La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

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Esplosione di profumi e colori in Villa Bettanini Vigonza pag. 8 Mangiar sano in classe, premio alla “Zanon” Cadoneghe pag. 9 Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 69 www.lapiazzaweb.it Padova Nord PRIMA SCADENZA IMU FRA LE INCERTEZZE Si avvicina il fatidico giorno per il pagamento della prima rata dell’Imu: la scadenza è il 18 giugno, perché il 16 cade di sabato, e tutti i proprietari di terreni, immobili e fabbricati sono tenuti a versare l’acconto sulla nuova imposta che sostituisce l’Ici e porterà dolori soprattutto per chi ha seconde case. pag. 6 “VIGONZA E’ LA MIA CASA”, IL PROGETTO Il Comune di Vigonza e l’Assessora- to alla Cultura Pubblica Istruzione e alla Comunicazione, in collaborazione con l’Associazione “Fraternitas Gunzae”, hanno presentato il progetto “Vigonza è la mia casa”. L’iniziativa ha il fine di coinvolgere i cittadini in maniera quanto più ampia e più partecipata pag. 8 pagg. 4-5 Tacchetto confermato con ampio margine Non ce la fa lo sfidante Giuseppe Zanon Exploit del “5 Stelle”, in calo la Lega Nord E ’ l’ingegner Nunzio Tacchetto il nuovo sindaco del comune di Vigonza. Dopo un emozionante testa a testa combat- tuto con l’avversario Giuseppe Zanon, can- didato sindaco della coalizione composta dai partiti politici vigontini del Partito demo- cratico (Pd), dell’Italia dei Valori, di Sinistra Ecologia e Liberta (Sel) e della lista civica Movimento Cittadini per Vigonza, Nunzio Tacchetto è riuscito ad incassare la fiducia dei cittadini vigontini. E’ infatti lui il vincitore di questo scontro finale che ha tenuto col fiato sospeso tutto il comune di Vigonza con il bal- lottaggio. La lista elettorale del riconfermato sindaco Nunzio Tacchetto, che ha ottenuto il secondo mandato consecutivo di quest’im- portante ruolo politico (vinto la prima volta nelle amministrative comunali del maggio 2007), è formata dal movimento cittadino Vigonza Viva (lista dalla quale si è candidato per la carica di sindaco comunale), il Popolo delle libertà (Pdl), l’Unione di centro (Udc) e la lista civica Frazioni al Centro. “Sarò il sindaco nuovamente di tutti i cittadini di Vigonza. E voglio ringraziare tutti i miei so- stenitori e le persone che hanno creduto in me, nel mio programma e soprattutto nella mia visione ottimista di una Vigonza miglio- re”. Con queste parole il neo eletto sindaco Tacchetto ha salutato amici e supporters che festeggiavano la sua vittoria al ballottaggio. Nella sfida del turno di ballottaggio, Nunzio Tacchetto ha ottenuto 5.226 voti, ovvero il 61,18%, battendo il manager pubblico Giu- seppe Zanon, che si è fermato a sole 3.609 preferenze. LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 EDITORIALE Il tempo dei terremoti di Mauro Gambin P ochi istanti da quando il letto ha iniziato a ballare, la mano a strisciare sul muro per cercare l’interruttore della luce e nella testa a coagularsi la certezza che in camera da letto c’era il terremoto. Uno, due, tre, quattro...arriverà a venti, secondi, sembrava non passare mai. Nel suo rombo di cingoli e squassi, incupito dal sinistro tintinnio di vetrerie fragili e dal bussare di sportelli, è parso a tutti inverosimile: “uno scrollone così...ma neanche ai tempi del Friuli!”. Giù in strada, dopo la breve sosta in un qualsiasi riparo scambiato per tale, la prima certezza condivisa è stata quella che: “se qui da noi si è sentito così forte, nell’epicentro - che di solito a botta sicura è nell’Appenino o nel Carso - è venuto giù tutto”. Tutto! E del resto chi l’avrebbe detto alle quattro di mattina, in mutande e ciabatte, intirizzito dal freddo e dallo spavento, che invece l’epicentro era al centro di una piana alluvionale nella quale a memoria d’uomo il terremoto non s’era fatto vivo mai. A Finale Emilia, a San Felice sul Pa- naro, a Bondeno i rischi sono sempre arrivati dall’acqua, mai dal sisma. E invece: chiese alto medioevali, palazzi, torri, bastioni capa- ci di resistere alla furia dei secoli sono stati atterrati da pochi secondi concitati, insieme a capannoni costruiti meno di dieci anni fa. [email protected] continua a pag. 3 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio L a clamorosa sconfitta della Lega e del Pdl rischia di lasciare in secondo piano altre due indicazioni che emergono dal recente voto amministrativo: l’ulteriore incremento dell’astensionismo e il successo del Movimento Cinque Stelle. Oltre l’antipolitica *Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova di Marco Almagisti * Falcone e Borsellino, vent’anni rimasti attualità VIVAI BARENDI P.A. MORENO Progettazione e Realizzazione giardini, parchi, terrazzi Realizzazione impianti d’Irrigazione Potature ad alto fusto Vasto assortimento piante da esterno e interno Camponogara - Via delle Prete, 7 Tel. 348 6046422 - Fax 041 462811 barendi.m@infinito.it - www.vivaibarendi.com PREVENTIVI E SOPRALUOGHI GRATUITI

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Vigonza

pag. 8

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Cadoneghe

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Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 69 www.lapiazzaweb.it

Padova Nord

PRIMA SCADENZA IMUFRA LE INCERTEZZE

Si avvicina il fatidico giorno per il pagamento della prima rata dell’Imu: la

scadenza è il 18 giugno, perché il 16 cade di sabato, e tutti i proprietari di

terreni, immobili e fabbricati sono tenuti a versare l’acconto sulla nuova imposta

che sostituisce l’Ici e porterà dolori soprattutto per chi ha seconde case.

pag. 6

“VIGONZA E’ LA MIA CASA”, IL PROGETTO

Il Comune di Vigonza e l’Assessora-to alla Cultura Pubblica Istruzione e alla

Comunicazione, in collaborazione con l’Associazione “Fraternitas Gunzae”,

hanno presentato il progetto “Vigonza è la mia casa”. L’iniziativa ha il fi ne di

coinvolgere i cittadini in maniera quanto più ampia e più partecipata

pag. 8 pagg. 4-5

Tacchetto confermatocon ampio margineNon ce la fa lo sfi dante Giuseppe ZanonExploit del “5 Stelle”, in calo la Lega Nord

E’ l’ingegner Nunzio Tacchetto il nuovo sindaco del comune di Vigonza. Dopo un emozionante testa a testa combat-

tuto con l’avversario Giuseppe Zanon, can-didato sindaco della coalizione composta dai partiti politici vigontini del Partito demo-cratico (Pd), dell’Italia dei Valori, di Sinistra Ecologia e Liberta (Sel) e della lista civica Movimento Cittadini per Vigonza, Nunzio Tacchetto è riuscito ad incassare la fi ducia dei cittadini vigontini. E’ infatti lui il vincitore di questo scontro fi nale che ha tenuto col fi ato

sospeso tutto il comune di Vigonza con il bal-lottaggio. La lista elettorale del riconfermato sindaco Nunzio Tacchetto, che ha ottenuto il secondo mandato consecutivo di quest’im-portante ruolo politico (vinto la prima volta nelle amministrative comunali del maggio 2007), è formata dal movimento cittadino Vigonza Viva (lista dalla quale si è candidato per la carica di sindaco comunale), il Popolo delle libertà (Pdl), l’Unione di centro (Udc) e la lista civica Frazioni al Centro. “Sarò il sindaco nuovamente di tutti i cittadini di

Vigonza. E voglio ringraziare tutti i miei so-stenitori e le persone che hanno creduto in me, nel mio programma e soprattutto nella mia visione ottimista di una Vigonza miglio-re”. Con queste parole il neo eletto sindaco Tacchetto ha salutato amici e supporters che festeggiavano la sua vittoria al ballottaggio.Nella sfi da del turno di ballottaggio, Nunzio Tacchetto ha ottenuto 5.226 voti, ovvero il 61,18%, battendo il manager pubblico Giu-seppe Zanon, che si è fermato a sole 3.609 preferenze.

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

EDITORIALE

Il tempo dei terremoti di Mauro Gambin

Pochi istanti da quando il letto ha iniziato a ballare, la mano a strisciare sul muro per cercare l’interruttore della luce e

nella testa a coagularsi la certezza che in camera da letto c’era il terremoto. Uno, due, tre, quattro...arriverà a venti, secondi, sembrava non passare mai. Nel suo rombo di cingoli e squassi, incupito dal sinistro tintinnio di vetrerie fragili e dal bussare di sportelli, è parso a tutti inverosimile: “uno scrollone così...ma neanche ai tempi del Friuli!”. Giù in strada, dopo la breve sosta in un qualsiasi riparo scambiato per tale, la prima certezza condivisa è stata quella che: “se qui da noi si è sentito così forte, nell’epicentro - che di solito a botta sicura è nell’Appenino o nel Carso - è venuto giù tutto”. Tutto! E del resto chi l’avrebbe detto alle quattro di mattina, in mutande e ciabatte, intirizzito dal freddo e dallo spavento, che invece l’epicentro era al centro di una piana alluvionale nella quale a memoria d’uomo il terremoto non s’era fatto vivo mai. A Finale Emilia, a San Felice sul Pa-naro, a Bondeno i rischi sono sempre arrivati dall’acqua, mai dal sisma. E invece: chiese alto medioevali, palazzi, torri, bastioni capa-ci di resistere alla furia dei secoli sono stati atterrati da pochi secondi concitati, insieme a capannoni costruiti meno di dieci anni fa.

[email protected] a pag. 3

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

La clamorosa sconfi tta della Lega e del Pdl rischia di lasciare in secondo piano altre due indicazioni che emergono dal recente voto amministrativo: l’ulteriore incremento dell’astensionismo

e il successo del Movimento Cinque Stelle.

Oltre l’antipolitica

*Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova

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Padova Nord Provincia RegioneRegioneVIGONZA, NOVITÀ

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Nuova convenzionecon le associazioniper il trasportodi anziani e disabili

VIGODARZERE

pag. 12

In arrivo la terza farmacia, ma non cisarà la quarta

Vigodarzere, la cerimoniaPIANTATI 145 ALBERI

PER I NUOVI NATI

Centoquarantacinque, per l’esattezza 75 maschi e 70 femmine. Sono questi

i numeri dei nuovi nati a Vigodarzere nel 2011 nel 2011: un dato che, se confrontato con le medie nazionali,

è in chiara controtendenza. Un trend ancora più signifi cativo se si pensa che,

sempre lo scorso anno, i decessi sono stati 97 così da registrare un saldo

nati/morti di segno positivo, pari a + 48, che è davvero una rarità.

Anche per il 2012 l’amministrazione comunale di Vigodarzere ha program-mato l’iniziativa «Un albero per ogni

nato». L’atteso evento si è svolto domenica 13 maggio alla fattoria didat-tica/maneggio «Il Calesse» di Saletto. Erano 138 le famiglie tuttora residenti

a Vigodarzere che hanno festeggiato con il sindaco Francesco Vezzaro e il

vicesindaco Moreno Boschello la recen-te nascita di un fi glio. “Come sempre

abbiamo consegnato una piccola pianta autoctona, gentilmente offerta da Il

Calesse, a tutti i genitori dei bambini nati nel 2011 e residenti a Vigodarzere – ha spiegato l’assessore Boschello –, da piantare possibilmente nel giardino di casa o in vaso, di modo che cresca

pari passo con il bambino”.

Cadoneghe, viale CostituzionePROTEZIONE CIVILESEDE TUTTA NUOVA

Raccolta differenziata, novitàRICICLAGGIO PER PIATTIE BICCHIERI IN PLASTICA

“La fi losofi a deve essere questa: sempre meno secco, sempre più riciclabile. Ma meglio di tutto è ricor-dare di acquistare poco rifi uto (negli imballaggi, negli scarti…) e che quel poco sia riciclabile. Con questi com-portamenti sarà possibile crescere in civiltà e favorire un uso consapevole delle risorse”. L’assessore all’Ambiente Michele Schiavo accoglie così le novità sulla raccolta differenziata introdotte da Etra. Ora infatti è possibile recuperare piatti e bicchieri in plastica monouso fra i prodotti da inserire nella raccolta differenziata degli imballaggi in plastica. I rifi uti vengono poi indirizzati al Corepla (Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero dei rifi uti di imballaggi in plastica). L’importante modifi ca (questa tipologia di rifi uti andava fi no ad ora smaltita con il secco non riciclabile) recepisce quanto deliberato dal Comitato di Coordinamento Anci Conai. Per ora restano escluse dalle nuove direttive le posate in plastica, che continueranno a essere conferite con il secco non riciclabile. Piatti e bicchieri di plastica costituiscono, da soli, l’1% del rifi uto totale raccolto da Etra.

Vigodarzere, vanno tagliatiRAMI SPORGENTILUNGO LA FERROVIA

Rami sporgenti sui binari e alberi pericolosamente vicini alla massicciata: Rete Ferroviaria Italiana chiede aiuto al Comune di Vigodarzere per ripristinare le condizioni di sicurezza per il transito dei treni. Ecco quindi l’ordinanza del sindaco che prescrive il taglio immedia-to di rami e alberi situati in proprietà private troppo vicine ai binari. “Lungo i tracciati della ferrovia è vietato far crescere piante o siepi che possano interferire con la sede dei binari e i terreni adiacenti destinati a bosco non possono distare meno di 50 metri dalla rotaia più vicina”, ricorda Vezzaro.

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VeneziaPadovaRovigo Treviso

Inaugurata lo scorso 20 maggio la nuova sede della Protezione civile, in viale della Costituzione n. 4. Durante la cerimonia, dopo il taglio del nastro

e i saluti delle autorità, sono state consegnate le targhe di riconoscimento

alle aziende che hanno contribuito, unitamente alla Regione Veneto e ai

Comuni di Cadoneghe e Vigodarzere, all’acquisto del nuovo fuoristrada in

dotazione alla Protezione civile.La mattinata di festa si è conclusa nel

migliore dei modi, con l’esibizione musicale dell’Orchestra di Fiati di Cadoneghe e un piccolo rinfresco.

VITA VENETA

pagg. 26-27

Aumenta la criminalità

ECONOMIA

pag. 32

Il “Patto del Veneto”promette la ripresa

CULTURA

pag. 34

A Palazzo Grassi il mondo di Fischer

ECONOMIA

pag. 20

Occupazione con segno meno

SCUOLA

pag. 22

Red Canzian, lezioni di ecologia

SPAZI APERTI

pag. 21

Revamping, il Tar da ragione ai comuni

EDITORIALE

Il tempo dei terremoti “Ci sono i morti – hanno spiegato i primi commentatori – in futuro anche nella pianura Padana serviranno nuovi parametri per costruire le case, le

scuole, i palazzi, gli immobili affi nché rimangano tali. Oggi esiste la consapevolezza di un nuovo rischio che arriva dal profondo della terra”. Di impre-vedibilità e della necessità di una nuova consapevolezza si è parlato anche a proposito del secondo terremoto, quello politico. La vittoria del Movimento cinque stelle a Parma, a Mira, a Sarego, un tempo rocche forti del Centrodestra, del Centrosinistra, della Lega, ha avuto lo stesso effetto, con i partiti nel ruolo dei calcinacci. “Sintomo dello scollamento dei cittadini alla politica” – è stato, in questo caso, il commento – ed è vero lo scollamento c’è ma più che altro lo si è visto dall’elevato astensionismo. Poco più della metà, il 51%, degli aventi diritto è andata a votare al secondo turno, appena superiore la percentuale al primo, 65%, mentre in passato l’affl uenza al voto per le “comunali” è sempre stata massiccia superando non di rado e a volte abbondantemente l’80%. Questo signifi ca che nemmeno il volto noto del paesano è più rassicurante per l’elettore, altro che sfi ducia nei partiti e nella politica. “Tanto, sono tutti uguali” è il commento di chi fa di tutta l’erba un fascio perché, come è stato giustamente diagnosticato, stressato dal “magna-magna” e diventato elettoralmente apatico. E dunque pare obiettivo il commento del presidente Napolitano, rilasciato già al primo turno: non è stato il movimento di Beppe Grillo a fare “boom” o il terremoto. Infatti, chi si è dichiarato più nuovo degli altri, meno imparentato ai partiti degli altri, meno attaccato alla poltrona degli altri in questo Paese, in passato, ha già ottenuto in passato entusiasmo e consenso. Il vero terremoto è l’altissimo astensionismo, il partito che ha vinto queste amministrative è quello di coloro che sono rimasti a casa, quelli che non partecipano mai alle riunioni del circolo e non si riuniscono sotto ad un palco, quelli che non hanno tessere, non hanno un leader, un guru, un bel niente di niente, nemmeno la voglia di protestare. Ormai impermeabili a qualsiasi proposta che possa essere scritta su un programma elettorale hanno perso quella fi ducia che è fondamentale per la democrazia. Sono un terremoto silenzioso ma non per questo meno pericoloso.

segue da pag. 1

Mauro Gambin

de

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Page 6: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

4 Argomento del mese44 Argomento del mese

LA NOVITA’ VOLENTEROSI E PREPARATI

La carica dei giovani impegnati

Uno degli aspetti più interessanti che ha caratterizzato queste elezioni am-ministrative a Vigonza, è stato indubbiamente la presenza di una quantità notevole di giovani candidati consiglieri nelle quattro liste elettorali che si

sono presentate in questo appuntamento politico. Difatti, sono risultati davvero numerosi i giovani, alcuni addirittura da poco

neomaggiorenni, che sono stati messi in lizza nelle diverse coalizioni elettorali, non solo in veste di consigliere comunale di frazione, ma anche come assessore. La domanda che sorge spontanea a questo punto, è: sono realmente validi e preparati questi giovani, per guidare un comune importante, nel territorio della provincia padovana, come quello di Vigonza?

