La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 153 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it di Padova Nord messaggio pubblicitario

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La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 153 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

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Codiverno mobilitata per il presepio vivente

Natale alle porte

pag. 6

Polemiche eprecisazioni sullanuova strada

Cadoneghe

pag. 10

pag. 11

Città Metropolitanaconfronto serratoCadoneghe e Vigodarzere sono per il sì,critiche da Villafranca e voci discordi

Opinioni a confronto sulla Città Me-tropolitana Padova - Venezia (più Treviso) nel corso della tavolta roton-

da che si è svolta a Cadoneghe e che ha visto la partecipazione di oltre una ventina di amministrazioni. Favorevole il sindaco di Vigodarzere Francesco Vezzaro: “Sono disposto ad “andare sotto” in Consiglio co-munale, quindi anche a non avere i numeri, ma porterò avanti questa delibera”.

La tavola rotonda ha consentito, inoltre, di sgombrare il canpo dalle parole e fare i

conti con i numeri, ossia con chi è favore-vole, chi è contrario e chi è ancora in forse. Tra gli altri sindaci presenti, oltre a Vezzaro e Gastaldon, Luca Claudio di Abano Terme, Massimo Bordin di Montegrotto Terme, Alessandro Bisato di Noventa Padovana. A favore, oltre a Vigodarzere e Cadoneghe, si possono contare anche anche Torreglia, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Arre, Loreggia, ed Este. Pieno appoggio è arri-vato anche dal rappresentante del Comune di Rubano e dal sindaco di Megliadino San

Vitale, Barbara Mizzon. Nella stessa area Cadoneghe e Vigodarzere posso contare sul sì pieno di Curtarolo. Non ha dubbi il primo cittadino Marcello Costa, che di professione è dirigente scolastico.

Alquanto critico, invece, il sindaco di Villafranca padovana, e già assessore pro-vinciale, Luciano Salvò: “Pensavo fosse un incontro a porte chiuse e invece mi trovo ad un convegno. Ma io voglio parlare di fatti concreti”. Incerto Ponte San Nicolò.

Orchestra Brentasodalizio conCadoneghe

Vigonza musica

pag. 6

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di Padova Nord

piano interventianche per ex grosoli

Il Consiglio comunale di Cadoneghe ha approvato il primo aggiornamento

del Piano degli Interventi, che completa la fase della pianificazione degli atti di gestione del territorio, secondo quanto

previsto dalla Legge Urbanistica Regiona-le. Prevista anche la riqualificazione

urbanistica dell’area ex Grosoli.pag. 12

l’assessore cede il posto ad una donna

Ha fatto discu-tere e sicuramente

creerà un preceden-te interessante la scelta dell’ex as-

sessore di Vigonza alla cultura, scuola,

sport, lavori pubblici, manutenzioni, patrimonio, Stefano Innocente Maran-gon. L’assessore Marangon si è dimesso

di sua spontanea volontà per lasciare il posto in giunta ad una donna.

pag. 8

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

Foto di Francesco Mangiaracina

EDITORIALE

Un Natale normale di Mauro Gambin*

Natale è alle porte ma la caratteristica at-mosfera che l’accompagna è rarefatta. Il periodo di faccende, acquisti, regali,

vetrine, quella frenesia alla quale ci eravamo abituati nel periodo che precede le feste è con-gelata, malgrado il freddo non abbia ancora iniziato a pungere. E’ pregnante invece la nebbia umida della crisi e l’incertezza diffusa che ne consegue su tutto ciò che in questi ultimi anni e rimasto sospeso: occupazione, economia, futuro. Il Natale pagano celebrava un avvento, non quello del bambinello Gesù, ma la nascita del Sole Invitto, ossia il nuovo anno che inizia dopo il solstizio d’inverno, se-condo il calendario giuliano, con la speranza che fosse un anno migliore. Il fatto, poi, che dopo la ricorrenza le giornate fossero sempre meno buie e aumentassero le ore di sole deponeva a favore dei buoni risultati ottenuti grazie all’augurio. Le ricorrenze hanno sempre qualcosa di apotropaico. E infatti sarebbe dav-vero bello fosse così: che il dono di quest’anno fosse una progressiva ed energica ripresa ma le aspettative in termini di ore di luce non sono sovrapponibili a quelle economiche e dunque, malgrado un sensibile miglioramento sia stato annunciato, sia dal presidente della Bce, Mario Draghi, che dal presidente del Consiglio, Mario Monti, è appurato che sarà quasi impercetti-bile.

continua a pag. [email protected]

Foto di Francesco Mangiaracina

continua a pag. 8

L’Intervento

Siamo indignati. Ma l’indignazione non basta, non più. Vogliamo impe-gnarci. Vogliamo incanalare la nostra rabbia in qualcosa di costruttivo, che porti dei risultati, senza limitarci ad

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Padova Nord Provincia RegioneProvincia RegioneProvincia RegioneProvincia RegioneProvincia RegioneProvincia Regioneil concorso

pag. 6

Premio “Scarpettad’oro”, nel mondo delle fiabe

vigonza

pag. 8

L’associazione CaveCanem e la petteraphy per i bimbi

vigodarzere

pag. 12

Accoglienza profughi dal Ghana,plauso del Prefetto

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza per un numero complessivo di 12.500 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della PROMOMEDIACOMMUNICATIONS SrlEdito da: Give Emotions Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:

Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 novembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

EDITORIALE

Un Natale normale Le incertezze continueranno ad accompagnarci anche in questi giorni e prima di slegare i nodi dei fi occhi dei regali dovremmo sciogliere

quelli che riguardano il conguaglio dell’Imu e della detassazione delle tredicesime, ammesso che quest’ultima venga accordata. Certo è una speranza, a Natale è giusto avanzare desideri. Le associazioni dei commercianti ci sperano, “Qualche soldo in più nelle tasche degli italiani - sostengono - potrebbe tradursi in qualche acquisto da mettere sotto l’albero. Di speranza mi ha parlato anche Zeno. Anche lui è della categoria essendo da una vita un ambulante. Ha a più di settant’anni e a dire il vero è in pensione ma i soldi che percepisce sono talmente pochi che ha deciso di lasciare qualcosa all’Inps e fare da solo per arrotondare. Per sette giorni la settimana parte presto di mattina verso mercati a venti, trenta, quaranta chilometri da casa, con fatica: carica, espone e ricarica la merce sul furgone per incassi che spesso sono attorno ai trenta euro. Anche quando piove o tira vento di Tramontana vende bottoni, cerniere, cintole. Sempre trenta euro. “Roba scelta – dice – a me non piace che me la riportino indietro la settimana appresso perché si è rotta. Tenevo qualcosa che costava anche di più ma non va più via”. Ridendo e scrollando le spalle ha girato attorno i trenta denari con i quali dovrà pagare il suo fornitore, la piazzola al comune e il gasolio, con tutte le sue accise, per il camion e poi: la bolletta della luce, la spesa settimanale, l’assicurazione del furgone, il bollo auto, la bolletta del gas, il canone Tv, l’asporto rifi uti, il conguaglio dell’Imu e qualche medicina che ogni tanto serve. L’ho, incontrato al seggio delle primarie del Pd, c’era andato con la speranza di un cambiamento. Non so se fosse trattato di un atto di fede nei confronti di qualcuno, però a Natale è legittimo avanzare desideri.

segue da pag. 1

di Mauro Gambin

A Padova una buona idealimitazioni trafficocar sharing aiuta

Tornano le limitazioni del traffico per i veicoli più inquinanti disposte dal Comune di Padova e Cintura, le auto del servizio Car Sharing di Padova forni-scono una valida alternativa per tutti coloro che non possono circolare con la propria auto. Infatti con il Car Sharing si può circolare senza limitazioni nei giorni di blocco del traffico, percorrendo le corsie preferenziali di autobus e taxi e accedendo liberamente alla ZTL in centro a Padova. Inoltre si parcheggia gratis in tutti i parcheggi a strisce blu e la benzina è inclusa nel prezzo. Si accede attraverso un abbonamento.

Appello per la ricercatorre della ricercaappello per capua

Appello bipartisan per la virologa Ilaria Capua, ricercatrice d’eccellenza che con il suo staff doveva trasferirsi dall’Isti-tuto Zooprofilattico delle Venezie alla “Torre della ricerca” a Padova per approfondire gli studi sulla trasmissione uomo - animale dei virus. Ma all’ultimo l’Istituto Zooprofilattico ha rimesso in discussione il passaggio, provocando la reazione di Comune e Regione.

Lo scienziato guida la giuriapaco lancianoal premio galileo

Sarà Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico, a presiedere la giuria scientifica della settima edizione del premio letterario Galileo. Alla designazione dell’opera vincitrice si arriverà in due fasi. Nella prima fase la giuria scientifica, composta da personalità di indiscusso valore in campo culturale e scientifico, individuerà una cinquina di opere fra tutti i testi di divulgazione scientifica pubblicati in Italia negli ultimi due anni; la selezione avverrà il 18 gennaio 2013 a Palazzo Moroni. Nella seconda fase vota la giuria popolare, formata da studenti di istituti superiori delle 110 province italiane.

Città metropolitanapadova sceglie

di stare con venezia

“Adesione alla Provincia di Venezia e alla conseguente trasformazione

della stessa in Città metropolitana di Venezia”. E’ il titolo della Proposta approvata dalla Giunta di palazzo

Moroni. “Una scelta importante che apre scenari nuovi e rilancia nuove sfide – ha dichiarato il vicesindaco

Ivo Rossi – Le Province ora diventano organismi di II grado senza l’elezione

del presidente e senza giunta con competenze sulla viabilità provinciale, gli istituti superiori e alcuni elementi di pianificazione. La Città Metropolitana, invece, potrà intervenire sullo sviluppo economico, sulla pianificazione e sulla

realizzazione di infrastrutture”.

Piogge intense e fiumi gonfiincubo allagamentinell’alta padovana

Novembre al cardiopalma in buona parte della provincia per l’ondata di

maltempo che ha portato intense precipitazioni in tutta la regione con l’allarme esondazione, in particolare

per Bacchiglione e Brenta. Per Padova pericolo scampato mentre nel Campo-sampierese decine di famiglie hanno

dovuto fare i conti con gli allagamenti.

Un successo la corsa cittadinacorri x padova

formula rinnovata

Una città intera contagiata dalla passione per la corsa. Merito della Corri

x Padova, il fenomeno delle ultime due stagioni sportive, tornata il mese

scorso con un testimonial d’eccezione, Ruggero Pertile, il miglior maratoneta

azzurro in attività. Un ritorno in grande stile per l’iniziativa lanciata nel 2010

da Polizia e Comune, con molte novità: dai nuovi percorsi di fit e dog walking

al reality per seguire i progressi di alcuni partecipanti, dal servizio sms

per tenere costantemente informati gli iscritti al talk show settimanale.

la protesta

pag. 16

Formazione professionale sottola scure dei tagli

ambiente

pag. 17

Un Natale ecologicodal presepioagli addobbi perfinire con i regali

mondo scuola

pag. 18

Pesanti ipotechesul futuro dellanostra istruzione

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territorio

pagg. 24-25-28

L’acqua è ancora un rischio per la nostra Regione

arte

pag. 30

A Palazzo della Ragione la fucina di Plessi

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Inizio novembre, metà novembre, fi ne novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente

le temperature ancora alte non fanno spe-rare nel meglio.

Eppure tutti ricordano benissimo lo sce-nario disastroso del 2010 e vien da chieder-si come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”.

Non si tratta più di eventi straordina-ri: ciò che accade è semplicemente frutto della cementifi cazione selvaggia e mal gover-nata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi sta cedendo.

Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione.

Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chie-dere interventi strutturali. Il vicecapogruppo

del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano plu-riennale di opere per la salvaguardia idro-geologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli in-vestimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fi no a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fi umi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occor-re che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse econo-miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è

pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole - conclude Tiozzo - mettere fi n da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta

di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”.

E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richia-mando il Governo affi nché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni.

“I nostri territori – ha ribadito il Go-vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica ab-biamo pronti progetti signifi cativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realiz-zare è limitato e parziale”.

“Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”.

E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Pre-fetto di Verona Perla Stancari, ha fi nanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno.

Hanno oggi, infatti, superato il va-glio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di fi nanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Meglia-dino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

di Germana Urbani

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regionePotremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere

Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica”

Dopo due anni via libera a fi nanziamenti importanti

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Ca-salserugo. I costi di realizzazione ammon-tano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali.

Tanti sforzi congiunti ma che diffi cil-mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e ce-mentifi cato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifi ca la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edifi cate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

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4 Argomento del mese

presepi

Appuntamenti in Veneto

Dicembre, arriva il Natale, e sono tante le proposte di eventi che richiamano visita-tori nei paesi soprattutto per i presepi in

Veneto. A Padova ci sarà il “presepio nella Ba-silica del Santo”, dal 25 dicembre al 6 gennaio; Il Presepio sull’acqua a Battaglia Terme dal 15 dicembre al 15 gennaio, Il “Presepio Vivente” a San Pietro in Gu il 25, 26 e 30 dicembre e il 6, 13, 20 e 27 gennaio, Il “Presepe Vivente” a Vigonza dal 25 dicembre al 28 gennaio. In provincia di Rovigo: “Presepe sull’acqua” di Adria

fi no a metà gennaio); ‘’Presepi nel mondo’’ a Trecenta dall’8 dicembre al 13 gennaio 2013; Il Presepe vivente di Fratta Polesine (il 26 dicembre). In provincia di Venezia la Mostra ‘’100 presepi a Spinea’’, dal 15 dicembre al 6 gennaio; Sand Nativity a Jesolo fi no al 3 febbraio; ‘’Presepi in Villa’’ a Ceggia dal 22 dicembre al 13 gennaio; “Presepio Scenografi co Parrocchiale” di Fossò fi no al 1 febbraio. Per le altre provincie segnaliamo a Belluno fi no al 3 febbraio “Il presepio animato elettronico” di Longarone’. In provincia di Treviso: il ”Presepe vivente” con 100 fi guranti di Revine Lago fi no al 13 gennaio. A Verona la 29a Rassegna Internazionale del Presepio nell’Arte all’Arena: fi no al 20 gennaio. A Vicenza la Mostra del Presepio Missionario fi no all’8 gennaio.

Sottotono, parco, dimesso... si sprecano gli aggettivi per defi nire questo Natale 2012, dal punto di vista dei consumi ma anche dello stato d’animo con cui i Ve-

neti, e tutti gli italiani, si avvicinano alle imminenti festività di fi ne anno. E per il quarto anno consecutivo la tendenza delle famiglie alla “sobrietà” sembra essere confermata, se non accentuata fi no a diventare austerità: in primo luogo con la rinuncia alle vacanze, al ristorante e ai regali, per lo meno agli amici.

E’ quanto emerge da un’indagine Confcommercio-For-mat condotta dalla confederazione nazionale e confermata a livello locale da analoghe ricerche, tra le quali quella di Confesercenti Padova. Emerge, oltre all’evidente conte-nimento dei consumi, anche e soprattutto una pressante necessità da parte della gente di cominciare a pensare che le cose cambino.

Le richieste di una condotta del governo fi nalizzata al rilancio dei consumi e a restituire un po’ di fi ducia alle fami-glie che giungono, ormai insistenti, dal mondo produttivo e del commercio sono andate deluse.

“Dalle tredicesime - osserva a commento dell’indagine che riguada il territorio padovano il presidente di Confeser-centi Padova Nicola Rossi - giungeranno 12 milioni di euro

in meno rispetto al 2011. Per spese, viaggi e regali si spen-deranno 17milioni di euro in meno”.

E quello delle tredicesime più leggere rispetto ad un anno fa è un tema rimarcato anche dal segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, già a inizio novembre. Un duro colpo dovuto al fatto che “quest’anno - ha spiegato Bortolussi - l’infl azione è cresciuta più del doppio (+3,1%) rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi contrattuali (+1,4%)”.

Tredicesime più snelle, dunque, che peraltro serviranno a pagare tasse, bolli e bollette, servizi più pesanti e il saldo - per chi ha rateizzato - dell’Imu. “Una stangata - avverte Bortolussi - che rischia di deprimere ancor più i consumi delle famiglie che già oggi sono ridotti al lumicino”. Dai calcoli effettuati infatti dalla Cgia di Mestre per quest’anno la sosti-tuzione dell’Ici con l’Imu comporterà un maggiore aggravio fi scale per le famiglie italiane pari a 6,2 miliardi di euro.

Un quadro poco confortevole per le famiglie e che non può certo far piacere a commercianti e artigiani che aspet-tano con trepidazione il periodo natalizio per rimpinguare il proprio fatturato. Dall’indagine di Confcommercio - condotta su un campione di 1057 persone - risulta che il 14% degli italiani non ha intenzione di fare acquisti per i regali. Si fa

eccezione per i parenti, al primo posto dei destinatari di strenne e pensierini (50,2%), e se proprio bisogna scegliere lo si fa con un po’ di egoismo sacrifi cando amici e colleghi per privilegiare piuttosto il regalo a se stessi (41,4%).

Gli acquisti destinati ai regali si faranno per lo più entro i primi 15 giorno di dicembre. I commercianti si stanno orga-nizzando con innumerevoli iniziative per proporre un Natale con i fi occhi ai consumatori”, lo rimarca per la provincia di Padova il presidente della locale Confesercenti Nicola Ros-si che rilancia la richiesta di detassare le tredicesime. “Un provvedimento - osserva - che restituirebbe una boccata di ossigeno alle famiglie e necessario per i consumi interni, in attesa di una forte ripresa”.

Una proposta che fa eco a quella del segretario Borto-lussi. “Sarebbe un bel regalo - afferma quest’ultimo - che il governo detassasse una quota parte della tredicesima. Mai come in questo momento abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle famiglie italiane”.

Fra le varie “ricette” anche le associazioni di consuma-tori si sono mosse. Codacons ha proposto al Governo e alle organizzazioni dei commercianti di istituire anche in Italia il cosiddetto “Black friday”, ovvero una giornata di sconti e promozioni straordinarie: potrebbe essere il 14 dicembre.

di Ornella Jovane

Tredicesime più leggere e scadenze fi scali

imminenti comportano un contenimento

dei consumi

Commercianti e artigiani chiedono al governo

di detassare le tredicesime per dare

un po’ di ottimismo

LE FESTE TRA ATTESE E AUSTERITYGrande impegno dei commercianti

per invogliare le famiglie agli acquisti natalizi ma le diffi coltà

non mancano: tredicesime più leggere e l’Imu più pesante dell’Ici incidono sulla condotta

dei consumatori. Codacons propone la giornata delle promozioni e delle offerte

per dare una chance in più a commercianti e acquirenti Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

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5Argomento del mese

di Alessandro Abbadir

Shopping on line attenti alle truffeL’allarme Adiconsum e Federconsumatori

Mese di dicembre, acquisti natalizi, ma occhio alla truffa o a prodotti che costano poco e funzionano male, e sono comprati sempre più on line. Questo l’allarme che lanciano le associazioni dei consumator Adiconsum e Federconsumatori a ridosso del

fatidico 25 dicembre quando sotto l’albero si scarteranno i regali. Adiconsum da i dati del suo Osservatorio. Nell’ultimo anno, da ottobre 2011 a settembre 2012, ha raccolto 2.197 segnalazioni. Il 76 % dei disservizi riguarda proprio il couponing, mentre gli acquisti sui portali di e-commerce causano problemi solo nel 24% dei casi. Nel mirino dei consumatori inferociti, fi niscono soprattutto i coupon (1666 segnalazioni), seguiti a grande distanza dai bazar online (225 reclami), e dai negozi virtuali di elettronica e informatica (121 casi). Adiconsum ha messo a disposizione un decalogo anti truffa. Eccolo: informarsi sul conto del venditore; controllare cosa si sta comprando e leggere il contratto; verifi care il prezzo e cercare online le esperienze di altri con-sumatori; accertare le possibili modalità di pagamento; controllare le date di consegna e i costi in caso di annullamento dell’ordine; sincerarsi sull’esistenza della garanzia; utilizzare metodi di pagamento sicuri e mai servizi di trasferimento di denaro contante. In caso di pagamento con carta di credito il trasferimento dei dati avvenga in maniera cifrata; conservare ricevute e altri documenti d’acquisto; proteggere i dati personali; aggiornare sempre l’antivirus. Per recuperare i soldi dei raggiri ed agire in giudizio Feder-consumatori Veneto mette a disposizione un uffi cio legale” Da queste truffe si può e si deve essere risarciti – dicono il referente Alfeo Babato e l’avvocato Carlo Pognici. Invitiamo chi ha avuto problemi a contattarci”. Info al sito www.federconsveneto.it

Natale, le famiglie festeggiano con sobrietà

555Argomento del mese18 Argomento del mese

Padova e provincia integrano le offerte

Tra negozi ed eventi Commercio e turismoNatale di speranza La grande scommessa per dare un calcio alla crisi, almeno per qualche settimana,

si chiama Natale. La festa più attesa dell’anno potrebbe segnare l’occasione di riscatto per il commercio e il turismo padovano e riportare una boccata d’ossi-

geno e una ventata d’ottimismo fra le attività del territorio. Per questo, nonostante le ristrettezze economiche, Padova e i principali centri della provincia investono sulle Festività per rilanciare il commercio, soprattutto quello dei negozi delle piazze e dei centri storici e per richiamare i turisti “natalizi”, coinvolgendo anche i centri della provincia. Il capoluogo, in particolare, fa le cose in grande. Nel vero senso della parola, tanto che la manifestazione organizzata da Comune e Camera di commercio con le associazioni di categoria, che ha preso il via con l’accensione del grande abete di fronte a Palazzo Moroni, si chiama “Grande Natale a Padova”. L’obiettivo è ambizioso e carico di speranza.

