“LA SAPIENZA” Università di Roma Com. Paritetico sul Fenomeno Mobbing

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“LA SAPIENZA” Università di Roma Com. Paritetico sul Fenomeno Mobbing “Mobbing” Due giornate di studio 9-10 novembre 2010 “Il disagio psicologico lavorativo: prevenzione e trattamento” Dr. Francesco Chicco

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“LA SAPIENZA” Università di Roma Com. Paritetico sul Fenomeno Mobbing. “Mobbing” Due giornate di studio 9-10 novembre 2010 “Il disagio psicologico lavorativo: prevenzione e trattamento” Dr. Francesco Chicco. Azienda USL Roma C Dipartimento di Prevenzione. Serv. Prevenzione - PowerPoint PPT Presentation

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“LA SAPIENZA” Università di RomaCom. Paritetico sul Fenomeno Mobbing

“Mobbing”Due giornate di studio9-10 novembre 2010

“Il disagio psicologico lavorativo:

prevenzione e trattamento”

Dr. Francesco Chicco

Azienda USL Roma CDipartimento di Prevenzione

Serv. Prevenzione

e Sicurezza negli

Ambienti di Lavoro

CENTRO DI PREVENZIONE E TRATTAMENTO DEL DISAGIO PSICOLOGICO NEI LUOGHI DI

LAVORO

Responsabile: dott. Francesco Chicco

OSSERVATORIO EUROPEOSUI RISCHI (2007)

I mutamenti avvenuti nel mondo del lavoro negli ultimi decenni hanno fatto emergere i

cosiddetti "rischi psicosociali":

lo stress,

il mobbing, la violenza, la depressione,

il suicidio.

LO STRESS ALLA BASE DEL DISAGIO LAVORATIVO

“Lo stress legato alla attività lavorativa si manifesta quando le richieste dell’ambiente di lavoro superano le capacità del lavoratore di affrontarle e controllarle”

(definizione della Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro)

DISAGIO PSICOLOGICO LAVORATIVO

Si intende quella condizione psicologica disadattiva e di sofferenza, in cui si trova un lavoratore, a causa di ostacoli esterni (legati al contesto e/o al contenuto del lavoro), che gli impediscono di realizzare i suoi compiti a pieno e con soddisfazione.

VISIONE GLOBALE

• Il disagio psicologico dei lavoratori è da noi considerato in una visione globale, che tiene strettamente legati i due termini della relazione: da una parte la persona con il suo disagio e la sua sofferenza, dall’altra l’ambiente di lavoro con le sue disfunzioni, le sue contraddizioni organizzative e il suo potenziale patogeno.

SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI

DI LAVORO (S.Pre.S.A.L.)

È all'interno del Dipartimento di Prevenzione di ciascuna ASL

E' un organo di vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

IL CENTRO ALL’INTERNO DELLO SPRESAL

- Lo S.Pre.S.A.L. è il luogo in cui vanno ricondotti i problemi legati ai rischi lavorativi.

- Lo S.Pre.S.A.L. ha la prerogativa

istituzionale di accedere ai luoghi di lavoro

con funzioni di vigilanza.

COMPOSIZIONE DEL CENTRO

1 Psicologo clinico e del lavoro (Resp.)

- Collaboratori interni allo S.pre.s.a.l.

2 Medici del lavoro (Resp. delle due U.O.)

- Collaboratore esterno allo S.pre.s.a.l.

1 Psicologa clinica e psicoterapeuta (1g/s)

MISSION DEL CENTRODuplice obiettivo

• Offrire ascolto e sostegno ai lavoratori in difficoltà

• Individuare e rimuovere, all’interno dei luoghi di lavoro, i fattori di rischio o le criticità

PROCEDURE DEL CENTRO

• Attività ambulatoriale

• Studio di soluzioni

• Interventi in azienda (S.Pre.S.A.L.)

PRIMO COLLOQUIO

• Anamnesi lavorativa con particolare riferimento alla vicenda “causa” del disagio

• Valutazione delle condizioni psicologiche

• Sintesi delle criticità

• Ricerca di una possibile soluzione

COLLOQUI PSICOTERAPICI DI SOSTEGNO

Finalizzati a:• Far acquisire consapevolezza di sé in relazione

alla vicenda lavorativa

• Favorire una adeguata gestione emotiva

• Ripristinare una condizione di autostima

• Evitare dinamiche disfunzionali

• Individuare eventuali necessità terapeutiche

INTERVENTI IN AZIENDA

• Tale operatività è riservata ai lavoratori di aziende appartenenti al territorio della

ASL Roma C.

