La Voce dell' Agorà - Aprile 2011
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Mercato contadino a Realmonte
Realmonte tra fede e tradizioni
Emergenza rifiuti
Il nuovo di Vasco:Vivere o Niente
La Redazione:
Giovanni Cottone
Vincenzo Puccio
Elina Gagliano
Veronica Sinaguglia
Calogero Fiorica
Jenny Mondello
Jerry Marchetta
Alfonso Puccio
Pasquale Agrò
Laura Marsala
Salvatore D’Ambra
Sommario
Lettera del presidente pag.1
Il mercato del contadino pag.2
Emergenza rifiuti pag.3
Partono i cantieri scuola pag.5
Bookineri pag.5
Rubrica medica pag.6
L’angolo del Rock pag.7
Aspettando Pasqua pag.8
Settimana Santa pag.9
I° Tuning day pag.9
NUMER O UNI CO Pagina 1
Lettera del Presidente
Caro amico de “La Voce
dell’Agorа”,
ci risiamo finalmente, dopo tanti
lunghi mesi siamo ritornati con una
nuova faccia e tante cose da dirci.
Quante cose sono successe, e quan-
te ne stanno accadendo mentre scri-
vo.
In Libia si continua a morire, ma
nessuno quasi più se ne occupa,
quando fino a qualche giorno fa
eravamo tutti incollati alla tv per
aggiornarci sugli ultimi raid o gli
ultimi morti; le emittenti radio e
televisive proponevano un tg ad
ogni mezzora, ed ora? Tutto tace.
Mentre vi scrivo, l'attenzione italia-
na è spostata su gli escamotage del
governo, e del Presidente, per "
risolvere i propri guai con taluni
magistrati di Milano" come affer-
ma anche l'Avvenire.
Purtroppo questo momento storico
si sta caratterizzando da un indiffe-
renza sociale non irrilevante, e so-
prattutto da un nichilismo intellet-
tuale da paura.
Le catastrofe umane che si sono
susseguite in questi mesi ormai so-
no quasi lasciate nel dimenticatoio.
Il sisma in Giappone, la guerra in
Libia, gli immigrati di Lampedusa.
Come può un'intera nazione inte-
ressarsi di fatti del tutto irrilevanti,
come Ruby o le nozze del Principe
William, tralasciando tutto ciò che
sta succedendo a suo discapito?
L'approvazione del Processo breve,
addirittura viene omesso dalla pri-
ma pagina di qualche quotidiano,
come se non rappresentasse una
svolta importante, nel bene e nel
male, della giustizia italiana.
Il federalismo, riforma epocale,
passa in sordina, e viene sottaciuto
anche il fatto che è stata applicata
la procedura di urgenza per l'appro-
vazione di tale legge.
Oggi l' Italia si sta ritrovando ai
minimi epocali: un Presidente del
Consiglio che fa di tutto, dal pren-
dere in giro, simpaticamente, capi
di stato; a crearsi un arem persona-
le, mitigando le notizie di notti folli
e bunga bunga, con lo scoop di
un'ipotetica fidanzatina; al promet-
tere e ripromettere miracoli, che
narrano la ricostruzione dell'Aquila,
del Messinese, o la scomparsa della
"Monnezza" a Napoli, o addirittura
lo sfollamento degli immigrati a
Lampedusa e quant'altro. Un Presi-
dente del Consiglio che oggi a cena
con dei giornalisti esteri ipotizza
dei nomi che potrebbero ricoprire la
carica di Premier e di Presidente
della Repubblica e dopo poco meno
di ventiquattro ore smentisce il tut-
to, negando ogni minima afferma-
zione, o peggio ancora che inveisce
contro il terzo potere dello Stato.
Come può una nazione assopirsi
vedendo attacchi simili alla magi-
stratura?
Ma di certo, se qualcuno deve esse-
re additato quale reo non è di certo
lui.
I colpevoli di questa crisi ideologi-
ca - sociale siamo noi, in primis.
Noi italiani che piuttosto che guar-
dare indignati e stanchi, quasi quasi
lo invidiamo, e per il potere, e per
le donne; i colpevoli di tutto ciò
sono i nostri rappresentanti in par-
lamento, che piuttosto che opporsi
seriamente e responsabilmente a
tutto ciò, cercano di accaparrarsi o
dividersi un ministero o una poltro-
na qualsiasi; i responsabili sono i
sindacati nazionali, che nulla fanno
per difendere il povero e indifeso
lavoratore, che a sua volta ormai si
è abituato alle soppressioni, ai non
diritti e alla precarietа.Ad una le-
zione di Diritto Costituzionale ap-
presi una volta, che il motore di un
buon governo è l'opposizione, la
quale ricopre per tale ragione un
ruolo fondamentale.
