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Il presente report è stato prodotto nel quadro delle attività di indagine previste dal Progetto RETI - Ricerca Europea Tirocini Internazionali (PA 2003/0012Ab), finanziato da ARSTUD di Bologna nell’ambito del programma FSE Ob. 3 Mis. A2 – Anno 2003.

Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Temporanea di Impresa composta da PROFINGEST, ASTER, FONDAZIONE ALDINI VALERIANI (FAV).

Il report fa parte di una collana che comprende i seguenti titoli:

Work experiences in Austria, a cura di Antonella Tajani – ASTER Work experiences in Belgio, a cura di Claudia Cantagalli - FAV Work experiences in Bulgaria, a cura di Boyan Zahariev - ASTER Work experiences in Danimarca, a cura di Sandra Massarenti - PROFINGEST Work experiences in Finlandia, a cura di Sandra Massarenti - PROFINGEST Work experiences in Francia, a cura di Raffaella Naldi – ASTER Work experiences in Germania, a cura di Raffaella Naldi – ASTER Work experiences in Grecia, a cura di Antonella Tajani – ASTER Work experiences in Irlanda, a cura di Raffaella Naldi – ASTER Work experiences in Lussemburgo, a cura di Claudia Cantagalli - FAV Work experiences in Polonia, a cura di Marta Chmielewska Anielak - ASTER Work experiences in Portogallo, a cura di Antonella Tajani – ASTER Work experiences in Romania, a cura di Lumini a Dane - ASTER Work experiences in Slovenia, , a cura di Maja Mezgec - ASTER Work experiences in Spagna, a cura di Raffaella Naldi – ASTER Work experiences in Svezia, a cura di Sandra Massarenti - PROFINGEST Work experiences in Ungheria, a cura di Dobó Katalin - ASTER Work experiences nei Paesi Bassi, a cura di C. Cantagalli – FAV e S. Massarenti – PROFINGEST Work experiences nel Regno Unito, a cura di Raffaella Naldi – ASTER Work experiences nella Repubblica Ceca, a cura di Ondr j Gbelec – ASTER Work experiences nella Repubblica Slovacca, a cura di Tomas Krutek - ASTER

Le attività di indagine documentaria e di redazione dei report sono state coordinate da Maria Grazia D’Angelo - ASTER

Bologna, maggio 2004

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INDICE

PARTE PRIMA: ACCESS 1

1. Il mercato del lavoro in Francia 21.1. Quadro socio-economico di base 21.2. Relazioni economiche con l’Italia 201.3. L’accesso al mercato del lavoro per giovani con elevata scolarità: opportunità nei diversi settori. 28

2. Lo stage in Francia 422.1. Definizione 422.2. Quadro normativo di riferimento e durata 422.3. Indennità/compenso 43

3. L’organizzazione dello stage per un giovane dell’ue 443.1. Diritto di soggiorno, assistenza sanitaria, copertura assicurativa 443.2. Procedure per organizzare una work experience al di fuori dei programmi comunitari 443.3. Strumenti per il contatto con le imprese 45

4. Enti che promuovono tirocini 484.1. I soggetti che possono promuovere i tirocini e la loro configurazione giuridica 48

5. Altre opportunita’ di work experiences in Francia 495.1. Il lavoro stagionale: riferimenti e contatti 495.2. Il volontariato: riferimenti e contatti 63

PARTE SECONDA: IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO 65

6. L’ordinamento degli studi universitari 666.1. Le principali università 666.2. La regolamentazione normativa degli studi universitari 69

7. Il sistema del diritto allo studio universitario 737.1. Il quadro normativo di riferimento e i soggetti istituzionali competenti 73

8. I servizi per il diritto allo studio 758.1. I servizi erogati 758.2. I requisiti per l’accesso ai servizi 75

PARTE TERZA: SERVICES & REFERENCES 82

9. Servizi di supporto 839.1. I servizi di orientamento 839.2. I servizi di accoglienza e accomodation 83

10. Riferimenti e contatti 8510.1. Agenzie e Associazioni 8510.2. Siti internet con offerta di stage 8810.3. Riviste 9110.4. Imprese che accolgono tirocinanti stranieri. Alcuni riferimenti 92

ALLEGATO 1: ELENCO UNIVERSITÀ IN FRANCIA 94

ALLEGATO 2: INFORMAZIONI GENERALI 107

ALLEGATO 3: LAVORO STAGIONALE IN FRANCIA 112

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ALLEGATO 4: BORSE DI STUDIO 117

FONTI 127

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PARTE PRIMA:

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1. Il mercato del lavoro in Francia

1.1. Quadro socio-economico di base La Francia ha una superficie complessiva di 543.998 Kmq e fra i paesi europei si contraddistingue per la varietà dei suoi paesaggi, delle città e delle regioni. La Francia confina con Spagna, Andorra e Monaco a SUD; Italia, Svizzera e Germania ad EST, Lussemburgo e Belgio a NORD.

Geografia Capitale: Parigi (2.150.000 ab., 11.175.000 aggl. urbano) Altre città: Marsiglia 807.000 ab. (1.515.000 aggl. urbano), Lione 453.000 ab. (1.650.000 aggl. urbano), Tolosa 398.000 ab. (965.000 aggl. urbano), Nizza 346.000 ab. (935.000 aggl. urbano), Nantes 278.000 ab. (710.000 aggl. urbano), Strasburgo 267.000 ab. (610.000 aggl. urbano), Montpellier 229.000 ab. (460.000 aggl. urbano), Bordeaux 219.000 ab. (925.000 aggl. urbano), Lilla 191.000 ab. (1.145.000 aggl. urbano) Gruppi etnici: Francesi 92%, altri (Slavi, Nordafricani, Asiatici) 8% Monti principali: Monte Bianco 4810 m Fiumi principali: Loira 1020 Km, Senna 776 Km, Garonna 650 Km, Rodano 548 Km (tratto francese, totale 812 Km) Laghi principali: Lago di Ginevra 234 Km² (parte francese, totale 581 Km²), Etang de Berre 155 Km²Isole principali: Corsica 8680 Km², Ile d'Oléron 174 Km² Parigi non è solo la capitale politico-amministrativa della Francia, ma anche il maggior centro economico e culturale: la Francia metropolitana è suddivisa in 21 regioni e 96 dipartimenti.

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Oltre al territorio francese in Europa, fanno riferimento alla Francia anche i seguenti territori: Dipartimenti d'Oltremare: Guadalupa (1.706 Km², 431.000 ab.), Martinica (1.100 Km², 418.000 ab.), Guyana Francese (91.000 Km², 177.500 ab.), Riunione (2.512 Km², 733.000 ab.) Territori d'Oltremare: Polinesia Francese (4.167 Km², 253.500 ab.), Wallis e Futuna (274 Km², 15.400 ab.), Territori australi ed antartici (Isola Amsterdam, Isola Saint-Paul, Isole Crozet e Isole Kerguelen) (7.781 Km², 0 ab.), Terra Adelia (Antartide, 500.000 Km²) Collettività Territoriali: St. Pierre e Miquelon (242 Km², 6.900 ab.), Nuova Caledonia e dipendenze (19.060 Km², 205.000 ab.), Mayotte (376 Km², 163.500 ab.) Francia + DOM (Guadalupa, Guyana, Martinica e Reunione) = 60 700 000 ab.

Clima: Continentale – oceanico. Il clima risente dell’influenza della zona temperata con stagioni ben definite. Inoltre, a seconda della regione in cui ci si trova, s’incontra un regime climatico specifico grazie alle influenze continentali secche e fredde, alle masse oceaniche atlantiche o all’aria subtropicale mediterranea.

Religione: Cattolica 90%, Protestante 2%, Musulmana 1%, Ebraica 1%

Moneta: Euro. Per ricevere denaro in Francia appoggiandosi ad un conto italiano, si può comodamente utilizzare la carta di credito (Visa, Mastercard) per un prelevamento o, meglio ancora (in quasi tutti gli esercizi), per un pagamento diretto. Per l’apertura di un conto in una banca francese sono necessari i seguenti documenti: - carta d'identità o passaporto - dichiarazione dei redditi o dichiarazione di un garante - certificato di residenza (portando alcune recenti bollette) - la carte de séjourLe principali banche in Francia sono:

– BNP Paribas - www.bnpparisbas.com– La Caisse d’Epargne - www.caisse-epargne.fr– La Poste - www.laposte.fr– La Société Générale - www.socgen.com– Le Crédit Agricole - www.credit-agricole.fr– Le Crédit Commercial de France - www.ccf.fr

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– Le Crédit Industriel - www.cic-banques.fr– Le Crédit Lyonnais - www.creditlyonnais.com– Le Crédit Mutuel - www.creditmutuel.fr

Inoltre si può ricevere un vaglia postale (mandat) in Posta o un bonifico bancario (virement bancaire), nel caso in cui si possieda già un conto corrente. Nel caso si perdano i documenti, si subisca un furto o si presentino problemi burocratici, ci si può rivolgere all'Ambasciata Italiana a Parigi o ai Consolati Generali Italiani presenti nelle maggiori città francesi (Lione, Marsiglia, …) a questo proposito visitare il sito: www.icor.fr/italconsulchambery/italiano/uffcons.htm.

Livello d’istruzione e formazione La spesa pubblica per l’educazione in Francia rappresenta il 7,1% del PIL ed è in aumento del 1,9% nel 2001, in media nel periodo 1974/2000 la sua crescita è più rapida della crescita del PIL (2,7 contro 2,2%). Il sistema educativo francese è principalmente finanziato dallo Stato (64,5%) e le collettività territoriali - regioni, dipartimenti e comuni (21%). L’82% della spesa è consacrato alle attività d’insegnamento, tra le quali la scuola superiore (deuxième degré) detiene la maggioranza (41%). La spesa media d’educazione per allievo nel 2000 è stata di 6.100 euro. Gli addetti del settore sono 1.285.000 di cui 1.144.500 appartenenti al settore pubblico, 74% di queste persone sono insegnanti. Il livello di formazione e qualificazione si stabilizza e la percentuale di persone tra i 25 e i 64 anni che arriva ad un livello di formazione superiore in Francia è del 21,6% contro il 10% dell’Italia. La durata media degli studi si stabilizza a 19 anni Nell'anno scolastico 2000/2001, risultavano iscritti alle lauree di primo livello delle 90 università francesi circa 1.400.000 studenti pari al 67% degli studenti dell'insegnamento superiore. Globalmente, durante l'anno scolastico 2000/2001 gli studenti iscritti all'insegnamento superiore erano 2.143.200. Tale fenomeno ha comportato una certa democratizzazione degli studi, ora più aperti anche alle classi meno abbienti. D'altra parte, la democratizzazione non è uniforme: gli insegnamenti più prestigiosi, che danno accesso alle migliori opportunità d’impiego (le cosiddette Grandes Ecoles), restano riservati alle élites.

Struttura PoliticaLa Costituzione del 4 ottobre 1958 é il testo fondamentale della V Repubblica francese. Adottata dopo il Referendum del 28 settembre 1958, organizza i poteri pubblici, ne definisce i ruoli e le relazioni. Si tratta del quindicesimo testo fondamentale della Francia dalla Rivoluzione francese. La Francia è una Repubblica indivisibile, democratica, laica e sociale in cui tutti i cittadini, senza distinzione d’origine, di razza o di religione, sono uguali davanti alla legge. La democrazia francese moderna fonda le sue basi sui principi della Rivoluzione del 1789 espressi nella "Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino". Il suo motto è: "Libertà, Uguaglianza,Fraternità"; il suo emblema: "La bandiera tricolore: bianco, rosso, blu"; il suo inno nazionale: "La Marsigliese". Il 14 luglio, anniversario della presa della Bastiglia, si celebra la festa nazionale. Il capo dello Stato è il Presidente della Repubblica: viene eletto a suffragio universale con un mandato di cinque anni e detiene il potere esecutivo. Il potere legislativo spetta al Parlamento che è composto da due assemblee: l’Assemblea Nazionale e il Senato. La legislatura nazionale é bicamerale; il Senato, formato da 321 membri é eletto indirettamente dai consigli locali per un periodo di nove anni e viene rinnovato per un terzo ogni tre anni. L’Assemblea Nazionale, composta da 577 membri, é eletta direttamente dai cittadini per un periodo di 5 anni.

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Vi é una chiara separazione tra potere legislativo ed esecutivo. Costituzionalmente, il detentore del potere esecutivo é il Consiglio dei Ministri, che é presieduto dal Presidente della Repubblica. Il Primo Ministro é indicato dal Capo dello Stato, il quale nel nominarlo deve tener conto se il Governo possa ottenere la maggioranza necessaria in Parlamento. Secondo la Costituzione, il Primo Ministro rassegna le sue dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica, ma in realtà, i Primi Ministri sono stati dimessi dal proprio incarico dal Presidente. L’ordinamento giuridico é quello di una repubblica semi-presidenziale, con alcune caratteristiche molto particolari, tanto da essere definito sistema semi-presidenziale alla francese. La peculiarità del sistema era determinata dal fatto che l’elezione del Parlamento e quella del Presidente della Repubblica non coincidessero nel tempo, essendo la durata dei due mandati differente (5 anni per la legislatura parlamentare e 7 anni il mandato presidenziale). Cio’ ha portato al tipico caso della "coabitazione", tra Presidente della Repubblica facente parte di uno schieramento politico e Presidente del Consiglio, approvato da un Parlamento d’opposto schieramento politico, poiché eletto posteriormente. Tale prassi non dovrebbe, tuttavia, verificarsi ulteriormente data l’ultima modifica apportata alla costituzione in merito alla durata dei mandati. Nel settembre 2000 é, infatti, stata approvata una modifica costituzionale che accorcia il mandato Presidenziale, di due anni, facendolo coincidere sostanzialmente con la legislatura parlamentare.

L’identità francese è ricca di tutte (e sono tante) le culture che nel corso dei secoli si sono alternate ed integrate tra loro. Malgrado queste diversità geografiche e demografiche, i francesi hanno una profonda coscienza della loro storia e della loro identità: possiedono una grande unità e una forte identità culturale. La Francia conta ad oggi circa 58 milioni di abitanti e si pone al quarto posto in Europa per popolazione, ma, se paragonata ai paesi confinanti, risulta essere un paese poco popolato; la densità media infatti è di 105 abitanti per Kmq. rispetto ai 200 in Germania e 300 nei Paesi Bassi; la popolazione, inoltre, è distribuita in maniera diseguale: la densità media varia molto da regione a regione, in funzione del rilievo e delle evoluzioni economiche locali. L’immigrazione ha contribuito all’aumento della popolazione francese e alla sua prosperità negli ultimi quarant’anni, ma la recente crisi economica ne ha causato una drastica diminuzione. Attualmente in Francia vivono 4 milioni di stranieri (8% della popolazione). La lingua ufficiale è il francese che coesiste con alcuni dialetti e lingue locali come il bretone, il basco, l’alsaziano e il corso. Il prefisso di teleselezione internazionale per telefonare in Francia è +33. Per telefonare invece dalla Francia all'Italia bisogna comporre 0039. Dal 1996 il numero telefonico degli abbonati francesi ha due cifre supplementari poste all'inizio del numero, lo 0 e un numero da 1 a 5 a seconda della zona geografica. Per telefonare dall'Italia, dopo il prefisso internazionale non bisogna comporre lo 0 iniziale. Stanno prendendo piede anche altre compagnie telefoniche che applicano un tipo di numerazione diversa rispetto allo 0+ di France Telecom. L’elenco telefonico on line è pubblicato su www.pagesjaunes.fr

Struttura dell'economiaTra tutti i paesi europei, la Francia è quello con la più forte tradizione di stato centrale forte. Tutti i principali settori economici sono molto sviluppati anche se, come avviene nella gran parte dei paesi più industrializzati, il terziario è il settore predominante e rappresenta più dei 2/3 del PIL.

Agricoltura Nel 2001 la produzione agricola é aumentata del 2,1%, nonostante il volume della produzione subisca una leggera diminuzione (-2,1%) compensata pero’ dall’aumento dei prezzi (+4,5%). Il valore aggiunto registra un aumento del 1,5% Il settore agricolo copre circa il 3% del PIL francese. In base al criterio del valore aggiunto netto al costo dei fattori, la Francia occupa, seguita dall'Italia e dalla Spagna, il primo posto dei paesi dell'Unione Europea nel settore agricolo.

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Nel 2001 la produzione agricola a volume si é ridotta del 3%. Questa contrazione risulta dalla riduzione della produzione vegetale dovuta principalmente a delle condizioni climatiche sfavorevoli. In particolare, la produzione di cereali; oleaginose e barbabietole diminuisce notevolmente, cosi’ come la raccolta di patate, frutta e fiori. La produzione animale resta stabile, con il calo della produzione di carni bovine a causa della perdita di fiducia dei consumatori legata ai problemi della "mucca pazza" e la compensazione da parte delle altre produzioni animali.La Francia assicura il 20,2% del valore della produzione agricola dell’UE a 15 (contro il 18,8% dell’Italia e il 18,3% della Spagna) e occupa il primo posto europeo in base alle superfici coltivate delle aziende agricole. Dopo una crescita debole nel 2000, +0,5%, e nel 2001, +0,4%, il settore agroalimentare ha fatto segnare un forte incremento rispetto ai dati precedentemente riscontrati: +2,1% nel 2002. Tra i diversi settori che compongono questo comparto si sono distinti per una certa dinamicità la produzione agricola (+0,8%), cosi’ come la produzione dell’industria agroalimentare (+0,9%). Nettamente in miglioramento la produzione cerealicola (+15,2% nel 2002) e anche il settore dell’allevamento, che ha superato la difficile fase delle crisi sanitarie, quali "mucca pazza" o delle epidemie d’"afta epizootica". Il saldo commerciale dei prodotti agro-alimentari (+8,4 miliardi d’euro) é in aumento rispetto al 2001 (+7,4 miliardi d’euro) con importazioni (+1,4%) ed esportazioni (+3,7%) in fase di crescita.

IndustriaNegli ultimi cinquant'anni le industrie aerospaziali, chimiche, del vetro, farmaceutiche, plastiche, della costruzione ferroviaria e delle telecomunicazioni sono cresciute d’importanza a scapito dell'industria metallurgica e del tessile-abbigliamento, settori che dominavano nel dopoguerra il comparto manifatturiero. In particolare, l'industria automobilistica, concentrata attualmente nelle mani di Renault e Peugeot-Citröen, è forse l'industria manifatturiera più importante in Francia; un’industria dove la componete elettronica diventa sempre più di rilievo. Le autovetture rappresentano, infatti, un ottavo delle esportazioni di prodotti francesi ed il loro andamento ciclico esercita, quindi, un ruolo cruciale sull'andamento delle esportazioni totali e sulla crescita del PIL. Nel 2002, la produzione dell’industria manifatturiera in Francia è cresciuta del 0,6% in volume dopo il 1,9% del 2001 e il 7,4% del 2000. A fine 2002 si è potuta constatare una flessione nella produzione dei beni strumentali e nel settore dell’elettronica e della telefonia (nonostante una netta controtendenza nell’home-entreteinement). Il settore automobilistico si è dimostrato uno dei più dinamici ma ha sofferto a causa della diminuzione degli investimenti, dell’export e della fase d’utilizzazione delle scorte (elemento comune a tutto l’ambito industriale francese). Secondo le previsioni dell’INSEE per il 2003, sembra difficile che si possa assistere ad una ripresa dell’industria manifatturiera prima della fine della primavera.

ServiziDal 1990 la crescita media della produzione di servizi è superiore a quella dell’economia nel suo insieme. Nel 2001 essa aumenta del 3,7% a volume anche se più moderatamente che nei tre anni precedenti. Le disparità settoriali in termini di crescita sono forti: le telecomunicazioni aumentano del 17,4%, mentre le attività delle agenzie di viaggio diminuiscono del 6,6%. L’evoluzione del valore aggiunto dei servizi (+2,4% in quantità) rallenta meno che quella dell’economia totale (+1,7%) e in particolare dell’industria manifatturiera (+2%). Con 406 miliardi di euro il valore aggiunto dei servizi rappresenta orami quasi il 40% del valore aggiunto totale e il suo contributo alla crescita del valore aggiunto totale nel 2001 è due volte più importante di quello dell’industria. I servizi continuano anche nel 2001 a contribuire allo sviluppo dell’occupazione francese. In effetti, questo settore rappresenta i ¾ dell’impiego nazionale. Il settore nel suo complesso, nel 2002, ha denotato una certa dinamicità (attività finanziarie +1%, servizi commerciali +2,9%, servizi non commerciali +3,5%). In rapporto ai trend dell’economia francese, si è potuto

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constatare che i sottosettori legati alla domanda delle famiglie non hanno subito una flessione cosi’ sostenuta come i sottosettori che forniscono servizi alle imprese. A titolo d’esempio, il trasporto di passeggeri (nonostante le evidenti difficoltà post 11 settembre 2001) è stato più dinamico del trasporto merci. L’ambito dei servizi non commerciali, grazie ad una forte ripresa delle spese sanitarie delle famiglie francesi, dovrebbe confermare i ritmi di crescita del 2002, intorno al 3% annuo.

Commercio Nel 2002 il fatturato del commercio al dettaglio aumenta del 2,9% a volume rispetto al 3,1% del 2001. Questo rallentamento tocca soprattutto la grande distribuzione alimentare, mentre il commercio specializzato resta dinamico con una crescita importante soprattutto per le calzature, l’abbigliamento e le farmacie. Le stime per i servizi commerciali di dettaglio indicano una leggera flessione per le prime battute del 2003, sottolineando una certa prudenza del commercio al dettaglio verso la propensione al consumo delle famiglie. Gli Ipermercati e supermercati hanno realizzato il 64,6% delle vendite di prodotti alimentari. A fine 2001 il settore del commercio francese impiega 2.950.000 persone (62.000 in più del 2000). In Europa la maggior parte del fatturato del commercio al dettaglio viene realizzata dai supermercati, questa proporzione supera il 50% in Francia, Danimarca e Irlanda.

Servizi non finanziari Nel 2002 le attività dei servizi commerciali non finanziari, vale a dire i servizi alle imprese(poste e telecomunicazioni, consulenza e assistenza, servizi operativi, ricerca e sviluppo pari a circa il 70% del totale), i servizi al consumatore (hotel, ristoranti, agenzie di viaggio, attività ricreative, sportive e culturali = 23%) e la promozione e gestione immobiliare (7%), sono progrediti ancora notevolmente ma ad un ritmo meno rapido del 2001 (+3,5% in volume vs. 2,5%). Il settore dei servizi alle imprese, sempre secondo le stime INSEE per il 2003, dovrebbe stabilizzarsi entro il primo trimestre. Dal 1990 la crescita media dei servizi commerciali è stata più rapida di quella dell’insieme dell’economia. Sono sempre i servizi alle imprese a generare il maggior impiego (146.000 creazioni), malgrado un rallentamento del lavoro interinale (6.800 contro 101.800 nel 2000). La produzione di servizi alle imprese é aumentata del 5,7% a volume. I servizi di telecomunicazione sono i più dinamici (17,4%).

Banche e assicurazioni Nel 2000 (i dati del 2001 non sono ancora disponibili) l’attività degli istituti di credito continua a progredire: le operazioni con la clientela aumentano del 9,7% degli impegni creditizi (+7,7% nel 99) e i depositi del 2,5% dei depositi (+4,7% nel 99). In Francia l’assegno resta il mezzo di pagamento più utilizzato a parte il denaro liquido, nel 2000 rappresenta il 38,5% dei pagamenti davanti alla carta di credito (29,3%) e ai bonifici (15,5%). Con quasi 41 milioni di carte di credito in circolazione (+9%) i francesi hanno effettuato più di 4,3 miliardi di operazioni per un ammontare di 217 miliardi di euro. Nel 2000, la congiuntura economica favorevole ha permesso una crescita del 16,5% del fatturato mondiale delle compagnie d’assicurazione che raggiunge i 205 miliardi di euro (di cui 140 in Francia). Il fatturato delle assicurazioni di persone aumenta del 19,2%, grazie al successo dell’assicurazione sulla vita e rappresenta i tra quarti del mercato francese delle assicurazioni. Quello delle assicurazioni sui danni ha registrato una progressione del 4,8% dopo l’1,8% del 1999. Anche nel 2000, sulla base del totale raccolta premi, il gruppo Axa è la prima compagnia d'assicurazione europea, davanti alla tedesca Allianz.

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Stampa e comunicazione La diffusione della stampa a pagamento in Francia, è leggermente migliorata (+0,5%), dopo che era rimasta pressoché stabile negli ultimi 15 anni. A livello generale, si vendono ogni anno 4,5 miliardi di copie, di cui una parte consistente é determinata dalla vendita di quotidiani nazionali (2,7 milioni al giorno). Ad ottobre 2001 la metà della popolazione francese di più di 15 anni ha già utilizzato un computer e un terzo Internet, ma con delle variazioni notevoli: l’utilizzazione dell’informatica da parte di un laureato è infatti cinque volte superiore che per i non laureati cosi come per Internet (13% degli operai lo utilizzano contro 76% dei quadri). Inoltre si sviluppano notevolmente gli acquisti on line: un internauta su tre ha utilizzato questo modalità d’acquisto durante il secondo trimestre 2001, contro uno su dieci nel 1999. A fine 2001 gli internauti mondiali sono 468 milioni di cui 36% negli USA, 7% in Giappone e in Germania, 6% in Cina, 5% in Gran Bretagna, 4% in Francia e 3% in Italia. Il parco telefonico francese è composto da 34 milioni di linee collegate da una rete telefonica ormai interamente elettronica. Al 31 Marzo 2002 si registrano 37,3 milioni di abbonati (pari al 59% della popolazione) alla telefonia mobile (6 milioni in più del 2001). A riguardo si fa presente che a livello mondiale, il tasso di penetrazione dei telefoni portatili sorpassa il 70% solo nei paesi Scandinavi, in Austria, in Italia, o in Israele, mentre resta al 50% negli U.S.A. ed é ancora molto debole in Africa. Il principale operatore è Orange del gruppo France Télécom, con una quota di mercato del 49%, seguito da SFR (34%) e Bouygues Télécom (17%).

Trasporti di persone L'autovettura resta il mezzo di trasporto preferito dai francesi che l’utilizzano per l’84% degli spostamenti interni, treno e aereo vengono invece scelti per dei percorsi o per dei periodi più lunghi. I trasporti ferroviari di persone hanno conosciuto un incremento del 2,4% sull'insieme della rete principale (5,5% nel 2000). Questa evoluzione é sopratutto imputabile alle linee TGV la cui progressione registra +7,6% rispetto 2000 grazie anche al successo della nuova linea mediterranea Parigi-Marsiglia. L'utilizzo dei TGV assicura in Francia più del 50% del traffico ferroviario passeggeri rispetto ai chilometri percorsi. Nel 2001 si conferma la ripresa dei trasporti pubblici in Ile de France e la frequentazione della rete RATP aumenta anche se meno del 2000 anno in cui erano state praticate delle riduzioni tariffarie (autobus +3,5%, metro + RER + 1,3%). Il trasporto aereo diminuisce nel 2001 del 2,2% dopo 10 anni di crescita ed è legato agli attentati dell’11 settembre, all’apertura delle nuove linee TGV e alla crisi delle compagnie aeree.

Trasporti di merci Nel 2002, il trasporto merci terrestre sul suolo francese stagna (+0,4% dopo un +1,7% nel 2001). Il trasporto stradale aumenta del 2,4%, quello ferroviario diminuisce del 9% e il trasporto combinato (ferroviario più stradale) continua a calare –9,4% pur rappresentando il 25% del totale dei trasporti ferroviari di merci. L’attività dei porti marittimi francesi diminuisce dell’1,5%. Trai paesi europei, la Francia è quello che vanta la quota di trasporto merci su rotaia più elevata con il 21%.

Risorse naturali ed energia La produzione nazionale di energia primaria nel 2001 ha raggiunto il livello record di 133,6 milioni di tep ed è aumentata del 1,2% ed è triplicata rispetto al 1973 grazie allo sviluppo dell’energia nucleare che rappresenta ormai l’82% della produzione totale contro il 7% all’inizio degli anni 70.

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La Francia si situa, in effetti, al secondo posto dei paesi produttori di questo tipo di energia, dietro gli USA e davanti al Giappone e alla Germania. I consumi totali di energia primaria corretta dalle variazioni termiche (e che tengono quindi conto della rigidità/mitezza del clima) restano praticamente stabili e il tasso di indipendenza energetica della Francia si stabilizza al 50%. La fattura energetica che rappresenta l’1,58% del PIL, diminuisce leggermente nel 2001 (-2,5%). Nel 2001 l’elettricità è diventata la fonte di energia più utilizzata in Francia (41,4%) davanti al petrolio (35,9%), la proporzione di abitazioni nuove scaldate ad elettricità è quintuplicata rispetto agli anni 70. Nel 2000 le famiglie consacrano la metà del loro budget riscaldamento/illuminazione all’elettricità contro un quinto nel 1960. La produzione francese di elettricità si è praticamente moltiplicata per 10 rispetto al 1955. Nello stesso periodo, i consumi interni di elettricità sono stati moltiplicati per 19 per la bassa tensione e per 7 per l’alta tensione. Dall'inizio degli anni 80, la Francia registra un saldo positivo negli scambi con l’Europa, in crescita nel 2000 del 8,9% in confronto al 1999. Le centrali nucleari francesi assicurano ormai il 76% della produzione nazionale di energia elettrica e il 46% dell'elettricità d'origine nucleare prodotta nell'Unione Europea. La Francia possiede il territorio più grande di ogni altro paese dell’Europa Occidentale, con un’ampia differenziazione regionale nel suolo e nel clima. Le diverse regioni a nord della Loira, il fiume più lungo della Francia, e sulla costa atlantica godono di un clima temperato dove sorgono le coltivazioni di cereali, la produzione casearia, e l’allevamento di bovini. Frutta e verdure sono prodotte principalmente nelle zone del sud, che godono di un clima mediterraneo. Fiumi e mari sono molto importanti nella geografia e nell’economia francese, e contribuiscono inoltre alla sua attrattiva come destinazione turistica.

Infrastrutture Rete stradale La Francia possiede la rete stradale più estesa d'Europa (800.000 chilometri), di cui una buona parte è rappresentata da autostrade (9.200 chilometri) sulle quali circolano la maggior parte delle merci. Un programma d’estensione della rete autostradale prevede la realizzazione nei prossimi anni d’altri 5.650 chilometri d’autostrade al fine di assicurare il decongestionamento della rete. Attualmente la densità della rete è di 37 veicoli per chilometro, contro i 44 della media europea.

Rete ferroviariaLa rete ferroviaria francese è composta da 32.850 chilometri di ferrovie (primo posto in Europa). Una caratteristica del sistema ferroviario francese è costituita dalla presenza dei TGV (Trains à Grande Vitesse) che consentono di viaggiare a 220 chilometri orari. La rete TGV si è estesa negli ultimi 15 anni per servire nuove destinazioni verso il nord, il sud e l'ovest della Francia; tra le ultime linee TGV inaugurate si segnala l’apertura nel giugno 2001 della nuova linea Parigi-Marsiglia che collega le due città in 3 ore e 10 minuti. L'Eurotunnel sotto la Manica ha inoltre rivoluzionato le comunicazioni con la capitale inglese raggiungibile da Parigi in meno di 3 ore. Gli altri percorsi principali sono quelli che collegano Parigi a Bruxelles e all'Europa del nord (Amsterdam e Colonia). Ad uno stadio avanzato è inoltre il progetto della linea in partenza da Strasburgo verso la Germania. L'ingresso del TGV negli aeroporti di Lyon-Saint Exupery e di Parigi-Charles de Gaulle ha trasformato dette infrastrutture, in piattaforme di trasporto modulato collegate direttamente alla rete ad alta velocità europea.

Trasporto aereo e aeroporti Sono 370 le compagnie aeree che effettuano voli diretti da 134 paesi verso gli aeroporti internazionali della Francia: Parigi-Roissy-Charles-de-Gaulle, Parigi-Orly, Nizza-Costa Azzurra, Marsiglia-Marignane, Lyon-Saint Exupery, Toulouse-Blagnac e Strasburgo-International.

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Importanti investimenti sono previsti per espandere le strutture esistenti ad Orly e a Roissy-Charles de Gaulle. In particolare, la costruzione di un terzo terminale a Roissy ha permesso di passare da un traffico annuo nel 1999 di 30 milioni di passeggeri, a circa 49 milioni, e il traffico merci ne ha beneficiato ugualmente passando da 1 milione di tonnellate di merci trasportate nel 1999 a 1,7 milioni nel 2000. Complessivamente i due aeroporti parigini (Roissy-Charles de Gaulle et Orly) hanno registrato 73,6 milioni di viaggiatori.

PortiSei dei primi quindici porti europei si trovano in Francia: Marsiglia (terzo in Europa), Le Havre, Rouen, Dunquerque, Bordeaux e Saint Nazaire. Questi ultimi, collegati con i principali porti mondiali, sono dotati di sistemi informatici che permettono la semplificazione delle procedure doganali e di carico. Di rilievo, l’inizio dei lavori di una nuova struttura portuale a Le Havre, che dovrebbe permettere nei prossimi anni di raddoppiare il traffico di container.

Trasporti urbani I trasporti urbani sono molto efficienti nelle città francesi. Parigi, Marsiglia e Lione possiedono une rete metropolitana. A Parigi la rete dei trasporti pubblici, estremamente estesa ed efficace, è gestita dalla RATP (Régie Autonome des Transports Parisiens). Oltre alla metropolitana, Parigi ha una rete ferroviaria rapida, detta RER (Réseau Express Régional) che permette di collegare in tempi brevi la periferia parigina con il centro della città. Nel 1998 è stata inaugurata la linea 14 della metropolitana parigina - detta Météor e completamente automatizzata - che collega la nuova biblioteca François Mitterand e il centro economico di Bercy con place de la Madeleine. Il 12 luglio 1999 è stata inaugurata EOLE (Est Ouest Liason Express) la nuova linea RER che collega la periferia est di Parigi al centro e che verrà prossimamente estesa alla periferia ovest della città.

Mass Media L'alta qualità della stampa quotidiana francese è assicurata da giornali come Le Monde, Le Figaro, Libération e La Croix; Les Echos e La Tribune per l'economia e L'Equipe per lo sport. La stampa regionale è molto forte e la sua diffusione totale é superiore a quella della stampa nazionale. La televisione è ancora in parte controllata dallo stato e tutte le reti trasmettono spots pubblicitari. Tre reti, TF1, ex tv pubblica ora privatizzata, France 2 e France 3 (di proprietà dello stato), concentrano i tre quarti dell'audience totale. Gli altri canali a diffusione nazionale sono Canal +, M6 e la rete franco-tedesca Arte. E’, inoltre molto diffusa la rete via cavo e satellite con centinaia di reti locali. Le stazioni radio più importanti sono RTL (Radio Télédiffusion Luxembourgoise) che opera in Belgio, Lussemburgo e Francia, France Inter e Europe 1, che costituiscono più di un terzo dell'audience totale.

Sviluppo tecnologico Destinando alla ricerca prodotta sul territorio francese il 2,2% del PIL, la Francia si situa al quarto posto tra i principali paesi dell'OCSE, dietro a Giappone, USA e Germania. Le amministrazioni pubbliche e private finanziano un po' meno della metà dei lavori di R&D e ne eseguono il 40%. La differenza è dovuta ai trasferimenti dello stato all'industria nell'ambito di programmi tecnologici civili e militari e di sostegno dell'attività scientifica e tecnica delle imprese. I lavori di ricerca e di sviluppo sperimentale - studi per lancio di nuovi prodotti, processi o per miglioramenti di prodotti e processi esistenti - mobilitano circa 310.000 persone a tempo pieno, di cui 158.000 ricercatori. I lavori di ricerca del settore pubblico sono essenzialmente orientati verso la ricerca di base. Il contributo delle imprese alla ricerca francese è in continuo aumento, esse forniscono il 57% dei finanziamenti e realizzano il 60% dei lavori di R&D. I lavori di ricerca delle imprese, principalmente di sviluppo sperimentale (70%) e di ricerca applicata (26%), si concentrano su delle attività ad alto contenuto tecnologico (aeronautica e aerospaziale, automobili, componenti,

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elettronica, farmaceutica e chimica). Queste attività raggruppano più del 60% delle spese interne, e più del 50% dei ricercatori. Le attività di R&D industriali presentano una forte concentrazione regionale: in l'Ile de France sono, infatti, concentrati il 49% dei ricercatori, segue la regione del Rhône Alpes (12%) e del PACA (circa il 6%). Le spese interne di ricerca e sviluppo delle imprese si concentrano principalmente nei cinque settori seguenti: automobile, farmacia, attrezzature di comunicazione, aeronautica e strumenti di precisione.

Mezzi di comunicazione Dagli anni 70, la televisione ha via via preso una parte predominante nella spesa audiovisiva delle famiglie francesi e regola di conseguenza la produzione di programmi di cui è la fonte primaria di reddito. La televisione a pagamento attraversa una fase di crescita importante con la comparsa della televisione digitale via cavo e via satellite. Nel 2001 si contano in Francia più di 180 canali televisivi, contro i 30 del 1990 e i 3 del 1980. Attualmente su 23 milioni di famiglie che posseggono una TV, un quarto è abbonato alla " pay TV " (di cui 42% a Canal Plus) ossia una crescita totale del 5%. I consumatori francesi consacrano ormai solamente il 15% della spesa in mezzi di comunicazione al cinema, contro il 46% del 1980, mentre il 39% è destinato agli abbonamenti televisivi via satellite o via cavo. Nel 2001 la famiglia francese media ha speso 42 € per il cinema, 110 € per la televisione e 66 € per l'acquisto e il noleggio di videocassette e DVD. I francesi passano in media 3 ore e mezza al giorno davanti al piccolo schermo, ossia un terzo del loro tempo libero, mentre gli italiani ne passano 4 e gli americani 7 e mezza. Il successo della televisione e delle videocassette è stato accompagnato da un calo di frequenza nei confronti del cinema. In effetti, all'inizio degli anni 80, il cinema contava 200 milioni di spettatori, tale ammontare è andato continuamente calando fino al 1992, anno in cui ha raggiunto i 116 milioni. Dal 1995 la tendenza si è invertita e il 2001 è stato un anno particolarmente felice per il cinema francese: le entrate del cinema sono cresciute del 12% rispetto al 2000 per un totale di 186 milioni di ingressi. Questa crescita é dovuta principalmente allo sviluppo delle sale multiplex e al riammodernamento delle sale che ha permesso di amplificare il successo dei film.

Andamento dei consumi e degli investimenti L’economia francese nel 2002 è cresciuta in maniera inferiore al 2000, secondo i dati de l’INSEE, istituto omologo dell’ISTAT, il PIL è cresciuto dell’1,2% rispetto al +1,8% del 2001, al 3,8% del 2000 e al 3,2% del 1999. Le stime per il 2003 sonno di una crescita del 0,9%. Le importazioni registrano una flessione dell’3,3% a causa del difficile contesto economico mondiale che ha frenato la crescita francese malgrado la buona tenuta dei consumi interni. Secondo le più recenti previsioni, nel 2003 gli scambi dovrebbero tornare ad un livello positivo, tuttavia essi risentirebbero di due effetti contrastanti: da una parte, l’auspicata ripresa del commercio mondiale dovrebbe rimettere in moto il volano dell’export, dall’altra, l’apprezzamento dell’euro potrebbe danneggiare la competitività dei prodotti francesi sui mercati esteri. Sembra, inoltre, che la domanda delle imprese tenda a migliorare abbandonando la fase fortemente negativa vissuta fino ad ora. Cio’ compenserebbe in parte la leggera flessione del consumo delle famiglie, condizionato dall’incertezza internazionale a livello geopolitica. L’inflazione si è attestata intorno al 2,3% nel dicembre 2002 e dovrebbe ridursi al 2,2% entro la metà del 2003. Il reddito disponibile per le famiglie, rispetto al 2001, è diminuito, eroso dalla forte crescita dei costi dell’energia (-0,2% in termini di perdita di potere d’acquisto). A fronte del calo della domanda internazionale e in un contesto economico difficile, le imprese riducono gli stocks e gelano i progetti d’investimento che erano in forte crescita negli ultimi tre anni. Gli investimenti delle imprese aumentano infatti del 2,9% contro più dell’8% negli anni precedenti.

