Colori Incantevoli! - it-res.france.fr · dedicato un museo nella città di Sorges, divenutane...

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4 Colori Incantevoli!

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4 Colori Incantevoli!Périgord Vert

Périgord BlancPérigordNoirPérigord Pourpre

LEGENDA

Castello Villaggio trogloditico

Abbazia Museo Parchi e Giardini

Grotta preistorica Giardino eccezionale

Grotta di cristalli Azienda di SoggiornoUfficio del Turismo

Sito, caverna e Specchio d'acquagiacimento preistorico

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S O M M A R I OLe 4 porte del Périgord . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .2 - 3 - 4 - 5Uno scenario cangiante• Dal Périgord Verde al Périgord Bianco• Passando per il Périgord Purpureo e il Périgord Nero

Una storia incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6 - 7Un patrimonio culturale d’eccezione - 450 000 anni di Storia

• La Preistoria• Castelli ed edifici religiosi

Incantevoli luoghi da visitare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .8 - 9• Bei borghi e città d’Arte e di Storia

Una natura incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10 - 11• I fiumi• Parc Naturel Régional Périgord Limousin• Giardini eccezionali• Attività all’aperto

- Escursioni- Aree ricreative

Una gastronomia incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .12 - 13La terra del gusto

• Il tartufo nero del Périgord e il foie gras• Funghi porcini, noci del Périgord e castagne• Fragole e vini di BergeracI prodotti di qualità

Un popolo incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .14 - 15Usanze e tradizioni regionali

• I mercati• L’artigianato

Un’accoglienza incantevole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .16I vari tipi di alloggio

EDIZIONE: Centro Turistico della Dordogna - 25, rue du Président Wilson - B.P. 2063 - 24002 PÉRIGUEUX CedexCREAZIONE E IMPAGINAZIONE: www.creationlambert.com - Route du Maine - 24150 Lalinde - +33 (0)5 53 61 02 60FOTOGRAFIE: Amridesign - DT Dordogne - Dominique Repérant - Alain Dupuy - Philippe Jacques - Le Coz - Spadzone - OT Brantôme - OT Périgueux

Alain Devize - Pub Image - Semitour - Roulland - Nidos - OT Bergerac - OT intercommunal du Périgord Noir - CIVRB - Laugery - Leroux - Auberge de la TruffeTRADUZIONE: Telelingua - www.telelingua.co.uk

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Il Périgord VerdeLungo la fascia settentrionale del dipartimento si estende il Périgord Verde, così chiamato per la vegetazione lussureggiante, i numerosi fiumi (Dronne, Isle,Auvézère e Bandiat), i magnifici paesaggi e la storia. Questo ricco patrimonio ha consentito la creazione del Parc Naturel Régional Périgord-Limousin, un’areaprotetta che sconfina nella regione limitrofa e valorizza le risorse naturali e i mestieri tradizionali.

Ai margini della Charente, le colline boschive, i campi coltivati su altipiani gessosi, le praterie, nonché la foresta della Double con i suoi laghi formanol’armonioso paesaggio della valle della Dronne.

Alla ricchezza di queste attrattive naturali si uniscono il fascino delle abitazioni tradizionali, l’arte romanica ed alcuni tesori architettonici che si potrannoammirare a Brantôme o Saint-Jean-de-Côle.

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Il Périgord BiancoIl nome di Périgord Bianco deriva dal biancore della pietra locale, perfetta per esercitare l’arte degliscultori. La regione, situata al centro del dipartimento, è solcata dalle valli dei pescosi fiumi Isle eAuvézère. Qui sorge Périgueux, capoluogo del dipartimento, che accoglie tuttora le rovine galloromanedell’antica Vesunna. Insignita del titolo di Ville d’Art et d’Histoire (Città d’Arte e di Storia), Périgueuxoffre numerose ricchezze artistiche e storiche, tra cui le strette viuzze delimitate da antichi palazzettiprivati, i quartieri storici e la cattedrale Saint-Front, inclusa nel patrimonio dell’UNESCO alla stregua dellavia di pellegrinaggio per Santiago de Compostela.

