La Voce di Brescia 2012 04

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Editoriale La Voce di Brescia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - APRILE 2012 4 n. Città. Il Piano di governo del territorio e il prossimo decennio di sviluppo I servizi a pag. 7 Primo piano Il punto sulla Metro Progetto metrobus: prove tecniche, opere accessorie, prospettive. I lavori fervono, attesa e curiosità crescono. A che punto siamo e cosa si farà entro il 31 dicembre 2012 Sport Quattro pagine di notizie sulle Rondinelle con lo spe- ciale "100% Brescia" •• da pag. 17 Dentro le mura Si restaura l'antica fontana di corso Mameli angolo contrada San Giovanni •• pag. 8 Pgt: Alla scoperta della Brescia che sarà I servizi a pag.2-3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Una sorta di viaggio tra i principali progetti che saranno al centro della programmazione, in compagnia dell’architetto Giampiero Ribolla, dal 2005 responsabile dell’Ufficio tecnico di via Marconi Guardando al futuro di Mario Leombruno J Da qualche anno la nostra città sta ipotizzando il suo futuro, sta program- mando ciò che vuole essere nel pros- simo decennio. Si tratta di uno studio particolarmente delicato perché scom- mettere sulle idee può creare non poche difficoltà se le premesse non sono state studiate a fondo e, soprattutto, condivi- se da tutti gli interessati. Questo è tanto più vero per quanto riguarda il discorso infrastrutture legate alla mobilità. Lasciando da parte la questione aeropor- to, altro tema caldo e particolarmente sentito, in questo numero cerchiamo di approfondire due temi: la mobilità citta- dina, che dal 1° gennaio 2013 dovrebbe giovarsi della metropolitana leggera, e il Piano di governo del territorio che indica le linee guida dello sviluppo urbanistico del Comune. In merito alla metropolitana, in partico- lare, è un susseguirsi di notizie, che evi- denziano soddisfazioni e preoccupazio- ni, ed è pensabile che nei prossimi mesi ancor più sarà tema caldo. Con l'avvicinarsi della data prevista per la consegna dell'opera alla comunità, in- fatti, crescono l'attesa e la curiosità. At- tesa per un servizio ritenuto indispensa- bile ai fini dell'alleggerimento del traffi- co negli accessi nord, est e sud alla città, e curiosità per un mezzo che viaggia sen- za la presenza fisica di un "guidatore" ma che è governato da un computer in una apposita centrale altamente tecnologica. I treni ci sono, e in alcune zone cittadi- ne li si vede sfrecciare; le stazioni sono a buon punto e alcune sono state anche aperte al pubblico in occasioni straor- dinarie; le opere accessorie, fondamen- tali per non far fallire il progetto, sono in dirittura d'arrivo. La disponibilità dei fondi necessari, i soldi in parole povere, argomento particolarmente dolente spe- cie di questi tempi, è oramai garantita. I collaudi, i test di sicurezza sono in corso. Tanto si è detto e scritto di questa linea di mobilità, l'auspicio per tutti noi è che la scommessa possa essere vincente.

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Progetto metrobus: prove tecniche, opere accessorie, prospettive. I lavori fervono, attesa e curiosità crescono. A che punto siamo e cosa si farà entro il 31 dicembre 2012

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Editoriale

La Vocedi Brescia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - APRILE 2012

4n.

Città. Il Piano di governo del territorio e il prossimo decennio di sviluppo

I servizi a pag. 7

Primo piano

Il punto sulla MetroProgetto metrobus: prove tecniche, opere accessorie,

prospettive. I lavori fervono, attesa e curiosità crescono.A che punto siamo e cosa si farà entro il 31 dicembre 2012

Sport

Quattro pagine di notizie sulle Rondinelle con lo spe-ciale "100% Brescia"

•• da pag. 17

Dentro le mura

Si restaura l'antica fontana di corso Mameli angolocontrada San Giovanni

•• pag. 8

Pgt: Alla scopertadella Brescia che sarà

I servizia pag.2-3

Post

e Ita

liane

s.p

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Una sorta di viaggio tra i principali progetti che saranno al centro della programmazione, in compagnia dell’architetto Giampiero Ribolla, dal 2005 responsabile dell’Ufficio tecnico di via Marconi

Guardando al futurodi Mario Leombruno

Da qualche anno la nostra città sta ipotizzando il suo futuro, sta program-mando ciò che vuole essere nel pros-simo decennio. Si tratta di uno studio particolarmente delicato perché scom-mettere sulle idee può creare non poche difficoltà se le premesse non sono state studiate a fondo e, soprattutto, condivi-se da tutti gli interessati. Questo è tanto più vero per quanto riguarda il discorso infrastrutture legate alla mobilità.Lasciando da parte la questione aeropor-to, altro tema caldo e particolarmente sentito, in questo numero cerchiamo di approfondire due temi: la mobilità citta-dina, che dal 1° gennaio 2013 dovrebbe giovarsi della metropolitana leggera, e il Piano di governo del territorio che indica le linee guida dello sviluppo urbanistico del Comune.In merito alla metropolitana, in partico-lare, è un susseguirsi di notizie, che evi-denziano soddisfazioni e preoccupazio-ni, ed è pensabile che nei prossimi mesi ancor più sarà tema caldo.Con l'avvicinarsi della data prevista per la consegna dell'opera alla comunità, in-fatti, crescono l'attesa e la curiosità. At-tesa per un servizio ritenuto indispensa-bile ai fini dell'alleggerimento del traffi-co negli accessi nord, est e sud alla città, e curiosità per un mezzo che viaggia sen-za la presenza fisica di un "guidatore" ma che è governato da un computer in una apposita centrale altamente tecnologica.I treni ci sono, e in alcune zone cittadi-ne li si vede sfrecciare; le stazioni sono a buon punto e alcune sono state anche aperte al pubblico in occasioni straor-dinarie; le opere accessorie, fondamen-tali per non far fallire il progetto, sono in dirittura d'arrivo. La disponibilità dei fondi necessari, i soldi in parole povere, argomento particolarmente dolente spe-cie di questi tempi, è oramai garantita. I collaudi, i test di sicurezza sono in corso.Tanto si è detto e scritto di questa linea di mobilità, l'auspicio per tutti noi è che la scommessa possa essere vincente.

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L'infrastruttura. Vie d’accesso, parcheggi scambiatori, bigliettazione unica per gli utenti

La metropolitana non basta: curare le opere accessorie

di Massimo Venturelli

Dopo anni di polemiche, di con-fronti e di scontri, la metropolitana leggera sta per diventare realtà. Il 1° gennaio 2013 è la data indicata per il viaggio inaugurale di una infrastrut-tura che ha segnato la storia recente della città e che potrebbe cambiarne il volto. Negli anni, alle polemiche sui costi si sono aggiunte quelle sul-la sostenibilità dell’opera e sul nume-ro degli utenti necessari a garantir-ne un esercizio virtuoso. Polemiche che sembrano interessare ben poco Valerio Prignachi, presidente di Bre-

Il Cipe conferma i finanziamenti pubbliciÈ stata accolta con grande soddisfazione da parte degli organi di governo della città la delibera con la quale il Comitato interministeriale per la programmazio-ne economica ha confermato i finanziamenti per la metropolitana leggera. La ri-chiesta avanzata è infatti stata accolta: il Cipe ha deliberato a favore del comple-tamento della metropolitana leggera un finanziamento di 71,6 milioni di euro. Il finanziamento del Cipe assegna immediatamente risorse per 41,6 milioni di eu-ro, che consentono l’ultimazione della prima tranche, mentre i restanti 30 milioni di Euro sono finalizzati al completamento dei lavori. Per Alessandro Triboldi, di Brescia Infrastrutture, “Oggi più che mai la metropolitana si avvicina a Brescia”.

Prossimamente, la metropolitana

scia Mobilità, la società che si è fatta carico della realizzazione dell’opera, il quale sa che la metropolitana or-mai è praticamente pronta e che suo compito è di rendere l’infrastruttura appetibile. Per questo l’attenzione di Brescia Mobilità è andata concen-trandosi sui punti di interscambio, stazioni in cui i potenziali utenti che provengono da altre parti del terri-torio possono trovare spazi e servizi a cui affidare il proprio mezzo prima

di servirsi della metropolitana. Sot-to controllo, le cosiddette “porte di accesso” dalla provincia alla metro-politana: le stazioni di S. Eufemia a est, quella della Poliambulanza a sud e quella del Prealpino a nord. La sta-zione S. Eufemia è collocata su via Serenissima. Qui la società ha ac-quisito un edificio per realizzarvi un parcheggio in struttura in area con-tigua alla stazione metropolitana per accogliere gli utenti in arrivo dalla

parte orientale della provincia. Per la stazione Poliambulanza, a detta di Prignachi “è stato fatto un lavoro significativo per creare prima di tut-to una connessione stradale adegua-ta fra il casello di Brescia centro (e quindi fra il sistema autostradale), la tangenziale sud e la stazione della metropolitana”. Si tratta di una via-bilità dedicata che si connetterà con quella attuale a servizio della struttu-ra ospedaliera.Terzo fronte di impegno, la stazione Prealpino. Con gli interventi realizza-ti e quelli inseriti nel Pgt, la stazione assolverà alla funzione di punto di drenaggio per chi arriva in città da nord, dalla Valle Trompia.Tra gli altri elementi su cui Brescia Mobilità punta, vi è certamente quel-lo della bigliettazione. Quel cliente/utente che lascia la sua vettura nei parcheggi di struttura per utilizzare la metropolitana, deve poter godere di un duplice vantaggio. Il primo è di carattere logistico, con un unico biglietto valido per il parcheggio e l’utilizzo del sistema di trasporto pub-blico urbano. L’altro è di natura eco-nomico, con una scontistica che pre-mi chi lascia l’auto in parcheggio e si sposta in città con la metropolitana.

