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La relazione Francia-Italia Presentazione e cifre chiave Versione del 4 marzo 2016 Servizio Stampa e comunicazione www.ambafrance-it.org

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Indice .................................................................................................................... 2

La Francia e l’Italia ............................................................................................ 3

Economia e Commercio .................................................................................... 5

Fiscalità ................................................................................................................ 9

Trasporti ed energie, ambiente ..................................................................... 10

Agricoltura ........................................................................................................ 13

Sicurezza e Giustizia....................................................................................... 15

Difesa e armamento ........................................................................................ 18

Lingua francese, Educazione e Insegnamento superiore ........................ 22

Cultura ............................................................................................................... 25

Ricerca e innovazione ..................................................................................... 29

Cooperazione spaziale .................................................................................... 32

Turismo.............................................................................................................. 34

Crediti ................................................................................................................ 37

Indice

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La relazione italo-francese va ben oltre i soliti rapporti che esistono tra due paesi vicini.

L’Italia e la Francia sono nazioni sorelle, la cui relazione è il risultato di una lunga storia

comune e di una profonda e reciproca amicizia.

Quest’amicizia si è di nuovo manifestata dopo gli attentati del 2015 in Francia che hanno

suscitato in Italia gesti eccezionali di solidarietà. La Francia e i Francesi sono molto

riconoscenti di queste manifestazioni spontanee di solidarietà, che hanno testimoniato la

vicinanza dei nostri popoli in queste tragiche prove che hanno anche colpito una cittadina

italiana, Valeria Solesin, il 13 novembre.

La Francia e l’Italia hanno molto in comune. Esse condividono gli stessi valori e sono attive

in Europa e nel mondo per promuovere la pace e la sicurezza, preservare il pianeta e

contribuire alla sua organizzazione più armoniosa.

I nostri legami sono stretti nel settore economico. L’Italia e la Francia sono l’una per l’altra il

secondo partner economico e commerciale; la Francia è anche il primo investitore in Italia e

l’Italia il quinto in Francia.

I programmi di cooperazione sono numerosi e fruttuosi, in tutti i settori: le decine di festival e

di mostre, i lavori comuni nel campo della ricerca, soprattutto spaziale, l’esame franco-

italiano chiamato EsaBac, la futura linea ad alta velocità Lione-Torino, per citarne solo

qualcuno, dimostrano l’intensità e l’ambizione delle nostre relazioni. Ancora molto

recentemente, un’équipe italo-francese ha svolto un ruolo chiave nell’individuazione delle

onde gravitazionali, predette da Einstein cento anni fa.

Un appuntamento annuale concretizza questa vicinanza dal 1982. La trentaduesima edizione

di questo vertice bilaterale, il 24 febbraio 2015 a Parigi, ha permesso al Presidente della

Repubblica francese e al Presidente del Consiglio della Repubblica italiana di riaffermare la

qualità dei legami e dell’amicizia senza eguali che uniscono i nostri due paesi e la loro

volontà di rinnovare e rafforzare ancora i numerosi progetti di cooperazione che abbiamo in

comune.

L’amicizia italo-francese si misura anche in base all’impegno dei nostri due paesi nella

costruzione europea. La Francia e l’Italia ne sono membri fondatori: membri della CECA poi

firmatari dei Trattati di Roma del 1957, esse hanno dato all’Europa parecchi dei suoi padri

fondatori, tra cui Alcide de Gasperi, Jean Monnet e Robert Schuman. Insieme hanno

contribuito alle tappe che hanno portato ad una più forte integrazione e continueranno a

difendere l’ambizione di un’ Unione sempre più stretta in particolare nella prospettiva del

sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma, l’anno prossimo.

Di fronte alla crisi che colpisce l’economia europea di questi ultimi anni, la Francia e l’Italia

hanno messo in comune la loro energia e la loro determinazione per difendere la moneta

comune e la priorità data alla crescita e all’occupazione in Europa, nel rispetto delle regole

stabilite dai trattati. Esse continueranno ad adoperarsi in questo senso essendo forza

La Francia e l’Italia

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propositiva in materia d’approfondimento dell’Unione economica e monetaria e

dell’integrazione della zona euro.

Nello stesso modo, la Francia e l’Italia cooperano strettamente per far fronte all’importante

sfida rappresentata dai flussi migratori, in particolare nel Mediterraneo, e che riguardano tutta

l’Unione europea. Esse sono legate alla libertà di circolazione e al mantenimento dello spazio

Schengen e chiedono soluzioni europee, allo scopo di rafforzare i controlli alle frontiere

esterne e di realizzare una politica di ritorno europea per quei migranti che non rientrano

palesemente nell’ambito del diritto d’asilo.

La specificità della relazione che lega la Francia e l’Italia si esprime anche attraverso il

rapporto di gemellaggio esclusivo tra le nostre due capitali, Parigi e Roma. Il sessantesimo

anniversario del giuramento di gemellaggio, firmato il 30 gennaio1956 a Parigi, è stato al

centro di celebrazioni incrociate il 29 e 30 gennaio scorsi, testimoniando l’attenzione

reciproca che rivolgiamo a questa relazione unica.

Attraverso quest’importanti esempi, la Francia e l’Italia dimostrano ancora una volta quanto la

profondità della loro collaborazione conta in Europa e nel mondo.

Catherine Colonna

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I – Due economie strettamente legate

Scambi cospicui per i due paesi

La Francia e l’Italia sono l’una per l’altra dei partner economici fondamentali, con, circa 70

miliardi di euro di scambi nel 2015, ovvero circa 200 milioni di euro di scambi quotidiani tra i

due paesi. La Francia è il secondo cliente e il secondo fornitore della penisola. L’Italia è il

quarto importatore di prodotti agroalimentari francesi e costituisce uno dei mercati

privilegiati per le automobili francesi (il 7,8% delle esportazioni francesi si realizzano in

Italia) e i prodotti metallurgici (9,4%).

200 milioni di euro di scambi al giorno

La Francia è il secondo cliente e il secondo fornitore dell’Italia

Il peso degli investimenti reciproci

La Francia è il primo investitore in

Italia1: quasi 1/5 degli investimenti

internazionali in Italia (46 miliardi di euro)

è di provenienza francese. L’Italia è il

quinto investitore2 in Francia, dopo gli

Stati Uniti, il Regno Unito, la Germania, e

la Svizzera. In totale, più di 1.200 filiali

italiane con sede in Francia e che

impiegano circa 80.000 dipendenti. Per

quanto riguarda i progetti di creazione di

posti di lavoro in Francia, l'Italia è il terzo

paese al mondo dopo gli Stati Uniti e la

Germania.

Forte è la presenza francese in Italia che

risale a molto tempo fa, considerato che

alcune aziende si sono stabilite nella

penisola più di cento anni fa. In termini settoriali, i servizi rappresentano i tre quarti degli

investimenti totali, di cui un terzo circa fra banche ed assicurazioni. Le aziende francesi

sono molto presenti anche nel settore della grande distribuzione, nell’energia (il 10% degli

investimenti francesi) e nell’industria (in particolare nei beni strumentali, i beni intermedi,

e i trasporti).

La Francia è il primo investitore in Italia:

più di 1600 filiali francesi in Italia, che occupano più di 200 000 addetti.

1 Escludendo i Paesi Bassi, che sono piattaforme di investimenti stranieri (fonte : Eurostat). 2 Escludendo il Lussemburgo, il Belgio e i Paesi Bassi, che sono piattaforme di investimenti stranieri, e escludendo anche la

Francia, le cui filiali estere investono in Francia (fonte : Banca di Francia e Eurostat).

Economia e Commercio

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L’Italia è il quinto investitore in Francia:

più di 1200 filiali italiane in Francia, con circa 80 000 dipendenti.

Oltre ai grandi gruppi, non si

deve dimenticare la presenza in

entrambi i paesi di centinaia di

PMI, sia imprese italiane in

Francia, sia imprese francesi in

Italia, che, da entrambe le parti

delle Alpi, creano una fitta rete

di siti di produzione, di centri

decisionali e di punti di vendita.

Grandi progetti sostenuti dalla

cooperazione franco-italiana

La Francia e l’Italia possiedono

nel campo delle tecnologie di punta competenze riconosciute a livello mondiale:

aerospaziale, componentistica per l’automobile, chimica, meccanica, telecomunicazioni e

informatica, industria farmaceutica e biotecnologie. Per i due paesi l’economia digitale e la

collaborazione delle imprese francesi e italiane in questo campo sono fondamentali, in

particolare per la realizzazione delle “Smart Cities”.

Le aziende che animano la relazione franco-italiana

Sotto il patronato della Camera Francese di Commercio e Industria in Italia (CFCII), ogni

anno vengono premiate le aziende particolarmente dinamiche nell’ambito della relazione

franco-italiana. Di seguito, i vincitori del 2015:

Premio dell’investimento

francese in Italia (CFCII)

Antoine Pigot, Directeur d’ARTELIA International, per il suo

sviluppo in Italia.

Premio dell’investimento

italiano in Francia (AFII)

Alberto Marenghi, administrateur unique de CARTIERA

GALLIERA.

Premio della Corporate

Social Responsability

(CFCII)

Assicurazioni Generali, per il suo impegno nella gestione di

progetti CSR.

