La Voce di Brescia 2012 06

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Editoriale La Voce di Brescia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - GIUGNO 2012 6 n. Città. Le risorse a disposizione sono limitate ma si spera in contributi regionali I servizi a pag. 7 Primo piano Cambia il welfare Il Consiglio comunale cittadino ha approvato il nuovo piano dei servizi sociali. Cerchiamo di capire cosa cambia e per chi, e quali possono essere le conseguenze Sport Brescia calcio: tra mercato e problema Rigamonti •• pag. 21 Dentro le mura Gli esempi virtuosi di sinergia territoriale e progettuale •• pag. 9 La dote finanziaria dell’Asl bresciana I servizi a pag.2-3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Unica in Lombardia, l’Asl di Brescia ha deciso di sostenere gli ammalati e le loro famiglie con uno stanziamento di 224mila euro. Nel Bresciano sono 5.135 le persone affette da patologie rare Se si rompe la rete di Adriano Bianchi J Il meccanismo parrebbe il più sem- plice del mondo: ci sono dei poveri, dei bisognosi e una società civile e atten- ta si attrezza per dare le risposte più semplici e concrete. Purtroppo la vita è ben più complicata perché se da un lato i bisognosi aumentano, e le loro richieste sono sempre più stringenti in questo tempo di crisi, dall'altro il sistema di reazione dello stato sociale (welfare, come si dice adesso) diven- ta sempre più complicato. Complica- to negli attori, complicato nelle proce- dure, complicato soprattutto dal fatto che adesso le risorse sono diventate sempre di meno. Sarà per questo che si è pensato in Lombardia e anche a Brescia a un nuovo sistema di welfa- re che viene definito "partecipato". Se l'obiettivo è semplificare i meccanismi burocratici, rendere più immediata ed efficace la risposta ai bisogni, ottimiz- zare le risorse economiche e sociali, tutto bene. Il problema è che pare non sia così semplice. Gli attori in campo discutono animatamente. Da una par- te l'ente pubblico, dall'altra il privato sociale, l'immenso mondo del volon- tariato e, se volete, anche la Chiesa coi suoi tanti servizi a favore dei più piccoli, degli emarginati e degli anziani. Cosa accadrà? Vorremmo saperlo tutti. Intanto le regole su come funzionerà questo nuovo sistema non sono anco- ra chiare. Progettare insieme è sempre bello, ma è fattibile? E sulla base di quali criteri e priorità di bisogno? Se i comuni faranno solo la regia la delega è dietro le porte: "Ci sono i problemi, vi coordiniamo perché possiate risol- verli". Un po' pochino. Servirà anche la scelta politica di una comunità che se vuole restare civile e umana non potrà dimenticare, anche in termini di risor- se economiche, i soggetti più deboli. Per il resto Chiesa e Terzo settore non smetteranno di mettercela tutta per dare risposte alle persone. Per l'una è una questione di fedeltà al Vangelo, per l'altro di una responsabilità socia- le matura. Il problema è se la rete reg- gerà, altrimenti si apriranno buchi che nessuno potrà colmare.

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Il Consiglio comunale di Berscia ha approvato il nuovo piano dei servizi sociali. Cerchiamo di capire cosa cambia e per chi, e quali possono essere le conseguenze.

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Editoriale

La Vocedi Brescia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - GIUGNO 2012

6n.

Città. Le risorse a disposizione sono limitate ma si spera in contributi regionali

I servizi a pag. 7

Primo piano

Cambia il welfareIl Consiglio comunale cittadino ha approvato il nuovo piano

dei servizi sociali. Cerchiamo di capire cosa cambia

e per chi, e quali possono essere le conseguenze

Sport

Brescia calcio:tra mercatoe problema Rigamonti

•• pag. 21

Dentro le mura

Gli esempi virtuosidi sinergia territorialee progettuale

•• pag. 9

La dote finanziaria dell’Asl bresciana

I servizia pag.2-3

Post

e Ita

liane

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Unica in Lombardia, l’Asl di Brescia ha deciso di sostenere gli ammalatie le loro famiglie con uno stanziamento di 224mila euro.Nel Bresciano sono 5.135 le persone affette da patologie rare

Se si rompe la retedi Adriano Bianchi

Il meccanismo parrebbe il più sem-plice del mondo: ci sono dei poveri, dei bisognosi e una società civile e atten-ta si attrezza per dare le risposte più semplici e concrete. Purtroppo la vita è ben più complicata perché se da un lato i bisognosi aumentano, e le loro richieste sono sempre più stringenti in questo tempo di crisi, dall'altro il sistema di reazione dello stato sociale (welfare, come si dice adesso) diven-ta sempre più complicato. Complica-to negli attori, complicato nelle proce-dure, complicato soprattutto dal fatto che adesso le risorse sono diventate sempre di meno. Sarà per questo che si è pensato in Lombardia e anche a Brescia a un nuovo sistema di welfa-re che viene definito "partecipato". Se l'obiettivo è semplificare i meccanismi burocratici, rendere più immediata ed efficace la risposta ai bisogni, ottimiz-zare le risorse economiche e sociali, tutto bene. Il problema è che pare non sia così semplice. Gli attori in campo discutono animatamente. Da una par-te l'ente pubblico, dall'altra il privato sociale, l'immenso mondo del volon-tariato e, se volete, anche la Chiesa coi suoi tanti servizi a favore dei più piccoli, degli emarginati e degli anziani. Cosa accadrà? Vorremmo saperlo tutti. Intanto le regole su come funzionerà questo nuovo sistema non sono anco-ra chiare. Progettare insieme è sempre bello, ma è fattibile? E sulla base di quali criteri e priorità di bisogno? Se i comuni faranno solo la regia la delega è dietro le porte: "Ci sono i problemi, vi coordiniamo perché possiate risol-verli". Un po' pochino. Servirà anche la scelta politica di una comunità che se vuole restare civile e umana non potrà dimenticare, anche in termini di risor-se economiche, i soggetti più deboli. Per il resto Chiesa e Terzo settore non smetteranno di mettercela tutta per dare risposte alle persone. Per l'una è una questione di fedeltà al Vangelo, per l'altro di una responsabilità socia-le matura. Il problema è se la rete reg-gerà, altrimenti si apriranno buchi che nessuno potrà colmare.

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Primo piano

Al centro dell'attenzione. Il Consiglio comunale cittadino ha approvato il nuovo piano dei servizi sociali

Il sistema del welfare prontoa cambiare i suoi protagonisti

di Massimo Venturelli

La recente approvazione del Con-siglio comunale di Brescia del nuovo piano per i servizi sociali, al di là del-le polemiche e della critiche sollevate dal provvedimento (documentate an-che in queste pagine) ha riproposto il tema, a lungo dibattuto, di una rifor-ma del sistema di welfare (l’insieme di quei servizi che una comunità deve garantire alle persone che la compon-gono). Un dibattito ostico, che spesso ha finito con il coinvolgere la politica e pochi altri addetti ai lavori. La crisi in atto e la minaccia incombente da tempo di possibili tagli a una serie di

servizi che sino a poco tempo fa Stato e Comuni garantivano gratuitamente ai cittadini ha riportato a galla il tema lanciando una formula nuova. Si trat-ta del welfare partecipato, termine ai più ancora sconosciuto, che propone un nuovo modo di intendere i servizi alla persona non più erogati da un en-

te centrale (Stato, Regioni, Comuni) sulla base di progetti elaborati “in pro-prio”, ma progettati grazie alla collabo-razione con quelle realtà fisicamente o istituzionalmente più vicine ai bisogni: il volontariato, l’associazionismo, la cooperazione, il terzo settore.“Il wel-fare partecipato – afferma Ivo Lizzola,

preside della Facoltà di scienze della formazione dell’Università degli Stu-di di Bergamo e profondo conoscito-re dei meccanismi dello stato sociale e delle sue più recenti attualizzazio-ni – altro non è che il superamento della vecchia logica della erogazione del servizio in corrispondenza di un bisogno. Il nuovo sistema di welfare consente di organizzare contesti nei quali persone che portano problema-ticità o desideri di progetto possono incontrarsi per elaborare progetto, diventando protagonisti della sua co-struzione”. Il nuovo sistema, però, non manca di alcune criticità. “I possibili punti deboli di un welfare partecipa-to – sottolinea Lizzola – sono legati al fatto che la tessitura di legami socia-li, di forme di reciprocità, di ricono-scimento reciproco, l’attivazione di risorse che a volte, nelle famiglie più affaticate e nelle persone svantaggiate sono residue, non sono così semplici e immediate”. Quelle evidenziate so-no modalità che chiedono un’azione di promozione, un lavoro di tessitura continuo di un’etica e di valori con-divisi, di relazioni all’interno delle quali poter vivere un atteggiamento di fiducia e in qualche misura anche di rischio.

L'opinione. Il punto di vista del direttore dell'Ufficio diocesano di pastorale sociale, don Mario Benedini

Don Mario Benedini (nella foto), è profondamente preoccupato per l'avanzare di una forma di welfare partecipato che “somiglia sempre di più – afferma, proponendo una lettu-ra condivisa anche da altri confratelli dentro e fuori la Curia – a un welfare delegato”. Proprio per i rischi con-nessi a quest’ultimo aspetto, a don Mario Benedini sta particolarmente a cuore, e non soltanto per il suo in-carico pastorale, che la Chiesa bre-sciana metta al centro di un attento confronto il tema del welfare parte-cipato. “Da alcuni mesi come Ufficio di pastorale sociale abbiamo avviato

un approfondimento specifico con sacerdoti, in dialogo con rappresen-tanti del terzo settore – sottolinea don Benedini –. Don Benedini non nasconde l'amarezza nel constatare che dinanzi a un welfare che andrà a gravare su famiglie già pesantemen-te colpite dalla crisi, dalla nuova Imu, dall’assenza di lavoro, dal costo dei servizi all’handicap e ad altre catego-rie svantaggiate, la Chiesa bresciana non abbia ancora avviato una seria ri-flessione. “Dobbiamo renderci conto – continua il responsabile della pasto-rale sociale – che non è più il tempo di parole consolatorie ma dell’indica-

Un costo ulteriore per una popolazione già in difficoltà

Passare dalla teoria alla prassi, dal welfare

tradizionale a quello partecipato, comporta

anche fasi critiche da superare per evitare che le conseguenze cadano

su chi è nel bisogno

zione di strade concrete per essere vicini alla gente che porterà il peso di queste nuove situazioni”. Dinanzi a questa situazione sarebbe neces-saria una presa di posizione comu-ne della Chiesa, (“che ancora fa fati-ca a comprendere la portata reale di alcuni problemi” sono parole di don Benedini) delle realtà del terzo setto-re, dell’associazionismo, del volonta-riato, delle cooperative per far capi-re che quella sul welfare partecipato non è una misura fondamentale e di grande spessore, come è stato scrit-to nei giorni scorsi, ma una legge che danneggia la popolazione. (m.v.)

