OBIETTIVI E STRATEGIE DELLASSISTENZA RIABILITATIVA MULTIDISCIPLINARE AL PAZIENTE ONCOLOGICO...
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OBIETTIVI E STRATEGIE DELL’ASSISTENZA RIABILITATIVA MULTIDISCIPLINARE AL PAZIENTE ONCOLOGICO
RIABILITAZIONE O CURA PALLIATIVA ?
MARIA ROSA STRADAOncologia Riabilitativa
Fondazione Maugeri – I.R.C.C.SPAVIA
ROMA, 18-19 Settembre 2006
PERCHE’ RIABILITAZIONE IN ONCOLOGIA ?PERCHE’ RIABILITAZIONE IN ONCOLOGIA ?
Roma, 18-19 settembre 2006
Continuo e progressivo incremento dei successi terapeutici nel trattamento dei tumori nell’ultimo ventennio
Più attenta valutazione delle limitazioni fisiche e funzionali dell’individuo
Maggiore attenzione alla Qualità di Vita del paziente ed agli aspetti psicosociali della malattia neoplastica
PERCHE’ RIABILITAZIONE IN ONCOLOGIA ?PERCHE’ RIABILITAZIONE IN ONCOLOGIA ?
Nuovo impatto culturale delle discipline riabilitative sul tessuto socio-sanitario, economico e lavorativo:
il futuro di una quota sempre maggiore di pazienti “guariti” o “lungosopravviventi” emerge oggi come una questione inevitabile e prioritaria, che coinvolge
la comunità sanitaria e scientifica l’ambito sociofamiliare ed occupazionale
Roma, 18-19 settembre 2006
EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA “PERCEZIONE DEL CANCRO” (1)“PERCEZIONE DEL CANCRO” (1)
Anni ’40: dimostrata un’attività antitumorale delle
mostarde azotate (II Guerra Mondiale); ottenuta la prima remissione di leucemia
acuta con farmaci l’atteggiamento nei confronti del pianeta
‘cancro’ è di estremo pessimismo, sia dei medici che dell’opinione pubblica
in ambito psichiatrico/psicologico: inizia la ricerca sulle correlazioni personalità/cancro
Roma, 18-19 settembre 2006
EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA “PERCEZIONE DEL CANCRO” (2)“PERCEZIONE DEL CANCRO” (2)
Anni ‘50: inizia l’era della chemioterapia: 1° successo
terapeutico in un caso di corioncarcinoma l’atteggiamento dell’opinione pubblica è di
dibattito ed interesse; migliora la documentazione in materia
viene pubblicato il 1° lavoro sugli aspetti psicologici del “problema cancro” (1951-52)
Roma, 18-19 settembre 2006
EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA “PERCEZIONE DEL CANCRO” (3)“PERCEZIONE DEL CANCRO” (3)
Anni ‘60: i trattamenti integrati producono un
miglioramento della sopravvivenza nella leucemia infantile e nella malattia di Hodgkin
l’atteggiamento è di maggiore ottimismo; inizia l’interesse per la prevenzione
in U.S.A. vengono prodotte le linee-guida per pazienti partecipanti a programmi di ricerca
Roma, 18-19 settembre 2006
EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA EVENTI CHE HANNO MODIFICATO LA “PERCEZIONE DEL CANCRO” (4)“PERCEZIONE DEL CANCRO” (4)
Anni ‘70: nel National Cancer Plan (1972) compaiono
riabilitazione e controllo del cancro, inclusi gli aspetti psicosociali;
consenso informato per i protocolli di studio;
aumentata autonomia del paziente; gruppi cooperativi (CALGB e EORTC) stabiliscono delle commissioni per lo studio della Qualità di Vita
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE – definizione (1)
“…Rehabilitation broadly conceived, is the restoration of a patient with residual defect as a result of his disease, or its treatment, to as normal a functional state as possible…”
[Gunn 1984]
“… La riabilitazione, intesa nel senso più ampio del termine, è il recupero del paziente con deficit residuo, conseguenza della malattia o del suo trattamento, ad uno stato funzionale il più normale possibile…”
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE – definizione (2)
E’ un vero e proprio “processo processo terapeuticoterapeutico” di soluzione di problemi e di educazione nel corso del quale si porta il soggetto a raggiungere il migliore livello di vita, sotto l’aspetto fisico, funzionale, sociale, emozionale, con la minore restrizione possibile delle sue scelte operative….. La famiglia è parte integrante del percorso...