Intervista. Il presidente della Camera di commercio di Brescia è fiducioso in merito alle infrastrutture

Il 2013 potrebbe essere per Bre-scia l’anno delle infrastrutture. Con la metropolitana dovrebbe arrivare a compimento anche la Brebemi, co-me conferma in questa intervista il suo presidente Franco Bettoni.Secondo il cronogramma stilato, il 2013 dovrebbe essere l’anno di Brebemi. Prevede che i tempi in-dicati saranno rispettati?Stiamo lavorando intensamente in mezzo a mille problemi e difficol-tà, ma dovremmo riuscire ad aprire l’autostrada e la viabilità connessa entro fine 2013.Cosa spingerà il traffico (soprat-

tutto quello pesante) a scegliere la nuova bretella autostradale ri-spetto ai vecchi percorsi (A4) da e per Milano?La minore lunghezza chilometrica ri-spetto all’attuale autostrada e, quin-di, i costi di transito inferiori.Brebemi è stata realizzata con il sistema del project financing: quali volumi di traffico dovrà re-alizzare per consentire il rientro degli investimenti realizzati?I volumi di traffico sono stati appro-fonditamente studiati, monitorati, asseverati da esperti e sono stati alla base dell’iniziativa di project

Il 2013 potrebbe essere anche l’anno di Brebemi

Mentre nell'area di Sant'Eufemia è

possibile vedere i treni viaggiare, proseguono

la realizzazione delle opere accessorie

all'infrastruttura e le strategie commerciali

financing e prevedono una circola-zione media giornaliera teorica di 35/40mila veicoli fra traffico pesan-te e leggero.Ritiene che entro i limiti tempo-rali fissati per il taglio del nastro di Brebemi ci sarà anche qualche elemento di chiarezza sul futuro del D’Annunzio?Ritengo proprio di sì, nelle prossime settimane dovrebbero esserci delle novità importanti fra la sponda vero-nese e bresciana. Da parte brescia-na abbiano fatto del nostro meglio nell'interesse della nostra economia e della società.Franco Bettoni

2 La Voce di Bresciaaprile 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Primo piano

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È durata poco la soddisfazione per lo sblocco dei fondi del Cipe. A preoccupare, infatti, è ora il “cervello” elettronico del metrobus che sembrerebbe non funzio-nare in maniera corretta. La questione è così delicata da mettere in forse l’en-trata in funzione della metropolitana per l’inizio del 2013. Le prove di collaudo effettuate hanno messo in evidenza difficoltà nei collegamenti tra i treni e il si-stema di automazione integrale. Il dato emerso è ancora da interpretare ma è certo che non tutto funziona come ci si sarebbe aspettato. Il presidente di Brescia Mobilità, Valerio Prignachi, nelle prossime settimane si incontrerà con i vertici di Brescia Infrastrutture e Ansaldo per venire a capo della questione.

Cronoprogramma. Oltre cinque lustri per passare dall'idea alla carta e dalla carta alla realtà

Ma il “cervello”, forse, ha dei problemi

Treni ancora senza passeggeri ma le prove sono in corso

Con l’opera oramai praticamen-te conclusa, fa piacere tornare con la mente all’avvio del progetto che risale ufficialmente al 1986, e alle sue tappe principali. Il primo atto lo scrive l’Asm (Azienda servizi municipalizzati) com-missionando gli studi preliminari e di fattibilità, e l’analisi dei costi del pro-getto della metropolitana leggera. Il Comune realizza anche un convegno sul tema: “Il Metrobus per la città degli anni Novanta”. Tra il 1988 e il 1991 si tiene la gara fra cinque consorzi d’im-prese internazionali con progetti per

l’analisi di congruità tecnica. Arriva il completamento, da parte di un’appo-sita commissione, della valutazione tecnica dei progetti pervenuti con la successiva scelta dei due progetti am-messi alla fase di offerta economica.Tra il 1992 e il 1995 viene stipulato un protocollo di accordo per l’estensione della linea in Valtrompia e dal Cipe ar-rivano 165 miliardi di lire. Nel biennio successivo viene raggiunto l’accordo tra Regione, Provincia, Comune di Brescia e Asm per la metropolitana Concesio-S. Eufemia. È datata 1999-2000 la delibera del Cipe che aumen-ta i finanziamenti in conto capitale a fondo perduto a 414 miliardi di lire. Un nuovo finanziamento, inoltre, permet-te l’estensione della linea a S.Polino. Giungiamo al 2001-2003 anni nel corse dei quali nasce Brescia Mobilità. L’Ati (Associazione temporanea di impre-se) formata da Ansaldo Trasporti Si-stemi Ferroviari, Astaldi, AnsaldoBre-da e Necso Entrecanales Cubiertas si aggiudica la gara di appalto. Dal 2004 al 2006 viene realizzato un aggiorna-mento del progetto nella sua fase ese-cutiva per quanto concerne l’architet-tura delle stazioni, sulla falsariga di quelle del sistema di Copenhagen, con ottimizzazione del tracciato.L'interno del treno

di Massimo Venturelli

L’opinione. Secondo il Presidente di Brescia Mobilità il progetto deve mantenere un respiro extracittadino

Le realizzazioni di infrastrutture grandi e piccole portano con sé, fi-siologicamente, anche una dose di polemiche in alcuni casi anche po-sitive, lo sa bene Valerio Prignachi che da presidente di Brescia Mobili-tà ha vissuto in prima persona il di-battito, a volte anche molto acces-so, che ha accompagnato la realiz-zazione della metropolitana leggera.“Oggi – afferma il Presidente – la metropolitana è una realtà, e nostro dovere è quello di trasformarla da problema (perché per tanti versi lo è stata, non ultimo quello dello sforzo economico per la sua realizzazione)

in opportunità per la città. Per que-sto sentiamo forte la responsabilità di farla funzionare al meglio e non possiamo accontentarci di conside-rarla un’isola autonoma all’interno della rete”.Soprattutto, per Valerio Prignachi, è importante che il progetto stra-tegico sottostante la realizzazione dell’infrastruttura non si esaurisca in un qualcosa di autoreferenziale, incapace di guardare oltre i 13 chi-lometri del tracciato cittadino.Un’ipotesi, questa, che Prignachi da sempre rifugge, indicando al con-trario l’importanza di guardare al

progetto anche in chiave prospetti-ca e di interazione con il trasporto extraurbano su ferro e su gomma. Una visione, questa, opportuna tan-to riguardo al materiale già esistente e funzionante (magari adeguandolo ai cresciuti bisogni di mobilità e di accesso al capoluogo provinciale), quanto su ciò che nel giro di un me-dio periodo potrebbe essere convo-gliato su Brescia (per esempio l’alta velocità e alta capacità ferroviaria). “La nostra sfida - conclude il Presi-dente - è la via perché la metropoli-tana si apra al resto del sistema del trasporto pubblico”.

Non dovrà mai ridursi a un’isola autoreferenziale

La data di scadenza prevista è il 31 dicembre

2012. Dal giorno successivo, se tutto

procede regolarmente, dal Prealpino a

Sanpolino si viaggerà in metrpolitana leggera

Valerio Prignachi

3La Voce di Bresciaaprile 2012

E-mail:bresciavocemedia.it 3

Page 4: La Voce di Brescia 2012 04

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La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DI...

Maglia nera per il turismoVerona e Bergamo sì, Brescia no. Non è

servito neanche il riconoscimento Unesco del monastero longobardo di San Salvatore-

Santa Giulia per modificare il quadro. Brescia si concentra su un’accoglienza di tipo business

e ovviamente risente della congiuntura negativa. Ma non solo arrivi e presenze di

tipo “affari” sono in calo, il turismo bresciano sembra non essere in grado di conquistare

nuovi viaggiatori. Secondo Federalberghi, la percentuale di occupazione delle camere negli hotel di Brescia si è attestata nel 2011 al 46%

(60.8% Verona, 65.4% Bergamo). Inoltre se si fa riferimento alle tendenze si rileva la crescita di

Bergamo (+2%) e Verona (+1.7%) a fronte del calo di Brescia (-0.5).

IL MEGLIO DI...

Poliambulanza, top in ItaliaL’ospedale più efficiente d'Italia è la Poliambulanza di Brescia. Lo afferma una elaborazione de “Il Sole 24 ore” realizzata su specifici dati rilevati e resi disponibili dal Ministero della salute con il “Programma nazionale esiti”. Alla base della classifica i tempi d’intervento e della mortalità a 30 giorni. Lo studio ha preso in considerazione 32 indicatori riferiti tra gli altri a infarto miocardico acuto, bypass aortocoronarico, colecistectomia, laparoscopica, interventi chirurgici non oncologici, tumore maligno del polmone (mortalità a 30 giorni dall’intervento), cura dell'Ictus. La struttura di via Bissolati è risultata ai vertici in cinque delle 32 diverse classifiche, conseguendo il primato nazionale.

Cittadini per sempre

Egr. Direttore,qualche sera fa, in televisione, si in-tervistava un Sottosegretario dell’at-tuale governo. Un servizio giornali-stico aveva appena raccontato le tra-versie economiche che ormai accom-pagnano i mesi di un qualsiasi lavo-ratore, nella fattispecie un lavorato-re del Nord. Il quale lamentava la di-stanza del ceto politico dai problemi quotidiani delle persone. Ebbene, il Sottosegretario commentando il ser-vizio giornalistico esprimeva parte-cipazione umana nei confronti del lavoratore intervistato. E diceva, te-stualmente: “… questi problemi non è vero che non li conosco, li cono-sco invece, perché sono stato anch’io un cittadino”. Sobbalzo sul divano, guardando mia moglie annichilito. Se un uomo di potere afferma “so-no stato un cittadino”, allora signifi-ca che non si ritiene più tale. Pertan-to il rapporto, per quanto maschera-to da “tecnica”, magari “perbene”, è l’antica immagine tra chi comanda e si sente “sopra/superiore/padrone” e chi subisce, che avverte di essere te-nuto “sotto/inferiore/servo”. E il fat-to parla purtroppo, ancora una vol-ta, di una autostrada fatta di potere, privilegio, senso di onnipotenza; solo declinati in modo più “politicamen-te corretto” e presentabile. Perché se persone perbene come sono in gene-re definiti i nostri attuali governanti, hanno dentro di sé una seppure in-conscia (ma sarebbe ancor peggio!) idea di se stessi e della loro funzione nel consesso sociale… Qui non si trat-ta di essere “antipolitici” o “antitec-nici”, schiera purtroppo già abbon-dantemente rappresentata anche nel panorama istituzionale. Semmai tut-to ciò per ricordare le parole di Pao-lo VI sulla politica attiva come forma tra le più elevate di carità. Essa sta all’episodio televisivo dell’altra sera come la via stretta proposta dal Ver-bo incarnato sta all’autostrada su cui corre veloce una parola molto spesso solo predicata.

