La Voce di Brescia 2011 01

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Editoriale La Voce di Brescia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - GENNAIO 2011 1 n. Vivere in Centro storico di Adriano Bianchi J Chi in un centro storico ci è nato e vissuto come me per lungo tempo forse mi capirà. Vivere in centro è un po’ come vivere il meglio del cuore di una città, di un paese, di una co- munità. Se ne respira la storia, l’arte, l’armonia tra passato e presente nel- le case e nei monumenti. Si percepi- sce una prossimità che si gioca nelle strade, nei cortili, nelle botteghe, nel- le chiese. Alimenta l’anima degli abi- tanti della scoperta di scorci inediti, spesso nascosti alla maggioranza dei passanti distratti. Gode del cammino tra la gente e, nell’intrecciarsi delle vie e delle piazze, delle sue chiac- chiere soprattutto nei giorni di mer- cato. Sente, dettata dal rintocco del- le campane, la gioia degli eventi che fanno la storia della comunità nelle feste e la tristezza nei giorni del lut- to. Vive il silenzio della sera quando anche qui tutto tace. Forse è poco o forse è molto. Pren- detela come una dedica ai nostri cen- tri storici, oggi in difficoltà. Strappati ormai nella dialettica tra pedonaliz- zazioni e traffico soffocante; incre- mento del commercio e concorrenza dei centri commerciali; cura dell’ar- redo urbano e accessibilità per tutti; invecchiamento della popolazione e canoni di affitto troppo alti per chi vorrebbe metter su casa. Il dibattito sui centri storici appassiona. È per questo che l’inchiesta di questo pri- mo numero del 2011 de “La Voce di Brescia” cerca di evidenziare le ri- sorse e i nodi che riguardano molte realtà del nostro territorio. La spe- ranza è che nei nostri centri storici torni la vita. Ne va quel senso di ap- partenenza che non ha caso i nostri padri ci hanno consegnato anche dal punto urbanistico. Un patrimo- nio comune per sentirci sempre più parte di una comunità. Focus. Come si viveva, come si vive, quale domani per la Leonessa d'Italia Dalla chiusura dei negozi che rappresentavano storia e tradizione, alla trasformazione del Centro Storico, analizzando le prospettive dell'impresa, prima tappa del nostro viaggio tra presente e passato I servizi a pag. 2-3 C'era una volta a Brescia Una doppia identità? Il rimpianto per gli antichi mestieri e la rincorsa verso luci al neon e cittadelle dei consumi, alla ricerca del migliore dei mondi possibili Dentro le mura L'anno dell'Unesco: primavera decisiva per Brixia Langobardorum pag. 8 Sport Ginnastica artistica, una Ferrari in più per la Brixia Gym pag. 21 Il futuro del lavoro nella città che cambia Il servizio a pag. 3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

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Una doppia identità? - Il rimpianto per gli antichi mestieri e la rincorsa verso luci al neon e cittadelle dei consumi, alla ricerca del migliore dei mondi possibili

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Editoriale

La Vocedi Brescia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO II - GENNAIO 2011

1n.

Viverein Centro storico

di Adriano Bianchi

Chi in un centro storico ci è nato e vissuto come me per lungo tempo forse mi capirà. Vivere in centro è un po’ come vivere il meglio del cuore di una città, di un paese, di una co-munità. Se ne respira la storia, l’arte, l’armonia tra passato e presente nel-le case e nei monumenti. Si percepi-sce una prossimità che si gioca nelle strade, nei cortili, nelle botteghe, nel-le chiese. Alimenta l’anima degli abi-tanti della scoperta di scorci inediti, spesso nascosti alla maggioranza dei passanti distratti. Gode del cammino tra la gente e, nell’intrecciarsi delle vie e delle piazze, delle sue chiac-chiere soprattutto nei giorni di mer-cato. Sente, dettata dal rintocco del-le campane, la gioia degli eventi che fanno la storia della comunità nelle feste e la tristezza nei giorni del lut-to. Vive il silenzio della sera quando anche qui tutto tace. Forse è poco o forse è molto. Pren-detela come una dedica ai nostri cen-tri storici, oggi in difficoltà. Strappati ormai nella dialettica tra pedonaliz-zazioni e traffico soffocante; incre-mento del commercio e concorrenza dei centri commerciali; cura dell’ar-redo urbano e accessibilità per tutti; invecchiamento della popolazione e canoni di affitto troppo alti per chi vorrebbe metter su casa. Il dibattito sui centri storici appassiona. È per questo che l’inchiesta di questo pri-mo numero del 2011 de “La Voce di Brescia” cerca di evidenziare le ri-sorse e i nodi che riguardano molte realtà del nostro territorio. La spe-ranza è che nei nostri centri storici torni la vita. Ne va quel senso di ap-partenenza che non ha caso i nostri padri ci hanno consegnato anche dal punto urbanistico. Un patrimo-nio comune per sentirci sempre più parte di una comunità.

Focus. Come si viveva, come si vive, quale domani per la Leonessa d'Italia

Dalla chiusura dei negozi che rappresentavano storia e tradizione, alla trasformazione del Centro Storico, analizzando le prospettive dell'impresa, prima tappa del nostro viaggio tra presente e passato

I servizia pag. 2-3

C'era una volta a Brescia

Una doppia identità?

Il rimpianto per gli antichi mestieri

e la rincorsa verso luci al neon

e cittadelle dei consumi, alla ricerca

del migliore dei mondi possibili

Dentro le mura

L'anno dell'Unesco:primavera decisiva perBrixia Langobardorum

pag. 8

Sport

Ginnastica artistica, una Ferrari in più per la Brixia Gym

pag. 21

Il futuro del lavoro nella città che cambia

Il servizioa pag. 3Po

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Italia

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Primo pianoCentro storico e “ipotesi pedonalizzazione”Come si vive nel Centro Storico di Brescia: un tema ricorrente, che anima e viva-cizza il dibattito tra gli abitanti, segno dell'attenzione che viene ancora tributata alla trasformazione in corso e alla ricerca della migliore soluzione condivisa per il benessere della collettività. Dal recente sondaggio che registra la disponibilità di massima a una pedonalizzazione del centro al passaggio non trascurabile legato al numero elevato di giovani che se ne vanno dalla città e scelgono la provincia, viviamo tendenze diverse che si confrontano nel dibattito sulla Brescia futura, sulla città che cambia e sull'evoluzione del lavoro e dei mestieri, temi che cerche-remo di seguire, mese dopo mese, anche su queste pagine.

2 La Voce di Bresciagennaio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

La città che cambia. Viaggio a ritroso tra mestieri, botteghe e negozi storici della tradizione locale

C'era una volta “Tadini e Verza” Una storia nata cent'anni fa...

di Alessandra Tonizzo

I proverbi non mentono. Nessu-no negherebbe, infatti, che töcc i dé en passa giü: i giorni se ne vanno, e la nostra transitoria natura, in fon-do, si è abituata a questa legge. Ma è difficile accettare che si appannino, giorno dopo giorno, anche i nostri stessi ricordi, forse perché questo non fa onore al tempo, alla memo-ria. Eppure, così è. Globalizzazione, progresso, futuro. La strada della storia guarda sempre avanti, nono-stante gli scossoni, le incertezze, le crisi. Tuttavia, ci ritroviamo spesso in bocca l’amaro “si stava meglio

quando si stava peggio”, pur consa-pevoli di smozzicare solo una mez-za verità. Brescia e i suoi antichi mestieri, le vie delle botteghe, le conoscenze tramandate di generazione in gene-razione, i negozi storici. Quando in gioco c’è questo, l’identità delle ori-gini, la tipicità di un posto che, vo-lente o nolente, ti s’incastona nel cuore, non voltarsi indietro è qua-

si peccato. C'era una volta Tadini e Verza, il posto giusto per acquistare l’abito giusto, quello della cerimonia, che resta nell’armadio per vent’an-ni senza scomporsi, senza fare una piega. C’è da scommetterci, affac-ciandosi da un balcone del centro in un’uggiosa domenica mattina: il cap-potto pesante dell'anzian che corre alla Messa forse viene proprio dagli scaffali di mogano di quel negozio

che, dal 1902, ha accolto i bresciani sotto i Macc dé le ure, sorridendo ai rintocchi, alla sfida del tempo, ad un mestiere di generazioni.“Ma buon giorno, prego-prego”, ti accoglievano solerti, con vigorosa stretta di mano, sia che tu fossi il pri-mo arrivato o l’habitué, togliendoti il soprabito e facendo strada fra la scalinata di marmo, i banconi lucidi ed i lampadari imponenti. Il montgo-mery con gli alamari ed i bottoni in corno, la giacca di tartan, il tailleur in tweed: tutto diventava possibile, caldo e avvolgente, mentre la com-messa, la bocca zeppa di spilli, si chinava senza sosta ad accorciare e imbastire. Così, tra macramè, vellu-to e pied-de-poule, si era protagoni-sti di un evento che lasciava il segno, portandosi a casa la garanzia di un successo, una stoffa da tramandare, un sorriso benevolo. Poi, la favola è finita, le serrande si sono chiuse ed il locale liberty, oggi, viene adocchiato solo dai curiosi che, ignari della sto-ria, puntano gli occhi in alto, all’inse-gna scardinata color seppia, sbircia-no la vetrina deserta e vanno oltre. Ma se chiedessero a chi davvero sa, questi comincerebbe proprio così: c’era una volta Tadini e Verza...

I luoghi della memoria. Quando si scopriva il mondo magico di Bruneri giocattoli, in corso Palestro

Una novella Mary Poppins, con scu-ri chignon raccolti sopra la nuca, ca-micia bianca dagli ampi jabot fermati da uno spillone lucente all’altezza del collo, gonnellone nero, calze pesanti e scarponcini a punta. Ti fissava drit-to negli occhi, stregandoti con sorri-so complice, finché il ticchettio degli orologi a cucù, lo sbuffare dei trenini e l’applauso metallico delle scimmiette a molla non ti riportava nel paese dei ba-locchi: Bruneri giocattoli, in Corso Pa-lestro. Che sogno, che mondo fatato. Le buone maniere di questa boutique del ninnolo erano una certezza per quei genitori che, strattonati a forza dai pro-

pri piccoli, avanzavano frastornati ver-so le due ampie vetrine a semicerchio che promettevano meraviglie. Ai bimbi spettava solo lo stupore. “Alt, qui non si può andare”, ammoniva la “tutrice”: si poteva solo sognare cosa ci fosse aldilà delle scale, dietro a macchine da cuci-re che marciavano instancabili. Forse il cimitero dei giocattoli? La notte, si pregava che Bruneri non salisse mai quella scalinata con la propria bam-bola o l’orsacchiotto. Li si portava fa-sciati con tanta premura, perché questi curasse pance sventrate, occhi cavati e calve calotte di celluloide. E non si restava delusi mai.

Dove bambole e orsacchiotti “guarivano” dalle malattie

La preziosità dei rapporti umani e del dialogo.

Quando una stoffa diventava un capo da

tramandare e un sorriso benevolo e attento erano la vera garanzia di qualità

a.t.

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La città che cambia. Enrico Mattinzoli, presidente dell'Associazione Artigiani e il futuro dell'impresa

“Tornare all'uomo, soggetto dell'economia e ai veri valori”

pagina a cura di Roberto Barucco

"C'è una leggera ripresa, lo abbia-mo rilevato dall'analisi complessiva dei dati del IV trimestre, ma è eviden-te che ormai nulla potrà più essere come prima. Chi ha prodotto a basso valore aggiunto dovrà chiudere". En-rico Mattinzoli, presidente dell'Asso-ciazione Artigiani di Brescia, affron-ta i temi dell'anno appena iniziato. E non si nasconde dietro a un dito nel tracciafre una panoramica che non tralascia, come vedremo, l'assetto futuro di una Brescia che si trasfor-ma, di vecchi mestieri che vanno nel libro dei ricordi, dove le centinaia di

3La Voce di Bresciagennaio 2011

E-mail:bresciavocemedia.it

chiusure, liquidazioni e fallimenti del 2010 appena concluso si confronta con le incertezze d'una brescianità che evolve e che, ancora, non ha tro-vato una sua dimensione. "C'è qualche timido segnale - conti-nua Mattinzoli -, ma nulla di più. Chi continua a pensare che prima o poi la ripresa ci sarà e intanto si ferma ad attendere, dovrà fare i conti con i fat-ti. Lo dico sottolineando il lavoro del

nostro Confidi: siamo al primo posto in Lombardia e al quarto in Italia, a testimoniare una realtà forte di 180 milioni di affidamenti solo lo scorso anno. Tuttavia questo contesto non basta. Non può durare se non cam-biamo marcia, se non sosteniamo i giovani e le idee nuove. Bisogna operare scelte coraggiose, pensiamo all'esempio di Gefran, che ha saputo investire in tecnologia e formazione

e lavora molto bene. E' un concetto che vale su più livelli, ovviamente. Ormai, è chiaro, non c'è spazio per 'prodotti poveri', il prodotto a basso valore aggiunto non va. Questo è un dato di fatto, per chi punta al merca-to estero la nicchia di specializzazio-ne e qualità è fondamentale". Brescia e l'artigianato chiamati alla prova di un modo nuovo di intendere produzione e lavoro? "Sì. Nei proget-ti non possiamo recitare solo il ruolo conclusivo. Dobbiamo consorziarci, fare rete, creare i presupposti per la valorizzazione autentica del 'Made in Italy'. Dico Made in Italy e non Ma-de in Brescia, tema superato dai fatti quando si compete a livello globale". E' la parola fine sui localismi e sulle 'piccole patrie'? "E' l'evoluzione ne-cessaria. Ad esempio, Montezemo-lo lancia nel mondo la Ferrari? Ben venga, il marchio è un traino per il Made in Italy. Aiuta tutti. Affiancan-doci a queste valorizzazioni possia-mo promuovere anche le eccellenze locali". Crisi e mercato, a Brescia c'è qualcosa che funziona? "I servizi funzionano, reggono, il terziario la-vora ancora, l'edilizia frena. E non dimentichiamo che a livello locale c'è tanta voglia di fare".