• Il territorio comprende quattro Municipi, in zone centrali e periferiche, con una popolazione residente di circa 600.000 abitanti

A) FATTORI DI RISCHIO DA STRESS IN AZIENDA

INTERVENTO DIRETTO

DEL SERVIZIO

B) CRITICITA’ IN AZIENDA

SEGNALAZIONE AL MEDICO COMPETENTE

CONVOCAZIONE DEI

SOGGETTI AZIENDALI

PER LAVORATORI DI AZIENDE FUORI TERRITORIO

SI INDIRIZZA LA PERSONA

- al Medico comp. aziendale

- allo S.PRE.S.A.L. comp. per territorio

SVILUPPO ATTIVITA’ CENTRO

STRESS LAVORO - CORRELATO

• Contribuire, nell’attività di vigilanza dello S.pre.s.a.l. e in base a parametri di riferimento, all'esame delle valutazioni del rischio stress lavoro-correlato e delle misure correttive adottate dalle aziende.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

• Il Centro per la sua mission si rivolge a un particolare target di utenti

• L’utenza è molto variegata

• Assenti i lavoratori atipici (precari)

• Disagio in aziende o istit. “insospettabili”

• Emarginazione dei talenti

Ipotesi sull'origine del disagio (dalla osservazione

dei casi trattati)

• un lungo periodo di adattamento e benessere, interrotto da un disagio originatosi negli ultimi due- tre anni, a seguito di variazioni nel contesto lavorativo, orienta per un disagio prodotto dal

luogo di lavoro;

• un disadattamento insorto quasi subito dopo l’assunzione al lavoro e protrattosi nel tempo e in diversi contesti propende per una problematica personale “agìta” nelle relazioni lavorative.

Alcune tipologie

Disagio da conflittualità

Disagio e burnout

Disagio da stress organizzativo

Disagio da mobbing

Disagio di fine carriera

I suicidi sul lavoro

DISAGIO DA CONFLITTUALITA’

Alla base di ogni conflittualità c’è un gioco di potere:

- Il gioco di chi definisce la relazione, affermando il suo potere.

DISAGIO DA CONFLITTUALITA’

Varie reazioni al conflitto:

• Lo si evita, facendo finta di niente

• Si lascia correre e la si dà vinta

• Si cerca un compromesso

• Si ingaggia una lotta furibonda

E’ motivo di grande sofferenza

DISAGIO DA CONFLITTUALITA’

Fenomeno in aumento:• Comportamenti aziendali con scarsa

coerenza e trasparenza• Difficoltà delle persone a lavorare insieme• Incapacità di gestione del conflitto, da

parte dei capi di 1° e 2° livello• Spesso problemi personali fanno da

innesco

Dai conflitti al mobbing il passo è breve

DISAGIO DA CONFLITTUALITA’

• Molti lavoratori vivono l’azienda “come se” fosse UNA GRANDE FAMIGLIA

• Delusioni dietro l’angolo

• Da queste osservazioni nasce il progetto di informare la nuova generazione dei lavoratori (“apprendisti”) sui rischi da stress lavorativo

DISAGIO E BURNOUT

Varie definizioni (convergenti):

• Reazione emotiva di esaurimento in seguito a carichi e ritmi eccessivi di lavoro

• Perdita di interesse per le persone con cui si lavora a seguito di stress lavorativo (Maslach)

• Ritiro psicologico dal lavoro, per stress eccessivo, con demotivazione, distacco e cinismo (Cherniss)

DISAGIO E BURNOUT

Illustrazione di un caso (call center):

• dalla segnalazione

• all’intervento sul luogo di lavoro.

Conclusione positiva

DISAGIO E MOBBING

• Il mobbing è una forma di molestia o violenza psicologica

• Viene esercitata quasi sempre con finalità lesive

• Viene ripetuta nel tempo e con varie modalità

• Si manifesta con azioni persecutorie contro la persona, la sua funzione, il ruolo

DISAGIO E MOBBING

• Conseguenza di queste azioni è l’emarginazione o l’estromissione dal lavoro

• Tale violenza può essere esercitata da chiunque contro chiunque

• Reale rischio lavorativo in qualunque contesto lavorativo

• Due tipi di mobbing: strategico e relazionale• Effetti dannosi che può provocare: disturbo

dell’adattamento e disturbo p/t da stress

DISAGIO E MOBBING

• Illustrazione di due casi:

- uno riguardante il mobbing strategico (con aspetti relazionali)

- l’altro riguardante esclusivamente il mobbing relazionale

• Ambedue hanno richiesto l’intervento in azienda, con risultati.