Nella storia della Chiesa bresciana sono molte le risposte date ai bisogni nel cor-so dei secoli: case di riposo, sportelli di ascolto, iniziative a favore delle famiglie in difficoltà, dei senza dimora, degli stranieri, degli ultimi, sono diventate parte integrante di un sistema capace di risposte efficaci. Partner di amministrazioni pubbliche nell’erogazione di servizi, hanno potuto contare su aiuti di Comuni e altri enti. Anche per queste realtà si impone il welfare partecipato. Ma non c’è discussione in ordine al nuovo sistema di welfare che non finisca con “naufraga-re” sulla questione delle risorse. Perché si può discutere all’infinito ma quando i fondi mancano, o scarseggiano, ogni ragionamento si fa più difficile.

In teoria il welfare diventa partecipato...

Ivo Lizzola

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3La Voce di Bresciagiugno 2012

E-mail:bresciavocemedia.it 3

Sulla carta il tema del welfare partecipato è molto affascinante perché apre grandi spazi di responsabilità al mondo del volontariato, dell’associazionismo e del terzo settore. Nuovi spazi in cui questo mondo può dare il meglio di sé. Co-me spesso accade, però, ciò che sembra buono in teoria nel passaggio alla pra-tica può palesare qualche criticità. La conferma arriva da Urbano Gerola (nella foto), presidente del Centro servizi volontariato di Brescia. “A me sembra – è il suo primo pensiero sul welfare partecipato – che talvolta si giunga a dare nomi nuove a cose antiche”. La sensazione di Gerola è che la discussione in atto tenda a far passare per partecipato un welfare che, a tutti gli effetti, appare delegato.

... ma in realtà appare come delegato

Il punto di vista politico. L'assessore ai servizi sociali del Comune di Brescia, Giorgio Maione

Nei giorni scorsi il Comune di Brescia ha approvato il nuovo piano dei ser-vizi sociali, aprendo di fatto la strada a quel welfare partecipato di cui da tempo di parla. Il Comune capoluogo sta facendo da apripista a tante altre amministrazioni bresciane che stanno riprogettando l’ambito dei servizi so-cio-assistenziali. È l’assessore ai servi-zi sociali Giorgio Maione (nella foto), a presentare la portata innovativa del piano approvato dal consiglio comu-nale. “Il piano – ha affermato l’Asses-sore ai microfoni di Radio Voce – tiene conto della crisi in corso ma guarda anche oltre. Si tratta di un documento

destinato ad avere una vita lunga, con cui il Comune cerca di agevolare tutte le realtà che intendono aiutarlo in que-sto momento particolare nel campo dei servizi alla persona”. Il nuovo pia-no garantisce ampio spazio al mondo dell’associazionismo, alla cooperazio-ne sociale e al terzo settore. In questo nuovo contesto il Comune diventa re-gista e non più solo erogatore di servi-zi, rendendosi sussidiario per far sì che si possa collaborare alla costruzione di un sistema comune, coerente e più ca-pillare sul territorio. “Una scelta – ha sottolineato ancora Maione – operata nella consapevolezza che più si è vicini

a chi è nel bisogno, a chi ha delle ne-cessità migliori sono le risposte che si possono dare. Il tutto con grande bene-ficio anche dell’efficienza di un sistema integrato fra pubblico e privato capace di fare emergere le eccellenze esistenti nel campo dei servizi sociali”. A quello approvato dal consiglio comunale l’as-sessore Maione ha dato il nome di wel-fare partecipato, che non è, come qual-cuno afferma, una semplice delega al volontariato. “Tutt’altro – ha concluso –. Comune e terzo settore cooperano per evidenziare la strategia migliore dall’ideazione alla realizzazione di un progetto o servizio”. (m.v.)

Palazzo Loggia: un piano che si vuole destinato a lunga vita

L'operatore. Don Amerigo Barbieri, alla guida della parrocchia cittadina di San Giovanni evangelista

Vivere la “frontiera” significanon rinunciare mai a interrogarsidi Massimo Venturelli

La prassi, nel Bresciano, è spes-so più avanti della teoria. Anche in tema di welfare partecipato. La pro-va arriva dalla parrocchia cittadina di San Giovanni evangelista guidata da don Amerigo Barbieri (nella foto una delle numerose iniziative attiva-te), comunità che vivendo situazioni di “frontiera” non ha mai rinunciato a interrogarsi trovando, anche sul piano operativo, risposte a bisogni concreti. Un atteggiamento che, nel-le scorse settimane, è stato tradotto in un documento che, per certi versi, incarna alcune linee guida del welfa-re partecipato in tema di analisi dei bisogni e di progettualità. “Il docu-mento – afferma don Barbieri – par-te da lontano, con una lettera aperta dell’aprile 2011 alla comunità e alle istituzioni per illustrare il cammino compiuto e interpretare il lavoro svolto su tematiche che già all’epo-ca andavano evidenziandosi”. Han-no contribuito alla sua stesura an-che quei servizi che la parrocchia ha attivato per dare risposte a bisogni

concreti: il cag, la Caritas, il proget-to “Città e mondo” per l’integrazio-ne degli adolescenti stranieri, la Ca-sa di Alice per l’accompagnamento delle donne straniere e, infine, la Co-munità dei tre volti che ospita nove adolescenti stranieri non accompa-gnati. Due, essenzialmente, i punti

qualificanti del documento a partire dalla consapevolezza che il welfare ha vissuto un eccessivo rimando alla politica e allo stato, mentre dovreb-be essere una sintesi degli interventi dei diversi corpi sociali. Il secondo è quello di una rinnovata presa di coscienza da parte della comunità

cristiana del rapporto esistente tra evangelizzazione e promozione uma-na. Due punti che portano la comu-nità di San Giovanni avanti nella di-scussione sul welfare partecipato, forte com’è della convinzione che il soggetto del welfare non può essere la politica, ma la comunità.

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La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DI...

Dalle aziende... dati negativiÈ stato diffuso il rapporto Euler Hermes Italia,

una società del gruppo Allianz specializzata nell'assicurazione crediti e la lettura dei dati raccolti è indubbiamente negativa. Facendo, infatti, riferimento ai mancati pagamenti tra

aziende, si rileva una situazione in costante aumento dei debiti, a conferma che la crisi non

ha minimamente cessato di mordere. I freddi numeri evidenziano che rispetto all’anno

precedente, nel 2011 la cosiddetta severità è cresciuta del 29% mentre l’incremento a livello

regionale è stato del 38%; e l’andamento del primo trimestre 2012 è ancor più preoccupante.

I dati registrati per la realtà produttiva bresciana indicano che nei primi tre mesi

del 2012 c’è stato un aumento dell’86% in frequenza e del 71% in severità.

IL MEGLIO DI...

Concerto pro terremotatiMolte le iniziative che anche a Brescia stanno prendendo corpo per aiutare le popolazioni terremotate del Ferrarese e del Modenese. Tra quelle già messe in calendario c’è stato il “Concerto pro terremotati dell’Emilia” promosso da Caritas diocesana, Acli provinciali di Brescia e la parrocchia di S. Maria in Silva. Il concerto, che si è tenuto venerdì 8 giugno presso il Centro parrocchiale di S.Maria in Silva, ha visto sul palco il corpo bandistico “Luigi Pezzana” di Rovato, diretto dal maestro Giulio Piccinelli. Il ricavato, insieme a quello della colletta nazionale che la parrocchia cittadina ha proposto nelle Sante Messe di sabato 9 e domenica 10 giugno, sarà inviato alla Caritas diocesana.

Fatti e presunzioni

Egr. direttore,qualche giorno fa, Adriano Sofri dal-le colonne di “Repubblica” si indigna-va perché sempre più medici scelgono l’obiezione di coscienza rifiutandosi così di praticare aborti. Questa presa di posizione ci fa tornare alla mente l’ipocrisia dei sapienti dei tempi di Ge-sù che invece di rallegrarsi dei miraco-li che Gesù compiva sotto i loro occhi si indignavano perché li faceva di sa-bato. Forse Sofri non ha pensato che i medici sono i primi a rendersi con-to che nell’utero materno c’è un es-sere vivente. Forse Sofri non ha com-preso che i medici sono sempre più consapevoli che l’aborto è sopprime-re un essere umano. Perché Sofri pri-ma di prendere posizione non guarda un’ecografia di un bimbo nel grembo materno che… ride, si succhia il pol-lice, si gratta la pancia ma che poi a contatto con l’aspiratore abortivo si agita moltissimo (le pulsazioni rag-giungono i 200 battiti al minuti), cerca rifugio nella parte superiore dell’ute-ro e poi pezzo a pezzo viene dilania-to dall’aspiratore? Non è difficile, ba-sta che vada su youtube e digiti “l’ur-lo silenzioso”. Assisterà anche alla te-stimonianza di Bernard N. Nathanson, prima convinto medico abortista poi, con l’introduzione delle nuove tecno-logie ecografiche, assoluto difensore della vita. Perché Sofri non si confron-ta con Gianna Jessen una ragazza che, contro ogni aspettativa e per una se-rie di fortunate coincidenze, è soprav-vissuta a un aborto salino e che oggi gira il mondo per portare la sua testi-monianza? Basta collegarsi con you-tube e digitare Gianna Jessen! Noi oggi abbiamo tutti i mezzi per essere assolutamente certi e consapevoli che l’aborto è un omicidio. Per questo ri-volgendomi direttamente ad Adriano Sofri mi appello alla scienza e gli chie-do di lasciare i preconcetti e di assume-re una posizione intellettuale onesta e scientificamente corretta. Ma, come si sa, anche nelle nostra epoca supertec-nologica non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

Giorgio Marusi, Giovanni Viviani

E-mail:bresciavocemedia.it

Riforma elettorale

Egr. direttore,sono mesi che il Parlamento ci pro-mette la riforma elettorale, ma que-sta non piace ai signori che hanno in mano il potere. Perché? Perché, forse, non possono scegliere loro gli uomi-ni che dovrebbero governare il Paese. Ma noi elettori vogliamo avere il dirit-to di scegliere. Ora i parlamentari, do-po aver promesso tutto, forse non ci daranno niente. I politici prima di fi-nanziare i propri partiti pensino piut-tosto a dare lavoro ai giovani che de-vono aspettare anni prima di trovar-lo. Sono sicuro che se i parlamentari avessero avuto il buon senso di fare il nostro bene sin da principio forse avrebbero il nostro amore e la nostra fiducia. Una delle cose principali è la-sciarci il diritto di poter indicare noi chi ci dovrà governare, Ma se faranno quello che vogliono in occasione delle prossime elezioni potrebbero trovarsi davanti ad amare sorprese…

Domenico Marchesi

Giornali della Comunità

Le parrocchie di Sant'Afra e di San-ta Maria in Calchera hanno dato alle stampe e distribuito il loro bollettino di maggio. A partire da questo nume-ro, con in copertina, la tela di Paolo Veronese, "Martirio di Sant'Afra", av-viano un viaggio tra le opere d'arte che abbelliscono le chiese cittadine.

Radio Voce

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

5La Voce di Bresciagiugno 2012

Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratte-nimento dalle 10.40 alle 13 con il con-tenitore “Voce Mattina” e dalle 17.10 "Serata inBlu". Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Bre-scia”, mentre la domenica le radiocro-nache del Basket Brescia.