Artigiani e mercato. Alla ricerca di una soluzione condivisa per agganciare una possibile ripresa

Un Ente locale forte, che sappia promuovere il lavoro dei bresciani è la richiesta dell'Assocazione Artigiani: "La Regione Lombardia - dice il presi-dente Mattinzoli - può catalizzare le potenzialità dei consorzi tra imprese e pubblica amministrazione. Tuttavia serve un solo Ente che non disperda le risorse a livello nazionale e rappresenti al meglio il marchio italiano". Solo a li-vello nazionale? "No. Servirebbe anche a livello di associazioni di categoria co-me la nostra. Una voce unica. Sarebbe un segnale di maturità. Del resto sono passati dieci anni dai primi tentativi di creare un riferimento comune e non è

accaduto nulla. Intanto la città e il suo tessuto sono cambiati, noi siamo cam-biati. E' tempo che si parli con una sola voce. Purtroppo devo constatare che la politica è spesso lontana da questi pro-blemi. Ripeto, è tempo di ridisegnare l'approccio all'impresa. Non c'è solo l'utile, come fine dell'intraprendere. E' l'uomo che fa la differenza, la fìducia nel lavoro, l'entusiasmo, l'orgoglio che apparteneva agli artigiani d'un tempo, le competenze, l'esperienza. Dobbiamo ritornare alla persona, ai valori, all'uo-mo come soggetto dell'economia. Con-vincersi che non contano solo i numeri, ma persone e idee".

“Associazioni e lavoro, serve una voce unica per tutti”

“A Brescia i servizi reggono, il terziario

funziona ancora. Serve però un nuovo modo di intendere la produttività e l'operare sul territorio

per non perdere le opportunità del futuro”

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Colpa del sistema, della scuola, della scomparsa delle mezze stagioni: il capro espiatorio cambia sempre o è sempre lo stesso. Le città italiane, propaggini com-prese, stanno uscendo dalla storia, Brescia non fa eccezione. In centro, dal rico-noscimento regionale del gennaio 2010, si contano 16 negozi e locali storici, ma i mestieri di una volta non si vogliono imparare più, così le nostre vie si svuotano di calzolai, sarti e panettieri. Si rimpiangono il negozio di balocchi, il venditore di caldarroste e l’arrotino – rispolverati in feste e sagre come foto d’epoca –, ma si rincorrono le cittadelle con le luci al neon e l’acquisto facile. Qualcosa non qua-dra: due identità in un solo corpo. Forse, il problema è proprio questo.

Brescia: due identità in un solo corpo

r.b.

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Quanto viene pubblicato in queste pagine è da attribuirsi unicamente alla responsabilità dei firmatari delle lettere. Nelle lettere è necessario indicare in modo leggibile nome, cognome, indirizzo e numero di telefono di chi scrive per renderne possibile l’identificazione. La redazione si riserva il diritto di sintetizzare, senza alterarne il senso, i contributi ritenuti troppo lunghi (massimo 1500 battute). La pubblicazione di una lettera non implica la condivisione del suo contenuto da parte della direzione del giornale. Non saranno pubblicate lettere già apparse su altri organi di stampa. Scrivete a “La Voce di Brescia”, via Callegari, 6 - 25121 Brescia o via mail a [email protected].

La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DI...

La “rotonda” di Verziano Da quanto esiste la "rotonda" impostata,

ma mai terminata, all'incrocio stradale, tra Brescia e Flero, all'altezza di Verziano e

Folzano? Almeno da tre anni, forse quattro. Inverni e incidenti si sono succeduti, senza

che nulla accadesse. Solo delimitatori di plastica, che di notte vengono spostati o danneggiati dai soliti ignoti. Incuria,

dimenticanza annosa, valzer di competenze? Difficile a dirsi. Nella terra delle rotonde, che hanno costellato l'universo stradale

bresciano, quest'incrocio importante gioca il ruolo di Cenerentola, proprio come la pista

ciclabile che corre al suo fianco. Da un lato asfaltata, dall'altro sterrata e maltenuta. Ai

due lati della strada, a pochi metri, possono convivere due mondi diversi?

IL MEGLIO DI...

Informagiovani, si cambiaCambio di passo per il servizio della Provincia. La ristrutturazione della rete, giudicata ormai "non più all'altezza dei tempi", come ha sottolineato l'assessore provinciale Fabio Mandelli, ha portato a una profonda rivisitazione ed ottimizzazione. Tra le novità il rapporto stretto tra scuola e lavoro e la creazione di una sorta di sportello itinerante, con gli incaricati che si spostano per informare. Il protocollo d'intesa è stato siglato con la Camera di commercio, Confartigianato, Confcooperative, Ufficio oratori. Sono previsti altri ingressi, mentre le associazioni di categoria avranno funzione di orientamento e proposizione di stage.

L'impegno dei cattolici nella vita politica

Il tema dell’impegno dei cattolici in politica è sempre stato di grande at-tualità, ma forse, oggi più che mai, è necessario svolgere qualche riflessione in merito, soprattutto a Brescia, che è stata la culla del cattolicesimo demo-cratico e che ha formato amministra-tori lungimiranti e personalità politi-che dedite alla cosa pubblica e all’in-teresse superiore dei cittadini: que-sto impegno sociale, cattolico e civile è quanto la nostra città consegna in eredità a noi giovani. Se è vero che “la politica è la forma più alta ed esigen-te della carità” (Paolo VI), quale può essere, per un cattolico, ma oserei di-re per ogni uomo, il rapporto dicoto-mico tra servizio alla comunità e ten-tazione del potere? Mentre riflettevo su queste questioni, scorrendo il volu-me del prof. Giorgio Campanini: “Te-stimoni nel mondo. Per una spirituali-tà della politica”, che verrà presenta-to nella Libreria dell’Università cattoli-ca del Sacro Cuore il prossimo giovedì 10 marzo, ho ricevuto l’ultimo numero della rivista “AciNotizie”, bimestrale dell’Azione cattolica di Brescia, sul te-ma “Brescia, i cattolici, le sfide”, e con-fesso che ho trovato questo numero particolarmente “profetico” rispetto al nostro contesto socio-politico. “Aci-Notizie” propone per la nostra città una rinnovata azione culturale, in cui la famiglia sia inserita in una Comu-nità viva, in cui i giovani possano con-frontarsi con progetti duraturi, in cui, accanto al “tempo del lavoro”, sia sal-vaguardato il “tempo della festa”, che consente di costruire relazioni e senso. In particolare, mi preme citare quan-to contenuto nel ri¬quadro a pag. 5, laddove si sintetizzano le “sfide” che abbiamo di fronte: “ritornare come in-tero mondo cattolico, organizzato in gruppi, movimenti e associazioni, a es-sere lievito capace di far incontrare la fede con i valori, le sfide e le attese del mondo contemporaneo; (…) essere ca-paci di dire no al bipolarismo decisio-nista perché uccide la partecipazione e atrofizza la stessa democrazia; rifiuta-re consapevolmente il relativismo eti-

E-mail:bresciavocemedia.it

co, economico, civico, … tante verità portano a nessuna verità e all’elezione dell’io a verità; combattere le deleghe educative: famiglia, scuola, parrocchia devono concorrere a creare una mul-tiforme e integrale formazione capa-ce di orientare, sorreggere e motivare; lottare contro i falsi maestri che pra-ticano il doppiogiochismo: vizi privati, pubbliche virtù.La coerenza è un pilastro fondamenta-le delle persone e dell’educazione; ri-bellarsi allo svilimento delle istituzio-ni democratiche; riproporre una forte appartenenza ecclesiale, fondata sul protagonismo dei laici e critica verso ogni clericalismo imbonitore; ritorno a una democrazia fondata sulla parteci-pazione, con spazi reali ai giovani e al-le donne”. Ricordando il capillare im-pegno educativo che l’Azione Cattoli-ca svolge nel nostro territorio, accanto certamente a molte altre realtà catto-liche, ritengo questa testimonianza un servizio prezioso e coraggioso, in vi-sta della Brescia del futuro, che, già da ora, vogliamo cominciare a progettare e costruire.

Massimo Pesenti

Giornali della Comunità

"Sì ma insieme" è il giornale del-la comunità della parrocchia di Sant’An-gela Merici a San Polo. All’interno una riflessione sulla figura di Sant’Ange-la Merici tra modernità e testimonian-za evangelica. Gli Amici di Sant’Angela presentano i pellegrinaggi di Angela, il senso profondo del camminare.

Radio VoceAscolta “100% Brescia”, la trasmissione in diretta dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 15 dedicata al mondo delle rondi-nelle. Oltre al Brescia Calcio, puoi segui-re ogni domenica con “Diretta Sport” le gare di Brescia, Lumezzane, Roden-go Saiano, Montichiari e Feralpi Salò. Al termine le interviste e a seguire le ra-diocronache del Basket Brescia.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

5La Voce di Bresciagennaio 2011

SPORT: vinci i biglietti del Rugby BresciaIl Rugby Brescia mette in palio quattro biglietti omaggio (validi per due persone) per assistere a una gara casalinga di campionato. Chi desidera partecipare all'estrazione dei biglietti deve spedire entro il 15 febbraio il tagliando in redazione: La Voce di Brescia, via Callegari 6, 25121 Brescia.

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7La Voce di Bresciagennaio 2011

Caritas. All'Ortomercato di Brescia aperta la nuova sede per l' “Ottavo Giorno”

Le cinque azioni per fronteggiare il disagioL’immagine-segno della mano fraterna è stata coniata dalla Caritas diocesana nell’aprile del 2009 per fronteggiare la crisi economica e finanziaria che faceva sentire i suoi effetti anche su persone e fami-glie che sino ad allora non sapevano cosa fossero la difficoltà e la povertà. Proprio come le dita di una mano cinque erano (e sono) le azioni messe in campo dalla Caritas, sempre accomunate dallo sti-le relazionale della risposta. Microcredito sociale, Ottavo giorno, Mensa per i poveri, Sostegno all’occupazione e Fondo assistenza so-no le cinque dita.

Grande Brescia

“Dio si prende cura di noi attra-verso noi stessi. È come se il Signo-re consegnasse la vita di ciascuno di noi all’amicizia e alla solidarietà degli altri”. Con queste parole il Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari, aveva idealmente tagliato il nastro, nell’autunno del 2009, dell’Ottavo giorno, la piattaforma logistica per la raccolta, lo stoccaggio e la distri-buzione di generi alimentari alle Ca-ritas parrocchiali e alle altre organiz-zazioni ecclesiali, impegnate nel con-trasto alla povertà e nel sostegno alle persone in condizioni di sofferenza alimentare.L’“Ottavo giorno” era, ma lo è ancora di più oggi, una delle cinque dita di quella mano fraterna che, su invito dello stesso mons. Monari, la Cari-tas tendeva per aiutare le persone in difficoltà a causa della crisi econo-mica in corso. A quasi due anni di distanza le condi-zioni non sono migliorate; la Caritas diocesana e tutte quelle realtà che con questa collaborano come “vasi sanguigni” che irrorano e rendono vive le dita della mano, sono impe-gnate per rispondere a bisogni sem-pre nuovi. La riprova è nell’inaugurazione del-la nuova sede dell’Ottavo giorno che

nelle ultime settimane ha traslocato in spazi più grandi messi a disposizio-ne dall’Ortomercato di Brescia in via Orzinuovi, a cui si assomma la dispo-nibilità della Cooperativa Facchini per l’utilizzo di una superficie refrige-rata finalizzata alla gestione anche di generi alimentari freschi e surgelati e la collaborazione dei grossisti soci del Consorzio per il recupero dei pro-dotti ortofrutticoli in eccedenza e la messa a disposizione dei loro canali di approvvigionamento. A inaugurare la nuova sistemazione

della piattaforma logistica è interve-nuto ancora il vescovo Monari. La nuova ubicazione consentirà all’“Ot-tavo giorno” di migliorare la già effi-cace azione sinergica con le parroc-chie per l’approvvigionamento e la distribuzione alle Caritas parrocchia-li di generi di prima necessità, allo scopo di sollevarle dalla quotidiana fatica del reperimento di alimenti da distribuire alle persone in sofferenza alimentare e liberare tempo ed ener-gie da dedicare all’ascolto e alle rela-zioni interpersonali.

pagina a cura di Massimo Venturelli

E-mail:bresciavocemedia.it

Il primo a parlarne era stato mons. Monari in una intervista concessa proprio a “Voce” nel gennaio del 2009. “La Chiesa non può limitarsi a distribuire aiuti – sosteneva il Ve-scovo – . Deve invece creare le con-dizioni per la costruzione di una rete di aiuto reciproco nelle comu-nità cristiane”. La Caritas, “braccio operativo” di mons. Monari nella carità, non la-sciò cadere nel vuoto l’indicazio-ne e nel giro di pochi mesi riuscì a progettare e a costruire quella re-te da cui, poi, sarebbero derivate le cinque azioni della “mano frater-na”. Il microcredito sociale è sta-to il primo progetto a prendere il via. Un’azione pensata per accom-pagnare al credito responsabile e al recupero dell’autosufficienza economica, grazie a finanziamenti agevolati per un massimo di 3000 euro rimborsabili in 36 mesi, singo-li o nuclei familiari in difficoltà a causa di eventi imprevisti.191 sono state le persone che han-no avuto accesso al microcredito (a cui se ne aggiungono altre 84 che hanno beneficiato di altro tipo di intervento) per un credito totale che sfiora il mezzo milione di eu-ro.Il progetto, che col tempo dalla cit-tà è stato esteso ad altre nove zo-ne pastorali della diocesi (per un totale di 91 parrocchie), è cresciuto grazie al coinvolgimento progressi-vo della Fondazione della comuni-tà bresciana, dell’associazione Cuo-re Amico, della Congrega della Ca-rità Apostolica e i Comuni di Bre-scia, Ghedi e Gardone Riviera. Fanno parte del network delle ban-che di credito cooperativo gli isti-tuto di credito che hanno accolto l’invito della Caritas. Si tratta del-le Bcc di Brescia, dei Colli Moreni-ci e del Garda, della Cassa Padana, dell’Agro Bresciano.

