LA QUALITA. Art.10 (D.L 502) Controllo di Qualità 1. Allo scopo di garantire la qualità...

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LA QUALITA’

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LA QUALITA’

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Art.10 (D.L 502) Controllo di Qualità

• 1. Allo scopo di garantire la qualità dell’assistenza è adottato il metodo

della verifica e revisione della qualità e della quantità delle prestazioni,

nonché del loro costo

• 2. Le Regioni verificano il rispetto delle disposizioni in materia di requisiti

minimi e classificazione delle strutture erogatrici con particolare riguardo

all’introduzione ed utilizzazione di sistemi di sorveglianza e di strumenti e

metodologie per la verifica di qualità dei servizi e delle prestazioni

• 3. Con Decreto del Ministero della Sanità sono stabiliti i contenuti e le

modalità di utilizzo degli indicatori di efficienza e di qualità. I risultati

devono essere contenuti nella Relazione Annuale sullo Stato di Salute

del Paese.

Art.10 (D.L 502) Controllo di Qualità

• 1. Allo scopo di garantire la qualità dell’assistenza è adottato il metodo

della verifica e revisione della qualità e della quantità delle prestazioni,

nonché del loro costo

• 2. Le Regioni verificano il rispetto delle disposizioni in materia di requisiti

minimi e classificazione delle strutture erogatrici con particolare riguardo

all’introduzione ed utilizzazione di sistemi di sorveglianza e di strumenti e

metodologie per la verifica di qualità dei servizi e delle prestazioni

• 3. Con Decreto del Ministero della Sanità sono stabiliti i contenuti e le

modalità di utilizzo degli indicatori di efficienza e di qualità. I risultati

devono essere contenuti nella Relazione Annuale sullo Stato di Salute

del Paese.

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Contenuti e metodi della Qualità totaleLa valutazione di servizi sanitari si esprime in due aspetti principali:

– Quantitativo - Riguarda la determinazione delle risorse utilizzate dai medici durante l’espletamento della loro professione ( utilization review )

– Qualitativo - Consiste nel verificare se queste risorse sono state utilizzate razionalmente e da parte di persone competenti ( quality assurance )

La Valutazione delle attività sanitarie implica quindi la presa in considerazione, in ogni singolo servizio o U.O., di ciò che concerne la valenza professionale, quella organizzativa e la verifica di qualità.

La Valutazione della qualità si basa su uno schema a tre variabili di dati utili :– strutture ( in termini di risorse e di organizzazione )

– processi ( in termini di volume di attività e di effettuazione degli interventi )

– esiti ( sia quelli intermedi sia quelli finali che si sostanziano nelle modificazioni delle condizioni di salute dei destinatari degli interventi sanitari e/o sono rappresentati dalla soddisfazione dei pazienti

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Peraltro il concetto di qualità, e quindi di performance, nei servizi sanitari è

alquanto complesso ed è scomponibile in almeno quattro elementi

principali che concorrono alla sua definizione :

– Efficienza : rapporto tra gli effetti reali di una prestazione ed i suoi costi di

produzione, ovvero la capacità di ottenere gli esiti voluti con un risparmio di

risorse

– Efficacia : capacità di un sistema o di un metodo di produrre effettivamente i

risultati desiderati, ovvero il rapporto tra risultati ottenuti( outcome ) ed i risultati

attesi

– Adeguatezza : rapporto tra servizi sanitari disponibili ed esigenze della

popolazione

– Qualità tecnico-scientifica : livello di applicazione delle conoscenze e delle

tecnologie più avanzate comunemente disponibili.

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La Quality Assurance (QA) La quality assurance ( QA ), che significa letteralmente assicurazione o

garanzia di qualità, è sinonimo di verifica e revisione di qualità ( VRQ ). Si tratta di un processo dinamico che parte dalla valutazione dei risultati ottenuti, e quindi delle carenze, per programmare azioni al fine di ottenere prestazioni di qualità migliore.

