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Corso di aggiornamento
La terapia dello Scompenso Cardiaco Cronico
Gambarati G.Paolo
Reggio Emilia 20 e 27 Giugno 2012
Trattamento Farmacologico dello Scompenso Cardiaco Cronico
Obiettivi
Migliorare sintomi e qualità di vitaMigliorare sintomi e qualità di vita
Prolungare la sopravvivenzaProlungare la sopravvivenza
Limiti delle evidenze disponibili
Dati limitati alla disfunzione sistolicaDati limitati alla disfunzione sistolica
Sottorappresentati anziani e donne nei Sottorappresentati anziani e donne nei
trial sui quali si basano le raccomandazionitrial sui quali si basano le raccomandazioni
Scompenso cardiaco cronico
E’ una malattia da cui non si guarisce.
A cosa serve la terapia ?
1. Ridurre i sintomi (diuretici, nitrati, antiipertensivi)
A cosa serve la terapia?
2. Ridurre il rimodellamento, invertire il rimodel-lamento, modificare la “biologia” delle cellule miocardiche, ridurre la progressione della malattia, ridurre la mortalità.
Interventi che hanno ridotto la mortalità• ACE-I (ACE-I o ARBs): CONSENSUS-1, SOLVD, V-HeFT-2, SAVE, TRACE,
AIRE, CONSENSUS-2, SMILE, Val-He-FT, CHARMS
• Betabloccanti: MCD, ANZ, CIBIS, CIBIS-II, MERIT-HF, COPERNICUS, CAPRICORN, COMET
• Antialdosteronici: RALES, EPHESUS. Enphasis
• Disease management ed educazione del pz Stewart S., McAlister
• ICD MADIT I e II, DEFINITE, SCDHeF
• CRT COMPANINON,CARE-HF. • Chirurgia delle coronarie• Sistemi di assistenza meccanica REMATCH
• Trapianto cardiaco
Ex Forte fumatore di 2 pacchetti di sigarette/die.
Riscontro di ipertensione arteriosa all'età di 55 anni e successivo trattamento con Ca+antagonisti e diuretici tiazidici.
Ipercolesterolemia in trattamento con statine.
63 anni: STEMI Anteriore:ricoverato in ambiente ospedaliero, non viene sottoposto a trombolisi perché oltre le 12 ore dall'esordio dei sintomi.
Viene dimesso dopo decorso non complicato con Nitroderivato , ASA, Ca+antagonista per l'ipertensione.Al momento della dimissione: PA 130/90 mmHg
ECOCARDIO: I.M lieve ; DTD: 58 mm; DTS: 41 mm; EF: 46%
Esami ematochimici: colesterolemia tot:280 mg/dl
CASO CLINICO: Andrea C. 67 anniQuesiti:
1. La terapia alla dimissione va bene ?
2. Avreste aggiunto, cambiato farmaci ?
3. Quali ?
Aspetti problematici del caso:
1. Durante l’ospedalizzazione dopo IMA anteriore, con FE 45% e a‐discinesia antero‐puntale, è indicato un ACEI, per ridurre/evitare rimodellamento ventricolare.
2. Dopo un IMA antero puntale non rivascolarizzato, è indicato un Beta bloccante cardioselettivo (riduce la mortalità totale e la MI).
3. Sostituendo il Ca+ antagonista
4. Statina alto dosaggio
Andrea C. 67 anni
Fra i 64 e 65 anni progressiva comparsa di dispnea da sforzo ed astenia (classe NYHA III) che conduce il paziente ad una visita cardiologica.‐PA: 115/95; E.O: soffio sist.puntale, lievi edemi; non stasi polmonare‐ECG: ritmo sinusale, freq. 90/min. Pregresso IMA anteriore.‐ECO: I.M moderata; DTD:66 mm; DTS:43mm; EF:35%Alla precedente terapia (Ca+, Nitro, ASA) viene aggiunto:Furosemide 25 1 cp x 2/dieDigossina 0,25 1 cp/dieEnapril 5 mg x 2/die
Nell'arco dei 3 giorni successivi:‐miglioramento della dispnea con calo ponderale di 3 KG;‐ comparsa di ipotensione ortostatica sintomatica (85/65 mmHG) : il MMG sospende l'ACEI ed invia il paziente a visita cardiologica
Andrea C, anni 67
Quesiti:1. condividete le scelte terapeutiche fin ad ora fatte ?
