La proteina che aiuta a tenere a bada il virus L

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L a pandemia da Covid-19 ha dimostrato essere una minaccia enorme per la sa- lute globale a causa delle difficoltà respiratorie provocate dal Sars-Cov-2, che porta con sé una se- rie di risposte immunitarie (chiamate “tempesta di citochine”) che vanno a infiammare la struttura alveolare dei polmoni. C’è però uno studio, portato avanti dal team di ricercatori dell’università di Tor Vergata, e della Sapienza, che è riuscito a dimostrare che una proteina, la lattoferrina, sia funzionale anche nella battaglia con- tro il Covid-19. CHE COS’È La lattoferrina (LF) è una proteina, nello specifico una glicoproteina, ca- pace di sottrarre il ferro in eccesso nei siti infiammatori, con funzioni di di- fesa di prima linea contro i patogeni, presente in tutte le secrezioni. Questa proteina è nota già da tempo per il suo ruolo antivirale e anche regolatorio del sistema immunitario. Ma non so- lo. Grazie alla sua capacità di seque- strare il ferro libero, la lattoferrina è nota per proteggere dallo stress ossi- dativo causato dalla “tempesta di ci- tochine” . LO STUDIO Data la forte utilità della lattoferrina per mettere a tacere la “tempesta di citochine” , hanno avuto sempre più credito i suoi approcci - profilattici e terapeutici - per combattere l’infezio- ne da Covid-19. E questa evidenza è stata portata alla luce dallo studio progettato dalla Pro- fessoressa Campione, una ricercatrice con un’esperienza di oltre 20 anni alle spalle - svolto in vitro ed in vivo – con un nutrito team di ricercatori dell’U- niversità Tor Vergata, e della Sapienza con la Prof.ssa Valenti. La professores- sa Campione e il suo team sono partiti osservando l’andamento della pande- mia nei confronti dei bambini, dei ne- onati e delle gestanti, i quali non so- no stati colpiti duramente dal virus fin dall’inizio, nonostante rappresen- tassero una categoria apparentemen- te più esposta. Ciò ha spinto il team a cercare di capire i motivi per cui sono protetti, quindi, ha iniziato a studia- re le caratteristiche particolari di que- sta categoria, e da ciò è emersa l’azio- ne protettiva della lattoferrina. Questa proteina viene prodotta durante la fa- se di gestazione e l’allattamento. Il pri- mo latte, infatti, è ricco di proteine, grassi, carboidrati, vitamine, probioti- ci e contiene in grande quantità que- sta proteina, che ha un ruolo protetti- vo perché aiuta il neonato, che non ha sviluppato ancora solide barriere im- munologiche per difendersi contro vi- rus, come anche il Sars-Cov2, batteri e funghi. Nello specifico, nello studio Campione e il suo team sono riusciti a dimostrare come questa glico protei- na può inibire le fasi precoci dell’infe- zione da SARS-CoV-2 a causa del suo legame con le cellule e con spike co- me confermato in silico dal Prof. Fal- coni dell’Università di Tor Vergata. Alla luce di ciò, il team di ricercato- ri dell’università romana sta lottando per usare questa proteina per curare dei pazienti selezionati, ossia i pauci- sintomatici - chi presenta pochi sin- tomi - e gli asintomatici. Studiando la molecola, hanno scoperto dunque che ha tutte le carte in regola (attivi- tà antivirale e imunomodulante) per prevenire la “tempesta di citochine” . Non è un farmaco che non può essere spinto per versioni gravi della malat- tia, ma sicuramente non produce ef- fetti collaterali, ma solo benefici. Speciale SALUTE E BENESSERE INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLA A.MANZONI & C. La proteina che aiuta a tenere a bada il virus LATTOFERRINA UNO STUDIO DEL TEAM DELL’UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA E DELLA SAPIENZA HA SCOPERTO L’IMPORTANZA DI QUESTA MOLECOLA LA PROFESSORESSA ELENA CAMPIONE LE SCOPERTE SULLA MOLECOLA SI HANNO GRAZIE A UN TEAM DI RICERCA LA PROFESSORESSA E IL SUO TEAM OPERA ALL’UNIVERSITÀ TOR VERGATA Potrebbe aiutare asintomatici e pauci sintomatici nella lotta contro il Coronavirus Non è un farmaco, è un integratore alimentare non presenta effetti collaterali, ma solo