Microcredito sociale,una mano fraterna

“Credo che l’aspetto più impor-tante da evidenziare non sia tanto il volume dell’aiuto messo in circolo dalla Mano fraterna sin dal suo varo (più di 2 milioni di euro complessi-vi) ma la ricchezza di relazioni che questa ha prodotto”. Queste le paro-le con cui il diacono Giorgio Cotelli, direttore della Caritas diocesana, ha commentato il trasloco dell’“Ottavo giorno” nella nuova sede messa a di-sposizione dal consorzio Ortomer-cato di Brescia. Un commento che “chiude il cerchio” con le dichiara-

zioni “programmatiche” di mons. Lu-ciano Monari che, come si ricorda in queste pagine, agli albori della crisi economica (i primi giorni del 2009) aveva annunciato quello che doveva essere lo stile della Chiesa bresciana nel dare risposte ai bisogni emergen-ti. E proprio di uno stile nuovo, che non si pone solo il problema di aiu-tare chi è in sofferenza, ma anche e soprattutto sul come farlo ha punta-to la sua attenzione anche il direttore della Caritas. Per il diacono Cotelli il vero fiore all’occhiello delle cinque

dita della mano non sono i numeri, ma i cinquanta laboratori della cari-tà che le Caritas parrocchiali hanno messo in campo in questi anni. Un percorso di formazione per aiutare tanti volontari a sperimentare un nuovo stile, capace di andare oltre la soddisfazione di un bisogno con-tingente per creare invece relazioni. La volontà si è trasformata in azio-ne concreta con la messa a dispo-sizione della Caritas di alcuni spazi inutilizzati all’interno dello stesso Ortomercato.

L'Ottavo Giorno. Il parere del direttore della Caritas diocesana sulla nuova realtà di via Orzinuovi

Giorgio Cotelli: “Le relazioni sono la nostra vera ricchezza”

Rete d’aiuto e solidarietà

Page 8: La Voce di Brescia 2011 01

8 La Voce di Bresciagennaio 2011

Brescia. Andrea Arcai, assessore comunale alla Cultura apre l'agenda degli appuntamenti del 2011

“Dobbiamo ripartire dall'arte”

Non solo Matisse e le grandi mostre, ma la necessità di sfruttare le potenzialità della cultura come volano per il turismo, la valorizza-zione del territorio e delle eccel-lenze bresciane. La candidatura in chiave Unesco di Brixia Langobar-dorum sarà uno dei temi forti di quest’anno e la rivalutazione del centro storico un punto non esizia-le nell’agenda del Comune. Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Cultura, Andrea Arcai.“Dire Matisse oggi, a Brescia, si-gnifica attraverso il bello, la luce, i colori, saper accendere emozioni e positività. Lo abbiamo scelto con piacere perché sa trasmettere feli-cità e sensazioni che in un momen-to di profonda difficoltà sociale ser-vono, portano fiducia nella vita. E’ una mostra che abbiamo pensato già nel 2008, con una certa intuizio-ne nei confronti della crisi. Dobbia-

mo ripartire dalla cultura, che ar-ricchisce spiritualmente l’uomo, ne aumenta la qualità di vita e rende attraente anche il territorio. Pensi alla crisi dell’acciaio che colpì Bil-bao. Ebbero la lungimiranza di pun-tare su un museo che ha creato e crea un tale indotto da stimolare il

lavoro ed è divenuto il punto focale della vita". E i costi? “Le spese per la cultura non sono mai costi. So-no investimenti. Un euro investito in cultura ne può portare sette o otto di ritorno e Brescia deve poter valorizzare il suo patrimonio unico e straordinario. Basti pensare allo

splendore della Queriniana, che ha compiuto 260 anni, alle chiese del-la nostra città, ai patrimoni d’arte delle famiglie poi trasmessi alle collezioni civiche".Dicevamo del 2011, che anno sarà, dal suo punto di vista?“Direi che questo è l’anno del con-solidamento: penso al Teatro Gran-de e al sostegno al Ctb. Il Massimo cittadino è una bella scommessa: deve divenire luogo promotore di spettacoli diversificati e di alta qua-lità. Punteremo molto sull’area ar-cheologica del Capitolium. Il mi-nistero del Turismo ci considera una piccola realtà turistica, come Assisi o Siena. E i dati d’afflusso ci confortano. Però chi lavora nel settore deve cambiare mentalità, proporre il centro storico e le sue eccellenze artistiche, Sostengo in-fine la necessità della biblioteca in piazza Rovetta. Il progetto è mo-derno, bello e compatibile. E non attuarlo significherebbe rinunciare a una dimensione comune ad altre città europee”.

Dentro le mura

di Roberto Barucco

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Nel progetto cultura del Comune di Brescia non manca ovviamente il passag-gio dedicato all'Unesco, con la candidatura della città e dei suoi siti legati alla storia, ora giunta a uno degli appuntamenti più importanti, come conferma l'assessore Arcai: "Per la candidatura Unesco, che ben conoscete, stiamo lavo-rando con il massimo impegno. Ci restano due passaggi, tecnico e politico. E non siamo soli, abbiamo a fianco il ministero dei Beni Culturali”. Che tempi sono previsti? “A marzo sapremo i risultati dell’indagine e se siamo stati am-messi. A luglio, se passeremo, toccherà alla commissione scientifica, che si ri-unisce quest’anno nel Bahrein”.

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Page 9: La Voce di Brescia 2011 01

Unesco. Chiesa del Buon Pastore, un restauro che rafforza la candidatura cittadina

La “rete” longobarda per il Patrimonio Mondiale Il complesso monastico di San Salvatore - Santa Giulia di Brescia e l'area ar-cheologica monumentale del Capitolium sono parte della rete di siti di longo-bardi proposta nel 2010 come candidatura ufficiale dell’Italia per la Lista del Patrimonio Mondiale, gestita dall’Unesco. Oltre al monastero bresciano ricor-diamo il Tempietto longobardo a Cividale del Friuli (UD), il castrum di Castel-seprio (VA), con la chiesa di Santa Maria foris portas, il Tempietto del Clitunno a Campello (PG), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), la chiesa di Santa Sofia, con il chiostro e il Museo del Sannio a Benevento e, infine, il Santuario micaelico di Monte Sant’Angelo (FG).

La presentazione dell’anda-mento dei lavori di restauro della chiesa di Santa Maria della Carità è stata motivo, per la Fondazione Cab, per fare il punto sulla pratica attualmente in corso presso l’Une-sco, curata dall’Associazione Italia Langobardorum, per il riconosci-mento di Brescia quale luogo di interesse mondiale per i suoi valo-ri storici, artistici e monumentali. “Dopo la nostra richiesta del rico-noscimento Unesco per Brescia – ha detto il segretario della Fonda-zione Cab Agostino Mantovani – vi è stato il sopralluogo della commis-sione internazionale che ha fornito alcune indicazioni utili al consegui-mento del prestigioso riconosci-mento, tra le quali il restauro del-la chiesa del Buon Pastore, com’è anche chiamata S. Maria della Ca-rità. Ricordo come la nostra pro-vincia sia stata la prima in Italia a

potersi fregiare del titolo rilasciato dall’Unesco per i ‘Pitoti’ della Val-camonica e questo sarebbe il se-condo, questa volta però alla città, che si è messa in rete con altri sei siti longobardi in tutta Italia, per rafforzare il merito al titolo. Qua-lora l’Unesco ci assegnasse quello

che, a nostro avviso, è un ricono-scimento più che meritato frutto di una richiesta sottoscritta nel 2008 da ben 52 realtà italiane delle aree interessate, Brescia si arricchireb-be di un ulteriore motivo, a valenza mondiale, di azione sull’economia del territorio”.

di Franco Armocida

"“Brescia ha fatto da apripista - ha spiegato Francesca Morandini, arche-ologa dei Civici Musei cittadini – ed as-sieme a Castelseprio Torba e Cividale del Friuli ha dato vita alla Langobar-dia maior nel nord Italia, affiancata dalla Langobardia minor nel centro-sud, con i Comuni di Benevento, Cam-pello sul Clitunno, Monte Sant’ange-lo e Spoleto. Sono così stati individua-ti i luoghi del potere dei Longobardi in Italia, uniti nell’Associazione Italia Langobardorum, che è in attesa del riconoscimento dell’Unesco, atteso, con fiducia, per la primavera. La can-didatura è partita dal monastero di Santa Giulia – ha aggiunto Francesca Morandini – la cui chiesa di San Sal-vatore rappresenta il cuore della sua longobardicità, in quanto è una delle testimonianze più importanti dell’ar-chitettura religiosa altomedievale conservata in alzato. Le evidenze mu-rarie conservate in situ sono state rin-venute in quello che è considerato il più completo scavo urbano medieva-le, nell’area che conserva le più impor-tanti preesistenze di età Romana nel nord Italia, seconda motivazione per il rafforzamento della candidatura della nostra città. L’inserimento della chiesa di Santa Maria della Carità suggerito dalla commissione Unesco è motivato, oltre che dal suo valore storico-cultu-rale, dalla sua posizione, quale ‘zona tampone’ nel pieno dell’area che fa da collegamento tra le realtà longo-barde e romaniche”. (f.a.)

Langobardia Maior Brescia apripistaUn “ponte” per la storia

9La Voce di Bresciagennaio 2011

E-mail:bresciavocemedia.it

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Villaggio Prealpino. La storia del quartiere e delle famiglie, rivive con garbo nel libro di Mario Aggiusti

Cinquant’anni di amore e lavoro nel “Giardino della Memoria”

pagina a cura di Franco Armocida

“Il Giardino della Memoria” è il titolo che il comitato coordinatore delle celebrazioni del 50° anniversa-rio del Villaggio Prealpino ha dato al libro che ne ripercorre la storia e che ha presentato al pubblico nei giorni scorsi presso la sala di Solidarietà vi-va al Villaggio. Questa pubblicazione, suddivisa in cinque parti per 370 pa-gine, porta la firma di Mario Aggiu-sti, che al suo fianco ha avuto don Luciano Bianchi, Angelo Boniotti,

Fuori le mura"Quelle case volute da padre Marcolini"Don Luciano Bianchi nello sfogliare il volume realizzato per il Cinquante-simo del Villaggio Prealpino, "Il Giardino della Memoria", non ha dimen-ticato di ricordare che il “nostro villaggio sorge alle falde delle prealpi bresciane", ritornando a quelle prime costruzioni che sorgevano attornia-te dal verde e dalla terra, “case poi cresciute in cinquant’anni, con le loro allegrie, tristezze, malinconie, con il sole che è entrato ed uscito mille vol-te da porte e finestre, sole che, affinché il villaggio possa continuare a cre-scere, ha bisogno di trovare ancora spalancate quelle porte e finestre alla speranza, per poter continuare ad illuminare e riscaldare la vita”.

10 La Voce di Bresciagennaio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Massimo Borghi, G. Lucio Bregoli e tanti, tanti altri che, con la loro testi-monianza e con il materiale fotogra-fico fornito, l’hanno resa possibile, a coronamento delle celebrazioni del cinquantesimo. Si tratta di un libro principalmente fotografico, arricchi-to da didascalie, note e testimonian-ze che ne arricchiscono i contenuti ed in cui vi è davvero tutta la storia – non è un caso se insistiamo sul ter-mine storia – del Prealpino, dal suo

primo flash nella mente di padre Mar-colini ai giorni nostri. L’immagine di copertina, una coppia in Vespa che percorre una strada sterrata piena di buche in un giorno di pioggia, con alcune persone a piedi sullo sfondo, è stata scattata dove oggi vi è via Pri-ma, per lungo tempo la via principale del villaggio ed il ‘giardino’ del titolo rappresenta “il simbolo della vita ma-teriale e spirituale – ha spiegato Ma-rio Aggiusti – frutto della comunione

degli elementi della vita, quali terra, acqua, aria ed, a volte, fuoco, che gli uomini hanno nutrito con un legame profondamente affettivo. Vivere in un luogo significa appartenere a quel luogo e non, come spesso si pensa, il contrario ed il libro – ha sottolineato Aggiusti – pur raccontando 50 anni di storia, è un punto di partenza, vuole essere stimolo per i giovani, affinché possano continuare ad essere comu-nità, come lo sono stati i loro padri e nonni, con il fine di recuperare la memoria quale mobilitazione dei cit-tadini a che il quartiere diventi luogo di progettazione per il futuro”. Beppe Pasini, docente di Pedagogia della Famiglia presso l’Università Bi-cocca di Milano, afferma che “le im-magini del libro mi hanno ricordato la mia infanzia, così come nel giardino di queste pagine sono nate mille sto-rie, diverse e nel contempo con molti momenti comuni, al punto da costi-tuire tessuto delle nostre esistenze. Questo giardino - ha aggiunto Pasini – ci rammenta come non tutto nella vita debba dare profitto, così come i giardinieri sono testimoni delle cose che vi crescono attorno”.