Premio dell’Impresa

italiana dell'Anno

Marco Capurso, Direttore Europa Occidentale della società

FERRERO

L’Ambasciata di Francia in Italia ha consegnato il 14 dicembre 2015 i premi Young

Entrepreneur Initiative Franci@Innovazione in occasione dell’evento StartupItalia! Open

Summit a Milano. Questo riconoscimento ha premiato sei startup selezionate nell’ambito del

Premio Nazionale per l’Innovazione, partner del progetto: Piezoskin, ERS Engineering,

SWindErgy, iXem, LARIVOC, PEGVax. Esse potranno entrare in contatto con

l’ecosistema francese, tramite un laboratorio di 5 giorni in uno dei sei incubatori pubblici

francesi partner del programma, allo scopo di valutare le possibilità di collaborazioni

tecnologiche, se non addirittura d’incubazione.

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II – Delle istituzioni di cooperazione sempre più efficienti

La diplomazia economica è una priorità per il governo francese. In tale ambito, molte

iniziative sono state avviate per strutturare e rendere più dinamica la relazione economica

franco-italiana, in particolare durante i vertici bilaterali che si tengono annualmente. A

questo fine, per coinvolgere il più strettamente possibile le imprese in questo processo, sono

stati creati un Consiglio d’affari presieduto da Jean-Laurent Bonnafé (BNP Paribas) e da

Gabriele Galateri di Genola (Generali), incaricato di proporre delle soluzioni di

miglioramento delle relazioni economiche bilaterali e un Consiglio economico, presieduto

dall’Ambasciatrice. A livello amministrativo sono stati attivati un gruppo di lavoro bilaterale

sulle questioni commerciali e industriali (GTCI) e un polo di diplomazia economica, che

sotto l’autorità dell’Ambasciatrice e del servizio economico dell’Ambasciata, analizza le

istanze destinate a strutturare e vivacizzare la nostra relazione economica.

POLO DI DIPLOMAZIA ECONOMICA

AGENZIE NAZIONALI

Ubifrance e l’Agenzia Francese per gli Investimenti

Internazionali (AFII) si sono fuse il 1° gennaio 2015 per creare

Business France. Con sede a Milano, Business France

accompagna all’export le aziende francesi (informazione,

prospezione, gestione dei Volontari Internazionali in Azienda) e

promuove gli investimenti internazionali in Francia, agevolando

le pratiche e diffondendo informazioni in merito ai vantaggi

competitivi della Francia.

Atout France è l’agenzia incaricata di sviluppare l’industria

turistica, primo settore economico francese. Assicura tra

l’altro un’intensa attività di comunicazione, su Internet e i

social network, con la pubblicazione di incontri

interprofessionali.

Sopexa è il gruppo di riferimento del marketing

internazionale per il settore alimentare, Vino e “Art de

vivre”. In Italia, mira soprattutto ad accompagnare gli attori

del settore agroalimentare francese sul mercato italiano.

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ALTRE AGENZIE

La Camera Francese di Commercio e d’Industria in Italia

(CFCII) raggruppa numerose società francesi con sede in Italia,

ma anche società italiane che intrattengono relazioni

commerciali con la Francia. La Camera segue la fase

amministrativa delle imprese che vogliono stabilirsi o svilupparsi

commercialmente in Francia e in Italia e assicura la

rappresentanza istituzionale dei suoi aderenti. La CFCII è inoltre

stata promotrice della fondazione di un Osservatorio franco-

italiano sulla Responsabilità Sociale delle Aziende che mira a

diffondere la cultura della responsabilità sociale delle imprese

presso le aziende francesi in Italia e quelle italiane.

La sezione italiana dei Consiglieri del Commercio Estero della

Francia, che riunisce una cinquantina di dirigenti francesi in

Italia, mira a sviluppare i legami economici e commerciali tra la

Francia e l’Italia accompagnando i poteri pubblici francesi nella

loro valutazione della situazione economica e lo sviluppo dei

prodotti e delle imprese francesi in Italia.

Entreprise Rhône-Alpes International (ERAI) consiglia gli

imprenditori della Regione Rodano-Alpi sull’export e i

finanziamenti internazionali. Poiché la regione del Rodano-Alpi

è una delle prime nelle relazioni economiche franco-italiane,

l’ERAI partecipa pienamente all’intensificazione degli scambi

tra i due paesi.

I Saloni Internazionali Francesi, delegazione italiana di

Promosalons, agenzia che organizza i numerosi Saloni

Professionali Internazionali francesi.

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Le forti relazioni economiche tra la Francia e l’Italia vengono favorite dall’esistenza di una

stretta e fruttuosa cooperazione tra le amministrazioni fiscali dei due paesi.

Una cooperazione stretta in materia di lotta contro la frode e

l’evasione fiscale

Due trattati bilaterali sull’eliminazione delle doppie imposizioni e sulla lotta contro l’evasione

fiscale favoriscono sia lo sviluppo delle relazioni economiche tra i due paesi, sia la

prevenzione e la repressione delle operazioni fraudolenti:

Il 5 ottobre 1989: Convenzione fiscale al fine di evitare le doppie imposizioni in materia di

imposte sul reddito e sul patrimonio e di prevenire la frode e l’evasione fiscale.

Il 20 dicembre 1990: Convenzione fiscale in vista di evitare le doppie imposizioni in

materia di imposte sulle successioni e le donazioni e di prevenire l’evasione e la frode fiscale.

La cooperazione tra i due paesi consiste nello scambio di informazioni di natura fiscale nel

quadro delle procedure di assistenza amministrativa previste dai testi regolamentari e

comunitari.

Esistono forti convergenze tra la Francia e l’Italia in materia di lotta contro la frode e

l’evasione fiscale, in particolare in un contesto internazionale ed immateriale. I due paesi

operano congiuntamente per agire in questo senso nell’ambito del G20, così come a livello

comunitario e all’OCSE dove sono elaborate le normative fiscali internazionali.

L’Addetto fiscale presso l’Ambasciata di Francia

Collegato alla rete internazionale del Ministero delle Finanze e dei Conti Pubblici,

l’Addetto fiscale è un funzionario della Direzione Generale delle Finanze Pubbliche

incaricato della cooperazione bilaterale con le diverse amministrazioni del Ministero

dell’Economia incaricato degli affari fiscali: Dipartimento delle finanze, Agenzia

delle Entrate, Guardia di Finanza.

Gestisce dunque le relazioni con le autorità fiscali italiane, agevolando le relazioni

bilaterali. È incaricato di realizzare studi comparativi e di informare

l’amministrazione francese dell’evoluzione della legislazione fiscale e

dell’organizzazione amministrativa dell’Italia. Mette a disposizione di operatori

professionisti e privati informazioni generali in materia di fiscalità e applicazione

delle convenzioni fiscali.

Fiscalità

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Tre grandi settori rappresentano i pilastri della cooperazione industriale: l’aerospaziale, i

trasporti e l’energia, mentre la cooperazione si sta rafforzando nel settore dell’ambiente. Ma

oltre a questi grandi settori industriali che strutturano la relazione bilaterale economica, vi

sono anche quattro settori promettenti per lo sviluppo delle imprese francesi in Italia:

l’agroalimentare e i prodotti agricoli (per ulteriori dettagli, vedasi la scheda sull’agricoltura);

tecniche e strumenti per il miglioramento in termini di produttività e sviluppo sostenibile; le

telecomunicazioni e le ICT; il settore della salute e del benessere.

I – Trasporti e corridoi alpini, oggetto di grandi progetti italo-francesi

Oltre alla cooperazione di lunga data con il gruppo ALSTOM, la relazione italo-francese nel

settore dei trasporti, oggi particolarmente intensa, si è sviluppata col passare degli anni

intorno a grandi progetti di infrastrutture ferroviarie e stradali di traversata alpina, fra cui i

principali sono i tunnel stradali del Fréjus e di Tenda, l’Autostrada Ferroviaria Alpina

(AFA) e la rete ferroviaria Torino-Lione, senza dimenticare la pianificazione del territorio

di Ventimiglia e del colle del Monginevro, altri punti chiave del valico transalpino. Lo scopo

è quello di ottimizzare i trasporti transalpini dei passeggeri e delle merci tra l’Italia e la

Francia, ma anche con la Svizzera e l’Austria.

Tunnel stradali del Monte-Bianco, del Fréjus e di Tende

Questi tre trafori che collegano il territorio francese a quello italiano sono essenziali sia per il

commercio, sia per il turismo. L’accento è stato posto sulla fluidità e la sicurezza del

traffico nei tunnel, come ribadito dai ministri dei trasporti francese e italiano durante il

vertice italo-francese del dicembre 2012. Una galleria di sicurezza è stata inaugurata, il 17

novembre 2014, per il tunnel del Fréjus e sarà operativa nel 2017; inoltre, una nuova galleria è

in costruzione per il tunnel di Tenda. Entrambi i progetti permetteranno di separare i flussi di

circolazione per migliorarne la sicurezza e l’efficacia.

Trasporti ed energie, ambiente

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Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA)

Il servizio di Autostrada Ferroviaria Alpina (AFA) è costituito da 5 collegamenti quotidiani

che circolano 5 giorni su 7 tra le piattaforme di Aiton (Savoia) e d’Orbassano (Piemonte,

Italia). Questo servizio è gestito da Autostrada Ferroviaria Alpina, filiale comune della

SNCF, e Trenitalia, la più grande azienda ferroviaria francese. L’Autostrada Ferroviaria

Alpina permette di ridurre l’impatto ambientale del traffico transalpino e di migliorare la

sicurezza grazie al trasferimento modale dei TIR dalla strada attraverso la ferrovia.