La risposta non è del tutto scontata. Si parla da tempo di rinnovamento, di ringiovanimento e di cambiamento della classe politica di questo paese, ma spes-so, purtroppo, si tralascia il fatto che non basta candidare semplicemente delle facce nuove, fresche e giovani per far davvero funzionare le cose e cambiare in questo modo la politica italiana, a partire dal livello comunale.

Occorrono infatti delle persone preparate e consce della responsabilità delle cariche che andranno a ricoprire. Abbiamo bisogno di giovani non solo volente-rosi di fare, ma che abbiano delle idee proprie, delle prospettive future per il paese, e che siano anzitutto colte, competenti e “cum grano salis”, cioè con sale in zucca. M.G.M.

E’ l’ingegner Nunzio Tacchetto il nuovo sindaco del co-mune di Vigonza. Dopo un emozionante testa a testa combattuto con l’avversario Giuseppe Zanon, candidato

sindaco della coalizione composta dai partiti politici vigontini del Partito democratico (Pd), dell’Italia dei Valori, di Sinistra Ecologia e Liberta (Sel) e della lista civica Movimento Citta-dini per Vigonza, Nunzio Tacchetto è riuscito ad incassare la fi ducia dei cittadini vigontini. E’ infatti lui il vincitore di questo scontro fi nale che ha tenuto col fi ato sospeso tutto il comune di Vigonza con il ballottaggio.

La lista elettorale del riconfermato sindaco Nunzio Tac-chetto, che ha ottenuto il secondo mandato consecutivo di quest’importante ruolo politico (vinto la prima volta nelle amministrative comunali del maggio 2007), è formata dal movimento cittadino Vigonza Viva (lista dalla quale si è candidato per la carica di sindaco comunale), il Popolo delle libertà (Pdl), l’Unione di centro (Udc) e la lista civica Frazioni al Centro. “Sarò il sindaco nuovamente di tutti i cittadini di Vigonza. E voglio ringraziare tutti i miei sostenitori e le per-sone che hanno creduto in me, nel mio programma e soprat-

tutto nella mia visione ottimista di una Vigonza migliore”. Con queste parole il neo eletto sindaco Tacchetto ha salutato amici e supporters che festeggiavano la sua vittoria al ballot-taggio.Nella sfi da del turno di ballottaggio, Nunzio Tacchetto ha ottenuto 5.226 voti, ovvero il 61,18%, battendo il mana-ger pubblico Giuseppe Zanon, che si è fermato a sole 3.609 preferenze, corrispondenti al 38.82% dei voti validamente espressi. Il ballottaggio ha confermato, in sostanza, i risultati emersi dalla prima tornata elettorale. Le preferenze personali ottenute da Tacchetto, nel primo turno elettorale, erano state infatti 5.468, corrispondenti al 49,03% dei voti validi. Il candidato Giuseppe Zanon, invece, aveva ottenuto 2.755 preferenze, pari al 24,70%.

“Con la vittoria della nostra coalizione – ha dichiarato il sindaco riconfermato Tacchetto - abbiamo la possibilità di portare avanti delle opere importanti per il nostro comune, che avevamo già iniziato alcuni mesi fa. Ed in più daremo il via all’inizio di alcuni progetti in cantiere che diventeranno dei punti fondamentali per il futuro di tutto il territorio vigonti-no.” Gli interventi più importanti, che la coalizione si prefi ssa

di realizzare, riguardano la costruzione della casa di riposo, l’ottenimento dell’autobus urbano nel Comune, l’attuazione del piano delle acque con interventi volti alla messa in si-curezza idraulica, il potenziamento delle attività a sostegno della famiglia e delle situazioni disagiate, la riqualifi cazione dell’illuminazione pubblica e della segnaletica stradale, la diminuzione dei costi della struttura amministrativa.

Deluso del risultato ottenuto da questo secondo turno elettorale è stato, invece, il candidato sindaco Giuseppe Za-non, che non ha potuto contare sull’appoggio del Movimento 5 Stelle di Vigonza, dato che quest’ultimo ha preferito non allearsi a nessuna lista elettorale, anche in caso di turno di ballottaggio. “Pensavamo di poter vincere queste elezioni, – dichiara Giuseppe Zanon – ma i cittadini vigontini non ce l’hanno concesso. L’unica cosa che possiamo fare in questi 5 prossimi anni di governo Tacchetto, nell’attesa delle prossime elezioni comunali, è cercare di essere un’opposizione non disfattista e non collaborativa, ma costruttiva e responsabile, facendoci conoscere ed apprezzare in questo modo dalla po-polazione di Vigonza.”

di Manuel Glauco Matetich

Il sindaco esulta:“Adesso subito

al lavoro perrealizzare

opere cruciali”

Lo sconfi tto: “Non saremo

disfattistio collaborativi

ma responsabili”

ELEZIONI AMMINISTRATIVEIl sindaco uscente si impone

con oltre il 61 per cento delle preferenze al ballottaggio,

staccando il candidato del centrosinistra Giuseppe

Zanon. Confermate le preferenze totalizzate

al primo turno. Allo sfi dante è venuto meno l’appoggio

di gruppi esterni che potevano essere

in qualche modo determinanti Vince la continuità, bis a Tacchetto

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Page 7: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

555Argomento del mese

di Manuel Glauco Matetich

Duemila voti per il “portavoce” Giovanni PasqualottoL’exploit Il movimento ispirato da Beppe Grillo fa incetta di preferenze

Se il voto per il Movimento 5 Stelle, lanciato in Rete e guidato dal comico genovese, Beppe Grillo, rappresenta più che altro un voto di protesta, allora non c’è dubbio: i più arrabbiati sono gli elettori (o meglio gli ex elettori), non solo del Pdl, ma anche del Pd, dell’Idv e della Lega Nord. Il Movimento 5 Stelle è riuscito, infatti, ad intercettare l’umore profondo di un pezzo di

Paese che esprime malessere e non si riconosce più in nessuna forza politica tradizionale, utilizzando un linguaggio irruente ed irridente ed un uso del web che avvicina sopratutto i giovani.

E’ questo il risultato che è emerso anche nel comune di Vigonza, ove si sono da poco concluse le elezioni amministrative comunali 2012, e che ha visto l’exploit del fenomeno dei cosiddetti “grillini”, capaci di raccogliere un numero abbastanza elevato di preferenze sia dal proprio elettorato, “nuovo” e potenziale, sia dal fl usso dei voti provenienti dagli altri partiti politici, sempre più al collasso dinnanzi l’opinione pubblica italiana. Nel comune di Vigonza, il Movimento 5 Stelle, capitanato dal giovane can-didato sindaco Giovanni Pasqualotto, nonostante non sia riuscito ad arrivare al ballottaggio, ha ottenuto ben 2.102 preferenze, pari al 18,84%.

Ma andiamo con ordine. Il boom delle ultime elezioni comunali ha dimostrato che gli italiani, e nel nostro caso i vigontini, sono più che disponibili ad appoggiare i candidati di questo movimento ex novo. Ma il voto per le consultazioni comunali, sparso e disomogeneo sul territorio, non riesce a rendere una fotografi a fedele di quel che è accaduto nelle preferenze dei cittadini elettori a livello nazionale. Il movimento dei grillini è in vera ascesa, tanto che nel comune di Sarego, in provincia di Vicenza, sono riusciti addirittura a strappare la fascia da sindaco ai tradizionali partiti nazionali e alle diverse liste civiche in lizza.

Ottimo debutto per il Movimento 5 Stelle

Il Carroccio al 7,4%Lega Nordvoto amaro Anche se hanno perso le elezioni amministrative del comune di Vigonza diretta-

mente al primo turno, verrebbe da affermare che per il Movimento 5 Stelle di Vigonza, l’importante è stato, come si suol dire, partecipare. E’ molto soddisfat-

to di come sono andati i risultati di queste votazioni, nonostante tutto, il candidato sindaco dei “grillini”, Giovanni Pasqualotto, che non sembra affatto sorpreso dal numero enorme delle preferenze ricevute. “Ce lo aspettavamo – afferma Pasqua-lotto – di riscuotere molti consensi, perché sin dall’inizio della nostra campagna elettorale, avevamo ricevuto dei segnali incoraggianti e propositivi. Sapevamo co-munque che sarebbe stato diffi cile passare il primo turno di queste elezioni, anche perché i nostri sfi danti sono molto conosciuti nel territorio vigontino.” Continua il giovane grillino: “Le preferenze che il nostro Movimento ha ottenuto, rappresentano il fatto che la maggioranza dei cittadini italiani si è stancata di un certo modo di fare politica. Gli italiani sono stanchi della politica di palazzo, fatta di interessi personali e di favoritismi. E’ ora di iniziare ad aiutare la nostra cittadinanza, e in questo periodo lavoreremo sodo per presentarci carichi e preparati alle prossime elezioni comunali del 2017.” “E’ giusto comunque pensa-re – ribadisce Giovanni Pasqualotto – che molte persone di Vigonza vogliano cambiare realmente il nostro paese in maniera concreta e radicale, e noi sare-mo lì con loro nel continuare a portare avanti le nostre idee.”

I veri sconfi tti di queste elezioni comunali di Vigonza sono stati, invece, i leghisti. La Lega Nord di Vigonza, trainata dal candidato sindaco Roberto Caon, ha ricevuto appena 827 preferenze elettorali, pari a circa il 7,41% dei voti valida-mente espressi. “Abbiamo perso queste elezioni comunali di Vigonza, – afferma il candidato sindaco Roberto Caon – fondamentalmente perché si è sfaldato il lega-me di fi ducia che l’elettorato del popolo leghista aveva con noi. Questo è dovuto anzitutto agli scandali politici che hanno colpito il partito della Lega Nord nella sua sede centrale di Milano.”

Insomma l’effetto del caso Belsito e la corruzione dilagante, riguardante in primis i rimborsi elettorali, all’interno del partito di Umberto Bossi, hanno colpito nel segno l’oramai ex elettorato leghista, ed ora è da capire dove siano confl uiti tutti questi voti. Probabilmente, visti i risultati eclatanti ottenuti nel comune di Vigonza, molti elettori anche della Lega Nord di Vigonza hanno deciso di votare per il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, divenuto una realtà politica con cui fare i conti dall’alto di un ampio consenso che ha superato il traguardo del 10%.

“Sarà molto diffi cile ora – dichiara l’imprenditore leghista Roberto Caon – instaurare nuovamente un rapporto fi duciario con i cittadini e soprattutto con gli ex elettori leghisti, oramai delusi. Quello che comunque gli elettori dovrebbero capire, è che, nelle realtà comunali, più che dare il proprio voto sulla scia delle vicende a livello nazionale, si dovrebbe votare sulla base della validità e della competenza reale ed effettiva del candidato sindaco.”

Roberto Caon:“Gli scandalinazionali hannoavuto un effettonegativo”

M.G.M.

Vince la continuità, bis a TacchettoNunzio Tacchetto Giuseppe Zanon

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6 Approfondimento66 Approfondimento

Il saldo dell’Imu si pagherà il 16 dicem-bre ma nessuno è in grado di prevederne l’entità perché non passa giorno senza

che arrivino notizie contrastanti. Un dato è certo, comunque, diffi cilmente si pagherà di meno rispetto a quanto già stabilito. Anzi, il timore è che tanti si troveranno con un conto più salato perché per i Comuni sarà dura far quadrare i bilanci con le risorse attuali e le aliquote base. Per denunciare il “mecca-nismo perverso” dell’I-mu i primi cittadini aderenti all’Anci Veneto hanno manifestato a Venezia lo scorso 31 maggio. L’Imu, affermano i sindaci, è una tassa che non ha niente a che vedere con la fi nanza locale, visto che serve solo per ridurre il defi cit, mentre ai Comuni rischia di arrivare molto meno rispetto a quanto incassavano con la vecchia Ici. Oltre che poco trasparente, insistono i sindaci, l’Imu è pure una tassa ingiusta, perché colpirà

più duramente i Comuni che fi n qui hanno fatto i salti mortali per tenere bassa l’Ici o quelli che applicavano delle agevolazioni, che ora dovrebbero essere fi nanziate una seconda volta. Una bella fetta dell’Imu va direttamente nelle casse centrali tanto che, come hanno suggerito i sindaci, chiamarla

Imposta Municipale è improprio. Infatti, per assicurare il persegui-mento degli obiettivi fi ssati dall’UE, il de-creto “Salva Italia” del Governo Monti

prevede che una quota di I.M.U. sia versata allo Stato. Questa quota è pari alla metà dell’imposta calcolata ad aliquota ordinaria. Restano ai Comuni invece gli introiti per l’abitazione principale e le sue pertinenze, i fabbricati rurali strumentali, le unità immo-biliari appartenenti alle cooperative edilizie, gli alloggi regolarmente assegnati dagli Isti-tuti autonomi case popolari e gli immobili posseduti dai Comuni nel loro territorio.

I primi cittadinidell’Anci hannomanifestato a Venezia: “Cosìnon ce la facciamo”

SINDACI IN RIVOLTA “TASSA PERVERSA”

Si avvicina il fatidico giorno per il pa-gamento della prima rata dell’Imu: la scadenza è il 18 giugno, perché il

16 viene di sabato, e tutti i proprietari di terreni, immobili e fabbricati sono tenuti a versare l’acconto sulla nuova imposta che sostituisce l’Ici e porterà dolori soprattutto per chi ha seconde case, terreni, capannoni, negozi. Per questa prima rata tutti paghe-ranno le aliquote base stabilite dal governo: 4 per mille per le prima case e 7,6 per mille per gli altri fabbricati e terreni. A settembre, per la prima casa, e a dicembre, per tutti, le rate a conguaglio con le aliquote defi niti-ve. Intanto alcuni Comuni hanno già deciso come intervenire. Cadoneghe, ad esempio, intende aumentare solo l’aliquota per le se-conde case. “È importante sapere – spiega il sindaco Mirco Gastaldon – che parte de gettito derivante dall’Imu non andrà nelle casse dei Comuni, ma spetterà allo Stato. Abbiamo scelto di non aumentare l’aliquota-base dello 0,4% per le abitazioni principali”. “Per dare copertura ai mancati trasferimenti statali e continuare a garanti-

re ai nostri concittadini i servizi essenziali pensiamo di aumentare solo dell’1,2 per mille l’aliquota per terreni edifi cabili, secon-de case e fabbricati per attività produttive – precisa l’assessore al Bilancio Denis Gia-comini – , che per il 2012 sarà quindi dello 0,88%. Per i terreni agricoli invece resta lo 0,76%». Sia Vigonza che Vigodarzere per il momento, hanno scelto di tenere le aliquote base. Quindi per un appartamento di medie dimensioni chi ha uno o più fi gli potrebbe

anche non pagare nulla, perché oltre alla detrazione da 200 euro ha diritto ad altri 50 euro di “sconto” per ogni fi glio sotto i 26 anni. Le agevolazioni dell’abitazione principale non valgono più, come invece capitava con l’Ici, per le abitazioni concesse in uso gratuito a familiari, ad esempio fi gli o genitori. Ebbene, queste abitazioni d’ora in poi pagheranno l’aliquota più alta, dello 0,76 per cento, e non potranno benefi ciare di nessuna detrazione. Un particolare che per tante famiglie si trasformerù in una bella mazzata. “Graziati”, si fa per dire, gli anziani che si trovano in casa di riposo ma sono proprietari di un’abitazione, per loro continua a valere come prima casa. Per agevolare il calcolo della prima rata dell’I-mu i Comuni offrono attraverso i propri siti internet un servizio on line che permette di determinare l’importo da pagare semplice-mente inserendo la rendita catastale dell’a-bitazione, del fabbbricato o del terreno. E’ possibile stampare direttamente il modello F24 per il pagamento, evitando così code e perdite di tempo.