Ma l'opposizione in Italia è pres-
socchè inesistente e totalmente si-
lente.In Sicilia fa parte integrante
del governo, la quale, dopo aver
subito una sconfitta elettorale che
superava il 40% di distacco, ed un
ipotetico capo dell'opposizione che
preferisce le comode poltrone di
Palazzo Madama a quelle di Palaz-
zo d'Orleans, si ritrovano a fare
accordi con l'odierno presidente
della Regione, che pur di finire gli
anni dell'intera legislatura, scende a
"patti col diavolo". A Roma, l'op-
posizione preferisce star dormiente
sulle poltrone di palazzo, lasciando
strafare ad un governo, che di con-
seguenza non trova alcun ostacolo,
ne dentro ne fuori alle istituzioni. E
mentre accade tutto ciò, l'operaio
non arriva a fine mese, o magari
muore sul cantiere, la mamma non
può comprare i vestiti nuovi al fi-
glio o peggio ancora il cibo, e la
giovane coppia viene sfrattata.
Cosa porterà tutto ciò? Dove arrive-
remo? Quale futuro per noi che ci
accingiamo ad entrare nel mondo
del lavoro? Beh forse un giorno ci
ritroveremo in Germania o in Ame-
rica in cerca dell' eldorado, o forse,
peggio ancora ci ritroveremo con i
fucili in mano come in quasi tutte le
parti del mondo soggiogate da gra-
vissime crisi economiche.
Ma all' Italia ciò interessa poco,
annoia anche un pò. All' italiano
basta la nostra amica “Maria” che
presenta dei ragazzi che inseguono
il sogno di diventare delle star, i
ragazzi della “Casa” con cui convi-
vere il Lunedì sera e poter giudica-
re bravo uno e cattivo l’altro. Se
poi al limite decide di impegnarsi
un po’, basta concentrarsi su “i Pac-
chi” e allora la serata può volgere al
termine serenamente perchè Tizio
ha vinto 500.000 euro. Tanto noi
domani saremo di nuovo in fila alla
Posta a pagare le tasse e a far i con-
ti per arrivare a fine mese.
Giovanni Cottone
Il mercato del contadino
A breve anche a Realmonte
NUMER O UNI CO Pagina 2
Nasce a Realmonte il mercato
del contadino. Prima dell'esta-
te, infatti, è prevista l'inaugura-
zione di questo strumento eco-
nomico che taglia i passaggi
della catena distributiva, avvi-
cinando il produttore al consu-
matore e realizzando un rispar-
mio notevole sui costi e la rea-
lizzazione del progetto di ac-
quisto di prodotti locali a chilo-
metri zero.
Il consiglio comunale ha ap-
provato il regolamento per l'i-
stituzione e il funzionamento di
questo mercato, il quale inizial-
mente verrà collocato, nei gior-
ni stabiliti, nella zona compre-
sa tra via Milano e via Torino,
luogo facilmente raggiungibile
sia dal realmontino che dai tu-
risti, essendo una location vici-
nissima all’entrata del paese.
I farmer’s market che in
Sicilia hanno avuto una evolu-
zione molto incisiva, non sono
semplicemente una vendita di-
retta dall’agricoltore
all’eventuale cittadino consu-
matore, istituiti con la Legge n.
296 del 2006, ma si concretiz-
zano nel rapporto con l’azienda
agricola proiettata ad un nuovo
modello di sviluppo. Il cittadi-
no incontra il contadino produt-
tore, dialogando e creando quel
rapporto di fiducia e solidarie-
tà che potrebbe portare il con-
sumatore a visitare i campi,
vedere e toccare con mano le
caratteristiche qualitative dei
prodotti, le metodologie coltu-
rali seguite dal contadino, le
tradizioni della nostra terra,
insomma ci sembreràа di torna-
re indietro negli anni a rivivere
il rapporto interpersonale con il
venditore. Un nuovo progetto
veramente
lungimirante!
Il Mercato del Contadino, oltre
ad assicurare un buon rispar-
mio per il consumatore, può e
deve essere un modo per risco-
prire la vita dei campi e del
mondo rurale. Altri punti im-
portanti di questo mercato sono
la stagionalità e la produttività
territoriale degli alimenti; que-
ste due caratteristiche sono im-
portanti in quanto contribuisco-
no a garantire un rispetto per
gli equilibri naturali e soprat-
tutto per la nostra salute e delle
future generazioni.