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE – Obiettivi (1)
La strategia degli interventi riabilitativi in oncologia è rivolta alla risoluzione delle limitazioni conseguenti alla malattia ed ai trattamenti ad essa correlati
L’obiettivo è garantire al paziente il raggiungimento del migliore livello di vita possibile sul piano fisico, funzionale, sociale, ed emozionale
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE – Obiettivi (2)
Gli obiettivi dei protocolli di riabilitazione oncologica devono essere mirati agli effettivi bisogni del paziente, avendo come finalità ultima l’autonomia della persona nel suo complesso ed il conseguente miglioramento della Qualità di Vita
In caso di danno definitivo che rende impossibile il recupero completo della funzione lesa, l’obiettivo primario si identifica con il raggiungimento e mantenimento della capacità funzionale residua al suo più alto grado
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE – Obiettivi (3)
Obiettivi cosiddetti “secondari”: standardizzazione degli interventi terapeutici
utilizzazione ottimale delle risorse
creazione di una cultura riabilitativa in oncologia
miglioramento dei risultati attraverso la stesura di protocolli di ricerca multidisciplinari
attivazione di studi sulla Qualità di Vita e Qualità della Cura
Roma, 18-19 settembre 2006
PERCORSO RIABILITATIVO
Il percorso riabilitativo in campo oncologico deve tener conto di:
funzione compromessa = disabilità
caratteristiche del paziente
caratteristiche della malattia
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE- La disabilità
Disabilita: – limitazione della capacità di
effettuare un’attività ritenuta abituale per un soggetto sano; può essere temporanea o definitiva;
– è ritenuta disabilità anche la risposta psicologica anomala del soggetto alla menomazione stessa
Roma, 18-19 settembre 2006
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE *
Menomazione/danno: perdita di una struttura o di una funzione fondamentale sul piano anatomico, fisiologico, psicologico
Disabilità: limitazione della capacità di effettuare un’attività ritenuta abituale per un soggetto sano; può essere temporanea o definitiva e derivare come conseguenza diretta della menomazione; è ritenuta disabilità anche la risposta psicologica anomala del soggetto alla menomazione stessa
Handicap: situazione di svantaggio sociale derivante dalla menomazione e dalla disabilità; coinvolge strettamente il valore personale che l’individuo assegna alla perdita di una o più funzioni e ne riflette tutte le conseguenze sociali, culturali, economiche ed ambientali
*: non più utilizzata
Roma, 18-19 settembre 2006
Caratteristiche del paziente
età sesso supporto familiare substrato culturale attività lavorativa stato di benessere
generale condizione
psicologica stato sociale
Caratteristiche della malattia
sede
estensione
istotipo
opzioni terapeutiche
storia naturale
sintomi dominanti
Valutazione oncologica/Valutazione riabilitativa
Roma, 18-19 settembre 2006
Disabilità neurologica e neuro-motoria
Disabilità muscolo-scheletrica Disabilità respiratoria Disabilità digestiva Problematica delle stomie Disabilità psicologica
RIABILITAZIONE – SETTORI DI INTERVENTORIABILITAZIONE – SETTORI DI INTERVENTO
Roma, 18-19 settembre 2006
Neoplasie primitive e secondarie del SNC e midollo, nervi periferici
Quadri clinici: emiplegia paraplegia monoplegia polineuropatia SM
deficit cognitivi alterazioni delle funzioni sfinteriali
DISABILITA’ NEUROLOGICA E NEURO-MOTORIA DISABILITA’ NEUROLOGICA E NEURO-MOTORIA (1)(1)
Roma, 18-19 settembre 2006
Lesioni definitive: potenziamento abilità residua attività occupazionale per la vita quotidiana conservazione del tono muscolare educazione alla postura ed all’uso dei presidi/ausilii ricognizione ambientale al domicilio Lesione temporanea graduale “riconquista” di posizione seduta posizione eretta deambulazione con presidi deambulazione autonoma in entrambe recupero delle funzioni sfinteriali
DISABILITA’ NEUROLOGICA E NEURO-MOTORIA DISABILITA’ NEUROLOGICA E NEURO-MOTORIA (2)(2)