“Tre anni fa siamo partiti con questa sfi da di lanciare una serie coordinata di iniziative sotto un unico logo, che facesse riconoscere Padova e richiamasse gente da tutta la regione e oltre. Oggi possiamo dire che questa idea ha avuto succes-so: la nostra città è un punto di riferimento per il Natale e il format è conosciuto

anche fuori città”, spiega Marta Dalla Vecchia, assessore al com-mercio. “Si tratta di un’iniziativa consolidata - aggiunge Roberto Furlan, presidente della Camera di commercio - con una pluralità di signifi cati, in grado di favorire

la rete del commercio e che quest’anno si estende alla provincia con l’adesione di Cittadella, Este e Montagnana”. Tra le novità più interessanti il mercatino dell’Alto Adige in piazza Cavour: “Pensiamo - afferma Fernando Zilio, presidente dell’A-scom padovana - a quanti si muovono per andare a visitare i mercatini tradizionali; vogliamo che Padova richiami non solo i locali ma anche persone dalle province vicine”. Oltre ai mercatini di Natale, fi no alla prima settimana di gennaio sono in programma mostre, concerti, visite guidate, iniziative solidali; i più sportivi potranno cimentarsi nella “Corri con Babbo Natale”. Numerose e interessanti le attività per i più piccoli, che anche quest’anno avranno a disposizione il trenino gratuito “Gomma Magica Orient Express”. Gran fi nale il 6 gennaio con la festa della befana in Prato della Valle. “Abbiamo messo a punto una proposta forte - commenta Nicola Rossi, presidente Confesercenti Padova - grazie al lavoro enorme di sintesi con il territorio, fatto in questi anni, abbiamo creato un’immagine coesa, con più forza attrattiva verso l’esterno”. E si vedono già i risultati, come spiegano Antonio Piccolo, presi-dente del consorzio di promozione turistica Padova e Stefan Marchioro, di Turismo Padova Terme Euganee: “Già a fi ne novembre sono arrivate molte richieste e altre ne arriveranno prossimamente, del resto abbiamo mandato il programma di Natale a 15mila operatori turistici. Il contenitore natalizio è un’iniziativa fondamentale per il turismo”. Le premesse per un Natale da ricordare ci sono tutte. Fra un mese si tireranno le somme.

spalla pag 5 per pado-vane

Iniziative coordinate da Padova alla Provincia, in particolare con Este, Montagnana e Cittadella

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6 Vigonza66 Vigonza

E’ stato finalmente approvato il proto-collo d’intesa da parte del comune di Vigonza assieme al comune di

Cadoneghe per la costituzione del nuovo progetto inerente l’Orchestra di fiati e la sua scuola di musica: nasce quindi l’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza. L’Orchestra di fiati di Cadoneghe è nata nel lontano 2002, con non poche difficoltà iniziali. L’as-sociazione negli anni ha sviluppato un lavo-ro costante e proficuo definitosi con l’avvio di una scuola di musica per i giovani del territorio. Successivamente l’associazione è divenuta un’orchestra giovanile con attività ormai ampiamente collaudata con successo in occasione di eventi civili o altre manife-stazioni sia locali che nazionali.

Nel 2012 è stata avviata una colla-borazione tra le amministrazioni comunali di Cadoneghe e Vigonza per il progetto di costituire l’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza, una formazione orchestrale civica intercomunale in grado di allargare l’attività e l’utenza dell’Orchestra, contando su più numerose occasioni per uscite pubbliche e progetti didattici.

Il nuovo nome di Orchestra Brenta è stato ideato per connotare il territorio di ri-ferimento e diventare allo stesso tempo ele-mento unificante delle realtà Comunali che la sostengono. L’orchestra è attualmente co-stituita da 40 giovani a partire dai 12 anni e dagli insegnanti, e anche se gli strumenti dell’Ensemble fanno pensare ad una forma-zione di tipo bandistico, l’impostazione che ha voluto dare il maestro fondatore Stefano

Pietrocarlo e l’attuale direttore artistico Da-niele Trincanato è di tipo orchestrale poiché viene privilegiato l’aspetto concertistico - musicale rispetto a quello delle marce per sfilata.

Il primo concerto pubblico della neo costituita Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza, diretta da Daniele Trincanato, è stato al Teatro “Quirino De Giorgio” il mese scorso. La serata, ad ingresso libero, è stata introdotta dalla presentazione ufficiale alla cittadinanza dell’orchestra intercomunale, per poi continuare con il concerto del piani-sta Michelangelo Stregapede.

Nasce l’OrchestraBrenta di fiaticon la scuoladi musica peri giovani artisti

ORChESTRA, INTESA CON CADONEGhE

M.G.M.

E’ giunta al termine anche quest’anno l’edizione speciale del premio internazionale di illustra-zione per l’Infanzia “Scarpetta d’Oro” dal

titolo “Scarpe d’Italia”. L’attività culturale realizzata da “Scarpetta d’Oro” nel corso della sua storia di oltre 15 anni ha avvicinato una moltitudine di giovani al mon-do fantastico della fiaba e al colorato mondo delle arti figurative e pittoriche, oltre che al mondo della moda calzaturiera, investendo soprattutto sui giovani, visti come risorsa strategica per costruire un futuro più soli-do per le nuove generazioni. Oltre a Vigonza, I comuni coinvolti nell’iniziativa sono: Campagna Lupia, Campo-longo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fiesso d’Artico, Fossò, Mira, Noventa Padovana, Pianiga, Sant’Angelo di Piove, Stra, Vigonovo, e Piove di Sacco. La mostra si è tenuta presso le sale espositive della Villa del Castello dei Da Peraga fino al 16 novembre, ed ha registrato al presenza di diverse persone incuriosite dall’evento.

Il concorso “Scarpetta d’oro” è cominciato nel 1995 quasi per gioco, per iniziativa di alcuni insegnanti di Vigonovo. Perché non chiede-re agli illustratori per ragazzi di affrontare il tema delle calzature, noi che viviamo in un paese dove l’arte calzaturiera si respira nell’aria? si sono chiesti. Il concorso è cominciato così. E perché non chiedere ai ragazzi di scrivere delle storie a partire dalle opere degli illustratori? si sono chiesti l’anno dopo. Scarpetta d’oro è cresciuta così. Fin dall’inizio l’Acrib, ovvero l’associazione calzaturifici riviera del brenta, ha creduto in questa iniziati-va, anzi ne è stata uno dei principali sostenitori. Quando il lavoro divenne troppo per la scuola, se ne occupò la Pro loco di Vigonovo e Fossò. Due anni fa invece, fu necessario un salto di qualità che rendesse l’iniziativa più professionale, e proprio in questa occasione l’Acrib se ne è assunta direttamente la responsabilità organizzativa.

il concorso

Vigonza coinvolta nel premio internazionale dal 1995“scarpetta d’oro” il mondo delle fiabe

M.G.M.

A sedici anni dall’inizio dell’esperienza del Presepio vivente, il piccolo borgo di Codiverno di Vigonza ritorna a pre-

sentare il mistero del Natale accostandolo a Maria, la Madre di Dio, la Teotokos, colei che porta Dio.

Il Natale a Codiverno ha un significato ed una forza speciali. Da ormai più di tre lustri, nello spazio compreso tra la chiesa ed il centro parrocchiale, adulti, anziani, bambini, ragazzi, vestono ruoli antichi, vi-vono esistenze del passato e rappresenta-no la Natività nel suo cammino attraverso i secoli.

Dalla Betlemme che ha visto nascere Gesù, ai villaggi di nomadi pastori che sono accorsi alla sua culla, fino al mondo di oggi, l’uomo è rappresentato nel suo cammino alla scoperta del mistero di que-sta nascita speciale.

Una rappresentazione che raccoglie il contributo di tutto il paese, circa 310 figu-ranti, in uno spazio sempre rinnovato ed allargato di oltre 3.300 mq, dove ognuno

dà qualcosa in termini di capacità, compe-tenze, tempo, abilità, passione.

Le rappresentazioni hanno superato di gran lunga i 23.000 visitatori che, ammi-rati dal lavoro svolto, hanno accompagna-to amici e conoscenti a visitare l’artistico presepio vivente.

Anche quest’anno l’Associazione “Noi 2000 – 2000 Noi” ha voluto prendere parte ai lavori di costruzione ed organizza-zione per il presepio vivente.

“Dobbiamo comunque ringraziare in-nanzitutto l’ex parroco di Codiverno, Don

Aldo Manfrin, - afferma uno dei coordina-tori della manifestazione natalizia - che ha avviato questa stupenda iniziativa, nata da una semplice idea, nel lontano 1997, e che anno dopo anno si rinnova e riesce ad unire la comunità dei fedeli di Codiverno.” Il successo di questo presepe vivente si trova nella capacità di trasmettere dei con-tenuti e dei messaggi profondi, nel rappre-sentare tipici momenti di vita pastorale e di antiche tradizioni bibliche, che riescono ad emozionare in ogni edizione i visitatori.

Da 16 anni la rappresentazione coinvolge ben310 figuranti in uno spazio di oltre 3.300 mq

Verso Natale Mobilitata la frazione per il tradizionale allestimento

Codiverno e il Presepio

Una precedente edizione del presepio vivente a Codiverno

di Manuel Glauco Matetich

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8 Vigonza88 Vigonza

Ha fatto discutere e sicuramente creerà un precedente interessante la scelta dell’ex as-sessore di Vigonza alla cultura, scuola, sport,

lavori pubblici, manutenzioni, patrimonio e comuni-cazione, Stefano Innocente Marangon. L’assesso-re Marangon si è dimesso di sua spontanea volontà per attuare il dispositivo che prevede che vi sia una donna all’interno degli organismi istituzionali, anche quelli comunali, norma completamente ignorata dal sindaco Nunzio Tacchetto al momento di comporre la Giunta Comunale vigontina.

Il posto di assessore alla cultura è stato ricoperto nel giro di pochi giorni da Isabella Turetta, insegnan-te 54enne residente a Vigonza. La fine del mandato dell’assessore Marangon ha lasciato tutti di stucco e senza parole. Sono molte, infatti, le persone che tuttora si domandano il perché abbia deciso di fare un passo indietro, in un mondo della politica ove sono più importanti le “careghe” che i cittadini. Una mosca bianca, lo si potrebbe definire.

“Il mio gesto va letto esattamente in conti-nuità – ci spiega Stefano Innocente - con la linea intrapresa dalla Lista Civica Vigonza Viva circa 10 anni fa. La nostra carta fondante e dei valori recita che il movimento Vigonza Viva nasce dal desiderio di partecipare attivamente alla vita politica/ammi-nistrativa locale con l’obiettivo di avvicinare quante più persone nuove. Nel corso di questi primi dieci anni, prima in minoranza poi in maggioranza, Vigon-za Viva ha portato ben 13 consiglieri ad alternarsi all’attività amministrativa mediante il meccanismo delle dimissioni programmate e condivise nel movi-mento per far crescere più persone possibili”.

Continua Marangon: “Un meccanismo che ha ben funzionato ed è stato apprezzato dalla cittadi-nanza, visto che Vigonza Viva ha espresso il sindaco Nunzio Tacchetto dal 2007 al 2012 che è stato rie-

di Manuel Glauco Matetich

Il caso L’avvicendamento in giunta dopo le polemiche sulla rappresentanza femminile

Marangon “scelta in rosa”

L’ormaiex assessoreStefanoMarangon spiega la suascelta comecoerente conil programma delgruppo dimaggioranzaSopra la neo assessore Isabella Turetta

L’assessore alla cultura, lavori pubblici e sport lascia il posto ad una donna, Isabella Turetta

Politica locale

E’ proprio vero il detto che il cane è il miglior amico (a 4 zampe) dell’uomo. La confer-ma arriva direttamente dal lavoro concreto

e svolto sul campo da parte dell’associazione onlus Cave Canem di Vigonza.Quest’associazione, ormai da anni attiva nel territorio della Regione Veneto soprattutto nel campo dell’assistenza, interviene in molti ambiti diversi, tra questi c’è anche quello del fornire un aiuto rispetto a situazioni di grave disagio

con l’utilizzo della Pet Therapy, cioè della terapia con gli animali.

Tale disciplina, che attraverso la relazione per-sona – animale stimola le potenzialità personali e le capacità cognitive, migliora la stabilità emotiva ed arricchisce la sfera affettivo - relazionale delle persone svantaggiate, favorendo inoltre l’integra-zione sociale di questi ultimi. Il coinvolgimento delle scuole e la collaborazione con i servizi sociali del co-

mune di Vigonza hanno consentito di porre in essere un percorso di educazione alla diversità, di aiuto ai ragazzi in difficoltà ed alle loro rispettive famiglie, che sempre più, specie nell’ultimo periodo, si trova-no a dovere affrontare delle enormi problematiche. “Il sorriso che hanno i bambini, anche se molti di loro portano sulle spalle un background familiare poco sereno, è realmente impagabile” afferma uno dei volontari dell’associazione.

sociale Da tre anni l’associazione Cave Canem realizza il progetto amici animali, la pet therapy aiuta i bambini in difficoltà

M.G.M.

I cani sono un valido aiuto per i bambini

letto per altri cinque anni, in tempi in cui il terremoto politico sta investendo tutti i partiti nazionali.

Insomma Vigonza Viva fin dalla nascita si è dotata di un codice etico per valorizzare tutte le pro-prie potenzialità , senza attendere l’onda emotiva di scandali nazionali, per affermare la necessità del ricambio della “poltrona”. A questo punto auspico che anche gli altri gruppi politici, a cominciare da quelli che danno lezioni di democrazia, possano se-guire l’esempio di Vigonza Viva. Il sindaco Tacchet-to nel suo discorso programmatico di insediamento ha fissato il ricambio dei componenti la giunta nell’arco del quinquennio amministrativo , introdu-cendo di fatto il criterio proprio di Vigonza Viva a

tutta la compagine amministrativa”.“Per quanto mi riguarda, - conclude l’ex assesso-

re - il mio gesto ha il significato di un passo indietro per svelenire un clima, surriscaldato dalla minoranza attraverso la strumentale questione delle quote rosa, ma che di fatto va letto, a mio avviso, nella non accettazione dell’inequivocabile risultato elettorale scaturito dall’elezioni dello scorso maggio. Garanti-rò al sindaco Tacchetto e a tutta l’amministrazione, pur dall’esterno, tutto l’impegno e la passione di cui sono capace. In questi difficili tempi credo sia fondamentale lavorare tutti insieme per il bene della comunità tutta, evitando contrapposizioni inspiegabi-li agli occhi della gente”.

segue da pag. 1Non vogliamo, giunti alla maggiore età, andare a rimpol-

pare le fi la del partito degli astensionisti. Ed è proprio questo che abbiamo fatto durante l’occupazione, tramite assemblee riguardo argomenti di attualità e di cultura generale, con esterni e dibattiti che hanno coinvolto studenti e, talvolta, docenti. Ci siamo responsabilizzati riguardo la gestione di uno spazio, con motivi e scopi precisi, e siamo certi di non aver perso tempo. Os-servando come le violenze che spesso si verifi cano durante cortei e manifestazioni vengano strumentalizzate e facciano passare in secondo piano i motivi profondi delle proteste, abbiamo sentito la necessità di dimostrare che noi quei motivi non li abbiamo dimenticati.

La scuola dovrebbe fornire ai giovani gli strumenti e gli sti-moli affi nché essi si possano formare come cittadini responsabili dotati di pensiero critico. Tuttavia, nella gran parte delle nostre classi ci sono trenta studenti o più: non c’è tempo di fermarsi, approfondire, discutere o confrontarsi; bisogna andare avanti, interrogare e verifi care se si vuole portare a termine il vastissimo programma ministeriale. Ci rimettiamo noi studenti tanto quanto i professori, a cui ci sentiamo davvero molto vicini in questo momento estremamente critico anche per loro. Il problema è che la scuola pubblica, tagliata e riformata all’inverosimile, non solo non ci fornisce gli strumenti per sviluppare la cosiddetta “coscienza critica”, ma mortifi ca quella di chi riesce a crearsene una da solo. Ci sentiamo sottovalutati e non valorizzati. Stiamo assistendo infatti al lento smantellamento delle borse di studio per gli allievi meritevoli, costretti quindi a fuggire all’estero. Ma se tutte le giovani menti brillanti fuggono altrove, chi resterà qui a cambiare questo Paese? Stiamo assistendo inoltre all’enorme dispendio di denaro dello Stato in spese superfl ue, come quelle per l’informatizzazione dell’istruzione, quando moltissimi edifi ci scolastici non sono in sicurezza e vi sarebbero quindi investimen-ti molto più urgenti da effettuare da parte delle Province. L’inno-vazione tecnologica e digitale è di per sé un valore positivo cui non ci opponiamo, ma ora come ora non si può considerare una priorità. Vogliamo un cambiamento reale, non una regressione. Noi, giovani studenti terribilmente preoccupati per il nostro futuro e disposti ad impegnarci per prenderlo in mano e renderlo degno d’esser vissuto.

*Gli studenti dell’I.I.S. “Concetto Marchesi” occupato (sede Fusinato)

L’Intervento

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Inadeguata la nuova strada in zona in-dustriale? Il sindaco Mirco Gastaldon e l’assessore Silvio Cecchinato replicano

alla Lega riguardo la presunta inadeguatez-za della nuova strada della zona industriale: “Non si capisce come mai qualcuno continui a non ammettere nonostante l’evidenza dei fatti che la nuova arteria è utile alla collet-tività e realizzata rispettando alla lettera progetto e normativa vigente. La strada è sicura (per quanto ogni strada comporti chiaramente una quota di rischio impon-derabile), con limite di percorrenza di 40, 50 o 70 chilometri/h a seconda delle zone interessate.

Diversamente non avremmo avuto il parere favorevole da parte di tutti gli enti interessati. Ci rendiamo conto che forse ci vuole un minimo di competenza tecnica per saper leggere un progetto, ma mai è stata prevista una pista ciclabile lungo la camio-nabile nel tratto che va da via Frattina a via Bragni: quello che c’è è esattamente il per-corso previsto dal progetto, che collega fra

loro le piste ciclabili dell’SP34 con via Giotto mediante via Frattina.

Teniamo a precisare, se qualcuno non lo ha ancora capito, che il progetto dal marzo 2008 non è mai stato cambiato, né avrem-mo potuto farlo nemmeno in minima parte, visto che com’è noto abbiamo un conten-zioso in corso con il Consorzio Cadoneghe Nord, ossia i privati che dovevano realizzare la strada a seguito dell’ampliamento della zona industriale”.

Il sindaco poi approfondisce: “Il percor-so è andato a interes-sare solo in due casi zone pertinenziali di residenze private (in un caso anche molto limi-tatamente) pur avendo interessato zone agri-cole con 50 espropri. Quanto a presunte irregolarità nelle segnalazioni stradali, que-ste ultime invece sono assolutamente com-plete fin dal giorno dell’inaugurazione. Non abbiamo avuto alcuna fretta di inaugurare

la strada, tanto che l’apertura al traffico è avvenuta con circa due mesi di ritardo rispetto a quanto preventivato a causa dei tempi di intervento di un ente diverso dal Comune: non potevamo certo

attendere oltre, perché siamo abituati a mantenere la parola data sui tempi di re-alizzazione”.

Infine la questione bacini di lamina-zione: “Lungo la strada vi sono due opere

idrauliche: – conclude l’assessore Cecchi-nato – una, regolarmente conclusa come da progetto, tra via Frattina e via Bragni, che è appunto una vasca di laminazione per il contenimento delle acque; l’altra, che si trova tra via Frattina e via Roma, non è una vasca di laminazione, ma un bacino di fitodepurazione.