Progetto di rete ferroviaria Lione-Torino

La Francia e l’Italia si sono impegnate nel

progetto Torino-Lione nell’ambito del trattato

di Torino del 29 gennaio 2001. Il 30 gennaio

2012 e il 24 febbraio 2015, la Francia e l’Italia

hanno firmato due accordi per la realizzazione

e l’esercizio della linea ferroviaria Torino-

Lione, che conferma il loro impegno nel

progetto di linea ad alta velocità e fissa tra

l’altro le modalità giuridiche e tecniche della

sua realizzazione.

Questa nuova linea, parte integrante del

progetto prioritario n°6 della rete transeuropea di trasporto (RTE-T) sull’asse ferroviario

Spagna-Europa centrale, ambisce a dare continuità al traffico di merci, su strada e ferrovia,

attraverso le Alpi. Si tratta quindi di un progetto molto sensibile da un punto di vista

ambientale. La quota del trasporto su rotaia sul totale del trasporto merci potrebbe

raggiungere il 50%, contro il solo 8,5% nel 2011. La nuova linea permetterà quindi il

trasporto di viaggiatori ad alta velocità, il trasporto di merci tradizionale e “l’autostrada

ferroviaria” di grande dimensione per il trasporto di camion completi o di rimorchi su vagoni

speciali.

Il progetto ambisce anche a migliorare i collegamenti tra i grandi centri abitati alpini di

Francia e Italia e a rendere sicuri gli spostamenti tra i due paesi. Permetterà tra l’altro di

andare da Torino a Lione in 2 ore anziché le attuali 3 ore e mezza e da Milano a Parigi in 4

ore anziché 7.

Il nuovo collegamento è costituito da parti ubicate in territorio francese e italiano (gli accessi)

e da una sezione transfrontaliera, composta dal tunnel principale (circa 57 km) e dai raccordi

alla linea storica, in Francia a Saint-Jean-de-Maurienne e in Italia a Susa-Bussoleno. I lavori

della galleria della Maddalena, nel comune di Chiomonte, in Valsusa, sono iniziati dal 2012.

In Francia, i lavori di scavo della galleria di Saint Martin La Porte sono iniziati dal 2015.

II – L’industria della Difesa

Gli scambi nel settore dell’industrie della difesa con l’Italia, primo partner industriale della

Francia per gli armamenti, si sviluppano nell’ambito di programmi di cooperazione e tramite

società transnazionali e raggruppamenti industriali ad hoc.

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III – Il partenariato energetico italo-francese

La Francia e l’Italia, che hanno problematiche energetiche diverse, desiderano entrambe

contribuire allo sviluppo della politica europea dell’energia, fondata sulla sicurezza degli

approvvigionamenti, la protezione dell’ambiente e la competitività.

I grandi gruppi dei due paesi sono fortemente presenti da una parte e dall’altra delle Alpi:

EDF, ENGIE e TOTAL si sviluppano in Italia così come ENI, ENEL o SNAM in Francia.

La Francia e l’Italia favoriscono inoltre cooperazioni industriali nel settore del gas e

dell’elettricità, nonché dei progetti comuni di ricerca e sviluppo nelle nuove tecnologie

dell’energia.

Infine, la realizzazione di un’interconnessione elettrica è prevista nella futura galleria di

sicurezza del tunnel del Fréjus, attualmente in costruzione. Questa linea (190 km interrati tra

Piossasco in Piemonte e Grande-Ile in Savoia, il più grande collegamento di questo tipo al

mondo) rafforzerà la capacità di scambi dei due paesi e contribuirà a garantire la sicurezza

degli approvvigionamenti in elettricità e la stabilità della rete. Il progetto rientra nell’ambito

dell’integrazione del mercato europeo dell’elettricità. La fine dei lavori è prevista per il 2019.

IV – Azioni congiunte per la protezione dell’ambiente

La Francia e l’Italia sono partner in numerosi accordi di cooperazione bilaterale o

multilaterale per la protezione dell’ambiente.

Aree naturali protette

Nelle zone transfrontaliere terrestri, i due paesi

collaborono nel quadro della Convenzione Alpina,

primo trattato al mondo per la protezione di un'area

montana, vincolante a livello internazionale, e il

protocollo italo-franco-svizzero per la gestione della

popolazione dei lupi delle Alpi dell’Ovest, o la

creazione della Riserva della Biosfera

Transfrontaliera UNESCO del Monviso. Nelle zone

marittime, Francia e Italia sono cofondatrice di tre

santuari marini (le Bocche di Bonifacio e, in collaborazione con il Principato di Monaco,

Pelagos e Ramoge) e organizzano delle esercitazioni di alarme ambientali.

Lutte contre le changement climatique

La Francia e l’Italia sono i maggiori partner nella lotta contro il cambiamento climatico.

L’azione del governo italiano durante il suo semestre di Presidenza del Consiglio dell’Unione

Europea (luglio-dicembre 2014) ha avuto un ruolo importante nella definizione della

posizione comune dell’UE in vista della COP21, la XXI conferenza delle Nazioni Unite sul

cambiamento climatico che ha avuto luogo a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre 2015.

L’Italia ha contribuito attivamente alle negoziazioni internazionali che hanno portato

all’Accordo di Parigi sul Clima, primo accordo universale sul clima.

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La Francia e l’Italia vantano una lunga tradizione agricola e alimentare. Lungi dall’essere

uguali, le agricolture e le filiali agroalimentari di questi due paesi condividono tuttavia

obiettivi e valori, rendendo la loro relazione una realtà attuale e una necessità costante, in

un’ottica di collaborazione e sostegno reciproci a livello di Unione Europea e non solo, per la

difesa di interessi comuni.

I – Un legame indispensabile tra due pesi massimi dell’agricoltura

europea

La Francia è il primo produttore agricolo

dell’Unione Europea, l’Italia il terzo. Nel commercio

agroalimentare mondiale pesano rispettivamente per

5,0 % e 4,5 %. Gli scambi tra i due paesi hanno

raggiunto 9,0 miliardi di euro nel 2015 con

un’eccedenza per la Francia, il che fa del commercio

bilaterale una voce importante del commercio

agroalimentare francese.

La Francia e l’Italia sono rispettivamente al 1° e 3° posto

fra i produttori agricoli dell’UE.

Rappresentano il 5,0 % e il 4,5 %

del commercio agroalimentare mondiale..

I due paesi condividono una medesima cultura alimentare, in particolare per quanto riguarda

l’importanza data all’origine e alla qualità dei prodotti. L’Italia e la Francia sono infatti

molto attive nel controllo dei processi di produzione, con apposizione di marchi di

identificazione che certificano la qualità e l’origine di numerosi prodotti. L’Italia annovera il

numero più alto di denominazioni di origine protetta (DOP), di indicazioni geografiche

protette (IGP) e di specialità tradizionali garantite (STG) dell’Unione Europea con 280

prodotti non vitivinicoli, la Francia si colloca subito dopo con 257 prodotti. Inoltre, sono stati

classificati 523 vini italiani e 438 vini francesi.

Relazioni tra professionisti francesi e italiani

L’Italia fa parte dal 2010 del Comitato franco-spagnolo di

frutta e verdura che contribuisce a migliorare le relazioni tra i

professionisti dei tre paesi e riflette sui dispositivi europei del

settore. Diverse iniziative comuni sono inoltre state avviate nel

corso degli ultimi anni, ad esempio per quanto riguarda

l’Organizzazione Comune del Mercato ortofrutticolo o le

misure di gestione delle crisi che colpiscono talvolta i mercati.

Un incontro veterinario annuale permette, da più di 25 anni,

un dialogo approfondito tra i servizi dei due paesi, partner di

rilievo nel commercio degli animali vivi. Circa 800 000 capi di

animali della specie bovina sono venduti ogni anno dalla

Francia all’Italia, assicurando l’80% dell’approvvigionamento

italiano.

Agricoltura

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II. Cooperazione multilaterale

I due paesi sostengono la politica agricola dell’Unione Europea in modo da garantire la

sicurezza alimentare, la sostenibilità economica e ambientale dei settori agricoli.

Nell’ambito delle ultimi trattative comunitarie (2014-2020), i colloqui bilaterali (in

particolare, con incontri a livello ministeriale), hanno permesso di difendere delle posizioni

comuni in settori di rilievo, quali l’evoluzione dei diritti di piantagione viticola (la Francia e

l’Italia sono i primi due paesi produttori di vino al mondo), la permanenza di una parte di

aiuti “accoppiati” o ancora la cosidetta questione della convergenza degli aiuti.

Fuori dell’Europa, la Francia e l’Italia sono unite nelle trattative di accordi commerciali o

nella risoluzione di liti commerciali che riguardano i propri prodotti agroalimentari, ad

esempio durante le indagini cinesi antidumping e antisovvenzioni contro i vini dell’Unione

europea, settore particolarmente rilevante per la Francia e l’Italia. La trattativa commerciale

euro-atlantica rappresenta inoltre un’occasione di concertazione importante tra i due paesi,

che intendono difendere e proteggere la qualità e le indicazioni d’origine dei prodotti.

Nel corso degli ultimi anni, l’evoluzione dei prezzi delle materie prime agricole rimanda alla

necessità di lavorare a livello multilaterale alla lotta contro la volatilità dei prezzi e al

miglioramento della sicurezza alimentare. La convergenza di vedute tra l’Italia e la Francia

riguardo a queste sfide si è verificata nell’ambito dei lavori del G20 dell’anno 2011, sotto la

presidenza francese, impegnati sulla lotta contro la volatilità dei prezzi agricoli. È stata

ribadita durante la conferenza agricola Euro-Mediterranea che si è svolta a Palermo il 28

novembre 2014 durante la presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea e di cui la

dichiarazione finale mette le politiche per la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile delle

zone rurali, l’occupazione dei giovani e l’innovazione al cuore della strategia per la crescita

economica.