DISAGIO E MOBBING

Alcuni casi di emarginazione

verso donne neo spose

o neo mamme

(in ambito lavorativo privato)

DISAGIO DI “FINE CARRIERA”

• Lasciare il lavoro a fine carriera per molti è un “trauma”

• Spesso si associa a stili aziendali poco rispettosi

• Alcune persone vivono il pensionamento come “salto nel buio”

• Vissuti depressivi e crisi di identità

DISAGIO E SUICIDI SUL LAVORO

Un tabù moderno: i suicidi sul lavoro

I suicidi sul lavoro: il caso “Francia”

All’origine di alcuni suicidi,

un forte stress per sovraccarico lavorativo

A PROPOSITO DI UN CERTO MANAGEMENT

• Alcune considerazioni, per capire come sia possibile che il disagio psicologico lavorativo, caratterizzato in questo caso da forte depressione, possa portare il lavoratore a reazioni estreme fino al suicidio

A PROPOSITO DI UN CERTO MANAGEMENT

Contributo di C. Dejours

Condizioni degradate nei luoghi di lavoro:

- Tessuto sociale lacerato da un management aggressivo

- Solitudine in cui si trovano i lavoratori

- Serie di fattori avversativi

- Competizione fra i lavoratori (antitesi della solidarietà)

A PROPOSITO DI UN CERTO MANAGEMENT

• Contributo di M. Marzano:

nelle grandi aziende un certo tipo di management sta utilizzando una strategia di pensiero manipolativa,

che travalica il recinto aziendale,

per invadere la sfera privata e personale dei lavoratori

A PROPOSITO DI UN CERTO MANAGEMENT

Le aziende ora si propongono come

istituzioni capaci di

- trasmettere valori

- rappresentare punti di riferimento

- favorire la realizzazione personale degli individui

Un meccanismo perverso:

“solo attraverso il lavoro

ci si realizza nella vita”

A PROPOSITO DI CERTO MANAGEMENT

“Umanesimo di facciata”

Ai manager interessa sfruttare

la voglia di “senso” e

di benessere dei lavoratori

per realizzare gli obiettivi aziendali

A PROPOSITO DI CERTO MANAGEMENT

Qual è il rischio?

• Può succedere che alcuni lavoratori, indottrinati da tale ideologia, sviluppino una forma di dipendenza dall’azienda, dedicandole più tempo e più energie.

• Con il tempo non ci si accorge più dell’azione manipolatrice cui si è stati sottoposti (assuefazione)

A PROPOSITO DI CERTO MANAGEMENT

Quale è il pericolo? Se tutto ciò si verifica e funziona bene, in

caso di errori, ritardi, rischi mal gestiti, il lavoratore cadrà in uno stato di sconforto e di angoscia:

- sentirà di aver fallito- sentirà di aver tradito la fiducia- sentirà di non essere all’altezza- e in qualche caso deciderà di farla finita

UN CASO SPECIALE

Una favola sul mobbing:

“I tre garofani”,

racconto spagnolo tratto da un'opera di M.L. von Franz

CONCLUSIONI

La valutazione del rischio stress lavoro correlato può portare a una flessione dei casi di disagio psicologico sul lavoro

• nell’immediato

• a medio e lungo termine

CONCLUSIONI

“Poiché i monaci buddisti sostengono che tutte le cose sono impermanenti e quindi transitorie, i medici dovrebbero studiare il modo per estirpare le malattie prima ancora che insorgano.

Dedicarsi alle pratiche salutiste quando si è già ammalati, è una azione tardiva, ardua e vana”.

Y. Tsunetomo “Il codice dei samurai” (1716)

Grazie della attenzione.

Azienda USL Roma C Servizio Pre.S.A.L.

CENTRO DI PREVENZIONE ETRATTAMENTO DEL DISAGIO

PSICOLOGICO NEI LUOGHI DI LAVOROVia del Casale de Merode, 8 - 00147 Roma

tel. 0651003784 e-mail: [email protected]