Ass. Nuova Agorà
Da Ricordare:
9 Maggio 1968:
A Roma, in via Caetani viene
ritrovato il corpo senza vita del
Presidente Aldo Moro.
NUMER O UNI CO
La situazione rifiuti a Realmon-
te sta migliorando, ma anche il
nostro paese è rimasto per gior-
ni sopraffatto dall’immondizia,
così come anche gli altri 18 co-
muni serviti dall’Ato Gesa.
La aberrante situazione igenico-
sanitaria con la quale abbiamo
convissuto per giorni , proviene
da un mancato pagamento da
parte della ditta suddetta ai pro-
pri impiegati, i quali hanno vis-
suto in uno stato di disagio per
mesi, a causa del mancato paga-
mento della tredicesima 2010
e delle mensilità di ottobre
e novembre, rispondendo a
questo con giornate di sciopero.
La crucialità del problema rifiu-
ti è anche però culturale, poiché
manca la corretta informazione
sui pro e i contro delle soluzio-
ni tecniche e gestionali.
In quasi tutte le regioni del
Centro e del sud , è ormai pre-
sente l’emergenza rifiuti , ma
ciò accade perché non è stato
organizzato un sistema di ridu-
zione, gestione e smaltimento
dei rifiuti adeguato e soprattutto
rispettoso delle indicazioni di
legge e ciò rappresenta un serio
pericolo per il futuro
dell’ecosistema e della salute
umana.
I rifiuti prodotti
nell’Agrigentino vengono smal-
titi all’interno di discariche au-
torizzate, anche se a volte si
viene a conoscenza di talune
abusive. Il più grave dei perico-
li derivanti dalle discariche fuo-
ri legge è l’inquinamento del
suolo, delle falde acquifere e
delle acque superficiali.Ormai
si è quasi abituati a convivere
con il problema creato dai rifiu-
ti solidi urbani, ma se questi
venissero raccolti in maniera
differenziata e poi venduti ai
consorzi per il riciclaggio, po-
trebbero entrare soldi nelle cas-
se comunali (oltre a godere di
incentivi pubblici), piuttosto
che conferiti in discarica o ad
un inceneritore ove si deve pa-
gare il gestore della discarica o
dell’inceneritore.
Non tutti sanno che molti rifiuti
sono pericolosi, alcuni dei quali
presenti nelle nostre case: pile,
farmaci scaduti, cartucce delle
stampanti, vernici, solventi (es.
acqua ragia, trielina) ecc. Una
singola pila, per esempio, con-
tiene circa un grammo di mer-
curio, quantità più che suffi-
ciente per inquinare 1.000 litri
di acqua. Per tali motivi questi
rifiuti dovrebbero essere smalti-
ti con molta attenzione.
Oltre a questi vi sono poi i co-
muni rifiuti urbani(la classica
spazzatura).Questi contengono
sostanze putrescibili (la cosid-
detta “frazione umida”, formata
da residui di alimenti, carta
ecc.), che possono favorire il
proliferare di germi patogeni o
dei cosiddetti “vettori di malat-
tie”, cioè quegli animali, come
scarafaggi, mosche, topi, ratti,
ecc. che possono trasportare
microbi patogeni, facendoli ve-
nire a contatto con l’uomo.
La frazione umida, decompo-
nendosi, può dare anche origine
ad un liquame ricco di composti
tossici (il percolato) con possi-
bilità di inquinamento del suolo
e delle falde acquifere. Il ri-
schio più grande però è dato
dalla produzione di diossina che
si sprigiona quando vengono
incendiati dei cassonetti. Anche
in questi giorni in cui il nostro
piccolo paese è stato vittima
dell’emergenza rifiuti, sono sta-
te incendiate per strada gli ac-
cumuli di immondizia.
Non tutti però immaginano co-
sa succede, ed irresponsabil-
mente compiono un atto immo-
rale per se e per la salute degli
altri.
La combustione dei rifiuti , in-
fatti, è pericolosa perchè nei
fumi vengono rilasciate molte
sostanze nocive, capaci di pro-
vocare e/o favorire il cancro, le
malattie cardiovascolari
(infarto, ictus ecc.), l’aborto, le
malformazioni, le malattie ge-
netiche, ecc.. Inoltre i fumi in-
quinano l’aria con danni agli
ecosistemi, anche di tipo globa-
le (effetto serra, piogge acide,
buco dell’ozono ecc.).
