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SOMMARIO FONDO DI COESIONE INTERNA — Annualità 2008 Il Fondo di Coesione si con- figura come un efficiente strumento finanziario di attuazione delle politiche regionali di riequilibrio ter- ritoriale a favore dei comuni più piccoli e disagiati della Basilicata. I Beneficiari del Fondo di Coesione Interna ex art. 22 della L.R. n. 10/2002 sono rappresentati dai Comuni che, al 1 Gennaio 2007, in base ai dati anagrafici dell’Istat, non superano i 2.500 abitanti di popolazio- ne. Con Determina Dirigenziale 71AE.2008/D. 01839 del 17 ottobre 2008 è stata appro- vata la modulistica della disciplina di applicazione del Fondo di Coesione Inter- na annualità 2008 (L.R. 10/2002 Art. 22) e la ripar- tizione per l’annualità 2008, sulla misura A1 e A2, - Misura A-1: “Progetti di investimento presen- tati dai Comuni benefi- ciari”, per il sostegno ai piccoli investimenti so- stenuti dai comuni più svantaggiati delle aree interne della regione; - Misura A-2: “Inter- venti di sostegno ai ser- vizi presso i Comuni beneficiari”, destinati per il sostegno ai costi dei servizi allestiti dai comu- ni più svantaggiati delle aree interne della regio- ne; Entro il 14 novembre 2008 potevano, inoltre, essere presentate le domande per l’accesso ai contributi a va- lere sulla Misura C – an- nualità 2008 del fondo di coesione interna destinati all’avvio e al sostegno di forme di gestione associata intercomunali di funzioni e servizi locali; inserendo obbligatoriamente all’interno della compagine associativa almeno un Co- mune rientrante fra i bene- ficiari del Fondo di Coesio- ne Interna e con una soglia minima di popolazione di 5.000 abitanti. MISURA A-1 Al fine di utilizzare le som- me assegnate all’Ente con Determina Dirigenziale 71AE.2008/D.01839 del 17 ottobre 2008, con contribu- to massimo spettante al Comune di Abriola sulla Misura A-1, pari ad € 144.565,30, l’Amministrazione, a segui- to di un’attenta analisi della disciplina di gestione del Fondo di Coesione Interna, ha individuato delle opzioni di intervento che sono com- patibili con il contributo regionale assegnato, ed in particolare con la categoria di intervento (di cui all’ art. 5, capo 2 Misura A) A1.b). Dopo un attento esame e discussione, sui possibili interventi, da poter finan- ziare con il contributo regio- nale, sono emerse due pro- blematiche che interessano l’intera popolazione, la per- dita nelle nuove generazioni delle tradizioni Abriolane e la necessità di dover riquali- ficare luoghi in cui attual- mente si concentrano le principali attività di aggre- gazione, come piazze e punti di belvedere. La Misura A1, focalizzata al sostegno di spese per pro- getti di investimento, con gli obiettivi di conservazione, protezione e valorizzazione del territorio e delle risorse e ad elevare la qualità della vita, ad aumentare l’attrat- tività dei Comuni di minore dimensione demografica e che si trovano in condizione di maggiore disagio, forni- sce un supporto utile per la realizzazione degli interven- ti sopra indicati. Le azioni citate rientrano nella categoria A1.b). 1. Il primo intervento ri- guarda il recupero del Forno Comunale. Attra- verso il recupero archi- tettonico e funzionale dell’antica struttura, si Fondo di Coesione Interna Pag 2 Pag 3 L’Amministrazione si prepara “all’emergen- za neve” Pag 4 Accreditamento del- l’Ente all’SCN Pag 4 Pag 5 Pag 6 Sicurezza Scolastica Pag 7 Condono Edilizio: Ap- profondimento Il sogno diventa realtà Pag 8 Pag 8 Le delibere di Giunta Pag 10 Pag 11 Nuova riforma della disciplina relativa al settore commercio Pag 12 Pag 13 Impariamo a rispar- miare Pag 13 Pag 14 Restate ad Abriola Messaggi Pag 15 Pag 15 La Nuova Stagione Pag 16 Briganti o Eroi? Pag 17 Avvisi Pag 18 Annunci di Lavoro Pag 19 Bandi e Concorsi Pag 19 Corsi di Formazione e Masters Pag 19 AGORA’ Periodico Informativo gratuito Autorizzazione del Tribunale di Potenza n° 364 del 10 luglio 2007 CONTATTI IL SITO WEB E’ IN FASE DI ALLESTIMENTO ANNO 1 N° 3

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Giornalino del Comune di Abriola

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SOMMARIO FONDO DI COESIONE INTERNA — Annualità 2008

Il Fondo di Coesione si con-figura come un efficiente strumento finanziario di attuazione delle politiche regionali di riequilibrio ter-ritoriale a favore dei comuni più piccoli e disagiati della Basilicata. I Beneficiari del Fondo di Coesione Interna ex art. 22 della L.R. n. 10/2002 sono rappresentati dai Comuni che, al 1 Gennaio 2007, in base ai dati anagrafici dell’Istat, non superano i 2.500 abitanti di popolazio-ne. Con Determina Dirigenziale 71AE.2008/D. 01839 del 17 ottobre 2008 è stata appro-vata la modulistica della disciplina di applicazione del Fondo di Coesione Inter-na annualità 2008 (L.R. 10/2002 Art. 22) e la ripar-tizione per l’annualità 2008, sulla misura A1 e A2,

- Misura A-1: “Progetti

di investimento presen-tati dai Comuni benefi-ciari”, per il sostegno ai piccoli investimenti so-stenuti dai comuni più svantaggiati delle aree interne della regione;

- Misura A-2: “Inter-venti di sostegno ai ser-

vizi presso i Comuni beneficiari”, destinati per il sostegno ai costi dei servizi allestiti dai comu-ni più svantaggiati delle aree interne della regio-ne;

Entro il 14 novembre 2008 potevano, inoltre, essere presentate le domande per l’accesso ai contributi a va-

lere sulla Misura C – an-nualità 2008 del fondo di coesione interna destinati all’avvio e al sostegno di forme di gestione associata intercomunali di funzioni e servizi locali; inserendo obbligatoriamente all’interno della compagine associativa almeno un Co-mune rientrante fra i bene-ficiari del Fondo di Coesio-ne Interna e con una soglia minima di popolazione di 5.000 abitanti.

MISURA A-1

Al fine di utilizzare le som-me assegnate all’Ente con Determina Dirigenziale 71AE.2008/D.01839 del 17 ottobre 2008, con contribu-to massimo spettante al Comune di Abriola sulla Misura A-1, pari ad € 144.565,30, l’Amministrazione, a segui-to di un’attenta analisi della disciplina di gestione del Fondo di Coesione Interna, ha individuato delle opzioni

di intervento che sono com-patibili con il contributo regionale assegnato, ed in particolare con la categoria di intervento (di cui all’ art. 5, capo 2 Misura A) A1.b). Dopo un attento esame e discussione, sui possibili interventi, da poter finan-ziare con il contributo regio-nale, sono emerse due pro-blematiche che interessano l’intera popolazione, la per-dita nelle nuove generazioni delle tradizioni Abriolane e la necessità di dover riquali-ficare luoghi in cui attual-mente si concentrano le principali attività di aggre-gazione, come piazze e punti di belvedere. La Misura A1, focalizzata al sostegno di spese per pro-getti di investimento, con gli obiettivi di conservazione, protezione e valorizzazione del territorio e delle risorse e ad elevare la qualità della vita, ad aumentare l’attrat-tività dei Comuni di minore dimensione demografica e che si trovano in condizione di maggiore disagio, forni-sce un supporto utile per la realizzazione degli interven-ti sopra indicati. Le azioni citate rientrano nella categoria A1.b). 1. Il primo intervento ri-

guarda il recupero del Forno Comunale. Attra-verso il recupero archi-tettonico e funzionale dell’antica struttura, si

Fondo di Coesione

Interna

Pag 2

Pag 3

L’Amministrazione si

prepara “all’emergen-

za neve”

Pag 4

Accreditamento del-

l’Ente all’SCN

Pag 4

Pag 5

Pag 6

Sicurezza Scolastica Pag 7 Condono Edilizio: Ap-

profondimento

Il sogno diventa realtà

Pag 8

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Le delibere di Giunta Pag 10

Pag 11

Nuova riforma della

disciplina relativa al

settore commercio

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Impariamo a rispar-

miare

Pag 13

Pag 14

Restate ad Abriola

Messaggi Pag 15

Pag 15

La Nuova Stagione Pag 16

Briganti o Eroi? Pag 17

Avvisi Pag 18

Annunci di Lavoro Pag 19

Bandi e Concorsi Pag 19

Corsi di Formazione e

Masters

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AGORA’ Periodico Informativo gratuito

Autorizzazione del Tribunale di Potenza n° 364 del 10 luglio 2007

C O N T A T T I I L S I T O W E B E ’ I N F A S E D I A L L E S T I M E N T O

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Comune di Abriola

potranno recuperare e far sco-prire alle nuove generazioni, le antiche tradizioni popolari della panificazione collettiva, riscoprendo così non solo gli antichi sapori ma anche gli antichi rituali della popolazio-ne Abriolana. Infatti il forno era il punto di incontro per l’intera famiglia, il luogo in cui si apprendeva l’arte di un anti-co mestiere. La struttura, situa-ta in Via Passarelli, attualmen-te necessita di interventi di manutenzione straordinaria, a causa della mancata manuten-zione nel tempo, e soprattutto di un adeguamento Igienico-Sanitario per il rispetto della normativa vigente. La struttu-ra portante è in muratura di portante, realizzata con bloc-chi di pietra locali. Attualmen-te è presente un unico ambien-te in cui avviene la preparazio-ne ed il deposito momentaneo dei vari cibi preparati, attual-mente il forno è sprovvisto di servizi igienici.

2. Il secondo intervento mira a riqualificare due luoghi di ag-gregazione e di interesse pae-saggistico, Piazza Tocco e Piaz-za San Pietro. Entrambe hanno un grande valore per la comu-nità. La prima è situata ai piedi del castello Baronale dalla qua-le si diparte una parete di roc-cia calcarea sulla quale si erge l’antico palazzo, offrendo allo sguardo del visitatore e del cittadino un suggestivo scorcio paesaggistico. La seconda è si-tuata in uno dei quartieri prin-cipali del centro storico, croce-via di rappresentazioni folklo-riche, riti religiosi e tradizioni popolari, infatti, la piazza ospi-ta durante la festa religiosa dedicata al Santo patrono uno dei falò dedicati a San Valenti-no. Inoltre gode di un interes-sante belvedere che si affaccia sul versante a nord-est del centro abitato .

Gli interventi previsti si riferisco-no ad opere di recupero e sostitu-zione della pavimentazione attua-le con l’inserimento di elementi di arredo urbano e di illuminotec-nica.