Questa è per tradizione la regione della cucina casereccia,aromatizzata al tartufo, vera e propria prelibatezza a cui è persinodedicato un museo nella città di Sorges, divenutane ormai la capitale.La gastronomia (anatre ed oche ingrassate, fragole...) predominainoltre nei mercati animati che vengono allestiti tutto l’anno.

Per avere un quadro completo del Périgord Bianco, si consiglia infine di concedersi il tempo necessarioalla visita dei suoi magnifici castelli,

dei graziosi borghi e dei museid’arte e tradizione popolare.

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Il Périgord PurpureoVigneti e villaggi fortificati sono le due gemme del Périgord Purpureo, situatoa sud-ovest della Dordogna. Al centro di una zona vinicola (13 vigneti DOCtra cui Monbazillac, Pécharmant, Montravel) di 12 000 ha si erge Bergerac, ilcui nome viene spesso erroneamente associato a quello di Cyrano, nonostantenon vi sia alcuna correlazione tra questa città e il celebre personaggio dal nasopronunciato creato da Edmond Rostand. Bergerac diede invece i natali al notoscrittore cinquecentesco Michel de Montaigne.

Il suo centro storico ha conservato gran parte dell’architettura dei secoli XIV, XV eXVI, tra cui numerose case a graticcio e ad intelaiatura lignea. La città, il cui sviluppofu strettamente legato alla vita lungo il fiume Dordogna nonché alla produzione e alcommercio del vino, è un’ottima base di partenza per andare alla scoperta di vigneti ecostruzioni antiche.

Le cittadine fortificate (Monpazier, Beaumont, Eymet, Lalinde, Molières…), dette bastie,costituiscono la testimonianza del periodo bellico che fece del Périgord, a partire dal XII secolo,il teatro degli scontri tra Francesi e Inglesi durante la guerra dei Cent’Anni.

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Il Périgord NeroA sud-est del dipartimento il Périgord Nero comprende la valle della Dordogna e il Pôle International de la Préhistoire de la Vallée Vézère, che accoglie alcuni

dei siti preistorici più ricchi d’Europa, formati da resti paleolitici, grotte e antri naturali. Quindici di essi, adorni di dipinti o incisioni, sono stati inseritidall’UNESCO nella lista del Patrimonio Mondiale.

Il fiume Dordogna si insinua qui tra maestosi promontori calcarei e fitteforeste di lecci. Questa valle raggruppa le più belle costruzioni di epoca

medievale e rinascimentale: castelli eretti su promontori rocciosi,splendidi borghi tra cui Domme, Beynac e La Roque-Gageac,

nonché la magnifica città di Sarlat insignita del titolo diVille d’Art et d’Histoire.

Gran parte del suo eccezionale patrimonioarchitettonico (dimore medievali e palazzi

rinascimentali dai tetti in pietra scura) è statoposto sotto la tutela della Belle Arti.

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La PreistoriaLa valle della Vézère, nota anche come Vallée de l’Homme (valledell’umanità), prende il nome dal fiume che la attraversa. Grazieai suoi siti preistorici, questa zona fa parte dei benifrancesi iscritti al Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

È proprio qui infatti, nei promontori calcarei, che sistabilirono gli homo sapiens. Ed è anche qui, specialmente aLascaux, che nacque l’arte preistorica.

Nonostante l’originaria grotta di Lascaux, situata a Montignac esoprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria”, sia oggichiusa al pubblico, una copia in grandezza naturale permette diammirare fedeli riproduzioni dei suoi affreschi più belli.

Le due gallerie ricostruite presentano l’arte parietale a partiredagli uomini di Cro-Magnon fino all’era magdaleniana.