Nella definizione la quality assurance si distingue nei seguenti elementi :– System design o progetto del sistema comprensivo di tutte le caratteristiche del

sistema Sanitario in grado di contribuire alla qualità ( reclutamento, istruzione, abilitazione, selezione del personale, norme e regolamentazioni per ospedali e strutture sanitarie, accreditamento, etc. )

– Performance monitoring che si riferisce a quanto viene effettuato per controllare la funzionalità del sistema e si esprime attraverso la fase della evaluation ( valutazione ) e quella dell’improvement ( miglioramento attraverso la correzione delle carenze ).

Ogni progetto VRQ si basa essenzialmente sul confronto tra quanto si fa e quanto si dovrebbe fare e si configura come un ciclo ( attraverso il quale si misurano e, quando necessario, si migliorano la qualità delle cure al paziente e/o i livelli di assistenza sanitaria ).Metodo di autovalutazione collettiva o audit

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Si possono quindi definire le caratteristiche della VRQ nei suoi presupposti generali :• si basa su giudizi impliciti e punta alla correzione delle pratiche inaccettabili

• è un’attività volontaristica e prevalentemente episodica

• è attenta prevalentemente alla struttura ed agisce in una logica monocentrica

Da queste considerazioni derivano le caratteristiche in termini gestionali :• le motivazioni della VRQ sono centrate sulla variabilità delle procedure, sulla frequenza delle

complicazioni e sull’applicazione di linee guida e di protocolli

• il riferimento prevalente è quello alla qualità tecnica e quindi, pone l’enfasi su strumenti e precisione in una logica riparativa

• si basa su progetti specifici articolati rispetto ad una visione “locale”, il problema

• l’analisi e l’ispezione insite nei suoi progetti sono intese come aderenza a standard

• a livello operativo si basa sulle risorse umane competenti, i tecnici, e costituisce gruppi di lavoro a termine secondo uno sviluppo prevalente dal basso nella gerarchia aziendale (attività di base).

La Joint Commission on Accreditation of Healtcare ( USA) considera che attualmente la VRQ rischi di diventare un meccanismo con connotazioni punitive per la crescente tendenza a focalizzare i problemi identificati sui singoli operatori sanitari accusati di deficit cognitivi

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Il continuos Quality improvement ed il total Quality management : La cosa giusta fatta al momento giusto

Il nuovo paradigma in ambito sanitario è quindi basato sulla teoria del miglioramento continuo di qualità sviluppata sia da ricercatori nel campo della gestione di qualità sia dai vertici di alcune aziende industriali negli USA ed in Giappone.

Il miglioramento continuo della qualità (Il continuos Quality improvement CQI) e la qualità totale nella gestione (Total Quality Menagement TMQ), che sono pressoché sinonimi, rappresentano una filosofia del management il cui scopo è aiutare le organizzazioni a migliorare la propria produzione di merci e di servizi mediante l’eliminazione dei prodotti di bassa qualità durante la fase stessa della produzione o della prestazione di servizio, piuttosto che successivamente dopo che il prodotto o il servizio è stato fornito al cliente.

Si tratta di un approccio di carattere industriale al controllo di qualità della produzione ( output ) che è basato sul miglioramento del processo; esso focalizza la soddisfazione delle aspettative del/i cliente/i ed è applicato nell’ambito di una cultura organizzativa che enfatizza il miglioramento continuo

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Il CQI si basa su criteri e livelli-soglia espliciti, riproducibili, è un’attività

sistematica e una componente fondamentale dell’organizzazione e punta a

stabilire, a livello di operatori, una tensione verso il continuo miglioramento.

Mentre la VRQ è prevalentemente attenta alle strutture, il CQI è attento ai

processi ed agli esiti ed agisce in una logica multicentrica.

