La Voce della Valtrompia 2012 01-02

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Editoriale Piccoli grandi gesti di Adriano Bianchi J Quando i piccoli gesti costruiscono le cose grandi. Potremmo definire così l’im- pegno di tanti cittadini della Valtrompia che attraverso una disciplinata raccolta dei rifiuti compiono ogni giorno un ge- sto d’amore verso il loro territorio, la lo- ro salute e la qualità della vita della loro comunità. Accade con sperimentazioni sul “porta a porta” come quella portata avanti da un anno a Gardone Val Trom- pia e con iniziative di altri comuni. Il me- todo che più dà risultati sembra essere un sistema misto che combini il ritiro a domicilio con formule di conferimento dell’indifferenziata a cassonetti dotati di calotta, come succederà a breve a Con- cesio e nel 2013 a Sarezzo. Un sistema che fa perno su piccoli grandi gesti che possono cambiare in meglio la gestione dei rifiuti e il rispetto del territorio. Inol- tre, garantire la salvaguardia di quest’ul- timo non è compito solo dei cittadini at- traverso comportamenti esemplari, ma soprattutto di coloro che amministrano un patrimonio che non è loro. E allora che dire su chi anche in Valtrompia si sta ponendo il tema della cementificazione, mentre alcuni altri si ostinano a costrui- re case che probabilmente nessuno abi- terà per fare cassa? Come è certamente utile chiedersi quali saranno le politiche relative alla questione della depurazione e allo stato delle acque del fiume Mella. Il dibattito è meritorio e penso che i cit- tadini apprezzeranno. Alcuni mesi fa, a Bornato, in una tavola rotonda sul tema del benessere interno lordo ricordavo ciò che il vescovo aveva detto ai giova- ni bresciani alla Gmg di Madrid: “Serve studio, servono competenze perché na- scano nuove buone e grandi idee, attua- bili per il bene della comunità”. Credo valga per tutto ciò che concerne la qua- lità della vita delle persone, anche per la salvaguardia del territorio. Serve senso di responsabilità, soprattutto servono scelte ponderate perché ciò che si deci- de oggi non venga pagato domani dalle future generazioni. Tradizioni. Torna la sagra che animerà le vie di Sarezzo dal 18 al 21 febbraio Fra gli eventi collaterali due mostre a cura del “Gruppo Fotografico”, il 21° “Premio di pittura” e la tribute band ufficiale di Michael Jackson Il servizio da pag. 7 Ambiente Rifiuti alla porta Il punto sulla gestione dei rifiuti con il presidente di Asvt Diego Toscani e i buoni esempi di Gardone e Concesio Media Valle I progetti sportivi dell’associazione “Abe & Friends” •• pag. 13 Sport Dakar 2012. L’esordio del valgobbino Alessandro Botturi •• pag. 21 Fra giostre e bancarelle alla fiera di San Faustino Il servizio a pag. 2-3 La Voce della Valtrompia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO IV - FEBBRAIO 2012 1/2 n. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS

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Rifiuti alla porta - Il punto sulla gestione dei rifiuti con il presidente di Asvt Diego Toscani e i buoni esempi di Gardone e Concesio.

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Page 1: La Voce della Valtrompia 2012 01-02

Editoriale

Piccoli grandi gestidi Adriano Bianchi

Quando i piccoli gesti costruiscono le cose grandi. Potremmo definire così l’im-pegno di tanti cittadini della Valtrompia che attraverso una disciplinata raccolta dei rifiuti compiono ogni giorno un ge-sto d’amore verso il loro territorio, la lo-ro salute e la qualità della vita della loro comunità. Accade con sperimentazioni sul “porta a porta” come quella portata avanti da un anno a Gardone Val Trom-pia e con iniziative di altri comuni. Il me-todo che più dà risultati sembra essere un sistema misto che combini il ritiro a domicilio con formule di conferimento dell’indifferenziata a cassonetti dotati di calotta, come succederà a breve a Con-cesio e nel 2013 a Sarezzo. Un sistema che fa perno su piccoli grandi gesti che possono cambiare in meglio la gestione dei rifiuti e il rispetto del territorio. Inol-tre, garantire la salvaguardia di quest’ul-timo non è compito solo dei cittadini at-traverso comportamenti esemplari, ma soprattutto di coloro che amministrano un patrimonio che non è loro. E allora che dire su chi anche in Valtrompia si sta ponendo il tema della cementificazione, mentre alcuni altri si ostinano a costrui-re case che probabilmente nessuno abi-terà per fare cassa? Come è certamente utile chiedersi quali saranno le politiche relative alla questione della depurazione e allo stato delle acque del fiume Mella. Il dibattito è meritorio e penso che i cit-tadini apprezzeranno. Alcuni mesi fa, a Bornato, in una tavola rotonda sul tema del benessere interno lordo ricordavo ciò che il vescovo aveva detto ai giova-ni bresciani alla Gmg di Madrid: “Serve studio, servono competenze perché na-scano nuove buone e grandi idee, attua-bili per il bene della comunità”. Credo valga per tutto ciò che concerne la qua-lità della vita delle persone, anche per la salvaguardia del territorio. Serve senso di responsabilità, soprattutto servono scelte ponderate perché ciò che si deci-de oggi non venga pagato domani dalle future generazioni.

Tradizioni. Torna la sagra che animerà le vie di Sarezzo dal 18 al 21 febbraio

Fra gli eventi collaterali due mostre a cura del “Gruppo Fotografico”,il 21° “Premio di pittura” e la tribute band ufficiale di Michael Jackson Il servizio

da pag. 7

Ambiente

Rifiuti alla porta Il punto sulla gestione dei rifiuti con il presidente di Asvt

Diego Toscani e i buoni esempi di Gardone e Concesio

Media Valle

I progetti sportividell’associazione “Abe & Friends”

•• pag. 13

Sport

Dakar 2012. L’esordio del valgobbinoAlessandro Botturi

•• pag. 21

Fra giostre e bancarellealla fiera di San Faustino

Il servizioa pag. 2-3

La Vocedella Valtrompia

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Asvt. Parla Diego Toscani, presidente dell’azienda che gestisce i rifiuti a Sarezzo, Villa, Gardone e in Alta Valle

“Diversificare l’offerta in base alle esigenze specifiche del territorio”

di Andrea Alesci

È Asvt che gestisce la raccolta dei rifiuti negli otto Comuni dell’Alta Valle e nei tre centri di Gardone, Sarezzo e Villa Carcina. “Il nostro è un impegno portato avanti da anni secondo princi-pi di trasparenza (gli stessi enti locali sono proprietari al 51% dell’azienda di Valle, mentre il restante 49% è di A2A) e cercando di trovare soluzioni che potessero migliorare le condizio-ni ambientali della Valtrompia – dice il presidente Asvt Diego Toscani –. Specie negli ultimi anni abbiamo ri-scontrato la necessità di aumentare la raccolta differenziata, adottando

nuove formule: ossia un sistema di ti-po misto che contemperi la raccolta a domicilio e il conferimento diretto ai cassonetti. Proprio in questo mese di febbraio compie un anno la speri-mentazione effettuata col Comune di Gardone Val Trompia sulla raccolta porta a porta. I risultati sono stati in-teressanti ma non ancora sufficienti per fare il salto di qualità che ci con-sentirebbe di raggiungere la fatidica quota del 65%”. Una soluzione, quella

del sistema misto, sulla quale i verti-ci di Asvt vogliono spingere con de-cisione, specie con l’introduzione dei cassonetti dotati di calotta per l’indif-ferenziato, e cercando comunque di diversificare l’offerta anche in base alle esigenze specifiche del territorio. “Insistere sulla differenziata – conti-nua Diego Toscani – è la direttiva da seguire, però, dobbiamo tenere conto anche del fatto che vanno studiati pia-ni differenti a seconda dei comuni nei

quali si opera, con quelli situati in Alta Valle che già riescono a smaltire me-glio le frazioni organiche disperden-dole nell’ambiente di tipo montano, mentre vanno perfezionati i servizi di raccolta a domicilio, ad esempio, per i rifiuti ingombranti. Al momento sono scaduti i contratti con le otto munici-palità dell’Alta Valle, ma la gestione è stata prorogata sino al termine dell’an-no 2012; dopo aver scoperto che per il gas alcuni comuni sono stati accorpati alla Valsabbia, rimaniamo in attesa del mese di giugno, quando conosceremo gli Ambiti d’autorità territoriale anche per i rifiuti”. Differenziare è dunque la parola d’ordine di un tempo moder-no che deve avere delle regole calate dall’alto, ma deve soprattutto avere origine da una motivazione personale all’impegno per l’ambiente. “L’educa-zione e la correzione delle abitudini di ciascuno di noi – chiude il presidente Asvt – sono linee guida imprescindi-bili. Per questo ci stiamo adoperando proprio in questi mesi per rafforzare i concetti di ‘riciclaggio’ e ‘raccolta dif-ferenziata’ negli istituti di ogni ordine e grado della Valle, perché dal prossi-mo anno scolastico le idee possano divenire progetti concreti anche fra i banchi di scuola”.

Gardone. A un anno dall’inizio della raccolta a domicilio di carta, plastica e vetro l’indifferenziata giù del 13%

Buone notizie per l’ambiente a Gardone Val Trompia, da quando un anno fa venne introdotta la raccolta differenziata porta a porta per alcu-ne frazioni di rifiuto. Un sistema nato nell’ambito della collaborazione fra l’amministrazione gardonese e Asvt, che si occupa di passare per ogni abi-tazione a raccogliere carta, vetro e plastica. Un impegno che l’Azienda di Valle porterà avanti per l’anno av-nire a fronte di un contratto di circa 1 milione e 300mila euro, assolvendo a varie mansioni che, oltre alla raccol-ta differenziata, includono il manteni-mento delle aree verdi del territorio,

la pulitura dei muri da scritte fatte con bombolette e la gestione dell’isola ecologica. “Il rapporto con Asvt – dice l’assessore ai Lavori pubblici, Fausto Gamba – è stato sinora molto proficuo e l’esperimento avviato a inizio 2011 con il ‘porta a porta’ sta dando dei ri-sultati incoraggianti, portando a una riduzione dell’uso di cassonetti per i rifiuti indifferenziati nell’ordine dei 13 punti percentuali. Dopo un avvio un po’ titubante, non appena la gente ha cominciato a memorizzare i giorni di plastica, vetro e carta e ha compre-so quali rifiuti rientrassero nelle tre categorie, il meccanismo non ha più

Risultati incoraggianti dalla sperimentazione del “porta a porta”

“Il futuro andrà costruito adottando sistemi misti

di raccolta a domicilio e conferimento

dell’indifferenziata al cassonetto. Da settembre

una campagna di educazione nelle scuole”

avuto intoppi”. Un’attenzione alla cu-ra dell’ambiente, che i cittadini hanno sviluppato con un modello replicabile anche in altri comuni della Valtrompia, sia a livello domestico che fra gli eser-cizi commerciali del territorio. “Sulla scorta della crescita di senso civico – continua l’assessore Gamba – cerche-remo di estendere il progetto ‘porta a porta’ anche alle frazioni di rifiuti or-ganici (il famoso umido); inoltre, pro-seguiremo nella campagna di sensibi-lizzazione anche attraverso le scuole, in modo che le generazioni del futuro crescano abituate a riciclare per vive-re in un ambiente più sano”.

Primo piano

2 La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

In questo numero l’inchiesta che abbiamo condotto riguarda la gestione dei ri-fiuti in Valtrompia. A gestire il servizio è Asvt, società che vede come soci di mag-gioranza al 51% gli enti pubblici (l’altro 49% è controllato da A2A): dunque, ab-biamo sentito il suo presidente Diego Toscani, che ha delineato un futuro basato su un sistema misto di ritiro a domicilio e conferimento al cassonetto dell’indiffe-renziato dotato di calotta. Il primo metodo già sperimentato dal Comune di Gar-done, il secondo pronto a partire a Concesio e nel 2013 a Sarezzo. Per l’Alta Valle si è espresso il sindaco di Pezzaze Sergio Richiedei, evidenziando come il proble-ma principale per gli 8 comuni montani riguardi i rifiuti ingombranti.

L'indagine sui rifiuti

Il presidente Diego Toscani

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Nel piano rifiuti che l’amministrazione di Sarezzo ha approvato nella Giunta d’inizio anno c’è una rilevante novità, che prevede l’introduzione per il 2013 dei cassonetti dell’indifferenziato dotati di “calotta” per monitorare quante volte questi verranno aperti per il deposito della pattumiera. Alle famiglie di Sarezzo verrà consegnata una chiavetta (come le Usb usate tutti i giorni) per aprire il cas-sonetto, il quale registrerà il numero di volte che ogni nucleo famigliare deposita nell’arco dell’anno secondo un numero massimo da stabilire con Asvt. Se l’uten-te supererà questo limite pagherà una somma in più rispetto alla tariffa norma-le. Un’azione per arrivare al 44% di differenziata nel 2013 e al 58% nel 2014 ..

