LA SITUAZIONE ECONOMICA OGGI IN EUROPA, USA ......comuni sulle società e piano di infrastrutture e...

59
LA SITUAZIONE ECONOMICA OGGI IN EUROPA, USA, MONDO 30 novembre 2016 Maria Laura Ruiz Università di Pisa [email protected] 1

Transcript of LA SITUAZIONE ECONOMICA OGGI IN EUROPA, USA ......comuni sulle società e piano di infrastrutture e...

  • LA SITUAZIONE ECONOMICA OGGI IN EUROPA, USA, MONDO

    30 novembre 2016

    Maria Laura Ruiz

    Università di Pisa [email protected]

    1

    mailto:[email protected]

  • EUROPA, USA

    • BREXIT

    • USA – scenari con Trump Presidente

    • Ruolo sistema finanziario

    • BCE, FED e recenti politiche monetarie

    2

  • EUROPA – politiche fiscali, austerity

    • I vincoli fiscali sono arbitrari e hanno effetti recessivi

    • Sarebbe necessaria una politica di tassazione comune, una politica fiscale espansiva (infrastrutture, innovazione), eurobond, politiche di solidarietà, politiche per gestire l’immigrazione

    • La teoria economica comincia a ripensare l’ideologia del liberismo (stagnazione secolare). Tutti gli stati stanno andando verso politiche fiscali espansive (USA, Giappone, Cina, UK, Germania in vista delle elezioni del 2017)

    3

  • EUROPA – proposte

    • Stiglitz: piano A: unione bancaria, assicurazione comune sui depositi, programmi di solidarietà, mutualizzazione debito e eurobond, bilancio comunitario, ministro finanza europeo, tassa sulle transazioni finanziarie e patrimoni, investimenti pubblici, banca centrale obiettivo anche occupazione; piano B: Euro a due velocità

    • Gallegati (acrescita): riformare struttura Europa, fermare l’austerità, ‘senza Europa perderemo tutti’

    • Piketty: Italia, Francia e Spagna si devono accordare per portare avanti politica comune, cercando di convincere la Germania, per ridurre le diseguaglianze, regolamentare i mercati, ridurre la concorrenza fiscale, approvare imposte comuni sulle società e piano di infrastrutture e università. Parlamento europeo competente su deficit e ristrutturazione debiti sovrani, eventualmente costituito solo da alcuni paesi

    • Varoufakis: disobbedienza civile, investimenti, programma sociale, non si può rinunciare ad una visione sovranazionale

    4

  • Brexit

    CON IL REFERENDUM GLI INGLESI NON HANNO SCELTO CHE TIPO DI BREXIT

    • UK riceve oggi dall’Europa più di quanto dà

    • Un biennio per i negoziati per ridefinire i rapporti commerciali e politici

    • L’accordo deve essere approvato dal parlamento UK, Strasburgo e Consiglio Europeo a maggioranza qualificata. Se non c’è accordo il recesso diventa effettivo dopo due anni

    • UK potrebbe uscire dalla UE ma rimanere nel mercato interno (come la Norvegia) ma gli costerebbe di più che stare nella UE

    • Hard Brexit: uscire da UE e da mercato unico: dazi, restrizioni per le banche inglesi, problemi per industria auto

    • Soft Brexit: richiede libertà di movimento persone UE e contribuire al bilancio UE. Londra spera di ottenere di rimanere accettando di contribuire al bilancio ma bloccando l’immigrazione da UE

    • Conviene all’Europa un approccio non punitivo

    5

  • BREXIT – conseguenze su UK

    • Sistema finanziario UK avrà problemi se ci saranno maggiori barriere (non possono operare in tutta la UE); istituti finanziari si preparano a trasferirsi in Europa; perdita di incassi fiscali e di posti di lavoro

    • Tassazione: non possono ridurre ulteriormente le tasse sulle imprese già molto basse, avrebbero una riduzione di entrate e ritorsioni da parte UE

    • Londra paradiso fiscale: di fatto oggi è al limite per essere considerata dall’OCSE un paradiso fiscale; se facesse ulteriori passi in questa direzione verrebbe messa nella black list e avrebbe molte difficoltà