I rifiuti, quindi, non sono solo
poco piacevoli a vedersi a causa
di cattivi odori, essi, se non
smaltiti correttamente, possono
causare malattie gravi e creare
danni irreparabili all’ambiente
ed è per questo che bisognereb-
be cercare di produrne la mino-
re quantità possibile.
Una delle possibili soluzioni
per risolvere il problema dei
rifiuti potrebbe essere la legge
quadro sui rifiuti (“decreto
Ronchi”). Essa indica infatti
Pagina 3
Emergenza rifiuti
Anche Realmonte sopraffatta dall’immondizia
Pagina 4 LA VOCE DELL’AGORÀ
1) riduzione della produzione,
2) riuso, 3) riciclaggio, 4) altre
forme di recupero di materia
prima dai rifiuti. Tale legge dа
un posto del tutto marginale
all’incenerimento. Infatti viene
precisato che “il riutilizzo, il
riciclaggio e il recupero di ma-
teria prima devono essere con-
siderati preferibili rispetto”
all’incenerimento con recupero
di energia. Speriamo anche noi
al più presto di poter attuare
questa legge nel nostro paese,
cominciando magari da un cor-
retto smaltimento attraverso la
raccolta differenziata o comun-
que trovando la soluzione più
idonea per la salvaguardia della
salute dell'uomo e della terra.
Elina Gagliano
La lunga vita dei rifiuti
Non gettare nulla per strada, rispetta l’ambiente in cui vivi
Carissimi amici e carissime a-
miche, dopo un assenza un po’
troppo duratura, è con immenso
piacere che ritorno a suggerirvi
spunti di lettura per la vostra
famuccia della parola scritta.
Anche se l’estate è ancora lon-
tana (e so che tanti di voi si di-
lettano con un buon libro so-
prattutto sotto l’ombrellone) e
anche se la Gazzetta ed il Cor-
riere (dello SPORT… eh, e di
cosa altrimenti…) ci allettano
sempre di più ad immergerci
nelle loro belle e profumate pa-
ginone (vista anche
l’imminenza dello sprint finale
del campionato di serie A e del-
la Champions); voglio comun-
que continuare a tentarvi alla
lettura di qualche paginetta suc-
culenta da ricercarsi rigorosa-
mente il libreria o in biblioteca.
A stu giru, vi consiglio VIVIS-
SIMAMENTE di leggere le
Ricette di Cotto e Mangiato….
no no scherzo amunì… seria-
mente… di leggere “ Qualcuno
volò sul nido del cuculo” di
Ken Kesey, libro straordinario
che ci porta a rivalutare la figu-
ra di quelle persone che sono
relegate ai margini della società
in quanto tacciate di “follia”…
per non anticiparvi troppo, vo-
glio solo dirvi che sareste dei
pazzi (… … …)a non leggere
questo libro…
Dopo, ma solo dopo però mi
raccomando, averlo letto, potete
anche vedere il film omonimo
del 1975 con il miticone “Jack
Nicholson”…
Io avrei concluso (come dice il
mio Prof. dopo avermi fatto il
cazziatone), ma prima di salu-
tarvi vorrei fare i complimenti
ai ragazzi che hanno creato
l’accaunt Facebook della bi-
blioteca di Realmonte.
Bravi bravi bravi.
Ciao!!!
P.S. anche le ricette di Cotto e
Mangiato non sono mica male
eh…;-)
Calogero Fiorica
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Ken Kesey
NUMER O UNI CO Pagina 5
Partono i cantieri scuola
Una boccata d’ossigeno...
Come in diversi comuni della
regione, anche nel paese della
scala dei turchi sono stati avvia-
ti 4 cantieri scuola, finanziati
dalla Regione, Assessorato Re-
gionale della Famiglia, delle
Politiche Sociali e del Lavoro.
Tali cantieri garantiranno una
boccata d’ossigeno per numero-
se famiglie realmontine, infatti
sono stati assunti 8 tecnici, 4
lavoratori qualificati e 60 operai
con una buona affluenza fem-
minile.I sopraelencati lavoratori
hanno seguito un corso di
formazione sulla sicurezza nei
cantieri scuola di 16 ore orga-
nizzato dall’ente di formazio-
ne EFEI – Ente Paritetico Bila-
terale Nazionale per la Forma-
zione, con sede a Santa Elisa-
betta.Tutti i progetti sono stati
curati dall’architetto Cristoforo
Giuseppe Sorrentino,
dell’Ufficio Tecnico Comunale,
in sinergia con il R.U.P. Archi-
tetto Giuseppe Vella e prevedo-
no l’intero rifacimento del mar-
ciapiede (lato ovest) della via
rina e la sistemazione di alcuni
vialetti interni del cimitero co-
munale.