2. ritenete che il paziente sia o non sia in grado di tollerare unaterapia con ACEI
3. nel caso decideste di riprovare con ACEI, come vi comportereste in pratica?
4. avreste aggiunto un altro farmaco ?
Andrea C, anni 67
Il paziente viene ricoverato per 7 gg e poi dimesso:
PA 110/85; Eco: DTD: 68 mm DTS: 42 mm EF: 35%
Enapril 20 mg/die; Furosemide 25 mg 1 cp/die;
Carvedilolo 6,25 1 cp x 2/die; ASA 100mg/die
Follow‐up a 1 anno:paziente in buon compenso clinico; lamenta dispnea per forzi moderati,
non a riposo, nega angina pectoris: Classe NYHA II
PA: 115/80: RS; freq: 55b/min ; peso stabile; non edemiEcocardio: DTD: 60 mm; DTS: 48 mm; I.M lieve‐moderata. EF:48%
La terapia La terapia èè fissa ormai da oltre 6 mesi:fissa ormai da oltre 6 mesi: EnaprilEnapril 20 mg 1 20 mg 1 cpcp/die/die; ;
CarvediloloCarvedilolo 25 mg 1 c x 2/25 mg 1 c x 2/diedie, ASA 100 mg/, ASA 100 mg/diedie; ; LasixLasix 25 mg 225 mg 2‐‐sett.sett.
Aspetti problematici del caso:
1. Modalità di inizio della terapia con ACEI: opportunità di non iniziare contemporaneamente diuretico (dosaggio medio/alto) ed ACEI, soprattutto se congestione non importante; dovrebbero essere iniziati a basse dosi ed aumentati gradualmente fino alle dosi target. Opportunità di ridurre o sospendere altri vasodilatatori presenti in terapia.
2. Reale significato dell'ipotensione da ACEI: raramente rappresenta una vera controindicazione all'inizio o alproseguimento della terapia
Dosaggio Iniziale degli ACEI
MolecolaMolecola Dose inizioDose inizio Dose Dose mantenimentomantenimento
Studio Studio clinicoclinico
CaptoprilCaptopril 6.26 x 3/die 25-50 x 3/die SAVE
EnalaprilEnalapril 5 mg x 2/die 10 mg x 2/die SOLVD
LisinoprilLisinopril 2.5 mg/die 40 mg/die ATLAS
RamiprilRamipril 2.5 x 2/die 5 mg x 2/die AIRE
TrandolaprilTrandolapril 1 mg/die 4 mg/die TRACE
FosinoprilFosinopril 10 mg/die 40 mg/die FEST
Aspetti problematici del caso:
••Importanza dei Beta bloccantiImportanza dei Beta bloccanti nella stabilizzazione nella stabilizzazione nel lungo periodo dello scompenso cardiaco;nel lungo periodo dello scompenso cardiaco;
∙∙ Molto importante il modo di titolazione dei betaMolto importante il modo di titolazione dei betabloccanti.bloccanti.∙∙ Spiccato effetto del Spiccato effetto del carvedilolocarvedilolo nel miglioramentonel miglioramentodei parametri di funzionalitdei parametri di funzionalitàà ventricolare sin.ventricolare sin.