Gianmaria Manerba

E-mail:bresciavocemedia.it

I voucherper le Paritarie

Egr. Direttore,sono genitore di un bambino iscrit-to in una scuola privata paritaria. La mia scelta, sommata a quella com-piuta da numerose altre famiglie in Italia, procura allo Stato un rispar-mio annuo di circa 6 miliardi di eu-ro. Il risparmio per le casse pubbli-che sussiste pur in presenza dei co-siddetti buoni scuola, ovvero i vou-cher che la Regione rilascia alle fa-miglie con un reddito complessivo contenuto e che altrimenti non sa-rebbero liberi – com’è invece sancito dalla Costituzione – di scegliere per i propri figli l’istruzione che preferi-scono e che ritengono più adeguata alle loro aspettative e ai loro valori. Dei succitati buoni scuola alcuni di-cono che a partire dal prossimo an-no scolastico non saranno più ero-gati. Disponete di informazioni che confermino o smentiscano tali voci?

M.F.

Giornali della Comunità

La parrocchia di S. Giulia ha dato al-le stampe e distribuito il n° 88 de "Il Prealpino", il giornale della Comuni-tà giunto al XVII anno. Il numero di aprile, disponibile e gratuito, è ovvia-mente legato alla Pasqua. Le sezioni: "Vita della chiesa", "Vita della comu-nità", "Vita dell'oratorio".

Radio Voce

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

5La Voce di Bresciaaprile 2012

Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 5 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratte-nimento dalle 10.40 alle 13 con il con-tenitore “Voce Mattina” e dalle 17.10 "Serata inBlu". Ampio spazio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Bre-scia”, mentre la domenica le radiocro-nache del Basket Brescia.

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7La Voce di Bresciaaprile 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Pgt/1. Da realizzare tre vie alternative a viale Duca degli Abruzzi, a via Milano e a via Orzinuovi

Conoscere il Pgt del capoluogo provincialeTre anni di lavoro, una ventina di professionisti coinvolti, 204 elaborati. Im-possibile sostenere che il Piano di governo del territorio, soprattutto dopo la legge regionale del 2005, non sia uno strumento complesso, impegnativo quanto a risorse umane ed economiche, difficile da chiudere per i tanti legit-timi portatori di interessi. L’architetto Giampiero Ribolla, che ha coordinato il disegno complessivo i cui inizi risalgono al 2009 (in realtà con la giunta pre-cedente era già stata fatta un’elaborazione), ci aiuta a conoscere la Brescia di domani con gli articoli che pubblichiamo in questa pagina e che si concentra-no, ognuno, su un tema ben preciso.

Grande Brescia

Si prevede l’estensione della li-nea di metrobus verso Ovest (Fiera) e verso nord (Concesio). Accanto al-la metropolitana, il Pgt regolamenta (partiti gli appalti) i parcheggi scam-biatori; i principali sono tre: uno a nord in corrispondenza della stazio-ne Prealpino, uno a est per servire la zona Buffalora/Sant’Eufemia/Rez-zato e uno a sud in corrispondenza della stazione Poliambulanza. Uno più piccolo sarà realizzato in cor-rispondenza della stazione Casaz-za. “Una parte di questi parcheggi − spiega Ribolla − verrà realizzata entro l’apertura della metropolitana. Il parcheggio sarà unito a uno sno-do scambiatore tra il trasporto pri-vato e quello pubblico e viceversa” (terminal autobus, spazio biciclet-

te). Molto dipenderà dalle politiche della sosta che di fatto dovranno di-sincentivare l’ingresso con la mac-china in città”. Serve un discorso integrato, mentre per l’estensione della metropolitana sarà difficile tro-vare le risorse. Nel Piano si ipotizza l’utilizzo delle ferrovie minori come l’Iseo-Edolo. “In un primo passaggio gli attuali binari verranno utilizzati in modo promiscuo (intervallati) tra treno e tram; in una seconda fase, quando la linea storica della Mila-no-Venezia sarà liberata dalla pre-

senza dell’Alta capacità, il treno di Iseo potrà essere deviato sulla linea della Milano-Venezia con un collega-mento in prossimità della stazione di Rovato: l’attuale linea di Iseo sa-rà a diposizione del trasporto loca-le”. Ovviamente queste sono opere “strategiche” e non realizzabili nel breve periodo. Un’altra indicazione “strategica” riguarda la tangenziale est, anche se non è di competenza diretta del Comune. Non bastano gli interventi bisogna completare la re-te esistente.

di Luciano Zanardini

Molti dei progetti stesi richiedo-no l’iniziativa privata, quindi è diffici-le fare delle previsioni, anche perché il Pgt lavora su un arco temporale di 10 anni. Certo è che il mercato al mo-mento appare ancora un po’ saturo ma ciò nonostante non si può certo trascurare il tema della riqualificazio-ne delle aree degradate, in particolare via Milano (già oggetto di precedenti azioni) e via Sostegno (nella zona sud della stazione). Vi è poi l'idea di com-pensare le aree industriali inquinate, oggi interdette all’agricoltura e in ma-

no a privati che non le possono utiliz-zare, con dei diritti edificatori che van-no a ricadere su opere già urbanizzate (aree dismesse); le aree in questione passerebbero, dopo averle messe in sicurezza, a verde. “La città − spiega Ribolla − viene così dotata di un bosco urbano”. Aldilà delle questioni di sal-vaguardia (l’esempio potrebbe essere il Parco delle Colline) il Pgt tocca da vicino anche le tematiche ambienta-li. Negli scorsi anni Brescia ha avuto un’implementazione di parchi e giardi-ni più o meno grandi, oggi cerchiamo

di mettere in campo dei grandi parchi sovracomunali: il Parco delle Cave e il parco di San Polo ovvero ambienti che “rimarranno prevalentemente na-turali”. Una delle scelte forti è quella di realizzare un grande parco agricolo didattico che corrisponde alla Valle di Mompiano (stralciata invece la posi-zione della collina di Sant’Anna) che il Comune dovrebbe acquisire con il meccanismo della compensazione (in cambio di diritti edificatori) utilizzan-do anche la Polveriera già nella dispo-nibilità di Palazzo Loggia.

Pgt/2. Compensare le aree inquinate con la possibilità di costruire nelle fabbriche dismesse

Riqualificazioni, questione ambientale e grandi parchi

Ripensare la mobilità cittadinaInevitabile parlare di

metropolitana con la conferma delle

previsioni, e della sua implementazione su

ferro con l’uso di linee ferroviarie secondarie

quali la Iseo-Edolo

La grande distribuzione (in termi-ni tecnici le strutture che superano i 2.500 metri quadrati di vendita) so-no tre, di cui una peraltro è la ricon-versione dell’ex Idra in via Triumpli-na, un polo specializzato nel casa-lingo e nel design a Sant’Eufemia e l’area dei Magazzini Generali dove dovrebbe spostarsi la Coop.Sul tema della densificazione abita-tiva il Pgt prevede una città che pos-sa arrivare ai 220mila abitanti: ogni anno escono circa 6.000 persone che scelgono l’hinterland. Per contrasta-re il fenomeno, dato anche dal mer-cato (prezzi più vantaggiosi), è pre-vista la realizzazione dell’edilizia convenzionata con la seconda par-te di Sanpolino (nella foto). Tutti gli interventi privati sopra i 7mila metri quadri devono destinare almeno il 30% a edilizia convenzionata.

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Centro storico. Al via i lavori di restauro della fontana di corso Mameli angolo contrada San Giovanni

Nei diari, nei resoconti di viag-gio dei forestieri, che visitarono Brescia dal Seicento al secolo scor-so, è ricorrente l’accenno a una ca-ratteristica della nostra città, l’ab-bondanza delle fontane pubbliche e private. Nel 1700 Giulio Antonio Averoldo, nella sua guida di Bre-scia, così si esprimeva: “siccome il Piano è abbondante de’ fiumi e sor-genti, benefiche piogge ad allatar i campi, così la Città doviziosa di cristalline fontane quante pubbli-che ne spande, quante rinchiuse in private case ne dispensa!”. Basterà qualche dato statistico per renderci conto di quanto fosse giustificata la comune asserzione sull’abbondan-za delle fontane. Nel 1560 un docu-mento del Comune testimonia che 34 erano le fontane pubbliche e 170 quelle private; nel 1859 abbiamo

di Bruno Leoni

Brescia, la città delle fontane

78 fontane pubbliche e 1840 fonta-ne private. L’abbondanza di acque sorgive provenienti dalla Valgob-bia e dalle colline dei Ronchi, e le caratteristiche di compattezza e di relativa facile lavorazione della bianca pietra di Botticino, le cui cave erano alle porte di Brescia, ci spiegano la ricchezza di fonta-ne nell’ambito delle antiche mura. La fontana di S.Giovanni che oggi possiamo vedere collocata in una apposita nicchia a metà di Corso Mameli, e che risale al 1826, ha preso il posto di un'altra fontana,

Dentro le mura

La fontana a metà corso Mameli, oggetto di risistemazione

8 La Voce di Bresciaaprile 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

molto più antica, che con il tempo si era molto degradata. Lo stile è quello neoclassico che caratterizza questo periodo della storia urbani-stica di Brescia e che ha l'eleganza delle protomi alate e delle ghirlan-de di fiori e frutta. Per realizzarla è stato impiegato marmo di Botti-cino. E proprio su questa caratte-ristica fontana sono finalmente co-minciati i lavori di risistemazione e restauro che, specificano i tecnici dell’Assessorato al centro storico, passeranno dalla rimozione delle cause del danno al rallentamento

della velocità dell’alterazione dei materiali, dalla salvaguardia degli aspetti formali ed estetici dell’in-tervento al rispetto dell’opera e del suo contenuto di informazioni storiche e tecnologiche. Le opera-zioni sfrutteranno metodi e mate-riali che agiscono secondo mecca-nismi differenti, spesso integrati o integrabili, che vanno dai mecca-nici ai chimici, come ai biologici. Tra opere da appaltare e somme a disposizione, l’impegno economi-co previsto dall'Amministrazione è di circa 46mila euro.

Le operazioni di sistemazione

sfrutteranno metodi e materiali che agiscono

secondo meccanismi differenti, spesso

integrati o integrabili

Page 9: La Voce di Brescia 2012 04

L’edizione 2012 della consueta mostra che l’Aab dedica a giovani talenti bresciani sarà all’insegna dell’indagine su media differenti: una ricognizione, dunque, fina-lizzata a sostenere l’opportunità di oltrepassare divisioni e gerar-chizzazioni categoriali. L’assun-to curatoriale è che non vi siano forme espressive migliori o peg-giori, le une magari considerate superate, le altre avveniristiche o alla moda. I media sono appun-to mezzi, e l’evoluzione dell’ar-te non scaturisce dalla materia in sé e per sé, quanto dalla volontà estetica e comunicativa di coloro che se ne servono. "Giovani pre-senze nella ricerca artistica a Bre-scia" presso l'Aab Associazione artisti bresciani - Salone del Ro-manino (v.lo delle Stelle, 4 - tel. 03045222). Curatore Paolo Bolpa-gni. Fino al 9 maggio, dal marte-dì alla domenica, dalle ore 16 al-le 19.30 con ingresso libero. Nel-la foto: Stefano Crespi, Thailandia.