Villaggio Prealpino. Sfogliare il libro del Cinquantesimo significa compiere un viaggio a ritroso nel tempo

Il presidente della Circoscrizione Nord, Marco Rossi dice che “sfoglian-do il libro si percepisce come per tro-vare più aspetto umano, oggi spesso assente, sia necessario guardare al passato", principio ripreso da Ange-lo Boniotti, perché “il libro trasuda di solidarietà e partecipazione ed oggi fatichiamo a trovare il fondamento della comunità, che significa guarda-re al futuro facendo leva sulla fiducia sugli altri”. Mentre su uno schermo scorrevano alcune immagine tratte dal libro, guidate da G. Lucio Brego-li, la sala di Solidarietà viva, gremita al limite della capienza, era un con-tinuo vociare di riferimenti ai ricordi che scaturivano dalle immagini stes-

se. “Il libro è un affresco di umanità, quasi un gioco a riconoscere persone e luoghi – ha commentato il giornali-sta Guido Costa – in cui vi è la traccia che accompagna la nascita delle co-se, segno di una città che si espande. Le fotografie sono straordinarie ed aiutano a capire cos’era il Prealpino ai suoi albori". Don Angelo Chiappa, una delle memorie del Prealpino, ha voluto tornare alle origini per lancia-re una “sfida”, al futuro. “Per padre Marcolini le case volevano dire oc-cupazione, lavoro, perché solo con quello si potevano pagare i mutui. Al-la base quindi il principio che le case erano sì destinate a chi le costruiva – ha osservato don Chiappa – ma solo

“Fotografie straordinarie, come le vicende che narrano”

"L'opera ci riporta al simbolo della vita

materiale e spirituale, al viaggio in quel luogo dove gli uomini hanno

stabilito un legame vero, di profondi affetti e di

reale appartenenza"

se questo giovane era in grado di far pronte agli impegni assunti con gli istituti bancari. Come non ricordare le lotte, il termine non è improprio, che il ‘muratore di Dio’, soprannome di cui Ottorino Marcolini andava fie-ro, anteponendolo alle due lauree, in-gegneria e matematica, di cui poteva fregiarsi, con imprenditori e banche per dare lavoro ai giovani e quindi il conseguente finanziamento per la tanto agognata ‘casa’. Gli anni, alle case, hanno aggiunto le testimonian-ze di gruppi, associazioni, realtà che sono ancora ben vive – ha continua-to don Angelo – ma, oggi, il villaggio è ancora destinato ai ‘giovani’ che gli hanno dato vita? Dove sono i giova-

ni? “. E’ forse qui che si percepisce il senso della ‘sfida’ al futuro. “Il villag-gio è ancora un luogo di ritrovo? Il libro, dando al termine il valore ap-propriato, è un capolavoro, perché la memoria è il positivo del vissuto. Il difficile non è fare le cose, come lo è stato cinquant’anni fa, ma non farle morire, renderle gestibili dalle nuove generazioni. Il libro è la memoria – ha concluso don Angelo Chiappa – ma il tempo del presente è dei giovani ed il futuro cosa riserva alle nuove famiglie?”Il libro è disponibile, al prezzo di 20 Euro, presso ‘Solidarietà viva’, in via Brolo 71, al Villaggio Pre-alpino.

La fotogradia in copertina, stessa prospettiva, a distanza di mezzo secolo.

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11La Voce di Bresciagennaio 2011

E-mail:bresciavocemedia.it

L’oratorio di San Giovanni Bosco di Isorella si è aggiudicato il premio assoluto del XXXVII Concorso pre-sepi Mcl; il premio per la miglior in-terpretazione del tema a Maria Rosa e Romano Soncini di Asola. È stato il vescovo di Brescia mons. Luciano Monari nel gremitissimo auditorium Capretti dell’Istituto Artigianelli di Brescia a indicare le prerogative del presepe che “ci avverte di tenere gli occhi aperti perché nelle opere più nascoste si compie il volere di Dio”. A tutti i partecipanti è stato conse-gnato un riconoscimento, insieme alle due cartoline emesse per l’occa-sione dalle Poste Italiane con i due annulli filatelici dedicati. Alla scuola materna Marcolini di Montichiari il premio speciale “Buona Notizia don Eridano Torri”; il “Buona Notizia Ful-vio Manzoni” a Put del Re di Sellero. Il premio “Gianfranco Migliorati” al-la parrocchia di Borgo San Giacomo. Nutrito l’elenco dei premiati nelle va-

rie categorie. Famiglie: 1° Laura Bet-toni di Gussago e Giorgio Cavallera di Gaino di Toscolano, 2° Marco Adami di Polpenazze e Giancarlo Venturini di Rovato, 3° Maria Grazia Battisti di Gardone Val Trompia e famiglia Cavagnini di Brescia. Parrocchie: 1° Magno di Gardone V/T, 2° Fenili Be-lasi e Vallio Terme, 3° San Zenone di Caino e parrocchia di Sant’Alessan-dro di Brescia. Oratori: 1° Gruppo Greppia di Urago d’Oglio, 2° Cellati-ca e Gottolengo, 3° Villanuova S/C e Gianico. Ospedali e centri per anzia-ni: 1° Ospedale Civile di Brescia, 2° Cooperativa sociale Nikolajewka di

Brescia. Scuole: 1° Scuola materna don Giovanni David di Muratello di Nave, 2° Scuola materna Mazzoleni di Calcinatelo, 3° Scuola primaria di via Falcone di Montichiari. Presepi viventi: 1° Parrocchia Sant’Eufemia D.F.. Categoria gruppi: 1° Gruppo San Rocco di Paitone, 2° Suore del Buon Pastore di Brescia, 3° Gruppo Amici della Greppia di Motella di Borgo San Giacomo. Il premio alle istituzioni è andato al Gruppo sportivo polizia mu-nicipale; premio speciale per l’asso-ciazione Jurassic Sub. Alla classe IIb della Scuola primaria Santa Dorotea il premio “Presepio Fai da Te”.

Auditorium Artigianelli. A Isorella il premio assoluto del XXXVII Concorso

di Emanuele Salvi

Presepi Mcl, festa di valori e tradizioni

Il Vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari ha

indicato le prerogative del presepe, che ci

avverte di “tenere gli occhi aperti, perchè nelle

opere più nascoste si compie il volere di Dio”

C'è anche il corso per cuochi, pastic-ceri e barman in collaborazione con il Cfp Canossi, nel catalogo del Cen-tro linguistico culturale San Clemente di Brescia, predisposto per il periodo inverno/primavera 2011. “Il nuovo ca-talogo – ha illustrato il direttore ge-nerale del Centro, Giovanni Lodrini -, presenta un’offerta di più di cento corsi pensati per rispondere alle diver-se esigenze formative e ricreative del pubblico, tenendo conto del conteni-mento dei costi, senza per questo ri-nunciare al livello qualitativo degli stessi. I corsi, che si aggiungono agli oltre 200 organizzati nel periodo set-tembre-dicembre e che hanno visto la partecipazione di oltre 1.500 iscritti, tra privati ed aziende – ha specifica-to Lodrini – inizieranno a fine genna-io ed avranno sei principali aree tema-tiche: lingue, informatica, cultura, con comunicazione, benessere e fitness, arte e musica, hobby e manualità e, vera novità di questa edizione, cucina, pasticceria e barman. Questo è l’uni-co corso "esterno" e si svolgerà al Cfp Canossi, dei cui docenti ed attrezzatu-re potremo disporre”. “Tutti i corsi sa-ranno preceduti da una serata di pre-sentazione gratuita – ha aggiunto la responsabile organizzativa Benedetta Albini –.e sono a numero chiuso, per assicurarne la qualità. Si terranno nel-le nostre due sedi di Brescia, in via N. Tommaseo 49 ed in via A. Luzzago 1. In segreteria sono aperte le iscrizioni". “Il 2011 vede il sessantesimo anno del San Clemente – ha ricordato Giovan-ni Lodrini – voluto nel 1951 dal Vesco-vo di Brescia quando incaricò il par-roco della chiesa di San Clemente di promuovere corsi di lingua straniera a favore degli emigranti italiani. Più di cento mila bresciani hanno frequenta-to i nostri corsi, che hanno raggiunto la realtà odierna senza tradirne le ra-dici, legate alla tradizione popolare. Info: www.centrosanclemente.it.

Cento corsi per tutti al San Clemente

Volontariato. Protezione Civile: contributi dal Comune per mezzi e attrezzature delle associazioni

Il Comune di Brescia procede, mediante bando, all’assegnazione di contributi destinati all’acquisto di mezzi e attrezzature da utilizzare per fronteggiare emergenze di protezione civile o per esercitazioni e addestra-mento, in modo tale da permettere l’ottimizzazione delle risorse ai fini dell’efficienza e dell’efficacia degli in-terventi durante le emergenze. L’Am-ministrazione stanzierà una somma pari a 100.000 euro.Avranno accesso esclusivo al ban-do le organizzazioni di volontariato di protezione civile e le associazioni di volontariato che risultano iscritte nell’elenco comunale della Protezio-ne Civile, mentre le organizzazioni iscritte all’Albo Nazionale potranno

accedere solo in caso abbiano una se-de operativa sul territorio comunale di Brescia da almeno 12 mesi. Le domande devono pervenire entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 28 febbraio 2011 e devono essere con-segnate al responsabile del Servizio di Protezione Civile del Comune di Brescia, in via Donegani, 12 (Tel. 030/297.7551). Il bando completo e la documenta-zione da allegare alla domanda sono scaricabili dal sito web del Comune (www.comune.brescia.it – Servizi al Cittadino » vivere sicuri » protezione civile » bando per l'assegnazione di contributi alle associazioni di volonta-riato ) oppure si possono ritirare pres-so gli uffici di via Donegani, 12.

Centomila euro per aumentare la prontezza operativa

Mons. Luciano Monari premia i vincitori del Concorso presepi Mcl

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Castel Mella. L'inizio dell'anno nuovo porta il bilancio di fine mandato per il sindaco Ettore Aliprandi

Anno nuovo e bilancio di fine mandato, per il sindaco di Castelmel-la, Ettore Aliprandi, prima della con-clusione primaverile dell'esperienza amministrativa. “In tutta sincerità – premette il sin-daco – ho vissuto anni molto inten-si che mi hanno coinvolto a livello personale ancora più di quello che pensavo alla vigilia. Abbiamo dovuto fare i conti con anni difficili, nei qua-li la crisi generale si è fatta sentire. Non è stato facile trovare risposte e soluzioni. Direi però che abbiamo raggiunto alcuni risultati che meri-tano di essere sottolineati. Punto di partenza è stata la volontà di met-tere a disposizione della comunità servizi sempre più importanti e di qualità. In questo senso dal mondo della scuola a quello dell’ambiente, comprendendo a tal proposito sia la sicurezza delle nostre strade sia il verde che ci circonda fino alla que-stione del traffico e alla qualità della

Hinterland Con la partecipazione dei componenti della Giunta cittadina, dal sindaco di Bre-scia, Adriano Paroli, agli assessori comunali e con il presidente della circoscrizio-ne sud, Giacomo Lini, è iniziato il 22 gennaio scorso, nella sala dell'oratorio San Giovanni Bosco del quartiere di Folzano il primo di una lunga serie di incontri che porteranno nei prossimi mesi la Giunta comunale in tutte le zone di Brescia. Lo scopo è incontrare i vari rappresentanti delle associazioni e delle realtà del territorio, in modo tale da poterli informare direttamente sui progetti che si so-no realizzati o si stanno realizzando, e discutere con loro i vari aspetti delle pro-blematiche quotidiane dei residenti.

Da Folzano si muove la Giunta di quartiere

Pagina a cura della Redazione vita. È la filosofia che ci ha guidato in questi cinque anni e ci ha spinto a realizzare un nuovo centro a dispo-sizione della comunità come Piazza Nuova con tutte le strutture annes-se, a dedicare un’attenzione del tut-to particolare all’ambiente (come di-mostra l’elevata percentuale di ver-de a disposizione dei nostri abitanti, senza dubbio una delle cifre più alte non solo della provincia di Brescia, ma di gran parte del nord Italia), a realizzare interventi importanti per favorire la sicurezza del traffico sul nostro territorio, evitando al tempo stesso problemi alla salute pubblica, e a proporre a tutti gli abitanti inizia-tive e manifestazioni che hanno avuto il duplice scopo di porre Castel Mella al centro dell’attenzione generale e di compattare sempre di più la nostra comunità. Guaridamo al futuro, lo dimostra, ad esempio, il nostro impe-gno in favore delle energie alternative e legato al fotovoltaico. Un progetto che può essere ancora perferzionato, all'insegna del sostegno costante alla qualità della vita".