Anche Sarezzo dal 2013 userà la chiavetta

Pezzaze. Il sindaco traccia il profilo dei comuni dell’Alta Valle, dove la produzione di rifiuti è bassa per sua natura

Come va la raccolta differenziata nei piccoli paesi in Alta Valtrompia? Il servizio è gestito dall’Azienda Ser-vizi Valle Trompia ed ha una storia ormai ultratrentennale. Lo organiz-zò la Comunità montana, in accordo coi Comuni, affidandolo alla società Aprica facente capo ad Asm: un au-tocompattatore, tre addetti, casso-netti in metallo trascinati, spostati e riposizionati manualmente in luo-ghi tali da permettere la fermata del mezzo. Poi si aggiunsero i racco-glitori a campana dai diversi colo-ri giallo (plastica), bianco (carta), verde (vetro) per avviare la raccolta

differenziata. Le diverse cifre e per-centuali le hanno in Asvt, ma subi-to chiariscono che la differenziata in Alta Valle va valutata con occhio particolare, attento a un dato: oltre Marcheno, un paese che si è indu-strializzato, la produzione pro capite di rifiuti solidi urbani è inferiore a 1 kg, mentre la media provinciale è 1,6 kg. La raccolta differenziata è sotto il 20% legata alla particolare realtà territoriale. È d’accordo il sindaco di Pezzaze (1600 abitanti) Sergio Ri-chiedei: “In montagna la produzione di rifiuti è bassa per sua natura. Ci so-no in casa stufe e fuochi e si accen-

dono con la carta. I rifiuti organici nutrono animali da cortile; inoltre ha un andamento dipendente dalle sta-gioni: in estate c’è il ritorno al paese per le ferie, l’apertura delle seconde case, il turismo. Per questo, ai paesi inseriti nell’elenco turistico – elenco nel quale Pezzaze non è ahimè inclu-so – c’è una tariffa particolare. Il no-stro paese ha un’isola ecologica con Bovegno. Il problema vero è quello dei rifiuti voluminosi e ingombranti: ora stiamo trattando con Asvt la rac-colta a domicilio un paio di volte al mese e sarebbe un buon passo avanti per tutti i cittadini”. (e.b.)

Sergio Richiedei: “Per noi il problema sono i rifiuti ingombranti”

3La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Concesio. L’assessore all’Ecologia Giampietro Belleri fa il punto della situazione sul sistema che verrà introdotto

La raccolta dell’indifferenziatocon i cassonetti dotati di calottadi Giuseppe Belleri

A Concesio partirà a breve, ap-pena sarà ridefinita la gara d’appal-to, un nuovo sistema di raccolta rifiuti: duecento cassonetti – quel-li grigi indifferenziati e quelli mar-roni dell’organico – saranno dotati di un’originale calotta che permet-terà la loro apertura solo con una chiave elettronica che verrà con-segnata a ogni famiglia. “Il sistema – ha spiegato Giampie-tro Belleri, assessore all’Ambiente ed ecologia – è già stato sperimen-tato a Polaveno, Capriano del Col-le e Borgosatollo e ha l’obiettivo di stimolare i cittadini a differenziare maggiormente i rifiuti, riducendo in primo luogo la quantità di sac-chetti da mettere nell’indifferen-ziato: ogni volta che l’utente inse-rirà la chiave potrà introdurre un solo sacchetto, di dimensioni con-tenute, nell’apposita fessura e chi si dimostrerà virtuoso conferendo meno rifiuti nell’indifferenziato avrà uno sconto a fine anno sulla tariffa ambientale”. Con alcune te-

Un cassonetto dotato di calotta e chiavetta

lecamere a circuito chiuso verran-no controllate le varie isole eco-logiche e chi ad esempio lascerà i rifiuti accanto ai cassonetti potrà essere sanzionato a norma di legge. “La ditta che vincerà la gara d’ap-palto – ha aggiunto Giampietro Belleri – si impegnerà anche a po-

sizionare attorno a tutte le isole ecologiche comunali delle barrie-re di plastica completamente eco-compatibili per creare una miglio-re percezione visiva; dall’inizio del 2011 sono già state installate in via Toscanini, in via Rizzardi (di fronte al Presepio Paolo VI) e in entrambi

i controviali di via Europa. Ci augu-riamo che la popolazione apprezzi le nostre iniziative e collabori at-tivamente all’obiettivo comune di ridurre i rifiuti indifferenziati che hanno un elevato costo di smal-timento; ne trarrà beneficio l’am-biente e pure le nostre tasche”.

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LLETTERE

Ad ogni lavoro una responsabilità

Egregio direttore,

da tempo vado sostenendo che in Italia è quasi scomparso il senso del dovere e della responsabilità, quin-di c’è urgenza di ridisegnare regole di convivenza civile e sociale, di rive-dere e aggiornare tutta l’organizza-zione del lavoro, di investire risorse e offrire esempi, affinché l’approc-cio dei giovani con il lavoro avven-ga attraverso adeguate preparazio-ne e formazione di base. Sono sem-pre più convinto che la professio-nalità e l’impegno pratico sono le condizioni essenziali perché qual-siasi attività lavorativa sia svolta nel miglior modo e possa tornare utile all’intera comunità. Insomma, cia-scuno dovrebbe sentirsi orgoglioso di svolgere bene il proprio lavoro, di assicurare determinati servizi al-la persona. Viceversa, senza prepa-razione e un minimo di “amore” per il proprio lavoro i risultati comples-sivi sono mediocri. Questa dovrebbe essere la regola generale per qual-siasi lavoro o professione. Ma ci so-no ruoli dirigenziali, tra l’altro ben retribuiti, che devono essere assun-ti con piena responsabilità. Di fron-te a un disastro colposo è essenzia-le porre sotto accusa la leggerezza con la quale vengono svolti deter-minati compiti al comando di un ae-reo o di un’imbarcazione, dove colo-ro che guidano stanno svolgendo la loro alta professione e non possono concedersi momenti di festa, e nep-pure assecondare richieste rischio-se. Ciò va fatto con pieno senso di responsabilità individuale. Nella vi-ta delle persone ci sono momenti di impegno gravoso, altri di relax e di riposo: basta osservarli nel rispetti-vo tempo assegnato. Voglio sperare che si apra una profonda riflessione che porti condividere alcune rego-le di garanzia, che diventino prassi comune esercitando ciascuno il pro-prio ruolo.

Giuseppe Delfrate

E-mail:valtrompiavocemedia.it 5La Voce della Valtrompia

febbraio 2012

IL PEGGIO DELLA VALTROMPIALe case invendute della ValgobbiaSono circa 100mila i metri quadrati di immobili non venduti nel comune di Lumezzane, attanagliato da una crisi del mattone che dura da una decina d’anni. Aggirandosi per l’esteso territorio lumezzanese si possono scorgere tipologie differenti di abitazione: grandi ville, case a schiera, appartamenti, uffici, capannoni industriali. Uno stato di abbandono in parte dovuto al periodo di crisi economica, in parte alla migrazione di molte imprese e ai dipendenti che vi lavorano e alla moderna tendenza verso nuclei familiari sempre più ristretti.

IL MEGLIO DELLA VALTROMPIA“Nostrano Valtrompia”

in tv con MelaverdeL’Alta Valle in tv con una delle sue eccellenze: il formaggio nostrano.

Domenica 12 febbraio è stato lui protagonista a “Melaverde”,

programma settimanale condotto dal critico gastronomico Edoardo Raspelli.

Un’incursione della tv nazionale alla scoperta dei pascoli dell’Alta Valle, in un

territorio dove resiste un’agricoltura fatta di piccole aziende familiari sparse sul

territorio per ammirare quel “Nostrano Valtrompia” che attende il 15 aprile per il

riconoscimento da parte dell’Europa del marchio Dop rincorso da dieci anni

Giornali della Comunità

Pubblichiamo questa volta il bolletti-no “Comune marchenese” delle par-rocchie di San Giacomo in Cesovo e dei S. Pietro e Paolo in Marcheno. In primo piano un approfondimento del papa Benedetto XVI sull’educazione dei gio-vani alla giustizia e alla pace. Dettagli sul sito www.parrocchiamarcheno.it

Radio VoceSpazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratteni-mento dalle 10.30 alle 13 con il conteni-tore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spa-zio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domeni-ca le radiocronache del Basket Brescia.

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

Bestemmie in campo

Si è dovuta formulare una legge che proibisce le bestemmie in campo, pu-nendo con la prova Tv un comporta-mento che doveva essere normale cal-ciatori che dovrebbero essere esempi. Certo, lo spunto è giusto, punisce gli atteggiamenti blasfemi, ma un’incon-gruenza rimane, perché la contesa si scatena poi nell’analizzare alla movio-la se le parole pronunciate siano o me-no bestemmie. Eppure, nel Regolamen-to del Giuoco del calcio sta scritto alla Regola 12 (paragrafo “Infrazioni passi-bili di espulsione”): “Un calciatore tito-lare, di riserva o sostituito deve essere espulso se usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi”. Rieducare sarebbe il comportamento più corretto, così come viene fatto nel campionato del Csi (Centro sportivo ita-liano), dove le bestemmie sono punite con il cartellino rosso per il significato che portano con sé e non per l’interpre-tazione mediata di un labiale.

Carlo Guareschi

La parolaai lettori

È stato lanciato in rete da “Daniel Laboratorio Floreale” di Sarezzo un origina-le concorso che vede protagonisti gli sposi di tutte le età. “Vota il tuo bouquet” è il nome dell’evento fatto partire attraverso Facebook qualche settimana fa, al quale partecipare caricando una foto degli sposi e del bouquet portato al ma-trimonio, che poi verrà votata dagli utenti tramite il pulsante “Mi piace”. Rea-lizzato in collaborazione con Agenzia Jarvis Viaggi & Vacanze, il concorso mette in palio per il vincitore del bouquet più cliccato entro l’11 maggio un cofanetto che include un weekend per due persone con pernottamento e prima colazione in un hotel 4 stelle. La data ultima per l’invio delle fotografie è il 30 aprile 2012.

”Vota il tuo bouquet” con Daniel

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Amministrazione. Il commento positivo del sindaco Silverio Vivenzi sull’accordo tra 5 Comuni e forze di polizia

Patto per la sicurezza in Valle

L’inaugurazione della media “Terzi Lana”È stata inaugurata ufficialmente sabato 11 febbraio la scuola media “Terzi Lana”di Lumezzane Sant’Apollonio, dopo un anno di intensi lavori. Un interven-to dell’amministrazione comunale nell’ordine del milione di euro che ha permes-so di rimettere a nuovo le parti esterne dei muri, dotare l’edificio di un impianto fotovoltaico, ricavare un nuovo ingresso sul cortile lato ovest della scuola, sosti-tuire i serramenti con infissi in alluminio, rifare tetto, pavimenti e impianti. Una spesa ingente resa possibile grazie ai 670mila euro erogati dall’azienda comuna-le Lumetec e di altri 349mila euro messi dall’Inail a fondo perduto, destinati alla messa in sicurezza generale e alla posa delle celle fotovoltaiche.

Lumezzane

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Lumezzane, Silve-rio Vivenzi, al Prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace, per la re-cente approvazione del “Patto per la sicurezza della Valtrompia” che, oltre a Prefettura, Questura e ai comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finan-za, coinvolge anche le Polizie locali dei Comuni di Lumezzane, Conce-sio, Gardone Val Trompia, Sarezzo e Villa Carcina. “Ferme restando le competenze attribuite dalla legge alle Autorità provinciali di Pubblica sicurezza – ha dichiarato il sindaco Silverio Vi-venzi – e in particolare al Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicu-rezza pubblica, che costituisce la sede privilegiata e istituzionale per l’esame e la definizione delle poli-tiche di sicurezza urbana, il Patto consentirà una programmazione congiunta della contribuzione lo-gistica, strumentale e finanziaria (in misura proporzionale al numero degli abitanti) destinata all’attività di controllo integrato del territo-rio e al contrasto della criminali-

tà diffusa”. In altre parole, gli Enti aderenti al Patto si impegnano a incrementare la collaborazione in Valtrompia tra le Forze di Polizia dello Stato e i Corpi di Polizia lo-cale, allo scopo di ottenere un più incisivo controllo del territorio, au-mentando l’azione di prevenzione e il contrasto alla criminalità. Una soddisfazione che emerge an-che dalle parole dell’assessore alla Sicurezza di Lumezzane, cav. Cosi-mo Alemanno: “Specie per quanto riguarda il fenomeno dei furti e del-le rapine nella abitazioni private, che tanto hanno funestato nei me-si scorsi il territorio comunale, ta-le sforzo congiunto speriamo pos-sa dare il colpo di grazia definitivo a questa forma di criminalità. In ciò occorre dare atto dell’egregio sforzo finora compiuto su questo versante dall’Arma dei Carabinie-ri, e in particolare dalla stazione di Lumezzane che, in proprio o con la collaborazione dei cittadini, ha saputo sventare nelle ultime setti-mane numerosi tentativi di furto e di illecita intromissione nelle abi-tazioni private”. Il Patto è aperto all’adesione di tut-ti i soggetti istituzionali interessati e avrà la durata di due anni, decor-renti dalla sua sottoscrizione, pre-vista a breve.

di Lia Micale

Una veduta di Lumezzane

Si chiama “Lum-Formazione 2012” il progetto che ha preso il via su inizia-tiva di Mauro Turrini, insegnante di fi-losofia e formatore in corsi di Crescita personale. Si tratta di un corso di for-mazione con finalità sociale aperto a tutti e articolato in venti lezioni da due ore ciascuno. “Dopo aver pubblicato il libro ‘C’è abbondanza per tutti’ – spie-ga il professor Mauro Turrini –, avevo proposto un primo ciclo di conferenze nello spirito e nella visione di quanto avevo scritto, ma ormai sentivo che era

venuto il momento per qualcosa di più articolato e completo. Di qui l’idea di questo corso che muove nella direzio-ne di un percorso formativo per la cre-scita e l’innovazione”. “Lum-Forma-zione 2012” è cominciato venerdì 10 febbraio e prosegue con cadenza set-timanale fino al 22 giugno. Una vera e propria sfida all’insegna della fiducia. La partecipazione alle lezioni ha un co-sto di 5 euro per incontro. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito web www.mauroturrini.it.