Una mostra all'Aab

9La Voce di Bresciaaprile 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Nella Circoscrizione Centro del Comune di Brescia, territorio che racchiude il cuore del capoluogo provinciale, è in corso la campagna di sensibilizzazione al rispetto del senso civico. Si tratta, indubbia-mente, di una lodevole iniziativa che la Circoscrizione, attenta alle esigenze dei cittadini disabili, ha voluto attivare. Ci sono però da fa-re alcune riflessioni non tanto sulla bontà dell’iniziativa in sé, che non si discute, ma sul fatto che sia av-vertita come necessaria una simi-le campagna di sensibilizzazione o, meglio, sulle ragioni per le quali una simile campagna si renda op-portuna se non indispensabile.Dal fatto che in Italia si debbano creare simili iniziative per incenti-vare il senso civico, sembrerebbe si debba dedurre che tale senso ci-vico non sia in noi proprio innato e che la soluzione non possa che es-sere una: impararlo, neanche fos-simo dei bambini in età scolare. Sarà forse anche per questo che si dice che in fondo si rimane sempre bambini? Chissà…In Italia sembra che per vedere azioni che dovrebbero essere del

L'iniziativa. Una campagna della Circoscrizione Centro in corso nelle scuole, uffici comunali e spazi pubblici

di Mario Bruni

Obiettivo: sensibilizzareal rispetto del senso civico

tutto naturali in un popolo civile, si debbano fare leggi, incrementa-re le sanzioni, aumentare le regole.Preso atto di questa necessità, nel-la Circoscrizione Centro è stato co-stituito un gruppo di lavoro sulla disabilità. Questa équipe, ha ideato una campagna di sensibilizzazione al rispetto del senso civico impe-gnandosi perché fosse promossa nelle scuole, negli uffici comunali, nelle parrocchie e, ovviamente, ne-

gli spazi della Circoscrizione stes-sa. Sono stati realizzati circa un mi-gliaio di volantini e 300 locandine.“Un progetto semplice – ha affer-mato il presidente della Centro, Flavio Bonardi (nella foto) – che auspichiamo possa essere uno stru-mento utile per ricordare e ricor-darci che il rispetto dei disabili, e del prossimo in generale, rientra nel senso di civiltà che deve carat-terizzare ognuno di noi”.

Page 10: La Voce di Brescia 2012 04

Sud-Est. I dati dell'indagine dell'Asl giustificano le preoccupazioni per la salute dei residenti

L’area di San Polo, a sud-est della città, ospita alcune realtà produttive che comportano un impatto ambien-tale di grande rilievo. A seguito di una richiesta dell’Amministrazione citta-dina in relazione alle preoccupazioni espresse dai residenti della zona, l'Asl di Brescia ha effettuato nel 2010 due indagini epidemiologiche sulla popola-zione del quartiere relative alla morta-lità e ai ricoveri ospedalieri, basando-

si su dati relativi al quinquennio 2004-2008. Da esse è stato riscontrato un eccesso di morti per malattie respira-torie non tumorali, oltre che un signi-ficativo esubero di ricoveri ospedalieri per patologie croniche delle vie aeree superiori. Da oltre un decennio, il “Co-mitato difesa salute e ambiente” opera per sensibilizzare i cittadini e le istitu-zioni sulla situazione ambientale della città, e, in particolar modo, della zona

Sud-Est, tra San Polo e Buffalora. “In quest’area le criticità sono molte e sa-rebbe quindi fondamentale un’azione diretta di bonifica”, ci ha detto Valerio Beccalossi già presidente Co.Di.S.A. “Sono molte le realtà produttive che generano criticità ambientali: tra que-ste, l’Alfa Acciai; le emissioni della grande acciaieria sono a norma, e tut-tavia, proprio in ragione delle notevoli dimensioni, la quantità quotidiana di

Una manifestazione originalePm10 è senza dubbio nociva. Accanto all’Alfa Acciai, le numerose discariche, la presenza riscontrata di Cesio 137, la discarica d’amianto in via Brocchi e la vicinanza di tangenziale e autostrada che producono inquinamento acustico e atmosferico. La situazione dovrebbe dunque essere completamente ribal-tata, magari con la realizzazione del Parco delle Cave dove la natura do-minerebbe incontrastata e potrebbe-ro sorgere strutture per il tempo libero accanto a specchi d’acqua e fasce bo-scate”. Nel frattempo, il Co.Di.S.A. ha organizzato due importanti iniziative che hanno visto grande partecipazio-ne: lo sciopero ambientale promosso dalle mamme di Buffalora e il “funera-le per la vita”, durante il quale circa 300 persone hanno accompagnato in cor-teo, per due km, il feretro di San Polo e Buffalora, ucciso da inquinamento e rifiuti. Un vero e proprio funerale, insomma, ma in un clima di festa e di speranza, suggellato dall’allegria dei molti bambini e dalla piantumazione di un albero di gingko biloba, simbolo orientale di nuova vita ed emblema di rinascita per il quartiere malato.

Fuori le mura Partendo dal Villaggio Badia si raggiunge a piedi o in bici uno dei più bei boschi delle colline bresciane anzi, in virtù delle sue peculiarità è unico: vi si ammira un vetusto cerreto nei cui tronchi si annida il rarissimo coleottero “Cerambix cerdo”. È abitato da numerose specie di uccelli e vecchi tronchi ospitano il nido del pic-chio. Nel bosco è stato predisposto un percorso natura didattico per l’individua-zione di alcune specie di alberi e arbusti. Il percorso raggiunge poi il crinale della collina da cui si ammira il paesaggio verso la città. La magia del luogo è comple-tata dal bel laghetto che si adagia seminascosto tra il bosco e i campi. Il pieghevo-le "C'è un bosco fatato a Sant'Anna" è distribuito dal C.O.D.A. (tel. 030392656).

C’è un bosco fatato a Sant'Anna…

10 La Voce di Bresciaaprile 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

Il passaggio del feretro di San Polo-Buffalora

di Laura Di Palma

Circa 300 cittadini residenti delle zone di

San Polo e Buffalora hanno manifestato la

loro preoccupazione per la salute e l'ambiente

con un allegro"funerale per la vita"

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Page 11: La Voce di Brescia 2012 04

11La Voce di Bresciaaprile 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Il panorama paesaggistico della città e della provincia di Brescia è radicalmente cambiato negli ulti-mi 10 anni: villaggi abitativi, case a schiera, centri commerciali e per il fitness, parcheggi e molto altro ancora è stato costruito, tanto che Brescia si è guadagnata il secondo posto per metri quadri cementifi-cati al giorno, dietro Milano che ha un tributo quotidiano di cemento di 20mila metri quadri. È sempre più evidente che il divario tra quello che viene costruito e ciò che serve, è diventato incolmabile.Le cause di una simile "forbice", so-no da ricercare in là nel tempo, con la finanziarizzazione del mercato edilizio che permetteva di costru-ire a credito (ovvero con capitali

Edilizia. È in corso in tutta Italia un'importante iniziativa proposta dal Forum del Paesaggio

La mappatura degli edifici sfitti

non propri), in attesa di potenzia-li acquirenti. Una formula che ha funzionato fino alla crisi scoppiata nel 2008 e che ha cambiato drasti-camente le cose.Nonostante la continua edificazio-ne attuata, oggi esiste un proble-ma di fabbisogno abitativo. Anche se l’Italia è il Paese con il più alto numero di proprietari immobiliari diffusi, molte, troppe persone so-no senza una soluzione abitativa adeguata.Produrre oggi genericamente case

Le tre torri costruite da anni e ancora vuote, alla periferia sud di Brescia

Prosegue e si allarga, offrendo un’opportunità concreta ai cittadini e, per la prima volta, anche alle impre-se, il progetto Gaf, Gruppo di acquisto fotovoltaico, promosso dal Comune di Roncadelle. La prima esperienza risale al 2009 e le quattro fino a oggi realizzate hanno visto l’adesione di un numero crescente di Comuni e hanno portato alla realizzazione di circa 200 impianti per un totale di oltre 750 kw di picco installati. I principali obiet-tivi dell’adesione al Gaf si evidenzia-no nell’aumento della produzione di

energia elettrica da fonti rinnovabi-li, nel contenimento del ricorso alle fonti esauribili, nella riduzione delle emissioni di gas serra e di sostanze inquinanti e nella realizzazione di im-pianti a costi ridotti. Senza trascura-re evidenti benefici economici come il riconoscimento di incentivi statali, la riduzione dei costi in bolletta e la vendita dell’energia in surplus. “Fa certamente piacere − afferma il sin-daco Michele Orlando (nella foto) − vedere che un progetto lanciato sei anni fa a Roncadelle si sia rafforzato

coinvolgendo una decina di altri Co-muni e abbia ottenuto importanti ri-sultati. I benefici in termini ambienta-li ed economici sono evidenti”. Giusto ricordare come funziona un impianto fotovoltaico: è un impianto elettrico costituito essenzialmente dall’assem-blaggio di più moduli fotovoltaici, i quali sfruttano l’energia solare per produrre energia elettrica mediante effetto fotovoltaico, della necessa-ria elettronica ed eventualmente di sistemi meccanici-automatici a inse-guimento solare. (v.b.)

Roncadelle. Un progetto partito sei anni fa e che oggi coinvolge una decina di Comuni della provincia

Nuove adesioni al Gruppo di acquisto fotovoltaico

Hinterland

di Emma Bettinardi

Costruire genericamente case, oggi è una follia.