EXPO MILAN 2015

Il tema dell’Esposizione universale del 2015 che

si è svolta a Milano, era “Nutrire il pianeta,

energia per la vita”. La Francia, come l’Italia, si

sono impegnate a favore della sicurezza e della

qualità alimentare e vi hanno assicurato una

presenza ambiziosa : oltre 2 milioni di persone

hanno visitato il padiglione francese.

Incontro tra François Hollande e Matteo Renzi

all’Expo 2015, il 21 guigno 2015, a Milano.

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Il vertice franco-italiano del 2012 si è concluso con un accordo amministrativo tra i due

ministri dell’Interno atto a rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza interna. Sono

già stati ottenuti risultati in questo ambito grazie ad una cooperazione bilaterale che riposa su

ricchi scambi operativi. Tale collaborazione contribuisce a contrastare con efficacia la

delinquenza che colpisce i nostri due paesi e a fare fronte comune dinanzi alla minaccia

terroristica e alla tratta degli esseri umani. Infine, contribuisce a migliorare la sicurezza

stradale dai due lati delle Alpi.

I – Una cooperazione intensa in materia di sicurezza interna e di

giustizia

Quattro grandi accordi hanno favorito, da mezzo secolo, la cooperazione di polizia italo-

francese:

1963: Creazione degli Uffici di controllo nazionali giustapposti, che facilitano l’azione delle

due polizie nella zona di frontiera.

1986: Accordo relativo alla lotta al terrorismo, al traffico di stupefacenti e alla criminalità

organizzata.

1990: Accordo sulla riammissione dei cittadini stranieri non ammessi alle frontiere.

1997: Accordo di Chambéry relativo alla cooperazione transfrontaliera, che ha permesso nel

1998 la creazione dei Centri di cooperazione di polizia e dogana di Ventimiglia et di Modane.

Tali centri uniscono poliziotti, gendarmi e doganieri francesi ed italiani al fine di facilitare gli

scambi di informazione e di accelerare le procedure ed i controlli.

Sicurezza e Giustizia

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La cooperazione tecnica consiste nello scambio di procedure su tematiche precise, spesso

finanziate dall’UE. Si ricordi la creazione nel 2011 dell’ European Union Police Services

Training, sotto il comando dell’Arma dei Carabinieri fra Italia, Francia, Spagna e Olanda,

composta dalle forze di polizia e di gendarmeria dell’UE in grado di intervenire in aree di

crisi. La Gendarmerie française e l’Arma dei Carabinieri sono anche raggruppate in seno alla

FIEP (nome dato in base ai quattro paesi fondatori di questa iniziativa: France, Italia,

España, Portugal), ente che organizza riunioni di scambi di informazioni tecniche tra forze

delle gendarmerie del mondo intero. Infine, l’Italia ospita a Vicenza lo Stato maggiore

permanente della Forza di Gendarmeria Europea, a cui la Francia e l’Italia partecipano

attivamente nel quadro della gestione di crisi internazionali.

La cooperazione giudiziaria tra la Francia e l’Italia è basata su numerosi testi tra cui i più

importanti sono:

1959: Convenzione Europea di reciproco aiuto giudiziario in materia penale del 20 aprile

1959.

1990: Convenzione applicativa dell’accordo di Shengen che consente la trasmissione diretta

da autorità giudiziaria ad autorità giudiziaria delle richieste di reciproco aiuto.

2000: Convenzione delle Nazioni Unite sulla criminalità organizzata transazionale.

2002: Decisione quadro relativa al mandato d’arresto europeo operativa dopo il 2005 tra

Francia e Italia.

2008 :Decisione quadro relativa alla reciproca conoscenza delle sentenze aventi ad oggetto

delle pronunce di pena detentiva operante dal 2013 anche in Italia.

II – Le istituzioni di cooperazione

Consigliere dell’Ambasciatore per tutte le questioni inerenti alla sicurezza interna e

rappresentante della polizia e della gendarmeria nazionale, l’Addetto alla Sicurezza Interna

organizza la cooperazione bilaterale e multilaterale di sicurezza. Dialoga con il Ministero

dell’Interno italiano e le forze di sicurezza (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia

di Finanza, Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale). Egli propone e mette in atto

programmi di cooperazione con il partner italiano e assiste la comunità francese per le

questioni di sicurezza.

L’ufficio scambia informazioni operative con le forze di polizia italiane, soprattutto per le

questioni di criminalità internazionale (immigrazione irregolare, criminalità organizzata,

terrorismo, traffico di droga, di armi e di esseri umani). Partecipa inoltre all’attuazione di

mandati di arresto europei emessi da magistrati francesi. Il Vice Addetto alla Sicurezza

Interna lo sostituisce, se necessario, nella sua azione e in quella dei 3 ufficiali di

collegamento francesi direttamente inseriti nelle forze di polizia italiane.

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17

Il magistrato di collegamento

Il magistrato di collegamento francese in Italia – sui 18 magistrati di collegamento francesi

attualmente in carica nel mondo – è stato il primo ad essere creato negli anni 90. All’inizio

nel quadro della lotta alla mafia, la missione di questa nuova figura si è successivamente

estesa per facilitare la collaborazione giudiziaria tra i due paesi garantendo una più efficace

applicazione dei testi europei ed internazionali. L’intervento del magistrato di collegamento

contribuisce inoltre a risolvere alcuni problemi giuridici e ad accelerare, per quanto sia

possibile, l’esame di alcune domande giuridiche di reciproca assistenza in materia penale,

delle procedure di estradizione, di mandato di arresto europeo o del trasferimento di detenuti

condannati.

Nell’ambito delle sue funzioni, il magistrato di collegamento è in contatto permanente con i

diversi dipartimenti competenti del ministero di Giustizia italiano, nonché con i magistrati

delle Corti d’Appello e dei tribunali della penisola. Lavora in stretta collaborazione con

l’Ufficio di Sicurezza Interna e i consolati francesi presenti sul territorio.

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Italia e Francia sono partner da molto tempo nel settore della Difesa. Oggi, partecipano,

fianco a fianco, a diverse operazioni nell’ambito internazionale (Libano, EUnavforMED

Sophia), e intendono sviluppare la loro capacità ad agire insieme nelle operazioni tramite

progetti d’operazioni congiunte diversificate. Parigi e Roma sostengono anche tutte le

iniziative che contribuiscono a rafforzare la coesione dell’Alleanza atlantica nonché l’Europa

della Difesa, con delle iniziative bilaterali come all’interno del gruppo « Weimar + »

« Germania, Spagna, Francia, Italia e Polonia).

Dopo Roma nel 2013 e Parigi nel 2015, il vertice di Venezia permetterà di attualizzare

gli orientamenti politici e di fissare i grandi obiettivi della rilazione bilaterale di difesa.

I – Una relazione bilaterale attiva al servizio dell’Europa della difesa

La cooperazione delle forze armate italiane e francesi ricopre diversi aspetti:

Operazioni e addestramento: il progetto di stato maggiore (non permanente) della

brigata franco-italiana è diventata una realtà concreta fine 2015, con lo

dispiegamento in Libano della 27° Brigade d’infanterie de montagne nello stato

maggiore del settore Ovest della FINUL, armata dalla brigata alpina Taurinense.

Questa cooperazione favorirà l’uso congiunto delle nostre forze nell’ambito

multinazionale.

Nel settore navale, le Marine scambiano i loro programmi di attività per individuare

tutte le possibilità di addestramento e di supporto mutuale. Le nave italiane

vengono regolarmente a Tolone per beneficiare dei mezzi francesi. Per quanto

riguarda le nostre Aeronautiche militari, oltre alle attività regolari di addestramento

al rifornimento in volo, l’uso dei droni e la Personnal recovery sono tematiche

d’interesse comune. In fine, gli scambi di esperienza si sviluppano nell’ambito di

percorsi armonizzati fra le scuole di formazione iniziale o superiore, oppure grazie

agli scambi di personale nella formazione dei piloti da caccia.

Difesa e armamento

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Uso congiunto di armamenti: Francia e Italia condividono la loro esperienza per

l’elicottero NH90 (addestramento, scambi di personale, gemellaggio di flottiglie,

attività congiunte, supporto della flotta, ritorno d’esperienze logistiche e tecniche), e

cercano di rafforzare la capacità europea di rifornimento in volo, che potrà essere

utilizzata nell’ambito multinazionale sia di addestramento che operativo. L’accordo

tecnico firmato dai ministri della Difesa a proposito della gestione comune dei pezzi

di ricambio per le fregate Horizon costituisce un passo avanti, e ulteriormente

trasponibile alle fregate FREMM.

Scambio di informazioni ed armonizzazione delle regole: I due paesi aumentaranno

lo scambio di informazioni tra le loro forze sottomarine, per contrastare le attività

illecite perpetrate via mare, per proteggere la navigazione mercantile e assicurare la

loro difesa navale comune.

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II – L’Italia e la Francia, primi partner nel campo dell’armamento

L’Italia è il primo partner industriale militare

della Francia. Un comitato bilaterale

« armamento » fra i direttori nazionali

dell’armamento (DGA/DNA) così come gli

incontri fra i direttori francesi e italiani

consolidano questa partnership.

