IDéeSse InForma - archiviostoricocitroen.info©eSse InForma/IDéeSse... · IDéeSse InForma . 2...

24

Transcript of IDéeSse InForma - archiviostoricocitroen.info©eSse InForma/IDéeSse... · IDéeSse InForma . 2...

IDéeSse InForma .

2

Bollettino periodico di informazioni a ca-rattere Sociale dell’IDéeSse Club e delRegistro Italiano Auto Storiche Citroën

N° 15 - 23 Marzo 1997Anno VIII

IDéeSse Club

Sede Sociale ed Ufficio dellaPresidenza: Via Fanciullacci, 22

50019 Sesto Fiorentino (FI)

Segreteria: Via Cheren 14/b52100 Arezzo

Consiglio di Amministrazione:

Sergio Cerreti, Presidente Camillo Cotti, VicepresidenteMaurizio Marini, SegretarioGianni Bencini, Segretario della

PresidenzaLeonardo Antonelli Resp. MercatoFederico AntonucciGiancarlo CalcagniPietro ForastieriLuciano RossiRodolfo RossiRiccardo Shivitz

SOMMARIOEDITORIALEIDéeSse domani 3di Sergio Cerreti, Presidente dell’IDéeSse Club

RETROSPETTIVAProva su strada ID19 4dal numero di Quattroruote del 2/1959 (ultima parte)

NOTE TECNICHEEnergia in Stile 8A cura di Maurizio Marini

QUI IDEESSEQuarta Promenade IDéeSse 10Terzo Raduno Amici della DS 13Terzo Incontro con gli Amici dell’Umbria 14Non saltiamo il Saltino 16A cura del Comitato di Redazione, di Sergio Cerreti eMaurizio Marini

APPUNTI DI VIAGGIOLa Grande Corsa 18di Sergio Cerreti

ULTIM’ORARicordiamo Nuccio Bertone 20

SERVICEConvenzione con la Libreriadell’Automobile 20A cura del Centro di Documentazione

INDIRIZZI & COMUNICAZIONI 23

AGENDA 1997 24Rubriche a cura del Comitato di Redazionedell’IDéeSse InForma

Redatto, Composto e Riprodotto in Proprio dall’IDéeSse ClubComitato di Redazione: Maurizio Marini

Riccardo ShivitzGiancarlo CalcagniMarco Centomo

La rivista non contiene informazione pubblicitaria, eventuali messaggipubblicitari contenuti sono stati scelti ad insindacabile giudizio dellaredazione e provengono da riviste d’epoca a scopo puramente gra-fico. L’IDéeSse InForma 15 è stato composto su sistema Silicon Graph-ics grafico con Pagemaker, Illustrator e Photoshop 4.0 della ADOBE,utilizzando il linguaggio PostScript livello 3.Riprodotto in proprio sulla nuova stampante LaserJet 4v Hewlett Pac-kard dell’IDéeSse Club.

IDéeSse InForma

3

Ottavo anno dell’IDéeSse: ascriverlo rimaniamo sorpresi, nonci sembra che già siano trascorsisette anni dalla costituzione delClub! Eppure è così, abbiamouna storia e c’è il domani che cistimola ad andare avanti, a per-correre nuove strade e tanti chi-lometri a bordo delle nostreDee...

Storia consolidata da un no-me e da un logo conosciuti a li-vello nazionale, apprezzati per ilmodo di essere ideessisti che ciunisce, ne abbiamo confermecontinue. Scritta assieme a più dicentocinquanta Soci effettivi evissuta in oltre trenta manifesta-zioni e raduni organizzati dal di-cembre ‘89 ad oggi; diffusa dallepagine di questo notiziario e dalFoglio Notizie, dilatata dalla crea-zione del RIASC - il Registro StoricoCitroën - di recente riconosciutoda Citroën Italia, veicolata fra gliappassionati del «Double Che-vron» dall’entusiasmo che hasempre contraddistinto chi èstato con noi, contribuendo tuttiad affermare l’IDéeSse Club.

E il domani, com’è nelle uma-ne cose. Che si apre con la pros-sima Assemblea sociale mirata arafforzare il sodalizio affrontandonuovi temi.

Per prima cosa, la struttura.L’ampliarsi del corpo sociale (oltrequaranta Soci in più nel ‘96) edelle aree di diffusione impongo-no un ripensamento sull’attualemodello strutturale, centralista.Occorre perciò riflettere sulla op-portunità di territorializzare certefunzioni organizzative e di segre-teria per conseguire un approc-cio ai Soci più ravvicinato, unacapacità operativa aderente allerealtà locali, per puntare ad or-ganizzare una manifestazioneall’anno nell’ambito di ognunadelle principali aree d’influenza;

sollecitando con azione capillarequelle che, al contrario, presen-tano ancora scarsa penetrazionedel Club.

In secondo luogo, una incisivadiffusione dell’immagine del so-dalizio, delle attività, dei serviziofferti: radunistica, strutture e re-ferenti per materie, centro di do-cumentazione e sistema informa-tivo (Internet compreso), sostegnoalla ricerca della ricambistica e diofficine esperte, consulenza sulrestauro, supporto per le pratichedi omologazione ASI, assicurazio-ni. Terzo punto, la federazioneall’ASI. Il Consiglio di Amministra-zione si è espresso a Bologna insenso favorevole, valutando es-senziale il venire incontro alle esi-genze dei Soci che ambisconoalla omologazione ASI della pro-pria Dea, evitando loro di doversiassociarsi a strutture plurimarchegià federate. Sono in corso leprocedure per la richiesta di fe-derazione, dovendo valutare sel’operazione debba riguardare ilClub o il RIASC da solo.

Quarto, il RIASC. Sarà sottopo-sto all’approvazione della prossi-ma Assemblea sociale il regola-mento della Sezione autonomadel Registro, onde dargli pienoeffetto giuridico e fissarne finalità,strutture, strumenti, modalità digestione. Oltre che curare il cen-simento delle vetture, il RIASC do-vrà svolgere funzioni di consulen-za e supporto per la omologazio-ne ASI.

Quinto, i rapporti con gli altriclubs Citroën. Per i sodalizi riferitialle auto diverse dalla DS, si trattadi attivare o consolidare rapportidi cooperazione nei campi dicomune interesse; in primo luogocon quelli (2CV Club di Beinette?,Club TA di Isola della Scala?, ClubSM Italia?) che dovrebbero assu-mersi il compito di gestire le ri-

spettive sottosezio-ne del RIASC. Nelcaso, invece, dei clubs riferiti allaDS, la questione si fa nebulosaessendo meno definiti gli interlo-cutori: alcuni sodalizi hanno ces-sato o sospeso la loro attività, altrinon comunicano o non diffon-dono le proprie iniziative, altrove siregistrano iniziative per dar vita anuovi club.

Non vogliamo creare pregiu-diziali nei confronti di singoli Socie appassionati, né dei tanti amicisparsi per l’Italia. Ma come asso-ciazione legalmente costituita,contraddistinta da una presenzaqualificata e determinante nelmondo del diessismo, l’IDéeSseClub non può che rapportare ilproprio comportamento nei con-fronti di quei sodalizi al sussisteredi alcune condizioni chiave, es-senziali e inderogabili: - figuragiuridica reale (atto costitutivo estatuto registrati), effettiva consi-stenza strutturale e numerica delcorpo sociale; - finalità istitutive inlinea con il nostro Statuto, senzafini di lucro, politici o religiosi; sonoda escludere intese o rapporti dicollaborazione con club che nongarantiscono separatezza dellapropria attività da interessi com-merciali o pubblicitari di loro as-sociati (secondo quanto stabilitonell’Assemblea sociale di dueanni fa); - piena identità di scopi,programmi, progetti, azioni; pa-riteticità di ruoli e funzioni; adesio-ne al RIASC. E non possiamopensare a fusioni, troppo com-plesse dal punto di vista societa-rio: lo Statuto prevede la costitu-zione di sezioni territoriali, questaè casomai la strada da seguire.

Esprimiamo ancora una voltal’augurio di essere in tanti a pen-sarla così: e con loro siamo prontia metterci nuovamente sedutiattorno al Tavolo dell’amicizia.

EDITORIALE

IDéeSse Domanidi Sergio Cerreti, Presidente dell’IDéeSse Club

IDéeSse InForma .

4

PICCOLA MANUTENZIONE

Nonostante la complessitàdel vano motore le operazioni dipiccola manutenzione all’internodel cofano non presentano sen-sibili difficoltà: buonal’accessibilità all’apparatod’accensione (le candele sonoestraibili mediante chiave a tu-bo) al carburatore ed agli im-pianti di lubrificazione e raffred-damento.

La verifica del livello nel cir-cuito idraulico è facilitata da untubetto trasparente esterno alserbatoio che funziona secondoil principio dei vasi comunicanti.

Difficoltoso il cambio delleruote, per la presenza dei copri-dischi esterni e per la presenzadi pneumatici, diversi nelle di-mensioni, sui due assali.

Vano motore non illuminato;posizione di apertura coperchiovano motore tramite compassonon automatico.

TENUTA ACQUA CORPOVETTURA

Sottoposta la vettura alla pro-va di tenuta in un tunnel di la-vaggio (pressione dell’acqua 15atmosfere) si è verificata qual-che infiltrazione nella portieradel guidatore, lato montante.Nel complesso riteniamo buonala tenuta di questa vettura.