La fornitura dei materiali è stata
aggiudicata con gara pubblica
dalla Ditta “Vaccaro Antonino
e figli” di Realmonte.
L’ultimazione dei lavori è pre-
vista per la metà del mese di
luglio.
Ass. Nuova Agorà
NUMER O UNI CO
Un bravo medico, in Sicilia,
non è soltanto colui che ha stu-
diato a menadito tutte le malat-
tie dai voluminosi trattati di pa-
tologia medica e chirurgica, che
fa le diagnosi corrette, prescrive
la giusta terapia e guarisce il
paziente da tutti i suoi mali; il
bravo medico è colui che sa
ascoltarli i pazienti, e soprattut-
to interpretare ciò che loro di-
cono. Un medico non può mai
essere definito un Bravo Medi-
co, se, trovandosi ad operare in
Sicilia, non conosce determina-
te patologie in specifiche parti
del corpo che esistono solo in
questa terra:
ZUCCARINA: Diabete
U MALI TINTU o TIMUNI:
Tumore
ARTERI: Demenza senile
PETRI: Calcoli renali o della
colecisti
A GIALLA: Ittero
L’ACCUPU: Asma bronchiale
NIGLIATU: Esantema
CURPICEDDU: Leggera para-
lisi e/o Infarto
SCIDDICU: Diarrea
FIRRIU: Capogiro
TUSSI CANINA: Tosse secca
e stizzosa
SCUNCERTU: Nausea e vomi-
to
FIRRIOLU: Orziolo
DDI COSI: Mestruazioni
ACCATTARI: Partorire
SENTISI AMMARTUCATU:
Persona astenica, spossata
GURGIUNATA: Rigurgito
DIVINTARI SIGNORINA:
Menarca
FURSIONI: Raffreddore
CIUNCU: persona claudicante
COGLIRI: dicesi di ferita sup-
purata
COCCIU: Foruncolo
CUTIDDATA: Dolore atroce
LANZARISI: Vomitare
GIANNU: persona pallida
I VALORI: Vaccinazione anti-
vaiolo
LUCCIULA: Ulcera
ARRACATATU: Rauco
STRUPPIATU: dicesi di perso-
na con contusioni, distorsioni e/
o fratture
PARTI ANATOMICHE:
CANNEDDI DE GAMMI: Ti-
bia e Perone
NUCIA DO CODDU: Articola-
zione atlanto-epistrofea
VUCCA DO STOMACU: Car-
dias
OSSU PIZZIDDU: Malleolo
SINGILA: Gengive
FUNNAMENTO: Intestino ret-
to
GANGA: Molare
MUDDICU: Ombelico
A NATURA: Organi genitali
CANNAROZZU: Laringe
VINA MASTRA: Aorta
CAMINAMENTU: Esofago
VESCICHETTA: Colecisti
CUDIGLIUNI: Osso sacro
RUGNUNA: Reni
PERNU DI L’ANCA: Articola-
zione coxo-femorale
VALORI EMATICI:
ZUCCARU: Glicemia
TRIGLIULINA: Trigliceridi
INTERVENTI CHIRURGICI:
CI LIVARU TUTTI COSI o A
TOTALE: Isterectomia
Laura Marsala
Pagina 6
Rubrica medica
Cosi di cuntallu o medicu...
NUMER O UNI CO Pagina 7
L’angolo del Rock
Ritorna il grande Vasco: Vivere o Niente
Tanta ansia per ascoltare il nuovo
lavoro del grande Blasco, ma le
attese non sono state deluse, anzi...
ci troviamo di fronte ad un'altro ca-
polavoro in stile Vaschiano.
La copertina raffigura un Vasco in
macchina che scappa da qualcosa, e
basta girare il cd per vedere
quell'auto in fiamme e nessuna trac-
cia del Comandante. La fuga e il
fuoco, due elementi essenziali che si
collegano con il pensiero del cantau-
tore che in quest'album risulta molto
maturo e meno...spericolato.
L'album si apre con un Vasco ma-
linconico, riprendendo temi giа pre-
senti in passato da "un gran bel
film" a "stupido hotel" o "brava Giu-
lia" , presenta nel migliore dei modi
il contenuto introspettivo dell'album.
Se qualcuno si aspettava un album
rabbioso non sarà accontentato, o
almeno non completamente. "Vivere
non è facile" è il perfetto riassunto
di tutto il tema dell'album.
