LA RETE DEI GRANDI OSPEDALI EUROPEI: MODELLI … · all’innovazione Confort ambiente di lavoro....
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LA RETE DEI GRANDI OSPEDALI EUROPEI:
MODELLI ORGANIZZATIVI ED ESPERIENZE A CONFRONTO
THE LARGE EUROPEAN HOSPITALS NETWORK:
COMPARING ORGANIZATIONAL MODELS AND EXPERIENCES
228/09/2015
Reti e relazioni umane nella modernità organizzativa
"Quanto più studiamo iproblemi più seri del nostrotempo, tanto più ci rendiamoconto che non è possibilecomprenderli isolatamente.Sono problemi sistemici, il chesignifica che sono interconnessie interdipendenti". F. Capra, larete della vita
Le Comunità Competenti nella post modernità
Dott.ssa Laura Belloni
Direttore SODc Clinica delle Organizzazioni
Responsabile del Centro di Riferimento Regionale sulle Criticità Relazionali
Qual è la cosa di cui un pesce ha la minor probabilità di essere consapevole ?
Che cosa viene prima: l’uno o il due?
Non nasciamo con una identità ma la acquisiamo dalla relazione con gli altri
L’identità è un dono che ci fanno gli altri
Poiché l’uomo non è autosufficiente, la comunità viene per natura prima dell’individuo
e chi non è in grado di entrare in relazione con gli altri, o per la sua presunta
autosufficienza non ne sente il bisogno, o è bestia o dio
Aristotele, Politica, 1295 b
La relazione con l’altro e il riconoscimento che dall’altro otteniamo, sono il fondamento
della nostra identità
Identità debole fragile in una società liquida?
Abbiamo ancora tempo?
Quale moto propulsivo
Ideali o miti
-Accelerazione temporale
appiattimento della responsabilità morale su quella tecnica=>
perdita del progetto come orizzonte dell’azione
Tutte le Istituzioni trovano il proprio motivo d’essere
nella cura della nascita della vita e della morte.La cura dell’essere umano è principio della nostra coesistenza e possibilità di futuro.
Curare le organizzazioni come curiamoLa nascita
Un Centro a carattere regionale per lo sviluppo organizzativo e
la qualità delle relazioni umane
nelle Organizzazioni Sanitarie
Istituito con DGR N.356 del 21 Maggio 2007 – Regione Toscana
CRRCR
Equipe Multidisciplinare
CONSULENZA Psico sociologica individuo gruppo
organizzazione
Reti Sviluppo OrganizzativoAccompagnamento al
cambiamento
PROGETTUALITÀFORMAZIONE
Modello di intervento
SODcClinica delle Organizzazioni
Salute Organizzativa
Salute
Benessere Organizzativo
Chiarezza obiettivi
organizzativiValorizzazione
delle competenze
Ascolto Attivo
(coinvolgimento e
partecipazione)
Disponibilità delle
informazioni
Gestione della conflittualità
Creatività
Sicurezza e prevenzione
degli infortuniRelazioni
interpersonali collaborative
Scorrevolezza operativa
Livelli tollerabili di
stress
Equità organizzativa
Tollerabilità dei compiti
Senso di utilità sociale
Apertura all’innovazione
Confort ambiente di
lavoro
CRITICITA’ ANALISI SISTEMA ORGANIZZATIVO
CONSULENZA ALL’ORGANIZZAZIONE
PROPOSTE
CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
PROGETTAZIONE
OSSERVATORI REGIONALI
LINEE GUIDA, PROCEDURE, PROTOCOLLI, RACCOMANDAZIONI MINISTERIALI
Psicopatologia
individuale/gruppale
Disagio
professionale
Conflittualità
Reclami
RETI REGIONALI e NAZIONALI
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Cambiamento
Sottosistema
Sistema
Macro sistema interorganizzativo
IstituzioniAziende-Ambiente
LETTURE E INTERVENTI INDIVIDUO GRUPPO ORGANIZZAZIONEDAL MACRO AL MICRO - VICEVERSA E CONTEMPORANEAMENTE
SE LE RELAZIONI SONO SIGNIFICATIVE L’ORGANIZZAZIONE VIVE
CRRCRIntervento
per lo sviluppo
organizzativo
Lettura sistemica
della domanda
Analisi dei diversi bisogni
presentati
Valutazionedelle diverse prospettive
Raccordo con la
prospettiva aziendale
Restituzione e
progettualità con i gruppi
di lavoro
Restituzione e
