La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io...

32
La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche* Francesca Piazzalunga Psicologa, Psicoanalista SIPRe *Presentazione per l'evento webinar dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia Casa della Psicologia Milano Giugno 2016

Transcript of La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io...

Page 1: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche*

Francesca Piazzalunga Psicologa, Psicoanalista SIPRe

*Presentazione per l'evento webinar dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia Casa della Psicologia Milano

Giugno 2016

Page 2: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche

Alcune domande che ci guideranno:

1. Quale è la scena su cui ci inserisce la svolta relazionale?

2. In che cosa consistono gli orientamenti relazionali?

3. Il contributo della Psicoanalisi della Relazione?

Page 3: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche

L'accostamento tra relazione e psicoanalisi si fa strada:

• in America verso la fine degli anni '80 con Stephen Mitchell e altri autori (Relational Track)

• contemporaneamente e in modo autonomo verso la fine degli anni '70 in Italia con quello che sarà il pensiero della Psicoanalisi della Relazione;

• in Germania (con T. Bauriedl).

Page 4: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Quale è la scena su cui si inserisce la "svolta" relazionale?

• Negli anni '50 e '60 la scena psicoanalitica americana é segnata dalla psicologia dell'Io (es. Anna Freud; Hartmann; Rapaport). Pone come focus della propria ricerca le vicissitudini pulsionali e l'adattamento.

• Nel corso degli anni ’70 il paradigma dominante inizia a frammentarsi.

• Gli anni ’80 confermano il declino della psicologia dell’Io come paradigma di riferimento per il pensiero psicoanalitico.

Page 5: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Quale è la scena su cui si inserisce la "svolta" relazionale?

• Un'alternativa ricca e ampia alla visione psicoanalitica classica é la corrente della psicoanalisi interpersonale culturalista che fa capo al William Alanson White Institute.

Anni ’50

Psicologia dell’Io

Anni ’70

Ps. interpersonale

Psicologia del Sé

Anni ’80 1988

Relational

AMERICA

Page 6: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

In questo panorama fa la sua comparsa quella che

sarebbe stata la psicoanalisi relazionale

Quale è la svolta relazione?In contrasto con i modelli strutturali in cui le pulsioni occupano una posizione

centrale a spiegazione della vita psicologica, la teoria relazionale

stabilisce che "le relazioni con gli altri costituiscono gli elementi strutturanti fondamentali per la costruzione della vita mentale (Greenberg e Mitchell,

1983)

Page 7: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Da dove nascono gli orientamenti relazionali?

Il "modello relazionale" nasce dall'integrazione di prospettive diverse, in particolare:

A. dalla tradizione interpersonale

B. dalla scuola inglese delle relazioni oggettuali

Queste due influenze sono così importanti da far dire a Mitchell che la stessa parola relazionale è stata espressamente scelta per mettere in evidenza il collegamento tra le relazioni interpersonali e le relazioni oggettuali interne.

C. dalla psicologia del Sé

COSA HANNO IN COMUNE QUESTI ORIENTAMENTI?

Page 8: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

• Il movimento relazionale coglie il tema trasversale a queste prospettive: la relazione reale, immaginaria, interna o esterna, si pone come una valida alternativa alla psicoanalisi classica e alla centralità della pulsione.

• Ha permesso ad analisti di scuole diverse di rintracciare le comunanze.

Quale è il vantaggio di mettere insieme queste prospettive?

COSA SOSTENGONO QUESTI ORIENTAMENTI?

Page 9: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

1. La psicoanalisi interpersonale

• Si richiama alla psichiatria interpersonale di Sullivan e alla psicoanalisi europea di Fromm (importanza della cultura e della società).

• Respinge il modello freudiano di sviluppo libidico: il modello di sviluppo é basato sull'evoluzione della capacità relazionale.

• Sullivan: fenomeno dell'angoscia (non come vicissitudine pulsionale, ma come aspetto relazionale).

