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Martedi 22 luglio la Provincia di Cosenza ha consegnato all’Azienda Sanitaria Provin- ciale una Unità Mobile di Ma- mografia e Pap Test. L’Amministrazione Provinciale, al fine di rendere ancora più effi- cace ed agevole la prosecuzione dei programmi di screening dei tumori femminili, ha concesso in comodato d’uso all’Azienda Sanitaria Provinciale un camper attrezzato per l’esecuzione della Mammografia e del Pap Test, esami fondamentali per diagno- sticare anche in fase precoce il tumore della mammella e quello del collo dell’utero, la cui inci- denza è purtroppo in aumento. L’iniziativa rientra in quelle av- viate dall’Ente che hanno il fine di favorire lo sviluppo della cultu- ra della prevenzione. L’accordo di collaborazione fra la Provincia di Cosenza e l’Azien- da Sanitaria Provinciale realizza pienamente una integrazione istituzionale che ha come obiet- tivo il benessere del cittadino. I mutamenti intervenuti nel qua- dro demografico e socioecono- mico richiedono un significativo cambiamento delle politiche e non consentono risposte set- toriali, ma risposte unitarie che considerino la persona nella sua globalità e che sappiano garan- tire assistenza senza soluzione di continuità. L’obiettivo è lo sviluppo di una società solidale e il riconosci- mento della necessità di decli- nare assieme le problematiche della sanità e del sociale, per fare del Welfare una parte so- stanziale e positiva del cambia- mento in atto. La sanità calabrese e cosentina sconta ritardi accumulatisi in un lun- go periodo di tempo e determinati da una molteplicità di ragioni, pri- ma fra tutte l’incapacità di assumere scelte coerenti e coraggiose per costruire un “sistema sanitario” regionale efficiente, altamente pro- fessionalizzato e, soprattutto, pienamente rispondente alla doman- da di salute da parte dei nostri concittadini. Troppo spesso, in pas- sato, attraverso una visione miope e parziale, sono stati assecondati più i localismi ed i particolarismi che non il progetto, la costruzione di un “sistema-sanità”. Tutto ciò, inevitabilmente, ha portato alla grave situazione in cui ci troviamo oggi. Più volte, in questo contesto, abbiamo sostenuto e rimarcato la ne- cessità di voltare pagina e aprire un capitolo nuovo, mettendo da parte definitivamente vincoli di schieramento e di appartenenza per tentare di costruire, anche in Calabria, una “rete” disancorata da spinte localistiche e clientelari e fortemente legata ai bisogni dei no- stri concittadini e alla conformazione dei nostri territori. Pur non avendo competenze specifiche in materia, siamo intervenuti più volte su questo tema promuovendo dibattiti, denunciando caren- ze e disfunzioni e, soprattutto, assumendo iniziative. Fummo noi, solo per ricordare qualche esempio, i primi a recarci all’ospedale dell’An- nunziata per dare voce alla sconcertante situazione di malessere esi- stente a Cardiologia; fummo sempre noi ad esprimere il nostro disap- punto nei confronti del provvedimento di chiusura dell’ospedale di Rogliano che giudicammo profondamente immotivato e siamo stati sempre noi ad intervenire tempestivamente e ripetutamente contro il trasferimento dell’elisoccorso da Cosenza a Lamezia Terme. L’obiettivo con cui ci siamo mossi è sempre stato quello di offrire un contributo concreto allo sforzo a cui è chiamata la Regione per uscire da una situazione di difficoltà e realizzare un sistema sanitario qualifi- cato ed efficiente, pienamente rispondente ai bisogni del territorio e capace di invertire una tendenza che ha determinato sfiducia ed emi- grazione verso altre realtà. Con questo spirito, abbiamo stabilito un rapporto di positiva collaborazione con i Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, dott. Cesare Pelaia, e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, avv. Franco Petramala. Sul nostro territorio non mancano le professionalità e le energie che, se adeguatamente utilizzate e mes- se nelle condizioni di poter bene operare, possono dare un contributo importante per la realizzazione di obiettivi avanzati ed innovativi. In questa direzione abbiamo operato e continueremo ad operare, af- finchè i territori di una provincia vasta come la nostra (penso all’area di Sibari, alla Sila, al Pollino, al Tirreno) siano sempre più e meglio serviti da strutture altamente qualificate e pienamente rispondenti ai bisogni delle nostre popolazioni. In coerenza con questa impostazione, dopo aver avviato nei mesi scorsi un proficuo dialogo con tutti i primari e i dirigenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, abbiamo immediatamente raccolto il recen- te appello lanciato dal Presidente dell’Ordine dei Medici della pro- vincia di Cosenza ad aprire un confronto serrato con la Regione sul Piano Sanitario ed in particolare per l’inclusione in esso di un secondo centro per l’esecuzione degli interventi di Angioplastica sul territorio cosentino. In questa prospettiva abbiamo assunto una serie di ini- ziative che vanno, solo per citarne alcune, dall’apertura di un Internet Social Point per disabili e non vedenti alla consegna di un pulmino per studenti disabili dell’Unical, dalla consegna di una sede all’Avis pro- vinciale nel centro storico di Cosenza allo stanziamento di un contri- buto di cento mila euro all’Associazione “Occhiobambino onlus” per l’acquisto della Retcam II, una strumentazione tecnologica all’avan- guardia per la diagnosi precoce delle malattie oculari dei bambini. Per favorire la partecipazione dei non udenti alla vita pubblica ed isti- tuzionale della Regione, abbiamo stanziato una somma di cento mila euro per finanziare un progetto mirante all’istituzione di un servizio sperimentale di interpretariato della lingua dei segni e la messa in onda di un telegiornale settimanale per sordomuti realizzato in colla- borazione con una emittente televisiva locale. editoriale LA PREVENZIONE: IMPEGNO PRIORITARIO DELLE ISTITUZIONI di Gerardo Mario Oliverio* informa Direttore Responsabile Francesco Dinapoli Supplemento a la Provincia Distrubuzione Gratuita Arriva il camper della salute continua a pag. 8 continua a pag. 8 In autunno in tutte le scuole uno screening sulle malattie cardiache pag. 2 Trecento mila euro destinati all’acquisto di 200 defibrillatori pag. 2 Oliverio: subito un servizio di Cardiochirurgia a Cosenza pag. 3 Ricevuto in Provincia il Presidente dell’Ordine dei Medici, Corcioni pag. 3 Stanziati cento mila euro per l’acquisto della Retcam II pag. 4 Consegnato un pulmino agli studenti disabili dell’UNICAL pag. 4 Messi a disposizione dell’AVIS i locali per la nuova sede pag. 5 La Provincia socio fondatore della Fondazione “Amelia Scorza” pag. 5 Inaugurato un Internet Social Point per disabili e non vedenti pag. 6 Istituito il Garante della Salute proposto dal Consiglio Provinciale pag. 6 La Provincia incoraggia l’opera dell’Associazione “G. De Maria” pag. 7 Immigrazione e salute: pubblicato un vademecum multilingue pag. 7 Ricerca sul cancro: la Provincia aderisce ad un importante progetto AIRC pag. 8 sommario

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Martedi 22 luglio la Provincia

di Cosenza ha consegnato

all’Azienda Sanitaria Provin-

ciale una Unità Mobile di Ma-

mografia e Pap Test.