Fotovoltaico e qualità della vita

12 La Voce di Bresciagennaio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

La nuova piazza di Castel Mella

Focus. Conclusi i lavori di pavimentazione, ora è tutto pronto per vivere il nuovo centro di Castel Mella

Il volto definitivo di Piazza Nuova a Castel Mella è delineato. Il nuovo centro del paese (un centro ammini-strativo-economico verrebbe da dire, mentre quello storico rimane nella tradizionale cornice di piazza S. Siro), dopo la realizzazione del municipio e della casa delle associazioni, che già vengono utilizzati ormai da tempo, ha sistemato un altro “tassello” del suo disegno complessivo. In questi giorni è stata completata la pavimentazione della piazza che già ospita ogni venerdì il mercato e che ora può mostrare anche il suo aspet-to finale. La costruzione prevede par-cheggi sotterranei, negozi ed uffici a piano terra e nei piani superiori ap-partamenti ed altri uffici. Il tutto espressamente voluto e stu-diato per offrire un aspetto vissuto e dinamico a quella che nelle intenzioni degli amministratori deve diventare il cuore pulsante di Castel Mella: “Un

progetto importante – dice il sinda-co Ettore Aliprandi – che ha caratte-rizzato questo mandato amministra-tivo. Il nostro obiettivo è stato quel-lo di disegnare un nuovo centro per il nostro paese, nel quale si possano riconoscere tutti gli abitanti e pos-sa diventare anche un valido punto di incontro e di aggregazione. Dal nuovo municipio siamo passati al nuovo edificio che è diventato la se-de del Centro Diurno Anziani e che ha rappresentato un prezioso punto di riferimento per le esigenze di tan-te persone e di diverse associazioni di Castel Mella. Il nostro progetto è proseguito e adesso possiamo ve-dere anche il disegno definitivo del-la pavimentazione della piazza che rappresenta un luogo accogliente e, dove tutti i castelmellesi si potranno ritrovare in assoluta tranquillità. At-tendiamo ancora la definitiva conclu-sione dei lavori che riguardano l’edi-

Aliprandi: “Piazza Nuova, un posto ideale per riconoscersi”ficio che completa la piazza e che è destinato a diventare una parte pul-sante del paese a livello commerciale ed economico. Vogliamo che questa piazza sia vissuta e sia a disposizio-ne di tutti gli abitanti, delle famiglie e degli operatori economici, per fare in modo che la gente di Castel Mella abbia finalmente quel centro nel qua-le vivere e riconoscersi che è sempre mancato al nostro paese”. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio tec-nico del Comune, il costo comples-sivo delle opere a Castel Mella è di 3.730.000 euro. Per la realizzazione del nuovo munici-pio il costo è stato di 2.190.000 euro, mentre le spese per la costruzione della nuova piazza (pavimentazione e strutture varie) ammontano com-plessivamente a 1.010.000 euro, a queste somme infine va aggiunto an-che il costo per la sala polifunzionale: 530.000 euro.

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13La Voce di Bresciagennaio 2011

E-mail:bresciavocemedia.it

Fondazione San Benedetto. Con l'on. Mario Mauro al Parlamento Europeo

di Emanuele Salvi

Sussidiarietà: a Bruxelles si apprende sul campo Elena Rabolli Pansera, 21enne iscritta al secondo anno Scienze Politiche,è una dei 500 studenti diplomati alla scuola nata per volontà di Graziano Tarantini

"Le nostre imprese non possono fare a meno della Politica agricola comunitaria", così l'assessore pro-vinciale Gianfranco Tomasoni ha affrontato il tema del futuro del-la politica agricola comunitaria al convegno di Coldiretti, in occasio-ne della Fiera dell'Agricoltura di Lonato. "Ricordo, infatti, che que-ste risorse sono degli agricolto-ri e vanno agli agricoltori per es-sere competitivi, producendo beni di qualità, tutelando l’ambiente ed il territorio. Ogni anno, nell’ambi-to della Pac, la Regione Lombardia liquida 500 milioni di euro ad oltre 37 mila imprese agricole. Bene, un quinto di queste risorse vanno al-le 9.000 aziende agricole bresciane che contribuiscono a rendere la no-stra agricoltura tra le prime in Eu-ropa con una Plv superiore al mi-liardo di euro. Finanziamenti che servono per non far chiudere e per rilanciare il fu-turo dei giovani e delle loro azien-de. Ecco perché il nostro Paese a Bruxelles non può cedere nel con-fronto politico con gli altri Paesi comunitari e seguire l’asse franco-tedesco per non ridurre il budget complessivo di 56 miliardi di euro e mantenere lo status quo. Quin-di l’obiettivo è mantenere lo stes-so livello di finanziamento evitan-do che il budget nazionale venga poi regionalizzato, poiché quelli più penalizzati sarebbero proprio gli agricoltori storici. Oggi più che mai, l’agricoltura italiana ha biso-gno di una politica europea forte e moderna che risollevi un mondo agricolo in difficoltà di competiti-vità".

Pac 2013, il futuro si gioca in Europa

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Mario Mauro, europarlamenta-re, già Vicepresidente del Parlamen-to Europeo, attualmente Presidente dell’Intergruppo per l’Economia So-ciale e delegato dell’OSCE contro razzismo e xenofobia, ha accolto nel suo ufficio una promettente studen-tessa bresciana della Fondazione San Benedetto per uno stage di tre mesi a Bruxelles. Elena Rabolli Pansera, 21 anni e iscritta al secondo anno di scienze politiche, è una dei 500 studenti che in questi cinque anni si sono diplo-

mati alla Scuola di Sussidiarietà della Fondazione, nata per volontà di Gra-ziano Tarantini.Elena, che dal 28 gennaio è al lavoro nella capitale belga, ha già alle spalle un’esperienza di rappresentante de-gli studenti in Senato Accademico e un’invidiabile padronanza dell’inglese e del francese, frutto di un anno negli USA alle scuole superiori e di alcuni mesi a Parigi all’Alliance Française. È la terza studentessa della Fondazio-ne che affronterà l’esperienza nell’uf-ficio di Bruxelles dell’on. Mauro e molti sono gli studenti pronti a partire per altri stage all’estero. “È stata una sorpresa – racconta Elena – non rie-

sco ancora a credere che mi sia stata data questa possibilità e che tra qual-che giorno sarò nel cuore dell’Europa a lavorare per l’onorevole Mauro che – continua la studentessa - conosco e ammiro per la sua appassionata dife-sa delle minoranze religiose e in par-ticolare dei cristiani”. La Fondazione San Benedetto aiuta i giovani ma è fatta soprattutto dai giovani. L’orga-nizzazioni degli stage infatti è segui-ta dai giovani che precedentemente hanno svolto la medesima esperien-za. Il tentativo è di partire dai loro desideri dandogli adeguati strumen-ti per realizzarli e questo metodo sta iniziando a dare i primi frutti.

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L’assemblea ordinaria dei soci di Assopadana Claai, riunita nella sede di via Lecco, ha proceduto al rinnovo delle cariche sociali: dieci i candidati per i sette posti del nuovo Direttivo. Questi sono gli eletti :Mariano Mus-sio, Giuseppe Nodari, Adriano Orleri, Angelo Gavazzoni, Gianfranco Begni, Mario Bonera e Alessandro Mazzola. Il Direttivo si è quindi subito riunito per eleggere il presidente. Nella seduta è stato riconfermato presidente Maria-no Mussio e nominati vice presidenti Angelo Gavazzoni, Giuseppe Nodari e Adriano Orleri. Il presidente Mariano Mussio, nella relazione di fine manda-to ha sottolineato quanto è stato fatto nel quadriennio e quanto ancora resta da fare. Non sono mancate riflessioni

in merito alla crisi economica ancora presente: “Dal nostro punto di osser-vazione si vede la situazione econo-mica ancora molto difficile, anche se alcuni settori di nicchia come gli im-piantisti per il fotovoltaico o chi lavora con l’alta tecnologia registrano piccoli segnali di ripresa. Per i comparti tradi-zionali come l’edilizia, (idraulici, mar-misti, piastrellisti o chi lavora il ferro) è tutto fermo. Con le grandi aziende tutte in difficoltà e con una Cassa inte-grazione che rimane a livelli altissimi, non può che risentirne anche chi è a

monte della filiera e cioè la subforni-tura, artigiani compresi”. Il presidente ha ribadito che “stiamo perdendo po-tere di acquisto e gli artigiani stanno risparmiando su tutto. Si fanno i conti con particolare attenzione e si cerca di individuare quelle aree dove si può ancora tagliare qualcosa. Gli investi-menti sono rimandati a tempi miglio-ri. Non c’è più marginalità, oggi lavo-rando si fanno girare solo i soldi. La pubblica amministrazione oltre a non avere disponibilità, ha tempi di paga-mento lunghissimi ed anche i priva-

Brescia. Rinnovo del Direttivo e delle cariche sociali alla guida dell'associazione di via Lecco

Pagine a cura della Redazione

L’assemblea di Assopadana:ecco il tris di Mariano Mussio

Oltre al presidentetutti gli altri eletti:Giuseppe Nodari,

Adriano Orleri, Angelo Gavazzoni, Gianfranco Begni,

Mario Bonera e Alessandro Mazzola

ti non scherzano e le aziende sono a corto di liquidità”. Queste le proposte di Mariano Mus-sio: “Prima di tutto la semplificazione reale, quella insomma di cui tutti par-lano ma che nessuno mette in pratica, anzi tutti i giorni si aggiunge un tassel-lo a quella burocrazia che, secondo recenti indagini, costa all’artigiano 30 giorni del suo lavoro. Ci hanno spiega-to che attraverso l’informatizzazione avremmo risparmiato tempo e denaro ma come mai dopo aver inviato tele-maticamente molte comunicazioni ci viene richiesto ancora l’invio dei do-cumenti cartacei? Al secondo posto la detassazione di alcune voci di bilancio delle grandi aziende. Vantaggi imme-diati e a cascata ricadrebbero sugli ar-tigiani e più in generale sulle aziende subfornitrici. Credo poi che si dovreb-be puntare su una reale innovazione anche delle e nelle piccole imprese ar-tigiane. Per raggiungere questo obiet-tivo abbiamo bisogno dell’aiuto anche della politica ma ho la sensazione che, al contrario, il mancato rinnovamento delle e nelle imprese sia la scusa usata dai politici per scaricare sulle aziende le colpe della crisi.”Altri argomenti sono stati toccati nella relazione, quali la situazione politica nazionale, il miglioramento della ca-pacità competitiva delle imprese, la mancanza di liquidità e lo scarso ap-poggio delle banche.

14 La Voce di Bresciagennaio 2011

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15La Voce di Bresciagennaio 2011

Le prospettive per il primo trimestre 2011 indicano un aumento della produ-zione. L’attività è prevista costante dal 57% delle imprese e in aumento dal 37%. Le aspettative sono ottimistiche nei comparti: abbigliamento, agroali-mentare e caseario, calzaturiero, chimico, gomma e plastica, maglie e calze, materiali da costruzione ed estrattive, metallurgico e siderurgico, meccani-ca di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche, meccanica tra-dizionale e mezzi di trasporto. Sono pessimistiche nei settori: carta e stam-pa, legno e mobili in legno, tessile. Le previsioni sono più favorevoli per le micro imprese, per le imprese grandi e per le maggiori.

Indagine Aib. Deluse le aspettative rispetto a una possibile, rapida uscita dalla crisi iniziata a fine 2008

Meccanica di precisione: c'è più ottimismo

Brescia: anno “a due velocità”

Nel quarto trimestre del 2010, l’economia bresciana ha messo a segno un leggero aumento della produzione (+1%), che ha solo in parte compensato il deludente ri-sultato del trimestre precedente. Rispetto al quarto trimestre del 2009 la variazione è stata del 5,1 per cento. Il 2010 si è chiuso con una variazione media annua dell’at-tività di più 3,2 per cento rispetto al 2009 e ha rappresentato per le imprese bresciane un anno “a due velocità”. Il primo semestre, infat-ti, è stato caratterizzato da un di-

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Pagine a cura della Redazion

Nel quarto trimestre 2010 è stato solo in parte

compensato il risultato deludente dei tre mesi

precedenti. La variazione media annua dell'attività

rispetto al 2009 è stata del 3,2% in più

screto recupero della produzione, tanto da far pensare che anche l’economia della nostra provincia avesse agganciato la lenta ripre-sa già in atto a livello nazionale. Il secondo semestre, invece, è stato caratterizzato da un andamento pressoché “piatto” della produzio-ne industriale, che ha purtroppo deluso le aspettative riguardo ad una rapida uscita dalla crisi che ha colpito negli ultimi due anni. La disaggregazione per classi di-mensionali mostra incrementi pro-duttivi superiori alla media per le piccole imprese (+1,7%), per le me-die imprese (+4,9%) e per le grandi imprese (+2,6%); quasi uguali alla media per le imprese medio-gran-di (+0,7%); decrementi produttivi per le micro imprese (- 2,3%) e per le imprese di maggiori dimensio-ni (-0,7%).Gli ordini provenienti dal mercato interno sono previsti in aumento dal 22% delle imprese e stabili dal 70%; quelli dai Paesi UE presentano un saldo positivo, tra imprese che indicano variazioni in aumento e in diminuzione, del 16% e quelli dai Paesi extra UE sono previsti in au-mento dal 22% e stabili dal 72%

Economia

Outlook. Le rilevazioni del Centro Studi Aib: aspettative moderatamente favorevoli per la produzione

Non è ancora stabile il quadro ge-nerale dell'economia e le oscillazioni a livello di mercati non favoriscono at-tese ancora particolarmente rosee. E' quanto emerge dai dati e dall'analisi del Centro Studi Aib che rilevano di fatto le tendenze per i prossimi mesi e la situa-zione globale dopo l'inizio dell'anno. Le aspettative per i primi mesi del 2011 ri-sultano, così specificano nella nota Aib, moderatamente favorevoli per quanto riguarda la produzione, m a stazionarie per l’occupazione, in linea con le pre-visioni dei principali centri di ricerca economica, sostanzialmente concordi su un graduale miglioramento dell’at-tività nell’anno in corso. Il sentiero verso i livelli produttivi pre-crisi appare, tuttavia, ancora piuttosto lungo e non privo di incognite, legate,

da un lato, al forte apprezzamento in atto sui prezzi delle materie prime e, dall’altro, alla variabilità del tasso di cambio euro/dollaro e alle perduranti incertezze per le imprese sulle condi-zioni di accesso al credito. Appaiono ancora deboli, inoltre, le componenti della domanda interna, in particolare quella per consumi. Il permanere di una situazione di instabilità congiun-turale - dicono dal Centro Studi Aib - è confermato anche dal ricorso agli am-mortizzatori sociali: nell’intero 2010 sono state autorizzate oltre 45 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (al netto della cassa in deroga), con un incremento del 292,7 per cento del-la cassa straordinaria e un decremento del 46,4 per cento della cassa ordinaria, rispetto al totale annuo del 2009.

