Comitato paritetico del fenomeno del mobbing Relazione Dr.ssa Alessandra Menelao © Dr.ssa...
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Comitato paritetico del fenomeno del mobbing
Relazione Dr.ssa Alessandra Menelao
© Dr.ssa Alessandra Menelao – Responsabile centri di ascolto mobbing e stalking UIL e.mail: [email protected]; [email protected]; cell. 338-7717637, web: ww.uil.it; www. facebook.com
Attacchi alla possibilità di comunicare
La vittima è attaccata nella sua possibilità di comunicare, oppure è fatta oggetto di comunicazioni aggressive o comunque vessatorie, come ad esempio telefonate di minaccia oppure violenti rimproveri
Attacchi alle relazioni sociali
Il mobbizzato è di fatto isolato dal contesto lavorativo: non gli si parla più, lo si trasferisce in un ufficio lontano dai colleghi, ecc.
Leymann ha identificato come riconducibili al mobbing
45 comportamenti vessatori, suddivisi in 5 categorie:
Leymann ha identificato come riconducibili al mobbing
45 comportamenti vessatori, suddivisi in 5 categorie:
Attacchi all’ Immagine sociale
La vittima subisce attacchi alla sua immagine: la si ridicolizza, è oggetto di prese in giro o maldicenze, è costretta a lavori umilianti, ecc
Attacchi alla situazione professionale e privata
La sfera lavorativa del mobbizzato viene progressivamente svuotata: gli vengono assegnati compiti dequalificanti e umilianti oppure, all’opposto, troppo difficili da raggiungere, specie se dolosamente non supportati da adeguati strumenti
Attacchi alla saluteViene attaccato lo stato di salute psicofisica del lavoratore: lo si costringe a fare lavori che nuocciono alla sua salute, lo si minaccia di violenza fisica, viene danneggiata la sua postazione di lavoro, ecc.).
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Il Mobbing – La classificazione di Leymann Il Mobbing – La classificazione di Leymann
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Il Mobbing – Le tipologie (1/2)IntenzioneIntenzionePosizionePosizione
EmozionaleEmozionaleVerticaleVerticale
StrategicoStrategicoOrizzontaleOrizzontale
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Il mobbing verticale è esercitato da capi o superiori su un subordinato o più raramente dai subordinati su un capo.
IntenzioneIntenzionePosizionePosizione
EmozionaleEmozionaleVerticaleVerticale
StrategicoStrategicoOrizzontaleOrizzontale
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Il mobbing orizzontale si verifica in caso di aggressioni di colleghi contro un collega. Il mobber e la vittima sono allo stesso livello: due colleghi con pari mansioni e responsabilità. In gioco non c’è il potere formale, ma quello informale, che comprende una serie di fattori
legati alla sensibilità e alla percezione individuale.
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Il Mobbing – Le tipologie (2/2)
Il mobbing emozionale, o relazionale, strictu sensu, deriva da un’alterazione delle relazioni interpersonali sia di tipo gerarchico sia tra colleghi.
IntenzioneIntenzionePosizionePosizione
EmozionaleEmozionaleVerticaleVerticale
StrategicoStrategicoOrizzontaleOrizzontale
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IntenzioneIntenzionePosizionePosizione
EmozionaleEmozionaleVerticaleVerticale
StrategicoStrategicoOrizzontaleOrizzontale
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Il mobbing strategico corrisponde a un preciso disegno di esclusione di un lavoratore da parte di un’organizzazione (pubblica o privata), che, con tale azione premeditata e programmata, intende realizzare un ridimensionamento delle attività di un determinato lavoratore o il suo allontanamento
Gli attori protagonisti
Vittima o mobbizzato
Persecutore
Mobber
La letteratura scientifica ha identificato alcuni elementi ricorrenti che caratterizzano la figura del mobbera) aggressivib) si impegnano attivamente nella situazione di mobbing;c) non mostrano alcune senso di colpad) sono convinti di aver reagito a delle provocazionie) consapevoli delle conseguenze per la vittima
La letteratura scientifica ha identificato due classi di persone che sono più a
rischio di mobbing:
a) coloro che sono “DEVIANTI” rispetto alla cultura organizzativa;
b) coloro che sono “DIVERSI” rispetto alla composizione della popolazione
lavorativa
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SpettatoreApparentemente sembrano non avere a che fare con le azioni di mobbing mentre in
realtà: a) assumono il ruolo di mediatori;b) si schierano da una parte o dall’altra
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Side mobber Sostengono il mobber, si schierano dalla sua parte3.1.