• Osservatore partecipe

Page 10: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

2. Le relazioni oggettuali britanniche

• Introducono in psicoanalisi il concetto di relazione (le pulsioni emergono nel contesto di una relazione e non possono essere separate da questa).

• Hanno spostato il pendolo sull’inter-psichico (ma l’inter-psichico ridiventa intra-psichico ad es. il bambino che interiorizza quello che si rappresenta dell’oggetto).

• L’altro in questa prospettiva è l’oggetto e diviene fattore eziopatogenetico (teoria del deficit evolutivo)

• Molteplici contributi (es. Middle Group): l'importanza di Fairbairn

Page 11: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

• Fondata negli anni ’70 da H. Kohut, occupa un posto di rilievo nel pensiero di Mitchell.

• Secondo Kohut il Sè si sviluppa a partire da alcune relazioni chiave (che definisce di oggetto-sé). Nel corso dello sviluppo le relazioni esterne aiutano a mantenere la coesione del Sé. Prospettiva dell'arresto evolutivo.

3. La psicologia del Sé

Page 12: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

• L’analista chi è? Sia l’approccio interpersonale, sia le relazioni oggettuali, sia la psicologia del Sé privano l’analista della sua soggettività relegandolo al ruolo di madre non intrusiva (Winnicott, 1945) oppure oggetto che soddisfa un bisogno (Kohut, 1977).

E le differenze?

In altre parole si corre il rischio di sostituire

la metafora dello schermo bianco con

quella del contenitore vuoto

Page 13: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Negli orientamenti relazionali l'analista esiste come soggetto

all’interno della relazione analitica!

La soggettività dell'analista

Per la psicoanalisi interpersonale l'analista è un investigatore alla ricerca

della veridicità delle comunicazione del paziente

Per l'approccio delle relazioni oggettuali l'analista ha un ruolo ma sempre in termini

di “oggetto” del pazienteLa psicologia del Sè

minimizza il contributo soggettivo dell'analista: il

focus é sul paziente e l'analista deve cercare di

fornire interpretazioni corrette sulla base dell'empatia

Page 14: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

• Gli orientamenti relazionali nascono come movimento integrativo per diventare una realtà ombrello che ospita diverse correnti psicoanalitiche che sviluppano una sensibilità clinica orientata alla descrizione e alla valorizzazione della relazione terapeutica.

• Questo ha portato a ridefinire e coniare concetti capaci di descrivere gli scambi tra paziente e terapeuta: es. mutualità, self-disclosure, enactment, soggettività dell'analista.

La prospettiva relazionale

Page 15: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Da ricordare l'influenza dei principali movimenti culturali e sociali che si sono sviluppati a partire dagli anni '70.

• Femminismo

• Post-modernismo

• Costruttivismo

La prospettiva relazionale

Page 16: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Psicologia monopersonale:

• la teoria classica (Freud)

• la psicologia dell’Io

• la psicologia del Sè

Psicologia bipersonale:

• la teoria relazionale

Monopersonale vs. Bipersonale

Cosa si intende per monopersonale e bipersonale?In che senso la teoria relazionale è bipersonale e la

teoria classica è monopersonale?

Page 17: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Nella teoria classica è esplicita una visione che considera l’essere umano un sistema biologico chiuso (apparato) che cerca di scaricare l’energia per mantenere l’omeostasi.

Oggetto di studio è l’individuo e tutto ciò che è interpersonale deve essere riportato alle vicissitudine delle pulsioni e della difesa (all’intrapsichico).

La metapsicologia freudiana istituisce la mente individuale come oggetto dell’indagine psicoanalitica e questo la configura come una psicologia monopersonale.

Le nozioni cliniche fondamentali sono concettualizzate come eventi intrapsichici:

es. transfert: non nasce dalla relazione tra due persone, ma è un processo che avviene nella mente del solo paziente e ha per oggetto la figura dell’analista.