MOTORE

Quattro cilindri in linea, ale-saggio X corsa = 78 X 100 mm.;

cilindrata totale 1911 cc. Rap-porto di compressione 7,5 : 1.Potenza massima 66 CV (34,5CV/litro) a 4500 giri/min. Coppiamotrice massima 13,5 mkg a4500 giri/min. Valvole in testa,camera di scoppio emisferica,aste, bilancieri, albero a cammelaterale mosso da catena, Uncarburatore invertito Solex 34PBIC. Accensione a spinterogenocon correttore automatico ecomandato d'anticipo. CandeleMarchal CR 35 oppure Cham-pion H 10. Lubrificazione a cir-colazione forzata, filtro olio. Ca-pacità circuito 4 litri. Raffredda-mento acqua a circolazione for-zata. Capacita circuito litri 8,5(soluzione allo 8,8 % di glicoleper protezione antigelo sino a 5°sotto zero).

TRASMISSIONE

Motore anteriore; frizione,cambio, rinvio e differenziale inblocco al motore, ruote motricianteriori.

Frizione monodisco a secco;cambio a quattro rapporti (2', 3'e 4' silenziose e sincronizzate)comando al volante. Rapporti alcambio: 1a=3,55; 2a=1,89;3a=1,22; 4a=0,85", R.M.= 3;81. Coppia conica (9/35) = 3,89.Gomme: anteriori 165 X 400, po-steriori 155 X 400.

CORPO VETTURA

Berlina 4 porte, 4-5 posti contelaio a piattaforma in lamierad'acciaio scatolata. Passo m.8,12 carreggiate ant. m. 1,50;post. m. 1,30.

Sospensione anteriore a ruoteindipendenti, bracci oscillantitrasversali, elemento elastico ed

RETROSPETTIVA

Prova su strada ID19Da Quattroruote del febbraio 1959, rileggiamo insieme i giudizi sulla Citroën ID19

a cura di Maurizio MariniSeconda ed ultima Parte

IDéeSse InForma

5

ammortizzante oleopneumatico,barra trasversale antirollio. So-spensione posteriore a ruote in-dipendenti con braccio longitu-dinale oscillante con elementoelastico ed ammortizzante oleo-pneumatico. Correttore automa-tico assetto corpo vettura. Sterzoa cremagliera: diametro di ster-zata m. 11.

Frenatura d'esercizio a co-mando idraulico: freni anteriori adisco, freni posteriori a tambu-ro. Superficie frenante: posteriorecmq. 230.

Freno a mano agente sulleruote anteriori. impianto elettrico(tensione 6V): dinamo 210 Watt;batteria 75 A/h. Dimensioniesterne: lunghezza m. 4,80; lar-ghezza metri 1,79; altezza m.1,47. Altezza minima da terra re-golabile: cm 9; 16; 22; 25; 28.

Peso a vuoto in ordine dimarcia: kg. 1090. Serbatoio car-burante litri 60.

COMPORTAMENTO SUSTRADA

Il comportamento su strada diogni vettura presenta diversiaspetti dai quali risaltano le qua-lità: per la Citroën « ID 19 » que-sti aspetti sono il comfort di

marcia e la sicurezza; il

primo e dato da un abitacolocomodo e spazioso e da una so-spensione dal molleggio eccel-lente; la sicurezza è affidata aduna frenata efficiente e soprat-tutto ad una tenuta di stradache, specie in curva, può definir-si ottima.

Veniamo alle solite ordinateanalisi del comportamento sustrada.

Al tachimetro, le velocitàmassime consentite dal costrut-tore, a seconda delle marce in-nestate, sono: in «prima» 40km/h; in «seconda» 80 km/h;«terza» i 115 km/h e 135 km/h in«quarta» noi però abbiamo su-perato tale limite raggiungendoquasi i 140 km/h effettivi. Talevalore ci pare appropriato peruna vettura da turismo di due litridi cilindrata: facciamo notareche, per le caratteristiche delmotore e del cambio, questavelocità richiede, prima di essereraggiunta, un certo tempo.

La ripresa da fermo e discre-ta, e tale si mantiene durantel'uso dei primi tre rapporti (chearrivano a 115 km/h rispetto ai135 km/h di velocità massima) ;innestando la «quarta» (moltipli-cata) il motore ha un certo afflo-sciamento. E, senza l'uso delcambio, cioè in «quarta», la ri-

presa non e bril-lante, pero si giovadella discreta ela-sticità del motore.

Tempi di ripresasulla base del chi-lometro: con l'usodel cambio 40,2sec., senza l'usodel cambio 50,2 sec.

Molto genericamente la Ci-troën parla di un consumo di 10litri/100 km (ad una velocità me-dia di 75 km/h). Questi sono stati iconsumi che abbiamo misuratodurante l'uso della vettura. Intraffico urbano: da 5,5 a 6km/litro. Su strada i consumi van-no da un minimo di 12 km/litroad un massimo di 6,5 km/litro.Precisiamo che queste cifre si ri-feriscono a condizioni estreme diutilizzazione: il minimo consumo,viaggiando con vettura a mini-mo carico, guidata a velocitàeconomica e su strade pianeg-gianti; il massimo invece convettura a pieno carico, guidataa velocità sportiva e su strade dimontagna.

Con questi consumi, datal'abbondante capacita del ser-batoio (60 litri), l'autonomia dellaCitroën è: in città 360/510 km, sustrada : 390/720 km.

Ma, come abbiamo accen-

IDéeSse InForma .

6

nato all'inizio, unadelle qualità della«ID 19» è la tenutadi strada. Il com-portamento in cur-va della vettura etendenzialmentesottosterzante: la«ID 19» percorre,

anche a velocità sostenuta, lecurve più strette; al pilota rimanesolo da vincere il disagio di en-trare in curva a velocità soste-nuta e di schiacciare l'accele-ratore durante le curve. Unavolta che il guidatore, cono-sciute le qualità della vettura,applica questo sistema di guida,può prendere sicuro le curve piùe «cattive».

Dobbiamo anche aggiun-gere che se, per imperizia delpilota, o per necessità di traffico,si debba «staccare» (cioè to-gliere il piede dall'acceleratore),o frenare, la vettura si mantienestabile nella sua traiettoria curvasenza accennare il minimosbandamento. Quindi dobbiamoconcludere che la tenuta distrada in curva e ottima e sicura.

Anche in rettilineo la tenuta distrada e stabile: le ruote man-

tengono l'aderenza anche suterreno molto sconnesso; inoltrela vettura permette scarti im-provvisi di sterzo, a cui segue unpronto riallineamento sullatraiettoria primitiva.

Questa tenuta di strada nonvaria neppure su percorsi ba-gnati o a scarsa aderenza. Perquanto riguarda il molleggio,fattore determinante del comfortdi marcia, dobbiamo ricono-scere alla Citroën «ID 19» unasospensione che, oltre ad esseretecnicamente evoluta, è funzio-nalmente riuscita. Secondo il no-stro parere, i tecnici della Ci-troën sono riusciti ad ottenere uncompromesso fra il molleggioamericano (scuotimento ruote abassa frequenza e scarsa ade-renza ruote sul terreno) e quelloeuropeo (scuotimento ad altafrequenza e buona aderenza) :infatti nella «ID 19» abbiamo tro-vato una buona aderenza delleruote al terreno ed un molleggiotendenzialmente a bassa fre-quenza, cioè quasi all'america-na. All'eccellente azione dellesospensioni, che permettono dipercorrere anche ad alta velo-cità le strade più sconnesse,dobbiamo aggiungere, a pro-

posito del comfort, l'ottimo mol-leggio dei sedili.

Sempre a proposito delle so-spensioni aggiungiamo chepermettono una diversa regola-zione dell'altezza da terra della vettura. Esistono ben cin-

que posizioni: due estreme, nonutilizzabili per la marcia, e treintermedie; la posizione «tuttabassa» è di stazionamento e la«tutta alta» serve per il cambioruote, ed eccezionalmente perbrevi tratti di marcia. Sottoli-neiamo la praticità di tale siste-ma che permette alla Citroën«ID 19» di percorrere tratti distrada molto cattivi o coperti dineve, e anche di «guadare»tratti allagati come ci e capitato,durante le nostre prove su stra-da, sulla via Aurelia.

Com'è noto, a differenzadelle « DS », nella « ID », i co-mandi dello sterzo, freni, frizionee cambio sono normali, quindi il guidatore italiano la

preferisce.Ciò premesso passiamo al-

l'analisi dei vari comandi. Nulladi particolare da dire a propo-sito del cambio: buone la ma-novrabilità e la sincronizzazione.La frizione, come tutta la peda-

IDéeSse InForma

7

liera, è troppo avvicinata al pi-lota, inoltre ha una corsa ecces-sivamente lunga, il che, a causaanche della forma e posizionedei pedali, non permette un di-sinnesto completo.

La guida della e «ID 19» nonha le caratteristiche delle vetturea trazione anteriore: demoltipli-cata (più di quattro giri per lasterzata completa) può consi-derarsi leggera ed esente dareazioni. Solo nella guida velocee nelle curve a piccolo raggio,lo sterzo diventa duro e con ri-torno vigoroso. La frenata è effi-ciente e progressiva, anche inconseguenza della forma delpedale freno. Anche dopo unuso vigoroso i freni si mantengo-no soddisfacentemente efficien-ti; solo in caso di marcia a pienocarico, abbiamo notato qualchedifficoltà nella azione frenante.

Conclusioni

La Citroën «ID19» è una vet-tura da turismo di classe media,tipicamente europea, le cui

qualità più notevoli sono il com-fort di marcia, e la sicurezza chesi basa sulle buone qualità di te-nuta di strada e di frenata: unmotore più brillante ed un cam-bio meglio «rapportato» per-metterebbero prestazioni supe-riori.