3.1.
Indifferenti Contribuiscono al mobbing, attraverso il “silenzio assenso”3.2.
3.2.
Oppositori Sostengono la vittima, si schierano dalla sua parte3.3.
3.3.
Predittori del mobbing (1/3)
• MANSIONI LAVORATIVE 3. RELAZIONI CON IL SUPERIORE• RELAIZONI CON COLLEGHI 4. STRESS LAVORATIVO
50% Mansioni sottoqualifica
51.4%
Sovraccarico di lavoro
24.2% Non mi vengono affidati mansioni da svolgere
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72.8% Le mansioni non mi permettono di fare carriera
53.8%
Non faccio carriera
Maggiori convinzioni sulla estrema difficoltà relazionale con i colleghi si associano positivamente alle
mansioni .
AFFIDARE MANSIONI SOTTOQUALIFICATE = Il lavoratore di sente defraudato come persona
AFFIDARE MANSIONI INUTILI = Il lavoratore percepisce che tali mansioni hanno lo scopo di metterlo in
difficoltà di fronte ai colleghi
MANSIONI LAVORATIVE
51.4% Formazione non sufficiente
Predittori del mobbing – Relazioni fra colleghi (2/3)
58,6% Rapporto difficile
46,6% Prendere in giro per un segno particolare
46% Trattato male dai colleghi
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45% Si dicono cose false su di me
44,2% I miei colleghi non mi parlano
- Maggiori sono le diversità ideologiche maggiori sono i problemi che i colleghi causano al lavoratore, e al
superiore, quest’ultimo maldestramente non riesce a risolverla in maniera funzionale.
- Se un lavoratore si sente umiliato indebolisce le difese psichiche e può commettere qualche errore di lavoro.
- In taluni casi ai lavoratori messi al bando dai colleghi il superiore affida compiti difficili, ciò provoca un’ansia da
prestazione e una pressione psicologica che espone i soggetti al rischio di patologie occupazionali.
42,6% Merito di essere trattato meglio dai colleghi
75,6% Bisogno di una maggiore comunicazione e collaborazione
60,6% Provo sentimenti di irritazione
38,8% Sono stato ridicolizzato
17,6% Ambiente relazionale fra colleghi piacevole
Predittori del mobbing – Relazioni con i superiori (3/3)
69,6% Ha una competenza tecnica
53% Ha un brutto carattere
47,4% Critica ingiustificatamente
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41,4% Non mi favorisce
53% Si intromette nel lavoro
Il 69,6% afferma che il proprio capo ha una competenza tecnica però ha scarse
competenze relazionali.