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7La Voce di Bresciagiugno 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Asl. La dote finanziaria dell'Azienda sanitaria locale per le malattie rare

Grande Brescia

L’Asl Brescia – anche a seguito della sperimentazione effettuata nel Centro territoriale per le malattie rare istituito nel 2009 – ha ritenuto, unica in Lombardia, di sostenere concreta-mente i malati e le loro famiglie con una dote finanziaria per il 2012, tra-mite lo stanziamento di 224mila euro, diversamente finalizzati. “Le malattie rare sono un ampio gruppo di pato-logie, circa 7.000 secondo l’Oms, che colpiscono meno di cinque persone su 10mila – ha illustrato il direttore generale dell’Asl Carmelo Scarcella (nella foto) – e nel nostro territorio, secondo certificati diagnostici ed ap-positi codici di esenzione rilasciati da specialisti, i soggetti affetti da tali pa-tologie sono, a oggi, 5.135, cui vanno aggiunti 3.587 celiaci, la cui malattia,

per la sua estensione, ha perso la ca-ratteristica di rarità. Non sempre que-ste persone sono curabili in regime di Lea, Livelli essenziali di assistenza – ha continuato Scarcella – per cui abbia-mo ritenuto di adottare provvedimen-ti straordinari, attra-verso l’istituzione di una dote finanziaria, che consiste in un supporto di tipo economico fornito alla famiglia per integrare le prestazio-ni sanitarie. Ci rendiamo conto che le risorse a disposizione sono limitate – ha proseguito Carmelo Scarcella – ma confidiamo che quanto da noi adottato

possa essere seguito da provvedimenti regionali. Dove i soggetti sono nume-rosi, come i 716 affetti da malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, sorgono associazioni che si fanno carico di una serie di attività di sostegno, ma dove vi sono pochi soggetti affetti da condizioni morbo-se di origine perinatale – ha concluso Scarcella – assistiamo, in assenza di soluzioni, a una situazione di ‘morte programmata’, dove il bambino non raggiunge i sei-sette anni e il nostro supporto è di carattere psicologico”.

di Franco Armocida

È stato svelato il nuovo logo dell’Accademia bresciana arti e me-stieri della buona tavola. Vincitore del concorso è Massimiliano De Ma-rinis, studente della 5ª D dell’Ipc Ca-millo Golgi di Brescia, che ha proposto un’immagine pulita, snella ed elegan-te, destinata a rimanere come simbolo dell’Accademia stessa. “Le Associazio-ni che compongono Accademia − ha spiegato l’assessore Razzi (nella foto) − potranno essere da stimolo per il ri-lancio dell’economia provinciale par-tendo proprio dal settore enogastro-

nomico. Per questo abbiamo creato un nuovo logo partendo dai giovani e dalle scuole, coinvolgendo nel giudi-zio degli elaborati una commissione mista, composta non solo da grafici, ma anche da personalità afferenti a settori diversi”. Anna Bossini, scrittri-ce; Raffaella Mora, giornalista; Monica Ranzi; Massimiliano Rossetti, psicolo-go e psicoterapeuta; Giorgio Verona, graphic designer, coordinati dal presi-dente della giuria, Sergio Di Martino, docente all’Accademia Santa Giulia, hanno valutato le 47 idee giunte da

circa 15 scuole. “Il logo proposto da Massimiliano De Marinis − ha spiegato Di Martino − non solo è adatto a copri-re le esigenze istituzionali dell’Acca-demia, ma è anche un simbolo netto, non influenzato dalle mode, che potrà essere utilizzato per lungo tempo. Ab-biamo premiato la professionalità nel-la presentazione, la scelta dei colori, netti ma eleganti, e la rappresentazio-ne del piatto con le posate in negativo che rendono visibile la lettera A”. Mas-similiano si è aggiudicato un viaggio di tre giorni a Parigi. (a.g.)

Brescia. Concluso il concorso indetto dall'Accademia bresciana arti e mestieri della buona tavola

Il logo migliore è dello studente Massimiliano De Marinis

Doti contro le malattieUnica in Lombardia, l’Asl

ha deciso di sostenere gli ammalati e le loro

famiglie con uno stanziamento di 224mila euro. Nel Bresciano sono 5.135 le persone affette

da patologie rare

I fondi disponibili saranno for-se limitati, ma quello bresciano è l'unico intervento in Lombardia. “Sono stati individuati due tipi di dote – ha spiegato il direttore Ser-vizio attività sperimentali e Malat-tie rare dell’Azienda sanitaria lo-cale Eliana Breda – quella deno-minata ‘forniture straordinarie’, dell’ammontare di 100mila euro, per l’acquisto di prodotti farma-ceutici, parafarmaceutici e ausili protesici, e quella chiamata ‘pro-getti riabilitativi e di sostegno alla cura’, per 124mila euro finalizzata alla realizzazione o prosecuzione di progetti a favore dei beneficia-ri (programmi terapeutici, riabili-tativi, remunerazione di figure di sostegno...). Il massimo di ogni do-te è fissato in 3.600 euro e i bandi per accedervi sono scaricabili dal sito www.aslbrescia.it”. Dei 5.135 casi registrati nell’Asl di Brescia, ve ne sono alcuni che si caratteriz-zano per unicità, perché “vi sono circa 90 persone che sono affette da una malattia specifica – ha ag-giunto Eliana Breda – e sono sog-getti unici, cui va riservato un trat-tamento altamente mirato, non applicabile a nessun altro”. (f.a.)

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Centro storico. Bilancio sui 15 anni del progetto Itinera e sulle prospettive che lo potranno caratterizzare

Un camper dalle fattezze strava-ganti da circa 15 anni si aggira per la città, vegliando con discrezione sui giovani. Si affianca loro, li conosce, non li giudica. Questo è, in sintesi, “Itinera”, oggetto di una serata di ri-flessione sul passato, il presente e il futuro del progetto svoltasi a Casa Foresti e intitolata “Dalla notte alla piazza post-moderna”. “Il progetto − ha spiegato Diego Mesa, che nel 1997 era nel gruppo fondante di quello che poi sarebbe diventato ‘Itinera’ − fu for-

di Alice Gussoni

Avvicinare senza pregiudizi

temente voluto da don Amerigo Bar-bieri e dall’allora Segretariato oratori per esplorare le dimensioni giovanili partendo dall’idea che per costruire un rapporto con i ragazzi bisogna in-nanzitutto conoscere loro e i luoghi

Dentro le mura

Il centro commerciale Freccia rossa

8 La Voce di Bresciagiugno 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

che frequentano”. Il camper del grup-po “La notte” si appostava dunque nei piazzali fuori dalle discoteche e inter-cettava i giovani in maniera non inva-siva, incuriosendoli: “Una chitarra, un fuoco acceso e un tè caldo richiama-

vano l’attenzione − prosegue Mesa − e i ragazzi si fermavano a chiacchiera-re, riflettendo su come fosse possibile divertirsi in modo sano”. Inserirsi con discrezione in situazioni non condivi-sibili, ascoltare in silenzio e partire dalle provocazioni per stimolare una riflessione ha permesso agli operato-ri di sintonizzarsi emotivamente con ragazzi giovani e altri più adulti. Negli ultimi anni sono cambiati i luoghi e le modalità di socializzazione. “Il centro commerciale Freccia Rossa − spiega Michele Bordin, attuale coordinatore di ‘Itinera’ − è diventato la piazza post-moderna in cui i ragazzi si ritrovano”. E gli operatori hanno cambiato ap-proccio, agganciando ragazzi attraver-so la promozione di contest ed eventi a partire dai quali raccogliere piccoli gruppi, anche grazie all’utilizzo dei so-cial network e la promozione di un “ta-lent show” pensato in funzione di un concerto collettivo. “Itinera ha saputo negli anni evolversi, cambiare, adattar-si ai giovani e alle loro esigenze − ha commentato l’assessore Ambrosi − il suo ruolo educativo sarà indispensa-bile in un periodo di bilanci ristretti”.

Alla base del progetto, la convinzione che per

esplorare le dimensioni giovanili si debba

innanzitutto conoscere loro e i luoghi che

frequentano

Dal 4 giugno, e al termine di una fase di pre-esercizio, sarà attiva la procedura sanzionatoria collegata al funzionamento dei due nuovi portali installati in largo Formentone e in corsetto S. Agata. L’avvio della procedura sanzionatoria rileve-rà i passaggi non autorizzati, con conseguente verbalizzazione dell’infrazione. Si evidenzia in particolare che l’accesso in piazza Loggia sarà consentito solamente a bus e taxi, Forze dell’ordine, servizio 118 e veicoli muniti di contrassegno inva-lidi. Tutti gli altri veicoli, anche appartenenti a enti pubblici, non potranno acce-dere. Per i veicoli commerciali che transitano per le operazioni di carico/scarico è prevista una finestra oraria di accesso dalle ore 6.30 alle ore 10.

Avviata la procedura sanzionatoria

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Il lavoro è la riforma strutturale più urgente da compiere per rilanciare dal punto di vista economico e so-ciale l'Italia. Anche perché il lavo-ro è economia, vita di tutti i giorni, produzione e benessere. L'Italia sta attraversando un'importante crisi economica, finanziaria e occupa-zionale. Le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese che hanno rappresentato negli ultimi 50 anni il reale motore dell'economia na-zionale, tendono a chiudere "per fallimento" o per spostamento del-la produzione in altri Paesi.La manifestazione si prevede ricca di contenuti di alto livello dibattu-ti da relatori di primaria importan-za nel panorama giuridico italiano.La centralità della sede e le sue po-tenzialità ricettive fanno stimare un afflusso di circa 13mila visita-tori. Nell'edizione del 2011 si so-no infatti registrate 5132 presen-ze giornaliere di CdL; 980 accom-pagnatori; 360 studenti universi-tari; 1100 altri partecipanti per un totale di 7572 partecipanti. Ma an-che 181 relatori e ospiti; 80 ore di eventi formativi; 21 ore di diretta via satellite; 4 collegamenti esterni; 90 componenti staff organizzativo; 3000 partecipanti agli eventi serali.