OUTCOME massimo grado di autonomia
Roma, 18-19 settembre 2006
Malattie primitive e metastatiche dell’osso Fratture patologiche Crolli vertebrali
TRATTAMENTO RIABILITATIVO:
stabilizzazione chirurgica trattamento multidisciplinare delle lesioni ossee controllo del dolore recupero della funzione del segmento interessato prescrizione e uso dei presidi
DISABILITA’ DELLA SFERA MUSCOLO-SCHELETRICADISABILITA’ DELLA SFERA MUSCOLO-SCHELETRICA
Roma, 18-19 settembre 2006
LINFEDEMA da dissezione linfonodale ascella
collo inguine
Patologia autonoma, spesso IRREVERSIBILE Importante la PROFILASSI ed il TRATTAMENTO
MEDICO PRECOCE
TRATTAMENTO RIABILITATIVO: linfodrenaggio manuale presidio elastocompressivo dieta FKT
DISABILITA’ DA LINFEDEMADISABILITA’ DA LINFEDEMA
Roma, 18-19 settembre 2006
Neoplasie primitive e secondarie del polmone e della pleura
In fase post-CH e/o post-RT, in corso di CT per le patologie respiratorie concomitanti
QUADRO CLINICO:insufficienza respiratoria BPCO
TRATTAMENTO RIABILITATIVO: terapia farmacologica per secrezioni ed ostruzione miglioramento del dreanggio bronchiale O2-terapia FKT per graduale “riallenamento” allo sforzo
DISABILITA’ RESPIRATORIADISABILITA’ RESPIRATORIA
Roma, 18-19 settembre 2006
Estesa chirurgia addominale RT di ampi tratti digestivi Disfagia (tumori delle prime vie aereo-digestive)
TRATTAMENTO RIABILITATIVO: percorso nutrizionale parenterale ed enterale sondino NG PEG digiunostomia integrazione dietetica miglioramento delle condizioni generali recupero della deglutizione (ove possibile)
DISABILITA’ DELLA SFERA DIGESTIVADISABILITA’ DELLA SFERA DIGESTIVA
Roma, 18-19 settembre 2006
Stomie digestive
Stomie aeree Stomie urinarieEvento che rompe lo schema corporeo, genera disabilità psicologica ed emozionale con riflessi sulla vita di relazione
TRATTAMENTO RIABILITATIVO: rivolto all’apprendimento del funzionamento ed alla ricomposizione dello schema corporeo funzioni essenziali = mangiare, bere, respirare, etc … …
PROBLEMATICA DELLE STOMIEPROBLEMATICA DELLE STOMIE
evacuative
nutrizionali
Roma, 18-19 settembre 2006
FATTORI CHE INFLUENZANO AL POTENZIALITA’ RIABILITATIVA IN ONCOLOGIA (1)
POSITIVI DISCUTIBILI NEGATIVIeradicazione completa del tumore
tumore con elevata capacità metastatiche o paziente con breve aspettativa di vita
tumore non completamente eradicato
assenza di malattia (non recidive e/o metastasi a distanza)
incertezza sulla durata e sul grado della remissione di malattia dopo CT e/o RT
recidiva locoregionale
remissione completa di malattia con CT e/ RT
partecipazione del paziente ai programmi riabilitativi
metastasi a distanza
FATTORI CHE INFLUENZANO AL POTENZIALITA’ RIABILITATIVA IN ONCOLOGIA (2)
POSITIVI NEGATIVIlimitazione funzionale temporanea
limitazione funzionale permanente
recupero dell’autosufficienza con intervento riabilitativo
mancato raggiungimento del massimo grado di indipendenza
buon adattamento alla disabilità
scarso adattamento alla disabilità ed al supporto psicologico
forte sostegno familiare
scarso coinvolgimento familiare
RIABILITAZIONE – Tipologie di pazienti
In base al tipo di neoplasia e/o di esito presentato distinguiamo:
1. Protocolli di Riabilitazione della fase post-acuta
recupero degli esiti recenti dopo terapia primaria (CH, CT, RT);
2. Protocolli di Riabilitazione della fase cronica
recupero degli in pazienti in fase di ricaduta/stabilità di malattia, in trattamento oncologico attivo, con malattia suscettibile di buone opzioni terapeutiche
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione in altre patologie (1)
Richiede l’attivazione di protocolli di ricerca interdisciplinare per il conseguimento di percorsi riabilitativi comuni
• esiti tardivi da fibrosi post-RT a carico di cute, sottocute, muscolo ed apparati maggiori (polmonare, intestinale, muscolare, etc.)• patologie secondarie all’impiego di CT ad alte dosi (cardiopolmonare, gastroenterica, genito-urinaria) o all’utilizzo di tecniche locoregionali, RT intraoperatoria, etc...