PRINCIPIO DI PETER:
Le persone vengono promosse fino ad un livello in cui sono incompetenti
34,8% Non favorisce nessuno
78,4% Controlla il lavoro
74,6% Fornisce aiuto tecnico
Profili psicopatologici del mobbizzato mmpi2E’ FEMMINA (70%) HA UN’ETA’ MEDIA DI 45 ANNI
K - Correzione
HS - Ipocondria
HY - Isteria
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L - Menzogna 52
F - Frequenza
D - Depressione
45
72
73
70
PA - Paranoia
PT - Psicoastenia
MA - Ipomania
PD - Deviazione Psicopatica
62
MF – Mascolinità- femminilità
SC - Schizofrenia
74
63
68
58
55
71
SI – Introversione sociale 58
OBS - Ossessività
DEP - Depressione
BIZ – Ideazione bizzarra
ANX - Ansia 69.1
FRS - Paure
HEA - Preoccupazioni per la salute
55.7
65.3
75.8
58.2
ANG - Rabbia
57.7CYN - Cinismo
52.5
63.5
LSE - Bassa autostima
SOD – Disagio sociale
WRK difficoltà sul lavoro
ASP - Comportamenti antisociali 50.8
TPA - Tipo A
FAM – Problemi familiari
55.8
55.7
54.4
56.1
62
Il mobbizzato
2,17 / 2,2%
30,43 / 30,4%
34,78 / 34,8%
28,26 / 28,3%
4,35 / 4,3%
61-65
51-60
41-50
31-40
25-30
64,00 / 69,6%
28,00 / 30,4%
Femmina
Maschio
Le cause
FATTORI
SOGGETTIVI A. STRESS (Sindrome generale di adattamento)
B. CONFLITTIC. TRATTI DI PERSONALITA’ Immagine di sé scadente immagine di se scadente o negativa, timidezza, reattività emotiva, coscienziositàsuccessiva franchezza, carenza di immaginazione, carenza di estroversione, visione irrealistica delle proprie
attitudini, visione irrealistica delle richieste ambiental, nevroticismo, bassa autostima, affettività negativa atteggiamento sospettoso e ostile, alterazioni cognitive, manifestazioni ossessive-
compulsive
Nel test, che in genere si somministra ai mobbizzati (MMPI-2) si è trovato un’elevazione al di sopra del 65° delle scale Hs, D, Hy, Pa. Tale risultato l’ho potuto verificare anche nei miei soggetti. Ho riscontrato per la scala Hs (che riguarda l’ipocondria, ovvero problemi fisici caratteristici da nevrosi ipocondriaca) una media di 70°, per la scala D (depressione), un punteggio con una media di 73°, per la scala Hy (Isteria), un punteggio con una media di 70°, leggermente inferiore è il punteggio alla scala Pa (Paranoide), perché ho riscontrato un punteggio di 63,54°.
A. RELAZIONI INTERPERSONALI
FATTORI
ORGANIZZATIVI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (indicatori di benessere e malessere organizzativo)
Le conseguenze Il mobbing è un fenomeno che produce notevoli ripercussioni negative sia sulle sue vittime sia sul tessuto economico - sociale in cui esso trova spazio ed occasione per manifestarsi
VITTIMA
A. Psicopatologia- Disturbi psicopatologici- Alterazioni psicofisiologiche- Alterazioni equilibrio socio-emotivo- Disturbi del comportamento- Capacità lavorativa
B. Condizioni economicheC. Rapporti familiariD. Professionalità lavorativa
AZIENDE A. Calo dell’efficienza tra i dipendenti (60% in meno di produttività ed efficienza)B. Danno all’immagineC. Alto turnover aziendaleD. Spese legali per cause civili e/o penaliE. Conseguenze economiche (180% in più, 50-150 milioni di lire in più, in Germania)
per 1000 dipendenti il costo diretto è 168.000 dollariF. Diminuzione del tempo di lavoro nettoG. Assenteismo e congedi per malattiaH. Calo e/o deficit produttivo della vittima
SOCIETA’ A. Aumento della spesa sanitaria
B. Aumento del carico fiscale per i contribuenti
C. Sistema previdenziale
Le conseguenze Il mobbing è un fenomeno che produce notevoli ripercussioni negative sia sulle sue vittime sia sul tessuto economico - sociale in cui esso trova spazio ed occasione per manifestarsi
Disturbo post-traumatico da stress;Disturbo di ansia;Disturbo depressivo;Disturbo dell’adattamento.
Disturbi psicopatologici
Disturbi del sonno; Disturbi della sessualità;Senso di oppressione; Cefalea;Vertigini; Disturbi gastro-intestinali;Tachicardia; Dermatosi.