Risultati dei trial clinici per le dosi target dei BB nello SCCRisultati dei trial clinici per le dosi target dei BB nello SCC
Molecola dose inizio dose target studio clinico
Bisoprololo 1.25 mg/die 10 mg/die CIBIS II
Carvedilolo 3.125 m x 2/die 25‐50 mg x2/die US Carv Heart Failure
COPERNICUS
Labetololo 2.5 mg/die 5 mg/die Senior
Metoprololo CR/XL 12.5‐25 mg/die 200 mg/die MERIT‐HF
Anche le dosi basse di Carvedilolo e Bisoprololo possono diminuire la mortalità, le ospedalizzazioni e la EF
L’effetto benefico sulla mortalità del Carvedilolo e Bisoprololo è dose dipendente
Effetti comparativi di 2 differenti strategie in pazienti in teEffetti comparativi di 2 differenti strategie in pazienti in terapia rapia con basse dosi di ACEIcon basse dosi di ACEI
Aumentare ACEI Aggiungere un BB alla dose massimale agli ACEI
Effetto sui sintomi nessun cambiamento migloramento
Effetto sul riduzione 8% riduzione 30-40%rischio Morte
Effetto sul rischio riduzione del 12% riduzione 20-40%di morte e ricovero
Dati tratti dal trial ATLAS per predire gli effetti dell’aumento della dose degli ACEI da una bassa ad una massimaleDati dai trials Merit-Hf e US Carvedilolo per predire gli effetti dell’aggiunta di un BB al trattamento con ACEI (base-medie dosi)
Come condurre la terapia con B‐bloccanti
• prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere stabili da almeno 1‐2 sett. (peso stabile, dose di diur. e ACEI stabilizzata).
• i dosaggi di avvio al trattamento con i 4 BB indicati sec.schema.
•la up‐titration va condotta ogni 2 sett. (durante questo periodo non sono da aspettarsi miglioramenti clinici, che saranno evidenti solo dopo 4‐6 mesi)
• per la dose da considerare massimale (d.m.tollerata) ci si basa su criteri di stabilità clinica, FC (~ 50b/min), PA (non < a 90 mmHg), peso stabile.
• la prima intolleranza al farmaco non esclude che un tentativo di re‐inserire il b‐bloccante non possa essere ripetuto in altro momento.
Come condurre la terapia con B-bloccanti
Essere sempre pronti a scendere di un gradino durante la up‐titration
il pz può lamentare peggioramento della dispnea da sforzo, comparsa di ortopnea, lieve incremento ponderale. I sintomi e gli eventuali segni di congestione, se lieve, possono essere trattati con aumento della dose di diuretico, senza necessità di sospendere in BB, la cui dose potrebbe essere ridotta di un gradino.
il pz può lamentare comparsa di capogiri, peggioramento dell’astenia. I sintomi e/o l’ipotensione possono essere trattati con la riduzione della dose di diuretico, se possibile, e degli eventuali trattamenti concomitanti come nitrato o amlodipina , senza necessità di sospendere il B‐bloccante, la cui dose potrebbe essere ridotta di un gradino.
un tentativo di proseguire la up‐titration del BB può essere ripetuto dopo almeno 2 settimane di stabilità clinica.
Approccio farmacologico dell’insufficienza cardiaca cronicaApproccio farmacologico dell’insufficienza cardiaca cronicaApproccio farmacologico dell’insufficienza cardiaca cronica
Processi patologici
Danno Miocardico• Infarto Miocardico• Cardiomiopatie
• Miocarditi
Sovraccarico di pressione•Ipertensione arteriosa
•Stenosi Ao/Pol•Ipertensione pol
Alterato riempimento•Malattie del pericardio•Ipertrofia ventricolare
•Miocardiopatia restrittiva•Stenosi mitralica/tricuspidalica
Sovraccarico di volume•Insufficienza Valvola aortica, mitralica, tricuspidalica
Modificata da ACCSAP 1998
Non una malattia…ma una SINDROMENon una malattia…ma una SINDROMEIl trattamento dello SC è globale ecomprende le seguenti tappe
1. Diagnosi clinica, accompagnata dall’uso dell’Ecocardiografia
2. Identificazione dei fattori eziologici
3. Definizione della sindrome
4. Correzione dei fattori precipitanti
5. Terapia farmacologica e non farmacologica che consta di 3 principali step
Il trattamento dello SC è globale ecomprende le seguenti tappe
1. Diagnosi clinica, accompagnata dall’uso dell’Ecocardiografia
2. Identificazione dei fattori eziologici
3. Definizione della sindrome
4. Correzione dei fattori precipitanti
5. Terapia farmacologica e non farmacologica strutturata su 3 principali step
Principi generali della terapia per lo Scompenso Cardiaco
• La maggior parte delle evidenze nel trattamento dello scompenso cardiaco cronico sono state ottenute includendo nei trials pazienti con SC di ogni eziologia e con FE ridotta.