Il "manifesto futurista della nuova
umanità" ha un ritmo alla Iggy Pop,
sembra quasi di assistere ai pezzi
celebri degli anni 70 con un pò di
distorsioni in più. Il testo sembra
parlare a "potenze superiori".....che
sia a distanza di anni il finale di
"portatemi Dio"? da notare la fra-
se..."non aspettare Godot"... fantasti-
ca citazione.
"starò meglio di così" ha un ritmo
piacevole e orecchiabile ed un testo
dai contenuti interessanti, una chi-
tarra di fondo "folkeggiante", quasi
sconosciuta allo stile di Vasco, sem-
bra che la canzone l'abbia scritta
(per) Gerardina Trovato."Prendi la
strada" fa tornare indietro di qualche
anno e pensare a un Vasco scanzo-
nato vecchia maniera. Ritmo vaga-
mente "jazzato" negli inframezzi,
ma per il resto molto blues. Nel te-
sto ritorna la Domenica associata ad
un Vasco simpaticamente ironico.
La track successiva ricorda molto
"Idea77", soprattutto il giro di basso,
ma poi la canzone si trasforma in un
blues dal giro "eh giа", conosciutis-
sima. Apprezzabilissima per l'ironia,
la musica risulta semplice ma incisi-
va, la forza del messaggio....."eh
giа..." la conoscevamo e nel conte-
sto dell'album non è inferiore alle
"seconde linee"
Il Vasco rock torna con " Sei Pazza
di me", intro molto bello, dallo stile
Ac/dc, il resto del brano è molto
lineare, e ricorda per certi versi le
sonoritа di "Buoni o Cattivi".
Il tema dell' Vasco donnaiolo ed
egocentrico, ritorna frequente negli
ultimi album: ricordate "Guardami,
non potrai mai trovare un altro come
me, sarà difficile persino anche per
te, che hai sempre avuto tutto faci-
le..."
"vivere o niente" è la title track e
raggiunge livelli molto alti. E' un
rock lento di gran livelli, sullo stile
di "io no", del "mondo che vorrei" e
di tante altre.
semplice e dalle parole forti.Dopo i
brividi per la title track , l'acustica di
Samuele Dessì introduce in un altro
gran bel pezzo.
Semplice la melodia, incalzante il
ritmo, molto interessante il testo, e
poi... il "vado al massimo, vado in
messico" fa pensare ai bei tempi.
Vasco nel testo riesce bene a denun-
ciare la societа in cui viviamo, ma
senza rabbia, come in tutto l'album,
con una sorta di "IRONICA RAS-
SEGNAZIONE" ,un ghigno male-
volo e triste come a dire...."ve lo
dico da anni, adesso vi guardo da un
aquilone guardando il sole che muo-
re"
Altro brano molto rock, sullo stile di
"Delusa" è "Non sei quella che eri".
Un tema anche questo molto fre-
quente nel Vasco maturo, l'insoddi-
sfazione e il rapporto uomo - donna
un altalenate, se si pensa che subito
dopo suona una ballata molto ro-
mantica."stammi vicino" è particola-
re, da l'impressione di una canzone
da Sanremo, poi ascoltandola bene
ha delle variazioni interessanti e
molto "Vaschiane", come il cambio
di accordo sulla frase "stammi vici-
no" in cui a logica ci si aspeterebbe
un'altra nota. Un' altro rock lento di
buona fortuna, con contenuti roman-
tici, chicche che di tanto in tanto il
buon Vasco sfodera nei suoi album.
Bellissimo il solo di stef burns, ma
breve.
"maledetta ragione" un blues molto
incalzante con un bel giro di basso.
Da notare il suono del tamburello
che non è assolutamente frequente
nelle musiche del Comandante. Se
ascoltate la versione acustica del
Live indoor riuscirete ad apprezzarla
ancora di più."Mary Louise" è con-
siderata la canzonetta dell'album. E’
un bonus track, una volta chiamati
anche "Gost track" per via dell' ina-
spettata presenza dopo alcuni minuti
dalla fine dell'ultimo brano. Perso-
nalmente a me piace molto, sia per
la spensieratezza che per questo rit-
mo un pò punk. Mi ricorda molto
asilo repubblic.
Un album veramente bello, anche se
ad un primo ascolto ci sono rimasto
un pò male. Non è stato un amore a
prima vista, però giа al secondo a-
scolto ho iniziato ad amare le
particolaritа, e soprattutto questo
piano molto blueseggiante, presente
in quasi tutti i brani. Ve lo consi-
glio... sarа un ottimo acquisto!
Su, che il tempo per impararlo a me-
moria è poco, il 26 giugno si avvici-
na...