Alterazioni
psicofisiologiche
Stati di prellarme; Isolamento;Ossessione;Depersonalizzazione
Alterazioni
Equilibrio socio-emotivo
Disturbi da sostanze
psicoattive
Disturbi alimentari; Disturbi da uso di sostanze psicoattiveAggressività
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Conseguenze per la vittima Alterazioni psicosomatiche
APPARATO DIGERENTE Bruciori di stomaco, problemi gastrici, ulcera
APPARATO RESPIRATORIO Mancanza di fiato, problemi di respirazione, senso di oppressione
ARTI Dolori muscolari, debolezza alle gambe, sudorazione, tremore
COLLO E SPALLE Cefalea muscolo-tensiva,cervicale, mal di schiena
CUORE Infarto, palpitazioni, tachicardia
OCCHI Annebbiamento della vista, dermatosi
PELLE Disturbi cutanei, psoriasi
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Le condotte del mobbingPer poter identificare una situazione di mobbing è necessario che si
verifichino contemporaneamente alcune condizioni…
Volontario, cosciente e
mirato
Ripetuto e/o Prolungato nel
tempo
PSICO-
PATOLOGIA
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Funzione di rinforzo dell’
organizzazione
… “una successione di fatti e
comportamenti posti in essere sul posto
di lavoro al solo scopo di recare danno
al lavoratore, rendendone penosa la
prestazione, condotti con frequenza
ripetitiva ed in un determinato arco
temporale sufficientemente apprezzabile
e valutabile”.
… “una successione di fatti e
comportamenti posti in essere sul posto
di lavoro al solo scopo di recare danno
al lavoratore, rendendone penosa la
prestazione, condotti con frequenza
ripetitiva ed in un determinato arco
temporale sufficientemente apprezzabile
e valutabile”.
Lo schema del mobbing
AntecedentiPredittoriCaratteri-
stiche
AntecedentiPredittoriCaratteri-
stiche
ComportamentoPsicologicomobbizzante
ComportamentoPsicologicomobbizzante
Risposte individuali e organizzative
Risposte individuali e organizzative ConseguenzeConseguenze
Fase1
Fase1
Fase 2
Fase 2
Fase 3
Fase 3
Fase 4
Fase 4
VITTIME
AZIENDA
MOBBER
DURATA
FREQUENZA
INTENSITA’
DIFESE PSICHICHE
DELLA VITTIMA
1. Azione mobbizzante
2. Risposte adattive
3. Risposte non adattive
4.Sintomi Psicofisiologici
Disturbi
psico-
patologici
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Disciplina normativa Europea
La Risoluzione già citata del Parlamento Europeo sul mobbing nei luoghi di lavoro
(Ris. A5-0283/2001) e quella sulla
promozione della salute e della
sicurezza sul lavoro (Ris. 0056/2005)
A. Invitano la Commissione a presentare un piano di azione volto a contrastare il
mobbing, considerato come “un grave problema sociale con effetti sulla sfera
professionale e psichica dei lavoratori e sulla redditività ed efficienza economica delle
imprese”.
B. raccomandano agli Stati membri di adottare politiche di prevenzione efficaci del
fenomeno, (in particolare, si considera non più rinviabile la messa a punto di un’azione di
informazione e formazione a favore dei lavoratori dipendenti).
Carta dei diritti
fondamentali Unione Europea
07-12-2000
Principi:
1. Tutela e della dignità umana e dell’integrità fisica e psichica della persona;
2. Parità di trattamento tra uomo e donna;
3. Divieto dell’abuso dei diritti
Direttiva europea
26-04-2007
La violenza sul posto di lavoro può essere:
1. a) fisica; b) sessuale; c) psicologica.
2. Può caratterizzarsi da un solo episodio o più episodi3. Le azioni possono andare dalla semplice mancanza di rispetto a comportamenti criminosi;4. La violenza può avvenire in ogni posto indipendentemente dalle dimensioni della società,.
