La polizia:“Su Argo1 nulla da...
Transcript of La polizia:“Su Argo1 nulla da...
FATTI&IDEEIL CAFFÈ 21 gennaio 2018 13
Lo scandalo.
MARCOSANSONETTI
Titolare dell’agenzia disicurezza Argo1.Prima impiegato alla Rainbow, altraagenzia di sicurezza,36 anni. L’inchiestapenale su di lui è tuttora aperta
CLAUDIO BLOTTI
Capo (fino al 2016)della Divisionedell’azione sociale.Cinquantadue anni.Competevanoa lui e a Scheurer ledecisioni operative
PAOLOBELTRAMINELLI
Direttore delDipartimento della socialità e dellasanità, 56 anni. Si è difeso parlandodi “emergenza”
RENATOSCHEURER
Ex capoufficio delsostegno sociale edell’inserimento,60 anni. Dice che eraa conoscenza delleirregolarità delmandato poi ritratta
La polizia: “Su Argo1 nulla da eccepire”In una email alla società di sicurezza che chiedeva una referenza per il lavoro svoltoun ufficiale della Cantonale espresse soddisfazione per la vigilanza nei centri profughi
Sono le 17.20 del 28 lu-glio 2015 quando Mar-co Sansonetti ricevesulla posta elettronica,quella della società di
sicurezza Argo1 di cui è titolare,una email che riletta oggi po-trebbe scaricare qualche respon-sabilità sul Dipartimento di Nor-man Gobbi, quello delle Istitu-zioni. O quantomeno allontanar-ne altre da Paolo Beltraminelli, ilministro più bersagliato per l’af-faire Argo1, quello del mandatomilionario e fuorilegge. Tre mi-lioni e quattro dal 2014 alla finedel 2016 versati senza una uffi-ciale autorizzazione del governo.
Alle 17.20 del 28 luglio San-sonetti apre la posta elettronicae legge quelle parole lusinghiereche si attendeva dopo aver rice-vuto altre attestazioni positive,per il lavoro di Argo1, da alcuniComuni dove si trovavano i cen-tri di accoglienza per i profughi.Questa volta, quel 28 luglio, apromuovere con convinzionel’operato degli agenti di sicurez-za della sua società è addiritturala polizia cantonale. O meglio,un ufficiale del corpo che scrivedall’account ufficiale della poli-zia. Il graduato risponde ad unarichiesta dallo stesso Sansonettiche in quei mesi era alla ricercadi “lettere di referenza” per lasua società nata da circa un annoe che solo dal settembre 2014aveva ottenuto, sebbene con unperiodo di prova, l’incarico dalla
Divisione dell’azione sociale delDipartimento di Beltraminelli.
Torniamo alla email del 28luglio. Il poliziotto, dopo averpremesso di non essere autoriz-zato a rilasciare “referenze for-mali”, non evita di dare un giu-dizio sull’operato della società diSansonetti. Ed è un giudizio piùche lusinghiero. Nell’email l’uf-ficiale scrive che a suo parere ta-li referenze erano “molto buo-ne”. Ma, come detto, non potevaufficializzarle.
Ecco dunque il passaggiodell’email che sembra sgravarein parte Beltraminelli a spese delDipartimento di Gobbi. Gobbiche, una sera di questa settima-na in occasione di una conferen-za sull’antiterrorismo, stando aquanto riportato dal sito Libe-ratv, aveva detto: “La poliziacantonale ha effettuato controllie segnalato la mancanza dellenecessarie autorizzazioni di per-sonale adeguatamente formatoquando Argo1 ottenne il primomandato, per la sorveglianza delcentro asilanti di Lumino”. Af-fermazioni che sembrano con-trastare con il contenuto del-l’email ricevuta da Sansonettiquel 28 luglio 2015 alle 17.20.
Ma, guardando con attenzio-ne le date e srotolando il com-plesso film di questa vicenda, lacontraddizione è solo apparente.Le frasi di Gobbi si riferisconocon ogni probabilità al luglio2014, ovvero quando Argo1 ini-
ziò il servizio per conto del Can-tone subentrando a Rainbow.Erano pochi agenti, una mancia-ta e privi di autorizzazione…Queste considerazioni sono an-che contenute nel rapporto delControllo cantonale delle finan-ze (servizio del Dipartimentodell’economia chiamato avigilare sui conti pubblici).Rapporto che questa pri-mavera è stato utilizzatoanche dalla Sottocom-missione parlamentare divigilanza sul caso Ar-go1.
L’email del-l’ufficiale di poli-zia, quella del 28luglio 2015, èstata quindiscritta esatta-mente un an-no dopo.Quando Ar-go1 stava la-vorando per ilCantone dopoaver superato,anche se al difuori delle pro-cedure di leg-ge, il periodo diprova terminatonel dicembre2014.
Il titolare di Ar-
go1 stava da mesi cercando atte-stati di referenze. L’incaricoprincipale, o forse l’unico, inquell’inizio del 2015 era quelloricevuto, fuori dalla legalità, dalCantone. Ecco allora perchéMarco Sansonetti si mise alla ri-
cerca di altri incarichi e, so-prattutto, di lettere che at-testassero la qualità del la-voro svolto nei centri per iprofughi.
Alcune risposte (positi-ve, vedi qui sotto) gli arriva-
rono dal Comune di Lumi-no, nell’aprile
2015, e da quellodi Lavizzara, ilmese seguente.Ecco perché San-sonetti si rivolseanche alla poli-zia, la cui valuta-zione avrebbepotuto pesare piùdi altre. Ed in ef-fetti quell’ufficia-
le di polizia nel-l’email delle 17.20
del 28 luglio scrive,nel finale, “nulla daeccepire per quantoattiene il servizioprestato da Argo1 eda lei per la questio-
ne Camorino” (ndr. inquesto comune c’era ec’è un grande centro diaccoglienza per i profu-ghi).
l.a./s.pi.