Trattandosi di un metodo di gestione, il CQI si propone l’obbiettivo di dare una

nuova struttura all’organizzazione. Berwick afferma che l’organizzazione si

deve configurare in modo tale che :” tutto il personale, a tutti i livelli, possa

giocare un ruolo attivo rispetto a :

• comprensione dei problemi e dei processi di lavoro sottostanti,

• raccolta e analisi di dati correlati ai processi,

• produzione e verifica di ipotesi relative alle cause delle deficienze concezione e messa

in pratica di soluzioni”

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Nell’ambito dei sistemi sanitari, il TQM si serve di una gamma di metodi che assicurino che le decisioni rispetto ai miglioramenti delle cure sono basate sull’applicazione degli elementi di conoscenza relativi alle tecnologie biomediche, i processi di cura, l’informazione, le politiche sanitarie ed i pazienti interagiscono nell’influenzare gli esiti ed i risultati in termini di salute.

In particolare, essendo questo metodo basato sull’esame dei processi, i quali in campo sanitario sono estremamente complessi, si può affermare che l’identificazione dei clienti ( pazienti ) serviti è essenziale. Una volta individuati i clienti, è necessario valutare , con la loro partecipazione, le loro attese e le loro esigenze e i loro bisogni, e se questi ultimi sono continuamente soddisfatti.

La soddisfazione del cliente è l’essenza di ogni progetto di qualità totale che generalmente si basa su tre principi :– qualità dei rapporti con il cliente-paziente : informazione, facilità di accesso ai

servizi, soddisfazione dei bisogni sanitari e non etc.

– qualità dell’organizzazione:efficienza, efficacia, trasparenza, immagine, integrazione fra i servizi, identificazione delle responsabilità, controllo di gestione, etc.

– qualità dell’apporto individuale : tensione verso il continuo miglioramento, motivazione e missione, spirito di appartenenza all’azienda

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Gli ospedali ed i servizi territoriali, nella logica del “mercato interno” vendono i loro servizi, acquisendo lo status di Aziende, dotate di autonomia gestionale e responsabilità finanziaria ( trust ).

Nei differenti ruoli assegnati si annoverano :

– gli acquirenti di servizi ( purchasers ) che selezionano e quindi “comprano” ,i servizi più idonei per i cittadini residenti nel proprio territorio

– i fornitori di servizi( providers ), che si trovano nella condizione di competere tra loro per offrire, e quindi “vendere”, i loro prodotti

I contratti tra le due parti stabiliscono quantità , qualità e costo dei servizi da erogare

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LE MODALITA’ DI GESTIONE DELLE TECNOLOGIE SANITARIE

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Finalità del management delle Tecnologie SanitarieFinalità del management delle Tecnologie Sanitarie

Ricerca di soluzioni che assicurino:

• Qualità delle prestazioni

• Sicurezza per gli utenti e gli operatori

• Economicità come:

» acquisizione

» manutenzione

» dimensionamento e rinnovo del Parco Macchine

• Ottimizzazione delle risorse impiegate compreso il fattore umano

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Il Management delle T.S: “chi fa / che cosa ”(1)

Chi faDirezione Aziendale

Qualunque sia la scelta compiuta al punto 1 è essenziale avere una minima struttura interna con un ingegnere clinico alla guida (si veda lucido successivo)

• ESTAV (Toscana); Aziende Sanitarie con U.O.A.B.S (in generale)

Che cosa1) Individuazione del Modello Gestionale

- Struttura propria con ricorso sulla base delle esigenze alle ditte costruttrici/manutentrici- Esternalizzazione totale o parziale del processo

2) Programmazione delle necessità di tecnologia in base a: nuove attività, richieste di sostituzione per obsolescenza, scarsa efficienza imputabile alla macchina, costi eccessivi d manutenzione

• Attivazione delle procedure di acquisizione secondo modalità differenti in base all’importo delle apparecchiature da acquistare, alle garanzie in termini di qualità, ecc.