A Les Eyzies-de-Tayac e nei suoi dintorni sono riuniti alcuni deisiti più famosi, che formano un insieme omogeneo di rovinepreistoriche, tra cui i dipinti parietali di Font de Gaume eBara-Bahau, le incisioni di Les Combarelles, l’Abri Poisson,Bernifal, l’Abri Pataud, Laugerie Haute e Laugerie Basse.

Al centro di questo “museo all’aperto” della valle della Vézère,il Musée National de la Préhistoire rispecchia le evoluzioni tuttora incorso nel campo della ricerca archeologica. Riaperto nel 2004, il museoriunisce la più grande collezione paleolitica della Francia di ossa e pietrelavorate, arti decorative, sepolture e figure animalesche. Si tratta del piùgrande insieme al mondo di arte paleolitica incisa e scolpita.

Alcune postazioni interattive e numerosi filmati contribuiscono ad unapproccio didattico della preistoria.

Grotte e abissi cristallizzatiIl Périgord Nero permette inoltre di scoprire altre curiosità sotterranee, comel’abisso detto Gouffre de Proumeyssac a Audrix, le Grottes de la Halle aDomme o il Grand Roc a Les Eyzies de Tayac, nonché la Grotte de Maxangea Le Buisson de Cadouin e la Grotte de Tourtoirac nei pressi di Hautefort.

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1001 castelliTra gli oltre 1001 castelli censiti nel Périgord, numerosi sono stati dichiarati accessibili alla visita dai loro proprietari, consentendo ai visitatori di apprezzarne lericchezze ereditate. Si segnalano in particolar modo Jumilhac (dal XIII sec. al XVIII sec.), la dimora più romantica del Périgord Limousin, Puyguilhem (XVI sec.) cheevoca i castelletti della valle della Loira ed infine Hautefort che troneggia maestosamente nei pressi della valle dell’Auvézère. Si possono inoltre visitare i castelli diLosse, che si specchia nel fiume Vézère, e Castelnaud situato sulla riva sinistra della Dordogna. Di fronte ad esso si ergono Marqueyssac con i suoi giardini e Beynac,

imponente fortezza medievale. Anche il Périgord Purpureo possiede la sua parte di castelli, tra cui si distinguonoLanquais, Monbazillac e Biron.

Gli edifici religiosiTra i monumenti del Partimonio Mondiale dell’UNESCO che sorgono sulla via di pellegrinaggio per Santiago de

Compostela, l’Abbaye de Cadouin è l’edificio monastico più prestigioso del Périgord. Il suo chiostro è uncapolavoro di arte gotica fiammeggiante (sec. XV e XVI). Sulla stessa via di pellegrinaggio si erge inoltre laCathédrale Saint-Front di Périgueux.

Altra meraviglia architettonica è l’Abbaye de Chancelade, una chiesa abbaziale situata nei pressi diPérigueux.

Ai margini della Dordogna e della Charente, le chiese romaniche che svettano nei dintorni diRibérac e costruite in gran parte nel XII sec. conferiscono un carattere particolare ai paesini

della valle della Dronne. Nel cuore della foresta della Double, l’Abbaye d’Échourgnac èun’abbazia dove le monache si dedicano tuttora alla produzione di gustose marmellate e del

più antico formaggio regionale, la Trappe d’Échourgnac.

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Villaggi pittoreschiSarà un piacere per gli appassionati di storia girovagare per le caratteristiche viuzze delle numerose città medievali e dei pittoreschi borghi del Périgord. Tra questi si segnalano Montferrand-du-Périgord, Issigeac e Saint- Geniès, noti per la loro bellezza e il loro carattere autentico. Alcuni di essi possiedono la denominazione ufficiale di “plus beaux villages de France”, villaggi piùbelli della Francia. Si tratta di Saint-Jean-de-Côle, Saint-Léon-sur- Vézère, la città medievale di Limeuil che sorge alla confluenza della Vézère e della Dordogna, Beynac, La Roque-Gageac chesi estende ai piedi di un promontorio sulla riva destra della Dordogna, la bastia reale francese di Domme, la città medievale di Belvès con i suoi sette campanili, Monpazier, una bastia erettadagli Inglesi, ed infine il borgo di Saint-Amand-de-Coly, recentemente insignito del titolo.