Il 18 giugno scadono i termini della prima rataA Cadoneghe sale l’aliquota sulle seconde case

Vigonza Cadoneghe Vigodarzere I tre Comuni alle prese con la temuta tassa

Imu, è tempo di pagare

Case in costruzione

Il comune di Limena che quello di Rubano hanno già deter-minato le aliquote per il pa-

gamento dell’Imu, allineandosi su quelle indicate dal governo ossia al 0,4% per la prima casa e 0,76 per la seconda, mentre per i terreni agricoli le percentuali si differenziano: il prelievo sarà del-lo 0,1% a Limena e dello 0,2% a Rubano. Per quanto riguarda le modalità e le tempistiche di pagamento va detto che per quest’anno il contribuente può scegliere se pagare l’Imposta municipale unica sulla prima casa e sulle pertinenze in due o tre rate. Se sceglie di pagarla in due rate: l’acconto da pagare è pari al 50% dell’intera imposta dovuta per il 2012 calcolata sull’aliquota base del 4 per mille. Deve essere versato entro il 18 giugno 2012; il saldo deve essere pari al saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno calcolata sull’aliquota defi nitiva (i Comuni possono deliberare fi no al 30/09/2012) e comprensivo dell’eventuale conguaglio sulla prima rata. Tale importo deve essere versato entro il 17 dicembre 2012. Se sceglie di pagarla in tre rate: l’importo del primo acconto deve essere pari al 33% dell’importo dovuto per il 2012 calcolato sull’aliquota base del 4 per mille. Deve essere versato entro il 18 giugno 2012. L’importo del secondo acconto deve essere pari al 33% dell’importo dovuto per il 2012 calcolato sull’aliquota base del 4 per mille. Deve essere versato entro il 17 settembre 2012. L’importo del terzo acconto deve essere pari al saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno calcolata sull’aliquota defi nitiva e comprensivo dell’eventuale conguaglio con le prime due rate. Deve essere versato entro il 17 dicembre 2012. Mentre l’Imu sulla seconda casa e su tutti gli altri immobili deve essere pagata in due rate.

NEWS

Rubano e LimenaDIFFERENZE SUL PRELIEVO SOLO SUI TERRENI AGRICOLI

Fo.Ma.

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8 Vigonza88 Vigonza

Promettente debutto in piazza Zanella del mercato agricolo avviato con la collaborazione del Comune. Oltre una decina le aziende agricole del territorio che ogni sabato mattina presentano esclusivamente i propri prodotti, freschi e di stagione, per la vendita diretta al consumatore con un occhio alla conve-

nienza. Il prezzo infatti è mediamente scontato del 30% rispetto alle quotazioni giornaliere del servizio Sms Consumatori che saranno esposte in un tabellone all’ingresso del mercato. Ogni sabato si potrà trovare il meglio della produzione agricola padovana del momento: ortofrutta, fi ori e piante, vino e olio, latte e deriva-ti, formaggi, marmellate e miele, insaccati, carni e salumi, prodotti trasformati. Decine i cittadini di Vigonza e dei centri vicini hanno voluto visitare il nuovo mercato dimostrando interesse per i prodotti esposti, sui quali hanno chiesto consigli e informazioni utili direttamente agli agricoltori. Il mercato nasce dalla collaborazione degli agricoltori padovani, Coldiretti Padova, Cia Padova e Confagricoltura Padova con il Comune di Vigonza ed è gestito dalla Cooperativa Agrimercato delle Terre del Santo che raccoglie i produttori impegnati nella vendita diretta. Al taglio del nastro il vicesindaco e assessore Attilio Miotto con il direttore di Coldiretti Padova Walter Luchetta e Luca Zaggia dell’Agrimercato delle Terre del Santo.

Ogni sabato mattina prodotti a “km 0”

MERCATO DELLE TIPICITÀ IN PIAZZA ZANELLA

M.G.M.

Il Comune di Vigonza e l’Assessorato alla Cultu-ra Pubblica Istruzione e alla Comunicazione, in collaborazione con l’Associazione “Fraternitas

Gunzae”, hanno presentato il progetto “Vigonza è la mia casa”. L’iniziativa di questo laborioso pro-gramma ha il fi ne di sviluppare in maniera quanto più ampia e quanto più partecipata la “Cittadinanza Attiva da parte dei vigontini”. E’ emerso infatti da una recente indagine statistica, che solo il 35% della popolazione che risiede in un comune, conosce il ter-ritorio circostante. Il progetto presentato è il frutto di un percorso avviato lo scorso autunno che, partendo dall’analisi degli ambiti della vita sociale e pubblica riconducibili al rapporto cittadino – istituzione – cosa pubblica ed osservando i comportamenti quotidiani scarsamente virtuosi o comunque perfettibili, intende promuovere un rapporto responsabile da parte dei cittadini nei confronti del proprio territorio.

L’assessore alla cultura di Vigonza, Stefano Innocente Marangon, è stato uno dei promotori di questo ambizioso progetto. “E’ nostra intenzione – afferma l’assessore Marangon - contribuire ad instil-lare il principio, o meglio il valore, del rispetto e della tutela delle opere pubbliche del territorio vigontino. Con questa iniziativa cerchiamo di stimolare ciascun cittadino di Vigonza, grande o piccolo che sia, a ren-dere più vivibile e bello il nostro Comune.”

Il progetto, quindi, è fi nalizzato a sensibilizzare il cittadino attraverso l’ausilio di strumenti, eventi, ini-ziative. “Il primo tassello di questo progetto, - conclu-de Marangon - è costituito anzitutto dalla campagna civica che abbiamo voluto mettere online. Questa è stata realizzata attraverso il caricamento in streaming di un video, chiamato “Vigonza siamo noi”, che è possibile visualizzare nella pagina appositamente dedicata al progetto di cittadinanza più responsabile, all’interno del portale online del Comune.”

di Manuel Glauco Matetich

Il progetto Comune e Associazione “Fraternitas Gunzae” insieme per sensibilizzare

“Vigonza è la mia casa”

Sono pochii residentiche conoscono il territorio in cuivivono. Il progetto vuole sopperire a questa carenza

L’obiettivo è promuovere un’ampiapartecipazione da parte dei cittadini,il primo passo sarà un video

Sociale

Il fascino dei colori e dei profumi dei primi fi ori della bella stagione è stato il protagonista di una mostra nel Castello dei Da Peraga, meglio noto come Villa

Bettanini, dove ha avuto luogo una speciale mostra-mercato dal titolo “Primavera in Villa”, organizzata dalla Proloco di Vigonza e patrocinata dal comune di Vi-gonza, per tutti gli amanti del verde e del giardinaggio.

Durante la manifestazione sono stati esposti fi o-ri, piante e prodotti da giardino che solitamente non

si ha occasione di vedere nei numerosi appuntamenti fl oro-vivaistici della stagione primaverile. L’esposizione si è sviluppata nel giardino della Villa e ha avuto come protagonisti una decina di vivaisti accuratamente sele-zionati, invitati in base alla specializzazione e alla qua-lità della loro produzione, che hanno proposto piante, arbusti, erbacee perenni di fi oritura tardo invernale e primaverile precoce.

Tra le categorie in mostra: piante annuali, biennali

e perenni da fi ore quali ellebori, bergenie, primule, vio-le e ciclamini; piante e arbusti per giardino e terrazzo (in vaso o in zolla) quali camelie, Hamamelis, viburni, Cornus, calicanti, gelsomini, magnolie e ciliegi da fi ore; piante aromatiche per il profumo e il sapore delle insa-late di primavera; piante da orto freddo; piante rustiche da ingresso e da cortile quali aspidistre, liriopi; bulbose in fi oritura tra fi ne inverno e inizio primavera quali Ga-lanthus e Crocu e molto altro ancora.

EVENTO Pienone alla mostra mercato organizzata da Pro Loco e ComunePRIMAVERA IN VILLA BETTANINI, ESPLOSIONE DI COLORI E PROFUMI

M.G.M. La barchessa di Villa Bettanini

segue da pag. 1Avendo implicazioni ulteriori rispetto alla sin-

gola scadenza elettorale, queste indicazioni meri-tano di essere analizzate nel dettaglio. Una rispet-tabile corrente di pensiero ha sostenuto a lungo la

tesi dell’astensione come appagamento, identifi cando nell’astensione un comportamento di cittadini “soddisfatti di come vanno le cose”. Nell’Italia del 2012 di appagamento se ne trova ben poco. Si vedono accumulati gli effetti di due diverse crisi: oltre alla crisi economica che funesta l’intero Occidente, nel nostro paese si aggiunge l’effetto della crisi politica. I dati dei sondaggi evidenziano una fi ducia dei cittadini italiani verso il sistema dei partiti inferiore al 4% e alle ultime ammini-strative l’astensione è cresciuta di ben sette punti percentuali. In tale contesto, anziché alimentare un serio dibattito su come riformare il sistema partitico e riconquistare la fi ducia dei cittadini, i partiti maggiori preferiscono imboccare quella scorciatoia cognitiva che consiste nel defi nire quale “antipolitica” qualsiasi forma di soggettività germogliata al di fuori dei loro confi ni. Questa è l’etichetta sovente attribuita al Movimento Cinque Stelle. Eppure, le prime ricerche dedicate a tale movimento mostrano una realtà vivace e sfaccettata: dietro a Beppe Grillo, fi gura che garantisce un collante nazionale e occasioni di visibi-lità mediatica, vi sono in molti contesti candidati scelti su base locale legati a profi li specifi ci. Alcuni di essi provengono dalle mobilitazioni referendarie vittoriose della scorsa primavera che hanno rappresentato una svolta nella politica italiana ed accelerato il declino del berlusconi-smo. Sovente tali candidati sono sorretti da una fi tta rete di relazioni con gli attori sociali e da un livello di fi ducia diffi cile da conseguire per i politici dei partiti tradizionali. È il caso del primo sindaco ottenuto dal Movimento Cinque Stelle: Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentunenne, che ha ottenuto il 35,2% nel comune di Sarego (in pro-vincia di Vicenza), proprio laddove la Lega aveva deciso di collocare il c.d. “Parlamento padano”. Anziché rinchiudere tali esperienze nell’eti-chetta di “antipolitica” sarà interessante analizzare il comportamento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle cui saranno attribuire responsabilità istituzionali, ossia comprendere quali scelte di politica pubblica compieranno, quali rapporti istituiranno con i cittadini e gli altri soggetti politici e, non va dimenticato, con il vulcanico mattatore genovese, fi nora indiscussa forza centripeta dell’intero Movimento. Soprattutto, sarà interessante studiare quale struttura saprà darsi il Movimento per consolidare tali risultati, dal momento che, al fi ne di dare continuità alla propria presenza politica, alcuni gradi di istituziona-lizzazione si riveleranno indispensabili.

Oltre l’antipolitica

*Docente di Scienza politica presso l’Università di Padova

L’Intervento

di Marco Almagisti *

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999Cadoneghe

Oltre 500 ragazzi hanno animato alla festa di chiusura del progetto “A Scuo-la con… Campagna Amica”, percorso

di educazione alimentare e percorso dall’uo-vo al pulcino, e Concorso “Scegli, scatta e…mangia con gusto!!”. Il progetto annuale, proposto dalla Camera di Commercio di Pa-dova e realizzato da Coldiretti Padova, con il Patrocinio della Provincia di Padova, si è concluso con la Festa in Fiera Campionaria. Il primo premio del concorso bandito da Coldiretti è andato a Cadoneghe, per la pre-cisione alla classe 2^A della Scuola Primaria

“G.Zanon” per l’elaborato “Torta di carote e noci”. Coordinata dalle insegnati Anna Albero-ni, Cristina Beis e Stefania Furian, la classe è stata premiata dalla giuria per “l’impegno nel riconoscere i prodotti stagionali di stagione in stagione anche assaggiando i prodotti degli agricoltori locali. Sono andati al mercato agri-colo e hanno imparato a scegliere i prodotti del territorio. Con questi hanno realizzato e assaggiato la “torta di carote e noci”. Hanno espresso la loro creatività, oltre all’ideazione della ricetta, anche nel ricreare una cucina con il forno”.

Il progetto di educazione alimentare ha coinvolto decine di classi. “Un percorso che durante l’anno scolastico – spiega il diretto-re di Coldiretti Padova Walter Luchetta - ha coinvolto oltre50 scuole per un totale di 162 classi e 2.543 alunni. Ben nove le offerte formative, nel dettaglio: percorsi di educa-zione alimentare, lezioni con il metodo della comicità tenute da “Marco & Pippo”, lezioni sull’etichettatura dei prodotti alimentari, per-corsi dall’uovo al pulcino, visite in fattoria didattica, incontri con i genitori, iniziative orto a scuola, oltre al concorso”.

Presenti alla premiazione, insieme al pre-sidente di Coldiretti Padova Marco Calaon e all’assessore provinciale Domenico Riolfatto, alcuni testimonial della Federazione Naziona-le Arbitri di Calcio, sezione di Padova, insieme ad un rappresentanza del Petrarca Rugby, per ribadire quanto siano importanti la lealtà e il rispetto delle regole e dell’avversario nella competizione sportiva insieme ai principi di una sana e corretta alimentazione per lo sport e la vita di tutti i giorni. Letteralmente presa d’assalto “super merenda” per tutti, a base delle tipicità del territorio padovano.

Sono stati premiati gli elaborati delle scuole che un’apposita commissione ha giudicato essere i più “creativi, gustosi” e corretti anche dal punto di vista alimentare. Per centinaia di ragazzi l’occasione per conoscere l’origine dei prodotti alimentari, la loro stagionalità, le ca-ratteristiche e le qualità è venuta dal concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado padovane “Scegli, scatta e… mangia con gusto”. Decine di classi delle scuole pri-marie e secondarie di primo grado (elemen-tari e medie) padovane hanno raccontato la storia di una ricetta speciale.

di Nicoletta Masetto

La seconda A della primaria sul gradino più altoper l’originale lavoro sulla stagionalità dei prodotti

Educazione alimentare Progetto di Coldiretti “A Scuola con Campagna Amica”

Un premio alla “Zanon”

I ragazzi della scuola elementare Zanon premiati in Fiera

Anche quest’anno il Comune di Cadoneghe propone i sog-giorni climatici per anziani, durante il periodo estivo, con possibilità di trascorrere una vacanza sia al mare che in

montagna. I soggiorni climatici per la terza età rappresentano un’occasione di riposo, di svago e di socializzazione in località

turistiche, con accoglienza in strutture alberghiere moderne e confortevoli. Le località e i periodi previsti per il 2012 sono due. Il soggiorno montano a Pinzolo dal 23 giugno al 7 luglio a 663 euro a persona e il soggiorno marino a Rimini dal 30 giugno al 14 luglio a 655 euro a persona. Oltre a coprire le spese del trasporto e a incaricare le animatrici, il Comune ap-plica riduzioni sul costo proposto dall’Agenzia organizzatrice ai residenti a Cadoneghe con livello di reddito basso. Per i resi-

denti con Isee inferiore a 6.900 euro verrà applicata la tariffa minima pari a 350 euro.

Alla domanda di iscrizione vanno allegati l’attestazione Isee in corso di validità (se si richiede la riduzione della tariffa) e il certifi cato medico attestante che l’interessato è autosuffi -ciente e può partecipare al soggiorno montano o marino. L’atte-stazione Isee può essere richiesta ai Centri di Assistenza Fiscale (Caf) convenzionati con l’Inps. N.M.