• Le analisi per sottogruppi non hanno mostrato significative interazioni
• Il seguente approccio in 3 step dovrebbe essere valido per tutti i pazienti con SC e ridotta FE
Primo Primo StepStepraccomandazioni per il I° STEP del trattamento farmacologico di pazienti con Scompenso Cardiaco sintomatici (NYHA II-IV) e disfunzione ventricolare sx(LVEF ≤ 35%).
A
A
A
A
Il sistema Renina-Angiotesina-Aldosterone
VAL-HeFT
1991 2003
Secondo STEP
Raccomandazioni del II° step per il trattamento farmacologico per i pazienti con persistenteLEVS ≤ 35% e sintomi (NYHA II_IV) nonostante il trattamento con ACI e BB (o alternative)
A
A
B
Terzo Step
Raccomandazioni per il III° step della terapia farmacologica per paziente con persistente LEVF ≤ 35% e sintomi (NYHA II-IV) nonostante la terapia con ACEI, BB, antagonisti mineralcorticoidi (o alternative)
Da IA a IIB
Agenda
La storia dei trials e delle Linee GuidaLa terapia farmacologica
Tre step
Altre terapieN-3 PUFA
Agenda
La storia dei trials e delle Linee GuidaLa terapia farmacologica
Tre step
Altre terapieN-3 PUFAIvabradina
Linee Guida Scompenso
Cardiaco
ESC 2012
Agenda
La storia dei trials e delle Linee GuidaLa terapia farmacologica
Tre step
Altre terapieN-3 PUFAIvabradina
Devices
Device: ICDImpiantable CardioverterDefibrillator
AVID(1997)
CASH(2000)
MADIT (1996)
SCD-HeFT(2005)(Amiod. vs ICD)
Pacing atrio-biventricolare: CRTCardiac Resynchronization Therapy
Catetere endocardicoin apice VDx
Catetere in seno coronaricoavanzato fino in un ramo venoso postero-laterale (localizzazione epicardica)
Catetere endoatriale dx
Posizionamento dei cateteri
ResincronizzazioneVentricolare (CRT)
NodoSA
NodoAV
Blocco diConduzione
Stimolazione
biventricolare
• Riorganizzazione della sequenza di attivazione ventricolare.
• Coordinazione della contrazione del setto e della parete libera del VS.
• Riduzione della I.Mitralica
• Maggior efficienza della pompa cardiaca
I risultati della CRT• L’utilizzo del pacing Bi-Ventricolare
migliora la capacità di esercizio
Migliora lo stato clinico (NYHA)
Riduce le ospedalizzazioni
Riduce la mortalità cardiovascolare
Riduce la mortalità per ogni causa
Risincronizzazione con pacing biventricolare
Indicazioni
Scompenso da lieve a moderato-severo (NYHA II-III-IV)
FEVS ≤35%,
QRS > 130 msec
Sintomi refrattari nonostante terapia farmacologica ottimizzata
IA
CRT-P e CRT-DNei pazienti con scompenso moderato severo (classe III-IV), con sintomi nonostante terapia piene ed ottimizzata.