Si tratta di un progetto totalmente scol-legato da quello della nuova strada che ha funzioni totalmente diverse e coinvolge altri enti, cioè il Comune e il Consorzio di Bonifi-ca acque risorgive”.

di Nicoletta Masetto

“L’arteria è utile, sicura e rispetta alla lettera la normativa, altrimenti non avremo avuto l’ok”

Il caso Sindaco e assessore replicano alle critiche delle opposizioni

La nuova strada scatena polemiche

Un momento dell’inaugurazione (foto di Francesco Mangiaracina)

Gastaldon:“ci sono anchedue opere idrauliche, vasca e bacino laminazione”

Strade della ...passione. Sulla strada di collegamento tra la SR 308 e la zona industriale ad aprire le pole-

miche sono stati i consiglieri della Lega Nord, Anna Talpo e e Silvio Borella. Queste le loro ragioni: “contrariamente al progetto iniziale, la pista ciclabile che doveva essere costruita lungo la nuova strada é stata costruita solo per un breve tratto e nella parte meno “pericolosa” del percorso. Con la chiusura del tratto di via Cà Ponte, ora Placido Cortese, si rischia l’incolumità dei residenti di via Cà Ponte e della Frazione di Bagnoli, che quotidianamente transitano in bicicletta e si trovano costretti a percorrere viale Maestri del Lavoro per recarsi nella zona industriale di Bragni. Sempre contraria-mente al progetto iniziale, l’imbocco del-la nuova strada si trova a ridosso di alcu-ne case. Queste sono le conseguenze di un progetto cambiato in fretta. Inoltre è’ stata costruita una rotonda in corrispon-denza di una strada chiusa, senza pensa-re che la stessa poteva essere costruita in corrispondenza di queste case a ridosso della strada. Nel nostro comune in nome della sicurezza sono state permesse ro-tonde di minime dimensioni”.

la polemica

I consiglieri della Lega Nord“un’opera fattacon troppa fretta”

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12 Cadoneghe - Vigodarzere121212 Cadoneghe - Vigodarzere

Un inserimento lungo e per certi aspetti complesso, che però sta dando buoni frutti ed è stato apprezzato dal vice-

prefetto di Padova, Alessandro Sallusto. I 4 profughi accolti lo scorso anno da Vigo-darzere nell’ambito del piano di emergen-za nazionale coordinato dalla Prefettura di Venezia hanno un’età fra i 20 ed i 40 anni. I migranti sono stati seguiti per le loro esigenze logistiche e per le loro necessità di inserimento nel tessuto sociale da una cooperativa di servizi.

Un plauso per il lavoro di accoglienza svolto dal Comune è arrivato dal vicepre-fetto Alessandro Sallusto. Quest’ultimo ha elogiato “un inserimento lungo e per certi aspetti complesso, che però sta dando buoni frutti”. I ghanesi, che in Libia lavora-vano come muratori, hanno seguito lezioni di italiano con un me-diatore, hanno svolto qualche mansione non retribuita per il Comune e hanno anche seguito un corso di avviamento al lavoro.

“Fin da quando i quattro profughi gha-nesi provenienti dalla Libia sono arrivati nel nostro territorio, l’amministrazione comuna-le ha manifestato loro la concreta vicinanza della società civile di Vigodarzere e il suo pieno appoggio per un futuro di serenità e per l’avvio di queste persone a una possi-bile nuova esperienza lavorativa e di vita nel nostro paese – dice Valerio Scotton, assessore alle Politiche sociali del Comune

di Vigodarzere –. Ora siamo soddisfatti dell’apprezzamento manifestato dal vicepre-fetto Sallusto per il lavoro svolto dall’ammi-nistrazione e dai nostri uffici nell’accogliere e integrare questi profughi. Uno di loro ora

ha trovato occupazio-ne fissa in provincia di Modena, per gli altri tre resta la disponibili-tà del Comune, come è stato fatto finora, a offrire loro la possibili-

tà di svolgere piccoli lavori di manutenzione e in generale incarichi utili per la collettività. Ci piace considerare la valutazione positiva della Prefettura come un segno di incorag-giamento alle attività sociali messe in atto dal Comune. Segno che il denaro messo a disposizione dallo Stato per le attività di accoglienza e inserimento sociale e culturale dei profughi (46 euro al giorno, ) è stato speso fruttuosamente”.

La Prefetturaplaude all’impegnonell’inserimentodei quattrogiovani

PROFUGhI DAL GhANA A VIGODARZERE

N.M.

Rimanendo nel merito della tutela del territorio, l’aggiornamento del Piano degli interventi ha previsto la limita-

zione della superficie agricola edificabile rispetto sempre a quanto ipotizzato dal vec-chio piano regolatore. Il Comune ha voluto preservare le aree verdi, che costituiscono ancora tratto identificativo di questo territo-rio, oltre che elemento essenziale per la qualità della vita dei residenti. Il documento approvato dal Consiglio comunale prevede anche l’avvio del piano di riqualificazione dell’area ex Grosoli-PL4. “Ora, dopo l’approvazione di un accordo pubblico-privato con i proprietari interessati alla riqualificazione – aggiunge il sindaco –, potrà prendere avvio la trasformazione della zona, che potrà avvenire anche per parti”.

Sono stati dunque approvati accordi pubblico-privato di rilevante interesse pubblico. Fra i più importanti, quello per la cessione di un’area edificabile di 1268 mq (con capacità edificatoria di mc.1.268) per consentire la realizzazione di una zona a verde in continuità con il Piano delle ex Officine “Breda”, a fronte del riconoscimento di un credito edilizio pari alla capacità edificatoria del lotto. Ceduta anche un’area all’interno dell’ambito di urbanizzazione consolidata per la realizzazione di un parcheggio pubblico lungo la S.R. 307, in prossimità della Chiesa di S. Bonaventura. “Tale area – puntua-lizza Gastaldon – è oggi già utilizzata come parcheggio pubblico, ma non è di proprietà comunale. Inoltre, nell’ambito di tale proposta, si prospetta la cessione di parte dell’area classificata a Parco Urbano nel P.R.G. previgente a fronte del riconoscimento di un credito edilizio da insediare in un’area di proprietà comunale”. Altra importante acquisizione al patrimonio pubblico riguarda un’area nella frazione di Bagnoli, attigua al Peep e dotata di una capacità edificatoria da PRG di 3.000 mc., individuata oggi nel programma delle opere pubbliche con destinazione a verde attrezzato. A compensazione della cessione dell’area viene richiesta l’iscrizione dei 3.000 mc. della volumetria prevista nel registro dei crediti edilizi.

Acquisita un’area da destinare a verde pubblicoun freno all’edificabilità in area agricola

N.M.

L’accoglienza dei profughi

Il Consiglio comunale ha approvato il primo aggiornamento del Piano degli Interventi, che completa la fase della

pianificazione degli atti di gestione del ter-ritorio, secondo quanto previsto dalla Legge Urbanistica Regionale.

I contenuti principali del provvedimento riguardano l’adeguamento e la sistematiz-zazione delle normative urbanistiche del Co-mune, l’individuazione dei nuclei di comple-tamento in zona agricola e dei relativi lotti ai quali sono assegnate delle volumetrie, la definizione di un masterplan per lo sviluppo urbanistico delle nuove zone di espansione e per l’area Grosoli-PL4.

“Con l’approvazione del Piano Inter-venti il Comune di Cadoneghe ha raggiunto l’obiettivo di dotarsi di una pianificazione ur-banistica in linea con le innovazioni introdot-te dalla vigente legge regionale. – spiega il sindaco Mirco Gastaldon – L’aggiornamen-to appena approvato tiene ora conto delle osservazioni presentate dai cittadini (una cinquantina circa) per aggiornare i principi di

urbanistica, viabilità e assetto del territorio che l’Amministrazione comunale metterà in atto, realizzando così le scelte concrete indi-cate dal Pati (Piano di assetto del territorio intercomunale) della Città Metropolitana di Padova e dal Pati condiviso con il Comune di Vigodarzere”.

Il sindaco approfondisce poi i principali provvedimenti adottati. “In particolare, mi preme porre l’accento sull’attenzione che abbiamo posto, in linea con quella che è sempre stata una delle priorità per questa

Amministrazione, alla tutela del territorio e delle sue relazioni sociali.

Rispetto al vecchio Piano regolatore del 1987, abbiamo ridotto il numero massimo di abitanti teorici insediabili a 18.500, contro i 21 mila previsti nel vecchio piano regolatore. E questo naturalmente significa uno scenario in cui la congestione di traffico, persone e unità insediative non dovrà costi-tuire un’emergenza prevedendo una minor crescita insediativa supportata dai servizi oggi in essere”.

Lo strumento urbanistico interessa anchel’area Grosoli e i nuovi nuclei di espansione

Piano degli Interventi

Un recente controllo dei Carabinieri nell’area ex Grosoli

i dettagliVia libera dal Consiglio Comunale Completata la fase di pianificazione

di Nicoletta Masetto

Page 15: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

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“Tra una Ferrari e un trattore pre-ferisco una Ferrari”. È questa la posizione di Francesco Vezzaro,

sindaco di Vigodarzere, in riferimento ai diversi poteri di Città metropolitana e Pro-vincia. Una posizione espressa nel corso della tavolta rotonda che si è svolta a Ca-doneghe e che ha visto la partecipazione di oltre una ventina di amministrazioni. “Cosa racconterò ai miei cittadini – ha proseguito il primo cittadino di Vigodarzere - quando mi chiederanno perché c’è un trattore? Sono disposto ad “andare sotto” in Consiglio co-munale, quindi anche a non avere i numeri, ma porterò avanti questa delibera”.

Nel corso del convegno di Cadoneghe il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, si è impegnato a tradurre in emendamenti al decreto legge sul riordino delle Province le delibere che i Consigli comunali approveranno nei prossimi giorni in favore della Città metropolitana. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Padova, Flavio Zanonato. Il primo cittadino ha sottolineato i punti di forza dell’adesio-ne alla Città metropolitana (tecnicamente la delibera della giunta di Palazzo Moroni indica l’adesione di Padova alla Provincia di Venezia, che in base al decreto è destinata

a diventare Città metropolitana, e l’allarga-mento della nuova realtà anche a Treviso), ponendo l’accento sulle funzioni “potenzia-te” che avrebbe rispetto alla prospettata Provincia Padova-Treviso.

La tavola rotonda ha consentito, inoltre, di sgombrare il canpo dalle parole e fare i conti con i numeri, ossia con chi è favore-vole, chi è contrario e chi è ancora in forse. Tra gli altri sindaci presenti, oltre a Vezzaro e Gastaldon, Luca Claudio di Abano Terme, Massimo Bordin di Montegrotto Terme, Alessandro Bisato di Noventa Padovana. A favore, oltre a Vigodarzere e Cadoneghe, si possono contare anche anche Torreglia, Sant’Angelo di Piove, Arzergrande, Arre, Loreggia, ed Este. Pieno appoggio è arri-vato anche dal rappresentante del Comune di Rubano e dal sindaco di Megliadino San Vitale, Barbara Mizzon. Nella stessa area Cadoneghe e Vigodarzere posso contare sul sì pieno di Curtarolo. Non ha dubbi il primo cittadino Marcello Costa, che di professione è dirigente scolastico, che così si è espresso: “O diciamo che Padova ci lascia in braghe di tela o prendiamo una decisione. La nostra è di seguire il Comune capoluogo”.

Alquanto critico, invece, il sindaco di

di Nicoletta Masetto

Amministratori a confrontosulla prospettiva della cittàmetropolitana Padova-Venezia

Il dibattito Anche il sindaco di Cadoneghe è sulla stessa posizione

Vezzaro determinato“Stiamo con Padova”

Un momento dell’incontro sulla città metropolitana fra gli amministratori del territorio (foto di Francesco Mangiaracina)

Villafranca padovana, e già assessore pro-vinciale, Luciano Salvò: “Pensavo fosse un incontro a porte chiuse e invece mi trovo ad un convegno. Ma io voglio parlare di fatti concreti, qui si chiede l’adesione a un processo politico importantissimo senza il supporto di fatti tecnici”. Elisa Venturini, sindaco di Casalserugo, parla di “atto di fede”. Tra il fronte del “no” Veggiano, Sao-nara, Selvazzano e Maserà. Indeciso Enrico Rinuncini, sindaco di Ponte San Nicolò: “Ne voglio prima parlare con i miei cittadini”.

“Sono prontoad affrontareil Consiglio Comunale e anchead andare sotto”

15151515Vigodarzere - Cadoneghe

Nel corso dell’incontro è stata pre-sentata la ricerca “Le opinioni dei cittadini dell’Alta Padovana:

indagine sulla situazione economica e sulla qualità dei servizi”, realizzata dall’istituto di ricerca Tolomeo Studi e Ricerche e illustrata nei dettagli da Aldo Cristadoro. “Focus della ricerca – spiega il sindaco Gastaldon – è il contesto so-ciale, culturale ed economico di una fetta importante del Nord-Est, l’area dell’Alta padovana, le cui dinamiche mettono ora in luce alcune linee di tendenza signifi-cative. Considerata una crisi economica pervasiva, emerge dalla ricerca un dato incontrovertibile: la diffusa preoccupazio-ne, trasversale a tutte le età e a tutte le condizioni sociali e culturali, per la tenuta del sistema. Il progressivo venir meno di servizi pubblici essenziali gioca in questo senso un ruolo importante: il cittadino si sente abbandonato, travolto da processi esogeni incontrollabili. L’intento è quello di aggiungere un tassello importante al dibattito in atto sul riordino delle provin-ce, nella convinzione che la logica di rete e di condivisione che è alla base della proposta offra la chiave di volta per lo snellimento dei livelli decisionali”.

la ricerca

Le opinioni dei cittadinila gente chiedepiu’ efficienza

N.M.

Da Villafrancala posizione criticadi Salvò, inveceCurtarolo prontoa seguire Padova

Page 18: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

10

VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

La scure dei tagli si abbatte anche sulla formazione professionale. Nella bassa padovana, in provincia e in generale in tutto il Veneto. Un migliaio di persone ha

manifestato nelle scorse settimane, vicino alla sede della giunta regionale, per rivendicare i 5 milioni che la Regio-ne vuole tagliare ai Centri di formazione professionale e il mancato pagamento dell’intero stipendio ai lavoratori dell’Enaip da agosto a oggi.

In città e provincia sono rimase chiuse tutte le scuole del settore, comprese quelle del Cfp Manfredini di Este e dell’istituto Pavoniani di Montagnana. In agitazione anche i centri di formazione professionale dell’Enaiip a Paodva, Piove di Sacco, Conselve.

Circa 400 docenti e operatori vari padovani, tra i quali alcuni non vedono il becco di un quattrino da tre mesi, sono andati a Venezia, a bordo delle 10 corriere organiz-zate dal sindacato o in treno, per partecipare alla manife-stazione indetta da Cgil, Cisl, Uil e Snals. I manifestanti erano in tutto 1.200. Alla fi ne del corteo la delegazione degli scioperanti è stata ricevuta a Palazzo Ferro Fini.

Tre i punti trattati: sblocco delle liquidità fi nanziarie di cassa per pagare i dipendenti senza stipendio da tre mesi, reperimento dei 5 milioni di euro che l’assessore Donaz-zan non vorrebbe più stanziare per le scuole professionali ed approvazione della nuova legge regionale del settore.

Il problema comunque non è solo padovano. In Veneto ci sono 106 Cfp con 19 mila utenti e 1.700 dipendenti. Si calcola che il 75% di chi li frequenta trovi lavoro non appena conclude il percorso formativo. In questo periodo di crisi economica poi, la formazione professionale riveste un ruolo ancor più fondamentale. Per la piccole e medie aziende venete, è diventato sempre più impegnativo assumere ragazzi fre-schi di laurea che costano mediamen-te di più e necessitano comunque di un periodo di formazione lavorativa.

Per contro, pescare dall’offerta dei cfp, è un buon sistema per essere competitivi da subito ed avere un ritorno immediato. Per questo i manifestanti armati di bandiere e fi schietti hanno distribuito la fotocopia di un’intervista rilasciata da Luca Zaia quando era ministro dell’Agricoltura e candidato per la presidenza della Regione.

Nel testo è stata sottolineata una dichiarazione dove affermava che “il Veneto senza la formazione professiona-le non sarebbe la regione che è”. In ogni caso i 5 milioni di euro in meno per il prossimo anno scolastico rischiano di mettere a durissima prova il funzionamento delle scuole professionali.

A far sentire la propria voce di dissenso e timore c’è

anche il Cfp “Sacchieri” di Montagnana, struttura gestita dalla famiglia religiosa dei Pavoniani.

“Per il prossimo anno nella nostra struttura, in virtù di queste scelte regionali, si rischia il taglio drastico di uno dei quattro corsi – hanno commentato da Montagnana - Oltre alla riduzione del personale, c’è da chiedersi che

fi ne faranno i nostri ragazzi. Ricor-diamo che, oltre alla preparazione professionale, centri come il nostro hanno una forte valenza sociale, in quanto accolgono tutti quegli studenti “esodati” che non hanno trovato una collocazione congeniale nel mondo

dell’istruzione statale. E’ forse la prima volta che si riesce ad organizzare uno

sciopero con il massimo delle adesioni e dell’unione tra i partecipanti. Non è un segnale da sottovalutare”.

In ogni caso la soluzione al problema sembra tutt’altro che vicina. Per l’assessore regionale Donazzan il danno va imputato al patto di Stabilità che impedisce di spendere. L’assessore si è anche dichiarata disponibile a manifestare contro chi difende e sostiene il patto di stabilità.

Ma i tempi burocratici e il continuo scaricare la respon-sabilità tra istituzioni rischiano di dilatare troppo i tempi di intervento.

di Emanuele Masiero

La Regione intende ridurre di 5 milioni il budgetper i centri professionali, a rischio le scuole

La protesta Docenti e operatori padovani hanno manifestato a Venezia

Centri di formazionesotto la scure dei tagli La protesta

a Veneziadegli insegnantie operatoridellaformazioneprofessionale

Era stato lesionato dal terremoto della scorsa primavera. Dopo i lavori di consolidamento realizzati dalla

Provincia riapre il castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce. “È per noi motivo di grande orgoglio restitui-re il castello al territorio e ai cittadini – ha detto la presidente della Provincia di Pa-dova Barbara Degani – In un momento di forte diffi coltà e incertezza, abbiamo voluto assicurare gli investimenti per con-servare e valorizzare il nostro patrimonio storico e artistico. Il complesso, assieme al Museo del Fiume Bacchiglione, rappre-senta infatti un elemento distintivo del territorio e un simbolo per la comunità tutta”. La riapertura del castello ha coin-ciso, con la tradizionale festa di San Mar-tino. Il sito, infatti, è intitolato allo stesso santo patrono a cui era dedicata l’antica chiesetta campestre.

Lesionato dal terremoto

riapre il museodi cervarese s. croce

E.M.

“Lo spazio di tutti può essere realizzato solo con l’aiuto di tutti”. Questo potrebbe essere lo slogan per la nuova sede del Centro Servizio Volontariato provinciale di Padova di via Gradenigo 10, su un prestigioso stabile comunale da poco restaurato

e inaugurato il mese scorso. I locali assegnati, per una superfi cie di 400 mq circa, sono affi -dati al Csv per un periodo di 6 anni in comodato oneroso più gli oneri di gestione. Il Centro in questa nuova sede continuerà, ad erogare gratuitamente, grazie alle somme messe a disposizione dalle fondazioni bancarie, servizi di formazione, informazione e consulenza, a cittadini ed associazioni. E’ previsto inoltre che nei prossimi mesi il Csv emani un bando di assegnazione degli spazi alle associazioni padovane. “Con questo accordo Comune di

Padova e Csv - afferma il presidente Giorgio Ortolani - hanno voluto dare signifi cato alla necessità di mantenere innervato ed attivo il territorio mediante la presenza sempre più attiva delle associazioni. Una scelta che in questo luogo ha anche il signifi cato di rivalutare un quartiere della città che negli ultimi tempi ha subito un certo degrado, mentre oggi, con la presenza in loco di grandi associazioni quali Avis, Ceav, Beati i costruttori di Pace, Per una nuova Vita e appunto il Centro Servizio Volontariato. La speranza è che divenga un luogo positivo di impegno civile e sociale. L’identifi cazione della sede è stata soprattutto possibile grazie all’interessamento dell’assessore alla partecipazione Silvia Clai, del presidente e del vicepresidente del Coge Veneto Giovanni Guglielmi e Marina Bastianello”.

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Il caso del Cfp“Sacchieri”diMontagnana:“saremo costrettia tagliare corsi”

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11Spazi Aperti

Un Natale all’insegna del risparmio e dell’ecologia, passando attraverso al riutilizzo dei rifi uti. E’ questa l’idea che è venuta agli operatori del pro-

getto educativo Liberambiente proposto da Padova Tre in collaborazione con la cooperativa Ecoffi cina. Il primo appuntamento è stato fi ssato a Piove di Sacco nei giorni scorsi nel quartiere Sant’Anna in occasione “dell’ecopre-sepe in scatola”. Un concorso di presepi realizzati con materiali di riutilizzo.

Per tutto il giorno, gli operatori di Liberambiente hanno aiutato bambini e genitori a realizzare parti del presepe utilizzando ogni sorta di rifi uto che comunemen-te troviamo in casa nostra. Bottiglie d’acqua, sacchetti di plastica, rotolini della carta igienica e via così. Il tutto per costruire piccoli oggetti come statuine o addirittura ornamenti, come ad esempio il manto erboso alla base del presepe. Le famiglie hanno così imparato a produrre oggetti riciclati per poterli riprodurre su larga scala anche in casa in piena autonomia.

Il secondo appuntamento invece, si è tenuto a Car-tura dove le famiglie hanno appreso come realizzare ad-dobbi natalizi e ornamenti per l’albero di Natale sempre

con l’utilizzo di materiali di scarto.”Liberambiente è un progetto di educazione am-

bientale attivo ormai da molti anni che ha avuto una crescita costante – ha spiegato Annalisa Ferrari, re-sponsabile del progetto – Lo sforzo dei nostri operatori e la buona volontà dei bambini, ci hanno permesso di pro-porre attività sempre nuove e questi laboratori ne sono un esempio. Non ci limitiamo più a dire ai bambini come differenziare correttamente i rifi uti. Ormai siamo ad una fase ancora più avanzata e stiamo spiegando come riuti-lizzare i materiali di scarto per dare vita a nuovi oggetti”.