    • Sistema industriale UK: più costoso per inglesi importare, più difficile per noi esportare (dazi intorno al 5%); crollo della crescita (stime Ministero Tesoro UK -9%)

    • Riduzione lavoratori qualificati che oggi sono attirati da tutto il mondo;

    6

  • BREXIT – possibili effetti su UK

    • Calo della sterlina, aumento inflazione (danneggiati i più poveri), Bank of England non può tenere tassi bassi per contrastare la recessione

    • Crollo prezzi immobili soprattutto a Londra

    • Possibilità di separazione Scozia e Irlanda del Nord

    • Possibile aumento xenofobia e odio razziale

  • BREXIT – conseguenze su UE

    • Non ci sarà più l’opposizione UK a molte misure sulla finanza (lotta al riciclaggio e all’elusione, tassa sulle transazioni finanziarie, regolamentazione agenzie di rating, shadow banking, ecc.)

    • Più peso della Germania, più peso Italia che ora è il terzo paese europeo

    • Perdita di importanza dell’Europa a livello mondiale

    • Effetto imitazione per altri paesi europei

    8

  • USA – TRUMP politiche promesse

    • Aumentare spesa pubblica per infrastrutture, ridurre pressione fiscale eliminare Obamacare - chi paga? Debito pubblico più elevato?

    • dollaro forte, protezionismo e dazi, revoca trattati internazionali (NAFTA, Pacifico, Ttip?) – ritorsioni da Cina, perdita posti di lavoro in Messico e USA (molte aziende USA hanno delocalizzato in Messico dove il lavoro costa un decimo), aumento prezzi dei componenti e quindi dei prodotti; su Ttip poco interessato certamente più difficilmente saranno accolte le richieste europee (ambiente, salute, difesa consumatori); le multinazionali che hanno sempre beneficiato della globalizzazione lo fermeranno?

  • USA – TRUMP politiche promesse

    • Vuole smantellare le riforme di Obama, avere più libertà per la speculazione e minore regolamentazione dei mercati finanziari

    • Probabilmente cercherà di influenzare le politiche monetarie della FED e ridurre la sua indipendenza

  • USA – TRUMP possibili conseguenze

    MERCATI FINANZIARI

    In previsione di più crescita e più inflazione rientrano capitali dall’estero in USA, il dollaro si rafforza, ci si sposta da titoli ad azioni

    L’incertezza tuttavia fa spostare verso altre valute, euro e yuan, e fuggire dai titoli americani. Soprattutto le banche cinesi stanno vendendo titoli americani, e questo ha fatto salire i tassi (anche in previsione di maggiore inflazione) e scendere i prezzi dei titoli con grosse perdite per i paesi emergenti per cui costerà di più finanziarsi sui mercati.

    Pericolo per Italia (molti titoli nei bilanci delle banche e tassi più alti da pagare sul debito pubblico); inoltre più probabile che il QE finisca a marzo perché si prevede più inflazione in tutto il mondo

  • USA – Trump e resto del mondo

    • Europa: ridurrà i fondi alla Nato, l’UE dovrà dedicare più fondi alla sicurezza, viste anche le mire di Putin; appoggerà i movimenti populisti europei;

    • Gran Bretagna: Trump ha subito appoggiato May e Brexit; USA e UK ridurranno la regolamentazione dei mercati finanziari, con problemi per Europa

    • Siria lasciata ai russi, appoggio incondizionato ad Israele, trattati bilaterali nel Pacifico (Taiwan, Corea del Sud, Giappone) per non lasciare alla Cina il controllo dell’area

    • Il riavvicinamento di Trump a Putin potrebbe ridurre l’interesse di Putin per la Cina

  • USA – Trump, FED, politica monetaria e politica fiscale

    • Trump probabilmente cercherà di mandare via Yellen (presidente FED), che oltre ad essere liberal, è per le regole e difenderà il Dodd-Frank Act, che Trump vuole smantellare

    • Poiché Trump ha la maggioranza alle camere riuscirà probabilmente a fare una politica fiscale espansiva, in deficit, e quindi ad ottenere maggiore crescita, che stimolerà tutte le economie, perché gli USA hanno una domanda enorme di beni finiti ed intermedi

  • FINANZA E ECONOMIA REALE

    La finanza serve per 1) Trasferire il denaro da unità in surplus ad unità in deficit