DUE SETTIMANE DI MARE O DI MONTAGNA PER ANZIANI

Terza età

segue da pag. 1Avendo implicazioni ulteriori rispetto alla sin-

gola scadenza elettorale, queste indicazioni meri-tano di essere analizzate nel dettaglio. Una rispet-tabile corrente di pensiero ha sostenuto a lungo la

tesi dell’astensione come appagamento, identifi cando nell’astensione un comportamento di cittadini “soddisfatti di come vanno le cose”. Nell’Italia del 2012 di appagamento se ne trova ben poco. Si vedono accumulati gli effetti di due diverse crisi: oltre alla crisi economica che funesta l’intero Occidente, nel nostro paese si aggiunge l’effetto della crisi politica. I dati dei sondaggi evidenziano una fi ducia dei cittadini italiani verso il sistema dei partiti inferiore al 4% e alle ultime ammini-strative l’astensione è cresciuta di ben sette punti percentuali. In tale contesto, anziché alimentare un serio dibattito su come riformare il sistema partitico e riconquistare la fi ducia dei cittadini, i partiti maggiori preferiscono imboccare quella scorciatoia cognitiva che consiste nel defi nire quale “antipolitica” qualsiasi forma di soggettività germogliata al di fuori dei loro confi ni. Questa è l’etichetta sovente attribuita al Movimento Cinque Stelle. Eppure, le prime ricerche dedicate a tale movimento mostrano una realtà vivace e sfaccettata: dietro a Beppe Grillo, fi gura che garantisce un collante nazionale e occasioni di visibi-lità mediatica, vi sono in molti contesti candidati scelti su base locale legati a profi li specifi ci. Alcuni di essi provengono dalle mobilitazioni referendarie vittoriose della scorsa primavera che hanno rappresentato una svolta nella politica italiana ed accelerato il declino del berlusconi-smo. Sovente tali candidati sono sorretti da una fi tta rete di relazioni con gli attori sociali e da un livello di fi ducia diffi cile da conseguire per i politici dei partiti tradizionali. È il caso del primo sindaco ottenuto dal Movimento Cinque Stelle: Roberto Castiglion, ingegnere informatico trentunenne, che ha ottenuto il 35,2% nel comune di Sarego (in pro-vincia di Vicenza), proprio laddove la Lega aveva deciso di collocare il c.d. “Parlamento padano”. Anziché rinchiudere tali esperienze nell’eti-chetta di “antipolitica” sarà interessante analizzare il comportamento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle cui saranno attribuire responsabilità istituzionali, ossia comprendere quali scelte di politica pubblica compieranno, quali rapporti istituiranno con i cittadini e gli altri soggetti politici e, non va dimenticato, con il vulcanico mattatore genovese, fi nora indiscussa forza centripeta dell’intero Movimento. Soprattutto, sarà interessante studiare quale struttura saprà darsi il Movimento per consolidare tali risultati, dal momento che, al fi ne di dare continuità alla propria presenza politica, alcuni gradi di istituziona-lizzazione si riveleranno indispensabili.

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10 Cadoneghe1010 Cadoneghe

Il Comune incrementa il servizio di trasporto per anziani e disabili: in vista una nuova convenzione. Persone svantaggiate, anzia-

ni senza rete familiare con diffi coltà motorie, cittadini con disabilità invalidanti: le richieste di trasporto assistito ricevute dal Comune di Cadoneghe richiedono una risposta adeguata da parte dell’amministrazione. Per dare agli utenti che chiedono il servizio la risposta più opportuna alle varie esigenze, la Giunta ha deliberato di sostenere e incrementare il tra-sporto assistito anziani e disabili nel 2012.

“Abbiamo deciso di mantenere la colla-borazione con l’associazione Auser all’interno dell’iniziativa Filo d’argento, che si dimostra essere per la collettività locale estremamente valida ed effi cace nell’ambito del sistema in-tegrato dei servizi sociali – spiega il sindaco Mirco Gastaldon –. Non va poi dimenticata tutta quella rete di volontariato che nel nostro territorio svolge un’azione insostituibile di sup-porto alle persone svantaggiate, specie per le piccole azioni quotidiane come gli acquisti, il pagamento delle bollette, le visite mediche.

Ma per dare una ulteriore e adeguata risposta alle richieste di aiuto che giungono quotidiana-mente ai nostri uffi ci, stiamo anche predispo-nendo una nuova convenzione che coinvolga Auser, Associazione Provinciale Invalidi Civili e Cittadini Anziani delegazione di Padova e As-sociazione Nazionale Carabinieri.

Ciascun soggetto darà il suo contributo. In questo modo si moltiplicheranno, sia nel nu-mero sia nella qualità, le possibilità di fornire

un servizio ancora più vicino alle esigenze dei cittadini. A fronte di questo chiediamo a chi usufruirà del trasporto un piccolo contributo, che servirà a sostenere in minima parte i costi del servizio”. Il Comune ha stabilito di fi ssare in 20 euro a tratta il costo a favore delle as-sociazioni che svolgono il servizio di trasporto; a carico dell’utenza invece sarà introdotto un sistema di compartecipazione pari a 3,50 euro a tratta.

di Nicoletta Masetto

La nuova convenzione coinvolge diverse realtàpresenti nel territorio per ampliare l’offerta

Il servizio E’ rivolto ad anziani soli, disabili, invalidi e persone svantaggiate

Trasporto assistito

Ampliato il servizio di trasporto per anziani e disabili

Approvato in consiglio comunale il ren-diconto della gestione dell’esercizio 2011. “I conti sono in ordine e rispet-

tano il bilancio di previsione 2011 – ha spie-gato il sindaco Mirco Gastaldon –. Il quadro riassuntivo della gestione fi nanziaria del con-to del bilancio presenta al termine dell’eser-cizio un risultato positivo (avanzo di ammi-nistrazione) di euro 178.511 derivanti per 5.500 euro da parte corrente e 173.011 da pulizia residui. In dettaglio, l’imposta comunale sugli immobili (nel 2011 ICI) ha determinato un volume complessivo degli accertamenti pari a 2.062.854 euro, su una previsione di 2.085.400 euro. Il gettito complessivo effettivamente riscosso relativo all’ICI è pari al 92,28% del totale accertamenti; la rimanente parte sarà ri-scossa nel corso del corrente esercizio. Per quanto concerne l’addizionale comunale Irpef l’accertamento in conto competenza è pari a euro 1.140.000, esattamente come da previsione”.

Capitolo entrate: i trasferimenti statali correnti sono stati accertati conformemente agli importi di volta in volta comunicati dal

Ministero dell’interno. Il volume degli accer-tamenti di competenza è di euro 152.078, leggermente superiore rispetto a una pre-visione di euro 149.302. Gli introiti per diritti di segreteria su atti del servizio tecnico (che dipendono dall’andamento dell’attività edilizia) hanno registrato accertamenti per euro 58.540 contro una previsione di euro 50.000. “Una parte importante delle en-trate deriva da alienazioni di beni comunali – ha proseguito il sindaco -, che hanno pro-dotto euro 98.116 per operazioni di trasfor-mazione del diritto di superfi cie in proprietà, per atti svincolo nei Peep comunali e altri trasferimenti da privati per investimenti (con un importo pari a euro 172.642) e per oneri di urbanizzazione, che hanno prodotto euro 735.693, di cui euro 735.311 incassati.

“A fronte di tali risultati – ha concluso Gastaldon – riteniamo che i costi sostenuti siano congrui e proporzionati ai risultati re-alizzati. Dispiace che, a causa del Patto di Stabilità Nazionale non si riesca a realizzare tutte le infrastrutture e le opere pubbliche che intendevamo realizzare e per le quali c’è disponibilità economica”.

RENDICONTO 2011 PREVISIONI OK

N.M.

Pubblicato all’Albo pretorio informatico un bando straordinario per la presentazione di domande per l’assegnazione di appezzamenti di terreno da destinare a orti sociali. Pur essendo esaurita la graduatoria per il triennio 2010-12, si sono resi infatti di-

sponibili alcuni terreni restituiti dai precedenti assegnatari: 2 appezzamenti presso l’orto sociale sito in via Guerzoni; 4 appezzamenti presso l’orto sociale sito in via Vecellio. L’assegnazione avrà validità fi no al 31.12.2012. Possono presentare richiesta i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: residenza nel comune di Cadoneghe; non avere già in uso o in possesso, a qualsiasi titolo, appezzamenti di terreno coltivabili, nel territorio del Comune di Cadoneghe o nei Comuni limitrofi ; non essere stati revocati da precedente as-segnazione negli ultimi 6 anni. Le domande (il modulo è scaricabile dal sito del Comune) dovranno essere consegnate entro le ore 12.00 del 31 maggio allo Sportello del Cittadino (dal lunedì al venerdì h. 8.30 - 13.00, lunedì e mercoledì h. 15.00 - 19.00) o via posta elettronica, all’indirizzo [email protected].

IN BREVE

Possono partecipare i residenti che non hanno altri terreniORTI SOCIALI, BANDO STRAORDINARIO PER QUATTRO NUOVI APPEZZAMENTI

N.M.

Prosegue con molta affl uenza la consegna del bidone a microchip per la raccolta del sec-co e del non riciclabile e del vetro attraverso gli Etra point in tutte le frazioni del Comune. Finora oltre duemila le consegne. “La maggior parte dei cittadini ha ritirato 2 bidoni (per

secco non riciclabile con microchip e per vetro, entrambi carrellati); pochi non hanno ritirato quello del vetro perché hanno quello condominiale – dice l’assessore all’Ambiente Moreno Boschello –. Chiediamo scusa dei disagi del primo giorno in villa Zusto dovuti al fatto che ab-biamo organizzato scarico, preparazione e montaggio ruote, microchip e consegna, dovendo far fronte anche alla viabilità, con i problemi legati alla concomitanza all’uscita dei ragazzi delle medie. Ma ora si procede in maniera spedita e fl uida. Ci aspettavamo intorno ai 400 utenti al giorno; siamo riusciti a gestirne fi no a 599”.

Raccolta differenziataCONSEGNATI OLTRE DUEMILA BIDONICON IL MICROCHIP PER SECCO E VETRO

N.M.

In attesa della partenza del servizio di pet therapy relativo al progetto sociale del Comune intitolato “Nessu-

no escluso! Un ponte tra giovani e an-ziani”, proposto nell’ambito del Bando regionale “Giovani, cittadinanza attiva e volontariato”, nel frattempo il servizio di accompagnamento anziani (che non prevedeva laboratori di formazione) ha già preso il via e offre un servizio di sup-porto alla popolazione anziana del ter-ritorio che vive sola, senza alcuna rete parentale presente, e non è in grado di compiere autonomamente le azioni di vita quotidiane necessarie.

I volontari (circa una ventina, di età compresa tra i 15 e i 30 anni, che effet-tueranno 100 ore di servizio nell’arco di varie iniziative) aiutano concretamente gli anziani che da soli non riescono a fare la spesa o a recarsi dal medico, ma promuovono anche le attività di socializ-zazione proposte dal Centro Polifunzio-nale Anziani “A.Spinelli”.

Il tutto con l’obiettivo di instaurare tra volontario e utente un rapporto in-terpersonale e creativo tra generazioni. Gli interessati al servizio di accompa-gnamento e alla pet therapy possono rivolgersi ai Servizi sociali del Comune al numero 049 8881729.

SOCIALE

I volontari sono una trentinaGIOVANI IN AZIONEPER GLI ANZIANI

N.M.

Cadoneghe - Vigodarzere Sicurezza stradale

Come già stabilito da altri Comuni a livello provinciale e regionale, a titolo sperimentale le Amministrazioni di Ca-

doneghe e Vigodarzere hanno deciso di in-terdire brevemente la sosta e la circolazione di veicoli a motore nell’area antistante alle scuole primarie Galilei e don Bosco, rispetti-vamente in via Rigotti (Cadoneghe) e fra le vie Alessandrini e De Amicis (Vigodarzere), durante i giorni scolastici.

Il divieto opererà a Cadoneghe dalle ore 7.30 alle ore 8.45, mentre a Vigodarzere dalle 7.40 alle 8.15. La sperimentazione, partita giovedì 3 maggio, durerà poco più di un mese, fi no a sabato 9 giugno, ultimo giorno di scuola. Dopo di che le due ammi-nistrazioni comunali faranno le loro valuta-zioni per decidere se ripetere l’esperienza a partire da settembre, con l’avvio dell’anno scolastico 2012-13.

Le zone interessate sono transennate. La sorveglianza è assicurata da nonni-vigile

e dagli agenti della Polizia locale dell’Unio-ne.

“Tutti sanno che di fronte alle scuole di ogni ordine e grado nell’orario di ingresso e di uscita degli studenti si crea una situazione di potenziale pericolo a causa dei numerosi veicoli in sosta o in transito – spiega Mirco Gastaldon, attuale presidente dell’Unione dei Comuni del Medio Brenta –. Vogliamo limitare al massimo questo pericolo, e per questo l’Unione ha deciso di provare a in-trodurre questa novità, che altrove sembra stia dando ottimi risultati. Non verranno cre-ati particolari disagi alla circolazione, visto che sia a Cadoneghe sia a Vigodarzere ci sono arterie stradali alternative. Nelle aree interdette (per breve tempo) alla circolazio-ne potranno naturalmente avere accesso i mezzi di soccorso e di pronto intervento, lo scuolabus, l’autobus urbano ed even-tualmente i veicoli che trasportano studenti diversamente abili”. N.M.

Sosta davanti alle scuolescatta il divieto sperimentale

La scuola primaria “Galilei” di Cadoneghe

Page 13: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

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Almeno per il momento Vigodarzere si ferma a tre. Il tema è quello delle libe-ralizzazioni. Al centro delle discussioni

quella delle farmacie introdotta dal governo Monti che è una realtà anche a Vigodarzere.

Questo il punto della situazione attuale: il Comune ha già dato via libera al terzo punto vendita, che sorgerà nella zona che comprende Tavo e Terraglione e sarà affi da-to in concessione a terzi.

Nel frattempo si discute, però, anche sulla possibilità di aprire nel territorio un quarto esercizio.

La nuova legge per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività, stabilisce che è possibile l’apertura di una farmacia ogni 3300 abitanti, prevedendo inoltre la possibilità discrezionale per ogni Comune di chiedere alla Regione l’istituzione di un’ul-teriore farmacia laddove la popolazione ec-cedente (e dunque non servita direttamente

da un punto vendita) sia superiore al 50% del suddetto parametro (3300:2 = 1650 abitanti).

Nel caso di Vigodarzere, sulla base del numero di abitanti censiti alla data del 31 ottobre 2010 (che sono 12.873), la quo-ta di abitanti residua al paramento fi ssato dalla legge risulta essere di 2973 abitanti, pertanto ampiamente superiore al 50% previsto.

Per ora, comunque, quest’ultima pos-sibilità non verrà presa in considera-zione: la giunta co-munale ha deciso di non avvalersi della discrezionalità con-cessa dalla legge,

comunicandolo ha comunicato alla Regione. A spiegare le ragioni di tale scelta il primo cittadino, Francesco Vezzaro: “Riteniamo che il numero delle farmacie già operanti sul territorio, unito alla terza sede per la quale il Comune ha già espresso il diritto di prela-

zione con imminente avvio delle procedure concorsuali, sia suffi ciente alle necessità di un corretto ed equilibrato sistema di ap-provvigionamento dei farmaci sul territorio e risponda adeguatamente alle necessità di un servizio pubblico strettamene connesso al diritto alla salute della collettività locale.

Occorre tener conto che alle due far-macie già operanti (e alla terza che presto aprirà) si aggiunge nello stesso ambito

territoriale un servizio di parafarmacia; l’aggiunta di una quarta sede farmaceutica sarebbe prematura a fronte del riequilibrio territoriale dei punti vendita in atto.

L’amministrazione intende valutare, nel medio termine, conseguenze ed effetti in termini di effi cienza ed effi cacia di pubblico servizio, poi semmai in un secondo tempo ci sarà la possibilità di procedere, se ne ver-rà ravvisata l’utilità”.

di Nicoletta Masetto

Via libera al punto vendita fra le frazioni Terraglione e Tavo, verso l’affi damento in concessione terzi

Liberalizzazioni L’amministrazione ha deciso di non richiedere un’ulteriore apertura

Terza farmacia, per ora l’ultima

Presto il concorso per la farmacia di Tavo - TerraglioneVezzaro: “Unaquarta farmaciaora sarebbeprematura peril territorio”

Approvate via alcune modifi che al Regolamento dell’Asilo Nido Comu-nale Il Piccolo Principe, in attività

dal 2005 nella frazione di Saletto nella la struttura di proprietà comunale di via Stradona. Le modifi che riguardano aspetti di carattere igienico-sanitario. «Gli argo-menti erano già stati oggetto di discus-sione nel comitato di gestione dell’asilo nido e presentati ai genitori”, ha spiegato l’assessore alla Scuola Lisa Zanovello. Si tratta di un adeguamento al “Manuale per la prevenzione delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolastiche”.