L’Amministrazione Provinciale, al fine di rendere ancora più effi-cace ed agevole la prosecuzione dei programmi di screening dei tumori femminili, ha concesso in comodato d’uso all’Azienda Sanitaria Provinciale un camper attrezzato per l’esecuzione della Mammografia e del Pap Test, esami fondamentali per diagno-sticare anche in fase precoce il

tumore della mammella e quello del collo dell’utero, la cui inci-denza è purtroppo in aumento.L’iniziativa rientra in quelle av-viate dall’Ente che hanno il fine di favorire lo sviluppo della cultu-ra della prevenzione. L’accordo di collaborazione fra la Provincia di Cosenza e l’Azien-da Sanitaria Provinciale realizza pienamente una integrazione istituzionale che ha come obiet-tivo il benessere del cittadino.I mutamenti intervenuti nel qua-dro demografico e socioecono-mico richiedono un significativo cambiamento delle politiche e

non consentono risposte set-toriali, ma risposte unitarie che considerino la persona nella sua globalità e che sappiano garan-tire assistenza senza soluzione di continuità.L’obiettivo è lo sviluppo di una società solidale e il riconosci-mento della necessità di decli-nare assieme le problematiche della sanità e del sociale, per fare del Welfare una parte so-stanziale e positiva del cambia-mento in atto.

La sanità calabrese e cosentina sconta ritardi accumulatisi in un lun-go periodo di tempo e determinati da una molteplicità di ragioni, pri-ma fra tutte l’incapacità di assumere scelte coerenti e coraggiose per costruire un “sistema sanitario” regionale efficiente, altamente pro-fessionalizzato e, soprattutto, pienamente rispondente alla doman-da di salute da parte dei nostri concittadini. Troppo spesso, in pas-sato, attraverso una visione miope e parziale, sono stati assecondati più i localismi ed i particolarismi che non il progetto, la costruzione di un “sistema-sanità”. Tutto ciò, inevitabilmente, ha portato alla grave situazione in cui ci troviamo oggi. Più volte, in questo contesto, abbiamo sostenuto e rimarcato la ne-cessità di voltare pagina e aprire un capitolo nuovo, mettendo da parte definitivamente vincoli di schieramento e di appartenenza per tentare di costruire, anche in Calabria, una “rete” disancorata da spinte localistiche e clientelari e fortemente legata ai bisogni dei no-stri concittadini e alla conformazione dei nostri territori. Pur non avendo competenze specifiche in materia, siamo intervenuti più volte su questo tema promuovendo dibattiti, denunciando caren-ze e disfunzioni e, soprattutto, assumendo iniziative. Fummo noi, solo per ricordare qualche esempio, i primi a recarci all’ospedale dell’An-nunziata per dare voce alla sconcertante situazione di malessere esi-stente a Cardiologia; fummo sempre noi ad esprimere il nostro disap-punto nei confronti del provvedimento di chiusura dell’ospedale di Rogliano che giudicammo profondamente immotivato e siamo stati sempre noi ad intervenire tempestivamente e ripetutamente contro il trasferimento dell’elisoccorso da Cosenza a Lamezia Terme. L’obiettivo con cui ci siamo mossi è sempre stato quello di offrire un contributo concreto allo sforzo a cui è chiamata la Regione per uscire da una situazione di difficoltà e realizzare un sistema sanitario qualifi-cato ed efficiente, pienamente rispondente ai bisogni del territorio e capace di invertire una tendenza che ha determinato sfiducia ed emi-grazione verso altre realtà. Con questo spirito, abbiamo stabilito un rapporto di positiva collaborazione con i Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, dott. Cesare Pelaia, e dell’Azienda Sanitaria Provinciale, avv. Franco Petramala. Sul nostro territorio non mancano le professionalità e le energie che, se adeguatamente utilizzate e mes-se nelle condizioni di poter bene operare, possono dare un contributo importante per la realizzazione di obiettivi avanzati ed innovativi. In questa direzione abbiamo operato e continueremo ad operare, af-finchè i territori di una provincia vasta come la nostra (penso all’area di Sibari, alla Sila, al Pollino, al Tirreno) siano sempre più e meglio serviti da strutture altamente qualificate e pienamente rispondenti ai bisogni delle nostre popolazioni. In coerenza con questa impostazione, dopo aver avviato nei mesi scorsi un proficuo dialogo con tutti i primari e i dirigenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, abbiamo immediatamente raccolto il recen-te appello lanciato dal Presidente dell’Ordine dei Medici della pro-vincia di Cosenza ad aprire un confronto serrato con la Regione sul Piano Sanitario ed in particolare per l’inclusione in esso di un secondo centro per l’esecuzione degli interventi di Angioplastica sul territorio cosentino. In questa prospettiva abbiamo assunto una serie di ini-ziative che vanno, solo per citarne alcune, dall’apertura di un Internet Social Point per disabili e non vedenti alla consegna di un pulmino per studenti disabili dell’Unical, dalla consegna di una sede all’Avis pro-vinciale nel centro storico di Cosenza allo stanziamento di un contri-buto di cento mila euro all’Associazione “Occhiobambino onlus” per l’acquisto della Retcam II, una strumentazione tecnologica all’avan-guardia per la diagnosi precoce delle malattie oculari dei bambini. Per favorire la partecipazione dei non udenti alla vita pubblica ed isti-tuzionale della Regione, abbiamo stanziato una somma di cento mila euro per finanziare un progetto mirante all’istituzione di un servizio sperimentale di interpretariato della lingua dei segni e la messa in onda di un telegiornale settimanale per sordomuti realizzato in colla-borazione con una emittente televisiva locale.