Oramai è necessario realizzare case che

servano, e ciò che serve è dare un’abitazione

a chi l’ha persa o non l’ha mai avuta

è una follia, è necessario costruire case che servono, non complessi immobiliari. E ciò che serve è da-re un’abitazione a chi l’ha persa o a chi non l’ha mai avuta. Si parla di molte situazioni sociali partico-lari: famiglie mononucleari, sepa-rati, anziani soli, studenti fuori se-de, immigrati. Categorie che hanno bisogno di soluzioni ad hoc.Il tema che dovrebbe diventare prevalente è quello di costruire sul costruito, generare uno svilup-po a crescita e a consumo "zero"

del territorio, perché si osservano immense aree commerciali e indu-striali che hanno cancellato quello che per secoli, per Brescia e per la Lombardia, è stato risorsa, ovvero il territorio, e che di fatto riman-gono edifici vuoti che deturpano il paesaggio. È oramai necessaria una riqualificazione di dette aree.I piani a trasformazione "zero" non sono destinati a bloccare lo svilup-po, ma a ridare valore a ciò che il più delle volte è sottoutilizzato. Questo tipo di investimento ri-chiede operazioni indubbiamente più complesse e costose dal punto di vista soggettivo, più fondi e più tempo, ma dal punto di vista so-ciale e paesaggistico vorrebbe di-re prendere coscienza delle condi-zioni di degrado del territorio. Non esiste una legge, a oggi, che impe-disca di edificare ex novo anche laddove vi siano aree da recupera-re, l’unico vincolo potrebbe essere rappresentato dal Pgt come scelta autonoma delle amministrazioni.Il Forum del Paesaggio, associazio-ne di liberi cittadini, ha proposto ai Comuni di tutta Italia un censimen-to dell’edilizia. Si tratta della prima inchiesta capillare mai realizzata in Italia per quantificare il numero delle abitazioni e degli immobili a uso commerciale e terziario non utilizzati, per realizzare una mappa degli edifici sfitti di tutto il territo-rio. Potrebbe essere un feed back in grado di smuovere le coscienze.

Page 12: La Voce di Brescia 2012 04

Coldirettirisolve... Ufficio zona Brescia

Ufficio zona Breno - Edolo Via G. Sora 25048 sede di Edolotel 030 2457603Via Tassara 15 – 25048 sede di Brenotel 030 2457613

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Ettore Prandini, alla guida della Federazione di

Brescia dal 2006, è il nuovo presidente regiona-

le di Coldiretti Lombardia. Lo scorso 19 marzo

infatti, l’assemblea della Federazione Regionale

si è riunita a Milano, presso la sede di via Fabio

Filzi per eleggere il presidente ed il consiglio

direttivo chiamato a guidare l’Organizzazione

nel prossimo quadriennio. Le votazioni - che si

sono svolte a scrutinio segreto come stabilito

dallo statuto sociale - hanno indicato in modo

unanime il nome di Ettore Prandini per la pre-

sidenza ed allo stesso modo è risultata unani-

me la votazione per il nuovo consiglio direttivo.

Quest’ultimo risulta composto dai presidenti

provinciali Ettore Prandini (Brescia), Alberto Bri-

vio (Bergamo), Fortunato Trezzi (Como/Lecco),

Paolo Carra (Mantova), Carlo Franciosi (Milano/

Lodi), Giuseppe Ghezzi (Pavia), Alberto Marset-

ti (Sondrio), Fernando Fiori (Varese) ed Eugenio

Torchio (delegato Cremona), dai consiglieri Mi-

chelangelo Zucchi (Brescia), Fabrizio Fumagalli (Bergamo), Paolo Rosa

(Mantova), Berneri Matteo (Milano) oltre che dai componenti di diritto

Stefano Ravizza (Giovani), Pina Alagia (Donne) e Giovanni Rota (Pensio-

nati). Del consiglio, seppur senza diritto di voto, fanno parte anche la pre-

sidente regionale di Terranostra ed il consigliere ecclesiastico, entrambi

bresciani, rispettivamente Alessandra Morandi e don Claudio Vezzoli.

L’assemblea elettiva della Federazione Regionale si è svolta dopo che

tutte le Coldiretti provinciali della Lombardia avevano completato, tra la

fine del 2010 e la fine del 2011, il rinnovo dei rispettivi organi sociali. Tra

i neo-eletti presidenti provinciali vi sono state alcune conferme (Milano,

Sondrio, Pavia, Varese e Brescia) ma anche alcuni avvicendamenti (Man-

tova, Bergamo, Como/Lecco), a riprova della vitalità delle Federazioni in

cui la continuità di alcuni dei progetti in atto si accompagna allo slancio

ed alle nuove energie garantite dal rinnovamento della classe dirigente.

Nella veste di presidente regionale Ettore Prandini subentra a Nino An-

dena che ha guidato Coldiretti Lombardia negli ultimi 15 anni, rappre-

sentando l’agricoltura lombarda anche in seno alla Giunta nazionale di

Coldiretti in veste di Vicepresidente. A partire dal 2001 Nino Andena ha

anche assunto la presidenza dell’Associazione Italiana Allevatori, un ente

per il quale la zootecnia lombarda non può che costituire un riferimen-

to. Andena venne eletto presidente regionale

di Coldiretti nel 1997 in un periodo complesso,

ricordato anche per la nascita dei cobas sull’on-

da della vicenda quote-latte. Ma Nino Andena

ha anche incrociato la strada di Coldiretti Bre-

scia visto che all’epoca del commissariamento

della Federazione (2004-2006) ricopriva il ruolo

di delegato confederale e che in tale veste, nel

dicembre 2006, fu testimone dell’assemblea che

riportò Coldiretti Brescia alla gestione ordinaria

con l’elezione a presidente di Ettore Prandini.

Nel suo indirizzo di saluto, Andena ha voluto

ricordare e riconoscere il lavoro svolto in que-

sti anni, affrontando le diverse e ricorrenti crisi

che hanno colpito il settore. “Ci siamo sempre

assunti la responsabilità di decisioni coraggio-

se ed importanti, consapevoli delle potenzialità

e delle complessità della nostra regione in cui

devono coesistere la prima agricoltura italiana

insieme alla prima industria italiana”.

Nel suo intervento Prandini ha espresso un ringraziamento ad Andena

che in questi anni difficili e di grandi cambiamenti è stato il punto fer-

mo della più importante Organizzazione agricola italiana nella prima

regione agricola del Paese. Prandini ha poi ringraziato tutti i presidenti

provinciali ed i delegati presenti per la fiducia che gli è stata accordata.

“Mai come in questo momento Coldiretti Lombardia si è sentita par-

te integrante della Confederazione nazionale – ha affermato Prandini

- ma questa Federazione ha anche e soprattutto la responsabilità di es-

sere una realtà propulsiva nell’attuazione delle politiche e dei progetti

di Coldiretti. Il presidente nazionale Sergio Marini può contare su tutti

noi, sulle 33mila aziende associate e sul peso economico dell’agricoltu-

ra lombarda. Sono dati e cifre che impongono a questa Federazione di

essere al fianco di Marini con un nuovo protagonismo fatto di coesione

e determinazione. Inoltre, lo spirito di squadra che si respira in Via Filzi

sarà l’elemento su cui costruire un rapporto sempre più forte ed autore-

vole con la Regione, con la Politica, con le Istituzioni e con tutti gli attori

dell’agroalimentare. La Lombardia e la sua agricoltura hanno molti e gra-

vi problemi ma questa è anche una terra ricca di imprenditori indomiti,

dinamici e capaci che sapranno cogliere le opportunità che Coldiretti

intendere mettere loro a disposizione.”

Page 13: La Voce di Brescia 2012 04

Redazionale a cura di Voce Media

Il Banco di Brescia è l’isti-tuto di credito più importante della nostra provincia, con ol-tre 340 sportelli, 2.600 addetti ed un volume di 13,5 miliardi di finanziamenti (di cui 7 erogati a favore delle famiglie e del-le imprese bresciane). Abbia-mo chiesto al nuovo Direttore Generale Roberto Tonizzo le motivazioni che hanno portato a ristrutturare così profonda-mente l’organizzazione degli assetti distributivi della Banca nel corso del 2011.La Banca ha ridisegnato il proprio assetto organizzativo-distributivo nell’intento di accorciare la “fi-liera” decisionale e migliorare il servizio e i tempi di risposta alla Clientela. Nel 2011, infatti, sono state rese operative sei Direzioni Territoriali, ciascuna coordinata da un Responsabile unico sia per la clientela “retail”, che per quella “private” e “corporate”. Il “Diretto-re Territoriale” è quindi punto di riferimento unico della Banca nel territorio assegnato, con ampie deleghe di gestione sia in termini commerciali che creditizi. Delle sei Direzioni Territoriali costitui-te, tre insistono sulle aree geogra-fiche della provincia di Brescia, a testimonianza del forte legame esi-stente con il nostro territorio d’ori-gine, nel quale il Banco opera da oltre cent’anni. Nella sola provin-cia di Brescia il Banco conta 165

sportelli e 1300 risorse, che sono al servizio delle famiglie e delle aziende nel cuore del nostro terri-torio, a cui siamo particolarmente legati, per storia e per tradizione.Piergiacomo Bollani è il responsa-bile della Direzione Territoriale di Brescia città.Sig. Bollani, come affronta la sua struttura il perdurare della

Piergiacomo Bollani e Roberto Tonizzo

Economia

L'incontro

Roberto TonizzoIl nuovo direttore generale del Banco di Brescia

Il Banco di Brescia: una vera banca del territorioPiergiacomo Bollani, responsabile territoriale per Brescia

Il Banco di Brescia e gli Spedali Ci-vili hanno siglato un accordo per l’emissione di un prestito obbliga-zionario che consentirà alla Banca di devolvere una parte dell’impor-to collocato a supporto dell’attivi-tà del reparto di Oncoematologia Pediatrica. Si tratta di un’importante iniziati-va che contribuisce a sostenere le attività del reparto che si occupa di diagnosi e cura di bambini af-fetti da malattie ematologiche e neoplastiche e che testimonia la costante attenzione del principale Istituto di credito della nostra pro-

vincia a sostegno di realtà signifi-cative bresciane, come gli Spedali Civili. Il “social bond” avrà durata trien-nale e offrirà l’opportunità al sot-toscrittore di ottenere un signi-ficativo ritorno sull’investimento effettuato, prevedendo una re-munerazione, su base trimestrale, pari al 3% per i primi due anni ed al tasso Euribor a tre mesi maggio-rato di un punto percentuale per il terzo anno.Non c’è dubbio che la generosità dei bresciani si dimostrerà anche in quest’occasione.