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Squilibri regionali L'Ile-de-France rappresenta circa il 19% della popolazione totale della Francia metropolitana, il 21% della popolazione attiva e il 28% del PIL. Quattro regioni, Ile-de-France, Rhône Alpes, Nord-Pas de Calais e Province-Alpes-Côte d'Azur (PACA) raggruppano il 44% della popolazione attiva. Il tasso di disoccupazione del 2001, pari all’8,8% a livello nazionale, presenta delle forti disparità regionali: si va da un minimo del 5% in Alsazia al 15% della regione del Languedoc Roussillion. La ripartizione degli effettivi regionali per settore mostra l'esistenza di differenti tipi di regioni: le regioni situate a nord della linea Nantes-Grenoble, dove il peso relativo dell'industria è importante: Franche-Comté, Piccardia, Alsazia, Champagne-Ardenne e Alta Normandia; le regioni dove l'agricoltura è ancora relativamente presente: Bretagna, Poitou-Charentes, Aquitania e Languedoc-Roussillon; e le regioni in cui la presenza del terziario è dominante, situate nel sud della Francia (PACA, Midi-Pyrénées, Languedoc-Roussillon) e nell’Ile-de-France.

Relazioni economiche internazionaliIl legame bilaterale più importante per la Francia è senza dubbio quello con la Germania. Un passo decisivo nella direzione di una collaborazione sempre più stretta risale al settennato di De Gaulle nel 1963, quando i due paesi firmarono il Trattato di Cooperazione Franco-Tedesca. Anche se un preambolo voluto dal parlamento di Bonn privo’ il documento della sua forza potenziale, tale accordo ha costituito la base per l’allargamento della cooperazione istituzionale dei due paesi durante gli ultimi trent’anni. Va inoltre rilevato che la ragione essenziale che nel 1950 porto’ all’istituzione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (la CECA, prima delle Comunità Europee), fu di gestire le relazioni economiche della Francia e della nascente RFT, e di far entrare quest’ultima nell’ambito dei paesi dell’Europa Occidentale. Quarant’anni più tardi, due delle principali risoluzioni del Trattato di Maastricht, che ha sancito l’Unione Economica e Monetaria (UEM) e il rafforzamento dell’Unione Europea Occidentale (UEO) all’interno dell’UE come pilastro europeo della NATO, sono state adottate principalmente grazie alla convergenza delle politiche di Francia e Germania. Per diversi decenni, l’alleanza Bonn-Parigi é stata cementata dalle relazioni privilegiate tra i presidenti francesi e i cancellieri tedeschi, di cui un esempio significativo é la stima reciproca che legava il Presidente Mitterand (1981-1995) e il Cancelliere Kohl (1981-1998) e che nei primi anni Novanta contribui’ non poco alla nascita del Trattato di Maastricht e all’U.M.E. Il cambio della guardia a Bonn, con l’elezione a cancelliere di un socialdemocratico nell’ottobre 1998, ha introdotto diversi contenziosi nell’agenda dell'U.E. I governi di entrambi i paesi rimangono comunque coscienti del fatto che i rapporti franco-tedeschi restano il fulcro dell’integrazione europea. Gli attentati dell’11 settembre 2001 e le relative conseguenze a livello di politica internazionale, cosi’ come le importanti novità nell’ambito del cammino dell’integrazione europea (le nuove tappe del processo d’allargamento; la Convenzione per la carta costituzionale europea) e non da ultimo la tornata elettorale del 2002 in Francia, hanno ridato dinamicità all’asse franco-tedesco.In ambito europeo i due paesi hanno ribadito il proprio attivo coinvolgimento nel processo d’allargamento e hanno sottolineato la stretta collaborazione, in questo settore, con Bulgaria e Romania. A cio’ si aggiunge una proposta di partenariato privilegiato tedesco-francese contutti i paesi in fase d’adesione confinanti con l’Unione. Sempre nell’ottica di rafforzare la cooperazione economica è emersa la proposta di creare un "Eurodistrict" Strasbourg-Kehl e di sviluppare una posizione comune nell’ambito del Consiglio economico e finanziario franco-tedesco (creato nel 1988) riguardo le più importanti questioni economico finanziarie di medio e lungo termine, nell’ambito della previdenza sociale, della sanità e del mercato del lavoro. S’intende anche approfondire la cooperazione in materia di politica industriale, commerciale,

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dell’energia, delle tecnologie e dei trasporti, per implementare, nel quadro europeo, la competitività delle loro economie. Altrettanto significativa sembra essere la proposta di creare un Centro europeo d’economia internazionale consacrato allo studio degli ambiti appena esposti. Berlino e Parigi, infine, si ripropongono di rilanciare lo sforzo economico nel settore spaziale e precisamente quello dei vettori ad uso commerciale (Ariane). Altrettanto significativa risulta la dichiarazione (Consiglio europeo di Bruxelles 2002) secondo la quale Francia e Germania hanno trovato un accordo sui limiti di spesa nell’ambito del budget europeo per la programmazione finanziaria 2007-2013. A fine 2002 si sono poi avute altre dichiarazioni comuni in rapporto al settore della tassazione, della difesa, della sicurezza e del complesso discorso del futuro istituzionale europeo (proposta di una presidenza bicefala dell’Unione europea).

Relazioni commerciali preferenzialiLa Francia partecipa a numerosi accordi commerciali bilaterali e multilaterali che coprono tutta l’Europa e vaste aree dell’Africa, dell’America e dell’Asia: Trattati di Roma costitutivi della CEE (1957) e successivi costitutivi della Unione Europea: regolano i rapporti commerciali, monetari e politici con i Paesi Membri (Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Finlandia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Svezia). A.E.E. (Area Economica Europea): estende le regole del Mercato Unico Europeo a Islanda, Liechtenstein e Norvegia. I rapporti con la Svizzera sono regolati dall’analogo trattato EFTA (European Free Trade Association).

Apertura agli investimentiLa Francia ha visto aumentare il flusso degli Investimenti Diretti in Entrata (IDE), passando da 43 miliardi di dollari a 53 (+18,3%). Gli investimenti stranieri in Francia rappresentano ormai 3,8% del PIL. I flussi in uscita, al contrario, segnano una consistente battuta d’arresto: per la prima volta dal 1995 passano da 176 miliardi di dollari del 2000 a 83 miliardi di dollari nel 2001 (-52,7%). Commentando questi dati si deve comunque rilevare che, nonostante il dimezzamento dei suoi investimenti all’estero, la Francia conserva la seconda posizione di maggiore investitore all’estero dopo gli Stati Uniti (ma è prima nella regione europea) e, parallelamente, la sua capacità di attrarre IDE dall’estero la pone al terzo posto dopo gli USA e la Gran Bretagna. La Francia, nonostante la flessione riscontrata, risulta dunque un'esportatrice netta d’IDE.Ciò significa un saldo netto tra i flussi in entrata e in uscita sempre negativo (ossia investimenti Francesi all’estero – Investimenti stranieri in Francia = -30 miliardi di dollari). Per quanto riguarda gli IDE francesi all'estero, essi hanno conosciuto uno sviluppo rapido tra il 1985 e il 1990, seguito da un calo tra il 1991 e il 1995, e da una forte ripresa iniziata nel 1996, che è culminata nel 2000 con un nuovo record in valore (175.152 milioni di €, rispetto a 101.385 del 1999). Per il 2001 ed in particolare per gli IDE in uscita, la Francia si è assestata sul trend negativo a livello globale, che è chiaramente riferibile alla situazione economica congiunturale. I flussi IDE esteri in Francia, dopo aver registrato un nuovo record nel 1999, fino a raggiungere la quota di 43 miliardi di dollari nel 2000 (+30% rispetto al 1999, anche sotto l’effetto di molte O.P.A. di grande importanza, attraverso le quali i fondi propri sono cresciuti del 75% rispetto al 99 e rappresentano il 61% dei flussi) sono ancora aumentati. Questo dato si colloca in netta controtendenza con i principali concorrenti della Francia. Gli USA hanno visto una diminuzione di 177 miliardi di dollari d’IDE provenienti dall’estero, cosi’ come la Gran Bretagna soffre di una perdita di circa 63 miliardi di dollari. Questo potrebbe indicare che, nonostante la fase negativa del ciclo economico, il sistema-paese Francia è rimasto competitivo nell’attrarre gli investimenti esteri. L’Italia, se da una parte non rientra tra i primi dieci paesi destinatari delle quote più consistenti d’IDE, dall’altra ha assistito solo ad una leggera flessione della quota d’investimenti esteri in ingresso (-1496 milioni di dollari). Tutto cio’ non puo’ comunque trattenere dal

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sottolineare che l’Italia, preceduta da paesi come il Messico, potrebbe svolgere un ruolo più dinamico nel competitivo "mercato" degli IDE.

Principali Paesi investitori e distribuzione settoriale I principali paesi investitori sono nell'ordine: il Regno Unito, che nel 2000 registrava un flusso d’investimenti altissimo (16.457 milioni di €) ha visto scendere la propria quota a 10.257 milioni di € seguito da Belgio, Olanda, Germania, Stati Uniti e Italia. I paesi della zona euro, nel 2001, totalizzano circa il 62.1% dei flussi IDE in entrata in Francia. Come precedentemente emerso, la Francia, nonostante il ciclo economico negativo, ha continuato ad essere appetibile per gli investitori esteri e cio’ è in buona parte dovuto alla realizzazione di strutture d’accoglienza degli investimenti esteri da parte dell’AFII-DATAR (Délégation à l'Amenagement du Territoire). Inoltre, per attrarre ulteriormente l'arrivo di gruppi internazionali, sono state adottate delle misure fiscali a favore dei quartieri generali e dei centri logistici. Nello stesso anno la ripartizione settoriale dei flussi d’investimenti esteri in Francia ha subito un deciso mutamento rispetto al 2000 a causa delle difficoltà generalizzate del settore delle nuove tecnologie. Tale situazione è stata compensata da nuovi investimenti nei settori tradizionali come la fabbricazione d’autoveicoli. In questo comparto l’operazione più significativa è stata la realizzazione di una partecipazione incrociata a livello azionario tra Volvo e Renault nel quadro dell’acquisizione di Renault Veicoli Industriali da parte del gruppo svedese. Nel settore automobilistico va sottolineata l’apertura di un nuovo impianto della Toyota Motors nella regione Valenciennes (giugno 2001). Gli investimenti esteri in Francia sono parallelamente cresciuti nel settore dell’industria della trasformazione, delle attrezzature elettriche, elettroniche e medico-chirurgiche. Va infine menzionato che, nonostante la crisi delle nuove tecnologie, Motorola, Royal Philips Electronics e ST Microelectronics hanno deciso d’investire 2.4 miliardi d’euro in un centro di ricerca e sviluppo congiunto presso Grenoble, inaugurato nel febbraio 2003 da Jaques Chirac. Nell’ambito degli investimenti di portafoglio, la sospensione delle grandi fusioni o acquisizioni attraverso lo strumento dell’OPA, a causa del ciclo economico negativo, ha fatto diminuire in termini quantitativi gli investimenti. Il totale degli investimenti di portafoglio (intesi come somma delle acquisizioni nette di titoli stranieri da parte dei residenti e le acquisizioni di titoli nazionali da parte dei non-residenti) si è attestato sul valore di 207 miliardi d’euro. La zona euro, grazie all’assenza di rischi di cambio, ha assorbito la maggior parte degli investimenti di portafoglio sia francesi che degli altri paesi membri, i quali hanno dunque diminuito sensibilmente gli investimenti di portafoglio verso le aree esterne all’UME. La Francia, in base alla consistenza del suo saldo d’investimenti di portafoglio, si colloca al quinto posto (700 miliardi d’euro) dopo Stati Uniti (2590 miliardi d’euro di saldo) Gran Bretagna, Giappone e Germania, dimostrando di essere significativamente aperta finanziariamente.

Principali paesi investitori(flussi in milioni di €) Paese 1999* 2000* 2001

Olanda 12.492 (28,3%) 15.624 (32,6%) 10.157 (17,3%)

Germania 3.080 (7%) 4.089 (8,5%) 8.734 (14,9%)

Belgio 10.059 (22,8%) 193 (0,4%) 1.1771 (20,0%)

Gran Bretagna 1.234 (2,8%) 16.457 (34,3%) 12.684 (21,6%)

Stati Uniti d’America 2.707 (6,1%) 4.871 (10,2%) 5.334 (9,1%)

Italia 1.482 (3,4%) 1.120 (2,3%) 2.177 (4.3%)

Totale flussi IDE 44.182 47.921 58.806

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verso la Francia in % del PIL

3,4% 3,4% 3,8%

*: flussi in milioni di € al netto dei benefici reinvestiti

Gli investimenti esteri produttivi in Francia secondo l’AFII I progetti e i posti di lavoro creatiIl 2001 ha visto una piccola rivoluzione nel sistema francese d’attrazione degli investimenti esteri. Antecedentemente a tale data, infatti, la Francia poteva contare su:

la rete estera della D.A.T.A.R (Délegation à l’Amènagement du territoire et à l’Action Régionale) chiamata "Invest in France Agency" (IFA), i cui uffici si trovavano presso le ambasciate francesi; la Delegazione agli Investimenti Internazionali (DII) del Ministero dell’Economia; l’Associazione "Invest in France Network", di cui fanno parte gli attori dello sviluppo economico locale francese.

Con la "Legge sulle nuove regolamentazioni economiche" del novembre 2001 è stata creata l’AFII (Agenzia Francese per gli Investimenti Internazionali), la qual è il frutto della fusione delle tre strutture precedentemente viste. L’AFII mira cosi’ a coordinare le diverse anime del sistema d’attrazione d’investimenti esteri in Francia e diventa l’interlocutore unico, a livello nazionale, nella mobilitazione dei mezzi statali, regionali e provinciali per assistere le aziende estere nei loro progetti d’insediamento in Francia. In conclusione l’AFII fornisce un servizio d’assistenza, che si sviluppa sin dalle prime battute dei progetti presi in esame e che prosegue anche dopo il loro completamento, tramite un’azione di feedback e consulenza post insediamento. Come gia evidenziato dalle statistiche della Banca di Francia, anche l’analisi dell’AFII, non puo’ prescindere dai dati emersi nel 2001. Partendo dalla cifra di 221.000 posti di lavoro creati dagli investimenti stranieri in Francia dal 1993 al 2001, i posti di lavoro annunciati per il 2001 si assestano su 25.480 (contro i 35.359 annunciati per il 2000) segnando un –28%. I progetti d’investimento (558) rispetto al 2000 non sono diminuiti in termini quantitativi (nel 2000 se ne individuavano 563) ma in termini qualitativi: i grandi progetti (oltre 500 posti di lavoro creati) hanno subito una contrazione dell’83%, mentre i progetti di piccola dimensione (10-20 posti di lavoro creati) sono aumentati del 30%. Gli Stati Uniti rimangono il leader dell’investimento in Francia (8000 posti di lavoro creati) seguiti da Germania e Gran Bretagna. Gli investimenti provenienti dall’Europa dei 15 rappresentano più di 13.000 posti da creare, per il 2002, e corrispondono a più della metà del totale. I progetti la cui origine è nel Nord America calano del 30% mentre l’area europea vede delle variazione assai diversificate da paese a paese: l’Italia segna un pesante –52% insieme alla Germania (-51%), mentre la Spagna si assesta su di un considerevole +50%. La Francia continua a possedere, nonostante le difficoltà messe in evidenza, il tasso d’investimento diretto più alto tra i paesi dell’Unione Europea.

I settori d'investimento Il rallentamento del ciclo economico e la fine della bolla speculativa sulle nuove tecnologie hanno contribuito, insieme ad altri fattori, a modificare la destinazione settoriale degli IDE in Francia. Il settore ICT perde, in termini di creazione di nuovi posti lavoro, il 64% circa, cosi’ come la componentistica elettronica, seguendo il tracollo del comparto della telefonia mobile, segna un –94%. La tendenza è in parte mitigata dal progetto di un centro di ricerca ICT presso Grenoble (si veda il paragrafo precedente). I settori tradizionali hanno invece registrato un incremento dell’83% in termini di creazione di nuovi posti di lavoro (+29% di siti produttivi per il settore automobilistico; + 47% di posti creati per il settore della trasformazione).

Gli investimenti produttivi italiani in Francia La Francia è la prima destinazione degli investimenti italiani in Europa, seguita da Germania, Spagna, Gran Bretagna e Belgio. In base agli ultimi dati elaborati dal CNEL, le imprese industriali estere partecipate da investitori italiani sono state 2573 (erano 1075 nel 1990), esse

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hanno occupato 642.500 addetti (435.000 nel 1990) ed il loro giro d’affari complessivo ha sfiorato i 113.100 milioni d’euro. In particolare, l'Unione Europea continua ad essere la principale area di localizzazione degli investimenti industriali italiani all'estero, con il 37,5% delle imprese partecipate, il 37,6% degli addetti e il 55,8% del fatturato. La partecipazione italiana in Francia, sempre secondo i dati del CNEL, si concretizza in 319 imprese (177 nel 1990), con 85.000 addetti ed un fatturato di 22.074 milioni d’euro. Secondo il censimento realizzato dall’AFII, la presenza produttiva italiana, al 31 dicembre 2001, è costituita da 394 società industriali francesi controllate da società italiane. A queste società fanno capo 95.312 dipendenti, ripartiti su circa 553 siti di produzione. Rispetto ai dati del precedente censimento del 1998 (332 società con 74.647 dipendenti e 474 siti) i valori sono aumentati per il numero di società e di siti produttivi, segnando poi un consistente sviluppo in termini d’occupazione.

Le modalità d’investimento degli italiani in Francia Mentre l’anno 2000 é stato segnato dalla forte crescita di progetti tipo greenfield (ossia progetti di creazione ex-nihilo); il 2001 vede la prevalenza delle acquisizioni (382 su un totale di 553 con circa 67.357 dipendenti occupati) mentre le operazioni greenfield sono passate a 131, pari al 25% del totale. Le altre forme d’intervento quali joint-venture e ripresa di attività in difficoltà risultano marginali. Secondo le più recenti statistiche i primi gruppi italiani presenti in Francia sono: I.F.I/FIAT, ST Microelectronics, Lucchini ed Italcementi con un totale di 116 siti e 38.500 dipendenti. La presenza di gruppi industriali medio-grandi non contrasta con la presenza di un cospicuo gruppo d’attività sviluppate dalle p.m.i italiane, le quali sono presenti con 254 investitori concentrati nella fascia d’imprese da 1 a 500 dipendenti. Per quanto riguarda la provenienza geografica si conferma la predominanza delle regioni del Nord-Ovest (Lombardia in testa con 42.161 posti di lavoro creati e 48% dei siti controllati) e il consolidamento del triangolo industriale Emilia-Romagna (8.253 posti di lavoro creati e 11% dei siti). Se si considera il gruppo di regioni Friuli/Veneto/Toscana/Marche/Lazio, esso ha creato 12.394 posti di lavoro in Francia. Sono, inoltre, presenti anche alcune imprese che situano la loro sede nel Centro e nel Mezzogiorno della penisola. Gli investitori italiani preferiscono essere soci di maggioranza nelle imprese partecipate in Francia (80% dei casi corrispondenti al 75% dei posti di lavoro). Questa situazione conferma la preferenza da parte degli investitori internazionali di un controllo totale delle filiali situate lontane dalla casa madre. Le partecipazioni minoritarie (tra il 20% e il 49%) si riferiscono a solamente all'8% delle aziende e degli impieghi totali. Per quanto riguarda le società a presenza paritaria d’investitori italiani e francesi, esse rappresentano il 5% delle imprese e il 15% degli impieghi. Questo tipo d’imprese sono spesso il risultato d’alleanze strategiche tra gruppi italiani e francesi nei settori dell'alta tecnologia (elettronica, chimica, aeronautica, etc.) che necessitano di una dimensione critica soprattutto per certe funzioni come la ricerca e sviluppo (joint-venture italo-francese di S.T.-Microelectronics).

Gli investitori italiani in FranciaLa metà degli anni 80 segna il primo grande passo degli investitori italiani alla ricerca di mercati d’investimento in Francia. Grandi operazioni d’acquisizione di notevole dimensioni sono alla base dell’arrivo di grandi gruppi italiani come Ferruzzi-Montedison e CIR, che seguono gli esempi precedenti di FIAT, Ferrero e Pirelli, ai quali si sono aggiunti in seguito, negli anni 1989/1992 gruppi emergenti quali Benetton, Saiag, El.Fi., Merloni e Italcementi.Ma la fine degli anni 80 marca soprattutto l’arrivo delle piccole e medie imprese che optano più spesso per il greenfield. Se si contavano nel 1985 meno di 20 PMI con unità di produzione in Francia, sono quasi 50 quelle che le raggiungono tra il 1986 e il 1992. La forte instabilità della Lira negli anni 1992/1995 ha evidentemente frenato questa dinamica.

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A partire dal 1996 si osserva il ritorno dei grandi gruppi (in particolare FIAT divenuto nel 1999 il primo gruppo industriale estero in Francia) e l’arrivo d’imprese emergenti di media dimensione. Queste imprese, da 200 a 2000 dipendenti, sono caratterizzate da una forte base tecnologica e da una crescita sostenuta dell’export. Esse ricercano attraverso la costituzione in Europa di una seconda base produttiva, un rafforzamento della loro posizione competitiva in un contesto caratterizzato dal consolidamento del mercato unico e dal lancio dell’Euro. Marazzi, Bormioli, Sinterama, Magnetto Eurostamp, CF-Gomma, Chiesi Farmaceutici, Ricordati, Indena, Tontarelli, Artemide, Targetti, Cartiera Lucchese, Kartogroup Linder & Perla, Isap-Omv, … hanno cosi’ scelto la Francia come base privilegiata per il loro sviluppo. Per quanto riguarda i settori interessati, ritroviamo i punti forti dell’industria italiana: la trasformazione dei metalli e i prodotti metallici con i gruppi S.M.I.-Lucchini/S.M.I.-Riva e Lucchini, il settore automotive (Fiat-Auto, Iveco), il settore meccanico, quello agroalimentare, il settore dell’elettronica e l’ambito delle materie plastiche. Le regioni di destinazione di questi progetti sono l’asse Torino-Lione (Rhone-Alpes con 97 siti e 16.161 posti di lavoro), il polo industriale della Regione dell’Ile-de-France (87 siti e 12.683 addetti) e nella zona che va dalla Manica fino al Reno (Nord-Pas-de-Calais, con 43 siti e 11.900 addetti, Bretagna, Ardenne, Lorena e Alsazia).

Commercio con l’esteroI principali mercati d’approvvigionamento Nel 2002, secondo i dati della Direzione delle dogane francesi, i principali fornitori della Francia sono rimasti sostanzialmente gli stessi, rispetto al 2001, con la Germania al primo posto (17,2%), seguita dall'Italia (9,04%), dagli USA (7,9%), dal Regno Unito (7,3%). Gli scambi con l'Unione Europea in entrata rappresentano il 60% delle importazioni totali. Il cattivo stato dell’economia globale ha fatto registrare un decremento dei flussi commerciali dalle quattro maggiori economie, che esportano in Francia. La Francia ha diminuito il suo import in maniera consistente dagli Stati Uniti (-12,9%), dalla Gran Bretagna (-6,1%) e dall’Italia (-3,8%), mentre i dati sono meno gravosi per la Germania (-0,6%) e in crescita per le importazioni dalla Spagna (che ha registrato sempre una tendenza positiva nel commercio con la Francia:+16% tra 1999 e 2000, +1,8% tra 2000 e 2001, +2,1% tra 2001 e 2002). La Germania ha mantenuto il suo ruolo di primo mercato d’approvvigionamento per l’economia francese, a fronte di 55.560 milioni d’euro d’importazioni. Si tratta di una dinamica che definisce chiaramente lo stretto legame commerciale che lega questi due Paesi. Due altri dati meritano di essere messi in evidenza: da una parte, un aumento di 17,8 punti percentuale d’importazioni dalla Grecia (anche se in termini di valore il dato rimane modesto: 643 milioni d’euro), dall’altra i dati positivi, in un contesto sostanzialmente negativo, di Portogallo, Irlanda, Finlandia. Gli Stati Uniti, che secondo i primi valori 2002 si ponevano a pari livello dell’Italia, sono scesi nettamente in terza posizione come fornitori (25.737 milioni d’euro). Al di fuori dell’Unione Europea, é importante evidenziare un momento di stagnazione dell’import cinese, che, aumentato nel 2000 del 14,1%, segna solo una crescita del 3,6% in contrasto con lo sviluppo consistente di questo legame commerciale durante gli ultimi dieci anni. In conclusione, si noti anche che la Francia ha in parte modificato la propria rete di fornitori di materie prime energetiche acquistando consistenti quantitativi di gas dalla Russia e di petrolio dall’Algeria e dalla Nigeria. L’Italia esporta in Francia 29.209 milioni d’euro di beni nel 2002 ma segna, in rapporto all’anno precedente, una sostenuta flessione pari a 3,8 punti percentuale. Tale andamento si riflette sulla quota delle importazioni italiane in Francia, che passa dal 9,8% nel 97 al 9,04% nel 2002. Questo trend è sicuramente legato alla congiuntura internazionale negativa ma è, d’altra parte, probabilmente sintomo di un mancato dinamismo nel mercato italiano nell’export e di una probabile perdita di competitività dei nostri prodotti sul mercato francese. La DIM relativa

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all’Italia é rimasta piuttosto statica: 1,2% d’incremento annuo a partire dal 97, ben al di sotto dell’incremento medio pari al 5,3%.

I principali mercati di sbocco In generale le esportazioni francesi hanno sofferto a causa dei fattori negativi, che hanno colpito le maggiori economie mondiali: in particolar modo l’inversione del trend di crescita positivo dell’economia internazionale nel corso degli ultimi due anni. In questo clima, la Germania si è comunque confermata al primo posto tra i principali clienti della Francia, con 46.941 milioni d’euro. Il commercio tra i due paesi vicini ha chiaramente sofferto della congiuntura internazionale, tuttavia, il peso relativo della Germania come mercato di sbocco é rimasto fondamentale ed è pari al 14,5% nel 2002. Il Regno Unito ha mantenuto il 10,2% delle esportazioni francesi e ha visto incrementare tale valore tra il 2001 ed il 2002 del 2,8%. L’Italia ha perso, invece, la sua terza posizione, a vantaggio della Spagna. Quest’ultima, ha conosciuto una DIM molto alta (+9,7%) negli ultimi anni, che l’ha portata a importare beni per 31.334 milioni d’euro nel 2002. L’Italia, al contrario, ha avuto una progressione praticamente nulla (+0,7% annuo tra 2001 e 2002) che ha fatto si che la quota di esportazioni francesi in Italia scendesse dal 9,8% nel 97 all’9,04% nel 2002 (pari a 29.226 milioni d’euro).L’export verso gli Stati Uniti è diminuito considerevolmente: -8,7% tra il 2001 e il 2002, dopo aver segnato un aumento del 2% nel 2001. Nel complesso, come precedentemente identificato, l’export francese percorre un trend negativo; in leggera controtendenza rimangono i casi del mercato belga e del Lussemburgo (+0,2%), della Danimarca (+7,7%) e del Portogallo (+0,7%).

Orientamento settoriale del commercio con l’estero La congiuntura economica mondiale ha danneggiato le esportazioni e le importazioni francesi. Il saldo positivo della bilancia commerciale 2002 (413 milioni d’euro) ha in parte cancellato la prestazione fortemente negativa del 2001 (-5.399 milioni d’euro). I primi dati del 2003 hanno smentito la chiusura favorevole del 2002, segnando un nuovo deficit della bilancia commerciale. A cio’ si è aggiunto un certo nervosismo in rapporto ai segnali di rallentamento della propensione al consumo delle famiglie (unico elemento rimasto veramente dinamico durante il biennio 2001-2002). In concreto, i fattori che farebbero temere un rallentamento dei consumi interni sono stati individuati nella crescente inflazione e nell’aumento della disoccupazione (9,1% della popolazione attiva).

Importazioni Le importazioni in Francia sono composte principalmente da:

Prodotti del / prodotti per il settore automobilistico (11,3%) Idrocarburi naturali (6,5%) Prodotti del settore informatico (4,3%) Prodotti farmaceutici (4,1%) Prodotti della chimica organica (4%)

Prodotti del / prodotti per il settore automobilistico: questo comparto ha conosciuto un incremento delle importazioni del 3,9% rispetto al 2001, per un valore di 36.720 milioni d’euro. Si tratta di un ambito che conosce un andamento ben consolidato nell’economia francese, confermato da un peso significativo nel totale delle import francesi (11,3%). Il settore è passato attraverso una fase di forte crescita nel 1998, per poi entrare in stasi nel 2000 e riprendere quota nel 2001 (+3,3%). Il 2002, come indicato, ha ribadito la solidità e la dinamicità del comparto.

Idrocarburi naturali: come la maggior parte delle grandi economie occidentali, anche la Francia importa ingenti quantitativi d’idrocarburi naturali. Le importazioni, in termini di percentuale sul totale, sono calate rispetto al 2001 (8,9%), ma i primi mesi del 2003 hanno visto

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una leggera crescita negli acquisti di queste materie prime. L’aspetto di maggiore interesse è risultato, tuttavia, la politica di diversificazione attuata dalla Francia in rapporto ai mercati d’approvvigionamento.

Prodotti del settore informatico: il settore ha goduto fino al 2000 di una crescente dinamicità. La tendenza, appena illustrata, si è completamente invertita e, nel 2002, il settore è in forte sofferenza. I dati hanno indicato un calo delle importazioni del –8,9% nella categoria più ampia dei beni strumentali, ove uno degli ambiti maggiormente colpiti è proprio quello delle apparecchiature e prodotti informatici (-13,8%).

Prodotti farmaceutici: le importazioni di detti beni sono pari a 13.399 milioni d’euro e anche questo sotto-settore conosce un buon incremento rispetto al 2001: +10,2% Macchine ed apparecchi meccanici: le importazioni di questi beni sono state pari a 27.191 milioni di dollari con una leggerissima variazione positiva rispetto al 99 (+1,9%). Si conferma, peraltro, come un settore molto importante per l’import francese.

Altri settori di rilevanza: la sesta categoria di maggiore interesse per le importazioni francesi rimangono i prodotti alimentari rielaborati (categoria B05), per un valore di 11.758 milioni d’euro e un incremento del 5,9%. Il settore dei macchinari è di grande rilevanza quantitativa se preso nel suo complesso (beni strumentali) ma denota degli andamenti molto variegati a seconda dell’ambito preso in considerazione (-21,9% per le macchine utensili, -9,5% per le macchine d’uso generale e +3,7% per le macchine agricole). Il comparto dei beni di consumo vede un incremento delle importazioni del 2,2%, ed in particolare il mercato dell’home-entrateinement ha fatto segnare un +3,3% di vendite (in termine di volume) rispetto al 2001, per un valore di 1.3 miliardi d’euro e 171 milioni di pezzi venduti (CD, DVD, musicassette etc).

Esportazioni Le esportazioni dalla Francia sono composte principalmente da:

Prodotti del / prodotti per il settore automobilistico (14,7%) Costruzioni aeronautiche e spaziali (6,7%) Prodotti farmaceutici (5,1%) Prodotti della chimica organica (4,6%) Materiale elettrico (3,4%) Prodotti della siderurgia (3,38%) Prodotti alimentari, bevande e tabacco (bevande 3%, prodotti di coltivazione e d’allevamento 2,9%, prodotti alimentari rielaborati (categoria B05) 2,4%)

Prodotti del / prodotti per il settore automobilistico: con 47.790 milioni d’euro in valore, le autovetture esportate si sono confermate come un bene d’importanza considerevole nell’analisi dell’export della Francia registrando, nel 2002, un incremento del 2,2%. Si tratta di uno dei pochi settori in cui la Francia ha un vantaggio commerciale consolidato, confermato peraltro da uno dei più alti saldi commerciali e che ha una dinamica in controtendenza con le difficoltà del settore e d’alcune grandi case produttrici a livello mondiale.

Costruzioni aeronautiche e spaziali: nonostante le difficoltà del settore (166 apparecchi esportati nel 2002 contro i 188 del 2001), il gruppo Airbus continua a vendere sui mercati esteri per un valore pari a 21.883 milioni d’euro nel 2002.

Prodotti farmaceutici: si tratta di un’altro sotto-settore fondamentale nell’esportazione francese ed, in particolare, il settore farmaceutico ha fatto segnare, dopo un anno gia positivo (+20.9% nel 2001), un valore di beni esportati pari a 16.574 milioni d’euro con un incremento del 9.4% rispetto al 2001. La Francia ha esportato verso l’Italia 1.143 milioni d’euro di prodotti farmaceutici contro un valore di 1032 milioni d’euro nel 2001.

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Materiale elettrico: il materiale elettrico spicca, nella più ampia categoria dei beni intermediari, come uno dei più importanti ambiti esportativi della Francia, anche se si è registrata una flessione del 5,2%. Se si valuta tutto il settore delle macchine elettriche ed apparecchiature elettriche ed elettroniche questo settore di grande importanza per le esportazioni francesi (nel 2001 ha avuto un valore di 28.241 milioni d’euro) ha conosciuto una battuta d’arresto a causa del declino del settore dell’ITC dopo la fine della forte fase di crescita, che ha avuto il suo picco nel 2000. Secondo gli ultimi dati consolidati del settore (2001) sia l’import che l’export sono in netto calo (-3.0%; -9.2) e la bilancia commerciale settoriale soffre di un passivo di circa 4 miliardi d’euro.

Prodotti alimentari, bevande e tabacco: é possibile notare in questo comparto un aumento del 1,4% nell’import e del 3,7% nell’export (39.152milioni d’euro) rispetto al risultato del 2001 con un valore delle importazioni pari a 30.692 milioni d’euro. Si tratta, comunque, di un settore in cui la Francia presenta buoni risultati dal punto di vista del saldo commerciale con un surplus commerciale di 8.460 milioni d’euro. Nel settore vitivinicolo, dopo un 2001 caratterizzato da forti importazioni, il sistema francese è tornato ad essere dinamico segnando un +10.5% d’esportazioni verso l’Italia. In compenso i vini italiani, insieme al prodotto spagnolo e portoghese, continuano a rappresentare il 70% delle importazioni francesi.

Altri settori di rilevanza: nel comparto dei beni di consumo l’export è stato caratterizzato da un buon risultato con un incremento pari al 2,9%. Il settore della profumeria (trentaseiesimo anno consecutivo in crescita con 13.32 miliardi d’euro di fatturato; 8.2 miliardi d’euro in esportazioni), come il settore dell’intrattenimento hanno mantenuto il loro livello di crescita rispetto al 2001 (+6%) e hanno dato buoni risultati in Gran Bretagna, Italia e Belgio. La situazione, diversamente, rimane stagnante in rapporto a Stati Uniti e Germania. Nel ramo degli elettrodomestici, particolarmente colpito dalla congiuntura economica, continua il calo delle export (-6,8%), mentre si è notato un certo recupero delle importazioni (+2,5%).

1.2. Relazioni economiche con l’Italia

L’Italia è, per consolidata tradizione, uno dei partners commerciali più importanti per la Francia, sia in entrata che in uscita. Nel 2002 il nostro Paese ha riguadagnato una posizione tra i fornitori; ora é seconda dopo la Germania (che detiene una quota del 17,2%) e si é confermato il 4° cliente dietro a Germania, Regno Unito e Spagna. Nel 2002 l’import dall’Italia è calato del 3,8%, mentre le esportazioni hanno avuto una progressione molto debole, pari allo 0,7%. La quota italiana delle importazioni si attesta all’9,04% nel 2002, confermando una persistente tendenza al cedimento rispetto ai valori dell'ultimo quinquennio. Tale tendenza è il riflesso di una crescita più veloce nella zona euro della Spagna, che si attesta al 7,2% del mercato francese. Un elemento da sottolineare è la complementarietà degli scambi tra Francia e Italia quale riflesso di un'elevata cooperazione interaziendale e fautrice della stabilità strutturale di una quota importante degli scambi di merci. Mentre in passato la domanda finale rappresentava il fattore decisivo degli scambi, tra Italia e Francia si assiste ormai ad una netta inversione di tendenza, con la variabile dell’investimento produttivo che gioca un ruolo d’assoluto rilievo nell’interscambio.Gli scambi italo-francesi sono basati soprattutto su prodotti industriali, a testimonianza dell’importanza assunta dai vari processi di fusione, acquisizione, partecipazioni, joint-ventures ed accordi di collaborazione, posti in essere a livello di PMI, inoltre le strutture industriali e finanziarie dei due paesi si avvicinano sempre di più e risultano complementari. Il saldo commerciale tra i due paesi presenta un leggero avanzo per la Francia, pari a 17 milioni d’euro (29.209 milioni d’euro d’importazioni e 29.226 d’esportazioni), secondo quanto confermato dalle fonti della Direzione dogane francesi.

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Importazioni Il settore più interessato dalle importazioni nel 2002 è stato quello industriale. Nel dettaglio, secondo i dati della Direzione dogane francesi, questi sono i settori in cui le importazioni dall’Italia hanno un peso fondamentale:

Macchine e apparecchiature meccaniche (17,8% sul totale delle importazioni) Autoveicoli (11,3%) Macchine elettriche ed apparecchiature elettriche di precisione (6,7%) Materie plastiche e loro prodotti (5,6%) Mobilio (3,9%)

Le macchine e gli apparecchiature meccaniche rappresentano il comparto più importante nel commercio tra Italia e Francia. Le importazioni di detti beni sono state pari 5.9 miliardi d’euro con una dinamica in calo rispetto al 2001 (-7,6%).

Sottosettori di maggiore rilevanza per le esportazioni italiane in Francia nel comparto delle macchine e delle apparecchiature meccaniche

%2001* %2002* Valore del sottosettore ne2003 (milioni d'euro)

Quota del sottosettore sul comparto in %

Attrezzature d'uso non domestico per la refrigerazione

-1,74 -2 379 5,27

Rubinetteria e valvole -4 +1,69 375 5,21

Pompe per liquidi ed elevatori a liquido

+39,39 +53,94 317 4,4

Macchine per il settore dell'imbottigliamento

+5,62 +2,84 283 3,94

Pompe e compressori +4,19 +2,73 240 3,33

Lavatrici -4,04 -0,95 222 3,1

Parti di motori -4,99 -5,32 213 2,97 *Variazione % in valore rispetto l'anno precedente.

Anche gli autoveicoli si sono confermati ai primi posti nelle importazioni francesi raggiungendo 3.283 milioni d’euro, un risultato già da tempo consolidato nei rapporti commerciali tra i due Paesi. Il saldo commerciale in questo settore presenta sempre un avanzo per la Francia. L’Italia aveva iniziato a recuperare, cercando d’essere maggiormente dinamica sul mercato dell’auto francese, tuttavia, il 2002, ha fatto segnare un –4,2% sulle importazioni d’autoveicoli dall’Italia (in termini d'autoveicoli esportati). L'osservazione dell'import italiano, in termini di valore e per il solo settore delle autovetture, ha segnato una battuta d'arresto sostanziale perdendo il 16,44% nel 2001 e il 13,80% nel 2002 (FIAT ha fatto segnare un calo delle vendite del 19,8% nel 2002); il paese si colloca dunque al quarto posto dei fornitori (con una quota del 5,79% sul totale dell'import d'autovetture) dietro la Germania, gli Stati Uniti ed il Giappone, ma davanti alla Corea e all'Inghilterra. La Francia, al contrario, ha aumentato del 15% le proprie esportazioni in Italia, grazie al successo e alla dinamicità delle sue case automobilistiche. Se si osserva il sottosettore delle parti e accessori per veicoli, l'Italia mantiene il terzo posto dopo la Germania e la Spagna con un aumento dell'1,8% in termini di valore per il 2002. Questo dato, sostanzialmente inferiore rispetto al dato del 2001 (+11,6%), rispecchia in parte la diminuzione della produzione d'autoveicoli a livello e mondiale e le difficoltà che questo settore sta vivendo.

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Le macchine elettriche ed apparecchiature elettriche e di precisione si attestano ad un valore pari a circa 1.964 milioni d’euro, rivestendo un ruolo di grande rilevanza sul mercato francese, ma hanno segnato una performance, rispetto al 2001, nettamente negativa (-10,7%).