BastieQueste splendide bastie in pietra, dette anche “città nuove”, furono costruite nelMedioevo per incitare la popolazione a creare aree urbanizzate in un contestorurale. Erette lungo le due rive della Dordogna, queste cittadine ebbero un ruolostrategico durante la guerra dei Cent’Anni. Considerata un perfetto esempio dibastia, Monpazier è senza alcun dubbio la più bella del Périgord. Fondata nel1284 da Edoardo I d’Inghilterra, la città ha mantenuto il suo aspetto medievalecon la sua piazza centrale circondata da portici, le sue vie perpendicolari ed isuoi bastioni. Ancora più antica, la bastia francese di Villefranche-du-Périgordera una sosta obbligatoria sulla via per il Lot-et-Garonne. Nel suo mercatocoperto viene tuttora allestita la grande fiera autunnale dei funghi porcini.Che si tratti di bastie costruite dagli Inglesi, come Beaumont du Périgord(eretta a forma di H in ricordo di Enrico III, padre di Edoardo I, “Henry” ininglese), Fonroque e Lalinde, o dai Francesi, come Domme, Molières eEymet, queste “città nuove” costituiscono graziosi borghi che conferisconoalla regione la sua particolarità.

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Città d’Arte e di StoriaCapoluogo del Périgord, Périgueux illustra 2000 anni di storia, dalle rovinedella città gallo-romana Vesunna ai quartieri medievali e rinascimentali. Sicontano non meno di 39 edifici posti sotto la tutela delle Belle Arti, in unadelle aree salvaguardate più ampie della Francia. Dal 2003 il quartiere anticodi Périgueux ospita un nuovo museo, dedicato al sito gallo-romano diVesunna, il cui progetto è stato ideato dall’architetto Jean Nouvel. Vi sonoesposti i resti della “Domus de Vésone”, un’ampia dimora gallo-romana dallepareti dipinte.

Il quartiere storico di stile medievale e rinascimentale si estende intorno allaCathédrale Saint-Front, che figura tra gli edifici religiosi sulla via dipellegrinaggio per Santiago de Compostela iscritti al Patrimonio Mondialedell’UNESCO.

I mercati del mercoledì e del sabato mattina sono luoghi imperdibili,specialmente in inverno quando vengono allestiti i cosiddetti mercati premiatie quelli dedicati al foie gras.

Sarlat si è sviluppata nel periodo medievale, attorno ad un’abbaziabenedettina di origine carolingia. Gli edifici antichi della città, con le lorofacciate tradizionali e i loro tetti in pietra (lauze), hanno ritrovato lo splendored’origine grazie ad una recente legge che impone il restauro di tutte le areepreservate. Oggigiorno, la maggior parte di questi edifici è posta sotto latutela delle Belle Arti, come l’emblematica Maison de la Boétie.

In questo scenario medievale dei più autentici, il mercato del sabato mattinaanima le viuzze lastricate del centro storico e permette di scoprire i prodotti

regionali. L’antica chiesaparrocchiale di stile meridionale,

restaurata dall’architetto JeanNouvel (che ha inoltre

progettato il museo gallo-romano di Vesunna), ospita

ai giorni nostri il mercatocoperto.

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U N A N A T U R A I N C A N T E V O L E

Il Périgord è un angolo di paradiso che ha saputo preservare i suoi scenari naturali. Nota per le sue valli armoniose e per i suoi fiumi, la regione offre alla vista un mosaico di paesaggi deipiù diversificati. Dal granito del nord alle foreste della Double e del Landais, dalle colline del Périgord Bianco alle gole dell’Auvézère e agli altipiani rocciosi dell’est, il Périgord cela innumerevolisorprese per gli amanti della natura.