Per l’inserimento del bambino al nido, d’ora in poi non è più necessario un certifi cato medico attestante le buone con-dizioni generali. Sarà richiesta invece la compilazione di un apposito modulo con il quale i genitori sono tenuti a portare a conoscenza il responsabile dell’asilo nido (coordinatrice) di particolari condizioni di salute del minore che possano richiedere interventi o particolari attenzioni.

Stabilite le casistiche in cui è previsto l’allontanamento del bambino dal nido e le successive modalità di riammissione in caso di malattia.

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Il Brenta sembra essere diventato habitat prediletto dalle tartarughe acquatiche. Se ne è accorto di persona l’assessore

all’Ambiente di Vigodarzere, Moreno Bo-schello, che dopo aver ricevuto la notizia da più cittadini ha deciso di sincerarsi di persona della situazione: “Dopo le segna-lazioni – dice Boschello – , ho fatto una lunga passeggiata lungo le rive del Brenta e ho contato nelle poche aree accessibili e visibili ben 6 tartarughe intente a prendere il sole sui rami che sporgono dall’acqua. Le testuggini non erano concentrate in un uni-co punto, ma distribuite lungo tutto il tratto che va da Saletto a Vigodarzere: 2 a Salet-to area distributore, due in zona Certosa, una in zona chiesa di Vigodarzere e una in zona scivolo nautico, vicino al ponte della ferrovia”.

Tutto lascia pensare che gli esemplari presenti siano molti di più. “Chissà quan-te altre ce ne sono lungo la riva del fi ume non accessibile dall’argine – prosegue l’assessore –. Molto probabilmente si tratta della tartaruga palustre Trachemys o comunemente detta “americana”, che si caratterizza dalla macchie di colore rosso

o giallo poste sulle membrane timpaniche. Si tratta quindi non una specie autoctona, ma una specie importata e molto pericolosa per l’ecosistema. Essendo carnivore, queste tartarughe si nutrono di vermi, piccoli pesci ma anche di anfi bi, uova di tutte le specie, minacciando tutto l’ecosistema. Da adulte arrivano fi no a 30 cm. Il carattere aggres-sivo ha la meglio su quello delle italiche tartarughine palustri, già sparite dai nostri fossi perché tombinati o ripuliti con mezzi meccanici che le uccidono”.

La ragione della presenza di queste testuggini nelle acque dei nostri fi umi è facilmente spiegabile: “Le tartarughe ame-ricane spesso vengono acquistate piccole a pochi euro alla fi era o alla sagra, ma una volta cresciute vengono abbandonate nel fi ume, creando un grande pericolo per il già fragile ecosistema. Un’invasione silenzio-sa, ma costante, che minaccia l’ambiente dei corsi d’acqua. Questi rettili possono vivere molto a lungo, anche 30 anni! L’al-levamento in cattività risulta essere quindi molto impegnativo e non solo a causa della longevità della specie. Il consiglio che si può dare nel caso in cui si decida di comprare una Trachemys è quello di essere ben con-sci del fatto che questo animale necessiterà di particolari e prolungate “attenzioni”

di Nicoletta Masetto

Contati sei esemplari in una sola volta ma tutto fa pensare che ve siano molte di più

Ambiente Sopralluogo lungo il fi ume da parte dell’assessore Moreno Boschello

Tartarughe nel Brenta“carnivore e pericolose”

Una delle tartarughe “americane” avvistate lungo il Brenta

(acquistatela solo se siete disposti ad oc-cuparvene per parecchi anni, a crearle un habitat idoneo, ad alimentarla e curarla in maniera adeguata). Nel caso in cui siate già in possesso di un esemplare di questa spe-cie e non riusciate più a gestirlo in maniera corretta, non abbandonatelo in fi ume o in un laghetto, perché può causare un vero di-sastro ambientale. Inoltre, si incorre anche in una sanzione penale”.

L’invito dell’assessore è perciò quello di segnalare eventuali avvistamenti al servizio forestale o all’uffi cio Ambiente del Comune, che poi provvederà a portare i rettili in un centro di recupero autorizzato. Per contatti: 049 8888336 oppure [email protected].

“Appartengonoad una specieaggressiva edannosa per l’ecosistema”

Dopo il buon esito della prima campagna per autorimozione domestica dell’amianto, che lo

scorso anno ha consentito la raccolta e la bonifi ca di 16.790 kg. di materiale, l’assessorato per le Politiche ambientali ne avvia un’altra. “Coperture in eternit, ma anche vasche per raccolta acqua, tubi, camini e altri manufatti contenenti amianto – spiega l’assessore all’ambien-te, Moreno Boschello - potranno essere ri-mossi e bonifi cati ricevendo un contributo dall’Amministrazione, che sosterrà i costi della pratica, del trasporto e del primo kit (per la sicurezza dell’operatore e dell’im-ballaggio, indispensabile per l’autorimo-ziome domestica), per un totale di circa 230 euro a utenza. Rimarranno a carico dell’utente solo i costi di smaltimento dell’amianto ed eventuali kit aggiuntivi. L’importo complessivo messo a disposi-zione dal Comune per la campagna è di 5000 euro. L’autorimozione domestica è normata da una legge regionale e pre-vede la rimozione di eternit contenente amianto fi no a 70 mq. L’invito dell’Am-ministrazione comunale è di partecipare anche solo per avere maggiori informa-zioni sull’amianto, che è molto diffuso sul territorio”.

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LO SPORT in PRIMO PIANOin PRIMO PIANO

E’ una vittoria che sa di rivincita quella conquistata dalla padovana Francesca Maria D’Origlio a Francoforte, in Ger-

mania: dopo la delusione europea targata Barcellona, avvenuta l’anno scorso, nella quale la giovane padovana non era riuscita ad andare oltre il quinto posto, Francesca Maria D’Origlio era più che intenzionata a non sfi gurare un’altra volta nell’arduo cam-po europeo.

E così è stato: grazie ad una prova sportiva praticamente ineccepibile, nella sezione gruppi spettacolo Francesca Maria D’Origlio è riuscita ad eseguire un pro-gramma davvero da manuale, nel quale i giudici non sono riusciti a trovare pecche o difetti che potessero limitarne il pregio e la bravura, assicurando così al proprio team la vittoria del Campionato Europeo di Pattinaggio e riportando la “Runner Roller Padova” ai vertici continentali europei.

La giovane e talentuosa pattinatrice è sempre molto impegnata a promuovere

e sostenere questo sport che, come pochi altri, sa coniugare sforzo atletico ad elegan-za e grazia. Come ci confessa Francesca Maria: “Apprendere le basi del pattinaggio non è diffi cile, invece praticarlo ad un livello più avanzato richiede impegno e lavoro. Ad esempio, la grazia, l’eleganza e l’apparen-te facilità che traspare dai pattinatori del settore “artistico” durante gare ed esibi-zioni è frutto di tante ore di allenamenti settimanali, di tante rinunce e sacrifi ci”.

“E’ uno sport questo – continua la campionessa veneta, ancora emozionata dal trionfo del torneo - che io consiglio a tutti i giovani che cercano qualcosa di diver-so dai soliti sport tradizionali o dalle comu-ni attività sportive. Spero che il pattinaggio venga sempre più considerato come tutti gli altri sport che sono molto più conosciuti e, purtroppo, più apprezzati”.

La bella e leggiadra Francesca Maria ha accolto con un sorriso e non senza emozione la notizia della vittoria, che ha

riportato la sua squadra nell’olimpo delle migliori squadre, facendo dimenticare an-che il podio mancato dello scorso anno, quando in Spagna ci si era dovuti acconten-tare del quinto posto europeo. Un successo personale e di squadra, dunque, quello conseguito a Francoforte e che torna a far puntare i rifl ettori sulle eccellenze sportive spesso trascurate dai media ma presenti e vitali in Italia.

Campionessa sui pattiniCURIOSITÀ

Il gioco degli scacchi può essere considerato come uno sport vero e proprio? Ebbene sì. La conferma a questa risposta ci arriva diret-

tamente dalla nascita, poche settimane fa, di una scuola professionale di scacchi nel comune di Vigodarzere.

La scuola di scacchi, che si chiama “Scacco Matto”, è diretta dalla dottoressa responsabile Ivana Petracca, e i corsi formativi sono rivolti ai ragazzi di età compresa tra i 7 e i 18 anni che intendono crescere sotto il punto di vista agonistico. L’obiettivo della scuola è condurre tutti i suoi allievi al conseguimento delle categorie nazionali e rendere maggiormente competitivi a livello nazionale coloro che ne sono già in possesso. Il gioco degli scacchi non deve essere visto solo come un mero gioco da tavolo, ma è un qualcosa che ha un quid in più rispetto agli altri passatempi. Infatti, come ci spiega il docente principale della scuola, Franco Tromaglie: “Giocare a scacchi aiuta i ragazzi a crescere non solo dal punto di vista intellettivo, ma anche umano e relazionale. Durante le competizioni, anche nei momenti di maggiore tensione, non si dimentica l’attenzione per l’altro.”

“La forma si accompagna alla sostanza, - aggiunge Tromaglie - le strette di mano non sono solo una cortesia, ma un segno di vero rispetto tra i due contendenti. Ne deriva un valore aggiunto che va oltre il risultato della partita, ed è per questo che gli scacchi possono essere accomunati ad un qualsiasi altro sport comune.”

Con tono scherzoso, la responsabile del centro, Ivana Petracca, ci indica quali sono i requisiti necessari per poter fare domanda d’iscrizione alla loro scuola di formazione del gioco degli scacchi. E questi risultano essere: avere del tempo da dedicare al gioco degli scacchi, avere la volontà di imparare, e soprattutto avere voglia di vincere.

“SCACCO MATTO”: LEZIONIDI GIOCO A VIGODARZERE

M.G.M.

Maurizio Zoffolin, 24enne di Ca-doneghe, studente iscritto al 5° anno del corso di laurea in Me-

dicina all’Università di Padova, ha sba-ragliato l’agguerrita concorrenza aggiu-dicandosi il torneo agonistico di tennis, svoltosi a Riccione sui campi del Tennis club “Mariolini”, dal 19 al 22 aprile. Un torneo che vedeva ai nastri di partenza ben 138 iscritti provenienti da ogni parte d’Italia.

Non è stato facile aggiudicarsi il tito-lo di campione anche a causa delle non proprio ottime condizioni fi siche del ta-lentuoso tennista padovano. Nonostante queste diffi coltà, Maurizio Zoffolin è riu-scito a sconfi ggere negli ottavi di fi nale la testa di serie numero due della kermes-se, il fi orentino Francesco Chierico della Polisportiva “Lamentuccia” con un secco 6-3 ,e poi con un 6-1 fi nale. Nei quarti di eliminazione del torneo, il giovane Zoffo-lin ha avuto la meglio su Roberto Gianese con un eloquente doppio 6-0, una vittoria a dir poco schiacciante. Questo ennesimo successo gli ha spalancato le porte della tanto ambita semifi nale dove, nonostan-te un fastidioso dolore al braccio sinistro, riportato a causa di un lieve stiramento, ad avere la peggio è stato l’atleta sici-liano Alex Giuffrida con il punteggio di 6-1, e poi 6-2 nel secondo match. Infi ne, nella fi nalissima Maurizio Zoffolin non ha avuto grosse diffi coltà a piegare Car-

lo Fabriano, 22 anni, del Circolo Tennis “A.s.d. Avellino” sempre in due set, con il punteggio fi nale di 6-1, e poi 6-3.

Ad impressionare il numeroso pubbli-co presente alle gare, (si è registrata una folta rappresentanza di supporters giunti da Padova) è stato l’ottima qualità del tennis mostrato da Maurizio Zoffolin, sia dal punto di vista tecnico che tattico.

Per il tennista patavino si tratta ormai dell’ennesimo riconoscimento di prestigio della sua carriera da tennista che contribuisce a dare lustro all’intero movimento tennistico veneto.

TENNIS. Il giovane campione ha 24 anni e vive a CadonegheMAURIZIO ZOFFOLIN STUDENTE DI MEDICINATRIONFA AL TORNEO DI RIMINI

M.G.M.

Runner Roller Padova Splendida prova di Francesca Maria D’Origlio

Una gara di pattinaggio artistico

Maurizio Zoffolin

di Manuel Glauco Matetich

15Sport

Verso le Olimpiadi Il giovane atleta padovano vanta una lunga serie di vittorie

E’ il campione nazionale di tennis tavolo per diversamente abili e porta il vessillo della bassa padovana. Primo in Italia,

quarto in Europa e settimo nel mondo. Uno di quelli che il ping pong ce l’ha nel sangue. Andrea Borgato, 39 anni, residente a Sole-sino, sarà ad agosto, alle olimpiadi di Londra. Obiettivo, portare a casa una medaglia.

Niente da dire. Devi essere una freccia con le racchette.

“In effetti mi viene abbastanza naturale. Diciamo che ho iniziato da ragazzo e non ho mai perso la passione. Ma è stato grazie all’as-sociazione H81 di Vicenza che ho fatto il salto di qualità”.

Chi ti ha portato al livello professioni-stico?

“Devo praticamente tutto al coach Giovan-ni Bruttomesso e alla pluricampionessa Valeria Zorzetto che mi hanno trasmesso moltissimo. E’ più o meno dal 2006 che mi alleno con costanza e dedizione”.

Qual è stato il primo torneo importan-te?

“Ricordo un torneo in Austria nel 2007 dove ho preso la mia prima medaglia di bronzo. E poi da li ne sono seguite altre e ho migliorato le mie performance. Nel 2009 sono stato convocato in nazionale come riserva per i campionati europei. Devo aver fi gurato bene, perchè poi sono passato titolare e ho vinto una medaglia di bronzo in team...”.

Hai avuto qualche soddisfazione parti-colare?

“Direi di si... agli europei di Spalato nell’ottobre 2011. Ai quarti di fi nale ho bat-tuto il campione del mondo e mi sono piaz-zato quarto in Europa. Un risultato che non mi aspettavo. Inoltre per il team, abbiamo con-quistato un bronzo sconfi ggendo l’Ungheria in una partita decisiva”.

Sei una macchina. Hai altri titoli o me-daglie da snocciolare?

“Beh si... agli assoluti italiani del 2012 ho vinto la medaglia d’oro di categoria e sono arrivato nei primi 8 all’open”.

Bene, ma... cos’è l’open?“Per quanto riguarda i diversamente abili,

ci sono dieci categorie di invalidità. Dalla 1 alla 5 signifi ca che l’atleta è in carrozzina e più vai su, più diminuisce l’invalidità. Ovviamente le partite vengono divise per categoria. Quindi ci si scontra con atleti di pari categoria. Tranne nel caso dell’open, in cui non si fa questa distinzio-ne. Io rientro nella prima categoria, perciò in questo tipo di sfi da diventa tutto più diffi cile”.

Come e quando ti alleni?“Premesso che devo conciliare lavoro e

allenamento, vado due volte a settimana a Vicenza. Riscaldamento con qualche scambio e poi si ripetono schemi di partita. Quando ci si avvicina ai tornei si aggiunge anche qualche match a fi ne allenamento. Poi però a casa fac-cio un po’ di lavoro con pesi elastici, bastoni di legno e attrezzi vari. Ovviamente ho un tavolo

da ping-pong perciò mi alleno facendo servizi per un’oretta o due”.

Sei pronto per le olimpiadi?“Ci stiamo allenando duramente anche se

c’è ancora un po’ di tempo. Le competizioni inizieranno il 30 agosto a Londra, prima con le sfi de singolari e poi con quelle in team”.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?“Spero di fare bene e di portare a casa un

terzo posto. La medaglia di bronzo sarebbe un grandissimo risultato!”

A chi dedichi le vittorie che hai ottenu-to?

“Senza dubbio a mia madre e mia sorel-la che mi sostengono da sempre. Ma anche alla fi ducia della federazione e ai tecnici della nazionale Alessandro Arcigli e Donato Gallo”.

di Emanuele Masiero

Il campione nazionale di tennis tavolo per diversamente abilivuole conquistare una medaglia

Andrea Borgato vola a Londra

Andrea Borgato, 39 anni, esulta dopo la vittoria

Non solo una gara agonistica di primo livello ma soprattutto una grande occasione di incontro e di

festa per Padova e provincia. Il keniano Robert Kwambai, 26 anni, esordiente è il vincitore della 13ma edizione della Maratona di Sant’Antonio, con 2 ore 9’ 14”. Secondo è arrivato Ben Kipruto Chebet, anch’egli keniota ma già vinci-tore della maratona padovana. Al terzo posto il brasialiano Roberto Paulo Paula. Al femminile sigillo di Marily Dos Santos, la brasiliana è prima in 2h31’55”, piu staccate le altre con la keniana Frida Domongole seconda in 2h34’49” e l’etiope Melkadu Yado Elfnesh terza in 2h36’43”. Nelle Handbike vince Alex Zanardi (1h04’26”)

Gli atleti sono partiti alle 8,45 da Campodarsego e hanno attraversato i Paesi dello storico graticolato romano (Reschigliano, Borgoricco, Massanza-go, Camposampiero, Santa Giustina in Colle e San Giorgio delle Pertiche) per riprendere poi il percorso classico lungo la Statale del Santo e giungere nella piazza più grande d’Europa, Prato della Valle. Un appuntamento caratteristico ed immancabile, un successo.