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Il Management delle T.S: “chi fa / che cosa ”(2)

Chi• U.O.T.S/Ingegneria Clinica

(con struttura interna di laboratorio di manutenzione o con service limitato alle attività manutentive)

Che cosaa) Fornisce elementi per la programmazione

delle acquisizioni. H.T.A:b) Segue le procedure di acquisizione: stesura

capitolati speciali (parte tecnica) e valutazione tecnica delle offerte in collaborazione con la parte medica.

c) Gestisce l’ingresso delle apparecchiature nella struttura: collaudo-installazione-inventariazione.

d) Interagisce con le U.O nuove opere e manutenzione impianti per le problematiche connesse.

e) Programma la manutezione preventiva, la verifica di sicurezza, i controlli funzionali e di qualità (o controlla che ciò sia fatto dal service)

f) Organizza il servizio di manutenzione correttiva (o controlla l’efficienza del Service)

g) Svolge attività di consulenza e di formazione nei confronti del personale sanitario

h) Monitorizza le attività (software); segue la dismissione delle apparecchiature

i) Elabora linee guida per l’accreditamento e la qualità

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Gestione di tipo amministrativoGestione di tipo amministrativoNon è costituita l’U.O.T.S, esiste un ufficio senza professionalità tecnicaNon è costituita l’U.O.T.S, esiste un ufficio senza professionalità tecnica

Affidamento dell’intera manutenzione alle ditte costruttrici e/o Affidamento dell’intera manutenzione alle ditte costruttrici e/o

manutentrici con contratti F.R.,M.P e P.D. e con chiamate in economia.manutentrici con contratti F.R.,M.P e P.D. e con chiamate in economia.

Problematiche:Problematiche:

• Rapporto diretto reparto-ditta

• Perdita del quadro d’insieme dello stato delle apparecchiature

• Assenza di ogni controllo di tipo tecnico

• Consuntivazione esclusivamente economica

• Costi manutentivi elevati sia diretti che indiretti

• Nessuna possibilità di effettuare una pianificazione per il rinnovo e

l’adeguamento del Parco Macchine

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LE TIPOLOGIE DI SERVIZIO (1)

Servizio di tipo interno(controllo ed assistenza eseguita da personale dipendente della struttura sanitaria con uno staff di ingegneri clinici e tecnici biomedici): è la soluzione implementata a partire dagli anni ’70 -’80, che permette tempestività di intervento ed ottimale controllo delle attività manutentive. Tuttavia, tale modello organizzativo necessita di una “massa critica tecnologica” consistente, un aggiornamento continuo del personale e, comunque, la sottoscrizione di contratti di manutenzione con i produttori per le apparecchiature ad alta complessità tecnologica.

Servizio di tipo misto (controllo affidato ad ingegneri clinici interni ed assistenza eseguita da tecnici biomedici dipendenti della struttura sanitaria e/o da ditte terze specializzate e/o mediante stipula di contratti di manutenzione con i produttori): è la formula che si è affermata maggiormente negli ospedali italiani a partire dagli anni novanta perché garantisce contestualmente, alla struttura sanitaria, flessibilità organizzativa, controllo di qualità dei servizi prestati, miglior compromesso nella combinazione di diverse competenze e possibilità di integrazione delle molteplici attività di un SIC;

Raccomandazione n° 9 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Sociali

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Servizio completamente esterno

(intera assistenza tecnica delle tecnologie affidata ad un unico interlocutore esterno all’azienda, le cosiddette società/aziende di Global Service): tale modalità organizzativa, da considerarsi attualmente transitoria alla luce del recente Disegno di Legge che obbliga le strutture sanitarie a dotarsi di SIC interni, è preferita da quelle strutture sanitarie che non si sono ancora dotate di un SIC, permette un’agilità organizzativo-gestionale, ma richiede l’attenta scelta di un interlocutore qualificato (cfr. Art. 26 del D. Lgs. 81/08) e, comunque, di un’autorevole supervisione dell’Ospedale, attraverso la presenza di un Servizio di Ingegneria Clinica o, quantomeno, di un Ingegnere Clinico, pena la perdita del controllo del sistema ed il peggioramento della qualità del servizio reso.

