La Voce di Brescia 2012 01

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Editoriale La Voce di Brescia WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - GENNAIO 2012 1 n. Sport. L'inserto speciale. Anno nuovo, Calori riaccende l'entusiasmo tra i tifosi I servizi da pag. 18 Primo piano Dignità e speranza Case circondariali, ombre e luci di una realtà che può cambiare Dal sovraffollamento ai suicidi: le voci che arrivano dal silenzio Pinacoteca Il catalogo generale Da opere e dipinti il respiro dei secoli •• pag. 8 L'evento Amarcord, San Faustino Viaggio in bianco e nero tra storia e tradizione •• pag. 7 Brescia, il risveglio Rondinelle “fase due” I servizi a pag.2-3 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/BS Carcere, una sfida di Adriano Bianchi J Le carceri scoppiano. Non è solo un problema di Brescia che sia a Verziano che a Canton Mombello vive ormai una situazione di sovraffollamento e, soprat- tutto per il carcere più centrale, sconta pure gravi problemi strutturali, ma un po’ di tutte le città italiane. Tornano, pertan- to, tra gli schieramenti politici proposte che vanno dalla richiesta d’indulto, a po- sizioni di chi sostiene che vi sia certez- za e coerenza tra il reato compiuto e la giusta pena. E mentre si discute di quel- la che è ormai un’emergenza nazionale, il problema di come vivere in modo più umano la condizione carceraria, anche in tempi normali, resta una sfida. Pagare per i propri errori, ma in una condizione dignitosa sembra diventato impossibile in questo Paese, forse non lo è mai sta- to. A Brescia la presenza di associazioni come “Carcere e Territorio”, figure come il garante dei detenuti, i volontari e tan- te realtà sociali della città hanno cercato costantemente un contatto e di offrire un aiuto agli istituti di pena sono fondamen- tali. La rete di solidarietà sociale brescia- na è, infatti, la prima risorsa per riusci- re ad “ammortizzare” le difficoltà di un sistema che soffre sia in termini di per- sonale che di fondi. Certi segni, fortuna- tamente, da noi sono evidenti. I progetti che hanno permesso ai detenuti di spe- rimentarsi in competenze culturali, che agevolano l’apprendimento di un lavoro, che li accompagnano dal punto di vista giudiziario, umano e spirituale e mille altre idee che si potrebbero realizzare, agevolano la ricostruzione della vita del- le persone in carcere. Potremmo dire che oltre la pena del singolo nel tempo della detenzione la città investe, ridando una possibilità a chi aveva perduto la strada, affinché il suo sia un futuro più certo e sicuro. Quando, infatti, un detenuto ha, ad esempio, gli strumenti per un reinse- rimento lavorativo a fine pena non è più un peso, ma entra nell’anima della vita della città... ma se resta solo? Attivare le energie perché questo avvenga è la sfida. Da gennaio fino all'estate: i biancazzurri si preparano ad affrontare la seconda parte del campionato cadetto e a smentire le solite cassandre

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Case circondariali, ombre e luci di una realtà che può cambiare. Dal sovraffollamento ai suicidi: le voci che arrivano dal silenzio.

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Editoriale

La Vocedi Brescia

WWW.LAVOCEDELPOPOLO.IT MENSILE D'INFORMAZIONE ANNO III - GENNAIO 2012

1n.

Sport. L'inserto speciale. Anno nuovo, Calori riaccende l'entusiasmo tra i tifosi

I servizi da pag. 18

Primo piano

Dignitàe speranza

Case circondariali, ombre e luci di una realtà che può cambiareDal sovraffollamento ai suicidi: le voci che arrivano dal silenzio

Pinacoteca

Il catalogo generaleDa opere e dipintiil respiro dei secoli

•• pag. 8

L'evento

Amarcord, San FaustinoViaggio in bianco e nerotra storia e tradizione

•• pag. 7

Brescia, il risveglioRondinelle “fase due”

I servizia pag.2-3

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Carcere, una sfidadi Adriano Bianchi

Le carceri scoppiano. Non è solo un problema di Brescia che sia a Verziano che a Canton Mombello vive ormai una situazione di sovraffollamento e, soprat-tutto per il carcere più centrale, sconta pure gravi problemi strutturali, ma un po’ di tutte le città italiane. Tornano, pertan-to, tra gli schieramenti politici proposte che vanno dalla richiesta d’indulto, a po-sizioni di chi sostiene che vi sia certez-za e coerenza tra il reato compiuto e la giusta pena. E mentre si discute di quel-la che è ormai un’emergenza nazionale, il problema di come vivere in modo più umano la condizione carceraria, anche in tempi normali, resta una sfida. Pagare per i propri errori, ma in una condizione dignitosa sembra diventato impossibile in questo Paese, forse non lo è mai sta-to. A Brescia la presenza di associazioni come “Carcere e Territorio”, figure come il garante dei detenuti, i volontari e tan-te realtà sociali della città hanno cercato costantemente un contatto e di offrire un aiuto agli istituti di pena sono fondamen-tali. La rete di solidarietà sociale brescia-na è, infatti, la prima risorsa per riusci-re ad “ammortizzare” le difficoltà di un sistema che soffre sia in termini di per-sonale che di fondi. Certi segni, fortuna-tamente, da noi sono evidenti. I progetti che hanno permesso ai detenuti di spe-rimentarsi in competenze culturali, che agevolano l’apprendimento di un lavoro, che li accompagnano dal punto di vista giudiziario, umano e spirituale e mille altre idee che si potrebbero realizzare, agevolano la ricostruzione della vita del-le persone in carcere. Potremmo dire che oltre la pena del singolo nel tempo della detenzione la città investe, ridando una possibilità a chi aveva perduto la strada, affinché il suo sia un futuro più certo e sicuro. Quando, infatti, un detenuto ha, ad esempio, gli strumenti per un reinse-rimento lavorativo a fine pena non è più un peso, ma entra nell’anima della vita della città... ma se resta solo? Attivare le energie perché questo avvenga è la sfida.

Da gennaio fino all'estate: i biancazzurri si preparano ad affrontare la seconda parte del campionato cadetto e a smentire le solite cassandre

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Primo piano2 La Voce di Brescia

gennaio 2012Sito:

www.lavocedelpopolo.it

Pianeta carcere. Incontro con il presidente dell'Associazione "Carcere e Territorio", Carlo Alberto Romano

Giustizia riparativa, via possibiledi Roberto Barucco

Sovraffollate, invivibili. La situa-zione italiana delle carceri è insoste-nibile, lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo ha ribadito anche il ministro della Giu-stizia, Paola Severino. Se in Italia il clima generale è di chiara insostenibilità, Brescia non vive cer-to giorni migliori. Canton Mombello e Verziano vivono quotidianamente i limiti dovuti a progettazioni antiche, (compie quasi un secolo il carcere del-la città) e sovraffollamento. Ne abbia-mo parlato con il prof. Carlo Alberto Romano, criminologo e presidente dell'Associazione Carcere e Territorio. "La situazione bresciana, per quanto possibile è peggiorativa di una situa-zione già di estrema sofferenza a li-vello nazionale. Peggiorativa per le caratteristiche intrinseche dell'istitu-to bresciano. Dovremmo distinguere fin da subito fra la reclusione di Ver-ziano (ne riferiamo qui sotto) e la ca-sa circondariale di Brescia. Verziano è un istituto con vivibilità migliore, spesso ambito dai detenuti. Canton Mombello invece vive una condizio-ne diversa. Vi afferiscono tutti coloro che hanno una posizione giuridica anche non definitiva, quindi c'è una grande commistione di persone con

provenienze diverse. E, caratteristica tutta bresciana, c'è una forte presenza di stranieri che sono arrivati fino all'80 per cento della popolazione peniten-ziaria. Quindi, grande presenza di po-polazione non definitiva, che può su-perare anche il 50 per cento e grande presenza di stranieri. Credo che i giu-dici utilizzino a volte la custodia cau-telare come strumento di controllo per la popolazione straniera". In che sen-so? "Non è sempre facilmente reperi-bile: dover rintracciare autori di reato stranieri o nomadi rende difficoltoso il lavoro degli inquirenti. A Brescia ci sono state anche più di quattrocento

persone straniere a Canton Mombello. La struttura è molto vecchia, ha quasi un secolo e dimostra tutta la sua età. La situazione delle celle è difficile: celle destinate a due persone vedono la presenza di sei persone. A fronte di questo contesto ci sono anche risor-se, a Canton Mombello". Quali? "Sono soprattutto le risorse derivanti dalla buona capacità operativa degli ope-ratori interni e soprattutto dalla pre-senza del territorio". Come? "Rispetto ad altre città Brescia ha una presenza, non solo del volontariato, ma proprio del territorio inteso come componenti sociali che non hanno voltato le spalle

al carcere. E questo secondo me è un elemento di forza". Come migliorare? "Serve che il legislatore adotti alcu-ni comportamenti che in Europa so-no già tali: ad esempio una adesione convinta alla 'giustizia riparativa', a un maggiore e più proficuo utilizzo delle misure alternative alla detenzione, un utilizzo residuale del carcere laddo-ve non ve ne sia bisogno e un uso del carcere in fase cautelare limitato alla stretta indispensabilità. In questo sen-so un recente provvedimento governa-tivo accoglie queste proposte poichè propone l'allargamento della deten-zione domiciliare dai 12 ai 18 mesi e soprattutto l'introduzione dell'articolo 123 bis nelle disposizione di attuazione del codice di procedura penale, il che significa che, quando le forze dell'ordi-ne fermano o arrestano una persona, nell'attesa dell'udienza di convalida, la devono tenere nelle loro camere di sicurezza. Un discorso a livello nazio-nale che a Brescia è stato anticipato. È fenomeno delle 'porte girevoli', con gente che entra a Canton Mombello per 36 o 72 ore e costringe il carcere a una mole di lavoro impressionante. Ne scrivemmo come Associazione all'al-lora Procuratore che recepì la nostra lettera e anticipando di gran lunga una procedura governativa, diramò una circolare alle forze dell'ordine del ter-ritorio bresciano perché utilizzassero di più le camere di sicurezza".