ATLETICA

Maratona di Sant’AntonioUNA GRANDE FESTALUNGA 42 KM

M.G.M.

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LO SPORT in PRIMO PIANO

E’ una vittoria che sa di rivincita quella conquistata dalla padovana Francesca Maria D’Origlio a Francoforte, in Ger-

mania: dopo la delusione europea targata Barcellona, avvenuta l’anno scorso, nella quale la giovane padovana non era riuscita ad andare oltre il quinto posto, Francesca Maria D’Origlio era più che intenzionata a non sfi gurare un’altra volta nell’arduo cam-po europeo.

E così è stato: grazie ad una prova sportiva praticamente ineccepibile, nella sezione gruppi spettacolo Francesca Maria D’Origlio è riuscita ad eseguire un pro-gramma davvero da manuale, nel quale i giudici non sono riusciti a trovare pecche o difetti che potessero limitarne il pregio e la bravura, assicurando così al proprio team la vittoria del Campionato Europeo di Pattinaggio e riportando la “Runner Roller Padova” ai vertici continentali europei.

La giovane e talentuosa pattinatrice è sempre molto impegnata a promuovere

e sostenere questo sport che, come pochi altri, sa coniugare sforzo atletico ad elegan-za e grazia. Come ci confessa Francesca Maria: “Apprendere le basi del pattinaggio non è diffi cile, invece praticarlo ad un livello più avanzato richiede impegno e lavoro. Ad esempio, la grazia, l’eleganza e l’apparen-te facilità che traspare dai pattinatori del settore “artistico” durante gare ed esibi-zioni è frutto di tante ore di allenamenti settimanali, di tante rinunce e sacrifi ci”.

“E’ uno sport questo – continua la campionessa veneta, ancora emozionata dal trionfo del torneo - che io consiglio a tutti i giovani che cercano qualcosa di diver-so dai soliti sport tradizionali o dalle comu-ni attività sportive. Spero che il pattinaggio venga sempre più considerato come tutti gli altri sport che sono molto più conosciuti e, purtroppo, più apprezzati”.

La bella e leggiadra Francesca Maria ha accolto con un sorriso e non senza emozione la notizia della vittoria, che ha

riportato la sua squadra nell’olimpo delle migliori squadre, facendo dimenticare an-che il podio mancato dello scorso anno, quando in Spagna ci si era dovuti acconten-tare del quinto posto europeo. Un successo personale e di squadra, dunque, quello conseguito a Francoforte e che torna a far puntare i rifl ettori sulle eccellenze sportive spesso trascurate dai media ma presenti e vitali in Italia.

Campionessa sui pattiniCURIOSITÀ

Il gioco degli scacchi può essere considerato come uno sport vero e proprio? Ebbene sì. La conferma a questa risposta ci arriva diret-

tamente dalla nascita, poche settimane fa, di una scuola professionale di scacchi nel comune di Vigodarzere.

La scuola di scacchi, che si chiama “Scacco Matto”, è diretta dalla dottoressa responsabile Ivana Petracca, e i corsi formativi sono rivolti ai ragazzi di età compresa tra i 7 e i 18 anni che intendono crescere sotto il punto di vista agonistico. L’obiettivo della scuola è condurre tutti i suoi allievi al conseguimento delle categorie nazionali e rendere maggiormente competitivi a livello nazionale coloro che ne sono già in possesso. Il gioco degli scacchi non deve essere visto solo come un mero gioco da tavolo, ma è un qualcosa che ha un quid in più rispetto agli altri passatempi. Infatti, come ci spiega il docente principale della scuola, Franco Tromaglie: “Giocare a scacchi aiuta i ragazzi a crescere non solo dal punto di vista intellettivo, ma anche umano e relazionale. Durante le competizioni, anche nei momenti di maggiore tensione, non si dimentica l’attenzione per l’altro.”

“La forma si accompagna alla sostanza, - aggiunge Tromaglie - le strette di mano non sono solo una cortesia, ma un segno di vero rispetto tra i due contendenti. Ne deriva un valore aggiunto che va oltre il risultato della partita, ed è per questo che gli scacchi possono essere accomunati ad un qualsiasi altro sport comune.”

Con tono scherzoso, la responsabile del centro, Ivana Petracca, ci indica quali sono i requisiti necessari per poter fare domanda d’iscrizione alla loro scuola di formazione del gioco degli scacchi. E questi risultano essere: avere del tempo da dedicare al gioco degli scacchi, avere la volontà di imparare, e soprattutto avere voglia di vincere.

“SCACCO MATTO”: LEZIONIDI GIOCO A VIGODARZERE

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Maurizio Zoffolin, 24enne di Ca-doneghe, studente iscritto al 5° anno del corso di laurea in Me-

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Non è stato facile aggiudicarsi il tito-lo di campione anche a causa delle non proprio ottime condizioni fi siche del ta-lentuoso tennista padovano. Nonostante queste diffi coltà, Maurizio Zoffolin è riu-scito a sconfi ggere negli ottavi di fi nale la testa di serie numero due della kermes-se, il fi orentino Francesco Chierico della Polisportiva “Lamentuccia” con un secco 6-3 ,e poi con un 6-1 fi nale. Nei quarti di eliminazione del torneo, il giovane Zoffo-lin ha avuto la meglio su Roberto Gianese con un eloquente doppio 6-0, una vittoria a dir poco schiacciante. Questo ennesimo successo gli ha spalancato le porte della tanto ambita semifi nale dove, nonostan-te un fastidioso dolore al braccio sinistro, riportato a causa di un lieve stiramento, ad avere la peggio è stato l’atleta sici-liano Alex Giuffrida con il punteggio di 6-1, e poi 6-2 nel secondo match. Infi ne, nella fi nalissima Maurizio Zoffolin non ha avuto grosse diffi coltà a piegare Car-

lo Fabriano, 22 anni, del Circolo Tennis “A.s.d. Avellino” sempre in due set, con il punteggio fi nale di 6-1, e poi 6-3.

Ad impressionare il numeroso pubbli-co presente alle gare, (si è registrata una folta rappresentanza di supporters giunti da Padova) è stato l’ottima qualità del tennis mostrato da Maurizio Zoffolin, sia dal punto di vista tecnico che tattico.

Per il tennista patavino si tratta ormai dell’ennesimo riconoscimento di prestigio della sua carriera da tennista che contribuisce a dare lustro all’intero movimento tennistico veneto.

TENNIS. Il giovane campione ha 24 anni e vive a CadonegheMAURIZIO ZOFFOLIN STUDENTE DI MEDICINATRIONFA AL TORNEO DI RIMINI

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Runner Roller Padova Splendida prova di Francesca Maria D’Origlio

Una gara di pattinaggio artistico

Maurizio Zoffolin

di Manuel Glauco Matetich

15Sport

Verso le Olimpiadi Il giovane atleta padovano vanta una lunga serie di vittorie

E’ il campione nazionale di tennis tavolo per diversamente abili e porta il vessillo della bassa padovana. Primo in Italia,

quarto in Europa e settimo nel mondo. Uno di quelli che il ping pong ce l’ha nel sangue. Andrea Borgato, 39 anni, residente a Sole-sino, sarà ad agosto, alle olimpiadi di Londra. Obiettivo, portare a casa una medaglia.

Niente da dire. Devi essere una freccia con le racchette.

“In effetti mi viene abbastanza naturale. Diciamo che ho iniziato da ragazzo e non ho mai perso la passione. Ma è stato grazie all’as-sociazione H81 di Vicenza che ho fatto il salto di qualità”.

Chi ti ha portato al livello professioni-stico?

“Devo praticamente tutto al coach Giovan-ni Bruttomesso e alla pluricampionessa Valeria Zorzetto che mi hanno trasmesso moltissimo. E’ più o meno dal 2006 che mi alleno con costanza e dedizione”.

Qual è stato il primo torneo importan-te?

“Ricordo un torneo in Austria nel 2007 dove ho preso la mia prima medaglia di bronzo. E poi da li ne sono seguite altre e ho migliorato le mie performance. Nel 2009 sono stato convocato in nazionale come riserva per i campionati europei. Devo aver fi gurato bene, perchè poi sono passato titolare e ho vinto una medaglia di bronzo in team...”.

Hai avuto qualche soddisfazione parti-colare?

“Direi di si... agli europei di Spalato nell’ottobre 2011. Ai quarti di fi nale ho bat-tuto il campione del mondo e mi sono piaz-zato quarto in Europa. Un risultato che non mi aspettavo. Inoltre per il team, abbiamo con-quistato un bronzo sconfi ggendo l’Ungheria in una partita decisiva”.

Sei una macchina. Hai altri titoli o me-daglie da snocciolare?

“Beh si... agli assoluti italiani del 2012 ho vinto la medaglia d’oro di categoria e sono arrivato nei primi 8 all’open”.

Bene, ma... cos’è l’open?“Per quanto riguarda i diversamente abili,

ci sono dieci categorie di invalidità. Dalla 1 alla 5 signifi ca che l’atleta è in carrozzina e più vai su, più diminuisce l’invalidità. Ovviamente le partite vengono divise per categoria. Quindi ci si scontra con atleti di pari categoria. Tranne nel caso dell’open, in cui non si fa questa distinzio-ne. Io rientro nella prima categoria, perciò in questo tipo di sfi da diventa tutto più diffi cile”.

Come e quando ti alleni?“Premesso che devo conciliare lavoro e

allenamento, vado due volte a settimana a Vicenza. Riscaldamento con qualche scambio e poi si ripetono schemi di partita. Quando ci si avvicina ai tornei si aggiunge anche qualche match a fi ne allenamento. Poi però a casa fac-cio un po’ di lavoro con pesi elastici, bastoni di legno e attrezzi vari. Ovviamente ho un tavolo

da ping-pong perciò mi alleno facendo servizi per un’oretta o due”.

Sei pronto per le olimpiadi?“Ci stiamo allenando duramente anche se

c’è ancora un po’ di tempo. Le competizioni inizieranno il 30 agosto a Londra, prima con le sfi de singolari e poi con quelle in team”.

Qual è il tuo prossimo obiettivo?“Spero di fare bene e di portare a casa un

terzo posto. La medaglia di bronzo sarebbe un grandissimo risultato!”

A chi dedichi le vittorie che hai ottenu-to?

“Senza dubbio a mia madre e mia sorel-la che mi sostengono da sempre. Ma anche alla fi ducia della federazione e ai tecnici della nazionale Alessandro Arcigli e Donato Gallo”.

di Emanuele Masiero

Il campione nazionale di tennis tavolo per diversamente abilivuole conquistare una medaglia

Andrea Borgato vola a Londra

Andrea Borgato, 39 anni, esulta dopo la vittoria

Non solo una gara agonistica di primo livello ma soprattutto una grande occasione di incontro e di

festa per Padova e provincia. Il keniano Robert Kwambai, 26 anni, esordiente è il vincitore della 13ma edizione della Maratona di Sant’Antonio, con 2 ore 9’ 14”. Secondo è arrivato Ben Kipruto Chebet, anch’egli keniota ma già vinci-tore della maratona padovana. Al terzo posto il brasialiano Roberto Paulo Paula. Al femminile sigillo di Marily Dos Santos, la brasiliana è prima in 2h31’55”, piu staccate le altre con la keniana Frida Domongole seconda in 2h34’49” e l’etiope Melkadu Yado Elfnesh terza in 2h36’43”. Nelle Handbike vince Alex Zanardi (1h04’26”)

Gli atleti sono partiti alle 8,45 da Campodarsego e hanno attraversato i Paesi dello storico graticolato romano (Reschigliano, Borgoricco, Massanza-go, Camposampiero, Santa Giustina in Colle e San Giorgio delle Pertiche) per riprendere poi il percorso classico lungo la Statale del Santo e giungere nella piazza più grande d’Europa, Prato della Valle. Un appuntamento caratteristico ed immancabile, un successo.

ATLETICA

Maratona di Sant’AntonioUNA GRANDE FESTALUNGA 42 KM

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VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio sul mercato del lavoro relativo alla provincia di Padova, emerge chia-ramente una situazione non proprio rosea del livello

occupazionale nel territorio della provincia patavina. Quello che si può senz’altro affermare è che la crisi economica e fi nanziaria, inizia-ta negli Stati Uniti nel lontano 2008, è riuscita a colpire pesantemente anche il nostro paese, soprattutto in quest’anno corrente, ovvero il 2012. Le profonde ripercussioni economiche che la stagnazione dei mercati mondiali ha causato, si sono tradotte in disoccupazione, saturazione del commercio, e un dilagante utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia da parte delle imprese ed aziende private che da parte dello Stato italiano. Come appena detto, il 2011 è stato segnato da una brusca frenata della produzione industriale che si è inse-rita in un periodo di incertezza delle maggiori piazze affari europee (Parigi, Londra, Francoforte, Milano) e di tensioni di liquidità e credito a cui sono state esposte le imprese padovane.

La generalità delle aziende padovane non riusciva a su-perare i tre mesi di orizzonte ordini verso fi ne anno 2011, ed anche la domanda di esportazione estera risultava in net-to calo. Tuttavia le imprese manifatturiere padovane sono

riuscite a mantenere, anche nelle previsioni per i primi mesi del 2012, un certo livello di stabilità verso il loro patrimonio occupazionale. Nei primi due mesi di quest’anno, infatti, si è registrato una continuità nella moderazione del ricor-

so agli ammortizzatori sociali, seppure con minore intensità, e ciò fa risaltare la possibilità di incidere maggiormente nella situazione attuale di imperante crisi economica nel territorio della pro-vincia di Padova.

Volendo fare una breve analisi della situazione del mondo del lavoro, relativa all’anno 2011, della provincia del territorio padovano, il saldo occupa-zionale del lavoro dipendente e parasu-bordinato nelle aziende padovane nel 2011 è consistito in una perdita totale di 803 posti di lavoro. Il dettaglio setto-riale del saldo occupazionale indica un aggravamento delle perdite nell’industria (in particolare per tessile, meccanica, chimica e costruzioni) e una contemporanea severa perdita di slancio per il terziario (turismo, terziario avanzato, servizi professionali, istruzione innanzitutto).

“Alcuni settori invece, - afferma Massimiliano Barinson, assessore porvinciale al lavoro - che risultano centrali nell’e-

conomia padovana, sono riusciti a non farsi infl uenzare più di tanto dalla crisi economica e sono la metallurgia-compo-nentistica, l’elettronica, la logistica e i servizi di vigilanza e di pulizia rivolti alle imprese. Alcune indicazioni hanno sot-tolineato come la domanda occupazionale ha potuto essere in parte sostenuta da parte di imprese inserite in dinamiche di esportazione in risposta alla ancora crescente domanda estera. L’unico dato positivo dell’anno 2011 riguarda la sensibile crescita delle assunzioni a tempo indeterminato standard (+7,3%)”.

I dati di assunzione, invece, relativi al primo bimestre 2012 derivano dall’analisi delle assun-zioni a termine poste in essere a di-cembre rispetto alla loro durata teorica. I settori più in diffi coltà nel Padovano sono comunque quello dell’edilizia e dei trasporti che risentono molto l’aumento continuo del carburante. Le

piccole e medie imprese della provincia di Padova, che sono l’ossatura non solo del nostro sistema economico, ma anche quella del lavoro privato in Italia, hanno capito che, per po-ter rispondere in maniera effi cace alle sfi de dettate dalla crisi economica mondiale, la loro scelta deve puntare soprattutto sulla qualità, l’innovazione e l’internazionalizzazione del made in Italy.

di Manuel Glauco Matetich

L’anno scorso persi 803 posti di lavoro, peròaumentano le assunzioni a tempo indeterminato

Osservatorio del mercato del lavoro Diffi coltà per edilizia, trasporti e servizi

L’occupazione arrancatra segnali contrastanti In questi mesi

è stato fatto un uso dilagante degli ammortizzatori sociali

L’assessore al lavoro Barison:“Alcuni settorisono riusciti arestare in attivo”

Un aspetto positivo che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio sul mondo del lavoro nella provincia di Pado-

va, arriva dalla richiesta, decisamente in calo, di ammortizzatori sociali da parte delle imprese padovane. Il primo bimestre del 2012, infatti, ha registrato un -26% di domande, un esito tra i migliori nella regione Veneto. La Cassa integrazione ordinaria nei primi due mesi del 2012 ha confermato la tendenza riduttiva, seppure a ritmo attenuato, pari al -13%. Se si prende a confronto il 2011, il dato risulta realmente inferiore, suffragando in questo modo un netto ridimensionamento del tasso effettivo utilizzato delle ore di cassa integrazione. E’ in atto una vera contrazione dell’uso degli ammortizzatori sociali, eccetto la cassa in deroga che vie-ne utilizzata per le piccole aziende sotto i 15 dipendenti.