LE TIPOLOGIE DI SERVIZIO (2) Raccomandazione n° 9 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Sociali

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GESTIONE DIRETTA VERSUS GLOBAL SERVICE

• Pro• Controllo totale dell’intero

processo• Rapporto diretto con il personale

sanitario/fidelizzazione del personale verso le apparecchiature

• Interlocuzione diretta con le ditte fornitrici e manutentrici

• Libera scelta della tecnologia da utilizzare

• Conoscenza diretta dello stato delle apparecchiature

• Tempi e modi della dismissione• Riduzione tempi di fermo

macchina

• Contro• Costi fissi del personale e sua

qualificazione• Costi per contratti di

manutenzione, ricambi e struttura di laboratorio (una tantum)

• Mancanza di un costo garantito annuale per manutenzione ed altri servizi (secondo l’ampiezza del global), inizialmente inferiore al costo storico consolidato

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IL DIMENSIONAMENTO DI UN SERVIZIO DI

INGEGNERIA CLINICA

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IL PERCORSO DA SEGUIRE

• DEFINIRE LA TIPOLOGIA DI SERVIZIO: INTERNO/MISTO/ESTERNO

• QUANTIFICARE IL PERSONALE: INGEGNERI, TECNICI, AMMINISTRATIVI

• DEFINIRE LE ATTIVITA’ esternalizzabili e NON

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Non è semplice ricavare dall’analisi dei dati dei Servizi di Ingegneria Clinica criteri univoci per il

dimensionamento di nuovi servizi.

Per un dimensionamento di massima si può ricorrere a parametri generali quali il numero di posti letto o il

valore complessivo delle apparecchiature.

Lamberti/Rainer “Le Apparecchiature Biomediche e la loro Gestione”

IL PROBLEMA DEL DIMENSIONAMENTO

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LE METODICHE

• LETTERATURA: INRICHMARIANIAIIC (A,B)

• CONSIP

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METODICHE LETTERATURA 1• Metodo INRICH

Il Prof. W. Inrich, della Justus Liebeg University di Giessen, che ha seguito lo sviluppo del programma realizzato dal 1979 al 1983 dal Ministero per la Ricerca e la Tecnologia della Repubblica Federale di Germania e ne ha analizzato in dettaglio i risultati, suggerisce, come parametro di partenza più appropriato per il dimensionamento, il numero di posti letto da preferirsi anche al numero di apparecchiature, individuando circa una figura tecnica ogni 100 posti letto ( da ridurre a 80 in ospedali molto attrezzati e con elevato tasso di rotazione dei pazienti). Secondo tale metodo inoltre, il numero degli Ingegneri necessari a coordinare e gestire il servizio è di uno ogni 5/6 tecnici.

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• Metodo MARIANI

Il prof. Mariani, dell’Università di Padova propone un dimensionamento sempre basato sui posti letto, ma individua una figura tecnica per 200 posti letto e un Ingegnere ogni 700.

METODICHE LETTERATURA 2

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• Metodo AIIC (Associazione Italiana Ingegneri Clinici)

L’Associazione Italiana Ingegneri Clinici basa il dimensionamento su due calcoli differenti, il primo tiene conto del valore di sostituzione, mentre il secondo del valore di sostituzione e del numero di apparecchiature relazionati alle attività previste.

A. Valore di sostituzione: vengono individuate delle fasce di valore di sostituzione, 2-4 milioni di euro per una figura tecnica e 8-20 milioni di euro per un Ingegnere.

B. Valore di sostituzione e Numero di apparecchiature in relazione alle attività svolte: vengono individuati dei coefficienti moltiplicativi per ciascuna della attività previste.

METODICHE LETTERATURA 3

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METODICHE A CONFRONTO

INRICH MARIANI AIIC - a

1 tecnico per 100 posti letto 1 tecnico ogni 200 posti letto1 tecnico per 2/4 mln di valore di

sostituzione

1 ingegnere per 5/6 tecnici 1 ingegnere ogni 700 posti letto1 ingegnere per 8/20 mln di valore di

sostituzione

BASATI SUI POSTI LETTO

BASATO SUL VALORE

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AIIC – B: n° apparecchiature e valoreAIIC - b

ATTIVITA’

Coefficienti riferiti al numero di

apparecchiature

Coefficienti riferiti al valore di

sostituzione

ING. TEC. ING. TEC.