Pianeta carcere. Carlo Romano: “Verziano è in condizioni sociali migliori di Canton Mombello, ma non basta”

“È importante che la comunità sostenga i reinserimenti”Verziano è in condizioni miglio-

ri di Canton Mombello, la vivibilità lì è migliore, secondo le valutazioni di "Carcere e Territorio" e sta speri-mentando con coraggio anche molte innovazioni, come il recente spetta-colo del quale riferiamo nella pagina a fianco. Ma ci sono ancora margini di miglioramento, a livello sociale: "E' importante che la comunità ester-na si faccia carico dell'idea dell'ese-cuzione della pena - spiega il presi-dente di Carcere e Territorio, prof. Carlo Alberto Romano -, per anni si è andati avanti a delegare all'ammi-nistrazione penitenziaria l'esecuzio-

ne della pena. Eppure anche la co-munità se ne deve far carico". Come presidente? "Facendo in modo che i percorsi di reinserimento siano ef-fettivamente concreti, abbassando di conseguenza il tasso di recidiva. E' la miglior strategia di prevenzione in termini di sicurezza". Quali sono le misure in merito? "Saremo anche stimolo per i piani di intervento e ristrutturazione. Il cosiddetto 'pia-no carceri', a regime prevede di au-mentare di 10mila unità il numero di posti disponibili, ma non basta. Interventi necessari, ma non sono l'unica risposta". (r.b.)

La situazione carceraria è drammatica: a livello nazionale oltre 68mila de-tenuti sono rinchiusi in spazi destinati a non più di 46mila persone. Secon-do il ministro della Giustizia, Paola Severino, "le difficoltà non possono es-sere un alibi". Le oltre 200 carceri italiane sono al limite. Il livello di qualità della vita è sceso. 28mila detenuti sono in attesa di giudizio, in una sorta di paradosso italiano. Le Asl seguono con attenzione i rischi sanitari, Tbc in testa, i suicidi sono oltre una sessantina tra i detenuti e non mancano nemmeno quelli tra i poliziotti, quasi una ventina negli ultimi cinque anni. E Brescia vive una situazione tra le peggiori della Lombardia.

Brescia, situazione tra le peggiori di Lombardia

Il presidente dell'Associazione "Carcere e Territorio", Carlo Alberto Romano

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Città e civiltà. I cancelli di Verziano si sono aperti per un toccante spettacolo organizzato dalle detenute

Quei “Senti_menti” dal carcereLa bellezza per riscoprire l’uomo

Grazie alla disponibilità, forse più appropriato il termine ‘volontà’, del di-rettore della Casa di reclusione di Ver-ziano Francesca Paola Lucrezi, grazie all’Associazione Libertà@Progresso ed alla Compagnia Lyria, oltre che a numerosi partners e sponsors e con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Brescia, per un giorno in un luogo di pena hanno prevalso i sentimenti, espressi tramite la danza, la parola, il canto e le arti vi-sive. Non per merito di qualcuno che è entrato in carcere per dare momenti di sollievo ai detenuti con uno spetta-colo, ma grazie al contrario, dove so-no stati i detenuti, anzi, un gruppo di detenute, a regalare un’ora di bellezza, serenità e poesia agli spettatori. Per la prima volta, i cancelli di Verziano si sono aperti per far entrare la città. “Senti_menti libere” è il titolo del per-corso che Adriana, Anita, Daria, Flo-ra, Florica, Luana, Mara, Maro e Rita, ospiti della sezione femminile, hanno compiuto, sotto la guida di Giulia Gus-sago per le danze ed il coordinamen-to artistico, di Domenico Franchi per

3La Voce di Bresciagennaio 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

l’ideazione scenica, di Massimo Gueri-ni per le atmosfere musicali, di Sergio Isonni per il training attoriale e sotto gli obiettivi di Daniele Gussago per le foto di scena, per offrire un lavoro che ha esplorato i temi della bellezza e del silenzio – ispirati a testi di James

Città e civiltà. A Verziano un successo d'emozioni e significati che getta un ponte tra dentro e fuori le mura

Non vogliamo riprendere quan-to già riportato su Voce nelle scor-se settimane in ordine ai commenti di autorità ed organizzatori, ma de-sideriamo sottolineare come l’emo-zione sia stata davvero forte e co-me alcune espressioni non siano state semplici dichiarazioni di rito. Il sindaco Adriano Paroli ha det-to che “è stato un pezzo di città che ha mostrato come, attraverso l’arte, si possa vivere con la città, concretizzando il desiderio di un recupero vero”. Ognuno dei presenti – siamo certi che se vi fosse stata la possibilità

di spazi ben più ampi, i centocin-quanta spettatori avrebbero potuto essere ben di più – ha vissuto con intensa emozione lo spettacolo, perché ha sentito quanto le nove ragazze stavano esprimendo e le ha dimostrato l’interminabile standing ovation finale. Se è vero che in questo caso è sta-to il pubblico ad essere oggetto di un dono da parte delle detenute, come ha detto Angelo Piovanelli, direttore generale dell’evento per Libertà@Progresso, è altrettanto vero quanto aggiunto dal presiden-te del Tribunale di Sorveglianza,

Paroli: “Attraverso l’arte è possibile un vero recupero”

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L'impegno della Regione per il reinserimento“Il dibattito in aula sul tema della giustizia e dell’espiazione della pena negli isti-tuti carcerari ha messo in luce le buone pratiche dell’amministrazione regionale (a Brescia andranno 168mila euro)”. Il passaggio al sistema sanitario regionale ha rappresentato un netto miglioramento del servizio, ma "nonostante gli sforzi in-trapresi si è dovuto constatare che la situazione è peggiorata. Auspico che l’ordi-ne del giorno approvato in aula – ha sottolineato Margherita Peroni, presidente della III commissione sanità e assistenza - ci permetta attraverso i piani d’azione che le Asl stanno presentando alla Regione di proseguire in particolare con la spe-rimentazione degli agenti di rete, l’utilizzo della dote lavoro, i servizi psichiatrici”.

Monica Lazzaroni, che ha indirizza-to il primo ringraziamento proprio “alle nove ragazze, cui va l’ammira-zione di tutti per quanto espresso e per essersi messe in gioco di fronte ad un pubblico vero e consapevole del loro essere.Oggi – ha chiosato – fra dentro e fuori le mura è stato gettato un ponte che spero non abbia mai a crollare”.La felicità per la giornata che ema-nava il direttore di Verziano Fran-cesca Paola Lucrezi era quasi tan-gibile e, a nostro avviso, ne aveva tutte le ragioni. (f.a.)

Hillman e Dainin Katagiri – attraverso una rilettura affidata all’esperienza ed ai sentimenti di ognuna delle ragazze in scena. Italia, Niger, Romania, le na-zioni d’origine delle ragazze, che han-no seguito con passione ed impegno veri le ore di preparazione a quanto

poi proposto al pubblico, che, alme-no per un’ora, ha dimenticato il luo-go dove si trovava e le ragioni della privazione della loro libertà. Sergio Isonni ha accompagnato ognuna ad esprimersi, sia sulla bellezza, letta come “la prima volta che mio figlio mi ha chiamato mamma”, piuttosto che sulla sua “mancanza di causa: la bellezza esiste e non seguirla significa perderla”, sia sul silenzio, che “è dol-ce come un bambino appena nato che dorme come un pulcino”, e “saperlo ascoltare è la capacità di saper ascol-tare noi stessi”. Giulia Gussago diri-geva i movimenti di scena, in cui pre-valevano una leggerezza e una grazia impensabili in persone che fino a due mesi prima mai avrebbero pensato di poter e saper esprimere, così come hanno commosso un Summertime a cappella piuttosto che un canto tradi-zionale africano, accompagnato dal solo schioccare delle dita. Nel finale, centinaia di fogli di carta, prima am-mucchiati, sono stati fatti volare nel ‘cielo’ della palestra, come fiori, e poi donati agli spettatori. Al termine, tra le molte lacrime in scena e nel pubblico, Francesca Lucrezi ha faticato per in-terrompere la standing ovation spon-tanea, lunga e profondamente sentita.

di Franco Armocida

La conclusione dello spettacolo "Senti-Menti libere"

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La parolaai lettori

LLETTERE

IL PEGGIO DI...

Gelo e aumento dei prezzi Suggestive le immagini di Brescia e hinterland

consegnate al fascino del ghiaccio e del gelo. Ma il rischio, ben presente, è che l'effetto della

poesia invernale si traduca in un aumento dei prezzi delle verdure e della frutta, che in un momento storico così difficile potevamo

evitarci. I prodotti ortofrutticoli escono già da una difficile stagione come quella autunnale, subiscono l'effetto della crisi, e l'aumento dei prezzi del gasolio per autotrazione. Costi alle

stelle che si sommano al gelo. I prodotti di serra vanno trasportati, come quelli che arrivano,

sono la maggior parte, al Nord dal Sud Italia. I costi che ne derivano sono alti e possono far

aumentare i prezzi al dettaglio. Meglio, dicono i tecnici, cercare di riscoprire verdure e frutta "di casa" e rivalutare antiche abitudini alimentari.

IL MEGLIO DI...

Risorse per il volontariato Sono in arrivo, grazie alla partnership tra Centri Servizi per il Volontariato, Comitato di Gestione del Fondo Speciale e Fondazione Cariplo, due milioni e mezzo di euro di contributi a sostegno delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio lombardo. Scelta comune dei partner è stata quella di destinare una quota del Fondo Speciale per il Volontariato, a un bando che intende rafforzare la capacità delle organizzazioni di rispondere ai bisogni dei territori, lavorando in rete e stimolando la partecipazione attiva delle persone. Il bando si chiuderà il 30 marzo 2012.Info: www.bandovolontariato.it

Brescia, nuove e vecchie miserie

Egregio signor direttore,ho incontrato alcune persone che vivono al dormitorio, per strada, i più sotto i porticati delle Chiese.Il fatto che per me fu nuovo, è stato quello della persona, di cui racconto di seguito, senza lavoro e casa.Alla fine del primo incontro la do-manda è quella di sapergli indicare dove deve andare per trovare la so-luzione al suo problema. La risposta tutte le volte uguale è ai Servizi Sociali di Brescia.Mi ricorda che lui non si droga, non é sono alcolista e non ha problemi di depressione. Le persone dei Ser-vizi Sociali rispondono che non si interessano oltre a queste catego-rie: tossicodipendenti, alcolisti, de-pressi, ma di cercare altrove. Que-sta fascia di persone senza lavoro, con mio immenso dispiacere, sta au-mentando e dormono sotto i porti-cati delle Chiese, vivono chiedendo un pezzo di pane o qualche euro al-le persone che incontrano.Una persona alla quale avevo det-to di rivolgersi al suo sacerdote (non gli ho creduto subito), mi racconta che aveva suonato alla sua porta e gli era stato risposto che era impe-gnato e di passare più tardi. Quan-do tornò a suonare altre volte, la risposta fu sempre uguale, o era-no impegnati o di passare più tardi. Qualche confratello si riconoscerà. A questo giovane ho chiesto se sa-rebbe stato disposto a raccontare ad un giornalista la cosa, così co-me aveva fatto con me. Immediata la sua risposta: “Io non ho vergogna di mettermi a raccontare come vivo e che cosa mi capita a vivere così”.Probabilmente bisogna allargare il nostro raggio di veduta per coglie-re queste nuove fasce di poveri che nascono, al nostro tempo che non è molto attento ai fratelli poveri, vuo-ti nella testa, nel cuore e smarriti. Guardandoci attorno, invitiamo a casa nostra qualcuno solo ed in dif-ficoltà.