MISURA A-2

Per poter usufruire delle somme destinate con Determina Dirigen-ziale 71AE.2008/D.01839 del 17 ottobre 2008, per l’annualità 2008 sulla Misura A2 l’ Ammini-strazione, ha individuato come area tematica quella relativa al-l’istruzione pubblica. Nello speci-fico l’area di intervento è finaliz-zata al mantenimento e al miglio-ramento quali-quantitativo di un servizio a sostegno dell’offerta formativa qual è la mensa scolasti-ca. Dopo un’ attenta analisi e discus-sione, sulle possibili aree di inter-vento su cui far convogliare even-tuali risorse straordinarie, al fine di migliorare e mantenere un ser-vizio con caratteristiche di pub-blica utilità ed impatto sui seg-menti-target della popolazione, si è scelto di favorire l’offerta del servizio mensa scolastica per di-verse ragioni. A causa dell’andamento demogra-fico che vede il drastico decre-mento del numero dei bambini che frequentano gli istituti scola-stici del nostro Comune, e dei no-tevoli sacrifici finanziari realizzati a fronte di ristrettezze del bilan-cio comunale per continuare ad offrire tale servizio, l’Ente, consi-dera l’offerta della mensa scolasti-ca come servizio a rischio di estin-zione. Tale servizio però è di fondamen-tale importanza non solo come rilevante sostegno dell’offerta for-mativa ma, anche come valore ag-giunto di un sistema scolastico in termini educativo-relazionali. Già dalla scuola materna, e soprat-tutto in quella elementare, si pos-sono attuare le prime tappe dell’educazione alimentare, attra-verso i risvolti educativo-pre-ventivi della mensa scolastica. Il momento di socializzazione, offer-to dal mangiare insieme ai compa-gni e agli insegnanti, porta ad ac-quisire nuove e corrette abitudini alimentari che, passando attraver-so l’imitazione di modelli vissuti come corretti, permangono nel

comportamento del bambino e possono diventare una guida per i genitori.

MISURA C

La condivisione di obiettivi co-muni nel settore Turistico da parte delle seguenti municipali-tà: ABRIOLA - CALVELLO - SAS-SO DI CASTALDA – PIGNOLA, ha indotto i suddetti comuni ad ade-rire alla gestione associata MI-SURA C relativa ai “progetti di gestione associata intercomuna-le di funzioni e servizi locali “ Funzione D ( funzioni e servizi attinenti il settore culturale, sportivo e ricreativo e nel campo del turismo) servizi incentivati D.1, D.2, D.3; demandando la funzione di capofila al comune di Abriola. L’andamento delle presenze e degli arrivi turistici in Basilicata dal 1980 ad oggi ha registrato un incremento veramente conside-revole. È opportuno rilevare come tra le due province ci siano profonde differenze per quanto riguarda la domanda internazionale: infatti la maggiore notorietà di Matera e il particolare appeal delle spiagge del Metapontino, unite anche alla presenza del Club Me-diterraneé, fa registrare alla Pro-vincia di Matera circa il 65% dei flussi stranieri. Tali movimenti sono inoltre caratterizzati da una elevata stagionalità e dalla scelta delle strutture ricettive: infatti circa il 62% del totale delle pre-senze di stranieri sono registrate in strutture extralberghiere. Dall’analisi dei flussi turistici (pubblicati su diversi rapporti regionali) divisi per mese si e-vince la forte stagionalità che caratterizza il fenomeno turisti-co lucano, come meglio eviden-ziato in precedenza da questa stagionalità attualmente è forte-mente penalizzata la montagna interna alla Regione con le sue peculiarità Pacchetto invernale- Pacchetto Estivo naturalistico. Partendo da questo contesto generale si è compresa la neces-sità di agire su leve comprenso-riali al fine di meglio garantire

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Istituzioni

Fondo di Coesione Interna

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Istituzioni

un’offerta d’area integrando al massimo i servizi. L’ambito oggetto della proposta di finanziamento a valere sui fondi di coesione 2008 Misura C è un ambito che abbraccia 4 co-muni limitrofi con vocazione naturalistica e paesaggistica di notevole interesse. La similitudi-ne morfologica, orografica dei territori sono stati i fattori che da tempo hanno indotto, prima altri soggetti istituzionali ed oggi i comuni interessati, a pensare all’organizzazione di un’ offerta turistica integrata e coordinata del comprensorio. Dal monte Volturino di Calvello al Lago di Pignola al monte Ario-so Sellata di Sasso di Castalda e Abriola con al centro la grande attrazione turistica invernale dei Campi da sci, il comprensorio così pensato può e deve costitui-re un nucleo fondamentale su cui fondare un’offerta turistica per l’intera provincia di Potenza. Punti di forza

• Natura incontaminata

• Presenza di grandi attrattori naturalistici (faggete, Oasi WWF di Pignola)

• Presenza di attrattori turistici Campi da sci di Sellata-Ariso di Abriola e Sasso di Castalda

Punti di debolezza

• l’assenza di un’azione promo-zionale ”di area” (lo sforzo promozionale è stato soste-nuto finora dalle strutture ricettive, con costi che difficil-mente potranno essere sop-portati nel medio-lungo peri-odo);

• la debolezza del “sistema re-lazionale” nel settore turistico locale;

• la debolezza/inadeguatezza delle componenti “non ricetti-ve” dell’offerta turistica (ser-vizi informativi, strutture sportive/ricreative, servizi per la fruizione delle attratti-ve storico-culturali e ambien-tali).

• l’insufficiente specializzazio-ne dell’offerta.

L’ipotesi di lavoro che si propone di seguire è quella della costitu-zione, a fianco e con il coordina-mento di altri organismi destina-ti al marketing territoriale (APT, Regione) di una cabina di regia di area comprensoriale.

In pratica l’associazione dei comu-ni, attraverso la conferenza dei sindaci, in sinergia con le organiz-zazioni e le rappresentanze degli operatori di settore, (anche attra-verso il rilancio di un organismo consortile), avrà il compito di attivare procedure di Marketing a partire dalla creazione del prodot-to per giungere, attraverso la pro-mozione e la comunicazione, alla concomitante commercializzazio-ne dello stesso. Ruolo fondamentale sarà quello coordinamento e di filtro tra ope-ratori locali, associazioni, enti isti-tuzionali. Nei mercati più maturi l'offerta turistica viene assemblata da or-ganizzatori (tour operator) che distribuiscono poi il loro prodotto attraverso la “classica” rete del-l'intermediazione turistica (agen-zie di viaggio). Gli operatori turi-stici della Basilicata si trovano in una situazione in cui non riescono, per molteplici motivi, ad operare al meglio attraverso questo cana-le. La principale ragione è di natu-ra strutturale ed è legata alla diffi-coltà di accesso tipica della Regio-ne. L'altro motivo è la già citata frammentazione dell'offerta. Occorre quindi assolutamente prevedere azioni di maggior coin-volgimento dei tour operator tra-dizionali, quelli cioè che propon-gono il prodotto montagna, e dei tour operator specializzati o “di nicchia”. Si propone che gli obiettivi di maggiore coinvolgimento della di-stribuzione organizzata siano rag-giunti attraverso l’attivazione di Nuovi Canali legati all’evoluzione dell‘informatica e della telematica, soprattutto quando applicata al turismo. Il passo immediatamente succes-sivo è stato quello di inserire nelle grandi data base di questi sistemi centralizzati anche le informazio-ni relative alla ricettività ed alla prenotazione di servizi e pacchetti turistici, tale da rendere sempre meno utilizzato l’uso del telefono e del fax per le prenotazioni turi-stiche. Le nuove tecnologie hanno fatto negli ultimi tempi passi da gigante e sono ormai diventate uno stru-mento essenziale per la gestione e la distribuzione di tutti i prodotti

turistici. Quello che un tempo era uno strumento a disposizione degli operatori economici del turismo ora è diventato una pos-sibilità alla portata di tutti i con-sumatori: ci riferiamo allo svilup-po ed alla diffusione esponenziale di Internet. Ne consegue che la conoscenza e l’implementazione di questi mo-derni mezzi telematici diventano ormai componente indispensabi-le ed essenziale del successo e della conoscenza di una destina-zione turistica. In modo sintetico è possibile defi-nire il ruolo della gestione come la missione di Creare e collau-dare la rete di assistenza e in-

formazione al turista consuma-tore e alle imprese, attuata se-condo le seguenti azioni:

• informazione on-line; • informazione off-line; • educazione della comunità; • rilevamento e ascolto delle

aspettative dei turisti e dei visitatori;

• gestione dei reclami; • monitoraggio permanente e in

tempo reale della soddisfazio-ne del consumatore;

• elaborazione di proposte di miglioramento continuo della erogazione dell’offerta turisti-ca (politica della qualità e del-la certificazione della qualità);

• interattività tra radicamento locale e comunicazione globa-le;

• si creerà una connessione on line con tutte le Associazioni; si concorderà con i Comuni, e altri organismi il collegamento on line per scopi di informa-zione turistica capillare, di comunicazione via internet, ecc...

Il Sindaco Ing. Antonio Pessolani

P A G I N A 3 A G O R A ’ -

Fondo di Coesione Interna

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Il territorio del Marmo Melandro, di cui il Comune di Abriola fa par-te per i Piani Sociali di Zona, pre-senta una situazione socio-demografica tipica delle zone rurali e montane, caratterizzata da piccoli e medi comuni con una lieve tendenza allo spopolamen-to. La struttura della popolazione presenta indici disomogenei in ragione delle caratteristiche dei singoli Comuni. Emerge il feno-meno di diversificazione della situazione socio-demografica sul territorio che vede, da una parte un gruppo di Comuni caratteriz-zati da un processo significativo e costante di invecchiamento e, dall’altra, i Comuni caratterizzati maggiormente da una significati-va presenza di giovani e giovanis-simi tra la popolazione. Lo scostamento dagli indici di

vecchiaia e di invecchiamento riguarda sostanzialmente i Comu-ni di Abriola, Castelgrande, Lau-renzana ed in misura minore Mu-ro Lucano, Anzi, Savoia di Lucania.

La popolazione del nostro Comu-ne è di 1.655 abitanti di cui 800 maschi e 855 femmine come da tabella (Popolazione residente al

L’Amministrazione si prepara “all’emergenza neve”

Accreditamento dell’Ente al SCN

Istituzioni

Accredita

mento

dell’Ente al

SCN

Siamo ormai alla vigilia dell’in-verno e, l’attività dell’Ammini-strazione del Comune di Abriola è impegnata alla predisposizione del piano per far fronte all’emer-genza neve. Quest’anno però, c’è una novità in quanto, il Comune di Abriola ha aderito ad un bando istituito con deliberazione di Giunta regionale con il quale sono stati approvati i criteri per l’as-segnazione ai diversi Comuni dei mezzi per lo sgombero neve che la nostra Regione avrebbe dovuto acquistare per potenziare il siste-ma di Protezione Civile regionale. Ai Comuni – si legge nella nota inviata il 25 marzo 2008 ns. prot. N. 1071 – “verranno assegnate 10

terne, 45 microturbine e 11 lame

sgombero neve”. I criteri per l’assegnazione tenevano in debita considerazione quei Comuni ove per caratteristiche altimetriche e climatologiche il problema neve è più rilevante. Al fine di ottimizza-re le risorse acquistate e consen-tire un maggior bacino di utenza per l’utilizzazione dei medesimi beni, tale deliberazione ha evi-denziato un importante parame-

tro per l’utilizzazione di questi mezzi, e cioè la condivisione co-me metodo sì per l’ ottimizzazio-ne delle risorse, ma anche come

importante strumento di efficien-za amministrativa per la risoluzio-ne dei problemi, che a mio parere dovrebbe trovare forza anche re-lativamente alle diverse esigenze che spesso attanagliano le nostre piccole comunità. Il nostro Comune, ha inoltre, prov-veduto – al fine di sopperire all’emergenza neve - a bandire una gara per l’acquisto di un mez-zo spartineve utilizzando il fondo di coesione dell’anno 2007. Il giorno 17 novembre i Sindaci dei diversi comuni della Basilicata si sono incontrati con esponenti della Protezione Civile e l’As-sessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata presso la sala INGUSCIO, per la consegna forma-le dei precitati mezzi. Il Comune di Abriola consorziato con il Comune di Sasso di Castalda avrà a dispo-sizione una terna e una microtur-bina sgombraneve. Un vecchio proverbio recita “l’unione fa la

forza” , noi speriamo che questo sia solo l’inizio di un percorso che consenta alle nostre piccole realtà di unirsi affinché insieme si possa-no risolvere anche tante altre pro-blematiche. Il parco macchine del Comune di Abriola è costituito da : • Attrezzo spartineve tipo Unimog;