“Ma il quadro complessivo resta di instabilità congiunturale”

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16 La Voce di Bresciagennaio 2011

Giovani ingegneri bresciani e Rc professionaleDue esponenti dei Lloyd’s di Londra si sono messi a disposizione di inge-gneri e studi di progettazione per approfondire i temi della Responsabi-lità Civile. E' stato questo il focus del convegno organizzato dall’associa-zione Giovani Ingegneri Bresciani in collaborazione con la società Inde-pendent®, al Crystal Palace. L'esigenza è nata dalla necessità di affronta-re un contesto economico e legislativo in continua evoluzione. Relatori della giornata Alessandro Lezzi, Sottoscrittore Senior della Markel Inter-national dei Lloyd’s di Londra, e Aessandra Vona, avvocato, Claims Ma-nager della Markel International.

Unità d'Italia. Una giornata di studio organizzata da Fondazione Micheletti, Assti e Politecnico di Milano

Il dialogo tra cultura e industriaGiuseppe Bertagna,

docente di pedagogia: “Collegare scuola

e impresa non con l'alternanza scuola

lavoro come fossero cose separate, ma

nell'idea di un'impresa come scuola”

1861-2011. Centocinquanta anni dall’Unità di Italia, una lunga storia di un Paese capace di diventare una delle prime potenze mondiali, par-tendo quasi dal nulla. Per mettere in risalto il contributo fondamentale che scienziati, tecnici, inventori hanno da-to allo sviluppo del processo unitario e all’affermazione dell’Italia quale Pa-ese moderno, economicamente pro-

gredito, dotato di un’importante base manifatturiera nonostante le carenze strutturali, la Fondazione Luigi Miche-letti in collaborazione con Assti (As-sociazione per la Storia della Scienza e della Tecnica in Italia nell’età dell’in-dustrializzazione) e il Politecnico di Milano e con il contributo della Fon-

dazione Comunità Bresciana ha orga-nizzato nei giorni scorsi una giornata di studio dedicata a “Scienza, tecnica e industria nei 150 anni di Unità d’Ita-lia”. Duplice lo scopo del convegno. Da un lato "dimostrare che l’approccio storico consente un dialogo fecondo tra cultura scientifica e cultura uma-

nistica", dall’altro "fornire, al mondo della scuola e alle imprese, materiale e spunti di riflessione per un rinnovato incontro tra cultura e industria, indi-spensabile per affrontare la globaliz-zazione e crisi economica".Il dibattito è stato introdotto dalla re-lazione di Giuseppe Bertagna, docen-te di Pedagogia all’università di Ber-gamo, dedicata al rapporto tra scuole e imprese. Secondo Bertagna la vera sfida consiste perciò nel «collegare la scuola e l’impresa non con l’alternan-za scuola lavoro, come fossero cose separate, ma nell’idea di un’impresa come scuola. A queste condizioni non è sprecata l’occasione di un apprendi-stato formativo».Citando Rousseau, il docente ha riba-dito come occorra evitare che i giovani «prima si limitino a studiare argomenti prettamente teorici, e successivamen-te siano gettati nel mondo del lavoro senza la minima esperienza».Formazione e lavoro, dunque, come due facce della stessa medaglia, che insieme possono contribuire allo svi-luppo della persona.

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Focus. Come ai tempi dell'album di figurine del 1961, allora realizzato per il Centenario dell'Unificazione

Nel 1961, in occasione del Cente-nario dell’unificazione nazionale, tra le diverse iniziative realizzate ci fu anche un album di figurine, che riper-correva i cambiamenti avvenuti nel Paese nell’ultimo secolo. Nella rac-colta c’era anche un’intera pagina de-dicata allo sviluppo economico, dove campeggiavano figurine delle prime fabbriche, dei mezzi di trasporto del tempo e delle fonti energetiche mag-giormente in voga.Per i 150 dell’Unità al momento non è stata programmata una iniziativa si-mile pertanto, durante il convegno or-ganizzato dalla Fondazione Micheletti, Vittorio Marchis, docente al Politecni-co di Torino, ha provato a immagina-re quali volti potrebbero essere raffi-gurati sulle figurine che intendessero rievocare l’industrializzazione del no-stro Paese.Infatti, come è stato osservato durante la mattinata di studi da Carlo Giacomo

Lacaita, docente alla Statale di Milano, il Risorgimento non è stato soltanto quello dell’Europa degli Stati liberali, ma «anche quello del processo di in-dustrializzazione». L’Italia si è modernizzata sfruttando il confronto tra opinioni, la mobili-tà delle persone, gli scambi culturali con gli altri Paesi d’Europa. Protago-nisti di questo «fermento culturale», sono stati dirigenti che hanno segui-to un percorso formativo di natura politecnica.Nell’album di figurine immaginario Marchis ha inserito personaggi che frequentarono il Politecnico di To-rino. Primo fra tutti Quintino Sella (nell'im-magine a fianco), che prima di diven-tare un economista e ricoprire la ca-rica di Ministro delle Finanze, è stato un ingegnere minerario. Poi a seguire Tommaso Agudio, protagonista della prima esposizione torinese del 1884,

“Immaginiamo oggi i volti dell'industrializzazione italiana”importante momento di rinascita del capoluogo piemontese, già da qual-che anno non più Capitale d’Italia. Per finire Marchis ha proposto anche i volti di Camillo Olivetti, fondatore dell’omonima impresa, e Emma Stra-da, prima donna laureata in Ingegne-ria in Italia. Numerosi sono stati gli scienziati, i tecnici e gli inventori che hanno con-tribuito sia all’unificazione sia alla modernizzazione del Paese. Andrea Silvestri, docente al Politecnico di Mi-lano ha proposto brevi flash su alcuni laureati nell’ateneo milanese verso la fine del Diciannovesimo secolo o nei primi decenni del Ventesimo secolo: Francesco Brioschi, Giuseppe Co-lombo, Giovanni Battista Pirelli, Al-berto Riva, Ettore Paladini, Giulio Pri-metti, Carlo Emilio Gadda, Agostino Rocca, Maria Artini, primo ingegnere elettrotecnico donna italiano.

m.n.

di Mario Nicoliello

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17La Voce di Bresciagennaio 2011

E-mail:[email protected]

“Sono qui a portare un risultato, un segno concreto”: ha esordito così l’on. Viviana Beccalossi, componente della Commissione Agricoltura della Camera e relatrice del provvedimento “Disposizioni in materia di etichettatu-ra e di qualità dei prodotti alimentari” approvato martedì 18 gennaio in via definitiva dalla Commissione Agri-coltura e illustrato alla presenza del presidente di Coldiretti Brescia, Etto-re Prandini.La normativa mette fine a un percorso che si era aperto un varco dieci anni fa, all’indomani, ha spiegato l’on. Viviana Beccalossi, “dell’allarme lanciato dal primo caso di Bse in Italia, a Pontevi-co”. Già, perché “fino ad allora i con-sumatori erano convinti che tutto ciò che finiva sulle loro tavole era control-lato, sano e sicuro”. E sono appunto i consumatori, da un lato, i destinatari del provvedimento, “perché sarebbe pretenzioso – ha sottolineato l’onore-vole – credere che un comune cittadi-no sia in possesso delle informazioni tecniche tanto consuete per gli opera-tori del settore. È giunto quindi il mo-mento per il consumatore di essere informato: sulla base delle conoscen-ze in suo possesso, poi, sarà libero di scegliere se preferire il prodotto agro-alimentare italiano o altro”. Dall’altro lato, la legge si prefigge di “tutelare i produttori e di riconoscere loro il giu-sto reddito, mettendoli al riparo da

Coldiretti. Difesa del prodotto italiano: il provvedimento approvato dalla Commissione Agricoltura della Camera

Etichettatura, risultato a tutela di consumatori e produttori

Coldirettirisolve...

contraffazioni e imitazioni che colpi-scono duramente il Made in Italy agro-alimentare”. I passi successivi saranno nelle mani dei Ministeri dell’Agricol-tura, delle Attività Produttive e della Salute: il ministro Galan ha anticipato che prenderanno il via gli incontri con i rappresentanti delle filiere per defi-nire con ciascuna le strategie specifi-che da adottare. Questo attribuendo la priorità al comparto lattiero-caseario e suinicolo. I consumatori, invece, po-tranno vedere i risultati tangibili delle disposizioni “probabilmente già entro un paio di mesi”.Quanto alla paventata contrarietà di Bruxelles, l’onorevole Viviana Bec-calossi ha affermato che “rispetto al clima iniziale di diffidenza e critica, le recenti dichiarazioni del Responsabile dell’area Sanità lasciano ben sperare. Dal canto nostro siamo più che deter-minati a proseguire: non ci spaventa una procedura d’infrazione per un provvedimento volto a tutelare i con-sumatori e a garantire le imprese”. Il presidente di Coldiretti Brescia Et-tore Prandini ha accolto con soddi-sfazione “una legge attesa da tempo da Coldiretti, necessaria per fare chia-rezza a beneficio sia del consumatore sia del produttore e che consentirà di puntare sulla qualità del prodotto ita-liano, finalmente distinto e riconosci-bile, il cuore del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana”.

Sede ProvincialeVia San Zeno n. 69 – 25124 BresciaTel 030 2457511 - fax 030 2457691

Ufficio zona Breno - Edolo Via G. Sora 25048 sede di Edolotel 030 2457603Via Tassara 15 – 25048 sede di Brenotel 030 2457613

Ufficio zona Chiari Vicolo Pace 5 – 25030 Chiaritel 030 2457699

Ufficio zona Iseo - Gardone V. T.Via Matteotti, 311 - 25063 sede di Gardone V.T. tel 030 2457650 Via Gorzoni, 102 - 25049 sede di Iseotel 030 2457638

Ufficio zona Lonato Via M. Cerutti 11 - 25017tel 030 2457858

Uffico zona Orzinuovi Via Colombo, 11 - 25034tel 030 2457733

Ufficio zona Salò Via Golgi, 4 - 25087 Cunettone di Salotel 030 2457884

Ufficio zona Vestone Via IV Novembre, 11/b - 25078 tel 030 2457889

Ufficio zona Leno Via Albarotto, 6 - 25024 tel 030 2457660

Ufficio zona Gottolengo Via Castelfidardo 69 – 25023tel 030 2457791

Ufficio zona Montichiari Piazza Paolo VI - 25018tel 030 2457829

Ufficio zona Rovato Via Macina, 1 - 25038 tel 030 2457669

Ufficio zona Verolanuova Via Semenza, 37 - 25028tel 030 2457752

COLDIRETTIB R E S C I A

- Tutela sindacale e legale per le aziende associate- Progetti di sviluppo aziendale- Servizi tecnici- CAA- Anagrafe zootecnica- Ambiente e territorio- Servizi fiscali- CAF- Dichiarazione redditi- RED- ISEE- Bonus fiscale- Servizio paghe per le imprese agricole- Contrattualistica di lavoro- Patronato Epaca- Servizi alla persona

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CulturaProgrammazioneBRESCIA – VILLAGGIO PREALPINO - SANTA GIULIARAPUNZEL domenica 30 gennaio ore 15.00, 17.00; IN UN MONDO MIGLIORE-domenica 30 gennaio ore 20.45; martedì 1 febbraio ore 20.45; THE TOURIST domenica 6 febbraio ore 20.45; martedì 8 febbraio ore 20.45;BRESCIA – VILLAGGIO SERENO - SERENOAMERICAN LIFE sabato 29 gennaio ore 20.45; domenica 30 gennaio ore 20.45; lunedì 31 gennaio ore 20.45; MEGAMIND domenica 30 gennaio ore15.00;domenica 6 febbraio ore 15.00; LA BANDA DEI BABBI NATALE sabato 5 febbraio ore 20.45; domenica 6 febbraio ore 20.45; lunedì 7 febbraio ore 20.45.

18 La Voce di Bresciagennaio 2011

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Borgosatollo. Omaggio a Mario Rigoni Stern

Parole e musica per "metaboliz-zare" la suggestione che gli Alpini del Gruppo Ana di Borgosatollo sono riu-sciti a creare, viaggiando nel lavoro di Mario Rigoni Stern, “Il sergente nella neve”. Saranno De André, De Gregori e Battiato a fornire gli spunti musica-li arrangiati nel corso della serata che riporterà gli spettatori tra le nevi e i silenzi della Russia, nel cuore degli in-verni del secondo conflitto. L'appun-tamento è per sabato 12 febbraio, alle 21, nella sala del teatro comunale. Al pianoforte Alberto Fiorino, chitarra e voce sono di Paolo Cavagnini, voce narrante di Stefano Corsini.