E-mail:bresciavocemedia.it

Apriamo gli occhi e ci sarà facile tro-varlo. Con un sincero auguri di Pace e Bene.

don Giovanni Marchina

Farmaci a domicilioun servizio utile

Egregio direttore, apprendo con felicità della bella iniziativa di consegna dei farmaci a domicilio. L'ho letta sui giorna-li e ne sono soddisfatta perchè, da pensionata che vive sola, avevo del-le grosse difficoltà, specialmente in inverno, a recarmi in farmacia. Così, ora che ho saputo che i farmaci pos-sono anche essere recapitati a casa, una parte della mia angoscia è an-data via. Già è difficile vivere, anzi, sopravvivere dignitosamente nelle nostre condizioni. Almeno ci sono stati risparmiati i pericoli della stra-da, degli scivoloni sul ghiaccio, de-gli scippi nelle sere d'inverno.

Lettera firmata

Giornali della Comunità

Dopo dieci anni in San Benedetto, don Gualtiero diviene parroco di Odo-lo, Gazzane e Binzago. Al suo posto, a marzo, arriverà don Claudio Vezzoli, ex parroco di Vighizzolo. Un nuovo cam-mino inizia dunque per don Gualtiero e don Claudio. Un grande "grazie" a lo-ro, per l'esempio donato alla comunità.

Radio Voce

fm 88.3 88.5Brescia e Provincia

5La Voce di Bresciagennaio 2012

Spazio all'informazione nazionale ogni ora e a quella locale con 6 edizioni gior-naliere dal lunedì al venerdì. Intratteni-mento dalle 10.30 alle 13 con il conteni-tore “Voce Mattina”, al pomeriggio la comicità dei “Belli Dentro”. Ampio spa-zio allo sport: dalle 14 alle 15 il calcio con “100% Brescia”, mentre la domeni-ca le radiocronache del Basket Brescia.

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7La Voce di Bresciagennaio 2012

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Fede, storia e tradizioneSuoni, colori e odori d'epoca. Passato recente e lontano, se rapportato alla frenesia dei nostri tempi. Era un giorno di San Faustino e Giovi-ta in bianco e nero, che riviviamo nel breve fo-tostory di questa pagina. Di quando la musica per strada conquistava. E la tentazione delle caldarroste catturava lo sguardo in un antici-po di piacere e di soddisfazione del palato. Fe-sta di popolo, con le bancarelle dei dolciumi e le luci a brillare, i profumi che si diffondono, le vampate del mangiafuoco ancora capaci di stupire. Una gioia semplice (salvata dai prov-vedimenti, per fortuna) a testimonianza d'un tempo che è tributo di fede e speranza.

Amarcord. Il viaggio in bianco e nero nel passato prossimo della festa (salvata) dei Santi Patroni di Brescia

C’era una volta San Faustino...Le immagini d'epoca ci riportano ai ricordi più cari, quando il “mangiafuoco” e le amate caldarroste erano tra i riferimenti di nonni e bambini, insieme alla scoperta delle novità di mercanti e banditori

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Pinacoteca. Il catalogo generale: strumento di conoscenza e valorizzazione del patrimonio pittorico civico

Il Comune di Brescia, Assesso-rato alla Cultura e i Musei Civici hanno pubblicato (edito da Marsi-lio), il primo volume del Catalogo Generale della Pinacoteca Tosio Martinengo, dedicato ai dipinti del Sei e Settecento.L’opera, a cura di Marco Bona Ca-stellotti e Elena Lucchesi Ragni, è stata realizzata con la collaborazio-ne di una trentina di studiosi che hanno lavorato alla stesura delle schede e alla ricerche d’archivio in collaborazione con la segreteria e il personale scientifico dei Musei. Oltre ai curatori, il comitato scien-tifico è composto da Daniele Benati e Francesco Frangi. In questo primo volume sono sche-dati 353 dipinti, riprodotti con im-magini ad alta definizione, ordinati per ambiti geografici. Seguono poi gli apparati.Al primo tomo ne seguirà un se-condo nel quale saranno presi in considerazione i dipinti dal XIII al XVI secolo; la sua pubblicazione è prevista per gli inizi del 2013. Le ricerche condotte in questa occa-sione hanno consentito di propor-re nuove attribuzioni o comunque di rivedere e aggiornare quelle tra-dizionali.Ciò non toglie che, come sempre

di Ivan Minelli

Dai dipinti il respiro dei secoli

accade nei cataloghi generali – progetti notoriamente di difficol-tà e impegno enorme, e proprio per questo così rari nel panorama delle pubblicazioni d’arte - alcu-

Dentro le mura I dati elaborati e pubblicati da Euromobility riguardano, in maniera molto positiva, la città di Brescia, ponendola infatti al 1° posto tra le città italia-ne nell’utilizzo del bike sharing. “L’analisi di Euromobility mostra il risul-tato delle politiche adottate da quest’amministrazione che hanno portato ad ottimi riscontri grazie ad un investimento progettuale oltre che econo-mico mirato allo sviluppo della mobilità ciclabile.” E’ il commento del Vi-cesindaco e Assessore al traffico e Mobilità ai dati diffusi da Euromobility sulla mobilità sostenibile. “Il bike sharing cittadino è il sistema migliore d’Italia e col più alto numero di abbonati rispetto ai residenti".

Bike sharing: Brescia al primo posto in Italia

La copertina del catalogo generale.

8 La Voce di Bresciagennaio 2012

Sito:www.lavocedelpopolo.it

ni casi siano rimasti insoluti. Ma nessuna meraviglia in proposito, soprattutto di fronte a quei dipinti il cui stato di conservazione è tal-volta così precario da frenare ipo-

tesi che rischierebbero di apparire acrobatiche.Per contro, più di 80 opere hanno potuto recuperare giusta leggibi-lità grazie ad una importante cam-pagna restauri.Inoltre è opportuno sottolineare che questo catalogo è un territorio aperto a ulteriori contributi, cosa che non diminuisce affatto il rico-noscimento dell’impegno scienti-fico che ne ha caratterizzato l’edi-ficazione.La prima sezione del catalogo ri-guarda gli autori bresciani (Fran-cesco Giugno, Francesco Paglia e i di lui figli Antonio e Angelo, Fau-stino Bocchi e Giorgio Duranti, per ricordarne alcuni) e quegli artisti che, con le loro opere connesse a importanti commissioni cittadine, hanno inciso sulla cultura figurati-va locale (è questo il caso di Jaco-po Palma il Giovane o dei veneziani Giovan Battista Pittoni e Francesco Fontebasso).Nella stessa sezione sono inoltre compresi i numerosi artisti che si stabilirono per alcuni anni a Bre-scia e che proprio in questa città raggiunsero gli esiti più alti della loro produzione: valga su tutti il nome di Giacomo Ceruti. Seguo-no i capitoli dedicati alla Lom-bardia e al Piemonte, al Veneto a Genova, all’Emilia e alle Marche, a Roma e Firenze, a Napoli e, in chiusura, all’Europa centrale e set-tentrionale.

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9La Voce di Bresciagennaio 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

Www.bresciamusei.com. Si pre-senta a questo indirizzo web (dopo il recente riconoscimento del com-plesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia come patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco) la Fondazione Brescia Musei. E' la scelta di presentarsi al pub-blico nazionale e internazionale attraverso un sito completamente rinnovato, moderno, dinamico e funzionale: una struttura chiara e razionale supportata da una grafica essenziale ed elegante, che affida il fascino del patrimonio museale bresciano a una rassegna fotogra-fica a scorrimento automatico di forte impatto visivo di cui una se-

La città in rete. Tra le novità online non mancherà anche la piattaforma di prenotazione, progettata ad hoc

di Alessandra Simeoni

Brescia Musei, la Fondazione inaugura il nuovo sito web

Moderno e dinamico, "parla" all'utente in quattro lingue, ha nuove gallery

fotografiche e canali tematici YouTube

e sarà visibile pure su smartphone e tablet

lezione è già disponibile in home page. Le molte informazioni che un sito come questo ha il dovere di riportare sono state organizzate all’insegna della facilità di naviga-zione e delle semplicità di consul-tazione. Oltre ad aver mantenuto la traduzione in quattro lingue (ingle-se, francese, tedesco e spagnolo, oltre all’italiano, naturalmente), il nuovo sito fa spazio alla moderni-tà ospitando una nuova gallery di contenuti fotografici e video (di-rettamente collegati a un canale tematico su YouTube) e alla pros-sima applicazione mobile che, gra-zie alla realizzazione in tecnologia Html 5, consentirà una visualizza-zione ottimale su tutti i modelli di smartphone e tablet. Dopo aver sperimentato con gran-de successo il nuovo sistema co-municativo tecnologico e integrato nella stagione 2009-2010 sul pro-getto Jazzineden del polo cultu-rale Nuovo Eden, la Fondazione Brescia Musei apre a 360° a una svolta tecnologica che rispecchia la volontà di andare sempre più incontro al pubblico, rendendo più agevole il reperimento delle infor-mazioni e più semplice l’accesso al museo. In questo senso altra grossa novità è rappresentata dalla piatta-forma di prenotazione, progettata ad hoc per i siti museali bresciani.