Tre ragioniper partecipare

9La Voce di Bresciagiugno 2012

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Tutto pronto per la terza edizio-ne del Festival del lavoro, promos-sa dal Consiglio nazionale dell’Or-dine dei consulenti del lavoro e dalla Fondazione Studi Cdl, che quest’anno si svolge dal 21 al 23 giugno a Brescia.La città si appresta ad accogliere nelle sue suggestive piazze e sale, tra cui lo storico e centrale Teatro Grande, tutti coloro che vorranno partecipare ai numerosi dibattiti in programma in contemporanea nel-le tre giornate estive.In un momento di crisi come quello attuale, parlare di lavoro è fonda-mentale. Per questo motivo riscuo-tono grande interesse le sessioni di questa edizione, che avranno come filo conduttore il tema: “Un nuovo lavoro per un nuovo Paese”. Si parlerà, infatti, degli interventi apportati dalla nuova riforma del mercato del lavoro, in questi gior-ni in approvazione in Parlamento, con la speranza che le criticità mes-se in risalto dai consulenti del la-voro durante l’audizione alla com-petente Commissione del Senato, vengano esaminate e risolte con misure concrete a favore di lavora-

Festival del lavoro. La terza edizione si terrà a Brescia dal 21 al 23 giugno

di Bruno Leoni

Tra le numerose sedic’è anche il Grande

tori, imprese e cittadini. Verranno, inoltre, affrontati alcuni argomenti molto cari alla nostra economia: la salute e la sicurezza sul posto di la-voro; la scelta delle donne, divise ancora tra figli e carriera; l’occu-pazione giovanile, alle prese con nuovi contratti, precarietà e rac-comandazioni; mafia, immigrazio-ne e lavoro nero, attraverso i noti episodi di cronaca diffusi in tutta Italia; ammortizzatori sociali; wel-

fare e naturalmente pensioni. Per tutte le informazioni relative, si può consultare il sito del festival www.festivaldellavoro.it.Ad arricchire la manifestazione bresciana numerosi eventi serali in piazza: il CineFestival sotto le stelle, la libreria del Festival per incontrare gli autori tra la gente, momenti musicali nelle bellissime chiese cittadine e spettacoli teatra-li e d’intrattenimento.

L'iniziativa. Duc Brescia e riconoscimento Unesco-Italia langobardorum-Museo di Santa Giulia e Capitolium

È stata presentata in conferenza stampa la vetrofania che le attività commerciali, i bar e i ristoranti ade-renti al Duc Brescia potranno espor-re. La vetrofania, come è stato preci-sato, unisce tanto dal punto di vista progettuale che visivo due progetti, quello del Duc Brescia e quello del sito Unesco “I longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” (nel-la foto, l'area di Santa Giulia, parte del sito Unesco).A detta dell’assessore alle attività pro-duttive Maurizio Margaroli, “si tratta di un lavoro condiviso tra gli asses-sorati competenti (marketing urba-no e attività produttive da una parte, turismo e cultura dall’altra, n.d.r.)e le associazioni e realtà produttive di Brescia il cui fine è certamernte quel-lo che ne tragga un vantaggio la città ma anche coloro che Brescia fanno vivere grazie al loro lavoro, al loro impegno quotidiano, e al loro il rin-

novarsi nell’interesse dei bresciani e dei turisti”.I due progetti sono caratterizzati da un proprio piano d’azione e identità ben precisi, ma sono contraddistinti da alcune finalità ed interventi trasver-sali e sinergici tra loro con particolare riferimento all’attività promozionale (impegnandosi a coordinarne i con-tenuti e la forma), e alla valorizzazio-ne integrata territorio-commercio. La sinergia, inoltre, rappresentata dalla coincidenza tra l'area del Duc Brescia e la Buffer zone del sito Unesco, ha già prodotto significativi risultati per entrambe le realtà costituenti e per i loro progetti. In particolare, per quan-to riguarda il Duc, il suo progetto ha ottenuto il prestigioso riconoscimen-to europeo di qualità Tocema Europe.La vetrofania, dunque, altro non è che un modo per aumentare il senso della compartecipazione tra i diversi attori e partner dei differenti. (v.g.)

Gli esempi virtuosi di sinergia territoriale e progettuale

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Circoscrizione Est. Al via le iniziative per vivere in senso pieno la solidarietà tra residenti

“Penso spesso che, nelle nostre comunità, ci sia un patrimonio som-merso in grado di cambiare la vita delle persone e renderla migliore. È il patrimonio della solidarietà che si articola in tanti gesti, che fanno la differenza”. Con queste parole Gior-gio Maione, assessore comunale alla famiglia e ai servizi sociali ha pre-sentato la campagna “Più vicino al tuo vicino”. Un progetto con il qua-le il Comune di Brescia intende in-centivare e promuovere un sistema

di Laura Di Palma

Due progetti per essere “vicini”

integrato di azioni fra mondo della pubblica amministrazione e mondo del volontariato, organizzato o spon-taneo. Infatti, tenendo conto del nu-mero sempre maggiore di anziani soli, incentivare i vicini di casa di queste

Fuori le mura

Il presidente della Circoscrizione Est, Enio Garzetti

10 La Voce di Bresciagiugno 2012

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persone ad andare loro incontro con piccoli gesti quotidiani, come un sa-luto o un aiuto per fare la spesa può essere d’ausilio per evitare tragedie della solitudine di cui, sempre più spesso si sente parlare. Due le moda-

lità per aderire al progetto: una per-sonale e una seconda, più istituzio-nalizzata, entrando in contatto con una delle oltre cento associazioni di volontariato della nostra città. Sem-pre nell’ambito della partecipazione attiva alla vita del proprio quartiere, inoltre, la Commissione sicurezza civica e bilancio della Circoscrizio-ne Est, con competenze in tema di vigilanza, protezione civile, bilancio, partecipazione e informazione di co-munità, ha promosso nel proprio ter-ritorio, a sud est della città, l’iniziativa “Siamo vicini a te”. Scopo di questa proposta è quello di aiutare la cittadi-nanza a sentirsi maggiormente sicura, coinvolgendo proprio la stessa nella segnalazione di eventuali problemi di sicurezza. Coloro che desiderano possono quindi compilare un modulo, disponibile online sul sito del Comu-ne di Brescia, segnalando eventuali problemi di sicurezza rilevati in una zona particolare del proprio quartie-re: il tutto, aiuterà le autorità locali a concentrarsi maggiormente sulla risoluzione di reali problemi rilevati dalla popolazione.

L'obiettivo è di promuovere un

sistema integrato di azioni fra la pubblica amministrazione e il

volontariato organizzato o spontaneo

La Circoscrizione Sud informa che sono in fase di realizzazione da parte del setto-re traffico alcune modifiche, richieste al Comune dalla Circoscrizione stessa die-tro sollecitazione di cittadini residenti. In particolare si tratta dell’istituzione in via Ghislandi della zona 30 km/h con rallentatori ettoci e apposita segnaletica; del parcheggio disabili di via Zanelli e dello stallo auto, sempre per disabili in via del Brasile. In via Vittime civili di guerra si sta realizzando un posto/fermata del-la durata di 15 minuti per carico e scarico mentr al civico 177 di via Lamarmora i posti carico e scarico per 15 minuti in fase di realizzazione sono due. Da ultimo, si segnala che per lavori richiesti da a2a, via Canipari resterà chiusa per 30 giorni.

I residenti chiedono, la Sud risponde

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11La Voce di Bresciagiugno 2012

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Dal 1988 a Brescia esiste l’Allean-za per la salute mentale composta da familiari e persone sensibili al-le malattie psichiche che si occupa di aiutare pazienti e i loro paren-ti nell’affrontare e gestire la ma-lattia. Un disturbo, dicono Aldo Chiossi, vice presidente, e Franco Vatrini, consigliere, che non nasce con la persona, ma che sorge in età adulta e coglie impreparate le fa-miglie che, spaventate dallo stig-ma della malattia mentale, si rivol-gono ovunque prima di contatta-re un psichiatra, ritardando le pos-sibilità di cura e ripresa psicofisica del malato. Il centro di ascolto, sito in via Pilastroni 4, vuole essere un punto di riferimento per le proble-matiche legate alla sofferenza psi-chica e un aiuto per orientarsi tra le risorse presenti sul territorio. Of-fre la possibilità di condividere la sofferenza e affrontare la paura in una società che non ha ancora ac-cettato i malati mentali. Molte so-no le iniziative di aiuto tra le quali Omelin, una serie di gite domeni-cali che impegnano gli utenti e sol-levano le famiglie. Oggi sono po-chi quelli che si rivolgono all’Asso-ciazione perché l’idea di farne par-te fa ancora molta paura. (e.b.)

L'Associazione:non avere paura

Da poche settimane la proposta di legge in materia di assistenza psi-chiatrica, presentata dal deputato Pdl Carlo Ciccioli è stata approvata dalla Commissione affari sociali della Ca-mera, riportando in auge l’annosa que-stione della riapertura dei manicomi. Si legge nell’art. 10, che nei casi in cui la convivenza con il paziente comporti rischi per la sua incolumità fisica o dei suoi familiari, questi deve essere tra-sferito in una residenza idonea messa a disposizione della Regione. Un modo pericoloso per dire a una famiglia che si trova in grave difficoltà di gestione emotiva, e non solo, che il modo mi-gliore per affrontare il tutto è “sbaraz-zarsi” del proprio malato affidandosi a un servizio che non offre cura e reinse-rimento sociale, ma una forma di de-tenzione ospedaliera colpevolizzando il malato alla stregua di un criminale. “Non c’è abbastanza tempo per far passare questa proposta di legge, per fortuna verrà bocciata come tutte le altre” commentano i membri dell’Alle-anza per la salute mentale di Brescia, realtà che tutela e assiste i malati e le loro famiglie ponendo l’attenzione sul fatto che nella nostra Regione esisto-no realtà contrapposte. Irccs Fatebe-

Sanità. Una nuova proposta di legge in materia di assistenza psichiatrica

di Emma Bettinardi

Malattia mentalequesta sconosciuta

nefratelli, dove opera l’associazione, ospita circa 200 malati seguiti in modo idoneo e professionale in aree suddivi-se in base al tipo di disturbo con ampi spazi verdi e libertà di movimento, una realtà difficile, ma non impossibile; ma esistono anche realtà come Ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglio-ne dove i posti sono 100 ma gli ospi-ti 200, e a seguire i ricoverati ci sono le guardie giudiziarie. Altri servizi sul territorio ci sono, come i Cps, ma a

causa dei continui tagli i medici sono pochi e i malati molti. Oggi sono quasi solo le famiglie a occuparsi di queste persone, in quanto con l’eliminazione del Nucleo di inserimento lavorativo di Brescia, è quasi impossibile trova-re un lavoro a un disabile psichico, e molte aziende che dovrebbero inserirli con la legge 68 – fanno sapere ancora dall’Associazione –, preferiscono pa-gare la multa piuttosto che impegnarsi con un malato.