Attività e relazioniATTIVITA’A. Aumento di RSU; B) Prevenzione all’interno dei posti di lavoro; C) Accordi di
prevenzioneB. PROCEDURA INFORMALE
B.1. Le denunce – con informazioni dettagliate – dei lavoratori devono essere analizzate;B.2. Misure specifiche contro i mobberB.3. Assistenza esternaB.4. Vititme ricevono supporto e vengono reintegrate
Disciplina normativa Italiana
Art. 2 Tutela dei diritti inviolabili dell’uomo
COSTITUZIONE
ITALIANA
Art. 3 Promozione della pari dignità sociale dei cittadini
Art. 32 Tutela della salute dei cittadini
Art. 41, c.2. Divieto per l’iniziativa privata di svolgersi con modalità tali da
cagionare danni alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana
D.Lgs.
09-04-2008 n. 81Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Normativa sul lavoro
D.Lgs.
216/2003
Divieto di discriminazioni sui luoghi di lavoro, tra cui molestie o altri comportamenti
indesiderati aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una persona e di
creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante ed offensivo
Art. 700 c.p.c. Provvedimenti di urgenza
Normativa sul lavoro
Art. 2087 c.p.c. Obbligo per il datore di lavoro di adottare le misure atte a attuare l’integrità morale e
fisica dei lavoratori
Art. 2103 c.p.c. Divieto di demansionamento del lavoratore
Art. 2043 c.p.c Divieto di cagionare ad altrui un danno ingiusto mediante comportamenti dolosi o
colposi
Gli Aspetti giuridici - L’orientamento della giurisprudenza (2/2) Gli Aspetti giuridici - L’orientamento della giurisprudenza (2/2)
Dunque, secondo la giurisprudenza, per considerare taluni atti vessatori come Dunque, secondo la giurisprudenza, per considerare taluni atti vessatori come
penalmente e civilmente sanzionabili, è necessario accertarne …penalmente e civilmente sanzionabili, è necessario accertarne …
Le condotte vessatorie devono essere dolose, ossia determinate dalla volontà
di nuocere, o infastidire, o svilire un individuo al fine di allontanarlo dal
luogo di lavoro.
Le condotte vessatorie devono presentare il carattere della
sistematicità: ci si deve trovare, cioè, in presenza di una successione di fatti e comportamenti condotti con frequenza
ripetitiva e in un determinato arco temporale sufficientemente apprezzabile
e valutabile.
… l’elemento soggettivo … l’elemento oggettivo
Ne consegue che non è dato ravvisarsi un’ipotesi di mobbing laddove lo stress e la
prostrazione psicologica del lavoratore derivino dalla “normale” attività lavorativa.
Ne consegue che, di norma, non è dato ravvisarsi un’ipotesi di mobbing in presenza di un episodio isolato di discriminazione e/o
maltrattamento del lavoratore.
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Gli Aspetti giuridici - La tutela nei confronti del mobbing Gli Aspetti giuridici - La tutela nei confronti del mobbing
Al lavoratore spetta l’onere di provare:
la lesione della propria integrità psicofisica;
il nesso di causalità esistente tra il comportamento datoriale e il danno alla
salute.
In sede civile, le vittime del mobbing possono far valere la responsabilità contrattuale In sede civile, le vittime del mobbing possono far valere la responsabilità contrattuale
o extracontrattuale dei colleghi o del datore di lavoro (sia esso persona fisica che o extracontrattuale dei colleghi o del datore di lavoro (sia esso persona fisica che
giuridica) per le condotte vessatorie poste in essere nei loro confronti…giuridica) per le condotte vessatorie poste in essere nei loro confronti…
L’art. 2087 c.c. dispone che il datore di lavoro “è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”.
Ne discende che, in virtù del rapporto contrattuale intercorrente tra il datore di lavoro e il lavoratore, il primo deve astenersi da atti e comportamenti tali da costituire una forma di persecuzione psicologica del secondo (bossing) e deve altrettanto adoperarsi per impedire che nell’ambiente di lavoro ciò avvenga (mobbing orizzontale).