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Società e volontariato. Da Brescia al Sudamerica per istruire i bambini e costruire per loro un vero futuro

Lieta Valotti, bresciana originaria di Paderno Franciacorta, è l’anima del progetto piamartino “Operazione Lie-ta”, che proprio da lei prende il nome. Nata tra la fine del 1983 e l’inizio del 1984, oggi “Operazione Lieta” è un'as-sociazione Onlus che ha il compito di sostenere le iniziative messe in atto in Brasile dalla Congregazione Sacra Famiglia di Nazareth. Compito degli educatori e dei volontari della Onlus, infatti è quello di accogliere bambini e ragazzi che vengono loro presentati in quanto provati da difficili situazioni fa-migliari, economiche, di vita. Quattro i centri legati al progetto: due a Pacotì, uno a Fortaleza e uno a Limoeiro, nel nord est brasiliano, dove trovano spa-zio scuole primarie, secondarie e pro-fessionali, all’interno delle quali ai nu-merosi ospiti viene data l’opportunità di istruirsi, creandosi così un futuro più solido. “Ho conosciuto padre Lui-gi Rebuffini molti anni fa”, ci ha detto

Lieta Valotti. “Missionario piamartino, padre Luigi era tornato a Paderno in visita alla famiglia e, durante un in-contro con lui, mi parlò della missione nella quale viveva e operava. Attratta dal suo entusiasmo e dalle sue parole decisi di partire per un’esperienza che mi avrebbe condotto in Brasile per sei mesi, ma dovetti tuttavia aspettare

di aver terminato gli studi. Nel 1979, con in tasca un diploma di maestra e l’incoscienza dettata dall’entusiasmo per quanto stavo per fare, partii dun-que per Fortaleza, nonostante le pre-occupazioni di mia madre e dei miei fratelli. Mio padre, si dimostrò invece più aperto appoggiando fin da subito questo mio desiderio. Trascorsi i primi

di Laura Di Palma

Il Brasile di “Operazione Lieta”sei mesi tornai a casa: in tasca avevo già un sogno e un biglietto che, di lì a poco, mi avrebbe riportata in Bra-sile, per rimanerci. Mi misi quindi in gioco nella creazione di una nuova casa d’accoglienza, a Pacotì: i lavori iniziarono da subito, ma ben presto, vennero a mancare i fondi necessari alla sua realizzazione. Tornai così in Italia, per cercare aiuti concreti. Qui mi venne presentato padre Giancarlo Caprini, vulcanico piamartino da sem-pre vicino ai giovani. Grazie ad una sua idea nacque “Operazione 1000”: trovare mille persone disposte a ver-sare 10mila lire al mese per 10 mesi. Con “Operazione 1000” andammo ben al di là di ogni più rosea aspettativa. Nel frattempo ci eravamo avvicinati ad una forma di sostegno economi-co particolare, l’adozione a distanza: padre Caprini intuì che avremmo po-tuto lanciare anche noi questa sfida e così prese avvio “Operazione Lieta”. Sono trascorsi ormai quasi trent’anni da allora ma, nonostante le inevita-bili difficoltà, il nostro impegno pro-segue: il sorriso di chi ci sta vicino è la ricompensa più grande.

Fuori le mura Contribuire al progetto e al sostegno di "Operazione Lieta" è semplice ed possibile per tutti. Infatti, qualsiasi donazione (giochi, materiale scolasti-co e altro ancora) da far pervenire presso la sede dell’Associazione, in Via Ferri 91 a Brescia, è ben accetta. In alternativa è possibile contribuire eco-nomicamente ai vari progetti: primo fra tutti, l’adozione a distanza, ma è possibile contribuire anche con "una goccia al mese" o attraverso il cosid-detto "pacco famiglia". Infine si possono fare libere donazioni (Iban IBAN: IT 77 J 07601 11200000010422251) oppure è anche possibile scegliere di destinare il proprio 5x1000 (codice fiscale 9804526017).

Come aiutare i ragazzi di "Operazione Lieta"

Salute pubblica. Asl di Brescia, il direttore generale anticipa prospettive e programmi per il nuovo anno

Scarcella: “2012: individuare le aree a maggior rischio salute”Le festività di fine anno sono

state occasione, per l’Asl di Bre-scia, per tracciare le linee del programma per il 2012 e, per cer-ti punti, per i successivi. Il diret-tore generale Carmelo Scarcella, accompagnato dai direttori sani-tario Francesco Vassallo, sociale Anna Calvi ed amministrativo Pier Mario Azzoni, ha richiamato l’at-tenzione sui punti più qualifican-ti dell’azione che vede l’impegno della struttura per l’anno in cor-so, quali “l’attuazione di un piano georeferenziale di carattere am-bientale, in grado di individuare, assieme ad altre realtà quali l’Ar-pa, le aree più a rischio salute, per individuarne le origini ed attuare i necessari correttivi. Verranno av-viate e potenziate le condizioni di collocamento di pazienti proble-matici – ha continuato Scarcella

– attraverso strutture diversificate dalle Rsa, oggi ormai ad un punto di saturazione difficilmente accet-tabile dalle famiglie. Dovranno es-sere create, in altri termini, struttu-re più agevoli per le famiglie, sotto ogni aspetto e di più facile accesso. Il progetto ‘Matrice’, attuato con l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, realizzato assieme alle Regioni Emilia Roma-gna, Toscana, Puglia e Veneto, ve-drà l’Asl di Brescia quale referen-te per la Regione Lombardia – ha proseguito ad illustrare Carmelo Scarcella – che, partendo dagli ar-chivi gestionali di ogni regione, si pone l’obiettivo di giungere ad un sistema unico di elaborazione degli indicatori sullo stato di attuazione dei vari percorsi verso pazienti con patologie croniche o complesse. Verrà ulteriormente valorizzato il

10 La Voce di Bresciagennaio 2012

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progetto Sisca, Sistema informati-co del servizio di continuità assi-stenziale, il cui programma infor-matico è attivato presso le guardie mediche, che mette in rete tutte le postazioni, registra interventi del medico durante il turno, fun-ziona come cartellino di presen-ze elettronico, oltre a consentire la trasmissione dei dati ai Medici di medicina generale e consentire flussi informativi con dipartimenti e con medici per le cure primarie”. Chiudiamo, limitando le citazioni, con il progetto europeo Cricorm, in cui l’Asl di Brescia è capofila nella sperimentazione di forme di comu-nicazione attraverso le nuove tec-nologie di situazioni di crisi, in cui sono coinvolti partners tedeschi, spagnoli, portoghesi, oltre alla di-rezione generale della ProCiv di Regione Lombardia ed altre realtà.

Lieta Valotti con il marito Angelo

Carmelo Scarcella

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Spesso ci chiediamo, avendone no-ta dai media, dove siano e che fine facciano i beni che lo Stato confi-sca alla criminalità e, è opinione comune, che questi beni – terre, im-mobili, danaro od altro – siano ‘lon-tani’ da noi, nel centro-sud d’Italia. Nulla di più impreciso, perché, solo nella nostra provincia, da quando sono in vigore le due leggi che ri-guardano confisca e destinazione di detti beni, la 575/65 e, soprattut-to, la 109/96, tali beni sono ben 116, costituiti nella totalità da unità im-mobiliari. Lo spunto ci è stato dato dalla consegna, avvenuta poco pri-ma di Natale, di un appartamento situato in via Crocifissa di Rosa 97, sottratto ad un mafioso ed assegna-to al Comune di Brescia nel 2009, che ne ha affidato la gestione, ope-rativa dal 1° gennaio, alla Coope-rativa sociale ‘La Mongolfiera’, per essere adibito allo svolgimento di attività per il recupero del disagio sociale. I beni sottratti alla crimi-nalità, in virtù di quanto disposto dalle Leggi 575/1965, “Disposizio-ni contro la mafia” e 109/1996, “Di-sposizioni in materia di gestione e destinazione di beni sequestrati o confiscati”, questa promulgata an-

Società. Nel Bresciano i beni sottratti alla criminalità si dividono tra appartamenti e strutture aziendali

di Franco Armocida

116 case sequestrate alla mafia sono destinate a finalità sociali

che grazie alle pressioni di Libera, l’associazione che si batte da sem-pre contro tutte le mafie, vengono assegnati ai Comuni per il loro ri-utilizzo a fini sociali e successiva-mente la proprietà passa all’Agen-

Società. Lions e Cooperative insieme: esempio di recupero e riassegnamento di alloggi confiscati al crimine

“Fuori dal nido”, l’appartamento requisito va ai disabiliL'esempio è diretto e attuale, si-

curamente replicabile. L'apparta-mento assegnato al progetto “Fuo-ri dal nido”, questo il suo nome, è frutto della sinergia di molte realtà. Infatti, dopo l’assegnazione al Co-mune di Brescia e successivamente all’Agenzia nazionale beni confisca-ti, l'appartamento è stato affidato a La Mongolfiera. Realtà ben attiva sul territorio che è stata affiancata, nell’opera di ristrut-turazione e, soprattutto, di arreda-mento, dai due Lions Club cittadini "Brescia Host" e "Brescia Capito-lium", presieduti rispettivamente da Massimo Piergentili e Nadia Veroli, dipendenti dal Distretto 108 Ib-2, il cui governatore è Amelia Casnici Marcianò. “Informati della vicenda – hanno detto Massimo Piergentili e Nadia Veroli –, ci siamo voluti con piacere

far carico di questo service, al fine di poter liberare risorse della coo-perativa da destinare ad altri scopi”, mentre Amelia Casnici Marcianò ha sottolineato come “questa iniziativa rientri a pieno titolo tra i service di cui si occupano i Lions, che hanno nel bene sociale la ragione della lo-ro esistenza”. “Abbiamo vissuto questa vicenda come una sfida – ha aggiunto il pre-sidente de La Mongolfiera, Pietro Borzi – e se siamo giunti al termine di questo percorso lo dobbiamo a chi, come Comune e Lions, ha cam-minato al nostro fianco”. Il progetto – ne abbiamo ampiamen-te dato conto in una recente edi-zione de La Voce del Popolo – ve-de l’appartamento predisposto per ospitare quattro persone di sesso maschile con disabilità, non moto-ria (ovviamente ci potranno essere

zia nazionale beni confiscati, tra-mite un tavolo facente capo alla Prefettura, che ne verifica il corret-to utilizzo. “Dal 1996 ad oggi nella provincia di Brescia sono stati con-fiscati 116 beni di tipo immobiliare

– ha illustrato il referente al tavolo prefettizio per Brescia di Libera e della Dda, la Direzione distrettuale antimafia, Giuseppe Giuffrida – di cui 87 quali unità abitative e le ri-manenti di carattere aziendale. Ai comuni ne sono già state assegna-te 62, che sono state successiva-mente destinate ai più variati fini sociali e ne restano da assegnare 27, oltre a quelle, più complesse da destinare, di tipo aziendale. Il nostro compito è la verifica che le destinazioni corrispondano agli scopi previsti – ha continuato Giuf-frida – perché, nessun riferimento a casi bresciani, possiamo giungere anche a proporre la revoca dell’as-segnazione, qualora rilevassimo irregolarità di qualche tipo. Le de-stinazioni d’uso più frequenti pos-sono riguardare attività svolte dai comuni stessi piuttosto che, come nel caso dell’appartamento di via Crocifissa, da strutture, come ‘La Mongolfiera’, di comprovata fina-lità sociale ed il ‘controllo vicino’ sul territorio è affidato alla colla-borazione con i Servizi sociali del comune di assegnazione. Quello di via Crocifissa in Brescia – ha sot-tolineato Giuseppe Giuffrida chio-sando – è la prima assegnazione a Brescia ad una struttura con fini sociali”.

assegnazioni future anche per casi diversi), già inserite in Css, in Comu-nità socio sanitarie e che, pertanto, già si conoscono e con reciproca af-finità. I posti ‘fissi’ previsti sono tre, in quanto il quarto è considerato di ‘emergenza’. Uno spazio da attiva-re proprio per quei possibili casi in cui si renda necessaria una risposta urgente a situazioni problematiche. Le fasi di “Fuori dal nido” sono due: la prima prevede l’inserimento in una Css e la seconda nell’apparta-mento per il sostegno alla vita in-dipendente.L’obiettivo educativo è chiaro e le finalità altrettanto nobili: il proget-to infatti consiste nell’accompagna-mento e nel successivo orientamen-to di ogni singolo soggetto inserito, nella comprensione e riappropria-zione della titolarità del personale progetto di vita. (f.a.)