A Padova -26% di domande

CASSA INTEGRAZIONEFINALMENTE IN CALO

M.G.M.

Sottoscritto a Venezia da 21 categorie il Patto per il Veneto che prevede la somma di un miliardo e duecento milioni di euro di stanziamenti per tentare di arginare la crisi veneta e favorire la ripresa economica. Questo patto è il frutto del lavoro di una forte squadra

ha commentato Roberto Bazzarello (in foto), rappresentante di Anci Veneto (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha partecipato come rappresentante dei Comuni alla realiz-zazione del Patto. “I Comuni sono gli enti più vicini ai cittadini perché ogni giorno i Sindaci si trovano ad essere i primi ai quali le persone in diffi coltà si rivolgono per chiedere aiuto e le parole non bastano più, servono concretezze. - spiega Bazzarello - Il “tavolo anticrisi” e che vuole essere la task force che lavora per rilanciare l’economia veneta. Il lavoro è stato

complesso, dopo un anno di incontri bisognava essere concreti e mettere in campo le misure che avevamo studiato insieme per dare risposte ai giovani, alle famiglie e alle imprese colpite dalla crisi che si aspettano dalla politica una risposta veloce. Il documento fi nale non contiene solo i singoli interventi ma anche le risorse e le tempistiche di attuazione. Il patto sottoscritto permette di movimentare oltre 1,2 milioni di euro per dare risposte ai 150 mila disoccupati, a quel giovane su 4 che è senza lavoro, alle imprese. Tra le voci più importanti 10 milioni di euro sono destinati a rafforzare il primato turistico del Veneto verso indirizzi sostenibili, 16 sono riservati a un fondo per la ricerca e innovazione, 30 per il reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione e 11 milioni a sostegno dell’imprenditoria “. M.G.M.

CRISI, ECCO IL PATTO BAZZARELLO (ANCI VENETO): 1,2 MILIARDI PER IL LAVORO

Le esportazioniall’estero fannola differenzae segnano unadecisa ripresa

9Spazi aperti

Con il ricorso dei Comuni di Este e Baone, il Revamping ha subito un altro stop. Un progetto ormai diventato una telenovela a puntate che continua a dividere il

mondo sociale e politico. Abbiamo chiesto ai primi cittadini dei due Comuni che hanno vinto il ricorso di spiegarci il motivo della loro scelta. Giancarlo Piva, sindaco di Este: “Abbiamo subito espresso soddisfazione per la sentenza perchè in sostanza ci da ragione. Segno che in realtà non stavamo dicendo fesserie. Al tempo stesso però siamo mol-to preoccupati per la grave situazione occupazionale. La priorità ora è quella”.

Perchè avete presentato il ricorso?“Primo perchè non sono stati valutati gli aspetti pae-

saggistici del territorio e non siamo stati minimamente coin-volti. Un impianto del genere non può essere una questione che riguarda solo Monselice perchè si trova entro i confi ni comunali”.

Quindi cosa proponete?“Serve subito un piano quadro sui cementifi ci. Al di

là del Revamping bisogna discutere del futuro del nostro territorio. Senza tralasciare il problema occupazionale”.

E della sentenza cosa ci dice?

“Mi pare chiaro che punti il dito contro il Parco Colli. Senza contare che all’epoca, la Presidente della Provincia ha palesemente ignorato il parere negativo della commis-sione tecnica. Teniamo presente che sul Parco potrebbe esserci un’ipotesi di abuso d’uffi cio. Non vogliamo fare giustizialismo, ma è pur sempre un aspetto da non sot-tovalutare....”.

A questo punto cosa chiedete?“Essenzialmente due cose molto importanti..”..Via con la prima...“Problema paesaggistico: l’impatto dei mezzi pesanti

non riguarda solo Monselice. I camion transitano anche attraverso il Comune di Este. I cittadini non hanno forse il diritto di essere tutelati?”

E la seconda?“Problema inquinamento: ci siamo sempre battuti

per la tutela della salute. Si dice che grazie al Revamping, l’impianto inquinerà meno. Questo è vero, ma teniamo presente che da 9,7 tonnellate all’anno di polveri passe-remo a 6,7 tonnellate. Non uscirà mica aria purifi cata! Avevamo chiesto che fossero imposti almeno i limiti degli inceneritori...”.

E adesso?“Ad oggi si dice che l’impianto è incompatibile con

il territorio. Basti pensare che davanti ad una torre di 90 metri passerebbe l’anello ciclabile dei Colli. Vi sembra una cosa possibile? E’ una situazione che sfi ora il ridicolo”.

Quindi cosa prospettate?“Dobbiamo metterci subito attorno ad un tavolo, que-

sta volta tutti insieme, e trovare percorsi alternativi concreti e credibili. Il problema occupazionale va risolto subito”.

Passiamo la parola a Francesco Corso, primo cittadino di Baone.

Cosa ne pensa della sentenza? “Siamo molto soddisfatti. Di fatto, il Tar ha riconosciu-

to le nostre ragioni punto per punto”.Quindi cosa cambia?“Ora abbiamo fi nalmente la possibilità di far valere

le nostre ragioni e di difendere il territorio dove viviamo.

Come sindaci avevamo il dovere di tutelare i nostri cittadi-ni. Pensare che il Revamping riguardi solo Monselice è una forzatura incredibile. Basti pensare che Italcementi si trova a soli 450 metri dal Comune di Baone”.

Adesso cosa vi aspettate?“Dobbiamo tenere presente che anche da parte della

Provincia c’è stato un atteggiamento di poco rispetto nei confronti del Tar. Ora bisogna partire dal fatto che il livello di inquinamento è comunque molto alto anche post Re-vamping. Senza contare che non ci sono ancora soluzioni alternative per la viabilità”.

Come intendete agire?“Questo progetto condiziona lo sviluppo del territorio

per i prossimi 30 anni e non è coerente con l’area in cui in-siste. Chiediamo a tutte le parti in causa, di sedersi attorno ad un tavolo per ripensare immediatamente al futuro del territorio e dei lavoratori”.

Nuovo stop al piano di riconversionePiva: “Un simile intervento non puòriguardare solamente Monselice”

Battaglia legale Accolto il ricorso presentato dai due Comuni contro il progetto dello stabilimento Italcementi

Revamping, Este e Baone la spuntano

Un dettaglio del progettodi Revamping nello stabilimento Italcementidi Monselice, la battaglialegale registra una nuova puntata a favore dei sindaci di Este e Baone

“Ora la nostrapreoccupazioneprincipaleè il destinodei lavoratori”

Il Tar dà ragione ai Comuni di Este e Bao-ne sui procedimenti di autorizzazione al revamping, l’intervento di “restauro” del-

la cementeria di Italcementi. Este e Baone avevano fatto ricorso di fronte all’assenso dato al progetto da Parco e Provincia. Il tri-bunale amministrativo veneto ha annullato l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Parco Colli il 13 dicembre 2010 e la delibera 316 della giunta della Provincia di Padova, approvata il 29 dicembre 2010 e che dava giudizio di compatibilità ambien-tale per il progetto. “Il collegio osserva che il progetto autorizzato si pone in contrasto con le norme di tutela del Piano Ambienta-le” si legge nel dispositivo del Tar (il numero 651), che ricorda come “il primo comma dell’articolo 19 del Piano stabilisce che le cementerie non possono essere ubicate all’interno del perimetro del Parco”.

Il tribunale sottolinea inoltre come inter-venti del genere non possano essere avviati solo “sulla base dell’avvenuta stipula delle convenzioni”.

Viene poi evidenziato un paradosso: “Con l’autorizzazione paesaggistica si afferma che l’intervento autorizzato è in-compatibile con la tutela del paesaggio, ma diventa compatibile se la durata del ciclo produttivo conseguente all’intervento viene limitata a 28 anni”. Contestualmente, il tri-bunale ha condannato il Parco Colli al paga-mento delle spese processuali (per un totale di 4 mila euro) a favore dei ricorrenti e ha chiesto la trasmissione della sentenza alla Procura di Padova, “ai fi ni di della verifi ca se l’illegittimo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica impugnata abbia comportato la commissione di reati, in specie di abuso d’uffi cio”.

IL TAR VENETO CANCELLA LE DELIBERE

Nicola Cesaro

di Emanuele Masiero

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Orari: mattino 8.30-12.30 pomeriggio 15.30-19.30 chiuso il martedì pomeriggio• Reggiseni in coppe dalla B alla G •

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VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

Stando ai dati diffusi dall’Osservatorio sul mercato del lavoro relativo alla provincia di Padova, emerge chia-ramente una situazione non proprio rosea del livello

occupazionale nel territorio della provincia patavina. Quello che si può senz’altro affermare è che la crisi economica e fi nanziaria, inizia-ta negli Stati Uniti nel lontano 2008, è riuscita a colpire pesantemente anche il nostro paese, soprattutto in quest’anno corrente, ovvero il 2012. Le profonde ripercussioni economiche che la stagnazione dei mercati mondiali ha causato, si sono tradotte in disoccupazione, saturazione del commercio, e un dilagante utilizzo degli ammortizzatori sociali, sia da parte delle imprese ed aziende private che da parte dello Stato italiano. Come appena detto, il 2011 è stato segnato da una brusca frenata della produzione industriale che si è inse-rita in un periodo di incertezza delle maggiori piazze affari europee (Parigi, Londra, Francoforte, Milano) e di tensioni di liquidità e credito a cui sono state esposte le imprese padovane.

La generalità delle aziende padovane non riusciva a su-perare i tre mesi di orizzonte ordini verso fi ne anno 2011, ed anche la domanda di esportazione estera risultava in net-to calo. Tuttavia le imprese manifatturiere padovane sono

riuscite a mantenere, anche nelle previsioni per i primi mesi del 2012, un certo livello di stabilità verso il loro patrimonio occupazionale. Nei primi due mesi di quest’anno, infatti, si è registrato una continuità nella moderazione del ricor-

so agli ammortizzatori sociali, seppure con minore intensità, e ciò fa risaltare la possibilità di incidere maggiormente nella situazione attuale di imperante crisi economica nel territorio della pro-vincia di Padova.

Volendo fare una breve analisi della situazione del mondo del lavoro, relativa all’anno 2011, della provincia del territorio padovano, il saldo occupa-zionale del lavoro dipendente e parasu-bordinato nelle aziende padovane nel 2011 è consistito in una perdita totale di 803 posti di lavoro. Il dettaglio setto-riale del saldo occupazionale indica un aggravamento delle perdite nell’industria (in particolare per tessile, meccanica, chimica e costruzioni) e una contemporanea severa perdita di slancio per il terziario (turismo, terziario avanzato, servizi professionali, istruzione innanzitutto).

“Alcuni settori invece, - afferma Massimiliano Barinson, assessore porvinciale al lavoro - che risultano centrali nell’e-

conomia padovana, sono riusciti a non farsi infl uenzare più di tanto dalla crisi economica e sono la metallurgia-compo-nentistica, l’elettronica, la logistica e i servizi di vigilanza e di pulizia rivolti alle imprese. Alcune indicazioni hanno sot-tolineato come la domanda occupazionale ha potuto essere in parte sostenuta da parte di imprese inserite in dinamiche di esportazione in risposta alla ancora crescente domanda estera. L’unico dato positivo dell’anno 2011 riguarda la sensibile crescita delle assunzioni a tempo indeterminato standard (+7,3%)”.

I dati di assunzione, invece, relativi al primo bimestre 2012 derivano dall’analisi delle assun-zioni a termine poste in essere a di-cembre rispetto alla loro durata teorica. I settori più in diffi coltà nel Padovano sono comunque quello dell’edilizia e dei trasporti che risentono molto l’aumento continuo del carburante. Le

piccole e medie imprese della provincia di Padova, che sono l’ossatura non solo del nostro sistema economico, ma anche quella del lavoro privato in Italia, hanno capito che, per po-ter rispondere in maniera effi cace alle sfi de dettate dalla crisi economica mondiale, la loro scelta deve puntare soprattutto sulla qualità, l’innovazione e l’internazionalizzazione del made in Italy.

di Manuel Glauco Matetich

L’anno scorso persi 803 posti di lavoro, peròaumentano le assunzioni a tempo indeterminato

Osservatorio del mercato del lavoro Diffi coltà per edilizia, trasporti e servizi

L’occupazione arrancatra segnali contrastanti In questi mesi

è stato fatto un uso dilagante degli ammortizzatori sociali

L’assessore al lavoro Barison:“Alcuni settorisono riusciti arestare in attivo”

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Sottoscritto a Venezia da 21 categorie il Patto per il Veneto che prevede la somma di un miliardo e duecento milioni di euro di stanziamenti per tentare di arginare la crisi veneta e favorire la ripresa economica. Questo patto è il frutto del lavoro di una forte squadra

ha commentato Roberto Bazzarello (in foto), rappresentante di Anci Veneto (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che ha partecipato come rappresentante dei Comuni alla realiz-zazione del Patto. “I Comuni sono gli enti più vicini ai cittadini perché ogni giorno i Sindaci si trovano ad essere i primi ai quali le persone in diffi coltà si rivolgono per chiedere aiuto e le parole non bastano più, servono concretezze. - spiega Bazzarello - Il “tavolo anticrisi” e che vuole essere la task force che lavora per rilanciare l’economia veneta. Il lavoro è stato

complesso, dopo un anno di incontri bisognava essere concreti e mettere in campo le misure che avevamo studiato insieme per dare risposte ai giovani, alle famiglie e alle imprese colpite dalla crisi che si aspettano dalla politica una risposta veloce. Il documento fi nale non contiene solo i singoli interventi ma anche le risorse e le tempistiche di attuazione. Il patto sottoscritto permette di movimentare oltre 1,2 milioni di euro per dare risposte ai 150 mila disoccupati, a quel giovane su 4 che è senza lavoro, alle imprese. Tra le voci più importanti 10 milioni di euro sono destinati a rafforzare il primato turistico del Veneto verso indirizzi sostenibili, 16 sono riservati a un fondo per la ricerca e innovazione, 30 per il reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione e 11 milioni a sostegno dell’imprenditoria “. M.G.M.

CRISI, ECCO IL PATTO BAZZARELLO (ANCI VENETO): 1,2 MILIARDI PER IL LAVORO

Le esportazioniall’estero fannola differenzae segnano unadecisa ripresa

9Spazi aperti

Con il ricorso dei Comuni di Este e Baone, il Revamping ha subito un altro stop. Un progetto ormai diventato una telenovela a puntate che continua a dividere il

mondo sociale e politico. Abbiamo chiesto ai primi cittadini dei due Comuni che hanno vinto il ricorso di spiegarci il motivo della loro scelta. Giancarlo Piva, sindaco di Este: “Abbiamo subito espresso soddisfazione per la sentenza perchè in sostanza ci da ragione. Segno che in realtà non stavamo dicendo fesserie. Al tempo stesso però siamo mol-to preoccupati per la grave situazione occupazionale. La priorità ora è quella”.

Perchè avete presentato il ricorso?“Primo perchè non sono stati valutati gli aspetti pae-

saggistici del territorio e non siamo stati minimamente coin-volti. Un impianto del genere non può essere una questione che riguarda solo Monselice perchè si trova entro i confi ni comunali”.

Quindi cosa proponete?“Serve subito un piano quadro sui cementifi ci. Al di

là del Revamping bisogna discutere del futuro del nostro territorio. Senza tralasciare il problema occupazionale”.

E della sentenza cosa ci dice?

“Mi pare chiaro che punti il dito contro il Parco Colli. Senza contare che all’epoca, la Presidente della Provincia ha palesemente ignorato il parere negativo della commis-sione tecnica. Teniamo presente che sul Parco potrebbe esserci un’ipotesi di abuso d’uffi cio. Non vogliamo fare giustizialismo, ma è pur sempre un aspetto da non sot-tovalutare....”.