    2) Gestire il rischio

    3) Effettuare i pagamenti necessari per gli scambi

    TUTTO CIO’ E’ IN FUNZIONE DELL’ECONOMIA REALE, DELLA PRODUZIONE DI MERCI E SERVIZI

    Più il sistema economico è complesso e geograficamente ampio più necessarie strutture finanziarie complesse

    Per l’economia reale è necessaria una finanza paziente, rivolta al lungo periodo

  • INTERMEDIARI FINANZIARI

    Per svolgere tutte le funzioni sono necessari intermediari:

    BANCHE

    BORSA

    FONDI D’INVESTIMENTO, FONDI PENSIONE

    ASSICURAZIONI

    HEDGE FUNDS

    PRIVATE EQUITY

    …….

  • AUTORITA’ DI CONTROLLO E REGOLAMENTAZIONE

    Ogni intermediario è soggetto a controllo

    BANCHE: Banca d’Italia

    BORSA: CONSOB

    FONDI PENSIONE: COVIP

    ASSICURAZIONI: ISVAP

  • Finanza ed economia reale

    Le imprese hanno bisogno di indebitarsi con le banche per produrre.

    Se hanno successo restituiscono il debito e fanno altri investimenti.

    Se fanno bancarotta escono dal mercato, non restituiscono il debito, effetto domino

    Inizia un circolo vizioso: meno prestiti, meno ricavi, disoccupazione, finché i costi diventeranno minori dei ricavi. Il ciclo ricomincia

    Il contagio e i danni sono tanto maggiori quanto più il sistema finanziario è connesso.

    17

  • RUOLO BANCHE CENTRALI

    • Perseguire gli obiettivi stabiliti nello statuto (BCE: tasso d’inflazione, FED: prezzi, crescita, stabilità, tasso di cambio)

    • Fornire liquidità al sistema economico e regolare il livello dei tassi d’interesse di riferimento in modo indipendente dal governo

    • Vigilanza sul sistema finanziario

    • Funzionamento sistema dei pagamenti

    Potere maggiore quando gli organismi politici sono deboli (area euro)

    Le politiche delle bc hanno effetti (tramite i tassi d’interesse) redistributivi che sono meno espliciti di quelle dei governi (tasse e spesa)

  • FED, BCE e QUANTITATIVE EASING

    • Prima la Fed poi la BCE hanno portato avanti QUANTITATIVE EASING: acquisto di titoli di stato e privati, per fornire liquidità alle banche e quindi al sistema economico a tassi bassi, praticamente nulli.

    • QE serve per combattere la recessione (dovrebbe andare più credito alle famiglie e imprese) e la deflazione (se si spende di più i prezzi salgono)

    • In USA ha avuto più successo che in UE perché in UE la politica fiscale è stata molto restrittiva: politica monetaria da sola non può raggiungere obiettivo di crescita

    • Quando i tassi sono a zero (o negativi) la politica monetaria non ha più strumenti per operare; necessaria politica fiscale

  • EUROPA – BCE, politiche monetarie, euro • la BCE ha come unico obiettivo il tasso d’inflazione • L’euro è stato un elemento positivo, dal punto di vista commerciale,

    quando si era in fase espansiva, ma in fase recessiva e insieme alla politica fiscale di austerity ha amplificato le recessioni

    • Il problema non è la moneta unica, ma i rapporti tra zone ricche e povere dell’area euro; c’è anche in USA una sola moneta, il sistema ha cominciato a funzionare quando è stato introdotto un meccanismo di trasferimenti automatici tra le diverse aree

    Necessario: Unione Bancaria e mercato unico dei capitali, assicurazione depositi, regole differenziate per piccole e grandi imprese, regolamentazione più stringente per derivati, shadow banking, ecc

    20

  • DEGENERAZIONI DELLA FINANZA - 1

    PREVALENZA DI SCAMBI SPECULATIVI CON PROSPETTIVA DI GUADAGNI A BREVE TERMINE

    BOLLE SPECULATIVE: i titoli finanziari sono slegati dal valore reale della società che il titolo rappresenta

    MERCATI DERIVATI: nascono per proteggere le transazioni reali dai rischi, ma ora c’è prevalenza di speculazione finanziaria.