Da quest’anno, Liberambiente signifi ca anche ener-gia. Non solo rifi uti quindi, ma anche conoscenza e cor-retto utilizzo delle energie alternative. Un esempio? Nel-le scuola dei Bacini Padova 3 e 4 aderenti al progetto, si tengono dei laboratori in cui i bambini possono mettere in funzione delle ventole con dei piccoli pannelli foto-voltaici. Oppure trasformare un limone in una batteria grazie a zinco e rame. E ancora, accendere un led o far bollire l’acqua con l’utilizzo dell’idrogeno. “Le novità che stiamo proponendo hanno già avuto un successo enorme – continuano i responsabili – La capacità di apprendi-

mento dei più piccoli è impressionante e ci permette di diffondere la cultura del rispetto totale per l’ambiente in cui viviamo. La raccolta differenziata è già una prassi consolidata per i nostri fi gli. La nuova sfi da sarà far capi-re loro anche l’importanza delle energie rinnovabili per rispettare l’ambiente”.

Per il 2013 inoltre sono in arrivo altre novità interes-santi. E come d’abitudine per il progetto Liberambiente saranno attività altamente interattive, perchè lo stile di base è di imparare con lezioni pratiche. Nasce così una rappresentazione teatrale che prende spunto del libro “La storia dell’immondizia”, un’opera in parte a fumetti, recentemente pubblicata proprio grazie all’esperienza nel campo della gestione rifi uti. Durante la rappresen-tazione teatrale, i bambini dovranno partecipare attiva-mente anche attraverso momenti ludici.

Un Natale all’insegna del riciclo - riusodagli adobbi all’albero, senza scordarel’ecopresepe preparato in una scatola

Le iniziative nel padovano Il progetto educativo Liberambiente coinvolge ragazzi e famiglie con esperienze alla portata di tutti

Albero e capanna “eco-friendly”

A fi anco un presepein scatola costruito conmateriali di riciclo, sottoalcuni dei lavori realizzati con il progetto Liberambientedella cooperativa Ecoffi cina

Marco Calaon:“Stavolta siamopronti a tornarese non avremodelle risposte”

Il gruppo di acquisto del pellet nella bassa padovana ha avuto un successo lusin-ghiero. L’iniziativa, messa in campo dallo

sportello energia gestito da Legambiente con Padova Tre, è al suo primo anno di vita. Un’idea nata sulla scia del successo dei gruppi di acquisto legati al fotovoltaico e al solare termico.

“L’esperienza è stata assolutamente positiva e siamo riusciti ad approfondire le conoscenza del territorio sotto il profi lo del consumo energetico del pellet e fornire un servizio “chiavi in mano” con prodotti di assoluta qualità – ha spiegato Federico Gianesello di Legambiente – Il pellet è un combustibile ecologico sempre più utilizza-to nelle nostre case e con questa iniziativa abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini della bassa. E’ mol-to interessante vedere come il fuoco, la più antica fonte di riscaldamento, torni ad avere un ruolo fondamentale nel panorama del consumo energetico sostenibile e viene sempre più promossa anche attraverso in-centivi e agevolazioni”.

L’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossi-mo con importanti novità e miglioramenti: non si tratterà più di un gruppo d’acquisto di pellet, ma saranno inclusi altri servizi e offerte legati a questa nuova forma di ri-scaldamento. Per questa prima edizione, i cittadini di ogni Comune avevano un centro di acquisto predefi nito, scelto sulla base di determinate caratteristiche per garantire qualità e prezzo calmierato.

“L’utilizzo del pellet come forma di

riscaldamento è un fenomeno ben radica-to in provincia di Padova – ha continuato Gianesello – del resto, l’Italia è il principlae consumatore di pellet a livello europeo. La nostra produzione non è suffi ciente e spesso acquistiamo pellet da Austria e Germania. Per questo è importante non fermarsi solo sulla valutazione del prezzo di vendita, ma anche sulla qualità”. Il lavoro dello sportello energia è andato proprio in questo direzio-ne: riuscire a selezionare aziende in grado di vendere pellet di alta qualità al miglior prezzo.

“Non si tratta solo di una questione di rispetto dell’ambiente – ha concluso Giane-sello – un pellet di qualità scalda di più e produce meno cenere che si trasforma in meno ore di pulizia della stufa e meno ma-nutenzione straordinaria. Un vantaggio per l’ambiente, ma anche per il portafoglio”. Per chi volesse restare informato sugli svi-luppi del progetto può contattare lo Sportel-lo energia al numero verde 800.238.389 o visitare il sito web www.energiacomune.org/padovatre.

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13Mondo Scuola

Perenne è il dibattito sulla scuola, specie negli ultimi due decenni che hanno visto il susseguirsi di riforme e di controriforme,

lasciando disorientati i docenti, gli studenti e le famiglie. La riforma proposta dal ministro Ber-linguer, approvata dal Parlamento, è stata bloc-cata dal successivo Governo; la riforma Moratti è stata approvata e poi fermata dal Governo che è venuto dopo; sono seguiti i piccoli aggiu-stamenti di Fioroni e i pesanti tagli economici e riorganizzativi del ministro Gelmini.

Ma, a che punto siamo? Lo chiediamo al professor Dino Scantamburlo, docente pado-vano di italiano.

“Le lamentele di docenti e di famiglie cre-scono, perchè le risorse economiche messe a disposizione delle scuole dallo Stato, dalla Re-gione e dai Comuni calano vertiginosamente: le famiglie devono metterci di tasca propria, se vogliono che i fi gli continuino a fruire delle attività integrative, di attività laboratoriali, di qualche servizio aggiuntivo che pareva divenu-to strutturale, ma che ora l’ente pubblico non fi nanzia. I Comuni sono chiamati a pagare se

viene inserito un docente in più nelle scuole dell’infanzia o i docenti di appoggio e di soste-gno nella scuola primaria. I bilanci delle scuole dell’infanzia, private e paritarie, sono sempre più in rosso. Addirittura, nelle scuole pubbliche mancherebbero soldi per l’acquisto di cancelle-ria, gessi, carta igienica(!). I presidenti delle Province hanno minacciato di non riscaldare più le aule delle Scuole superiori, perché privi di fondi per pagare il combustibile”.

Non crede prof. Scantamburlo che la stretta sulle esorbitanti spese pubbliche, ovviamente pagate dallo Stato con i soldi dei cittadini, debba riguardare anche gli sperperi nel mondo della scuola e più in generale dell’istruzione?

“Certo, in tempi di “revisione della spesa”, anche nella scuola vanno corrette storture ed eventuali sprechi. Vanno valutati seriamente, però, l’impegno e la qualità delle prestazioni di ciascun operatore (docente e non docente), premiando quelli validi e obbligando a correggersi quelli meno disponibili, e magari prevedendo differenze salariali rapportate alle

competenze e disponibilità di ciascuno. Ma si deve procedere con l’idea che in un Paese moderno la scuola dev’essere l’ultimo settore nel quale tagliare o ridurre la qualità e le op-portunità da procurare ai cittadini di domani. Anzi, si deve investire per essa anche in tempi di vacche magre, perché facendo così, si pon-gono le premesse concrete per la crescita e per lo sviluppo di domani. E ciò vale, in particolare, di fronte all’attuale dramma della disoccupazio-ne giovanile anche in questo territorio dell’alta padovana”.

Si continua a dire che la scuola è troppo distante dalla realtà del lavoro. E’ realmen-te così, secondo lei?

“Parlare di scuola signifi ca parlare di edu-cazione, di fornire saperi e competenze, ma an-che di formazione al lavoro: oggi serve, sia ai nostri Istituti Tecnici, sia ai Licei un rapporto co-stante tra apprendimenti e mercato del lavoro. Una rete di collaborazione permanente con le associazioni delle categorie economiche artigia-nali, industriali e del commercio, come di quelle agricole, dei settori direzionali e dei servizi si

di Manuel Glauco Matetich

L’intervista Dino Scantamburlo, docente padovano di lettere

Istruzione e formazione “investiamo sul futuro”“In un Paese moderno la scuola deve essere l’ultimo settore nel quale ridurre le opportunità”

impone, se vogliamo che il giovane diplomato e il laureato possano tornare a dare un senso motivato e fi nalizzato al loro impegno di studio e aspirare a un lavoro che sia in qualche sinto-nia con il percorso scolastico effettuato. Alcune ricerche avanzate evidenziano che la scuola non appare più il luogo nel quale si apprende tutto quello che serve e per tutta la vita. Ma è bene che essa si concentri sui saperi essen-ziali e che deleghi il resto alle opzionalità del curriculum scolastico e alla formazione lungo tutto l’arco della vita. Essa dovrebbe pensare ad incentivare la didattica laboratoriale che non si fa soltanto nel laboratorio; a generalizzare forme di alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti, anche per quelli liceali; ad assegnare spazio adeguato alle attività di orientamento”.

La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato molti giovani a ri-valutare l’effettiva “spendibilità” lavorativa

del titolo di studio acquisito negli istituti tecnici e professionali. In queste scuole si impara un lavoro. Che ne pensa?

“Ritengo sia doveroso cambiare la nostra foma mentis. Non possiamo più tenere la for-mazione professionale all’ultimo gradino dell’i-struzione e della considerazione sociale: abbia-mo bisogno ancora del settore manifatturiero, purchè sia di qualità e capace di competere nei mercati internazionali. Il mercato e le aziende cercano pure tecnici preparati ed esperti, capaci di svolgere, in modo rinnovato e qualifi cato, quelle professioni di un tempo, che abbiamo abbandonato. Non possiamo dimenticare che in questo ambito, il nostro territorio vanta una storia di operatori artigiani e tecnici che hanno raggiunto risultati straordinari negli ultimi ses-sant’anni e che – se lo vogliamo - potrebbero non diventare soltanto un nostalgico ricordo”.

Dino Scantamburlo, padovano, docente di italiano

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Page 22: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

14 Noi e gli altri

Il Natale è alle porte e, malgrado la crisi, a Padova non mancano acquisti e nastri colorati. Accanto alle luci che illuminano

le strade esiste però un’altra città, scono-sciuta ai più, perché umile e silenziosa: è la Padova dei poveri.

Giovani o anziani, italiani o immigrati, sono persone che non hanno famiglia, non hanno casa, non hanno un lavoro per man-tenersi o un medico che li possa curare.

Ma nonostante ci siano ancora molte persone fortunate che riescono a permet-tersi di comprare enormi quantità di regali costosi, senza minimamente badare a quanto effettivamente paghino per com-prarli, il prossimo Natale sarà all’insegna dell’austerità per la maggior parte degli italiani: due su tre spenderanno meno per le feste che si avvicinano e i budget pe-cuniari riservati ai regali natalizi saranno

tagliati del ben 34%.La crisi economica ha “desertifi cato” il

centro cittadino di Padova, che si prevede rimarrà vuoto anche nei giorni clou dei re-gali, quelli che vanno dall’ultima domenica di Avvento alla Vigilia di Natale. La nascita di Gesù bambino vedrà anche quest’anno il colore della malinconia, e in molti casi purtroppo anche della disperazione, negli occhi di molti nostri cittadini, e la gravità di una situazione economica per nessuno facile.

E’ un Natale povero, è inutile negar-lo e continuare nel solco dell’ipocrisia e dell’ostentamento di una ricchezza che pare sparita. C’è chi rischia il lavoro, chi non ce l’ha e ha poca speranza di trovar-lo, chi festeggia con i sensi di colpa di chi spreca denaro forse domani utile in altro modo. E’ un Natale triste, forse il più triste

che molti, anche i non più giovani, oggi ricordano.

Eppure c’è da chiedersi: che cos’è il Natale? Un periodo di pazze spese com-merciali e un periodo di spensieratezza e distacco dai problemi del mondo? E se invece fosse un periodo di semplicità, un periodo di rifl essione, un periodo di valori?

“Questi ultimi non hanno un prezzo e un’economia, - ci racconta don Alberto Merolini, giovane sacerdote padovano - eppure possono essere la chiave per vivere un Natale non più povero ma sobrio, non più triste ma pieno. Pieno di quel dare, di quel regalare in termini di affetto e calore che richiama a quello del vero Spirito di Natale.

L’augurio che si vuole quindi spera-re alla città tutta è di vivere felicemente questo Natale 2012, un Natale che sia di

valori e di vere speranze”.“Sappiamo molto bene che per le

famiglie sarà un Natale ancora più magro rispetto agli anni scorsi, - continua don Al-berto - a causa principalmente della crisi nazionale che ha provocato una valanga di rincari su tutti i settori, e molta povertà. Sarà comunque un Natale ricco di valori. Quelli in fondo non sono mai mancati in moltissimi padovani, per i quali la famiglia è rimasta il nodo centrale di tutta la comu-nità cristiana.

Il modo più giusto per adorare Gesù è quindi quello di spogliarmi anch’io di prete-se, di onori e obiettivi di ricchezza e pote-re. Dobbiamo iniziare a vivere il Natale per quello che è veramente: non solo la festa della nascita di Gesù Cristo, ma come un giorno dove stiamo insieme allegramente alle persone a noi care, riscoprendo i valori

della famiglia, dell’amore, dell’amicizia, della carità, e del vivere. E pensando ma-gari anche a chi è meno fortunato di noi, e di questi tempi non bisogna tanto sforzare la mente pesando a paesi come l’Africa, perchè anche vicino alle nostre belle case addobbate c’è qualcuno che soffre per mo-tivi simili alle popolazioni africane”.

Conclude il sacerdote: “Il modo più giusto per vivere il Natale è percorrere le strade dove gli uomini sono piccoli e segnati da piccolezze. Forse questa crisi economica che spegne le insegne, blocca le vendite, fa perdere posti di lavoro e pian piano impoverisce i più poveri, è una buona occasione per conoscere chi è ve-ramente Gesù e incontrarlo nella vita, in chi è diventato ancor più piccolo perché povero, in chi ha perso privilegi, sicurezze e certezze”.

“Potrà essere un periodo ricco di valoriche ci fa riscoprire la bellezza del dono gratuito”

La testimonianza di un giovane sacerdote Una lettura alternativa delle festività

Il Natale degli ultimivisto da don Alberto

Padova si prepara a vivere un Natale più sobrio, occasione per non dimenticare chi vive in condizioni disagiate e precarie

di Manuel Glauco Matetich

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Page 23: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

C’è chi si prepara mesi prima e chi gira per l’Italia – e non solo - alla ricerca della statuina perfetta, attingendo ad

una tradizione centenaria, che a Padova, si declina in una moltitudine di mostre, concorsi e iniziative. Quella del presepe è una consuetudine natalizia per molti ormai irrinunciabile, ma per altri diventa una vera e propria forma d’arte. È proprio per man-tenere viva questa consuetudine, simbolo dell’espressione religiosa ma anche rap-presentazione della quotidianità del lavoro e del vivere familiare e di una comunità, che la Provincia di Padova promuove ogni anno “L’antica tradizione del presepe”, con-tenitore di varie iniziative dedicate. A partire dall’ormai consolidata rassegna “Presepi online”, realizzata in collaborazione con Diweb e la Diocesi di Padova, a cui posso-no partecipano parrocchie, comuni, enti ed associazioni che dovranno inviare tre foto di presepi in formato jpg, risoluzione 72 dpi, all’inidirizzo [email protected]. Le foto vengono pubblicate e votate sul sito www.

diweb.it. C’è poi il concorso “Il presepe più bello

della provincia”, giunto alla 7° edizione, in collaborazione con l’emittente Telenuovo, che prevede la messa in onda nel corso dei telegiornali delle riprese dei presepi più belli e caratteristici del territorio segnalati dal pubblico e poi votati nel sito www.tgpado-va.it.

Da non perdere poi la “Mostra di Pre-sepi e Rassegna d’arte natalizia” organiz-zata dell’Associazione culturale “Amici del Presepio” di Abano in collaborazione con l’UNSI di Abano Terme. La mostra sarà vi-sitabile dal 22 dicembre al 6 gennaio 2013 ad Abano in Via Matteotti, 3 (fronte Piazza dei Caduti - zona Municipio). Orari d’aper-tura 9.30-12.00 e 15.00-18.00 (ingresso gratuito). Ma per avere un quadro completo dei più belli e originali allestimenti della Na-tività dovuti al lavoro di artisti e artigiani del territorio, basta consultare l’opuscolo della “Strada dei presepi dell’alta padovana”, re-alizzato con rinnovato entusiasmo dal Con-

sorzio Pro Loco del Cittadellese, nato come realtà locale e arrivato, oggi, a coinvolgere ben 7 province venete.

Si tratta di un percorso che tocca chiese e oratori, piazze e borghi, per censire le mi-gliori rievocazioni della notte di Betlemme, anche con rappresentazioni a personaggi viventi.

Nel compiere questo itinerario regiona-le, si possono ammirare modelli presepiali di grande bellezza e suggestione: classici, moderni, orientali, popolari, in un trionfo di luci e un tripudio di colori; con fi gure mobili ed elementi veristici che riproducono scene di vita collocabili ai tempi di Gesù o a un passato più recente.

La tradizione trova spazio anche su internet grazie alla Diocesi,ad Abano una mostra a tema

Verso Natale Le Pro Loco del cittadellese propongono uno speciale percorso a tema

Anche il presepio fi nisce on line

Tempo di presepi, numerose le iniziative dedicate alla tradizione

Si rinnova anche quest’anno l’appun-tamento con i grandi interpreti della musica soul e gospel. Una nuova

formazione arriverà direttamente dagli Stati Uniti d’America al Centro culturale Al-tinate per il concerto di Natale del 27 e 28 dicembre l’incontro con la musica gospel-originale che ogni anno vede protagonista una formazione doc di musicisti e cantanti americani di grande fama e qualità. Negli scorsi anni si sono esibiti artisti come Earl Bynum, autore e direttore del coro Virginia Mass Choir, insignito dell’importante riconoscimento “Group of the Year” e “Best Ensemble” agli Hampton Roads e WBSK Music Awards, il gruppo degli As We Are con Cora Sister Armstrong, una delle voci più appassionanti e straordinarie della scena gospel, Wanda Trent-Phillips , “la miglior voce femminile americana dell’anno” ed il gruppo dei Purpose.

soul & gospel

L.O.

Concerti di Nataleal Centro Altinate

15Cultura provinciale

di Laura Organte

Gran Teatro Geox Concerto di Capodanno con il popolare cantante

Morandi torna sul palcoscenico a quattro anni dalla sua ultima esibi-zione live, per regalare al pubblico

padovano uno spettacolo che va oltre il concerto, una notte di Capodanno indi-menticabile. Teatro dell’evento sarà il Gran Teatro Geox, che per l’occasione offrirà agli spettatori un cenone buffet a partire dalle ore 20. Lo spettacolo inizierà alle 22.40 e a mezzanotte non mancherà il tradizionale brindisi con fantasia di dolci e vini.

Un concerto evento unico in cui l’ar-tista bolognese, accompagnato dalla sua band, metterà come sempre sul palco pri-ma di tutto il suo cuore e poi, come una magia, ogni volta unica, il suo ecceziona-le repertorio. Dopo l’apparizione in Arena a fi anco di Celentano e due edizioni di Sanremo, Morandi cercava un’occasione speciale per tornare a cantare sul palco e abbracciare, ancora una volta, il suo pubblico.

Gianni Morandi, solo per una sera, torna a essere non un monumento della musica italiana, ma il suo cuore pulsan-te. Straordinari i numeri che raccontano la carriera di un cantante, attore e con-duttore televisivo che ha attraversato la storia dello spettacolo italiano: 38 album pubblicati per 560 canzoni incise, 80 in 4

lingue diverse e 59 arrangiate e dirette da Ennio Morricone. 44 i brani fi rmati come autore. Nel suo repertorio compaiono 203 autori e compositori. Ha venduto 50 milioni di dischi, tenuto 3500 concerti in Italia e 400 live all’estero, in più di 40 nazioni.

Non sorprende dunque che, a qua-rant’anni dal primo grande successo “In ginocchio da te”, pochi minuti dopo la diffusione della notizia il telefono ini-

ziasse già a squillare, con richieste per i biglietti da tutta Italia e non solo: in Cala-bria, a Torino, nelle Marche, in Slovenia, a Roma, la passione dei fan di Gianni Mo-randi non conosce limiti.

I biglietti, che prevedono anche il buffet e il brindisi di mezzanotte, sono in vendita a partire da 92 euro online al sito www.zedlive.com e www.granteatro-geox.com e presso le prevendite abituali in tutte le città italiane.

Brindisi al nuovo annoinsieme a Gianni Morandi

Gianni Morandi torna a padova per festeggiare il Capodanno

L.O.

eventi e mostre

“LO SCHIACCIANOCI” AL GEOXUn classico assoluto del balletto - il debutto in Italia risale al 1938 – e del Natale, rivisitato in chiave moderna: in scena il 25 dicembre al Gran Teatro Geox “Lo schiaccia-noci” del Balletto di Roma, nella nuova elaborazione drammaturgica di Riccardo Reim per la coreografi a di Mario Piazza, con la partecipazione straordinaria di Andrè de la Roche nel ruolo di Schiaccianoci/Fata Confetto. Una rivisitazione che propone la riscoperta dello spirito originale del racconto di E.T.A. Hoffmann.