Giuseppe Giuffrida

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L'intervista. Alla scoperta di una generazione, con lo struggente, riuscito, nuovo cd di Beppe Donadio

’ “Figurine” è l’ultimo cd di Beppe Donadio, pianista cantautore brescia-no che passo dopo passo si sta affer-mando nel mondo delle canzone ita-liana. “Figurine” è un disco struggen-te e bellissimo, capace di far rivivere emozioni che tutti quelli della genera-zione “Ottanta” hanno vissuto, lascian-doci addosso la sensazione nostalgica (ma bella) di un piccolo mondo antico purtroppo scomparso. Dietro una pa-stasciutta fumante ho scambiato con Beppe le impressioni su questo disco, arricchito dalla splendida copertina di Mordillo. Beppe, al terzo disco abban-doni la vicenda di Beppe D. per con-centrarti di più sulla pura forma can-zone... "Ho preferito accantonare per il momento i parlati che avevo utilizzato in “Merendine” e “Houdini” per privi-legiare l’aspetto musicale, riuscendo così a realizzare un disco, a detta di molti, equilibrato e ben riuscito, co-me impostazione simile ai vecchi Lp".In realtà questo potrebbe essere un

Hinterland Il 2011 è stato un anno ricco di sfide e di impegno per la sezione di Brescia dell’ENPA. Il 2012 inizia con una nuova campagna di sensibilizzazione, questa volta mirata a sostenere i rifugi per animali – indipendentemente da chi sia a gestirli, pubblico o privato – sollecitando i cittadini a visitarli e a prendere lì il loro nuovo amico a quattro zampe. L’adozione di un animale contribuirà anche ad alleviare la pressione a cui sono sottoposti i rifugi, spesso purtrop-po affollati di animali abbandonati e operanti con un budget estremamente limitato e con modesto (o perfino inesistente) sostegno pubblico. Info: Sezio-ne provinciale, Via Quinta 29, Villaggio Sereno, Brescia – Tel./Fax 030.349399

L'Enpa Brescia a sostegno dei rifugi per animali

di Ricky Barone

concept album... "Si, è parzialmente un concept, anche se ci sono delle va-riazioni sul tema. Il cd si può legare al libro eponimo che è uscito in contem-poranea per le edizioni Zona. Le figuri-ne sono lo spunto per riflettere attorno ad un’epoca che va in particolare dal 1978 al 1982, ormai distante anni luce

“Figurine”, il sogno degli Anni ’80

come modus vivendi". Passiamo a in-quadrare gli ospiti, partendo innanzi-tutto da Fabio Concato col quale hai duettato in “Il primo uomo sulla ne-ve”. "Anche in questo caso l’incontro è nato un po’ per caso, sono riuscito a sottoporgli le mie canzoni, che gli sono piaciute molto. Abbiamo così deciso

di duettare nel pezzo “Il primo uomo sulla neve”, un brano molto adatto an-che alle sue corde. “London Victoria” è un pezzo che mi piace molto, dedi-cato a Betty Vittori, grande voce bre-sciana già artefice dei Volpini Volanti. La canzone è nata dopo una serata tra-scorsa con Betty, nella quale, con mol-ta commozione, lei mi ha raccontato la sua vicenda artistica e umana. Non potevo non mettere su carta le emo-zionanti sensazioni che il racconto di Betty, mi ha fatto provare". In “Caro Diario (sul primo canale)” canta con te Franceska... "Franceska è una giovane cantante che stiamo producendo, do-tata di una voce particolare che ha il pregio di distaccarsi dalla maniera co-mune di cantare oggi". In “Chips” altra ospitata importante è quella di Miche-le Foresta, noto come il mago Forest. Un brano straordinario, sul virtuale che può cancellare il reale."Mi piace ospitare musicisti e artisti in genere, mi aiutano a realizzare pro-dotti belli! Michele Foresta si inserisce perfettamente in questa canzone, pa-radigmatica dei nostri tempi".

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13La Voce di Bresciagennaio 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

La produzione industriale a novembre è salita dello 0,3% su base mensile (dato destagionalizzato) dopo due mesi negativi, mentre è calata del 4,1% su base annua (dato corretto per effetti calendario), terza discesa consecu-tiva che eguaglia quella di ottobre, ovvero il ribasso più forte da dicembre 2009. Nella media dei primi undici mesi del 2011 la produzione industriale resta quasi ferma, crescendo solo dello 0,1% (dato corretto per gli effetti di calendario) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. La produzio-ne industriale di autoveicoli a novembre ha segnato una caduta del 24,3% su base annua. Le rilevazioni sono dell'Istat.

Categorie e lavoro. Dall'analisi del bilancio 2011 ai programmi futuri dell'Associazione di via Cefalonia

A novembre è risalita, di poco, la produzione

Assoartigiani, storia di un anno

Una ricetta per aiutare il compar-to edilizio bresciano, coinvolgendo i Confidi, i costruttori e le banche. La necessità di un soggetto unico che tratti a livello politico nazionale, con tutto il peso dei numeri e della tradi-zione, con l'Aib ed altre realtà. La voglia di essere protagonisti e la dura presa di posizione contro chi evade le tasse, "chi evade danneggia i colleghi imprenditori che si com-portano correttamente". E' il carnet di intenzioni che il presidente dell'As-sociazione Artigiani, Enrico Mattin-zoli, apre nel corso del consueto in-contro di bilancio del 2011 concluso e delle prospettive per il nuovo anno. "Ci sono le osservazioni al Pgt citta-dino, con una proposta innovativa e la rinnovata disponibilità ad essere parte di un soggetto unico capace di aver peso a livello di governo. Questa volta forse ci siamo - ribatte Enrico Mattinzoli - e non solo". A fronte di dati rassicuranti, 13.260 associati, un calo di 50 unità rispetto al 2011, c'è l'apertura alla "Banca Dati" camerale per le imprese artigiane "che può di-spensare l'amministrazione pubblica

di Roberto Barucco

dal chiedere continuamente doppioni di certificati e snellire la burocrazia". Insomma, l'Associazione Artigiani di Brescia e provincia è un fermento di idee e innovazioni possibili, "per su-perare le difficoltà e far sì che le im-prese, anche se piccole, non siano più considerate periferiche a livello politico - continua il presidente Mat-tinzoli -, ecco perché è importante che proprio da Brescia parta il pro-getto di una sola rappresentanza im-prenditoriale. Ne ho parlato con i di-

Economia

Edilizia. Il progetto dell'Associazione Artigiani per incentivare la compravendita di appartamenti in città

Ridurre i rischi d'acquisto dell'ap-partamento di un terzo, almeno per la banca che eroga il mutuo, con dall'al-tra parte garanti come i Confidi e il Collegio Costruttori. E' l'idea che di-viene osservazione al Pgt cittadino avanzata dall'Associazione Artigiani di Brescia e provincia. "E' la nostra proposta - spiega Enrico Mattinzo-li -, ancora perfettibile ovviamente e migliorabile, ma capace di aiutare nella vendita di immobili, smuovere il mercato dell'edilizia. Ed è abbastan-za semplice. Si tratta, immaginiamo il costo di un appartamento sui 150mi-la euro, di far intervenire a garanzia, per un terzo, 50mila euro, i Confidi a tutela del mutuo bancario, lasciando l'altro terzo di versamento immedia-to al privato". Insomma, più soggetti

collegati all'erogazione di un mutuo ipotecario? "Diciamo soggetti garan-ti, che consentirebbero di sbloccare una serie di vendite a dir poco, oggi, difficili. In questo modo, coperte dai Confidi al 50 per cento sulla somma erogata, le banche potrebbero esse-re più tranquille, esposte almeno a un rischio minore. Una proposta per vivacizzare il mercato cittadino, con una ulteriore garanzia da parte dei Costruttori. Il presidente Campana si è detto d'accordo in linea di mas-siam con la nostra idea. Ora si tratta di trovare una valida soluzione nor-mativa per poterla tradurre in realtà e ragionare bene sulle sue applicazio-ni. Pensate che si potrebbe sviluppare la vendita, agendo in questo modo, di circa trecento appartamenti".

“Dall’osservazione al Pgt, una ricetta per sbloccare il mercato”

rigenti Aib: se sono disposti a creare un coordinamento, non importa chi lo guida, potrebbe nascere qui il sog-getto unico destinato a interloquire con i politici". Qualcosa più di un semplice intento, rivolto alla tecnocrazia che è alle pre-se con le dinamiche dell'impresa, ma una possibilità concreta "di contare". Intanto Enrico Mattinzoli punta il dito sul mercato del lavoro: "Non servono divisioni sull'articolo 18. Non è tem-po di mettere sul tavolo questioni che

dividono". E le privatizzazioni? "Si facciano, ma se ne tengano presenti gli effetti, sulla gente. Liberalizzare, ma garantire il servizio. Dobbiamo affrontare le sfide dell'economia, l'export italiano è del 28,8 per cento contro il 25 per cento della Germania. Un dato che deve far riflettere. Oggi la sfida si gioca su qualità, formazione, prodotti vincenti. E questo è impor-tante. Ma dobbiamo ricordare anche che la competizione va bene dove ci sono regole altrettanto valide per tut-ti". E i rapporti tra piccoli imprendito-ri e banche? "Nel passato le Bcc, mi ri-volgo a loro ringraziandole, sono sta-te sollecitate a supportare le imprese in difficoltà. Oggi i bilanci hanno mag-giori 'sofferenze', ma queste ultime, ed è giusto riconoscerlo, sono anche dovute al fatto di aver scommesso, allora, su imprese in difficoltà. E gli istituti di credito hanno avuto corag-gio, va riconosciuto". Politica o anti-politica? "Nuove forme di politica e rappresentatività. In una Brescia pro-vata, disillusa dalla politica, troviamo ancora e per fortuna centri di eccel-lenza, come la Fondazione Tovini, la Fondazione San Benedetto, che sen-za politicizzazione formano la futura classe dirigente. Ed è un bene per la collettività".

Il presidente dell'Associazione Artigiani di Brescia e provincia, Enrico Mattinzoli.