progettualità con le
Direzioni
Rivalutazione nel Tempo
RETE Progettuale
RimodulazioneInterna/ esterna
Raccordo con la prospettiva
regionalePSR
Rivalutazione nel Tempo
28/09/2015 13
n.Reti
AOU Meyer
ASL 8 Arezzo
AOU Senese
ASL 7 Siena
ISPO
ASL 10 Firenze
ASL 9 Grosseto
ASL 6 Livorno
ASL 5 Pisa
AOU Pisana
ASL 1 Massa Carrara
ASL 2 Lucca
ASL 3 PistoiaASL 11 Empoli
ASL 4 Prato
AOU Careggi
Legenda attività del CRRCR
Consulenza psicologico e/o relazionale e organizzativa
Intervento formativo e sostegno/accompagnamento dei gruppi di lavoro
Valutazione psicologico e/o relazionale individuo – gruppo - organizzazione
Facilitazione percorsi di cura e dei processi
La rete nazionale“La Salute al Lavoro”
Un confronto politico, tecnico e interdisciplinare per costruire le Nuove Organizzazioni
"Il vero cambiamento inizia la prima volta in cui riusciamo a dialogare con persone che, a nostro
giudizio, stanno facendo qualcosa di sbagliato"
(Jane Goodall – etologa e antropologa)
•Istituzione di un tavolo ministeriale coordinato dai referentiregionali e rappresentanti ministeriali con l’obiettivo didefinire buone pratiche e linee guida sul tema in oggetto.
Rete Nazionale
•Creazione di una rete permanente/assemblea costituente, in partnership con laRegione Emilia Romagna e le altre Regioniitaliane.
• Condivisione e costruzione di progettualitàcomuni innovative e volte al cambiamento.
•Individuazione di ulteriori buone pratiche elinee guida, ovvero la definizione a livellonazionale di indicazioni condivise fruttodell’esperienza comune.
1
34
2
Azioni
RETI CRRCR 2007-2015
CRRCRRETI
CittadinanzattivaTribunale dei Diritti del malato
Regione ToscanaDiritto alla saluteOrganizzazioneSociale
Aziende SanitarieRegione Toscana
Rischio Clinico
Agenzia Regionale di SanitàOsservatorio Qualità ed Equità
Rete Nazionale
E.RomagnaToscanaLombardia VenetoTren. Alto AdigeValle D’AostaLiguriaMarchePugliaSiciliaBasilicataUmbria
Provincia
Comune di Firenze
Polizia Municipale
Università di FirenzeMedicina e Chirurgia,Psicologia, Ingegneria
Amici di DanieleAdatta
AssociazioneBorgogni FamiliariVittime della Strada
Associazione Pazienti stomizzati IPASVI
AICS Cultura e sport
AssociazioneSpirito Libero
Ordine dei MediciFirenze
Spin – Off Per-labYale Center for Emotional Intelligence
Regione ToscanaConsiglio
AGeSPI
MeS
CCOR
17AIP AC Fiorentina Comitato Appenninico Toscano
Associazione Malattie Rare
CR MICI
Ministero della Salute
Ministero delle Infrastrutture
CAR
CRI
DirezioneDecisioneCambiamento
Tempo
Fattore umanoFattore relazionale
Organizzazione
La questione cartesiana
La problematica interparadigmatica di Kuhn
La Sindrome della “Curva di Gauss”
La Questione della polisemia valoriale
- Dall’oggetto al soggetto (micro-macro/la relazione umana e
la valorizzazione)
- Interdisciplinarietà: la conoscenza si organizza attorno
Ai problemi avvalendosi di approcci e discipline diverse
- Sistema Valoriale (indica l’orizzonte e contiene i contenuti,
governa il cambiamento) / Far percepire nel cambiamento
vantaggi diffusi
- Intervento alla nascita delle organizzazioni
RETE
Sottosistema della partecipazione
Sottosistema dell’energia
Sottosistema di welfare
Sottosistema mobilità
Sottosistema economico
Sottosistema dell’ambiente
Cornice di riferimento: organizzazione relazionale per la costruzione di ambienti e comunità a misura d’uomo
Reti come relazioni guida alla complessità del sistemaInterdisciplinarietàFunzione mentale come connettivo
Visione condivisa e integrata del
sistema salute
Tutto è organizzazione: ordine e disordine
Approccio Classico Scientific Management
Homo oeconomicus
Approccio NeoclassicoHomo sociologicus
Approccio moderno
E interdisciplinare Homo politicus
Fase interparadigmatica: la conoscenza si organizza attorno ai problemi avvalendosi