CARLOTTO, NOIR AL VERDINell’ambito della stagione di prosa del Teatro Verdi, in scena dall’8 al 13 gennaio lo spettacolo “Oscura immensità”, una produzione Teatro Stabile del Veneto e Accademia Perduta Romagna Teatri. La pièce è tratta dal romanzo “L’Oscura immensità della morte” di Massimo Carlotto, che ha curato la versione del noir ed è interpretata da Giulio Scarpati, attore molto amato dal grande pubblico, e Claudio Casadio, per la regia di Alessandro Gassmann. Per maggiori informazioni e dettagli sullo spettacolo e sulla prenotazione consultate il sito internet del Teatro Stabile del Veneto.

PENSIERI PREZIOSI A S. ROCCOGiunta oramai all’ottava edizione, Pensieri Prezio-si la rassegna dedicata alla gioielleria contempo-ranea, quest’anno presenta 6 artisti provenienti dalla lontana Estonia appartenenti tutti all’Ac-cademia d’Arte di Tallinn, in mostra all’Oratorio San Rocco fi no al 27 gennaio.Le opere esposte ci permettono di indagare e inoltrarci in gioielli la cui materia plasmata e lavorata dagli artisti, in un binomio ancestrale tra spazio e tempo, dà voce al trascorrere inesorabile e infi nito del tempo, alla natura e a storie dimenticate e lontane.

a cura di Laura Organte

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Page 24: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

di Walter Lotto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Festosa conviviale in seno alla Cartura Nalin, al ristorante Distillerie clan-desti-ne a Cagnola di Cartura, a sigillo della

56ma stagione agonistica consecutiva che passa agli archivi segnalando giovani di inte-ressanti prospettive future. Il plurivittorioso di stagione è Giovanni Sergiano, atleta di Due Carrare già campione italiano ciclocross tra i piccoli amatori dell’Udace, che nella categoria G6 si è imposto 10 volte, 2 le vittorie per il G1 Nicolò Berto mentre tra le femminucce ha brillato Sara Tognon (G3) con 5 successi.

“Per la prossima stagione- ha detto il diesse Massimo Berto- ci aspettiamo l’esplosione di Riccardo Sabbion, talentino di Conselve, mai vincente ma tante volte protagonista e piazzato in questa annata”.Positivo anche il percorso degli esordienti, guidati dall’ammiraglia da Michele Zangiro-lami, la palma del migliore spetta di diritto al secondo anno Emanuele Barison, che a S. Martino di Lupari, con uno sprint regale

ha battuto tutti laureandosi campione pro-vinciale. Tra i primi anni si conferma sprin-ter di razza Ivan Berto, 2 le sue vittorie e tantissimi altri piazzamenti di spessore. E’ mancata la vittoria nella categoria allievi ma non per questo la stagione deve considerarsi negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen-ti nei primi dieci e alcuni in corse dure e importanti, chi capisce di ciclismo saprà valutare l’importanza di questo risultato”.

La serata, popolata da almeno 200 in-

vitati, è stata anche l’occasione per il saluto augurale per i tre allievi che terminata la tra-fi la nelle giovanili biancorosse esordiranno la prossima stagione tra gli juniores: Alessio Magarotto, passista scalatore di Due Carrare difenderà i colori della Sandrigo sport An-gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico monselicense Emanuele Biondi, mentre Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e il passista Domenico Scantamburlo si sono accasati all’Andreotti Tecnoplat agli ordini dell’allenatore padovano Omar Benetton.

Festa per i neo campionicalcio

Avvicendamento in pan-china in casa biancover-de dopo le dimissione di

mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighie-ro, dopo un summit a cui han-no partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan.

Il Conselve dopo le ultime sconfi tte è precipitato al pe-nultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua inten-zione di lasciare- spiega Dario Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”.

Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fi ducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta.

il conselve volta paginae scommette su rodighiero

W.l.

Il comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione uffi ciale delle squadre che compongono il settore

giovanile della locale società che attualmen-te milita in eccellenza.

Anche quest’anno, in un ottica di colla-borazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attual-mente 120 iscritti dai quali, alla fi ne della fi liera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra.

Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e

tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocen-te.

Le squadre. Piccoli amici all. Luca Fava-ro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; respon-sabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allena-tori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci.

BASSA PADOVANA. La Polisportiva si occupa della preparazionesodalizio sportivo tribano - pozzonovouna collaborazione che porta bene

Walter Lotto

Ciclismo La Cartura Nalin celebra le vittorie dei migliori atleti

Il presidente Ariano Bollettin

Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale

Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo

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di Walter Lotto

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LO SPORT in PRIMO PIANO

Festosa conviviale in seno alla Cartura Nalin, al ristorante Distillerie clan-desti-ne a Cagnola di Cartura, a sigillo della

56ma stagione agonistica consecutiva che passa agli archivi segnalando giovani di inte-ressanti prospettive future. Il plurivittorioso di stagione è Giovanni Sergiano, atleta di Due Carrare già campione italiano ciclocross tra i piccoli amatori dell’Udace, che nella categoria G6 si è imposto 10 volte, 2 le vittorie per il G1 Nicolò Berto mentre tra le femminucce ha brillato Sara Tognon (G3) con 5 successi.

“Per la prossima stagione- ha detto il diesse Massimo Berto- ci aspettiamo l’esplosione di Riccardo Sabbion, talentino di Conselve, mai vincente ma tante volte protagonista e piazzato in questa annata”.Positivo anche il percorso degli esordienti, guidati dall’ammiraglia da Michele Zangiro-lami, la palma del migliore spetta di diritto al secondo anno Emanuele Barison, che a S. Martino di Lupari, con uno sprint regale

ha battuto tutti laureandosi campione pro-vinciale. Tra i primi anni si conferma sprin-ter di razza Ivan Berto, 2 le sue vittorie e tantissimi altri piazzamenti di spessore. E’ mancata la vittoria nella categoria allievi ma non per questo la stagione deve considerarsi negativa come sottolinea il tecnico Tarcisio Stefani: “abbiamo ottenuto 17 piazzamen-ti nei primi dieci e alcuni in corse dure e importanti, chi capisce di ciclismo saprà valutare l’importanza di questo risultato”.

La serata, popolata da almeno 200 in-

vitati, è stata anche l’occasione per il saluto augurale per i tre allievi che terminata la tra-fi la nelle giovanili biancorosse esordiranno la prossima stagione tra gli juniores: Alessio Magarotto, passista scalatore di Due Carrare difenderà i colori della Sandrigo sport An-gelo gomme, diretta tra gli altri dal tecnico monselicense Emanuele Biondi, mentre Claudio Mazzucco scalatore di Conselve e il passista Domenico Scantamburlo si sono accasati all’Andreotti Tecnoplat agli ordini dell’allenatore padovano Omar Benetton.

Festa per i neo campionicalcio

Avvicendamento in pan-china in casa biancover-de dopo le dimissione di

mister Bonifacci. Al suo posto il club ha ingaggiato Rodighie-ro, dopo un summit a cui han-no partecipato il presidente Adriano Bollettin con i suoi più stretti collaboratori: il direttore generale Renzo Scolaro e il diesse Dario Salvan.

Il Conselve dopo le ultime sconfi tte è precipitato al pe-nultimo posto nel girone C di promozione. “Dopo le ultime prestazioni negative Bonifacci ci ha comunicato la sua inten-zione di lasciare- spiega Dario Salvan- già quindici giorni fa aveva dato le dimissioni ma in quella occasione le avevamo respinte, ora visto il protrarsi del momento negativo le abbiamo accettate”.

Poi sul neo mister Rodighiero: “ha il vantaggio di aver già lavorato con noi in passato - sottolinea Salvan - quindi conosce l’ambiente, l’ho visto molto entusiasta della chance a disposizione e gode di tutta la nostra fi ducia”. La società non lascerà nulla di intentato per tentare di risalire la china e si sta già attivando per rinforzare la rosa nella prossima sessione di mercato a dicembre, nel mirino l’acquisizione di una punta.

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Il comunale di via Favaro, a Pozzonovo, è stato teatro della presentazione uffi ciale delle squadre che compongono il settore

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Anche quest’anno, in un ottica di colla-borazione, le compagini sino alla categoria allievi saranno gestite dalla Polisportiva Tribano, società regolarmente riconosciuta come scuola calcio Figc, che conta attual-mente 120 iscritti dai quali, alla fi ne della fi liera si conta di selezionare gli atleti per il campionato juniores e successivamente per la prima squadra.

Ecco nel dettaglio squadre dirigenti e

tecnici del gemellaggio: Polisportiva Tribano. Presidente Loris Temporin; vice Vel Innocen-te.

Le squadre. Piccoli amici all. Luca Fava-ro e Maurizio Calore; pulcini all. Mattia Rasi e Enrico Pegoraro; esordienti all. Michele Belluco; giovanissimi all. Mattia Cuccato; allievi all. Fabrizio Leonetti e Luca Favaro; preparatore portieri Michele Bellico; attività motorie di base Leonello Candeo; respon-sabile settore giovanile Maurizio Calore. Polisportiva Pozzonovo. Juniores: allena-tori Costantino Favaro e Fabio Battistella. Responsabile generale della collaborazione Nicola Gugliucci.

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Ciclismo La Cartura Nalin celebra le vittorie dei migliori atleti

Il presidente Ariano Bollettin

Il giovane Emanuele Barison, laureato campione provinciale

Gli atleti della polisportiva Tribano gemellata con Pozzonovo

17Sport

L’intervista La campionessa padovana Elisa Camporese racconta la sua avventura

Elisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che milita nel Tavagnacco di Udine, numero

10 della Nazionale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato mol-tissime soddisfazioni, non le ha ancora dato la visibilita’ che merita.

Ci parli della tua laurea e del contenuto della tesi?

“Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thin-king Green!”, sostenibilità ed ecoturismo. Ho affrontato il tema della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte di sostenibilita’ ambientale e riportando poi quest’ultima nell’ambito turistico. Il futuro deve obbliga-toriamente trovare un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino a favore del benessere globale”.

Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione?

“Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla nazionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fi no a 30 anni, vorrei tentare di

qualifi carmi ai Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie proposte”.

Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma pri-mi? Cosa vi manca per superare il Torres?

“In questo momento la classifi ca dice che siam primi, poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un Tavagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere alle-narmi ogni sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo davvero unico. Nonostante gli infortuni stiamo proseguendo a furia di vittorie e gol (miglior at-tacco del campionato); e questo e’ motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff e della società”.

In Nazionale che prospettive ci sono per i prossi-mi campionati del 2013 in Svezia?

“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissi-mo. Giochiamo contro le tre squadre “di casa” Danimar-ca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vin-cere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni

“di cuore” oltre che di mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”.

Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli?

“Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al pri-mo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella fi nale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Na-zionale, l’esordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sosti-tuita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”.

Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta?

“Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”.

Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige?

“Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, per-ché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere

precisa e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia prestazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”.

Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qual-cuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport?

“Il Ct ha già fatto molto, a livello mediatico. Servizi su settimanali importanti, saluti in diretta dal ritiro, cose da tv. Per noi giocatrici, cose mai viste prima. Col tempo e con l’avvicinarsi dell’Europeo, secondo me, approfi tterà ancora di più per far parlar di noi”.

Hai anche un tuo blog, cosa ci scrivi? “Il mio blog è nato per gioco. Una mia amica grafi ca

mi ha convinta nello scrivere su una piattaforma multime-diale ed eccomi qui, in rete su: lasport.wordpress.com. Mi piace scrivere e mi intendo, se posso permettermi, di calcio o comunque di sport in generale. So cosa vuol dire mentalmente e fi sicamente preparare una prestazione, conosco i ritmi e la tensione e la costanza che occorrono ad alti livelli. Ed infi ne sono una donna. Non so dove mi porterà, ma per ora ne vado fi era”.

di Graziano Edi Corazza

Neodottoressa in lingue e numero 10 della Nazionalenel futuro si vede allenatrice sulla panchina del Gordige

“Dopo la tesi sogno i Mondiali”Elisa Camporese con la tesi di laurea

trovi mezza di sport in più se non c’è spazio la sostituisci in tutte le altre edizioni con la mezza della pagina a fi anco, escluso il conselvano però

LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANOL’intervista La campionessa padovana Elisa Camporese racconta la sua avventura

Elisa Camporese, campionessa padovana di calcio, ex Gordige, ex Bardolino, ex Verona Foroni, ex Torres, che milita nel Tavagnacco di Udine, numero 10 della Nazio-

nale, ci parla del suo presente e del suo futuro. Neolauerata in lingue, 28 anni, Elisa Camporese e’ una campionessa, e su questo nessun dubbio. Ma lo sport che pratica, il calcio femminile, che le ha dato moltissime soddisfazioni, non le ha ancora dato la visibilita’ che merita.

Ci parli della tua laurea e del contenuto della tesi? “Mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere

ad Udine con una tesi in lingua inglese intitolata “Thinking Green!”, sostenibilità ed ecoturismo. Ho affrontato il tema della sostenibilità dello sviluppo, concentrandomi sulla parte di sostenibilita’ ambientale e riportando poi quest’ultima nell’ambito turistico. Il futuro deve obbligatoriamente trovare un modo per cui economia, ambiente e società si equilibrino a favore del benessere globale”.

Ora che farai, oltre che a giocare a calcio: sai già la tua prossima occupazione?

“Il mio futuro, guardando al calcio e soprattutto alla na-zionale, comporta i prossimi Europei a luglio 2013 in Svezia e poi, almeno fi no a 30 anni, vorrei tentare di qualifi carmi ai Mondiali, unico torneo a cui non abbia partecipato. Quindi

cercar lavoro è impossibile. Andrò a breve ad informarmi per una laurea specialistica che mi ha colpito per le materie proposte”.

Con il Tavagnacco siete sempre secondi, ma primi? Cosa vi manca per superare il Torres?

“In questo momento la classifi ca dice che siam primi, poiche’ la Torres ha due gare da recuperare! A parte gli scherzi, siamo secondi e sappiamo che siamo migliorati, sorprendendo tutti i pronostici dell’estate,che volevano un Ta-vagnacco indebolito. Mi fa un enorme piacere allenarmi ogni sera con le mie compagne di squadra, perche’ c’e’ un gruppo davvero unico. Nonostante gli infortuni stiamo proseguendo a furia di vittorie e gol (miglior attacco del campionato); e questo e’ motivo di orgoglio da parte di tutte noi, dello staff e della società”.

In Nazionale che prospettive ci sono per i prossimi campionati del 2013 in Svezia?

“La prospettiva è di giocare a testa alta contro tutti. Sono usciti i gironi pochi giorni fa e non e’ andata benissimo. Gio-chiamo contro le tre squadre “di casa” Danimarca, Finlandia, Svezia. La nazionale di calcio italiana, per storia, maschile o femminile, ha dimostrato che può vincere contro chiunque perche’ siamo capaci di prestazioni “di cuore” oltre che di

mero calcio. Puntiamo a quello: se il cuore di tutte sara’ in campo a lottare con le gambe (ne sono convinta), saremo sempre in 22 contro 11!”.

Dodici anni di serie A e dodici anni di Nazionale, quali i ricordi piu’ belli?

“Il ricordo piu’ bello son le due “prime volte”: al primo anno di Serie A, Anna Mega mi schiera titolare nella fi nale di Supercoppa Italiana. Vincemmo 3 a 2 contro la Torres ai supplementari ed io ero ancora in campo! In Nazionale, l’e-sordio mi dà ancora i brividi: 30/10/2001 Stadio Franchi di Siena. Italia contro Russia: 0 a 3. Giocai 25 minuti poi per due interventi violenti sono stata sostituita. Ho imparato subito cosa vuol dire giocare a livello internazionale!”.

Come vedi il calcio femminile a Padova dove sei nata e cresciuta?

“Ho tante amiche che giocano a Padova. L’unico mio rammarico è di non poter vedere nessuna squadra della mia città nel massimo campionato. Io amo Padova e se ci fosse una squadra in serie A, ci andrei a giocare subito!”.

Ti ci vedi a 35/40 anni ad allenare una squadra di calcio femminile? Magari il Gordige?

“Allenare sarà sicuramente il mio prossimo step, perché mi viene naturale insegnare calcio, cercare di essere precisa

e perfezionista in ogni situazione di campo. In poche parole sono una rompi scatole! Tuttavia lo faccio per il bene di tutte; se non mi interessasse, giocherei badando solo alla mia pre-stazione. Il Gordige ha già il contratto pronto,lo so! Datemi tempo e arrivo”.

Ma Antonio Cabrini, tuo ct nella Nazionale, che va spesso in televisione, non potrebbe portare qualcuna con se’ li’ in Rai e diffondere ancor piu’ questo sport?

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“Dopo la tesi sogno i Mondiali” Elisa Camporese con la tesi di laurea

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8

IL VENETOin PRIMO PIANO

Inizio novembre, metà novembre, fi ne novembre... Cos’accadrà a dicembre non può prevederlo nessuno ma sicuramente

le temperature ancora alte non fanno spe-rare nel meglio.

Eppure tutti ricordano benissimo lo sce-nario disastroso del 2010 e vien da chieder-si come mai oggi siamo ancora al punto di partenza o quasi. Il presidente dei consorzi veneti, Giuseppe Romano, assicura che “Se le precipitazioni dell’11 novembre scorso, durate 8 ore, fossero continuate per altre 24 ore ci saremmo trovati davanti la stessa situazione di due anni fa con relativi danni ingenti”.

Non si tratta più di eventi straordina-ri: ciò che accade è semplicemente frutto della cementifi cazione selvaggia e mal gover-nata che ha generato un fragile equilibrio idraulico che oggi sta cedendo.

Dal 2010 ad oggi si è tamponato, messo delle pezze qua e là, e forse in soli due anni non era possibile fare molto altro specie con le risorse a disposizione.

Dopo l’ennesimo pericolo esondazione sono molte le voci che si alzano per chie-dere interventi strutturali. Il vicecapogruppo

del PD in Consiglio regionale, Lucio Tiozzo, è tra i primi a chiedere “subito un Piano plu-riennale di opere per la salvaguardia idro-geologica, con relative previsioni sia delle risorse da esigere dallo Stato, sia degli in-vestimenti di parte regionale”. “Dalle città come Venezia e Chioggia, - continua Tiozzo – alle prese con l’acqua alta straordinaria, fi no a Vicenza e Padova, che devono fare i conti con la minaccia della tracimazione dei fi umi, passando per le campagne venete, il Veneto è un territorio in emergenza. Occor-re che Zaia metta in campo una strategia a lungo termine con ingenti risorse econo-miche: se pretendere il ‘tutto e subito’ è

pura demagogia, è tuttavia doveroso e ragionevole - conclude Tiozzo - mettere fi n da subito le basi per un percorso a tappe che con certezza permetta

di realizzare quella difesa di cui il Veneto ha assoluta necessità”.

E in merito al pericolo alluvioni anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce richia-mando il Governo affi nché sia migliorato il recepimento della direttiva in materia di prevenzione delle alluvioni.

“I nostri territori – ha ribadito il Go-vernatore Luca Zaia – sono sempre più a

rischio. Basti pensare che in Veneto l’ultimo bacino di laminazione risale a circa 80 anni fa. E in fatto di sicurezza idrogeologica ab-biamo pronti progetti signifi cativi, ma senza che il Governo e il Parlamento nazionali liberino risorse tutto quello che si può realiz-zare è limitato e parziale”.

“Sarebbe auspicabile – conclude il presidente - un regime diverso, nel quale il Veneto fosse autonomo nelle scelte e indipendente nel reperimento delle risorse. Così purtroppo non è e dunque perlomeno il Governo e il Parlamento nazionale facciano quanto l’Europa sta chiedendo con sempre maggiore insistenza”.

E proprio a inizio mese il Commissario delegato dal Presidente del Consiglio, Pre-fetto di Verona Perla Stancari, ha fi nanziato le prime grandi opere per la salvaguardia idrogeologica del territorio veneto e i bacini di laminazione di Trissino e Caldogno.

Hanno oggi, infatti, superato il va-glio degli organi di controllo le Ordinanze commissariali di fi nanziamento del bacino di laminazione di Trissino che mette in sicurezza i comuni lungo l’asta idraulica Agno-Guà Fratta Gorzone, quali Meglia-dino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Carceri e Vighizzolo d’Este, e del bacino di laminazione di Caldogno sul torrente Timonchio che mette in sicurezza i

di Germana Urbani

E’ ancora allerta meteo. A rischio l’intera regionePotremmo avere un Natale bagnato da piogge ed esondazioni anziché innevato. La speranza di tutti è che la colonnina di mercurio si decida a scendere

Tiozzo: “Subito un Piano pluriennale di opere per la salvaguardia idrogeologica”

Dopo due anni via libera a fi nanziamenti importanti

comuni lungo l’asta del Bacchiglione, quali Vicenza, Veggiano, Ponte San Nicolò e Ca-salserugo. I costi di realizzazione ammon-tano a euro 26.151.346,00 per il bacino di Trissino, dei quali euro 10.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali, ed euro 46.000.000,00 per il bacino di Caldogno dei quali euro 19.500.000,00 fi nanziati con risorse commissariali.