Nonostante le maggiorazionidovute alle imposte doganali, ilprezzo praticato in Italia è buo-no, anche se sproporzionato ri-spetto a quello dell’edizione«DS», che, pur essendo di classesuperiore, da noi viene a costarepoco di più della «ID».

Giancenso Madaro

La Pagella:

Corpo Vettura

Estetica 7Finitura 6Capacità trasp. 9Assetto guida 6Comandi 6Strumentazione 5Visibilità 9Accessori 8Piccola manutenzione 8Tenuta acqua 9

Comportamento su strada

Velocità massima 8Ripresa 8Marcia in salita 7Consumo 8Tenuta di strada 10Comfort di marcia 10Sterzo 8Freni 9Motore 7Frizione 6Cambio 6

IDéeSse InForma .

8

Ci sono alcuniparticolari tra

quelli che compongonol’automobile nel suo insiemeche, per ragioni diverse, vengo-no trascurati durante il restauro.

Pneumatici, cinghie, liquidi,filtri, spazzole tergi sono spessoconsiderati materiali di consumoscarsamente influenti sullo statodi originalità della vettura. Ab-biamo già visto sul numero 13 esul 14 quelloche riguarda ipneumatici egli oli; trattiamostavolta il piùtrascurato tra icomponentidel veicolo: labatteria.

La batteriaè costituita daun involucroesterno (16)detto «conte-nitore», dimateriale iso-lante, di solitop.v.c., che hail vantaggio dinon essere at-taccabile da-gli acidi dellasoluzione.L’involucro èdiviso in varielementi o«celle». Ognicella, contraddistinta da un tap-po sfiatatoio(2), contiene pia-stre(8) negative alettate e distan-ziate da un «separatore»(13); iltutto si trova immerso nel liquidoelettrolita (acido solforico + ac-qua distillata). Le piastre(10) po-sitive sono collegate fra di loro efanno capo ad un morsettosporgente dal coperchio, e cosìdicasi per le piastre negative,

realizzando in tal modo il cosid-detto collegamento «in paralle-lo».

I vari elementi invece sonocollegati mediante ponticelli(7)che collegano appunto il mor-setto sporgente(4) positivo (o (18)negativo) di un elemento con ilmorsetto sporgente negativo (opositivo) dell’elemento adia-cente. Solo il primo e l’ultimomorsetto sono liberi, e costitui-

scono i punti di collegamentoall’impianto elettrico.

Ora, durante gli anni, questomarchingegno che chiamiamobatteria ha subito importanticambiamenti: siamo passatidalla massiccia struttura in eba-nite a quella moderna e leggerain P.v.c. (che normalmente «na-viga» nel portabatteria, tanto èlo spazio che resta libero).

Immaginate invece che siaoggi possibile reperire facil-mente una batteria di ebanitedelle esatte dimensioni di quellanecessaria alla vostra vettura.Immaginate che questo non vicosti nulla in più rispetto ad unabatteria moderna di pari capa-cità e che, viceversa, possiateaddirittura risparmiare qualcosa.Perché allora continuare ad im-piegare quei «plasticoni» poli-

cromi e co-stosissimi inluogo di unabella batte-ria d’epoca?

Muoversi,dunque.

Potetecontattaredirettamentela Accumu-latori Delta,fabbrica ar-tigianale delmilaneseche ancoraoggi comeai tempid’oro delleDS producedelle super-be ed effi-cienti batte-rie in ebani-te. Misurate ilvano batte-

ria, la distanza tra i poli e la cor-nice e la loro disposizione, alzatela cornetta del telefono e com-ponete lo 02/28.46.300 .

Il costo? Per una 400/72 Ah,ho speso 155.000 compresaspedizione!. Provare per crede-re.

NOTE TECNICHE

Energia in stilea cura di Maurizio Marini

IDéeSse InForma

9

La «Promenade» è tornataalla grande!

Il classico Raduno itineranteriservato alle DS e derivate haaffrontato quest’anno le affasci-nanti ed ancora “antiche” stradedella Ma-remma gros-setana: ven-tinove Dee,una Ami 6 eduna CX Athe-na (seguitecon rispettoda una ZXTAXI di servi-zio) non han-no mancatol’appunta-mento con letre tappe chehanno ca-ratterizzato lamanifestazio-ne, svoltasinel fine setti-mana del 14e 15 settem-bre scorsi.

Una ecce-zionale lumi-nosità di co-lori ha esal-tato le duetappe inizialidi questa«IVa Prome-nade»: laprima, conritrovo e pun-zonaturadelle vetturea Talamone -lo storicoborgo domi-nato dallasevera fortez-za medievale costruita a piccosul mare della Costa d’Argento -e il percorso snodato lungo lacosta e la laguna di Orbetello,

fino alla Marsiliana; la seconda,via Manciano, conclusa a seranel parco delle celebrate Termedi Saturnia. Bel tempo anchesulla terza tappa: la Manciano-Pitigliano-Sovana, terminata con

una coda fuori programma degli“Irriducibili” fino alla Fortezza Or-sini di Sorano. Tre tappe per una

percorrenza com-plessiva di quasiduecento chilometri.

Si è trattato, ancor più chenelle precedenti Promenade (Vald’Orcia 91, Isola d’Elba 92, Val

di Chiana94), di un ra-duno a fortecontenutoturistico-ricreativo-culturale. Aprincipiaredalle locali-tà: la stessaTalamone(presenti allapunzonaturadi partenzaventicinquevetture), lalaguna diOrbetellocon le sug-gestioni par-ticolari alleacque mari-ne interne econ la visitaguidata alcelebrefrontone deltempio etru-sco di Tala-monaccio, lacordialitàdell’aperitivoofferto nellasala consi-liare dal Sin-daco e dagliAssessori allaCultura eall’Urbanistica; cui hafatto seguito

il caloroso e vivace incontro allaMarsiliana e a Pitigliano con ladelegazione francese presenteper il gemellaggio Manciano-

QUI IDEESSE ...IV Promenade IDéeSse

a cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma

IDéeSse InForma .

10

Nyons (città dellaProvenza); eppoi ilbagno nella pisci-na d’acqua caldasulfurea alle Termedi Saturnia, la visitain notturna al Cen-tro storico di Man-ciano con le

“Cantine aperte”, la degu-stazione del «cianfagnone» e laMostra dell’antiquariato; e,l’indomani, la vista guidata a Pi-tigliano col suo Centro storicoesaltante e l’esposizione delleDee su piazza della Repubblicaa coinvolgere curiosi e turisti (piùvolte abbiamo inteso la frase «èla macchina di Ginko!»); e la so-sta nella restaurata Sinagoga eal forno degli Azimi, testimonian-za di una operosa presenzaebraica fra le più significativedella Toscana, peccatol’indisposizione della Socia Gia-da Liscia Garrison, raffinata arti-sta musicale, che ci ha privatitutti - lei per prima - del piacereatteso per l’esecuzione di alcuni

canti ebraici e gospel; el’aperitivo offerto nel rinasci-mentale cortile del Castello Orsi-ni agli Idéessisti ed agli amicifrancesi, per la degustazione deltipico pecorino prodotto dai ca-seifici di Manciano e di Soranocon l’assaggio di un delizioso vi-no spumante prodotto dallaCantina sociale di Pitigliano.

Conclusione ufficiale a Sova-na, la perla medievale dellaMaremma incastonata al centrodi una delle più significativearee di presenza etrusca. Convisita guidata alla chiesa diS.Maria e al Duomo, fra gli edificipiù significativi dell’intera archi-tettura romanico-gotica in To-scana.

Un doveroso riferimentoall’ospitalità: per la preziosacollaborazione delle Amministra-zioni comunali di Orbetello,Manciano, Pitigliano e Sorano,per il sostegno offertoci da entied aziende del luogo (Comitatodella Marsiliana, Pro Loco di Piti-gliano, i due caseifici e la canti-

na sociale anzi citati), perl’apporto determinante della So-cietà per le Terme di Saturnia:che ha prestato la propria colla-borazione in uomini e idee per lariuscita della manifestazione, hariservato ai radunisti la piscinatermale, ha offerto un buffet chesi è tramutato in un cenone du-rato dalle otto alle undici di sera!

Per parlar della cucina, il chenon guasta mai: alla tavolatapredisposta nel grande capan-none “tuttofare” dell’Aziendaagricola della Marsiliana, ad-dobbato con vessilli d’Europa, diFrancia, Italia e IDéeSse Club, èstata l’occasione per gustare al-cune genuine pietanze dellacucina maremmana, esaltatada una «acqua cotta» da gran-de manuale gastronomico; delcosiddetto “buffet” serale alleTerme è da sottolinearne la qua-lità e l’alta classe; la domenicaa Sovana, il ristorante “Scilla” ciha dato un altro saggio - qui alivello di alta scuola culinaria - diciò che la cucina locale può

IDéeSse InForma

11

imbandire. Con sapiente do-saggio di vini locali - bianchi,

rossi e spumanti - di grandestoffa.

Ci hanno fatto gradita com-pagnia nel corso di questi duegiorni i Sindaci dei quattro co-muni attraversati dalla Promena-de, Minnucci per Orbetello,Franceschelli per Manciano,Manzi per Pitigliano, Benocci perSorano; l’«adjoint» (l’assessore)alla cultura e vice-sindaco di

Nyons, la Presidente del Comi-tato francese del gemellaggio, i

due menestrelli in costume pro-venzale che hanno allietatol’incontro alla Marsiliana conmusiche tradizionali eseguite colsolo ausilio di un tamburone e diun flauto ciascuno (per doveredi cronaca, ai francesi che han-no intonato l’inno di Provenza hafatto riscontro il “canto” di ...Centomo e Romeo con - indovi-nate un po’? - “O sole mio”); ep-

poi il Direttore delleTerme di Saturnia,Savelli, con lagentile Signora el’incaricato dalleTerme, Giorgi, perl’appoggio orga-nizzativo necessa-rio e al quale dia-mo atto della professionalità,dell’impe-gno e della passioneprofusi a nostro fianco in questoraduno; il ragionier Celata per laPro Loco di Pitigliano, il quale hacontribuito a garantire con al-trettanta passione, partecipazio-ne e capacità la perfetta riuscitadella terza tappa; e la SignoraElena Servi in rappresentanzadella comunità ebraica di Piti-gliano. Senza dimenticare il Sin-daco della vicina Capalbio,Franci, presente alla 1a tappacon la propria DS.

