ci stavano aspettando. Lì abbiamo mangiato un panino al volo, e siamo scesi verso valle con calma. Giunti finalmente al parcheggio, appena sono salita in macchina mi sono addormentata per via della stanchezza, poi siamo tornati verso Caglio. Finalmente posso dire anch’io di aver fatto una piccola, grande impresa, perché in fondo, non è da tutti salire a 2400m a tredici anni!

Cristina B. IIIC

Page 7: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

7

Energia solare... per tutto... anche per ridere! Sulla base delle esperienze e delle evoluzioni politiche energetiche che hanno visto un crescente integrarsi delle decisioni ambientali con quelle energetiche, l'Unione ha definito una strategia di riduzione autonoma delle emissioni climalteranti del 20% entro il 2020, formalizzata più tardi nella direttiva 2009/28/CE del 5 giugno 2009, con specifici indirizzi relativi alle fonti rinnovabili. Facendo riferimento alla scadenza del 2020 la strategia europea si esprime con tre obbiettivi:

1. consumi di fonti primarie ridotti del 20% rispetto alle previsioni tendenziali, mediante aumento dell'efficienza secondo le indicazioni di una futura direttiva;

2. emissioni di gas climalteranti, ridotte del 20%, secondo impegni già presi in precedenza protocollo di Kyoto, ETS (Emissione Trading Scheme);

3. aumento al 20% della quota di fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e per il trasporto).

L'uso dell'energia solare copre un sempre maggiore numero di ambiti, anche per gli oggetti più imprevedibili... ecco qui alcuni esempi veramente simpatici!

Una collana fotovoltaica!

Un oggetto per abbellire la casa, la farfalla si muove!

Un corpetto alla moda!

Page 8: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

8

Una vera regina si riconosce dal saluto, da quel modo così elegante, riservato e austero di porgere la propria attenzione verso gli altri. La piccola Queen Elisabeth Solare è il perfetto esempio del saluto regale: come la vera Regina d'Inghilterra brilla per compostezza e raffinatezza, avvolta nel suo tailluer color pastello, sarà proprio la tua perfetta compagna di scrivania! Questa poi è la regina limited edition versione Royal Wedding: è già! Qusto è proprio il vestito che indossava al matrimonio del principino Williams! All'interno della sua borsetta si trova un piccolo panello solare che, colpito dalla luce, fa muovere la mano destra di sua Maestà, con quella fredda cordialità che solo un sangue blu può avere. GOD SAVE THE QUEEN!

La Bibbia a energia solare! E perché è alimentata a energia solare, a cosa serve l'energia? Semplice, ad alimentare il sistema di lettura automatico!

La borsa a energia solare dove si può ricaricare il cellulare! PER CONCLUDERE VI INVITIAMO A COMPORTAMENTI PIU' ECOSOSTENIBILI E A PRENDERE COSCIENZA DEI PROBLEMI ENERGETICI MONDIALI. ANCHE QUESTO E'... AVERE UNA CULTURA TECNOLOGICA!

Mario C. Guido F.

Giorgio F. IIIF

Page 9: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

9

La scuola giapponese Ciao mi chiamo Sumire sono cittadina italiana e giapponese; d'estate quando torno in Giappone frequento la scuola per due settimane e noto molte differenze tra il sistema scolastico italiano e quello giapponese. In Giappone si “esce” dall'asilo a 5 anni, poi frequentano 6 anni le elementari, 3 anni la scuola media obbligatoria, 3 la scuola superiore e 4 di università. L'anno scolastico è diviso in quadrimestri ed incomincia in aprile. Un mese e mezzo di vacanze estive, 10 giorni di vacanze invernali e 2 settimane di vacanze primaverili. In Giappone sin dalla prima elementare, i ragazzi si recano a scuola da soli. Le classi sono formate da 30 a 35 alunni. Le materie che si studiano sono: Giapponese, Matematica, Scienze, Inglese, Ed. Fisica, Musica, Storia, Geografia, Arte, Economia Domestica e Moralità. In musica si studia a leggere e a riconoscere le note, a suonare il flauto, l'armonica, il pianoforte... Durante la lezione di economia domestica alcune volte fanno cucinare gli alunni. La scuola giapponese è molto organizzata e ordinata. Non ci sono commessi che puliscono le classi ma ogni classe pulisce la propria aula e una parte del corridoio. Per entrare a scuola è necessario cambiare le scarpe che ogni settimana si portano a casa per pulirle. Alcuni alunni incaricati, con grembiule e cuffia, vanno a prendere il cibo in cucina e lo portano in classe, mentre gli altri unendo i banchi, preparano la tavola. Dopo la scuola gli alunni lasciano la cartella a casa e se vogliono, possono usufruire per giocare, del giardino della scuola che è molto grande: c'è un campo da calcio, uno da basket, i tubi metallici per arrampicarsi, una buca con la sabbia, la sbarra per gli esercizi, la palestra di arrampicata... Alcuni genitori volontari controllano che i ragazzi non si facciano male. Questa è la scuola giapponese.