AGGIORNAMENTO INVENTARIO 0,02 0,15

COLLAUDI 0,02 0,35 2 35

VERIFICHE FUORI USO 0,03 0,20

AGGIORNAMENTO PERSONALE SANITARIO 4 3

AGGIORNAMENTO PERSONALE TECNICO 6 5

CONTROLLI SICUREZZA 0,03 0,25 2,5 25

CONTROLLI FUNZIONALI 0,03 0,25 3,3 25

PROGRAMMAZIONE ACQUISTI 0,20 0,06 20 6

GESTIONE CONTRATTI DI MANUTENZIONE 0,10 0,15

MANUTENZIONE CORRETTIVA 0,02 0,33 2 33

MANUTENZIONE PROGRAMMATA 0,03 0,15 2,5 15

GESTIONE RISORSE INFORMATICHE 0,03 0,02 3,3 2

CONSULENZA PROBLEMI TECNICI 0,04 0,03 4 3,3

Moltiplicando i coefficienti rispettivamente per il numero di apparecchiature e il valore di sostituzione si ottengono le ore/uomo necessarie allo svolgimento delle attività.

Sommando i valori ottenuti per ingegneri e tecnici si ottengono le ore totali.

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CONSIPConsip è una S.p.A. (Società) totalmente partecipata e direttamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che tra le varie attività eroga servizi di acquisti in rete per le Pubbliche Amministrazioni.CONSIP consente di fare:

Accordi QuadroConvenzioniMercato ElettronicoGare telematicheConsulenza e progetti specifici

Le convenzioni sono accordi-quadro, sulla base dei quali le imprese fornitrici - aggiudicatarie di gare indette da Consip su singole categorie merceologiche - s'impegnano ad accettare (alle condizioni e ai prezzi stabiliti in gara e in base agli standard di qualità previsti nei capitolati) ordinativi di fornitura da parte delle Pubbliche Amministrazioni, fino al limite massimo previsto (il cosiddetto massimale)

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CONVENZIONE CONSIP: Servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali

CONSIP, svolge la parte della gara e consente alle Aziende Sanitarie di contrattualizzare con le Ditte i Servizi a costi e modalità definite.Le Aziende che aderiscono sfruttano gli standard CONSIP e non hanno costi di gestione della gare.

Si riporta un esempio:

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METODICA CONSIPLo standard Consip a livello nazione prevede la seguente configurazione minima:

- 1 ingegnere in via continuativa (full time);

- 1 amministrativo per le prime 6.000 apparecchiature ed uno ogni ulteriori 6.000 apparecchiature, con il numero di amministrativi arrotondato, a disposizione in via continuativa (full time);

- 1 tecnico per le prime 1.000 apparecchiature ed uno ogni ulteriori 1.000 apparecchiature, con il numero di tecnici arrotondato, di cui almeno la metà in via continuativa (in caso di numero di persone dispari, il numero di persone da mettere a disposizione in via

continuativa va arrotondato all’unità successiva).Ad esempio, se l’Amministrazione affida in gestione alla Ditta aggiudicatario

un parco apparecchiature:

fino a 1.499 apparecchiature, dovrà essere messo a disposizione 1 tecnico in via continuativa;da 1.500 a 2.499 apparecchiature, 2 tecnici di cui 1 in via continuativa;da 2.500 a 3.499 apparecchiature, 3 tecnici di cui 2 in via continuativa

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ESEMPIO DI DIMENSIONAMENTO

PRENDIAMO IN CONSEDERAZIONE I SEGUENTI NUMERI…

• POSTI LETTO 354

• PARCO MACCHINE 2322 apparecchiature

• VALORE DI SOSTITUZIONE 23.000.000,00 € circa

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INRICH MARIANI AIIC - aCONSIP (config

minima)