Monopersonale vs. Bipersonale

Page 18: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale” che è nata come psicologia monopersonale e che per alcuni teorici rimane una psicologia monopersonale:

• da un lato pone l’accento sul bisogno che l’analista dia risposte adeguate e sia empatico, ma dall'altro pone il Sè in una posizione sovraordinata

• la specificità dell’analista è irrilevante al processo di analisi: l’analista si limita ad essere un oggetto-Sè che si concentra su ciò di cui il paziente - come soggetto - ha bisogno (analista come oggetto).

Monopersonale vs. Bipersonale

Page 19: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

I presupposti delle psicologie monopersonali richiedono che nella stanza di analisi l’unica psicologia davvero importante sia quella del paziente.

E la soggettività dell’analista?

deve essere tenuta fuori!

Monopersonale vs. Bipersonale

Page 20: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Nella teoria relazionale troviamo un modello di mente come sistema aperto, sempre in interazione con gli altri.

Questo modello si riflette nel modo di leggere la relazione analitica.

• Nel modello relazionale o bipersonale la relaziona analitica riceve sempre i contributi mutui di ambedue i soggetti: l’analista non è immune alla relazione!

es. associazioni: non nascono solo all’interno del paziente, sono anche dei modi di rispondere all’interazione analitica.

Non stiamo dicendo - scrive Aron (1996) - che gli analisti classici siano ignari del fattore interpersonale, stiamo affermando che la loro teoria minimizza il fattore interpersonale per poter mettere in luce il fattore intrapsichico.

Monopersonale vs. Bipersonale

Page 21: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

1. Tra le fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’90:

Il termine relazionale sta a indicare quel radicale cambiamento avvenuto nel campo della psicoanalisi e che rappresenta la messa in discussione del modello pulsionale classico.

Sono le relazioni ad essere centrali (relazioni interpersonali; relazioni oggettuali interne).

Tre periodi nello sviluppo della svolta relazionale:

Page 22: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Quali eventi hanno rappresentato un punto di svolta?

Page 23: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

2. Dagli inizi degli anni ’90 agli inizi del 2000:

1991 nasce Psychoanalytic Dialogues, rivista fortemente voluta da Mitchell per dare voce alle neonate prospettive relazionali

Il termine relazionale viene usato in senso più stretto. Diverse voci teoriche: Mitchell, Aron, Benjamin, Ghent, Bromberg etc...

Tre periodi nella diffusione della svolta relazionale:

Page 24: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

3. Dal 2000 in poi:

A New York nasce l'International Association for Relational Psychoanalysis and Psychotherapy (IARPP)

L’istituzionalizzazione dei movimenti relazionali crea un contenitore più ampio per gli analisti relazionali e definisce una identità teorica e culturale della psicoanalisi relazionale.

Tre periodi nella diffusione della svolta relazionale:

Page 25: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

La Psicoanalisi della Relazione

"Trent'anni fa, in psicoanalisi, interazione era parola sporca;

intersoggettività parola assente. Soggettività aveva senso oscuro e

teoria della soggettività senso improbabile [...]. Sapevamo che il

connubio tra psicoanalisi e relazione era come l'acqua con l'olio".

Minolli (2009) Psicoanalisi della Relazione

Page 26: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

1978

Le prime tappe della Psicoanalisi della Relazione

1985

1988

1976

Un gruppo di psicoanalisti inizia un lavoro di ricerca sul tema della relazione in psicoanalisi in un periodo in cui associare relazione a psicoanalisi era scandaloso.

Inizia a Roma la sua attività l’Istituto di formazione in Psicoanalisi della Relazione.

SIPRe (Società italiana di Psicoanalisi della Relazione).

Inizia la sua attività l’Istituto di Milano.

Page 27: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

e

La Psicoanalisi della Relazione

Mette al centro la relazione come interazione cioè relazione è sempre e solo questione di inter-azione tra i soggetti

coinvolti

cerca di mettere a fuoco una visione dell’essere umano come soggetto unitario

Page 28: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Io ho mal di stomaco. "Mal di stomaco" non è separato da io, mal di stomaco è io (é un esempio per riflettere sull’unitarietà). Non c’è corpo e mente. Il soggetto è uno e non lo è perché ci riflettiamo o lo facciamo diventare uno.