Tante di queste cooperazioni sono svolte in nome

delle nazioni dall’Organismo congiunto di

cooperazione in materia di armamento (OCCAR)

La cooperazione per l’armamento si focalizza sui

temi maggiori che sono il tema navale, lo

sviluppo della difesa terra-aria e antimissili

balistici sulla base del missile ASTER, la

software-defined radio (ESSOR) ed il settore

spaziale (comunicazioni ed osservazione) così

come i droni aerei.

Queste realizzazioni sono la testimonianza del suo dinamismo:

La Fregata FREMM è una fregata prodotta da DCNS (Francia) e Fincantieri (Italia), mentre

la fregata Horizon, nave di difesa aerea, è costruita da Thalès e DCNS da parte francese e

Finmeccanica e Fincantieri da parte italiane. Questi due esempi sono i gioielli delle flotte

italiane e francesi. Il siluro leggero MU90 è prodotto da Eurotorp, consorzio franco-italiano,

e attrezza la maggiore parte delle flotte europee.

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Il settore spaziale è anche al centro di una forte

cooperazione transalpina. La Francia e l’Italia

proseguono una cooperazione armamento radicata su

una base industriale comune attraverso l’Alleanza

Spaziale costituita da Thalès Alenia Space e

Telespazio :

- a proposito delle telecomunicazioni spaziali, la Francia gestisce con l’Italia il progetto

Athena-FIDUS (fornitura di telecomunicazione a banda larga, sotto la committenza del

CNES) e il progetto SICRAL 2 (complemento di capacità in materia di telecomunicazioni

militari protette, sotto la committenza italiana). Athena-FIDUS è stato avviato il 6 febbraio

2014 e SICRAL 2 il 26 aprile 2015. Tali progetti aprono la via per una cooperazione per 15

anni.

- per quanto riguarda l’osservazione della terra, l’Italia e la Francia cooperano sugli

scambi d’immagini radar (COSMO-Skymed) ed ottiche (Helios 2) come previsto dall’accordo

ORFEO, insieme all’interoperabilità nell’ambito del programma MUSIS.

Il settore dei droni MALE (Media Altitudine, Lunga Endurance), è anche l’oggetto di una

cooperazione ripartito in quatro con la Germania e la Spagna nello scopo di sviluppare, in

legame con l’Agenzia Europea di difesa, un drone MALE europeo di sorveglianza da qui al

2025.

Infine, in materia di difesa anti-missile, l’Italia e la Francia continuano il sostegno della filiera

industriale comune d’eccellenza di sistemi basati su missili ASTER sostenendo insieme lo

sviluppo del progetto B1NT avviato dalla Francia che permetterà di coprire un ampio spettro

di minacce e contribuirà alle capacità di DAMB dell’Europa e della NATO.

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I – La cooperazione in materia di educazione : il successo dell’EsaBac

Simbolo della cooperazione italo-francese in materia di educazione, l’EsaBac è una

certificazione che prevede il rilascio di due titoli di studi, e che permette agli allievi italiani e

francesi di conseguire con un solo esame due diplomi: l’Esame di Stato italiano e il

Baccalauréat francese. L’EsaBac nasce da un accordo intergovernativo firmato il 24

febbraio 2009. Vi possono aderire gli allievi che hanno seguito durante gli ultimi tre anni del

liceo un insegnamento di 4 ore alla settimana di lingua e letteratura francese, nonché di 2 ore

settimanali di storia in lingua francese (disciplina non linguistica), ovvero un totale di 6 ore

settimanali.

Il numero di licei italiani che preparano a questa doppia certificazione è in aumento regolare

da 5 anni e, nel settembre 2015, l’apertura dal ministero italiano dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca di nuove sezioni EsaBac ha portato il numero di licei a 366.

Nel 2014, 2225 Baccalauréats sono stati rilasciati agli alunni italiani. Il numero di diplomati

ammonta a 3338 nel 2015. Quindi sono attualmente 8387 alunni italiani in possesso del

Baccalauréat nell'ambito dell'EsaBac. Il tasso di successo all’esame francese che ammonta

al 90% (il 13% dei giudizi è “Molto Buono”) traduce il carattere d’eccellenza di questo

percorso bilingue. All'orizzonte 2018, più di 30 000 alunni italiani seguiranno il programma

EsaBac.

L’ESABAC: 366 licei – 30 000 alunni

5.000 candidati all’anno dal 2015-2016

Reciprocamente, anche gli alunni del sistema scolastico francese possono preparare l’EsaBac,

seguendo un insegnamento di letteratura italiana e di storia-geografia in lingua italiana. Tale

formazione è proposta in Francia da 47 licei e da 4 istituti francesi in Italia : il Liceo

Stendhal a Milano, il Liceo Victor Hugo a Firenze, il Liceo Chateaubriand e l’Istituto Saint-

Dominique a Roma. Nel 2015, 589 alunni hanno sostenuto le prove dell'Esame di Stato.

II – Un partenariato linguistico ed educativo eccezionale

Imparare il francese

Un milione e ottocentomila giovani e adulti imparano ogni anno il francese su tutto il

territorio italiano: se a scuola l’inglese rimane la prima lingua straniera obbligatoria, tre

alunni su quattro scelgono il francese come seconda lingua alla scuola media.

Il sistema italiano è sostenuto dalla rete francese: infatti, nei 5 Istituti francesi (Milano,

Firenze, Napoli, Palermo e il centro San Luigi dei Francesi a Roma) e le 38 Alliances

françaises, l’offerta di corsi linguistici riguarda ogni anno oltre 10 000 iscritti che desiderano

imparare il francese. Inoltre, vi sono i corsi di preparazione alle certificazioni di lingua

francese DELF-DALF, il cui Centro pilota nazionale, integrato all’IFI, assicura la gestione

centrale. Nel 2015 l'Italia conta oltre 35 000 candidati alle certificazioni DELF-DALF.

Lingua francese, Educazione e Insegnamento superiore

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In Italia, ¾ degli alunni scelgono il francese come seconda lingua.

L’Italia è al secondo posto a livello mondiale per le certificazioni

DELF-DALF

Imparare “in” francese

Cerimonia 2015 di consegna del baccalauréat agli studenti dei licei francesi di Roma

In Italia, è possibile imparare il francese ma è anche possibile imparare “in” francese. Sei

istituti scolastici francesi (Liceo Jean Giono a Torino, Liceo Stendhal a Milano, Liceo Victor

Hugo a Firenze, Liceo Chateaubriand e Istituto Saint Dominique a Roma, e la scuola

Alexandre Dumas a Napoli) accolgono più di 4 200 alunni francesi, italiani o provenienti da

paesi terzi. Dalla materna al liceo, essi preparano, seguendo i programmi francesi, ai diplomi

nazionali del Brevet e del Baccalauréat.

Il Label FrancEducation

Per la prima volta in Italia, nel 2014, il Label FrancEducation è stato attribuito dal ministero

francese degli Esteri all'Istituto Sacro Cuore di Roma, istituto scolastico italiano che propone

un insegnamento bilingue in francese alla scuola primaria.

In Italia, cinque istituti scolastici francesi

per studiare dalla materna al liceo

III – Una cooperazione universitaria dinamica

Gli studenti italo-francesi pronti per gli scambi

Ogni anno, circa 10.000 Italiani s’iscrivono nelle università e scuole superiori francesi. La

Francia è la terza destinazione preferita degli Italiani e la seconda nel quadro del

programma europeo Erasmus (dopo la Spagna). Ma i Francesi sono anche numerosi nelle

università italiane : ne registriamo circa 2.000 all’anno. Molti di loro vi soggiornano nel

quadro del programma Erasmus, facendo così dell’Italia la 4° destinazione degli studenti

Erasmus francesi (dopo la Spagna, il Regno Unito e la Germania).

10.000 Italiani nelle università francesi – 2000 Francesi nelle

università italiane – 260 diplomi italo-francesi

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Campus France Italie

Presente in più di 90 paesi, Campus France è l’agenzia francese che accompagna gli studenti

stranieri che desiderano proseguire gli studi in Francia. Per la scelta della formazione,

l’iscrizione, la ricerca di borsa di studio e la sistemazione. Per assicurare questa missione in

Italia, l’agenzia Campus France di Roma informa il pubblico e mette a sua disposizione un

sito internet e della documentazione. L’agenzia si propone di incontrare persone nuove

durante eventi organizzati nelle università, licei e palazzi italiani.

Formazioni congiunte: corsi universitari italo-francesi

Si registrano più di 4 000

accordi firmati tra università

francesi e italiane. Si tratta

soprattutto di scambi di

docenti e di studenti in

entrambi i paesi, ad esempio,

nel quadro del programma

Erasmus. Alcuni accordi

propongono l’attuazione di

formazioni comuni: doppi

diplomi o diplomi congiunti

che permettono agli studenti

di conseguire due diplomi

(uno italiano, uno francese)

oppure uno solo (italo-

francese) al termine di una scolarità in ognuno dei due paesi. Si registrano più di 260

formazioni italo-francesi di questo tipo, essenzialmente per il master e nel campo

dell’ingegneria, per la laurea e il dottorato e nel campo del diritto, delle lettere e del

management.

L’Università italo-francese

Creata nel 2001, l’UFI ha la sua sede a Grenoble e Torino. Sostiene la cooperazione italo-

francese in materia d’insegnamento superiore e di ricerca. Inoltre sovvenziona gli studi

cosiddetti “binazionali”, concede borse di studio e finanzia la mobilità dei dottorandi e dei

ricercatori in entrambi i paesi.