Sottosettori di maggiore rilevanza per le esportazioni italiane in Francia nel comparto delle macchine elettriche ed apparecchiature elettriche e di precisione

%2001* %2002* Valore del sottosettore nel 2003 (milioni d'euro)

Quota del sottosettore sul comparto in %

Circuiti integrati -39,55 -8,94 255 3,55

Materiale elettrico +5,12 -3,03 225 3,13

Sistemi di riscaldamento +9,55 -6,04 202 2,82

Fili e cavi isolati -10,01 +2,86 184 2,57

Motori, generatori e trasformatori elettrici

+0,75 +2,42 128 1,79

Apparecchi d'illuminazione e lampade elettriche

-24,83 -6,98 95 1,32

*Variazione % in valore rispetto l'anno precedente

Il comparto relativo alle materie plastiche e loro prodotti, è il quarto settore di maggiore rilevanza per l'import francese. Nel suo complesso il valore delle importazioni dal nostro paese è pari a 1639 milioni d'euro, tuttavia tra il 2001 ed il 2002 si é registrata una flessione del 10,7%. Diversamente, il settore affine della gomma sintetica o naturale è cresciuto del 2% nello stesso arco temporale ed ha visto affluire in Francia 393 milioni d'euro di prodotti dall'Italia.

Il settore del mobilio, tradizionale prodotto di punta del "made in italy", si è attestato su di un valore di 1.145 milioni d’euro, ma anch’esso soffre della congiuntura negativa perdendo in dinamicità (-3,8%). Il sottosettore dell'arredamento (sedie e loro componenti; mobili d'uso non specialistico; componenti ed accessori per il letto) ha perso anch'esso terreno rispetto al 2001 in termini di valore (968 milioni d'euro contro i 1000 del 2001), ma detiene una quota del 23% sul totale. La situazione si spiega osservando che, fino al 2001, la Francia è stata il secondo mercato di sbocco per le esportazioni italiane di mobili dopo la Germania e ha rappresentato un peso notevole nelle esportazioni italiane di mobili (circa il 12% del totale). Dal 2001 il mercato americano, prima al terzo posto, ha guadagnato la prima posizione. Questo fatto ha portato ad un calo dell'export italiano verso la Francia. Tale situazione deriva anche dalle variazioni monetarie tra euro e dollaro, che si sono succedute fino alla fase di netto apprezzamento dell'euro sul dollaro.

Il "fashion system" italiano, anche se in termini di valore dei singoli comparti non risulta tra i primi cinque grandi ambiti dell'export italiano in Francia, riveste un ruolo essenziale per la nostra economia. Ricomponendo questa variegata categoria merceologica, la Francia ha importato 574 milioni d'euro in capi di vestiario (+5,9% rispetto al 2001) e 690 milioni d'euro dal settore tessile e maglieria (+6,7%). Calzature e prodotti in pelle e cuoio sono stati acquistati per un valore di 813 milioni d'euro, con un incremento pari al 12,8% (mentre le produzioni francesi dello stesso settore hanno perso terreno con una flessione degli incassi pari al 5% rispetto al 2001). I gioielli e l'oreficeria hanno invece subito una battuta d'arresto (-13,3%) e valgono 327 milioni d'euro (11,7% dell'import totale francese con un aumento dell'1% rispetto alla quota del 2001). Il "fashion systhem" italiano si è dimostrato, nonostante le difficoltà, abbastanza dinamico

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e, qualora venga valutato nel suo complesso, pesa, nelle importazioni francesi, per 2,4 miliardi d'euro.

Come il "sistema moda" italiano, anche il comparto alimentare dell'export italiano verso la Francia è composto da più voci. Visto nel suo insieme, la Francia ha importato 2.167 milioni d'euro di prodotti alimentari dal nostro paese nel 2002 (con una quota del 7,37% sul totale). Nel 2002, il saldo dell'interscambio è risultato eccedente per la Francia nell'ordine di 2.090 milioni d'euro contro i 1.878 milioni d'euro del 2001. Nel 2002 le importazioni francesi sono cresciute in modo moderato rispetto al 2001 (+1%). Tuttavia, nel 2002 l'Italia ha superato il Regno Unito nella classifica dei principali paesi fornitori della Francia per attestarsi in quinta posizione, mentre deve affrontare la concorrenza sempre più vivace della Spagna che supera il Belgio e diventa il secondo fornitore della Francia con 3.574 milioni d'euro. I settori d'esportazione maggiormente dinamici sono risultati: i preparati alimentari (+25%), i preparati alimentari di carne/pesce/crostacei (+23,1%), il settore delle bevande alcoliche (+7,7%) ed i preparati a base di cereali/farine/amido/fecola e malto (+ 6,2%; 344 milioni d'euro d'importazioni e primo settore d'importazione dell'agroalimentare francese) Vanno inoltre rilevate le "performances" del settore dei prodotti cartacei, che ha fatto segnare una crescita del 2,9% (il comparto vale il 3% del totale delle importazioni francesi), così come il settore farmaceutico (+22,4%), quello dei prodotti della stampa e dell'editoria (+2,4) ed il comparto delle ceramiche (+0,7%).

Esportazionill settore industriale ha presentato, dal lato delle esportazioni, una crescita di debole entità (+0,7%). I comparti che maggiormente interessano l’Italia sono:

Autoveicoli (16,9% sul totale delle esportazioni) Macchine e apparecchi meccanici (10,7%) Macchine elettriche e apparecchiature elettriche e di precisione (8,1%) Prodotti del settore siderurgico (4,9%) Materie plastiche e loro prodotti (4,4%) Prodotti chimici, fibre sintetiche e prodotti farmaceutici (3,6%)

Le autovetture si confermano come il primo prodotto francese venduto in Italia con un valore di quasi 5 miliardi d’euro e una quota sul totale generale del 16,9%. Le esportazioni di questo settore, in diminuzione negli anni precedenti, hanno ripreso significativamente quota (+15% rispetto al 2001). Peugeot, Citroen e Renault detengono circa il 16% del mercato dell’auto italiano.

Seguono, in ordine d’importanza, le macchine e gli apparecchiature meccaniche (-4%), le macchine elettriche e le apparecchiature elettriche e di precisione (-12,5%; legato alle difficoltà del mercato ITC nazionale), i prodotti del settore siderurgico (+1,1%), le materie plastiche e loro prodotti (-11,8%) e i prodotti chimici e le fibre sintetiche ed i prodotti farmaceutici, che sono risultati uno dei settori più dinamici (+11%). Questo settore rappresenta già da tempo una quota considerevole dell’export francese con 1.066 milioni d’euro in valore e un peso relativo sul totale del 3,6%. Le esportazione di questi prodotti, sono tornate in positivo a partire dal 98, ma con un andamento incerto

Le macchine elettriche e le apparecchiature elettriche e di precisione contano esportazioni pari a 2.385 milioni d’euro, ma nell’arco di tempo preso in considerazione (2001-2002) la flessione è stata consistente: pari a 341 milioni d’euro. Anche l’eccedente commerciale é sceso di pari passo nel 2002, ma é rimasto tuttavia positivo (207 milioni di dollari). Tra gli altri settori fortemente dinamici dell’export francese in Italia meritano di essere sottolineati gli incrementi del

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settore degli oli e dei combustibili minerali (+16%) e l’esportazioni di capi di bestiame vivi (+30,5%), in netta ripresa dopo le recenti crisi alimentari.

Opportunità di mercato per il made in Italy I settori più promettentiSulla base dell'analisi effettuata nel precedente capitolo, che partendo dall'esame della posizione della Francia nel commercio mondiale e dell'orientamento geografico e settoriale dei suoi flussi commerciali, si è poi incentrata prevalentemente sull'interscambio settoriale con l'Italia, è stato possibile individuare alcuni comparti che possono essere definiti, a nostro avviso, come quelli che presentano le maggiori opportunità per l'export del nostro Paese. Tali comparti, che definiamo come "promettenti", sono caratterizzati da una crescita della domanda complessiva di importazioni da parte del Paese in esame, ad un ritmo più sostenuto rispetto all'incremento delle esportazioni italiane verso tale Paese, e per i quali, quindi, sussisterebbero possibilità di crescita per le nostre esportazioni e di espansione della quota di mercato italiana.

La scelta di tali comparti è stata effettuata cercando di mettere in relazione tra loro alcuni criteri fondamentali: il peso che gli stessi rivestono sull'import complessivo francese, la dinamica manifestata dalla domanda di importazioni e dalle esportazioni dell'Italia verso il Paese considerato, e l'entità della quota di mercato detenuta dall'Italia e dai suoi principali concorrenti sulle importazioni della Francia. L'utilizzo di tali criteri ha consentito di individuare i seguenti comparti:

MobiliAltri prodotti manifatturieri (esclusi mobili) Altri mezzi di trasporto Legno e prodotti in legno Autoveicoli

Per ciascuno dei comparti considerati, viene qui di seguito presentata un'analisi più approfondita, estesa ai singoli settori nei quali ognuno di detti comparti si scompone, al fine di individuare in maniera più puntuale e mirata i settori maggiormente promettenti per il nostro export verso la Francia.

MobiliNel quadriennio considerato il comparto ha avuto una dinamica delle importazioni (DIM) molto positiva (21%), seppure a fronte di un peso relativo piuttosto ridotto (1,1%), per un valore delle importazioni pari a 3.175 milioni di dollari nel 2000, ed un saldo commerciale costantemente negativo nel quadriennio. Per quanto riguarda la distribuzione delle quote di mercato nel comparto, leader assoluto rimane l’Italia, che in quattro anni ha comunque perso peso, passando dal 27% al 23%, quindi riducendo di circa quattro punti la propria quota di mercato. Al secondo posto si colloca la Germania, con una quota del 12,6% nel 2000, mentre al 3° posto tra gli esportatori di mobili in Francia si colloca il Belgio, con il 9,4% nel 2000. Quello dei mobili è un comparto particolare, nel quale non vi è un'ulteriore classificazione settoriale. Si ritiene che esso presenti ancora delle interessanti opportunità per il Made in Italy, che dovrebbe tuttavia utilizzare delle strategie di marketing più incisive al fine di fronteggiare la concorrenza dei concorrenti nord-europei e di alcuni paesi asiatici che iniziano ad affacciarsi sul mercato francese con un andamento in leggera ascesa. Il mercato: Secondo studi di fonte locale, la domanda interna, in aumento negli ultimi anni, ha avuto effetti favorevoli sul comparto dei mobili in Francia, soprattutto per l’arredamento da cucina e bagno. Tale crescita é inoltre legata al buon andamento del settore immobiliare, particolarmente brillante negli ultimi due anni. Le previsioni per il 2002 mostrano, tuttavia, una domanda a ritmo meno sostenuto a causa degli aumenti dei prezzi di vendita conseguente alla crescita dei costi dei fattori della produzione (energia, trasporti, imballaggi).

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Altri prodotti dell’industria manifatturiera (escl. mobili) Il comparto presenta un peso relativo sull’import francese particolarmente basso (1,7%) ma una dinamica di importazioni molto buona (6,4%), superiore alla media generale (5,3). Questo settore ha quindi buone possibilità di potersi espandere in breve tempo per acquistare maggiore importanza sul totale delle importazioni francesi. Inoltre il disavanzo commerciale del settore è in aumento: da –1.372 milioni di dollari questo macrosettore presenta un disavanzo commerciale di dollari nel 1997 a -1.940 nel 2000. La quota di mercato dell’Italia, é leggermente diminuita rispetto al 1997 passando dall’11,2% al 9,7% del 2000, ma si mantiene tuttavia al secondo posto. La Cina é in assoluto il Paese che detiene la quota di mercato maggiore per questo tipo di prodotti con il 25,6%. Seguono il Giappone e la Germania al terzo posto, con una di mercato pari al 7,8%.

I settori più promettentiGioielli e articoli di oreficeria: Il settore presenta una dinamica delle importazioni francesi più alta della media del comparto (+14,8%), e mostra un deficit commerciale di 325 milioni di dollari. La Svizzera é il principale fornitore, con una quota del 20,3%, e una sorprendente crescita di quasi 6 punti rispetto al '97. Segue l’Italia che mette a segno una buona performance con 1.246 milioni di dollari di importazioni francesi in questo sotto-settore e una quota di mercato di tutto rispetto (17,5%). Tale quota risulta essere, pero’, in diminuzione dal 97 di 5,5 punti, segno della perdita di importanza relativa dell’import italiano in Francia, a vantaggio di altri Paesi. È evidente che l'Italia non sta approfittando delle opportunità offerte da questo sotto-settore, che rappresenta ¼ del comparto. Eventuali margini di miglioramento sono ipotizzabili qualora si presentasse un rinnovato dinamismo dell'industria italiana in questo settore. Il mercato: Secondo una recente ricerca di mercato condotta dall’Ufficio ICE di Parigi, dopo alcuni anni di crescita costante, le vendite di gioielleria in Francia hanno raggiunto un livello record con 18,1 milioni di articoli venduti con un fatturato di 2,4 miliardi € nel 2000. Il prezzo unitario medio degli articoli di gioielleria ammonta circa a 134 € nel 2000 (+ 4%), rispetto ad un prezzo nel 1999 intorno a 132 €. Il 2000 ha confermato il successo per la gioielleria di gamma medio/alta. La vendita di oreficeria in oro si è stabilizzata, mentre la gioielleria in oro con pietre e perle (+ 3%) e con diamanti (+10%) hanno registrato le più forti progressioni. Inoltre, la gioielleria di un valore superiore a 1.520 € ha progredito di 15% in quantità e del +22% in valore.Per ciò che concerne la distribuzione, tutti i circuiti distributivi hanno approfittato di questa congiuntura positiva. Complessivamente, il circuito tradizionale (punti vendita di centro-città e gioielleria tradizionale) resiste molto bene alla grande distribuzione, anche se ha perso quote di mercato rispetto alla GDO nella vendita di articoli al di sotto di 300 €.

Altri mezzi di trasporto Il comparto "altri mezzi di trasporto" ha conosciuto un evoluzione particolarmente positiva nel corso del periodo intercorso tra il 1997 e il 2000. La DIM di questo macrosettore é pari all’6,4% annuo, superiore alla media totale (+5,3%). Il valore assoluto delle importazioni nel 2000 é stato di 13.811 milioni di dollari, con una variazione molto leggera rispetto al valore segnato nel 1999. La quota italiana in questo settore mette a segno, tuttavia, un risultato decisamente negativo, con una quota nelle importazioni francesi in questo settore piuttosto bassa (4,8%). Tale quota risulta persino in diminuzione rispetto al dato del 1997, pari a 5,9%. Gli Stati Uniti sono nettamente al primo posto nella classifica dei principali fornitori, con una quota nel 2000 di 41%, addirittura in crescita di 4,5 punti rispetto al 97. Al secondo posto troviamo la Germania, forte di un’industria pesante ben sviluppata, con una quota pari al 23,7%, anch’essa in aumento rispetto al precedente dato relativo al 1997 (19,6%). Si tratta pertanto di un settore che conosce uno sviluppo positivo, a cui l’Italia non partecipa attivamente nel periodo preso in considerazione.

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E’, quindi, possibile classificare il comparto altri mezzi di trasporto come un comparto promettente, che offre buone possibilità di espansione all’export italiano, alla ricerca di una quota maggiore di penetrazione nel mercato.

I settori più promettenti Dall’analisi effettuata, emergono alcuni settori all’interno del comparto, che risultano particolarmente attrattivi per l’esportazione dell’Italia. Si tratta, appunto, di settore classificabili come promettenti sulla base di una crescita piuttosto alta dove l’Italia potrebbe trovare vantaggio ad inserirsi. Uno di questo settori é quello relativo alle locomotive e materiale ferro-tranviario. La dinamica delle importazioni relativa a questi prodotti dal 97 ha avuto un incremento annuo pari al 16,9%. Tale dinamica é molto positiva se paragonata a quella del comparto (6,5%). In valore assoluto, le importazioni raggiungono la cifra di 355 milioni di dollari. L’Italia, tuttavia, ha visto la propria quota nell’import francese di questo settore, ridursi dal 13,4% del 97 all’8,7% nel 2000. Tale riduzione non é certo in linea con la crescita del settore, ed é per questo che probabilmente il mercato italiano, con una maggiore attività, potrebbe trovare nuovi margini di penetrazione. La quota della Germania é, infatti, notevolmente aumentata, portandola ad essere la prima fonte di approvvigionamento francese in questo settore. Se nel 97 era, infatti, ferma al 10,3% dell’import, nel 2000 ha raggiunto il 24,2%. Gli altri Paesi detengono quote molto basse in questo settore, molto specialistico peraltro, lasciando ad Italia e Germania ampi margini di manovra.

L’altro settore che potremmo classificare come promettente é quello relativo ad aeromobili e veicoli spaziali. Si tratta di un settore che nel corso dei quattro anni analizzati nella tabella, ha conosciuto una crescita dell’8,1% media annuo, stabilendo cosi un buon andamento. E’ peraltro un settore che ha un grandissimo peso nell’import totale del comparto (84,2%), grazie ad un valore assoluto molto alto, pari a circa 11.171 milioni di dollari di importazioni nel 2000. L’Italia, nonostante ciò, ha visto una riduzione della propria quota di mercato francese, già peraltro bassa se confrontata ai giganti americani e tedeschi. Il nostro Paese si classifica quarto con una quota pari al 1,6% dell’import francese nel 2000, dopo U.S.A. (48,2%), Germania (26,6%), Regno Unito (8,1%). L’Italia ha, inoltre, registrato un’evoluzione negativa, essendo la quota nel 97 pari al 2,4%. Questa riduzione contrasta, percio’, con l’andamento positivo del mercato nel suo complesso. Il mercato: Si tratta di un settore, che per la sua importanza strategica e commerciale riveste le funzionalità di un comparto vero e proprio; inoltre, dato la alta specializzazione, possiede specificità che difficilmente possiamo ritrovare in altro settori. L’industria aero-spaziale e per la difesa italiana, nonostante le sue piccole dimensioni, registra, infatti, il 18% degli introiti commerciali italiani. Nuove parterships e joint-ventures sono il modello di approccio ai nuovi scenari internazionali. Si tratterà, infatti, sempre più di un settore integrato a livello europeo, attraverso la costituzione di imprese multinazionali, che possano affrontare la competitività a livello mondiale. E’ cio’ che stiamo osservando già ora con gli esempi della Augusta-Westland per l’industria degli elicotteri, nel business dell’elettronica con la Alenia Marconi Systems, nell’industria missilistica con la Matra BAE Dasa Alenia. La società più importante del settore in Italia é certamente la Finmeccanica, attraverso le sue società Alenia Aerospazio, Aermacchi, FiatAvio e Piaggio.

Legno e prodotti in legno Il comparto in esame andrebbe classificato più come "interessante" che come "promettente" per l'export italiano, giacché l'Italia ha già una discreta presenza sul mercato, in linea con il suo modello esportativo. Esso presenta una dinamica di crescita delle importazioni a partire dal 97 superiore (6,1%) a quella media dell'intero import francese (5,3%), per un volume complessivo di circa 2.709 milioni di dollari nel 2000. Al contrario, le esportazioni francesi di questi prodotti mostrano un trend negativo; ne consegue un saldo commerciale di questo comparto che resta

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negativo per la Francia, passando da –492 milioni di dollari nel 1999 a –726 milioni di dollari nel 2000. Per quanto riguarda la quota di mercato, l’Italia si mantiene in linea con il livello già raggiunto nel 1997 (4,9%), un valore piuttosto basso se confrontato con gli altri partner francesi per l’import di questi prodotti. Il primo fornitore per la Francia é la Germania, con una quota pari all’11,9%, seguita dal Belgio a quota 11,7%. Seguono Portogallo, Finlandia, Spagna e in sesta posizione l’Italia.

I settori piu’ promettenti Un settore che potrebbe essere promettente per l’export italiano é quello relativo ai lavori in legno di carpenteria e di falegnameria per l’edilizia e gli imballaggi in legno. Il primo settore mette a segno una dinamica del 14,9%, molto superiore alla media del comparto (+6,1%). In valore le importazioni di questi prodotti si sono stabilite nel 2000 a 395 milioni di dollari.Gli imballaggi in legno seguono una DIM del 15,5 e hanno registrato un valore di 10 milioni di dollari di importazioni. Si tratta di movimenti estremamente positivi, ma, nonostante ciò, la quota italiana in questi sottosettori sembra non trarre vantaggio da questa evoluzione. Per quanto riguarda lavori in legno di carpenteria e di falegnameria per l’edilizia, infatti la quota del nostro Paese é addirittura diminuita dal 97 di oltre due punti, attestandosi al 4,8%, ben lontano dal risultato del Belgio, in prima posizione con una quota del 26,2%. Relativamente agli imballaggi in legno, l’Italia detiene una quota del 10,2%, in leggera diminuzione rispetto all’11% del 97. I due settori potrebbero, percio’ risultare piuttosto promettenti nell’ottica dell’export italiano, che sembra aver perso interesse negli ultimi anni in un area, invece, in piena crescita e che riserva possibilità di profitto.

Autoveicoli Anche questo comparto in esame andrebbe classificato più come "interessante" che come "promettente" per l'export italiano, giacché l'Italia ha già una discreta presenza sul mercato, in linea con il suo modello esportativo Si tratta, infatti, di un comparto che storicamente incide in maniera importante sull’import complessivo della Francia (il 12,3% sul totale importazioni nel 2000), e nello stesso tempo é altrettanto importante per quanto riguarda le esportazioni. Nel 2000 le importazioni nel settore dell’automobile in Francia sono sostanzialmente rimaste al livello già raggiunto nel 1999 (+0,8%), con un valore assoluto pari a 31.659 milioni di dollari. Questa dinamica indica un periodo di stasi dopo la grande crescita registrata nel 98, probabilmente gonfiata dagli incentivi per gli autoveicoli. La dinamica delle importazioni dal 97 rimane, comunque piuttosto alta (+9,5%), soprattutto grazie ai risultati ottenuti nell’anno record 98.Nell’analisi dei flussi di scambio tra l’Italia e la Francia, possiamo osservare che la quota italiana nell’importazione francese in questo comparto é del 10,5%, e non ha conosciuto variazioni importanti rispetto al dato relativo al 1997. La Germania é rimasta saldamente al primo posto come mercato di approvvigionamento (31,5%), seguita dalla Spagna (25,9%) e in terza posizione dall’Italia.

I settori piu’ promettenti Parti e accessori per autoveicoli e loro motori: questo settore ha registrato una crescita molto buona soprattutto nel corso nel 1998 e 1999, ma questa crescita si é azzerata nel 2000 stabilendosi a –0,5%. La dinamica dal 97 al 2000 é stata positiva (+8,6% su media annua), con un valore assoluto di import pari a 8.031 milioni di dollari ed un peso all’interno del comparto autoveicoli del 25,4%. Gli scambi dell’Italia nel settore componentistica sono copiosi, e garantiscono al nostro Paese una quota del 14,2%. Tale valore risulta, pero’, in leggera diminuzione rispetto al dato 97 (15%). Il mercato italiano, quindi, ha mostrato di avere ancora possibilità di migliorare la propria

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perforamance come mercato di approvvigionamento francese. La Germania é rimasta in prima posizione (33,3%), seguita dalla Spagna (16,6%), e in terza posizione dall’Italia. Il mercato: le vendite ai costruttori francesi sono in crescita (+7,5%), in linea con la produzione nazionale, in un contesto sempre segnato dalla costante pressione sui prezzi e di agguerrita concorrenza. Anche le vendite tra i produttori di componentistica sono aumentate, grazie all’impatto mercantile del processo di produzione basato sulla concezione di sistemi completi del veicolo.

Altri settori interessanti Autoveicoli: il settore delle autovetture ha seguito un andamento in linea con il comparto omonimo, ossia una DIM del 9,9% nel corso del periodo 1997-2000, e un arresto della crescita dell’import nel 2000, stabilitosi ad un valore pari a 22.856 milioni di dollari. Questo settore rappresenta largamente il comparto, essendone alla base del 72,2% dell’import. L’Italia detiene una quota del 9% nel 2000 sul totale, preceduta Germania (30,7), storico leader del settore, e Spagna (16,6%, in leggera diminuzione rispetto al 17,7 nel 97). In generale, si puo’ dire che l’andamento é piuttosto simile per tutti i principali fornitori della Francia e ha risentito in maniera uguale nell’insieme delle zone di scambio delle ripercussioni sull’economia, dovute principalmente all’aumento del prezzo del petrolio. Il mercato: la congiuntura economica risulta, secondo previsioni di fonte locale, ancora poco favorevole ad un nuovo sviluppo del settore nel 2001. Il mercato francese dovrebbe, pur tuttavia, rimanere stabile, soprattutto grazie all’innovazione e all’investimento produttivo sempre dinamico del mercato francese. Il mercato potrebbe aumentare nel 2001 del 1,7% in volume.

1.3. L’accesso al mercato del lavoro per giovani con elevata scolarità: opportunità nei diversi settori. In Francia alla fine degli anni ’80 l’inserimento dei giovani laureati si effettuava ancora in condizioni favorevoli, mentre a partire dal 1991 con l’aumento dei laureati in uscita e l’avvento della crisi economica, ha avuto inizio un inserimento differenziato per tipo di laurea, soprattutto per certi corsi di studi, anche se, globalmente, la laurea costituiva ancora una buona protezione contro la disoccupazione. La situazione è migliorata nel 1995 ma lo scarto d’inserimento tra i vari percorsi di studio si è invece accresciuto. La situazione era nettamente più favorevole per chi usciva dalle Grandes écoles e dal 3°ciclo scientifico che hanno beneficiato dello sviluppo di nuovi sbocchi professionali. L’evoluzione stessa del mercato del lavoro ha coinvolto in modi diversi la formazione universitaria, ad es. i laureati in materie letterarie hanno visto diminuire l’inserimento lavorativo nell’insegnamento e fronte di un aumento di studenti.

L’ultima ricerca, effettuata dal CEREQ (Centro di studi e ricerche sulle qualifiche) nel 1999 sui giovani usciti dalla formazione nel 1996, finalizzata a monitorare l’inserimento dei giovani nel Mercato del lavoro a seconda del titolo di studio posseduto, presenta dati interessanti che sono sintetizzati nelle Tabelle di seguito riportate. All’interno delle tabelle i diplomi (diplomes) e i corrispondenti corsi di laurea (spécialités) non sono stati tradotti per la mancanza di una corrispondenza univoca con il sistema universitario italiano.

Salario percepito (in franchi*) rispetto al tipo di laurea

Diplôme Spécialités 75 % degli individui guadagnano più di

50 % degli individui guadagnano più di

25 % degli individui guadagnano più di

Sciences exactes 11000 12500 15000DoctoratSciences naturelles 10400 12000 14000

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Droit, Economie 11700 13600 21000Lettres Sciences humaines 10000 12000 15000Total 11000 12300 15000Sciences exactes et naturelles 9500 11500 13000Droit, Economie 8500 10000 12000Gestion 9500 12000 14000Lettres Sciences humaines 8500 10000 12000

DEA-DESS

Total 9000 10500** 13000Industrie 8500 10000 12000Tertiaire 7500 9500 11000IUPTotal 8000 9500 11000Sciences 7500 9000 10000Droit, Economie 6800 8000 9900Gestion 8200 10000 12500Lettres Sciences humaines 6100 8600 10000

Université 2ème

cycle

Total 6200 8600 10000Ecoled’ingénieurs 11500 12500*** 14250

Reconnue par l’Etat 10000 12500 15000Non reconnue 8000 10000 12000

Ecole de commerce

Total 9000 11500 14000Industrie 6500 7500 8500Tertiaire 6200 7200 8500DUTTotal 6000 7000 8500Industrie 6500 7500 8600Tertiaire 6000 7000 8300BTSTotal 6000 7000 8000

Université + école ou DUT-BTS

8000 10500 14000

Autre formation 6200 8000 10000Total diplômés del’enseignement supérieur

7000 9000 11500

* Il tasso di cambio dell’euro rispetto al franco francese è il seguente:1 euro=6,55957 franchi francesi **I laureati in possesso di un DEA-DESS che risultano occupati nel marzo 1999 hanno mediamente un salario di 10 500F, il che vuol dire che la metà percepisce una remunerazione inferiore e l’altra metà superiore a questa cifra mensile, media e netta, che include anche eventuali premi.

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*** Tre anni dopo la fine degli studi il 50 % dei laureati guadagnano pìù di 9 000 F. I salari più elevati sono percepiti da chi esce dalle scuole d’ingegneria e di commercio e gestione (50 % guadagna più di 12 500F). Coloro che escono dal 3° ciclo di scienze e beneficiano dello sviluppo degli impieghi scientifici e tecnici hanno uno stipendio elevato (50 % guadagna più di 11 500F) rispetto agli altri diplomi del 3° ciclo.

Settori d’impiego a marzo 1999 Settorepubblico

Settoreprivato

TotaleDiplôme Spécialités

% % %Sciences exactes 54,7 45,3 100Sciences naturelles 55,3 44,7 100Droit, Economie 52,7 47,3 100Lettres Sciences humaines 76,6* 23,4 100

Doctorat

Total 59,6 40,4 100Sciences exactes et naturelles 13,3 86,7 100Droit, Economie 22,5 77,5 100Gestion 14,4 85,6 100Lettres Sciences humaines 52,6 47,4 100

DEA-DESS

Total 25,1 74,9 100Industrie 6,5 93,5 100Tertiaire 15,8 84,2 100IUPTotal 12,8 87,2 100Sciences 52,1 47,9 100Droit, Economie 36,1 63,9 100Gestion 8,4 91,6 100Lettres Sciences humaines 56,5 43,5 100

Université 2ème cycle

Total 48 52 100Ecole d’ingénieurs 4,7 95,3 100

Reconnue par l’Etat 6 94 100Non reconnue 5,9 94,1 100Ecole de commerceTotal 6 94 100Industrie 15,3 84,7 100Tertiaire 18,6 81,4 100DUTTotal 17,2 82,8 100Industrie 13 87 100Tertiaire 20,5 79,5 100BTSTotal 18,1 81,9 100

Université + école ou DUT-BTS 15,6 84,4 100Autre formation 32,1 67,9 100Total diplômés de l’enseignement supérieur 27 73** 100

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Francia

Il mercato del lavoro in FranciaAccess

31

* I tre quarti dei laureati in lettere (76,6 %), occupano un impiego nel settore pubblico come insegnanti. Il settore pubblico raggruppa lo Stato e gli organismi collegati, le collettività territoriali così come gli ospedali. Il settore privato comprende l’insieme delle imprese private ma anche le imprese pubbliche nazionalizzate (France Télécom per esempio).** 3 anni dopo la fine degli studi il 73 % dei laureati lavora nel settore privato. Chi esce dal 2°ciclo lavora in vari settori a seconda della specializzazione della laurea. Così, 91,6 % di coloro che escono dalla gestione occupano un impiego nel settore privato mentre il principale sbocco dei laureati in Lettere e Scienze umane resta il settore pubblico e in modo particolare l’insegnamento.

Il tipo di contratto nel marzo del 1999 Apprentissage Apprendistato

CDInterim

CDI Fonctionnaire À son compte

Emploi jeune

Stagiaire rémunéré

TotaleDiplôme Spécialités

% % % % % % % %

Sciences exactes 0,2 16,7 56,9 23,8 0,9 0,4 1,1 100 Sciences naturelles 0 34,3 41,6 20,3 2,3 0,2 1,1 100 Droit,Economie 0,3 8,1 49,5 34,4 6,5 0 1,1 100 Lettres Sciences humaines 0,4 16 35,6 46 1,2 0 0,8 100

Doctorat

Total 0,2 21,5 45,9 29 2,2 0,2 1,1 100 Sciences exactes et naturelles 0 11,3 80,7 5,3 0,5 0,5 1,8 100 Droit,Economie 0 18,5 68,1 2,7 7,1 2 1,5 100 Gestion 0,1 9 82,9 5,3 1,5 0,7 0,4 100 Lettres Sciences humaines 1 23,1 46,5 23,6 2,5 1,9 1,4 100

DEA-DESS

Total 0,2 16,1 69,2 8,4 3,3 1,8 1 100 Industrie 0,6 10,2 82,1 3,1 1,9 0,2 1,9 100 Tertiaire 0 18,6 75,7 3,9 0,7 1,1 0 100 IUP

Total 0,2 15,9 77,7 3,7 1,1 0,8 0,6 100 Sciences 1,9 17,1 43 30,6 0,4 4,6 2,3 100 Droit,Economie 1,8 17,9 60 15,3 0 3,9 1 100 Gestion 0,8 10,4 80,7 3,6 2,4 1,4 0,8 100 Lettres Sciences humaines 1 27 32,9** 25,9 3,8 6 3,5 100

Université 2ème cycle

Total 1,4 21,8 44,6 22,9 1,9 4,9 2,4 100 Ecoled’ingénieurs 0 4,1 94 1,4 0,5 0 0 100

Reconnue par l’Etat 0 6,4 92,9 0,3 0,4 0 0 100 Nonreconnue 0 10,4 83,8 0,5 3,5 0 1,9 100

Ecole de commerce

Total 0 7,8 89,6 0,4 1,5 0 0,7 100

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Francia

Il mercato del lavoro in FranciaAccess

32

Industrie 4,8 25,2 59,5 7,4 0,4 2,2 0,4 100 Tertiaire 1,7 18,7 67,3 2,8 2 7,1* 0 100 DUT

Total 3 21,4 64,1 4,7 1,4 5,1 0 100 Industrie 1 23,6 69,7 1,9 1 2,4 0,5 100 Tertiaire 0,6 24,3 65,1 3 1,5 5,6 0 100 BTS

Total 0,7 24,1 66,6 2,6 1,3 4,6 0,2 100 Université + école ou DUT-BTS

2,8 8,9 80,5 3,5 2 1,6 0,7 100

Autreformation 2,5 15 60,7 11,2 5 5,6 0,1 100

Total diplômés del’enseignement supérieur

1 18,2 64,4*** 10,1** 1,9 3,3 1 100

Legenda: Contratto a tempo determinato (CDD) Contratto a tempo Indeterminato (CDI) Con "fonctionnaire" s’intendono sia i titolari che gli stagisti della funzione pubblica Gli « emplois jeunes » non sono contratti di un tipo particolare ma contratti di diritto privato

*Chi è in possesso di un DUT terziario occupa per il 7,1 % des emplois jeunes. Si può trattare di contratti sia a tempo indeterminato sia determinato a 60 mesi. ** Tre anni dopo la fine degli studi, circa 3 laureati su 4 sono occupati in un impiego stabile

(CDI o fonctionnaire). Alla fine del 2° ciclo universitario, dopo tre anni di vita lavorativa, la quantità degli impieghi temporanei resta tuttavia elevata. Coloro che escono dagli studi letterari e non diventano insegnanti sono i più colpiti da questa situazione : appena un terzo è occupato in un impiego a tempo indeterminato.

Impiego rispetto alla grandezza dell’impresa a marzo 1999

Meno di 10 persone

Da 10 a 49persone

Da 50 a 199persone

Da 200a 499persone

500personee più

TotaleDiplôme Spécialités

% % % % % %Sciences exactes 7,3 17,5 15,5 16,2 43,5 100Sciences naturelles 11 15,3 17,6 15,1 41 100Droit,Economie 17,3 19,6 11,8 32,3 18,9 100LettresSciences humaines 43,9 24,8 11,9 12,7 6,7 100

Doctorat

Total 15,1 18 15,3 17,7 34 100

DEA-DESSSciences exactes et naturelles 7,9 18,6 26,1 20,6 26,9 100

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Francia

Il mercato del lavoro in FranciaAccess

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Droit,Economie 26,4 25,3 9,9 16,1 22,4 100Gestion 11,8 20,5 18,1 17 32,6 100LettresSciences humaines 24,1 32 22,9 10,7 10,3 100Total 17,2 23,1 18,8 17,1 23,7 100Industrie 8,8 27,2 27,2 11,7 25,1 100Tertiaire 14,7 22,5 19 15,3 28,4 100IUPTotal 12,7 24,1 21,8 14,1 27,3 100Sciences 15 23,1 31,2 12 18,8 100Droit,Economie 14,1 31,3 21 17,6 16 100Gestion 17,3 25,4 22,5 14,3 20,5 100LettresSciences humaines 23,2 35,3 21,3 10 10 100

Université 2ème cycle

Total 18 31,1 23 13,4 14,4 100Ecole d’ingénieurs 3,9 14,3 20,3 18,2 43,2* 100

Reconnue par l’Etat 7,9 15,3 18,6 20,3 37,9 100Non reconnue 21 25 25,2 16,2 12,6 100Ecole de commerce

Total 12,7 18,8 21 18,8 28,7 100Industrie 9 23,3 34,4 13,6 19,6 100Tertiaire 21,5 28,7 21,7 11,9 16,2 100DUTTotal 16,2 26,4 27,2 12,6 17,6 100Industrie 12,9 26,4 26,4 16,3 18 100Tertiaire 30,7** 25,9 17,7 10 15,7 100BTSTotal 24,8 26 20,6 12,1 16,5 100

Université + école ou DUT-BTS 17,4 18,5 14,1 19,4 30,6 100

Autre formation 29,1 24,1 18,1 10,5 18,3 100Total diplômés de l’enseignement supérieur

17,6** 24,2 20,9 14,8 22,6 100

* L’informazione sulla grandezza dell’impresa si riferisce solamente ai dipendenti del settore privato. I laureati delle “école d’ingénieurs” s’inseriscono in massima parte nelle imprese. Costituiscono il 43,2 % dei lavoratori nelle imprese del settore privato che contano più di 500 dipendenti.

** Dopo tre anni di vita lavorativa, il 17,6 % dei laureati occupa un impiego in imprese con meno di 10 persone. I titolari di un DUT-BTS terziario s’inseriscono sovente in piccole o medie imprese. I titolari di un BTS terziario lavorano per il 30,7 % in un impresa con meno di 10 dipendenti. Invece, coloro che hanno una “spécialités” industriale trovano sbocchi in imprese più grandi. Ciò è dovuto al fatto che generalmente le imprese industriali contano più dipendenti di quelle del terziario.

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Francia

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Opinione sul loro lavoro degli occupati a marzo 1999

Faquesto in attesa di..

Resterà se avrà una promozione

Impiego Interessante,conta di restare

L'impiego permette una formazione

TotaleDiplôme Spécialités

% % % % %Sciences exactes 10 3 86 1 100Sciences naturelles 19 2 75 3 100Droit,Economie 11 2 87 0 100LettresSciences humaines 19 2 78 1 100

Doctorat

Total 15 2 81 2 100Sciences exactes et naturelles 15 6 77 2 100Droit,Economie 15 8 74 3 100Gestion 15 6 79 0 100LettresSciences humaines 23 6 64 6 100

DEA-DESS

Total 17 7 73 3 100Industrie 17 6 76 0 100Tertiaire 20 9 68 4 100IUPTotal 19 8 70 3 100Sciences 16 3 79 2 100Droit,Economie 27 5 65** 3 100Gestion 21 8 68 2 100LettresSciences humaines 26 3 67 4 100

Université 2ème cycle

Total 24 4 69 3 100Ecoled’ingénieurs 8 5 86 1 100

Reconnue par l’Etat 14 4 81 0 100Non reconnue 21 10 68 1 100

Ecole de commerce

Total 17 7 76 1 100Industrie 21 5 70 3 100Tertiaire 23 7 67 2 100DUTTotal 22 6 69 2 100

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Francia

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Industrie 19 6 74 1 100Tertiaire 21 8 70 1 100BTS

Total 21 7 71 1 100Université + école ou DUT-BTS 18 6 73 2 100

Autre formation 14 8 76 2 100Total diplômés de l’enseignement supérieur

19 6 73* 2 100

* Il 73 % si augura di conservare questo impiego perchè lo giudica interessante ma il 19 % invece spera di trovare qualcosa di meglio. La popolazione esaminata corrisponde ai laureati entrati nel mercato del lavoro senza aver proseguito gli studi dopo il 1996.** I laureati del 2° ciclo in “Droit-Sciences économiques” sono incerti rispetto al lavoro che occupano tre anni dopo la laurea. Se il 65 % conta di fermarsi nel posto occupato, il 27 % aspetta di trovare qualcosa di meglio. Questi laureati sono a volte delusi dal livello d’inserimento: solo il 29 % è diventato un quadro dirigente mentre il 30 % ha un posto come impiegato. I laureati del 2° ciclo in « sciences » hanno un’opinione del loro lavoro più positiva ma è anche vero che i loro impieghi sono più qualificati. I « docteurs » e i laureati delle « Grandes écoles » sono soddisfatti, e questo si spiega con l’alto livello d’inserimento e di retribuzione dei loro impieghi.