    I contratti derivati sono circa 8 volte il valore del PIL dei 10 paesi più sviluppati, cioè non sono più in funzione dell’economia reale

    AGENTI GRANDI: riescono ad influenzare i prezzi che si formano nei mercati e le politiche delle bc

  • DEGENERAZIONI FINANZA - 2

    MUTUI SUB-PRIME: prestiti a persone che non avevano capacità di reddito sufficiente convinte dalle banche, che poi scaricavano il rischio su altri

    PRESTITO ARGENTINO, BOND PARMALAT E CIRIO, OBBLIGAZIONI SUBORDINATE

    Titoli rischiosi venduti dalle banche a persone inconsapevoli del rischio, che hanno subito grosse perdite

  • PERCHE’ NON SI ESCE DALLA RECESSIONE?

    TEORIA DELLA STAGNAZIONE SECOLARE (pessimisti)

    i due motori dello sviluppo economico, crescita demografica e innovazione tecnologica, si sono esauriti. I tassi d’interesse negativi sono un segno che il risparmio è maggiore degli investimenti e recessione e deflazione continueranno

    ANALISTI OTTIMISTI

    pensano che non siamo in stagnazione secolare, che USA e Cina traineranno la crescita mondiale nel futuro

  • RECESSIONE E GLOBALIZZAZIONE

    GLOBALIZZAZIONE: per molti anni ha avuto effetti positivi (far uscire dall’arretratezza molti paesi), però:

    - Aumento diseguaglianze tra paesi e all’interno dei paesi

    - Aumento potere delle multinazionali

    - Migrazioni, effetti ambientali

    La recessione mondiale ha messo in evidenza gli effetti negativi della globalizzazione; le spinte odierne al protezionismo sono la soluzione negativa

  • RECESSIONE E GLOBALIZZAZIONE

    SOLUZIONI POSITIVE

    • Maggiore eguaglianza distributiva fa stare meglio tutti, vedi:

    SVEZIA: alta sindacalizzazione, difesa salari, intervento stato

    GERMANIA: capitalismo partecipativo (lavoratori nei cda) anziché predatorio

    Crescita trainata dagli investimenti, anziché dal consumo e dal credito

  • Soluzioni positive:

    • Mettere fine al libero commercio senza regole

    i trattati sul commercio devono includere regole contro la concorrenza fiscale al ribasso e clausole per l’ambiente, con sanzioni

    • Gestione sovranazionale dei conflitti per limitare il potere delle multinazionali

    • Investire in Africa e Medio Oriente (Piano Marshall), accogliere immigrati che sono una risorsa

  • FINANZA ALTERNATIVA - PRINCIPI GENERALI

    • il credito è un diritto umano

    • Non è legittimo l’arricchimento basato solo sul possesso e sullo scambio di denaro

    • Trasparenza

    • Efficienza

    • Partecipazione dei soci e dei risparmiatori

    • Attenzione ai temi sociali ed ambientali

  • FINANZA ALTERNATIVA

    ESPERIENZE COOPERATIVE (MAG, Fondo etico e sociale Le Piagge; BCC

    BANCA ETICA

    BORSA SOCIALE, BORSE LOCALI

    FONDI D’INVESTIMENTO E FONDI PENSIONE ETICI

    TITOLI ETICI

    MONETE LOCALI

    MICROCREDITO

  • ESPERIENZE COOPERATIVE

    MAG: cooperative finanziarie che possono prestare ai soci. Ogni socio partecipa al capitale; ognuno partecipa alle decisioni con un voto.

    Spesso i soci sono entità del terzo settore

    FONDO LE PIAGGE: raccoglie finanziamenti nella comunità e li presta (appoggiandosi a MAG 6 Reggio Emilia) nella comunità senza garanzie.