benefici L a lattoferrina, una moleco- la pleiotropica - che espleta, cioè, diverse funzioni - è una proteina conosciuta dagli stu- diosi già da tempo. Ma a scoprire come funziona esattamente con il virus da Sars-Cov-2 è stato uno studio condotto dalla professoressa Elena Campione e dal suo team. FUNZIONI CONOSCIUTE La lattoferrina, prodotta da diversi mammiferi e presente nel latte mater - no, era già nota come elemento essen- ziale dell’immunità innata. A tal pro- posito si evidenzia, infatti, come già da tempo sia usata nelle terapie intensi- ve neonatali a favore dei neonati pre- maturi. La lattoferrina in questo caso serve a proteggere i piccoli dalla sep- si batterica, un’infezione a largo spet - tro, o dalle infezioni intestinali, infatti anche la mucosa intestinale è ben no- ta per la sua funzione di barriera e im- munologica. IN DETTAGLIO La professoressa Campione e il suo te- am dell’Università Tor Vergata di Ro- ma sono stati tra i primi a valutare in ambito clinico, l’omeostasi del ferro regolata dalla lattoferrina nei pazienti Covid, mettendo in risalto la sua capa- cità di ridurre il rischio dell’attivazio- ne della tempesta citochinica. Il fer - ro libero è un elemento essenziale per tutti i processi di sopravvivenza cellu- lare e per la produzione di emoglobi- na, tant’è che viene usato anche dai vi- rus per sopravvivere e proliferare nel- la cellula ospite. Quest’aspetto è sta- to subito preso in considerazione dal gruppo di ricercatori, che si è mes- so in contatto con la Prof.ssa Valenti, dell’Università La Sapienza - esperta della lattoferrina - per approfondire la relazione tra il ferro e la funzione della lattoferrina nella prevenzione dell’in- fezione. Unendo le forze, hanno ulte- riormente validato in vitro il ruolo del- la lattoferrina nei confronti del Co- vid, con i risultati che sono stati ogget- to di pubblicazione e che saranno ap- profonditi con ulteriori studi, grazie al contributo della Fondazione Terzo Pi- lastro Internazionale e del Presidente Emmanuele Francesco Maria Ema- nuele. Presente nel latte materno, usata nei neonati prematuri per la prevenzione della sepsi neonatale e dell’enterocolite necrotizzante LA LATTOFERRINA LEGANDOSI AL FERRO, EVITA IL PROLIFERARE DI VIRUS E BATTERI E CIÒ CHE MINACCIA LE DIFESE IMMUNITARIE LA DOTTORESSA VALENTI È UN’ESPERTA DI STUDI IN VITRO Una “tempesta di citochine”, o ipercitochinemia, è una reazione immunitaria potenzialmente fatale. Nello specifico, consiste in una reazione a catena che coinvolge le citochine e i globuli bianchi, in cui i livelli delle varie citochine sono estremamente elevati. Per andare ancora più a fondo, le citochine sono piccole glicoproteine prodotte dalle cellule in tutto l’organismo e svolgono una vasta gamma di funzioni, alcune di queste comprendono il controllo di attività di proliferazione delle cellule ma regolamentano anche le risposte immuni e infiammatorie. La prima volta che si è usato il termine “tempesta di citochine” è stato nel 1993 ed è più comunemente usato per descrivere una risposta infiammatoria incontrollabile del sistema immunitario e trasforma l’organismo in un campo di battaglia dove “tutti combattono contro tutti”. L’infiammazione acuta comincia generalmente con cinque sintomi chiave, che sono nello specifico: il rossore, il gonfiore, il calore, il dolore e, infine, la perdita di funzione. Cos’è la tempesta di citodichine FOCUS Il team condotto dalla specialista si è ulteriormente unito alla dottoressa Valenti

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La pandemia da Covid-19 ha dimostrato essere una minaccia enorme per la sa-lute globale a causa delle

difficoltà respiratorie provocate dal Sars-Cov-2, che porta con sé una se-rie di risposte immunitarie (chiamate “tempesta di citochine”) che vanno a infiammare la struttura alveolare dei polmoni. C’è però uno studio, portato avanti dal team di ricercatori dell’università di Tor Vergata, e della Sapienza, che è riuscito a dimostrare che una proteina, la lattoferrina, sia funzionale anche nella battaglia con-tro il Covid-19.