Corrispondenza tra il livello di formazione e l’impiego a marzo 1999

Si NoDeltutto

Abbastanza Totale Nondeltutto

Perniente

TotaleTotaleDiplôme Spécialités

% % % % % % %Sciences exactes 74 14 89 7 4 11 100Sciences naturelles 71 17 88 8 5 12 100Droit, Economie 78 16 94 2 4 6 100Lettres Sciences humaines 61 23 84 10 6 16 100

Doctorat

Total 70 17 88 7 5 12 100Sciences exactes et naturelles 59 22 82 10 8 18 100Droit, Economie 53 22 75 17 7 25 100Gestion 64 21 85 10 5 15 100Lettres Sciences humaines 54 21 75 15 10 25 100

DEA-DESS

Total 57 22 78 14 8 22 100Industrie 57 27 84 13 3 16 100Tertiaire 41 30 70 19 11 30 100IUPTotal 46 29 75 17 8 25 100

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Francia

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Sciences 50 20 71 16 14 29 100Droit, Economie 29 25 54 23 23 46 100Gestion 52 26 78 18 4 22 100Lettres Sciences humaines 36 26 62 17 20 38 100

Université 2ème cycle

Total 37 25 62 19 19 38 100Ecole d’ingénieurs 72 23 95** 5 - 5 100

Reconnue par l’Etat 69 21 90 6 3 10 100Non reconnue 46 31 76 17 6 24 100Ecole de commerce

Total 61 25 85 10 5 15 100Industrie 48 18 66 18 15 34 100Tertiaire 43 28 71 17 12 29 100DUTTotal 45 24 69 17 13 31 100Industrie 50 24 73 13 14 27 100Tertiaire 39 32 71 17 12 29 100BTSTotal 42 29 72 16 13 28 100

Université + école ou DUT-BTS 61 21 82 11 7 18 100

Autre formation 36 22 58 25 17 42 100Total diplômés de l’enseignement supérieur

49 25 73* 15 12 27 100

* Apprezzamento del lavoro da parte dei laureati dopo tre anni di vita lavorativa. I tre quarti pensano che il loro impiego corrisponda al loro livello di formazione (ma solo la metà che la corrispondenza sia totale). La popolazione esaminata corrisponde ai laureati entrati nel mercato del lavoro senza aver proseguito gli studi dopo il 1996.** I laureati delle « écoles d’ingénieurs » sono molto soddisfatti del livello del loro impiego. E’ anche vero che i loro impieghi e i loro salari si situano, in questa inchiesta, ai livelli massimi. I laureati delle « écoles de commerce reconnues », degli « IUP industriels » e i « docteurs » trovano che il loro impiego corrisponda al loro livello di formazione, dato confermato anche dagli indicatori di inserimento. Il declassamento dei laureati del 2° ciclo in « Droit-Économie » e « Lettres-Sciences humaines » spiega le loro risposte meno soddisfatte. Malgrado lo stato d’inserimento relativamente basso, il 71 % dei titolari dei “DUT-BTS terziari” pensano che il loro impiego corrisponda al loro livello di formazione. La gerarchia degli impieghi nelle industrie del terziario è più fluida di quella del settore industriale.

Laureati che hanno effettuato almeno uno stage in impresa nel corso della loro formazione tra il 1994 e il 1996

Diplôme Spécialités %Sciences exactes et naturelles 80,4Droit, Economie 73,4Gestion 85,9Lettres Sciences humaines 70

DEA-DESS

Total 76,3

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Francia

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Industrie 99,5Tertiaire 96IUP

Total 97,1Sciences 41,2Droit, Economie 53,6Gestion 89,5Lettres Sciences humaines 31**

Université 2ème cycle

Total 41,5Ecole d’ingénieurs 99,1

Reconnue par l’Etat 99,1Non reconnue 98,7Ecole de commerceTotal 98,9Industrie 97,9Tertiaire 97,4DUTTotal 97,6Industrie 93,9Tertiaire 94BTSTotal 94

Université + école ou DUT-BTS 78,6Autre formation 17,4Total diplômés de l’enseignement supérieur 73,4*

* Praticamente 3 studenti su 4 (73,4 %) hanno seguito uno stage durante gli ultimi due anni di studio.** Chi esce dal 2° ciclo universitario ha fatto meno di frequente una esperienza professionale

prima dell’impiego. In particolare chi esce dalle « spécialités littéraires » solo per il 31 % ha seguito uno stage in impresa nel corso dei due ultimi anni di studio.

Ripartizione per sesso ed età media Uomini Donne Totale Uomini Donne TotaleDiplôme Spécialités% % % Età media

nel 96Etàmedianel 96

Etàmedianel 96

Sciences exactes 71 29 100 28,5 27,8 28,3Sciences naturelles 45 55 100 29,4 28,7 29Droit, Economie 59 41 100 30,6 29,2 30Lettres Sciences humaines 52 48 100 29,8 30,5 30,2

Doctorat

Total 56 44 100 29,3 29 29,2*Sciences exactes et naturelles 75 25 100 25,3 24,9 25,2Droit, Economie 55 45 100 25,2 24,8 25

DEA-DESS

Gestion 48 52 100 26,1 24,8 25,4

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Francia

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Lettres Sciences humaines 32 68 100 26,5 26,1 26,2Total 55 45 100 25,5 25,3 25,4Industrie 84 16 100 23,6 23,1 23,6Tertiaire 45 55 100 24,5 23,6 24IUPTotal 58 42 100 24,1 23,6 23,9Sciences 60 40 100 24,3 24 24,2Droit, Economie 42 58 100 25 24,1 24,5Gestion 52 48 100 24,8 23,9 24,4Lettres Sciences humaines 35 65 100 26 25,1 25,4

Université 2ème cycle

Total 43 57 100 25,2 24,6 24,8Ecole d’ingénieurs 83 17 100 23,9 23,5 23,9

Reconnue par l’Etat 54 46 100 23,8 23,4 23,6Non reconnue 55 45 100 23,7 23,2 23,5Ecole de commerce

Total 54 46 100 23,8 23,3 23,6Industrie 84 16 100 21,8 21,6 21,8Tertiaire 40 60 100 22,4 22,4 22,4DUTTotal 59 41 100 22 22,3 22,1Industrie 92** 8 100 22,2 22,3 22,2Tertiaire 32 68 100 22,8 22 22,3BTSTotal 50 50 100 22,5 22 22,2

Université + école ou DUT-BTS 67 33 100 25,2 24,6 25

Autre formation 44 56 100 25,9 26,4 26,2Total diplômés de l’enseignement supérieur

53 47 100 24,3 24 24,2

* L’età media dei titolari di un « doctorat » è di gran lunga la più elevata tra coloro che escono dall’Università , si avvicina ai 30 anni. Inoltre, occorre saper che questa inchiesta concerne solo i giovani che hanno meno di 35 anni. Questa scelta ha delle conseguenze in particolare per i titolari di un “doctorat en lettres, sciences humaines” di cui la metà ha più di 35 anni.** Le « spécialités » industriali sono maggiormente scelte dai maschi, i titolari di un “BTS” industriale sono uomini in 9 casi su 10. Al contrario le « spécialités » terziarie sono per gran parte di appannaggio femminile, anche se gli uomini sono in aumento (il 45 % in uscita da un “IUP” terziario sono uomini).

L’inserimento dei «Docteurs» All’inizio degli anni 90, il numero delle tesi rilasciate si è accresciuto rapidamente in parallelo con il peggioramento della situazione economica, che ha rallentato l’inserimento dei giovani laureati. Il Céreq su proposta della “Direction de la technologie du ministère de l’éducation nationale, de la Recherche et de la tecnologie” ha realizzato uno studio sull’inserimento professionale dei laureati in materie scientifiche, dei “docteurs”, composto da 4 inchieste di cui qui si danno i principali risultati.

• L’inchiesta realizzata da Valérie Roux (Céreq) sull’inserimento dei « docteurs » laureati

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nel 1994, mostra che la loro situazione – tre anni dopo la laurea – è relativamente buona se paragonata con quella degli altri laureati.

Inserimento dei “docteurs” comparata con altri laureati nel 1997 :

Tasso di disoccupazione Part des cadres Salario medio (netto mensile)

• Docteurs en sciences • Docteurs en sciences humaines et sociales • Docteurs CIFRE*

9,4 % 5,8 %

3,4 %

94,6 % 92,7 %

97,3 %

12 000 12 400

13 500Ensemble des docteurs 8,5 % 94,4 % 12 000• Ecole d'ingénieurs • Ecole de commerce • DEA ou DESS • 2e cycle universitaire • DUT • BTS

5,0 % 7,0 % 10,1 % 12,3 % 13,9 % 7,6 %

91,2 % 48,1 % 70,5 % 44,8 % 5,8 % 5,0 %

12 000 10 000 10 500 8 960 7 000 7 000

Ensemble de l'enseignement supérieur

9,3 % 41,5 % 8 860

*CIFRE : Convention industrielle de formation par la recherche.

In più, al di là della disciplina in cui ci si è laureati, i « docteurs » che hanno avuto relazioni con le imprese in cui sono stati monitori, sono avvantaggiati rispetto all’inserimento.

CIFRE : Convention industrielle de formation par la recherche. SHS : Sciences humaines et sociales.

Una inchiesta qualitativa realizzata da Marine de Lassalle et Dominique Maillard (Céreq) sui laureati del 1993 permette di capire meglio i risultati statistici attraverso la descrizione e l’analisi delle modalità d’inserimento al lavoro.

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Francia

Il mercato del lavoro in FranciaAccess

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I primi anni d’inserimento, contraddistinti dall’instabilità, forse anche per la precarietà dell’impiego , testimoniano un certo numero di contraddizioni tra la logica del sistema universitario e quella del mercato del lavoro.

Il « doctorat », diploma di eccellenza dell’università, non sembra corrispondere esattamente alle esigenze degli impieghi disponibili a questo livello. Questo " décalage " è il prodotto di molte ragioni tra le quali lo stato del mercato del lavoro, segnato rispettivamente dalle politiche scientifiche dei laboratori, le strategie industriali e le politiche pubbliche della ricerca, variabile in funzione dei tempi, che lasciano poco spazio ai criteri di competenza o ai processi d’inserimento dei docteurs. Così si nota che i docteurs che si sono formati alla fine degli anni ’80 sono stati “consacrati”, nel quadro degli orientamenti pubblici dell’epoca, all’insegnamento universitario e fors’anche alla ricerca pubblica. Alla fine della loro formazione ( a metà degli anni ’90) essi si sono resi conto di doversi riconvertire al “mercato” privato. Si comprende allora come alcuni di loro si trovino in difficoltà allorché il percorso perseguito come esemplare ma composto da una successione d’impieghi precari (ATER o post dottorato, contratto di ricerca) termina ed essi percepiscono che le loro risorse non sono adeguate al mercato del lavoro. Quando il progetto d’integrazione nella funzione pubblica si arena e la ricerca dell’impiego si deve orientare verso le imprese, la diversità di diploma, di relazioni sociali, d’esperienza di lavoro, d’accesso all’informazione differenziano ancora di più le persone.

Le strategie di riconversione sono costose, tanto più che sono messe in atto tardivamente. Esse si accompagnano a supplementi di formazione, mobilità forzata ed, eventualmente, de-qualificazione professionale. Anticipare, orientare o adattare la propria strategia professionale implica avere una buona conoscenza o comprensione degli ambiti scientifici e professionali. Questa conoscenza preliminare è tanto più necessaria in quanto le modalità per procurarsela sono rare e costose. E’ per questo che si ritrovano di frequente discorsi d’insoddisfazione da parte di alcuni “docteurs”, per i quali il dottorato costituisce raramente un " plus-valore " professionale pertinente (in particolare per certe lauree di “écoles d’ingénieurs”,) . Coloro che alla fine del dottorato devono affrontare percorsi di riqualificazione o di dequalificazione interiorizzano quella che considerano come una sconfitta e imputano a delle caratteristiche psicologiche il fatto di non essere riusciti ad inserirsi.

Se gli sbocchi nel privato non rappresentano che un terzo degli inserimenti lavorativi dei “docteurs”, non è pertanto colpa delle reali relazioni tra i laboratori di ricerca e le imprese come mostra l’analisi quantitativa e qualitativa dei legami tra la formazione dei dottori e le imprese sviluppata da Cathy Perret et Jean-Jacques Paul (IREDU, centro associato al Céreq per la regione borgognona).

Presenza e natura delle relazioni delle équipes d'accoglienza di doctorants per discipline scientifiche

Disciplines scientifiques

Relazionicon le imprese

Contratticon le imprese

Esperienzedentro le imprese

Presenzadistudentifinanziati su CIFRE*

Parte del budget delleéquipes** finanziato dalleimprese(medie)

• Mathématiques et applications

45,5 % 9,1 % 18,2 % 18,2 % 4,0 %

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Il mercato del lavoro in FranciaAccess

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• Sciences de la matière

• Sciences de la terre et de l'univers

• Sciences pour l'ingénieur

• Sciences de la vie et de la santé

86,9 %

80,0 %

98,4 %

69,8 %

76,2 %

63,3 %

93,7 %

63,5 %

67,9 %

50,0 %

64,1 %

36,5 %

34,3 %

10,0 %

53,1 %

9,5 %

38,1 %

12,3 %

53,5 %

24,9 %

Totali 82,9 % 73,0 % 54,7 % 29,0 % 36,4 %

CIFRE : Convenzione Industriale di Formazione per la Ricerca. ** Si tratta di équipes che dichiarano d’intrattenere delle relazioni con le imprese.

Lettura: solo il 4 % del budget delle équipes de mathématiques legate alle imprese proviene dalle imprese.

Questo documento, che s’inscrive nelle riflessioni attuali sulla ricerca francese delle misure concernenti l’insegnamento universitario in generale e sulla formazione dei dottori in particolare, mostra che il mercato dell’impiego scientifico, che risente a sua volta delle fluttuazioni delle decisioni pubbliche e delle politiche di stop and go delle imprese, è instabile e si caratterizza con fasi di surplus alternate a fasi di mancanza di manodopera. Il sistema di produzione delle tesi funziona a sua volta con cattive regole di cui i direttori di tesi e i dottorandi non prevedono sempre in tempo gli effetti. Infine, malgrado condizioni d’inserimento che sembrano piuttosto buone a confronto con altre lauree, i docteurs non dispongono delle risorse adeguate per comprendere le evoluzioni delle modalità di funzionamento del mercato del lavoro al fine di aggiustare i loro comportamenti in modo pertinente.

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Francia

Lo stage in FranciaAccess

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2. Lo stage in Francia

2.1. Definizione

Il suo obiettivo principale è quello di offrire agli studenti e neolaureati universitari un primo avvicinamento al mondo del lavoro, la scoperta del mondo dell'impresa e delle sue strutture così come la promozione di un maggior vincolo tra le istituzioni accademiche e il tessuto aziendale a beneficio di entrambi. In Francia esistono tre diversi tipi di stage: obbligatorio, consigliato e libero.

2.2. Quadro normativo di riferimento e durata Stage Obbligatorio In questo caso lo studente deve essere regolarmente iscritto ad una facoltà o ad una scuola professionale. Lo stage fa parte del suo curricolo, si svolge fuori da tale istituto, gli consente di mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti, ed è oggetto di una convenzione che è un documento fra tre parti: lo studente, l'Università o altra scuola professionale e l'impresa. Lo scopo è quello di realizzare momenti di alternanza fra studio e lavoro e agevolare le scelte professionali dello studente/laureato mediante la conoscenza del mondo del lavoro; l'esperienza dello stage costituisce un'opportunità significativa per chi ha concluso o sta per concludere il proprio percorso di studio, in grado di favorire un contatto diretto con il mondo del lavoro e l'acquisizione degli elementi applicativi di una specifica attività professionale. Durante lo stage lo studente conserva il suo statuto di studente, non è legato con un contratto di lavoro all'impresa, rimane sotto la responsabilità dell'ente (facoltà o scuola professionale) ed è tenuto a rispettare il regolamento dell'impresa, gli orari di lavoro, le norme di sicurezza, la riservatezza. Questo stage viene valutato ai fini del conseguimento del titolo di studio.

Durata Se lo stage viene svolto nell’ambito del percorso universitario in Francia, non può di norma superare la durata di un anno accademico: dal 1° ottobre al 30 settembre, periodo di copertura dell'assicurazione per malattia (art. R 381-18 del Codice della previdenza sociale). Un prolungamento di qualche settimana è possibile a titolo eccezionale per permettere allo stagista di finalizzare un'attività intrapresa nell'ambito del suo curricolo. E' necessario allora aggiungere una clausola aggiuntiva alla convenzione.

Stage consigliato In questo caso lo stage si può realizzare nei mesi di luglio, agosto e settembre, rispettando il calendario dell'azienda e anche durante il corso accademico.

Durata La durata e l'orario si adattano alle necessità dell'azienda e alle preferenze dell'aspirante, ma deve preferibilmente essere terminato entro il 30 settembre dell'anno universitario e non può essere iscritto nel curricolo.

Stage libero Per quanto riguarda lo stage libero, esso non viene iscritto nel curricolo, non mette necessariamente in pratica un insegnamento ricevuto, e viene effettuato da studenti regolarmente iscritti in una facoltà. Questo stage non dà luogo a nessun tipo di riconoscimento amministrativo dall'Università (nessuna convenzione firmata).

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Francia

Lo stage in FranciaAccess

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2.3. Indennità/compenso Stage Obbligatorio Lo stage obbligatorio non è remunerato ma si può percepire un'indennità che non deve essere superiore al 30% dello SMIC (Salario Minimo Garantito). A partire dal 1 luglio 2004, il nuovo Smic orario lordo dovrà essere di 7,61 euro, invece di 7,19 euro. Questo aumento fisserà il nuovo Smic « 35 ore» mensili à 1154, 21 euro per 151,67 ore di lavoro.

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Francia

L’organizzazione dello stage per un giovane della UE Access

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3. L’organizzazione dello stage per un giovane dell’ue

3.1. Diritto di soggiorno, assistenza sanitaria, copertura assicurativa Per gli studenti dell'UE che desiderino realizzare un programma di stage in Francia la cui durata sia inferiore a 3 mesi, è sufficiente la carta d'identità o il passaporto; se è superiore ai 3 mesi, è necessaria la carte de séjour che si ottiene tramite l'Ufficio Immigrazione della Préfecture de Police.

Per quanto riguarda il regime di previdenza sociale, se il soggiorno in Francia è per motivi di studio o lavoro temporaneo, bisogna richiedere presso l'Azienda U.S.L di appartenenza il modulo E111 valido per tutti i paesi dell'UE. Il suddetto modulo garantisce l'assistenza medica in casi di urgenza e di ricovero in ospedale. E' consigliabile però sottoscrivere un'assicurazionedi responsabilità civile per l'Europa. Un documento giustificativo può essere richiesto al momento dell'assunzione. La sottoscrizione della convenzione consente allo studente di potere beneficiare della copertura per “incidenti di lavoro” sul luogo di svolgimento dello stage oppure sui tragitti domicilio-luogo dello stage.

La conoscenza della lingua francese è ovviamente molto importante. Permette di affrontare molte situazioni di vita quotidiana ma è anche, come è logico pensare, richiesta dalle aziende. In assenza di attestati comprovanti il livello linguistico del candidato, questi può essere sottoposto ad un test telefonico o interrogato in sede di colloquio. Sul posto, nel caso non si abbia provveduto prima, esistono molte possibilità d'imparare o di perfezionare la propria conoscenza linguistica. Il Ministero degli Esteri pubblica annualmente l'elenco dei corsi di francese per studenti stranieri che si tengono sia durante l'estate sia durante l'anno accademico, vedere www.diplomatie.gouv.fr alla rubrica "Venir en France" e cliccando poi nella sezione “Répertoire des centres de formation en français langue étrangère, en France”dove è proposto un repertorio non esaustivo ma controllato e aggiornato annualmente, dalla Direzione generale della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo francese, dei centri di formazione linguistica per stranieri.

3.2. Procedure per organizzare una work experience al di fuori dei programmi comunitari

Un candidato autonomo che desideri trovare un'offerta di stage, deve innanzitutto appoggiarsi ad un ente o al dipartimento di una facoltà francese o di una scuola superiore (es: école de commerce) usando i mezzi che queste istituzioni mettono a loro disposizione (sito web, annunci in bacheca, bureau des élèves…).

Come contattare le imprese Il candidato può altresì contattare direttamente le imprese con la seguente procedura: una volta individuata l'azienda desiderata, inviare per posta un Curriculum con lettera di candidatura direttamente al Dipartimento delle Ressources Humaines o Recrutement.

Ricordarsi inoltre di utilizzare le risorse di Internet, poiché nella maggior parte delle pagine web delle imprese esistono moduli di candidatura e sezioni dedicate allo "stage en entreprise".Importante anche, se non sempre possibile, presentarsi personalmente per prendere un appuntamento, chiedere un colloquio di stage o per ritirare i moduli da compilare.

I documenti richiesti, debitamente tradotti, sono i seguenti:

- modulo di richiesta debitamente compilato e sottoscritto

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Francia

L’organizzazione dello stage per un giovane della UE Access

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- copia autenticata della carta d'identità - copia autenticata del titolo accademico - copia della certificazione accademica con tutte le materie, voti e sessione in cui furono

conclusi gli studi - eventuale lettera di raccomandazione risultante da un precedente rapporto di lavoro - attestati di precedenti stage o certificati di lavoro

3.3. Strumenti per il contatto con le imprese Di seguito si riportano esempi di CV

MODELLO DI CV

Catherine BUISSON Permis b (voiture) 28 avenue de la Libération célibataire69006 – LYON 27 ans Tel : +33 4 56319257 [email protected]

FORMATION ET DIPLOMES

DIPLOMES UNIVERSITAIRES

1997 Maîtrise de sociologie des pratiques artistiques et des politiques culturelles .

Mémoire sur la distinction entre l’art et l’artisanat Université LYON II. 1993 BAC A1 , lettres et mathématiques Lycée Berthollet – ANNECY .

FORMATIONS COMPLEMENTAIRES

2000 Préparation au CAPES externe de documentation avec le CNED Acquisition des techniques documentaires et de l’information. Elaboration d’un dossier documentaire

1999/00 Préparation au concours d’Assistante territoriale de conservation du patrimoine et des bibliothèques avec le CNED

Connaissances en bibliothéconomie et en classification des ouvrages (Dewey) 1998/99 Licence d’ethnologie Université Lyon II 1993 BAFA

EXPERIENCES PROFESSIONNELLES

Février 2000-Août 2001 Documentaliste à l’Ecole Française de Port-Vila (VANUATU, Pacifique Sud )

Gestion d’un fond documentaire (commandes d’ouvrages divers documentaires, romans, revues, cd-rom…) Pratique des logiciels de documentation BCDI2 et BCDI2 spécialFormatrice en documentation attachée au développement des écoles locales francophones de Port-Vila .

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L’organizzazione dello stage per un giovane della UE Access

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Formatrice en informatique auprès des élèves de Seconde : initiation au traitement de texte sur Word et sur Internet.

Février 2000 Bibliothécaire - formatrice pour l’Alliance Française de Port-Vila. mise en place de l’informatisation de la bibliothèque à partir du logiciel BCDI2

Janvier 2000 Collaboratrice extérieure au BIT ( Bureau International du travail ) à Genève.

chargée d’une recherche photographique pour l’illustration de deux publications sur le travail des femmes.

Sept 96 fev 00 Surveillante et maîtresse d’internat dans plusieurs collèges et lycées de Haute-Savoie.

1993/96 Animatrice en centre de loisirs avec UFOVAL74.

EXPERIENCES PERSONNELLES

EXPERIENCES ASSOCIATIVES

Projectionniste dans le cadre du projet culturel « cinéma dans les îles » de l’Alliance Française de Port-Vila (VANUATU) Animatrice attachée au développements d’une librairie associative « Le Bivouac » à Annecy.

Echange et vente de livres d’occasions, création d’un lieu convivial de rencontres et de débats autour du livre, redistribution des sommes perçues à d’autres associations

Etude sociologique dans le cadre de ma licence sur une association regroupant des artistes handicapés mentaux ( le « Groupe Signe » à Lyon ) lors de l’élaboration d’ une pièce de théâtre.

AUTRES EXPERIENCES

piano arts plastiques théâtrenombreux voyages

MODELLO DI LETTERA DI CANDIDATURA

ANNA BIANCHIVia De Pisis 5 40100 BOLOGNA – ITALIETEL.: +33 051 564897 [email protected]

A l’attention du Rédacteur en Chef ELLE149, rue Anatole France 92534 Levallois-Perret CedexFrance

Bologne, le 29 janvier 2002

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L’organizzazione dello stage per un giovane della UE Access

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Obiet : demande d’emploi

Monsieur,

Je me permets de vous adresser ma candidature à un poste de journaliste dans le domaine de la mode. Je lis fréquemment votre revue dont j’aime particulièrement le ton, le style et le choix des sujets traités.

Agée de 28 ans, titulaire d’une maîtrise en communication de l’Université de Bologne, j’ai travaillé en Italie pour les magazine « Gioia » et « Donna Moderna » en tant que journaliste free-lance.

Je suis intéressée par un travail me permettant de mettre en pratique mes capacité de rédaction et de synthèse, ma motivation pour la création et mon désir d’approfondir mes connaissances. De plus, acquérir une expérience professionnelle à l’étranger serait un enrichissement culturel et personnel.

J’ai déjà travaillé dans le Midi de la France pour des travaux saisonniers (accueil de groupes dans des structures touristiques comme les VVF, stage auprès de l’office de tourisme de Draguignan) et à Bruxelles auprès des organismes de traduction de l’Union Européenne.

Je suis disponible dès à présent, et je possède également une bonne connaissance de la langue anglaise, comme vous pourrez le voir sur mon curriculum que je vous envoie en annexe.

Dans l’espoir que ma candidature retiendra votre attention, je reste à votre entière disposition si vous souhaitez d’autres informations ou pour un entretien, et vous prie de recevoir, cher Monsieur, l’expression de mes salutations les plus respectueuses.

Anna Bianchi

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Francia

Enti che promuovono tirocini Access

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4. Enti che promuovono tirocini 4.1. I soggetti che possono promuovere i tirocini e la loro configurazione giuridica

In Francia esistono diverse strutture che possono promuovere i tirocini. Tenendo presente la distinzione sui vari tipi di tirocini fatta al paragrafo 2.1. segnaliamo:

Il SUIO (Service Universitaire d'Information et d'Orientation) presso le varie Università per la ricerca di uno stage rivolto a studenti universitari. Ciascuna università francese ha il proprio servizio di informazione e orientamento (SUIO) si consiglia quindi di consultare i siti Internet dei diversi atenei.

I CIDJ (Centres d'Information et de Documentation Jeunesse) costituiscono un’associazione che accoglie e informa gratuitamente i giovani su tutti i temi di loro interesse. Corrispondono agli “Informagiovani” italiani. Oltre all’ufficio centrale sono presenti su tutto il territorio francese, 32 centri regionali, la rete dei CIDJ è stata creata nel 1969 per iniziativa del Ministère de la Jeunesse et des Sports. I centri locali vendono guide come Spécial jobs d’hiver e Spécial jobs d’été;

L'ANPE (Agence Nationale pour l'Emploi) è un ente pubblico creato nel 1967, legato al Ministero dell’Emploi et de la Solidarité, composto da circa 734 agenzie locale e 973 punti che lavorano in partenariato con altri servizi. Il sito ufficiale www.anpe.fr offre molti spunti e informazioni utili per contattare le aziende francesi.Il consigliere ANPE preseleziona e presenta i candidati all’impresa, conclude una convenzione con quest’ultima prima dell’inizio dello stage, assicura un “suivi” nella fase d’integrazione dello stagista.

APEC (Association Pour l’Emploi des Cadres), associazione cui possono iscriversi solo i laureati. Viene richiesta una traduzione in francese del diploma di laurea eseguita da un traduttore giurato. Sito Internet: www.apec.asso.fr/

CROUS(Centres Régionaux des Œuvres Universitaires et Scolaires, www.cnous.fr) propongono spesso lavori legati all’insegnamento, come corsi, traduzioni, interpretariato, controllo degli esami;

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Francia

Altre opportunità di work experience in Francia Access

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5. Altre opportunita’ di work experiences in Francia 5.1. Il lavoro stagionale: riferimenti e contatti

Le job d’été, o lavoro stagionale, per giovani e studenti, è considerato un vero e proprio lavoro. Coloro che, all'interno dell'azienda, svolgono un lavoro stagionale hanno gli stessi doveri degli altri lavoratori e possono beneficiare dei medesimi vantaggi come il servizio mensa, le pause, eventuali servizi di trasporto per raggiungere il luogo di lavoro, per esempio nel settore agricolo.

Il lavoro stagionale offre ai giovani la possibilità di fare una prima esperienza di lavoro e di conoscere alcuni settori del mercato che potrebbero diventare interessanti per il proprio futuro professionale.

Legislazione che regola il lavoro stagionale Si definisce “lavoro a carattere stagionale”, secondo la Circ. DRT n° 18, del 30-10-90, il lavoro che prevede contratti che non possono ricoprire l'intero anno. Si tratta, quindi, di contratti che corrispondono all’esecuzione di lavori normalmente destinati a ripetersi ogni anno più o meno nello stesso periodo in funzione del ritmo delle stagioni.

Non tutti i lavori dei settori di attività che seguono le variazioni stagionali, hanno necessariamente un carattere stagionale (es. attività segretariali o amministrative). È necessario che vi sia una corrispondenza tra le mansioni e l’attività stagionale dell’impresa in modo tale che l’affidamento ad un lavoratore di incarichi senza alcun nesso con le variazioni stagionali non venga stipulato mediante contratto stagionale.

I contratti di lavoroTutti i lavori, anche quelli stagionali, devono essere registrati con un contratto di lavoro o una dichiarazione di assunzione firmata da entrambe le parti.

La legge non impone l'utilizzo di un contratto di lavoro scritto. E’ importante, però, che esso venga stipulato, anche se non sempre è facile ottenerlo da parte del proprio datore di lavoro, in special modo per una prestazione occasionale. Un documento formale dell'effettivo svolgimento del lavoro può essere, infatti, utilizzato in caso di controversie o per affermare il diritto alla previdenza sociale. Il contratto di lavoro stagionale offre al lavoratore il diritto di esercitare un’attività professionale remunerata per il periodo concordato con il datore di lavoro. La duratadel contratto di cui può beneficiare un lavoratore stagionale non può eccedere i sei mesi su dodici consecutivi. (art R. 341-7-2 del Codice del lavoro)

In mancanza di un contratto scritto, il datore di lavoro deve consegnare al dipendente, al momento dell'assunzione, una copia della dichiarazione unica di assunzione.

I contratti di lavoro possono essere di due tipi:

a) Contratto a tempo determinato (CDD)Il lavoro stagionale può essere oggetto di un contratto di lavoro a tempo determinato; questo è espressamente previsto dall’art. L. 122-1-1 del codice del lavoro. Il documento deve indicare: - la motivazione precisa per cui si è stipulato il contratto, che deve rientrare in una delle

cinque condizioni dettate dalla legge, come per esempio l'incremento temporaneo di attività - la remunerazione e le sue componenti (premi, benefit...) - la collocazione lavorativa occupata dal dipendente e la qualifica professionale richiesta

per quell'attività - il nome e la qualifica della persona rimpiazzata, qualora si trattasse di una sostituzione di

lavoratore

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Francia

Altre opportunità di work experience in Francia Access 50

- la data di inizio e di scadenza del contratto o, in mancanza di un termine preciso, la durata minima o l'evento che segna lo scioglimento dello stesso (per esempio rientro del dipendente assente)

- la clausola di rinnovo qualora sia stata convenuta, sapendo che il contratto non può essere rinnovato più di una volta

- il contratto collettivo nazionale applicato dall'azienda - la durata del periodo di prova eventualmente previsto. Essa deve essere specificata per

iscritto, non può essere superiore ad 1 giorno a settimana lavorativa e deve essere normalmente remunerata in base ai termini del contratto di lavoro. La durata del periodo di prova può variare da settore a settore, tuttavia non può eccedere i 15 giorni nel caso di un contratto inferiore ai sei mesi e i 30 giorni per i contratti superiori ai sei mesi. In nessun caso il lavoro effettuato in questo periodo può essere sottopagato.

Una copia del contratto deve essere rilasciata al dipendente al massimo entro due giorni dopo l'assunzione.

b) Contratto di lavoro interinale Il lavoro stagionale può essere anche oggetto di un contratto di lavoro interinale, che è un tipo di contratto che permettere lo svolgimento di un compito o un incarico temporaneo in una azienda utente. E' il risultato di due contratti scritti: uno, chiamato contratto di mise à disposition, tra l'agenzia di lavoro interinale e l'azienda che cerca personale, l'altro, contrat d'emission, tra l'agenzia e il lavoratore interinale. Il contratto di lavoro interinale non può fornire un impiego per attività continuative svolte normalmente e permanentemente dall'impresa. Se il contratto viene a cessare per un motivo non previsto dalla legge, esso si trasforma in un contratto a tempo indeterminato. Sul contratto deve essere indicato: - la motivazione precisa per cui l'azienda ricorre al lavoro interinale, motivazione che deve

rientrare in uno dei cinque casi autorizzati dalla legge, per esempio l'incremento temporaneo di attività

- la collocazione lavorativa occupata dal dipendente interinale e la qualifica professionalerichiesta per quell'attività

- il nome e la qualifica del dipendente sostituito qualora si tratti di sostituzione di un dipendente

- la data o l'evento (ritorno del dipendente assente, per esempio) di cessazione dell'incarico - la clausola di rinnovo qualora fosse stata convenuta con il dipendente - il luogo e gli orari di lavoro.Il contratto deve inoltre precisare: - la qualifica professionale del dipendente interinale - la remunerazione e le sue componenti (premi, benefit...) - la durata del periodo di prova qualora previsto per convenzione o dal contratto collettivo

applicato; in caso contrario il periodo di prova è limitato a 2, 3 o 5 giorni a seconda del periodo previsto nel contratto di incarico.

Una copia del contratto deve essere rilasciata al dipendente entro due giorni dall'inizio dell'attività nell'azienda.

Per definizione il contratto è stipulato per un periodo di durata limitata precisato precedentemente e termina automaticamente alla data prevista. Può accadere, però, che l'agenzia interinale proponga, su richiesta dell'azienda e prima della fine dell'incarico, di rinnovare per una volta ancora il contratto. Il contratto non può essere sciolto prima dei termini fissati se non:

per accordo tra l'agenzia interinale e il dipendente per mancanze gravi dell'agenzia interinale, dell'azienda in cui viene svolto il lavoro o del dipendente per cause di forza maggiore.

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Altre opportunità di work experience in Francia Access 51

La durata del contratto, compreso il rinnovo non può superare i 18 mesi, ma sono previsti casi particolari, per esempio, un contratto concluso per effettuare lavori che necessitano di particolari misure di sicurezza, ha una durata massima di 9 mesi. Per l'impiego stagionale, la durata del contratto non può superare inizialmente gli otto mesi.

Esiste un nuovo tipo di contratto detto travail intermittent, previsto per i lavori a carattere stagionale. I settori maggiormente rappresentati da questo nuovo tipo di contratto sono quello turistico e quello agricolo. Il posto di lavoro deve rispondere a bisogni permanenti ma che, per natura, comportano un’alternanza di periodi lavorativi e non lavorativi. Il contratto di “lavoro intermittente” è per legge un contratto a tempo indeterminato nel quale deve essere menzionato obbligatoriamente il periodo di lavoro e la durata massima annuale.

Per informazioni più specifiche sui contratti di lavoro, i periodi di prova, gli obblighi dei dipendenti e dei datori di lavoro si può consultare il sito della Direction du Travail et de l'Emploi - www.travail.gouv.fr e consultare le schede pratiche per i giovani e i lavoratori.

Assicurazione responsabilità civileIn seguito alla firma del contratto di lavoro, il lavoratore beneficia dell'assicurazione a copertura delle spese per gli infortuni sul lavoro. Tuttavia è consigliabile possedere un'assicurazione di responsabilità civile personale che tuteli il lavoratore anche al di fuori del contesto lavorativo.

Normativa I cittadini dell'Unione Europea possono lavorare in Francia senza alcuna restrizione. Essi hanno libero accesso a qualunque tipo di lavoro dipendente. Non hanno bisogno di un permesso di lavoro. Per un lavoro di durata inferiore ai tre mesi è sufficiente presentare, all'occorrenza, una dichiarazione di assunzione firmata dal datore di lavoro.

Se si desidera svolgere un'attività di durata compresa tra i tre ed i dodici mesi sarà necessario richiedere la carta di soggiorno presentando alla Prefettura, al Commissariato di Polizia o al Comune i seguenti documenti: - la carta di identità o il passaporto - tre fototessera - una dichiarazione firmata dal datore di lavoro - un documento recente di residenza in Francia. La durata della carta di soggiorno sarà equivalente a quella definita nella dichiarazione di assunzione del datore di lavoro.

Se si effettuerà un lavoro di durata superiore a un anno o a tempo indeterminato, sarà necessario richiedere, entro i tre mesi che seguono l'arrivo in Francia, la carta di soggiorno indicante la dicitura “Communauté Européenne et Espace Economique Européen”, che sarà sempre rilasciata dietro presentazione della dichiarazione di impiego del datore di lavoro.

Retribuzione Il salario minimo interprofessionale di crescita (SMIC) è fissato per decreto e rivisto obbligatoriamente una volta all'anno. Si tratta della remunerazione minima garantita a tutti i lavoratori per un'ora effettiva di lavoro. A partire dal 1 luglio 2004, il nuovo Smic orario lordo è di 7,61 euro, invece di 7,19 euro. Questo aumento fissa il nuovo Smic « 35 ore» mensili à 1154, 21 euro per 151,67 ore di lavoro. E' il minimo salariale applicabile nelle aziende e non si può percepire, legalmente, un salario inferiore ad esso.

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L'ammontare dei contributi a carico del lavoratore è di circa il 21%. I minorenni percepiscono l’80% dello SMIC, chi ha un’età compresa tra i 17 e 18 anni percepisce il 90% dello SMIC.

Per maggiori chiarimenti e informazioni complementari si può consultare il sito - www.service-public.fr e inserire come parola chiave « SMIC » per effettuare la ricerca. Si visualizzeranno i tassi aggiornati e le informazioni necessarie. Questo servizio fornisce informazioni su tutti i diritti, i testi legislativi di riferimento e le pratiche necessarie per l’impiego e il lavoro. Sul sito - www.travail.gouv.fr andando su "Emploi et travail" e cliccando "Fiches pratiques" si possono trovare altre informazioni sul salario minimo.

Orario di lavoro In Francia in seguito alla legge di riduzione dell'orario di lavoro (RTT) coesistono due possibilità: - nelle imprese che hanno meno di 20 dipendenti, l'orario settimanale di lavoro è di 39 ore - nelle imprese che hanno più di 20 dipendenti, l'orario settimanale di lavoro è di 35 ore Per maggiori informazioni si può consultare il sito - www.travail.gouv.frL'orario lavorativo settimanale è un punto di riferimento in base al quale calcolare le ore di straordinario effettuate. E' utile sapere, inoltre, che si ha diritto anche ad una pausa ogni sei ore lavorative. Oltre a questo occorre tenere presente che il riposo settimanale, stabilito per legge, normalmente dovrebbe essere di un giorno a settimana. E’ possibile, in caso di periodi di grande lavoro (soprattutto per quanto riguarda il settore turistico-alberghiero) che il riposo settimanale sia sospeso. Tale sospensione non può essere effettuata più di due volte al mese e più di tre volte durante l’intero periodo di lavoro.