Il Consigliere culturale, Direttore dell’Institut Français Italia (IFI), si appoggia,

per la cooperazione linguistica ed educativa, sulle sedi dell’IFI e sulla rete

dell’Addetto alla cooperazione educativa e dei cinque Addetti alla cooperazione

per il francese in missione a Milano, Firenze, Roma, Napoli e Palermo, e per la

cooperazione universitaria, sulla rete dell’Addetto alla cooperazione universitaria

e dei lettori di scambio accolti dalle università.

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E’ nota la storica intensità degli scambi culturali italo-francesi. Tale ricchezza è fondata in

particolare sulla forte presenza della Francia in Italia, tramite istituzioni riconosciute come

l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’École française de Rome e gli Institut

Français in Italia. Tale presenza riguarda tutti i settori culturali, sostenendo in particolare lo

spettacolo dal vivo, il cinema (festival Rendez-vous) e la letteratura (Festival della

narrativa francese). Questa forte cooperazione culturale, avviata grazie ad un accordo italo-

francese del 1949, è il risultato di una durevole volontà politica da parte dei due paesi.

I – Una relazione culturale radicata e dinamica

Dal punto di vista culturale e linguistico, l’obiettivo della diplomazia francese è quello di

rafforzare il ruolo e la posizione della Francia negli scambi internazionali, in particolare

assicurando la promozione delle produzioni francesi sulle scene artistiche straniere. Ogni

anno, stagioni artistiche animano l’attività culturale dei due paesi, organizzate da diversi

organismi di cooperazione. La Francia e l’Italia condividono eventi come la Festa della

musica, le Giornate del patrimonio, nonché giornate europee come la Notte europea dei

musei. Tali attività sono sostenute dalla Fondazione italo-francese per la creazione

contemporanea Nuovi Mecenati che raggruppa imprese che partecipano attivamente alla

promozione delle relazioni culturali tra i due paesi.

Una stagione artistica unica e multidisciplinare : La Francia in Scena

L'Institut français d'Italie propone dal 2015 una stagione artistica nazionale unica. Dopo

l’organizzazione di grandi Stagioni nazionali (Suona francese per la musica, FranceDanse per

la danza, Face à Face per il teatro), questo nuovo appuntamento privilegia le attività

multidisciplinari, l’innovazione e la tecnologia, grazie alla collaborazione di partner pubblici e

privati, accendendo i riflettori sul meglio della creazione contemporanea francese (musica,

danza, teatro, circo, performance, installazioni), forte di una rinnovata cooperazione

istituzionale tra i nostri due paesi, per esempio nell’ambito della musica.

Più di 100 eventi artistici rivolti in priorità a un pubblico giovane, ma anche ai più piccoli,

proposto in oltre 30 città italiane dal nord al sud della penisola, senza dimenticare la Sicilia e

la Sardegna.

Arti Visive

La cooperazione franco-italiana nell’ambito delle arti figurative si concretizzerà attraverso

numerosi prestiti di opere d’arte reciproci provenienti dai musei nazionali francesi nonché

tramite mostre eccezionali allestite in collaborazione tra i due paesi.

Nel 2016, il Design sarà al centro degli appuntamenti con il Salone del Mobile di Milano dal

12 al 17 aprile durante il quale saranno presentati numerosi designers ed editori del design

francese, di cui François Mangeol presso la Galleria dell’Institut français di Milano. Sarà poi

Cultura

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la volta della Cité du Design di Saint-Etienne che rappresenterà la Francia in occasione della

XXI Triennale del Design di Milano a settembre. A Venezia, in occasione della Biennale di

Architettura, il Padiglione francese proporrà il progetto di « Nouvelles du front, nouvelles

richesses ? » dell’équipe Obras-¬Frédéric Bonnet / Collectif AJAP14 . Inoltre l’artista

Camille Henrot realizzerà la sua prima grande esposizione personale in Italia, a Roma, con la

Fondazione Memmo, e avrà un posto d’onore al Museo Madre a Napoli e successivamente a

Stromboli.

Il settore dell’audiovisivo (cinema, televisione)

Cinema

In ambito cinematografico la presenza francese in

Italia è storicamente importante: nel 2014 un totale di

54 film francesi (di qualsivoglia produzione) è stato

distribuito in Italia realizzando 6,2 milioni di entrate

per una quota di mercato del 6,8% (in terza posizione

dopo il cinema nazionale e quello americano e davanti

al cinema britannico). L’Italia rappresenta quindi il

terzo mercato per l’export dei film francesi in Europa

(dopo Germania e Benelux) con 7,2 milioni di incassi.

Due film francesi figurano tra i primi 20 del 2014;

Belle et Sébastien (1,2 milioni di entrate) e Lucy (1,1 milioni di entrate).

Nel 2015, più di venti film francesi sono usciti al cinema (Les Combattants, Qu'est ce qu'on a

fait au Bon Dieu ?, La Famille Bélier, Le Dernier loup...) a testimonianza della vitalità e del

buono stato di salute del cinema francese.

Sei film ad oggi hanno registrato oltre 200.000 entrate: Qu'est-ce qu'on a fait au Bon Dieu

(632.000 entrate), Le Dernier loup (373.405 entrate), Astérix – Le Domaine des Dieux

(308.473 entrate), Mune, le gardien de la lune (306.826 entrate), La Famille Bélier (270.722

entrate), e Taken 3 (244.751 entrate).

Sotto il patrocinio dei due Ministri della Cultura, il Centre national du cinéma français et de

l'image animée e il suo omologo italiano hanno firmato, martedì 21 maggio a Cannes, un

accordo bilaterale atto a creare un fondo di sostegno allo sviluppo di lungometraggi, e

destinato a realizzare progetti ambiziosi in termini di coproduzione artistica, con un budget

annuo di 500.000 euro.

L’Institut français Italia, in occasione dell’apertura del festival di cinema Rendez-vous

(“Appuntamento con il nuovo cinema francese”), ha organizzato nel 2015 un incontro di co-

produzione franco-italiano. Questo festival, organizzato con il supporto di Unifrance,

permette di mantenere e sviluppare i legami tra il cinema francese e il cinema italiano

presentando il meglio della creazione francese contemporanea in cinque città della penisola e

in versione originale sottotitolata.

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Audiovisivo

Per quanto riguarda i programmi audiovisivi francesi – nel 2014 le vendite in Italia hanno

rappresentato 12,3 milioni di euro (terzo mercato europeo per l’export, dopo la Germania e il

Belgio). Il paese è divenuto inoltre il primo acquirente per i film di animazione francese

toccando i 6,9 milioni di euro.

Il settore librario e le mediateche della rete francese in Italia

L’Ufficio per il Libro dell’Institut français Italia ha come missione quella di promuovere

l’editoria e gli autori francesi in Italia.

Il suo incarico si articola su differenti tipologie di azioni, come l’organizzazione di « stagioni

culturali » o cicli incentrati sulla letteratura (FFF, il “festival della narrativa francese”) o la

saggistica e il dibattito delle idee (ciclo “Prospettive critiche”); la collaborazione con i

principali eventi librari italiani (la fiera del libro per ragazzi di Bologna, il festival delle

letterature di Mantova, Più libri più liberi a Roma, ecc.); il dispositivo di sostegno alla

traduzione dal francese verso l’italiano (Piano d’aiuto alla pubblicazione Casanova).

Inoltre, l’Ufficio per il Libro coordina la rete di biblioteche francesi degli Instituts français

di Milano, Firenze, Napoli e Palermo. Collabora con le biblioteche dell'Institut français -

Centre Saint-Louis a Roma e quelle delle Alliances françaises in Italia.

Il Festival de la fiction francese (Festival della Narrativa

Francese), organizzato dall’Ambasciata di Francia in Italia e

dall’Institut Français Italia, presenta da sei anni la letteratura di

lingua francese più contemporanea, con autori francesi e

francofoni recentemente pubblicati e tradotti in italiano. Con quasi

1500 traduzioni nel 2014, il francese è la seconda lingua più

tradotta in Italia, dopo l’inglese. L’italiano è la prima lingua di

traduzione per la narrativa francese ; in Francia, l’italiano è la quarta

lingua di traduzione dopo l’inglese, il giapponese e il tedesco.

II – Gli attori della diplomazia culturale

Gli attori della diffusione della cultura francese sul territorio italiano

L’Institut Français Italia

L’Institut Français Italia è stato creato il 1° gennaio 2012. Raggruppa il Servizio di

Cooperazione e d’Azione Culturale dell’Ambasciata in Italia (SCAC) ed i centri ed

istituti culturali francesi di Firenze, Milano, Napoli e Palermo. L’IFI ha per scopo quello

di contribuire alla cooperazione con le istituzioni culturali italiane e alla diffusione della

lingua e della cultura francese in Italia : manifestazioni artistiche, promozione del

patrimonio artistico e culturale, cooperazioni linguistiche e universitarie, politica del

libro e nuovi media.

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Alliances Françaises

Le Alliances Françaises in Italia (sono 36) hanno lo scopo di favorire, non solo la

cooperazione linguistica, ma anche la cooperazione culturale. Favoriscono tutto l’anno gli

scambi tra la cultura locale e le culture francesi e francofone. Promuovono la diversità e il

dialogo delle culture. Presenti in 17 regioni, sviluppano, in partenariato con le collettività

locali, numerose azioni linguistiche e culturali.