DI PIU’ RECENTE INTERESSE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione in altre patologie (2)
cardiomiopatia da farmaci antiproliferativi (vecchi e nuovi) +/-terapia radiante sulla parete toracica (neoplasie mammarie, linfomi, etc.) danni neurologici da farmaci (taxani, platini, VNR) neuropatia SM ai 4 arti prevenzione dei danni a carico del sistema riproduttivo nel paziente in età fertile
DI PIU’ RECENTE INTERESSE
Roma, 18-19 settembre 2006
PAROLE CHIAVE IN ONCOLOGIA RIABILITATIVA
1) presa in carico del paziente2) ricognizione dei “bisogni”3) valutazione oncologica4) progetto e programma riabilitativo
individuale e/o di gruppo5) approccio globale (equipe
multidisciplinare)6) riabilitazione integrata con la psicologia7) reintegrazione socio-familiare8) reinserimento lavorativo e/o
occupazionale FLESSIBILITA’ FLESSIBILITA’
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
Le cure palliative rappresentano tutto L’INSIEME degli interventi medici, infermieristici, specialistici, psico-sociali aventi la finalità di “PALLIARE” i sintomi della fase avanzata di malattia, non più suscettibile di terapia oncologica specifica
Possono essere erogate in regime di degenza in tipologia di DRG appropriato o al domicilio in integrazione con ADI, con la rete delle cure palliative regionali, con le associazioni di volontariato, etc...
CURE PALLIATIVE: DEFINIZIONE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
Applicabili a pazienti con compromissione mono o plurifunzionale, portatori di neoplasie di diversa origine, in uno stadio di malattia avanzato e progressivo, non + sucscettibili di terapia oncologica attiva
Finalità: minimizzare la dipendenza alleviare il peso emozionale negativo preservare una Qualità di Vita soddisfacente in
relazione allo stato della malattia
INTERVENTI RIABILITATIVI di SETTORE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
a)Compromissione neuromotoria
valutazione del grado di compromissione e programma terapeutico conseguente
mobilizzazione attiva e passiva con presidi opportuni
conservazione del tono muscolare cura della cute nel soggetto allettato
INTERVENTI RIABILITATIVI di SETTORE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
b) Compromissione nutrizionale
valutazione del profilo nutrizionale-metabolico nutrizione enterale (gastro e digiunostomia,
sondino?) nutrizione parenterale riequilibrio metabolico impiego di presidi dietetici
INTERVENTI RIABILITATIVI di SETTORE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
c) Compromissione della sfera psicologica
valutazione psico-oncologica ricerca del consenso personale e familiare per l’adattamento alle nuove condizioni terapia di supporto specifica attivazione di risorse sociali ed occupazionali
INTERVENTI RIABILITATIVI di SETTORE
Roma, 18-19 settembre 2006
Riabilitazione Supportiva – fase avanzata di malattia
DEVE ESSERE INTEGRATA con la TERAPIA di SUPPORTO
controllo del dolore controllo dei sintomi dominanti: dispnea, tosse, vomito, stipsi, diarrea, astenia, etc...
INTERVENTI RIABILITATIVI di SETTORE
Roma, 18-19 settembre 2006
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La Riabilitazione è concettualmente un modo diverso di fare medicina …
basata su una visione globale del paziente, che vada al di là del trattamento specifico per la patologia privilegia l’aspetto funzionale per ottenere un risultato anche sul piano psico-sociale considera il massimo livello di indipendenza come l’obiettivo fondamentale anche se la malattia non è sempre reversibile
Roma, 18-19 settembre 2006
RIABILITAZIONE/CURE PALLIATIVE
Riabilitazione e cure palliative non sono antitetiche, ma non coincidono perchè hanno un significato differente...
La Riabilitazione è una FASE del trattamento oncologico attivo avente la finalità di
RECUPERO e di REINSERIMENTO La Riabilitazione è una COMPONENTE delle cure
palliative avente la finalità del MIGLIORAMENTO dei sintomi e della Qualità di Vita
Roma, 18-19 settembre 2006
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
Un approccio cosiddetto “globale” al paziente oncologico, obiettivo primario dell’Oncologia moderna, non può prescindere da una fase riabilitativa che si faccia carico di restituire il paziente “guarito” o lungosopravvivente con limitazione residua alla propria quotidianità, al meglio delle proprie potenzialità, ottimizzando le procedure terapeutiche specifiche
Roma, 18-19 settembre 2006
Aspetti preventivi
Aspetti curativi
Aspett
i
riabilit
ativi
NECESSITA’ Di UN APPROCCIO TERAPEUTICO GLOBALE ALLA MALATTIA NEOPLASTICA
Roma, 18-19 settembre 2006