La protesta. Di fronte alla situazione diventata insostenibile, serve una presa di posizione netta della politica

Il carcere di Canton Mombello è stato costruito per 200 persone, il mar-gine tollerabile è fino a 270, oggi si ri-trova a dover accogliere una media di 530-580 reclusi di una ventina di etnie. Dopo lo sciopero della fame iniziato dai detenuti, è arrivata una protesta indirizzata alla Corte europea dei di-ritti dell’uomo per denunciare le con-dizioni disumane di Canton Mombel-lo. “Il sovraffollamento, la mancanza di spazi, le condizioni intollerabili in cui versano i detenuti (otto per cella, in alcuni casi 18) sono state portate – racconta a Radio Voce il garante dei detenuti Emilio Quaranta (nella foto) − all’attenzione della società civile e delle istituzioni. Brescia è il fanalino di coda in Italia. Ci vorrebbero − con-tinua Quaranta − delle riforme strut-turali per impedire che la gente vada in carcere, se non come ultima spiag-gia. Come? Con una giustizia riparati-va, con una robusta depenalizzazione

e con un’irrilevanza di reati minimi. A Cremona stanno celebrando un pro-cesso per un furto aggravato in un su-permercato di un pacchetto di cara-melle dal valore di 1,50 euro”. Il con-sigliere regionale del Pd Gian Antonio Girelli ha inviato una lettera al pre-sidente della Commissione speciale carceri Stefano Carugo chiedendo che vengano ascoltati nella prossima se-duta la direttrice della casa circonda-riale di Canton Mombello Francesca Gioieni ed Emilio Quaranta. “È giunto il momento che alle dichiarazioni spot sul tema delle carceri facciano segui-to delle azioni concrete – ha dichiara-to Girelli, unico bresciano all’interno della Commissione speciale –. Serve che il nuovo carcere di Brescia sia in-serito al più presto nel Piano carceri nazionale. Il nuovo Piano di governo del territorio prevede un’area dedica-ta, ora si tratta di intercettare le risor-se ministeriali”. (l.z.)

Le carceri scoppiano... Sciopero della fame e richieste danni

Irccs Fatebenefratelli

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50 anni di impegno e vicinanza ai sofferenti, 25 anni per capire tutte le implicazioni che la malattia menta-le porta con sé e che troppo spesso finiscono con il ricadere esclusiva-mente su parenti e amici del mala-to, 50 anni di progresso medico e di crescita nel riconoscimento dei di-ritti del malato, anche di quello af-fetto da patologia mentale. 50 anni di fatiche ma anche di soddisfazioni, certamente di coerenza con il pro-prio credo. Per fra Marco Fabello è il momento giusto per voltarsi in-dietro e guardare il proprio percorso vitale che è corso parallelo alla sem-pre più approfondita comprensione della malattia psichiatrica e a un ne-cessario percorso di umanizzazione della sua cura. E tra le cose che fra Marco ricorda con maggiore soddi-sfazione vi è senza dubbio il supe-ramento dei manicomi. Si è trattato di un evento di enorme importanza perché ha restituito ai malati quel-la dignità di uomini che per trop-po tempo veniva automaticamente cancellata quando si manifestavano anche minimi aspetti di “stranezze” comportamentali imputabili alla ma-

Anniversario. 50 anni fa la scelta di vita di fra Marco Fabello, direttore dell'Irccs Fatebenefratelli di Brescia

di Bruno Leoni

Fra Marco Fabello

Curare la malattia mentalesenza istituzionalizzazioni

A 35 anni dall’approvazione

della legge Basaglia, vivo oggi con

altrettanta gioia la notizia della chiusura dei manicomi giudiziari

lattia. E questa dignità è stata rico-nosciuta anche agli operatori che quotidianamente si confrontavano con i segni e i sintomi di quella che un tempo era semplicisticamente e offensivamente definita “pazzia” e che per non disturbare i “sani”, ri-chiedeva che i “pazzi” fossero rin-chiusi, nascosti, segregati. Quanto tempo, quante lotte, quanti sforzi e che soddisfazione l’entrata in vigo-re della legge Basaglia pur con tutto il carico di dubbi e preoccupazioni che inizialmente si è portata dietro. Oggi, a 35 anni dall’approvazione di quella legge di altissimo valore umano, vivo con altrettanta gioia la notizia della chiusura dei manicomi giudiziari: anche noi, a San Colom-bano in Lombardia e a San Maurizio in Piemonte, apriamo comunità per accogliere le persone che vi erano ricoverate. E di pari passo, il co-stante impegno dei Fatebenefratelli ha favorito la trasformazione delle nostre strutture sanitarie da Case di cura in ospedali classificati, ovvero parificati agli ospedali pubblici, al servizio di tutti e riconosciuti dallo Stato e dalle Regioni come parte in-tegrante del Servizio sanitario. E noi stessi abbiamo potuto modificare il nostro modo di pensare passando da un’assistenza di tipo elitario a un servizio rivolto a tutti. E oggi, invece, le preoccupazioni sul futuro di una sanità nella quale la gestione azien-dalistica non deve giustificare certi atteggiamenti e interpretazioni della norma che mortificano i malati e pri-vilegiano il solo risultato economico. Le risorse non sono infinite, tutti lo sanno, ma il rigore non deve andare a scapito di qualità e disponibilità. E questo anche deve diventare pa-trimonio comune.

Fra Marco Fabello è nato 68 anni fa a Virco di Bertiolo, in provincia di Udi-ne. Sua madre è morta quando ave-va solo otto anni. Il padre nel 1967, quando fra Marco era già nell’Ordine ospedaliero Fatebenefratelli fonda-to da San Giovanni di Dio. In effetti fra Marco è entrato nella casa di Cer-nusco sul Naviglio, sede della Curia provinciale dell’Ordine a soli 16 anni. L’anno dopo era a San Colombano al Lambro dove, a 18 anni, ha emesso la professione religiosa, frequentando sia il seminario sia, in seguito, il corso per infermiere. Il percorso da religio-so è iniziato all’Istituto psichiatrico di

San Colombano al Lambro. Dal 1984 al 1992 è rimasto all’Istituto dedica-to al Sacro Cuore di Gesù di Brescia quando ancora non aveva ottenuto il riconoscimento ministeriale a Istituto di ricovero e cura a carattere scientifi-co, giunto nel 1996. Fra Marco è quin-di andato a Roma all’Isola Tiberina; poi a San Maurizio Canavese in pro-vincia di Torino e, infine, nel 2004 è tornato al Sant'Orsola a Brescia men-tre ora è direttore generale dell’Irccs San Giovanni di Dio, il primo centro nazionale per la riabilitazione psichia-trica e in particolare per la cura della malattia di Alzheimer. (b.l.)

Le date di 50 anni di servizio ai malati

12 La Voce della Valtrompiagiugno 2012

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13La Voce di Bresciagiugno 2012

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È stato presentato il programma che per i prossimi mesi si affiancherà al più tradizionale Centro ricreativo estivo intitolato “Estate insieme” una formula innovativa, il cui spirito può essere compreso immediatamente se solo si ricorda la denominazione “Sport d’estate” che guida l’attività che ha preso il via l’11 giugno. L’esta-te castelmellese, che fino al 29 giugno proseguirà con la proposta riservata allo sport per poi dedicare i mesi di luglio e agosto al Centro ricreativo estivo, si fermerà solamente dal 13 al 17 agosto, offrendo il proprio ser-vizio per tutto il resto delle vacanze estive. È l’assessore ai servizi sociali Mafalda Gritti a spiegare le caratteri-stiche che permettono di distinguer-si al programma ludico-educativo

Castelmella. Per i bambini e i ragazzi l'estate è animata fino a fine agosto

Nel segno dello sport Quest’anno – afferma l’assessore ai servizi sociali Mafalda Gritti – è sta-to individuato un filo conduttore che è legato allo sport, visto che il primo appuntamento è con “Sport d’estate”, realizzato in collabora-zione con l’Asd “Giocosa”, mentre a luglio il Grest che anche quest’an-no verrà organizzato con la coope-razione della Pa.Sol di Ospitaletto sarà intitolato “Asterix alle Olimpia-di”. Un discorso – prosegue l’asses-sore Gritti – che acquista un signi-ficato e un valore del tutto speciali proprio in un periodo come questo nel quale lo sport sembra aver per-so la sua vera natura. Si parla ormai solo di agonismo a tutti i costi, di sfi-de da vincere assolutamente e del-la necessità di sconfiggere l’avversa-rio. Non è questo il volto dello sport che ci interessa e che vogliamo pro-porre ai ragazzi che parteciperanno ai nostri centri estivi. L’attività spor-tiva possiede infatti una eccezio-nale valenza educativa e formativa che dev’essere recuperata. Aiuta la socializzazione e l’amicizia, per non parlare dei benefici che offre alla salute. È questo il volto dello sport che ci piace scoprire e che verrà il-lustrato nelle diverse settimane di questa intensa attività estiva”.

Mafalda Gritti

Continua a regalare emozioni particolari un’attività altrettanto singolare come l’aratura all’antica. Una disciplina che fa a buon dirit-to di Castel Mella uno dei suoi prin-cipali punti di riferimento in terra bresciana, come conferma il fatto che anche quest’anno la prima prova del Campionato di specialità è stata ospitata dall’ormai consueta cornice di via don Bergomi a Castel Mella. Il tutto per una mattinata che, gra-zie anche alla stretta collaborazio-ne tra gli aratori del grande fiume e

la locale Amministrazione comuna-le, ha offerto alle numerose persone che hanno seguito l’iniziativa non solo un vero e proprio viaggio nel tempo, ma ha saputo anche abbina-re le emozioni legate alle abilissime manovre realizzate dai concorrenti in gara. Autentici disegni sulla terra che dimostrano grande maestria e la piena padronanza di quella che può essere considerata giustamente una vera e propria arte. Una contesa che, come tutte le sfide che si rispettano, ha emesso i suoi avvincenti verdet-

ti, proclamando vincitore di questa prima tappa del Campionato 2012 il mantovano Zaffanella, che è riusci-to a superare la pur nutrita schiera degli aratori della nostra provincia in una classifica caratterizzata in ogni caso da grande equilibrio. Do-po la buona riuscita di questa prima prova che si è svolta a Castel Mella, il Campionato di aratura all’antica proseguirà la sua corsa verso la fine di agosto (28/29) a Orzinuovi prima di vivere un’altra intensa tappa sul Garda a settembre.

Campionato storico. La prima prova dell'edizione 2012 se l'è aggiudicata il mantovano Zaffanella

Un viaggio nel tempo con il Campionato di aratura all'antica

Hinterland

di Mario Bruni

L’attività sportiva sarà il punto di riferimento

di tutte le iniziative previste proprio in un periodo come quello attuale nel quale lo

sport sembra aver perso la sua vera natura

organizzato dal Comune di Castel Mella per i prossimi mesi: “In queste settimane dell’anno durante le quali le famiglie non possono contare sul servizio scolastico l’opportunità di sapere i propri figli in un luogo sicu-ro e impegnati in attività propositive diventa fondamentale. Non si tratta di “parcheggiare” ragazzi che altrimenti non saprebbero come trascorrere le loro giornate, ma, al contrario, il ve-ro nocciolo della questione è quello di offrire a questi adolescenti un vali-do strumento per far fruttare al mas-simo queste loro vacanze. In questo

senso l’idea è quella di abbinare di-vertimento e aggregazione a educa-zione e formazione, così da fare in modo che i ragazzi che partecipano al centro estivo non solo si divertano e possano ritrovarsi con tanti amici vecchi e nuovi, ma possano anche vi-vere un’esperienza istruttiva che sia per loro un valido strumento di cre-scita”. Un obiettivo sicuramente am-bizioso che quest’anno il Comune di Castel Mella si prefigge di persegui-re per tutta la durata dell’estate con l'esclusione dei soli giorni a ridosso di Ferragosto.