Assistenza medica Il cittadino europeo, legittimato a beneficiare di cure e di altre prestazioni di malattia, ha diritto a ricevere le cure urgenti durante un breve soggiorno all'estero alle stesse condizioni dei residenti. Per poter usufruire di tali prestazioni é sufficiente richiedere il modello E111, relativo al diritto a prestazioni durante il soggiorno in un altro Stato membro.

I "modelli E" hanno lo scopo di accelerare le pratiche necessarie per usufruire delle prestazioni previdenziali e sociali in caso di soggiorno all'estero. Questi modelli sono standardizzati in tutta l'Unione e possono essere richiesti presso gli enti previdenziali e sociali del paese dove si è assicurati (per l'Italia, l’Azienda Unità Sanitaria Locale).

In ogni caso si consiglia di attivare una assicurazione complementare nel proprio paese ad integrazione di eventuali spese sanitarie. Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministère de l’Emploi et de la Solidarité - www.emploi-solidarite.gouv.fr

Conoscenza della lingua Per lavorare in Francia è necessaria una conoscenza minima del francese, che permetta di comprendere i contenuti del contratto di lavoro e di stabilire una base comunicativa. Il livello di conoscenza linguistica richiesto dipende dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere: livello base per lavori tipo il lavapiatti l’aiuto cuoco in un ristorante, livelli più elevati per lavori che richiedono contatti più frequenti con i clienti come l'addetto all'accoglienza di gruppi turistici in un parco di divertimenti. In tutte le città francesi vi è comunque la possibilità di migliorare le proprie conoscenze linguistiche. E' possibile frequentare corsi di lingua che possono essere organizzati dalle università, dalle scuole private, da associazioni, ecc. Si può trovare una lista di corsi di francese sul sito - www.edufrance.fr

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Francia

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Come contattare le imprese Vi sono numerose possibilità per trovare un lavoro, dalle più classiche (giornali, reti relazionali, riviste specializzate) ai nuovi servizi offerti via Internet. In ogni caso, è necessario iniziare la ricerca in anticipo, armarsi di pazienza e perseveranza e impegnarsi costantemente. Per cercare un lavoro occorre decidere, prima e con precisione, che cosa si cerca, così da poter redigere una lista di aziende ed organismi ai quali ci si può rivolgere. Se possibile, si faciliterà la ricerca se la si delimita ad una regione geografica precisa.

Gli uffici pubblici del lavoro, insieme alle agenzie interinali e ai centri di orientamento professionale, sono intermediari specializzati che possono aiutare nella ricerca di lavoro.

L'ANPE - Agence Nationale Pour l'Emploi, agenzia nazionale per l'impiego, è un Ente pubblico che propone servizi a chi ricerca lavoro e alle aziende che lo offrono. E' costituito da una rete di agenzie locali diffuse su tutto il territorio nazionale. Nel sito - www.anpe.fr é possibile trovare gli indirizzi delle agenzie locali, le offerte di lavoro, i consigli per la compilazione del CV e altre informazioni utili.

Le agenzie interinali propongono incarichi per un periodo definito, solitamente breve, in azienda. Per poter accedere alle offerte di lavoro é necessario iscriversi. Le principali agenzie diffuse ampiamente su tutto il territorio sono:

Adecco - www.adecco.fr Manpower - www.manpower.frVédiorBis - www.vediorbis.com

A chi rivolgersi se siamo in difficoltà Se si verificano controversie sul lavoro é possibile contattare l'ispettorato presso la Direzione Regionale del Lavoro. Per conoscere gli indirizzi dei servizi regionali consultare il sito - www.travail.gouv.fr e cliccare su “Régions”.

E' possibile anche rivolgersi ai servizi giuridici dei Sindacati. Per conoscere gli indirizzi delle sedi regionali dei quattro principali sindacati francesi consultare i siti:

CFDT - Confédération Française Démocratique du Travail (Confederazione Francese e Democratica del Lavoro) - www.cfdt.frCFTC - Confédération Française des Travailleurs Chrétiens Confederazione Francese dei Lavoratori Cristiani - www.cftc.frCGT-Confédération Générale du Travail (Confederazione Generale del Lavoro) - www.cgt.frFO-Force Ouvrière (Forza Operaia) - www.force-ouvriere.fr

Se si tratta si un problema connesso alla carta di soggiorno, contattare il Consolato più vicino.

TasseChi risiede in Francia è soggetto agli stessi obblighi fiscali dei cittadini francesi e l'insieme dei redditi (in qualunque paese siano stati prodotti) é soggetto ad imposta. L’imposizione fiscale in Francia si basa su un principio dichiarativo del lavoratore del suo reddito annuale. Il datore di lavoro non interviene per trattenere e pagare tasse. Per ulteriori informazioni consultare il sito del Ministero delle Finanze -www.finances.gouv.fr

Il sistema della sicurezza sociale si applica automaticamente a tutti i lavoratori. Le spese sanitarie (medicine, spese ospedaliere, spese per analisi di laboratorio, dentistiche) sono coperte a condizione di essere in regola con il versamento dei contributi. Ulteriori informazioni sul funzionamento della sanità, versamenti assicurativi, ecc. sono consultabili sui siti www.cnamts.fr

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www.securite-sociale.fr

Il versamento all'estero dei contributi della pensione, alla quale si ha diritto, é garantito ovunque si risieda o si soggiorni all'interno dell'Unione Europea. Ulteriori informazioni sono reperibili sui siti www.securite-sociale.fr e www.cnav.fr

Come recuperare le tasse quando si rientra in ItaliaPrima di rientrare in Italia, é necessario procurarsi i formulari E301 e E104 che saranno utili per attestare i periodi di lavoro e i versamenti effettuati in Francia. Occorre conservare tutti gli estremi di pagamento e i giustificativi.

I settori del mercato Agricoltura L’agricoltura è un settore che propone numerose possibilità di lavoro stagionale, infatti, che si tratti di raccolta della frutta o degli ortaggi, ogni periodo dell’anno propone attività specifiche per lavorare all’aria aperta,ma ci sono anche impieghi di breve durata in quanto legati a raccolte specifiche.

In Francia le regioni viticole sono numerose e la vendemmia, che generalmente si svolge a mano, è sempre un’esperienza interessante. Il reclutamento dei vendemmiatori si fa sia tramite una rete di relazioni sia mediante un vero e proprio reclutamento presso le agenzie ANPE locali (www.anpe.fr poi cliccare sull’annuario delle agenzie locali per trovare l’indirizzo della regione che interessa). Se si è in buone condizioni fisiche e non si ha paura della fatica è possibile trovare lavoro come facchino e tagliatore. A seconda dei vigneti le attività iniziano ad agosto e terminano a fine settembre.Spesso i proprietari dei vigneti sono in grado di trovare soluzioni per l’alloggio ma anche i comuni o altre infrastrutture e le agenzie locali per l’impiego possono essere d’aiuto in questa ricerca e fornire ulteriori informazioni specifiche.

Per informazioni contattare le ANPE delle regioni caratterizzate da coltura vinicola: – Alsazia - 54 avenue de la République, 68000 Colmar – Bourgogne - 6 Bd St Jacques, 21200 Beaune – Champagne: 3 rue Pierre Semard, 51200 Epernay – Acquitaine - 1 Terrasse Front du Médoc, 33000 Bordeaux – Provence - 16 rue St Charles, 84000 Avignon – Languedoc Roussillon - 43 avenue du pont Juvenal, 34000 Montpellier

Rimanendo in tema di raccolta le altre proposte vanno dalle ciliegie, alle fragole, dai pomodorie meloni, al tabacco o al luppolo.I lavori agricoli coprono il periodo maggio-ottobre e, a seconda del clima e del prodotto da raccogliere, può essere utile sapere che si raccolgono:

le ciliegie e le fragole nella valle del Rodano e nel Périgord, da metà maggio a fine giugno il tabacco in Alsazia e nel sud ovest, da agosto a settembre il mais in Auvergne e nel sud ovest, da metà luglio a metà agosto le mele nella Valle della Loira, nella zona del Rodano e in Alsazia, da metà settembre a

fine ottobre le prugne nel sud dei Pirenei, a metà ottobre i meloni nella Valle del Rodano, da luglio a settembre il fieno, in quasi tutte le regioni della Francia, da giugno ad agosto

Molte colture in serra necessitano di manodopera, anche fuori stagione, occorre informarsi presso le ANPE locali per conoscere gli indirizzi degli orticoltori.

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Francia

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Per informazioni consultare i siti: – Camera dell’Agricoltura - http://paris.apca.chambagri.fr/apca dove é possibile trovare

l'indirizzo delle Camere Regionali dell’Agricoltura – ANPE - www.anpe.fr dove é possibile trovare "l'annuaire des agences locales" voce

“multicritères” selezionare "l'emplois saisonniers"– Pages Jaunes - www.pagesjaunes.fr

Un'ulteriore opportunità é quella di rivolgersi ad una Associazione che organizza campi di vendemmia:Jeunesse et reconstruction 10, rue de Trévise 75009 Paris Tel. +33 (0)1 47701588

Brevi annunci sono pubblicati anche sulle riviste agricole: La France agricole 8 Cité Paradis 75943 Paris cedex 10Tel. +33 (0)1 40227900 www.lafranceagricole.fr/cgi-bin/lfa/accueil/accueil.jsp

BEET/Réseau d’aide aux saisonniers 35 rue Brinon 69100 VilleurbanneTel. +33 (0)4 72650633

Un’altra fonte di informazione è: SESAME 9, square Gabriel Fauré 75017 Paris Tel. +33 (0)1 40540708 www.agriplanete.com

Alberghi, ristoranti, ostelli della gioventù

Numerose sono le opportunità a Parigi e nella regione parigina, ma anche in altre regionispecialmente quelle a forte vocazione turistica, in cui possono trovare lavoro figure professionali come:

addetti al ricevimento dei clienti, sorvegliante notturno, cameriere in bar, ristoranti, caffetterie, stabilimenti balneari….

In ogni caso, per essere assunti, sono indispensabili capacità di osservazione e di adattamento.

Occasioni di lavoro, per brevi periodi, si possono trovare in tutta la Francia, in occasione dieventi culturali e folcloristici, particolarmente numerosi in estate. Citiamo, ad esempio, i più noti festival culturali: del cinema a Cannes e a Deauville, di lirica a Aix en Provence e ad Orange, del jazz ad Antibes, di teatro ad Avignon.Per avere ulteriori informazioni su queste manifestazioni e per sapere a chi rivolgersi:

– Aix en Provence – www.aix-en-provence.com/festartlyrique - festival lirico che ha luogo in luglio e agosto

– Antibes – www.antibesjuanlespains.com/fr/jazz - festival del teatro

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– Avignon – www.festival-avignon.com - festival del teatro che si svolge dal mese di luglio al mese di agosto

– Cannes – www.festival-cannes.org - festival del cinema che si svolge nel mese di maggio

– Chase-Dieu – www.chaise-dieu.com - festival della musica classica e sacra che ha luogo da agosto a settembre

– Deauville – www.festival-deauville.com - festival del cinema – Marciac – www.marciac.com– Orange – www.choregies.asso.fr - il più antico festival francese di musica lirica che ha

luogo nel teatro antico – Vienne – www.jazzvienne.com - festival del jazz

Per avere la lista completa dei festival di jazz in Francia consultare il sito -www.jazzfrance.com

Le opportunità di lavoro in quest’ambito non sono presenti solamente all’interno delle imprese che si occupano dell’organizzazione dell’evento, ma anche nelle imprese del settore ristorativo-alberghiero e del commercio (alberghi, ristoranti, negozi...). Per conoscere il calendario preciso delle manifestazioni contattare gli uffici del turismo in Francia, i cui indirizzi sono reperibili sul sito -www.pagesjaunes.fr oppure attraverso un motore di ricerca utilizzando come chiave di ricerca “Offices départementaux du tourisme”

Alberghi Numerose sono le opportunità di lavoro durante tutto l’anno nelle grandi città, nelle località turistiche, a seconda delle regioni, nel periodo delle vacanze estive o invernali. E’ utile contattare direttamente gli hotel per conoscere le loro proposte o consultare i siti:

www.hotellerie.fr www.lhotellerie.frwww.hotel-France.com

Si possono ottenere informazioni sulle offerte di lavoro anche presso le ANPE locali - www.anpe.fr cercando, all’interno del sito, la sezione “Annuire des agences locales” voce “Multicritères” selezionare “Emplois saisonniers”.

Ulteriori indirizzi e offerte di lavoro si trovano sulla rivista specializzata Journal de l’Hôtellerie5, rue Antoine Bourdelle 75737 Paris cedex 15 Tel. +33 (0)1 41486464

Uno dei principali gruppi che gestisce numerose catene alberghiere in Francia è il gruppo Accor (Compagnie des wagons lits, Etap Hôtel, Formule 1, Ibis, Annuaire, Sofitel). Sul loro sito - www.accor.com nella sezione RH (Risorse Umane) “Nos métiers” è possibile consultare le “Offres d’emploi en France”.

Informazioni utili per cercare lavoro nel settore alberghiero sono anche sul sito italiano - http://pierrevacances.traveleurope.it.

Per individuare gli alberghi presenti nelle città turistiche si può utilizzare un motore di ricerca e procedere così: cercare il nome della città che interessa e individuare siti che contengano la sezione “Hébergement”. Ad esempio, se si inserisce nel motore di ricerca il nome “Meribel” , si arriva sul sito - www.meribel.com contenente la descrizione della stazione, andando nella sezione “Hébergement” si troverà la lista degli hotel

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Francia

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oppure inserire nel motore di ricerca la parola “Hôtel” e indicare la città in cui si desidera trovare lavoro.

Per la stagione invernale è meglio informarsi direttamente presso gli uffici del turismo o i comuni delle stazioni sciistiche nelle Alpi o nei Pirenei: Chamonix, Courchevel, La Plagne, Albertville, Villars de Lens…cercando gli indirizzi sul sito -www.pagesjaunes.fr

Ristoranti Anche il settore della ristorazione, rapida o tradizionale, propone numerose offerte di lavoro. Utilizzare le pagine gialle - www.pagesjaunes.fr per ottenere gli indirizzi dei ristoranti nelle regioni selezionate. Altre offerte di lavoro stagionale che riguardano la ristorazione sono disponibili sul sito dell’ANPE (Agenzia Nazionale Per l’Impiego) - www.anpe.fr Occorre consultare la sezione “Annuaire des agences locales” e nella ricerca “Multicritères”, selezionare “Emplois saisonniers”.

Di seguito si riporta un breve elenco di strutture francesi che si occupano di ristorazione rapida:

Buffalo GrillRN 20 91630 [email protected] di 200 ristoranti specializzati in grigliate la lista completa degli indirizzi è sul sito. Consultare la rubrica “Rejoingnez nous”.

Columbus Café Service Recrutement 9, rue Roquépine 75008 Paris [email protected] di Caffè presente soprattutto nella regione parigina. Consultare la sezione “Jobs” oppure inviare il CV manoscritto e foto.

La brioche dorée – www.le-duff.com/brioche/brioche_pres.htmlCirca 300 pasticcerie presenti in tutta la Francia. Gli indirizzi a cui inviare la propria candidatura sono indicati sul sito dove è utile consultare anche la rubrica “Top jobs”.

PaulServizio del personale 2 place de la Gare 59110 La [email protected] francese di pasticceria e panetteria, presente su tutto il territorio.

Toastissimo France Service administratif 41, rue François 1er

75008 Paris [email protected]

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Catena di fast food italiana presente in numerosi complessi cinematografici. Inviare il CV, la foto e la lettera di motivazione.

Ostelli della gioventù Gli ostelli della gioventù sono presenti su tutto il territorio nazionale e possono offrire opportunità di lavoro stagionale. Sono gestiti dall’organismo internazionale FUAJ – Fédération Unie des Auberges de Jeunesse e dall’associazione LFAJ – Ligue Française pour les Auberges de Jeunesse. Le attività strettamente connesse ad un lavoro stagionale sono quelle dei servizi offerti negli ostelli (accoglienza, pulizie…) ma sempre di più gli ostelli della gioventù propongono attività di animazione (riscoperta del patrimonio, della natura, attività sportive, ecc…). Per lavorare in un ostello della gioventù è necessario contattare direttamente l’ostello. Per conoscerne gli indirizzi consultare i siti sotto indicati.

FUAJ – Centre National 27 rue Pajol 75018 Paris Tel. +33 (0)1 44898727 Fax +33 (0)1 44898710 [email protected]

LFAJ67, rue Vergniaud Bât K 75013 ParisTel. +33 (0)1 44167878 Fax +33 (0)1 44167880 [email protected]

Camping Anche i camping possono offrire occasioni di lavoro. Per trovare gli indirizzi a cui inviare la propria candidatura consultare i numerosi annuari dei camping presenti in rete:

Annuaire des Professionnels des Campings et Caravanings de France – www.eutraco.com/camping

Camping de France – www.campingsdefrance.comCamping en France – www.camping-france.comGeoTour – www.geotour.com/campingLe campings – www.les-campings.comW Direct – www.wdirect.fr

Questi annuari propongono anche di scegliere una regione e indicano gli indirizzi a cui presentare la propria candidatura.

Altre informazioni si possono ottenere da: Association Jeunesse Camping 69 rue de Condorcet 75009 Paris Tel. +33 (0)1 48788936

Fédération Française de Camping et de Caravaning 78 rue de Rivoli 75004 Paris Tel. +33 (0)1 42728408

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Fédération Nazionale de l’hôtellerie de plein air 105 rue de la Fayette 75010 Paris

Alcuni annuari regionali sono accessibili in Internet: utilizzando un motore di ricerca e usando come parola chiave “Campings” viene fornita una lista dei camping.

TurismoIl settore turistico assume personale con regolarità. Due sono i periodi: in estate, da maggio a settembre, nelle principali regioni turistiche, in inverno, da dicembre ad aprile, nelle stazioni che offrono sport invernali. Per chi volesse compiere un'esperienza di lavoro in questo settore é necessario avere una discreta conoscenza della lingua francese.

Centri di vacanza educativiPer poter trovare lavoro come animatore/educatore in un centro di vacanze o una colonia estiva è necessario essere titolari di un diploma corrispondente al BAFA (Brevetto di Attitudine alla Funzione di Animatore). E' possibile presentare la propria candidatura sia a livello locale sia a livello nazionale. Per ulteriori informazioni consultare il sito - www.ufcv.asso.fr/bafa oppure il sito del Ministero della Gioventù e dello Sport - www.jeunesse-sports.gouv.fr

Le opportunità di lavoro sono offerte da varie tipologie di strutture: centri estivi per i figli dei dipendenti delle grandi imprese come la Peugeot, la Renault,

la SNCF...centri estivi per i figli dei dipendenti degli enti pubblici, quali il Ministero dell’Istruzione,

le Università, i Comuni centri estivi specializzati per portatori di handicap, bambini, adolescenti...

Per informazioni rivolgersi a: Les Maisons Familiales de France 28 place St Georges 75009 Paris Tel. +33 (0)1 48788425

UFCV - Union Français des Centres de Vacances et de Loisirs www.ufcv.asso.frRaggruppa più di 200 associazioni e comitati di imprese.

UCPA - Union Nationale des Centres sportif de Plein Air 62, rue de la Glacière 75013 Paris Tel. +33 (0)1 45874587 www.ucpa.comSeleziona giovani in possesso di un diploma “sportivo”. Sul sito è possibile consultare le offerte di impiego nella sezione “Recrutement”.

Parchi di divertimento I parchi di divertimento, molto numerosi in Francia, propongono ai giovani lavori in diversi settori di attività che vanno dalla ristorazione alla contabilità, dalla comunicazione al commercio. I contratti, la remunerazione, i vantaggi sono diversi a seconda dei parchi. Per conoscere le

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offerte, utilizzare un motore di ricerca inserendo come parola chiave “Parc d’attraction”. Per alcuni parchi le offerte di lavoro figurano nell'home page del sito. A tal proposito forniamo alcuni indirizzi:

Disneyland Paris Service Net Recrutement B.P. 110 77777 Marne la Vallée Cedex 4 www.disnaylandparis.com/fr/emploiPropone offerte di lavoro e di alloggio a giovani provenienti dall’Unione Europea. I lavori riguardano principalmente il settore alberghiero - ristorativo e dell’animazione. Ogni anno vengono accolti molti lavoratori stagionali ma tutti i posti offerti presuppongono un contatto diretto con i visitatori. I lavori previsti sono molto diversi e in funzione dei posti, é possibile candidarsi per un impiego a tempo pieno o part time. L’impiego a tempo pieno è così disciplinato: nell’ambito delle 35 ore sono offerti posti con contratto a tempo determinato (CDD), contratto stagionale, da marzo a ottobre, oppure contratto a tempo indeterminato (CDI). Per un lavoro a tempo parziale è possibile ottenere un contratto part time a tempo indeterminato durante il fine settimana (8 ore il sabato, 8 ore la domenica). Per gli stranieri Disneyland Paris può proporre, se disponibile, una soluzione per l’alloggio in résidences condivisi (camere a due letti) situati a circa 15 minuti dal posto di lavoro. Tutti gli appartamenti sono arredati e forniti di lenzuola e stoviglie. E' disponibile anche una lavanderia automatica. Il prezzo mensile richiesto, in camera doppia, è di circa 230 Euro, spese comprese. E' richiesta una cauzione dello stesso importo.

Parc Asterix Service Recrutement BP 8 60128 Plailly www.parcsterix.frPropone lavori nel settore alberghiero, della ristorazione e dei servizi e si configura come un’esperienza di valore acquisita in un ambiente prettamente giovanile e dinamico. Ogni anno vi lavorano circa 1000 stagionali. Sono possibili più di 80 diversi lavori e tutti contribuiscono allo sviluppo del parco. Per candidarsi ad un lavoro presso il Parco, consultare le offerte e inviare la propria candidatura. Di seguito sono indicati alcuni dei lavori proposti: alberghi - il Parco ospita una clientela che richiede un grande qualità del servizio, pertanto viene ricercato personale professionista dell’accoglienza che sappia andare incontro alle esigenze del cliente commercio - si tratta di lavori di vendita che hanno una forte valenza relazionale e richiedono senso per la vendita e rigore nel tendere agli obiettivi animazione - anche per questo ambito il lavoro richiede forti capacità relazionali e doti personali di abilità spacifiche cassa - accoglienza dei clienti, vendita dei biglietti, i cassieri spesso sono i primi interlocutori dei visitatori e sono anche responsabili dell’immagine del posto pulizia - la qualità dell’accoglienza del visitatore si basa innanzitutto sulla qualità del luogo. Questo servizio è la garanzia permanente della pulizia di tutto il Parco prevenzione - presente sempre in ogni punto del Parco, gli agenti della prevenzione controllano il buon andamento della giornata del visitatore. Gli interventi, in termini di sicurezza, richiedono una naturale cortesia e la padronanza di sé in ogni circostanza accoglienza - primo contatto con il visitatore, questo “incontro” è fondamentale affinché il visitatore inizi la sua giornata nel migliore dei modi. Sorriso, capacità di ascolto e disponibilità ottimizzano l’accesso al Parco così come l’uscita a fine giornata

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attrazioni e spettacoli - guidare nelle attrazioni, organizzare le file di attesa, assicurare la sicurezza dei visitatori, accompagnare i "personaggi dei fumetti", sono i compiti di questi operatori. Sorriso e attenzione sono qualità determinanti per la buona riuscita dell’attività parcheggio - far entrare il massimo dei veicoli in poco tempo nel parcheggio, questo compito coniuga il senso dell’accoglienza e del servizio del cliente con la responsabilità della cassa.

Futuroscope de Poitiers www.futuroscope.frE' un parco tematico che propone lavori stagionali. Consultare il sito, alla sezione “Qui sommes nous?” e poi alla voce “Offres d’emplois” e inviare la propria candidatura.

Parc Merineland 06600 Antibes Tel. +33 (0)4 93334949 www.marineland.frLe Parc Marineland propone lavori nel settore delle attrazioni acquatiche.

Parchi naturali Ci sono in Francia 7 parchi naturali nazionali il cui scopo è garantire la salvaguardia della natura, il mantenimento dell’economia rurale e dell’equilibrio ecologico. Sono situati prevalentemente nelle zone di montagna, ad eccezione del Parco Port Cros, situato in prossimità del mare. Generalmente la flora e la fauna sono protette, la caccia è proibita (ad eccezione del parco di Cervennes), i visitatori non possono raccogliere piante, così come non possono essere introdotte nuove specie animali e vegetali senza speciale permesso. Per ulteriori informazioni consultare il sito - www.parcsnaturaux-fr.com

Oltre ai parchi naturali nazionali, vi sono in Francia anche 39 parchi naturali regionali, gestiti dalle collettività territoriali. Per conoscere gli indirizzi, consultare il sito della federazione dei parchi naturali regionali - www.parcs-naturels-regionaux.tm.fr oppure contattare direttamente la federazione:

Fédération des Parc Naturels Regionaux de France 4, rue de Stockholm 75008 Paris Tel. +33 (0)1 44908620 Fax +33 (0)1 45227078 [email protected]

All’interno dei differenti parchi sono collocati centri pedagogici e di animazione. Le possibilità di lavoro non sono tante e spesso si tratta di attività condotte da volontari d’associazioni per la protezione della natura. In ogni caso, sul sito del Ministero dell’ambiente - www.environnement.gouv.fr, é disponibile la lista di queste associazioni ed è possibile proporsi per un’esperienza di lavoro. Precisiamo che, spesso, è più facile fare un’esperienza di volontariato specialmente se si è già membri di un’associazione per la difesa della natura o per la protezione degli animali.

Villaggi turistici Un’altra opportunità di lavoro stagionale è offerta dai villaggi turistici. Sono possibili varie tipologie di lavoro: animatore,,addetto alle pulizie, addetto al servizio di ristorazione, alberghiero, ecc.Segnaliamo di seguito alcuni dei principali villaggi turistici:

Club Méditerranée

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Francia

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25 rue Vivienne 75002 Paris Tel.+33 (0)1 42864000 www.clubmed-jobs.comDispone di numerosi villaggi sia al mare sia in montagna.

Fédération Léo Lagrange 12 cité Malesherbes 75009 Paris Tel. +33 (0)1 44533090 www.leolagrange.frDispone di villaggi turistici su tutto il territorio nazionale.

Trasporti fluviali La Francia possiede una rete di acque particolarmente ricca, circa 8500 km di canali e fiumi navigabili che permettono di scoprire il ricco e suggestivo paesaggio francese. Oltre alla possibilità di far visitare paesaggi e luoghi di rara bellezza, il trasporto fluviale è un settore che, nella stagione estiva, offre varie opportunità di lavoro. Per ulteriori e più approfondite informazioni, consultare il sito delle Voies navigables de France - www.vnf.fr/accueil/index.htm

Altri settoriCommercio Un settore che propone lavori tutto l’anno è quello del commercio: commessi, cassieri sono richiesti tutto l’anno per occupare posti di lavoro a tempo pieno o part time. Può essere utile consultare le grandi imprese del settore della distribuzione. Ne suggeriamo alcune, presenti su tutto il territorio nazionale,a titolo di esempio:

Auchan - www.auchan.fr Per informazioni sulle offerte di lavoro consultare sul sito la sezione “Auchan recrute”Carrefour - www.carrefour.comDarty - www.darty.fr Magazzino specializzato nel settore degli elettrodomestici, hi-fi, telefonia. Consultare sul sito la sezione “Offres d’emplois”Galeries Lafayette - www.galerieslafayette.com Grandi magazzini. Consultare sul sito le sezioni “Recrutement” e “Nos offres”. Ikea - www.ikea.fr Magazzino svedese di arredamento Monoprix - www.monoprix.fr/emploisNEW/emploisNEWS.htm Grandi magazzini. Consultare sul sito la sezione “Carrières et offres d’emploi”. Printemps - www.pprjob.com Grandi magazzini. Consultare sul sito le sezioni “Vous et nous”, “Postulez” e “Nos offres”.

ServiziAltra possibilità é quella di lavorare nei call centres. Ovunque in Francia numerose sono le grandi imprese che propongono un servizio di informazione telefonica, ad esempio: Air France - www.airfrance.net Nell'home page, selezionare la voce “Autres sites Air France” poi “Air France RH/HR” e consultare le offerte di lavoro. SNCF - www.sncf.com selezionare la sezione “Recrutement”.

In Francia ci sono tre grandi compagnie di telefonia mobile presenti sul mercato. Consultando i loro siti è possibile avere informazioni sulle offerte di lavoro e candidarsi on-line:

Bouyghes - www.recrute.bouygtel.comOrange - www.orange.fr selezionare la sezione “Orange recrute”

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Francia

Altre opportunità di work experience in Francia Access 63

Société Française de Radiotélécommunications/SFR - www.recrute.cegetel.fr Selezionare la sezione “Nos métiers ou nos offres”.

Anche le società autostradali propongono opportunità di lavoro stagionale. La lista completa di queste società é sul sito - www.autoroutes.fr consultando la sezione “Les sociétés”

Altro settore da non trascurare è quello del telemarketing. Per ottenere la lista di imprese del settore contattare:

Syndicat du Marketing Téléphonique 26 rue des Rigoles 75020 Paris Tel.+33 (0)1 36686872

5.2. Il volontariato: riferimenti e contatti

Sicuramente gli organismi e le associazioni internazionali sono i più facilmente reperibili, soprattutto per chi voglia informarsi già dall'Italia. In Francia, per avere delle informazioni o dei nomi di associazioni presso cui fare volontariato, ci si può rivolgere ai CIDJ, ai CROUS o presso particolari strutture per i giovani, le MJC (Maison de la Jeunesse et de la Culture*) - http://mjc.leshautsdebellev.free.fr, che, fra l'altro, organizzano iniziative per lo sport e il tempo libero di vario tipo (cinema, fotografia, arti creative, ecc.) alle quali si può partecipare.Il Servizio volontario europeo prevede la partecipazione di un/a giovane volontario/a ad un’attività senza fini di lucro e non retribuita che rivesta una qualche importanza per la collettività e abbia durata limitata (alcuni mesi), come per esempio l’allestimento di un centro per i giovani, attività del tempo libero per gli anziani, attività creative per disabili, ecc. Tale servizio viene prestato in uno Stato membro diverso da quello di residenza (o in un paese terzo) e prevede, oltre al viaggio pagato, alloggio e vitto garantiti e una piccola indennità. Concretamente, l’aspirante volontario/a deve mettersi in contatto con un’organizzazione del proprio paese di residenza che funga da “organizzazione d’invio” (si tratterà di un’associazione già impegnata in attività di volontariato) e lo/a prepari al progetto di volontariato presso un’organizzazione di accoglienza in un altro paese. Ampia discrezione è lasciata ai contenuti del progetto, con i soli vincoli che non vi sia fine di lucro e che non si sostituiscano posti di lavoro retribuiti. Le procedure sono invece ben definite a livello comunitario ed è necessario per l’efficace svolgimento del programma (ma anche per tutelare il volontario, tramite un’assicurazione, ecc.) conformarsi a modelli di accordo predisposti centralmente e disponibili presso le Strutture nazionali. In ciascuno Stato membro dell’Unione Europea è istituita una Struttura nazionale incaricata di coordinare lo svolgimento del programma e fornire assistenza ai volontari e alle organizzazioni interessate, dalla fase dei contatti, interni e internazionali, alla fase di esecuzione. Per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere in Italia Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Dipartimento delle Politiche Sociali e Previdenziali - Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo Sociale e le Politiche Giovanili o in Francia al Institut national de la Jeunesse et de l’Education populaire(INJEP).

Jeunesse et Reconstruction(lavori temporanei) 10, rue de Trévise F-75009 Paris Tel.: +33 (0)1 47701588 www.voluntariat.org

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Francia

Altre opportunità di work experience in Francia Access 64

Maison de la Jeunesse et de la Culture (MJC) MJC "les Hauts de Belleville" 43/45 rue du Borrégo F-75020 Paris Tel.: +33 (0)1 43646813 mjc.leshautsdebellev.free.fr

Institut national de la Jeunesseet de l’Education Populaire INJEP (volontariato) Parc du Val Flory 9-11, rue Paul Leplat F-78160 Marly-le-Roi Tel.: +33 (0)1 39172744 Fax: +33 (0)1 39172790

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Dipartimento delle Politiche Sociali e Previdenziali Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo Sociale e le Politiche Giovanili v. Fornovo, 8 - Pal.A I-00192 Roma Tel: +39 06 36754603

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Francia

Il diritto allo studio universitario 65

PARTE SECONDA:

IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

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Francia

L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario

66

6. L’ordinamento degli studi universitari

6.1. Le principali università

Nell’anno accademico 2002/2003 la popolazione scolastica in Francia era pari a circa 15.000.000 di studenti su una popolazione pari a circa 60.000.000 di abitanti La popolazione universitaria risultava pari a circa 2.200.000 studenti, dei quali 175.000 circa stranieri. Salvo casi particolari, in Francia il percorso accademico fino alla recente riforma era costituito da tre cicli e l'iscrizione all'università è libera. L'università non può quindi controllare i flussi di ingresso. Se il numero dei candidati eccede le "capacità di ricezione" di un'istituzione universitaria, le iscrizioni sono decise in base a criteri oggettivi (ad esempio, la residenza). Il sistema universitario francese propone soprattutto formazioni di lunga durata, collegate con la ricerca. E’ organizzato sulla ripartizione amministrativa delle Académies (grosso modo una per regione). Le Academies comprendono le Università, ma anche gli Instituts Universitaires de Technologie (IUT), gli Instituts Universitaires de Formation des Maîtres (IUFM), le Écoles d’Ingenieur, le Grandes Écoles. Ogni Académie è presieduta da un Recteur. L’equivalente dei Rettori italiani sono, invece, i Présidents d’Université. Suddivise in facoltà e dipartimenti, le università hanno in genere una specializzazione disciplinare (diritto, scienze umane, medicina, scienze, ecc.). Informazioni più esaurienti anche sul Budget coordonné de l'enseignement supérieur - Année 2004 si possono agevolmente reperire all’indirizzo: http://www.education.gouv.fr/sup/default.htmPer orientarsi tra le università francesi, si può far riferimento ai seguenti siti:

www.edufrance.fr www.education.gouv.fr/sup/univ.htmwww.cpu.fr www.onisep.frwww.cge.asso.frwww.cefi.org www.megasalon.letudiant.fr/ (sito della rivista L'étudiant)

Come in Italia, anche in Francia vengono annualmente redatte delle graduatorie delle varie facoltà e università. A questo riguardo si veda il sito www.lepoint.fr/static/special/universites/index.html

Il sistema universitario francese prima della riforma del 2002

CPGE Classe Préparatoire aux Grandes Écoles DEA Diplôme d'Études Approfondies DESS Diplôme d'Études Supérieures SpécialiséesDEUG Diplôme d'Études Universitaires GénéralesDEUST Diplôme d'Etudes Universitaires Scientifiques et Techniques DRT Diplôme de Recherche Technologique DU Diplôme d'Université IUP Institut Universitaire Professionnalisé LP Licence Professionelle MST Maîtrise de Sciences et Techniques PA Prépa Agreg.

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Francia

L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 67

Primo cicloIl premier cycle si chiama DEUG (Diplôme d'Études Universitaires Générales) e comprende i primi due anni. Si tratta di un biennio di taglio più generale e metodologico, che costituisce la porta d'ingresso al secondo ciclo. Gli insegnamenti impartiti si dividono in tre gruppi principali: scienze e tecnologia; lettere e scienze umane; diritto, scienze politiche, economia e amministrazione. C'è anche la possibilità di iscriversi al DEUG STAPS (Sciences et techniques des activités physiques et sportives). Esiste, infine, un DEUG di teologia, con specializzazione in teologia cattolica e protestante.

Secondo cicloIl deuxième cycle corrisponde al terzo e al quarto anno, chiamati, rispettivamente, licence e maîtrise. La maîtrise coincide con la laurea italiana, secondo il vecchio ordinamento, e comporta la redazione di un mémoire de maîtrise (tesi di laurea) di circa sessanta pagine. Questo ciclo comprende corsi di laurea di tipo tradizionale, come matematica, filosofia, lettere, lingue, storia: sono le cosiddette filières générales. Ci sono poi le filières professionnalisées, ad orientamento tecnico-pratico, molto selettive, che comportano una prova di ammissione : MST (Maîtrise des Sciences et Techniques), MSG (Maîtrise des Sciences de Gestion), MIAGE (Maîtrise de Méthodes Informatiques Appliquées à la Gestion des Entreprises). Infine, non bisogna dimenticare gli IUP(Instituts Universitaires Professionnalisés) ed il magistère (formazione di tre anni a cui hanno accesso i titolari di un DEUG, e che equivale ad un Master di specializzazione)

Terzo cicloSi articola in due fasi : DESS per l'orientamento professionale o DEA per l'accesso alla ricerca. Il DESS (Diplôme d'Études Supérieures Spécialisées) consiste in un anno di preparazione (a volte due, a libera scelta dello studente) ed ha in genere un orientamento professionale. Gli studenti che scelgono il DESS desiderano perfezionarsi in un settore specifico, acquisire competenze diverse rispetto al corso di laurea, dare un carattere più pratico alla propria preparazione. La formazione prevede sempre uno stage in impresa di almeno tre mesi, considerato nella valutazione finale (50% del punteggio). Gli insegnanti sono spesso professionisti attivi dei vari settori. Il DEA (Diplôme d'Études Approfondies) consente l'accesso alla ricerca. Comporta, oltre alle normali lezioni, seminari che vertono su precisi temi di ricerca e si chiude con la redazione di un mémoire. Lo sbocco naturale del DEA è il dottorato di ricerca, di tre o quattro anni, volto alla stesura e alla discussione di una tesi di dottorato (thèse). Per ottenere informazioni sui programmi di terzo ciclo in Francia, è possibile consultare il documento LisiDip (Lisibilité des Diplômes) sul sito http://lisidip.univ-lille1.fr/default.asp. Durante il primo anno di dottorato, si sceglie l'argomento della propria ricerca, in genere prolungamento della tesi di DEA. Lo studente deve provvedere alla registrazione del tema presso il Fichier Central des Thèses a Nanterre, in modo da evitare sovrapposizioni, se qualcun altro si occupa già dello stesso argomento. Gli studi possono essere interrotti dopo il DEUG, la licence, la maîtrise, il DEA/DESS o il dottorato, con il conseguimento di un diploma. Un modo alternativo di designare i diplomi ottenuti si basa sul numero di anni frequentati all'università dopo la maturità (baccalauréat o, più brevemente, bac). Per esempio, se qualcuno è titolare di una licence, si può dire che ha un bac + 3 e ha quindi conseguito un diploma universitario di durata triennale dopo la maturità.

Schema semplificato e riassuntivo :Premier cycleDEUG (Diplôme d'ÉtudesUniversitaires Générales)

1° annoDEUG

DEUG (bac+2) 2° anno

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Francia

L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 68

DEUGDeuxième cycleLicence (bac+3) 3° anno Maîtrise (bac+4) 4° anno Troisième cycleDESS (Diplôme d'ÉtudesSupérieures Spécialisées) (bac+5) (1 anno)

DEA(Diplôme d'ÉtudesApprofondies) (bac+5) (1 anno)

Doctorat (bac+8) (3 o 4 anni) Contrariamente a quanto avviene in Italia, chiunque, con un buon curriculum, ha accesso al DEA e al dottorato, senza un concorso d'ingresso e senza necessariamente usufruire di una borsa di studio. Alcuni studenti italiani sono pertanto indotti ad iscriversi in Francia, in un primo tempo, per poi riagganciarsi al sistema italiano con una tesi in cotutela. Quasi tutti i programmi di DEA fanno parte di una "scuola di dottorato", e alcune di queste scuole appartengono a più università. A seconda della sua dimensione ed importanza, un'università può avere una o più scuole di dottorato. Nel secondo caso, esse sono generalmente tematiche (ad es. una per fisica, una per biologia, ecc.) Un ruolo molto importante delle scuole di dottorato è quello di far pervenire agli studenti i fondi stanziati dai ministeri competenti. La maggioranza delle fonti di finanziamento copre le spese della vita quotidiana per 3 anni, ma in media la durata del dottorato di ricerca è di 4 anni. Sussistono differenze significative tra i differenti ambiti: la durata media del dottorato in chimica è di 3,3 anni, rispetto ai 5 anni dei dottorati umanistici.