Ciao Combriccola del Blasco, ci
vediamo a Messina!
Giovanni Cottone
NUMER O UNI CO
Da poco più di un mese tutta la
Chiesa si è addentrata nel
periodo Quaresimale. La Quare-
sima è uno dei tempi più intensi
che i cattolici, celebrano lungo
l’anno liturgico. Esattamente
della durata di quaranta giorni.
Tale periodo è caratterizzato
dall’invito incalzante alla con-
versione a Dio. Sono usanze par-
ticolari della quaresima il digiu-
no e altre forme di penitenza, la
preghiera più intensa è la prati-
ca della carità. Per l’intera co-
munità dei credenti questo è un
tempo liturgico molto prezioso e
importante, che ci conduce alla
celebrazione della Santa Pasqua.
Questa ricorrenza è mobile: in-
fatti, la sua data varia d’anno in
anno perché è correlata con il
ciclo lunare, cade la domenica
successiva alla prima luna piena
dopo l’equinozio di primavera
(21 Marzo). In particolare
quest’anno è una delle date mas-
sime in cui essa può cadere. Per
la nostra piccola comunità que-
sto è un momento di grande va-
lore, sia per quanto ne concerne
l’aspetto liturgico sia per le nu-
merose ed insite tradizioni che
oramai da decenni sussistono.
Nella nostra piccola realtà, la
Chiesa, durante
quest’importante periodo è coa-
diuvata dalla “Pia Confraterni-
ta della Croce” insieme con la
quale curano questi due impor-
tanti aspetti della “Quaresima
Realmontina”. Durante tutti i
venerdì di questo periodo difatti
la celebrazione della Via Crucis
cittadina è arricchita dalle
“Lamentazioni”, dei canti me-
lodico-corali eseguiti senza
l’ausilio della musica: alcuni dei
quali in lingua latina tratti da
passi biblici e altri nel nostro
dialetto, eseguiti dai cantori del-
la confraternita.“La Settimana
Santa”è uno dei momenti più
forti della nostra comunità. Ini-
ziando con la “Domenica delle
Palme”, dove i fedeli si raduna-
no all’ingresso del paese per
accogliere Gesù con palme e
ramoscelli d’ulivi che in seguito
sono benedetti dal sacerdote.
Con la peculiarità che il Cristo,
a differenza delle altre comunità
è rappresentato da un bambino.
Subito dopo in processione ver-
so la chiesa, troviamo innanzi a
Gesù in groppa ad un asino e
posteriormente 12 confratelli
che rappresentano gli apostoli.
Giunti in chiesa durante la cele-
brazione della “Santa Messa” si
assiste al canto della “Passio”,
che consiste nella lettura del
vangelo, dove si alternano passi
letti e cantati. In seguito il gio-
vedì sera si compone di tre mo-
menti importanti che sono: la
funzione della “Cena Domini”
nella quale il sacerdote imitando
Gesù rievoca la “Lavanda dei
Piedi”. Più tardi vi è la predica-
zione delle ultime sette parole di
Gesù sulla croce, che è usanza
chiamare “I setti Parti”, ed infi-
ne dopo vi è la processione con
l’Addolorata e l’Ecce Homo
(Cristo arrestato). Molto più
intenso ed espressivo è il giorno
del “Venerdì Santo”, perché so-
no ricordate le ultime ore della
passione di Gesù, che inizia con
l’incontro tra l’Addolorata e il
Redentore, subito dopo in pro-
cessione verso il calvario dove è
rievocata attraverso un simulacro
del cristo, la sua crocifissione, il
quale resterà in croce tutta la
giornata per i fedeli che vogliano
far visita. Durante il pomeriggio,
presso il calvario, il sacerdote
celebra la XII stazione, “Gesù
muore in croce”, attraverso la
meditazione del passo della bib-
bia che narra quest’avvenimento.
In un secondo momento in chie-
sa è celebrata “l’Azione Liturgi-
ca” che volgarmente chiamata
“Mezza Missa”, durante la quale
si assiste nuovamente al canto
della “Passio”. In seguito la sera
vi è la deposizione del simulacro
dalla croce in un’urna di vetro
che subito dopo sarà portata in
processione dai confrati, dove
posteriormente ad essa si trova la
madre addolorata portata in pro-
cessione dalle consorelle e in-
nanzi i fedeli. La processione
terminerà con il collocamento
del cristo morto sull’altare della
chiesa. Nella notte del sabato è
celebrata la “Santa Messa di Pa-
squa”. Terminare così i festeg-
giamenti sarebbe riduttivo, infat-
ti, durante la mattina della Do-
menica si festeggia l’incontro di
Pasqua che si divide in due par-
ti: in un primo momento vi è
l’annuncio dell’Arcangelo Ga-
briele alla Madonna,seguito
dall’incontro tra la Madonna e
Gesù Risorto.