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14 La Voce di Bresciagennaio 2012

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Metef, pronto il debutto a Verona

Debutto largamente annunciato dallo scorso anno, quello veronese di Metef - Foundeq, biennale dell'allu-minio e della fonderia. Dal territorio bresciano a quello scaligero, dove gli spazi di VeronaFiere si preparano ad accogliere una rassegna che, secon-do gli organizzatori, ha mantenuto le aspettative e consolidato, e non è po-co in tempi di crisi, il numero di espo-sitori delle passate edizioni. Archiviata l'esperienza con Montichia-ri ora la segreteria organizzativa di Metef - Foundeq anticipa già i conte-nuti e i traguardi di marketing tagliati all'inizio del 2012, quando all'appun-tamento di aprile mancano una man-ciata di mesi. A pochi mesi dall'atteso appuntamen-to infatti, praticamente tutti gli espo-sitori delle precedenti edizioni han-no prenotato uno stand, optando in molti casi per metrature più grandi. "E' davvero tanto - dicono gli organiz-zatori - l'entusiasmo che di è creato, insieme all'aspettativa per il recente trasferimento a Veronafiere della ma-nifestazione, che si preannuncia co-me un evento che per quattro giorni catalizzerà l'attenzione dell'intera in-dustria internazionale dell'alluminio e della fonderia".Dopo 8 edizioni di successo realizzate nel Centro Fiera di Montichiari, Metef - Foundeq , comunicano dalla segrete-

L'evento. Attesa tra gli operatori per l'appuntamento 2012 con la rassegna internazionale dell'alluminio

ria organizzativa, "fa il grande passo in avanti". Insomma, dal 18 al 21 aprile i buyers internazionali potranno vive-re e approfondire la conoscenza sulle potenzialità di mercato nel corso della rassegna, ospitata in un uno tra i più prestigiosi quartieri fieristici europei e leader nelle manifestazioni espositive business to business. "E' una scelta strategica - comunicano gli organizzatori di Metef -, che nasce dalla volontà di consolidare l'evento, tra i principali al mondo per il settore dell'alluminio e dei metalli tecnologi-

di Ivan Minelli

ci, e di assicurare a Metef Foundeq un sicuro sviluppo, in collaborazione con una struttura di eccellenza come Vero-nafiere, primo organizzatore diretto di manifestazioni fieristiche in Italia e tra i principali in Europa". Con lo sposta-mento a Verona ai medesimi costi di partecipazione già previsti e comuni-cati a clienti ed operatori del settore, si allarga dunque l'orizzonte nazionale ed internazionale delle aziende esposi-trici, e si moltiplicano, spiegano dalla segreteria, le opportunità di visibilità e di business per gli addetti ai lavori.

Come corollario del successo riscos-so nel 2010, sarà riproposto anche nel 2012 il Premio Innovazione Metef 2012, che è rivolto ai migliori casi di innovazione relativa a nuovi prodot-ti, alla produzione, trasformazione, lavorazione ed impiego di prodotti o componenti in metallo realizzati dalle aziende espositrici per le sezioni: ma-teriali, macchine ed impianti, tecnolo-gie e processi, prodotti, componenti, sistemi, applicazioni, varie.I contenuti di innovazione proposti saranno valutati in base al grado di originalità e di novità, alle peculiarità prestazionali ed ai vantaggi competiti-vi che sono in grado di offrire.Inoltre, tra le tante iniziative collate-rali previste e i convegni, va ricorda-to che durante la manifestazione, il 19 aprile, si terrà anche la prima edizio-ne dell'Aluminium Extrusion Forum, evento che potrà giocare un ruolo im-portante sullo scenario dell'industria mondiale dell'estrusione, proprio gra-zie alla partecipazione di esponenti di spicco delle principali associazioni ed aziende del comparto. La tavola rotonda sarà moderata da Bruno Ruettimann, Alcan Singen, e vedrà la partecipazione di Greg Rai-sky per l'industria dell'estrusione nord-americana, di D.A. Chandekar, Metalword, per il mercato indiano, di Mahmood Daylamy, Gulf Aluminium Council, per il mercato del Medio Oriente e di rappresentanti di EAA, Sapa, Hydro, dell'industria russa e cinese.

Metef 2010: i presidenti Mario Conserva, Mario Bertoli e il cavalier Attilio Camozzi

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15La Voce di Bresciagennaio 2012

E-mail:bresciavocemedia.it

"Per molti aspetti il 2011 appena concluso è andato meglio degli an-ni precedenti, almeno del 2010 e del 2009. Possiamo registrare dei dati po-sitivi e confidare nel 2012, anche se le prospettive dei vari settori non sono certo tutte rosee". Il bicchiere è mez-zo pieno per il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, che analizza a caldo l'anno appena consegnato agli archivi e, dopo i momenti più difficili dell'agricoltura, riprende a guardare con fiducia alle possibilità di domani. "Dovremo combattere le battaglie fu-ture all'insegna della qualità e della riconoscibilità del prodotto, consen-tendo di far capire bene che proviene da aziende agricole italiane. Qualità e sicurezza devono essere punti di rife-rimento, perchè la battaglia con i mer-cati, penso a quelli stranieri, non può avvenire solo in termini economici. Pensiamo ad esempio alla Romania, o alla Francia o alla Germania, dove le

Coldiretti. Il presidente Ettore Prandini traccia un primo bilancio del 2011 e guarda ai prossimi dodici mesi

“Nel 2012 dovremo puntare su qualità e riconoscibilità”

dimensioni stesse sono diverse e per noi penalizzanti o agli Stati Uniti. Sul-le superfici e le cifre non può esserci confronto. Ma possiamo giocare bene la partita sulla qualità. In questo caso siamo un esempio". La possibilità di distinguere i prodotti di casa nostra, i prodotti italiani, come elemento fo-cale d'un rilancio possibile? "Olio, or-tofrutta, non si tratta solo del prodot-to trasformato o imbustato, ma delle

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Massima tutela del territorio agricolo,

politiche europee, pressione fiscaleEcco le battaglie del nuovo anno

certezze ulteriori che possiamo forni-re ai consumatori. Ripeto, è su questi aspetti che si giocherà il domani". Un domani che ha già il volto del 2012? "Il 2012 si presenta con buoni auspici, anche se, nel contesto di una politica agricola comune, penso all'Europa e ai vari interessi nazionali rappresenta-ti , devo lamentare l'assenza della po-litica italiana. Se l'Europa è necessità di mediazione tra gli interessi di altri

e tanti Paesi, purtroppo a questi tavoli noi, per ora, non ci siamo stati. Ecco quanto chiediamo al Governo. A chi ci rappresenta oggi in Europa. Serve un cambio di passo. Noi continueremo ad esserci, con l'attenzione alla direttiva nitrati, con il continuo richiamo all'ita-lianità e provenienza del prodotto ita-liano. Saremo vigili. Questo è certo. E ancora più partecipi". Un 2012 all'in-segna della pressione fiscale, con che effetti sul settore?"Pagheremo il ritorno dell'Imu, con le imprese agricole che si troveranno a dover affrontare doppie spese e riva-lutazioni tali da moltiplicare per tre o quattro volte le cifre che si spendeva-no un tempo. E questo è un non senso, un danno enorme per le imprese agri-cole italiane. Si tratta, spesso, di cifre che vanno dai passati duemila euro a otto, diecimila euro. E questo avviene in un contesto in cui l'agricoltore è ri-uscito a mantenere invariati i prezzi di produzione, anche a cifre che vedeva-mo vent'anni fa. A questo impegno non corrisponde attenzione, ma una basto-nata. Così rischiamo di far chiudere le aziende. Non va dimenticato che nei prossimi vent'anni serviranno più che mai i prodotti della terra, anche della nostra terra. Non possiamo rischiare con ulteriori penalizzazioni, o con una scarsa attenzione alla tutela del terri-torio agricolo"

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16 La Voce di Bresciagennaio 2012

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Camminare bene, vivere meglio

Chi scrive è il Dr. Luca Martini, laureato in podologia all’Università degli studi di Milano; successivamen-te ha approfondito gli studi presso l’Università di Barcellona, seguendo corsi specialistici riguardanti le pro-blematiche del piede diabetico, del-lo sportivo e di patologie legate al movimento; ha frequentato inoltre, numerosi corsi di posturologia e di trattamento conservativo (alternati-vo alla chirurgia) delle patologie orto-pediche ed ha collaborato con l’unità di dermatologia dell’Istituto Humani-tas di Milano in qualità di consulen-te. Ad oggi collabora con l’ospedale MultiMedica di Sesto San Giovanni (Milano), in qualità di consulente sul piede diabetico e con W.&B.Poliam-bulatori a Brescia come specialista in Podologia. "Quante volte i nostri dolori fisici o fastidi cominciano dai piedi, fino ad arrivare alle ginocchia, alla colonna e alla zona cervicale?", è la domanda ricorrente. Spesso non ci si rende conto che le piccole ano-malie del nostro corpo possono por-tare a svariate patologie, come quelle all’anca, al ginocchio, alla caviglia e al piede. Sarebbe quindi opportuno ef-fettuare una visita posturale a scopo preventivo (specialmente in età pe-diatrica) per evitare o correggere le problematiche menzionate. Il podolo-go-posturologo odierno infatti non si occupa solamente dello studio delle

Medicina. Alla ricerca della più corretta postura e del benessere che ne deriva per tutto l'organismo

patologie podaliche, ma spazia intor-no a svariate branche della medicina: deve interagire con il dermatologo, il fisiatra, il medico dello sport, il reu-matologo, il diabetologo, il medico di base perché il piede coinvolge tutte le fasi della vita. È solamente con una buona postura e un buon appoggio che possiamo eseguire al meglio le

di Luca Martini

nostre azioni quotidiane, senza parti-colari disturbi. Spesso non ci si rende conto che il piede è un organo specia-le, composto da 26 ossa, 33 muscoli, 42 articolazioni e 107 legamenti. Pur essendo quindi piccolo rispetto al re-sto del corpo, racchiude un intricato sistema di sostegno e di movimento, capace di influenzare i segmenti so-

vrastanti. Basti infatti pensare che una buona postura è data da un ap-poggio in cui il carico è distribuito in ugual modo su entrambi i piedi. Du-rante la visita abbiamo dunque la ne-cessità di osservare la persona da vari punti di vista: prima globale corporeo e poi locale del piede, esaminare la situazione da un punto di vista bio-meccanico, ovvero lo studio del mo-vimento della persona per conosce-re le problematiche osteo-articolari e muscolari. Il posturologo effettua questi esami con l’utilizzo di apparec-chiature sofisticate, utili per valutare l’appoggio in posizione statica e dina-mica. Verificata una problematica di pertinenza posturale possiamo ini-ziare un protocollo terapeutico, che preveda possibilmente la sinergia di più trattamenti. Un valido ausilio è in-dubbiamente quello con ortesi plan-tari. Questo ha delle regole precise sia nella scelta del tipo di ortesi, sia nella gradualità della correzione, che può essere puramente meccanica, con plantari realizzati su calco ges-sato o schiuma, oppure propriocet-tiva, tramite piccoli spessori sotto la pianta del piede: in tal modo si stimo-lano cambiamenti della postura. Lo scopo non è solamente controllare il movimento e la posizione del piede durante la locomozione, ma anche caricare le tensioni che arrivano a monte durante la marcia. Il plantare deve essere realizzato da personale qualificato, la realizzazione ortesica è un processo artigianale che non può essere in alcun modo industrializzato.