• 1 microturbina; • 1 Terna da utilizzare in consor-

zio con il Comune di Sasso. I numeri da utilizzare in caso di emergenza sono: • Comune di Abriola

- Tel. 0971/923025 • Polizia Municipale di Abriola

- Tel. 335-6936332 • Prefettura Centralino

- Tel. 0971/419111 • Regione Basilicata Ufficio Pro-

tezione Civile - Tel. 0971/668111

• Dirigente del servizio: -Ing. Basile Tel. 0971/923025

• Arma dei Carabinieri Soccorso Pubblico

- Tel. 112 • Questura Soccorso Pubblico

- Tel. 113 • Comando Provinciale Vigili del

Fuoco - Pronto Soccorso Tel. 115

• Corpo Forestale dello Stato - Emergenza Tel. 1515

• Provincia Ufficio di Protezione Civile - Sala Operativa

- Tel. 0971/46569 - 46854 • “118” Basilicata Soccorso

- Num. Emer/Urgenza Tel.118

Mario Antonio Giordano

P A G I N A 4 A G O R A ’ -

Emergenza

neve

Fascia Età CITTADINI % totale popolazione

F M Totale F M Totale

Da 0 a 15 anni 107 93 200 6,46 5,61 12,07

Da 16 a 20 anni 34 45 79 2,05 2,71 4,76

Da 21 a 30 anni 107 92 199 6,46 5,55 12,01

Da 31 a 40 anni 118 115 233 7,12 6,94 14,06

Da 41 a 50 anni 122 120 242 7,37 7,25 14,62

Da 51 a 60 anni 96 103 199 5,80 6,22 12,02

Da 61 a 65 anni 46 51 97 2,77 3,08 5,85

Da 66 a 75 anni 95 89 184 5,74 5,37 11,11

Superiore 75 anni 130 92 222 7,89 5,61 13,50

TOTALE 855 800 1.655 51,66 48,34 100

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Istituzioni

31 Ottobre 2008 nel Comune A-

briola distinta per età e sesso. Fonte ufficio anagrafe comunale.) Come si evince dai dati sopra riportati, la popolazione anziana in-cide sulla popolazione totale, residente all’ 31 Ottobre 2008, nella misura del 30,46%. Dall'analisi degli ultimi dati ela-borati dall'Ufficio del Coordina-mento Distrettuale dell'ASL n° 2 e riportati nel Piano delle Attivi-tà Territoriali emerge che l'indi-ce di dipendenza, (che esprime la quota di popolazione che "dipende", approssimativamen-te, sulla popolazione che dovreb-be essere in condizione lavorati-va, e riguarda sia il piano econo-mico che il piano sociale ed è il rapporto tra gli anziani con 65 anni e oltre ed i ragazzi sino a 14 anni con la restante popolazione tra i 15 e i 65 anni), è superiore al 50%. Per queste ragioni è necessario mettere in campo iniziative che possano rispondere alle esigenze che emergono dal tessuto socia-le. Iniziative innovative che in conformità a ciò che prevede la Legge 328/2000, cerchino di promuovere, nell'ambito del si-stema locale, forme di collabora-zione per lo sviluppo di interven-ti volti ad incoraggiare la reci-procità tra cittadini nell'ambito della vita comunitaria, e a fornire una risposta adeguata e coordi-nata alle esigenze della collettivi-tà. L’amministrazione Comunale si è adoperata a tale scopo ottenen-do l’accreditamento per l’iscri-zione alla Quarta classe dell’Albo Regionale degli Enti di Servizio Civile Nazionale, con la conse-guente possibilità di poter candi-dare progetti, utili alla collettivi-tà, da realizzare sul territorio comunale. Entro il 31 Ottobre sono stati redatti e presentati due progetti in attesa di approvazione. Uno (“SocialMente NONNO”) rivolto agli anziani, l’altro (“IntegrAbil-mente”) rivolto ai disabili. En-trambi, prevedono di implemen-tare quantità e qualità dei servizi offerti sia dal punto di vista socio assistenziale sia in relazione alle politiche familiari, cosicché nel medio/lungo periodo si possa

contribuire ad incoraggiare la re-sidenzialità nelle zone montane utilizzando una risorsa umana originale, che per le sue caratteri-stiche( giovane età, alto livello di formazione, forte motivazione eti-ca e ideale) garantisce di per sé il miglioramento e la qualità dei servizi resi. Tra gli obiettivi mirati del proget-to “SocialMente NONNO” vi sono quelli utili a: • fornire alle giovani generazioni

che sceglieranno di prestare questo servizio, un' opportunità formativa unica, progettata co-me momento di educazione alla cittadinanza attiva, alla solida-rietà e al volontariato;

• implementare quan-tità e qualità dei ser-vizi resi ai cittadini, utilizzando una ri-sorsa umana origina-le che riesca a garan-tire di per sé il mi-glioramento della qualità dei servizi resi;

• attivare delle reti di solidarietà e di assi-stenza al fine di favo-rire l'inclusione so-ciale degli anziani, promuovendo la par-tecipazione ad offer-te ricreative, sporti-ve, culturali e forma-tive presenti sul ter-ritorio;

• promuovere una nuova cultura della vecchiaia, vista come età positi-va, piena di potenzialità e di carica progettuale, età culturale capace di seminare innovazione con il contributo dell’espe-rienza; una nuova cultura in comunità che rischiano di smar-rire le radici della propria storia, di perdere gli archetipi del-l’identità comunitaria;

• favorire lo sviluppo delle politi-che sociali verso gli anziani pre-senti nel territorio comunale con particolare riguardo al so-stegno all'assistenza domicilia-re;

• Migliorare la qualità della vita dell'anziano.

Il progetto “IntegrAbilmente” be-ne si inserisce in un piano di ini-

ziative capaci di rispondere alle esigenze che emergono dal tessu-to sociale. Come si evince dai dati di questa seconda tabella ( Numero di U-

tenti disabili in carico ai Servizi

Sociali dei Comuni dell’Ambito

Marmo Meandro al 31 Ottobre

2008. Fonte ufficio Comune di Pi-

cerno Capofila area Handicap.)

i Servizi Sociali del Comune di Abriola offrono assistenza a 8 utenti dislocati lungo tutto il ter-ritorio. Essi rappresentano lo 0,5% della popolazione totale ( 1.655 abitanti), una percentuale di gran lunga superiore a quelle di tutti gli altri Comuni che rien-trano nel PSZ dell’Ambito Marmo Melandro; quota che supera an-che Comuni come Muro Lucano (6.110 abitanti), Picerno (6.186 abitanti) e Tito (6.387 abitanti), i più popolosi (unica eccezione il Comune di Ruoti 0,6%). Nello specifico il progetto interes-sa diverse sfere di intervento as-sistenziale rivolte all’area di criti-

Accreditamento dell’Ente al SCN

Accredita-

mento

dell’Ente al

SCN

P A G I N A 5 A G O R A ’ -

Comuni del PSZ

Marmo Melandro Utenti Abitanti %

Abriola 8 1655 0,5

Anzi 1 1949 0,05

Balvano 1 2007 0,04

Baragiano 5 2751 0,18

Bella 10 5440 0,18

Calvello 3 2212 0,13

Castelgrande 1 1286 0,07

Laurenzana 2 2250 0,08

Muro Lucano 9 6110 0,14

Picerno 15 6186 0,2

Ruoti 8 1368 0,6

Savoia di Lucania 2 1236 0,1

Tito 3 6387 0,04

Vietri di Potenza 7 3096 0,2

Page 6: Agorà n. 3

cità “DISABILI” e, cerca di offrire servizi aggiuntivi o inesistenti alla comunità. Con questo progetto intendiamo proporre e perseguire obiettivi mirati, utili a: • offrire un’esperienza di cono-

scenza teorico–pratica specifica sia dell'area handicap (servizio, organizzazione, procedure) sia delle metodologie lavorative (équipe, impresa sociale, coo-perazione, rete consortile).

• fornire un’occasione attraverso la quale i giovani volontari im-pareranno a vivere sé stessi come cellule atti-ve e partecipi di un or-gano più complesso qual è la comunità di apparte-nenza, rinforzando la propria coscienza civica ed affinando la propria sensibilità.

• valorizzazione dell'individuali-tà, specificità e possibilità di confronto e scambio tra le per-sone coinvolte (volontario, ope-ratori, utenti).

• estendere ed integrare l'offerta di servizi pubblici di carattere sociale, in particolare a favore dei disabili ed in generale rivol-ti alle categorie deboli, attivati dall'Ambito Sociale, utilizzan-do una risorsa umana originale che riesca a garantire di per sé il miglioramento della qualità dei servizi resi;

• attivare delle reti di solidarietà e di assistenza al fine di favori-re l'inclusione sociale del target di riferimento, promuovendo la partecipazione ad offerte ricre-ative, sportive, culturali e for-mative presenti sul territorio; quindi perseguire i seguenti obiettivi specifici:

• Fornire supporto assisten-ziale al singolo ed alla fami-glia;

• Promuovere e valorizzare il tempo libero;

• Favorire l'inserimento lavo-rativo e scolastico;

• Valorizzare le opportunità e le specificità locali che il territorio offre per l'integra-zione.

• promuovere, programmi di vita indipendente e lo sviluppo di una rete di relazioni significati-ve, attraverso interventi finaliz-zati al superamento di ogni im-pedimento di carattere fisico,

psicologico, relazionale, sociale e ambientale che sono di ostaco-lo ad una partecipazione alla vita sociale, allo sviluppo e all’espressione delle capacità personali e al diritto a godere di pari opportunità;

Qualora entrambi i progetti venis-sero approvati, l’Ente Comunale potrebbe offrire un’opportu-nità di crescita e di partecipazione alla vita comunitaria a 10 volontari, 6 per il progetto “SocialMente

NONNO” e 4 per il progetto “IntegrAbilmente”. Nell’attesa che questi progetti diventino realtà sul territorio (ci auguriamo nel più breve tempo possibile), volevo cogliere l’occasione per fornire alcune in-formazioni in merito ad un servi-zio già attivo che riguarda anche le due categorie a cui sono rivolti i progetti del SCN. Il servizio è l’ADI (Assistenza Do-miciliare Integrata), inizia con la segnalazione del medico curante al servizio ADI ed è diretto: • a persone anziane con età supe-

riore ai 65 anni privi dell'auto-sufficienza;

• ai disabili in condizioni di confi-namento;

• ai malati bisognosi di cure pal-liative, secondo specifiche esi-genze, al fine di evitare, se pos-sibile, il ricovero.