Formazione sociale con Mauro Turrini

Già negli anni Settanta comin-ciò a essere stuprato dall’incuria e dall’indifferenza per il territorio il povero torrente Gobbia. A risen-tire in termini di abitabilità anche tutta quella gente che mestamente lo vede tutti i giorni scorrere nell’al-veo che da Lumezzane scende ver-so Sarezzo e quindi passa per Villa Carcina prima di diventare parte del Mella. Molti cittadini hanno dovuto rimboccarsi le maniche e inventarsi qualcosa per difenderlo (vedi inizia-tiva delle t-shirt operata da “Genera-zione lumezzanese”), in attesa di un

lento salvataggio che, forse, potrà arrivare solo con un sistema di de-purazione ad oggi assente. Da poco è intervenuta anche l’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’am-biente) con dei controlli ambientali nel tratto finale del torrente, quello che attraversa il comune di Sarez-zo. Un’azione intrapresa di concer-to col Comune di Lumezzane e la Polizia locale tramite l’installazio-ne di quattro centraline mobili in altrettanti punti (segreti) del tor-rente Gobbia per il monitoraggio continuo. “I dispositivi – sottolinea

l’assessore all’Ambiente, Andrea Capuzzi – sono stati installati a fi-ne dicembre e con l’inizio del nuo-vo anno li abbiamo tarati e messi in funzione: di fatto, le centraline rilevano dati su profondità e tempe-ratura delle acque, inviando un se-gnale di allarme telefonico ad Arpa allorché si registrino valori anomali; a quel punto Arpa avviserà l’ufficio Ambiente del Comune di Lumezza-ne e la Polizia locale, pronti a inter-venire subito per stabilire le cause dell’anomalia ed eventualmente ri-salire al soggetto che le ha determi-nate”. Un’iniziativa che cerca di cor-reggere piano piano la subdola inci-viltà di molta gente, che da troppi anni emerge nelle acque schiumose del torrente Gobbia. (a.a.)

Ambiente. A inizio gennaio la messa in funzione grazie a un patto stipulato fra Comune, Polizia locale e Arpa

Le quattro centraline installate per salvare il torrente Gobbia

6 La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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7La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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Storia e numeri. Da venerdì 17 a martedì 21 febbraio torna la sagra di Sarezzo

La fiera per S. Faustino

Assegni e borse di studio per gli studentiVenerdì 17 alle 20.30 al teatro S. Faustino l’amministrazione comunale consegne-rà gli assegni di studio e le borse di studio per l’anno scolastico 2010/2011 agli studenti saretini delle superiori, come già da alcuni anni viene fatto grazie an-che al sostegno di alcune ditte e associazioni locali. Gli assegni di studio avranno importi variabili da 100 a 300 euro e saranno erogati considerando sia il merito scolastico sia la situazione economica familiare valutata attraverso lo strumento dell’Isee. Per quanto riguarda le borse di studio, invece, saranno erogate solo in relazione al merito scolastico, variando da un minimo di 250 euro (per le classi se-conde e terze) a un massimo di 350 euro (per le quarte e le quinte).

Qualche bianco ricordo sui tetti farà da contorno quasi magico alla fiera di San Faustino che i bambini di tutta la Valle attendono con tre-pidante attesa ogni anno. Un caravanserraglio di 47 attra-zioni che riempiranno le strade di Sarezzo da venerdì 18 a marte-dì 21 febbraio, giorno di chiusura dedicato a bambini e ragazzi con i biglietti omaggio per salire sulle giostre dalle ore 13 alle 19. Già nel Medioevo San Faustino e Giovita venivano ricordati in due feste: il 15 febbraio (data del martirio) e il 9 maggio (data della traslazione dei corpi nella chiesa di San Faustino Maggiore). Così, nel corso del tempo il paese saretino cominciò in quei perio-di ad animarsi, con le bancarelle ricche di merci che riempivano la piazza e ragazzi che correvano schiamazzanti per le vie del centro storico. Poi, al carattere religioso

della festa è andato affiancandosi nel corso dei secoli quello brioso della sagra paesana, arricchito già nelle epoche passate da numerosi banchetti e bancarelle: quest’an-no, però, saranno addirittura 200 quelle pronte a snodarsi nel we-ekend di sabato 18 e domenica 19 febbraio fra le vie Bailo, Zanardel-li, IV Novembre, Dossena prima di congiungersi tutte in piazza Cesa-re Battisti, in un mescolarsi di zuc-

di Andrea Alesci

SpecialeSarezzo

cherosi profumi che s’attaccano ai cappotti e si trasformano immedia-tamente in ricordi delle fiere pas-sate, quelle a cui s’è partecipato da piccoli e quelle che affondano le radici in tempi più remoti, quando San Faustì era popolato da esibi-zioni di saltimbanchi, domatori di bestie, ballerine, acrobati e piccoli semplici giochi con cui trascorrere giornate di svago. Così un tempo, come adesso.

Una tradizione nella tradizione: le civiche benemerenze dentro la fie-ra di S. Faustino. Per il quarto anno l’amministrazione assegnerà “Fausti-no di bronzo” e “Faustino d’oro” a quei cittadini che “con opere o con l’esempio nel campo di scienze, let-tere, arti, economia, lavoro, scuola, sport, per iniziative di carattere so-ciale, assistenziale e filantropico, per particolare collaborazione alle attivi-tà della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e abnegazione civica, abbiano dato lustro al Comu-ne di Sarezzo e alla sua comunità”. Civiche benemerenze che verran-no consegnate venerdì 17 febbraio alle ore 20.30 al teatro S. Faustino, equamente ripartite fra oro e bron-zo. Dunque, “Faustino di bronzo” al Gruppo Alpini di Sarezzo per “il grande lavoro svolto a favore del-la comunità saretina” ed a Teresina Pescatori “per il suo impegno nella salvaguardia delle tradizioni e della cultura attraverso la divulgazione del dialetto”. “Faustino d’oro” in-vece per Guido Sandrini “capace di trasformare il suo bisogno di aiuto in un dono agli altri”; infine, premio dorato anche alle associazioni Com-battenti - reduci e simpatizzanti - del-le sezioni di Sarezzo, Zanano e Ponte Zanano per “il loro prezioso operato a nome delle generazioni passate, presenti e future”.

Civiche benemerenze

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FEBBRAIO MARZO

APRILE

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Prima della cerimonia di consegna delle civiche benemerenze venerdì 17 alle ore 20.30, il teatro S. Faustino accoglierà sul palco Alessandro Pazzi e Franco Brera in un tributo a Enzo Jannacci dal titolo “Ma cosa vuoi che sia!”. Un concerto per un artista poliedrico che da decenni canta con graffiante ironia, apparente leg-gerezza e straordinaria semplicità. Jannacci ha raccontato piccole storie di gen-te comune: matti, anziani, barboni, bambini e adulti mai cresciuti. L’attore Ales-sandro Pazzi e il musicista Franco Brera (figlio del grande Gianni) compiranno un viaggio nell’universo Jannacci, un universo popolare dove la risata si unisce alla malinconia delle nebbie di una Lombardia tanto odiata quanto amata.

Venerdì 17 febbraio tributo a Enzo Jannacci

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Mostra fotografica/1. L’esposizione di Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva

Spaventa sempre il diverso. Quella devianza rispetto a una nor-malità impercettibilmente acqui-sita come “giusta”. Così ci calano in una sorta di Spoon River delle diversità Manuel Colombo ed Elo-norita Acquaviva che, con la colla-borazione di Stefania Balotelli e la cura del “Gruppo fotografico Sarez-zo”, allestiranno una mostra negli spazi di Villa Usignolo. “(di)Versi, la libertà è diversità” è il titolo di questo viaggio fotografico nei me-andri dell’animo umano attraverso le immagini, la body art, la poesia e la musica. “Diversi – spiega il fotografo Ma-nuel Colombo – sono quelle cate-gorie di persone che la società, i luoghi comuni e l’ignoranza hanno messo ai margini, etichettandoli inesorabilmente, ed erroneamen-te, come diverse. In questa mostra abbiamo identificato nove ‘diversi-

tà’, categorie di persone che, sen-za colpe dirette, vengono etichet-tate e marchiate. Inesorabilmente e senza via di scampo: anoressia, donne che hanno subito violenza/molestia, aborto, omosessualità, depressione, obesità, dipendenza, disoccupazione”. Diversità tangibi-li e altre sottili ma allo stesso modo fatalmente presenti e trasformate dal senso comune in “categorie”. Un percorso che Manuel Colombo ed Eleonorita Acquaviva hanno ide-

ato e messo in pratica per colpire, con l’aiuto delle parole di Stefania Balotelli, lo spettatore: messo a confronto diretto con persone “di-verse” che lo guardano da pannel-li a sfondo nero per stringerlo in un’ideale comunanza. Perché di-versi lo siamo tutti. La mostra “(di)Versi, la libertà è di-versità” rimarrà aperta presso Villa Usignolo (via Verdi 60) da sabato 18 a lunedì 20 febbraio (ore 10/12 e 15/18).

di Andrea Alesci

Domenica 19 febbraio si tiene all’in-terno di Villa Usignolo (ore 15/19) un evento molto particolare dedi-cato agli appassionati fotografi. Si tratta di “Madama Butterfly”, sho-oting di gruppo con la make up arti-st Eleonorita Acquaviva e la model-la Elisa Forcella, a cura di Silvano Pe-roni del “Gruppo fotografico Sarez-zo”. Pinkerton è tornato, tre lunghi anni sono passati e la giovane Cho tutto si aspetta fuorché il tradimen-to del suo grande amore; finalmen-te sola, lontana dalle umiliazioni, la giovane Geisha medita il più dispe-rato dei gesti. Questa è la breve si-nossi dell’opera Pucciniana qui rein-terpretata dalle pregevoli mani di Eleonorita Acquaviva, che trasfor-merà la giovane fotomodella mode-nese Elisa Forcella in una moderna “Madama Butterfly” pronta a calar-si nella ultime ore di vita del perso-naggio Pucciniano. E pronta a mo-strarsi agli scatti dei fotografi pre-senti all’interno di Villa Usignolo. Massimo 10 partecipanti. Per infor-mazioni mandare un’e-mail a [email protected].

Uno shooting su “Madama Butterfly”

Hanno il gusto antico delle pola-roid le figure di donne che vengono svelate dall’occhio (occidentale) di Alan Marcheselli in un’indagine alla scoperta di un mondo (orientale) de-positatosi nel nostro immaginario co-me fogli di carta velina sovrapposti. “Nyotaimori” (letteralmente “Presen-tazione del corpo femminile”) è il tito-lo di una mostra fotografica curata da Silvano Peroni del “Gruppo fotografi-co Sarezzo” e messa in opera dall’abile Alan Marcheselli dopo un lavoro di ri-cerca durato un anno col quale scopre

quelle donne orientali che nel mondo moderno sono protagoniste di una ri-voluzione manga. “L’allestimento – spiega proprio Mar-cheselli – è una miscellanea di corpi e contestualizzazioni che narrano brevi storie come fumetti, presentando la fisicità, la delicatezza, la femminilità della donna come piccole portate da gustare lentamente, cogliendone con gli occhi i molteplici sapori”. Fonda-tore del movimento dei polaroiders, l’autore presenta lavori eseguiti con pellicole a sviluppo immediato pola-

roid Fujifilm, che fanno della fulminan-te chiarezza il loro principio fondante, senza artifici digitali di sorta. Allestita presso la struttura di Villa Usignolo in via Verdi 60, con l’inaugurazione pre-vista per domenica 19 febbraio alle ore 11. La mostra sarà comunque vi-sitabile già da sabato 18, con chiusura martedì 21 febbraio secondo i seguen-ti orari: dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Per maggiori informazioni sul social network dedicato alla fotogra-fia istantanea visitare il sito web www.polaroiders.it.