editoriale

LA PREVENZIONE:IMPEGNO PRIORITARIODELLE ISTITUZIONI

di Gerardo Mario Oliverio*

informaDirettore Responsabile Francesco Dinapoli

Supplemento a

la ProvinciaDistrubuzione Gratuita

Arrivail camper

della salute

continua a pag. 8

continua a pag. 8

■ In autunno in tutte le scuole uno screening sulle malattie cardiache pag. 2■ Trecento mila euro destinati all’acquisto di 200 defibrillatori pag. 2■ Oliverio: subito un servizio di Cardiochirurgia a Cosenza pag. 3■ Ricevuto in Provincia il Presidente dell’Ordine dei Medici, Corcioni pag. 3 ■ Stanziati cento mila euro per l’acquisto della Retcam II pag. 4 ■ Consegnato un pulmino agli studenti disabili dell’UNICAL pag. 4 ■ Messi a disposizione dell’AVIS i locali per la nuova sede pag. 5 ■ La Provincia socio fondatore della Fondazione “Amelia Scorza” pag. 5 ■ Inaugurato un Internet Social Point per disabili e non vedenti pag. 6 ■ Istituito il Garante della Salute proposto dal Consiglio Provinciale pag. 6 ■ La Provincia incoraggia l’opera dell’Associazione “G. De Maria” pag. 7 ■ Immigrazione e salute: pubblicato un vademecum multilingue pag. 7 ■ Ricerca sul cancro: la Provincia aderisce ad un importante progetto AIRC pag. 8

sommario

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2Ippocrate insegna che “non basta prevedere la malattia per guarirla, occorre inse-gnare la salute per conser-varla”. Prevenire, dunque, è meglio che curare. Nel linguaggio letterario preve-nire significa provvedere in anticipo, cercando di evita-re i danni. L’importanza della preven-zione è, quindi, nel contri-buire ad evitare, ritardare o ridurre il rischio di contrarre quelle terribili afflizioni defi-nite dalla medicina tradizio-nale, patologie. Certo il cardiologo può cu-rare l’angina o sottoporre il paziente, se necessario, a un intervento di by-pass, ma siamo noi che dobbia-mo imparare che cosa fare per impedire che le arterie si occludano. Un buon chirur-go può asportare un cancro della mammella, dell’inte-stino, del polmone o della tiroide, ma solo noi possia-mo prendere tutte quelle misure che sono necessarie per ridurre le probabilità che quel tumore si formi.

La prevenzione, pertanto, è quell’insieme di cono-scenze e informazioni che occorre avere per sapere cosa fare per rimanere sani ed essa dipende da ognu-no di noi, in quanto la cura della salute è un fenomeno originario dell’essere uma-no. La Provincia di Cosenza e, in particolare, il suo Pre-sidente, l’on. Mario Oliverio, da tempo, attraverso una

serie di iniziative, sosten-gono e favoriscono questo discorso, che significa an-che un approccio culturale corretto nei confronti del-la vita e della salute. Tra le iniziative in cantiere è pro-grammato uno screening a tappeto in tutte le scuole della provincia di Cosenza. L’organizzazione di questo importante servizio partirà entro il prossimo autunno

con la collaborazione offer-ta gratuitamente dal Servi-zio Emergenza Territoriale (118), dai medici e dal per-sonale dei servizi di cardio-logia dei presidi ospedalieri della provincia.Anche questa iniziativa dell’Amministrazione Pro-vinciale risponde ad uno dei bisogni più urgenti delle nostre popolazioni ed in-dividua la risposta più im-

mediata ed efficace ad essi andando ancora una volta oltre i ristretti steccati delle proprie competenzeQuante volte è accaduto che un giovane, apparentemen-te sano o comunque il cui stato della malattia non la-sciava presagire nessun esi-to letale, è improvvisamente venuto a mancare a causa di quella che gli specialisti defi-niscono “morte improvvisa” o “morte inattesa”?.Quante malformazioni non conosciute sono state sco-perte in modo tardivo e, spesso, senza alcuna possi-bilità di intervento risolutivo.Lo screening che il Pre-sidente Oliverio e la sua giunta intendono avviare alla ripresa autunnale tra la nostra cosiddetta “popo-lazione giovane” servirà, dunque, a prevenire rischi e malattie e, soprattutto, a contribuire alla formazione di una robusta cultura della prevenzione che, purtrop-po, nel Mezzogiorno e, so-prattutto in Calabria, è assai carente. ■

In autunno in tutte le scuole unoscreening sulle malattie cardiache

Scade il 4 agosto prossimo il Bando di Gara pubblicato dalla Provincia di Cosenza il 23 giugno scorso per l’ac-quisto di 200 apparecchi defibrillatori e la realizzazio-ne di corsi di formazione di personale volontario che sarà impegnato nelle opera-zioni di primo intervento su tutto il territorio provinciale. L’arresto cardio-circola-torio è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati. In Italia muoiono ogni anno circa 60 mila persone l’an-no. In media almeno il 25% (vale a dire 15 mila vite uma-ne) potrebbero essere sal-vate ogni anno se l’interven-to di rianimazione efficace fosse attuato precocemen-te, entro cinque minuti.Le possibilità di salvare le persone colpite da arresto

cardio-circolatorio si riduce del 10% ogni minuto che passa dall’inizio dell’evento. Dopo cinque minuti dall’ar-resto il cervello ed il cuore subiscono danni irreversi-bili che compromettono la

sopravvivenza del paziente anche se quest’ultimo vie-ne rianimato. L’unica tera-pia efficace e comprovata, che deve essere eseguita precocemente per trattare questa patologia mortale,

è la Defibrillazione precoce abbinata alla Rianimazione. La tecnologia e la facilità di funzionamento dei defibril-latori semiautomatici (DAE) hanno permesso l’uso di questi strumenti anche a personale non medico. Il Parlamento Italiano ne ha preso atto ed ha, di fatto, isti-tuzionalizzato la Defibrillazio-ne Precoce anche in Italia. Perciò possono essere ad-destrati ed autorizzati all’uso dei DAE tutte quelle catego-rie professionali (Vigili del Fuoco, Carabinieri, Vigili Urbani, Volontari AIB, Poli-zia, Guardia di Finanza, ecc) che sono sempre a contatto con la popolazione o con un gran numero di persone in caso di eventi, fiere, manife-stazioni, tornei, ecc. L’iter formativo prevede corsi di otto ore, nelle quali il

personale viene addestrato alle manovre di Rianima-zione Cardio-Polmonare e all’uso del DAE.Inutile sottolineare l’impatto fortemente positivo e l’alto grado di adesione e corri-spondenza che un’iniziativa del genere avrà soprattutto in tantissimi piccoli centri assai distanti da realtà do-tate di presidi sanitari ed ospedalieri.Ancora una volta la sensi-bilità la sensibilità del Presi-dente Oliverio e della Giunta provinciale ha colto nel se-gno, individuando uno dei più bisogni più urgenti delle nostre popolazioni ed indi-viduando immediatamente la risposta più adeguata ad essi, andando al di là dei ri-stretti steccati delle proprie competenze. ■

Trecento mila euro destinatiall’acquisto di 200 defibrillatori

Iniziativa della Provincia in collaborazione con i Servizi di Cardiologia e i medici dei presìdi ospedalieri

Ogni Comune della provincia di Cosenza sarà dotatodell’importante strumento di pronto intervento