Infine -e in primis- le protago-niste, loro: le Dee. Ventinove,abbiamo anticipato, fra DS e ID,berline e splendide cabrio,complessivamente presentinell’arco delle due giornate. Piùl’affascinante Ami 6 già vista a

IDéeSse InForma .

12

Santa Colomba equi nuovamenteammirata, e la ros-sa Athena di Fe-derico Antonucciche troppo spessoocculta la suabella DS 19 fra imisteri delle brume

padane.Divine fra le Dee le tre cabrio

di Centomo, Casari e Boglione(due monofaro e una doppio-faro), provenienti da Verona, Ar-gelato (BO) e Roma. Presente aTalamone anche una quartacabrio, fuori raduno: quella di unappassionato locale, sorpreso discoprirci lì ma ormai impegnatoin una gara velica che non gliconsentiva di potersi aggregarea noi.

Apprezzata la sempre accat-tivante monofaro ID19 prima se-rie del romano Scirè (la Dea piùanziana presente). Le facevano“ala” le due monofaro “ufficiali”in livrea grigia: la «Presidentielle»e la «Bis.Segreterielle»: la ID 19B1966 del Segretario Marini al suodebutto sulla pubblica piazza(rimasta in un campo per benquattro anni, in attesa di unestimatore: ma signori diessisti,cosa guardate quando andatein giro, solo la strada e le mini-gonne?). A sera si è unita a loroanche la monofaro Pallas di Ca-lì, provenienza Milano.

Efficace il servizio prestato daiVigili Urbani nelle diverse località

attraversate, in modo partico-larmente egregio nel tratto delterritorio orbetellano; ed enco-

miabile la collaborazione of-ferta dal militi dell’Arma dei Ca-rabinieri nel corso delle primedue tappe.

In sintesi, che dire di questaPromenade? «Splendido splen-dente», come canta la biondaRettore! Splendido perl’adesione al Club di Spaccarellie Tortora di Roma, che hannointeso così dare riconoscimentoalla presenza dell’IDéeSse Clube senso concreto alla loro ripe-tuta partecipazione ai raduni piùsignificativi; splendente, per leluci e i colori, per gli intensi sa-pori e i profumi, la bellezza deiluoghi, delle vetture e delle tantefanciulle e signore presenti, perl’appassionata partecipazione, ilforte senso dell’Amicizia, il gran-de senso dell’Ospitalità (con la Omaiuscola, sì!) con cui siamostati accolti ovunque, l’intensafraternizzazione fra le persone.

Significative, a questo propo-sito, le parole pronunciate dauno degli organizzatori alla Mar-siliana: «in tempi nei quali c’èchi adombra separatismi e chianela all’unità europea, vedereriuniti assieme cittadini di Franciae d’Italia per celebrare il ge-mellaggio di due città di quellenazioni assieme ad appassionatiitaliani provenienti da Milano,Bolzano, Bari, Napoli, dalla stes-sa Capitale e da tante altre lo-calità del nostro Paese, uniti fraloro dalla comune passione perun’automobile francese, questa

è davvero l’Europa!» A conclu-sione del pranzo a Sovana, aipartecipanti alle due giornate è

stata consegnata una confezio-ne contenente due bottiglie divino della Cantina sociale di Pi-tigliano munite di speciali eti-chette celebrative; una sola bot-tiglia è spettata ai presenti alprogramma domenicale della3a tappa. Ai Capoequipaggi eai Soci presenti è stata conse-gnata anche un’artistica targa acolori ispirata alla pubblicità Ci-troën per la ID 19, al momentodella sua uscita nel 1957.

La stessa targa, unita al ga-gliardetto del Club, è stata con-segnata ai Sindaci dei quattrocomuni interessati dalla Prome-nade e al Direttore delle Termedi Saturnia, nonché al Sig. Giorgie al Rag. Celata in riconosci-mento della collaborazione pre-stata.

Un’ombra, comunque, ed unforte rammarico: la Promenadedoveva essere, come da pro-gramma iniziale, l’occasione piùappropriata per dar vita ad unnuovo incontro Franco-Italianocon gli Amici dell’IDéaleDS diProvenza, dopo la manifestazio-ne di marzo a Beaulieu-sur-Mer.Purtroppo i diessisti del club PA-CA non sono stati di parola edhanno lasciato in noi il rammari-co per un’occasione perduta(per loro soprattutto, ma ancheper noi che tenevamo a questoincontro in Italia). Ci consoliamocon l’invito formulatoci dai rap-presentanti della municipalità diNyons, per organizzare un radu-

no IDéeSse a casa loro: sarebbeformidabile!

SOCI PRESENTI

*Antonelli, *Antonucci, Bencini, *Boglione, Calì, Calcagni, Casadei, *Casari, *Caso, *Centomo,*Cerreti S., *Cini, *Corsinovi, Forastieri (x O.A.^LP), Frappi, *Magagni, *Marini, *Menchetti, *Quilici,Romeo, *Rossi G., *Rossi L., *Rossi R., *Rustichelli, Santini, Shivitz, *Spaccarelli, *Tortora, *Tosin,*Ventura, *Giunti (Probivira).

ALTRI EQUIPAGGI

*Antonelli GL./Forgione, Bolzano - Franci, Capalbio (GR) - Guerra, Manciano (GR) - Maglitto, Napoli -*Scirè, Roma - *Vettori, Sesto Fiorentino (FI)

Gli equipaggi e i Soci preceduti dall’asterisco * hanno partecipato all’intero programma della Pro-menade

IDéeSse InForma

13

Dopo tre anni di assenza, il 29settembre scorso le DS sono tor-nate a percorrere le strade dellacittà della Ghirlandina periniziativa di Silvano Ottani.Si è trattato del 3° Raduno“Amici della DS”, dopoquelli del 92 e 93.

Da tempo il buon Sil-vano manifestaval’intenzione di ridare vitaalla “sua creatura” con-tando sull’apporto orga-nizzativo dell’IDéeSseClub. Ciò è avvenuto, nonpotendo non dare unamano ad un Socio cosìappassionato!

Silvano ha curato conle autorità cittadine lemodalità di passaggiodelle vetture lungo lestrade cittadine e predi-sposto l’ospitalità presso ilristorante del “Green vil-lage” a Nonantola più lecoppe e le targhe di ri-conoscimento ai parteci-panti; l’IDéeSse Club hadiffuso la pubblicità delRaduno con il Foglio Noti-zie, curato la registrazionedei partecipanti e lacontabilità delle prenota-zioni, organizzato la se-greteria-raduno perl’iscrizione dei parteci-panti e la punzonaturadelle vetture, grazieall’apporto fondamentaledi Rossella e Gianni Ben-cini coadiuvati da Federi-co Antonucci.

Altro contributo consi-stente è stata la presenzadi diciotto Soci, fra i qualiMedolago con la sua affasci-nante cabrio preserie 1959.

Nonostante qualche sfasaturaorganizzativa (i soliti ritardatari e i

dispersi alle porte di Modena, leovvie difficoltà dovute ai sema-fori per la presenza di due soli

vigili urbani a disposizione dellungo corteo delle vetture),un’ottantina di Dee e qualche“cugina” hanno fatto bella mo-stra di sè dapprima in via Mozart,

sul luogo del ritro-vo, e poi lungo ilpercorso che ha toccato la

concessionaria CitroënPanini, ha percorso i vialicittadini ed ha raggiuntoil “Green village” verso le13 e trenta

L’elevato numero divetture (favorito anchedal vuoto di calendarioconseguente al repentinoannullamento del radunodi Brescia preventivatoper la settimana prece-dente), i modelli rappre-sentati - fra i quali alcunestupende cabrio e, so-prattutto, una splendidaDS 19 del 1957 giunta daNeuchatel in Svizzera - latradizionale cordialitàemiliana, la cucina e lepietanze all’altezza dellasituazione, l’entusiasmo diSilvano Ottani, i ricono-scimenti assegnati aipartecipanti, tutto hacontribuito al pieno suc-cesso della manifestazio-ne.

Particolare significatoha assunto la consegnada parte di Silvano dellespeciali coppe ai clientidella sua officina autoriz-zata Citroën, in segno diriconoscenza per la fe-deltà dimostratagli anchenei momenti di difficoltàda lui vissuti negli anniscorsi per motivi di salute.Un gesto umano di gran-de intensità ed emozione,bravo Silvano!

Un Silvano cui va il no-stro ringraziamento per la

coppa assegnata all’IDéeSseClub e per l’amicizia che ci ri-serva da tempo.

QUI IDEESSE …Terzo Raduno Amici della DS

A cura del Comitato di Redazione

IDéeSse InForma .

14

«Dee sul Trasimeno» diquest’anno è stato caratterizzatoda un doppio prologo, Sabato19 ottobre: la traversata del lagoin battello da Passignano peruna visita all’Isola Maggiore e il“Cenone dei Mangioni” dalla«Mimmi» a Mercatale di Corto-na, trattoria già sperimentata inaltre due occasioni per soddi-sfare il gusto degli idéessianipalati.