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Al via i corsi e gli eventi estivi della Gtr Aviation di Bedizzole

L'estate tra le nuvole al campo di volo:Due giorni di Open-Day il 23 e 34 giugno

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15La Voce di Bresciagiugno 2012

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Economia Si sono tenute le elezioni per il rinnovo cariche dell’Associazione provinciale alle-vatori di Brescia. Il nuovo consiglio direttivo dell’organizzazione risulta composto dal presidente uscente Germano Pè di Gussago, oltre che da Giancarlo Panteghi-ni di Bienno, Renato Facchetti di Chiari, Massimo Della Bona di Gambara, Sergio Turelli di Castegnato, Paolo Sterni di Pisogne, Giuseppe Miglioli di Cigole, Gian-pietro Gaetarelli di Salò, Bruno Barbieri di Leno, Gianluigi Scaroni di Tremosine, Giuseppe Franceschi di Carpenedolo, Davide Antonioli di Gianico e Gianmaria Bettoni di Offlaga. I componenti effettivi del collegio sindacale sono Mauro Bel-loli ed Enzo Ferrazzoli (supplenti Paola Bono e Domenico Colombini).

Apa, eletto il nuovo direttivo provinciale

Assopadana. Le imprese soffrono la crisi, i crediti segnano il passo e le prospettive sono incerte

Negativi i primi mesi del 2012

Spiace osservare come questi primi mesi del 2012 facciano rileva-re che le imprese iscritte alla Came-ra di commercio siano in calo e che ben pochi siano i debutti, peraltro di scarsa consistenza.Ma d’altronde le imprese soffrono la crisi, i crediti segnano il passo e le prospettive sono più che nebulose.Il settore dell’edilizia continua a es-sere tra i più penalizzati e continuano ad aumentare i fallimenti.È chiaro che servono nuove politiche per la crescita e non si può, ma è me-glio dire che non si deve, continuare con questa strada penalizzante di una esorbitante tassazione che per altro ora mette in pratica la tassazione di un reddito che non c’è e si distorce l’aspetto impositivo con una patri-moniale nascosta qual è l’Imu, che soprattutto penalizza ulteriormente

Mariano Mussio, presidente di Assopadana

le imprese di qualsiasi settore a cui appartengono.Se osserviamo bene l’andamento dell’economia ci troviamo di fronte a serrande abbassate, aziende arti-giane allo stremo con un’edilizia in via di estinzione. La situazione economica e lavorati-va, nonostante il coraggio, ma per-mettetemi di sottolineare anche la dignità per coloro che proseguono con immani sacrifici personali ol-tre che economici, di tanti operatori economici che cercano comunque

a cura di Voce Media

I primi mesi del 2012 fanno rilevare un deciso

calo delle imprese iscritte alla Camera di

commercio a fronte di un numero limitato di debutti, peraltro di

scarsa consistenza

Confronto. Si è conclusa con interessanti prospettive la missione imprenditoriale bresciana a Casablanca

A termine della missione impren-ditoriale bresciana che si è svolta a Casablanca dal 15 al 18 aprile 2012, organizzata da Pro Brixia con il sup-porto di Aib e Banco di Brescia, l'azienda di credito ha indetto una conferenza stampa alla quale erano invitati tre rappresentanti di azien-de che hanno partecipato alla mis-sione in Marocco: Aristide Faustini del Gruppo Metra, Marco Cittadini di Cittadini S.p.A. e Giovanni Toma-sini di Toma srl. Presente all’incon-tro anche Piero Costa, direttore ge-

nerale dell’Associazione industriale bresciana. Roberto Tonizzo, diretto-re generale del Banco di Brescia ha dichiarato che: “In questa difficilis-sima fase congiunturale, ove il mer-cato domestico è saturo, le azien-de non possono lasciarsi sfuggire l’opportunità di rivolgersi a merca-ti di Paesi che esprimono percen-tuali di crescita costanti, talvolta a doppia cifra. Il Banco di Brescia fornisce quotidianamente assisten-za alle aziende per comprendere e approcciare nuovi mercati di sboc-

Banco di Brescia e Pro Brixia per promuovere l'export

di andare avanti, si presenta critica. Continua ad allargarsi la forbice della vitalità delle imprese, tra chi sceglie di entrare sul mercato creando nuo-ve attività e chi, al contrario, ne esce cessando e andando magari a cercar-si qualche lavoretto non in regola o infoltendo le fila dei disoccupati.In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2011, la variazione ten-denziale presenta un ulteriore saldo negativo. L'attuale situazione economica ne-gativa ci porta e porterà, ancora

molte difficoltà e preoccupazioni e la mancanza di prospettive stabili di crescita non aiutano certamente gli imprenditori nel sostenere le loro at-tività. Tanti di coloro che vorrebbe-ro avviare nuovi progetti, a iniziarli aspettano qualche segnale di tiepida positività che però né i mercati, oltre modo i finanziari, né l’economia dei Paesi dell’euro, danno. È una situazione purtroppo gene-ralizzata, che sta facendo ulterior-mente soffrire il tessuto economico già sofferente della nostra provincia, che dà come risultato una maggiore penalizzazione dalla crisi. Non è e non sarà facile uscirne ma ce lo si augura, essendo anche in corso una profonda revisione della disciplina del settore a livello legi-slativo che, probabilmente, oltre ad aiutare la ripresa potrebbe mettere ordine rispetto a troppe società che formalmente esistono ma non sono in effetti operative. Ulteriormente si auspica che anche le procedure fallimentari abbiano raggiunto il termine e che siano sola-mente residuali e di importi relativi.Inoltre, a fronte del quadro dram-matico e alla relativa scarsa dispo-nibilità finanziaria delle imprese per la quale sino a oggi l’unico sollievo è pervenuto dalle confidi, si auspica da parte del sistema bancario un più incisivo intervento, garantendo in primis liquidità alle imprese e facen-do il loro dovere anche nel sostegno alle famiglie.

co”. Massimo Ziletti, direttore di Pro Brixia ha dichiarato che: “Il sistema Brescia si consolida sempre più at-traverso partnership con Istituti bancari del territorio, come Banco di Brescia, e Associazioni di cate-goria maggiormente rappresenta-tive delle imprese export oriented, come Aib, in un’ottica di creazione di opportunità internazionali non solo per le imprese già presenti sui mercati esteri, ma anche per quelle che intendono affacciarvisi per la prima volta”.

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Teatro Grande. Presentato il cartellone che si svilupperà in autunno tra ottobre e dicembre

Siamo solo a giugno, ma è già tutto pronto per la stagione ottobre-dicem-bre 2012 del Teatro Grande di Brescia, una stagione che prosegue lungo la direttrice imboccata da due stagioni, cioè quella di un porsi come polo di attrazione culturale. “Da quando poco più di due anni fa è incominciata l’atti-vità della Fondazione Teatro Grande – ha affermato durante la presentazio-ne della stagione il sindaco Adriano Paroli, che della Fondazione è anche presidente – abbiamo costruito un

di Francesco Uberti

Tra Bach, il barocco e il jazz

rapporto molto stretto tra la città e il Teatro, in modo che quest’ultimo è di-ventato il riferimento per diverse real-tà culturali che operano in città”. Così nel programma figurano, per esempio, tre date del festival “Settimane Baroc-

Cultura

Il sovrintendente Umberto Angelini

16 La Voce di Bresciagiugno 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

che di Brescia”, ospitate tra il ridotto e la sala grande: “Una bella festa per i 10 anni della manifestazione – come ha avuto a dire il presidente della ras-segna Emanuele Beschi – che vedrà la partecipazione anche quest’anno

dell’orchestra barocca dell’Unione eu-ropea”. Dalla musica barocca al jazz, con la collaborazione con JazzinE-den, la realtà cittadina con la quale il Grande ha da qualche mese instaurato un’importante sinergia: il risultato sarà il concerto del 10 novembre di Wayne Shorter, uno dei più grandi musicisti jazz dei nostri tempi che si esibirà per la prima volta a Brescia accompagnato dal suo storico quartetto. Per quanto riguarda la danza contemporanea bi-sogna sottolineare la serata del 20 ot-tobre con la presenza del famoso core-ografo giapponese Saburo Teshigawa-ra in uno spettacolo denominato “Mir-ror and Music”, proposta del sovrin-tendente della Fondazione Umberto Angelini, fresco vincitore del premio “Danza&Danza” nella categoria opera-tore. E questa è solo una minima par-te di un cartellone che si annuncia di grande richiamo anche per la politica dei biglietti con la riproposizione del-la “Teatro Grande Card”, una sorta di abbonamento aperto per la stagione 2012, grazie alla quale è possibile cre-are il proprio palinsesto, scegliendo di volta in volta gli spettacoli.

Per il sindaco Adriano Paroli: “Abbiamo

costruito un rapporto molto stretto con la città, proponendo il

Teatro come riferimento culturale”

La Galleria Colossi Arte Contemporanea ospita “Ma l’educazione!”, personale dell’artista Fidia Falaschetti che presenta una serie di carte geografiche vintage dipinte ad acrilico, con un forte impulso critico nei confronti dei vizi della società contemporanea. Un mondo burlesco, comico e bizzarro, ma che attraverso la sua auto irrisione, mostra senza reticenze gli spigolosi angoli della sofferenza uma-na. In parallelo visitabile in galleria “Che colore sei?”, personale dell’artista italo-egiziano Omar Hassan, che invita ciascuno ad identificarsi nell’energia vitale del-lo spruzzo della bomboletta e nella molteplicità delle macchie di colore che ne derivano. Aperte entrambe fino al 4 luglio, martedì-sabato (10-12 e 15-19). (l.b.)

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Page 17: La Voce di Brescia 2012 06

L’estate bresciana degli spettaco-li, dei concerti e dei grandi appun-tamenti musicali in piazza è targa-ta Cipiesse. Il primo appuntamen-to in città è previsto per il 14 luglio in piazza Duomo con le sonorità dei Negrita. Il gruppo sta portando in tour gli ultimi lavori dell’album “Dannato vivere” oltre ai propri suc-cessi. Ingresso 32,20 euro in preven-dita e 35 la sera del concerto. Anco-ra sonorità del tutto particolari con i Subsonica il 21 luglio alle 21.30 (bi-glietti 23 euro). E poi le note quasi di casa quando si esibirà Francesco Renga. Biglietti da 38 euro (1° setto-re) e 23 euro (2° settore); la sera del concerto maggiorati di 2 euro. Dopo Renga piazza Duomo ospiterà i Litfi-ba nel loro tour 2012 martedì 24 lu-glio alle 21.30. Ingresso 32,20, la se-ra dello spettacolo 35 euro. Si chiu-de alla grande il 25 luglio alle 21.30 con una delle signore della musica italiana: Giorgia (nella foto). La tap-pa è una delle date previste nel suo “Dietro le apparenze tour”. Bigliet-ti: 43 euro (1° settore), 33 euro (2° settore) e 23 euro (3° settore non numerato); maggiorazioni di 2 euro la sera del concerto. Prevendite dei biglietti: circuito greenticket e ticke-tone. Info: cipiesse-bs.it.