Le prestazioni erogabili presso il domicilio degli utenti aventi dirit-to sono: • assistenza infermieristica; • assistenza riabilitativa; • assistenza medico specialistica; • assistenza sociale (di competen-

za dei Comuni). Il servizio è interamente gratuito. Le prestazioni sanitarie sono inte-grate, ove necessario, da presta-zioni di carattere socio-assistenziali di pertinenza dei Co-muni. La richiesta di assistenza può es-sere inviata da familiari, da asso-ciazioni di volontariato, dall'Ospe-dale o chiunque ne venga a cono-scenza, pervia segnalazione al Medico curante dell'assistito, al servizio ADI competente per terri-torio. L'Unità di Valutazione Territo-riale (U.V.T.) costituita dal Medi-

co curante, dall'Infermiere Pro-fessionale o Assistente Sanitaria e dall'Assistente Sociale, ha il compito di rilevare i bisogni assi-stenziali. Ricorrendo i requisiti, l'A.D.I. prenderà in carico l'assistito, formulando un Piano Individu-

ale di Trattamento (P.I.T.), che prevede l'erogazione di presta-zioni domiciliari infermieristi-

che, riabilitative e medico - specialistiche, per un periodo massimo di 3 mesi (prorogabili solo in casi particolari). Il Servizio di Assistenza Domi-

ciliare Oncologica, coordinata dall'ADI, è affidato all'ANT (Ass. Nazionale Tumuri) che opera per conto dell'ASL 2 di Potenza ai sensi della convenzione stipulata con decorrenza 01.01 2006. Per accedere ai servizi l'interes-sato deve rivolgersi al medico curante il quale, se lo ritiene op-portuno, segnalerà il caso all'ADI competente per territorio i cui Uffici sono siti in Potenza e Villa D'Agri. • Sede di Potenza - ASL 2 - DSB

II Livello - Via Della Pineta, 26 (Tel. 0971/26931-26938-310519-310534). Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,00 Il lunedì ed il giovedì dalle ore 16,00 alle ore 17,00.

• Sede di Villa D'Agri - ASL 2 -

DSB II Livello - Via C. Colombo (Tel. 0975/312438-312436) Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30 Il martedì ed il giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00.

La segnalazione del caso può essere inviata anche per posta al seguente indirizzo: • A.D.I. - ASL 2 - Via Torraca, 2 -

85100 Potenza -per i residenti nell'ambito territoriale del DSB di Potenza.

Oppure • A.D.I.- ASL - Via Colombo -

85050 Villa d'Agri - per i resi-denti nell'ambito territoriale del DSB di Villa d'Agri

Celeste Sarli

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Istituzioni

Accreditamento dell’Ente al SCN

Accredita

mento

dell’Ente

al SCN

Page 7: Agorà n. 3

Istituzioni

Dal 22/11/2008, giorno del drammatico evento al Liceo Scientifico Darwin di Rivoli, du-rante il quale il 17enne Vito Sca-faldi ha perso la vita e alcuni dei suoi compagni sono rimasti feri-ti, il modo scolastico italiano e gli altri sistemi che vi ruotano intor-no (famiglie, istituzioni ecc.) so-no stati costretti a fare nuova-mente i conti con la gravità della situazione relativa alla messa in sicurezza degli edifici scolastici in Italia. Vittorio Cogliati Dezza, presiden-te nazionale di Legambiente, così ha commentato sgomento il tra-gico evento della scuola del Tori-nese: “La tragedia di oggi a Rivoli

(Torino), mette in risalto la neces-

sità e l’urgenza di adeguate poli-

tiche di gestione del patrimonio

scolastico. Sono numerose ancora

le scuole italiane che non rag-

giungono gli standard minimi di

sicurezza, prive dei certificati di

agibilità statica o di prevenzione

degli incendi, ospitate in strutture

inadatte, nate per altri usi e mai

modificate, oppure come in que-

sto caso, alloggiate in strutture

vecchissime. Il fatto che nel decre-

to del Ministro Gelmini siano pre-

visti fondi per l’edilizia scolastica

va quindi valutato positivamente

ma risulta quanto mai urgente

completare l’unico strumento uti-

le a fotografare la qualità edilizia

degli istituti: l’anagrafe degli edi-

fici scolastici avviata nel 1996 e

mai conclusa”.

Secondo i dati del rapporto Eco-sistema scuola 2008 di Legam-biente, le scuole italiane che pos-siedono il certificato di agibilità statica sono meno del 60% (dato preoccupante per una nazione a diffuso rischio sismico), quelle che hanno il certificato igienico-sanitario sono il 71,14% e di pre-venzione incendi appena il 52,19%. Ancora, il 23,62% degli edifici scolastici necessitano d’interventi di manutenzione urgenti, mentre il 47,11% hanno goduto di manutenzione straor-dinaria negli ultimi 5 anni. In Basilicata una sessantina di istituti scolastici di ogni ordine e grado (il cui elenco è rigorosa-mente top secret) non dispone del certificato di «agibilità stati-ca» e in trenta manca quello di

«agibilità igienico-sanitaria». Circa il 7% degli istituti lucani, inoltre, non ha redatto il documento di rischio e il 20% non ha designato il responsabile del servizio di pro-tezione e prevenzione (Rspp). Sono alcuni dei dati più significati-vi di un monitoraggio sulla situa-zione dell’edilizia scolastica in Basilicata effettuato su un campio-ne di 150 delle 700 scuole dell’obbligo ed istituti superiori (escluse le materne e gli asili ni-do) presenti sul territorio lucano. Nel 15% degli edifici monitorati non sono stati effettuati, negli ulti-mi cinque anni, interventi di ma-nutenzione ordinaria. E, sempre secondo l’indagine, ci sarebbero alcuni istituti che non dispongono neppure di un piano di evacuazio-ne in caso di terremoto. Strano a dirsi in una regione, la Basilicata, a forte rischio sismico. Il quadro generale è davvero poco incoraggiante. Per mettere in sicu-rezza tutte le scuole della Basilica-ta - secondo una stima del diparti-mento infrastrutture della Regio-ne - ci vorrebbero non meno di 400 milioni di euro. Interventi strutturali, di adeguamento antisi-smico, igienico sanitario, o per il rispetto della normativa antincen-dio: sono di vario tipo le opere da effettuare in osservanza delle di-sposizioni in materia di sicurezza tra i banchi. Alla luce di quanto sinora esposto, è comprensibile l’allarmismo che ha investito tutto il nostro Paese, di regione in regione e che non ha, però, coinvolto il nostro piccolo Comune. Grazie alla misura caute-lativa con la quale il Sindaco ha emesso l’ordinanza di chiusura dell’edificio scolastico che ospita-va le scuole dell’obbligo (decisione che ha suscitato non poche polemiche), i bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado della nostra comuni-tà, sono stati garantiti nel loro diritto allo studio dal primo gior-no di apertura dell’anno scolasti-co, in totale sicurezza. Come gran parte degli edifici sco-lastici italiani costruiti prima degli anni ’70, l’edificio scolastico “Giovanni Pascoli” risente dell’uso di materiali e criteri edili inade-guati, ciò interessa principalmente

il piano che fino all’anno scolasti-co scorso ospitava la scuola ele-mentare. L’esito dell’accurata in-dagine sismica a cui tutti gli edifi-ci scolastici del comune di Abriola sono stati sottoposti, indispensa-bile peraltro, per il rilascio del certificato di agibilità ai fini dell’autorizzazione sanitaria ne-cessaria per l’apertura della men-sa scolastica (servizio attualmen-te offerto), ha spinto gli ammini-stratori locali ad individuare una struttura adeguata che potesse ospitare temporaneamente le scuole elementari e medie. Dal 15 settembre, dopo i necessa-ri adeguamenti, la palestra comu-nale ospita l’utenza scolastica in questione e dispone di certificati di agibilità statica, igienico-sanitaria, di uscite di emergenza, piano di evacuazione, di otto clas-si, due sale docenti, sala refezio-ne, cucina e bagni a norma.

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Sicurezza Scolastica

Scuola

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P A G I N A 8 A G O R A ’ -

Istituzioni

E’ proprio così il sogno chiamato “ADSL” nella piccola comunità abriolana diventa finalmente re-altà. La Telecom con una nota fax in-viata il 14.11.2008 al Vice Sinda-co di Abriola – dott. Mario Gior-dano – testualmente:”con riferi-

mento all’estensione del servizio

ADSL nel Comune di Abriola, le

competenti funzioni Aziendali mi

informano delle analisi di fattibili-

tà e redditività, la centrale di A-

briola è ricompresa nella pro-

grammazione degli interventi fi-

nalizzati all’estensione della co-

pertura ADSL, e che pertanto si

prevede l’attivazione del servizio

entro il mese di dicembre 2008.

La copertura del servizio ADSL –

aggiunge ancora il gestore Tele-com – per il suo Comune raggiun-

gerà circa il 95% della clientela.

Infatti, a seguito di tale comunica-zione la società Telecom, sta prov-vedendo a contattare i diversi u-tenti al fine di stipulare dei con-tratti di adesione alla precitata e tanto voluta banda larga. La medesima società di telecomu-nicazione ha dimostrato sensibili-tà ed attenzione all’esigenza che spesso in questi piccoli Comuni diventano vere e proprie necessi-tà, valutando le richieste accom-pagnate da una raccolta di firme

che la nuova Amministrazione comunale – dopo solo pochi mesi dall’insediamento – inviava al gestore Telecom sottolineando le ragioni e l’importanza della atti-vazione della rete ADSL. Si attendono risposte, invece, per quanto riguarda l’attivazione della medesima rete nelle frazio-ni di Arioso e Tintiera, ma confi-dando nella professionalità nel gestore di telecomunicazioni, siamo sicuri che il sogno anche in questi piccoli borghi presto diventerà realtà.

Mario Antonio Giordano

Il “Sogno” diventa “realtà”

Condono Edilizio: Approfondimento Il condono è un provvedimento emanato dal governo, solitamen-te in via eccezionale, tramite il quale i cittadini che vi aderiscono possono ottenere l'annullamento, totale o parziale, di una pena o di una sanzione. Gli esempi più co-muni sono il condono fiscale ed il condono edilizio. Solitamente, il procedimento si assolve tramite il pagamento di una certa somma di denaro, che può variare, caso per caso, anche in relazione alla tipologia e all'entità di ciò che si intende condonare. Tramite il condono edilizio si possono sa-nare, previa autodenuncia, feno-meni di abusivismo nell'ambito delle regole di costruzione, di am-pliamento o di modifica di natura edile.

Il primo condono è stato istituito e regolamentato dalla Legge dello Stato del 28/02/1985 n.47, deno-minata Legge Nicolazzi, secondo l’art . 31 potevano “conseguire la concessione o la autorizzazione in sanatoria i proprietari di costru-zioni e di altre opere che risultino essere state ultimate entro la data del 1° ottobre 1983”, col passare del tempo il legislatore ha modifi-cato ed integrato la legge. Il secondo condono è stato istitui-to con la Legge Finanziaria del-l’anno 1995 con la legge del 23/12/1994 n.724, la quale all’art. 39 - DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE VIOLAZIONI EDILIZIE, pre-vedeva “Le disposizioni di cui ai capi IV e V della legge 28-2-1985, n.47, e successive modificazioni

ed integrazioni, come ulterior-mente modificate dal presente articolo, si applicano alle opere abusive che risultino ultimate entro il 31 dicembre 1993”,. L’ultimo condono edilizio è stato varato nel 2003 con la legge n. 326 del 24/11/2003 che conver-tiva il D.L. del 30 settembre 2003, n. 269. Tale disposizione poneva come termine ultimo per la presentazione delle domande entro il 31/03/2004. Tornando ai giorni nostri, la Re-gione Basilicata, ha stabilito che il termine ultimo per la regola-mentazione di tutte le domande di condono, non ancora concluse, è il 31 dicembre 2008.

Condono

Edilizio

Linea

Veloce

L’efficacia delle azioni messe in campo dall’amministrazione, dovrebbe lasciar ben sperare ai cittadini che l’organo istituzio-nale locale si prodigherà affin-ché, tutte le misure di adegua-mento del vecchio edificio sco-lastico possano compiersi nel breve tempo, di concerto con le azioni degli enti superiori.

C.S.