Altre istituzioni culturali francesi in Italia

L’École Française de Rome e il Centro Jean

Bérard L’École Française de Rome è un ente pubblico

di ricerca e di formazione alla ricerca sotto la

tutela del Ministero dell’Insegnamento

superiore e della Ricerca. Creata in primo

luogo come “pendant” dell’École Française

d’Athènes (1873), è stata fondata nel 1875

all’interno del Palazzo Farnese, che condivide

con l’Ambasciata di Francia in Italia. I suoi

ambiti di ricerca vanno dall’archeologia alle

scienze sociali, fino alla storia dell’arte. Lavora

in stretta collaborazione con il CNRS nel

quadro di progetti di ricerca come quelli del

Centro Jean Bérard di Napoli, che studia

l’archeologia della Magna Grecia e della

Sicilia. L’École Française de Rome ha

partecipato, nel 2012, ad un programma

dell’Institut Français Italia nel quadro della

preparazione dell’EsaBac, proponendo nei licei

partner un programma di conferenze di storia e

di storia dell’arte e di visite guidate condotte

dai suoi borsisti.

Villa Medici, Accademia di Francia a

Roma

Creata come luogo ideale di incontri italo-

francesi, Villa Medici svolge un ruolo

decisivo nell’ambito della vita culturale

romana ed europea. Nel quadro di scambi

culturali e artistici, l’Accademia di

Francia organizza mostre, concerti,

convegni e seminari su argomenti legati

alle arti, alle lettere e alla loro storia.

Accoglie borsisti selezionati su concorso

per permettere ai giovani talenti della

scena artistica mondiale di beneficiare del

quadro e delle strutture della Villa e di

ispirarsi alla creazione romana, passata e

presente.

L’Institut Français – Centre Saint Louis

L’Institut Français – Centre Saint Louis

dipende dall’Ambasciata di Francia

presso la Santa Sede. Lavora in stretta

collaborazione con l’Institut Français

Italia su diversi progetti artistici (festival

della letteratura, promozione della

francofonia...)

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La Francia e l’Italia sono due potenze scientifiche riconosciute che condividono la stessa

volontà di utilizzare la ricerca e l’innovazione come strumento di sviluppo economico e

sociale, ma anche di diffusione. Cooperano quindi in questo settore sia in un ambito bilaterale

che europeo o internazionale.

I – Basi solide e passate

La cooperazione scientifica e tecnologica tra la Francia e l’Italia è sempre stata forte, sia per

ragioni geografiche e storiche che culturali. E’ stata formalizzata a livello istituzionale

attraverso un accordo firmato nel 2001 fra i due governi. In quest’ambito, vari accordi più

specifici sono stati firmati, come quelli sulla ricerca polare o spaziale.

II - Molteplici programmi comuni di ricerca scientifica

La Francia e l’Italia cooperano su progetti scientifici

diversi, come la ricerca polare, tramite la stazione

franco-italiana in Antartide “Concordia”, la sola

base di questo tipo, frutto di una collaborazione tra

l’Institut Polaire Paul-Emile Victor francese e il suo

omologo italiano, il Programma Nazionale

Ricerche in Antartide.

Nel settore della matematica, rapporti molto stretti

sono sfociati nella creazione del Laboratorio

Fibonacci, un’Unità Mista Internazionale fra la

Scuola Normale Superiore di Pisa e il CNRS

francese.

La fisica fondamentale è anch’essa oggetto

di una collaborazione intensa: il CNRS e

l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

italiano (INFN), con l’aiuto di undici

laboratori e istituti, hanno dato vita, nel

2003, all’interferometro VIRGO, destinato

a verificare l’esistenza delle onde

gravitazionali predette dalla teoria della

relatività e osservate per la prima volta nel

settembre 2015.

Ricerca e innovazione

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Il settore spaziale costituisce uno zoccolo molto

importante della cooperazione bilaterale: sulla base

dell’accordo nel settore dell’osservazione della

Terra, una cooperazione più generale è stata

stabilita attraverso un accordo intergovernativo

sullo spazio (2007). Quest’ultimo ne definisce le

grandi linee, sia nel quadro dell’Agenzia Spaziale

Europea (osservazione della Terra, esplorazione

spaziale, vettori : l’Italia e la Francia sono, per

esempio, i partner principali del programma

VEGA : Vettore Europeo di Generazione

Avanzata), dell’Unione Europea (programmi di

navigazione Galileo & EGNOS, d’osservazione

della Terra Copernicus), che a livello multilaterale e

bilaterale. A livello bilaterale, oltre allo scambio di

dati tra i loro programmi nazionali duali

d’osservazione della Terra (Pleiadi per la Francia,

ottica e COSMOS Skymed per l’Italia, radar), la

Francia e l’Italia conducono progetti comuni nel

settore delle telecomunicazioni spaziali governative

(imbarco incrociato di carichi utili sui programmi

Sicral 2, Italia e Athena FIDUS, Francia). Inoltre, i

due paesi collaborano in seno al programma d’osservazione della Terra militare MUSIS

(MUltinational Space-based Imaging System), su un’entità suolo che deve collegare i loro

sistemi di prossima generazione.

Questa cooperazione istituzionale si trova rafforzata anche a livello industriale, in particolare

con l’Alleanza Spaziale stabilita dai gruppi francese Thales e italiano Finmeccanica, tramite

due società comuni, Thales Alenia e Telespazio.

III – Una visione e strumenti comuni messi a disposizione della

cooperazione scientifica e tecnologica e dell’innovazione

Il programma d’azioni integrate Galileo, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e

dell’Università e della Ricerca francesi e italiani, mira a sviluppare gli scambi scientifici e

tecnologici d’eccellenza fra i laboratori di ricerca dei due paesi, favorendo la mobilità dei

giovani talenti, soprattutto con scambi tra giovani equipe su tematiche innovative d’interesse

comune, tanto in scienze umane che in fisica o biochimica, per esempio, sugli ecosistemi delle

alghe nel Mediterraneo o l’immagine digitale in archeologia.

Il programma di borse di ricerca scientifica, gestito per la parte francese dall’Ambasciata di

Francia in Italia, permette a giovani studenti italiani di effettuare un dottorato in co-tutela

con un’università francese oppure un soggiorno di qualche mese in un laboratorio francese.

Reciprocamente, il governo italiano finanzia un programma di borse equivalente per giovani

studenti francesi che desiderino studiare in Italia.

La diffusione della cultura scientifica fa parte, anch’essa, delle azioni comuni, tramite, per

esempio, conferenze organizzate in collaborazione con istituzioni e festival italiani. Cosi’, nel

2015 e all’inizio del 2016, è stato trattato il tema delle cellule staminali con una conferenza in

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collaborazione con l’Académie des Sciences e l’Accademia Nazionale dei Lincei, una tavola

rotonda sul cambiamento climatico e le sfide della COP 21 è stata organizzata a Palazzo

Farnese con il CNR, varie azioni sono state realizzate in partenariato con l’Università Luigi

Bocconi sul tema dello sprecco alimentare nell’ambito di Expo 2015.

Il settore dell’innovazione corrisponde a una priorità comune dei due paesi. Per favorire gli

scambi, l’Ambasciata di Francia in Italia organizza due premi nell’ambito del programma del

MAEDI « Young Entrepreneur Initiative », con il sostegno della rete degli incubatori italiani

PNI Cube. Il primo premio, Franci@StartUp, è stato consegnato nel giugno 2015 alle società

Zehus (sistema per bicicletta a pedalata assistita), Safen Fluid (sistema innovativo di

risparmio energetico per le reti pneumattiche industriali) e JUSP (sistema di pagamento con

carta mobile) che hanno beneficiato di un soggiorno d’affari di 5 giorni organizzato

dall’agenzia Paris&Co. Il secondo premio, Franci@Innovazione, è stato consegnato a

dicembre 2015 dal Console generale di Milano

a sei startup italiane che saranno accolte

prossimamente da incubatori francesi partner

del programma : Piezoskin (sistema di

produzione di energia tramite l’uso di materiali

piezoelettrici), ERS Engineering (sistema di

cogenerazione di energia con l’utilizzo di scarti

agro-industriali e forestali), SWindErgy

(sistema di produzione di energia eolica), iXem

(sistema di monitoraggio dei vitigni),

LARIVOC (dispositivo portatile per la

riabilitazione di pazienti che hanno subito un

intervento chirurgico alle corde vocali), PEGVax (vaccini antitumorali utilizzando virus

geneticamente e chimicamente modificati). Questo programma di visite è organizzato da

Rétis, rete francese dell’innovazione, con il sostegno dello Studio Legale franco-italiano

Castaldi Mourre & Partners e delle società L’Oréal, Michelin e Altran.

Consegna del premio Franci@Innovazione da

parte del Console generale Olivier Brochet

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La cooperazione spaziale bilaterale franco-italiana è di gran lunga la più dinamica in

Europa, essendo in particolare le agenzie nazionali di questi due paesi le sole a

condurre attività legate alla dimensione duale civile/militare e allo sviluppo di

lanciatori completi.

Essa si basa oggi su programmi bilaterali strutturanti nel settore dell’osservazione

della Terra e delle telecomunicazioni ma anche nell’ambito di programmi condotti

insieme in seno all’Agenzia Spaziale Europea.

Questa cooperazione ha appena effettuato un nuovo passo avanti. Alla fine del 2014,

a Lussemburgo, la Francia e l’Italia hanno dato un impulso decisivo all’avvio di

lanciatori di nuova generazione, Ariane 6 e VEGA C, e hanno firmato, durante il

vertice bilaterale del 24 febbraio 2015, un accordo di cooperazione che la estende a

nuovi temi.