Con il Cipiesse, la musica è in piazza

17La Voce di Bresciagiugno 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Il 12° appuntamento con i “Qua-derni”, significativa iniziativa edi-toriale della Provincia di Brescia, affronta l’indagine storica, artistica e architettonica della chiesa di San Giorgio. Ubicata sul ripido pendio del colle Cidneo, poco fuori della porta occidentale della città antica e stretta a ridosso delle mura roma-ne e altomedievali che salgono verso il Castello, San Giorgio rappresenta sicuramente uno degli edifici roma-nici di Brescia meglio conservati. Un restauro durato 16 anni, al quale in larga parte ha contribuito l’ammini-strazione provinciale, ha restituito la chiesa alla comunità nel 2010, facen-do emergere uno scrigno di tesori nel quale si stratifica la storia locale a partire dall’epoca longobarda fino all’Ottocento, passando attraverso alcuni tra i più rappresentativi pittori del Seicento bresciano. ‘Una storia secolare riportata alla luce’, recita il sottotitolo della elegante pubbli-cazione, arricchisce di un ulteriore tassello le testimonianze di struttu-re longobarde esistenti intorno al monastero di Santa Giulia e all’area archeologica del Capitolium, iscrit-te dallo scorso anno nella lista del

L'iniziativa editoriale. Il 12° appuntamento con i "Quaderni" della Provincia

di Vittorio Bertoni

San Giorgio, un vero scrigno da scoprire

patrimonio mondiale dell’Unesco nell’ambito del sito seriale ‘I Lon-gobardi in Italia. I luoghi del potere’ e “propone la chiesa – spiega nella presentazione Silvia Razzi, assessore provinciale alla Cultura e al turismo – come scrigno prezioso, risponden-do in tal modo all’obiettivo primario di ogni politica culturale: lo studio, la tutela e la valorizzazione dei beni”. “La Provincia di Brescia – afferma il presidente Daniele Molgora – ge-

stisce gli spazi della chiesa adibiti a sala pubblica ed è impegnata per-ché questo gioiello nascosto della città venga sempre più conosciuto e apprezzato come meta turistica, facendolo percepire come autentica eccellenza del nostro territorio”. In questo senso la pubblicazione por-ta a riflettere sul nostro patrimonio monumentale nella prospettiva di una diffusione sempre più ampia e aperta del sistema culturale locale.

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Page 18: La Voce di Brescia 2012 06

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Page 19: La Voce di Brescia 2012 06

19La Voce di Bresciagiugno 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Nel corso degli ultimi 40 anni si è avuto un profondo cambiamento nell’alimentazione degli italiani. La possibilità di nutrirsi con una maggio-re varietà e ricchezza di cibi se da un lato ha portato indubbi benefici, con la scomparsa pressochè totale delle carenze nutrizionali, dall’altro ha de-terminato una maggiore incidenza tra le altre, di obesità, ipertensione, aterosclerosi, diabete; a tutto ciò si aggiungono i disturbi del comporta-mento alimentare (anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbi da alimenta-zione incontrollata, ecc). In presenza di queste patalogie la dieta rappresen-ta il primo intervento terapeutico che viene intrapreso e talvolta risulta tan-to efficace nel correggere le alterazio-ni da evitare la terapia farmacologica.

È necesario seguire delle linee guida per una sana alimentazione anche du-rante l’accrescimento, la gravidanza, l’allattamento e per gli anziani.Bisogna modificare le errate abitudini alimentari ed è giusto adottarne del-le nuove, ma senza raggiungere mai estremismi pericolosi e, soprattutto, seguendo il filo di una sana e serena valutazione dei vari problemi. Stati-stiche internazionali dimostrano che le malattie mortali sono senza dubbio più frequenti e precoci nelle persone obese che in quelle di peso normale o inferiori alla norma. Se perdere chili

per acquistare peso-forma rappresen-ta la prima regola per vivere in salu-te, cadere in diete assurde per ecces-so o per difetto, o impasticcarsi con farmaci di vario colore è altrettanto pericoloso. Una dieta quantitativa corretta presuppone un adeguato ap-porto di calorie, cioè una quantità di cibi perfettamente corrispondente al fabbisogno calorico, intendendo per tale la quantità di calorie che l’orga-nismo brucia durante l’arco delle 24 ore. Razza, costituzione, tempera-mento endocrino, età, sesso, peso, altezza e soprattutto l’attività fisica

Salute. Distribuire i pasti nell’arco delle 24 ore non solo nel senso quantitativo ma anche nel senso qualitativo

a cura di VoceMedia

Qualità della vita quotidianae nutrizione: una vera sinergia

Che l'alimentazione sia una delle leve

principali che abbiamo a disposizione per

mantenere e migliorare il nostro stato di salute,

non è più un mistero

fanno enormemente variare da indi-viduo a individuo il fabbisogno ca-lorico. L’alimentazione della giorna-ta deve essere completa, deve cioè risultare da un’armonica fusione di proteine, carboidrati e grassi con la presenza ottimale di ormoni, vitami-ne, sali minerali, enzimi, ecc. Il nu-trizionista organizza un programma dimagrante che deve sempre essere individuale. Importante è distribuire i pasti nell’arco di 24 ore, non solo nel senso quantitativo, ma anche nel senso qualitativo. La prima colazione deve essere abbondante e ricca di car-boidrati: durante il giorno si lavora e si esplica una certa attività fisica, per cui il relativo eccesso di carboidrati nella prima colazione del mattino ha tutto il tempo di essere conveniente-mente smaltito. Il pasto del mezzog-giorno deve essere piuttosto sobrio e di facile digestione ed avere un giu-sto equilibrio di proteine, grassi e car-boidrati. Il pasto serale deve essere leggero per concedere un sano ripo-so notturno. Bisogna dimagrire con metodo per sentirsi, ogni giorno che passa, meglio del giorno precedente. È bene seguire i consigli dello specia-lista nutrizionista e non derogare dal-le sue prescrizioni. La dieta perfetta, standard, buona per chiunque, non esiste. Solo un’ armonica ripartizio-ne dei nutrimenti-base garantisce un reale benessere.

I PoliambulatoriW.&B. (Wellness and Body) sono una struttura ambulatoriale privata autorizzata. Nella nostra struttura le diverse èquipe sanitarie specialistiche si integrano per rispondere ad una esigenza di “salute e benessere” della persona

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Page 20: La Voce di Brescia 2012 06

20 La Voce di Bresciagiugno 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Tempo di programmazione per il futuro in casa Centrale del Latte Brescia che a settembre prenderà parte per il secondo anno consecu-tivo al campionato di Lega 2. A gior-ni dovrebbe essere ufficializzato il prolungamento del contratto a co-ach Dell’Agnello che – in vacanza – oltre a riposarsi ha teso le orec-chie a diverse sirene provenienti da Avellino e da quella Caserta che conosce molto bene avendoci gio-cato per 8 anni vincendo uno scu-detto e una Coppa Italia a cavallo tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90. Il direttore generale Ario Costa sta lavorando alla riconferma (il tecnico livornese ha comunque un altro anno di contratto) mentre sul fronte giocatori sarà ridimensiona-mento. Partiamo dagli americani: Thompson è nel mirino di Reggio Emilia neo promossa nel massimo

Basket Lega 2. Società biancoazzurra al lavoro per la prossima stagione

Centrale: lavori in corso Dopo le reti tricolore di un’azienda di Montisola che hanno tappezza-to le porte di tutti i campi di calcio del nostro Paese, il “made in Bre-scia” esce dai confini nazionali per arrivare fino a Londra prossima al-le Olimpiadi di luglio. In 14 stadi, infatti, sono bresciane le tribune smontabili in alluminio con strut-tura autoportante. A fornire è sta-ta l’azienda Metra di Rodengo Sa-iano che ha ottenuto una commes-sa da 3,7 milioni di euro ricevuta dalla Slick seating systems, società inglese specializzata nella realizza-zione di stadi temporanei. In tut-to la fornitura ammonta a 600 ton-nellate di profilati strutturali, leg-geri, resistenti alle intemperie, con un sistema di montaggio rapido. Dopo le Olimpiadi verranno smon-tati e saranno riutilizzabili e, una volta giunte a fine vita potran-no essere completamente riciclate e reimmesse nel ciclo produttivo. Sempre di fabbricazione bresciana è anche il “Tube”, che - per alcune linee di collegamento con gli sta-di olimpici – è stato realizzato con kit di alluminio “nostrano”. Realiz-zata anche una nuova linea della metropolitana che porta sempre la firma della azienda di Rodengo Sa-iano.

Coach Dell’Agnello ha un altro anno di contratto. Se lo contendono Avellino e Caserta

Sport È Milena Bertolini il nuovo allenatore delle ragazze del Brescia vincitrici della Coppa Italia e giunte quarte al termine del campionato di serie A. La trainer di Correggio, dopo 7 anni alla Reggiana e un anno sabbatico, torna su una panchi-na del massimo campionato. “Avevo voglia di ricominciare e il presidente Cesa-ri mi ha proposto un progetto che ho sposato con entusiasmo. Il Brescia è una società in evoluzione e con un settore giovanile tra i migliori in Italia. Non vedo l’ora di partire”. Con la Reggiana ha conquistato nel 2010 la Coppa Italia bat-tendo in finale le campionesse d’Italia della Torres. Per ben tre volte (2009, 2010, 2011) ha vinto la “Panchina d’oro” come miglior allenatore della serie A.

Brescia Calcio donne: Bertolini nuovo allenatore

di Mario Ricci

Basket Bresciaal lavoro per trattenere

coach Dell’Agnello tentato da Avellino.

Si ripartirà da Rezzanoe Stojkov. Per il resto

sarà ridimensionamento

campionato di Lega 1, Busma non verrà riconfermato, Goldwire co-sta troppo. L’intento della società, infatti, è passare dai due milioni di euro investiti nella passata sta-gione al milione e 200 mila euro come tetto massimo di spesa. Sa-rà difficile trattenere anche Super Mario Ghersetti, tra i protagonisti dell’ultima annata culminata con i play off promozione persi agli otta-vi di finale. L’argentino è richiestis-simo da Caserta, Avellino e Reggio Emilia in Lega 1 ma anche da Fe-rentino, Veroli e Biella. Richiestis-

simo anche Farioli. Si ridovrebbe partire, dunque, da capitan Rezza-no e Stojkov mentre è da definire la situazione dei senatori Gerga-ti e Rombaldoni (almeno uno dei due dovrebbe restare) mentre per Scanzi, sarà fondamentale capire quanto possa essere utilizzato. Un campionato in panchina non è gra-dito al giovane prodotto bresciano che chiederebbe di essere girato in prestito. Intanto la Federbasket ha fissato al 2 luglio la data ulti-ma per l’iscrizione al campionato di Lega 2.