Sumire B. IN

Page 10: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

10

Uno stradivari a Milano

Venerdì 20 settembre ho assistito ad un concerto di musica classica nella chiesa Santa Maria del Suffragio in a Milano. L’evento si è svolto in occasione del centenario dell’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice. Il maestro Matteo Fedeli si è esibito suonando uno Stradivari, accompagnato da un’orchestra d’archi composta da 15 elementi e diretta da Mauro Ivano Benaglia. Prima di incominciare a suonare il violinista ha raccontato al pubblico numeroso la storia del violino. È stato realizzato nel 1715(l’annata migliore) dal liutaio italiano Antonio Stradivari (1644 –1737), lo strumento era il preferito da Antonio Bazzini (da questo deriva il suo nome “ex Bazzini”) per le sue inimitabili qualità sonore. In seguito venne suonato dalla violinista italiana Gioconda De Vito (1907 – 1994) e quando lei smise di utilizzarlo arrivò nelle mani di un collezionista milanese che decise di affidarlo a Matteo Fedeli per diffondere il suo suono inconfondibile nel mondo. Il violinista, infatti, avendo tenuto alcuni concerti in America con lo storico strumento è stato soprannominato The Man of The Stradivari!

Il primo brano eseguito è stato “St. Paul’suite” di Gustav Holst (1874-1934). Dedicato dal compositore al St. Paul Institute dove il musicista insegnava. La composizione è un insieme di brani della tradizione inglese e irlandese dedicati al ballo.

Il secondo brano è stato “Après un rève” di Gabriel Faurè(1845-1924). Una chanson romantica che trasmette le emozioni dell’ ”alba e risveglio”.

Poi è stato eseguito “Aus Holbergs Zeit” di Edwar Grieg(1843-1907). Compositore norvegese noto per aver composto “Peer Grint” e al quale è stato intestato il cratere Grieg, sulla superficie di Mercurio.

L’ultimo brano, ma non per importanza, è stato “Concerto per Violino e Archi in re minore” di Felix Mendelssohn Bartoldi(1809-1847) che compose quest’opera quando aveva solo 13 anni!

È stata una bellissima e imperdibile serata e consiglio a tutti di partecipare a iniziative simili perché si possono imparare cose nuove e, si sa…Paganini non ripete!

Federica G. IIIC

Page 11: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

11

Pro & contro della TV

Come tutti sanno la televisione è uno degli hobby preferito dai bambini; questa la brevettò per primo Paul Gottlieb Nipkow nel 1884.

Ultimamente la televisione , nei paesi più ricchi, ha contribuito, purtroppo, a rendere le persone obese perché passano più tempo davanti al monitor e non svolgono alcuna attività fisica.

I medici spesso affermano che sarebbe più corretto leggere un bel libro che guardare la TV.

Nel mondo esistono anche molte persone tra cui adulti e bambini che raramente guardano la televisione e noi ne siamo un esempio.

Con il passare del tempo la televisione si è evoluta ma spesso si sopravvalutano gli aspetti negativi che ne derivano da essa come quello di influenzare ragazzi che seguono programmi troppo violenti non adatti ad un'età giovanile.

Ma non ci sono solo aspetti negativi .

La televisione può essere anche una forma di comunicazione interessante perché stimola la fantasia delle persone narrando delle storie entusiasmanti seguendo la mentalità e la cultura di epoche diverse.

I film che trasmettono in TV possono essere definiti anche documenti storici perché rivalutano grandi testi letterari a volte dimenticati.

E' anche un passatempo per le persone anziane che spesso utilizzano la televisione come uno strumento di compagnia .

La TV inoltre ci informa su fatti accaduti nel mondo e stimola culturalmente l'uomo perché lo porta a conoscere le tradizione degli altri paesi che lo circondano.