Page 9: Agorà n. 3

Istituzioni

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Le delibere della Giunta

n. 58 28/04/2008 1554 Presa d’atto richiesta dipendente ing. Domenico Berterame – Provvedimenti

n. 59 05/05/2008 1642 Conferimento risorse al responsabile del servizio Finanziario per erogazione contributi a indigenti

n. 60 05/05/2008 1642 Variazione di bilancio n° 1. n. 61 05/05/2008 1642 Art. 48/bis dpr 602/1973 “ Individuazione soggetti abilitati

alla verifica dei pagamenti superiori a 10 mila euro. n. 62 05/05/2008 1725 Conferimento risorse al Responsabile del Servizio AA.GG. per

corso di formazione messi notificatori. n. 63 12/05/2006 1725 Presa d’atto richiesta Comunità Montana “ Camastra Alto

Sauro “ – Rilascio nulla osta esecuzione lavori Contrada Foresta/ Torrente Marsicano.

n. 64 26/05/2008 1887 Revoca propria deliberazione n° 25 del 10.03.2008

n. 65 26/05/2008 1985 Erogazione contributo A.P.A. n. 66 26/05/2008 1985 Erogazione contributo Abriola Calcio Club 2000. n. 67 26/05/2008 1985 L.R. n. 11/2000 - Presa d’atto rendiconto attività svolte

nell’anno 2007 dal Forum Comunale dei Giovani di Abriola. n. 68 09/06/2008 2009 Approvazione elenco dei residui anno 2007

n. 69 09/06/2008 2009 Approvazione relazione illustrativa Conto Consuntivo eserci-zio finanziario 2007.

n. 70 09/06/2008 2009 Atto di indirizzo al responsabile dell’ufficio tecnico comunale per attivazione procedure per la istituzione dei servizi essen-ziali per le popolazioni rurali. P.O.R. Basilicata 200/2006 – Misura IV 14 – Azione B – D.G.R. n. 1949/06.

n. 71 12/06/2008 2129 Bando per soggiorno estivo per bambini presso la località di Marina di Palinuro – determinazione.

n. 72 23/06/2008 2240 Affidamento alla associazione di volontariato “ San Valenti-no “ dell’espletamento di attivita’ a favore del comune di abriola – approvazione schema di convenzione.-

n. 73 26/06/2008 2277 Atto di indirizzo all’ufficio tecnico comunale per acquisto lastre di pietra bianca.

n. 74 26/06/2008 2277 Atto di indirizzo all’ufficio tecnico comunale per istallazione contatori in c.da San Giovanni.

n. 75 07/07/2008 2476 Modifica delibera G.C. n° 48/2008 – Realizzazione dossi – Conferimento risorse all’Ufficio Tecnico Comunale.-

n. 76 07/07/2008 2476 Esame richiesta Ente Provincia di Potenza - Provvedimenti

n. 57 28/04/2008 1554 Integrazione contributo in favore Suore del Cuore Immaco-lato di Maria Madre di Cristo – Conferimento risorse Re-sponsabile Servizio Finanziario

n. 56 28/04/2008 1554 Adesione al progetto editoriale Pianeta Sud

n. 55 28/04/2008 1554 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico LL.PP. per indizione gara manutenzione straordinaria della Strada Comunale Sellata – Monteforte.

n. 54 28/04/2008 1554 Atto di indirizzo per stabilizzzazione L.S.U.

DELIBERA DATA PROT. N° OGGETTO

n. 77 11/07/2008 2554 Procedure per la istituzione di servizi essenziali per le popo-lazioni rurali P.O.R. Basilicata 2000/2006. Atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico Comunale per indizione gara di appalto.

n. 78 11/07/2008 2554 Approvazione perizia di variante lavori di consolidamento versante sud – ovest del centro abitato del Comune di Abrio-la.

n. 79 11/07/2008 2554 Approvazione progetto preliminare lavori di messa in sicu-rezza area centro abitato versante sud est . Atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico

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Comune di Abriola

Istituzioni

Le delibere della Giunta

P A G I N A 1 0 A G O R A ’ -

DELIBERA DATA PROT. N° OGGETTO

n. 80 11/07/2008 2554 Riapprovazione perizia migliorativa III stralcio lavori di ade-guamento ed ampliamento del cimitero comunale.

n. 81 11/07/2008 2554 Approvazione progetto definitivo – esecutivo lavori di con-solidamento e messa in sicurezza dell’area denominata “ Il Convento – Discesa di Grillo – via sotto le Armi

n. 82 11/07/2008 2554 Approvazione piano di Protezione Civile di incendio

n. 83 11/07/2008 2554 Atto di indirizzo all’Ufficio tecnico Comunale per trasferi-mento all’Acquedotto Lucano depuratore a servizio del com-plesso Turistico “ La Maddalena “

n. 84 11/07/2008 2504 Atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico Comunale per realizza-zione n° 8 aule provvisorie presso la Palestra Comunale da adibire a Scuole Elementari e Medie.-

n. 85 18/08/2008 2992 Atto di indirizzo al responsabile dei servizi sociali per ripro-posizione progetto rinominato OUT DOOR 3

n. 86 01/09/2008 Somministrazione per la fornitura di lavoratori nelle diver-se categorie dell’Ente – Atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Finanziario

n.87 01/09/2008 3002 Art. 12 comma 2 legge 53/2000 – Presa d’atto richiesta di-pendente xxxxxxxxxxxx - Provvedimenti.

n.88 01/09/2008 3002 Legge 11.1.1996 n° 23, D.M. 16.07.2007 e D.G.R. n° 1448/2007 – IV Piano Triennale 2007 – 2009 1° annualità - Approvazione progetto esecutivo lavori di adeguamento funzionale ed alle norme di sicurezza della Scuola Materna “ E. Ugo

n. 89 01/09/2008 3205 Progetto definitivo ed esecutivo di riqualificazione ambien-tale area Bulgaro I lotto – adempimenti ed approvazione.

n. 90 08/09/2008 3078 Erogazione contributo alla “ Associazione 500 Point Club“ – Atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Finanziario

n. 91 08/09/2008 3078 Modifica deliberazione G.C. n° 62/2006 – Destinazione d’uso Palazzo Passarelli – Provvedimenti

n. 92 08/09/2008 3078 Erogazione contributo alla “ Associazione Pro Loco“ – Atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Finanziario

n. 93 08/09/2008 3078 Atto di indirizzo al Responsabile del Servizio Tecnico Comu-nale per sistemazione Piazza Tocco

n. 94 08/09/2008 3078 Soggiorno Termale per anziani - Atto di indirizzo al Respon-sabile del Servizio Finanziario

n. 95 15/09/2008 3205 Approvazione progetto “Centro Diurno per anziani” Atto di indirizzo al responsabile dell’ufficio tecnico comunale.

n. 96 15/09/2008 3205 Costituzione in giudizio c/ INTERIMPIANTI. Nomina Legale

n. 97 15/09/2008 3205 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comu-nale per realizzazione pensiline nel territorio comunale.

n. 98 15/09/2008 3205 Atto di indirizzo al Responsabile del servizio finanziario per predisposizione bando assistente sociale.

n. 99 23/09/2008 3312 Variazione di Bilancio n.2

n. 100 23/09/2008 3312 Adozione Piano Triennale delle Opere Pubbliche

n. 101 13/10/2008 3768 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comu-nale per accatastamento immobili comunali diversi.

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Istituzioni

Le delibere della Giunta

P A G I N A 1 1 A G O R A ’ -

n. 102 13/10/2008 3568 Autorizzazione posa targa all’Associazione “Nuovo Millen-nio”.

n. 104 13/102008 3583 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comu-nale per predisposizione bando per indagini geologiche PPE Sellata - Pierfaone

n. 105 13/10/2008 3813 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comu-nale per istruttoria pratiche di condono edilizio di cui alla legge 47/85, 724/97, 326/2000,L.R. 18/2004 e succ. mod.

n. 106 13/10/2008 3768 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comu-nale per monitoraggio edificio privato a tutela della pubblica e privata incolumità

n. 107 13/10/2008 3563 Istituzione servizio trasporto scolastico a.s. 2008/2009. In-carico temporaneo dipendente comunale. Atto di indirizzo.

n. 108 13/10/2008 3583 Erogazione contributo.

n. 109 21/10/2008 3895 Ammodernamento e adeguamento impianto pubblica illumi-nazione attraverso l’utilizzo della tecnologia lampade a Led – atto di indirizzo UTC

n. 110 21/10/2008 3923 Atto di indirizzo al Responsabile dell’Ufficio Tecnico comu-nale per stipula contratto con la Elettrotecnica Industriale s.p.a.

n. 111 24/10/2008 3642 Presa d’atto progetto sanatoria edilizia Hotel Pierfaone –

Provvedimenti

n. 112 03/11/2008 3813 Nomina legale per esecuzione sentenza Tribunale di Potenza n° 853/2007

n. 113 03/11/2008 3813 Atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico Comunale per predisposi-zione progetto “ Strada Contrada Foreste “.

n. 114 03/11/2008 3813 Atto di indirizzo all’Ufficio Tecnico Comunale per trasferi-mento progetto lavori di adeguamento “ Strada Comunale del Castiglione “.

n. 115 03/11/2008 3813 Erogazione contributo in favore della Parrocchia S. Maria del Carmine di Arioso – Atto di indirizzo al Responsabile del Ser-vizio Finanziario

n. 117 10/11/2008 Presa d’atto D.C.R. n° 454/2008 – Programma triennale per lo sviluppo dello sport 2008/2010 e piano Regionale annua-le per lo sviluppo dello sport – Atto di indirizzo al Responsa-bile del Servizio Finanziario – Provvedimenti

n. 118 10/11/2008 3923 Revoca deliberazione G.C. n° 99 del 23.09.2008 avente ad oggetto: “ Variazione n° 2 “

n. 119 10/11/2008 3923 Fondo di Coesione Interna annualità 2008/2010 – Adesione e Programmazione. Funzioni e Servizi attinenti il settore cul-turale , sportivo e ricreativo nel campo del turismo. ( Misura C ) . Provvedimenti.

n. 120 25/11/2008 4193 Attribuzione a solo titolo onorifico e senza variazione di re-tribuzione di gradi al Vigile Urbano Sig. Sarli Rocco.-

n. 121 25/11/2008 4151 Opposizione a ordinanze ingiunzioni – nomina legale

n. 122 01/12/2008 4215 Approvazione integrazione e aggiornamento al documento programmatico comunale.

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Nuova riforma della disciplina del settore commercio

“Focus”

L’entrata in vigore del decreto Legislativo del 31 marzo 1998 n.114, ha liberalizzato, tutta l’attività del commerciante stabi-lendo i principi e le norme gene-rali sull’esercizio dell’attività commerciale, sulla trasparenza del mercato, la concorrenza, la libertà di impresa e la libera cir-colazione delle merci. Nello speci-fico il decreto si riferisce a: • La tutela del consumatore, con

particolare riguardo all’informazione, alla possibilità di approvvigionamento, al ser-vizio di prossimità, all’assorti-mento e alla sicurezza dei pro-dotti;

• L’efficienza, la modernizzazione e lo sviluppo della rete distribu-tiva, nonché l’evoluzione tecno-logica dell’offerta, anche al fine del contenimento dei prezzi;

• Il pluralismo e l’equilibrio tra le diverse tipologie delle strutture distributive e le diverse forme di vendita, con particolare ri-guardo al riconoscimento e alla valorizzazione del ruolo delle piccole e medie imprese;

• La valorizzazione e la salva-guardia del servizio commer-ciale nelle aree urbane, rurali, montane.

L’attività commerciale si fonda sul principio della libertà di ini-ziativa economica privata ai sensi dell’articolo 41 della Costituzione ed è esercitata nel rispetto dei principi contenuti nella legge 10 ottobre 1990, n.287 recante nor-me per la tutela della concorren-za e del mercato. Definizione e ambito di applica-zione del decreto: 1. Commercio all’ingrosso; 2. Commercio al dettaglio; 3. Esercizio di vicinato; 4. Medie strutture; 5. Grandi strutture; 6. Centro commerciale; 7. Forme speciali di vendita al

dettaglio: 8. Vendita per mezzo di apparec-

chi automatici; 9. Vendita per corrispondenza o

tramite televisione o altri siste-mi di comunicazione;

10.Vendita presso il domicilio dei consumatori.