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21La Voce di Bresciagiugno 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Che il mercato abbia inizio: archi-viata la vicenda Iaconi in merito al “calcioscommesse” (niente squalifica ma inibizione ed opererà da direttore sportivo come un consulente esterno. Ricorrerà in secondo grado di appel-lo), il Brescia ora può concentrarsi sul-le trattative per rinforzare la squadra in vista del raduno programmato per l’11 luglio senza dimenticare la grana stadio. Il dictat è sempre lo stesso: ce-dere il più possibile i pezzi pregiati e incassare per poi poter operare. Dopo il passaggio del portierino Leali alla Ju-ventus per 4 milioni di euro, sempre con il club bianconero si continua a trattare l’altra punta di diamante delle rondinelle, ovvero Omar El Kaddouri. Dopo un primo interessamento di Par-ma e Lazio, il trequartista italo-maroc-chino è entrato nell’orbita del club pie-montese visti i buoni rapporti. Anche perché nella trattativa (la Juve offre tre milioni di euro) si inserisce Fausto Rossi che, dopo esser arrivato in pre-stito a gennaio, ha dichiarato di voler restare all’ombra del Cidneo essendo molto apprezzato da mister Calori. A proposito di nazionali Under 21, altro giocatore che le rondinelle vorrebbe-

Calcio serie B. Chiusa la vicenda Iaconi (inibizione 3 anni e 9 mesi), le priorità restano il mercato e lo stadio

di Mario Ricci

Ginoo Corioni rinnova la fiducia a mister Calori

Brescia, avanti con il mercatoed è sempre emergenza stadio

Le rondinelle rischiano hanno chiesto ospitalità

a Mantova. Tra società e comune è sempre più

frattura: al Rigamonti giocherà la domenica il

Feralpi Salò di Lega Pro 1

ro trattenere è Luca Caldirola. I con-tatti con l’Inter sono frequenti ma le sirene di una possibile serie A (vedi il neo promosso Torino), spingono il difensore capitano degli azzurri-ni lontano da Brescia. Ma il perno di tutto il mercato è la cessione di Dia-manti. Il Bologna non è intenzionato a sborsare i 7 milioni iniziali richiesti da Corioni. Da via Bazoli si è disposti a trattare anche per 5 milioni, così il club felsineo ha messo sul piatto i 3 milioni più una contropartita tecnica. Il Brescia non vuol saperne, preferisce incassare e basta. Anche perché, oltre a Diamanti, rischia di ritrovarsi in casa pure Konè per il quale il Bologna non intende versare un milione.A proposito di prestiti, la metà del car-tellino di Hetemaj per restare al Chie-vo è valutata 1,2 milioni. Vicina la ces-sione di Jonathas alla Sampdoria neo promossa in serie A. Da Lanciano, poi, torna alla base Fabrizio Paghera (tra gli artefici della storica promozione del club abruzzese in B) mentre Ma-gli – che si sta riprendendo da un in-fortunio – non resterà al Frosinone di Lega Pro. Sempre in uscita, Zoboli pia-ce al Novara (il Brescia non incasserà dalla cessione perché è in scadenza) mentre Salamon potrebbe raggiunge-re Zeman, suo estimatore ai tempi del Foggia, nella Capitale sponda Roma. In chiusura il capitolo stadio: è sempre aperta la frattura tra la famiglia Corio-ni e il Comune.Il Brescia non ha intenzione di spen-dere per la nuova Curva Nord a ridos-so del Campo e minaccia di trasferirsi a Mantova lasciando campo libero al Feralpi Salò che, dunque, giocherà le prime partite casalinghe di Lega Pro 1 la domenica a Mompiano in attesa della ristrutturazione del proprio im-pianto gardesano.

Oltre alla prima squadra, si pensa al-la riorganizzazione del settore giova-nile per il quale il patron Gino Corio-ni (75 anni lo scorso 9 giugno anche se lui ne ha dichiarati 55) ha da sempre particolare attenzione e di cui il figlio Fabio ricopre la carica di vicepresiden-te. Ecco allora che il primo volto nuovo è quello di Pietro Strada. L’ex giocato-re delle rondinelle (campionato 2005-2006) ma anche di Parma, Sampdoria e Lumezzane, tanto per citare qualche squadra, è il nuovo responsabile tecni-co e direttore sportivo del settore gio-vanile. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo in Valtrompia al termine della

stagione 2006/2007, Strada ha intra-preso la carriera di promotore finan-ziario che proseguirà ad esercitare no-nostante il nuovo incarico. Capo degli allenatori, sempre del settore giovani-le, è stato nominato Massimo De Paoli. Da decidere chi sarà il nuovo allenato-re della formazione Primavera che so-stituirà l’ottimo Giampaolo Saurini in carica dal 2008.Il cerchio si chiude attorno a Javorcic che lo scorso anno sembrava dovesse addirittura essere promosso in prima squadra (con al fianco Gigi Maifredi). Poi non se ne fece nulla e gli fu prefe-rito Scienza.

Volti nuovi: da Strada a De Paoli

La nuova stagione. Raduno l'11 luglio. Primo impegno, il turno preliminare di Coppa Italia del 12 agosto

Stabilite le date della nuova stagio-ne del Brescia che comincerà mer-coledì 11 luglio. È questa la data del ritrovo della squadra a Coccaglio. Il gruppo resterà in Franciacorta fino a venerdì 13. In questi tre giorni i ra-gazzi allenati da mister Calori ver-ranno sottoposti a visite mediche, test ed effettueranno i primi allena-menti in città. Il 13 pomeriggio, poi, si muoveranno alla volta di Temù, la località in Alta Valle Camonica già sede nella passata stagione del ritiro biancazzurro, dove resteran-

no fino a venerdì 3 agosto. Dunque tutto concentrato in un’unica sede mentre, fino allo scorso anno, la preparazione proseguiva a Storo. In programma almeno tre amichevoli sulle quali la società si sta attivando per fissare date e avversario.Il primo impegno ufficiale è rap-presentato dal turno preliminare di Coppa Italia in programma il 12 agosto mentre la serie B comince-rà nel fine settimana compreso tra il 24 e 25 agosto. Il prossimo torneo vedrà il ritorno dopo 64 anni della

Si riparte da Temù: campionato al via il 25 agostoPro Vercelli e il debutto in assoluto della Virtus Lanciano mentre non ci sarà il Vicenza retrocesso al termine dei play out.Questo il quadro completo del pros-simo campionato cadetto 2012/2013 (tra parentesi i punti di penaliz-zazione da scontare): Ascoli, Ba-ri, Brescia, Cesena, Cittadella, Cro-tone, Empoli (-1), Grosseto, Juve Stabia, Lanciano, Lecce, Livorno, Modena, Novara (-4), Padova (-2), Pro Vercelli, Reggina (-4), Sassuolo, Spezia, Ternana, Varese e Verona.

Page 22: La Voce di Brescia 2012 06

22 La Voce di Bresciagiugno 2012

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NUMERO 06 - GIUGNO 2012

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

BEATO LUIGI PALAZZOLO: P: 18.30; F: 08.00 - 10.30 - 18.30NATIVITÀ DI MARIA : BUFFALORA - P: 18.30; F: 08.00 - 10.00 - 18.30BUON PASTORE: P: 18.30; F: 08.00 - 09.45 - 11.00 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: CAIONVICO - P: 18.30; F: 08.00 - 10.00 - 18.30 CATTEDRALE: P: 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.00 (San Zeno al foro - forma straordinaria) - 17.30 – F: 08.30 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.30 SANTA MARIA ASSUNTA: CHIESANUOVA - P: 18.30; F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.30 SAN BERNARDO: COSTALUNGA - P: 19.00; F: 08.30 – 10.30 - 11.30 – 19.00 CRISTO RE: P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 DIVIN REDENTORE: PENDOLINA - P: 18.30; F: 08.00 – 10.30 - 18.30SANTA MARIA NASCENTE: FIUMICELLO - P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 – 11.15 - 18.30SAN SILVESTRO: FOLZANO - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 18.30SAN ROCCO: FORNACI - P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00SANTA MARIA IMMACOLATA: P: 18.15 - F: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15MARIA MADRE DELLA CHIESA: P: 18.30 - Fo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30SAN GAUDENZIO: MOMPIANO – P: 18.00 - F: 09.45 – 11.00 – 18.00SANTA MARIA DELLA NOCE: NOCE – P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 CAPPELLA SPEDALI CIVILI: P: 16.30 - F: 10.15 – 16.30SANT’AFRA: P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00SANT’ALESSANDRO: P: 16.40 - F: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30SANT’ANGELA MERICI: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30SANT’ANTONIO DI PADOVA: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARNABA APOSTOLO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARTOLOMEO: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.30 – 18.30

SAN BENEDETTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 – 18.30S. EUFEMIA: VISITAZIONE - P: 18.30 - F: 08.00 (S. Giacin-to) - 10.00 – 11.15 – 18.30SAN FRANCESCO DA PAOLA: San Francesco - P: 18.30 - F: 09.00 (Cappella Madonna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30SAN GIACINTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN GIACOMO: P: 18.30 - F: 10.30 – 11.15 – 18.30SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET: P: 18.00 - F: 10.00 – 11.30 – 18.00SAN GIOVANNI BOSCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 11.00 – 18.30SAN GIOVANNI EVANGELISTA: P: 18.00 - F: 10.00 – 17.00SAN GOTTARDO: F: 09.00 (San Fiorano) – 11.00SAN LORENZO: P: 18.30 - F: 10.00 – 18.30SAN LUIGI GONZAGA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.30 – 18.30SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30SANTA MARIA IN CALCHERA: P: 18.30 - F: 10.00 - 11.30 – 18.30SANTA MARIA IN SILVA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30SANTO STEFANO PROTOMARTIRE: P: 18.30 - F: 08.30 - 11.00 – 18.30SACRO CUORE: P: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - F: 07.30 - 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30CONVERSIONE DI SAN PAOLO: SAN POLO - P: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - F: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Girolamo) – 10.00 – 18.30SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 – 11.15 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 17.00 (S. Giuseppe) - 18.15 - F: 08.00 – 09.00 (S. Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15SANTI FRANCESCO E CHIARA: P: 17.00 - F: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30SANTI NAZARO E CELSO: P: 16.30 - F: 09.00 – 10.00 - 11.00– 18.00SANTO SPIRITO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30SANTISSIMA TRINITÀ: P: 18.30 - F: 08.00 (San Rocchino) - 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 SAN GIOVANNI BATTISTA: STOCCHETTA - P: 18.00 - F: 08.00 - 10.30 NATIVITÀ DELLA VERGINE: URAGO MELLA - P: 18.30 - F: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30MADONNA DEL ROSARIO: VILL. BADIA - P: 18.00 - F: 07.30 – 08.30 (Madonna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30SANTA GIULIA: VILL. PREALPINO - P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30SAN GIULIO PRETE: VILL. SERENO II - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00SAN GIUSEPPE LAVORATORE: VILL. VIOLINO - P: 18.00 - F: 09.00 – 11.00 – 18.00 SANTI PIETRO E PAOLO: VOLTA BRESCIANA - P: 16.30 - 19.00 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE: P: 16.00 - F: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00 PADRI DELLA PACE: P: 19.00 - F: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00CONVENTO DI SAN FRANCESCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30

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