L'ente di riferimento è più importante è il Ministère de la Recherche, che elargisce circa 900 € mensili per 3 anni. La più importante istituzione per la ricerca francese è CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique), che mette a disposizione degli ingegneri il BDI (Borsa di Dottorato per Ingegneri), che consiste in un finanziamento compreso tra 1200 e 1600 € al mese per 3 anni. Esso può essere ulteriormente aumentato attraverso il Monitorat, che consiste in un diploma che abilita a tenere dei corsi universitari, dietro compenso. Generalmente il Monitorat risulta più facile da ottenere se si è già beneficiari di una borsa di studio. D'intesa con il Ministère de la Recherche, le aziende possono sponsorizzare i dottorati attraverso un contratto a termine per 3 anni chiamato CIFRE (Convention Industrielle de la Formation à la Recherche). Indicativamente, vengono corrisposti 1350 € al mese per l'intero periodo. Tutti questi fondi prevedono un'assicurazione e sono soggetti a imposta. Fonti alternative per ottenere finanziamenti sono i governi regionali che possono fornire coperture assicurative e contributi (compresi tra gli 800 e i 1500 € mensili per 3 anni) così come vi sono fondazioni che erogano circa 1500 € al mese senza assicurazione e non soggetti a tasse per 6 mesi, 1, 2 o 3 anni. In particolare poi, nell'ambito delle scienze sociali, i dottorandi possono lavorare durante il loro dottorati.

La formazione breveChi desidera inserirsi presto nel mondo del lavoro, può seguire un percorso breve, universitario o parauniversitario. Due sono i corsi di formazione più conosciuti: i BTS e i DUT. I BTS (Brevets de Technicien Supérieur), di durata biennale o triennale, sono gestiti dalle STS (Sections de Technicien Supérieur) dei licei e costituiscono, in pratica, un prolungamento delle scuole superiori ad orientamento tecnico o tecnologico. Il diploma è rilasciato dallo Stato,proprio come il diploma di maturità, per cui è necessario sostenere un esame di Stato. Per l'iscrizione, è meglio rivolgersi agli istituti pubblici, perché quelli privati sono molto costosi e non offrono sempre una preparazione adeguata. I DUT (Diplômes Universitaires de Technologie), di durata

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L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 69

biennale,sono gestiti dagli IUT, Instituts Universitaires de Technologie. Questi studi hanno un'ottima reputazione in Francia e la selezione per essere ammessi è molto severa. Per gli studenti stranieri, la scelta dei candidati avviene spesso in base al curriculum e ad una lettera di accompagnamento. Per informazioni sui BTS e sui DUT, rivolgersi all'Ambasciata di Francia a Roma o, in Francia, agli SCUOIO (Services Communs Universitaires d'Information et d'Orientation) di ogni università, al Ministère dela Jeunesse, de l'Éducation Nationale et de la Recherche (MJENR) a Parigi o all'ONISEP (Office National d'Information sur les enseignementset les professions). Per gli IUT, si può far riferimento anche alla FNDUT (Fédération Nationale des Diplômés d'IUT).Esiste un unico percorso formativo breve a orientamento professionale in ambito universitario, il DEUST (Diplôme d'Études UniversitairesScientifiques et Techniques). Di solito, i DEUST sono frutto della collaborazione tra un'università ed un'impresa e rispondono ad esigenze economiche locali. Pertanto, non costituiscono necessariamente un'esperienza riconoscibile in Italia. Inoltre, si tratta di corsi spesso rimessi in discussione, osteggiati e pertanto modificati o soppressi a seconda degli anni.Non bisogna confondere i diplomi nazionali, rilasciati dallo Stato, con i Diplômes d'Université (DU), riconosciuti solo dall'università o dall'istituzione che li rilascia. Questi ultimi possono comunque risultare interessanti per uno studente straniero al fine di specializzarsi in un determinato settore.

Grandes écoles La Conferenza delle Grandes Écoles è un’associazione (creata nel 1901) delle Grandes Écoles di ingegneria, di management e di alta formazione in diversi ambiti o specifica, tutte riconosciute dallo Stato perché rilasciano un diploma nazionale che sancisce un periodo di studi di almeno 5 anni dopo il diploma. Per ottenere ulteriori informazioni:www.cge.asso.fr

6.2. La regolamentazione normativa degli studi universitari

Accesso all’università. Non è richiesto, tranne per alcune discipline (medicina, farmacia, odontoiatria e gli istituti universitari di tecnologia) una prova di selezione e possono accedervi tutti coloro che sono in possesso di un titolo equivalente al nostro diploma di maturità o di un diploma che permetta l’iscrizione all’università o ancora di un diploma equivalente. Per informazioni, consultare il sito dell’ENIC-NARIC www.enic-naric.net

Non è richiesta una pre-iscrizione agli studenti provenienti da uno dei Paesi dello Spazio Economico Europeo o che si rechino in Francia per motivi studio nell’ambito di accordi inter-universitari; ciononostante è previsto un esame per la valutazione della comprensione scritta ed orale della lingua francese. L’esame è a pagamento (57.90€). Sono dispensati da questo esame, tra gli altri, i titolari del DALF (diploma approfondito della lingua francese) o i candidati che abbiano superato un altro test di livello equivalente riconosciuto dal Ministero dell’Educazione. L’accesso alle università più prestigiose, chiamate anche “grandi scuole” richiede una prova di ammissione che deve essere preparata in due anni nelle “classi preparatorie” alle grandi scuole. In generale, gli istituti del settore non universitario, molto diversificati tra loro, praticano una selezione molto rigorosa.

Documenti utili Al momento dell’iscrizione è necessario presentare i seguenti documenti:

o Lettera di motivazione o Atto di nascita tradotto in francese o Copie certificate dei diplomi, e relativa traduzione, che danno accesso nel proprio

paese di origine all’università

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L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 70

o Copie certificate conformi rilasciate dal preside dell’istituto dell’andamento degli ultimi due anni di scuola superiore, allorché si tratti di una prima iscrizione all’università.

CostiPer iscriversi all’università c’è una tassa di iscrizione, valida su tutto il territorio francese, applicabile a studenti francesi e stranieri, pari a 141,00€ Per altri istituti universitari, istituti pubblici o privati (es. istituti e grandi scuole), l’ammontare della tassa di iscrizione è variabile.

Assistenza sanitaria È obbligatoria per tutti. Il regime di assistenza sanitaria per uno studente non è altro che una forma particolare tra quelle previste dal piano sanitario francese. Questo tipo di assistenza può essere completato con l’iscrizione ad un’assicurazione studentesca che permette di coprire quasi tutte le spese sanitarie.

Per avere diritto all’assistenza sanitaria per studente è necessario adempire a determinate condizioni: Età: normalmente fissata a 28 anni può essere rivista in presenza di alcune condizioni: servizio militare, malattia di lunga durata, maternità, particolari tipi di studio (ad esempio il dottorato)

Nazionalità: tutti ne possono usufruire, è stato soppresso il decreto del 28 giugno 1999 che prevedeva il possesso della cittadinanza di uno stato che aveva stipulato una convenzione internazionale con la Francia in materia di assistenza sanitaria.

Istituti: bisogna essere iscritti in una università pubblica o privata riconosciuta dallo stato.

Quota: per beneficiare di questo specifico regime di assistenza sanitaria, lo studente versa una quota annuale forfetaria ed indivisibile pari a circa 177.00€ Sono esentati dal versamento di questa quota gli studenti titolari di una borsa di studio.

Rimborsi: il servizio sanitario fissa tariffe al di là delle quali non assicura il rimborso. L’iscrizione al servizio sanitario fatta contemporaneamente all’iscrizione all’università, dà diritto ad un rimborso variabile tra il 35% e 80%. Questa è la ragione per le quali è pressoché indispensabile un’assicurazione complementare.

(NB: fino all’età di 20 anni, lo studente beneficia dell’assistenza sanitaria familiare)

Assicurazione sanitaria studentesca: tre sono attualmente le società abilitate a gestire il regime studentesco dell’assistenza sanitaria. Rimborsano la differenza tra le spese mediche sostenute e il rimborso ricevuto dall’assistenza sanitaria nazionale. Propongono, inoltre, altri servizi, quali la copertura per i rischi di responsabilità civile, un’assicurazione contro gli incidenti, ecc. L’accoglienza degli studenti francesi e stranieri nelle università e negli istituti riconosciuti dal Ministero della gioventù, dell’educazione nazionale è regolamentata dal decreto n.71/376 del 13 maggio 1971, modificato dai decreti n.81/1221 del 31 dicembre 1981 e n.88/1145 del 21 dicembre 1988 e dalla legge n.84/52 del 26 gennaio 1984. I titolari di diplomi stranieri possono richiedere il riconoscimento del loro titolo, in base alle modalità fissate dal decreto 85/906 del 23 agosto 1985.

QualificheIl percorso universitario era tradizionalmente organizzato in tre cicli di studi riconosciuti da diplomi nazionali: il diploma di studi universitari generali (DEUG) preparato in due anni (diploma di scuola media superiore + 2 anni); la laurea (diploma di scuola media superiore + 3 anni), la maîtrise (diploma di scuola media superiore + 4 anni) e infine i diplomi del terzo ciclo, cioè il

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Francia

L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 71

diploma di studi superiori specialistici (DESS), il diploma di studi approfonditi (DEA) ed il dottorato.

A partire da aprile 2002, nell’ambito della concretizzazione del “processo di Bologna”, è stato pubblicato un decreto1 in modo da avvicinare il sistema universitario francese a quello europeo 3-5-8 (diploma +3,+5,+8) o LMD (Laurea, Master, Dottorato).

Come cambia il sistema universitario franceseo La nuova architettura degli studi si basa su tre gradi: laurea (corrispondente alla

nostra laurea breve), master, dottorato o I corsi sono organizzati in semestri ed in unità di insegnamento o L’utilizzo del sistema dei crediti, detto ECTS o Il rilascio di un annesso al diploma, il c.d. “supplemento al diploma” per assicurare, nei

casi di mobilità internazionale, maggiore trasparenza relativa alle conoscenze e competenze acquisite

L’acquisizione, normalmente in tre anni, di 180 crediti permette di ottenere il titolo corrispondente alla nostra laurea breve; 300 crediti sono richiesti per ottenere il titolo di master. In tal caso sono sufficienti 120 crediti in più rispetto a quelli conseguiti per la laurea breve e corrispondono a due anni di studio supplementari. Vi è un master professionale (ex DESS), pensato per coloro che decidano di lavorare subito ed un master di ricerca (ex DEA) la cui preparazione costituisce la prima fase di un dottorato, che si ottiene dopo ulteriori tre anni di studio. Tra i due tipi di master è prevista una sorta di passerelle in modo da poter passare dall’uno all’altro. Questa formazione sarà erogata da tutte le università e dagli istituti di formazione: le grandi scuole, pur conservando la specificità dei loro diplomi, diversificano l’offerta di formazione per aumentare la loro visibilità internazionale e accogliere studenti stranieri.Il percorso tecnologico breve, in due anni, permette l’acquisizione del diploma universitario di tecnologia (DUT) preparato nell’Istituto Universitario Tecnologico integrato all’Università (IUT) o del brevetto di tecnico superiore (BTS) preparato nelle sezioni delle scuole tecniche superiori presenti in alcune scuole. Le scuole universitarie rilasciano un proprio diploma. Le scuole di ingegneria, pubbliche o private, rilasciano un diploma che deve essere riconosciuto dalla commissione dell’ordine degli ingegneri. Le scuole di commercio e di gestione rilasciano un diploma che può, in base a determinate condizioni, essere riconosciuto a livello statale.

1 Décret du 8 avril 2002 portant application au système français d’enseignement supérieur de la construction de l’espace européen de l’enseignement supérieur

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Francia

L'ordinamento degli studi universitari Il diritto allo studio universitario 72

E’ bene ricordare che al momento sono stati mantenuti i diplomi universitari di tecnologia (DUT), il diploma di studi universitari generali (DEUG) e la maîtrise. Dal 2006, così com’è evidente dallo schema proposto, la maîtrise scomparirà dallo scenario universitario e il quello che adesso è il DEUG sarà rilasciato solo su richiesta dello studente e previa accettazione della richiesta da parte dell’Università. La riforma istituita con Décret du 8 avril 2002 portant application au système français d’enseignement supérieur de la construction de l’espace européen de l’enseignement supérieur ha previsto un periodo di transizione dal 2002 al 2006 al termine del quale tutte le università e gli istituti universitari dovranno obbligatoriamente adempiere alla normativa. Attualmente ci sono alcuni istituti e università che già operano secondo la nuova normativa in questione, in ogni modo fino al 2005 i due sistemi possono coesistere. Gli studenti iscritti alle “vecchie” tipologie di diplomi, saranno messi nella condizione di poter terminare il loro corso di studio ed potranno “convertire” il diploma con il sistema dei crediti in modo da poter seguire eventuali studi previsti dalla recente riforma.

Il ministero dell’Educazione ha emanato anche una circolare il cui obiettivo è facilitare l’accesso all’impiego da parte di studenti stranieri iscritti all’università ma anche laureati: questo dovrebbe creare condizioni più favorevoli per la loro permanenza all’estero. Inoltre, è stato costituito un consiglio nazionale per l’accoglienza di studenti stranieri.

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Il sistema del diritto allo studio universitario Il diritto allo studio universitario 73

7. Il sistema del diritto allo studio universitario

7.1. Il quadro normativo di riferimento e i soggetti istituzionali competenti

La legge del 16 aprile 1955 definisce il quadro normativo di riferimento per il sistema del diritto allo studio universitario in Francia definendo le istituzioni deputate a tale scopo.

Il CNOUS, Centro Nazionale delle Opere Universitarie e Scolastiche, è un istituto amministrativo pubblico, a gestione privata e dotato di autonomia finanziaria. L’istituto dipende dal Ministero della Gioventù, dell’educazione nazionale e della ricerca. Il CNOUS gestisce una rete, presente su tutto il territorio francese, di 28 centri regionali denominati CROUS – Centri Regionali delle Opere Universitarie e 16 centri locali – CLOUS Centri Locali delle Opere Universitarie e più di 40 “antenne” che offrono agli studenti vari servizi.

Gli obiettivi del CNOUS e dei CROUS possono essere così riassunti: o Migliorare e facilitare le condizioni di vita e di lavoro di oltre 2 milioni di studenti iscritti

negli istituti di insegnamento superiore in Francia o Accogliere gli studenti stranieri e favorire la mobilità in Europa

Il Consiglio d’amministrazione del CNOUS è l’organo deliberante. E’ costituito da 27 membri

o Il presidente : una persona qualificata nominato dal ministro incaricato dell’Insegnamento superiore.

o 8 rappresentanti dello Stato di cui 4 funzionari designati dal ministro incaricato dell’Insegnamento superiore e 4 funzionari designati rispettivamente dal ministro incaricato del Budget, degli Alloggi, degli Affari sociali e degli Affari esteri.

o 8 rappresentanti studenti eletti o 3 rappresentanti del personale del CNOUS e del CROUS designati dai sindacati più

rappresentativi o 4 persone qualificate di cui 2 scelte tra le proposte degli studenti eletti

Il Consiglio di Amministrazione è incaricato di : definire la politica generale d’assicurare la ripartizione dei finanziamenti stanziati dallo Stato per i CROUS di reperire e ripartire tutte le donazioni, sovvenzioni e aiuti suscettibili di favorire lo sviluppo dei centri

Funzionamento dei CROUS Ogni CROUS è diretto da un funzionario nominato dal ministro incaricato dell’insegnamento superiore che esegue le decisioni del Consiglio di Amministrazione del CROUS presieduto dal Rettore dell’Accademia e comprendente

7 rappresentanti dello Stato 7 rappresentanti eletti dagli studenti 3 rappresentanti del personale del CROUS 1 rappresentante della Regione 2 presidenti di Università (o direttori di Grande Ecole) 4 personalità scelte dal rettore per la loro competenza.

Ruolo degli studenti elettiGli studenti eletti ogni due anni con scrutinio proporzionale partecipano attivamente al funzionamento democratico delle opere universitarie a tutti i livelli :

consiglio di amministrazione del CNOUS e del CROUS,

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Il sistema del diritto allo studio universitario Il diritto allo studio universitario 74

consigli di residenza: ogni anno sono organizzate le elezioni alle quali sono invitati tutti gli studenti che alloggiano per eleggere i loro rappresentanti per ciascuna residenza. differenti commissioni e gruppi di lavoro: commissioni culturali, di restauro, di alloggio, ecc

in tutte queste situazioni i rappresentanti si adoperano affinchè tutti gli studenti beneficino delle stesse prestazioni indipendentemente dal loro luogo di studio.

Nel piano sociale studenti del CROUS sono state messe in atto riforme tese a promuovere ruolo centrale nella gestione delle opere una maggiore partecipazione degli studenti:

o messa in atto della vice presidenza studenti nel consiglio di amministrazione

o messa a disposizione degli studenti eletti degli strumenti necessari all’esercizio del loro mandato (locali, telefono, pc, ecc)

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Francia

I servizi per il diritto allo studio Il diritto allo studio universitario

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8. I servizi per il diritto allo studio

8.1. I servizi erogati

L’attività dei CNOUS nell’erogazione dei servizi agli studenti riguarda i seguenti ambiti:

1. Ristorazione 2. Alloggio 3. Borse di studio 4. Aiuti sociali 5. Cultura ed iniziative studentesche 6. Lavoro temporaneo

8.2. I requisiti per l’accesso ai servizi RistorazioneNei Ristoranti Universitari (Resto U) è possibile fare pasti completi ad un prezzo irrisorio (2.60€) se si considera il prezzo di mercato. Possono accedere tutti gli studenti iscritti in un istituto universitario o all’università. Infatti per acquistare i ticket del Resto U è necessario dimostrare di essere in possesso di una tesserino studentesco. I ristoranti sono presenti in modo capillare su tutto il territorio nazionale.

AlloggioIl CROUS gestisce diversi tipi di alloggi e servizi connessi: Le residenze universitarie. Nelle residenze universitarie ristrutturate, gli studenti dispongono, in genere, di una camera di circa 9 mq, cucine in comune, sale di studio, di riunione e di svago, servizi di pulizia, fornitura di lenzuola e coperte, servizio di sorveglianza. L’affitto è di circa 132,91 Euro al mese. Le nuove residenze universitarie costruite negli ultimi anni non seguono uno standard nazionale ma sono definite da ogni CROUS. I monolocali variano dai 18 ai 23 mq e comprendono angolo cottura, bagno, spazi collettivi come lavanderia, sale di studio e di riunione, fotocopiatrice, bar, distribuzione di piatti preparati, ecc. In entrambi i casi gli studenti possono usufruire, a certe condizioni, di un aiuto personalizzato per l’affitto, Aide personalisée au logement (APL), rilasciato da appositi organismi, le Caisses d'Allocation Logement (CAF) – www.caf.fr alle quali ci si deve rivolgere. Alloggi in HLM (abitazioni ad affitto moderato). Il 10% degli alloggi studenteschi gestiti dai CROUS sono monolocali o appartamenti ammobiliati presso residenze chiamate HLM (Habitations à Loyer Modéré). L’affitto mensile è di circa 125,89 Euro per una singola e di 215,82 Euro per una doppia. I Foyers convenzionati. I CROUS offrono anche un alloggio in una ventina di foyers (pensionati) convenzionati. Per un affitto compreso fra i 251,79 e i 323,74 Euro, 1850 camere sono affittate a studenti, (tra 359,71 e 431,65 Euro per la mezza pensione, tra 467,62 e 647,48 Euro per la pensione completa). A Parigi presso la Cité Internazionale Universitarie - www.ciup.fr si può contattare anche la Maison d’Italie* che offre alloggio a studenti e ricercatori. Affitti da privati. I CROUS si accordano con privati che desiderano affittare camere, monolocali o appartamenti a studenti. Esiste pertanto un luogo dove poter consultare queste offerte, benché queste siano sempre minori rispetto alla richiesta. Inoltre il CROUS offre agli studenti interessati una consulenza giuridica per il contratto d’affitto. I prezzi di una camera in affitto variano tra i 269,78 e 359,71 Euro in provincia e tra i 269,78 Euro e i 539,56 Euro a Parigi. Per un studio(monolocale) i prezzi si aggirano tra i 449,64 Euro e i 719,42 Euro.

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I servizi per il diritto allo studio Il diritto allo studio universitario 76

Tutti i costi relativi agli alloggi sono aggiornati al 2002.

Borse di studio Borse per studenti francesi

Borse basate su criteri sociali È necessario essere studente, avere meno di 26 anni, con risorse familiari limitate e che si proseguano gli studi a tempo pieno in un istituto dipendente dal Ministero della Gioventù, dell’Educazione Nazionale e della Ricerca

Borse di merito Permettono agli studenti più meritevoli, con condizioni familiari modeste, di preparare determinati concorsi fornendo loro mezzi materiali e morali per intraprendere un lungo percorso formativo. Tali borse sono riservate agli studenti che adempiono alle condizioni di ammissibilità per le borse basate su criteri sociali e che si impegnano a intraprendere studi superiori che possano farli accedere al concorso per:

o l’ammissione all’ENA o l’ammissione alla Scuola Nazionale di Magistratura (ENM) o l’ammissione agli studi di medicina generale, lettere e scienze umane o l’ammissione alle grandi scuole scientifiche

Le borse di studio non sono numerose. Ogni università riceve ogni anno un numero di borse da attribuire. L’ammontare di una borsa di merito è pari a 6.102,00€ (a.a. 2003/2004)

Borse basate su criteri universitariDestinate agli studenti che preparano un DEA o un master di ricerca oppure un DESS o un master professionale. A differenza delle borse di insegnamento superiore basate sui criteri sociali, le borse di DEA/master ricerca e di DESS/master professionale sono aiuti contingenti Sono erogate su proposta dei presidenti delle università in base ad una classifica effettuata dai responsabili pedagogici. In caso di rifiuto della borsa di DEA/master di ricerca o della borsa di DESS/master professionale, la domanda di borsa basata su criteri universitari si trasforma in domanda di borsa su criteri sociali.

Borse del servizio pubblico Sono aiuti contingenti destinati a studenti francesi che preparano determinati concorsi nell’amministrazione ( esempio, concorso per accedere a determinati corpi di funzionari di categoria A, concorso di ammissione all’ENA o alle scuole del commissariato dell’esercito, della marina….).Sono attribuite dai rettori sulla base delle proposte dei presidenti delle università in funzione dei risultati del corso di studio e delle risorse familiari. L’ammontare annuale di una borsa è pari a 3456,00€ (a.a. 2003/2004)

Borse per la mobilità (Erasmus e simili) L’obiettivo di tali borse è stimolare e facilitare la mobilità degli studenti francesi che desiderino proseguire i loro studi all’estero. Si tratta di una partecipazione alle spese di viaggio. L’ammontare non può superare il costo reale sostenuto dallo studente né servire a finanziare nemmeno in parte le spese di soggiorno all’estero.

Aiuto accordato agli studenti provenienti dai DOM e TOM: il passaporto mobilità Si tratta di un biglietto andata e ritorno valido per un anno accademico.

Prestito d’onore

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Gli studenti di nazionalità francese che non possono ottenere una borsa basata su criteri sociali o universitari, possono chiedere un prestito d’onore, senza interessi rimborsabile entro 10 anni dalla fine del percorso di studi. L’ammontare annuo medio è pari a 1.500,00€

Borse per studenti stranieri

Borse basate su criteri sociali 1. È necessario avere meno di 26 anni, essere domiciliato in Francia da almeno due anni e proseguire gli studi a tempo pieno in un istituto dipendente dal Ministero della Gioventù dell’Educazione Nazionale e della Ricerca, essere in possesso di un titolo di soggiorno e il cui domicilio fiscale sia stabilito in Francia da almeno due anni. Le borse basate su criteri sociali sono riservate agli studenti di nazionalità francese, tuttavia delle deroghe possono essere previste per i cittadini comunitari e di altre nazionalità 2. E’ necessario essere cittadino di un Paese membro dell’Unione Europea, avere meno di 26 anni, proseguire gli studi nel 1° o 2° ciclo ( è richiesto che lo studente o un membro della famiglia abbiano lavorato in Francia nel corso del secondo anno della richiesta) 3. Essere studente titolare della permesso rilasciato dall’OFPRA (Ufficio Francese di Protezione dei Rifugiati e Apolidi), avere meno di 26 anni, risorse familiari limitate e che proseguano gli studi nel 1° o 2° ciclo

Borse per studenti stranieri residenti fuori dall’unione europea

Gli studenti stranieri possono presentare la domanda per tre tipi di borse: o Borse assegnate dal Governo francese o Borse erogate dal governo del paese di origine o Borse accordate da organizzazioni internazionali o organizzazioni non governative.

La lista di queste borse è pubblicata sul sito dell’UNESCO alla voce “Studiare all’estero”

Borse assegnate dal Governo francese E’ necessario rivolgersi al servizio culturale dell’ambasciata di Francia nel proprio Paese e presentare la domanda per una borsa di studio o per una borsa di stage. Ci sono delle scadenze precise, le domande devono essere presentate un anno prima. Il CNOUS riceve nel mese di marzo la richiesta di borsa di studio presentata all’ ambasciata, la richiesta per una borsa di stage viene inoltrata almeno tre mesi prima l’inizio dello stage. Condizioni di attribuzione: il Governo francese attribuisce ogni anno un buon numero di borse. I beneficiari sono designati dai servizi culturali delle ambasciate di Francia e dalla autorità del proprio Paese. La scelta è effettuata in funzione dei progetti che si integrano nei programmi di cooperazione, stabiliti in base alle priorità dei governi e su decisione delle commissioni miste. La durata della borsa di studio dipende dal programma di formazione: studi o stage devono essere effettuati in periodi prestabiliti. Il mantenimento della borsa dipende dai risultati conseguiti.

Obbligazioni di un borsista: o non è possibile cumulare due borse o non è possibile svolgere un’attività remunerata o seguire la formazione per la quale è stata attribuita la borsa o rispondere a tutte le richieste del CROUS che gestisce la procedura, comunicare ogni

variazione di indirizzo o è necessario ottenere una autorizzazione preliminare per un cambiamento nel corso di

studi, accordata solo eccezionalmente o comunicare ogni variazione della sede geografica o dell’istituto presso il quale si

effettua la formazione

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I servizi per il diritto allo studio Il diritto allo studio universitario 78

o presentare, senza alcun ritardo, il certificato di iscrizione, i risultati e le osservazioni dei propri insegnanti

Un’assenza ingiustificata e prolungata può comportare la sospensione del pagamento della borsa da parte del Ministero degli Affari Esteri. Non è possibile lasciare il Paese per ragioni personali o di studi senza aver prima informato il CROUS che inoltrerà la richiesta di autorizzazione al Ministero degli Affari Esteri.

Si è borsisti del Governo francese se si beneficia di uno o più servizi di seguito citati: o sussidio di mantenimento: l’ammontare è fissato ministerialmente di anno in anno.

Varia in funzione del livello di studi e della qualifica conseguita. Questo sussidio può essere completato da differenti indennità, soprattutto di alloggio, se il CROUS non ha a disposizione un alloggio. Presso il CROUS è possibile reperire le informazioni sull’attribuzione del sussidio di mantenimento ed il relativo ammontare

o sussidi per il viaggio o protezione sanitaria o spese di formazione

Casi particolari: o borse per l’assicurazione sanitaria o borse cofinanziate o borse di eccellenza (AEFE e Major) o borse di studi in teologia

Borsisti su convenzione Ogni governo o organizzazione che stipula una convenzione con il CNOUS decide sull’ammontare dei sussidi da destinare ai propri cittadini, le modalità di erogazione e attribuzione, gli obblighi dei borsisti.

Altre tipologie di sostegnoIl Fondo di Solidarietà Universitario Il Fondo di Solidarietà Universitario comporta l’erogazione di un aiuto economico e personalizzato agli studenti che si trovano in particolari situazioni di difficoltà

Donazioni Le borse della fondazione Giveka Si tratta di borse destinate agli studenti di nazionalità francese o svizzera che, per motivi di salute successivi al conseguimento del diploma di scuola media superiore, si trovano in difficoltà economiche e non sarebbero in grado di proseguire gli studi superiori in Francia o all’estero. Le borse, tuttavia, non sono destinate a coprire le spese mediche e sono, inoltre, precluse a quanti abbiano malattie ereditarie o malattie intervenute prima del conseguimento del diploma di scuola media superiore.

Donazione Lassence Possono richiedere una borsa Lessence tutti gli studenti di nazionalità francese che, titolari di un DEA, preparano una tesi di dottorato in lettere o scienze umane.

Donazione Dobry-Baratz Possono farne domanda gli studenti domiciliati in un résidence universitario intenzionati ad effettuare uno stage di animazione culturale ma anche gli studenti stranieri che hanno inoltrato la richiesta di naturalizzazione e che in virtù della loro nazionalità straniera non possono accedere ad altre borse universitarie.

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Aiuti socialiSi tratta di servizi di sostegno agli studenti che si trovano in situazioni di disagio e difficoltà. In situazioni particolari gli studenti sono appoggiati dagli assistenti sociali che possono aiutare a risolvere i problemi e far conoscere gli eventuali aiuti che di cui è possibile usufruire. Tali aiuti sono destinati a studenti che si trovano in situazioni di particolare disagio, quali la rottura di rapporti familiari ( la situazione sarà verificata con un’ accertamento sociale) in difficoltà particolari non previste e questo può comportare una deroga nei criteri di attribuzione delle borse di studio basate su criteri sociali indipendenza familiare constatata ripresa degli studi al di là del limite di età previsto per l’attribuzione di una borsa di studio basata su criteri sociali, a condizione che l’interessato non benefici di altri aiuti, quali ad esempio sostegno per la disoccupazione residenza sul territorio francese se la famiglia risiede all’estero e il reddito familiare non permette di ottenere una borsa di studio. Questa situazione riguarda solo gli studenti francesi.

Condizioni di ammissibilità Gli interessati devono soddisfare le condizioni generali di attribuzione delle borse in base ai criteri sociali (nazionalità e titolo di studio), proseguire gli studi che diano diritto ad una borsa di studio basata su criteri sociali e non appartenere alle categorie escluse dal dispositivo delle borse erogate in base ai criteri sociali.

Procedura Le richieste di sostegno allo studio sono esaminate da una commissione accademica paritaria presieduta dal rettore o da un suo rappresentante e assistito da un vice presidente studente. La commissione emette una decisione che permette al rettore di allocare oppure no la borsa di studio e l’ammontare è compreso tra 1 e 5 della scala delle borse di insegnamento superiore basate sui criteri sociali. Il rinnovo di un sostegno agli studi è possibile solo se il candidato continua a soddisfare le condizioni che hanno permesso l’erogazione della prima borsa.

Calendario Una richiesta di sostegno agli studi può essere presentata in ogni momento nel corso dell’anno accademico.

Cultura ed iniziative studentescheLa rete dei CROUS e del CNOUS ha lo scopo di aiutare gli studenti a diventare attori della vita culturale universitaria sostenendoli nei loro progetti artistici e nel loro impegno in qualità di cittadini al servizio della collettività. L’azione della rete si rivolge in varie direzioni: - sostegno finanziario per la realizzazione di progetti studenteschi attraverso il dispositivo Culture ActionS. - sviluppo delle pratiche amatoriali mediante l’organizzazione di concorsi (storie, cortometraggi, foto, fumetti, ecc) o la realizzazione di ateliers artistici nelle résidence universitarie- contributo per far emergere nuovi talenti attraverso la messa a disposizione di luoghi espositivi, locali e materiali, sale per gli spettacoli - sensibilizzazione del pubblico studentesco attraverso la realizzazione di spettacoli e manifestazioni culturali - incoraggiamento ai movimenti associativi attraverso un partenariato con le associazioni studentesche e la partecipazione a campagne di interesse generale.

In particolare

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Il dispositivo Cultura ActionS apporta un aiuto finanziario ai progetti studenteschi attraverso due fondi:il fondo cultura: permette di finanziare progetti realizzati sotto molteplici forme ( festival, incontri, concerti, mostre, ecc) in ambito artistico: teatro, letteratura, cinema, fotografia, arti grafiche, dansa, musica, pittura, scultura, ecc il fondo ActionS: destinato a finanziare progetti di studenti nell’ambito dell’impegno a favore della collettività e relativi alla cittadinanza, solidarietà, sport, economia, solidarietà internazionale, così come i progetti di animazione dei luoghi tipicamente riservati agli studenti, quali mense, campus, résidence universitario.

Condizioni di ammissibilità Per beneficiare di un aiuto finanziario, un progetto Cultura o ActionS deve essere presentato da uno studente iscritto in un istituto universitario o da un gruppo di studenti o da un’associazione studentesca. Il progetto deve essere cofinanziato, questo suppone il concorso di altri attori privati o pubblici.

La selezione del progetto La commissione regionale di ogni CROUS si riunisce più volte l’anno per esaminare le proposte, selezionare i progetti e fissare l’ammontare del cofinanziamento del CROUS. La commissione è composta da rappresentanti degli studenti, delle università, delle collettività locali e da membri del CROUS. I progetti sono selezionati in base all’originalità, l’innovazione, la fattibilità e le possibili ricadute, soprattutto sull’ambiente studentesco.

Un premio nazionale Culture ActionSOgni anno, una commissione nazionale scelta dal CNOUS eroga dei premi ai migliori progetti finanziati dai CROUS

Per tutte queste attività e iniziative, il CNOUS ha destinato nel 2004 più di un milione di euro. Tali iniziative hanno avuto il sostegno degli attori locali: associazioni studentesche, università, collettività territoriali e locali, ecc.

La giornata dell’impegno Si tratta di iniziative locali destinate a mobilitare tutti i partner per creare momenti di incontri e di scambi con i giovani che si interrogano sui diversi modi di impegnarsi o che cercano un sostegno per la realizzazione di un’idea progettuale.

Concorso “voglia d’agire 2004” Si tratta della seconda edizione di un concorso che premia i giovani da 11 a 28 anni che, in qualche modo, si sono impegnati in un determinato progetto Per partecipare al concorso i giovani devono presentare la propria candidatura presso la direzione regionale della gioventù e degli sport. Per conoscere le date per la presentazione della candidatura e per ulteriori informazioni, consultare www.enviedagir.fr

L’animazione dei campus I CROUS animano e gestiscono in collaborazione con gli studenti numerose strutture culturali: centri culturali, case dello studente, gallerie d’arte, ecc. Le attività culturali sono presenti anche nelle résidences universitarie dove ci sono attività teatrali, di danza, di esposizione… Numerose manifestazioni culturali accompagnano la vita studentesca durante tutto l’anno,m ad esempio: dal 24 febbraio al 30 marzo: Actual Festivaldal 2 al 6 marzo: festival Chanson. Fr dal 5 all’8 aprile: settimana africana al CLOUS di Pau

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Francia

I servizi per il diritto allo studio Il diritto allo studio universitario 81

Lavoro temporaneoOgni anno i servizi “Lavori Temporanei per Studenti” del CROUS si rivolgono a datori di lavoro di diversi settori per sollecitare lavori temporanei destinati agli studenti. Le offerte raccolte dai CROUS e proposte agli studenti riguardano gli ambiti tradizionali: baby sitter, corsi di sostegno scolastico per privati, traduzioni, ricerche, sondaggi. Un numero rilevante di tali lavori proviene da altri settori quali il commercio, il settore ristorativi, le agenzie di lavoro interinale e pubblicitarie. Alcuni CROUS offrono ulteriori informazioni, ad esempio sulla stesura di un CV, che potrebbero essere utili agli studenti sia nel loro percorso di studi, sia per la ricerca di un lavoro.

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Services & references 82

PARTE TERZA:

SERVICES & REFERENCES

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Servizi di supporto Services &references

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9. Servizi di supporto 9.1. I servizi di orientamento

La Francia è un paese molto sensibile al concetto di orientamento e ne fa uno dei suoi punti di forza. Nelle scuole medie inferiori e superiori il personale preposto a questo scopo ha una forte influenza sul percorso formativo dell'allievo ed ha poteri decisionali in materia. L'organismo forse più competente nel campo dell'orientamento a livello nazionale è l'ONISEP* (Office National d’Information sur les Enseignements et les Professions) - www.onisep.fr, che ha il compito di elaborare e di diffondere informazioni sugli studi, i diplomi e le professioni a partire dalla scuola media inferiore (Collège).A questo scopo sono state create quattro serie di documenti scritti: Mini-guides, gratuite per tutti gli studenti, Cahiers, Dossiers e Avenirs. Oltre alla documentazione scritta esistono audiovisivi, una base dati e un servizio di Minitel: il 36.15 ONISEP. Sul territorio sono presenti :

a livello locale, all’interno delle scuole, i Centres de Documentation et d’Information (CDI) a livello distrettuale, i Centres d’Information et d’Orientation (CIO) –www.education.gouv.fr/orient/cio.htm dove i consiglieri di orientamento, oltre ad offrire un servizio al pubblico, partecipano alla vita scolastica a livello regionale, le delegazioni regionali dell’ONISEP, che sono anche responsabili delle pubblicazioni specifiche sulle risorse regionali.

All'interno delle Università esistono appositi uffici di informazione e orientamento, i SUIO (Services Universitaires d'Information et d'Orientation).Si occupano di orientamento scolastico e professionale anche i CIDJ (Centres d'Information et Documentation Jeunesse), le PAIO (Permanences d'Accueil pour l'Information et l'Orientation) e le Missions Locales (per una trattazione più ampia sulla loro funzione, si rinvia al paragrafo "Laformazione professionale"). Si può accedere ad un elenco dei SUIO, dei PAIO e delle Missions Locales attraverso la pagina web www.education.gouv.fr/vaguem.htmLe ANPE (Agence Nationale Pour l'Emploi*) - www.anpe.fr, sono i servizi pubblici per l’impiego e sono presenti sul territorio nazionale con circa 600 agenzie locali; si occupano esclusivamente di orientamento professionale. A Parigi, per gli adulti e i giovani in formazione alternata tra scuola e lavoro, esiste il CentreINFO*, che dipende dal Ministère des Affaires Sociales du Travail et de la Solidarité (Administrations travail)* – www.travail.gouv.fr. Il Centro raccoglie ed elabora le informazioni e la documentazione che riguarda la formazione permanente.Tutti i centri indicati offrono informazioni gratuitamente. Per chi si trova ancora in Italia, è utile rivolgersi agli uffici culturali delle Ambasciate francesi - www.france-italia.it che hanno accesso agli archivi dell’ONISEP e dispongono di materiali informativi del Ministero della Pubblica Istruzione: Ministère de l’Education Nationale et de la Culture* - www.education.gouv.fr.AFIJ (Association pour Faciliter l’Insertion Professionnelle des Jeunes diplômés). Organizza incontri sul mondo del lavoro, sulle imprese e sui tipi di contratti, percorsi individualizzati su come redigere il CV ed affrontare un colloquio di lavoro. La rete di quest’associazione è piuttosto ampia. Gli indirizzi completi di tutti gli uffici in Francia si trovano su Minitel (3615 AFIJ) o su Internet www.af ij.orgIl numero di telefono della sede parigina è: 0033 (0) 1 44 39 74 50;

9.2. I servizi di accoglienza e accomodation

Alloggio

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Francia

Servizi di supporto Services & references 84

Gli alloggi disponibili per motivi di studio sono stati già descritti nella parte relativa ai servizi per il diritto allo studio. Di seguito si forniscono alcune ulteriori informazioni, che possono comunque costituire un utile punto di riferimento.

Per studio A Parigi presso la Cité Internazionale Universitarie - www.ciup.fr si può contattare la Maison d’Italie che offre alloggio a studenti e ricercatori. E’ possibile anche essere ospite pagante in famiglia o optare per la formula alla pari. Le informazioni riguardanti entrambe le possibilità, possono essere trovate presso i CROUS e i CIDJ o presso alcune associazioni specializzate come Accueil Familial des Jeunes Étrangers*(AFJE) – www.afje-paris.org.I CROUS e i CIDJ possono fornire informazioni sugli alloggi anche per gli studenti non universitari.