I fiumiIl Périgord è attraversato da numerosi fiumi, tra cui naturalmente la Dordogna, ma anche da altri meno noti manon meno privi di attrattive come la Vézère, l’Isle, l’Auvézère, la Dronne, il Bandiat, la Loue, il Coly e il Céou.Dopo aver ricoperto in passato un ruolo di prim’ordine nel trasporto mercantile, questi fiumi hanno oggi unavocazione più ricreativa: gite in gabare (imbarcazioni tradizionali con scafo piatto), canoa e pesca. Numerosiedifici lungo le rive dei fiumi attestano lo sfruttamento della forza motrice dell’acqua da molti secoli: mulini perla fabbricazione della carta (Moulin de la Rouzique), per la produzione di farina o di olio di noci (Moulin de laTour), cartiere (Papeteries de Vaux) e fucine (Savignac Lédrier).

Parc Naturel Régional Périgord-LimousinQuesto parco naturale, che si estende sui territori della Dordogna e della Haute Vienne, è un luogo ideale percamminare ed esplorare. Quest’area protetta di 1800 km2 permette di scoprire rari esemplari di flora e fauna.

Giardini eccezionali e comuni fioritiTra le bellezze naturalistiche della regione si segnalano 33 parchi e giardini, 14 dei quali hanno ottenuto il titolodi “Jardin remarquable” (giardino notevole). Ognuno di questi luoghi presenta un’atmosfera diversa, dallo stile

più classico, come i Jardins du Manoir d’Eyrignac posti sotto la tutela dei Beni Culturali o il parcoalla francese di Château d’Hautefort, passando per i romantici giardini sospesi di

Marqueyssac, fino ai più contemporanei Jardins de l’Imaginaire aTerrasson. Il Périgord conta inoltre 13 città e borghi

premiati per le loro decorazioni fiorite (da uno aquattro fiori), tra cui Périgueux e Bergerac,quest’ultima detentrice da molti anni del PremioNazionale di fioritura.

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A T T I V I T À A L L ’ A P E R T O

Grazie alla varietà dei suoi paesaggi naturali e alla gran quantità di fiumi e sentieri, la Dordogna è un luogo perfettamente adatto alle attività all’aperto.

Escursioni pedestriLa Dordogna è attraversata da circa 1130 km di sentieri di lunga percorrenza, detti di Grande Randonnée (GR). Tra questi si segnalano un tratto della via di pellegrinaggio verso Santiago de Compostelae il GR 36, che costeggia i siti preistorici della valle della Vézère. Particolarmente interessanti sono inoltre i 5600 km di sentieri ad anello per passeggiate ed escursioni di breve durata.

Escursioni in bicicletta o mountain bikeI sentieri, in gran parte percorribili in mountain bike, hanno come base di partenza i centri ufficiali diMontagrier, Brantôme, Cherveix-Cubas, Lalinde, Vitrac e Biron. Per gli adepti del cicloturismo, il Périgord

offre 28 itinerari su strada per un totale di oltre 2000 km. Le piste ciclabili dette“greenways” (voies vertes) del dipartimento comprendono un’antica ferroviarisistemata, lunga 17 km, che collega Thiviers a Saint-Pardoux la Rivière nel PérigordVerde. Nel Périgord Nero, si può andare da Sarlat a Grolejac/Cazoules, mentre nelPérigord Bianco la pista si estende da Trélissac a Marsac attraversando Périgueux.

Escursioni a cavalloLa Dordogna è dotata di ampi spazi che consentono la pratica dell’equitazione, dallacorsa di resistenza al trekking. L’opuscolo “Le Périgord à Cheval” propone agliappassionati di escursionismo oltre 900 km di piste equestri segnalate, dotate dialloggi per le soste notturne dei cavalieri itineranti. In alternativa è possibilepercorrere il Périgord Verde a bordo di una roulotte trainata da cavalli.