Il soggetto è la sua organizzazione. Le parti non sono separate. Sono espressione dell’organizzazione che il soggetto si è dato e come tali vanno lette (es. la lettura del trauma impatta sull’organizzazione e può influire sull’organizzazione, come impatta è a carico dell’organizzazione. Non è l’evento che deve essere oggetto di studio, è l’organizzazione).

E’ il modo che abbiamo per dire che il soggetto è auto ed eco organizzato e lo fa all’occasione del rapporto con l’esterno (abbiamo bisogno di due parole, ma è la stessa cosa) vd. Oyama L’occhio dell’evoluzione

La Psicoanalisi della Relazione: il soggetto

1) il soggetto è uno

2) il soggetto è uno con più parti

3) il soggetto è in rapporto con l’esterno

Le caratteristiche del Soggetto:

Page 29: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Nodo teorico che differenzia la relational americana dalla psicoanalisi della relazione:

Il rischio è che la relational americana non si sia liberata completamente dell’eredità dei teorici delle relazioni oggettuali (questa influenza si vede ad esempio nella visione dello sviluppo come dipendente dal contesto) e dell’eredità della prospettiva interpersonale (l’ambiente è primario).

La Psicoanalisi della Relazione

L'unitarietà del soggetto vs.la visione pluralista del soggetto

Page 30: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Il soggetto è uno pur sapendosi esprimere in modi diversi in virtù della sua auto-eco organizzazione.

Quello che ci accade non può dipendere dal contesto (non può essere spiegato con i dati esterni) altrimenti il soggetto non sarebbe attivo e sarebbe definito dalle sue relazioni.

La Psicoanalisi della Relazione

Esiste una molteplicità

Non è il Sé ad essere molteplice

Page 31: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Il paziente attraverso il sintomo (depressione, ansia, delirio) esprime se stesso e attraverso il sintomo traduce per come può ed è in grado di fare la propria sofferenza.

• cogliere il senso del sintomo: diagnosi funzionale (ipotesi sulla funzionalità dell’insieme dei principi organizzativi del soggetto sia sul versante della personalità sia su quello dello sintomatologia)

es. quale significato può avere la comparsa di una determinata sintomatologia in un determinato momento della vita del paziente? Che funzionalità può avere un insieme di specifiche caratteristiche di personalità (es. paranoide, ossessivo) nell’equilibrio soggettivo del paziente?

La Psicoanalisi della Relazione

Che cos’è la patologia? Che cos’è la sofferenza?

Page 32: La relazione in psicoanalisi: significati e ricadute cliniche · Anni ’50 Psicologia dell’Io ... La psicologia del Sè rappresenta l’esempio di una teoria “relazionale”

Bibliografia

• Aron L. (1966), Menti che si incontrano trad. it. Raffaello Cortina, Milano, 2004.

• Greenberg J., Mitchell J. (1983),  Le relazioni oggettuali nella teoria psicoanalitica trad. it., Il Mulino, Bologna, 1986.

• Kohut H. (1977), La guarigione del Sé trad. it. Bollati Boringhieri, Torino, 1976.

• Lingiardi V., Dazzi N. (2011), Il movimento relazionale: ascendenze teoriche e fecondazioni culturali in La svolta relazionale, Raffaello Cortina, Milano.

• Minolli M. (2009), Psicoanalisi della relazione, Franco Angeli, Milano.• Mitchell J. (1988), Gli orientamenti relazionali in psicoanalisi trad. it. Bollati

Boringhieri, Torino, 1993.• Oyama S. (1998), L'occhio dell'evoluzione trad. it. Giovanni Fioriti, Roma,

2004.• Winnicott D. (1945), Lo sviluppo emozionale primario trad. it. in Dalla

pediatria alla psicoanalisi, Martinelli, Firenze, 1975.