CARE HF
CRT-P e CRT-D
-37%-37%
COMPANINON
COMPANION(2004)
CARE-HF(2005)
COMPANION(2004)
CARE-HF(2005)
…..ma anche nei pazienti meno compromessi….. in NYHA II
CRT-P CRT-D
- 25%
RAFT (2010)
MADIT CRT(2009)
- 34%
MADIT CRT(2009)
RAFT (2010)
MADIT CRT(2009)
RAFT (2010)
CRT-P e CRT-D… nei pazienti in Fibrillazione atrialeFibrillazione atriale
I DEVICES
• La terapia di resincronizzazione (CRT) è una terapia consolidata ed affidabile per pazienti con SC avanzato e dissincronia
• La CRT in aggiunta alla terapia farmacologica migliora la sopravvivenza, riduce le ospedalizzazioni e migliora la qualità di vita
• E’ inoltre una terapia “cost saving” perché il suo costo è bilanciato da una drastica riduzione delle ospedalizzazioni
DEVICES
Finiti i farmaci ……Devices.
Levy D et Al. N Engl J Med 2002; 347: 1397-1402
(Framingham Cohort 1075 subjects 51% females )
Report 2002 mortalità per SCC ̴ 12%Report 2002 mortalità per SCC ̴ 12%Report 2002 mortalità per SCC ̴ 12%
Report 2012
Ex Forte fumatore di 2 pacchetti di sigarette/die.
Riscontro di ipertensione arteriosa all'età di 55 anni e successivo trattamento con Ca+antagonisti e diuretici tiazidici.
Ipercolesterolemia in trattamento con statine.
63 anni: STEMI Anteriore:ricoverato in ambiente ospedaliero, non viene sottoposto a trombolisi perché oltre le 12 ore dall'esordio dei sintomi.
CASO CLINICO: Andrea C. 67 anni
Fra i 64 e 65 anni progressiva comparsa di dispnea da sforzo ed astenia (classe NYHA III) che conduce il paziente ad una visita cardiologica.‐PA: 115/95; E.O: soffio sist.puntale, lievi edemi; non stasi polmonare‐ECG: ritmo sinusale, freq. 90/min. Pregresso IMA anteriore.‐ECO: I.M moderata; DTD:66 mm; DTS:43mm; EF:35%
Ex Forte fumatore di 2 pacchetti di sigarette/die.
Riscontro di ipertensione arteriosa all'età di 55 anni e successivo trattamento con Ca+antagonisti e diuretici tiazidici. Ipercolesterolemia in trattamento con statine.
63 anni: STEMI Anteriore
CASO CLINICO: Andrea C. 63
Quale terapia farmacologica ?
ACEI: es. Ramipril 5-10 mg/die
Beta Bloccante: es. Bisoprololo 5-10 mg/die
ASA 100 mg/die
Statina alto dosaggio
Ex Forte fumatore; ipertensione arteriosa. Ipercolesterolemia
63 anni: STEMI Anteriore:
CASO CLINICO: Andrea C. 66 anni
65 anni progressiva comparsa di dispnea da sforzo ed astenia (classe NYHA III). Il paziente viene ricoverato per 7 gg: PA 110/85; Eco: DTD: 68 mm DTS: 42 mm EF: 35%
A 66 anni: altro ricovero per SC riacutizzato; ancora sintomi da sforzo lieve (NYHA III)
Quale terapia farmacologica ?aggiungere Aldosterone 25 mg/die
alternativa… Sartano es. Candesartan 16-32 mg/die
CASO CLINICO: Andrea C. 67 anniancora classe NYHA III°; FE: 30%; IM 3+
presenza di BB sx (QRS > 130 msec) in RS
Quale terapia farmacologica ?
Pensare CRT-Dalternativa… ivabradina 5 mg x 27die (se freq. > 70/min)
digossinemia 0,125 mg/die
PUFA 1 gr/die
Conclusioni• La terapia farmacologica ed i Devices hanno permesso un grande miglioramento degli outcomes dei pazienti con SC e FE ridotta
• Il problema maggiore rimane l’implementazione di queste terapia nella pratica clinica quotidiana
• Programmi di desease management potrebbero aumentare l’aderenza ai trattamenti EBM
• Problemi ancora aperti:
•pazienti con scompenso cardiaco con FE conservata
•pazienti con scompenso cardiaco Acuto
Buon lavoro……….. e la storia continua