Attività nauticheDurante le calde giornate estive è difficile resistere alla tentazione di una rinfrescantediscesa in canoa. Divertirsi nell’acqua ammirando al contempo i paesaggi circostanti,ai piedi dei promontori dei fiumi Dordogna, Vézère, Dronne, Isle e Auvezère saràun’esperienza unica. Da Pasqua ad ottobre, 60 centri specializzati propongonoun’ampia gamma di attività che consentono di scoprire i più lunghi percorsiacquatici di Francia.

Aree ricreativeIl Comitato regionale ha messo a disposizione del pubblico sette aree attrezzate e unpercorso verde, gratuitamente accessibili. Grandi e piccoli potranno usufruire dellevarie attività proposte, che comprendono aree ricreative (balneazione, escursioni) e zonedi esplorazione. Fanno parte di quest’insieme due settori naturali protetti (la foresta diCampagne du Bugue e il Grand Etang de la Jemaye, un lago nei pressi della fattoria diLe Parcot), il bacino di Miallet, la base ricreativa di Rouffiac, il Grand Étang de Saint-Estèphe (un lago artificiale dotato di attrezzature per i disabili), l’area di Trémolat sullerive della Dordogna, le fucine di Savignac Lédrier, le gole dell’Auvézère e la greenwaytra Thiviers e Saint-Pardoux la Rivière.

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L A T E R R A D E L G U S T O

LE TRADIZIONI CULINARIE DEL PÉRIGORD

La cucina del Périgord trae le sue radici dalle ricette tradizionali, realizzate grazie all’infinita varietà di prodotti locali.I mercati costituiscono la testimonianza dell’abbondanza e della qualità di tali prodotti, nonché del buon viverelocale; nei mesi invernali, i banchi dei mercati permettono di scoprire le prelibatezze della regione, quali tartufi oanatre ed oche ingrassate.

Il tartufo nero del Périgord e il foie grasIl tartufo nero del Périgord (o Tuber Melanosporum), che giunge a maturazione dopo le prime gelate, è la piùaromatica tra le 70 specie esistenti al mondo. La sua raccolta richiede una particolare tecnica per la qualevengono utilizzati i cosiddetti “animali da tartufo”, costituiti principalmente da cani.

È possibile acquistare tale prodotto a partire dal mese di gennaio, sui mercati di Sorges, Périgueux,Excideuil, Sainte Alvère e Sarlat.

Un altro prodotto degno di nota della stagione invernale è il foie gras, il fegato ingrassatodell’anatra o dell’oca. Ai prodotti degli allevatori locali viene assegnato il marchio di qualità“Canard à foie gras du Sud-Ouest Périgord”, secondo i criteri dettati dall’ IGP (IndicazioneGeografica Protetta) che garantiscono la provenienza geografica delle anatre. Si staprovvedendo ad attribuire la stessa denominazione al foie gras di oca.

Da novembre a febbraio, nei mercati detti marchés au gras e marchés primés, si riuniscono ivari produttori locali per vendere sia foie gras che altri prodotti derivati dall’anatra e dall’oca:grasso, confit, ventrigli.

Funghi porcini, noci del Périgord e castagneI funghi porcini vengono tradizionalmente preparati farciti o in fricassea, oppure utilizzati neiripieni o come accompagnamento alla specialità di Sarlat a base di patate, le pommes deterre à la Sarladaise. Questi funghi possono essere raccolti in agosto e settembre, a secondadelle condizioni meteorologiche. A Monpazier e nel mercato coperto di Villefranche duPérigord, solo i “locali” sono autorizzati a vendere il proprio raccolto.

L’autunno viene inoltre ritmato dalla raccolta delle noci, la cui produzione occupa la secondaposizione al livello nazionale.