CHE COS’È La lattoferrina (LF) è una proteina, nello specifico una glicoproteina, ca-pace di sottrarre il ferro in eccesso nei siti infiammatori, con funzioni di di-fesa di prima linea contro i patogeni, presente in tutte le secrezioni. Questa proteina è nota già da tempo per il suo ruolo antivirale e anche regolatorio del sistema immunitario. Ma non so-lo. Grazie alla sua capacità di seque-strare il ferro libero, la lattoferrina è nota per proteggere dallo stress ossi-dativo causato dalla “tempesta di ci-tochine”.

LO STUDIO Data la forte utilità della lattoferrina per mettere a tacere la “tempesta di citochine”, hanno avuto sempre più credito i suoi approcci - profilattici e terapeutici - per combattere l’infezio-ne da Covid-19.E questa evidenza è stata portata alla luce dallo studio progettato dalla Pro-fessoressa Campione, una ricercatrice con un’esperienza di oltre 20 anni alle spalle - svolto in vitro ed in vivo – con un nutrito team di ricercatori dell’U-niversità Tor Vergata, e della Sapienza con la Prof.ssa Valenti. La professores-

sa Campione e il suo team sono partiti osservando l’andamento della pande-mia nei confronti dei bambini, dei ne-onati e delle gestanti, i quali non so-no stati colpiti duramente dal virus fin dall’inizio, nonostante rappresen-tassero una categoria apparentemen-te più esposta. Ciò ha spinto il team a cercare di capire i motivi per cui sono protetti, quindi, ha iniziato a studia-re le caratteristiche particolari di que-sta categoria, e da ciò è emersa l’azio-ne protettiva della lattoferrina. Questa proteina viene prodotta durante la fa-

se di gestazione e l’allattamento. Il pri-mo latte, infatti, è ricco di proteine, grassi, carboidrati, vitamine, probioti-ci e contiene in grande quantità que-sta proteina, che ha un ruolo protetti-vo perché aiuta il neonato, che non ha sviluppato ancora solide barriere im-munologiche per difendersi contro vi-rus, come anche il Sars-Cov2, batteri e funghi. Nello specifico, nello studio Campione e il suo team sono riusciti a dimostrare come questa glico protei-na può inibire le fasi precoci dell’infe-zione da SARS-CoV-2 a causa del suo legame con le cellule e con spike co-me confermato in silico dal Prof. Fal-coni dell’Università di Tor Vergata. Alla luce di ciò, il team di ricercato-ri dell’università romana sta lottando per usare questa proteina per curare dei pazienti selezionati, ossia i pauci-sintomatici - chi presenta pochi sin-tomi - e gli asintomatici. Studiando la molecola, hanno scoperto dunque che ha tutte le carte in regola (attivi-tà antivirale e imunomodulante) per prevenire la “tempesta di citochine”. Non è un farmaco che non può essere spinto per versioni gravi della malat-tia, ma sicuramente non produce ef-fetti collaterali, ma solo benefici.

Speciale SALUTE E BENESSERE INFORMAZIONE PUBBLICITARIA A CURA DELLA A.MANZONI & C.