Il presente decreto non si applica ai farmacisti, alle associazioni di produttori ortofrutticoli, ai pro-

duttori agricoli, ai titolari di riven-dite di generi di monopolio, agli artigiani, ai pescatori ecc.Al 1971 risale con decreto del Ministro dell’Industria, commercio e arti-gianato la determinazione delle 14 tabelle merceologiche, valevoli per tutto il territorio naziona-le.L’art. 26 del d.Lgs. n.114/1998, fra gli altri abroga le 14 tabelle merceologiche, con esclusione delle tabelle merceologiche spe-ciali.In sostituzione delle 14 tabel-le merceologiche abrogate, il d.L.gs. 31 marzo 1998, n.114, di-sciplina il settore del commercio, al comma 1 dell’art.5 stabilisce che l’attività commerciale può essere esercitata con riferimento ai settori merceologici “alimenta-re e non alimentare”. Gli orari di apertura e di chiusura al pubblico degli esercizi di vendi-ta al dettaglio sono rimessi alla libera determinazione degli eser-centi nel rispetto delle disposizio-ni, possono restare aperti tutti i giorni della settimana dalle ore sette alle ore ventidue. Nel rispet-to di tali limiti l’esercente può liberamente determinare l’orario di apertura e chiusura del proprio esercizio non superando comun-que il limite delle tredici ore gior-naliere. Le domande relative al rilascio di nuove autorizzazioni all’apertura di un nuovo esercizio commercia-le, sono soggette a previa comuni-cazione al comune competente per territorio e l’art.4 del D.L.gs stabilisce che gli esercizi possono essere attivati decorsi trenta gior-ni dal ricevimento della comunica-zione, l’importante che siano in possesso dei requisiti di cui all’art. 5 del presente decreto L.gs. SICUREZZA ALIMENTARE

Dal 1° gennaio 2006 sono entrate in vigore su tutto il territorio co-munitario le norme del cosiddetto “Pacchetto Igiene” costituito ini-zialmente da quattro Regolamenti, di cui due relativi alla produzione e alla commercializzazione degli alimenti (Regolamento n.852 e Regolamento n.853 del 29aprile 2004) e due (Regolamento n. 854 – 882 del 29 aprile 2004) relativi alle modalità di controllo da parte delle Autorità Competenti al fine di garantire la sicurezza dei

prodotti alimentari. Al fine di assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori lun-go tutta la filiera alimentare, il Parlamento Europeo e il Consi-glio hanno adottato il Reg. n.183 del 12 gennaio 2005 che stabili-sce i requisiti per l’igiene sui mangimi. Il nuovo quadro normativo è stato completato da altri quattro Regolamenti CE, n. 2073 -2074 – 2075 – 2076 del 5 dicembre 2005, correlati ai precedenti, in materia di criteri microbiologici, di modalità attuative, di organiz-zazione dei controlli, di deroghe e di modifiche, di controlli per la presenza di Trichine nelle carni e di disposizioni transitorie. I Regolamenti del cosiddetto “Pacchetto Igiene” individuano negli operatori del settore ali-mentare gli attori principali nella responsabilità di dare piena at-tuazione alle prescrizioni in essi contenute, mentre spetta ai Ser-vizi medici e veterinari delle A-A.SS.LL. delle Regioni, ciascuno per la parte di propria compe-tenza. Alla luce di quanto sopra, le Re-gioni e le Province Autonome hanno ritenute opportune forni-re agli operatori del settore ali-mentare ed agli organi di con-trollo indicazioni in merito all’applicazione sia del Regola-mento CE n. 852/04, sull’igiene dei prodotti alimentari, sia del Regolamento CE n.853/04 che stabilisce norme specifiche in materia igiene animale. Sono stati altresì precisati alcuni a-spetti di detti regolamenti che danno facoltà agli stati membri di mantenere dei principi gene-rali sulla sicurezza alimentare. Tutte le attività di produzione, trasformazione, trasporto e som-ministrazione e vendita sono soggette a procedure di registra-zione, qualora non sia previsto il riconoscimento ai sensi del rego-lamento 853/04.Ogni operatore del settore alimentare deve quin-di notificare all’autorità compe-tente, al fine della sua registra-zione.L’anagrafe delle registra-zioni è di competenza delle A-ziende ASL, che provvedono ad

Nuova

riforma della

disciplina

relativa

al settore

commercio

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“Focus”

assegnare a ciascuno stabilimen-to un numero di registrazione così costituito: • Comune – Sigla Provincia –

Numero progressivo e codice ISTAT di riferimento.

La registrazione è effettuata dal-le Aziende ASL Dipartimento di Prevenzione a seguito della noti-fica di una D.I.A. semplice (Dichiarazione d’inizio Attività) o di una D.I.A. differita (L’attività può iniziare dopo i 45 giorni dal-la comunicazione). In particolare l’applicazione del-la D.I.A. semplice: a tutte quelle attività che, con la precedente normativa nazionale, non erano soggette ad autorizzazione sani-taria ai sensi dell’art.2 della leg-ge 283/62. Applicazione della D.I.A. differi-ta: a tutte quelle attività che, con la precedente normativa nazio-nale, erano soggette ad autoriz-zazione sanitaria ai sensi dell’art.2 della legge 283/62.

Se in un esercizio vengono svolte più attività ed anche una soltanto di queste necessita di D.I.A. differi-ta, tutto l’esercizio ne risulta sog-getto. In caso di D.I.A. differita, nei 45 giorni intercorrenti tra la notifica e la data di inizio attività, l’ASL, effettua un sopralluogo di verifica. L’impresa alimentare deve pre-sentare la denuncia accompagnata dalla relazione tecnica e da una planimetria dei locali ove si svolge l’attività. Entro il 31 dicembre 2009 do-vranno essere effettuate le regi-strazioni di tutte le attività esi-stenti. La registrazione si deve basare su di un sistema informativo efficien-te, consultabile ed aggiornato in tempo reale. Poichè i dati riferiti alle singole industrie devono esse-re raccolti in modo omogeneo sul territorio nazionale. E’ opportuno richiamare l’attenzione degli operatori del settore alimentare sulla idonea

formazione del personale che opera all’interno della propria impresa alimentare. L’operatore deve assicurare che il personale sia adeguatamente formato circa: • L’igiene alimentare, con parti-

colare riguardo alle misure di prevenzione dei pericoli igieni-co sanitari connessi alla mani-polazione degli alimenti;

• L’applicazione delle misure di autocontrollo e dei principi HACCP correlati allo specifico settore alimentare ed alle man-sioni svolte dal lavoratore stes-so.

TARIFFE PER LA REGISTRAZIO-NE. Per la registrazione è dovuta alla ASL una somma pari a: • Euro 50.00 D.I.A. semplice; • Euro 100.00 D.I.A. differita; indipendentemente dalla tipolo-gia di attività svolta.

Sarli Rocco

Nuova riforma della disciplina del settore commercio

Risparmio

Energetico

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Nuova

riforma della

disciplina

relativa

al settore

commercio

Impariamo a risparmiare In tempi in cui il prezzo del pe-trolio sale sempre di più con conseguenti aumenti del costo dei prodotti energetici collega-ti ,benzina ,gas ,bolletta elettrica oltre a ripensare ad un uso più consapevole dell’automobile guardando di più ai mezzi pub-blici ,è bene prestare attenzione anche alle apparecchiature elet-troniche ed informatiche che abbiamo in casa. Noteremo che alcune di esse non si spengono mai completamente mantenendo qualche lucettina accesa perché le abbiamo lascia-te in stand-by. Cento miliardi di Kwh: è l’ammontare dell’energia succhiata in Europa da quelle rassicuranti spie luminose che vegliano sul sonno. Sono le spie di Tv, videoregistratore, stereo, computer, stampante, modem per la connessione ad internet e cosi via. Quelli che consumano di più sono le vecchie Tv, i decoder per la Tv e il digitale terrestre circa 10 W, mentre le nuove Tv sui 2-3 W. Secondo la commis-sione di Bruxelles, il consumo delle apparecchiature in stand-

by è pari al 10-15% dei consumi di un’abitazione. Uno spreco do-vuto un po’ all’ignoranza un po’ alla disattenzione. Dal 2011 non verranno importati più apparec-chiature che non si spengono completamente. Mezzo secolo fa, a malapena si aveva una radio, poi si è aggiunto il televisore, poi una serie di elettrodomestici che da un lato hanno semplificato e modifi-cato la nostra vita domestica, ma dall’altro hanno anche comportato maggiori consumi elettrici e natu-ralmente maggiore dispendio di energia elettrica per alimentarli. Nell’antichità e per lungo tempo gli uomini ebbero a disposizione soltanto la propria potenza mu-scolare, quella di alcuni animali, del vento e delle acque fluenti. Il legno fu per millenni l’unica fonte di energia termica. Fra il XII e il XIII sec. dopo C. si diffuse in Euro-pa lo sfruttamento dell’energia idraulica mediante ruote idrauli-che che solo nel XIX sec. vennero sostituite dalle turbine. Mentre la produzione mondiale di carbone, utilizzato per produrre energia termica e meccanica ( con le mac-

chine a vapore ), aumentava rapi-damente ,si sviluppava anche lo sfruttamento dell’energia idrauli-ca mediante trasformazione in energia elettrica e del petrolio, usato dapprima come combusti-bile per l’illuminazione poi come sorgente di energia meccanica. L’energia elettrica non è una ri-sorsa che si trova in natura bensì si ottiene dalla trasformazione di un altro tipo di energia. Essa vie-ne prodotta in centrali Termoe-

lettriche ( dove si brucia olio combustibile, gas, carbone, bio-

masse, ecc.), in centrali Idroelet-

triche dove viene sfruttata l’en-ergia dell’acqua, in centrali Elet-tronucleari dove si utilizza la reazione controllata della fissione nucleare; quantità più piccole so-no prodotte dal vento, da pannelli solari fotovoltaici, dalle maree, ecc. L’energia elettrica si è tanto diffusa soprattutto perché essa costituisce il modo più semplice ed economico per sfruttare e tra-sferire dovunque le energie natu-rali mediante linee interconnesse, consentendo praticamente di at-

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Nuova riforma della disciplina del settore commercio