    Rifiuta l’intermediazione bancaria

    BCC: banche che possono operare in un territorio delimitato; si dovrebbero basare sulle relazioni

  • BANCA ETICA

    È una banca popolare, cooperativa, nata nel 1999 per iniziativa di alcune MAG

    Raccoglie risparmi da persone che vogliono sapere dove va a finire il loro denaro

    Finanzia prevalentemente il terzo settore

    Nell’erogazione dei finanziamenti tiene conto della valenza economica, sociale ed ambientale del progetto

    Tipologia di fidi: prestiti chirografari, fideiussioni, mutui

    Tassi d’interesse poco più alti di Euribor, no commissione massimo scoperto

  • BORSA SOCIALE, BORSE LOCALI

    BORSA SOCIALE

    Raccoglie capitali per imprese che non si pongono come obiettivo il profitto, ma obiettivi sociali

    BORSE LOCALI

    raccoglie capitali nella comunità territoriale per finanziare imprese che operano a livello locale

  • FONDI DI INVESTIMENTO ETICI

    Fondi che nella ricerca di titoli in cui investire utilizzano:

    Criteri di esclusione: no ad imprese che producono/commerciano/finanziano armi, droga, giochi d’azzardo, ecc.

    Criteri di inclusione: si ad imprese che rispettano l’ambiente, i diritti umani, la democrazia interna, i rapporti con il territorio e il sociale

  • TITOLI ETICI

    Titoli venduti per finanziare un progetto determinato con scopo sociale

  • MONETE LOCALI

    Sono monete che circolano in un territorio limitato o per scopi definiti. Si basano sulla fiducia

    (ES. punti supermercato, miglia aereo, banca del tempo, buoni pasto)

    SCEC è una moneta che serve per acquistare merci, pagare servizi; circola in un circuito locale, alcune persone decidono di aderirvi e la usano

    WIR (Svizzera) , REGIO (Germania), Giappone

  • MICROCREDITO

    Prestiti senza garanzie per avviare un’attività imprenditoriale a persone che non hanno accesso alle modalità di credito tradizionali

  • ‘Ci sono questioni troppo importanti per essere lasciate agli economisti’ T. Piketty 2015, Come riformare l’Europa

    “Più lavoro sui problemi ecologici, più il collasso mi sembra inevitabile. E tuttavia sono convinto che dopo un collasso, o proprio dopo un collasso, l’umanità possa risorgere”

    Serge Latouche, 8 settembre 2016

    42

  • TRASFERIRE DENARO DA UNITÀ IN SURPLUS AD UNITÀ IN DEFICIT

    UNITA’ IN SURPLUS

    famiglie che risparmiano (spese < entrate), e vogliono trasferire nel tempo la propria ricchezza. Cercano impieghi che preservino il valore e diano un rendimento

    UNITA’ IN DEFICIT

    - imprese ma anche famiglie (spese > entrate), che chiedono prestiti per fare investimenti, acquisto casa, automobile

    - stato (spesa pubblica > tasse)

  • GESTIONE DEL RISCHIO

    Il rischio è una situazione di incertezza futura.

    Per eliminare l’incertezza:

    • ASSICURAZIONE (auto, incendio, furto)

    • MERCATI DEI DERIVATI (Futures, Options) PER AVERE LA CERTEZZA DEL PREZZO FUTURO

  • SISTEMA DI PAGAMENTO

    Scambi continui, da una parte all’altra del mondo

    Tutti devono saldare i pagamenti, altrimenti si creano inadempienze a catena

    Il sistema dei pagamenti trasmette tutti i pagamenti e fa le dovute compensazioni a fine giornata

    Necessari prestiti se qualcuno non ha la liquidità per effettuare i pagamenti che deve fare

  • Vignetta Dilibert????

  • BANCHE

    • Facilitano i pagamenti (conti correnti)

    • Raccolgono il risparmio

    • Prestano i risparmi raccolti (prestiti a famiglie e imprese)

    • Gestiscono i risparmi (acquisto di titoli, azioni, ecc. per conto dei risparmiatori)

  • BORSA VALORI - 1

    È IL LUOGO DOVE SI COMPRANO/VENDONO PARTI DI AZIENDE

    Le aziende che hanno bisogno di capitali vendono azioni che sono quote di proprietà.

    I capitali così reperiti servono per effettuare investimenti

  • BORSA VALORI - 2

    I risparmiatori o altre aziende comprano azioni.