FOTO TOSTI

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3“Non è più il tempo di ap-profondire e valutare. Oc-corre avviare subito ini-ziative concrete per dare a Cosenza un servizio di Cardiochirurgia che possa rispondere tempestiva-mente alle esigenze delle nostre popolazioni”E’ quanto ha più volte ri-petuto, nel corso di questi mesi, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio intervenen-do a più riprese su un tema così importante.“Il servizio sanitario – ha più volte affermato- è un ser-vizio di primaria importan-za per tutti i cittadini. Una provincia che con i suoi 750.000 abitanti rappre-senta il 42% della popola-zione dell’intera Calabria, un presidio ospedaliero che copre le necessità di un ter-ritorio che è oltre il 40% di quello dell’intera regione e

che è punto di riferimento per l’intera rete degli ospe-dali provinciali, non può più fare a meno di un servizio di cardiochirurgia.” “Cosenza e l’intera pro-vincia -insiste il Presidente Oliverio- per lunghi anni hanno subito e continuano a subire, per motivi che non sto qui ad analizzare, pro-cessi di spartizione cam-panilistica che vengono da molto lontano. Ora è giun-to il momento di invertire questa tendenza negativa ed agire di conseguenza, rispondendo prontamente alle esigenze ed ai bisogni di questo territorio. Occor-re, quindi, che un serio di-segno generale sulla sanità regionale ponga valutazioni oggettive, a cominciare da quella inerente l’avvio del servizio di Cardiochirurgia. E’ ormai maturo il tempo di fare scelte chiare e co-

raggiose per la costruzio-ne di un sistema sanitario qualificato ed articolato sul territorio, i cui parametri di dislocazione dei servizi devono essere oggettivi: la popolazione residente, l’estensione territoriale, l’incidenza delle specifiche

patologie”. “Da Cosenza -incalza l’on.Oliverio- ogni giorno sono costretti a partire in media 2 degenti per Catanzaro a causa di patologie cardia-che. Questa situazione, de-terminata nel corso di anni di malgoverno nel settore sani-tario, non è più tollerabile!”Una denuncia, quella del Presidente della Provincia che si inserisce in una lunga serie di interventi e prese di posizione assunte nel corso di questi anni, a favore degli ospedali e delle professio-nalità che in essi operano e, soprattutto, a difesa dei cittadini della provincia di Cosenza, il più delle volte costretti a rivolgersi a strut-ture esterne al territorio pro-vinciale di Cosenza, Basterebbe ricordare, su tutti, il sopralluogo compiu-to dal Presidente Oliverio

nel reparto di Cardiologia dell’Annunziata di Cosen-za, a seguito della protesta degli operatori di quello stesso repartoDopo quel sopralluogo, il giorno dopo, il Presidente Oliverio scrisse una lettera al Presidente della Giunta Regionale, Agazio Loiero e all’Assessore alla Sanità, Doris Lo Moro, con la quale chiese un incontro urgente per affrontare la situazione in cui versava l’unità di Car-diologia dell’Annunziata di Cosenza. All’indomani della lettera a Loiero, sempre relativa-mente ai problemi di Car-diologia, nella sede della Provincia si svolse un nuo-vo incontro in Provincia tra il Presidente Oliverio, il Diret-tore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Cesare Pelaia e l’allora Pri-mario dell’Unità di Cardio-logia. Altre iniziative seguirono a quelle appena ricordate. Prima, fra tutte, l’incon-tro svoltosi presso la Sala Giunta della Provincia di Cosenza, con i dirigenti sanitari, i medici e le forze sociali dell’Ospedale Civile dell’Annunziata di Cosenza per ascoltare le loro richie-ste, i loro problemi e per continuare a farsene inter-preteAlcune cose da allora sono cambiate, altre continuano ad essere all’attenzione del Presidente della Provincia che non perde occasione per rivendicare interventi definitivi, in grado di met-tere le popolazioni della provincia di Cosenza nelle condizioni di non dover più effettuare i soliti “viaggi del-la speranza”, recandosi in altre parti d’Italia, d’Europa e del mondo. ■

Oliverio: subito un serviziodi Cardiochirurgia a Cosenza

“Una provincia vasta come la nostra -ha detto il Presidente-non può fare a meno di questo servizio”

FOTO TOSTI

“Un progetto riguardante l’organizzazione sul piano re-gionale dei servizi di Cardiochirurgia deve essere neces-sariamente ancorato al territorio ed alla presenza delle comunità in esso dislocate”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Cosenza, onorevole Mario Oliverio, al termine di un re-cente incontro con il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, dottor Eugenio Corcioni, avvenuto in Provincia, presente anche il dottor Vittorino Lo Giudice, membro dello stesso organismo di rappresentanza professionale. L’ incontro, improntato alla massima cordialità, è avvenu-to all’indomani dell’appello lanciato dallo stesso Corcioni e finalizzato a creare un’ampia mobilitazione istituzionale

capace di aprire un confronto con la Regione sul Piano Sanitario ed in particolare per l’inclusione in questo di un secondo centro per l’esecuzione degli interventi di An-gioplastica nel territorio cosentino. Una richiesta accolta e condivisa dal Presidente della Provincia che, dopo aver affrontato la questione con il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza, ha inviato un telegramma al Presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale, on. Giamborrino, che ha avviato l’esame del Piano Sanitario Regionale, per essere senti-to al fine di esprimere valutazioni ed osservazioni inerenti l’importante strumento di programmazione sanitaria. ■

Ricevuto in Provincia il Presidente dell’Ordine dei Medici, Corcioni

Accolta e condivisa da Oliverio la richiestadi un secondo “hub” di Angioplastica in provincia di Cosenza

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4Nei mesi scorsi si è svolta in Provincia, da parte del Presidente, on. Mario Oli-verio all’Unità di Oculisti-ca dell’Ospedale dell’An-nunziata di Cosenza, la cerimonia di consegna della Retcam II, una stru-mentazione tecnologica all’avanguardia per la dia-gnosi precoce delle malat-tie oculari dei bambini. La consegna dell’importante strumento è giunta al ter-mine dell’articolata cam-pagna di sensibilizzazione e raccolta fondi avviata oltre un anno fa dall’ Asso-ciazione “Occhiobambino onlus”, di cui è presidente il dottor Alessandro Torto-rella e presidente onorario il dottor Aurelio Scrivano, cui la Provincia di Cosen-za ha aderito attraverso

lo stanziamento di cento mila euro. Una campagna che ha contato, oltre che sul sostanziale sostegno della Provincia di Cosen-za, anche sulla generosità di tanti, singoli, enti ed as-sociazioni.Alla erimonia di consegna erano presenti, oltre al Presidente del-la Provincia di Cosenza,, onorevole Mario Oliverio; il

Presidente della “Occhio-bambino”, dottor Alessan-dro Tortorella; il Presidente onorario dell’Associazione onlus, dottor Aurelio Scri-vano; il Giornalista Gen-naro Cosentino, che è tra i fondatori della “Occhio-bambino”; il Prof. Pasquale Vadalà, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oculistica dell’Ospedale

Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. La RETCAM II. consente di individuare in bimbi molto piccoli, anche nei prematu-ri, con estrema precocità, gravi patologie che, se non diagnosticate per tempo, portano alla cecità, come la retinopatia della prema-turità o il retinoblastoma. Si tratta di una speciale e

sofisticata telecamera che consente anche un utilizzo non invasivo a tutto van-taggio dei piccoli pazienti. Questo sofisticato stru-mento è in grado di annul-lare il rischio di ritardi nelle diagnosi con conseguenti difficoltà di intervento e può essere utilizzata in ap-posite campagne di scree-ning e prevenzione. Presente sino a ieri solo in alcune strutture ospeda-liere d’Italia, la sua dota-zione all’Unità di Oculistica dell’Annunziata di Cosenza evita gravosi viaggi alle fa-miglie finora costrette ad allontanarsi dalla Calabria per sottoporre i propri pic-coli al sofisticato accerta-mento diagnostico, reso possibile dalla macchina. ■

Stanziati cento mila europer l’acquisto della Retcam II

Dalla fine del mese di Febbraio dell’anno in corso, la RETCAM II è operativa presso l’Unità Ope-rativa di Oculistica dell’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza.Grazie alla RETCAM si è avuta la possibilità di esaminare con mag-giore accuratezza ed affidabilità il fondo oculare dei bambini pre-maturi e soprattutto dei micropre-maturi ( peso neonatale compre-

so tra i 500 ed 750 grammi) che nascono con sempre maggiore frequenza presso la TIN, l’Unità di Terapia Neonatale Intensiva e conseguentemente la capacità di diagnosticare con notevole an-ticipo rispetto al passato la pre-senza della ROP, la Retinopatia del Premauturo, una malattia va-soproliferativa legata all’estrema prematurità, che, se non trattata

tempestivamente con la laserte-rapia, porta alla cecità.Dalla fine di Febbraio ad oggi la ROP è stata individuata per tem-po in tre bambini microprematuri (peso minimo 500 grammi ed età gestazionale minima 26 settima-ne) trattati con successo con la laserterapia praticata presso il servizio di Oftalmologia Pediatri-ca e Neonatale dell’Ospedale di

Cosenza.Il ventaglio di opportunità che la strumentazione offre si allarga inoltre con la possibilità di effet-tuare, oltre che l’esame oftalmo-scopico, anche quello fluorangio-grafico e permettere consulti on line, metodiche che consentono di accrescere notevolmente la percentuale di successo dei casi trattati. ■

Ancora segnali positivi da parte della Provincia di Cosenza nei confronti dei disabili. Il Presidente Olive-rio, infatti, ha consegnato all’Associazione ARCI Pe-sca FISA di Cosenza, un mezzo attrezzato per il tra-sporto di studenti diversa-mente abili che frequentano l’Università della Calabria. L’autoveicolo, di proprietà della Provincia, consentirà ad una trentina di ragazzi seguiti dall’associazione che si occupa, tra l’altro, dell’ac-compagnamento di studenti dell’Unical diversamente abili oltre le attività didatti-che, in collaborazione con l’Ufficio Disabili dello stesso Ateneo, di facilitare le loro iniziative nel tempo libero. La concessione in uso del mezzo ha mantenuto fede

ad un impegno preso dallo stesso Presidente Oliverio nel corso di un incontro con la Presidente dell’Arci Pe-sca Fisa cosentina, Adele Iannuzzi, che a nome degli associati, degli studenti e delle loro famiglie aveva prospettato tutte le difficol-tà incontrate per il traspor-to dei giovani, considerata per questi la necessità di effettuare spostamenti non solo per seguire terapie ma anche per attività di socia-lizzazione e svago. Dopo la consegna del mez-zo attrezzato, la stessa Iannuzzi ha particolarmen-te ringraziato il Presidente Oliverio per la sensibilità mostrata nei confronti di un problema che oggi trova la sua soluzione. “E’ doveroso per le istitu-

zioni- il commento del Pre-sidente Oliverio- farsi cari-co di problematiche come quelle nelle quali siamo in-tervenuti. Abbiamo messo a disposizione risorse della Provincia per una associa-zione che merita di essere sostenuta per i servizi che offre. Gli studenti diversa-

mente abili devono essere messi in condizioni pari a quelle di chiunque altro. In tal senso abbiamo solo fatto il nostro dovere”. Per la semplice eppure senti-ta cerimonia di consegna, che si è svolta nell’androne del Palazzo della Provincia, erano presenti i volontari

dell’Arci Pesca, numerosi universitari associati, il diri-gente del Settore Patrimo-nio della Provincia, Franco Tucci, il responsabile della Sala Operativa della Pro-tezione Civile di Cosenza, Attilio Aquino ed Antonio Tiberi del Centro Servizi Vo-lontariato di Cosenza. ■

Consegnato un pulminoagli studenti disabili dell’Unical

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La sofisticata strumentazione serve per la diagnosi precocedelle malattie oculari dei bambini

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5L’Avis provinciale di Cosen-za ha una nuova e bellissi-ma sede nel Centro Storico di Cosenza, grazie alla sen-sibilità del Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio e al Consi-gliere Provinciale Franco Corbelli che ha sostenuto con passione la richiesta del Presidente dell’Asso-ciazione. Piercarlo Spataro.L’inaugurazione e la bene-dizione dei locali, ubicati al numero 27 di Corso Tele-sio, è avvenuta nelle setti-mane scorse alla presenza di numerosi cittadini e auto-rità e dell’Arcivescovo Me-tropolita di Cosenza, mons. Salvatore Nunnari. Sempli-ce ma densa di significato la cerimonia di consegna dei locali. Dopo il taglio del nastro da parte dei presi-denti Spataro e Oliverio, mons. Nunnari ha benedet-to i nuovi locali. Nello splen-dido Salone degli Specchi del palazzo dell’Ammini-strazione provinciale, è se-guito il convegno dal tema “Socialità e Solidarietà”, al quale sono intervenuti an-che il Direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Fran-co Petramala; il Consigliere provinciale, Franco Cor-belli; il Presidente dell’AVIS della Regione Calabria, Sal-vatore Barbieri e l’on Mario Oliverio che ha concluso i lavori. “L’AVIS Provinciale -ha det-to, tra l’altro, il presidente Spataro nel corso del suo intervento- è particolar-mente grata al Presidente Oliverio per la sensibilità che ha manifestato e che,

sicuramente, ha inciso nel profondo tutti gli avisini della provincia di Cosenza. La richiesta di sangue e dei suoi componenti è sempre in crescita e noi non possia-mo e non dobbiamo fermar-

ci. Continueremo, da oggi in poi, con maggiore impegno sapendo anche di essere sostenuti da enti pubblici come l’Amministrazione provinciale di Cosenza”. Dal canto suo, il presidente