Un prestito obbligazionario "solidale"

difficile situazione congiuntu-rale? Una crisi che sembra non voler finire mai e che mette a dura prova famiglie e aziende della nostra provincia.Brescia è la mia città, una città di risparmiatori, operosi e concreti. Una città dalla forte vocazione im-prenditoriale che vanta eccellenze ammirate ed apprezzate in tutto il

mondo. Ho l’onore di coordinare 37 punti operativi e 370 professio-nisti, che quotidianamente sono a disposizione delle famiglie, dei privati, dei giovani, delle piccole e medie aziende fino alle grandi im-prese con esigenze commerciali e di credito articolate e complesse. Ci distinguiamo per il fatto di ope-rare secondo un chiaro codice eti-co, fondato su trasparenza e spi-rito di collaborazione; cerchiamo di utilizzare sempre un linguaggio chiaro e comprensibile, sentendo-ci espressione propria di un ter-ritorio che ben conosciamo ed al quale siamo profondamente legati.Si parla molto di restrizione delle maglie del credito da par-te delle banche. Ci vuol spiega-re, Rag. Tonizzo, quale è stata la politica del Banco di Brescia in proposito? Nonostante il perdurare della cri-si il sostegno alla nostra cliente-la tradizionale, fatta di famiglie, privati e piccole imprese, non è mai venuto meno, con particolare riferimento alla provincia di Bre-scia. Certo la nostra professione è quella di sviluppare impieghi sani, quindi prestiamo la massima at-tenzione alla valutazione del meri-to creditizio, nel rispetto della tu-tela dei depositi dei nostri clienti e delle regole previste dalle autorità di vigilanza. Nel 2011 l’utile del Banco ha sfio-rato i 100 milioni di euro e la pa-trimonializzazione si è mantenuta su eccellenti livelli di solidità, con il Tier 1 aumentato, anno su anno, dal 12,82% al 15,43%, ben oltre le soglie fissate dalla Banca d’Italia.

13La Voce di Bresciaaprile 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Page 14: La Voce di Brescia 2012 04

14 La Voce di Bresciaaprile 2012

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Mantenere accesa la speranza

È uno stillicidio senza fine. Sono sempre di più i piccoli imprenditori, artigiani e semplici lavoratori che, ca-duti nella spirale della crisi, del falli-mento delle loro imprese o della per-dita del posto di lavoro, non trovano altra via d’uscita che quella del suici-dio. Dal 2008 al 2011, i suicidi per mo-tivi economici sono aumentati in Italia quasi del 25%. Negli anni della crisi si sarebbero verificati oltre 1000 suicidi tra persone disoccupate o che aveva-no perso il lavoro da poco o che erano state costrette a chiudere la loro attivi-tà. Si calcola, inoltre, che negli ultimi 10 anni, in Italia, si sarebbero suicidati circa 2500 imprenditori, causando la chiusura di oltre 10mila imprese e la perdita di almeno 50mila posti di lavo-ro “Ogni suicidio – scrive il presidente di Confartigianato di Brescia Eugenio Massetti in una lettera aperta – rappre-senta una tragedia personale e sociale

Confartigianato. L'intervento del presidente provinciale con una lettera aperta su un doloroso fenomeno

che si unisce a quella di tantissimi al-tri imprenditori e lavoratori colpiti in maniera inesorabile dagli effetti della crisi economica”. I dati impongono, secondo Massetti, una riflessione. “La scelta del darsi fuoco di fronte agli uf-fici di esazione delle imposte – conti-nua il presidente di Confartigianato – è simbolica ed esprime un chiaro se-gno del disagio delle piccole imprese nei confronti delle pretese del Fisco che sembra non tenere conto della crisi di persone e imprese”. Se questa è l’analisi, ben più cruda è la sintesi a cui giunge Massetti: sarebbe dello Sta-to la responsabilità ultima del nume-ro in costante crescita dei suicidi. Im-

prenditori che si sono sentiti soli, iso-lati non hanno avuto altra scelta che quella del suicidio”. Massetti, però, è convinto che anche da questi drammi si possa imparare qualcosa. “Dobbia-mo tralasciare le logiche individuali-stiche del passato – afferma –. Serve un salto evolutivo nell’innovazione tecnologica, nell’organizzazione pro-duttiva e dei servizi”. Anche lo Stato, però, deve fare la sua parte. Deve ri-flettere, secondo il presidente di Con-fartigianato, e “agire subito assicuran-do quei meccanismi di salvaguardia e di gradualità che non tolgano alla fine ogni speranza a chi ha fatto del lavoro la propria vita”.

Eugenio Massetti

di Massimo Venturelli

Dal 2008 al 2011, i suicidi per motivi economici

sono aumentati in Italia quasi del 25% e negli

ultimi 10 anni, in Italia, si sarebbero suicidati

circa 2500 imprenditori

Per poter utilizzare correttamente e in sicurezza gli apparecchi a gas è necessario che l’ossigeno presen-te nell’aria raggiunga correttamen-te la camera di combustione ed è per questo motivo che i locali in cui sono installati apparecchi di cottu-ra di Tipo A (che prelevano l’aria comburente dall’ambiente ed eva-cuano i prodotti della combustione nel locale di installazione) e di tipo B (che utilizzano l’aria comburente presente nel locale di installazione e che evacuano i prodotti della com-bustione all’esterno del locale stes-so attraverso un collegamento a un camino o a un terminale esterno) devono essere dotati di aperture di ventilazione di dimensioni adegua-te. Se, infatti, la combustione avvie-ne con un tenore di ossigeno insuf-ficiente si forma ossido di carbonio, un gas incolore e inodore estrema-mente pericoloso.

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Page 15: La Voce di Brescia 2012 04

15La Voce di Bresciaaprile 2011

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Cultura

Crucifixus e Notte nel sacro. Il Festival di primavera 2012 chiude in San Giuseppe nel segno di "Apocalisse"

Lucilla Giagnoni porta in scena la “Trilogia della spiritualità”

Le innocenti diavolerie di Edoardo BellodiNello spazio espositivo del Piccolo Miglio in Castello, sono esposte “Le inno-centi diavolerie di Edoardo Bellodi”. La mostra è promossa dalla Fondazione Civiltà Bresciana che, a seguito del lascito della vedova Bellodi, Adriana Baratti, è entrata in possesso di un consistente nucleo di opere dell'artista di adozione bresciana. Con l’occasione, viene esposta una rassegna di opere significative, grazie alle quali viene presentato alla città il lavoro di una vita dell’artista: “un personaggio del tutto singolare”. Fino al 31 luglio 2012: da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 13; sabato e domenica dalle 14.30 alle 18. Giorno di chiusura: tutti i lunedì non festivi. Info Cup: 0302977834. Ingresso libero.

Successo di numeri, di pubblico e di qualità. Conferme queste per la rassegna di Crucifixus in queste setti-mane con spettacoli ancora in Valle Camonica e proposte che arric-chiscono la città e la accompagnano al grande evento “Notte nel sacro” di sabato 21 aprile. Ma l’edizione 2012 è anche la prima in cui è stato propo-sto il concorso per le scuole prima-rie “La primavera e la luce”, interpre-tabile da un punto di vista artistico e scientifico. Il concorso ha visto la partecipazione di 14 istituti scolasti-ci della città e della provincia e ha

coinvolto attivamente oltre 650 bam-bini. I vincitori e le menzioni speciali verranno resi noti in occasione del-le premiazioni del concorso in pro-gramma per sabato 21 aprile alle ore 11 presso l’Auditorium San Barnaba. In quell’occasione verranno esposti tutti i lavori. Tornando al Festival di primavera, il progetto teatrale “Cuo-re a mille” sarà nel Salone del Mu-seo diocesano giovedì 19 aprile alle

21. Il progetto è nato dall’incontro e dalla raccolta di alcune testimonian-ze offerte dai familiari delle vittime della strada dell’Associazione CON-dividere la strada della vita. Cuore a mille è il cuore di chi resta, che stretto come in un pugno, gocciola sangue e pulsa una vita che chiede con forza di essere vissuta. Venerdì 20 aprile nella chiesa del Carmine al-le 21 è la volta di “Per voce e ombra”

di Bruno Leoni

che riattraversa quella ricca peripe-zia sonora, col suo accurato e im-menso ascolto, intorno al tema del male e di ciò che al male si oppone. Tutto viene composto per due voci, una femminile, quella di Mariangela Gualtieri, che dei testi è anche autri-ce e una maschile, quella dell’attore Leonardo Delogu, già interprete dei grandi affreschi del Teatro Valdoca. In scena il percussionista Enrico Ma-latesta accompagna dal vivo le due voci. Si chiude con il grande evento “Trilogia della spiritualità” di Lucil-la Giagnoni. In una sola notte nella chiesa di San Giuseppe è proposta l’esperienza unica di un viaggio tea-trale, dalla Nascita alla Rivelazione, dal grembo alla fiducia. Da “Vergine Madre” (inizio alle 20), a “Big Bang” (inizio alle 22.20), ad “Apocalisse” (inizio alle 00.30), Lucilla Giagnoni interpreterà, uno dopo l’altro, i suoi tre lavori dedicati alla ricerca del senso. La “Notte nel sacro” inizia al-le 18.30 con la Messa in Cattedrale; alle 19.30 percorsi tematici nei nove chiostri e nelle chiese del centro sto-rico con musica, poesie e teatro. Alle 00.30, per tutti, ritrovo per “Apoca-lisse” di Lucilla Giagnoni.

Festival pianistico. Anteprima della Chicago Symphony Orchestra diretta dal maestro Riccardo Muti

La 49ª edizione è nel segno di Johannes BrahmsÈ in dirittura d’arrivo la 49ª edizio-

ne della nota manifestazione musicale che si terrà tra Brescia e Bergamo dal 26 aprile al 13 giugno. Quest’anno il cartellone del festival godrà di un’ante-prima straordinaria, il 26 aprile, con il concerto della Chicago Symphony Or-chestra diretta dal maestro Riccardo Muti (nella foto). Fulcro tematico: Jo-hannes Brahms. “Abbiamo scelto uno dei maggiori compositori − racconta Il direttore artistico Pier Carlo Orizio − già conservatore per i contemporanei, ma che ha delle molteplici aperture progressiste”. Il programma ordinario comincerà il 2 maggio con la Janácek Philarmonic Orchestra diretta dal bre-sciano Riccardo Frizza, con Ray Chen

solista violino nel Concerto op.77 di Brahams. Nel segno di Brahms anche i recital pianistici di Grigory Sokolov (4 maggio), e Yuja Wang (6 maggio). Il pianista russo suonerà le Variazio. Altre composizioni di Brahms per pia-noforte solo costituiranno il nucleo dei concerti di Carlo Guaitoli, Benedetto Lupo e Yefim Bronfman. Non poteva-no mancare i due Concerti per pia-noforte e orchestra affidati alle mani di Rudolf Buchbinder in concerto il 20 maggio con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Pier Carlo Orizio. Uto Ughi, protagonista assoluto del-la scorsa edizione, sarà affiancato da Giovanni Bellucci il 10 giugno in un programma dedicato alle tre Sonate

Dal 18 aprile il Festival di primavera fa tappa

nel capoluogo con "Scene sacre in città", Brescia e i suoi luoghi

per concludersi il 21 con la "Notte nel sacro"

per violino e pianoforte. Infine, otto anni dopo l’ultima partecipazione, tor-na al Festival la stella del violoncello Mischa Maisky che, accompagnato dalla figlia Lily al pianoforte, sarà im-pegnato nella Sonata op.38 martedì 12 giugno. “Io credo che la musica sia im-prescindibile nella vita. Sono appena tornato da Mosca − continua il diret-tore artistico − è una città che pulsa a ritmi musicali, con un livello straordi-nario di giovani che si impegnano nel-la musica. Mi piacerebbe che ci fosse questo stesso anelito musicale. Du-rante l’assedio d Leningrado, nessun teatro è stato chiuso. La città moriva di fame eppure la gente andava a te-atro”. Info: festivalpianistico.it (m.b.)