Il tempo - per quanto coper-to, umido, a tratti minaccioso dipioggia - haconsentito aduna diecina di“Irriducibili” diprendere partealla prima inizia-tiva. PresentiWalter Tosingiunto fresco fre-sco con Erika daBolzano, il neo-fita e neo-SocioFederico Pani-cara da Roma, ilPresidente e Si-gnora, i ProbiviriIsabella Armen-tano e Lia Giunti,gli organizzatoriLida, Marini eCalcagni; aiquali si sono po-co più tardi aggregati GianlucaCentanni, Signora e “diessini”,giunti all’ultimo tuffo da Ancona.

Sull’isola, interamente pedo-nale: breve ristoro di mezzodì albar del Molo, visita al cadentecastello dei Guglielmi con am-pia veduta panoramica sul lago,giro del parco-oliveta e signorealla ricerca dei caratteristicimerletti a “punto d’Irlanda” rea-lizzati a mano dalle donne del

paesino secondo una tradizionecolà impiantata all’inizio del se-colo.

Rientro al porto di Passignanopoco prima delle sette del po-meriggio e incontro con gli altripartecipanti che si erano datiritrovo sulla darsena per la cena:in totale trentuno persone più idue “Diessini”. Qui il momentopiù esaltante, almeno per gli“anziani” del Club presenti, quelliclasse 1989/90, e citiamo Cen-tanni, Cerreti, Cotti, Marini, Tosin(e Antonelli e Rodolfo Rossi

l’indomani): il ritorno fra noi, do-po cinque anni di assenza, del“figliol prodigo”! Di Orio Ricci daPavia (ora Milano), sì, proprio lui:che - com’è stato scritto in piùoccasioni - diede il “la” alla co-siddetta “Scintilla di Orio”, cheavviò il meccanismo di iniziativee di amicizie che dal 4 giugno1989 del primo, sparuto ma ap-passionato incontro di Marina diPisa, ci ha portati con tanto im-pegno e volontariato ad essere

la più importante e qualificatastruttura di aggregazione deidiessisti in Italia, l’IDéeSse Club:«il Cléb» come dicono il nostroVice-Presidente e il Segretario.Giustamente.

La cena dalla «Mimmi», svi-luppatasi dalle otto e mezza finoa mezzanotte in un susseguirsicontinuo di portate tipiche ecaratteristiche della cucina lo-cale, ha sugellato con un brindisiquesto ritrovarsi fra Amici vecchie nuovi, tutti con la stessa inten-sità di passione.

Passignanosul Trasimeno,Deruta e Mar-sciano: le trelocalità chel’indomani, Do-menica 20,hanno ospitato ipartecipanti al3° Incontro I-DéeSse con gliAmicidell’Umbria-«Dee sul Trasi-meno», un ra-duno che si staconsolidandocome impor-tante punto diincontro“diessistico” nelCentro Italia.

Trenta le Dee punzonate, arappresentare tutti i modelli DS eID ad esclusione della versionecabrio, insolitamente assente;mancanza ampiamente com-pensata dal ritorno della splen-dida, nera TA 1938 di Renato Ni-coletti, una delle vetture storichepiù belle fra quelle viste in annidi partecipazione a raduni diogni tipo. Corteggiate da una

QUI IDEESSE …Dee sul Trasimeno

Terzo Incontro con gli Amici dell’Umbria.A cura di Sergio Cerreti, Presidente dell’IDéeSse Club

IDéeSse InForma

15

Dyane ed una CX (oltre una ZXBreak ed una XM di servizio).

Una giornata d’incanto esal-tata dai riflessi argentei delleacque del lago ha accolto ipartecipanti che si sono conce-trati sin dalle 9 nel parcheggioriservato fra il paese e il porto,sotto l’occhio attento della Se-greteria formata da Lida e Giu-liana, brave epuntuali. Beandosii maschiettinell’apprezzare levetture presenti oqualche ricambioapparso qua e la,o le tazze di pro-duzione ingleseriproducenti i mo-delli Citroën storicie recenti, pre-sentate dal SocioShivitz; imbam-bolandosi le si-gnore ai teporidel sole riapparsodopo il Sabato crepuscolare eduna ennesima settimana dipioggie. Sicché ce n’è voluto delbello e del buono per mettere inmovimento il serpentone DS,erano più delle undici anziché ledieci e mezzo fissate dal pro-gramma ...

Da Passignanoa Magione lungole vecchie strade,da lì a Derutapercorrendo lasuperstrada, bat-teva quasi mez-zogiorno quandole vetture prove-nienti dal lago so-no giunte a con-giungersi conquelle già in atte-sa in piazza deiConsoli, nel cen-tro di Deruta (conqualche brividoorganizzativo peressersi spezzata in due la filapoco prima dell’erta finale). Quieravamo attesi dal Assessoreall’urbanistica Arch.Boco, nostroSocio, e dal Presidente della Pro

Loco, ing. Zucconi, appassio-nato diessista più tardi arruolatoin forza al Club con “persuasiva”azione del segretario Marini!

A Deruta non poteva man-care la visita al Museo dellaMaiolica, ove agli appassionatiè stata illustrata la storia diquest’arte che ha in Deruta uno

dei maggiori centri italiani diproduzione, ammirando splen-didi prodotti ceramici realizzati invarie epoche.

Alle tredici e trenta tutti al ri-storante «l’Oasi» di Marscianoper la degustazione di alcunipezzi forti della cucina umbra,

visibilmente apprezzati dagli ol-tre settanta commensali. Conconsegna ad ognuno di lorodella tradizionale bottiglia mu-nita della speciale etichetta-

Raduno, un Rosso“Umbrìade” deiColli Perugini anno1995; inoltre, aiCapoequipaggi eai Soci presenti èstato riservato il“coccino di Deru-ta” in ceramicadecorata a mano, con la scritta

«IDéeSse20.10.1996»

Torta finalee spumantecol botto, ar-ricchiti da unpiacevolissimofuori-programma:l’invito estesoa tutti i pre-senti da partedi Granieri diseguirlo fino aPantalla di To-di per gustarela grappa e il

brandy di sua produzione (in unacantina da grande azienda vini-cola!). Ottimo il prodotto, squisital’ospitalità del nostro anfitrione,arricchita dall’omaggio a tutti ipresenti di una bottiglia di vinodi propria produzione, un

“Salaro”bianco ven-demmia 1995.

Ospitalitàdella qualeabbiamo ap-profittato allagrande persvolgere unariunionestraordinariadel Consigliodi Amministra-zione indettain concomi-tanza con ilraduno in or-dine a urgentidecisioni da

assumere circa il processo di in-formatizzazione delClub.Insomma, quando siamoripartiti per casa era già buio!

IDéeSse InForma .

16

Sono spessofreddi i pomeriggi di gennaio,questo è il venticinquesimo delmese; chiave nel quadro, ditosul pulsante, una breve pressio-ne… un fruscio sommesso.

L’ID si avvia senza clamore, il1985cc depotenziato a 83 ca-valli che le da vita gira rotondoe vellutato.

Prima si solleva la coda, poi ilmuso; lentamente, senza fretta.Via.

Un regolare ronzionell’abitacolo, il raccordo versol’autostrada che scivola dolce-mente all’indietro attraverso il lu-notto posteriore… l’appunta-mento con l’erede: la DSpécial’74 di Luciano Rossi.

Casello di Arezzo e motore! Illungo nastro di asfalto dell’A1passa sotto al musoa batrace dell’IDquasi non esistesse,con la costantepresenza del profilodella Spécial di Lu-ciano nel retrovi-sore, sorpassiamouna XM che, con iconsueti cenni diassenso riservatialle DS dai posses-sori di Citroën mo-derne, lascia lastrada di buon gra-do alle due nonneal galoppo.

Usciamo ad Incisa, ed eccoche tornano alla memoria tempirecenti: dopo i saliscendi checollegano il casello con il borgodi Reggello ecco stagliarsi, mae-stoso come sempre, Sammezza-no. Tristemente mi riporta aitempi in cui l’IDéeSse radunavafestanti i propri Soci entro le suemura; i prati ed il parco meravi-glioso che lo circondano nonfanno altro che incupire i segni

di rovina che progressivamentene stanno marcando le pareti.

Lasciamo anche Sammezza-no alle nostre spalle per arrivarea Pontassieve, girargli intorno edentrare dritti (al primo colpo!) nelparcheggio del Vi.C.A.S., il Con-sorzio Viticoltori Colline dell’Arno-Sieve. Davanti a noi c’è un edifi-cio moderno, di sicura recentecostruzione, quelle architettureche contrastano in modo stri-dente con le linee arrotondatedelle nostre berline. Sono già ar-rivati il Presidente in ID, Leonardocon Quilici in DS20, Rodolfo(Foffo per gli amici) con la suastupenda 21 appena restaurata.Una gioia per gli occhi. Quelloche (a parer mio) è il modellocol miglior motore, la 21 iniezio-ne, con cambio semiautomati-

co, Pallas, rifinita in cuoio ta-bacco e carrozzeria sabbiametallizzato alla sua re-entreeufficiale! Bravo Foffo!!!

Ci affianchiamo a coloro checi hanno preceduti e scorgiamola Cabriolet di Riccardo Spac-carelli prima nascosta dallo sfa-villare dell’oro del 21 di Foffo,anche il restauro di questa vet-tura è finalmente completo, sitratta di una delle poche cabrioimmatricolate d’origine in Italia,

e di una delle ancor più rarecabriolet sempre state tali.