Tanti sforzi congiunti ma che diffi cil-mente risolveranno la pericolosa questione, l’arretrato è pesantissimo, per troppi anni si è tombinato, eliminato fossi e scoline e ce-mentifi cato senza tener conto di autorevoli

pareri idraulici. Oggi l’equilibrio ambientale è minato in profondità e vien da chiedersi per quali vie potrà tornare in sicurezza. Per i Consorzi di bonifi ca la ricetta per cominciare ha poche parole d’ordine e chiare: “Stop all’urbanizzazione selvaggia – afferma Il presidente Giuseppe Romano -, rispetto assoluto dei pareri di compatibilità sulle nuove urbanizzazioni; accordi con i Comuni e ripristino dell’invarianza idraulica delle zone già edifi cate; recupero degli scoli in aree residenziali private ed estensione a tutto il Veneto dei piani delle acque”. E su tutto questo: un buon governo del territorio.

Da sinistra Luca Zaia, Giuseppe Romano e Lucio Tiozzo

24242424

Page 27: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

9Il Veneto in primo piano

Basterebbe un solo dato per dire stop alla cementifi cazione: secondo le ul-time stime di Legambiente sulla testa

di ogni italiano gravano 415 metri quadri di costruzioni. Un numero esorbitante. Il consumo del suolo sta diventando sempre più pesante nel bilancio economico e sociale del nostro Paese e in testa alla graduatoria delle regioni maglia nera c’è la Lombardia con 14% di superfi ci artifi ciali sul totale, seguita da Veneto 11%, Campania 10,7%, Lazio ed Emilia Romagna 9%.

Basta spostarsi in auto lungo le diret-trici principali di queste regioni per vedere la desolazione prodotta: capannoni costruiti

e vuoti, quartieri nuovi rimasti invenduti, il tutto frutto di una speculazione che non ha più ragion d’essere.

Secondo studiosi e ambientalisti occor-re un’inversione di tendenza radicale da costruirsi mettendo in pratica gli esempi virtuosi che ci vengono da altri paesi euro-pei che hanno adottato precise normative di tutela fi ssando limiti e caratteristiche della crescita urbana. Prediligendo l’edilizia pubblica indirizzata a chi ne ha bisogno e interventi di riqualifi cazione.

Il vero dramma del veneto e dell’Italia sta nel fatto che amministrazioni pubbliche di ogni colore, strozzate da bilanci sempre

più in rosso, cercano di recuperare adope-rando il 75% degli oneri di urbanizzazione per le spese correnti. La legge italiana, para-dossalmente, incentiva a rilasciare permessi a edifi care anche laddove non sarebbero necessarie nuove costruzioni. Una stortura a cui la politica è chiamata a porre rimedio al più presto.

Secondo quanto denunciato dalle as-sociazioni agricole, continuando con i ritmi di costruzioni visti fi no ad ora tra vent’an-ni toccheremo soglie pericolosissime: un consumo di suolo superiore ai 70 ettari al giorno. Solo negli ultimi dieci anni il settore agricolo ha dovuto rinunciare a quasi 2 mi-

lioni di ettari, una superfi cie pari all’intera regione del Veneto. Continuando così si mette a rischio un patrimonio paesaggistico da 10 miliardi l’anno che signifi ca anche dirigersi velocemente verso la non autosuffi -cienza alimentare.

di Germana Urbani

Il caso

Consumo del territorio: dati drammatici

neWs

Dopo l’ultimo allarme esondazione Legambiente lancia un appello alla Regione Vene-to e alle amministrazioni comunali e provinciali per stringere insieme un’alleanza, che coinvolga tutti gli attori, istituzioni regionali, nazionali, e autorità di bacino, in

grado di portare il proprio contributo per attuare una seria e concreta politica di difesa del suolo e mitigazione del rischio idrogeologico.

Dieci le proposte di intervento prioritarie secondo l’associazione per una concreta azione di mi-tigazione del rischio: delocalizzare i beni esposti a frane e alluvioni, se legali, rappresenta una delle soluzioni apparentemente più diffi cili da percorrere, ma risolutive ed economicamente convenienti. Dopo di che occorre adeguare lo sviluppo territoriale alle mappe del rischio e restituire al territorio

corsi d’acqua e aree per permettere un’esondazione diffusa ma controllata. Controllare torrenti e fi umare e avere cura del territorio con una manutenzione ordinaria è d’importanza primaria come il lavoro per la riduzione degli incendi. In molti casi il disboscamento dei versanti causato dagli incendi può aggravare maggiormente il rischio di frana di un versante. Urge, inoltre, applicare una politica attiva di “convivenza con il rischio” con sistemi di allerta, previsione delle piene e piani di protezione civile aggiornati, testati e conosciuti dalla popolazione. Rafforzare le attività di controllo e monitoraggio del territorio per contrastare illegalità come le captazioni abusive di acqua, l’estrazione illegale di inerti e l’abusivismo edilizio. Serve subito una gestione accurata e sistematica da parte del Governo nazionale per l’impiego di adeguate risorse, soprattutto economiche.

legambiente: serve un patto per il territorio

25252525Il Veneto in primo piano

Page 28: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

10 Il Veneto in primo piano6 Territorio

Estrazioni di petrolio e metano dai fon-dali marini dell’Adriatico, esiste l’ipo-tesi che le trivelle possano tornare in

azione. A far correre tale rischio sarebbe il ‘decreto Sviluppo’, varato dal governo Mon-ti lo scorso 7 agosto con il quale l’Esecutivo ha certamente spostato a 12 miglia dalla costa e dai confi ni delle zone protette pozzi e trivelle, ha vietato nuove autorizzazioni nelle acque territoriali e aumentato del 3 per cento il prezzo delle royalties per le piat-taforme già in essere ma ha anche “sconge-lato” i procedimenti autorizzativi per prospe-zioni ed estrazioni, che erano state bloccate nel giugno 2010 a seguito del drammatico incidente alla piattaforma PB nel golfo del Messico. Le Regioni italiane che affacciano sul mar Adriatico, riunitesi recentemente a Venezia hanno già fatto sapere che sono pronte ad avviare la richiesta di referendum abrogativo se il Governo lascerà varchi, nel piano energetico nazionale, alla ripresa del-le estrazioni.

“Alle 9 piattaforme petrolifere già attive

nei mari italiani - calcola il vicepresidente di Legambiente Stefano Ciafani - con la ria-pertura dei termini prevista dal governo se ne potrebbero aggiungere altre 70, che ver-rebbero a impegnare complessivamente una superfi cie di mare più grande di quella della regione Sardegna”. I pericoli, evidenziati dalle Regioni costiere, sono inquinamento, sprofondamento delle coste e dei territori costieri e grave compromissione di pesca e turismo, a fronte dei modesti quantitativi e della bassa qualità del greggio estraibile che - sempre Legambiente - calcola suffi ciente per coprire appena 7 settimane del fabbiso-gno energetico nazionale, Da parte del mi-nistero all’Ambiente, per voce del direttore generale Renato Grimaldi, però l’articolo 35 del decreto sviluppo non sarebbe da but-tare, perché introduce importanti elementi di salvaguardia dell’ambiente marino e delle coste. “Di fronte al rischio di 70 nuove piat-taforme in mare “le Regioni - suggerisce Gri-maldi - possono organizzarsi in ‘subregione adriatica’ per farsi ascoltare a Bruxelles, a

Roma e presso i governi della sponda balca-nica, e chiedere la ratifi ca del protocollo per le piattaforme offshore della convenzione di Barcellona. Possono inoltre rivendicare, insieme al ministero per l’Ambiente, che l’Europa riconosca l’Adriatico come ‘zona di protezione ecologica’ in quanto area particolarmente sensibile, così come si è già fatto per il Tirreno, consapevoli che i rischi da prevenire non sono solo quelli generati dalle estrazioni di gas e petrolio, ma anche dall’inquinamento provocato da petroliere e navi gasiere che lo solcano quotidianamen-te”. Non sarà facile, in ogni caso, creare un unico asse tra le due sponde dell’adriatico: i rappresentanti di Montenegro e Slovenia hanno lasciato chiaramente intendere ai col-leghi della sponda italiana che c’è un ‘gap’ da recuperare tra paesi industrializzati come l’Italia e i paesi che solo ora stanno imboc-cando la strada dello sviluppo economico. I governi della sponda orientale dell’Adriatico, infatti, hanno fatto sapere di voler senz’al-tro imboccare la strada dello sviluppo soste-

nibile ma senza precludere alle generazioni presenti e future la possibilità di ricavare be-nefi ci dai giacimenti racchiusi al largo delle loro coste. Inoltre il massimo dirigente del dicastero per l’Ambiente ha fatto presente che la possibilità di riavviare le procedure autrorizzative per nuove estrazioni non è stata proposta dal ministro Clini, ma dal ministro Passera. E le commissione parla-mentari nelle quali giacciono attualmente le proposte di legge regionale per stoppare le trivelle sono quelle per le Attività produttive,

non quelle per l’Ambiente. “Da parte nostra massimo impegno per riappropriarci dell’ini-ziativa legislativa e condividere la battaglia delle Regioni assicurando tempi di istruttoria veloci alle proposte legislative depositate - hanno assicurato i presidenti delle commis-sioni Ambiente di Camera e Senato, Angelo Alessandri e Antonio D’Alì - ma non sarà facile perché “la determinazione con cui questo governo ha autorizzato la ripresa di prospezioni e trivellazioni va al di là del semplice interesse economico”.

di Fortunato Marinata

Generale levata di scudi da parte delle regioni rivierasche contro il Governo

Sfruttamento delle risorse Estrazioni di petrolio e metano dal fondale dell’Adriatico

Il “decreto sviluppo“ riaccende le trivelle

I giacimenti di gas dell’alto Adriatico (foto tratta dal sito “geografi camente”)

Sulla possibilità che le compagnie pe-trolifere possano riprendere le ricerche o addirittura le trivellazioni in Adriatico

si sono espressi anche i consiglieri regionali. “Bene ha fatto il Veneto ad esprimersi, con grande rapidità e voto unanime, per impe-gnare il governo e il parlamento a bloccare qualsiasi iniziativa estrattiva di idrocarburi dal sottosuolo marino e costiero e per avviare un piano di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: è questa la più grande e più urgente opera pubblica che il nostro Paese dovrebbe realizzare. Dalle estrazioni di idrocarburi – ha commentato consigliere regionale polesano del Pd, Graziano Azzalin - non arriva nessun vantaggio economico al nostro Paese, solo co-sti enormi per le generazioni presenti e future. Nell’attuale stagione di ‘spending review’ e di razionalizzazione della spesa pubblica Az-zalin ha invitato il Governo e il Parlamento a mettere sui due piatti della bilancia i risparmi che derivano dell’operazione di riordino delle Province (che sta portando all’accorpamento della provincia di Rovigo) con il presunto rica-vo che il decreto Sviluppo calcola di ottenere

dalle royalties sulle concessioni per l’estrazio-ne di idrocarburi. “Una volta chiusi i pozzi - ricorda Azzalin - le società e le compagnie estrattive non pagano più nulla, mentre citta-dini e territorio devono sobbarcarsi l’enorme costo generato dal fenomeno della subsiden-za continua”. In Polesine sono stati spesi oltre 3 miliardi di euro per mettere in sicurezza gli argini, 500 milioni per ripristinare la rete idri-ca e, dal 1961, anno di chiusura delle attività di estrazione del metano, si spendono ogni anno 1,6 milioni di euro per pompare l’acqua di infi ltrazione, al fi ne di evitare che i territori del Delta fi niscano sott’acqua”. “Venezia è già sprofondata di 10 centimetri - ha ricordato il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato - a causa delle estrazioni di acqua e di fl uidi per le attività industriali di Porto Marghera. Così pure il Polesine porta ancora viva la memoria della grande alluvione del 1951 i cui effetti furono particolarmente disastrosi a causa della rottura degli argini, del collasso delle reti della bonifi ca determinato dall’abbassamento del suolo per l’estrazione delle acque metanifere”.

AZZALIN E RUFFATO “DALLE ESTRAZIONI SOLO DANNI”

Graziano Azzalin e Clodovaldo Ruffato

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13Voci da palazzo

“Svincolarsi dal patto di stabilità e

realizzare gli interventi strutturali e le opere di manutenzione neces-sari per la salvaguardia del territorio, in particolare in una provincia interamente montana come Belluno”. E’ quanto ritiene necessario il vicepresidente del Consiglio regionale Matteo Toscani, a seguito dei danni provocati dall’ondata di maltempo che si è abbattuta sul Veneto a metà novem-bre. Si è trattato di un episodio di maltempo sicuramente molto intenso, ma è solo l’ultimo di una serie e non possiamo perciò defi nirlo eccezionale. Ad essere eccezionale è invece la necessità di una serie di opere di mitigazione del rischio idraulico e geologico, che solo la deroga al patto di stabilità e maggiori risorse trattenute in loco possono permettere. Il Ve-neto - prosegue - è una Regione che manda fi umi di denaro alle casse senza fondo dello Stato ed ha quindi il diritto di vedere soddisfat-te quanto meno le esigenze primarie dei suoi cittadini: tra queste ci sono oggettivamente le opere che servono a scongiurare vittime, feriti e danni ad abitazioni, infrastrutture e aziende. Dobbiamo quindi avere il coraggio e la forza di mettere la parola fi ne a un patto di stabilità che, di questo passo, metterà defi nitivamente in ginocchio anche le attività produttive delle poche regioni che mantengono gran parte dell’Italia”.

Matteo Toscani, Lega Nord“servono risorse, usciamo dal patto di stabilità”

L’opinioneL’opinione

“Al Bel-l u n e s e servono

immediatamente 5 milioni di euro per i pronti interventi. Altrettanti dovranno essere messi a disposizione per mettere in sicurezza le principali criticità emerse durante l’ultima alluvione”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Dario Bond, dopo aver incontrato Sandro D’Agostini e Sil-vano Vernizzi, rispettivamente responsabile bellunese e amministratore delegato di Vene-to Strade, nonché Nicola Salvatore, dirigente del Genio civile di Belluno. “Abbiamo fatto una prima conta dei danni - informa Bond - Il Genio Civile sta già mettendo in piedi dieci pronti intervento, per un totale di due milioni e mezzo di euro. La stessa cifra dovrà essere messa a disposizione di Veneto Strade per le principali urgenze. Insomma, solo al bellune-se servono cinque milioni di euro subito. Altri cinque milioni dovranno essere trovati in un secondo momento, - prosegue il consigliere del PdL - per mettere in sicurezza i luoghi più colpiti e stabilizzarli. Si tratta comunque di un conto aperto, che dovremo aggiornare con le segnalazioni degli amministratori locali e dei cittadini”

Dario Bond, Popolo delle Libertà“a belluno servono 5 milioni di euro”

A due anni dalla grande alluvione, l’acqua è tornata a far paura in Veneto. Come all’ora, infatti, lo scorso 12 no-vembre i fi umi si sono ingrossati per l’effetto combinato

delle precipitazioni insistenti, che hanno riempito gli alvei dei corsi d’acqua, e del vento di Scirocco che alle foci ha alzato il mare di oltre un metro, non permettendo ai fi umi di scaricare. Così il sistema idrologico della nostra regione è tornato in pres-sione, dimostrando di essere ancora un pericolo per le stesse comunità che nel 2010 fi nirono sotto il fango. Gli “osservati speciali” sono sempre gli stessi: il Bachiglione che a Vicenza come a Padova ha fatto rivivere con la sua piena le stesse ore di angoscia di due anni prima, il Brenta, il Frassine che nella Bassa Padovana ha mostrato infi ltrazioni negli stessi punti in cui aveva rotto. Nell’Alta: il Muson dei Sassi, il Tergola, il Vardura, la Roggia Riale sono tornati a fare paura a Torre di Burri e San Giorgio delle Pertiche mentre il Muson Vecchio è tracimato, allagando Loreggiola nel Camposanpierese. Peggio sembra essere andata nel Bellunese, dove oltre duecento sono stati gli interventi per contenere smotta-menti e allagamenti dall’alto Cadore fi no a Feltre. Insomma, una situazione che a molti ha fatto sorgere diversi dubbi su quanto sia stato realmente fatto in Regione per contenere le emergenze provocate dalle piogge. Dubbi, tra l’al-tro, in parte confermati dal presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, che come un fi ume in “piena” ha sottoli-neato le mancanze della sua stessa maggioranza. “A due anni dalla devastante alluvione – ha spiegato - le piogge di San Martino hanno ricacciato i veneti nell’incubo alluvione. Le aree colpite purtroppo sempre le stesse. Non basta proclamare lo stato di calamità, il Veneto, duole dirlo, di fronte agli eventi di un maltempo nemmeno troppo eccezionale, è ancora al punto di partenza”. In questi anni, secondo l’esponente del PdL, si sarebbe proceduto con troppa lentezza, prova ne è che la Re-gione è ancora alle prese con gli espropri per la realizzazione

della casse di colmata, come quella di Caldogno che nell’agen-da degli interventi programmati dalla Regione dovrebbe esse-re al primo posto. “Le organizzazioni del mondo agricolo – ha precisato Ruffato - hanno segnalato anche nei giorni scorsi all’assessore all’ambiente Maurizio Conte il mancato rispetto

del protocollo d’intesa con la Regione sul calcolo degli indennizzi per il bacino di Caldogno, l’invaso che deve garantire la sicurezza idraulica di Vicenza. Fintanto che la sicurezza idrogeologica del nostro suolo non diventerà la priorità numero uno dell’azione della Regione e del suo

bilancio, cittadini, aziende, campagne e abitati sono purtroppo destinati a dover convivere con l’incubo ricorrente di esonda-zioni e frane, i cui costi ricadono sull’intera comunità veneta”. La chiamata in causa dell’assessore leghista non è piaciuta all’interessato, ai suoi colleghi del carroccio: presidente Zaia in testa. “In questi anni – ha replicato Conte – la Regione non è rimasta certo a guardare, lo stato di interventi ha seguito il suo iter, tanto che entro la fi ne del 2012 verranno completate le casse di espansione di Trissino e Caldogno, il fi nanziamento è appena stato accordato dal Comissario per l’alluvione. Per la difesa idraulica – ha concluso - sono stati spesi 300 milioni

di euro in tutto il territorio veneto e i lavori, per 270 mila euro, sono già stati completati”. Secondo il presidente Luca Zaia invece i soldi spesi sarebbero 137 milioni serviti per la realizzazione di 812 opere mentre secondo Nicola Finco, che è dello stesso partito di Conte e Zaia, le risorse investite dalla Regione ammonterebbero a 150 milioni, mentre i cantieri av-viati sarebbero 300. Una girandola di cifre che dimostra solo quanta confusione esista attorno a questo tema ma resta il fatto, e la recente emergenza lo conferma, che gli interventi rimangono notevolmente al di sotto del necessario. Secondo il presidente Zaia per accelerare il completamento degli espro-pri servirebbe che ai governatori venissero conferiti dei poteri speciali. “La tutela idrogeologica – ha spiegato - deve essere una priorità nazionale e per dare le risposte che occorrono bisogna che il Governo dia poteri speciali ai Governatori. Que-sti interventi – ha aggiunto – contribuirebbero a rilanciare l’economia, perché comunque si tratta di opere pubbliche, e metterebbero in sicurezza i nostri territori, i cittadini, i loro beni e le attività produttive. E’ indispensabile intervenire rapi-damente su questo fronte, che signifi ca meno cemento è più bacini di espansione, l’ultimo in Veneto risale ad un’ottantina di anni fa. Ne abbiamo previsti 12, per una spesa totale di 278 milioni 550 mila euro, dei quali 97 già fi nanziati”.

di Mauro Gambin

Emergenza fi umi Cosa è stato fatto in questi due anni dalla Regione?

Il rischio alluvione rimane altoRuffato ha accusato Conte di lentezza. La Lega snocciola le cifre investite ma è evidente che il pericolo permane

“E’ giusto parlare delle grandi opere, delle lungaggini

burocratiche e della program-mazione su larga scala degli interventi – ha commentato il presidente della quarta com-missione Agricoltura, Davide Bendinelli - ma è altrettanto doveroso concentrarsi sull’ordinaria manutenzione, quella che facevano i nostri genitori e i nostri nonni prima del boom econo-mico, prima del miracolo Nordest. Mi riferisco - preci-sa Bendinelli - alla pulizia delle canalette, degli scoli, ma anche degli alvei dei fi umi. In questo caso non ci troviamo di fronte a un problema economico, ma culturale. Accanto ai grandi piani di programmazio-ne dobbiamo affi ancare delle campagne preventive, che riguardino tutte le fasce della popolazione. La salvaguardia del territorio - conclude Bendinelli - pas-sa attraverso la pulizia del tombino sotto casa, della grondaia, delle canalette”.