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16 La Voce di Bresciaaprile 2012

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Controlli, ma senza allarmismi

La dermatologia (dal greco "der-ma", pelle) è la branca della medi-cina che si occupa della pelle e dei tessuti connessi (peli e capelli, un-ghie, ghiandole sudoripare). Sebbe-ne alcune malattie dermatologiche riguardino esclusivamente la pelle, molte altre sono la manifestazione di un disturbo che interessa organi interni o apparati del corpo. La der-matologia comprende molti aspet-ti sia medici che chirurgici. Con la dottoressa Anna Carlino, medico chirurgo, specialista in Dermato-logia e venereologia che esercita attività ambulatoriale presso l’Isti-tuto clinico S. Anna e attività libe-ro-professionale, parliamo di come prestare attenzione ai propri nei e ai loro cambiamenti.Cosa sono i nei?I nei (o nevi melanocitari) sono macchie o rilievi della pelle mol-to comuni, benigni, costituiti da un “agglomerato” di melanociti, le cellule deputate alla produzione di melanina. Possono essere pre-senti dalla nascita (nevi congeni-ti) o comparire in seguito (fino ai 30-35 anni).Sono tutti uguali?Esiste una notevole variabilità tra i tipi di nei: nel colore (dal marro-ne al rosa, o blu-grigiastro), nella forma (piatti, “a cupola”...), nelle

Dermatologia. Come prendersi cura dei propri nei: la regola dell’A B C D E

dimensioni (da pochi millimetri a molti centimetri). È anche possibi-le che il neo si modifichi negli anni.I nei sono pericolosi?No, i nei di per se non sono peri-colosi. Il pericolo è legato alla loro variante maligna.Che cos’è il melanoma?Il melanoma cutaneo è un tumore maligno che origina da melanociti “impazziti” della pelle. Il melanoma può crescere nella cute per mesi o anni, allargandosi solo in superfi-cie, passando poi a crescere in pro-fondità (e quindi in altri organi) in tempi successivi. Da qui la neces-sità di riconoscere il melanoma in fase precoce, quando la sua cresci-ta è solo in superficie.Come si riconosce un melano-ma?

A cura della redazione

Nella sua fase iniziale, il melanoma assomiglia a un neo, ma la diffe-renza sostanziale sta nel fatto che mentre un neo normale compare e cresce con modalità uniforme, progressiva e graduale, il melano-ma compare e cresce più rapida-mente e, soprattutto, continua a modificarsi.Ho sentito parlare della regola “A B C D E”. Di che si tratta?È una semplice regola mnemonica. In pratica, bisogna controllare che ogni neo sia “normale” per ognuno dei seguenti elementi: A = asimme-tria (immaginando di tagliare il neo a metà, le due metà devono essere uguali); B = bordi (un neo normale ha i bordi regolari); C = colore (in generale è importante che il colore sia omogeneo in tutto il neo); D =

dimensioni (forse il criterio meno attendibile, poiché è ovvio che an-che un melanoma all’inizio è picco-lo ma se cresce continuamente...); E = evoluzione (è il criterio più im-portante: i nei normali si possono modificare, ma questi cambiamenti avvengono nell’arco di anni).Cosa si deve fare se si ha il so-spetto che un neo si è modifi-cato?È necessario sottoporsi ad una vi-sita dermatologica specialistica.Perché è importante individua-re al più presto un melanoma?Se, in generale, è importante indivi-duare al più presto un tumore ma-ligno, questo è ancor più vero nel caso del melanoma, poiché le pos-sibilità di sopravvivenza cambiano in modo rilevante se il melanoma viene scoperto in fase iniziale piut-tosto che in fase avanzata.Possiamo fare qualcosa nell’am-bito della prevenzione?Alla luce delle conoscenze scienti-fiche è importante imparare a mo-derare l’esposizione al sole e alle lampade artificiali, evitare le “scot-tature” (intese come arrossamenti intensi) soprattutto in età giovani-le ma anche in età più adulta, non pensare che l’esposizione al sole sia solo quella “sdraiati sul letti-no” ma anche quella di quando si passeggia, si lavora o si fa attività sportiva. Usare creme fotoprotet-tive adeguate al proprio fototipo per ognuna di queste attività. Fa-re controlli dermatologici regolari.

I PoliambulatoriW.&B. (Wellness and Body) sono una struttura ambulatoriale privata autorizzata. Nella nostra struttura le diverse èquipe sanitarie specialistiche si integrano per rispondere ad una esigenza di “salute e benessere” della persona

Anna Carlino

Page 17: La Voce di Brescia 2012 04

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La sensazione è che ogni volta che bisogna fare quel saltino di qua-lità, le rondinelle arranchino. Come impaurite, timorose della propria forza e qualità. C’è rischio che la spettacolare rincorsa (dieci risulta-ti utili consecutivi e oltre 900 minuti senza subire reti da parte di Arcari fra i pali) venga vanificata da pre-stazioni figlie di una stanchezza og-gettiva. Si comincia ad accusare la mancanza di ossigeno: El Kaddouri non è più lo splendido gioiello che ha brillato per tutto il girone di ritor-no, anche Jonathas segna con il con-tagocce e le alternative al bomber brasiliano sono praticamente nul-le. Piovaccari stenta a confermarsi bomber micidiale della passata sta-gione, Feczesin è praticamente fer-mo alle prime sette giornate del cam-pionato mentre Foti fatica a trovare

spazio. Anche la difesa ha ripreso a scricchiolare. Martinez dopo esser-si riguadagnato a suon di meritato lavoro il posto da titolare, accusa qualche sbandata. A centrocampo, poi, Zambelli e Daprelà sono dei pi-stoni inesauribili con l’ossigeno in riserva. A Cordova è stata data la possibilità di rilanciarsi per l’enne-sima volta dopo il gol capolavoro che ha fatto vincere al Brescia al 90’ il derby col Verona. Calori sappiamo come gli preferisca Salamon. Rossi è un giovane di promettenti speranze ma discontinuo così come Mandor-lini è l’emblema del sacrificio misto a tanta buona volontà. Vass, invece, è la brutta copia di quello che abbia-mo imparato ad apprezzare nelle sta-gioni passate e il suo vice, Martina Rina, è ancora acerbo. Siamo al rush finale, bisogna crederci. Anche per-

ché là davanti Pescara, Varese e Pa-dova hanno rallentato e le sorprese sono dietro l’angolo. Attenzione alla sola Sampdoria, dunque, per quella che si preannuncia una continua al-talena fino al termine della stagione regolare. Sassuolo e Varese sono gli scontri diretti dai quali bisognerà ri-cavare punti preziosi soprattutto se si considera che il futuro nei play off potrebbe passare dagli scontri diret-ti in caso di arrivo a pari punti. Nul-la è perduto: serve la zampata della Leonessa, i giochi sono più che mai aperti. Soprattutto se si pensa che a dar manforte al gruppo tornerà uti-le un certo Alessandro Budel, pron-to a dare una mano dopo il lungo in-fortunio. Insomma tanta esperienza e quella marcia in più da innescare assieme al turbo per un finale di sta-gione al cardiopalma (mario ricci).

Serie B. Dopo la salvezza con largo anticipo, va completata la strepitosa rimonta

Brescia da play off:provare per credere

in onda su

da lunedì al venerdì dalle 14 alle 15

IL PUNTOdi Luciano De Paola

Penso che que-sti ragazzi abbia-no fatto qualcosa di incredibile su-perando grandis-sime difficoltà psi-cologiche e men-tali. È inutile dire che l’arrivo di Calori sia stato fondamentale an-che dal punto di vista tattico. Oltre ad aver ridato serenità e caratte-re a un gruppo che – però – ades-so vedo un po’ stanco. D’altronde, lo sforzo profuso per la strepitosa rincorsa è stato notevole e ci può stare che qualcuno sia a corto di ossigeno.A prescindere dal fatto che tut-ti noi prima siamo dei tifosi, non posso però nascondere che sarà dura centrare i play off. La davanti non mollano l’osso, è difficile ma non impossibile. In più non sarà facile tenere a bada la Sampdoria. La salvezza, non dimentichiamoce-lo, alla fine è tanta roba per come si era messo il campionato. Però è ovvio, siamo in ballo e non possia-mo tirarci indietro. Per il proseguo sarebbe fondamentale ritrovare i gol del nostro bomber Jonathas e il prezioso contributo di Omar El Kaddouri.Poi bisognerà crederci, perché questo Brescia ci ha già stupito e chissà: magari potrebbe rifarlo an-cora. Con l’apporto di un pubbli-co stupendo, che dopo gli schiaffi della retrocessione poteva anche abbondare la nave. Invece no, più forte e maturo di prima sarà la car-ta in più a fianco di questi splendi-di ragazzi. Che sia in casa o in tra-sferta.

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CRESCIUTI BENE INSIEMEQuello che alimenta la nostra passione è l’unione di passato e presente, il rispetto di 80

anni di tradizione e la continua ricerca d’innovazione. Ecco perché siamo cresciuti in modo sano e con solidi principi.