Vincenzo Puccio
Pagina 8
Aspettando… “La Pasqua”
Realmonte tra fede e tradizioni
Domenica 17 Aprile 9,00: Santa Messa
10,30: Al Calvario benedizione delle Palme
e processione verso la Chiesa
11,30:Santa Messa
18,30:Santa Messa
Lunedì 18 Aprile 17,00: Visita ai Confratelli anziani ammalati
19,00: Il Pianto della Madonna di Jacopone da
Todi recitato dal gruppo giovani cresimandi anno
2011 regia Franco Di Salvo
20,30: Liturgia Penitenziale
Martedì 19 Aprile 20,00 Chiesa S. Domenico la corale
S. Domenico in collaborazione con
l’Ass. Musicale Diapason presenta il recital
CHRISTUS VINCIT, direzione artistico
musicale dei maestri Domenico Vella, Alessandro
Alongi e Lea Vella, regia Franco di Salvo.
Mercoledì 20 Aprile 18,30: Precetto Pasquale Confraternite e
benedizione dei Camici e delle Mantelle
delle nuove consorelle e dei nuovi aspiranti
Confrati Chiesa San Domenico
Pagina 9 LA VOCE DELL’AGORÀ
Programma della Settimana Santa
Giovedì 21 Aprile 18,30: Chiesa S. Domenico funzione Cena Domi-
ni e lavanda dei piedi
21,00: Chiesa S. Domenico predicazione
delle ultime sette parole di Gesù in Croce
22,30: Processione della Madonna Addolorata e
del Hecce Homo per le strade tradizionali sante
ed incontro in via Faro di fronte Cortile Manno
Venerdì 22 Aprile 11,00:Inizio processione dalla chiesa verso il
Calvario
13,00:al Calvario Crocifissione
16,00:al Calvario XII stazione “Gesù muore in
Croce”
17,00: Azione liturgica
22,00: deposizione dalla croce di Gesù Cristo
e inizio processione verso la Chiesa
Sabato 23 Aprile 23,00: Veglia Pasquale
Domenica 24 Aprile 9,00: Santa Messa
10,30: Incontro di Pasqua con il Cristo
Risorto, Via Belvedere – Chiesa Madre
11,30: Santa Messa
18,30: Santa Messa
1° Tuning Day a Realmonte
Domenica 3 Aprile si è svolto il 1°
Tuning Day Realmonte al lido Ros-
sello, una delle spiagge più belle di
Agrigento. L’evento è stato organiz-
zato dal Team G.M.P. spl, assieme
al Club Non Solo Tuning e il team
New Center “ Campioni italiani in
SPL” . Con il completo appoggio
del comune, con la presenza della
polizia municipale e l’ambulanza.
Alle premiazioni c’era anche il 1°
cittadino, Piero Puccio, molto con-
tento della giornata che ha dato ap-
puntamento per il prossimo anno. Il
raduno si è svolto a meno di 200
metri dal mare e la giornata molto
calda, più di 25 gradi, invitava a
fare il primo bagno stagionale.La
giornata è iniziata alle 7:00 per gli
organizzatori, alle 9:00 si sono co-
minciate a vedere la prime auto.
Mano a mano il piazzale a disposi-
zione si è riempito a tappo.
Il folto numero di auto e visitatori
hanno fatto da cornice ad una bellis-
sima giornata tra amici e appassio-
nati.
Alle 13:00 si sono chiuse le iscrizio-
ni e c’è stata la pausa pranzo, alle
15:00 è iniziata la gara d’urlo con
molti partecipanti per aggiudicarsi i
primi tre posti. Poi si è iniziato con
le valutazioni tuning e le misurazio-
ni spl.
Le auto iscritte erano 42, tra auto
tuning e audio, 8 scooter e ben 12
modellini di auto modificate. Le
premiazioni sono state fatte alle
20:30: E’ stato difficile assegnare le
coppe tuning per la buona qualitа
delle auto presenti .
Comunque la giornata si è conclusa
Bene, come in una grande festa.
Un ringraziamento sentito a tutti i
partecipanti, al west side tuning
club, Spider club e all’auto trasgres-
siva, da parte di Paolo Amodio e
company, Giuseppe e Veronica,
Mario e Roberto.
Ass. Nuova Agorà
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