TECNICI 3,54 1,77 5,73 2

INGEGNERI 0,64 0,51 1,53 1

UN PO’ DI CALCOLI (1)

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UN PO’ DI CALCOLI (2)

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DALLE ORE AL DIMENSIONAMENTO

TOTALE ORE PRIVATO(1700 ORE)

PUBBLICO (1600 ORE)

N° INGEGNERI 1263+1141=2404 2404/1700=1,4 2404/1600=1,5

N° TECNICI 4512+3503=8015 8015/1700=4,7 8015/1600=5

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CONFRONTI

INRICH MARIANI AIIC - aCONSIP (config

minima)AIIC - b

N° TECNICI 3/4 2 5/6 2 4/5

N° INGEGNERI 1 1 1/2 1 1/2

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IL METODO AIIC-b PER UN SERVIZIO MISTOIPOTESI DI ATTIVITA’ ESTERNALIZZABILI

ORE SERVIZIO INTERNO

ORE SERVIZIO ESTERNO

ATTIVITA’Interno=1Esterno=0

ING. TEC. ING. TEC.

AGGIORNAMENTO INVENTARIO 1 34,83 348,3 0 0

COLLAUDI 1 92,44 1617,7 0 0

VERIFICHE FUORI USO 1 76,63 464,4 0 0

AGGIORNAMENTO PERSONALE SANITARIO 1 92 69 0 0

AGGIORNAMENTO PERSONALE TECNICO 1 138 115 0 0

CONTROLLI SICUREZZA 0 0 0 115,55 1155,5

CONTROLLI FUNZIONALI 0 0 0 152,53 1155,5

PROGRAMMAZIONE ACQUISTI 1 924,4 277,32 0 0

GESTIONE CONTRATTI DI MANUTENZIONE 1 232,2 348,3 0 0

MANUTENZIONE CORRETTIVA 0 0 0 92,44 1525,26

MANUTENZIONE PROGRAMMATA 0 0 0 115,55 693,3

GESTIONE RISORSE INFORMATICHE 1 152,53 92,44 0 0

CONSULENZA PROBLEMI TECNICI 1 184,88 152,53 0 0

TOTALE ORE 1928 3485 476 4530

INTERNO ESTERNO

N° ING 1,20 0,28

N°TECNICI 2,18 2,66

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Si determinano i costi medi per tipologia di intervento, il costo medio orario, i costi per ricambi ed altri costi accessori. Si fissa quindi una % di abbattimento interno (obiettivo) da alcuni indicata in 80% (il 100% non è realistico né opportuno).Alcuni studi ritengono possibile: 95% per Elettromed., 50% appar. Lab, 80% radiologia)

Un’ ipotesi di calcolo basata sull’attività manutentiva è condensata nella seguente formula :

Nt= ( T * Ri%) / ( H * Ei )

Nt = numero di tecnici biomediciT= ore complessive annue Tecnici esterni manutentoriRi%= quota parte interv. di man. eseguibili intern. (Perc. 80%?)Ei=coefficiente di efficienzaH= numero di ore lavorative annue

APPROFONDIMENTO METODICA INRICH

SE DAL SERVIZIO ESTERNO SI VUOLE PASSARE AD UN SERVIZIO INTERNO

La Formula consente di determinare il Numero di Tecnici che devo comporre il gruppo (Nt), a partire dal numero di ore complessive impiegate da un anno dai tecnici esterni (T), moltiplicate per la quota parte di attività che si vuole portare internamente (Ri), dividendo per il prodotto del coefficienti di efficienza (Ei-stimato al 70%), moltiplicato per il numero di ore lavorative annue (H).

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Esperienza Metis: Approccio empirico per il dimensionamento:

• Un Ingegnere responsabile

• Disponibilità di personale interno con precedenti esperienze

• Disponibilità di risorse per l’istituzione di nuovi posti

• Dotazione strumentale essenziale in un locale autonomo

Un laboratorio “Leggero” con un nucleo minimo di almeno due unità tecniche e un

amministrativo

Sulla base dei dati l’Ingegnere Responsabile è in grado, in un raffronto costi-benefici, di

individuare la dimensione ottimale da raggiungere.