Oliverio, dopo aver elogiato il lavoro dell’AVIS stigmatiz-zandone l’importanza non solo a livello sanitario ma sul piano culturale, ha voluto sottolineare che si è trattato di un atto dovuto, “un atto

che in una società normale è piccola cosa. Come pic-cola cosa è anche la spesa che abbiamo sostenuto per l’acquisto di un defi-brillatore per ogni comune della provincia. Pensate a quei paesini che non han-no ospedale o che hanno difficoltà a raggiungerne uno. Con il defibrillatore si può salvare una vita. Così come è possibile evitare la cecità a molti bambini con la nuova apparecchiatu-ra che abbiamo regalato all’ospedale di Cosenza. Sono piccole cose, ma è con queste piccole cose che diamo risposte ai bi-sogni dei cittadini, anche se non riguardano le nostre competenze. Oggi chi può deve fare” . ■

Messi a disposizione dell’AVIS i locali per la nuova sede

La Provincia di Cosenza è socio fondatore pubblico della Fondazione “Amelia Scorza” o.n.l.u.s., costituita allo scopo di promuovere e sviluppare la conoscenza umana nel settore medi-co-scientifico e nel cam-po dell’Ematologia e della Ematoncologia e di cui è presidente il dott. Giovanni Nicotera.La onlus prende il nome, appunto, da Amelia Scorza che, nel 1999, ha perso la propria battaglia contro la leucemia, ed intende dedi-care particolare attenzione allo studio ed all’utilizzo del-le cellule staminali, che rap-presentano, come noto, la nuova frontiera della medi-cina e la concreta speranza

di sconfiggere malattie che, solo fino a ieri, sembravano incurabili.Con la propria attività, la Fondazione si propone di

occuparsi prevalentemen-te di medicina riparativa e di supportare il progetto di creazione, anche a Cosen-za, di una Ematologia d’Ec-

cellenza, capace di fornire al paziente affetto da spe-cifiche patologie, tutta l’as-sistenza necessaria, dalla fase diagnostica e per tut-

to il percorso terapeutico, senza dover ricorrere a fati-cose migrazioni verso altre realtà ospedaliere.L’ambiziosa iniziativa si contraddistingue per la contemporanea presenza di soci pubblici e privati, tra i quali l’Azienda Ospedalie-ra di Cosenza, l’Università della Calabria, la Provincia di Cosenza, la Fondazione CA.RI.CAL., il dott. Giovanni Nicotera, il prof. Avv. Tom-maso Sorrentino e l’Avv. Ornella Nucci. Il Comitato Etico della Fondazione è presieduto dall’Arcivesco-vo Metropolita della Diocesi Cosenza-Bisignano, Mons. Salvatore Nunnari”. ■

La Provinciasocio fondatore

della Fondazione “Amelia Scorza”

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L’immobile concesso dalla Provincia è ubicato su Corso Telesio,nel centro storico di Cosenza

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6Il Presidente della Provincia di Cosenza, onorevole Ma-rio Oliverio, accompagnato dall’Assessore al Merca-to del Lavoro, Donatella Laudadio e dal Presidente della sezione di Cosenza dell’Unione Italiana Ciechi, Pietro Testa, ha inaugurato lo sportello Sax Cisp, un In-ternet Social Point dedicato ai non vedenti ed alle perso-ne disabili.Ubicato accanto all’Ufficio Collocamento Disabili della sede della Provincia di Co-senza, in Via Galliano, il cen-tro Internet è stato messo a disposizione dell’Unione Ciechi dall’Amministrazio-ne Provinciale per effetto di un apposito progetto che ha quale obiettivo l’indivi-duazione e la localizzazione sul territorio di strumenti e mezzi operativi atti ad elu-dere la disinformazione e/o l’isolamento delle fasce più deboli. All’interno del centro sono presenti 4 computer dotati di software partico-lari ed ingrandenti per gli ipovedenti, screen reader, sintesi vocale, tecnologia Touch-screen per i disabili motori, stampanti in Braille ed uno strumento integrato che, attraverso uno scanner dedicato, permette la lettu-ra autonoma anche di testi stampati normalmente. Tecnologia tutta che con-sentirà ai cittadini portatori di handicap visivo della pro-vincia – oltre 2000 tra i quali molti iscritti all’Unione Cie-chi- di accedere ad infor-mazioni e conoscenze che favoriscano un processo di integrazione attiva. Nell’In-ternet Social Point saranno presenti anche due Tutor

che aiuteranno gli utenti nel-la navigazione.“E’ questa- ha detto il Pre-sidente Oliverio in occasio-ne dell’inaugurazione del centro- una opportunità per integrare i non vedenti nel-

le relazioni sia istituzionali che sociali. Il nostro Internet Social Point può offrire an-che a chi è portatore di un handicap di non rimanere escluso dai circuiti sociali. Un obiettivo che la nostra

Amministrazione persegue anche attraverso altri pro-getti”.“In quattro anni abbiamo collocato al lavoro 600 di-sabili- ha affermato quindi l’Assessore Donatella Lau-

dadio-; un grande risultato di cui siamo orgogliosi. Tra i disabili avviati al lavoro ci sono anche alcuni centra-linisti non vedenti che sono stati formati grazie ad un progetto che abbiamo fi-nanziato e che ha visto la collaborazione dell’Unione Ciechi”.Grande la soddisfazione del Presidente Testa che ha definito l’inaugurazione “un giorno molto importante che vede l’apertura di un centro nel quale si possa finalmen-te navigare in rete” e dei nu-merosi membri dell’asso-ciazione presenti, fra i quali Carlo Bruni, Responsabile Tecnico della sezione co-sentina dell’Unione Ciechi.Lo sportello rimane aper-to ogni giorno, da lunedì a venerdì, negli orari d’ufficio della Provincia. ■

Inaugurato un Internet Social Point per disabili e non vedenti

Istituito il Garante della Salute proposto dal Consiglio Provinciale

Il Consiglio regionale calabrese ha approvato la proposta di Legge che istituisce la figura Garante della Salute della Calabria licenziata dal Consiglio Provinciale di Cosenza il 17 gennaio scorso all’unani-mità su proposta del leader di Diritti Civili, Franco Corbelli.Relatore della proposta e dell’emendamento finale è stato il vice pre-sidente del Consiglio Regionale Calabrese, Antonio Borrello. Tra i primi commenti positivi registrati, la dichiarazione dei genitori di Federica Monteleone, la ragazza di sedici anni morta nell’ospedale

di Vibo Valentia“Finalmente –hanno dichiarato Giuseppe Monteleone e Maria Sor-rentino- una notizia positiva per la Calabria.. L’approvazione, da par-te del Consiglio Regionale, della proposta di legge per l’istituzione del Garante della Salute è un messaggio di speranza nei confronti di una regione che chiede e aspetta segnali concreti di reale cambia-mento per la gestione della sanità, che invoca un cambio radicale rispetto al passato. Da oggi ci auguriamo che sia così”. ■