Mostra fotografica/2. A Villa Usignolo dal 18 al 21 febbraio il percorso d’istantanee fatto da Alan Marcheselli

“Nyotaimori”, sguardo in polaroid sulla femminilità orientale

Un viaggio nel “diverso”

Il fotografo Alan Marcheselli

Un'immagine della mostra “(di)versi, la libertà è diversità”

SpecialeSarezzo

Fino al 21 febbraio a Villa Usignolo nove pannelli che uniscono fotografia, body art e

poesia per indagare altrettante diversità

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”Il resto è fiera” e un incontro su Internet Sono molti altri gli appuntamenti messi in calendario dall’amministrazione nel programma de “Il resto è fiera”. Una serie di incontri, spettacoli, proiezioni ci-nematografiche, presentazioni di libri, mostre che animeranno la vita culturale saretina sino a primavera inoltrata. Nel florilegio di eventi spicca anche l’incon-tro di formazione di giovedì 23 febbraio presso il teatro S. Faustino, ore 20.30 sul tema “Internet! Figli (dentro), genitori (fuori)”. A fare da relatori Flavio Ravasio (esperto in educazione dell’Aispa), Domenico Geracitano (collaboratore tecni-co della Polizia di stato) e la prof.ssa Laura Carlini (insegnante di Tecnologia alla scuola “G. La Pira” ed esperta in didattica assistita dalle nuove tecnologie).

10 La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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Musica. Venerdì 24 di scena al S. Faustino gli “Smooth Criminals”, tribute band ufficiale del cantante americano

Quando rivive Michael Jackson

di Rosa Casari

A giugno saranno già tre gli an-ni trascorsi dalla morte di Micha-el Jackson, da sempre in lotta con la sua identità umana ma innega-bilmente capace di diventare una stella nel firmamento della musica. Venerdì 24 febbraio alle ore 20.30 presso il teatro San Faustino di Sa-rezzo saranno gli “Smooth Crimi-ninals”, tribute band ufficiale del

cantante americano a celebrarne il ricordo in un evento che permette-rà ai fan di Jackson di rivivere il so-gno di un artista che ha fatto della sua vita uno spettacolo. Unica band attualmente in circo-lazione in grado di ricreare l’atmo-sfera, le emozioni e l’impatto di un concerto del re del pop, gli “Smo-oth Criminals” sono composti da

una formazione di undici artisti; fra di essi Roy Paladini, la voce italiana più fedele all’originale, in grado insieme agli altri componenti della band di offrire uno spettacolo unico nel suo genere. Video, coreo-grafie ed effetti pirotecnici accom-pagneranno le canzoni più belle di Michael Jackson, così come lui le aveva concepite, sia dal punto di

vista musicale che scenografico. Alle sue indubbie doti vocali, Roy Paladini unisce grandi capacità d’imitatore di Michael Jackson dal punto di vista coreografico, fisico e costumistico, trasmettendo sul palco un’energia e una passione che non ha eguali. Ad affiancarlo nelle coreografie quattro ballerini professionisti, da anni accaniti seguaci del “Michael Jackson style”, e una band di alto livello composta da sei musicisti, che con cura e ricerca del suono ri-creano il tipico sound jacksoniano, completando cosi la line-up. A ciò si aggiunge l’esecuzione di trucchi scenici ideati dallo stesso Michael Jackson, come la piega a 45° o la suggestiva, gigantesca ombra pro-iettata su tela gigante. Per una sera sarà come se Micha-el Jackson da Gary - Indiana, fosse sul palco di Sarezzo - Valtrompia, a stupire il pubblico con i suoi acu-ti e quel moon walk che lo fa cam-minare come lievitasse nel cielo della musica.

La locandina dello spettacolo

Uno spettacolo unico nel suo genere e dedicato interamente al re del pop, con protagonisti

gli 11 artisti della band guidata da Roy Paladini,

la voce italiana più fedele all’originale

SpecialeSarezzo

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11La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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Dopo svariati mesi di lavori saba-to 25 febbraio tutta la comunità sare-tina potrà riunirsi alle 20.45 all’interno della parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita per assistere al parziale re-stauro di alcune parti interne della sto-rica chiesa , la cui dedicazione risale al 1652. “Una chiesa che in questi ultimi mesi – dice il parroco don Camillo Pe-dretti – abbiamo visto adombrata da un grandissimo sipario in tela che ma-scherava la presenza delle impalcatu-re, impedendo l’accesso all’altare mag-giore e oscurando la vista sulla soasa. Sabato festeggeremo insieme il parzia-le restauro, prima di poterla ammirare a breve in tutto il suo splendore”. Una chiesa dedicata a quei Faustino e Gio-vita che campeggiano proprio nella pala Morettiana della soasa, dipinti co-

me cavalieri dell’ordine equestre quali erano, fratelli convertitisi al cristiane-simo e vissuti nel I secolo. Perseguitati in ogni modo dall’imperatore Traiano e portati a Milano, Roma e Napoli per essere dileggiati, rimasero incrollabili alla fede in Cristo e sotto l’imperatore Adriano furono ricondotti a Brescia per essere decapitati tra l’anno 120 e 140 d.C. nella giornata del 15 febbra-io. Due Santi cavalieri nel cuore della Valtrompia, dove il culto giunse nel-

la prima metà del IX secolo grazie al Capitolo della Cattedrale e dei bene-dettini del monastero di San Fausti-no (che in Valle contavano numerosi possedimenti fondiari). Giunsero poi a Sarezzo, che da lunghissimo tempo dedica loro una fiera speciale e che sa-bato 25 febbraio alle 20.45 li ricorderà in modo particolare nella chiesa loro dedicata,ascoltando il concerto della corale “Paolo VI” di Brescia, diretta da don Luigi Salvetti.

Lavori. Sabato 25 febbraio il concerto della corale “Paolo VI” diretta da don Salvetti

di Lia Micale

Uno scorcio della parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita

Il restauro della chiesaper Faustino e GiovitaUn’occasione per rivelare

parte dei restauri effettuati all’interno della

parrocchiale saretina, la cui storia è legata al culto

dei due Santi cavalieri dell’ordine equestre

Torna a Palazzo Avogadro il “Pre-mio di pittura - Comune di Sarez-zo” con 75 opere visitabili saba-to 18 (ore 15/20.30), domenica 19 (ore 15/20.30), lunedì 20 (ore 10/20) e martedì 21 (ore 10/18). Vincitrice “Destrutturazione dinamica” (nella foto) del pittore Ezio Arosio, che ri-ceverà 2mila euro messi in palio dal Comune. Al 2° (Elio Zorzi con “Con-versazione”) premio di 1.000 euro fornito da Asvt. Vi sono poi sei ar-tisti che riceveranno premi di 800 euro elargiti da privati quali la ditta Dega e Grazioli di Manerbio, la Pro-motica S.r.l. di Desenzano, l’Enolgas Bonomi S.p.a. di Concesio, le Accia-ierie Venete S.p.a., la Pinti Inox S.p.a. di Sarezzo e la Gielle Costruzioni di Sarezzo: questi artisti sono Giancar-lo Barbieri (“Memoria”), Paolo Volpi (“Paesaggio urbano”), Franco Nan-nini (“Reliquia”), Mario Tettaman-ti (“Rapporto clienti”), Ugo Rassatti (“Un passato d’amore”), Tiziano Cal-cari (“Fossile”). La giuria ha poi se-gnalato anche altre opere di pregio: Giovanni Alberti (“Energia positiva e negativa”), Giovan Battista Qua-rena (“Identità”), Paolo Gheda (“Fa-legnami al lavoro”). La premiazione avverrà lunedì 20 febbraio alle ore 18 presso Palazzo Avogadro.

I vincitori del 21°“Premio di pittura”

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Alta Valle Nel pomeriggio di Natale del 1986 ad Hardemann, in Bolivia, perdeva la vita il missionario di Lodrino padre Remo Prandini: stava attraversando, con in spalla la bicicletta e gli zaini dei doni per i bambini dei villaggi della missione, un fiume rigonfio d’acqua che lo travolse. Nel suo nome opera laggiù, con le missionarie Dottrina Cristiana dell’Aquila, la onlus Amici di Padre Remo: 120 adozioni in es-sere, scuole, e ora stanno terminando un villaggio tipo “Marcolini” di 32 casette. Nel giorno di Natale un gruppo era ad Hardemann per ricordare il missionario al quale hanno dedicato il bel libro “Destinazione... Bolivia”, e per inaugurare sei nuove costruzioni consegnate ad altrettante famiglie. (e.b.)

Lodrinesi ad Hardemann per don Prandini

Marcheno. La storia della signora Antonietta Bertussi, storica perpetua di Cesovo

Da non molto a Cesovo di Mar-cheno, in silenzio, se n’è andata Antonietta Bertussi: bastava dire il suo nome e tutti, non solo al paese, sapevano che si parlava di lei, una donna unica nella storia dell’antico borgo medioevale.Era vicina ai 90 che avrebbe com-piuto in questi giorni di febbraio: per oltre 70 è stata testimone pre-ziosa e protagonista nella vita della sua comunità. Infatti, già negli anni bui della guerra frequentava la ca-nonica dell’indimenticato don Ber-nardo Butturini, parroco a Cesovo dal 1932: quando lui perse entram-bi i genitori, divenne la “perpetua”, devota e senza peli sulla lingua, per sempre.La devozione ai suoi sacerdoti era leggendaria, ma sapeva anche esse-re severa cittadina. In quella posi-zione visse gli anni della Resisten-za (Marcheno era la contrada del ribelle): ricordava sempre come dopo un pressante interrogatorio in caserma a Brozzo senza alcun ri-sultato l’ufficiale tedesco lasciò an-dare Don Butturini dicendogli: “Lei è un padre di tutti...”. Custode fe-dele di segreti (chissà quanti ne ha portati nella tomba), ma capace di parlare eccome. Quando negli anni

del dopoguerra don Bernardo si im-pegnò nella ”impresa” della strada carrozzabile da Marcheno a Ceso-vo la canonica era un porto di ma-re di tecnici e politici, ma la madia era sempre vuota e lei rimediava.La Comunità fu la sua famiglia. Im-personava la donna di fede attiva: “Io non ho mai provato la malin-

conia”, diceva. Anche negli ultimi anni aveva le sue api, il suo orto, curava ancora la chiesa. Quando costretta dalle condizioni di salu-te accettò di lasciare la sua per la Casa di riposo, si sentì una pian-ta strappata: pochi mesi ed è tor-nata per l’eterno riposo nella sua Cesovo.

di Edmondo Bertussi

Il Gruppo Protezione civile e An-tincendio di Bovegno ha festeggia-to l’arrivo di un nuovo fuoristrada: un “Tata” con cassone ribaltabile, acquistato con il contributo (50% del valore) della Fondazione della Comunità bresciana, e col sostegno di aziende e famiglie valtrumpline. Come ha ricordato nel suo brevissi-mo discorso il presidente Demetrio Valentini, la cerimonia ha concluso un anno particolarmente proficuo col completamento in sede di nuo-vo ampio garage per i quattro fuo-ristrada, un autocarro e un quad. Il parroco don Alberto Cinghia ha benedetto il nuovo mezzo e, dopo il rituale taglio del nastro e l’inno nazionale, coordinati da Giambat-tista Poli, il sindaco Aramini Tullio con Fausto Perotti per la Provincia e Giampietro Temponi responsabi-le del settore della Comunità mon-tana, hanno consegnato l’attesta-to ufficiale di benemerenza ad al-cuni volontari: Demetrio Valenti-ni, Giangiuseppe Corsini, Enrico Tanghetti, Sonia Gatta, Vladimiro Omodei, Alan Omodei. Infine, una targa ricordo al segretario Pietro Corsini e omaggio floreale alla ma-drina del labaro Raffaella Tanghet-ti. (e.b.)

Bovegno e il nuovomezzo antincendioLa devota Antonietta

La signora Antonietta Bertussi col vescovo Luciano Monari

12 La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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La Siv Spa (98% enti pubblici) proprietaria della stazione sciistica della Pezzeda è fallita. Un misto di incredulità e rammarico in Valle: a Collio si era sperato fino all’ultimo nel “miracolo”. Le tappe: 16 dicem-bre 2010 la messa in liquidazione af-fidata al professionista Ivano Porte-ri; 31 dicembre 2010 apertura degli impianti grazie all’impegno del liqui-datore, disponibilità dei dipendenti e degli operatori in Pezzeda; marzo 2011 chiusura e avvio ipotesi di sal-vataggio con affitto d’azienda a una

società costituenda di privati; 1 feb-braio 2012 fallimento con nomina a curatore di Giulio Ferretti, studio in Brescia. È molto chiaro Ivano Porte-ri, che ha già incontrato il liquidato-re: “Nonostante l’impegno mio e va-ri incontri sul mio tavolo non è mai arrivata una proposta scritta. Questo ha pesato nel rapporto coi credito-ri (circa 1,2 milioni). Da parte degli stessi non c’erano posizioni pregiu-diziali negative. La richiesta della “cordata” di risolvere subito tutti i problemi pregressi era senza sboc-

chi. Sono dispiaciuto: ci ho creduto fino in fondo. Spero che il curatore trovi una soluzione per i dipendenti che ringrazio: hanno consentito nel 2011 l’apertura pur avendo ancora stipendi arretrati”. L’imprenditore locale Roberto Ronchini, che ha cer-cato di mettere insieme la cordata: “Sono rammaricato, io e amici come Fausto Tonassi ci abbiamo creduto. L’avessero fatto anche il Comune, maggioranza e minoranza, Comunità montana e Provincia, ce l’avremmo fatta a ripartire”. (e.b.)