“Focus”

tuare tutti i principali processi in-dustriali. Inoltre molte delle con-quiste sia tecnologiche, sia nella trasmissione di informazioni (Ra-dio,Televisione,ecc.) sono realiz-zabili solo grazie all’energia elet-trica. Dopo il trasporto l’energia elettrica viene trasformata per l’utilizzazione in energia mecca-nica,termica,luminosa,chimica,ecc. Per la comune illuminazione degli interni, quelle più diffuse nelle nostre case e uffici sono le lampadine ad incandescenza e a fluorescenza. Le prime sfruttano l’energia raggiante prodotta dal surriscaldamento di un filamento di tungsteno attraversato da una corrente elettrica. Hanno una du-rata che è mediamente di circa mille ore di funzionamento, ma è fortemente influenzata dagli sbal-zi di tensione della rete elettrica e dal forte calore che esse stesse producono. Inoltre la quantità di luce emessa, ossia il suo rendi-mento luminoso è basso in rela-zione al consumo di energia che è molto elevato. Le seconde sfrutta-no per produrre luce, l’energia raggiante di particolari gas (va-pori di mercurio) racchiusi in tu-bi di vetro. L’efficienza delle lam-pade fluorescenti è molto alta ri-spetto alla quantità di energia consumata e può essere conside-rata da due a tre volte superiore a quella di una comune lampada ad incandescenza; inoltre tali lampa-de non disperdono apprezzabili quantità di calore. In commercio sono reperibili fondamentalmen-te lampade fluorescenti dotati di tre differenti temperature di co-lore: <Luce naturale> 6500 °k (predominanza del blu ), < bianca >3500°k e < bianco caldo > 3000°k che corrisponde al tipo che for-nisce la luce più simile a quella delle lampade ad incandescenza. Le moderne lampade fluorescenti compatte a risparmio energetico hanno una durata di circa 8000 ore di funzionamento con un ri-sparmio di energia del 80% a parità di luce emessa da una ad incandescenza. Per produrre tale energia vengo-no consumati dei combustibili che rilasciano nell’atmosfera no-tevoli quantità di sostanze inqui-nanti, soprattutto anidride solfo-

rosa SO2 e anidride carbonica

CO2. La prima, a contatto con l’umidità atmosferica, si trasforma in acido solforico e dà luogo alle “piogge acide”, dannose per le coltivazioni e tali da esercitare un energico attacco chimico a monu-menti, rivestimenti,strutture me-talliche e altro. La seconda è tossi-ca per uomini e animali. Queste ed altre sostanze inquinanti sono chiamate anche “gas ad effetto serra” perché contribuiscono in misura significativa al surriscalda-mento del clima globale del piane-ta, in quanto il loro accumulo im-pedisce la dispersione del calore verso lo spazio esterno all’atmo-sfera. La riduzione delle emissioni inquinanti è prevista dalla legisla-zione come obbligo dei produttori ed è un obiettivo politico sancito da trattati internazionali, come quello di Kyoto. Secondo il programma noto con il nome “ 20-20-20 ”, l’Unione Euro-pea dovrebbe ridurre entro il 2020 del 20% i consumi d’energia, raggiungere una quota del 20% di fonti energetiche rinnovabili sul consumo energetico totale, far ca-lare del 20% le emissioni che alte-rano il clima. Nella U.E, si è aperto il dibattito sulla questione che entro l’anno dovrebbe portare ad un’intesa. In attesa che i governi decidano su come e quando intervenire seria-mente, favorendo investimenti sulle politiche energetiche alter-native rinnovabili e sostenibili, l’Italia è piuttosto indietro rispet-to ad altri paesi dove c’è una mag-giore sensibilità anche da parte dei consumatori per gli aspetti ambientali e anche verso i consu-mi elettrici. Noi intanto possiamo fare qualco-sa con semplici abitudini di casa; facciamo degli esempi: • Spegnendo completamente gli

elettrodomestici (modalità Off, in cui anche la spia rossa risulta spenta), si può risparmiare me-diamente ogni anno oltre 50 €, pari all’8% dei nostri consumi di energia elettrica. Dal 2011 non saranno più ammessi prodotti che non si spengono completa-mente.

• Usare lampade a basso consumo. Rispetto ad una comune lampa-dina ad incandescenza (dal 2011 non saranno più prodot-te) una lampada a basso con-

sumo consuma fino all’80% di energia elettrica in meno a pa-rità di illuminazione . Sostituen-do anche solo 3 lampadine da 100W con quelle a risparmio e-nergetico da 20W, si ha un ri-sparmio annuo di circa 45 €, iniziamo a sostituirle nelle stan-ze in cui restano accese più a lungo.

• Usare la lavatrice a temperatu-re basse ( 40/60°C ), un lavag-gio in lavatrice a 90°C consuma quasi il doppio di energia di uno a 60°C con gli stessi risulta-ti. Scegliendo per i capi un la-vaggio più delicato con lo stesso risultato si può avere un rispar-mio di circa 20 € l’anno. Se si devono acquistare degli elettro-domestici è opportuno sceglie-re i modelli più efficienti in classe energetica A o A+, un elettrodomestico in classe ener-getica A+ consuma circa la metà rispetto a un modello tradizio-nale. Dal 2010 saranno in com-mercio solo elettrodomestici di classe energetica A e superiore.

• Se si deve sostituire la caldaia a Gas, è opportuno valutare la possibilità di installare una a condensazione tecnologica-mente più avanzata dell’ultima generazione che consente un ri-sparmio fino al 30% di gas in più.

• D’inverno regolare la tempera-tura in casa sui 19-20°C. Uno scarto di soli due gradi (es.20°anziché 22°C) permette un ri-sparmio dal 10 al 20% del-l’energia necessaria per riscal-dare la propria casa, oltre 100 € l’anno. Installando un crono-termostato, saremo in grado di stabilire la regolazione della temperatura per ogni fascia oraria e per ogni giorno della settimana secondo le proprie esigenze. Inoltre equipaggiati con vestiti adeguati e una buona coperta in più si può abbassare ancora il termostato.

Gerardo Dolce

Risparmio

Energetico

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“Focus”

Restate ad Abriola

Sms

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Messaggi

Anche quest’anno è stato pro-mosso l’appuntamento estivo con “Restate ad Abriola”, una carrellata di eventi sportivi, cul-turali e di intrattenimento che hanno animato il periodo imme-diatamente precedente e succes-sivo i festeggiamenti religiosi del 14/15/16 Agosto. Grazie ai

gruppi spontanei ed alle associa-zioni che hanno deciso di collabo-rare a tale progetto, che ha riscos-so tanto successo nell’edizione 2007, anche quest’estate si è di-sputato il torneo di Beach Volley, la Gara Podistica Rionale; si è po-tuto godere delle bellezze naturali del territorio attraverso la Passeg-

giata in Bici e il Raduno Equestre

che ha visto sfilare splendidi e-semplari di cavalli accompagnati dai loro cavalieri. Durante la serata dell’Identità A-

briolana, è stato condiviso un per-corso iniziato con la prima edizio-ne tenutasi il 9 Agosto 2007. Un progetto volto al recupero del valore identitario della nostra cultura, è stato, infatti, presentato un documento scritto dall’autrice di origine abriolana Concetta Pomponio di grande valore antro-pologico e di trasmissione delle tradizioni popolari del nostro co-mune. Il gruppo folck “La Scarcella”, costituto da giovani cantanti, bal-

lerini e musicisti della nostra co-munità, ha poi animato il termine della serata con canti e balli po-polari riscuotendo grande con-senso e successo ottenuti grazie alla loro dedizione e bravura.

Nozze d’Argento Amici e parenti si complimentano per le nozze d’argento di Ramaglia

Nicola e Rossi Nicoletta festeggiati il 1 ottobre 2008. Partecipando affettuosamente a questo loro traguardo con mille

Un ringraziamento speciale viene rivolto dall’amministrazione ai bambini della scuola elementare ed ai docenti che hanno col-laborato alla creazione dell’at-mosfera natalizia nella nostra comunità, partecipando all’alle-stimento dell’abete situato in piazza Marconi.

Restate

ad

Abriola

2008

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La Nuova Stagione

“Focus”

Come un bel film, una di quelle pellicole di cui non faresti mai a meno, come la canzone da “mettere su” nelle occasioni im-portanti: così vivo, tutti gli anni, il ferragosto ad Abriola. Il Paese si veste del suo abito migliore e ac-coglie con affetto e con calore i suoi figli mai dimenticati che ri-tornano a riviverlo per qualche giorno, portando con sé le tante storie di un popolo fatto di uomi-ni e donne laboriose e di grande dignità. Per qualche giorno si riallaccia quel cordone ombelicale reciso dai tanti problemi che hanno af-flitto, e continuano a tormentare, la nostra regione e il sud più in generale: il lavoro che non c’è, le infrastrutture e i servizi carenti o, peggio ancora, la mancanza di un progetto per il futuro. Come ogni anno tutti aspettano con ansia la trasformazione ferra-gostana, i genitori per riabbrac-ciare i figli delle tante, troppe, emigrazioni, i nonni per rivedere e coccolare i nipoti e gli adole-scenti per rincontrare la cottarel-la dell’anno precedente. Passano gli anni e le generazioni, cambiano gli attori, ma per dieci giorni l’anno, a “Santa Maria” si

rivivono le stesse emozioni, le passioni di un film che ha sempre un grande protagonista, Abriola. Peccato che dopo il 17 Agosto il film si interrompa e ritornano i problemi di sempre, e quel calore e unità ferragostana si smarrisco-no nelle divisioni quotidiane. Uno dei limiti del nostro paese risiede nell’ incapacità di unirci nei momenti importanti. Non manca, infatti, occasione per divi-derci, per scagliarci l’uno contro l’altro. Non mi riferisco solo alla politica ma più in generale alla vita sociale del nostro paese. Abriola, come tante piccole realtà lucane, soffre di un male lento, doloroso e difficile da curare, lo spopolamento e la perdita delle sue risorse migliori, i giovani. Le ragioni le conosciamo tutti so-no sempre le stesse: quelle so-praccitate, che hanno fatto scap-pare troppi figli dalla propria ter-ra. Proprio per questo associazioni, istituzioni, partiti, maggioranze e minoranze dovremmo stringerci intorno ad un progetto, una pro-spettiva per il futuro, che dia spe-ranza ai tanti giovani che vogliono continuare a vivere il nostro cen-tro montano.

Facendo innanzitutto autocritica penso che bisogna inaugurare una “stagione nuova” fatta di dialogo, di confronto, anche ser-rato, ma non di scontro. Basta divisioni e beghe di bassa lega, da cittadino di Abriola sen-to il dovere di costruire un futu-ro migliore per i ragazzi di A-briola così come hanno cercato di fare i nostri nonni e i nostri genitori. Insieme si cresce, divisi si soprav-

vive.

Carmine Lombardi

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Pensiero

Nuovo

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“Focus”

Briganti o Eroi?

Storia

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Dare una definizione chiara e precisa di quel fenomeno che tra il 1806 e il 1863 si verificò nel sud Italia conosciuto con il nome “Brigantaggio” non è una cosa semplice. Il brigantaggio trova le sue origini in una società caratte-rizzata da profonde differenza-zioni sociali ed economiche, è l’endemica protesta del povero e dell’oppresso, è la manifestazio-ne di odio e di vendetta contro i torti impuniti, in una società in cui la Giustizia, ferocemente se-vera nei confronti dei deboli è sempre disposta a minimizzare, se non ad ignorare, gli arbitri e gli illeciti dei potenti. Assume connotati politici quando galan-tuomini e popolani difendono il proprio Paese contro l’invasore straniero, ma è manche un movi-mento e una lotta popolare quando i ceti subalterni insorgo-no contro metodi e sistemi difesi da una classe dirigente che nega, ad essi, ogni diritto e ne ignora i bisogni e le legittime aspirazioni. Il brigantaggio che si verificò nelle nostre terre è soprattutto una rivolta contro i signorotti del luogo, contro i grandi “massari”, contro ogni forma di ingiustizia gratuita da parte di chi è stato posto a capo di un piccolo paese. Come in molti centri del Mezzo-giorno d’Italia, anche ad Abriola l’avvento dei Francesi e la conse-guente cacciata del Borbone Fer-dinando causò sconvolgimenti che presto sfociarono nel brigan-taggio. Fautori occulti del brigan-taggio abriolano furono: i Bruno, i Passarelli, i fratelli Rossi e molti notabili che si ribellarono ai Bo-naparte ,più che altro, perché si

videro soppiantati, dai nemici, in molte cariche pubbliche. Il clero, da parte sua, si schierò con il so-vrano borbonico soprattutto per-ché perse molti degli antichi privi-legi. I fatti che funestarono Abriola nella rovente estate tra il 19 e il 23 luglio del 1809, quando orde di briganti, capeggiati da : Scozzetti-no, Lapetina, Cannellone, Taccone e Izzonigro, misero a ferro e fuoco il paese, ebbe essenzialmente una matrice sociale. I briganti rivolse-ro il loro furore contro il barone Federici e la sua famiglia, contro molti notabili del posto e buona parte del clero, non per la scelta che questi fecero nel sostenere l’invasore straniero, ma fu una rivolta contro il potere precostitu-ito, contro i soprusi che di consu-mavano a danno di una popolazio-ne sempre più affamata. Ad Abrio-la il sacerdote Valentino Fanelli convinse molti compaesani a darsi alla macchia con la promessa di una sostanziosa riduzione fiscale. In quei giorni d’assedio la lotta fu particolarmente cruenta, molti notabili, esponenti del clero e lo stesso barone con la sua famiglia furono brutalmente trucidati. La crudeltà e l’efferatezza dei crimini fu il loro grido di protesta, l’unico possibile. Ma chi erano coloro che furono etichettati come briganti? Furono solo brutali assassini? Co-loro che ebbero il coraggio di im-pugnaire le armi erano uomini che vivevano di duro lavoro e poco pane, uomini che avevano sempre conosciuto la violenza e l’ingiustizia, illusi da chi aveva armato la loro mano, che li aveva traditi e alla fine abbandonati al loro odio e alla loro ignoranza.