Torna il “sergente nella neve”

Quando il cinema non è puro caso

Nel mese di gennaio le Sale del-la Comunità della città offrono molti film, tra il recupero delle uscite del periodo natalizio, e film che hanno qualcosa da dire e da raccontare an-cora perché stimolanti e adatti a ren-dere concreta la ricerca costante di spunti culturali e umani delle Sale della Comunità. Tra le declinazioni concrete dell’iden-tità di una Sala della Comunità si tro-va la potenzialità di convertire le ri-flessioni teologiche e la dottrina del-la Chiesa in manifestazioni culturali; con la sua competenza tecnica e di pensiero la Sala sostiene e rende sem-pre più appetibili e frizzanti le attività ordinarie della comunità. In questo senso si trovano mescolati film di pu-

ro divertimento a film che si possono definire d’essai, cioè potremmo dire d’autore e di qualità. L’attenzione ai bambini e ragazzi è riassunta nelle proiezioni domenicali pomeridiane che in questi giorni vedono il recu-pero di “Rapunzel - L’intreccio della torre” il cartoon natalizio targato Di-sney che ripropone in chiave moder-na e “Megamind” l’altro cartoon na-talizio proposto dalla Universal. Le due Sale della Comunità cittadine si

Sale della comunità. In programma film d’essai e di divertimento per confermare un progetto culturale

Un’immagine dal film “American life” di Sam Mendes

di Mauro Toninelli

I successi del periodo natalizio, la conferma

dei film di qualitàe proposte mai

scontate e banali come “In un mondo

migliore” o “American life”

sono caratterizzate negli anni come luoghi di proposte culturali signifi-cative e importanti. Da segnalare il recupero di film d’essai come “In un mondo migliore” di Susanne Bier; un film che esplora la nascita delle rela-zioni violente nei figli adolescenti e le difficoltà degli adulti che, con l’esem-pio personale, tentano di indicare la strada del comportamento civile, ar-rivando a ‘porgere l’altra guancia’. An-che “American life” di Sam Mendes

in cui una coppia, lui vuole sposarla e lei no, sta aspettando un bambino. Come crescerà, dove cerescerà? La ricerca del luogo ideale, ma forse non solo... Accanto a tutto questo c’è il recupero di “The tourist” con Angelian Jolie e Jhonny Depp e “La Banda dei Babbi Natale” del trio Al-do, Giovanni e Giacomo. Al Sereno parte giovedì 3 la rassegna “Il cinema dei fratelli Taviani” con “Un uomo da bruciare” del 1962.

Filatelia. In giugno emissione speciale da San Marino

Una celebrazione filatelica per il Centenario del Brescia calcio. Sarà la Repubblica di San Marino infatti ad emettere il prossimo giugno un fran-cobollo, destinato alla collezione, per celebrare la ricorrenza. L'annuncio arriva dall'azienda filatelica di Stato di San Marino. Il Brescia calcio fu infatti fondato cent'anni fa, nel gennaio del 1911, dalla fusione delle associazioni calcistiche Victoria, Unione Sportiva Bresciana e Gimnasium, allora guida-te da Franco Apollonio e prese il nome di Football Club Brescia. La squadra fu affidata alla guida tecnica di Etto-re Bacchelli.

Un francobollo per il Brescia

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19La Voce di Bresciagennaio 2011

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Brescia: “W.&B. Poliambulatori”“Il paziente sempre prima di tutto”

Nasce da questo numero un nuovo appuntamento realizzato in collaborazione con W. & B. Po-liambulatori, la struttura polispe-cialistica di via Chiusure 58/E a Brescia. Mese dopo mese affron-teremo in questa pagina i vari te-mi e problemi legati alla salute e ai servizi ad essa connessi, grazie alla collaborazione attiva con una equipe di specialisti, composta da una cinquantina di professionisti che collaborano e interagiscono nell'ottica di un completo servizio alla persona, che va dalla diagnosi alla cura, all'insegnamento della prevenzione. I nostri lettori potranno contare sull'esperienza e la professionali-tà di W. & B. Poliambulatori, forti

Salute. Medicina Ambulatoriale: offerta professionale completa nel Centro specialistico di via Chiusure

di novità significative nel campo dell'odontoiatria, delle visite stru-mentali cardiografiche ed ecocar-diografiche, della medicina esteti-ca. Troveremo negli spazi de "La Voce di Brescia" la stessa metico-losa attenzione che viene applica-ta nell'approccio al paziente nel centro di via Chiusure. Attenzione, capacità professionale dei medici, valori arricchiti dall'umanità e dai

rapporti diretti che costituiscono un concreto punto di riferimento. "Va recuperato l'aspetto umano e personale di ogni singolo caso - spiega il dottore Francesco Agosti-ni, presidente del consiglio di am-ministrazione - e vanno evitati tem-pi lunghi e disagi. Noi ci muoviamo in questo senso, curando l'aspetto psicologico, muovendoci verso le esigenze del paziente". E' la ricer-

ca dello "star bene", il punto foca-le del lavoro quotiidiano del cen-tro W.&B. Poliambulatori, anche attraverso una attenta politica di prevenzione. I valori etici e socia-li sono presupposti fondamentali e sono la chiave di lettura di atti-vità e prestazioni che divengono il punto di partenza di prestazioni e diffusione di conoscenze su stili di vita salutari. È da questi presuppo-sti che nasce il rapporto anche con "La Voce di Brescia", che ci infor-merà nei prossimi mesi, su compor-tamenti e prevenzione e non solo. Ricordiamo che W.&B. Poliambu-latori offre servizi come il pronto soccorso odontoiatrico d'emergen-za, attivo 24 ore su 24 (ed ha anche un numero di cellulare dedicato), un centro di endometriosi (il pri-mo della Lombardia), una ortope-dia d'urgenza capace di coprire la visita nelle 24 ore e ancora inizia-tive di prevenzione odontoiatrica con check-up gratuito per i giovani fino ai 15 anni. Completano l'offer-ta l'accoglienza, professionale, ca-pace di rilassare e mettere a pro-prio agio il paziente e la capacità di proseguire un percorso di cura che guarda con il massimo rispetto al benessere psicofisico.Appuntamento allora, alle prossi-me rubriche informative.

Inauguriamo in questo numero

la nuova rubrica di informazione e

prevenzione medica realizzata grazie

alla collaborazione della struttura polispecialistica

I PoliambulatoriW.&B. (Wellness and Body) sono una struttura ambulatoriale privata autorizzata. Nella nostra struttura le diverse èquipe sanitarie specialistiche si integrano per rispondere ad una esigenza di “salute e benessere” della persona

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20 La Voce di Bresciagennaio 2011

Basket A Dilettanti. Enrico Mussinelli, tifoso non vedente, è sempre al seguito dei biancoazzurri

La frequenza della passione: un tifoso speciale per Brescia

Il basket sa essere fonte d’ispi-razione per mille emozioni che soli-tamente battono al ritmo del palleg-gio della palla a spicchi in mezzo al parquet: quello che ci apprestiamo a raccontare però non ha attinenza specifica con quanto succede den-tro al campo, bensì è più legato a quanto succede sulle tribune dove abbiamo trovato una storia da rac-contare, perché è troppo bella per essere ignorata ed ha bisogno di es-sere trasmessa a tutti gli appassiona-ti sportivi, per far comprendere co-me spesso la passione per lo sport permetta di andare oltre a quelli che per ognuno di noi possono sembrare degli ostacoli insormontabili. Per chi frequenta abitualmente il

San Filippo, quella di Enrico Mus-sinelli, 31enne tifoso della Centra-le del Latte, è una sagoma ben co-nosciuta: in mezzo ai tifosi di casa (gli “Irriducibili”) fa sempre capoli-no, sia che si giochi in casa che in trasferta. Impossibile non notare le sue auri-colari, sintonizzate sulle frequenze di Radio Voce: vi chiederete il per-ché, giustamente. Perché Enrico è

non vedente e con la radiocronaca riesce a “vedere” la partita attraver-so la voce di chi la racconta. Una passione nata grazie ad un ex com-pagno di università (Giovanni Lo-randi, ndr) che prima ha trascinato Enrico al Palafiera di Lumezzane per l’ultima stagione dei valgobbi-ni, prima di ritrovarsi a settembre dell’anno scorso a vivere la rinasci-ta del basket in città: “un emozione

bellissima: seguire la costruzione di questa squadra dalle sue fondamen-ta, sperando che ci possa riportare gli anni d’oro della serie A". Una passione sconfinata, quella di Enrico, che lo ha portato a seguire la Centrale del Latte in tutta Italia, da Verbania a Recanati passando per Trento. “Non posso certo mancare: oltretutto per me è l’occasione di unire una gita culturale alla passio-ne per la pallacanestro”. E così il buon Enrico potrà mette-re un’altra bandierina sulla cartina dell’Italia visitata con la “Leones-sa dei canestri”: “Una possibilità unica nel suo genere che mi da la possibilità di scoprire luoghi sem-pre nuovi”. Quello che stupisce un po’ tutti, ol-tre all’inesauribile loquacità di Enri-co (laureato con il massimo dei voti in lingua e letteratura straniera, ol-tre alla specialistica sempre con il massimo dei voti) è lo spirito con cui riesce a coinvolgere il resto del gruppo mixando sport e cultura: “Le trasferte sono momenti memorabili, per non dire bellissimi: alla seconda stagione posso dire che il basket mi ha dato la possibilità di conoscere gente stupenda e spero di poterne conoscere ancora di più".

Sport

di Alberto Banzola

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Enrico Mussinelli, "irriducibile" tifoso del Basket Centrale del Latte di Brescia.

Dal 1928 al 1936 e poi ancora nell'immediato dopoguerra fino alla consegna agli annali della memoria a cavallo degli anni Settanta. Da competizione a pas-sione che ritorna, con il glorioso nome: la "Coppa delle Alpi" fa il suo debutto nel mondo delle veterane e va ad incastonarsi tra la Mille Miglia, costituendo una blasonata alternativa al mito della Freccia Rossa, la Winter Marathon ed altre manifestazioni di settore che animano il mondo delle classiche all'ombra del Castello. 121 automobili, questa la formula iniziale, prodotte tra il 1921 e il 1971. Debutto sotto l'egida dall'Automobil Club di Brescia il 4 marzo, con par-tenza da Boario Terme e due giorni da sogno, con passaggio a Saint Moritz.

Auto d'epoca. Rinasce la "Coppa delle Alpi"

L'amore per questo sport è nato grazie a un compagno d'università. Con Radio Voce, Enrico

riesce a "vedere" la partita attraverso la cronaca di chi racconta

diamo voce anche al basket brescia

in collaborazione con

Tutto il campionato - Serie A Dilettantiradiocronache di Alberto BanzolaLa radio dello sport bresciano

sms: 3383636104 - [email protected]

Brescia Leonessa

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21E-mail:bresciavocemedia.it

La Voce di Bresciagennaio 2011

Con lo scudetto cucito sul petto ed una leadership assoluta che dura otto anni consecutivi, dal 6 febbraio la Brixia Gym andrà a caccia del suo dodicesimo alloro nazionale della sua storia nella disciplina della gin-nastica artistica femminile. La plurititolata compagine cittadi-na, capitanata come sempre dall’ex campionessa del mondo Vanessa Ferrari, incomincerà la nuova sta-gione da Ancona, per proseguire poi con le tappe di Brindisi (6 mar-zo), Padova (17 aprile) e Firenze (15 maggio). Nella città toscana saranno tirate le somme dopo le quattro prove del campionato e la compagine che sa-rà in testa alla classifica generale si potrà fregiare del titolo per il 2011.

Scontato pensare che ad indossare il ruolo della squadra favorita sia la compagine di Enrico Casella, che ol-tre alla rinata Vanessa Ferrari, potrà presentare in pedana ginnaste del calibro dell’esperta Paola Galante, della stellina azzurra Erika Fasana, dell’altra nazionale Greta Carnes-sali e delle due new entry, Martina Rizzelli e Letizia Plebani, queste ul-time due fresche di titolo italiano

della categoria Allieve. Fra la Brixia e lo scudetto numero tredici, pro-verà come sempre ad intromettersi la Gal di Lissone, avversaria stori-ca del team bresciano, che tuttavia, nelle ultime otto edizioni del massi-mo campionato italiano, si è sempre dovuta accontentare di applaudire Vanessa Ferrari e le sue compagne che la guardavano dal gradino più alto del podio.

Ginnastica Artistica. Al via la nuova stagione dell'A1 femminile

di Folco Donati

Vanessa Ferrari guiderà la compagine cittadina nella nuova stagione agonistica

C’è una Ferrari in più per la “Brixia Gym”

Il 6 febbraio da Ancona riparte il massimo

campionato, con l'ex campionessa del mondo a guidare la compagine

cittadina a caccia del tredicesimo scudetto,

il nono consecutivo

Per gli amici è soprannominato “il Miglio”. Stefano Miglietti, brescia-no di Gussago è pronto ad una nuo-va impresa: quella di correre 10 ma-ratone senza fermarsi tra il deserto Bianco egiziano e il Gran Mare di Sabbia. Quest’ultimo è già stato at-traversato in solitaria da Stefano nel Gennaio del 2006. Ben421 i Km che l’atleta franciacortino – classe 1967 – dovrà percorrere su terreno sabbioso cercando di copri-re questa distanza nel minor tempo possibile. Padre di tre figli, lavora come im-prenditore da quando ha 23 anni. Lasciato il tennis si dedica al rugby. L'amore per la natura lo porta poi a scegliere l'alpinismo e lo sci-alpini-smo, lo sport che più racchiude in se le caratteristiche che lo interessano e lo stimolano.Scala buona parte dei 4 mila metri delle Alpi Italiane e Svizzere sia du-rante i climi invernali che estivi. Nel 2003 partecipa alla manifestazione “Susitna 100”, nota gara podistica che si tiene a Febbraio in Alaska e che copre un itinerario di 160 Km tra i ghiacci. Qui si qualifica al quinto posto. Nel 2003 fonda l'Associazio-ne “Avventurando” per condividere la passione per l'avventura e la natu-ra insieme ad alcuni strettissimi ami-ci. L’obiettivo di Stefano Miglietti e’ di portare a termine questa impresa cercando di stare al di sotto del suo record attuale di 72 ore.