    Le azioni danno diritto di decidere sulla politica dell’azienda e danno diritto ai dividendi

    Ci sono regole che stabiliscono chi decide e come si raggiungono le decisioni (governance)

    - consiglio di amministrazione

    - diritti delle minoranze di soci

    - regole sull’acquisto e vendita di azioni

  • FONDI D’INVESTIMENTO

    RACCOLGONO RISPARMI E LI INVESTONO IN TITOLI O SOCIETA’ CHE SONO QUOTATI E VENGONO SCAMBIATI SUI MERCATI

    CONSENTONO A CHI HA UNA SOMMA PICCOLA (CHE NON PUO’ ACQUISTARE TITOLI DIVERSI) DI DIVERSIFICARE IL PROPRIO PORTAFOGLIO

  • FONDI PENSIONE

    • Raccolgono i risparmi e li investono in titoli e società quotate.

    • Devono corrispondere ai risparmiatori il capitale versato più eventuali guadagni sotto forma di pensione integrativa

  • ASSICURAZIONI

    Raccolgono premi dagli assicurati e corrispondono un risarcimento nel caso si verifichi un determinato evento

    • Ass. auto: se si verifica un incidente

    • Ass. furto casa: se c’è un furto in casa

    • Ass. malattie: se c’è una spesa per malattia

  • SVILUPPO, ACRESCITA, DECRESCITA

    Uscire dal paradigma di Economia che prescinde dalla Natura e Società (agenti economici tutti uguali, razionali, indipendenti l’uno dall’altro e fuori dal tempo)

    Abbandonare la prospettiva della crescita (PIL) e utilizzare indicatori di benessere (natura, tempi e modi di lavoro e di vita, relazioni sociali, cultura, ecc.

    54

  • SVILUPPO, ACRESCITA, DECRESCITA

    PROPOSTE GALLEGATI (Acrescita)

    1) Riqualificare spesa pubblica rivolta al benessere dei cittadini di oggi e futuri:

    sanità, istruzione, ricerca, investimenti pubblici verdi, ambiente;

    Migliore qualità beni e servizi, eventualmente riduzione della produzione (riciclaggio); terziario e lavori dematerializzati

    2) Lotta all’evasione: digitalizzazione pagamenti, semplificazione fiscale, tassare le rendite e i grandi patrimoni

    55

  • 3) Azzeramento oneri finanziari: un alto tasso d’interesse significa che attribuiamo poco peso al futuro rispetto al presente, squilibrio tra generazioni

    Alto tasso deprime gli investimenti che sono la base del nostro futuro

    Alto tasso favorisce le rendite

    4) Monetizzazione del debito pubblico: si può fare perché in assenza di piena occupazione non produce inflazione.

    Abbandonare l’euro non conviene perché la svalutazione ha effetti temporanei e la politica monetaria non è autonoma in un mondo con libertà movimento di capitali

    56

  • 5) Obiettivo benessere

    PIL e felicità non vanno insieme

    BES benessere equo e sostenibile, reddito minimo ed educazione all’abbastanza,

    Vedi: paesi America Latina contro sfruttamento suolo e acqua (risorse nella costituzione), Microcredito in Asia, GAS paesi europei, movimenti decrescita

    57

  • 6) Inventare lavori sostenibili: se si riduce o azzera la crescita necessaria riduzione orario lavoro, introduzione reddito sociale legato alla fornitura di servizi socialmente utili, lavori nuovi dematerializzati, di qualità, lo stato deve ‘guidare’ il mercato.

    Impossibile competere sul costo del lavoro in un mondo globalizzato in cui sta scomparendo il settore manufatturiero

    7) Redistribuzione di redditi e risorse: sostenere la domanda con reddito minimo garantito a chi non ha un lavoro in cambio di servizi socialmente utili.

    Questo riduce la diseguaglianza e ha effetti positivi sull’economa, perché aumenta il moltiplicatore della politica fiscale (no trickle down)

    58

  • 8) Prevedere le crisi: creazione di organismi per lo studio della stabilità finanziaria:

    - Raccolta dati sulla rete del credito e utilizzare le dinamiche del credito nei modelli macroeconomici standard, per individuare segnali di allerta per le crisi

    - Avere una mappa dei rapporti tra banche e imprese e del rischio di credito per poter intervenire subito dove necessario e con gli strumenti appropriati

    - Costruzione di un sistema che descriva le reti e le loro relazioni di debito-credito per poter valutare il rischio di contagio e di una crisi

    59