Il 30 giugno scorso il Consiglio Regionaleha approvato all’unanimità la proposta di legge

L’iniziativa rientra in un progetto più ampioche punta ad aiutare e sostenere le fasce più deboli

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7La Provincia incoraggia l’opera dell’Associazione “G. De Maria”“Sono particolarmente col-pito dal lavoro meritorio che l’Associazione “Gianmarco De Maria” svolge per alle-viare i disagi e le sofferenze dei piccoli malati e delle loro famiglie. Certamente anco-ra molto si può fare per so-stenere la sua bellissima ed entusiasta azione. La Pro-vincia sarà di certo vicina in tal senso”.E’ quanto ha dichiarato il Presidente Oliverio al ter-mine della visita compiu-ta recentemente all’Uni-tà Operativa di Pediatria dell’Ospedale dell’Annun-ziata di Cosenza, a seguito dell’invito rivoltogli dall’As-sociazione “Gianmarco De Maria” che da anni si pren-de cura dei bambini che si trovano in questa struttura per trascorrervi un periodo più o meno lungo di degen-

za. L’Associazione, che porta il nome di un bimbo scomparso per un terribile male, dal 2002 ha portato avanti una serie di iniziati-ve con l’obiettivo di acco-gliere e sostenere i piccoli pazienti ed i loro genitori.

Tra queste, vanno ricordate l’apertura della “Casa dei Cuccioli” che ospita gratu-itamente i familiari dei bam-bini che vengono da fuori Cosenza e regione; “Cucu-settete”, “Clown in corsia”, la formazione di volontari

che operano in Pediatria, Chirurgia Pediatrica ed On-coematologia Pediatrica; la fornitura di attrezzature tecnologiche per l’arredo delle stanzette (televisori e videoregistratori); l’avvio di importanti raccolte fondi. .

Ad illustrare al Presidente Oliverio l’attività dell’Asso-ciazione e le iniziative av-viate nel reparto è stato il Coordinatore dei Servizi e fondatore dell’associazio-ne, Franco De Maria. All’incontro erano presenti anche il Direttore del repar-to, dottor Domenico Sperlì, alcuni operatori sanitari e molti volontari che la so-stengono. Il Presidente Oliverio, pri-ma di salutare i bambini ri-coverati, ha voluto visitare anche la sede ospedaliera dell’Associazione, presso la quale viene offerta anche consulenza per il disbrigo di pratiche burocratiche, e la Casa dei Cuccioli, messa a disposizione delle famiglie. ■

Le iniziative in campo sa-nitario assunte dalla Pro-vincia di Cosenza in que-sti anni riguardano anche gli immigrati presenti sul territorio provinciale. A tal proposito l’assessorato all’Immigrazione e alle po-litiche sociali ha curato la preparazione e la diffusio-ne in tutti gli ospedali e gli studi medici della provincia di Cosenza di un vademe-cum multilingue, denomi-natp: “La salute a portata di mano”, uno strumento nato dalla considerazione che il problema della sa-lute psicofisica è un tema ricorrente nella storia delle migrazioni. Essa, infatti, è una pubblicazione che ri-sponde alla forte esigenza di informazione/comuni-cazione proveniente tan-to dagli operatori sociali e sanitari, quanto dal mondo dell’immigrazione e vuole facilitare il rapporto tra chi ha bisogno di aiuto e chi ha il compito di rispondere a tale necessità. Trovare risposte e sapere a chi ri-

volgersi per trovare assi-stenza quando si è in una condizione di debolezza,

determinata dalla malattia, è difficile per chiunque, ma vivere questa esperienza

in un paese straniero, del quale non si conosce bene né la lingua né il sistema

sanitario, può diventare complicatissimo. Non va assolutamente sottovalu-tato che lo sradicamento da una cultura e da un con-testo sociale e il succes-sivo adattamento ad una realtà nuova, che spesso si associa ai problemi de-rivanti dalla clandestinità, possono essere causa di patologie sulle quali è ne-cessario intervenire tem-pestivamente”.“La Salute a portata di mano” è, dunque, un pro-dotto ad elevata praticità, sintetico e chiaro, che, at-traverso la traduzione di-retta di frasi di uso comune in nove lingue, permette la comunicazione di base e l’orientamento nella ricerca dei servizi presenti sul ter-ritorio.Un altro strumento, dun-que, s favore della salute e, quindi, profondamente attento alle esigenze dei cittadini, siano essi locali o stranieri non importa, che vivono sul territorio della provincia di Cosenza. ■

L’on. Oliverio, in una sua recente visita all’Associazione,è rimasto molto colpito del lavoro svolto

Immigrazione e salute: pubblicatoun vademecum multilingue

La pubblicazione permette la comunicazione di basee la ricerca dei servizi sanitari presenti sul territorio

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Impegnarsi come istituzione a soste-nere la ricerca , ed in particolare quella oncologica, è uno scopo che la Pro-vincia di Cosenza persegue nell’inte-resse di tanti cittadini.In questa direzione l’Amministrazione Provinciale ha attivato una joint ven-ture con l’ AIRC, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, per l’ema-nazione di un bando di ricerca bienna-le nel campo della genomica e della proteomica con pertinenza progno-stica per i pazienti affetti da leucemia linfocitica cronica.Il progetto, presentato all’Ente dal Comitato Calabria dell’AIRC, è di no-tevole importanza per l’Ematologia calabrese e permetterà di ottenere nuovi e sempre più efficaci strumenti diagnostici e farmacologici per il trat-tamento di pazienti affetti da malattie gravi, evitando a questi ed alle loro fa-miglie gravosi spostamenti. La Provincia ha aderito al progetto destinando una somma di 100.000 Euro, dei quali 50.000 per l’anno 2008 e 50.000 per il 2009. “ L’ Associazione Italiana per la Ri-cerca sul Cancro- sottolinea Rosella Pellegrini Serra, Presidente Comitato Calabria dell’AIRC- da oltre 40 anni promuove e sostiene la ricerca on-cologica italiana e ogni importante traguardo raggiunto in questo ambito ha visto al suo fianco la nostra Asso-ciazioneOggi, nel sostenere la ricerca sul cancro, ci è accanto la Provincia di Cosenza, ed è una occasione unica per contribuire alla realizzazione di un progetto concreto per la nostra terra, di grandi dimensioni e di sicura egida.E’ doveroso ringraziare il Presidente Oliverio, per la sensibilità dimostrata, e per la favorevole intuizione nel valu-tare l’importante ricaduta che avrà sul