Collio. Dopo un lungo cammino iniziato il 16 dicembre 2010 con la messa in liquidazione, arriva il fallimento

La stazione sciistica della Pezzeda dà l’addio definitivo alla Siv

Gli impianti della Pezzeda

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13La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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Media ValleCinema e cucina con ”Lo spazio bianco”S’intitola “Lo spazio bianco” l’appuntamento messo in calendario per sa-bato 25 febbraio dalla “Proposta ‘12” dell’associazione culturale Treatro terrediconfine. Un evento molto originale che prenderà il via alle ore 21 presso lo Spazio praticabile di via Dante 159 a Ponte Zanano di Sarezzo, sede dell’associazione. Si tratta di una serata a cura di Michele D'Aquila, con lo stesso Michele D'Aquila e Anna Gussoni pronti a esibirsi in “Cine-Bocca”, ovvero assaggi di cinema con temi culinari. A seguire due chef il-lustreranno le ricette dei più famosi “film di cucina”, quindi ci sarà la pos-sibilità di una degustazione. Costo del biglietto d’ingresso 3 euro.

Villa Carcina. L’Associazione bambino emopatico e gli eventi sportivi per il reparto di Onco-ematologia pediatrica

Scende in campo l’Abe & Friends

di Andrea Alesci

Scendono in campo a giocare an-che per quei bambini che non possono farlo. Si misurano sui terreni di gioco dell’Hinterland le due squadre di cal-cio (A&F Villa Carcina e A&F Hospital Team) che fanno capo all’associazione Abe & Friends di Villa e sono di casa a Bovezzo. Da alcuni anni militano nel campionato Csi e portano in giro un messaggio forte quanto le muscolari

corse che i giocatori compiono ogni settimana per i campetti della provin-cia: sostenere il reparto di Onco-ema-tologia pediatrica degli Spedali civili di Brescia. “Il progetto che portiamo avanti – di-ce il presidente Fabio Bianchetti – è cominciato qualche anno fa con due battesimi importanti, ossia i calciatori professionisti Marco Zambelli del Bre-

scia Calcio (ora presidente onorario di Abe & Friends) e Nicola Silvestri del Venezia (vicepresidente), che faceva-no volontariato presso l’Associazio-ne Bimbo Emopatico. Di qui l’idea di far conoscere attraverso il mondo del calcio amatoriale la realtà dei bambini malati di leucemia che sono al Civile di Brescia”. Una realtà che ora si sta sviluppando sempre più con eventi già

messi in calendario. “Il 23 febbraio – continua Fabio Bianchetti – si terrà presso l’ospedale ‘Stelle Rondinelle’, serie di partite di calcio balilla con protagonisti i bambini del reparto e i giocatori del Brescia. Per il 15 aprile, invece, abbiamo programmato “Fo-otball for Children” organizzato in-sieme a Telethon e al quale dovreb-bero partecipare 12 squadre secondo triangolari con la formula del ‘Sud-den Death’ (chi vince regna) e con la presenza in piazza di 4/5 associazioni che si occupano di bambini e che alla fine si divideranno equamente i fondi raccolti. Poi ci sarà un evento in via di definizione all’Arena Beach di Cel-latica (12 maggio) e l’Abe Champions League da disputare in settembre sul campo di Bovezzo”. Un progetto im-portante patrocinato da Spedali civili di Brescia, Comuni di Bovezzo e Bre-scia, Csi e sostenuto economicamente dall’amministrazione di Villa Carcina e dal nuovo sponsor Xeos per donare fondi al reparto di Onco-ematologia pediatrica e una piccola semplice co-sa: il sorriso di un bimbo.

Il presidente Fabio Bianchetti con la giunta di Villa Carcina

Il presidente Fabio Bianchetti illustra

il progetto e gli appuntamenti messi in

calendario, cominciando dal torneo di calcio balilla

“Stelle Rondinelle” del prossimo 23 febbraio

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Concesio. Da 18 anni va avanti l’impegno dell’associazione Alcolisti anonimi

Per lottare contro l’alcol

Nave propone uno stage per gestire il sito webIl Comune di Nave, in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia, offre la possibilità a studenti o laureati in Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo di candidarsi come stagisti o tirocinanti presso l’omonimo municipio. Per una dura-ta complessiva di sei mesi, il prescelto, che verrà selezionato previa valutazione in-formale, avrà l’incarico di curare la comunicazione multimediale del comune. Parti-colare rilievo avranno: la gestione della newsletter online e della pagina Facebook, la realizzazione di video e di interviste con relativo montaggio e caricamento vir-tuale e la amministrazione del notiziario cartaceo con relativa versione online. En-tro l’8 marzo gli interessati debbono candidarsi presso l’Università Cattolica. (b.f.)

L’associazione alcolisti anonimi di Concesio, che ha festeggiato i 18 anni il 1° febbraio scorso, è compo-sta da uomini e donne che mettono in comune la loro esperienza, forza e speranza per risolvere il loro pro-blema comune e aiutare gli altri a recuperarsi dall’alcolismo. L’A.A. è nata negli Stati Uniti nel 1935 dall’incontro di un agente di borsa di Wall Street e un medico chirurgo di Akron, entrambi alcolisti, i quali si resero conto che condividendo le loro dolorose esperienze e aiutando-si a vicenda riuscivano a mantenersi lontani dall’alcol. Infatti, per un alco-lista è il primo bicchiere quello che fa male e anche dopo anni di astemia un solo goccio può far ricadere nella “malattia”. Fino agli anni ’70 in Italia l’alcolismo era invece ritenuto un vi-zio e la cura nei casi gravi consisteva nell’internare le persone nei manico-mi. Nell’associazione vige l’anonima-to - si usa solo il nome - è apolitica,

aconfessionale, gratuita e senza tes-sere; chi frequenta in modo assiduo per alcuni anni riesce poi a non bere più e la percentuale di successi è del 99%; la partecipazione è aperta solo agli alcolisti e non ci sono esperti o professionisti di supporto. Il metodo di guarigione si sviluppa attraverso 12 passi: nel 1° si accetta di essere un alcolista e nel 2° e 3° di affidarsi a qualcuno, etc. Anche a Concesio è attivo il “Gruppo famigliari Al-Anon”

di Giuseppe Belleri

Bassa Valle

composto da famigliari e amici di al-colisti che. avendo compreso come l’alcolismo sia una malattia della fa-miglia, ricevono accoglienza e con-forto per se stessi anche quando il parente non abbia ancora deciso di smettere. I due gruppi si ritrovano il lunedi e il giovedì dalle 20.30 alle 22 in via Pascoli 6 (in 18 anni sono passate più di 400 persone: molte di loro, dopo aver frequentato per qual-che anno, ora camminano da sole).

Buone notizie per gli amanti della cultura residenti a Nave. La comu-nità montana di Valle Trompia e il Centro Territoriale di educazione permanente, in collaborazione con i Comuni di Sarezzo, Villa Carcina, Concesio e, appunto, Nave, ripropon-gono anche quest'anno l'apprezzata “Università per Adulti”, giunta alla sua sesta edizione. Si tratta di quat-tro cicli d'incontri, per un totale di ventiquattro serate, durante le quali verranno affrontati temi riguardanti le principali sfere del sapere. A par-tire da venerdì 24 febbraio, nella Sa-la civica di Nave, il professor Marco Rossini, docente di Filosofia e Storia presso il liceo scientifico “N. Coper-nico” di Brescia, condurrà l’analisi di alcuni temi della storia del pensiero occidentale. Attraverso la lettura di testi di sei diversi scrittori, si cerche-rà di carpire i punti nevralgici dei problemi di volta in volta affronta-ti, modellandoli su ciascuna lezione. Verranno progressivamente trattati: il motivo della libertà e dello scanda-lo in Dostoevskij, l’assenza della leg-ge e il racconto della morte in Kaf-ka, la narrazione del limite e della conoscenza in Calvino, le strategie della libertà e del destino in S. King, le immagini di Dio e lo svolgersi del tempo in Borges, l’assurdità del vi-vere e il senso della rivolta in Camus. Info su cultura.valletrompia.it. (b.f.)

L’Università per adulti

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15La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Un freddo inverno nevosoNella foto in alto a sinistra troviamo una suggestiva immagine dello stadio “Comunale” del Lumezzane Calcio completamente ricoperto da una soffice coltre di neve. Procedendo in senso orario appare la fila di camminatori fermi al primo ristoro della Ciaspolario di sabato 4 febbraio, prima di affrontare l’erta salita nel bosco. Poi, uno scorcio della biblioteca comunale del Bailo di Sarezzo e, qui accanto, il roccolo del canalocc in Alta Valle. Sotto una veduta della Media Valle imbiancata e una splendida immagine di una cascata ghiacciata a Marcheno. E tornando verso l’alto il giardino dei Brehm con la Valle di Sarezzo che si perde nel cielo plumbeo sullo sfondo.

Neve. Dopo mesi di attesa la dama bianca si è fatta vedere anche in Valle, dove ancora sta su qualche tetto

Fiocchi di neve sulla ValtrompiaDalla Bassa Valle alle montagne che cingono Collio e San Colombano ha fatto la sua comparsa durante le prime settimane di febbraio quella neve tanto attesa dai bambini e provvisorio tranquillante per gli adulti

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di Marco Zemello

La soluzione all’annoso problema della depurazione della Valtrompia ha subito in questi giorni una svolta che si auspica possa essere decisiva per imprimere un’accelerazione alla realizzazione delle opere necessarie al trattamento delle acque reflue del-le fognature comunali. Dopo alcuni mesi di analisi e condivisione sul ter-ritorio di una nuova proposta proget-tuale elaborata dalla società di gestio-ne dei servizi idrici della valle, Asvt spa, il Consiglio di amministrazione dell’Ufficio d’Ambito di Brescia, l’ente preposto alla pianificazione e alla re-golamentazione dei servizi idrici, ha dato nei giorni scorsi formalmente il via libera al proseguo dell’iter proget-tuale e realizzativo che modifica l’at-tuale previsione del convogliamento dei reflui all’impianto di Verziano. La soluzione proposta prevede in sostan-za di depurare “in loco” le acque reflue della Valle Trompia, ad eccezione del Comune di Concesio, con la realizza-zione di due impianti, uno a Marche-no (per 20.000 abitanti equivalenti) a servizio dell’Alta Valle, e uno a Villa Carcina (per 100.000 a.e.) a servizio

della Media e Bassa Valle, compreso il Comune di Lumezzane. Per il Co-mune di Concesio viene mantenuto il collettamento a Verziano attraver-so la rete fognaria di Brescia. Questa soluzione presenta una serie di van-taggi che si sono rivelati decisivi per la valutazione positiva del Consiglio di amministrazione. Da un lato non è più necessaria la realizzazione di un collettore “dedicato” da Concesio a Verziano che ha incontrato in fase di

Economia

definizione progettuale notevoli pro-blemi di individuazione del percorso e parziali resistenze a diverso titolo degli enti coinvolti. Dall’altro, vengo-no ridimensionate le previsioni di in-tervento sia al depuratore di Verziano, dove si sarebbe dovuto realizzare una apposita linea di depurazione, sia nel sistema di pretrattamento originaria-mente ubicato a Concesio.In termini economici i risparmi con-seguibili sono paragonabili alle risor-

se necessarie alla realizzazione dei due nuovi depuratori, fermo restando che tutti i collettori già realizzati in questi ultimi anni nella valle non subi-scono modificazioni nella nuova ipo-tesi. L’impegno economico comples-sivo tuttavia può essere distribuito temporalmente in modo da risultare meno impattante. Il depuratore pre-visto a Marcheno, date le dimensioni, non ha tempi lunghissimi di realizza-zione, mentre quello di Villa Carcina, pur di dimensioni rilevanti, può esse-re realizzato a moduli, consentendo dapprima il collegamento con il col-lettore di Valle già realizzato e, in se-guito , il collegamento di Lumezzane una volta completato il collettore che raggiungerà Sarezzo. Questa maggio-re elasticità nella realizzazione con-sente anche di rispondere in termini più efficaci alle contestazioni aperte presso l’Unione Europea nell’ambito delle procedure di infrazione comu-nitaria in corso.Non va infine dimenticato che la nuo-va soluzione, diversamente dalla pre-cedente, prevede la restituzione delle acque depurate al Fiume Mella in Val-le Trompia, fornendo maggiori garan-zie di rispetto del deflusso minimo vi-tale e più in generale dell’ecosistema connesso al corso d’acqua.