Per turismo.La Francia è molto ben organizzata per l’accoglienza dei turisti. Gli alberghi sono in generale di buona qualità – già un due stelle è un buon compromesso qualità/prezzo. Esistono inoltre catene alberghiere di tutte le categorie e per tutte le tasche. Le catene Etap Hotel –www.etaphotel.com, Première Classe – www.envergure.fr/pclassefr.html o Formule 1 – www.hotelformule1.com offrono camere doppie a partire da 24,28 Euro per notte. L'unico inconveniente è che sono situate nelle periferie delle città, di solito vicino ai caselli autostradali. I campeggi sono relativamente numerosi e ben attrezzati. Sul territorio nazionale ci sono inoltre 178 Ostelli della Gioventù (Ligue Française puor les Auberges de Jeunesse*), gestiti dall'organismo internazionale FUAJ (Fédération Unie des Auberges de Jeunesse*). Essi sono divisi in cinque categorie. Nel 2001 i prezzi variavano da 8,09 a 13,48 Euro per notte a seconda della categoria. Per alloggiare negli Ostelli è necessaria l'iscrizione alla FUAJ; la cui tessera di adesione è valida per tutti gli Ostelli a livello internazionale.

Per lavoro.In questo caso ci si può rivolgere in generale alle agenzie immobiliari che fanno servizio di locazione. Esistono inoltre speciali reti di agenzie che, per un forfait medio di 107/143 Euro per 3-6 mesi, mettono a disposizione un elenco di privati che affittano appartamenti e ai quali ci si deve rivolgere direttamente; in questo caso si evitano le commissioni di agenzia, che sono spesso relativamente alte (in media pari ad un mese di affitto). Anche la consultazione di riviste locali di annunci economici, spesso gratuite e distribuite porta a porta o reperibili nei locali pubblici, può essere proficua.

Il grosso ostacolo rimane però quello di sottoscrivere un contratto di affitto senza avere un lavoro: le agenzie immobiliari e molti privati richiedono infatti un certificato di lavoro con la fotocopia delle ultime buste-paga. In caso contrario a volte viene accettata la sottoscrizione di un garante (un familiare in genere). I prezzi di affitto sono molto cari nella capitale (circa 539 Euro per un monolocale, 755 Euro per un bilocale); restano un po' inferiori nelle altre città. Presso le CAF si può fare domanda per usufruire di sussidi per l’affitto (Allocations Logement).Segnaliamo alcuni siti Internet in cui sono raccolte informazioni su alloggi in affitto:

www.placeducampus.comwww.fnaim.frhttp://sylflo.chez.tiscali.fr/etudiant.htmwww.cyberconcept.fr/locations/www.relais-etudiants.com/

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

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10. Riferimenti e contatti 10.1. Agenzie e Associazioni Camere di commercio

CFCII - Chambre Française de Commerce et d’Industrie en Italie Via Cusani, 5 20121 Milano Tel . 02 72 53 71 Fax . 02 86 55 93 home page: www.chambre.itMission Economique Corso Magenta, 63 20123 Milano Tel . 02 48 54 71 Fax . 02 48 12 774 : home page: www.dree.org/italie

Mission Economique Via di Santa Maria dell'Anima, 1 00186 Roma Tel . 06 68 19 15 01 Fax . 06 68 97 027 home page: www.dree.org/italie

ICE - Délégation Commerciale d'Italie Direttore: Dr. Fabio Casciotti 26, avenue des Champs Elysées 75008 Paris Tel. 01 53 75 70 00 Fax. 01 45 63 40 34 e-mail: [email protected] page: www.italtrade.com/france

Camera di Commercio italiana in Francia 134, rue du Faubourg Saint-Honoré 75008 Paris Tel. 01 53 93 73 73 Fax. 01 42 89 14 58 Home page : www.france-italy.net

Enti Fieristici

Fédération Française des Salons Spécialisés 4, Place de Valois 75001 Paris Tel. 01 42 86 82 99

Fédération des Foires et Salons de France 31, rue de Billancourt 92771 Boulogne Tel. 01 48 25 66 55

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Riferimenti e contatti Services & references

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Sito di informazione fiere: www.foiresaloncongres.comwww.salons-online.com

Principali Banche Francesi

BNP-Paribas Les Collines de l'Arche- Immeuble BNP Quartier de la Grande Arche - La Défense 75450 Paris cedex 09 Tel. 01 40 14 11 04 Fax. 01 40 14 08 25 e-mail: [email protected] page: www.bnpparibas.fr.fr

CIC–Crédit Industriel et Commercial 60, rue de la Victoire 75452 Paris cedex 09 Tel. 01 45969400 Fax. 01 45969490 home page : www.cicparis.fr

Crédit Lyonnais 35, Boulevard des Capucins 75002 Paris Tel. 01 42 95 58 68 Fax. 01 42 95 57 80 home page: www.creditlyonnais.fr

Crédit Agricole Indosuez 9, Quai du Président Paul Doumer 92920 Paris - La Défense cedex Tel. 01 41 89 02 41 Fax. 01 41 89 08 96 Home page : www.ca-indosuez.fr

Société Générale Tour Société Générale 17, Cours Valmy 92972 Paris - La Défense cedex tel. 01 42 14 57 39 home page: www.socgen.com

Banque de France: www.banque-france.frSito della banca centrale, che, con il passaggio all'Euro, ha abdicato alla maggior parte dei suoi poteri in favore della BCE (Banca Centrale Europea): www.ecb.intCrédit Foncier de France (istituto di credito immobiliare): www.creditfoncier.fr .

Banche Italiane Le principali banche italiane in Francia sono:

Banque San Paolo - Istituto Bancario San Paolo di Torino 52, Avenue Hoche 75008 Paris

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

87

Tel. 01 47 54 40 40 Fax. 01 42 46 32 13 www.sanpaolo.fr

Banque Générale du Commerce (Groupe Banca di Roma) 36, rue Marbeuf 75008 Paris Tel. 01 40 74 57 00 Fax. 01 40 74 59 48

Banca Intesa France 40/42, Rue de la Boétie 75015 Paris Tel. 01 44 13 41 37 Fax. 01 53 76 03 32 www.bancaintesa.it

Banque Bipop 171, Boulevard Haussmann 75008 Paris Tel. 01 58 36 60 00 Fax. 01 42 66 19 02 Home page: www.bipop.fr

Banca di Roma 21, Avenue George V 75008 Paris Tel. 01 49 52 69 52 Fax 01 49 52 69 84 Home page: www.bancaroma.it

Banca Commerciale Italiana - BCI France 2, rue Mayerbeer 75009 Paris Tel. 01 45 23 72 22 Fax. 01 45 23 70 90 Home page : www.bcif.fr

Banca Nazionale del Lavoro - BNL 26, avenue des Champs Elysées 75008 Paris Tel. 01 40 76 42 00 Fax. 01 42 25 66 08

Cariplo Banque - Cassa di Risparmio delle Province Lombarde SpA 42, Rue de la Boétie - BP 429 75336 Paris cedex 08 Tel. 01 44 13 41 34 Fax. 01 42 25 20 64

Monte dei Paschi Banque - Monte dei Paschi di Siena 7, rue Meyerbeer 75009 Paris

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

88

Tel. 01 40 07 89 00 Fax. 01 47 42 33 14 www.montepaschi-banque.fr

Banca d’Italia 240, Rue de Rivoli 75001 Paris Tel. 01 42 60 38 81 Fax. 01 42 96 23 92 Home page: www.bancaditalia.it

Altri Enti Pubblici

INC (Institut National de la Consommation): www.inc60.frOrganizzazione di consumatori e loro associazioni.

INED (Institut National des Etudes Démographiques): www.ined.fr 110.000 referenze compongono il più grande fondo documentario disponibile in Francia sulle tendenze e le evoluzioni demografiche. I documenti sono consultabili in linea.

INIST (Institut National de l'Information Scientifique et Technique): www.inist.frInformazioni sulle novità e i progetti portati avanti dai centri di ricerca francesi; links con il sito CNRS (Centre Nationale de le Récherche Scientifique). Fornitura di documenti, possibilità di consultazione in linea.

Organizzazioni InternazionaliWorld Trade Organization-Organizzazione Mondiale del Commercio: www.wto.orgU.N.C.T.A.D. (United nations Conference on trade and Development): www.unctad.orgI.M.D. (International Institute for Management Development) www02.imd.ch

10.2. Siti internet con offerta di stage

Il Centro Internazionale di Studi Francesi dell'Università Lumière Lyon 2, propone per il perido estivo, diverse tipologie di formazione per insegnanti e studenti francofoni. Segnaliamo in particolare due tipi di stage:

1- stage pedagogici per studenti e insegnanti di FLE.

2- stage di francese su obbiettivi specifici: la Francia portale dell'Unione Europea, lettere francesi, la vita pubblica in Francia, valorizzazione del patrimonio culturale, commercio e affari internazionali. Per ulteriori informazioni consultare il sito:http://cief.univ-lyon2.frContatto: Maurice Gaillard, Direttore del CIEF-LYON 2

Université Lyon 2 - Centre International d'Etudes Françaises 16 quai Claude Bernard, 69365 LYON Cedex 07, FRANCE tel: 33 (0)4 78 69 71 35 e-mail: [email protected]

Borse europee di ricerca pre- e post-dottorato Informazioni utili per tutti i giovani ricercatori che intendono partecipare a programmi europei. Il sito contiene informazioni su borse di studio e di ricerca in Europa.

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

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http://www.cordis.lu/research_openings/fellowships.htm [EN]

UNESCO: studiare all'estero Un sito dedicato esclusivamente agli studi all'estero: sistemi d'istruzione, riconoscimento dei titoli, borse di studio e altre utili informazioni. Da consultare: la "Guida internazionale dell'UNESCO agli studi superiori " e le borse di studio offerte da istituti di istruzione superiore e organizzazioni internazionali di 129 paesi. http://www.unesco.org/education/studyingabroad/networking/studyabroad.shtml [EN][FR][ES]

Siti con elenchi d’imprese www.galileo-france.com (elenchi di imprese per settore di attività);

www.pagesjaunes.fr (elenchi di imprese di France Telécom classificate per settore e per località); www.france.com/recrutonline/rservoir.htm (salone virtuale di reclutamento in cui si visitano gli “ stands” delle imprese); www.bottin.fr (elenchi di imprese);

Siti con offerte di lavoro suddivise per settori www.paris-jeunes-emploi.org (Cyber Jeunes Espaces Emploi della città di Parigi); www.cybersearch.fr (per le nuove tecnologie); www.emploi.journaldunet.com/index .cfm (per le nuove tecnologie); www.webcible.com (per le nuove tecnologie); www.abg.asso.fr (per i settori scientifici); www.ina.fr (per l’audiovisivo); www.coproductions.com (per l’audiovisivo); www.qualisteam.com (settore bancario e finanziario); www.cosmetiquenews.comwww.ressources-web.com/rh/emploi/annonces/annonces.htm(per i cosmetici); www.creps-rhone-alpes.com (per l’educazione fisica); www.educ-envir.org/eepcom/emploi/index .htm (per l’ambiente); www.hortilien.com (per l’orticoltura); www.lhotellerie.fr (settore alberghiero e di ristorazione); www.acip.asso.fr (settore farmaceutico); www.medintel.net (per la medicina); www.cyberworkers.com (per il telelavoro).

Siti con informazioni per studiare all’estero

Braintrack University Index Un sito per accedere agli indirizzi Internet di università, politecnici, college e altri istituti di istruzione superiore in 170 paesi. http://www.braintrack.com [EN]

Corsi di specializzazione post-laurea in materia di integrazione europea L'elenco dei corsi post-laurea in materia di integrazione europea presso le università degli Stati membri e in alcune università di paesi non appartenenti all'UE. http://europa.eu.int/comm/dg10/university/3cycle/index_en.html [EN][FR]

EduPass Una raccolta di informazioni rivolte a studenti che intendono affrontare studi universitari di primo o di secondo livello o di specializzazione negli Stati Uniti.

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

90

http://www.edupass.org/finaid/databases.phtml [EN]

IRIS – Informazioni integrate per gli studenti internazionali Studiare all'estero, informazioni sull'università, la città o il paese che si vuole scegliere. Inoltre informazioni e notizie dedicate a singole università europee e i resoconti degli studenti che già hanno fatto quest'esperienza. http://www.iris.siu.no/iris.nsf/irisstart [EN]

Istruzione internazionale Una guida liberamente consultabile per cercare informazioni, consigli e opportunità rivolta a studenti di tutto il mondo che intendono studiare all'estero. Contiene anche informazioni di orientamento sulle università, servizi di ricerca, profili di studenti che hanno effettuato esperienze di studio all'estero e articoli tratti dalle principali riviste dedicate all'istruzione internazionale. http://www.intstudy.com [EN]

Ploteus: il portale delle opportunità di apprendimento nello spazio europeo Un'ampia gamma di informazioni utili agli studenti internazionali: gli istituti di istruzione superiore, le possibilità per unire studio e lavoro, il costo della vita in tutta Europa. http://europa.eu.int/ploteus [DA][NL][EN][FI][FR][DE][EL][HU][IT][LV][PL][PT][RO][ES][SV]

Studyabroad.com Un utile strumento per esplorare le possibilità di studio all'estero. La ricerca può essere effettuata per: anno/semestre accademico, corso estivo, lingua, argomento o altro ancora. Scorrendo le pagine dedicate ai singoli paesi, si ottengono informazioni sul paese prescelto. http://www.studyabroad.com [EN]

Worldstudent.com Tutto ciò che uno studente deve sapere quando decide di studiare all'estero. Selezionando il paese prescelto, si accede a una serie di informazioni generali: ordinamento degli studi, possibilità di ottenere sussidi e informazioni pratiche, per esempio sulla salute e le possibilità di alloggio. http://www.worldstudent.com/uk/studyabroad/index.shtml [EN]

iAgora Erasmus e informazioni per studiare all'estero Consigli pratici per studiare all'estero, esperienze di studenti che hanno fruito del programma ERASMUS, dei corsi CEMS e di altre opportunità di scambio internazionale. http://www.iagora.com/istudy/index.html [EN]

Associazioni studentesche

AEGEE Europe – Forum degli studenti europei Sul sito di questa che è la maggiore associazione studentesca europea di carattere interdisciplinare, è disponibile un'ampia gamma di argomenti: scambi culturali, attività di pressione per promuovere una dimensione europea degli studi superiori, politica internazionale, diritti dell'uomo, sviluppo sostenibile, tecnologie dell'informazione e molto altro. http://www.aegee.org [EN]

AIESEC – Associazione di studenti di materie economiche e commerciali Questa rete mondiale di studenti vi offre una serie di opportunità di scambio a livello internazionale. Una rete cui iscriversi per arricchire la propria esperienza di studio http://www.aiesec.org/about [EN]

ELSA - Associazione degli studenti europei di giurisprudenza

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

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Nel sito ci sono informazioni sul programma di scambio per studenti praticanti (Student Trainee Exchange Programme) predisposto dall'associazione indipendente di studenti di giurisprudenza più grande del mondo. ELSA offre ogni anno circa 450 opportunità di praticantato in tutta Europa e talvolta in altre parti del mondo. http://www.elsa-online.org/stepdesc/index.asp [EN]

IFMSA - Federazione internazionale delle associazioni degli studenti di medicina Un sito che consente agli studenti di medicina di tutto il mondo di reperire un'ampia gamma di informazioni sul proprio sviluppo professionale. Tra i tanti contenuti, il forum per le discussioni tra studenti interessati a migliorare gli studi di medicina e una serie di opportunità di scambio per attività professionali e di ricerca. http://www.ifmsa.org/activities [EN]

Rete degli studenti Erasmus Le "guide nazionali" di questa organizzazione studentesca europea, con informazioni utili agli studenti che vogliono studiare all'estero e le modalità per contattare studenti di tutta Europa. http://www.esn.org/services/natguides/guides1024x768.htm [EN]

10.3. Riviste

Journal Officiel (omologo della Gazzetta Ufficiale): www.journal-officiel.fr

Quotidiani: o Le Monde www.lemonde.fr ), il martedì ed il mercoledì, per laureati e

specializzati nei settori tecnici (economia e commercio, ingegneria); o Libération: www.liberation.fro Les Echos www.lesechos.fr il martedì, per laureati, in particolare nel

settore economico e finanziario. o Le Figaro www.figaro.fr il lunedì nel supplemento “ Figaro Économie”,

per dirigenti e laureati in facoltà tecnico-scientifiche. o La Tribune: www.latribune.fr

Settimanali o Carrières & Emplois, il mercoledì dal giornalaio, destinato a laureati,

segretarie di direzione, dirigenti, impiegati nei settori commerciali e tecnici; o L’Express,www.express.fr il giovedì, rivista di informazione, per dirigenti, ingegneri,

laureati nel settore tecnico-commerciale; o La Vie Financière: www.lavf.como Le Journal des Finances: www.journaldesfinances.como Le Moci: www.lemoci.com rivista che esce il giovedì e si occupa di commercio

internazionale, con poche offerte di lavoro rivolte a laureati in economia e specialisti nel settore export;

o Le Nouvel Observateur: www.nouvelobs.como Le Revenu Français: www.lerevenu.como L’Usine Nouvelle: www.usinenouvelle.com settimanale che esce il giovedì e parla di

industria, per laureati, ingegneri, tecnici; o Entreprises & Carrières, rivista che esce il martedì ed è specializzata

nelle risorse umane, per laureati e professionisti del settore Risorse umane.

MensiliBanque: www.revue-banque.fr

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

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Capital: www.capital.frChallenges: www.challenge-eco.com/bourseEnjeux les Echos: www.lesechos.frL’Entreprise: www.lentreprise.comL’Essentiel du Management: www.management.frL’Expansion: www.lexpansion.com

La stampa regionale È buona norma sfogliare sempre i giornali locali, su cui gli annunci vengono in genere pubblicati il sabato e la domenica: La Voix du Nord, Les Dernières Nouvelles d’Alsace, Le Républicain Lorrain, L’Est Républicain, Ouest France, Nice Matin, Le Provençal, Le Méridional, Le Progrès, Le Dauphiné, La Dépêche du Midi, Sud Ouest, La Nouvelle République du Centre Ouest…

TV-RadioTVTF1: www.tf1.frFrance 2: www.france2.frFrance 3: www.france3.frM6: www.m6.frCanal + : www.cplus.frArte: www.lasept-arte.frLa Cinquième: www.lacinquieme.frRadioRadio France e France Inter: www.rfi.frFrance Info: www.radiofrance.fr/chaines/info2000Europe1, Europe2: www.europe1.frRTL (informazione): www.rtl.frRMC (generalista): www.rmc.mcRadio locali, disponibili al sito Radio France: www.rfi.fr

10. 4. Imprese che accolgono tirocinanti stranieri. Alcuni riferimenti Aziende italiane operanti in Francia

o FIAT auto (gruppo Agnelli): www.fiat.frSito della consociata francese (lingua: inglese, francese)

o Assicurazioni Generali: www.generali.comSito della casa madre con links per la Francia

o Eridania Beghin Say (gruppo Montedison): www.eridania-beghin-say.comInformazione prodotto su nutrizione animale, amido e derivati, olii e zuccheri.

o Italcementi (gruppo Pesenti): www.cimfra.frSito della consociata francese a capo delle attività internazionali. Lingue: Francese, Inglese.

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Francia

Riferimenti e contatti Services & references

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o Pirelli: www.fr.pirelli.como Gruppo Eni: www.eni.it

Contiene la directory di tutte le attività del Gruppo (Eni, Agip, Italgas) dislocate in Francia e dei loro indirizzi.

o Tiscali: www.tiscali.frLink francese della società di telecomunicazioni e I.T. italiana Tiscali.

Principali banche italiane presenti in Francia Banca d’Italia: www.bancaditalia.itBanque San Paolo (consociata francese dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino): www.sanpaolo.frGruppo Banca Intesa: www.bancaintesa.it Banca Commerciale Italiana: www.bcif.frBanca Nazionale del Lavoro: www.bnl.itUniCredito Italiano: www.unicredito.it

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1

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ALLEGATO 1: elenco Università in Francia

Aix-Marseille

UNIVERSITÉ DE PROVENCE AIX-MARSEILLE I3, place Victor Hugo 13331 MARSEILLE CEDEX 3 tel : 04 91 10 60 00 fax : 04 91 10 60 06

UNIVERSITÉ DE LA MÉDITERRANÉE AIX-MARSEILLE IIJardin du Pharo 58, boulevard Charles-Livon 13284 MARSEILLE CEDEX 07 tel : 04 91 39 65 00 fax : 04 91 31 31 36

UNIVERSITÉ DE DROIT, D'ÉCONOMIE ET DES SCIENCES AIX-MARSEILLE III3, avenue Robert Schuman 13628 AIX-EN-PROVENCE CEDEX 01 tel : 04 42 17 28 00 fax : 04 42 64 03 96

UNIVERSITÉ D'AVIGNON ET DES PAYS DU VAUCLUSESite Universitaire Sainte-Marthe 74, rue Louis-Pasteur F-84029 AVIGNON CEDEX 01 tel : 04 90 16 25 00 fax : 04 90 16 25 10 Minitel 3614 UNIVA84

AmiensUNIVERSITÉ PICARDIE-JULES-VERNE AMIENSChemin du Thil 80025 AMIENS CEDEX 1 tel : 03 22 82 72 72 fax : 03 22 82 75 00

UNIVERSITÉ DE TECHNOLOGIE DE COMPIEGNE(école extérieure aux universités) Centre Benjamin-Franklin rue Roger-Couttolenc - BP 649 60206 COMPIEGNE CEDEX tel : 03 44 23 44 23 fax : 03 44 23 43 00

Antilles-Guyane

UNIVERSITÉ DES ANTILLES-GUYANEBoulevard Légitimus - BP 250

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 95

97157 POINTE-À-PITRE CEDEX tel : 05 90 91 99 46 fax : 05 90 91 06 57

Besançon

UNIVERSITÉ DE FRANCHE-COMTÉ : BESANCON1, rue Goudimel 25030 BESANCON CEDEX tel : 03 81 66 66 66 fax : 03 81 66 50 25 [email protected]

UNIVERSITÉ DE TECHNOLOGIE DE BELFORT-MONTBELIARD90010 BELFORT CEDEX tel : 03 84 58 33 00 (site de Belfort) tel : 03 84 58 30 00 (site de Sévenans)

Bordeaux

UNIVERSITÉ BORDEAUX ISCIENCES ET TECHNOLOGIES 351, cours de la Libération 33405 TALENCE CEDEX tel : 05 40 00 60 00 [email protected]

UNIVERSITÉ "Victor Segalen" BORDEAUX II146, rue Léo Saignat 33076 BORDEAUX CEDEX tel : 05 57 57 10 10 fax : 05 56 99 03 80 [email protected]

UNIVERSITÉ MICHEL DE MONTAIGNE BORDEAUX 3Domaine universitaire 33607 PESSAC CEDEX tel : 05 57 12 44 44 fax : 05 57 12 44 90 [email protected]

UNIVERSITÉ MONTESQUIEU BORDEAUX IV(droit, sciences sociales et politiques, sciences économiques et de gestion) Avenue Léon Duguit 33608 PESSAC CEDEX tel : 05 56 84 85 86 fax : 05 56 84 83 20 (ou 56) [email protected]

UNIVERSITÉ DE PAU ET DES PAYS DE L'ADOURPrésidence - BP 576 F 64012 PAU Université cedex tel : 05 59 92 30 00

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 96

fax : 05 59 80 83 96 [email protected]

Caen

UNIVERSITÉ DE CAENEsplanade de la Paix 14032 CAEN CEDEX tel : 02 31 56 55 00 fax : 02 31 56 56 00

Clermont-Ferrand

UNIVERSITE D'AUVERGNE CLERMONT-FERRAND I49, boulevard François-Mitterrand - BP 32 63001 CLERMONT-FERRAND CEDEX 1 tel : 04 73 17 79 79 fax : 04 73 17 72 01

UNIVERSITÉ BLAISE PASCAL CLERMONT-FERRAND II34, avenue Carnot - BP 185 63006 CLERMONT-FERRAND CEDEX 1 tel : 04 73 40 63 63 fax : 04 73 40 64 31

Corse

UNIVERSITÉ PASCAL PAOLI : CORSE7, avenue Jean Nicoli - BP 52 20250 CORTE tel : 04 95 45 00 00 fax : 04 95 46 03 21

Dijon

UNIVERSITÉ DE BOURGOGNE : DIJONCampus universitaire de Montmuzard - BP 27877 21078 DIJON CEDEX tel : 03 80 39 50 00 fax : 03 80 39 50 69 [email protected]

Grenoble

UNIVERSITÉ DE SAVOIE : CHAMBÉRY27, rue Marcoz - BP 1104 73011 CHAMBÉRY CEDEX tel : 04 79 75 85 85 fax : 04 79 75 85 55

UNIVERSITÉ JOSEPH-FOURIER GRENOBLE I621, avenue Centrale Domaine universitaire de SAINT-MARTIN-D'HERES/GIERES

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 97

BP 53 X 38041 GRENOBLE CEDEX 9 tel : 04 76 51 46 00 fax : 04 76 51 48 48

UNIVERSITÉ PIERRE MENDES-FRANCE GRENOBLE II(sciences sociales) 151, rue des universités Domaine universitaire de SAINT-MARTIN-D'HERES BP 47 38040 GRENOBLE CEDEX 9 tel : 04 76 82 54 00 fax : 04 76 82 56 54

UNIVERSITÉ STENDHAL GRENOBLE IIIDomaine universitaire de SAINT-MARTIN-D'HERES BP 25 38040 GRENOBLE CEDEX 9 tel : 04 76 82 43 00 fax : 04 76 82 43 84

INSTITUT NATIONAL POLYTECHNIQUE DE GRENOBLE46, avenue Félix Viallet 38031 GRENOBLE CEDEX 1 tel : 04 76 57 45 00 fax : 04 76 57 45 01

Lille

UNIVERSITÉ D'ARTOIS(Arras, Béthune, Douai, Lens) 9, rue du Temple - BP 665 62030 ARRAS CEDEX tel : 03 21 60 37 00 fax : 03 21 60 37 37

UNIVERSITÉ DES SCIENCES ET TECHNOLOGIE DE LILLE LILLE ICité scientifique 59655 VILLENEUVE-D'ASCQ CEDEX tel : 03 20 43 43 43 fax : 03 20 43 49 95

UNIVERSITÉ DU DROIT ET DE LA SANTÉ LILLE II42, rue Paul Duez 59800 LILLE tel : 03 20 96 43 43 fax : 03 20 88 24 32 (ou 20)

UNIVERSITÉ CHARLES-DE-GAULLE LILLE III(sciences humaines, lettres et arts) Domaine universitaire littéraire de VILLENEUVE-D'ASCQ Pont-de-Bois - BP 149 59653 VILLENEUVE-D'ASCQ CEDEX

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 98

tel : 03 20 41 60 00 fax : 03 20 91 91 71

UNIVERSITÉ DU LITTORAL COTE D'OPALE (Boulogne sur Mer, Calais, Dunkerque, Saint-Omer)1 Place de l'Yser BP 1022 59375 Dunkerque Cedex 1 tel : 03 28 23 73 73 fax : 03 28 23 73 13

UNIVERSITÉ DE VALENCIENNES ET DU HAINAUT-CAMBRÉSISLe Mont-Houy 59313 VALENCIENNES CEDEX 9 tel : 03 27 51 12 34 fax : 03 27 51 13 60

Limoges

UNIVERSITÉ DE LIMOGESHôtel de l'Université 33, Rue François Mitterrand BP 23204 87032 LIMOGES Cedex 1 tel : 05 55 14 91 00 fax : 05 55 14 91 01

Lyon

UNIVERSITÉ CLAUDE BERNARD LYON I43, boulevard du 11 novembre 1918 69622 VILLEURBANNE CEDEX - "La Doua" : tel : 04 72 44 80 00 fax : 04 72 43 10 20 - "Rockefeller" : tel : 04 78 77 70 00 fax : 04 78 77 71 58

UNIVERSITÉ LUMIERE LYON II86, rue Pasteur 69365 LYON CEDEX 07 tel : 04 78 69 70 00 fax : 04 78 69 56 01

UNIVERSITÉ JEAN MOULIN LYON III1, rue de l'Université - BP 0638 69239 LYON CEDEX 02 tel : 04 78 78 78 78 fax : 04 78 78 79 79

UNIVERSITÉ JEAN MONNET SAINT-ETIENNE34, rue Francis Baulier

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 99

42023 SAINT-ETIENNE CEDEX 02 tel : 04 77 42 17 00 fax : 04 77 42 17 99

Montpellier

UNIVERSITÉ MONTPELLIER I5, boulevard Henri IV - BP 1017 34006 MONTPELLIER CEDEX 1 tel : 04 67 41 74 00 fax : 04 67 41 74 56

UNIVERSITÉ MONTPELLIER II(sciences et techniques du Languedoc) Place Eugène Bataillon 34095 MONTPELLIER CEDEX 5 tel : 04 67 14 30 30 fax : 04 67 14 30 31

UNIVERSITÉ PAUL VALÉRY MONTPELLIER IIIRoute de Mende 34199 MONTPELLIER CEDEX 5 tel : 04 67 14 20 00 fax : 04 67 14 20 52 UNIVERSITÉ DE PERPIGNAN52, avenue de Villeneuve 66860 PERPIGNAN CEDEX tel : 04 68 66 20 00 fax : 04 68 66 20 19

Nancy-Metz

UNIVERSITÉ DE METZIle du Saulcy - BP 794 57012 METZ CEDEX 1 tel : 03 87 31 50 50 fax : 03 87 31 50 55

Pôle Universitaire Européen de Nancy-Metz34 cours Léopold 54052 Nancy cedex tél : 03 83 17 67 67 fa: 03 83 17 67 65 Maison du Pôle 2, rue Winston Churchill - 57000 METZ tél : 03 87 65 81 40 fax : 03 87 65 81 41

UNIVERSITÉ HENRI POINCARÉ NANCY I24 - 30, rue Lionnois - BP 60120 54003 NANCY-CEDEX tel : 03 83 68 20 00 fax : 03 83 68 21 00

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 100

UNIVERSITÉ NANCY IIRue Baron Louis - BP 454 54001 NANCY CEDEX tel : 03 83 34 46 00 fax : 03 83 30 05 65

INSTITUT NATIONAL POLYTECHNIQUE DE LORRAINE2, avenue de la Forêt-de-Haye - BP 3 54501 VANDOEUVRE-LES-NANCY CEDEX tel : 03 83 59 59 59 fax : 03 83 59 59 55

Nantes

UNIVERSITÉ D'ANGERS40, rue de Rennes - BP 3532 49035 ANGERS CEDEX 01 tel : 02 41 96 23 23 fax : 02 41 96 23 00

UNIVERSITÉ DU MAINE : LE MANSAvenue Olivier Messiaen - BP 535 72017 LE MANS CEDEX tel : 02 43 83 30 00 fax : 02 43 83 30 77

UNIVERSITÉ DE NANTES1, quai de Tourville - BP 1026 44035 NANTES CEDEX 01 tel : 02 40 99 83 83 fax : 02 40 99 83 00

Nice

UNIVERSITÉ DE NICE - SOPHIA ANTIPOLISParc Valrose 28, avenue de Valrose 06108 NICE CEDEX 2 tel : 04 92 07 60 60 fax : 04 92 07 66 00

UNIVERSITÉ DE TOULON ET DU VARAvenue de l'Université - BP 132 83957 LA GARDE CEDEX tel : 04 94 14 20 00 fax : 04 94 14 21 57

Orléans-Tours

UNIVERSITÉ D'ORLÉANSChâteau de la Source - BP 6749 45067 ORLÉANS CEDEX 2 tel : 02 38 41 71 71

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 101

fax : 02 38 41 70 69

UNIVERSITÉ FRANCOIS RABELAIS TOURS 3, rue des Tanneurs 37041 TOURS CEDEX tel : 02 47 36 66 00 fax : 02 47 36 64 10

Paris et région Ile-de-France

UNIVERSITÉ PANTHÉON-SORBONNE : PARIS I12 place du Panthéon 75231 PARIS CEDEX 05 tel : 01 46 34 97 00 fax : 01 46 34 20 56

UNIVERSITÉ PANTHÉON-ASSAS PARIS II(droit-économie-sciences sociales) 12 place du Panthéon 75231 PARIS CEDEX 05 tel : 01 44 41 57 00 fax : 01 44 41 55 13

UNIVERSITÉ DE LA SORBONNE NOUVELLE PARIS III17 rue de la Sorbonne 75230 PARIS CEDEX 05 tel : accueil Sorbonne : 01 40 46 28 97 standard centre Censier : 01 45 87 40 00 fax : 01 43 25 74 71

UNIVERSITÉ PARIS-SORBONNE PARIS IV1 rue Victor Cousin 75230 PARIS CEDEC 05 tel : 01 40 46 22 11 fax : 01 40 46 25 88

UNIVERSITÉ RENÉ DESCARTES PARIS V12 rue de l'Ecole de Médecine 75270 PARIS CEDEX 06 tel : 01 40 46 16 16 fax : 01 40 46 16 15

UNIVERSITÉ PIERRE ET MARIE CURIE : PARIS VI4 place Jussieu 75252 PARIS CEDEX 05 tel : 01 44 27 44 27 fax : 01 44 27 38 29

UNIVERSITÉ DENIS DIDEROT : PARIS VII2 place Jussieu 75251 PARIS CEDEX 05 tel : 01 44 27 44 27 fax : 01 44 27 69 64

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 102

UNIVERSITÉ PARIS DAUPHINE : PARIS IXPlace du Maréchal de-Lattre-de-Tassigny 75775 PARIS CEDEX 16 tel : 01 44 05 44 05 fax : 01 44 05 41 41

UNIVERSITÉ DE MARNE-LA-VALLÉE5, boulevard Descartes CHAMPS-SUR-MARNE 77454 MARNE-LA-VALLEE CEDEX 2 tel : 01 60 95 75 00 fax : 01 60 95 75 75

UNIVERSITÉ PARIS 8 VINCENNES-SAINT-DENIS2 rue de la Liberté 93526 St-DENIS CEDEX tel : 01 49 40 67 89 fax : 01 48 21 04 46

UNIVERSITÉ PARIS-VAL-DE-MARNE : PARIS XII61 avenue du Général-de-Gaulle 94010 CRÉTEIL CEDEX tel : 01 45 17 10 00 fax : 01 42 07 70 12

UNIVERSITÉ PARIS-NORD : PARIS XIIIAvenue Jean-Baptiste Clément 93430 VILLETANEUSE tel : 01 49 40 30 00 fax : 01 49 40 38 93

UNIVERSITÉ DE CERGY-PONTOISE33 boulevard du Port 95011 CERGY-PONTOISE CEDEX tel : 01 34 25 60 00 fax : 01 34 25 61 01 [email protected]

UNIVERSITÉ D'ÉVRY-VAL D'ESSONNEBoulevard François Mitterrand 91025 EVRY CEDEX tel : 01 69 47 70 00 fax : 01 64 97 27 34

UNIVERSITÉ DE NANTERRE : PARIS X200 avenue de la République 92001 NANTERRE CEDEX tel : 01 40 97 72 00 fax : 01 40 97 75 71

UNIVERSITÉ PARIS SUD : PARIS XI15 rue Georges Clémenceau 91405 ORSAY CEDEX

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 103

tel : 01 69 15 67 50 fax : 01 69 15 61 35

UNIVERSITÉ DE VERSAILLES SAINT-QUENTIN-EN-YVELINES23 rue du Refuge 78035 VERSAILLES CEDEX tel : 01 39 25 40 00 fax : 01 39 25 78 01

Poitiers

UNIVERSITÉ DE POITIERS15 rue de l'Hôtel Dieu 86034 POITIERS CEDEX tel : 05 49 45 30 00 fax : 05 49 45 30 50

UNIVERSITÉ DE LA ROCHELLE23 avenue Albert Einstein 17071 LA ROCHELLE CEDEX 9 tel : 05 46 45 91 14 fax : 05 46 44 93 76

Reims

UNIVERSITÉ DE REIMS CHAMPAGNE-ARDENNEVilla Douce 9 boulevard de la Paix 51097 REIMS CEDEX tel : 03 26 91 30 00 fax : 03 26 91 30 98

UNIVERSITÉ DE TECHNOLOGIE DE TROYES12 rue Marie Curie - BP 206 10010 TROYES tel : 03 25 71 76 00 fax : 03 25 71 76 77

Rennes

UNIVERSITÉ DE BRETAGNE OCCIDENTALE BRESTRue des Archives - BP 808 29285 BREST CEDEX tel : 02 98 01 60 00 fax : 02 98 01 60 01

UNIVERSITÉ DE BRETAGNE SUD (Site de Lorient)Rue de Saint-Mande BP 92116 56325 Lorient cedex tél: 02.97.87.45.45 fax: 02.97.87.45.00

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 104

UNIVERSITÉ DE BRETAGNE SUD (Site de Vannes)Campus de Tohannic B.P 573 56017 VANNES cedex

UNIVERSITÉ RENNES I2 rue du Thabor 35065 RENNES CEDEX tel : 02 99 25 36 36 fax : 02 99 25 36 00

UNIVERSITÉ DE HAUTE BRETAGNE RENNES IIPlace Recteur Henri Le Moal CS 24307 35043 RENNES tel : 02 99 14 10 00 fax : 02 99 14 10 15

Réunion

UNIVERSITÉ DE LA RÉUNIONCampus universitaire du Moufia 15 avenue René Cassin 97715 SAINT-DENIS MESSAG. CEDEX 9 tel : 02 62 93 80 80 fax : 02 62 93 80 06

Rouen

UNIVERSITÉ DU HAVRE25 rue Philippe Lebon - BP 1123 76063 LE HAVRE CEDEX tel : 02 32 74 40 00 fax : 02 35 21 49 59

UNIVERSITÉ DE ROUEN1 rue Thomas Becket 76821 MONT-SAINT-AIGNAN CEDEX tel : 02 35 14 60 00 fax : 02 35 14 63 48

Strasbourg

UNIVERSITÉ DE HAUTE-ALSACE MULHOUSE2 rue des Frères Lumière 68093 MULHOUSE CEDEX tel : 03 89 33 63 00 fax : 03 89 33 63 19

UNIVERSITÉ LOUIS PASTEUR STRASBOURG I4 rue Blaise Pascal 67070 STRASBOURG CEDEX

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 105

tel : 03 90 24 50 00 fax : 03 90 24 50 01

UNIVERSITÉ MARC BLOCH STRASBOURG II22 rue René Descartes 67084 STRASBOURG CEDEX tel : 03 88 41 73 00 fax : 03 88 41 73 54

UNIVERSITÉ ROBERT SCHUMAN STRASBOURG III1 place d'Athènes - BP 66 67045 STRASBOURG CEDEX tel : 03 88 41 42 00 fax : 03 88 61 30 37

Toulouse

UNIVERSITÉ DES SCIENCES SOCIALES TOULOUSE IPlace Anatole France 31042 TOULOUSE CEDEX tel : 05 61 63 35 00 fax : 05 61 63 37 98

UNIVERSITÉ TOULOUSE-LE MIRAIL TOULOUSE II5 allées Antonio Machado 31058 TOULOUSE CEDEX 9 tel : 05 61 50 42 50 fax : 05 61 50 42 09

UNIVERSITÉ PAUL SABATIER TOULOUSE III118 route de Narbonne 31062 TOULOUSE CEDEX tel : 05 61 55 66 11 fax : 05 61 55 64 70

INSTITUT NATIONAL POLYTECHNIQUE DE TOULOUSE6 allée Emile Monso - BP 4038 31029 TOULOUSE CEDEX 4 tel : 05 62 24 21 00 fax : 05 62 24 21 03

Collectivités d'outre-mer

UNIVERSITÉ DE LA POLYNESIE FRANCAISECampus d'Outumaoro -Punaauia BP6570 FAA' A - Aéroport Tahiti, Polynésie Française tel : (689) 803 803 fax : (689) 803 804 [email protected]

UNIVERSITE DE NOUVELLE CALEDONIEBP 4477

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Francia

Elenco università in Francia Allegato 1 106

98847 NOUMEA Nouvelle-Calédonie tel : (687) 26.58.03 fax : (687) 25.48.29

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Francia

Informazioni generali Allegato 2 107

ALLEGATO 2:informazioni generali

Alliance Française - www.alliancefr.orgASSEDIC –ASSociation pour l’Emploi Dans l’Industrie et le Commerce - www.assedic.frChambre de Commerce et de l’industrie - www.acfci.cci.fr/annuaire/index.aspChambre de Commerce Italienne pour la France - www.ccif-paris.frChambre de métiers- www.apcm.com/annuairesChambres d’Agriculture - http://paris.apca.chambagri.fr/apcaFrance - Italia - www.france-italia.itMaison de la France/Italia - www.franceguide.com/it/maisonfrance

Ambasciate e Consolati di Francia in Italia Ambasciata di Francia in Italia Piazza Farnese, 67 00186 Roma Tel. 06 686011 Fax 06 68601360

Consolato Generale di Francia a Milano (Emilia Romagna, Lombardia, Friuli Venzia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto) Via della Moscova, 12 20121 MilanoTel. 02 6559141 Fax 02 65591344 www.france-italia.it/consulat/milan

Consolato Generale di Francia a Napoli (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia) via Francesco Crispi, 86 80121 NapoliTel. 081 5980711 Fax 081 5980730 www.france-italia.it/consulat/naples

Consolato Generale di Francia a Torino(Liguria Piemonte e Valle d'Aosta) Via Roma, 366 10121 TorinoTel. 011 5732311 Fax 011 5619529 www.france-italia.it/consulat/turin

Sezione Consolare dell'Ambasciata di Francia a Roma (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Sardegna e Repubblica di San Marino) Via Giulia, 251 00186 RomaTel. 06 686011 Fax 06 68601260 www.france-italia.it/consulat/rome

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Francia

Informazioni generali Allegato 2 108

Ambasciate e Consolati d'Italia in FranciaAmbasciata d'Italia a Parigi 51, rue de Varenne 75007 Paris Tel.+33 (0)1 49540300 Fax +33 (0)1 45493581 [email protected]

Consolato Generale d'Italia a Bordeaux 164, rue Frère 33000 BordeauxTel. +33 (0)5 56793727 Fax +33 (0)5 56793727

Consolato Generale d'Italia a Dijon64, rue Vannerie 21000 DijonTel. +33 (0)3 80662730 Fax +33 (0)3 80660007

Consolato Generale d'Italia a Lille 2, rue d'Isly 59045 LilleTel. +33 (0)3 20081508 Fax +33 (0)3 20228212 [email protected]

Consolato Generale d'Italia a Lione 5, rue du Commandant Faurax 69452 Lyon Cedex 06 Tel. +33 (0)4 78930017 Fax +33 (0)4 78943343 [email protected] www.italconsul-lyon.org

Consolato Generale d'Italia a Marseille56, rue d'Alger 13005 MarseilleTel.+33 (0)4 91184918 Fax +33 (0)4 91184919 [email protected]

Consolato Generale d'Italia a Nice 72, boulevard Gambetta 06048 NiceTel. +33 (0)4 92144090 Fax +33 (0)4 93881108 [email protected]/consulit_nice

Consolato Generale d'Italia a Toulouse 13, rue Alsace-Lorraine31000 Toulouse

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Francia

Informazioni generali Allegato 2 109

Tel. +33 (0)5 34454848Fax +33 (0)5 62300022 [email protected]/cons.tolosa

Banche dati di incontro domanda offerta Demain - www.demain.fr - servizio per il lavoro della catena Canal +; contiene offerte di lavoro, stage e formazione. Vi è la possibilità di eseguire la ricerca per regione, dipartimento e per settore di attività.