territorio la realizzazione di questo pro-getto non solo per l’Ematologia cala-brese e quindi per il trattamento dei pazienti affetti da gravi malattie, i quali finalmente non dovranno più affronta-re i gravosi “viaggi della speranza “ , ma consentirà anche alle “menti “ ca-labresi di lavorare e di crescere nella propria terra evitando così la fuga dei migliori cervelli.”“L’Unità Operativa Complessa di Ema-tologia- afferma quindi il dott. Fortuna-to Morabito, Direttore Unità Operativa Complessa di Ematologia- opera sul territorio della provincia di Cosenza dal Marzo 2005 e si pone come istituzione di riferimento provinciale offrendo ai pazienti una possibilità di diagnosi e cura delle malattie emato-oncologi-che di alto livello. Spinta dalla vocazione verso la ricerca, l’Ematologia di Cosenza ha iniziato, sin dalla sua istituzione, una serie di colla-borazioni scientifiche lavorando, nel contempo, nei tre anni della sua breve storia, alla realizzazione di un laborato-rio di Ematologia di II livello. La straor-dinaria partnership pubblico-privata, assoluta novità nella nostra Regione, consentirà un progetto di levatura na-zionale per i contenuti scientifici e per il supporto economico, contribuendo

così ad una ulteriormente crescita del-la cultura scientifica in campo emato-logico nel nostro territorio. La ricerca potrebbe sembrare una scelta di cam-po inusuale per un centro ospedaliero ematologico; ma è indubbio che una gestione autonoma della ricerca di base influenzerà positivamente l’af-finamento diagnostico di tutte le pa-tologie ematologiche, incidendo alla fine sulle migliori scelte terapeutiche per i nostri pazienti. Non trascurabile sarà, infine, l’opportunità di crescita professionale che il progetto potrà assicurare a giovani menti calabresi, che potranno mettere al servizio della ricerca in campo ematologico la pro-pria “passione scientifica”. Quindi un grazie va all’Amministrazio-ne Provinciale di Cosenza, alla Fon-dazione Carical e Fondazione Amelia Scorza, all’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) nonché all’Azienda Ospedaliera che hanno accolto con entusiasmo di finanziare il progetto in un campo così moderno come la genomica e la proteomica, atto ad identificare nuovi indicatori progno-stici molecolari nei pazienti affetti da leucemia linfoide cronica. Il lavoro sarà duro e lungo ma la voglia di riuscire, ne siamo certi, avrà il sopravvento. ■

Garantire risposte personalizzate e nel contempo garantire equità d’accesso nei vari territori, è possibile in una lo-gica di integrazione a tutti i livelli. Essa permette infatti lo sviluppo di reti as-sistenziali a cui partecipano soggetti diversi e, al tempo stesso, la valorizza-zione delle singole autonomie.Incidere quindi sui determinanti della salute, non solo perché è un compito essenziale per il Servizio Sanitario Na-zionale ma anche perché la “politica di tutte le politiche”, sanitarie e non, si traduca in un’efficace politica di pro-mozione della salute e di sostenibilità del sistema nel medio e lungo termine. L’integrazione istituzionale è una ne-cessità per il nuovo Welfare, a livello di programmazione, organizzazione ed erogazione dei servizi sociali e sanitari.In quest’ottica, di non facile attuazione,

l’accordo di collaborazione fra i due Enti rappresenta il primo vero esempio nella nostra provincia di integrazione istituzionale per il conseguimento del comune obiettivo: LA SALUTE DEI CITTADINI.“Quella legata all’Unità mobile di Mam-mografia e Pap-test –segnala il Presi-dente Oliverio –è una iniziativa di par-ticolare rilevanza sociale. Prevenzione non è solo il garantire una sopravviven-za maggiore, ma anche e soprattutto una migliore qualità della vita.Il programma concordato con l’Azien-da Sanitaria Provinciale, in perfetta sintonia con il Direttore Generale, av-vocato Franco Petramala, prevede di raggiungere anche i comuni più peri-ferici della nostra provincia.

Contiamo sulla collaborazione delle Amministrazioni locali, delle Associa-zioni- soprattutto quelle femminili- con le quali abbiamo già stabilito una siner-gia, indispensabile per la sensibilizza-zione su una tematica di tale portata.Una diffusa azione di comunicazione permetterà la massima divulgazione delle informazioni relative al program-ma di screening che si avvale di un gruppo di operatori qualificati, oppor-tunamente formati, dell’Azienda Sani-taria Provinciale.”“Entro fine anno – rileva infine il Pre-sidente Oliverio- saremo in grado di effettuare un primo monitoraggio sui risultati dell’iniziativa , sicuri sin d’ora cheAL PASSO CON LA PREVENZIONE oggi è la nostra sfida, domani sarà il nostro risultato.” ■

editoriale

LA PREVENZIONE:IMPEGNO

PRIORITARIODELLE ISTITUZIONI

di Gerardo Mario Oliverio*

segue dalla prima segue dalla prima

Arriva il camper della salute

Ricerca sul cancro:la Provincia aderisce

ad un importante progetto AIRC

Ci siamo fatti promotori come Consiglio Provinciale, a seguito anche dell’iniziati-va meritoria di Franco Cor-belli, della proposta di Leg-ge recentemente approvata dal Consiglio regionale gra-zie alla quale, per la prima volta, è stato istituito nella nostra regione il Garante della Salute.Grande attenzione abbiamo dedicato al discorso della prevenzione, soprattutto rispetto alle più gravi e ricor-renti patologie presenti su tutto il territorio provinciale.A sostegno del progetto: “Sicurezza e pronto inter-vento per la tutela della salute” abbiamo approva-to un impegno di spesa di 300 mila euro finalizzato all’acquisto di duecento apparecchi defibrillatori che saranno distribuiti su tutto il territorio provinciale e alla formazione di perso-nale volontario che sarà im-pegnato nelle operazioni di primo intervento.In autunno partirà in tutte le scuole della provincia di Cosenza un progetto di screening delle malattie car-diache predisponenti alla morte cardiaca improvvisa.Fiore all’occhiello delle no-stre iniziative è, infine, l’ac-quisto di un mezzo mobile attrezzato (camper) che mettiamo a disposizione dell’Azienda Sanitaria Pro-vinciale di Cosenza per la diagnosi precoce dei tumori femminili e per l’esecuzio-ne di Mammografie e Pap Test, utile per il programmi di screening predisposti dall’ASP stessa.Il camper arriverà in tutte le città ed i paesi del territorio provinciale secondo un ca-lendario predeterminato. In tal modo sarà più semplice raggiungere le zone più de-centrate facilitando l’esecu-zione di tali metodiche. Gli esami saranno eseguiti da personale medico spe-cializzato dell’Azienda Sani-taria Provinciale.Forse quelle che ho appena sommariamente elencato sono solo piccole cose, ma è proprio attraverso queste “piccole cose” che si danno risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Anche quando essi non riguardano le no-stre competenze. Ciò che conta è fare, sen-za mai pensare se ciò che stiamo facendo sia abba-stanza… ■

*Presidente della Provinciadi Cosenza