Ex Aato. Presentata in Regione la variante allo schema di collettamento e depurazione per la Valtrompia

Una soluzione per il fiume Mella

Consulenza. Servizio a cura di Sei2seiconsulting srl di Mazzano (tel. 030.2594020, sito www.sei2seiconsulting.it)

Riprendiamo in fil rouge delle pos-sibile cause e conseguenze di infortuni domestici causati da un errato utiliz-zo degli impianti alimentati a gas. L’in-cendio è spesso causato dal cattivo o improprio uso degli apparecchi o dal-la distrazione, come l’avvicinare stro-finacci alle fonti di calore o ai fuochi liberi dei bruciatori delle cucine, oppu-re avvicinare troppo alle parti esposte dei camini materiali facilmente infiam-mabili. L’esplosione è originata da una combustione molto veloce che produ-ce un improvviso e violento rilascio di energia e si verifica quando una misce-la di gas combustibile e ossigeno trova un innesco. L’esplosione produce gas ad alta temperatura e pressione che si trasmette verso l’esterno con un’onda

d’urto che ha effetti tanto maggiori quanto maggiore è la superficie inve-stita: per questo nelle esplosioni do-vute a perdite di gas si evidenza con una certa frequenza l’abbattimento dei muri e il conseguente collasso delle strutture edili. Ma la dispersione di un gas nell’aria non è sempre perico-losa: per essere tale è necessario che la concentrazione in aria del gas sia compresa entro un range di valori tra il Limite Inferiore di Esplosività (LIE) e il Limite Superiore di Esplosività (LSE). Concentrazioni a valori infe-riori o superiori al limite non permet-tono il verificarsi di fenomeni per via del basso valore di combustibile o di comburente. Ogni gas ha i suoi perso-nali limiti di infiammabilità. È impor-

tante sottolineare che per effetto della Legge 1083/71 tutti i gas combustibili utilizzati nelle civili abitazioni sono odorizzati con sostanze che permet-tono di rilevarne la presenza in aria prima che si superi il limite inferiore di infiammabilità. Attenzione però che il naso non è uno strumento di preci-sione. È sempre necessario nel caso in cui in ambienti confinati (chiusi) si av-verta odore di gas evitare gli inneschi (escludere l’alimentazione elettrica ad esempio) risalire alla fonte del proble-ma e areare i locali. È necessario co-munque precauzionalmente se non si è in grado di gestire l’evenienza chia-mare i Vigili del Fuoco digitando il 115 al telefono e spiegando all’operatore nel dettaglio quanto sta accadendo.

Gli impianti a gas e le possibili cause di incidenti domestici

Dallo scorso 1° gennaio è entrata in vigore la nuova normativa di semplificazio-ne in materia di certificazioni, valida per le pubbliche amministrazioni, prevista dall'art. 15 della Legge 183 dello scorso 12 dicembre 2011. Tale normativa im-pone alle pubbliche amministrazioni di accettare dagli utenti solo dichiarazio-ni sostitutive di certificazioni. Il cittadino al quale un ente pubblico richiede, ad esempio, un semplice stato di famiglia, non deve più richiederlo personalmente, ma potrà produrre una dichiarazione sostitutiva con le informazioni necessarie. Spetta invece allo stesso ente, pena la violazione dei doveri di ufficio, l’accerta-mento delle informazioni contenute nell’autocertificazione entro 30 giorni.

Semplificare con le autocertificazioni

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Il fiume Mella

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Il prossimo 3 marzo sarà un gior-no importante per la popolazione della Valtrompia, un’occasione per conoscere meglio le eccellenze sani-tarie forse misconosciute del presi-dio ospedaliero di Gardone. “Il tratta-mento del tumore al seno in Valtrom-pia. Approccio multidisciplinare” è il titolo del convegno in programma per quella data dalle 9 alle 12 presso la Sa-la consiliare del Comune gardonese. “Sarà un incontro con la popolazione – dice il dottor Maurizio Ronconi, di-rettore dell’unità operativa di Chirur-gia a Gardone – fatto per promuovere realtà di punta come la risonanza ma-gnetica presente all’interno del repar-to di Radiologia, una delle quattro di questo livello presenti in tutta Italia; e per approfondire la conoscenza di ottime unità operative come la Chi-rurgia e il reparto di Oncologia, che sa rivolgere un’attenzione particolare alla qualità di vita del paziente, grazie

anche alla collaborazione con l’Isti-tuto del Radio di Brescia. Vogliamo che la gente sappia che il paziente, una volta entrato nella nostra strut-tura, trova una realtà ben radicata, con tutti gli strumenti necessari per affrontare la diagnosi, la terapia e il periodo post-terapico”. Un convegno al quale saranno pre-senti anche il direttore sanitario dot-tor Romolo Borgese e il presidente della Comunità montana Bruno Bet-

tinsoli, insieme al professor Stefano Maria Giulini, preside della Facoltà di Medicina e responsabile della 3ª Chirurgia agli Spedali civili di Bre-scia, équipe dalla quale proviene il dottor Ronconi. “Il tumore della mammella – aggiunge il primario di Chirurgia a Gardone – rappresenta la neoplasia più frequen-te tra le donne e la sua incidenza è in costante ascesa, tanto da essere considerato alla stregua di una vera

Salute. Parla il dottor Maurizio Ronconi, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia all’ospedale gardonese

e propria malattia sociale. Grazie ai programmi di screening mammogra-fico e alla diagnosi precoce, che per-mettono di identificare la malattia nelle fasi iniziali, sono sempre più nu-merose le donne che guariscono. Le probabilità di guarigione dipendono da diversi fattori: la diagnosi preco-ce, la grandezza del tumore e le sue caratteristiche biologiche. L’obiettivo del futuro è quello di azzerare il nu-mero delle pazienti in cui si ripresen-ta la malattia. I progressi nelle terapie consentono oggi, anche alle pazien-ti che soffrono della patologia negli stadi più avanzati, di vivere più a lun-go e con una buona qualità di vita”. All’incontro del 3 marzo promosso dall’ospedale di Gardone di concer-to con l’amministrazione comunale gardonese farà da moderatore pro-prio il dottor Ronconi e interverran-no le dottoresse Mariarosa Cristinelli (Radiologia), Laura Lucini (1° Anato-mia patologica Spedali civili), Marzia Belloni (Chirurgia), Maria Flocchini (Chirurgia plastica Spedali civili), Pa-trizia Marpicati (Oncologia Spedali civili e Gardone), Edda Simoncini (Oncologia Spedali civili), Antonella Huscher (Radioterapia Spedali civili). “Sarà un’occasione – chiude il dottor Maurizio Ronconi – per riconfermare l’impegno degli Spedali civili a fornire alle donne colpite da tumore al seno un percorso assistenziale multidisci-plinare qualificato dalla prevenzio-ne, alla diagnosi, alla terapia medica e chirurgica con un’attenzione par-ticolare alla ricostruzione estetica”.

Gardone, centro d’eccellenzaSabato 3 marzo

un convegno per far conoscere alla

popolazione i servizi oncologici e il

trattamento al tumore del seno in Valtrompia

di Andrea Alesci

L’ospedale di Gardone Val Trompia

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Gli alimenti contengono un ele-vato numero di molecole con pote-re di antigeni, ma fortunatamente solo in alcuni individui queste in-ducono una sensibilizzazione. In condizioni normali il sistema im-munitario associato alle mucose, l’acidità del succo gastrico, gli en-zimi del pancreas e dell’intestino, la motilità intestinale e la flora bat-terica enterica evitano che moleco-le alimentari immunologicamente attive attraversino la parete inte-stinale, oltrepassino il fegato ed entrino in circolo.Quando esiste un’allergia alimenta-re succede che, per un mal funzio-namento del meccanismo di esclu-sione, una quantità eccessiva di molecole alimentari, con potere di antigene, attraversa la barriera in-testinale e determina, nei soggetti predisposti, una sensibilizzazione e una reazione.Tutti gli alimenti potrebbero esse-re immunogeni, ma fortunatamente le allergie sono in genere sostenute da un numero abbastanza ristretto di sostanze alimentari.Malgrado la diversità della dieta umana sia enorme, gli alimenti re-sponsabili della maggior parte del-le allergie alimentari nel mondo so-no relativamente pochi.Latte, uovo e arachide sono respon-

sabili della vasta maggioranza delle reazioni allergiche indotte da ali-menti nei bambini mentre arachi-de, nocciola, pesce e molluschi so-no responsabili della maggior parte delle reazioni allergiche indotte da alimenti negli adulti.Esistono anche reazioni incrociate tra alimenti e inalanti, per esem-pio allergia alle piume e alle uova,

al polline delle graminacee e alle arachidi o ai pomodori.Le manifestazioni cliniche dell’al-lergia alimentare sono essenzial-mente di tipo gastrointestinale (sindrome orale allergica, anafi-lassi intestinale), cutaneo (ecze-ma, orticaria, rush, angioedema), respiratorio (broncospasmo, rino-congiuntivite) e sistemico (shock

Salute. La terapia si basa principalmente sull’eliminazione dell’alimento responsabile della reazione

anafilattico). La diagnosi di allergia alimentare può essere molto diffi-coltosa per cui è necessario segui-re un iter molto rigoroso:1. Un’anamnesi ben condotta al paziente può fornire elementi di sospetto altamente indicativi spe-cialmente se l’episodio allergico si verifica pochi minuti dall’assunzio-ne dell’alimento.2. Accertamenti allergologici di pri-mo livello con test cutanei (skin prick test, prick by prick) e test sie-rologici per la ricerca di IgE speci-fiche (RAST).3. Conferme diagnostiche con die-te di eliminazione. Se con la dieta si sono conseguiti miglioramenti cimici significativi si reintroduco-no nella dieta altri alimenti, uno alla volta, in modo da giungere all’ identificazione dell’alimento re-sponsabile.La terapia si basa principalmente sull’eliminazione dell’alimento re-sponsabile una volta che sia stato individuato.Il trattamento dietetico deve esse-re condotto in maniera rigorosa, escludendo completamente l’ali-mento e quelli che crociano con esso. La terapia desensibilizzante per gli alimenti, a differenza che per gli inalanti, non ha al momen-to provata efficacia.La terapia farmacologica prevede la somministrazione di farmaci ad azione preventiva (sodio cromogli-cato) o sintomatica (antistaminici e cortisonici).

Diagnosi delle allergie alimentaria cura della dott.ssa Giorgia Del Giudice

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Mostra. Dal 25 febbraio a Villa Glisenti l’esposizione fotografica di Marco Gasperi

Donne in “Rosadolore”

La mostra permanente di “Oreste Pezzola”Per una vita ha fatto il meccanico nella costruzione degli stampi, poi è dive-nuto apprezzato artigiano di sculture in bronzo. Si chiama Oreste Pezzola, ha 84 anni e, pur essendo nato nella Bassa, da sempre è lumezzanese. Proprio in Valgobbia ha cominciato negli anni Settanta a dedicarsi al mondo dell’arte, realizzando sinora una cinquantina di opere, molte sparse sul territorio val-gobbino e alcune delle quali nel 2010 giunsero perfino a Roma, destinazione Città del Vaticano. Ora Oreste Pezzola ha allestito anche una galleria perma-nente presso il civico 41 di via Ragazzi del ’99 a Lumezzane Sant’Apollonio, con opere che sono visibili anche su internet all’indirizzo www.pezzola.com.

Cultura

Verrà inaugurata sabato 25 febbra-io alle ore 17 a Villa Glisenti la mostra dell’artista Marco Gasperi “Rosado-lore: troppi sogni infranti”, sullo scot-tante tema della violenza alle donne. Promossa dall’assessorato alla Cultu-ra, che da tempo collabora con l’asso-ciazione Amici dell’arte di Lumezzane di cui Marco Gasperi è componente, la mostra rimarrà aperta al pubblico fi-no a domenica 11 marzo: sabato (ore 15/ 19) e domenica (ore 10/12 e 15/19). “È una scelta dura, faticosa, dolente – dice l’assessore alla Cultura, Giovanni Roselli – quella di dedicare un’intera mostra a un tema delicato e terribile come quello della violenza sulle donne che, nella sua drammatica persistenza nel corso dei tempi, forse mai come oggi ha mortificato e offeso la dignità femminile. Modernità, emancipazio-ne, conquiste della società contem-poranea, spesso reali, ma altrettanto spesso soltanto apparenti, hanno in-fatti paradossalmente contribuito ad

abbruttire ulteriormente la condizione femminile, rendendo molte donne vit-time di nuove forme di abuso e di so-praffazione che vanno ad aggiungersi alla lunghissima lista di quelle sempre esistite”. Una mostra nella quale Mar-co Gasperi parla in modo esplicito la lingua delle emozioni, delle passioni più viscerali, esprimendosi con un re-gistro privo di fronzoli, diretto a col-pire senza alcuna pietà le corde più profonde dell’inconscio collettivo. E

di Luigi Rossi

Il polo espositivo di Villa Glisenti a Villa Carcina

per farlo gioca a suo modo con i ma-teriali, raccoglie e assembla oggetti di uso comune, secondo modalità va-gamente dadaiste, prelevandoli con vorace fervore dalla vita quotidiana e destinandoli a nuove, stranianti, com-binazioni di senso. Un’esibizione divi-sa in varie sezioni che vuole e riesce ad essere violentemente riflessiva, ac-compagnando, senza nessun garbo, in un incubo sottile che assume le mille forme dei sogni infranti.