I PoliambulatoriW.&B. (Wellness and Body) sono una struttura ambulatoriale privata autorizzata. Nella nostra struttura le diverse èquipe sanitarie specialistiche si integrano per rispondere ad una esigenza di “salute e benessere” della persona

Il Dr. Luca Martini, podologo laureato all'Università degli Studi di Milano.

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“Alzati e cammina”: detto, fat-to! E’ bastato cambiare un solo ele-mento per resuscitare una squadra tornata a far punti e a dispensare buone giocate come a inizio stagio-ne. E se è vero che a pagare è sem-pre l’allenatore, allora complimen-ti ad Alessandro Calori, subentrato a Scienza.Da quando è arrivato, il Brescia ha sempre vinto senza subire reti. Come all’inizio del campionato ci siamo illusi, adesso dobbiamo più che mai restare con i piedi per ter-ra. Perché il torneo cadetto è lungo e imprevedibile, ma soprattutto gli errori del passato servano da lezio-ne. A tutti: dalla società (che para-gonava il gruppo al Barcellona) ai giocatori (distratti dal mercato e

un po’ svogliati), mettendoci den-tro stampa e tifosi. Dal mercato di riparazione, poi, non aspettiamo grandi cose.L’arrivo del giovane Caldirola in di-fesa è tanta roba, per Foti – invece – bisognerà aspettare il suo rien-tro dall’infortunio. Ma non basta: ci vuole almeno un altro elemento in difesa, idem per l’attacco, stesso discorso a centrocampo.All’orizzonte è calma piatta, ai tifosi nemmeno interessa più di tanto la “spesa” della famiglia Corioni. Un presidente malato che non molla, stanco ma che non si arrende, in-differente alle richieste della piaz-za che lo esorta a lasciare. È vero, il Brescia è in vendita ma non al primo che capita e il tanto atteso

passaggio di testimone dopo 22 an-ni non avverrà prima del termine della stagione. Si prevedono tempi lunghi, complice anche la crisi che sta attanagliando il Paese. E allora meglio pensare al campo: il calen-dario viene ulteriormente incontro alle rondinelle prima del big match contro il Torino. Nocerina in casa, Empoli in trasferta e Juve Stabia di nuovo al Rigiamonti nel turno infra-settimanale di fine gennaio. La vit-toria di Vicenza, terza consecutiva, ha riaperto i giochi per un possibi-le rilancio. Si, è vero: non dobbia-mo illuderci, bisognerà restare con i piedi per terra. Ma chi non sogna e non ha ambizioni non arriverà mai da nessuna parte. Provare per cre-dere. (mario ricci)

Serie B. Ritrovato entusiasmo con l’arrivo di mister Calori in panchina

Risveglio Leonessa: bentornati in Paradiso

in onda su

da lunedì al venerdì dalle 14 alle 15

IL PUNTOdi Florin Raducioiu

Innanzi tu t-to buon an-no. Abbiamo chiuso il vec-chio con una v i t to r ia , lo abbiamo ria-perto conce-dendo il bis. Mi spiace per Scienza, ma l’arrivo di Calori in panchina è stata una scelta giusta. Ha rida-to identità a un gruppo, che ave-va perso autostima, giocando semplice e con pragmatismo. In più questa difesa a tre con due ali che spingono mi piace molto. Aspettiamo a dare giudizi, ne ri-parleremo fra un mese e mezzo. E’ cominciato il girone di ritorno, attenzione però: perché 50 punti potrebbero non bastare, dietro la lotta è molto agguerrita. Non mi aspetto cose eclatanti, la squadra deve pensare partita per partita restando con i piedi per terra. Si è aperto il mercato, ma il vero ac-quisto sarà il ritorno di Zoboli in difesa. In merito al possibile cam-bio di società, non me ne voglia Corioni al quale devo molto e ha contribuito alla mia rinascita cal-cistica portandomi a Brescia. Ha dato molto al calcio e alla città ma capisco anche la tifoseria che chiede facce nuove. Se ha inten-zione di vendere, lo faccia. Per-mettetemi però, in chiusura, di fare un ultimo appunto: non è facile fare calcio in una città che non può contare sull’apporto del Comune, di uno stadio e un Cen-tro sportivo. Chi ha orecchie per intendere, intenda.

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Da giugno ha appeso gli scarpini al chiodo passando ad allenare le giovanili del Brescia come il fratel-lo gemello Emanuele. Antonio Fi-lippini non rimpiange il rettangolo verde e tra una strimpellata con la sua chitarra (con tanto di concerti per beneficienza) e una partita di tennis si mantiene in forma seguen-do sempre dalla tribuna i suoi ex compagni. Ha messo su solamen-te due chili da quando ha smesso. “E’ bello vedere correre gli altri al posto mio – esordisce – adesso al-leno i ragazzini di 12 e 13 anni ed è un’esperienza che consiglio a tutti. Dovrebbe essere obbligato-rio iniziare la carriera di tecnico

trascorrendo due o tre anni in un settore giovanile”. Sull’arrivo di Calori in panchina, invece, aggiun-ge: “E’ stato bravo in pochi giorni a capire le caratteristiche di tutti i giocatori indovinando il modulo 3-5-2. Era importante aver trovato la quadratura del cerchio. Avremmo bisogno di due acquisti mirati: un esterno destro che faccia rifiatare Zambelli ed una punta alla Cellini tanto per fare degli esempi. Restia-mo comunque con i piedi per ter-ra, anche perché il campionato si serie B è lungo e imprevedibile. Il nostro obiettivo resta una salvezza tranquilla tenendo fede ai program-mi iniziali”.(ma.ric)

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BRESCIA

NOCERINA2a giornata di ritorno

domenica 22 gennaio

ore 19Così in serie B: Partite gioca-te: 3 - Vittorie Brescia: 1 - Pa-reggi: 1 - Vittorie Nocerina: 1 - Gol Brescia: 3 - Gol Nocerina: 3

Rondinelle reduci da tre vittorie consecutive senza subire reti da 270 minuti. Ospiti, al contrario, che non vincono da 10 giornate: 7 sconfitte e tre pareggi sono valsi il penultimo posto in classi-fica. All’andata finì 1-1 con reti nel primo tempo: 41’ Castaldo, 45’ Juan Antonio

3a giornata di ritorno

EMPOLI - BRESCIA

sabato 28 gennaio ore 15

5a giornata di ritorno

BRESCIA - TORINO

lunedì 6 febbraio ore 21

4a giornata di ritorno

BRESCIA - JUVE STABIAmartedì 31 gennaio ore 20,45

La foto di Gennaio è di Gianluca e Fabio, tifosi bianco-azzurri che hanno scattato questa immagine lo scorso anno con il Brescia in serie A. Compagni di scuola, sono amici anche lontano dai banchi e con-dividono la stessa passione per le rondinelle dalla nascita. Invia la tua foto più simpatica e divertente all’indirizzo mail [email protected] metten-do nome e cognome e una breve didascalia. La pubblicheremo nel pros-simo numero.

RESSCI

L'agenda del Brescia

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Ci sono anche loro. Tra gli spet-tatori che il fine settimana riempio-no gli stadi italiani, il genere femmi-nile è sempre più in aumento. Nella nostra città, addirittura, c’è un vero e proprio gruppo denominato “Bre-sciane Dentro”. Ragazze legate, oltre che da una sana e profonda amicizia, dalla passione sfrenata per il calcio ed in particolare per il Brescia e per la sua inconfondibile V bianca che svetta sulla maglia blu. Dal semplice ritrovo settimanale al-lo stadio Rigamonti, hanno deciso di creare uno stendardo sotto il quale unirsi. Per legarsi ancora di più e sentirsi parte di un micro cosmo ri-servato tutto a loro, alla loro passio-ne e alla loro amicizia. Quale personaggio migliore se non

Speciale tifosi. Il gruppo, tutto al femminile, occupa uno spicchio della Nord lato gradinata

“Bresciane dentro”: il tifo è donna

la “puffetta bianco blu” (del celebre cartone animato degli anni ’80) per descrivere al meglio la situazione nella quale si trovano? Poche donne in mezzo a tanti uomini, non senza le difficoltà che questo comporta. Na-turalmente la “puffetta” è raffigurata con una sciarpa in mano, nell’altra un fumogeno ed è vestita rigorosa-mente con la V che caratterizza le Rondinelle.Attualmente le componenti del grup-po non sono molte, alcune hanno abbandonato per motivi personali (senza mai però perdere lo spirito e la passione) mentre altre si sono adattate “al calo” spettatori del Ri-gamonti. Nonostante tutto però, lo stendardo trionfa fiero sugli spalti degli stadi italiani, a prescindere dai

chilometri da percorrere, dalla serie in cui milita la squadra, dal campio-nato o dalla coppa Italia: sempre pre-senti per amore e per pura passione.A Mompiano, poi, occupano un spic-chio della Curva nord, lato gradina-ta. Nessuna sede o organigramma, il gruppo si alimenta di amicizia e amo-

re per il Brescia. Lo stendardo ha esordito nel campionato 2003/2004 e più precisamente il 7 dicembre durante la partita di serie A Modena-Brescia (1-1, 83’ st Bachini). Per informazioni e iscrizioni, è dispo-nibile su internet una pagina facebo-ok denominata Bresciane Dentro.