L’U.O.T.S. e il LAML’U.O.T.S. e il LAM

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I PROCESSI

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Analisi dei processi

L’intera attività gestionale deve essere contenuta in procedure standardizzate adottate dalla direzione Aziendale e condivise con la componente sanitaria. Le procedure fondamentali sono:

1. Programmazione degli acquisti se possibile con elementi di T.A per l’alta tecnologia

2. Acquisizione secondo modalità differenti3. Collaudo – Installazione – Inventariazione4. Manutenzione correttiva - Manutenzione a Programma5. Sicurezza e Qualità6. Dismissione7. Monitoraggio e controllo

Le procedure con digrammi di flusso individuano puntualmente chi fa/che cosa.

Quanto segue analizza e sviluppa ciascun punto

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tempo (anni)Programmazione

(HTA)

Acquisto

Collaudo e

messa in servizio

Formazione (personale tecnico ed utilizzatore)

Manutenzione

(MP, PD, CQ)

Sicurezza

Fuori uso

Costi di gestione (manutenzione, materiale di consumo, personale, consumi, strutture, etc.)

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HTAHEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT

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TECHNOLOGY ASSESSMENT

• Assessment: Valutazione, giudizio sulla tecnologia.

• Disciplina - Area di attività caratterizzata da interdisciplinarità. Nasce con una forte componente di ricerca.

• Unisce le competenze: sanitarie, ingegneristiche operative sul campo, di ricerca.

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I Processi di Tecnhology Assessment si fondano su informazioni relative a:

• Caratteristiche tecniche• Fattibilità• Efficacia teorica e pratica• Sicurezza, Efficienza degli interventi Sanitari• Implicazioni Sociali ed Etiche

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Assessment delle Tecnologie Sanitarie scende in uno specifico sottoinsieme di

parametri di attività:• La Sicurezza• L’Efficienza• L’Appropriatezza e l’indicazione all’uso• Il Costo• Rapporto Costo - Efficacia• Conseguenze sociali economiche ed etiche

intrinseche o menp

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Metodoche di Assessment di Tecnologie sono applicabili in modo differenziato se trattasi di

tecnologie primarie o tecnologie riferite a un singolo Ospedale o più Ospedali. Le Principali sono:

• Case Study• Trials Clinici Randomizzati• Sample Surveys• Metodi Epidemiologici• Metodi di sintesi qualitativa• Monitoraggio• Analisi Costo Efficacia; Costo Beneficio• Modelli Matematici

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Il Tecnology Assessment in ambiente Ospedaliero. Visione Applicativa:

• Valutazione di diverse soluzioni tecnologiche per bisogni clinici definiti:

• Bisogni Clinici; Costo efficacia; Sicurezza

• Le basi decisionali vanno dal “good feeling” per tecnologie comuni a basso rischio.

• A valutazioni approfondite per tecnologie complesse

• Una Tecnologia in ambiente ospedaliero è da vedere come parte di un sistema

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Technology assessment in ambiente ospedaliero e ingegneria dei sistemi

• “Una sequenza logica di attività e decisioni che trasformino un bisogno clinico in una descrizione di parametri performanti di un sistema e in una soluzione tecnologica (esistente) preferenziale”

• Obiettivo: assicurare la compatibilità di tutte le parti fisiche e funzionali del sistema compreso l’ambiente operativo ed il fattore umano, con lo scopo finale di aumentare il beneficio in termini di salute dei pazienti (outcome).

• Esempi: sala operatoria, terapia intensiva, ecc

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Criticità da una non corretta applicazione di Tech. Asses.

• Interfacciamento tra le varie componenti che compongono il sistema compreso l’errore umano

• testing insufficiente• installazione non corretta• manutenzione preventiva e correttiva non

adeguata• incompatibilità ambientale

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