Alissa G. Sophia C. Carola C. IN

Page 12: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

12

Un'esperienza che aiuta a crescere...

Quest’estate ho trascorso un mese in un camp in America. È stato molto divertente. Eravamo un gruppo di 35 persone tutti provenienti da 12 nazioni diverse, quindi abbiamo imparato a conoscere cultura e abitudini differenti. Per esempio gustavamo ogni giorno piatti di origini diverse. Io ho cucinato la pizza e la pasta alla carbonara… Oppure passavamo il tempo a leggere il capitolo di un libro a noi particolarmente caro. L’idea di base di questo camp era infatti, l’integrazione tra nazionalità diverse. Abitavamo in una casa di campagna enorme con a fianco un giardino dove giocavamo tutti i giorni. Abbiamo fatto gite in tenda, giochi di gruppo, parate, gare su barche di cartone costruite da noi…Ma non era solo puro divertimento , infatti dovevamo anche provvedere alla pulizia delle camere! Nonostante ciò tutti insieme ci divertivamo molto. Un’altra idea di base di questa emozionante esperienza era quella di vivere con semplicità. All’inizio può sembrare difficile e anche noioso, ma se si è in tanti a dover lavare vestiti, piatti o altro ci si sente importanti per il resto del gruppo quindi diventa tutto un piacere.

È stata un’esperienza bellissima che consiglio ad ognuno di voi non solo perché grazie ad essa ho imparato a parlare meglio l’inglese, ma anche perché mi ha aiutata a diventare molto più indipendente e responsabile.

Irene P. IIIC

Page 13: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

13

Mi ricordo Anna Frank Immagino che la maggior parte di voi abbia già sentito parlare di Anna Frank, l'autrice del diario molto famoso in tutto il mondo. Il film "Mi ricordo Anna Frank", che la mia classe ed io avevamo iniziato a vedere già dalla lezione precedente durante l'ora di religione, parla proprio della storia di questa ragazza ebrea costretta a vivere rinchiusa in un nascondiglio segreto all'interno di alcuni locali adibiti a uffici, per non farsi catturare dai tedeschi. Rischiava di essere portata nei campi di sterminio, quello che i nazisti consideravano "La soluzione finale". Anna, però, insieme alla sua famiglia ed ad un'altra, che era nascosta con loro, venne deportata, per colpa di un lavoratore che dopo due anni dall'inizio delle deportazioni decise di non mantenere il segreto. Venne quindi mandata in un campo di concentramento lasciando il suo diario, che poi verrà ritrovato dal padre, l'unico sopravvissuto della famiglia Frank. Al campo di sterminio non si sa con esattezza che cosa accadde ad Anna però una cosa è certa: chi ci entrava perdeva ogni diritto e ogni dignità. Si veniva considerati come un numero e non come una persona. Le donne incinte o deboli e i bambini piccoli, poi, raramente sopravvivevano. Invece, gli uomini più forti lavoravano come schiavi nelle fabbriche. Erano tutte diverse le persone che ci entravano eppure avevano una caratteristica comune: il così detto “pigiama a righe”. Lì Anna rincontrò anche la sua migliore amica che riuscì a sopravvivere perchè possedeva una dote speciale e verrà in seguito adottata dallo stesso padre di Anna. Quest'ultima appunto non ne uscirà viva e morirà un po' per malattia, un po' per depressione e tristezza per aver assistito alla morte della madre. Anna però non è morta realmente grazie al diario che rimarrà per sempre. Un film del genere è molto pesante e fa riflettere ed io non mi sentivo pronta ad affrontare una tale prova perché sono molto sensibile. Sono andata quindi da mia madre e le ho chiesto di giustificarmi. Alla fine ho superato questa difficoltà e sono andata a scuola il giorno dopo. Mi si sono presentate un sacco di opportunità per scappare da quello che mi avevano costretto a fare, ma risentivo I consigli dei miei familiari: “Guardalo ce la puoi fare.” L'ho visto tutto. Non posso non ammettere che mi veniva da piangere, ma sono fiera di me. Mi stupisco di come io sia riuscita a fare qualcosa che andava oltre le mie capacità emotive. Consiglio questo film a tutti quanti, non solo per chi è un po' più fragile e ha bisogno di rafforzarsi come me, ma anche per chi è forte, perchè possa avere la possibilità di non rimanere all'oscuro di quello che è successo in passato ma di poter imparare dalla storia.