INZINO - INZINO Benvenuti al nord sabato 18 feb-braio ore 20.30; domenica 19 feb-braio ore 20.30. I Muppet sabato 25 febbraio ore 20.30; domenica 26 febbraio ore 15.SAN LUIGI - LODRINO Alvin Superstar 3 - Si salvi chi può sabato 25 febbraio ore 20.30. Arthur e la guerra dei due mon-di sabato 3 marzo ore 20.30. LUX - LUMEZZANE PIEVEMission Impossible: Protocollo Fantasma sabato 18 febbraio ore 20.30; domenica 19 febbraio ore 15.30, 18, 20.30. The Iron Lady sa-bato 25 febbraio ore 20.30; domeni-ca 26 febbraio ore 15.30, 18, 20.30. Hugo Cabret sabato 3 marzo ore 20.30; domenica 4 marzo ore 15.30, 18, 20.30.ASTRA - LUMEZZANE S.A.Benvenuti al nord sabato 18 feb-braio ore 20.30; domenica 19 feb-braio ore 17.30, 20.30; sabato 25 febbraio ore 20.30; domenica 26 febbraio ore 14.30, 17.30, 20.30. Al-vin Superstar 3 - Si salvi chi può sabato 3 marzo ore 20.30; domenica 4 marzo ore 14.30, 17.30, 20.30.SDC - LUMEZZANE S.S.I Muppet domenica 26 febbraio ore 15, 18, 20.45. SAN COSTANZO - NAVEHugo Cabret domenica 26 febbraio ore 14.30, 17.

Programmazione

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALEVia delle Bombe, 25068 SAREZZO (BS)

Tel 030 800846 - Fax 030 800173

www.primolevi-bs.it - [email protected]

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Speciale Acl. Il movimento "Civiltà rurale caccia e ambiente" fa il punto della situazione sulla questione

CRCA, dialogo aperto sulle deroghe Come ogni anno di questi tempi puntualmente si

torna a parlare di caccia in deroga a fini venatori. Lo ha

fatto nei giorni scorsi anche il tavolo interprovinciale pro-

mosso dai consiglieri regionali lombardi del Pdl e della

Lega Nord con l’intervento delle associazioni venatorie.

Escluso, con esplicito invito a non presenziare, il movi-

mento Crca (Civiltà rurale caccia e ambiente).

Nell’occasione sarebbe stata ventilata l’ipotesi di promuo-

vere un incontro in quel di Bruxelles con la Commissione

europea, quella che, tra le altre cose, avvia le procedure

d’infrazione nei confronti delle normative del nostro pa-

ese in materia di prelievo in deroga.

Se lo scopo è di promuovere un viaggio turistico, sug-

geriamo una località più amena di Bruxelles; se invece

l’intento è di trovare una via d’uscita che legittimi una

volta per tutte l’adozione delle deroghe, allora è neces-

sario elaborare quantomeno una articolata proposta che

purtroppo non ci pare che il tavolo sia stato in grado al

momento di produrre.

Nella presunzione di poter offrire un se pur modesto

contributo, il Crca intende comunque proporsi come

interlocutore in un dialogo con tutti gli attori interessati

al problema deroghe senza esclusioni di bandiera o ide-

ologiche. Che il tema deroghe non abbia trovato nella

politica e nelle istituzioni l’attenzione che avrebbe me-

ritato , è pacifico , per altro c’è anche chi sostiene che la

soluzione non sia mai stata cercata con risolutezza così

da poter tener irrisolto un problema che, se ben solle-

citato, di volta in volta rappresenta un serbatoio di voti.

Qualche esempio. Lo storno è cacciato in via ordinaria,

ovvero senza ricorrere a nes-

suna deroga, in numerosi pa-

esi dell’Unione come Francia,

Spagna, Portogallo, Grecia ol-

tre a Bulgaria, Cipro, Ungheria,

Malta e Romania. L’italia è di

fatto l’unico tra i Paesi medi-

terranei in cui, a fronte di uno

stato di conservazione più

che soddisfacente della spe-

cie, non è possibile cacciare lo

storno. Analoga situazione per

la tordela, che è cacciata senza

deroga in Grecia, Spagna, Fran-

cia, Malta, Portogallo e Romania.

Con un ritardo di oltre quindici anni rispetto agli altri pa-

esi, anche l’italia ha formalizzato la proposta di poter inse-

rire lo storno tra le specie cacciabili nel nostro paese, ma

la stessa non potrà essere accolta prima del 2015. Non

è tutto perché la Commissione europea ha fatto sapere

che tale processo di modifica comporterà una verifica

anche delle altre specie di avifauna con il rischio di una

possibile esclusione di specie attualmente cacciabili. Di

bene in meglio!!!

Diverso il discorso per fringuello, peppola, pispola, pri-

spolone, verdone, frosone, specie che non sono compre-

se nell’allegato lì della direttiva 2009/14//Ce, ex 79/409,

che elenca le specie cacciabili nei paesi dell’Unione. Ne

consegue che gli Stati interessati al prelievo ditali specie,

debbono ricorrere al regime di deroga regolato dall’arti-

colo 9 della Direttiva.

Impone l’articolo in questione che il prelievo sia limita-

to a piccole quantità e che avvenga in condizioni rigi-

damente controllate e in modo selettivo.

Dunque, l’applicazione della deroga presuppone condi-

zioni di controllo dei prelievi, determinazione delle quan-

tità prelevabili, ma anche , come si evince dalla lettura

della Guida interpretativa alla Direttiva e dalle sentenze

della Corte di Giustizia delle Comunità europee, le moti-

vazioni che giustifichino il ricorso alla deroga e la dimo-

strazione dell’assenza di soluzioni alternative soddisfa-

centi che possano evitare il ricorso alla deroga.

Brevemente:

a) I meccanismi di controllo dei prelievi affidati alle sche-

de di monitoraggio, come avviene in Lombardia e nel

Veneto, non sono mai stati censurati dalla Commissio-

ne o dalle sentenze della Corte di Giustizia delle Comu-

nità europee. Di conseguenza non sono un problema.

b) La determinazione delle quantità prelevabili delle spe-

cie ammesse alla deroga è ancorata al dato della piccola

quantità, fermo restando che il primo presupposto per

l’applicazione del regime di deroga resta la garanzia del

mantenimento della popolazione delle specie interessa-

te ad un livello soddisfacente. Tanto la Guida interpreta-

tiva alla Direttiva che le numerose sentenze della Corte

succedutesi negli anni indicano che una soglia uguale o

inferiore all’1% della mortalità annua totale della popo-

lazione interessata soddisfa la condizione della piccola

quantità. Non solo al punto 3.5.42 della Guida si stabilisce

che èpossibile ipotizzare per specie abbondanti un pre-

lievo venatorio superiore alle soglie dell’1% fino al 5% del-

la mortalità annua previa approfondita analisi scientifica.

È del tutto evidente che una volta fissati dalla Ue i prin-

cipi generali, come appunto ha fatto, la concreta deter-

minazione delle quantità prelevabili delle singole specie

è una competenza del singolo Stato. Senza qui entrare

nel merito del possibile ruolo degli Osservatori regionali

,anche alla luce della recente sentenza della Corte Co-

stituzionale 16/2012, è inaccettabile che l’Ispra, ex lnfs,

a cui la legge 157 ha assegnato il ruolo di organo scien-

tifico e tecnico di consulenza per lo Stato, le regioni e le

province, non sia in grado di determinare i valori della

piccola quantità. Eviti l’Ispra, se non vuole essere colloca-

to tra gli enti inutili, di prendere a pretesto per i suoi im-

barazzanti silenzi, l’impraticabile metodo consigliato nel

lontano 2006 dagli esperti della Commissione Ue, i quali

sostennero che la determinazione della piccola quantità

deve essere valutata attraverso censimenti esaustivi del-

le coppie nidificanti nei quartieri riproduttivi della Russia

Europea, della Finlandia, Bielorussia, Ucraina e dal confi-

ne della Polonia all’Oceano Pacifico. Tanto più che fu la

stessa Commissione a ritenere che “le opinioni espres-

se... non possono essere considerate come l’espressio-

ne di una posizione ufficiale della Commissione “stessa

ed esplicitamente a dare validità anche ad altri metodi

alternativi adottati dagli Stati interessati sulla base delle

migliori informazioni disponibili.

c e d) In tutti ii procedimenti di infrazione e nelle sen-

tenze succedutesi ritornano con costanza disarmante

due censure : la mancanza di precise motivazioni e di

motivi concreti che giustifichino la necessità di ricorre-

re alla deroga e l’assenza della verifica di soluzioni alter-

native al prelievo.

Quale importanza la Corte riservi a queste due condi-

zioni, ma anche quale facile pretesto accusatorio costi-

tuiscano, appare evidente dalla sentenza 15 luglio 2010

della Corte europea con la quale le leggi della Lombar-

dia 2004 e 2005 sono state censurate appunto per “non

riportare motivazioni sufficienti per spiegare le ragioni

dei prelievi venatori “ e

non aver fornito indicazioni sufficienti sull’assenza di so-

luzioni alternative al prelievo attraverso la caccia”. Ciò no-

nostante la Regione avesse consentito il prelievo dai soli

appostamenti fissi nel 2004 di 42 fringuelli e 2 peppole

per l’intera stagione e nel 2005 di 35 fringuelli e 12 pep-

pole .Le due censure vanno rimosse alla fonte : questo

va chiesto alla Commissione; caso contrario il rischio o

sarebbe meglio dire la certezza di procedimenti di in-

frazione europei non verrà mai meno. Con tali presup-

posti infatti una deroga a fini venatori in sostanza non

sarebbe mai “serenamente” applicabile. Se e vero che la

caccia in deroga (Tar Lazio 27 ottobre 2010) “è di per sé

legittima, in quanto ammessa dallo stesso ordinamen-

to comunitario oltre che interno”; che “data l’importanza

che possono avere talune situazioni particolari, occorre

prevedere la possibilità di deroghe a determinate con-

dizioni e sotto il controllo della Commissione” (punto

12 della direttiva comunitaria uccelli 2009/147/Cee);

che “la caccia agli uccelli selvatici praticata a fini amato-

riali durante i periodi indicati dall’art.7. n.4 della direttiva

può corrispondere ad un impiego misurato autorizza-

to dall’art.9 ... della direttiva stessa” (sentenza 16 ottobre

2003, procedimento C-182/02 punto 11), non dovrebbe

essere così difficile chiedere alla Commissione che, una

volta garantito il mantenimento delle popolazioni delle

specie interessate ad un livello soddisfacente, la deroga

di cui alla lettera c) dell’art.9 della direttiva, ovvero quella

a fini venatori, non può essere vincolata all’indicazione

delle ragioni per le quali è stata adottata, perché non ne

esistono altre diverse da quelle ricreative o da quelle le-

gate a tradizioni secolari. Se poi la Commissione europea

o la Corte restano ferme nella loro posizione (Sentenza 9

dicembre 2004 C-79/03) che una “tradizione fortemen-

te radicata delle pratiche venatorie non sia sufficiente

per giustificare la necessità delle deroghe” o (decisione

assunta nei confronti del Belgio intenzionato a difende-

re le tese e la cattura di uccelli a fini

ricreativi in occasione della ratifica

della Convenzione di Berna) che “la

circostanza che attività siffatte siano

ancestrali o costituiscano il retaggio

di una tradizione storia e culturale

non èsufficiente per giustificare una

deroga alla direttiva”, allora tutto di-

venta più difficile, ma allora resta un

obbligo alla Commissione indicare

quali ragioni rendano possibile una

deroga a fini venatori che la stessa

direttiva ammette. Non diverso il

problema della verifica di soluzioni

alternative soddisfacenti.

Anche questa condizione va rimossa o quantomeno

vincolata solo al prelievo in deroga di cui alla lettera a)

dell’art.9 della direttiva, ovvero la deroga ai fini della tute-

la delle produzioni agricole, nell’interessa della sicurezza

aerea, per la protezione della flora e della fauna, nell’inte-

resse della salute e della sicurezza pubblica.

Infatti la deroga venatoria non può avere soluzioni al-

ternative soddisfacenti diverse dalla caccia. È la stessa

Guida interpretativa del febbraio 2008 al punto 3.4.10

a sostenere -invero in modo confuso - che “il termine

soddisfacente può essere interpretato nel senso che

significa una soluzione diretta a risolvere il particolare

problema con cui si confrontano le autorità nazionali ...

una deroga può essere ammessa soltanto laddove non

possa adottarsi nessun’altra soluzione ...“. Ma quest’ulti-

mo non è appunto il nostro caso?

Ancora, la Guida riconosce al punto 3.4.14 che “la Cor-

te non si è soffermata a descrivere in quali casi la caccia

praticata a fini ricreativi soddisfi la condizione dell’assen-

za di altre soluzioni soddisfacenti” e che comunque tale

condizione “non può considerata soddisfatta quando il

periodo di caccia consentito a titolo derogatorio coinci-

da senza necessità con i periodi in cui la direttiva intende

stabilire una protezione particolare”.