di approcci e discipline diverse
Homo tecnologicus
Il miglior modo per predire il futuro è
inventarlo
Paradigma della Modernità
Positivismo
Pensiero Forte
Principi stabili
Universali
Immutabili
Fiducia nelle scienze
Controllo dei fenomeni
Fiducia nel progresso
L’identità si fonda su valori certi e predeterminati
Paradigma della Post Modernità
Precarietà
Flessibilità
Incertezza
Cambiamento
Crisi dei sistemi di riferimento
E polisemia valorialeLivello Macro Livello Micro
Società
Conoscenze
Saperi
Soggetto
Individuo
Innovazione
Separazione scienze
umanistiche /scienze esatte
Frammentazione riduzionismo
Spiegazione lineare
Generalizzazione e non
considerazione delle differenze
Considerazione delle eccezioni e
differenze
Spiegazione circolare
Principio ologrammatico
Transdisciplinarietà
Dove siamo: EVOLUZIONE DEL CONCETTO DI SALUTE
Paradigma bio-medico-scientista
Paradigma bio-psico-sociale
Paradigma bio-psico-sociale-ambientale
Cambiamento concetto diConoscenza e cura
Corpo/psiche
Salute/malattia
Ospedale/territorio
Relazione Medico-Paziente -Famiglia
Diagnosi/terapia
Politica
Cura delle RelazioniCura delle Competenze tecnico profE comunicativeCura dell’Ambiente
Visione Olisticadi Macrosistema
Paradigma dell’interdisciplinarietà
Organizzazione
ORGANIZZAZIONECultura
Cervello
Politica
Macchina
Organismo
Cambiamento
Dominio
OlogrammiLearning Org
Controllo StandardizzazioneBurocrazia
AutopoiesiCreatività IncertezzaConflittualità
AmbienteSopravvivenzaBisogniSistemi aperti
Non si imponenon si controlla La morte
StoriaVincolo e possibilità
organizzazione
DOVE SIAMO: ORGANIZZAZIONE E MODELLI DESCRITTIVI: MANTENERE DIVERSI PUNTI DI VISTA
Mente
Relazionidi contemporaneità
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Chi sonoDa dove vengoDove andròPerché son qui
Chi sonoDa dove vengoDove andrò
Homo naledi
SICUREZZA
Crisi della coscienza planetariaCrisi delle conoscenzeCrisi delle relazioniCrisi delle finalità e del senso
Crisi entropicaPerdita di senso e finalitàPerdita di direzionePensiero a breve scadenzaAtrofia dei sentimentiI fini diventano mezzi
Tutto è incerto
Il processo di Modernizzazione si è ripiegato su se stesso
1° Modernità Si trovava di fronte il suo opposto: la società feudale
2° Modernità Si è dovuta confrontare con i contro effetti della prima
Famiglia nucleareLavoro salariatoProduzione industriale
Nuove opportunità
Traumi ad oggi aperti
MODERNITÀ RIFLESSIVACOSCIENZA
Autonomia individuale
Sviluppo tecnologico
Trasformazione del lavoro/flessibilità manodopera
Globalizzazione e rottura vecchi confini
Fenomeno del controllo totale
Crisi del legame sociale
Rischi ambientali e socioculturali
Precarietà
Nuova chiusura identitaria
Rischi di sicurezza e libertà
Nessuna organizzazione cambia perché deve cambiare ma solo perché entra in crisi il suo modo di funzionamento ovvero quando esso non è più sostenibile.Poiché un’organizzazione è fatta di relazioni sono queste ultime destinate al cambiamento e principale risorsa o blocco di esso.
ModalitàUsuali
Tasso di insuccesso70%
Cambiamento
Creazione attiva di
valori comunitari
Non si risponde alla crisi con misure ordinarie o parziali
Ma con la totalità della visione
Uomo come strumento o come fine: la scelta
Abbiamo paura del cambiamento?
Principio di causalità e di non contraddizione
Che cosa trasmettere ai figli
Il bene comune
Senza futuro non vi è storia
Il bene comune Senza storia non vi è futuro
Grazie dell’attenzione
Responsabile: Dr.ssa Laura BelloniTel: 055 7949737 Cell: 349 222909
Email: [email protected]
Contatti
Via delle Oblate 1AOU-Careggi - Padiglione 67 A
50141 Firenze
http://www.regione.toscana.it/centro-regionale-criticita-relazionali/index.html
Indirizzo
Web