La proteina che aiuta a tenere a bada il virusLATTOFERRINA UNO STUDIO DEL TEAM DELL’UNIVERSITÀ DI TOR VERGATA E DELLA SAPIENZA HA SCOPERTO L’IMPORTANZA DI QUESTA MOLECOLA

LA PROFESSORESSA ELENA CAMPIONE LE SCOPERTE SULLA MOLECOLA SI HANNO GRAZIE A UN TEAM DI RICERCA

LA PROFESSORESSA E IL SUO TEAM OPERA ALL’UNIVERSITÀ TOR VERGATA

Potrebbe aiutare asintomatici e pauci sintomatici nella lotta contro il Coronavirus

Non è un farmaco, è un integratore alimentare non presenta effetti collaterali, ma solo benefici

La lattoferrina, una moleco-la pleiotropica - che espleta, cioè, diverse funzioni - è una proteina conosciuta dagli stu-

diosi già da tempo. Ma a scoprire come funziona esattamente con il virus da Sars-Cov-2 è stato uno studio condotto dalla professoressa Elena Campione e dal suo team.

FUNZIONI CONOSCIUTELa lattoferrina, prodotta da diversi mammiferi e presente nel latte mater-no, era già nota come elemento essen-ziale dell’immunità innata. A tal pro-posito si evidenzia, infatti, come già da tempo sia usata nelle terapie intensi-ve neonatali a favore dei neonati pre-maturi. La lattoferrina in questo caso serve a proteggere i piccoli dalla sep-si batterica, un’infezione a largo spet-tro, o dalle infezioni intestinali, infatti anche la mucosa intestinale è ben no-ta per la sua funzione di barriera e im-munologica.

IN DETTAGLIOLa professoressa Campione e il suo te-am dell’Università Tor Vergata di Ro-ma sono stati tra i primi a valutare in ambito clinico, l’omeostasi del ferro regolata dalla lattoferrina nei pazienti Covid, mettendo in risalto la sua capa-cità di ridurre il rischio dell’attivazio-ne della tempesta citochinica. Il fer-ro libero è un elemento essenziale per tutti i processi di sopravvivenza cellu-lare e per la produzione di emoglobi-na, tant’è che viene usato anche dai vi-rus per sopravvivere e proliferare nel-

la cellula ospite. Quest’aspetto è sta-to subito preso in considerazione dal gruppo di ricercatori, che si è mes-so in contatto con la Prof.ssa Valenti, dell’Università La Sapienza - esperta della lattoferrina - per approfondire la relazione tra il ferro e la funzione della lattoferrina nella prevenzione dell’in-fezione. Unendo le forze, hanno ulte-

riormente validato in vitro il ruolo del-la lattoferrina nei confronti del Co-vid, con i risultati che sono stati ogget-to di pubblicazione e che saranno ap-profonditi con ulteriori studi, grazie al contributo della Fondazione Terzo Pi-lastro Internazionale e del Presidente Emmanuele Francesco Maria Ema-nuele.

Presente nel latte materno, usata nei neonati prematuri per la prevenzione della sepsi neonatale e dell’enterocolite necrotizzante

LA LATTOFERRINA LEGANDOSI AL FERRO, EVITA IL PROLIFERARE DI VIRUS E BATTERI E CIÒ CHE MINACCIA LE DIFESE IMMUNITARIE

LA DOTTORESSA VALENTI È UN’ESPERTA DI STUDI IN VITRO

Una “tempesta di citochine”, o ipercitochinemia, è una reazione immunitaria potenzialmente fatale. Nello specifico, consiste in una reazione a catena che coinvolge le citochine e i globuli bianchi, in cui i livelli delle varie citochine sono estremamente elevati.Per andare ancora più a fondo, le citochine sono piccole glicoproteine prodotte dalle cellule in tutto l’organismo e svolgono una vasta gamma di funzioni, alcune di queste comprendono il controllo di attività di proliferazione delle cellule ma regolamentano

anche le risposte immuni e infiammatorie.La prima volta che si è usato il termine “tempesta di citochine” è stato nel 1993 ed è più comunemente usato per descrivere una risposta infiammatoria incontrollabile del sistema immunitario e trasforma l’organismo in un campo di battaglia dove “tutti combattono contro tutti”. L’infiammazione acuta comincia generalmente con cinque sintomi chiave, che sono nello specifico: il rossore, il gonfiore, il calore, il dolore e, infine, la perdita di funzione.

Cos’è la tempesta di citodichine

FOCUS

Il team condotto dalla specialista si è ulteriormente unito alla dottoressa Valenti