Dieci maratone no-stop per Stefano il “Miglio”

Stefano Miglietti

Scuole Paritarie - Sede d’esami

Istituto Tecnico per il

Turismo

Istituto Tecnico delle Costruzioni, Ambiente e Territorio

Geometri

”Bianchi”

Liceo Scientifi codelle Scienze applicate

(senza latino)

Percorsi didattici personalizzatiper agevolare la frequenza degli

studenti che svolgono attivitàsportiva a livello agonistico

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OPEN DAYSabato 22 Gennaio 2011

Domenica 23 Gennaio 2011La segreteria della scuola è sempre aperta con orario continuato

dalle 08.30 alle 17.30 - Sabato dalle 08.30 alle 12.30

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22 La Voce di Bresciagennaio 2011

Sito:www.lavocedelpopolo.it

UFFICI COMUNEPalazzo Loggia - Piazza della Loggia, 1 - 25121 Bre-scia - Tel.: 030 29771 - e-mail: [email protected]

Protocollo generale - e-mail: [email protected] - garantisce le comunicazioni online certificate

SUAP - Sportello Unico Attività Produttive - Via Marconi 12 – 25128 Brescia - Fax 030.3387651 - e-mail: [email protected]

Settore servizi demografici - Palazzo Broletto - 25121 Brescia - telefono: 030 297.7750/7751/7752 - fax: 030 297.8255 - e-mail:[email protected] - Servizio anagrafe: [email protected] - Servizio stato civile e leva: [email protected] - Servizio elettorale: [email protected]

Settore ambiente ed ecologia - via Marconi, 12 - 25100 Brescia - telefono: 030 297.8754 - fax: 030 3385397 - e-mail: [email protected]

Ufficio Relazioni con il Pubblico - Piazza della Loggia, 13/b - Tel.: 030/2977302 030/2977302 - Fax: 030/2977303 - Numero verde 800 401 104 800 401 104 - e-mail: [email protected]

Polizia Municipale - centrale operativa - via Donegani 2 - Tel.: 030/45001 030/45001 - Fax: 030/3771848

Sportello di assistenza alle vittime di violenza - via Donegani, 10 - Numero Verde: 800-800303 800-800303

Difensore Civico - via F.lli Lombardi, 2 - Tel.: 030/3770709 030/3770709 - Fax: 030/42096 - e-mail: [email protected]

Sportello informa handicap - Indirizzo: via Cima-bue, 16 c/o Casa delle Associazioni - Tel.: 030/2319031 030/2319031 - Fax: 030/2309273 - e-mail: [email protected]

SERVIZI - NUMERI UTILI

Segreteria generale - Palazzo Broletto - Tel.: 030/3749297 - Fax: 030/3749249 - [email protected]

Gabinetto di presidenza - Palazzo Broletto - Tel.: 030/3749287 – 030/3749263 - Fax: 030/3749300 - [email protected]

Area affari generali - Palazzo Broletto - Tel.: 030/3749213 – 0303749222 - Fax: 030/3749249 - [email protected]

Area ambiente - Via Milano 13 - Tel.: 030/3749739 – 030/3749735 - Fax: 030/3770361 - [email protected]

Area delle risorse - Palazzo martinengo – via Musei 32 - Tel.: 030/3749951 – 0303749952 - Fax: 030/3749754 - [email protected]

Area Innovazione e territorio - Crystal Palace – via Cefalonia 7 - Tel.: 030/3748530 – 0303748506 - Fax: 030/3749679 - [email protected]

Area sviluppo economico - Palazzo Martinengo – via Musei 32 - Tel.: 030/3749209 – 030/3749760 - Fax: 030/3749952 - [email protected]

Area tecnica - Piazza Tebaldo Brusato 20 - Tel.: 030/3749885 – 030/3749850 - Fax: 030/3749885 - [email protected]

Polizia provinciale - Via Romiglia 2 - Tel.: 030/3748028 – 030/3748019 - Fax: 030/3748023 -

UFFICI PROVINCIA ORARI MUSEIMuseo di Santa SiuliaVia Musei - Dal 1 ottobre al 31 maggio dal martedì alla domenica ore 9,30 – 17,30 - Chiuso tutti i lunedì non festivi.Dal 1 giugno al 30 settembre dal martedì alla domeni-ca ore 10.00 – 18.00.Chiuso tutti i lunedì non festivi.Info: 030.2977834 www.bresciamusei.comMusei del Castello (Museo del risorgimento e Museo delle armi)Castello di Brescia - Dal 1 ottobre al 31 maggio dal martedì alla domenica ore 9,30 – 17.00Chiusi tutti i lunedì non festiviDal 1 giugno al 30 settembre dal martedì alla domeni-ca ore 10,30 – 18.00 .Chiusi tutti i lunedì non festivi.Info: 030.2977834 www.bresciamusei.comMuseo diocesanoVia Gasparo da Salò - perto il lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica mattino 10:00-12:00 po-meriggio - 15:00-18:00.Chiuso il mercoledì.Info: 030.402333 www.diocesi.brescia.it/museodioce-sanoMuseo delle Scienze naturaliVia Ozanam.Aperto tutti i giorni ore 09.00 – 17.00 .Info: 0302978672 www.comune.brescia.it/museoscien-zenaturaliPinacoteca Tosio Martinengo e Area archeologi-ca del Capitoliumchiusi per lavori restauro

[email protected]

Protezione civile - Via Musei 29 - Tel.: 030/ 3749417 – 030/3749433 - Fax: 030/3749433 - [email protected]

Settore Raccordo delle Funzioni di Sviluppo Territoriale - Via Milano 13 - Tel.: 030/3749739 – 030/3749735 - Fax: 030/37700361 - [email protected]

Sportello ufficio turistico - Piazza della Loggia,13/b - Tel: 030/2400357 030/2400357 - Fax: 030/3773773e-mail: [email protected]

Ufficio diffusione dell’informazione stati-stica - Via Marchetti, 3 - Tel.: 030/297.8370 - Fax: 030/2978368 - e-mail: [email protected]

Punto incontro (stranieri) - via Saffi, 40-42-44 - Tel.: 030/3752837 030/3752837 - Fax: 030/2808943

CERCA

1 AGENTEAl candidato si chiede: serietà, attitudini commerciali, capacità ad operare

per obiettivi, diploma di scuola superiore o laurea, automunito.

L’esperienza nel settore della vendita di servizi, costituirà titolo preferenziale.

Si garantisce: formazione, anticipo provvigionale, crescita professionale,

inquadramento Enasarco.

Gli interessati possono inviare un dettagliato curriculum vitae completo

di foto e consenso al trattamento dei dati personali (art. 13 del D.Lgs

196/2003) all’indirizzo: [email protected]

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Page 23: La Voce di Brescia 2011 01

ANNO I

NUMERO 1 - GENNAIO 2011

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Coordinamento editoriale: Roberto Barucco

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

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Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

23La Voce di Bresciagennaio 2011

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

E-mail:bresciavocemedia.it

OSPEDALI

SPEDALI CIVILI DI BRESCIA: 030 39951

POLIAMBULANZA: 030 35151

SANT’ORSOLA - FATEBENEFRATELLI: 030 29711

SAN CAMILLO: 030 2910311

CITTÀ DI BRESCIA: 030 37101

SANT’ANNA: 030 31971

SAN ROCCO:030 31971

118 (Emergenza sanitaria)

112 (Carabinieri)

113 (Polizia)

115 (Vigili del Fuoco)

117 (Guardia di Finanza)

1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

BEATO LUIGI PALAZZOLOPrefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 - 10.30 - 18.30

NATIVITÀ DI MARIA – BUFFALORA - Prefesti-vo: 18.30; Festivo: 08.00 - 10.00 - 18.30

BUON PASTORE - Prefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 - 09.45 - 11.00 - 18.30

SANTI FAUSTINO E GIOVITA - Prefestivo: 18.15; Festivo: 08.00 - 10.00 - 11.15 - 15.30 - 18.15

CATTEDRALE – Prefestivo: 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.00 (San Zeno al foro - forma stra-ordinaria) - 17.30 – Festivo: 08.30 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.30

SANTA MARIA ASSUNTA - CHIESANUOVA - Prefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.30

SAN BERNARDO - COSTALUNGA - Prefestivo: 19.00; Festivo: 08.30 – 10.30 - 11.30 – 19.00

CRISTO RE - Prefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30

DIVIN REDENTORE – PENDOLINA - Prefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 – 10.30 - 18.30

SANTA MARIA NASCENTE – FIUMICELLO - Prefestivo: 18.30; Festivo: 08.00 – 10.00 – 11.15 - 18.30

SAN SILVESTRO – FOLZANO - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 – 10.00 – 18.30

SAN ROCCO – FORNACI - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00

SANTA MARIA IMMACOLATA – Prefestivo: 18.15 - Festivo: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15

MARIA MADRE DELLA CHIESA – Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30

SAN GAUDENZIO – MOMPIANO – Prefestivo: 18.00 - Festivo: 09.45 – 11.00 – 18.00

SANTA MARIA DELLA NOCE – NOCE – Prefe-stivo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 11.00

CAPPELLA SPEDALI CIVILI - Prefestivo: 16.30 - Festivo: 10.15 – 16.30

SANT’AFRA - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00

SANT’ALESSANDRO - Prefestivo: 16.40 - Festi-vo: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30

SANT’ANGELA MERICI - Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30

SANT’ANTONIO DI PADOVA - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30

SAN BARNABA APOSTOLO - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30

SAN BARTOLOMEO - Prefestivo: 18.30 - Festi-vo: 08.00 – 10.30 – 18.30

SAN BENEDETTO - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 11.00 – 18.30

VISITAZIONE – S. EUFEMIA - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 (S. Giacinto) - 10.00 – 11.15 – 18.30

SAN FRANCESCO DA PAOLA – San Francesco - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 09.00 (Cappella Ma-donna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30

SAN GIACINTO – Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30

SAN GIACOMO – Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.30 – 11.15 – 18.30

SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET - Prefe-stivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 11.30 – 18.00

SAN GIOVANNI BOSCO - Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 08.00 – 11.00 – 18.30

SAN GIOVANNI EVANGELISTA - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 17.00

SAN GOTTARDO - Festivo: 09.00 (San Fiorano) – 11.00

SAN LORENZO - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30

SAN LUIGI GONZAGA - Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 08.30 - 10.30 – 18.30

SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA - Pre-festivo: 18.30 - Festivo: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30

SANTA MARIA IN CALCHERA - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 - 11.30 – 18.30

SANTA MARIA IN SILVA - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30

SANTO STEFANO PROTOMARTIRE - Prefesti-vo: 18.30 - Festivo: 08.30 - 11.00 – 18.30

SACRO CUORE - Prefestivo: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - Festivo: 07.30 - 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30

CONVERSIONE DI SAN PAOLO – SAN POLO - Prefestivo: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - Festi-vo: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Gi-rolamo) – 10.00 – 18.30

SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA – Prefesti-vo: 18.30 - Festivo: 08.00 - 10.00 – 11.15 - 18.30

SANTI FAUSTINO E GIOVITA – Prefestivo: 17.00 (San Giuseppe) - 18.15 - Festivo: 08.00 – 09.00 (San Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15

SANTI FRANCESCO E CHIARA – Prefestivo: 17.00 - Festivo: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30

SANTI NAZARO E CELSO – Prefestivo: 16.30 - Festivo: 09.00 – 10.00 - 11.00– 18.00

SANTO SPIRITO – Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30

SANTISSIMA TRINITÀ – Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 (San Rocchino) - 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30

SAN GIOVANNI BATTISTA – STOCCHETTA - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 08.00 - 10.30

NATIVITÀ DELLA VERGINE – URAGO MELLA - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30

MADONNA DEL ROSARIO – VILL. BADIA - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 07.30 – 08.30 (Ma-donna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30

SANTA GIULIA – VILL. PREALPINO - Prefesti-vo: 18.30 - Festivo: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30

SAN GIULIO PRETE – VILL. SERENO II - Prefe-stivo: 18.30 - Festivo: 08.00 – 10.00

SAN GIUSEPPE LAVORATORE – VILL. VIOLI-NO - Prefestivo: 18.00 - Festivo: 09.00 – 11.00 – 18.00

SANTI PIETRO E PAOLO – VOLTA BRESCIA-NA - Prefestivo: 16.30 - 19.00 - Festivo: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00

BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE - Prefestivo: 16.00 - Festivo: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00

PADRI DELLA PACE - Prefestivo: 19.00 - Festivo: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00

CONVENTO DI SAN FRANCESCO - Prefestivo: 18.30 - Festivo: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30

La chiesa parrocchiale di San Faustino

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