Un rapido conto dei presenti, isoliti convenevoli, uno sguardonelle palle degli occhi e poi afar merenda. Il nostro Ospite, ilPresidente del Consorzio EmilioRombenchi, non poteva acco-glierci meglio: ottimi (manco afarlo apposta) i vini, superbi iformaggi. Persino un estempora-neo vassoio di pasticcini. Cosachiedere di più?

Purtroppo Sergio è chiamatoa casa da sopraggiunti impegnie stasera non potrà restare connoi a cena, peccato.

Nuovamente in marcia. Concinque vetture ed una sola metariusciamo a fare tre gruppi.Niente male.

All’arrivo passiamo davanti al«Moderno» chepare diventi mo-derno davvero: èpiù di un anno cherestaurano. Pareche stiano mon-tando un ascen-sore e –addirittura-un impianto di ri-scaldamento. Bah.I tempi cambiano.

Quest’anno lanostra meta è co-munque un’altra:siamo ospiti del Vil-lino Medici, unadeliziosa struttura

adiacente all’Abbazia di Val-lombrosa.

Già arrivati sul posto, Santini eSimone Osellieri con altri Amicidal Veneto, tenevano la posizio-ne. Da li a poco ci raggiungevaanche Maurizio Venturino che,inspiegabilmente, anche sta-volta è sceso alle nostre latitudinicon la CX. Quando caspio ci fairivedere la ’57?!

QUI IDEESSE ….Non Saltiamo il Saltino

Ottavo Incontro al Saltino di Vallombrosa, 25 e 26 Gennaio 1997A Cura di Maurizio Marini

IDéeSse InForma

17

Parcheggio, sistemazione incamera riscaldata benissimo(ma siamo al Saltino?), senzapinguini ne orsi polari da cac-ciare via dal bagno e poi tuttinel salone per la cena.

Che dire, deliziosa. Possibileche al Saltino cucinino tutti cosìbene? Ricordiamo gli arrosti da-vanti al camino del Moderno edi funghi di Giacomo, aggiun-giamo i ravioli del Villino Medici.

Dopo la cena, una ottimabottiglia di grappa recantel’indicazione «invecchiata 10anni» ed anche «imbottigliatanel 1983» ha… riscaldato la se-rata a coloro che si sono volutiaggregare al gruppo «balla-toio». Perché il Villino è dotato diuno stupendo, comodo e co-reografico ballatoio in legno po-sto nelle scale tra il salone e lecamere, fornito financo di ottimepoltrone.

L’indomani mattina, 26 gen-naio, l’abituale «sveglia IDéeSse»data dal bitonale del Presidente

ha tolto dal sonno dei giusti gliultimi pigri.

Parata davanti al murodell’Abbazia, scena ormai clas-sica per il Saltino. Dopo gli arrividegli ultimi «domenicali» lapartenza: direzione Stia, in pro-vincia di Arezzo. Il bosco immer-so nel letargo della stagionefredda è sempre una scenogra-fia stupenda per il passaggiodelle DS: le forme piene e ton-deggianti delle nostre berlinesono meravigliose a contrastocon i nudi rami degli alberid’inverno.

L’arrivo a Stia ed il parcheg-gio in piazza Tanucci, resa famo-sa dal recente film «Il Ciclone»del toscano Pieraccioni.

Lasciate le vetture in pasto aicuriosi, abbiamo visto bene dipassare di nuovo a mangiarqualcosa anche noi. Vero è an-che che taluni figuri protagonistidella cena del sabato, avevanoaccusato al mattino difficoltà adaffrontare una normale colazio-

ne; quella eradunque decisa-mente l’ora dipranzo!

Due passi dallapiazza ed eccocialla «Rana» ovveroil Ristorante da Fi-letto, il Canto allaRana. Coloro che hanno parte-cipato al matrimonio del sotto-scritto, ricorderanno questo po-sto come la tappa della dome-nica successiva, ed il posto dovesi mangiano i migliori tortelli dipatate dell’intero Casentino.

I canti (stonati) del titolare, ilvino, la «grappa di Romano» elo spumantino finale hanno fattoil resto.

Che dire dell’ora «tirata» daipresenti, le sette di sera! Prati-camente l’ora di cena.

Chi c’era si è sicuramente di-vertito e tornerà; chi non c’era…peggio per lui!

L’incontro al Saltino previsto per il 14/15 dicembre scorsi fu rinviato per la scelta del Consigliere An-tonucci di convolare a nozze con la nostra «Segretaria delle Segretarie», Cecilia, proprio il giorno 14.

Non volemmo allora privare gli amici del piacere di fare la macchina degli sposi piena zeppa dipalloncini colorati: in uno stava nascosta… la chiave di avviamento!

Ma il 15 gli «irriducibili» del caso si sono stretti attorno a Cecilia e Federico, tornando all’«Osteria diVico», non lontano da Siena. Pietanze particolari ed olio nòvo, frizzi e lazzi all’indirizzo degli sposini.

L’immancabile scherzo goliardico vistosamente osé, con la presenza del Presidente e Signora, diLida e del Segretario Marini, di Antonelli, Foffo Rossi, Luciano Rossi e Silvia, Centomo e Nicoletta, Shi-vitz, Giada Garrison, L.P. Forastieri e Signora, Lia Giunti, Quilici, Cini e Signora oltre ad alcuni amici ex-tra-Club.

Da questo «bagno» d’amicizia, a sera le Terme di Saturnia hanno accolto “calorosamente” i neo-coniugi Antonucci per un altro bagno… d’acqua.

IDéeSse InForma .

18

La ID 19, la “monofaro” poi,è nata notoriamente “chioccia”.

Ripresa lenta, accelerazionicertamente non da brivido,niente sgommate, adoral’autostrada e le invitanti routesnationales francesi, si intimoriscealle tortuosità continue della viaCassia, creando qualche pro-blema ai passeggeri col suocaratteristico rollio sugli strettitornanti del Radicofani o sullecurve a saliscendi di Torrenieri ...

Ciononostante, negli anniSessanta-Settanta la ID sidifendeva cononore una voltalanciatasull’autostrada,solitamentequella del Solesul percorso Ro-ma-Firenze, perun verso o perl’altro. Lampeg-giante sinistroinserito (le regoledel Codice dellaStrada erano di-verse fino aqualche annofa), corsia di sorpasso e via così,viaggiando a seconda delleesigenze e dei tempi di arrivo sulfilo dei 120/130 all’ora, conpunte di 150 senza problemi. Ri-schio possibile: l’improvvisol’ostacolo di una “cinquecento”disperatamente tesa a sopra-vanzare ... un’altra“cinquecento”. Come trovare unmuro in mezzo alla strada!

Era un sorpassare continuodelle altre vetture e degli scarsicamion e autotreni che affronta-vano in quegli anni le autostra-de; solo ogni tanto poteva ca-

pitare che ti chiedesse stradaun’Alfa 2600, una Giulia GT, unaMaserati 3500, qualche sportivadi grande rango.

Un pomeriggio d’estate sta-vamo percorrendo l’Autosoleverso Firenze, io alla guidacom’era uso, a bordo i miei ge-nitori e il nostro caro amico fran-cese Georges. Lui soddisfattopossessore di una splendida DS20 Pallas nera, rimasta a Parigi.

Verso Orvieto qualcuno mistrombetta dietro e chiede stra-da: nel retrovisore scorgo una

404 Peugeot, nera, ne percepi-sco la targa di Francia. Quelloinsiste, io accelero quel tantoche posso strappare di potenzaal motore della ID, l’altro mi tal-lona da vicino anche se perde ilcontatto diretto. Chissà perché,ma non mi sento disposto a farmipassare da quella “carretta”senza alto lignaggio, che nonpuò pretendere di andare piùforte della nostra “ciabatta”!

Quasi all’unisono scatta ilraptus della velocità in Georgese mio padre:«Ne te faire pasdoubler par cet idiot!» (non farti

sorpassare da quell’idiota) è ilgrido di battaglia lanciato daidue.

E via all’ultimo giro dei 4500,uno più uno meno, di cui di-spongono i 1911 centimetri cu-bici del motore da 70 cavallidella nostra ID: l’Autostrada delSole è ormai un fatto esclusivo diqueste due macchine che sitallonano da vicino, abbagliantiaccesi per essere percepiti intempo dagli altri, tutti semplicicomprimari; in pianura più velo-ce d’un soffio la ID che guada-

gna terreno, insalita recu-pera la 404,fino ad acco-darsi più volte.

Mia madreprotesta dicontinuo perquesta garaun po’ assur-da, inascol-tata: la suavoce sommer-sa dal rumoro-so frullare delmotore, ilcontachilo-metri toccaspesso la tac-ca dei 160.

Georges e mio padre, al contra-rio, a spronarmi, eccitati, paionoseduti sugli spilli quasi volesseroalleggerire la ID del loro pesoper renderla più veloce.

Passano d’un soffio i caselli diChiusi-Chianciano, Valdichiana,Monte San Savino, Arezzo ...

Sulla lunga salita che seguel’uscita per la città della Chime-ra, un camion in lento sorpassomi costringe a rallentare, unasportiva di grossa cilindratachiede strada a ragione, quelfurbacchione della 404 s’infiladietro e mi frega, passandoci

APPUNTI DI VIAGGIOLa Grande Corsa

di Sergio Cerreti

IDéeSse InForma

19

avanti! Imprecazioni nella ID,con il classico «merde, alors!»scandito da Georges:l’avversaria guadagna terreno,sembra distanziarci, per di piùnella 404 sono solo in due, tantichili di meno a bordo che pos-sono accentuare la differenza.Non demordo lo stesso, io tesofino allo spasmo e tutt’uno con ilvolante e la macchina, la IDneppure: che esprime ogni suaresidua energia come mai ave-va fatto sinora, la 404 non riescead allontanarsi più di due, tre-cento metri in avanti. Temo peròdi non riuscire a riacchiapparlanella sessantina di chilometri cherimangono per Firenze, tantopiùche l’erta finale verso il primocasello fiorentino non ci favori-sce, ormai è chiaro cosa posso-no esprimere ledue vetture edove sia favorital’una rispettoall’altra.