Questo gustoso frutto viene venduto per la consumazione immediata o per la sua trasformazionein olio e liquori, ed infine per la fabbricazione di marmellate, torte e dolciumi di ogni tipo. Nel2001, quattro varietà di noci locali hanno ottenuto la denominazione di origine controllata(AOC) “Noci del Périgord”: si tratta delle cosiddette Corne, Marbot, Franquette e Grandjean.Per saperne di più sui metodi di coltivazione e di trasformazione della noce, si può seguirel’itinerario lungo la Strada della Noce (Route de la Noix).

Il castagno, uno degli alberi più diffusi del Périgord, viene sfruttato per il suo legno, i suoi ramifrondosi e i suoi frutti. La castagna è parte integrante della cucina locale.

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L A T E R R A D E L G U S T O

Le fragole del PérigordNel Périgord Bianco, in particolar modo sulle dolci colline dei dintorni di Vergt, vengono coltivate sei varietà di fragole:

- La Garriguette, la fragola primaverile- Le Elsanta, una varietà olandese- La Cigaline- Le Seascape, Mara e Selva, varietà dette “corroboranti”

Al secondo posto tra i dipartimenti francesi produttori di fragole, il Périgord ha deciso di puntare sulla qualità. Le fragole locali,coltivate in radure su terreni selezionati dove viene controllato il tasso minimo di zucchero, sono garantite dal marchio IGP (IndicazioneGeografica Protetta) “Fraise du Périgord”.

I vini di BergeracI vigneti di Bergerac costituiscono un’altra risorsa di grande prestigio.La regione presenta un panorama eccezionale di vini, con 13 denominazioni di originecontrollata (AOC) che ricoprono 13 000 ha di vigneti. Qui vengono prodottiessenzialmente rossi e bianchi, completati da qualche rosé.

I vini AOC di Bergerac sono:I Rossi:Bergerac, Côtes de Bergerac, Pécharmant e Montravel

I Bianchi secchi:Bergerac e Montravel

I Bianchi abboccati:Côtes de Bergerac, Côtes de Montravel, Haut Montravel, Saussignac e Rosette

I Bianchi dolci:Monbazillac

I Rosé:Bergerac

Per scoprire questo straordinario patrimonio vitivinicolo, la Maison desVins de la région de Bergerac propone di seguire una Strada dei Vini(Route des Vins). Le varie tappe “Destination Vignoble” permettono aivisitatori di conoscere le tecniche di vinificazione spiegate daiproduttori stessi. Un

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U N A S T R A T E G I A D I Q U A L I T À P E R P R O D O T T I D I Q U A L I T À

Oltre ai sopracitati marchi AOC e IGP, i produttori locali hanno messo in atto alcune iniziative volte al riconoscimento di alcuni prodotti regionali:- Appellation d’Origine Contrôlée (AOC): mele del Limousin (produzione nel Périgord Verde).- Indication Géographique Protégée (IGP): prugne secche di Agen (Périgord Purpureo).- Labels rouges (marchi rossi): il manzo Bœuf Limousin e Blonde d’Aquitaine, il vitello da latte e del Limousin, il maiale

ruspante del sud-ovest, i polli di fattoria del Périgord.- Il marchio “Cabecou du Périgord” per i formaggi di capra a forma di dischetti.

Spunti per una visita in qualsiasi periodo dell’annoSagre dedicate ai prodotti locali

- Sagra del tartufo a Sorges (gennaio)- Sagra della noce a Nailhac, nei pressi di Hautefort (terza domenica di agosto)- Sagra della fragola a Vergt (agosto)

In autunno:- Festival “Grain d’Automne” nel cuore dei vigneti di Bergerac- “L’Automne Gourmand” nel Parc Naturel Régional Périgord Limousin- Sagra della castagna e del fungo porcino a Villefranche du Périgord (ottobre)- Sagra del tacchino a Varaignes (novembre)

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U S A N Z E E T R A D I Z I O N I R E G I O N A L I

I mercati dei produttori localiVarie cittadine della Dordogna ospitano mercati costituiti esclusivamente da produttori locali.