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BEATO LUIGI PALAZZOLO: P: 18.30; F: 08.00 - 10.30 - 18.30NATIVITÀ DI MARIA : BUFFALORA - P: 18.30; F: 08.00 - 10.00 - 18.30BUON PASTORE: P: 18.30; F: 08.00 - 09.45 - 11.00 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 18.15; F: 08.00 - 10.00 - 11.15 - 15.30 - 18.15 CATTEDRALE: P: 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.00 (San Zeno al foro - forma straordinaria) - 17.30 – F: 08.30 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 17.00 (San Faustino a riposo) - 17.30 SANTA MARIA ASSUNTA: CHIESANUOVA - P: 18.30; F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.30 SAN BERNARDO: COSTALUNGA - P: 19.00; F: 08.30 – 10.30 - 11.30 – 19.00 CRISTO RE: P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 DIVIN REDENTORE: PENDOLINA - P: 18.30; F: 08.00 – 10.30 - 18.30SANTA MARIA NASCENTE: FIUMICELLO - P: 18.30; F: 08.00 – 10.00 – 11.15 - 18.30SAN SILVESTRO: FOLZANO - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 18.30SAN ROCCO: FORNACI - P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 - 11.00 – 18.00SANTA MARIA IMMACOLATA: P: 18.15 - F: 08.30 – 10.00 - 11.30 – 18.15MARIA MADRE DELLA CHIESA: P: 18.30 - Fo: 08.00 – 10.30 - 11.30 – 18.30SAN GAUDENZIO: MOMPIANO – P: 18.00 - F: 09.45 – 11.00 – 18.00SANTA MARIA DELLA NOCE: NOCE – P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 CAPPELLA SPEDALI CIVILI: P: 16.30 - F: 10.15 – 16.30SANT’AFRA: P: 18.00 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 12.00 – 18.00SANT’ALESSANDRO: P: 16.40 - F: 09.00 – 10.30 – 10.30 – 17.30SANT’ANGELA MERICI: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.45 – 11.00 – 18.30SANT’ANTONIO DI PADOVA: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARNABA APOSTOLO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN BARTOLOMEO: P: 18.30 - F: 08.00 – 10.30 – 18.30SAN BENEDETTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 11.00 – 18.30

S. EUFEMIA: VISITAZIONE - P: 18.30 - F: 08.00 (S. Gia-cinto) - 10.00 – 11.15 – 18.30SAN FRANCESCO DA PAOLA: San Francesco - P: 18.30 - F: 09.00 (Cappella Madonna delle Grazie ) - 10.30 - 18.30SAN GIACINTO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 – 18.30SAN GIACOMO: P: 18.30 - F: 10.30 – 11.15 – 18.30SANTA GIOVANNA ANTIDA TOURET: P: 18.00 - F: 10.00 – 11.30 – 18.00SAN GIOVANNI BOSCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 11.00 – 18.30SAN GIOVANNI EVANGELISTA: P: 18.00 - F: 10.00 – 17.00SAN GOTTARDO: F: 09.00 (San Fiorano) – 11.00SAN LORENZO: P: 18.30 - F: 10.00 – 18.30SAN LUIGI GONZAGA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.30 – 18.30SANTA MARIA CROCIFISSA DI ROSA: P: 18.30 - F: 08.30 - 10.00 – 11.30 - 18.30SANTA MARIA IN CALCHERA: P: 18.30 - F: 10.00 - 11.30 – 18.30SANTA MARIA IN SILVA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 - 11.30 – 18.30SANTO STEFANO PROTOMARTIRE: P: 18.30 - F: 08.30 - 11.00 – 18.30SACRO CUORE: P: 16.00 (Vantiniano) - 17.30 - F: 07.30 - 09.00 - 10.15 -11.30 (san Carlo) - 17.30CONVERSIONE DI SAN PAOLO: SAN POLO - P: 17.00 (San Girolamo) - 18.30 - F: 07.30 - 08.30 (San Faustino) – 09.00 (san Girolamo) – 10.00 – 18.30SANTE B. CAPITANIO E V. GEROSA: P: 18.30 - F: 08.00 - 10.00 – 11.15 - 18.30SANTI FAUSTINO E GIOVITA: P: 17.00 (S. Giuseppe) - 18.15 - F: 08.00 – 09.00 (S. Giuseppe) - 10.00 – 11.15 – 15.30 - 18.15SANTI FRANCESCO E CHIARA: P: 17.00 - F: 09.00 – 11.00 (Santa Maria della Mansione ) – 18.30SANTI NAZARO E CELSO: P: 16.30 - F: 09.00 – 10.00 - 11.00– 18.00SANTO SPIRITO: P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 - 10.30– 18.30SANTISSIMA TRINITÀ: P: 18.30 - F: 08.00 (San Rocchino) - 09.00 – 10.00 - 11.15 – 18.30 SAN GIOVANNI BATTISTA: STOCCHETTA - P: 18.00 - F: 08.00 - 10.30 NATIVITÀ DELLA VERGINE: URAGO MELLA - P: 18.30 - F: 07.30 – 09.00 – 10.00 – 18.30MADONNA DEL ROSARIO: VILL. BADIA - P: 18.00 - F: 07.30 – 08.30 (Madonna della strada) – 09.30 – 11.00 – 18.30SANTA GIULIA: VILL. PREALPINO - P: 18.30 - F: 08.30 – 10.00 – 11.15 –18.30SAN GIULIO PRETE: VILL. SERENO II - P: 18.30 - F: 08.00 – 10.00SAN GIUSEPPE LAVORATORE: VILL. VIOLINO - P: 18.00 - F: 09.00 – 11.00 – 18.00 SANTI PIETRO E PAOLO: VOLTA BRESCIANA - P: 16.30 - 19.00 - F: 08.00 – 10.00 – 11.15 – 19.00 BASILICA SANTA MARIA DELLE GRAZIE: P: 16.00 - F: 07.30 – 09.00 – 10.30 – 12.00 – 16.00 – 18.00 PADRI DELLA PACE: P: 19.00 - F: 09.30 – 11.00 – 19.30 – 21.00CONVENTO DI SAN FRANCESCO: P: 18.30 - F: 08.00 – 09.30 – 10.30 – 11.30 - 18.30

ANNO III

NUMERO 01 - GENNAIO 2012

Edizioni Opera Diocesana San Francesco di Sales

Registrazione del Tribunale n. 44/2010 del 13 - 12 - 2010

Direttore responsabile: Adriano Bianchi

Coordinamento editoriale: Roberto Barucco

Sede e redazione: Via Callegari, 6 Brescia

tel.: 03044250 - fax: 0303757897

e-mail: bresciavocemedia.it

Pubblicità: Voce Media Pubblicità - Via Callegari, 6 Brescia

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Stampa: CENTRO STAMPA QUOTIDIANI Spa - Via dell'Industria, 52

25030 Erbusco (Bs) - Tel. 0307725511 - Fax 0307725566

Progetto grafico e impaginazione: Ernesto Olivetti

22 La Voce di Bresciagennaio 2012

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ORARI delle SANTE MESSE (Prefestive e Festive)

IL PROSSIMO NUMERO USCIRÀ IL 21 FEBBRAIO 2012

UFFICI COMUNE

PALAZZO LOGGIA - Piazza della Loggia, 1 - 25121 Brescia - Tel.: 030 29771 - e-mail: [email protected]

PROTOCOLLO GENERALE - e-mail: [email protected] - garantisce le comunica-zioni online certificate

SUAP - SPORTELLO UNICO ATTIVITÀ PRODUTTIVE - Via Marconi 12 – 25128 Brescia - Fax 030.3387651 - e-mail: [email protected]

SETTORE SERVIZI DEMOGRAFICI - Palazzo Brolet-to - 25121 Brescia - telefono: 030 297.7750/7751/7752 - fax: 030 297.8255 - e-mail:[email protected] - Servizio anagrafe: [email protected] - Servizio stato civile e leva: [email protected] - Servizio elettorale: [email protected]

SETTORE AMBIENTE ED ECOLOGIA - via Marconi, 12 - 25100 Brescia - telefono: 030 297.8754 - fax: 030 3385397 - e-mail: [email protected]  

UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - Piazza del-la Loggia, 13/b - Tel.: 030/2977302 030/2977302 - Fax: 030/2977303 - Numero verde 800 401 104 800 401 104 - e-mail: [email protected]

POLIZIA MUNICIPALE - CENTRALE OPERATIVA - via Donegani 2 - Tel.: 030/45001 030/45001 - Fax: 030/3771848

SPORTELLO DI ASSISTENZA ALLE VITTIME DI VIOLENZA - via Donegani, 10 - Numero Verde: 800-800303 800-800303

DIFENSORE CIVICO - via F.lli Lombardi, 2 - Tel.: 030/3770709 030/3770709 - Fax: 030/42096 - e-mail: [email protected]

SPORTELLO INFORMA HANDICAP - Indirizzo: via Cimabue, 16 c/o Casa delle Associazioni - Tel.: 030/2319031 030/2319031 - Fax: 030/2309273 - e-mail: [email protected]

SPORTELLO UFFICIO TURISTICO - Piazza della Loggia,13/b - Tel: 030/2400357 030/2400357 - Fax: 030/3773773e-mail: [email protected]

UFFICIO DIFFUSIONE DELL’INFORMAZIONE STA-TISTICA - Via Marchetti, 3 - Tel.: 030/297.8370 - Fax: 030/2978368 - e-mail: [email protected]

PUNTO INCONTRO (STRANIERI) - via Saffi, 40-42-44 - Tel.: 030/3752837 030/3752837 - Fax: 030/2808943

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Igiene e SicurezzaAbbiamo particolarmente curato l’aspetto dell’igiene e della sicurezza a tutela dell’utente, realizzando un reparto per la sterilizzazione degli strumenti odon-toiatrici dotato delle migliori attrezzature. Siamo in grado di garantire la tracciabilità dello strumentario sterile utilizzato per ogni intervento. Inoltre tutta l’acqua utilizzata è trattata in ingresso mediante raggi UV.

Personale La nostra Equipe Medica è composta da qualificati Professionisti che coaudiuvati da esperto Personale di Assistenza sapranno consigliare ed attuare le cure più adatte ad ogni singolo caso.

Qualità Abbiamo progettato e realizzato una moderna ed efficiente struttura odontoiatrica organizzata in 16 Ambulatori tutti dotati delle migliori attrezzature e di moderni servizi radiologici ed abbiamo selezionato i migliori materiali per fornire trattamenti di eccellenza.

PrezziAbbiamo definito un Listino Prezzi particolarmente interessante poichè il nostro obbiettivo è quello di aiutare le famiglie ad affrontare le spese per le cure dentali offrendo un servizio di qualità a prezzi sostenibili, citiamo ad esempio :

Igiene orale 40,00 Otturazione semplice ( I classe ) 48,00 Corona in metallo-ceramica 420,00 Impianto endosseo 520,00 Ortodonzia bambini 600,00

Finanziamenti anche a tasso zero Mediante convenzioni con Società Finanziarie.

Per anno per arcata

Trattamenti Igiene e Prevenzione

Estetica Dentale

Sbiancamento

Conservativa per Adulti

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Endodonzia

Protesi fisse e mobili

Ortodonzia

Implantologia

Chirurgia Orale

Direttore Sanitario Dott. Aldo Albaneseiscritto all’albo Medici-Odontoiatri di Brescia n° 2804

Ambulatori Dentistici

La soluzione ai

problemi dentali

di tutta la famiglia.

Autorizzazione Pubblicità Sanitaria n°5/anno 2010

Orario continuato: lunedì-venerdì 8,00/20,00 - sabato 8,00/14,00

Via O. Fallaci, 24 - Strada Prov. 235 - 25030 Castel Mella (Brescia)Tel. 030 2582204 (4 linee r.a.) - Fax 030 2584678

[email protected] -www.belsorrisogroup.it

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