“importante anche la manutenzione

“I bacini di laminazione vanno realizzati e l’interesse pubblico vale più degli inte-ressi particolari dei singoli proprietari dei

terreni. Per questo è necessario dare dei poteri straordinari al commissario per l’alluvione”. Lo ha affermato Costantino Toniolo, Presidente della Commissione bilancio in Consiglio regio-nale del Veneto. “Ora che i soldi sono stati stan-ziati è obbligatorio, sottolineo obbligatorio, arrivare in tempi brevissimi alle gare d’appalto. A fi ne mese il commissario per l’alluvione torna ad essere il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ma è necessa-rio che gli siano attribuiti quei poteri straordinari che hanno permesso la costruzione del Passante di Mestre in soli 4 anni: altrimenti non ne veniamo fuori. Come abbiamo visto sono passati due anni dall’alluvio-ne di Ognissanti 2010 e sono state realizzate tante opere di ripristino e rinforzo degli argini (peraltro non del tutto concluse come in viale Trento a Vicenza), ma non le grandi opere strutturali necessarie a regolare e contenere le grandi masse d’acqua che ci troviamo a dover gestire nella stagione autunnale. A Vicenza, come dicono bene gli amministratori locali, è necessario almeno il bacino di laminazione di Caldogno, che conterrà 3 milioni e 800 mila metri cubi d’acqua”.

“l’interesse pubblico vale piÙ degli interessi particolari”

Davide Bendinelli, Popolo delle Libertà

La rotta del Frassine di due anni fa e nelle foto piccole Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Conte assessore regionale all’Ambiente

Costantino Toniolo

Costantino Toniolo, Popolo delle Libertà

Matteo Toscani

Dario Bendinelli

Dario Bond

“No ai contrasti, ma interve-nire per sanare il dissesto idrogeologico del nostro

territorio”. Lo ha sollecitato in una nota Gennaro Marotta, consigliere regiona-le di Italia dei Valori, all’indomani della nuova emergenza idrogeologica. “Le polemiche - scrive Marotta - non impedi-scono gli allagamenti, lo fa la programmazione. Abbandonia-mo i contrasti politici, alla gente non interessa chi ha ragione, ma vedere i danni sanati e la paura sparire. Non è il tempo delle parole, ma il momento delle risposte. I progetti di inter-vento di messa in sicurezza idrogeologica - ricorda l’esponente dipietrista - non sono ancora partiti tutti. Ed alcuni interventi di primaria importanza, come i bacini di laminazione, sono spes-so frenati dalle incertezze sui pagamenti delle servitù di alla-gamento ai proprietari dei terreni. Rimediamo alla mancanza di fondi e mettiamo il turbo alla programmazione - conclude Marotta - lo dico al presidente Zaia ed all’assessore Conte, ed avranno il nostro sostegno nell’azione di messa in sicurezza del territorio veneto”.

Gennaro Marotta, Italia dei Valori“basta polemiche, È il momento delle risposte”

Gennaro Marotta

“Lo Stato conferisca ai governatori dei poteri speciali per intervenire”

28 Voci da palazzo282828 Voci da palazzo

Page 31: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

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Page 32: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

30 Cultura veneta303030 Cultura veneta14 Cultura veneta

In mostra gli schizzi, gli appunti, le idee che stanno alla base delle opere dell’artista veneziano

Nell’attuale passaggio tra autunno e inverno l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, nel contenitore

denominato Ram, assieme al Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova propone un’interessante mostra dedicata a Fabrizio Plessi, all’interno del Palazzo della Ragione fi no al 24 febbraio. In questa sede si forniscono gli strumenti per comprendere il lavoro più intimo dell’artista veneziano d’a-dozione. Il titolo della mostra “Plessi. Il fl usso della Ragione” è azzeccato in quanto, se a prima vista potrebbe giustamente richiamare il palazzo ospitante, indica la vera chiave di let-tura: un incessante e costante fl usso produttivo di progetti, ideati dalla mente dell’artista, che coprono 40 anni di lavoro. Schizzi, appunti, illuminazioni, suggestioni, luoghi che sono o saranno in futuro effettivamente realizzati. Durante la vernice il Maestro ci ha rilasciato alcune considerazioni.

Un costante fl usso creativo ben rappre-sentato in questa mostra con il fl uire degli elementi naturali quali l’acqua, la lava, i

fulmini. “Gli archetipi del mio lavoro si muovono

e fl uiscono in questo grande tavolo centrale, termine improprio perché si tratta di una vera e propria installazione, legata al luogo e all’am-biente in quanto creata in simbiosi con il Palaz-zo della Ragione che ci ospita. Il corpo centrale è composto di 2 lunghe teche contrapposte, nelle quali ho inserito tutti i ripensamenti, le prime idee, gli schizzi e i progetti, ossia tutto quello che c’è prima dell’opera. Le persone sono abituate a vedere il lavoro che eseguo già fi nito e in questa sede ho voluto mostrare quello che c’è dietro: una

sorta di back stage di tutto quello che è il mio lavoro. Da navigatore solitario, navigo in que-sto mare di fogli che sono tutta la mia vita. In sintesi è mettersi allo scoperto e far capire come nasce il mio lavoro con tutto quello che c’è dietro a livello di pensiero e ideazione. Una

mostra privata, intima che diventa pubblica”.

Nel suo studio ha moltissimi progetti di cui alcuni sono poi eseguiti site specifi c.

“Parlo sempre di un piccolo iceberg composto di una mole im-mensa di lavoro che sviluppo con la mia testa. Certi progetti si realizzano, altri no ma una volta fi ssati sulla carta diventano parte di me”.

Nei mesi scorsi ad Agrigento ha ideato Monumenta in un contesto storico presti-gioso.

“Monumenta ad Agrigento è un’instal-lazione grande e importante, nella quale ho cercato d’innestare delle strutture contempora-nee nel contesto archeologico ricco di storia. In sintesi ricalca il mio lavoro che consiste nell’in-serire, all’interno di un contesto, elementi contemporanei in modo tale da farli convivere perfettamente con la parte storica”.

In estrema sintesi elementi quali fuoco, acqua, lava, pietra sono legati dal mondo digitale ed elettronico. Come nasce la pro-gettazione e il relativo utilizzo?

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000. Progetto e

disegno sempre ogni giorno con nuove idee. Successivamente ho un’equipe, composta d’ingegneri, tecnici del video e del suono, che cerca di tradurre tutto tecnologicamente, scientifi camente e architettonicamente. Una struttura che mette in funzione quelle che sono le mie idee, ovviamente sempre controllate, in ogni piccolo dettaglio, da me. Una sorta di bot-tega del 1400 attualizzata, che può produrre opere anche di mille, duemila metri quadrati. Tra l’altro sono un megalomane per cui vedo tutto in grande, penso in grande. Sono anche un maniaco della precisione e dell’ordine men-tale. In sintesi un lavoro di gruppo, di cui tengo le redini dei risultati. Un modo interessante di operare con un gruppo di persone, che ha un progetto specifi co.

di Alain Chivilò

Arte contemporanea A Palazzo della Ragione di Padova fi no al 24 febbraio

La fucina delle idee di Fabrizio Plessi

Fabrizio Plessi in occasione della presentazione e alcuni dei suoi progetti in esposizione

“Disegno tutto a matita su dei fogli di carta, ne possiedo più di 6000”

Capodanno a Rovigo

Si prospetta un grande evento per il ca-podanno 2013 di Rovigo. Una lunga maratona musicale accompagnerà la

città per tutta la notte coinvolgendo sia la piazza che la zona fi era.“Un avvenimento senza precedenti, ha esordito il sindaco Bru-no Piva, che impegna la città in una serie di iniziative sinergiche che renderanno la notte del 31 dicembre veramente indimen-ticabile”. La festa in piazza, che sarà per l’occasione animata dalla Diapason Band, troverà prosecuzione al Censer con il gruppo 7.2, realizzando così una perfetta conviven-za tra i due eventi evitando sovrapposizioni tra l’iniziativa privata e quella del Comune. Anello di congiunzione tra le due realtà sarà anche la diretta radiofonica in simultanea di Delta Radio e Stereocittà. L’assessore Matteo Zangirolami, onorato che la scelta sia ricadu-ta su Rovigo valorizzandone la sua posizione strategica ed una struttura di qualità come il Censer, assicura che“il Comune farà quanto necessario per garantire la sicurezza e gestire

il grande impatto che un evento di tale porta-ta avrà sulla città”.

Notevole il coinvolgimento delle realtà locali, alcune delle quali saranno presenti all’interno del Censer mentre altre saranno di servizio come navette, taxi ed hotel per ospitare i numerosi partecipanti provenienti da altre provincie del Veneto. Il tutto all’in-segna della prevenzione e sicurezza per un divertimento sano garantito dalla presenza di ambulanze, vigili del fuoco e polizia.

“La festa al Censer - ricorda Giuseppe Bergantin - vuole essere un momento di sano divertimento. I costi sono molti perché lo spettacolo sarà di primo livello, tuttavia ab-biamo mantenuto prezzi popolari che vanno da un minimo di 10 euro in prevendita ad un massimo di 25 euro”. Ad accompagnare la notte una ricchissima consolle con il dj Alberti-no e rinomati artisti tra cui Tommy Vee, Baby Marcelo e Oliver dal Privilege di Ibiza, oltre a Mauro Ferrucci con la coppia Keller e Thorn, storici resident del gruppo 7.2”.

Una notte con Diapason Band e gruppo 7.2

Ro.Gi.

Città come Lhasa, Shigatze, Gyantze e le sfaccettature della cultura tibetana non sono mai state così vicine a noi come

nella mostra allestita a Treviso, Casa dei Carraresi, fi no al 2 giugno: “Tibet. Tesori dal tetto del mondo”. Un’esposizione che punta direttamente a evidenziare la civiltà tibetana allontanandosi dalla politica e dai fatti con-temporanei. Un sapiente taglio che il curatore Adriano Màdaro è riuscito a dare a una cultura non così semplice da comprendere, rispetto a certe facili mode d’adozione della religione buddista, fatta da qualche vip in passato, spinto più dalla novità di marketing personale che da un’approfondita disamina. A livello sto-rico, come premessa, sono da considerare i rapporti con la Cina, sempre d’interscambio, a partire dal XIII secolo momento in cui Gengis Khan incluse l’altopiano nell’impero mongolo-cinese, i numerosi doni fatti dai vari Dalai Lama agli imperatori succeduti e l’inserimento della lingua tibetana, fi no al 1911, all’inter-no dei 4 linguaggi uffi ciali parlati nell’impero oltre al cinese, manciù e mongolo. Completa questa disamina la presenza di un’interesante foto storica che ritrae l’attuale Dalai Lama, il quattordicesimo Tenzin Gyatso, insieme a Mao Tse-tung nel 1954 come testimonianza dei buoni rapporti iniziali esistenti successiva-mente interrotti. Dal punto di vista espositivo, il visitatore entra immediatamente in simbiosi con i luoghi originali grazie a gigantografi e dei paesaggi e degli abitanti dell’altopiano tibetano con foto scattate da Màdaro nei suoi

soggiorni, avvolgendo fi guratamente i reperti e le persone lungo tutto il percorso. Dopo la I sala intesa come porta d’accesso a questo mondo, seguono altre X inerenti alla disa-mina del “pantheon” tibetano. A differenza di come si potrebbe pensare, sono rappre-sentati a livello di culto diversi Budda. Una sorpresa, per coloro i quali non hanno avuto modo d’approfondire questa religione, è nel vedere Sakyamuni il fondatore del buddismo Siddharta, Amitabha il Budda “Incommensu-rabile” della “luce senza fi ne”, Mandkesvara il Budda felice, Akhsobhya il Budda “Immuta-bile dell’Est”, Mahakala la versione buddista di Shiva e Yamantaka con le 34 braccia che reggono oggetti sinistri. Alla statuaria si entra a toccare altri aspetti meno conosciuti come la presenza della tradizione Tantrica che ricorre, inaspettatamente per noi occidentali, all’uti-lizzo di ossa umane come nella gabula, una

coppa sacra ricavata dalla calotta di un santo monaco, in alcuni strumenti musicali usati nei rituali, fi no a un rosario con teschio ben raffi gurato. Nel percorso s’incontrano gioielli, vestiti, strumenti musicali, maschere divina-torie, i Dharma Chakra elementi d’altare e i Mandala intesi come oggetti di contemplazio-ne, ossia il “contenitore” (la) “di essenza” (Manda). Ben rappresentati sono i reliquari Gau (corpo di Budda nel reliquario) che per-mettono di professare il culto stando lontani dai templi. Indossati a tracolla cadono sul pet-to come gesto di continua preghiera. Dunque un percorso espositivo che tiene sempre vivo l’interesse di noi occidentali estranei a questa cultura. Si consiglia l’utilizzo dell’audio guida che permette una maggiore comprensione, grazie alla simpatica ma professionale spiega-zione del curatore Màdaro.

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Page 33: La Piazza di Padova nord - nov2012 n153

18 Concerti e non solo

Al Gran Teatro Geox Sabato 8 Dicembre 2012 il nuovo spettacolo di giorgio panariello “in mezz@voi”

«Avete col-laborato con me a questo show – rac-conta Giorgio Panariello rivolgendosi ai suoi fans – dalla scelta dei manifesti fi no alle “prima-rie” per decretare quale dei miei vecchi personaggi portare in tournée. Ed ora, per essere ancora più vicini, vi aspetto sul palco insieme a me! ». Con “IN MEZZ@VOI”, l’eclettico Giorgio Panariello riporta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.000.000 spettatori). Attore ed autore, istrionico e imprevedibile, Giorgio Panariello torna a “dipingere” la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità sono ancora prota-goniste dei suoi monologhi esilaranti, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un pò di se stesso e ridere, sorridere e rifl ettere. L’8 dicembre Panariello sarà a Padova.

A Roncade è sempre di scena la buona musica a”happy birthday neW age!”

Il New Age di Roncade (Tv) è uno di quei locali veneti che stanno facendo “storia” nel panorama dei luoghi che danno maggiore visibilità a bands

emergenti. In effetti spessissimo i titolari accolgono gruppi che hanno all’attivo anche un solo lavoro discografi co ed un solo video. Negli anni scorsi sopra quel palco si sono viste ed ascoltate bands che poi sono diventate oggetti quasi di culto da parte di appassionati del mondo rock. Due esempi? Uno italiano: Afterhours (novembre 1997); uno estero: KASABIAN (20 febbraio 2010). Ma di nomi grossi se ne possono fare altri ancora. I MOGWAI sono stati lì il 20 gennaio 2004; i mitici PORCUPI-NE TREE fecero sold out il 24 novembre 2005; ed a Roncade giunse anche SKIN il 5 maggio 2006. A novembre 2012 di quest’anno, il 16, sono giunti a Roncade THE RASMUS che hanno suonato un robusto rock dalla melodia incisiva, accompagnata da cori d’effetto. Mentre sabato 17 novembre 2012: “HAPPY BIRTH-DAY NEW AGE!” per celebrare la diciassettesima stagione dello storico locale undeground New Age Club: SOVIET SOVIET preceduti dai SERPE IN SENO, un duo di Treviso. Ecco le date al New Age di dicembre 2012 e gennaio 2013: 12 Dicembre: The Vaccines; 14 Dicembre: Rio; 15 Dicembre: Vanilla Sky; 22 Dicembre: Pink Holidays; 26 Dicembre: Airways (presentazione nuovo disco); 4 Gennaio 2013: Plan de Fuga; 5 Gennaio 2013: Punkreas; 18 Gennaio 2013: Amari (presentazione nuovo disco);

Teatroi sigur ros, annunciano un nuovo brano ed una nuova struttura live che vedremo a Jesolo il 18 febbraio 2013

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube.com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

postato sul proprio account facebook alcune foto relative al nuovo palco ed alle nuove luci che verranno utilizzate nei prossimi live, tra cui anche le due attese date italiane del 2013! Noi li abbiamo amati con “Agaetis Byrjun” del 1999, e poi non ce li siamo più lasciati scappare. I Sigur Ros, islandesi, sono diventati non solo una band di culto, ma ormai hanno un successo planetario. A distanza di soli 6 mesi da Villafranca (Vr), da quel 2 settembre 2012 nel quale ottomila fans hanno goduto del loro live show con le scarpe infangate, ritornano nel Veneto lunedì 18 Febbraio 2013 a Jesolo al Pala Arrex in Piazza Brescia. Imperdibili!

in veneto eventi

laborato con me a questo show – rac-conta Giorgio

rivolgendosi

fans – dalla

decretare quale dei miei vecchi personaggi portare

parte di appassionati del mondo rock. Due esempi?

I MOGWAI sono

gennaio 2004; i mitici PORCUPI-

Buone nuove dalla band più attesa del 2013! In occasione del concerto all’Iceland Airwaves Festival del 4 novembre 2012, i Sigur Ros hanno presentato un nuovo brano live, senza dichiarare nulla di più se non il titolo: “Brennisteinn”. Qui il video dell’esibizione live: http://www.youtube.com/watch?v=IPEhKNlPLBo. La band ha inoltre

postato sul proprio

il libro

lo spettacolo

Andrea Ballarini nasce a Milano il 13 agosto 1961. Dopo il liceo scientifi co si iscrive a

Giurisprudenza e giunge alle soglie della laurea in Lettere Moderne. Fa

dapprima il copywriter per una mezza dozzina di

agenzie di pubblicità internazionali e poi come freelance. Dal 2001 vive a Roma, ma continua a lavorare per la maggior

parte del tempo a Milano, contribuendo in modo signifi cativo a ri-durre il disavanzo del bilancio di Trenitalia. Nel 2003 appare per Lupetti Editori di Comunicazione di Milano il suo primo romanzo

“Giallo Viola - Casanova, il cinema e l’amore”. Nel maggio 2009 pubblica con Del Vecchio Editore di Roma il romanzo

ambientato nel mondo della commedia dell’Arte del Seicento “Il trionfo dell’asino”. Continua a scrivere un pò per sé e un pò per chi lo paga, ma principalmente naviga a vista e tiene la rubrica

del venerdi’ “Manuale di Conversazione” su Il Foglio. Il nuovo romanzo del collega Andrea Ballarini, “Il male degli

ardenti” (Del Vecchio editore), novembre 2012, è nelle librerie, ma non vuole rimanerci molto... L’opera di Ballarini è una

detective story barocca ambientata nella Venezia a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, in cui la teatralità e l’ironia della vita e della

narrazione si incastrano in un meccanismo perfetto.

il nuovo romanzo di andrea ballarini, “il male degli ardenti” è nelle librerie

Lo spettacolo “Je suis Eleonora Abba-gnato”, previsto al Gran Teatro Geox sabato 17 novembre 2012, è stato

spostato a domenica 24 febbraio 2013 per problemi tecnici.

I biglietti già acquistati rimangono validi con le stesse modalità di

fruizione; i biglietti per la nuova data sono già in prevendita. Questo il co-municato di Andrea Benesso, uffi cio

stampa di Zed! Eleonora Abbagnato, prima ballerina dell’Opéra di Parigi e stella della danza internazionale, si esibirà a Padova per la prima volta. Accompagnata sul palco da una compagnia

formata da grandi artisti provenienti dai più importanti teatri italiani e europei, sarà al Gran Teatro Geox per una straordinaria “soirée” di danza, “Je suis Eleonora Abbagnato”, il 24 febbraio

2013. Lo spettacolo, a cura di Daniele Cipriani, sarà un delicato ed emozionante omaggio alla ballerina francese Zizi Jeanmaire,

alla voce ed alla fi gura di Maria Callas ed al volto indimenticabile di Anna Magnani. Le coreografi e saranno accompagnate dai video artistici di Massimiliano Siccardi, che dialogheranno con i corpi dei ballerini. Lo spettacolo, costruito attorno al talento di Eleonora Abbagnato, sarà anche un toccante viaggio nella

sua carriera, con un protagonista nascosto: il coreografo Roland Petit, che intuì per primo il talento della ballerina italiana e la

portò con sé a Parigi. Dice Eleonora Abbagnato: “Sarà uno spettacolo molto vario, dal repertorio classico al contemporaneo.