Solide base

La Francia e l’Italia sono i due paesi

europei che hanno le politiche spaziali

più simili: spiccato interesse strategico

per l’accesso allo spazio, importanti

programmi d’iniziativa nazionale al

servizio delle comunità pubbliche di

utenti, impegno per gli aspetti duali

dello spazio.

L’accordo intergovernativo di

cooperazione bilaterale nel settore

spaziale, firmato per la durata di 10 anni

nel 2007, testimonia la volontà comune

di consolidare la collaborazione italo-francese nella durata e di collocarla nel contesto dei

programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (ASE) e dell’UE, che le dichiarazioni congiunte

(italo-francesi) esprimono sulla preferenza europea in materia di lanci di satelliti nazionali e

su Copernicus (programma europeo di osservazione della Terra).

A livello bilaterale, i due paesi collaborano nel settore civile e militare attraverso le proprie

agenzie spaziali (CNES e ASI) e tramite i propri ministeri della Difesa (DGA e SGD):

in materia di osservazione della Terra, l’Italia e la Francia cooperano sulla

creazione di un futuro sistema di scambio d’immagini tra la componente spaziale

ottica francese (CSO) e la componente radar italiana (CSG) nell’ambito del

programma MUSIS. Questa cooperazione comprende le componenti spaziali Cosmo-

Skymed (ASI), Hélios (FR) e Pléaides (CNES). Precursore indispensabile per il lancio

di Copernicus, questa cooperazione simbolizza perfettamente il ruolo guida della

coppia italo-francese nell’osservazione.

in materia di telecomunicazioni spaziali, la Francia gestisce con l’Italia il progetto

Athena-FIDUS (satellite per fornire servizi civili e militari di telecomunicazioni a

banda larga, lanciato il 6 febbraio 2014) e il progetto SICRAL 2 (capacità in materia

di telecomunicazioni militari sicure, lanciato il 26 aprile 2015).

Cooperazione spaziale

Satellite Pleaides

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Oltre a queste cooperazioni bilaterali, la Francia e l’Italia cooperano anche

strettamente nell’ambito di programmi dell’Agenzia Spaziale Europea (ASE), in

particolare i programmi scientifici (partecipazioni sistematiche francesi a strumenti

sotto responsabilità italiana e viceversa) e relativi ai lanciatori (co-sviluppo del

lanciatore VEGA).

Infine questa cooperazione istituzionale è integrata al tempo stesso da un’importante

cooperazione industriale che si basa sull’alleanza spaziale formata tra le società italo-

francesi Thales Alenia Space (67% Thales, 33% Finmeccanica, orientata verso lo

sviluppo e la fabbricazione di satelliti) e Telespazio (67% Finmeccanica e 33% Thales,

orientata verso i servizi).

Una visione comune del futuro

Su queste basi solide, la Francia e l’Italia hanno cercato di

rendere permanente la loro cooperazione, sia a livello

ASE che bilaterale.

E’ per questo che nel secondo semestre 2014 i due paesi si

sono consultati a tutti i livelli per elaborare posizioni

comuni sui temi che dovevano essere trattati durante la

conferenza ministeriale dei paesi membri dell’Agenzia

Spaziale Europea del dicembre 2014, in primo luogo nel

settore dell’accesso allo spazio. La convergenza

d’interessi ha cosi’ permesso di lanciare i programmi

Ariane 6 e VEGA C sullo sviluppo comune di un nuovo

stadio propulsivo a polvere, mobilitando a livello

nazionale le risorse finanziarie per permettere un alto

livello di partecipazione.

Essendo stata la parte europea superata con successo, i

Presidenti delle due agenzie spaziali nazionali hanno

deciso di tenere un seminario comune di riflessione per

ampliare la nostra cooperazione bilaterale ad altri settori. E’ cosi’ che esperti delle due

agenzie si sono ritrovati a Roma all’inizio del 2015 per identificare nuovi temi e, sulla base

del loro lavoro, un nuovo accordo quadro è stato dunque firmato durante il vertice bilaterale

del 24 febbraio 2015 per lanciare nuove iniziative comuni, soprattutto nei settori trasversali

come l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Siti web

CNES : http://www.cnes.fr/web/CNES-en/7114-home-cnes.php

ASI : http://www.asi.it/

ASE : http://www.esa.int/ita/ESA_in_your_country/Italy

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I – Il turismo è un’attività fondamentale della relazione italo-francese

Entrambe le economie si basano su vasti settori turistici molto simili, cioè: la cultura, il

patrimonio, l’enogastronomia, il turismo

balneare, verde e urbano.

La Francia amata dagli Italiani: ogni

anno, quasi 7,5 milioni d’Italiani si recano

in Francia per 42,7 millioni di

pernottamenti (a destinazione di Parigi,

della Costa azzurra, di Lourdes e della

Corsica, ma anche in altre regioni) ; i turisti

italiani rappresentano l’8,9 % della

clientela straniera per la Francia e

producono circa 3,5 miliardi di euro di

entrate turistiche. I Francesi rappresentano

7,7% dei turisti che vengono in Italia.

La Francia è la prima destinazione straniera degli Italiani.

L’Italia è la seconda destinazione straniera dei Francesi.

II – Politiche di cooperazione per rafforzare gli scambi turistici

I viaggi dalla Francia verso l’Italia e dall’Italia verso la Francia sono aumentati in maniera

significativa in questi ultimi anni grazie allo sviluppo delle linee low cost che collegano le

grandi città italiane e le

grandi città francesi,

facilitando in questo

modo i soggiorni brevi.

Ci sono almeno 721 rotte

aeree settimanali che

collegano l’Italia alla

Francia: 13 città italiane

sono collegate a 9 città

francesi, Parigi

compresa. La Francia è

la destinazione straniera

preferita dagli Italiani.

La linea ad alta velocità Milano-Torino-Chambéry-Lione-Parigi è il collegamento

ferroviario più usato tra i nostri due paesi e rappresenta il 36% del traffico ferroviario

transfrontaliero dei passaggieri. Da dicembre 2011, più di 2,1 milioni di persone sono state

Turismo

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trasportate sulla rete TGV tra la Francia e l’Italia, il cui traffico è aumentato del 6,6% tra il

2013 e il 2014. Questi flussi dovrebbero ancora aumentare con l’avvio, il 14 dicembre 2014,

di un collegamento ferroviario ad alta velocità tra Marsiglia e Milano e, in seguito, con la

futura linea diretta Lione-Torrino, con lo scopo di alleggerire il traffico stradale e di

accorciare il tempo del tragitto tra la Francia e l’Italia con dei trasporti più sicuri e rispettosi

dell’ambiente.

Inoltre, dal 2014, la compagnia Thello assicura ogni giorno tre linee ferroviarie rapide tra

Milano e Nizza, Marsiglia e la Regione Provence Alpes Côte d’Azur.

“Atout France” al centro della relazione turistica italo-francese

“Atout France” è l’Ente per lo Sviluppo del Turismo Francese. Creato nel 2009, ha lo

scopo di contribuire allo sviluppo dell’industria turistica e dell’insieme dei suoi attori. È

stato creato in concomitanza con il marchio France e il suo logo, atto a unificare e

sviluppare l’immagine della Francia sul mercato turistico internazionale. Il suo ufficio

di rappresentanza in Italia si trova a Milano (www.france.fr ; www.atout-france.fr).

Atout France Italie ha addottato un approcio strategico tenendo conto della varietà della

clientela e valorizzando i marchi mondiali ed i contratti di destinazione. Gli strumenti digitali

e le reti sociali sono ampiamente usati, così come il portale www.france.fr.

Atout France indirizza le sue azioni in punti:

OPINIONE PUBBLICA

Il grande pubblico è regolarmente informato sulle potenzialità turistiche della Francia grazie

all’invio delle e-newsletter,che ogni mese sono diffuse a 176 000 persone, alla rivista Rendez-

vous, la cui tiratura è di circa 100 000 esemplari, e alla pagina Facebook, che ha più di 80 000

fans francofoni italiani.

Il lancio della campagna multimediale “Viaggi Francia”, nel mese di marzo 2016,

raggrupperà diverse destinazioni e prodotti chiavi.

STAMPA

Una rete di giornalisti è regolarmente informata sulle ultime novità sulle destinazioni in

Francia grazie ai viaggi organizzati “Mediatour”.

Gli scambi di informazioni tra la stampa francese e quella italiana vantano centinaia di

contatti e decine di manifestazioni in entrambi i Paesi, assicurando in questo modo

un’esposizione mediatica ottimale.

PROFESSIONISTI

I professionisti, i tour-operator, le agenzie di viaggio o anche i diversi attori del settore del

turismo d’affari sono determinanti nella programmazione e nella presenza di gruppi italiani in

Francia. Le manifestazioni per la promozione del turismo commerciale in Italia e in Francia si

contano a decine.

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L’agenzia per lo sviluppo turistico della Francia ha

contribuito alla realizzazione della manifestazione “Good

France” all’Ambasciata di Francia nel marzo scorso.

Esposta in molte città italiane in particolare presso le sedi

degli Istituti Francesi di Bologna, Napoli e Torina,

l’esposizione Good France è stata anche presentata a Milano

e a Roma.

Inoltre, l’Ente intrattiene un’intensa relazione con la stampa

italiana, nonché con le agenzie di viaggio.

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Questo dossier è stato realizzato dal servizio Stampa e comunicazione,

in collaborazione con i vari servizi dell’Ambasciata di Francia in Italia

Service de presse et de communication

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© Foto : Ambassade de France en Italie, Atout France, MAE, Présidence de la République

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Mars 2016

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