Il datore di lavoro ha invece l’onere di provare:
di aver adempiuto correttamente all’obbligo di tutela dell’integrità psicofisica del dipendente (bossing);
che la condotta dei propri dipendenti non sia stata prevedibile né prevenibile (mobbing orizzontale).
Responsabilità contrattuale (solo del datore di lavoro)
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Gli Aspetti giuridici - La tutela nei confronti del mobbing Gli Aspetti giuridici - La tutela nei confronti del mobbing
L’art. 2043 c.c. impone a tutti gli individui l’obbligo di risarcire il danno ingiusto derivante da un suo fatto doloso o colposo, indipendentemente dalla sussistenza di un rapporto contrattuale con il danneggiato.
Ne discende che il mobber (collega, superiore o datore di lavoro) dovrà risarcire alla vittima i danni economici e/o non economici derivanti dalle condotte vessatorie poste in essere nei confronti di quest’ultimo.
L’onere probatorio grava interamente sul lavoratore. Questi dovrà infatti provare:
la condotta antigiuridica del mobber;
la colpevolezza del mobber (dolo);
il danno patito;
il nesso di causalità tra la condotta e il danno.
Responsabilità extracontrattuale (del mobber in quanto tale)
L’art. 2049 c.c. prevede la responsabilità del datore di lavoro per i danni arrecati dal fatto illecito dei propri dipendenti nell’esercizio delle loro mansioni.
Ne discende che il lavoratore, vittima di azioni mobbizzanti da parte dei colleghi o dei superiori, potrà agire per il risarcimento dei danni patiti direttamente contro il proprio datore di lavoro, sia esso persona fisica che giuridica (impresa o P.A.).
Responsabilità extracontrattuale (solo del datore di lavoro)
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La prevenzione
Primario
Interventi al fine di
evitare o ridurre al
minimo l’esposizione ai
diversi fattori di
rischio.
Secondario
Terziario
Interventi di
sorveglianza per poter
individuare le situazioni
mobbing e di rischio
Interventi di recupero
della salute dei
lavoratori, del gruppo di
lavoratori,
dell’organizzazione
•Formazione•Contratti•Codice di comportamento•Medico Competente
•Interventi sindacali•Comitato Pari Opportunità•Buone prassi •Comitati Mobbing
•Consigliere di Parità•Consigliere di Fiducia•Mediatore•Accordi di clima•RSU, RLSS
•Centri di ascolto/Sportelli anti-mobbing•Gruppi di aiuto•Intervento psicologico•Intervento legale
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I centri di ascoltoSul recupero del
lavoratoriIntervento di équipe
Intervento sindacalePrima fase – L’ “ascolto” del problema:In équipe si cerca di comprendere
la natura del problema.
Intervento psicologicoSECONDA FASE:
Ipotesi di intervento
Intervento legaleTERZA FASE:L’intervento
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IPOTESI PER IL FUTURO
FORMAZIONE
ATTENZIONE SULLA
SELEZIONE DELPERSONALE
RICERCA NELLE AZIENDE
DIRETTIVA EUROPEA SULLA VIOLENZA 26 APRILE 2007
Fisica Psicologica
SessualePuò essere un solo episodio o
più episodi
Colleghi, superiori, subordinati, clienti, pazienti
Le azioni possono andare dalla semplice mancanza di rispetto a comportamenti criminali
la violenza può avvenire in ogni posto di lavoro indipendentemente dalle dimensioni della società, attività e relazioni
Aumento dei rappresentanti sul posto di lavoro
Azione-orientata per identificare prevenire e comprendere i Problemi di violenza sul posto di lavoro
Accordi di prevenzione
Direttiva europeaInterventoprocedura informale
Le denunce – con informazioni dettagliate –dei lavoratoridevono essere analizzate
Tutte le parti devono trovare una accordo
per intervenire nei casi Specifici con misure
specifiche nei
confronti del mobber
Eventuale assistenza
esterna
Le vittime ricevono Supporto
e vengono reintegrate