Ad accompagnarmi molti grandi ballerini. Il mio sarà anche un omaggio a questa città dove non mi sono mai esibita” Danzano

nello spettacolo: Eleonora Abbagnato (Opéra di Parigi), Sergio Bernal (Balletto Teatro Spagnolo di Rafael Aguilar), Denis Bruno

(Balletto Teatro di Torino), Kristin Furnes (Balletto Teatro di To-rino), Giuseppe Inga (Balletto Teatro di Torino), Maria Yakoleva

(Teatro dell’Opera di Vienna), Kirill Kurlaev (Teatro dell’Opera di Vienna), Manuela Maugeri (Balletto Teatro di Torino), Herve’

Moreau (Opéra di Parigi), Vito Pansini (Balletto Teatro di Torino), Viola Scaglione (Balletto Teatro di Torino), Antonio Sisca (Ballet-

to Teatro di Torino), Video artista Massimiliano Siccardi.

lo spettacolo di eleonora abbagnato spostato al 24 febbraio 2013 al gran teatro geox di padova

live greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a veronaNato a Bournemouth il 10 dicembre 1947 (auguri Greg), dopo aver militato con gruppi dell’underground inglese come Shame, Shy Limbs e Gods, ha debuttato nel 1969 con i King Crimson di “In The court Of the Crimson King”. Sua la voce nell’indimenticabile capolavoro del progressive rock incarnando anche lo slancio melodico e la vocalità suadente. Poi con il supergruppo Emerson Lake & Palmer nel quale canta e suona basso elettrico e chitarre, diventa tra i grandi protagonisti del rock internazionale degli anni ‘70 del secolo scorso. Dopo lo scioglimento del supergruppo arriva la propria carriera solista. E’ un’avventura longe-va e di grande successo, tra collaborazioni importanti (da Bob Dylan a Ringo Starr) e reunion con Emerson e Palmer, come quella del 2010 a Londra. Greg Lake ancora oggi è attivo on stage, con tanta voglia di raccontarsi. Infatti l’11 aprile 2012 ha inaugurato da Quebec City il lungo tour chiamato “Songs Of A Lifetime: An Intimate Evening With Greg Lake”. E’ un’operazione che Greg affronta da solo, con la sua voce, le sue chitarre ed una lunga storia da raccontare

al pubblico. E’ proprio lo spirito di condivisione ad animare ogni concerto, che egli sviluppa narrando i propri trionfi , ma anche le prime esperienze e i miti di gioventù. Lo stesso Greg Lake ha dichiarato: “L’idea di una performance intima ed autobiografi ca è una gros-sa sfi da, è qualcosa di talmente stimolante che il solo pensarci mi emoziona: ho voglia di creare uno show diverso ogni notte, memorabile ed unico, inatteso e d’impatto. Un evento intimo ed imprevedibile insieme al pubblico”. E continua:”Per chi ha amato King Crimson ed Emerson Lake & Palmer si tratta di un live da non perdere!” La stampa ha accolto con grande favore lo spettacolo ed è imminente la pubblicazione dell’autobiografi a di Greg Lake, ispirata proprio da questo emozionante viaggio artistico. Il musicista inglese, voce e basso di King Crimson ed Emerson Lake & Palmer, ha raccontato, dunque, anche a Verona il 3 dicembre 2012, la propria carriera in un’avvincente spettacolo solista dal titolo “Songs of a lifetime”. Musica, gli aneddoti, domande e risposte con il pubblico e molto altro vedono Greg Lake nel

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che fi nalmente, dopo una grande attesa, è approdato nel Veneto il 3 dicembre a Verona (Teatro Camploy). Lake era assente dall’Italia dal 1997, anno dell’ulti-mo tour italiano di Emerson Lake & Palmer. Doveva venire due anni fa con Keith Emerson, a Padova, ma causa operazione alla schiena del buon Keih, quel tour europeo non si fece più. Mancava Greg Lake dal Veneto in effetti da vent’anni. Ci venne con ELP nel settembre 1992 all’Arena di Verona. Io c’ero!

mille e ancora mille...pagina a cura di graziano edi corazza1027

greg laKe in tour in italia. dicembre 2012 a verona

suo “Songs Of A Lifetime”, il nuovo tour solista che

31313131Concerti e non solo

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Bagno romano nel “ Mio Schaffelbad”

Thermalquelle Loipersdorf GmbH & Co KG 8282 Loipersdorf 152 Tel: +43 (0) 33 82 / 82 04 -0 • www.therme.at

Lasciatevi trasportare ai tempi degli antichi romani, pro-vando i tipici rituali termali dell’epoca romana - natural-mente à la Loipersdorf! Vi invitiamo per sperimentare un’esperienza di benessere unica nel nuovo bagno romano completamente ridisegnato. Fate richiesta per avere l’entrata al “ mio Schaffelbad” inclusa nel vostro biglietto di entrata giornaliero alle Terme da vivere. “ La bella vita te la danno solo le Terme, il vino e l’amo-re!” - questo lo sapevano bene gli antichi romani. La cultura termale assieme ai suoi tipici rituali, ha avuto un’estrema importanza in epoca romana, ed e’ per questo motivo che abbiamo rinnovato l’area romana del “mio Schaffelbad” per riproporla con i rituali del tempo. Una nuova area lounge per riposare e ricaricarsi presso il “Pozzo dell’Energia”. Una zona relax, che attraverso infrarossi e luci particolari crea un’ atmosfera totalmente rilassante. Lettini separati da tende, un Frigidarium per rinfrescarsi, un Tepidarium fatto con argilla della regione, luci e suoni regolati con il bioritmo garan-tiscono un’esperienza unica. Un Laconium , un bagno di vapore salino, e tre Caldarium completano l’offerta dell’area romana.

PANORAMICA NEL DETTAGLIO:TEPIDARIUM - per chi desidera protezione.Lasciatevi andare sui lettini di marmo massiccio - qui e’ facile dimenticarsi della routine quotidiana. Il tiepido calore sulla pelle lascia fluire liberamente i pensieri. Temperatura interna: 40 C, aria calda e secca con effetto radiante. Effetto: rafforza delicata-mente il sistema immunitario e migliora la circolazione Applica-zione: il Tepidarium e’ la prima tappa nell´antico rituale romano.

CALDARIUM - Libera il respiroIn questo bagno il calore aumenta delicatamente . Una piace-vole nebbia avvolge il corpo e apre le porte all’anima. Gli effetti salutari dei vapori salini ( Caldarium Salis) e gli olii essenziali li-berano il petto e aiutano a respirare profondamente. Accarezzati da dolci suoni che vibrano nell’aria, si puo’ assaporare il piacere del relax piu’ profondo. “ Dum Spiro, spero!” - Finche’ respiro, spero!

LACONIUM - dolce relaxUn piacevole calore vi circonda; i pori del corpo si aprono e anche l’anima sembra piu’ leggera. Lasciatevi abbracciare da avvolgenti musiche e profumi sensuali . Temperatura interna: 55 C, umidita’ 60% Effetto: stimola la circolazione, dopo circa 15-20 minuti ini-ziano a liberarsi gli accumuli di tossine, mobilita le difese dell’or-ganismo, riduce lo stress, rinforza il cuore e il sistema circolatorio.

FRIGIDARIUM - frizzante refrigerioFatevi coraggio e sperimentate queste docce spumeggianti.La doccia ghiacciata, il ghiaccio tritato o il pediluvio freddo di doneranno un rinfrescante ristoro. Giocate con gli effetti pioggia e nebbia della doccia emozionale. Dopo un lungo soggiorno nei bagni caldi, il vostro corpo ha bisogno di rivitalizzarsi. Qui si mobilitano le energie.

LETTINI A INFRAROSSI - sul lato soleggiato della vitaI nostri lettini a infrarossi vi offrono sempre un posto al sole. Riposo e relax abbracciati da un piacevole calore che penetra sotto la pelle. Accarezzati dai raggi delicati del sole primaverile che dona vitalita’ e nuova energia.

ATRIOLUM - Dar spazio all’anima“Le terme, il vino e l’amore rendono bella la vita” - dicevano gli antichi romani. Nei nostri bagni romani troverete spazi per coccolare l’anima e ritrovare la sintonia con voi stessi. L’amore e il vino troveranno il loro spazio. “ Ars vivendi” cosi’ la chia-mavano i romani, l’arte di vivere. E cosi’ anche noi vogliamo stimolarvi a godere della vita in tutti i sensi. Certi che gli antichi avevano una grande consapevolezza sull’arte di vivere, anche noi cercheremo di trasmettervi questo slancio vitale.

APODYTERIUM - Spogliarsi, liberarsi da tuttoLiberatevi dei vestiti; lasciteli negli spogliatoi e buttatevi alle spal-le la vita quotidiana. Prendetevi una pausa in pura liberta’.

AVVENTO IN STIRIAI bagni romani non sonol’unico posto dove potrete godervi le feste natalizie. Vin brule’ e biscottini durante il mercatino dell’ Avvento, immergono le terme Loipersdorf in un’atmosfera magi-camente natalizia. Durante i fine settimana di Avvento, tro-verete il mercatino di Natale direttamente sulla piazzetta di entrata a partire delle ore 18.00. Oltre alle specialita’ culinarie, il mercatino offre artigianato regionale e oggetti artistici.• Inoltre ci si puo’ avventurare in una giornata di shopping nata-lizio nella citta’ di Graz, tra i numerosi grandi e piccoli mercatini , l’offerta e’ vastissima e accontenta adulti e piccini.• Che sia il presepe di ghiaccio o il Grazer Winterwelt (pista di pattinaggio su ghiaccio a Graz ) con il suo vastissimo programma di avvento per i bambini - l’ospitalita’ stiriana non viene mai meno.• Un punto davvero speciale - Capodanno alle Terme Loiper-sdorf Il calore accogliente del bagno termale, le colline inne-vate - non e’ questo il modo migliore per iniziare il nuovo anno? Gustatevi le specialita’ della cucina regionale e godetevi i tradizionali fuochi d’artificio a mezzanotte.

VIAGGIO SENSORIALE ATTRAVERSO LA REGIONEImpacco Stirasul su lettino ad acqua, seguito da massaggio classico - il rilassamento profondo che fa decelerare!Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti - Durata massaggio intero: ca. 50 Minuti Prezzo pacchetto: € 99,00Durata Impacco Steirasul: ca. 30 Minuti Durata massaggio schiena: ca. 30 Minuti. Prezzo pacchetto: € 79,00

VITALITA’ PER CORPO E ANIMAMassaggio con le spazzole o massaggio con guanto di seta - per sentire il brivido dell’energia che fluisce!Durata: Trattamento con il partner 30 Minuti Prezzo: € 116,00Durata: Trattamento singolo 30 Minuti Prezzo: € 58,00Trattamento singolo 50 Minuti Prezzo: € 78,00

TERZETTO DI ESPERIENZEBENESSERE A LA LOIPERSDORFUna trilogia composta da Steirasul - impacco alla schiena, rifles-sologia plantare e massaggio tradizionale. Fate un respiro pro-fondo, chiudete gli occhi e semplicemente godetevi il momento!Durata: Esperienza Benessere ca. 55 Minuti Prezzo: € 80,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e massaggio alla schiena) Esperienza Benessere ca. 75 Minuti Prezzo: € 98,00 (Steirasul-impacco alla schiena , riflessologia plantare e Massaggio completo)

MASSAGGIO JUNIORUn’esperienza di suoni, profumi e massaggio - trovate un sano equilibrio tra attivita’ e relax!Tempo di trattamento: Bambini 5-7 anni -15 Min. Prezzo: € 18,50Bambini sopra i 7 anni – 30 Min Prezzo: € 37,00

FLUSSO ENERGETICODALLA TESTA AI PIEDIUn trattamento che combina l’imposizione delle mani al mas-saggio delicato, stimolando il corpo fino in profondita’.Durata: 15 Minuti Prezzo : € 24,00

IMPULSO BENESSERE A LA LOIPERSDORFFate un’esperienza frizzante nella nostra acqua termale con un bagno a base di erbe, seguito da massaggio. Lasciate andare alla deriva i vostri pensieri e le preoccupazioni.Durata del trattamento: 50 minuti ( incluso riposo ) Prezzo: € 59,00

VIAGGIO NEL GIARDINOAROMATICO STIRIANOMassaggio con sacchettini di erbe aromatiche regionali. Un modo diverso per regalare alla vostra schiena un’esperienza unica.Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

RELAX PER LE FUTURE MAMMEMassaggio delicato per schiena, viso e piedi - Godetevi a pieno i momenti straordinari della vostra gravidanza !Durata: 30 minuti Prezzo: € 41,00

MASSAGGIO AROMATICO A LA LOIPERSDORFLa combinazione ideale tra un massaggio rilassante e olii essen-ziali di alta qualita’. Armonia per corpo, mente e anima!Trattamento completo durata 50 minuti Prezzo € 55,00Trattamento parziale durata 30 minuti Prezzo: € 41,00

novità

messaggio pubbliredazionale

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VINO

IL CREMANT

ARRIVA IL NATALE. IO ADORO QUESTO PERIODO DELL’ANNO, TUTTE LE CITTÀ BRILLANO DI UNA LUCE DIVERSA E LA GENTE SORRIDE UN PO’ DI PIÙ. QUESTO NATALE PERÒ AVRÀ UN SAPORE TOTALMENTE DIVERSO PER COLPA DI QUESTA CRISI PESANTE CHE CI ATTANAGLIA TUTTI, CHI PIÙ E CHI MENO.

QUINDI PER QUESTO NATALE VI PROPONGO UN BRINDISI CON UN VINO POCO COSTOSO, MA DI UNA BONTÀ SENZA EGUALI. VI PARLO DEL CREMANT, VINO SPUMANTE PRODOTTO UN PO’ IN TUTTA LA FRANCIA, MA CHE NON SI PUÒ CHIAMARE CHAMPAGNE PERCHÉ NON VIENE PRODOTTO NELLA OMONIMA REGIONE. IL METODO DI PRODUZIONE È IL MEDESIMO DELLO CHAMPA-GNE, SOLAMENTE CHE LA PRESSIONE ATMOSFERICA CONTENUTA NELLE BOTTIGLIE È INFERIORE A QUELLA DELLO CHAMPAGNE. E’ MOLTO SIMILE AD UN NOSTRO SATEN. NATURALMENTE I VINI DI PARTENZA NON SONO GLI STESSI DELLO CHAMPAGNE, PERCHÉ LE DIVERSE ZONE DI PRODUZIONE HANNO DIVERSE COLTURE.IN FRANCIA I MIGLIORI CREMANT SONO QUELLI ALSAZIANI, OTTENUTI DA PINOT BIANCO; ED I CREMANT DE BOURGOGNE, OTTENUTI DA CHARDONNAY E PINOT NERO. LA PRODUZIONE COMUNQUE COINVOLGE TUTTE LE ZONE VINICOLE D’ OLTRALPE. IO MI AUGURO CHE ALMENO UN PO’ TUTTI AVREMO LA POS-SIBILITÀ DI FESTEGGIARE QUESTO NATALE CON ALMENO UN PO’ DI SERENITÀ, ANCHE PERCHÉ UNA VOLTA UN SAGGIO MI DISSE: IL NATALE È LA FESTA DEI BAMBINI, MA ANCHE DEI GRANDI CHE PER UN GIORNO RITORNANO AD ESSERE BAMBINI.BUON NATALE E BUON BRINDISI A TUTTI.

DenisMeneghini

[email protected]

CUCINA

UN ALBERO DI NATALE TUTTO MEDITERRANEO

INGREDIENTI:100G FARINA 045G FARINA MANITOBA

215G POMODORINI PACHINO

ORIGANO

1 CUCCH.NO MIELE

1 CUCCH STRUTTO

7G LIEVITO SECCO

SALE

PROCEDIMENTOTAGLIARE I POMODORINI E FARLI APPASSIRE NEL FORNO A MICROONDE, SENZA

AGGIUNGERE CONDIMENTI.SETACCIARE LE FARINE CON IL LIEVITO, UNIRE I POMODORINI, IL MIELE E LO

STRUTTO AMMORBIDITO.INSAPORIRE CON ORIGANO E SALE, QUINDI AMALGAMARE BENE.VERSARE IL COMPOSTO NELLO STAMPO AD ALBERO E LASCIARE LIEVITARE PER CIRCA 2ORE IN UN LUOGO UMIDO.CUOCERE IN FORNO A 180° CON FUNZIONE VENTILATA PER CIRCA 35 MINUTI.SERVIRE DECORANDO ALLA BASE CON OLIVE VERDI.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B

33333333A tavola

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BILANCIA 2 3/09

AL 22/10FASCINO UN’ARIETTA

FRIZZANTE DI CONQUISTA RENDERÀ CIVETTUOLI E RICHIES-

SOCIETÀ. DEDICATEVI A UNA SELEZIONE ACCURATA · SALUTE FORMA IN NETTA RIPRESA, GLI IMPEGNI VI PE-SANO MENO, SIETE PIÙ TONICI E RESIS-TENTI. SUCCESSI IN OGNI GENERE DI SPOT

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11F A S C I N O

L’AMORE FOLLE VI TRAVOLGE, CON TUTTO

IL COROLLARIO DI ROMANTICISMO STRAPPALACRIME E DI PASSIONI IMPOS-SIBILI · SALUTE PER LIEVI MALESSERI, L’EVENTUALE RICORSO ALLE CURE TER-MALI (O ALL’ALIMENTAZIONE MACROBI-OTICA) SARÀ EFFICACISSIMO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO VI ATTENDONO INCONTRI DAVVERO INTER-ESSANTI, MAGARI NEL BEL

MEZZO DI UN VERNISSAGE O DI UNA CENA CULTURALE · SALUTE LA FORMA MENTALE E QUELLA MUSCO-LARE SARANNO PERFETTE E L’INFLUSSO DEI PIANETI VI RENDERÀ IMBATTIBILI AN-CHE NEGLI SPORT

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO DESID-

EROSI DI NOVITÀ: CHI È IN COPPIA DA LUNGO TEMPO POTRÀ CONCEDERSI UN VIAGGIO O NUOVE ESPE-RIENZE · SALUTE LE FORZE VI SOSTEN-GONO MA NON ESAGERATE CON LE ORE PICCOLE E LE MINI PORZIONI A TAVOLA. DIETA SÌ MA EVITATE LA FAME

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO AFFASCINANTI E SICURI VI DIVERTITE A FLIR-

TARE E A SEDURRE SOLO PER GIOCO. ATTENTE A NON CREARE ILLUSIONI PERICO-LOSE · SALUTE SE DOVETE

FARE DEI TRATTAMENTI CERCATE DI AF-FIDARVI A PROFESSIONISTI DEL SETTORE. PIÙ MIRATI SONO MEGLIO FANNO

PESCIDAL 20/02AL 20/03

ASCINO IL CUORE È UN NAUFRAGO SENZA

BUSSOLA IN UN MARE IN TEMPESTA. AN-CORATEVI ALLA REALTÀ PER RESTARE A GALLA · SALUTE IPERATTIVI SUL PIANO INTELLETTUALE, STANCHI E APATICI SU QUELLO FISICO CON QUALCHE PROBLEMA MUSCOLARE

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO LE RELAZIONI

SI FARANNO MENO TESE MA LA VA A RILENTO, NON STUZ-ZICATE LA GELOSIA, IL FUOCO BRUCIA! · SALUTE USATE CAUTELA: PREVENITE EVENTUALI STRAPPI CON MASSAGGI E RICORRETE ALLE TERAPIE NATURALI, AN-CHE PREVENTIVE

TORO DAL 21/04AL 20/05

ASCINO CHI VIVE RELAZIONI

ALTALENANTI, AV-VERTIRÀ UN BISOGNO DI CONTINUITÀ, CHE POTRÀ DIVENIRE IMPELLENTE. ERO-TISMO A MILLE · SALUTE DI ATTIV-ITÀ FISICA NON SE NE PARLA, VINCE LA PIGRIZIA. RIDUCETE ALMENO ZUCCHERI E GRASSI O LA BILANCIA VI PUNIRÀ

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO QUALCHE DIVERBIO O PROBLEMA

DI COMUNICAZIONE, VI SALVANO EN-TUSIASMO E VIVACITÀ, DOTANDOVI DI FASCINO SENZA FLESSIONI · SALUTE TRATTATE CON DOLCEZZA MUSCOLI E VIE RESPIRATORIE. EVITATE SFORZI AEROBICI ECCESSIVI, MEGLIO DISCIPLINE PIÙ SOFT

CANCRO 22/06

22/07ASCINO IL PARTNER VI

POTREBBE TROVARE FREDDI, O VOI A PATIRE UN SENSO

DI DISTACCO. FAVORITE UN DIALOGO PIÙ EFFICACE· SALUTE ATTENZIONE ALLO STOMACO E ALLE SOMATIZZAZIONI, SARÀ BENE ESEGUIRE CON REGOLARITÀ ALCUNI ESERCIZI DI RILASSAMENTO

LEONE 23/07

AL 23/08FASCINO EMERGE IL VOSTRO LATO PIÙ MAL-ANDRINO E IL VOSTRO NATURALE CARISMA FARÀ PROSELITI, SIA

FUORI DALLA COPPIA · SALUTE PARTIRETE ALLA GRANDE AN-CHE SE GLI ACCIACCHI NON SI FARANNO ATTENDERE. L’INFLUENZA DI STAGIONE POTREBBE ATTACCARVI

VERGINE 24/08 22/09

FASCINO RISCHIATE DI AP-PROCCIARVI AI SENTIMENTI

UN ATTEGGIAMENTO POCO COSTRUTTIVO. CONSIGLIO? UNA MINI-VACANZA · SALUTE NON CEDETE A DIFFICOLTÀ DI CONCENTRAZIONE E TONO MUSCOLARE NON OTTIMALE: RIDI-MENSIONATE LE ASPETTATIVE

Oroscopo

LEONELEONELEONE 23/07 23/07

ALALALALAL 23/08 23/08AL 23/08ALAL 23/08ALFFVOSTRO

FARÀFUORI

GEMELLIGEMELLIDAL

DIVERBIO

TOROTOROTOROTOROTOROTOROTORO

ARIETEARIETEDALDAL 21/03 21/03DAL 21/03DALDAL 21/03DAL

ALAL

ACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIOACQUARIODALDALDALDALDALDALALALALALALFFASCINOASCINOSICURI

TARE

CREARELOSE

SAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIOSAGITTARIODALDALDALDALDALALALALALAL

MEZZO

SCORPIONESCORPIONESCORPIONE

FFL’AMORE

TRAVOLGEIL COROLLARIO DI

FRIZZANTERENDERÀ

SOCIETÀ

ROMANTICISMO E LUCI DI CANDELE NON MANCHERANNO A RISCALDARE I GIORNI DI FESTA. SORPRESE DIETRO L’ANGOLO PER I PIÙ AUDACI

34 Oroscopo343434 Oroscopo

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Villa Momi’s

Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538 vil la momi’s www.villamomis.it Località Santa Maria, 3/B Cavarzere Venezia 0426.53538 vil la momi’s

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