Il retroscena Nel 2015 le missive di apprezzamento di due Comuni
Dalla poderosa documentazione rac-colta dall’avvocato Marco Bertoli, in-caricato dal governo di svolgere
un’inchiesta amministrativa sul mandatoArgo1, spuntano carte molto importanti.Che paiono distribuire indirettamente le re-sponsabilità dell’accaduto, cioè l’attribuzio-ne illegale del mandato ad Argo, ad altri, ol-tre che ai vertici della Divisione dell’azionesociale del Dipartimento di Paolo Beltrami-nelli. Non solo. Le lettere che riportiamo quisotto sembrano essere state raccolte dal ti-tolare di Argo1, Marco Sansonetti, in prepa-razione di un concorso. Quale? Probabil-mente quello che, nella testa degli allora di-rigenti della Divisione (Blotti e Scheurer)avrebbe dovuto regolarizzare quel mandatosino ad allora, la primavera-estate 2015,mai autorizzato dal governo.
Nell’aprile 2015 il municipio di Luminoscrisse una lettera per attestare ad Argo1 lapropria soddisfazione per il lavoro svolto. Unservizio avvenuto tra il 29 luglio 2014 e il 27novembre dello stesso anno nella strutturadi protezione civile di Lumino dove erano al-loggiati alcuni asilanti eritrei. Nella letterafirmata dal sindaco e dal segretario addirit-tura si scriveva: “Abbiamo il gradito piaceredi attestare come il vostro servizio di sicu-
rezza a garanzia dell’interno e dell’esternodella struttura comunale e a volte nei pressidello stabile, è sempre stato svolto con pro-fessionalità e competenza, dimostrando nelcontempo collaborazione, cortesia e disponi-bilità verso il personale comunale. Servizioreso con piena soddisfazione dell’esecutivocomunale e di tutta la popolazione di Lumi-no”. Ma non è tutto, il municipio va oltre eaggiunge: “Ci complimentiamo pure contutto il vostro personale coinvolto in questanostra particolare e delicata esperienza”.Un’esperienza consumatasi, almeno nellaprima parte, quando Argo1 era oggettiva-mente sottodotata dal punto di vista del per-sonale e mancava delle necessarie autoriz-zazioni.
Il mese successivo, ovvero nel maggiodel 2015, il municipio di Lavizzara invia una
lettera ad Argo per ufficializzare la propriasoddisfazione.
“Con riferimento all’attività svolta dallavostra ditta nell’ambito della sorveglianzadei profughi eritrei che hanno sog-giornato a San Carlo, valle di Peccia,tra il 6 ottobre e il 27 novembre2014 (ndr, in pieno periodo di provaper l’incarico datogli dal Diparti-mento ma non ancora ratificato dalgoverno), il municipio di Lavizzaraha il piacere di attestare la sua pienasoddisfazione per il vostro lavoro”.
Sindaco e segretario di Lavizza-ra, sono loro ad aver firmato la lette-ra, concludono come peraltro il me-se prima il municipio di Lumino conun convinto apprezzamento: “I vo-stri agenti hanno garantito il servi-zio di sicurezza con professionalità,competenza e gentilezza sia all’in-terno che all’esterno della strutturacomunale come pure nei dintornidello stabile. Hanno inoltre instau-rato un ottimo rapporto di collabora-zione con il personale dell’ammini-strazione comunale”. Esattamente, quasiparola per parola, quello che ha scritto il mu-nicipio di Lumino.
Ecco le letteredi elogiodi Lavizzarae di Lumino
NORMAN GOBBIIl ministro delleIstituzioni, 40 anni
BLITZ CONTRO ARGO1Nel febbraio 2017
la polizia arresta il titolaredella Argo1, ditta per la
sicurezza nei campi migranti,l’uomo viene accusato di usura,
sequestro di persona e atti diviolenza
LO SCANDALO POLITICOI riflettori puntati su
Argo1 portano alla luce ilfatto che la ditta ha incassato
dal 2014 circa 3,4 milioni dalCantone in tre anni, ma il governo
non ha mai autorizzato il contratto
IL RAPPORTOA marzo 2017 il ministro
Beltraminelli riferisce inparlamento. A giugno la
Gestione presenta il rapporto:tra gli altri funzionari vi sarebbe
stata la consapevolezza delmancato rispetto delle procedure
I VERBALIIl 25 giugno scorso
il Caffè pubblica ampistralci dei verbali con le
audizioni di Beltraminelli, Blottie Scheurer non inserite nel
rapporto. La gestione denunciaignoti per violazione del segreto
IL GOVERNO SI MUOVEAd inizio ottobre il
governo incarica l’exprocuratore pubblico Marco
Bertoli di fare luce sull’incaricoad Argo. Giudicata prematura
invece la richiesta di costituirsiaccusatore privato
L’INCARICO A BERTOLIAllo scandalo si stanno
interessando unacommissione parlamentare,
l’avvocato Marco Bertoli per conto del Governo
e la magistratura con un’inchiesta
L’INTERVENTO DI GOBBIIn una recente conferenza
sull’antiterrorismo il ministroGobbi ha detto che la polizia
aveva segnalato anomalie inrelazione all’organico di Argo 1
LA COMMISSIONED’INCHIESTA
Il 6 novembre il GranConsiglio istituisce una
commissione parlamentared’inchiesta su Argo. Durante la
stessa seduta il governo vienetempestato di domande e nonconvince
I fatti
I protagonisti
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