I mercati premiatiOspitati a Périgueux, Sarlat, Thiviers e Excideuil da dicembre a febbraio, questi mercati offrono l’opportunità di conoscere il meglio dellaproduzione locale e di partecipare agli eventi organizzati per l’occasione. I luoghi sono animati da corporazioni agricole, gruppi folcloristici ebanchi di degustazione.

L’Union des Confréries du PérigordL’Unione delle Corporazioni del Périgord raggruppa undici confréries che rappresentano la qualità e la diversità dei prodotti locali etestimoniano la professionalità e l’esperienza degli abitanti del Périgord.

Artisti e ArtigianiLa Dordogna, Culla dell’Umanità che ha visto nascere le opere dei primi artisti, è un’eccezionale terra d’accoglienza per artisti e

artigiani.Scultori, ebanisti e fabbricanti di oggetti in ottone e ferro battuto sono alcuni dei sessanta artisti e artigiani che hanno

firmato un certificato di qualità e le cui botteghe sono disseminate lungo la cosiddetta Strada dell’Arte Artigiana.

Visita di un’aziendaUne quarantina di aziende dedicate ai più svariati settori sono aperte al pubblico.

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U N ’ A C C O G L I E N Z A I N C A N T E V O L E

La Dordogna offre ai turisti un’ampia gamma di strutturericettive di qualità:

La Dordogne ospita inoltre numerosi ristoranti dall’ineguagliabile rapportoqualità/prezzo, come testimoniano i molteplici riconoscimenti conferiti dalle guidegastronomiche. La regione vanta inoltre la presenza di una ventina di ristoranti contraddistinti

dalle famose stelle Michelin o consigliati per una cucina e un servizio di qualità a prezzimodici. Non si può lasciare il Périgord senza aver assaggiato le specialità dei nostri chef,

trenta dei quali si sono raggruppati per creare l’associazione “Les Toquesdu Périgord”, che garantisce un’ottima cucina a base di prodotti locali

• 241 alberghi di varie categorie

• 7 residence turistici

• 217 campeggi attrezzati

• 13 terreni privati per abitazioni mobili

• 1 alloggio per bambini e ragazzi

• 14 rifugi per tappe di una notte o soggiorni più lunghi

• 5500 case e appartamenti in affitto di cui 2526 suddivisi in categorie

• 3000 bed & breakfast di cui 262 inseriti nella lista delle “Chambres d’Hôtes”

• 15 villaggi turistici di varie categorie

Per un totale di circa 110 000 posti letto…

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Un soggiorno in Périgord?Possiamo prenotarlo per voi!

www.perigord-reservation.com

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Accesso da Parigi (500 km)• Paris-Limoges A 20 > Limoges-Périgueux RN 21• Paris-Poitiers A 10 > Poitiers-Angoulême RN 10

> Angoulême-Périgueux D 939• Bordeaux-Périgueux A 89 (120 km)• Bordeaux-Bergerac D 936 (100 km)

• In partenza da Périgueux, Périgueux-Paris andata-ritorno• In partenza da Bergerac

- 9 collegamenti verso l’Inghilterra- verso l'Olanda (Amsterdam)- verso il Belgio (Bruxelles-Charleroi)- verso la Scozia (Edimburgo)

Périgueux-Bordeaux: 1h 15minPérigueux-Paris: 4hPérigueux-Toulouse: 3hPérigueux-Lyon: 5h

Périgord Vert

Périgord BlancPérigord Noir

Périgord Pourpre

Comité Départemental du Tourisme de la Dordogne

25, rue du Président WILSON - B.P. 2063 - 24002 PÉRIGUEUX Cedex

Tel. +33 (0)5 53 35 50 24Fax +33 (0)5 53 09 51 41

E-mail : [email protected] e b : w w w . d o r d o g n e - p e r i g o r d - t o u r i s m e . f r