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18 La Voce di Bresciaaprile 2012

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Febbraio 2012: incontro in Loggia fra un gruppo di tifosi e il primo citta-dino di Brescia. Da una parte la forte volontà di provvedere con la ristrut-turazione del Rigamonti, dall’altra quella di costruirne uno nuovo all’in-terno della Cittadella dello Sport dal-la parte opposta di Mompiano. Non ci stanno i tifosi, che in quell’occa-sione erano riusciti quasi a convin-cere Paroli a rivedere la propria po-sizione. Niente da fare: la chiusura definitiva è arrivata prima del derby con il Verona. “Il Rigamonti – glissa il primo cittadino – non può essere ristrutturato ma rifatto completa-mente. Anche perché in quel quartie-re residenziale mancano i parcheggi. Sarebbe sciocco abbatterlo per rico-struirlo dove è adesso”. Quindi si è passati da una possibile apertura ad una chiusura definitiva. “I soldi spe-si sul Rigamonti – aggiunge Paroli

– sarebbero investimenti persi e in questo momento di particolare crisi non possiamo permettercelo”. Sta di fatto che della tanto sbandiera “Cit-tadella” non si è ancora visto un mat-toncino. “Contiamo che questo pro-getto che sulla carta è realtà, possa diventare fruibile il prima possibile”. Nell’attesa infinita Adriano Paroli ci tiene a precisare una cosa: “Capisco i tifosi che da 25-30 anni sentono parlare di stadio senza che nessuno facesse mai qualcosa. Sono anche convinto, però, che nessun sinda-co si sia impegnato come me per lo sport e per la futura Cittadella”. E fra poco meno di un anno, in città sarà tempo di campagna elettorale in vi-sta delle elezioni del 2013. Sempre che prima non si debba festeggia-re al ritorno in serie A con il rischio (concreto) di ritrovarsi a giocare le partite casalinghe altrove. (ma.ric.)

Paroli - Stadio:via da Mompiano

Il personaggio. Da aprile 2008 è sindaco di Brescia

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19La Voce di Bresciaaprile 2012

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BRESCIA

SASSUOLO15a giornata di ritorno

venerdì 27 aprileore 19

COSÌ IN SERIE B: Partite giocate: 5. Vittorie Brescia: 3. Pareggi: 2. Vit-torie Sassuolo: 0. Gol Brescia: 10. Gol Sassuolo: 4.

Nono sono molti i precedenti fra le due squadre che si sono affrontate solo in cadetteria. Bilancio a favo-re delle rondinelle imbattute sia in casa che in trasferta. L’ultima sfida al Rigamonti risale al 3-1 del 22 set-tembre 2009. La prima a Mompia-no, invece, andò in scena il campio-nato precedente (4-2). Quest’anno, all’andata, rocambolesco 1-1: gol neroverde subito al 94’ da Destro e con il Brescia in dieci per l’espul-sione di Budel a fine primo tempo.

16a giornata di ritorno

ALBINOLEFFE - BRESCIAmartedì 1 maggio ore 15

18a giornata di ritorno

BARI - BRESCIA sabato 12 maggio ore 15

17a giornata di ritorno

BRESCIA - VARESEsabato 5 maggio ore 15

La foto di questo mese arriva direttamente dai Brescia 1911 che ricordano l’appuntamento con la 13sima edizione della Festa Biancoblù in programma da martedì 24 aprile a domenica 6 maggio presso l’area Spettacoli Viaggianti di via Borgosatollo a S. Polo. Musica, buona cu-cina, solidarietà e incontri tematici animeranno le serate con ingresso com-pletamente gratuito per tutta la durata della manifestazione. Informazioni: www-brescia1911excurvanord.net. Invia la tua foto all’indirizzo mail [email protected] mettendo nome e cognome e una breve didascalia. La pubblicheremo nel prossimo numero di maggio.

L'agenda del Brescia

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20 La Voce di Bresciaaprile 2012

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È l’ultimo in ordine di tempo: nato a marzo, ma presentato ufficialmen-te lo scorso 14 aprile, il Brescia Club Basso Garda è già diventata una real-tà. Oltre 50 iscritti prima della serata inaugurale ed una proiezione di altri 100 entro luglio. Nonostante la retro-cessione dello scorso giugno, la pas-sione e l’attaccamento alle Rondinel-le non muore, anzi si rafforza. Perché è proprio dai momenti più difficili che si vede l’attaccamento alla maglia. Nato dalla passione di quattro amici, il nuovo centro di “aggregazione cal-ciofila” ha sede in pieno centro stori-co a Padenghe in via Chiesa al civico 37, all’interno della storica “Birreria al Portec”. Ma la vera curiosità è che il club è sottotitolato ai fratelli Anto-nio ed Emanuele Filippini. Di solito le “intitolazioni” vengono fatte alle per-sone scomparse che hanno lasciato un ricordo indelebile: loro sono vivi e vegeti e sorridono all’idea venuta

Speciale tifosi. Inaugurato un nuovo Brescia Club che ha sede in pieno centro storico a Padenghe

Basso Garda, il nuovo che avanza

– come spesso accade – in maniera del tutto casuale. Ex calciatori con la passione per la musica (suonano entrambi la chitarra e si esibiscono con il loro gruppo), un venerdì dello scorso inizio marzo si esibiscono nel locale che poi diventerà la futura se-de del Basso Garda. Un successone di pubblico: in 150 almeno seguono i fratelli Filippini a Padenghe. Finito il concerto le solite due chiacchiere e l’idea di intitolare il club a loro. “Non se l’aspettavano – confessa il presi-dente Emiliano Speziali – alla nostra richiesta si sono guardati negli oc-chi, hanno avuto un attimo di esita-zione e poi hanno subito accettato. E noi ne siamo orgogliosi”. Al Brescia Club Basso Garda si possono segui-re tutte le partite in casa e trasferta delle rondinelle ma la passione è viva anche negli altri giorni della settima-na. “L’iscrizione deve essere natura-le – tiene a precisare il patron Spe-

ziali – siamo aperti anche a persone di Verona o Peschiera. Basta che, di fondo, siano sportivi. Abbiamo avuto un successo inatteso ma non ci inte-ressa fare i grandi numeri: piuttosto pochi ma buoni”. Una risonanza che ha varcato i confini lacustri, visto che diversi sono i tifosi provenienti da Orzinuovi e dalla Bassa bresciana. E all’inaugurazione del locale (lo scor-so 13 aprile) non potevano mancare i

fratelli Filippini in concerto. Ed ora è pronto anche lo striscione che debut-terà in Gradinata bassa al Rigamonti in occasione di Brescia-Sassuolo. Ma non è tutto: perché i ragazzi sotto i 14 anni di età appartenenti alla locale Polisportiva Vighenzi Padenghe han-no diritto alla tessera annuale gratui-ta. Per informazioni e iscrizioni, con-tattare Marco al numero di telefono 342.0714758. (m.r.)

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22 La Voce di Bresciaaprile 2012

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ANNO III

NUMERO 04 - APRILE 2012

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010

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25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

BEATO LUIGI PALAZZOLO: P: 18.30; F: 08.00 - 10.30 - 18.30NATIVITÀ DI MARIA : BUFFALORA - P: 18.30; F: 08.00 - 10.00 - 18.30BUON PASTORE: P: 18.30; F: 08.00 - 09.45 - 11.00 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: CAIONVICO - P: 18.30; F: 08.00 - 10.00 - 18.30 CATTEDRALE: P: 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.00 (San Zeno al foro - forma straordinaria) - 17.30 – F: 08.30 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.30 SANTA MARIA ASSUNTA: CHIESANUOVA - P: 18.30; F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.30 SAN BERNARDO: COSTALUNGA - P: 19.00; F: 08.30 – 10.30 - 11.30 – 19.00 CRISTO RE: P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 DIVIN REDENTORE: PENDOLINA - P: 18.30; F: 08.00 – 10.30 - 18.30SANTA MARIA NASCENTE: FIUMICELLO - P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 – 11.15 - 18.30SAN SILVESTRO: FOLZANO - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 18.30SAN ROCCO: FORNACI - P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00SANTA MARIA IMMACOLATA: P: 18.15 - F: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15MARIA MADRE DELLA CHIESA: P: 18.30 - Fo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30SAN GAUDENZIO: MOMPIANO – P: 18.00 - F: 09.45 – 11.00 – 18.00SANTA MARIA DELLA NOCE: NOCE – P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 CAPPELLA SPEDALI CIVILI: P: 16.30 - F: 10.15 – 16.30SANT’AFRA: P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00SANT’ALESSANDRO: P: 16.40 - F: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30SANT’ANGELA MERICI: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30SANT’ANTONIO DI PADOVA: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARNABA APOSTOLO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARTOLOMEO: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.30 – 18.30

SAN BENEDETTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 – 18.30S. EUFEMIA: VISITAZIONE - P: 18.30 - F: 08.00 (S. Giacin-to) - 10.00 – 11.15 – 18.30SAN FRANCESCO DA PAOLA: San Francesco - P: 18.30 - F: 09.00 (Cappella Madonna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30SAN GIACINTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN GIACOMO: P: 18.30 - F: 10.30 – 11.15 – 18.30SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET: P: 18.00 - F: 10.00 – 11.30 – 18.00SAN GIOVANNI BOSCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 11.00 – 18.30SAN GIOVANNI EVANGELISTA: P: 18.00 - F: 10.00 – 17.00SAN GOTTARDO: F: 09.00 (San Fiorano) – 11.00SAN LORENZO: P: 18.30 - F: 10.00 – 18.30SAN LUIGI GONZAGA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.30 – 18.30SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30SANTA MARIA IN CALCHERA: P: 18.30 - F: 10.00 - 11.30 – 18.30SANTA MARIA IN SILVA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30SANTO STEFANO PROTOMARTIRE: P: 18.30 - F: 08.30 - 11.00 – 18.30SACRO CUORE: P: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - F: 07.30 - 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30CONVERSIONE DI SAN PAOLO: SAN POLO - P: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - F: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Girolamo) – 10.00 – 18.30SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 – 11.15 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 17.00 (S. Giuseppe) - 18.15 - F: 08.00 – 09.00 (S. Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15SANTI FRANCESCO E CHIARA: P: 17.00 - F: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30SANTI NAZARO E CELSO: P: 16.30 - F: 09.00 – 10.00 - 11.00– 18.00SANTO SPIRITO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30SANTISSIMA TRINITÀ: P: 18.30 - F: 08.00 (San Rocchino) - 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 SAN GIOVANNI BATTISTA: STOCCHETTA - P: 18.00 - F: 08.00 - 10.30 NATIVITÀ DELLA VERGINE: URAGO MELLA - P: 18.30 - F: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30MADONNA DEL ROSARIO: VILL. BADIA - P: 18.00 - F: 07.30 – 08.30 (Madonna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30SANTA GIULIA: VILL. PREALPINO - P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30SAN GIULIO PRETE: VILL. SERENO II - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00SAN GIUSEPPE LAVORATORE: VILL. VIOLINO - P: 18.00 - F: 09.00 – 11.00 – 18.00 SANTI PIETRO E PAOLO: VOLTA BRESCIANA - P: 16.30 - 19.00 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE: P: 16.00 - F: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00 PADRI DELLA PACE: P: 19.00 - F: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00CONVENTO DI SAN FRANCESCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30

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