Uomini semplici che chiedevano solo il riconoscimento di una vita degna di essere chiamata tale, persone che avevano conosciuto solo le angherie dei più forti. Tut-tavia con dignità e coraggio insor-sero, impugnarono le armi, diede-ro battaglia, saccheggiarono, ucci-sero, ma lo fecero in nome di quella giustizia che nessuno ave-va saputo dare loro. Sono stati chiamati assassini, ladri, fuorileg-ge, e per loro, in modo beffardo, l’invasore francese coniò il termi-ne volgare “Brigant”- brigante. In Spagna coloro che nel 1808 si opposero con le armi alle armate napoleoniche furono chiamati Guerriglieri e le loro gesta sono state immortalate nelle tele di Goya. Patrioti sono stati conside-rati quelli che seguirono nel 1809 Andrea Hofer e il loro canto di guerra è diventato l’inno naziona-le delle popolazioni tirolesi. I con-tadini del sud, invece, che insor-sero, ancora oggi sono reietti dal-la storia. Per questo motivo, per quel che può valere, io dico grazie a quei miei tanti compaesani del passato che ebbero la forza e il coraggio di ribellarsi al potere e lottare. Per me Nicola Lapetina, Rocco Bonomo (Scozzettino), Nicola Sarli (Misuriello), Giusep-pe Antonio Lombardi (Cannellone), Gerardo Nardone (Cantore), Antonio Nigro, Nicola Motta, Michele Zuardi, Giuseppe Marcogiuseppe e tanti altri non sono stati dei “volgari” briganti ma degli eroi della libertà.

T.B.

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Nella culla

Triunfo Valentina 18/02/2008 Casale Mariantonietta 27/04/2008 Druda Noemi 31/05/2008 Russo Gioele 06/07/2008 De Stefano Thomas 15/07/2008 Palmieri Alessio Pio 16/07/2008 Giordano Aurora 19/07/2008 Corleto Domenico 13/08/2008 D’Agrosa Maristella 20/09/2008 Giannica Francesco 02/10/2008 Viggiano Antonio Mattia 03/10/2008

Fiori d’arancio

De Stefano Egidio & Malatesta Maria 27/12/2007 Vasta Luigi Ivano & Albano Rosalba 24/05/2008 Curci Costantino & Gallicchio Rosita 12/07/2008 Mollica Giuseppe & Bonomo Rosaria, Maddalena 26/07/2008 Schettino Maria Vittoria & Molfese Michele 02/08/2008 Lapetina Michele & Ielpo Dario 07/08/2008 Berterame Francesco & Simone Caterina 09/08/2008 Trivigno Egidio & Dolce Maria Felicia 28/08/2008 Sarli Bruno e Galluzzi Stefania 13/09/2008

Sotto i cipressi

Rosa Vincenzo Abriola 26/01/1925 Abriola 07/03/2008 Triunfo Caterina Abriola 23/11/1916 Potenza 15/04/2008 Castrovillari Giuseppina Abriola 16/11/1927 Abriola 17/04/2008 Albano Teresa Calvello 22/04/1944 Potenza 28/05/2008 Palmieri Valentino Abriola 31/07/1940 Potenza 01/06/2008 De Stefano Raffaela Abriola 14/07/1913 Potenza 04/06/2008 Romano Teresa Abriola 10/03/1918 Abriola 11/06/2008 Rivelli Maria Abriola 29/03/1918 Potenza 23/07/2008 Giordano Maria Abriola 02/05/1929 Abriola 27/07/2008 Simone Giuseppe Abriola 19/05/1928 Abriola 23/08/2008 Sarli Gaetano Abriola 01/02/1936 Abriola 24/08/2008 Calvello Giuseppina Pignola 16/08/1933 Abriola 26/09/2008 De Stefano Pasquale Abriola 06/01/1939 Abriola 08/10/2008 Sarli Gaetano Abriola 20/05/1919 Abriola 18/10/2008 Di Franco Celestina Abriola 26/02/1920 Abriola 04/11/2008 Scalese Maria Abriola 08/11/1920 Abriola 04/11/2008 Tabino Domenico Abriola 08/09/1927 Abriola 13/11/2008 C

omune di Abriola

Page 19: Agorà n. 3

Avvisi

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nato di un diplomato CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE - ISTITU-TO DI METODOLOGIE PER L'ANALISI AMBIENTALE - Avviso di selezione, per titoli, prove scritte e collo-quio, per l'assunzione, con contratto a tempo deter-minato, di una unita' di personale diplomato. (GU n. 92 del 25-11-2008) Scadenza: 27 dicembre 2008

Premio "Ipost: per la ricerca e lo studio" Il Concorso è indirizzato al mondo della cultura e della politica, alle Istituzioni e ai professionisti. Scadenza: 31 gennaio 2009

Concorso per la copertura di un posto di Assisten-

te sociale Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertu-ra di un posto di collaboratore professionale assi-stente sociale - Cat. «D», presso l'Azienda Sanitaria U.S.L. MT/4 di Matera. (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 8 gennaio 2009

Concorso per la copertura di dieci posti di Infer-miere

Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertu-ra di dieci posti di collaboratore professionale sanita-rio infermiere - Cat. «D», presso l'Azienda sanitaria

U.S.L. MT/4 di Matera. (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 8 gennaio 2009

Concorso per l'ammissione di 118 allievi al primo anno dell'Accademia militare

MINISTERO DELLA DIFESA - Concorso «pubblico», per esami, per l'ammissione di 118 (centodiciotto)

allievi al primo anno del 191° corso dell'Accademia militare. Anno accademico 2009-2010 (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 23 gennaio 2009

Concorso per l'ammissione di 50 allievi al pri-mo anno dell'Accademia militare-Arma dei

Carabinieri MINISTERO DELLA DIFESA - Concorso, per esa-mi, per l'ammissione di 50 (cinquanta) allievi al primo anno del 191° corso dell'Accademia milita-re per la formazione di base degli ufficiali dell'Ar-ma dei carabinieri. Anno accademico 2009-2010 (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 23 gennaio 2009

Concorso per l'ammissione di 100 allievi uffi-ciali alla prima classe dei corsi regolari

dell'Accademia aeronautica MINISTERO DELLA DIFESA - Concorso, per esa-mi, per l'ammissione di 100 (cento) allievi uffi-

ciali alla prima classe dei corsi regolari dell'Acca-demia aeronautica. Anno accademico 2009-2010 (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 23 gennaio 2009

Concorso per l'ammissione di 120 allievi alla

1ª classe dei corsi normali dell'Accademia na-vale

MINISTERO DELLA DIFESA - Concorso, per esa-mi, per l'ammissione di 120 (centoventi) allievi alla 1ª classe dei corsi normali dell'Accademia navale per l'anno accademico 2009-2010 (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 23 gennaio 2009

I.N.P.D.A.P. - Concorso per il conferimento di borse di studio Concorso per il conferimento di borse di studio, in favore dei figli e orfani di iscritti e di pensionati I.N.P.D.A.P., per la frequenza delle scuole seconda-rie di primo e secondo grado. Anno scolastico 2007/2008. (GU n. 96 del 9-12-2008) Scadenza: 23 gennaio 2009

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Autorizzazione del tribunale di Potenza n° 364 del 10 luglio 2007

Distribuzione gratuita

Editore Comune di Abriola, via Passarelli n.3 tel 0971/923230 Direttore responsabile Vito Verrastro

“Chiunque voglia dare il suo contributo a questo progetto editoriale è ben accetto” contattare tel. 0971/923230.

Periodico informativo gratuito

Anno 1

Numero 3

A

G

O

R

A’

UN PASSO DOPO L'ALTRO Un passo dopo l'altro,

or vado raccogliendo i miei pensieri

che, quasi foglie sparse

dal vento, svolazzando

s'adagiano con gli occhi su l'erbetta,

soffice, punteggiata da manuzze,

da papaveri misti a graminacee

silvestri... Son ricordi

strani eppur dolci di lontana via,

compagni cari della prima età.

Proseguo con la fede

per tortuoso sentiero

da secoli battuto dal paziente

pastore col suo gregge,

ansiosi di cercar ristoro e il pane

d'una giornata piena.

Ecco, la cima con sudor conquisto,

ancor con la baldanza

che, giovinetto, a gara m'induceva

a venerar la Madonnina azzurra

del Santuario, al monte.

Mi han preceduti in tanti.

Son tutti visi conosciuti e gai,

son vispi ragazzetti

con capellini e fiori di ginestra

in mazzo li n racchiusi,

sagra superba di finestre e viuzze

nel giro lento della gran Patrona.

Son volti adusti e seri

che il diuturno lavoro

confina nei campetti e nel domestico

tugurio, sacerdoti solitari

celebranti il mistero del dolore

con gioia pe'l domani. I

Sudor nuovo, letizia grande, festa

di cristiana famiglia.

Qui le mamme, le nonne,

qualche arzillo vecchietto

festoSamente vezzeggiati, pronti

a sollevare i piccoli

perché la Madre colga gl'innocenti

baci della manina.

Il popolo conquista.

Tratta da “FRAGMENTA IN ITINERE NE PEREANT”

poesie di Giulio Cardillo, CASA EDITRICE IL SALICE

Giulio Cardillo è nato ad Abriola (PZ) il 5 maggio 1927 da Valentino e Schiavone Serafina.

Nella prima infanzia riceve dai genitori una educazione religiosa che lo tempra

nell'animo e nel carattere. A dodici anni entra in seminario a Bisceglie, dove compie gli studi

ginnasiali. In questa città conosce il Sac. Don Pasquale Uva, fondatore della "Casa della Divina

Provvidenza", del quale serberà per tutta la vita profonda stima e devota memoria.

A diciotto anni ritorna nella sua terra d'origine e consegue la maturità classica

presso il "Liceo Quinto Orazio Flacco" di Potenza.

Si iscrive quindi al corso di lettere antiche presso l'Università di Napoli, conseguendone la

laurea nel 1954. Da allora si dedica, ininterrottamente, all'insegnamento presso gli istituti

medi superiori del capoluogo lucano.

Uomo di squisita nobiltà d'animo e di sani principi morali e religiosi, conduce in

umiltà una vita dedita alla famiglia, al lavoro, all'amicizia ed alla meditazione. Affetto da un

male incurabile, "nel dolore che si fa gioia", come Lui ha scritto, ritorna a Dio, che ha tanto

amato, il 28 gennaio 1989.

I migliori Auguri a tutta la cittadinanza