Ma quel cheè fatto è reso:sulla successiva,veloce discesaverso il Valdarnosbucad’improvviso allespalle una“Pantera” collampeggianteacceso (chetuffo al cuore neltimore d’esserenoi nel mirino!),si accoda alla404 costringen-dola a rallentare per scostarsisulla corsia di destra, e va via:senza un attimo di esitazione in-filo la ID come una spada nellascia della verde Alfa della Poli-zia, quel tanto che mi consentedi lasciar nuovamente dietro lasquadrata Peugeot e di guada-gnare diverse centinaia di metriprima che quella possa riacqui-stare i giri massimi del motore erimettersi in pari velocità ...

Fin’oltre Incisa continua que-sta corsa sfrenata, la 404 nonrecupera terreno più di tanto,

anzi in certi momenti sembra fa-ticare più della ID. Qui dentro iltifo appassionato di Georges edi mio padre sembra dare ancorpiù lena al motore, ma io non liascolto e penso con timore allasalita verso Firenze che certa-mente peserà sulle prestazionidella nostra vettura, dotata diminore potenza rispetto all’altrae, per giunta, più carica.

Ed eccola apparire davanti,questa maledetta salita! Mettoquasi subito la terza per tenere ilmotore al massimo dei giri, pri-ma o poi qui parte un pistone,mi dico! Con nostra apprensionevediamo la 404 recuperare len-tamente metro su metro, si staavvicinando in modo pericoloso,cercherò di non darle strada,ma ci sono anche gli altri che

ogni tanto intralciano l’andaredella ID occupando la corsia disorpasso: e qui vanno tutti piùpiano!

Ad un certo punto debboconcentrare la mia attenzionenel sorpasso di due autotreni,uno dei quali dà l’idea di volerpassare l’altro, l’incosciente:sfaretto a più non posso, do fiatoal bitonale finché ce n’è, mi vie-ne lasciata strada, vado oltred’un balzo, ora posso puntare dinuovo lo sguardo sul retrovisoreper riprendere contatto visivo

con la 404: strano,si è fatta più lonta-na, indietro, forseha avuto anche leiqualche problemadi sorpasso. I mieicompagni di viag-gio si sono voltati aguardare, incurio-siti dal fatto ma sospettosi: qual-che secondo dopo una improv-visa fumata bianca esplode daipassaruota anteriori della vettu-ra, come dagli stantuffi di unalocomotiva, la vediamo spostarsisulla sua destra e sparire alla no-stra vista, coperta dagli altri vei-coli che sopravvengono. Cos’èsuccesso? ci domandiamo sor-presi, ma la spiegazione è evi-dente: l’acqua del radiatore hacertamente bollito e se n’è an-

data in fumo!Sicuramenteanche il mo-tore.

«Tant pispour lui!»(peggio perlui) esclamaGeorges concinica soddi-sfazione.

Godiamodi cuore peraverla spun-tata. Ci pren-deun’eccitazioneallegra, si sca-rica in battute,ironie e risatel’ora e più di

tensione spasmodica per quellacorsa, soddisfatti delle prestazio-ni della nostra vettura e perquella che consideriamo la su-periorità tecnologica Citroën;ma nessuno di noi, pur tacendo,può nascondere una punta dirincrescimento per il cedimentodella nostra avversaria, che ciha privati del piacere di poter-cela fare lo stesso.

Brava ID, comunque: nel tuopalmares ci sta anche questacorsa esaltante.

IDéeSse InForma .

20

Lo scorso 26febbraio è dece-

duto Nuccio Bertone.Figura di primo piano

dell’automobilismo internazio-nale, autore delle carrozzerie dialcune tra le più belle vetturemai costruite, era da molti annilegato a filo doppio col designCitroën. Dalla sua matita sonoscaturite le linee della BX, dellaXM, della ZX, della Xantia edella Saxo, oltre a quelle, stu-pende, dei prototipi Camarguesu base GS e Zabrus su BX 4TC.

Come IDéeSse Club avremmovoluto dedicargli una mostra (daltitolo Bertoni-Bertone, 60 anni didesign italiano in Citroën)nell’ambito delle celebrazionidel 40° anniversario della DS che

intendevamo orga-nizzare aS.Gimignano. Nono-stante l’assenso rice-vuto dallo stessoBertone, alcune diffi-coltà sorte all’ultimomomento conl’Amministrazione delComune delle torri cihanno impedito diadempiere a questoimpegno.

Volendo dunque rendere giu-sto omaggio a Bertone, abbia-mo pensato che avrebbe sicu-ramente gradito di veder pub-blicati gli schizzi originali dellevetture da lui progettate conaccanto il risultato finale“corretto P.S.A”.

Promettendo inoltre di pubbli-care a puntate già dal prossimonumero il materiale allestito perla mostra, lasciamo a voi giudi-care da queste tracce quanto lostile di Nuccio Bertone abbiaeffettivamente calcato le lineeguida della matita di Bertoni.

ULTIM’ORARicordiamo Nuccio Bertone

A cura del Consiglio di Amministrazione dell’IDéeSse Club e del R.I.A.S.Citroën

LE FOTO:

Nella composizione in alto: lelinee tracciate da Bertone peril profilo della XM e lo stilista afianco della sua creatura ap-pena terminata.

Al centro lo stile previsto daBertone per la Citroën BX ed ilrisultato finale a confronto.

Qui a fianco il prototipo dellacoupé GS Camargue, del1972 dove già si identificano itemi di stile ripresi molto piùavanti sul frontale della XM.

IDéeSse InForma

21

Dal corrente mese di Marzo, èattiva per i Soci una convenzio-ne IDéeSse Club – Libreriadell’Automobile.

Tale accordo permette ai So-ci dell’IDéeSse in regola con laquota associativa 1997 di otte-nere uno sconto del 20% sulprezzo di copertina dei volumidisponibili presso la Libreria.

Allo scopo di semplificare lascelta abbiamo elaborato que-sto estratto dal Catalogo «Edi-zioni Internazionali 1996-1997»,comunque disponibile facendo-ne richiesta alla Libreria. Trove-rete inoltre allegato a questonumero di IDéeSse InForma uncoupon per trasmettere i vostriordini. Ricorda sempre di indi-care il numero della tessera el’anno di validità.

ANDRE’ CITROEN: THE MAN ANDTHE MOTORSDi J.Reynolds.Inglese, cm. 16x24, 238 pagine,125 foto in B/NLire 60.000

ANDRE’ CITROENDi J.WolgensingerItaliano, cm. 16x23, 260 pagineLire 32.000

MOI, CITROENDi F.SabatesLire 100.000

L’UOMO DELLA 2CVDi L.BertoniItaliano, cm. 14x21, 95 pagine,54 foto in B/NLire 20.000

CITROEN TOUS LES MODELES: LEGRAND LIVREDi O.De Sèrres

Francese, cm 21x30, 497 pagi-ne, centinaia di foto in B/N ecoloreLire 218.000

LE CATALOGUE CITROENDi F.SabatesFrancese, cm 24x31, 396 pagi-ne, 425 foto in B/N, 16 illustrazioniLire 145.000

TOUS LES CITROEN DE 1919 ANOS JOURSDi R.BelluFrancese, cm 25x35, 326 pagi-ne, 970 foto in B/N, 90 illustrazioniLire 110.000

CITROEN: 60 ANS DE STYLE ET DEPROTOTYPESDi R. Guyot e C.BonnardFrancese, cm 25x32, 184 pagi-ne, 158 foto a colori e 150 foto inB/NLire 178.000

GUIDE CITROEN: TOUS LES MODE-LES DE 1946 A 1975Di O.De SèrresFrancese, cm 19x21, 125 pagi-ne, 170 foto in B/NLire 80.000

GUIDE CITROEN: TOUS LES MODE-LES DE 1919 A 1945Di O.De SèrresFranceseLire 80.000

CITROEN LES ANNEES C4-C6Di F.SabatesFrancese, cm 24x31, 316 pagi-ne, 493 foto in B/N e 114 a coloriLire 135.000

CITROEN 2CV: THE FAMILY ALBUMDi A. e D. SparrowInglese, cm 21x25, 96 pagine,96 foto a coloriLire 50.000

ALBUM 2CVDi F.SabatesFrancese, cm 24x22, 195 pagi-ne, 250 foto in B/NLire 92.000

LA 2CV: 40 ANS D’AMOURDi F.SabatesFrancese, cm 24x31, 200 foto acoloriLire 60.000

CITROEN 2CV: THE UGLY DUC-KLINGDi E.Van AltenaInglese, cm 23x29, 111 pagine,65 foto a colori e 100 foto in B/NLire 40.000

CITROEN 2CV RESTORATION: CARMECHANICSInglese, cm 21x30, 61 pagine,275 foto a coloriLire 27.000

LE GRAND LIVRE DSDi O.De SerresFrancese, cm 24x27, 408 pagi-ne, 690 foto in B/N e coloriLire 218.000

CITROEN DS. Serie «Classic Mar-ques»Di D.Sparrow e A.KesselInglese, cm 21x23, 128 pagine,118 foto a coloriLire 37.000

LA DS CITROEN DE MON PERE1968/1976Di D. PagneauxFrancese, cm 24x22, 120 pagi-ne, 20 foto a colori e 180 biancoe nero.Lire 68.000

LA DS: OBJECT DE CULTEDi F.SabatesFrancese, cm 24x31, 128 pagi-ne, 200 foto a colori e 100 inbianco e nero.