Vittoria C. IIIC

Page 14: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

14

La trilogia di Matched

Oggi vi descriverò la trilogia di MATCHED di Ally Condie, una scrittrice inglese molto brava,.

Immaginatevi un mondo in cui la società decide tutto da come ti vesti a che giorno morirai. Anche chi dovresti amare. BENVENUTI NEL MONDO DI MATCHED!

La trilogia narra di Cassia, una diciassettenne fragile e dal gran cuore. La vicenda inizia il giorno in cui scoprirà chi sposerà all’età di ventun'anni. Lei è molto nervosa perché all’inizio lo schermo dell’accoppiamento risulta essere nero e quindi in teoria lei è destinata a rimanere sola. Scoppia in lacrime ma poi una funzionaria le offre di girarsi e girandosi vede che Xander, il suo migliore amico, le sorride e subito lei capisce che sarà lui il suo promesso. Lei inizialmente è felicissima perché conosce già il suo promesso e lo ama. Appena torna a casa però guarda la microscheda con le informazioni di Xander ma, al posto di una sua foto, appare la foto di Ky un suo amico del distretto. Cassia decide di indagare e scopre che il suo amico è un'aberrazione un essere che non potrà mai sposarsi né avere gli stessi diritti degli altri, insomma un escluso.

Imparando a conoscerlo, Cassia si innamora perdutamente di Ky scoprendo così il suo mondo nuovo e travolgente dove imparerà addirittura a scrivere. Ma, la società non è contenta dell’amore di Ky e Cassia e cercano in tutti i modi di dividerli.

Ma c’è ancora una speranza...

E' un romanzo travolgente che vi trasmetterà emozione, ma soprattutto il messaggio che solo se puoi scegliere puoi essere libero.

Carolina P. IIIC

Page 15: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

15

Inno allo studio

Lo studente diligente gran cervello intelligente legge e studia, studia e legge giochi e amici non li regge! Dentro i libri è sempre immerso di distoglierlo non c'è verso Lo studente lazzarone non è mai un gran secchione ha il cervello intelligente ma non applica la mente! Solo il gioco concepisce e l'impegno non capisce Ma la giusta proporzione porta alla perfezione studio, impegno al punto giusto poi lettura, gioco e amici che dan sempre un grande gusto e nella vita si è più felici.

Silvia A. IIA

Page 16: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

16

La mia famiglia ed altri animali

“La mia famiglia e altri animali” di G. Durrel mi è piaciuto davvero tanto. E’ un libro autobiografico che narra l’infanzia del piccolo Gerry e della sua famiglia sull’isola di Corfù. Non è assolutamente noioso, come qualcuno potrebbe pensare di un’autobiografia, al contrario, sull’isola di Corfù le sorprese, i divertimenti e le avventure sono sempre di casa. La cosa che più ho apprezzato sono state le bellissime descrizioni di cui la storia è ricchissima. L’autore sa trasformare ogni frase in uno scorrevole susseguirsi di metafore, impressioni e paragoni, usando la lingua in modo superbo. Anche le parti di carattere più scientifico non sono mai noiose ma sempre precise e accompagnate da espressioni personali vivaci e ironiche. I fratelli e la sorella, la madre, gli amici, gli animali, tutti contribuiscono con le loro caratteristiche bizzarre, le loro manie, le loro passioni e particolarità, a rendere più divertente ed entusiasmante il libro. Insomma, questo è davvero un romanzo appassionante che non vorresti mai smettere di leggere!

Agata V. IIB

Page 17: Le classi in diretta n.22 settembre-ottobre 2013 · a pagina 7 e 8 Un'esperienza che aiuta a crescere a pagina 12 Mi ricordo Anna Frank a pagina 13 La trilogia di Matched a pagina

LE CLASSI IN DIRETTA SETTEMBRE-OTTOBRE 2013

17

Poesia della settimana

Il Lunedì, dopo un gran riposo

vedere le mie amiche

è assai meraviglioso.

Il Martedì si rientra per inglese:

imparo un’altra lingua,

non solo il milanese.

Il Mercoledì si fa gran movimento

sgambetto, corro, salto

e grande gioia sento.

Il Giovedì c’è lezione di storia:

di qualche imperatore

studierò la vittoria.

Il Venerdì molto stanchi siamo,

ma con musica e arte

un po’ ci consoliamo.

Il Sabato si sta a letto,

poi si chiaman le amiche,

si organizza un giretto.

Domenica è il dì di festa

eppure qualche ora

per studiare mi resta.

Melat K. IIA