EmailJob - www.emailjob.com - sito che offre la possibilità di selezionare le offerte di lavoro per competenze, regione, dipartimento, genere di contratto. Inoltre ci si può iscrivere gratuitamente, per ricevere giorno per giorno le offerte al proprio indirizzo di posta elettronica, e depositare il proprio CV on line.

Etudis - www.etudis.com - sito che mette a disposizione una banca dati contenente offerte di primo impiego senza restrizioni di qualifica; vi è la possibilità di effettuare la ricerca per settore (ne sono recensiti 29) e per regione, oltre alla possibilità di depositare la propria ricerca di impiego on line.

Eurostage - www.eurostage.org - per redigere un CV, cercare alloggio, trovare un elenco delle aziende, ecc…

Go Editions - www.e-go.fr - è il sito realizzato da Go Editions intitolato "Il sito di impiego e formazione per giovani diplomati". Propone numerose banche dati con offerte di lavoro per laureati, con la possibilità di selezionare il settore di attività (25 in tutto). Lo stesso tipo di servizio è offerto ai diplomati che abbiano proseguito gli studi universitari per due anni (Bac+2) e a diplomati che abbiano proseguito gli studi universitari per quattro anni (Bac+4).

Jobsesame - www.monster.fr - ci si può registrare gratuitamente per ottenere l'accesso alla banca dati delle offerte di lavoro.

Kompass - www.kompass.fr - il celebre editore francese che pubblica le guide delle imprese. La registrazione è gratuita e vi è la possibilità di lasciare il proprio CV on line.

Istituti e centri culturali francesi in Italia Centre culturel francais de Gênes Via Garibaldi, 20 16124 Genova Tel. 010 2476336 Fax 010 2476395 [email protected]

Centre culturel français de Milan Palazzo delle Stelline -Terzo Cortile Corso Magenta, 63 20123 MilanoTel. 02 4859191 Fax 02 48591952 [email protected]

Centre culturel français de Palerme Via Enrico Parisi, 5

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Francia

Informazioni generali Allegato 2 110

90141 PalermoTel. 091 586272 Fax 091 329492 [email protected]

Centre culturel français de Turin Via Pomba, 23 10123 TorinoTel. 011 5157511 Fax 011 540220 [email protected]

Centre Saint-Louis de France - Rome Largo Toniolo,20/22 00186 RomaTel. 06 6802626 Fax 06 6802620

Délégation culturelle de Venise Casino Vernier San Marco, 4939 30124 VeneziaTel. 041 5227079 Fax 041 5210250 [email protected]

Institut français de Florence Piazza d'Ognissanti, 2 50123 FirenzeTel. 055 2398902 Fax 055 217296

Institut français de Naples Via Francesco Crispi, 86 80121 NapoliTel. 081 669665 Fax 081 7611986 [email protected]

Maison française de Bologne Via de' Marchi, 4 40123 Bologna Tel. e fax 051 581161 [email protected]

Istituti italiani di cultura in Francia Istituto italiano di cultura 6, Place Docteur Leon Martin 38000 GrenobleTel. +33 (0)4 76460938 Fax +33 (0)4 76853291 [email protected]

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Francia

Informazioni generali Allegato 2 111

Istituto italiano di cultura 2, Rue d’Isly 59045 LilleTel. +33 (0)3 20933295 Fax +33 (0)3 20089858 [email protected]

Istituto italiano di cultura 57, Place de la République 69002 LyonTel. +33 (0)4 78421384 Fax +33 (0)4 78371751 [email protected] http://perso.wanadoo.fr/iiclione

Istituto italiano di cultura 6, Rue Fernand Pauriol 13005 Marseille Tel. +33 (0)4 91485194 Fax +33 (0)4 91926790 [email protected]

Istituto italiano di cultura Hôtel de Galliffet 50, Rue de Varenne 75007 Paris Tel. +33(0)1 44394939 Fax +33(0)1 42223788 [email protected] www.iicparis.org

Istituto italiano di cultura 7, Rue Schweighaeuser 67000 StrasbourgTel. +33 (0)3 88455400 Fax +33 (0)3 88411439 [email protected] www.iicstrasbourg.org

MinisteriMinistère de l’Economie, des Finances et de l’Industrie - www.finances.gouv.frMinistère de l’Education Nationale - www.education.gouv.frMinistère de l’Emploi et de la Solidarité - www.emploi-solidarite.gouv.frMinistère de l’Intérieur - www.interieur.gouv.frMinistère de la Culture et de la Communication - www.culture.gouv.frMinistère de l'Agriculture et de la Pêche - www.agriculture.gouv.frMinistère de l'Aménagement du Territoire et de l'Environnement - www.environnement.gouv.fr

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Francia

Lavoro stagionale in Francia Allegato 3 112

Allegato 3: lavoro stagionale in Francia

Agricoltura

France Agrinet - www.france-agrinet.comAgriss - www.agriss.com/emploisaisonnier.htmAgrisalon - www.agrisalon.com

Alberghi, ristoranti, ostelli della gioventù

Fast foodAutogrill - www.autogrill.frDomino’s Pizza - www.dominospizza.fr

McDonald’s1 rue Gustavo Eiffel 78045 GuyancourtTel. +33 (0)1 30486000 www.mcdonalds.fr

Quick40 rue Jean Jaurès 93170 BagnoletTel. +33 (0)1 49721300 www.quickhamburger.fr

Pizza HutDépartement Employés Recrutement 50-60 rue François Arago 92022 Nanterrewww.pizzahut.fr

Société de catering aérien - www.catair.fr

Turismo

Secrétariat d’Etat au Tourisme - www.tourisme.gouv.fr

Parchi di divertimento Aquaboulevard Paris [email protected]/home.html

France Miniature Bd André Malraux 78990 Elancourt www.franceminiature.comOceanopolis BrestPort de Plaisance du Moulin Blanc BP 411

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Francia

Lavoro stagionale in Francia Allegato 3 113

29275 BrestTel. +33 (0)2 98344040 Fax +33 (0)2 98344069 [email protected]

Ok CorralR.N.813780 Cuges-les-Pins Tel. +33 (0)4 42738005 Fax +33 (0)4 42739305 [email protected]

Parc Nausicaa Centre National de la Mer Bd Sainte-Beuve BP 189 62203 Boulogne-sur-MerTel. + 33 (0)3 21309999 www.nausicaa.fr

Walibi Rhône –Alpes - www.walibi.com

Parchi naturali nazionali

Parc National des CévennesLe Chateaux BP 15 48400 Floracwww.cevennes-parcsnationaux.fr

Parc National des Ecrins Domaine de Charance 05000 GapTel. +33 (0)4 92402010 Fax +33 (0)4 92523834 [email protected]

Parc National du Mercantour23, rue d'Italie BP 1316 06006 Nice Tel. +33 (0)4 93167888www.parc-mercantour.com

Parc National des Pyrénées 59 route de Pau 65013 Tarbeswww.parc-pyrenees.com

Parc National de la Vanoise 135 route du Dr Juilland

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Francia

Lavoro stagionale in Francia Allegato 3 114

BP 705 73007 Chambery www.vanois.com

Parc National de port Cros BP 721 83412 Hyeres www.provenceweb.fr/f/var/portcros/portcros.htm

Parchi naturali regionali Ballon des Vosges 1, cour de l’Abbaye BP 3 59550 MunsterTel. +33 (0)3 89779034 Fax +33 (0)3 89779030 [email protected]

Brenne Hameau du Bouchet 36300 RosnayTel. +33 (0)2 54281212 Fax +33 (0)2 54375696 [email protected]

Brière Ile de Fédrun BP 13 44720 St-Joachim Tel. +33 (0)2 40916868 Fax +33 (0)2 40916058 [email protected]

Trasporti fluviali

Alsace Croisières 12, rue de la Division Leclerc 67000 StrasbourgTel. +33 (0)3 88764444 Fax +33 (0)3 88324996 [email protected]

Aqua Viva Port de Grenelle 75015 Paris Tel. +33 (0)1 45755260 Fax +33 (0)1 45755231

Bâteaux Parisiens

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Francia

Lavoro stagionale in Francia Allegato 3 115

Port de la Bourdonnais 75007 Paris Tel. +33 (0)1 44113333 Fax +33 (0)1 44113353 www.bateauxparisiens.com

Compagnie de navigation du lac d’Annecywww.annecy-croisieres.com

Compagnie des Bâteaux A Roue Port de Javel 75015 Paris Tel. +33 (0)1 40596060 www.bateaux-a-roue.fr

Compagnie des Bâteaux Promenades Z.I. de Barbareche 76600 Vitry en Charollais Tel. +33 (0)3 85537678 Fax +33 (0)3 85537671 [email protected]

Grands Bâteaux de Provence Allée de l’Oulle 84000 AvignonTel. +33 (0)4 90856225 Fax +33 (0)4 90856114

Navig’inter13, Quai Rambaud 69002 LyonTel. +33 (0)4 78429681 Fax +33 (0)4 78421109

Paris Canal 19-21 Quai de la Loire 75019 Paris Tel. +33 (0)1 42409697 Fax +33 (0)1 42407730 www.pariscanal.fr

Port Autonome de Strasbourg 25, rue de la Nuée Bleue BP 407/R2 67081 StrasbourgTel. +33 (0)3 88217474 Fax +33 (0)3 88235657

SA Continentale de Croisières 1, Promenade du Phin BP 41748 21017 Dijon

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Francia

Lavoro stagionale in Francia Allegato 3 116

Tel. +33 (0)3 80531545 Fax +33 (0)3 80416773 www.continentalwaterways.com

SARL Dubar- Bâteaux Croisière 4, Bld Bonrepos 31000 ToulouseTel. +33 (0)5 61630606 Fax +33 (0)5 61634115

Strasbourg Fluvial 15, rue de Nantes 67000 StrasbourgTel. +33 (0)3 88841313 Fax +33 (0)3 88843313 [email protected] www.strasbourg.port.fr

Vedettes de Paris Port de Suffren 75007 Paris Tel. +33 (0)1 44180803 Fax +33 (0)1 47057453 www.vedettesdeparis.fr

Vedettes du Pont Neuf Square du Vert Galant 75001 Paris Tel. +33 (0)1-53009838 Fax +33 (0)1-43298619

Yachts de Paris Port Henry IV 75004 Paris Tel. +33 (0)1 44541470 Fax +33 (0)1 44541475 www.yachtsdeparis.fr

Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:CAF – Comité Français des Armateurs Fluviaux 8, rue Saint Florentin 75001 ParisTel. +33 (0)1 42603618 Fax +33 (0)1 42868016 [email protected]

Agenzia personale per crociere International Services BP 23 91250 St Germain les CorbeilsTel. +33 (0)1 60759595 www.internationalservices.fr

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Francia

Borse di studio Allegato 4 117

ALLEGATO 4: borse di studio

Le bourses de logementGli studenti italiani, proprio come quelli francesi,hanno diritto ad usufruire di un contributo per le spese di alloggio. L'aiuto corrisposto è di 140 € mensili al massimo, qualcosa di più a Parigi, ed è attribuito in base al costo dell'affitto Condizioni di attribuzione: reddito basso e un'età inferiore ai 25 anni. Attenzione: non conta il reddito dei genitori, ma quello dello studente! Il sussidio viene erogato solo a partire dal secondo mese di residenza. Ci sono due tipi di borse: l'ALS (Allocation de Logement Sociale), ingenere destinata a coloro che abitano in una residenza universitaria o in un HLM (casa popolare) e l'APL (Aide Personnalisée au Logement),per coloro che alloggiano presso privati. Le domande vanno inoltrate alla CAF(Caisse d'Allocations Familiales) del luogo di residenza prescelto. Esistono anche un sito Internet (www.caf.fr) ed un indirizzo Minitel (3615 codice CAF).Per ottenere una borsa di alloggio, è necessario fornire alla CAF, oltre agli appositi formulari debitamente compilati:

una Fiche d'État Civil di meno di tre mesi, ottenibile al comune(mairie) facendo vedere la carta d'identità italiana ; una fotocopia della carta d'identità ; un RIB (Relevé d'Identité Bancaire, certificato che ogni banca francese dà ai propri correntisti con indicate le sue coordinate bancarie); una fotocopia della Carte d'Étudiant; un attestato di presenza nella residenza in cui si abita o, se si alloggia presso un privato, una ricevuta del pagamento dell'affitto; una fotocopia autenticata del contratto di affitto (bail), accompagnata dall'originale (le fotocopie autenticate si possono ottenere gratuitamente al comune, ovvero alla mairie); la dichiarazione dei redditi percepiti l'anno precedente (agli studenti stranieri è richiesta una semplice autocertificazione). Se nonsi aveva alcun reddito, scrivere "néant".

Le borse di studioA) PRIMA DELLA LAUREA

Se ci si reca in Francia prima del conseguimento della laurea, la strada più semplice è affidarsi ad uno dei programmi di scambio già stipulati tra le università in ambito europeo (Socrates o Leonardo). Ci sipuò informare presso l'Ufficio Erasmus / Ufficio Relazioni Internazionalid el proprio ateneo d'origine. Esistono, beninteso, altre opzioni. Il CROUS dell'università francese di appartenenza attribuisce borse in base al reddito (www.cnous.fr ).e ai redditi dichiarati l'anno precedente. Anche la Fondation de France concede crediti a studenti con difficoltà finanziarie:

Fondation de France40 avenue Hoche Paris 8e www.fdf.orgSi segnalano, inoltre, le 26 borse da 2271 € mensili offerte ogni anno dalla Fondation Cételem a studenti del primo e del secondo ciclo. Per ricevere il modulo della domanda, rivolgersi a:

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Francia

Borse di studio Allegato 4 118

Fondation Cételem (Éduquer pour Entreprendre) Cie10, rue Blanqui 93406 Saint-Ouen Cedex Tel.: 0033 (1) 40 10 21 24 www.cetelem.fr Vi sono inoltre, le borse erogate dalla Fondazione Rotary/Rotary Internationala studenti universitari e dottorandi per uno o due anni accademici. L'importo varia a seconda della situazione del candidato, ma è in genere piuttosto elevato. Le domande devono pervenire entro il 15 agosto al governatore del distretto (quartiere) in cui il candidato ha la residenza legale o a quello di studi o di lavoro. I risultati vengono resi noti il 15 dicembre. Secondo la prassi, il candidato deve essere presentato da un membro del club, per cui si ha l'impressione che si tratti di un circolo molto chiuso. Le domande vanno sottoposte al Rotary del distretto in cui il candidato ha la residenza legale o a quello del luogo di studi o di lavoro. Si riporta l'indirizzo dell'ufficio centrale per l'Europa: Rotary InternationalWitikonerstrasse, 15 CH-8032 Zurigo Tel.: 0041 (0) 1 387 71 11 / Fax: 0041 (0) 1 422 50 41

B) DOPO LA LAUREABorse da richiedere in Italia

Centri InformagiovaniInformarsi presso il Centro Informagiovani della propria città: per ogni centro esite una sezione sulla rete europea di Informagiovan i(www.eryica.org/infomobil)Consultare ugualmente il sito di Eurodesk: www.eurodesk.it (mobilitàinternazionale). UniversitàPer finanziare un'attività di ricerca all'estero, il laureato o il dottorando possono rivolgersi ad una serie di uffici all'interno della propria università di origine: Ufficio Erasmus/Ufficio Relazioni Internazionali e Ufficio Formazione Permanente per borse di perfezionamento all'estero;Ufficio Dottorati (per gli assegni di ricerca) e Ufficio Ricerca(per il Progetto Giovani Ricercatori e per i contratti di collaborazione occasionale o coordinata e continuativa).

Dottorati in co-tutelaLa Francia e l'Italia hanno avviato un programma comune di sostegnoalle "tesi (di dottorato) in cotutela". Lo scopo del programma è sviluppare gli scambi scientifici tra i due paesi e favorire la mobilità dei giovani ricercatori. La cotutela è interessante perché, alla fine, il titolo di dottore è conseguito contemporaneamente in Francia e in Italia, senza la preoccupazione del riconoscimento del diploma.

Chi può concorrere

È indispensabile essere iscritti al primo anno di dottorato al 1°gennaio.Sono particolarmente apprezzati i progetti presentati da équipes francesi ed italiane che puntano sulla complementarietà scientifica e/o sulla interdisciplinarietà.

Aiuti finanziari

Sono messe a disposizione 30 borse da parte di ciascuno dei due paesi partner, da assegnarsi sulla base della qualità scientifica delle candidature presentate. L'ammontare della sovvenzione è di 5100 € per dottorando (finanziamento destinato a tutta la durata della tesi). Pur non trattandosi di una borsa individuale attribuita allo studente, il finanziamento dev'essere

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Borse di studio Allegato 4 119

prioritariamente destinato al dottorando perfar fronte alle spese di mobilità collegate con il progetto. Per accedere alle sovvenzioni bisogna essere titolari di una borsa di dottorato.

Modalità e criteri di selezione

La domanda, siglata dal tutor del paese d'origine del dottorando, devee ssere presentata dal Rettore dell'Università, o da un suo delegato, e corredata dalla Convenzione di cotutela, firmata dal responsabile di ciascuna delle due istituzioni coinvolte. È possibile comunque sottoscrivere una convenzione di co-tutela indipendentemente dall'erogazione della borsa di studio. I candidati iscritti al dottorato in Italia devono inviare i dossier a:

Università Italo-Francese Via Bogino, 9 10123 Torino Tel. 011 6702957 [email protected] formulario d'iscrizione è disponibile sul sito Internet: http://www.universita-italo-francese.org,dove si trovano ulteriori informazioni. CNR - CNRSI due principali enti di ricerca italiano e francese sostengono collaborazioni bilaterali che promuovono scambi di ricercatori da due settimanef ino a due mesi. La scadenza per la presentazione delle domande è il 15 luglio di ogni anno. Rivolgersi in Francia al CNRS, Dri Bureau Europe 3, rue Michel Ange 75794 Paris Cedex 16 Tel.: 0033 (0) 1 44 96 48 32 ed in Italia al CNRUfficio Relazioni Internazionali piazzale Aldo Moro, 7 00185 Roma Tel.: 06 49933977 INSERM - CNRCooperazione franco-italiana, tra l'INSERM (Institut National de laSanté et de la Recherche Médicale) ed il CNR, ma non solo. I progetti di ricerca sono valutati in base alla qualità scientifica e alla complementarietà tra l'équipe francese e quella italiana. Il finanziamento dei progetti avviene su base annua per viaggi e soggiorni che oscillano trai 15 giorni ed i 3 mesi ogni volta. La scadenza per la presentazione delle domande, da consegnare sia all'INSERM sia al CNR, è il 31 luglio di ogni anno. INSERMDépartement des relations internationales 101, rue de Tolbiac 75654 Paris Cedex 13 Tel.: 0033 (0) 1 44 23 61 89 [email protected] Galileo È un programma volto allo sviluppo della cooperazione scientifica e tecnologica di eccellenza tra università e enti pubblici di ricerca dei due paesi. I temi di ricerca possono variare di anno in anno. Per il 2001, per esempio, sono stati scelti: le malattie infettive, le microtecnologie, la previsione delle catastrofi naturali, i trasporti, le arti ed i beni culturali,il settore agro-alimentare. Il programma Galileo rimborsa le spese d iviaggio e di soggiorno necessarie alla realizzazione

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Borse di studio Allegato 4 120

del progetto. In media, il budget concesso per un progetto è di 2300 €. In genere, i termini di scadenza per le domande sono previsti per l'inizio dell'estateper il primo anno e gli inizi di settembre per il secondo anno. I progetti di ricerca vanno presentati in Francia a: EGIDE28, rue de la Grange-aux-Belles 75010 Paris Tel.: 0033 (0) 1 40 40 58 58 / Fax: 0033 (0) 1 42 01 18 53 [email protected]/PAI (disponibilità dei dossiers sul sito) ed in Italia alla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) piazza Rondanini, 48 00186 Roma Tel.: 06 684411 / Fax: 06 68481399 [email protected]

Borse del Ministero degli EsteriSi tratta di borse erogate dal governo francese tramite il Ministero degli Esteri italiano. Bisogna informarsi presso l'Ambasciata di Francia a Roma o consultare il sito www.esteri.it.Il Ministero francese degli Affari Esteri offre un certo numero di borsedi studio ai laureati italiani che abbiano ottenuto ottimi voti, in particolare se possiedono un'esperienza nel campo della ricerca. I soggiorni devono svolgersi presso laboratori o istituti d'insegnamento superiore francesi e nel quadro di cooperazioni tra organismi dei due paesi, specialmente quelle del programma Galileo. L'ammontare della borsa parte da un minimo di 778 € al mese. Durata: da 3 a 9 mesi a partire dal mese di ottobre per le facoltà scientifiche e da 1 a 3 mesi per ricerche in lingua e letteratura francese.Limiti di età: 30 anni al 15 dicembre dell'anno precedente il soggiorno per i candidati che vogliono preparare un dottorato, 32 anni per gli altri. Scadenze: i moduli si ritirano al Ministero italiano degli Affari Esteri(Farnesina) per le borse attribuite per l'anno accademico seguente.La documentazione può essere ritirata in Italia presso: Ministero degli EsteriDirezione Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale Ufficio VI piazzale della Farnesina,1 00194 Roma Tel.: 06 36913247 / 06 36913243 / 06 36913253/ 06 36913249 (orario 9-16.30) www.esteri.it oppure in Francia presso i consolati italiani o l'Ambasciata d'Italia, al seguente indirizzo: Ambasciata d'Italia - Servizio Scientifico51, rue de Varenne 75007 Paris Tel.: 0033 (0) 1 49 54 03 00 Le domande compilate devono essere rinviate al Ministero degli Esteri a Roma ed una seconda copia deve pervenire, per le borse di area scientifica, alla Ambasciata di Francia - Ufficio scientificoPiazza Farnese, 67 - 00186 Roma Tel.:06/6868788-6878665Fax: 06/68806429 Per le borse di ricerca in lingua e letteratura francese la seconda copia dev'essere, invece, spedita al Service Culturel de l'Ambassade de France

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Borse di studio Allegato 4 121

Bureau Linguistique via di Montoro, 4 - 00186 Roma Tel.: 06/6879006 Borse del Rotary ClubLa Fondazione Rotary/Rotary International attribuisce borse a dottorandi per uno o due anni accademici.

Borse da richiedere in franciaGuida dell'UnescoSi consiglia di consultare la guida Study abroad 2000-2001 (la nuova edizione 2003-2004 sarà disponibile alla fine del 2002). Pubblicata dall'UNESCO. Si può ordinare scrivendo a: Unesco Publishing7, place de Fontenoy 75352 Paris 07 SP Francia Tel.: 0033 (0) 1 45 68 43 00 / Fax: 0033 (0) 1 45 68 57 41 www.unesco.org ; http://upo.unesco.org (pubblicazioni dell'UNESCO. Selezionare: "books", "printed books" e poi "scholarships" come parola chiave) [email protected] della ANDÈSE Eccellente è la Guide des aides aux formations doctorales ou post-doctorale spubblicato dal corrispondente dell'ADI italiana: l'ANDÈS (Association Nationale des docteurs des sciences).È probabilmente la migliore guida sul mercato per la completezza e per la facilità di consultazione. Vi si trovano informazioni dettagliate su borse devolute da istituzioni pubbliche ed associazioni private francesi,industriali, organismi internazionali, programmi bilaterali, premi scientifici. Il prezzo è elevato (39 € più il costo di spedizione), ma ne vale la pena. Il volume, di oltre 500 pagine, si acquista scrivendo al seguente indirizzo: ANDÈS16, rue Claude-Bernard 75231 Paris cedex 05 Tel.: 0033 (0) 1 43 37 51 12 [email protected] www.andes.asso.fr (le offerte possono essere consultate anche sul sito dell'associazione, molto completo anche se un po' caotico, proprio per la ricchezza delle informazioni). Égide, è un'istituzione privata senza fini di lucro, che gestisce borse del governo francese. Concorre, inoltre, all'organizzazione di convegni e seminari in Francia e all'estero. EGIDE (ex CIES, Centre International pour Étudiants et Stagiaires) 28, rue de la Grange-aux-Belles 75010 Paris Tel.:0033 (0) 1 40 40 58 58 [email protected] Ubifrance è l'agenzia francese che si occupa della mobilità delle imprese.Gestisce borse del governo francese, organizza programmi per conto di organizzazioni internazionali come l'ONU e la FAO e programmi di informazione tecnica per esperti stranieri.

UBIFRANCE14, avenue d'Eylau 75116 Paris Tel.: 0033 (0)1 44 34 50 00 / Fax: 0033 (0) 1 44 34 50 01 www.ubifrance.com

All'UniversitàPer finanziare la propria attività di ricerca all'estero, il laureato o il dottorando possono rivolgersi

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Borse di studio Allegato 4 122

alla Scolarité ed ai Secrétariats di UFR dell'ateneo francese di accoglienza, oltre che al Service des bourses dell'École Doctorale. Bourses de DEA / DESSPer il troisième cycle, c'è la borsa di DEA o di DESS, assegnata sulla base di criteri di reddito. Ammonta a circa 3300 € annuali (informarsi presso la scolarité entro il 15 ottobre) e vi possono aspirare anche gli studenti stranieri. Allocations de rechercheChi consegue i migliori risultati alla fine del DEA ottiene un'allocation de recherche di tre anni di 1129 € lordi mensili (per 9 mesi su 12),con la possibilità di insegnare due o tre ore a settimana nell'ambito di un monitorat (336 €), fino a raggiungere quasi 1600 € al mese. Per ulteriori informazioni, consultare il sito http://dr.education.frMJENRSegnaliamo, in particolare, le borse Aires Culturelles per dottorandi,per cui bisogna scrivere al MJENRBureau des allocations de recherche, du monitorat et du post-doctorat DR /A3 Appel d'offres "Aires Culturelles" Bureau F208A 1, rue Descartes 75231 Paris cedex 05 Tel.:0033 (0)1 55 55 85 44 [email protected] régionalesÈ bene informarsi sulle borse della regione francese in cui si trova l'università di accoglienza. Bisogna cercare sull'elenco telefonico le voci Région o Conseil régional. Sono previsti finanziamenti molto interessanti, come quelli del programma Émergences, che si rivolgono a dottorandi, ricercatori ed équipes di ricerca ed Eurodoc, per studenti iscritti al primo anno di dottorato, in collaborazione con un laboratorio o un'università straniera, per esempio italiana. Bourses de la villeÈ opportuno chiedere informazioni sulle borse comunali. Bisogna cercare sull'elenco telefonico - per esempio, per la città di Grenoble - Ville de Grenoble. Fondation CételemL'associazione, offre anche 15 borse di DEA/ DESS pari a 3506 € per un anno accademico e 8 borse di dottorato dell'importo di 10.153 € per nove mesi. Fondation de FrancePer crediti a studenti, anche stranieri, iscritti in Francia e con difficoltà finanziarie rivolgersi all'indirizzo: 40 avenue Hoche - Paris 8 tel. 0033 (0) 1 44 21 31 14 www.fdf.org Fondation Robert SchumanOffre borse a tutti i dottorandi o i dottori di ricerca europei a meno di tre anni dal conseguimento del titolo, per progetti svolti in almeno due paesi europei o dall'argomento internazionale.Il finanziamento è concesso per un anno o eccezionalmente due. I campi scientifici prescelti sono le scienze umane e sociali (diritto, economia,scienze politiche e storia della costruzione europea) e le scienze fondamentali o applicate.Le domande vanno inviate entro il 15 aprile all'indirizzo della Fondazione: Service des bourses universitaires5, rue de Médicis 75006 Paris Tel.: 0033 (0) 1 44 41 89 20 / Fax: 0033 (0) 1 44 41 89 21 I candidati ricevono una risposta entro il 15 luglio.

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Borse di studio Allegato 4 123

FIFDU (Fédération Internationale des Femmes Diplômées des Universités) Offre borse tra i 300 ed i 1500 € a dottorande o dottoresse di ricerca straniere di tutte le discipline che desiderino svolgere studi in Francia.Si tenga a mente che, per poter chiedere la borsa, è necessario iscriversi all'associazione (10 € per la prima iscrizione e 11 € per la quota annua).Per ricevere il modulo della domanda, scrivere al seguente indirizzo: AFFDU (Association Française des FemmesDiplômées des Universités) 4, rue de Chevreuse 75006 Paris Tel./fax: 0033 (0) 1 43 20 01 32 [email protected] www.int.evry.fr/affduLa sede centrale si trova a Ginevra: Ifuw Headquarters 8, rue de l'Ancien-Port CH-1201 [email protected] Le domande vanno inviate prima del 31 marzo di ogni anno. Si riceve una risposta entro la fine del mese di giugno.

Borse di altri organismi francesiEsistono ulteriori borse o stanziamenti per il conseguimento del dottorato,concessi da organismi francesi a studenti francesi che desiderano recarsi all'estero (particolarmente in Italia), ma accessibili anche a studenti italiani per soggiorni in Francia: ADEME (Agence de l'Environnement et de Maîtrise de l'Energie) Tel. 0033 (0) 1 47 65 20 00 - 0033 (0) 1 47 65 21 79 [email protected] www.ademe.fr ANRS (Agence Nationale de Recherches sur le Sida [Aids]) Tel. 0033 (0) 1 53 94 60 00 BRGM (Bureau de Recherches Géologiques et Minières) Tel. 0033 (0) 2 38 64 36 92 [email protected] www.brgm.frAFFSA (Agence Française de Sécurité Sanitaire des Aliments),ex Cneva (Centre National d'Études Vétérinaires et Alimentaires) Tel. 0033 (0) 1 49 77 13 50 [email protected] EAP (École Européenne des Affaires) Tel. 0033 (0) 1 44 09 33 00 www.eap.ccip.fr www.escp-eap.netÉcole Centrale de ParisTel. 0033 (0) 1 41 13 10 00 [email protected] www.ecp.frENPC (École Nationale des Ponts et Chaussées) Tel: 0033 (0) 1 64 15 30 00 www.enpc.frENSAE (École Nationale de la Statistique et de l'administration Économique) Tel. 0033 (0) 1 41 17 65 25; 0033 (0) 1 41 17 51 55 [email protected]

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Francia

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ENS (École Normale Supérieure) Tel. 0033 (0) 1 44 32 31 56 www.ens.frENSME (École Nationale Supérieure des Mines de Saint-Étienne) Tel. 0033 (0) 4 77 42 01 23 www.emse.frÉcole Nationale Supérieure du Pétrole et des MoteursTel: 0033 (0) 1 47 52 64 57 www.ifp.fr/school ENSTIMA (École Nationale Supérieure des Techniques Industrielles et des Mines d'Alès) Tel. 0033 (0) 4 66 78 50 00 www.ema.fr École PolytechniqueTel. 0033 (0) 1 69 33 42 88 - 45 82 www.polytechnique.frFEMIS (Institut de Formation et d'Enseignement pour les Métiers del'Image et du Son) Tel. 0033 (0) 1 53 41 21 00 www.femis.frGDTA (Groupement pour le Développement de la Telédétection Aérospatiale) Tel. 0033 (0) 5 61 39 49 00 www.ceo.orgHEC (École des Hautes Études Commerciales) Tel. 0033 (0) 1 39 67 70 00 www.hec.frIIAP (Institut International d'Administration Publique) Tel. 0033 (0) 1 44 41 85 11 / (0) 1 44 41 85 00 www.iiap.fr INRA (Institut National de la Recherche Agronomique) Tel. 0033 (0) 1 42 75 90 00 [email protected]@jouy.inra.frwww.inra.fr INRIA (Institut National de Recherche en Informatique) Tel. 0033 (0) 1 39 63 52 01 [email protected]/Bourses/sommaire.htmlINSERM (Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale) Tel: 0033 (0) 1 44 23 61 88; [email protected] RAFOD (Réseau d'Appui aux Formations pour le Développement) Tel. 0033 (0) 4 72 77 87 51 [email protected]/present/index.htmUniversité de Bordeaux I - Sciences TechnologiquesTel. 0033 (0) 5 56 84 60 40 www.cribx1.ubordeaux.fr/default.htmlUniversité de Poitiers - Service des relations internationalesTel. 0033 (0) 5 49 45 30 49 www.univ-poitiers.fr Université de Poitiers - UFR Sciences Humaines et Arts, Centre d'études Supérieures et de Civilisation Médiévale [Cescm]

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Tel. 0033 (0) 5 49 45 45 57 www.mshs.univ-poitiers.fr/cescm/cescm.htm Université de Technologie de Compiègne, Centre de recherche de Royallieu:Tel. 0033 (0) 3 44 23 46 93 - (0) 3 44 23 44 23; www.utc.fr Université du Maine - Service des relations internationales Tel. 0033 (0) 1 43 83 30 05 www.univ-lemans.frUniversité Michel de Montaigne - Bordeaux III, Centre de Recherche en Physique Appliquée à l'Archéologie (Crpaa) Tel. 0033 (0) 5 56 84 51 60 Université Robert Schuman - Strasbourg III, Institut des Hautes Études Européennes Tel. 0033 (0) 3 88 15 05 45 www-ihee.u-strasbg.fr

Insegnanti invitatiLe università francesi dispongono di posti part-time per insegnanti, che permettono loro di accogliere per soggiorni che variano da 3 a 6 mesi (su 3 anni rinnovabili) insegnanti-ricercatori stranieri.Gli insegnanti-ricercatori stranieri interessati possono rivolgersi direttamente alle università francesi per conoscere le disponibilità. Per ulteriori informazioni contattare il: MJENRDélégations aux Relations Internationales à la Coopération 173, boulevard St-Germain 75006 PARIS Tel.: 0033 (0) 1 40 65 75 30 / Fax: 0033 (0) 1 40 65 74 61 Premi scientificiSi tratta di premi devoluti per ricompensare una ricerca particolarmente significativa in un determinato ambito. Per un elenco completo degli enti organizzatori, si rimanda alla guida dell'ANDÈS Guide des aides aux formations doctorales ou post-doctorales (www.andes.asso.fr) e si segnalano i siti www.inserm.fr e www.abg.asso.frBorse di organismi internazionaliPrestigiosi organismi internazionali offrono borse di studio: UE (per esempio, le borse Marie Curie, www.cordis.lu/fr/home.html ed i programmi quadro www.cordis.lu;ONU (Organisation des Nations Unies, Division des bourses, Palais des Nations, 1211 Genève, Suisse); UNESCO (Organisation des Nations Unies pour l'Éducation, la Science et la Culture, 7 place Fontenoy, 75005 Paris), ONUDI (Organisation des Nations Unies pour le Développement Industriel,BP 300-A-1400 Vienna, Austria), OMS (Organisation Mondiale de la Santé, Service des bourses, Avenue Appia, CH-1211 Genève 27, Suisse). Altri links utiliMinistère des Affaires Étrangèreswww.diplomatie.fr Direction générale des relations culturelles, scientifiques et techinques [Mae-Dgrcst]www.diplomatie.fr/culture Ministère de la Culture et de la CommunicationDélégation aux Arts Plastiques [Dap] Tel.: 0033 (0) 1 40 15 73 00) Fond d'incitation à la création (Fiacre) idem www.culture.frACI (Actions Concertées Incitatives pour les Jeunes Chercheurs) blanche maryse.lagrè[email protected]

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Ministère de la Recherchewww.recherche.gouv.frAFIRIT (Association Franco-Italienne pour la Recherche Industrielle et Technologique) www.afirit.it/ambassade/italiano/programmes.htmwww.afirit.it/ambassade/italiano/sciences.htmAUF(Agence Universitaire de la Francophonie) www.auf.org Université Jean Moulin di Lionewww.univ-lyon3.fr (selezionare "Recherche" e poi "Aides à la recherche": ottimo sito) Université Paris - Sorbonnne (Paris IV)www.paris4.sorbonne.fr (eccellente la sezione del sito relativa alle borse di studio) Association Bernard Gregorywww.abg.asso.fr CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) www.cnrs.fr CEA (Commissariat à l'Énergie Atomique) www.cea.frCEMAGREF(Recherche pour l'Ingénierie de l'Agriculture et del'Environnement) www.cemagref.fr CNES (Centre National d'Études Spatiales) www.cnes.frIFREMER (Institut Français de Recherche pour l'Exploitation de la Mer) www.ifremer.fr ONERA (Office National d'Études et de Recherches Aérospatiales) www.onera.fr

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FONTIPubblicazioni

Centro Risorse nazionale per l’orientamento, Il lavoro stagionale in Francia Centro Risorse nazionale per l’orientamento, Stage in Francia, in Guida allo Stage in Azienda Centro Risorse nazionale per l’orientamento, Vivere la Francia– Collana Vivere l’Europa Eurocultura, I laureati in Francia Marine de Lassalle, Dominique Maillard, Daniel Martinelli, Jean-Jacques Paul et Cathy Perret De la compétence universitaire à la qualification professionnelle L'INSERTION DES DOCTEURS Document n° 144, série "Synthèse", juin 1999, 130 p.

Sitihttp://www.ice.ithttp://www.centrorisorse.orghttp://www.europa.eu.int/youth/studying/index_fr_it.hhttp://www.education.gouv.fr/sup/univ.htmhttp://www.cnous.frhttp://www.europa.eu.int/youth/studying/index_fr_it.html