SERVICEConvenzione con la Libreria

dell’AutomobileA cura del Centro di Documentazione dell’IDéeSse Club

IDéeSse InForma .

22

Lire 60.000

L’ALBUM DE LA DSDi J.Borgé eN.ViasnoffFrancese, cm24x22, 216 pagi-ne, 250 foto inbianco e nero.

Lire 92.000

DAS GROSSE CITROEN DS BUCHDi D.PuiboubeTedesco, cm 26x34, 160 pagine,250 foto a colori.Lire 103.000

CITROEN DS: THE FAMILY ALBUMDi D. ed A.SparrowInglese, cm 21x25, 96 pagine,96 foto a colori.Lire 40.000

CITROEN DS/ID (Serie «Autos diegeschichte machten»)Tedesco, cm 24x22, 160 pagine,140 foto in bianco e nero, 10 acolori.Lire 54.000

CITROEN DS19-ID19 RESTAURIE-RUNGS-ANLEITUNGTedesco, cm 21x27, 167 pagine,320 disegni in bianco e nero.Lire 95.000

CITROEN DS19:USO E MANUTEN-ZIONEItaliano, cm 15x21, 60 pagine.Lire 20.000

CITROEN DS19 (Serie «Auto Col-lection»)35 pagine, 95 foto coloriLire 20.000(Nella stessa serie disponibili:-Citroën 2CV-Citroën SM-Citroën Traction Avant)

CITROEN DS21 INJECTION ELEC-TRONIQUE 1970/1972 (Serie «Lesanciennes etudes de la RTA)Francese, cm 21x27, 150 pagi-ne, foto e disegni.Lire 60.000

(Nella stessa serie disponibili:

-Citroën ID19 moteur 1911cc-Citroën AMI Super 73/74-Citroën DS19 moteur 1911cc)

CITROEN ID19B & ID201967/1969 (Serie «Les Archivesdu Collectionneur»)Francese, cm 20x26, 140 pagi-ne, foto e disegni in bianco enero.Lire 75.000

(Nella stessa serie disponibili:-Citroën 1919:1926 A, B2, B10,B12, 5Cv-Citroën SM-Citroën Traction Avant-Citroën C4, C6, Rosalie-Citroën DS19, 20 et 21 1966 enavant-Citroën DS21 INJECTION, DS231973 en avant)

LE GRAND LIVRE DE LA TRACTIONAVANTDi O. de SerresFrancese, 397 pagine, 700 fotoin bianco e nero e colori.Lire 196.000

TRACTION AVANT, TOUT L’HISTORIELire 30.000

TRACTION AVANT 1934-1957:CLASSIC CITROEN VOL.1Di J.L.TaylorInglese, cm 21x30, 80 pagine,86 foto in bianco e nero.Lire 35.000

L’ALBUM DE LA TRACTIONDi J.Borgé e N.ViasnoffFrancese, 224 pagine, 300 fotoin bianco e nero.Lire 92.000

LA MEHARI DE MON PERERDi F.Allain e J.M.DefranceFrancese, cm 24x22, 112 pagi-ne, 100 foto a colori e100 foto inbianco e nero.Lire 68.000

LA 22: ENQUETE SUR UNE MYSTE-RIEUSE CITROENDi F.Sabates e H.LarondeFrancese, cm 25x31, 180 pagi-ne.

Lire 115.000

22…! V’LA’ LA LES TRACTIONDi F.SabatesFrancese, cm 24x32, 144 pagineLire 74.000

ROSALIE SOUS LE CYGNE DESCHEVRONSDi F.SabatesFrancese, cm 24x31, 167 pagineLire 82.000

CITROEN LE TYPE H: LE CUBE UTILE.Di F.Sabates e W.JansenFrancese, cm 24x31, 175 pagineLire 83.000

CITROEN XMDi J.P.NorbyeItaliano, Francese ed Inglese,cm 25x29, 112 pagine.Lire 50.000

ENCYCLOPEDIE DES JOUETS ETMINIATURE CITROENDi H. Hermans e F.SabatesFrancese, cm 25x31, 228 pagineLire 240.000

LES JOUETS CITROENDi C.LammingFrancese, cm 29x28, 275 pagineLire 180.000

LES CAMIONS CITROENDi F.Sabates e W.JansenFrancese, cm 31x25, 288 pagineLire 85.000

CITROEN SMDi J.P.NorbyeItaliano, Francese ed Inglese,cm 25x29, 120 pagineLire 75.000

SM CITROEN 1970-1975 (Serie«Auto Archives»Di F.SabatesFrancese, cm 21x30, 100 pagi-ne, 150 foto ed illustrazioni.Lire 30.000

IDéeSse InForma

23

Indirizzi UtiliComitato di Presidenza - UfficioSoci: Sergio Cerreti, Camillo Cotti eMaurizio Marini

Cerreti Sergio:055.443761

Via Fanciullacci, 2250019 Sesto Fiorentino (FI)

Segreteria del Comitato di Pre-sidenza: Gianni Bencini, Rossella Car-dini, Rodolfo Rossi, Riccardo Quilici

Gianni Bencini:055.791015

Segreteria Generale e CentroDocumentazione: Maurizio Marini,Luciano Rossi, Giancarlo Calcagni, LidaBelova, Cecilia Ferrarin (resp. Segr. Ra-duni)

Maurizio Marini:0575/910101

Via Cheren 14/b52100 Arezzo

e-mail: [email protected]

Rapporti con Citroën Italia,stampa ed altri Club: Riccardo Shi-vitz, Camillo Cotti, Giada Garrison

Riccardo Shivitz:0586.509087

Via Vespucci, 5457100 Livorno

Commissione tecnica: FedericoAntonucci, Luciano Casini, Marco Cen-tomo, Camillo Cotti, Maurizio Marini, Ric-cardo Shivitz

Ricambistica e coordinamentoOfficine Citroën DS Luciano Rossi,Federico Antonucci, Pietro Forastieri

Luciano Rossi:0575.979267

Mercato Leonardo Antonelli:

055.640306

Comunicazioni

RADICOFANATA!

La già annunciata Radicofanataprevista per il primo novembreultimo scorso è stata aggiornataal prossimo settembre (vediAgenda a pag. 24)

L’IDEESSE IN INTERNET

Grazie alla disponibilità della no-stra carissima Socia Lidia Moiola,titolare del nodo Anthesi,l’IDéeSse Club ha finalmente ilproprio sito nello spazio virtualedi Internet.Seguendo l’esempio delle piùaffermate associazioni interna-zionali (e dei nostri amici delClub 2CV), saremo presenti dalprossimo mese di maggio sullaRete tramite alcune paginecontenenti informazioni di ca-rattere vario: l’Agenda aggior-nata delle manifestazioni, i re-capiti utili, un’indirizzo di postaelettronica per consulenze edinformazioni, una scheda dellenostre attività.Per ogni informazione al riguardoè possibile rivolgersi alla reda-zione di IDéeSse InForma o pres-so l’indirizzo di posta [email protected]

IDéeSse InFormaC/o Marini Maurizio,

Via Cheren 14/bArezzo 52100

OMOLOGAZIONE A.S.I.

I Soci e gli Appassionati che in-tendano procedere alla omolo-gazione A.S.I. della propria DS oderivata quale veicolo storico,possono rivolgersi all’Ufficio diPresidenza per le debite informa-zioni:

Cerreti Sergio:055.443761 ore 21/22

Gianni Bencini:055.791015 ore 21/22

POLIZZA R.C.A. 10 GIORNI.

Si ricorda che i Soci possonocontrarre la polizza R.C.A. «tipoA.S.I.» di 10 giorni rivolgendosidirettamente a:

Lloyd ItalicoArezzo:

Agenzia Assifin:0575.356272

Firenze: Agenzia Porte Nuove:

055.331505-331506Il premio ammonta a lire 26.000più eventuali spese postali.

IMPORTANTE: Ai fini assicurativi,l’Ufficio di Presidenza invia ai So-ci, su richiesta, attestato di iscri-

zione al Club.

INDIRIZZI UTILI & COMUNICAZIONIDiessilia

A Cura del Comitato di Redazione dell’IDéeSse InForma

IDéeSse InForma .

24

per saperne di più…Per maggiori informazioni sulle prossime

iniziative dell’IDéeSse Club, potete con-tattare questi numeri telefonici:

SERGIO CERRETI:055/443761 Ore 21/22

GIANNI E ROSSELLA BENCINI:055/791015 Ore 21/22

LUCIANO ROSSI:055/979267 Ore Ufficio

CI INCONTREREMO A...

Assemblea dei Soci 1997 e cena SocialeArquà Petrarca (PD),Ristorante «Aganoor» ore 17,30

22 Marzo.

Ouverture di primavera 1997-Raduno deiColli EuganeiMonselice-Arquà Petrarca-Padova

22 e 23 Marzo.

4° Dee sul TrasimenoIsola Polvese e Perugia

10 e 11 Maggio.

Sancolomba 8:Santa Colomba (SI)

22 Giugno.

Radicofanata: Sulla Cassia in DSRadicofani (SI)

7 settembre.

Raduno «Le Citroën di Flaminio Bertoni»Varese, Castello di Masnago (riservato aimodelli Traction, 2CV, Ami6 ed ID/DS

28 settrembre.

9° Incontro SocialeSaltino di Vallombrosa (FI)

13 e 14 Dicembre.

AGENDA1997I prossimi appuntamenti

A cura del Consiglio di Amministrazione dell’IDéeSse Club