Ma questo invece non è certo il nostro caso!!!

Su questi temi, ribadiamo la nostra completa disponibili-

tà a confrontarci, senza la presunzione di essere gli unici

depositari della verità.Aurelio Guarneri

Per il Direttivo del movimento “Civiltà rurale caccia e ambiente”

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21La Voce della Bassa brescianafebbraio 2012

E-mail:valtrompiavocemedia.it

Motori. Il 36enne pilota valgobbino, in sella alla sua Ktm, ha chiuso 8° in classifica

Dakar, grande Botturidi Andrea Alesci

Ormai è trascorso un mese dalla fine della Dakar 2012, ma rimane inde-lebile il trionfale esordio di Alessandro Botturi. Sul traguardo di Lima, la 34ª Dakar ha consegnato al 36enne pilota valgobbino un risultato eccellente: 8° posto in classifica generale e 1° degli italiani. Dopo 8.400 chilometri, tanta polvere mangiata, un annullamento alla sesta tappa causa neve e centi-naia di ore trascorse in sella alla sua Ktm, Alessandro Botturi ha chiuso la prima apparizione alla Dakar con un risultato inatteso al via in Argentina, che va a sommarsi alla soddisfazione di tutto il team Bordone Ferrari, ca-pace di piazzare nella Top Ten anche Jordi Viladoms (4°) e Gerard Farrés (7°), oltre all’onorevole 18° piazza di Paolo Ceci. La maratona sudamerica-na si è confermata ancora una volta l’evento motoristico più duro al mon-do e le 97 moto al traguardo sulle 188 partite da Mar del Plata il 1° gennaio

parlano ancora una volta del mito Da-kar. “Pensavo di fare una bella gara – dice Alessandro Botturi –, ma non mi aspettavo di piazzarmi nei primi 10 al debutto. La Dakar è un mondo molto diverso da quello dell’enduro da cui provengo. Nell’enduro ho sempre am-mirato il vincitore, alla Dakar invece ho il massimo rispetto per la gara in sé,

Sport La giovane Atletica Concesio nata nel 2009 si rimette in cammino con un appun-tamento che sta diventando uno degli eventi tradizionali d’apertura della stagio-ne di trekking. Il prossimo 26 febbraio si correrà la 3 edizione del “Giro dei Gras-si – 2° Memorial Rosa Zanardelli”, corsa campestre sulle colline che circondano Concesio realizzata con il patrocinio degli assessorati allo Sport della Provincia di Brescia e del Comune di Concesio, e con la collaborazione di Comunità montana, Gruppo Alpini di Concesio e Uisp. Una gara di corsa in montagna di 14 chilometri (dislivello positivo di 700 metri) con partenza e arrivo alla Pieve. Iscrizioni aperte fino al 24 febbraio. Maggiori dettagli sul sito web www.atleticaconcesio2009.it.

La terza edizione del “Giro dei Grassi”

sia per Cyril Despres (vincitore, ndr) che per l’ultimo amatore che ha parte-cipato a questa straordinaria avventu-ra. Mi sento di essere cresciuto molto, soprattutto mentalmente. Fisicamen-te ho capito che mi devo preparare di più. Le gare e gli allenamenti che farò nel corso dell’anno mi serviranno per preparami al meglio alla Dakar 2013”.

Tra le squadre bresciane che più si sono attivate per rinforzarsi c’è sicu-ramente il Lumezzane del d.s. Luca Nember. La società valgobbina si è mossa sia entrata che in uscita, con-cludendo affari interessanti. Partia-mo dallo scambio di portieri con il Cuneo: in Piemonte è andato Ros-si, alla corte di Nicola è sbarcato il classe 1991 Cristian Pascarella. Sem-pre in entrata Nember si è assicura-to la punta francese Abdoulaye Bal-de proveniente dalla formazione di Ligue 2 dello Châteauroux. Il pos-sente transalpino, nato nel novem-bre 1986, vanta un palmares ricco di successi grazie alla vittoria dell’Euro-peo Under 19 nel 2005. Ultimo, ma non per importanza, il duttile difen-sore del Chievo Nestor Hervè Djen-goue, camerunense che ha esordito in Coppa Italia con la prima squadra clivense. In uscita la cessione in pre-stito al Montichiari di Andrea Lo Ia-cono che, alla corte di mister Otto-ni, potrà mettersi in mostra. Se ne va pure Daniel Bradaschia che, dopo due stagioni e mezzo in rossoblù e un travagliato avvio di campionato per uno stiramento, si trasferisce a titolo definitivo al Taranto 2° in clas-sifica. Lo svedese Andrè Mollestam, invece, ha rescisso il contratto per tornare in Svezia. (al.an.)

Calciomercato: al Lume va Djengoue

I quattro piloti del team Bordone Ferrari e, nella foto piccola, Alessandro Botturi

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Che cosa fa il sindacato FILCA-CISL di Brescia? FEDERAZIONE

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Via Altipiano d’Asiago,3 25128 Brescia

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Controllo buste paga, malattia, infortunio.

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ANNO IV

NUMERO 01-02 - gennaio-febbraio 2012

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 22/2009 del 21 marzo 2009

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

INFORMAGIOVANICONCESIOPiazza Paolo VI, 1 - Tel. 030 2184141LUMEZZANEVia Umberto Gnutti, 2 - Tel. 030 8920519NAVEVia Brescia, 29 c/o biblioteca - Tel. 030 2532753SAREZZOVia Bailo, 47 c/o biblioteca - Tel. 030 8907539 VILLA CARCINAVia Italia, 24 - Tel. 030 8988224

118 (Emergenza sanitaria)112 (Carabinieri)113 (Polizia)115 (Vigili del Fuoco)117 (Guardia di Finanza)1515 (Corpo Forestale)

EMERGENZA

Gardone V.T.: Cell. 3357853490

SOCCORSO ALPINO

ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

BOVEGNOS. Giorgio: Festivo: 10.30 - 18.30 (Graticelle) - 8.00 BOVEZZOS. Apollonio: Prefestivo: 16.30 (chiesa vecchia) – 18.30 - Festivo: 8.00 (chiesa vecchia) – 9.30 – 11.00 – 18.30CAINOS. Zenone: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 18.00COLLIOSanti Nazaro e Celso: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 9.30 (chiesa di Memmo) – 11.00 – 18.00S. Colombano - S. Colombano Abate: Prefe-stivo: 17.00 - Festivo: 11.00 – 17.00 - Maniva: Festi-vo: 15.30 (giugno/settembre)CONCESIOS. Andrea - S. Andrea Apostolo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 7.30 – 10.30 – 18.00Pieve - S. Antonino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Costorio - S. Giulia: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.00 – 11.00 – 18.00S. Vigilio - Santi Vigilio e Gregorio Magno: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Concesio - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.00 - Festivo: ore 8.00 – 10.30GARDONE VAL TROMPIAS. Marco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Inzino - S. Giorgio: Prefestivo: 17.30 (Santuario Madonna del Castello) – 19.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.30Magno - S. Martino: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 11.15 – 18.30IRMASS. Trinità: Festivo: 9.30LODRINOS. Vigilio: Prefestivo: 17.00 (Invico) – 18.00 - Festi-vo: 8.30 (Invico) – 10.30 - 18.00LUMEZZANES. Sebastiano - Santi Fabiano e Sebastia-no: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 9.30 – 11.00 – 19.00. Valle - S. Carlo Borromeo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30Villaggio Gnutti - S. Giorgio: Prefestivo: 18.00 (Casa di Riposo) - Festivo: 11.00 – 18.00Gazzolo - S. Antonio di Padova: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 19.00Fontana - S. Rocco: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Pieve - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.00 - 10.00 – 11.00 – 18.30 – 19.45S. Apollonio - S. Apollonio: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.00 – 8.00 – 09.30 – 11.00 – 18.30

23La Voce della Valtrompiafebbraio 2012

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IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 21 GENNAIO 2012

BOVEGNOPiazza Zanardelli, 1 - 25061 Bovegno - Tel. 030 9259641 - Sito: www.valletrompia.itBOVEZZOVia Vittorio Veneto, 28 – 25073 Bovezzo - Tel. 030 2111211 - Sito: www.comune.bovezzo.bs.itBRIONEVia San Zenone, 1 - 25060 Brione - Tel. 030 84013 CAINO Via Villa Mattina, 9 - 25070 Caino - Tel. 030 6830016 - Sito: www.comune.caino.bs.itCOLLIOPiazza Zanardelli, 24 – 25060 Collio - Tel. 030 927213 - Sito: www.valletrompia.itCOMUNITA’ MONTANAVia Matteotti, 327 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 833741 - Sito: www.cm.valletrompia.it CONCESIOP.zza Paolo VI, 1 – 25062 Concesio - Tel. 030 2184000 - Sito: www.comune.concesio.brescia.itGARDONE VAL TROMPIAVia Mazzini, 2 - 25063 Gardone Val Trompia - Tel. 030 8911583 - Sito: www.comune.gardonevaltrom-pia.bs.itIRMAVia Casa dell’Alpino - 25061 Irma - Tel. 030 9220157 – 030 9220974 - Sito: www.valletrompia.itLODRINOVia Roma, 90 – 25060 Lodrino - Tel. 0308950160 - Si-to: www.valletrompia.itLUMEZZANEVia Monsuello, 114 – 25065 Lumezzane San Seba-stiano - Tel. 030 8929268 - Sito: www.comune.lu-mezzane.bs.itMARCHENOVia Zanardelli, 111 – 25060 Marcheno - Tel. 030 8966018 - Sito: www.valletrompia.itMARMENTINOVia S. Faustino, 30 – 25060 Marmentino - Tel. 030 9228202 - 030 9229006 - Sito: www.valletrompia.itNAVEVia Paolo VI, 17 – 25075 Nave - Tel. 030 2537411 - Si-to: www.comune.nave.bs.itPEZZAZEVia Caduti Del Lavoro, 3 – 25060 Pezzaze - Tel. 030 9220100 - Sito: www.valletrompia.itPOLAVENOPiazza Marconi, 4 - 25060 Polaveno - Tel. 030 8940955 - Sito: www.comune.polaveno.bs.itSAREZZOPiazza Battisti, 4 - 25068 Sarezzo - Tel. 030 8936211 - Sito: www.comune.sarezzo.bs.itTAVERNOLE SUL MELLAPiazza Martiri, 1 - 25060 Tavernole sul Mella - Tel. 030 920108 - Sito: www.valletrompia.itVILLA CARCINA Via Marconi, 27 – 25069 Villa Carcina - Tel. 030 8984301 - Sito: www.comune.villacarcina.bs.it

COMUNIMARCHENOSanti Pietro e Paolo: Prefestivo: 18.00 (Santua-rio della Madonnina) - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30Brozzo - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 10.00 – 18.30. Cesovo - S. Giaco-mo: Prefestivo: 19.30 MARMENTINOSanti Cosma e Damiano: Prefestivo: 17.30 - Fe-stivo: 11.00 – 18.30Ville di Marmentino - Santi Faustino e Gio-vita: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 9.30NAVES. Maria Immacolata: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 7.30 – 9.30 – 11.00 – 18.00Muratello - S. Francesco d’Assisi: Prefestivo: 18.30 - Festivo: 8.00 - 9.30 - 11.00 – 17.30Cortine - S. Marco: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.30PEZZAZES. Apollonio: Prefestivo: 15.45 (Casa di Riposo) – 18.30 - Festivo: 8.00 – 11.00Lavone - S. Maria Maddalena: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 18.00POLAVENOS. Nicola Vescovo: Prefestivo: 19.00 - Festivo: 8.00 – 11.00. Gombio - S. Maria della Neve: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 10.00 – 18.00 - S. Maria del Giogo: Festivo: 16.00 (maggio/settembre)S. Giovanni Polaveno - S. Giovanni Battista: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 8.00 – 10.30SAREZZOSanti Faustino e Giovita: Prefestivo: 18.30 - Fe-stivo: 7.30 – 10.00 – 18.30Zanano - Regina della Pace: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 (S. Bernardino di Noboli) – 10.30 – 18.00Ponte Zanano – Santuario Madre del reden-tore: Prefestivo: 18.00 – Festivo: 8.00 – 18.30 – Cristo Re: Festivo: 11.00 – 18.30TAVERNOLE SUL MELLAChiesa Parrocchiale - Santi Filippo e Giaco-mo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cimmo - S. Calogero: Prefestivo: 20.00 - Festivo: 10.30 – 20.00Pezzoro - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 17.00 - Festivo: 9.30VILLA CARCINASanti Emiliano e Tirso: Prefestivo: 18.00 - Festi-vo: 8.30 – 10.30 – 18.00Cailina - S. Michele Arcangelo: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00Carcina - S. Giacomo: Prefestivo: 17.00 (Pregno) - 18.00 - Festivo: 9.30 - 11.00 - 18.00 Cogozzo - S. Antonio: Prefestivo: 18.00 - Festivo: 8.00 – 10.30 – 18.00

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