A questo punto cosa chiedete?“Essenzialmente due cose molto importanti..”..Via con la prima...“Problema paesaggistico: l’impatto dei mezzi pesanti

non riguarda solo Monselice. I camion transitano anche attraverso il Comune di Este. I cittadini non hanno forse il diritto di essere tutelati?”

E la seconda?“Problema inquinamento: ci siamo sempre battuti

per la tutela della salute. Si dice che grazie al Revamping, l’impianto inquinerà meno. Questo è vero, ma teniamo presente che da 9,7 tonnellate all’anno di polveri passe-remo a 6,7 tonnellate. Non uscirà mica aria purifi cata! Avevamo chiesto che fossero imposti almeno i limiti degli inceneritori...”.

E adesso?“Ad oggi si dice che l’impianto è incompatibile con

il territorio. Basti pensare che davanti ad una torre di 90 metri passerebbe l’anello ciclabile dei Colli. Vi sembra una cosa possibile? E’ una situazione che sfi ora il ridicolo”.

Quindi cosa prospettate?“Dobbiamo metterci subito attorno ad un tavolo, que-

sta volta tutti insieme, e trovare percorsi alternativi concreti e credibili. Il problema occupazionale va risolto subito”.

Passiamo la parola a Francesco Corso, primo cittadino di Baone.

Cosa ne pensa della sentenza? “Siamo molto soddisfatti. Di fatto, il Tar ha riconosciu-

to le nostre ragioni punto per punto”.Quindi cosa cambia?“Ora abbiamo fi nalmente la possibilità di far valere

le nostre ragioni e di difendere il territorio dove viviamo.

Come sindaci avevamo il dovere di tutelare i nostri cittadi-ni. Pensare che il Revamping riguardi solo Monselice è una forzatura incredibile. Basti pensare che Italcementi si trova a soli 450 metri dal Comune di Baone”.

Adesso cosa vi aspettate?“Dobbiamo tenere presente che anche da parte della

Provincia c’è stato un atteggiamento di poco rispetto nei confronti del Tar. Ora bisogna partire dal fatto che il livello di inquinamento è comunque molto alto anche post Re-vamping. Senza contare che non ci sono ancora soluzioni alternative per la viabilità”.

Come intendete agire?“Questo progetto condiziona lo sviluppo del territorio

per i prossimi 30 anni e non è coerente con l’area in cui in-siste. Chiediamo a tutte le parti in causa, di sedersi attorno ad un tavolo per ripensare immediatamente al futuro del territorio e dei lavoratori”.

Nuovo stop al piano di riconversionePiva: “Un simile intervento non puòriguardare solamente Monselice”

Battaglia legale Accolto il ricorso presentato dai due Comuni contro il progetto dello stabilimento Italcementi

Revamping, Este e Baone la spuntano

Un dettaglio del progettodi Revamping nello stabilimento Italcementidi Monselice, la battaglialegale registra una nuova puntata a favore dei sindaci di Este e Baone

“Ora la nostrapreoccupazioneprincipaleè il destinodei lavoratori”

Il Tar dà ragione ai Comuni di Este e Bao-ne sui procedimenti di autorizzazione al revamping, l’intervento di “restauro” del-

la cementeria di Italcementi. Este e Baone avevano fatto ricorso di fronte all’assenso dato al progetto da Parco e Provincia. Il tri-bunale amministrativo veneto ha annullato l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Parco Colli il 13 dicembre 2010 e la delibera 316 della giunta della Provincia di Padova, approvata il 29 dicembre 2010 e che dava giudizio di compatibilità ambien-tale per il progetto. “Il collegio osserva che il progetto autorizzato si pone in contrasto con le norme di tutela del Piano Ambienta-le” si legge nel dispositivo del Tar (il numero 651), che ricorda come “il primo comma dell’articolo 19 del Piano stabilisce che le cementerie non possono essere ubicate all’interno del perimetro del Parco”.

Il tribunale sottolinea inoltre come inter-venti del genere non possano essere avviati solo “sulla base dell’avvenuta stipula delle convenzioni”.

Viene poi evidenziato un paradosso: “Con l’autorizzazione paesaggistica si afferma che l’intervento autorizzato è in-compatibile con la tutela del paesaggio, ma diventa compatibile se la durata del ciclo produttivo conseguente all’intervento viene limitata a 28 anni”. Contestualmente, il tri-bunale ha condannato il Parco Colli al paga-mento delle spese processuali (per un totale di 4 mila euro) a favore dei ricorrenti e ha chiesto la trasmissione della sentenza alla Procura di Padova, “ai fi ni di della verifi ca se l’illegittimo rilascio dell’autorizzazione paesaggistica impugnata abbia comportato la commissione di reati, in specie di abuso d’uffi cio”.

IL TAR VENETO CANCELLA LE DELIBERE

Nicola Cesaro

di Emanuele Masiero

212121Spazi aperti

Page 24: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

11Noi e gli altri

Nell’ambito della seconda edizione del progetto “Un albero per la Vita”, la presidente della Provincia di Padova,

Barbara Degani, insieme al bassista trevigia-no dei Pooh, Red Canzian, ha consegnato gli alberelli ai bambini delle prime elementari. L’obiettivo principale di questo importante pro-getto ambientale è cer-care di sensibilizzare il più possibile i bambini e le loro famiglie ad amare la natura e la vegetazione che ci circonda.

“Voglio ringraziare innanzitutto - affer-ma la presidente Barbara Degani – tutte le persone che hanno preso parte sia alla conferenza che all’evento al teatro Geox, ed inoltre anche l’enorme lavoro fatto dalla Pro-vincia di Padova che ha creduto fortemente

nella realizzazione di questo ambizioso pro-getto ambientale. Abbiamo voluto insegnare agli alunni delle scuole primarie che si deve prestare più attenzione e più rispetto verso le piante e gli alberi, perché questi sono una

parte fondamentale ed essenziale della nostra vita. E grazie a quest’iniziativa be-nefi ca siamo riusciti a lavorare assieme e a coinvolgere le scuole

primarie della provincia di Padova in un progetto valido ed istruttivo”. L’evento si è tenuto nella mattinata dello scorso 9 mag-gio al Gran teatro Geox. Nonostate alcuni inconvenienti tecici, che comunque non han-no compromesso la giornata, erano presenti circa 14 scuole primarie provenienti da tutto il territorio padovano, con più di 510 stu-

denti iscritti alla prima elementare, ai quali è stato dato in dono un piccolo alberello, che li ha fatti diventare, in questo modo, responsabili in prima persona della piantina, con il compito di farla crescere, prendersene cura e imparare a conoscere i segreti della natura passo dopo passo.

Il programma si sviluppa nell’arco di tre anni scolastici in modo da permettere ai bimbi di studiare il ciclo di vita dell’albero e osservare come cambia nelle varie stagioni. Le piantine possono essere tenute in classe e portate a casa durante le festività. Alla fi ne del terzo anno gli alberi saranno pian-tati in uno spazio del Comune, nel giardino della scuola o in quello di casa. Nel frattem-po, i promotori dell’iniziativa, incontreranno docenti e bimbi per monitorare l’andamento del progetto. Il musicista dei Pooh, Red Can-zian, al termine dell’evento, ci ha rilasciato

un paio di dichiarazioni per spiegare al me-glio il profondo signifi cato e il vero messag-gio che si celano dietro a questo progetto culturale e scolastico.

“Abbiamo regalato a tutti i bambini un albero – ci racconta il musicista dei Pooh - con la speranza che crescendo possano diventare dei buoni tutori della natura. Ci piacerebbe che anche da grandi continuassero a preoccuparsi della natura e di tutti gli alberi del mondo, che sono essenziali per noi in quanto ci aiutano a vivere e a respirare.”

Una settimana dopo altri 400 studenti padovani hanno partecipato in Fiera a Pado-va alla giornata conclusiva del percorso di educazione alimentare promosso da Coldi-

retti e Camera di Commercio di Padova. La sana alimentazione si impara in

classe, anche divertendosi e giocando. L’oc-casione per conoscere l’origine dei prodotti alimentari, la loro stagionalità, le caratte-

ristiche e le qualità è venuta dal concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado padovane “Sce-gli, scatta e… mangia con gusto”.

Decine di classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e me-die) padovane hanno raccontato la storia di una ricetta speciale e descritto i segreti per prepararla. I lavori sono stati corredati con le foto dei “protagonisti stagionali”, vale a dire gli ingredienti e i luoghi di produzione e vendita.

Il bassista trevigiano ha incontrato i bambinicon un invito a prendersi cura dell’ambiente

Coinvolte le scuole padovane Oltre 500 ragazzi alla festa conclusiva

Un albero per la vitafi rmato Red Canzian

Il musicista dei Pooh incontra i ragazzi di prima elementare

In quattrocentoospiti in Fieracon Coldirettiper imparare l’alimentazione sana

Il programma sisviluppa nell’arcodi tre anniscolastici e segueil ciclo dell’albero

di Manuel Glauco Matetich

24forChildren Il 22 e 23 giugno in Prato della Valle solidarietà in pista

Con l’arrivo dell’estate è tempo per i padovani di cominciare ad allenarsi in vista dell’ormai tradizionale appun-

tamento con lo sport e la solidarietà, che quest’anno raddoppia: dopo “Swim for children” e “Run for Children” arriva infatti “24forChildren”, 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto per entrare per la terza e quarta volta nel Guinness World Re-cords. La nuova sfi da a favore della Fondazio-ne Istituto di Ricerca Città della Speranza e dell’Associazione Santa Lucia per la coope-razione e lo sviluppo tra i popoli si terrà il 22 e 23 giugno in Prato della Valle a Padova.

Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno dunque ben due tentativi di record: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Per il primo record si cor-rerà la staffetta dei 100 metri sulla pista di atletica già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi

il testimone per 12 ore consecutive: dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da bat-tere è quello delle 2.395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio Al-Yarmook di Gaza, hanno corso 100 metri a testa inin-terrottamente per 12 ore.

Per il secondo record, in Prato della Valle verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, ad una corsia, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi

per 12 ore consecutive: dalle ore 9 alle ore 21 di sabato 23 giugno 2012. Dopo il record ottenuto da Swim for Children nel 2010 quest’anno una formula inedita per un nuovo tentativo: l’obiettivo sarà quello di portare in acqua almeno 2.515 persone, il 50 per cento più uno del record sulle 24 ore. Due i record da battere per aiutare al-trettante realtà che operano nel sociale. L’in-tero ricavato delle iscrizioni di 24forChildren

verrà infatti destinato alla realizzazione di progetti dedicati all’infanzia: i progetti di ri-cerca della Fondazione Istituto di Ricerca Pe-diatrica Città della Speranza e un progetto sanitario della missione di Suor Laura Girot-to ad Adua in Etiopia, attraverso l’Associa-zione Santa Lucia. Inaugurato il 6 maggio scorso, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza è destinato a diventare il più grande polo europeo dedicato alla ricerca sulle malattie infantili: ospiterà i laboratori e i ricercatori del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e darà spazio alle attività di ricerca scientifi ca di almeno 350 ricercatori. La Fondazione Città della Speranza si è impegnata a coprire tutte le

spese di gestione dell’edifi cio e a sostenere con almeno un milione di euro l’anno i pro-getti di ricerca pediatrica che si svolgeranno all’interno, grazie anche alla partecipazione di partner pubblici e privai. Attraverso l’Asso-ciazione Santa Lucia, 24forChildren sostiene invece uno dei progetti sanitari pediatrici che verranno realizzati nella missione di Suor Laura Girotto ad Adwa in Etiopia. Le suore della missione Kidane Mehret, assieme ad un gruppo di medici italiani volontari, hanno concepito un progetto ambizioso: la costru-zione di un centro ospedaliero che prevede circa 130 posti di degenza, diventando un punto di riferimento ancor più importante per la popolazione locale.

di Laura Organte

La terza edizione unisce le due discipline precedenti: nuoto e corsa, insieme per la ricerca

Staffetta dei record per salvare i bambiniLa presen-tazione dell’ini-ziativa di solidarietà del nuovo record del mondo per fi nanziare ricerca e coopera-zione

Altra novità che accompagna l’e-dizione 2012 della staffetta per la solidarietà è il concorso foto-

grafi co di 24forchildren, organizzato in collaborazione con Rce. Fotografi , aspiranti fotografi e amatori possono rappresentare in libera interpreta-zione il tema Run&Swim e inviare il loro lavoro a [email protected], riportando nome, cognome e numero di telefono, entro il 24 giugno.

Tutte le foto saranno pubbli-cate su www.rcefoto.com e nel sito www.24forchildren.it/pageFoto.php. Da quest’ultimo chiunque potrà votarle utilizzando il pulsante “mi pia-ce” di Facebook. Tra le 10 immagini più votate la Giuria sceglierà il vinci-tore. Ogni concorrente può partecipa-re con un massimo di 3 fotografi e in formato JPG della dimensione massima di 2MB. La premiazione del concorso avverrà in occasione della conferenza stampa fi nale di 24forchildren, mo-mento della consegna del ricavato della manifestazione alle associazioni benefi ciarie. Un altro modo per dare il proprio contributo solidale.

FOCUS

Premiate dieci immaginiCONCORSO FOTOGRAFICO PER LA SOLIDARIETÀ

L.O.

Dopo il successodelle precedentiedizioni, ora una nuova sfi da per i padovani

22 Mondo scuola2222 Mondo scuola

Page 25: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

11Noi e gli altri

Nell’ambito della seconda edizione del progetto “Un albero per la Vita”, la presidente della Provincia di Padova,

Barbara Degani, insieme al bassista trevigia-no dei Pooh, Red Canzian, ha consegnato gli alberelli ai bambini delle prime elementari. L’obiettivo principale di questo importante pro-getto ambientale è cer-care di sensibilizzare il più possibile i bambini e le loro famiglie ad amare la natura e la vegetazione che ci circonda.

“Voglio ringraziare innanzitutto - affer-ma la presidente Barbara Degani – tutte le persone che hanno preso parte sia alla conferenza che all’evento al teatro Geox, ed inoltre anche l’enorme lavoro fatto dalla Pro-vincia di Padova che ha creduto fortemente

nella realizzazione di questo ambizioso pro-getto ambientale. Abbiamo voluto insegnare agli alunni delle scuole primarie che si deve prestare più attenzione e più rispetto verso le piante e gli alberi, perché questi sono una

parte fondamentale ed essenziale della nostra vita. E grazie a quest’iniziativa be-nefi ca siamo riusciti a lavorare assieme e a coinvolgere le scuole

primarie della provincia di Padova in un progetto valido ed istruttivo”. L’evento si è tenuto nella mattinata dello scorso 9 mag-gio al Gran teatro Geox. Nonostate alcuni inconvenienti tecici, che comunque non han-no compromesso la giornata, erano presenti circa 14 scuole primarie provenienti da tutto il territorio padovano, con più di 510 stu-

denti iscritti alla prima elementare, ai quali è stato dato in dono un piccolo alberello, che li ha fatti diventare, in questo modo, responsabili in prima persona della piantina, con il compito di farla crescere, prendersene cura e imparare a conoscere i segreti della natura passo dopo passo.

Il programma si sviluppa nell’arco di tre anni scolastici in modo da permettere ai bimbi di studiare il ciclo di vita dell’albero e osservare come cambia nelle varie stagioni. Le piantine possono essere tenute in classe e portate a casa durante le festività. Alla fi ne del terzo anno gli alberi saranno pian-tati in uno spazio del Comune, nel giardino della scuola o in quello di casa. Nel frattem-po, i promotori dell’iniziativa, incontreranno docenti e bimbi per monitorare l’andamento del progetto. Il musicista dei Pooh, Red Can-zian, al termine dell’evento, ci ha rilasciato

un paio di dichiarazioni per spiegare al me-glio il profondo signifi cato e il vero messag-gio che si celano dietro a questo progetto culturale e scolastico.

“Abbiamo regalato a tutti i bambini un albero – ci racconta il musicista dei Pooh - con la speranza che crescendo possano diventare dei buoni tutori della natura. Ci piacerebbe che anche da grandi continuassero a preoccuparsi della natura e di tutti gli alberi del mondo, che sono essenziali per noi in quanto ci aiutano a vivere e a respirare.”

Una settimana dopo altri 400 studenti padovani hanno partecipato in Fiera a Pado-va alla giornata conclusiva del percorso di educazione alimentare promosso da Coldi-

retti e Camera di Commercio di Padova. La sana alimentazione si impara in

classe, anche divertendosi e giocando. L’oc-casione per conoscere l’origine dei prodotti alimentari, la loro stagionalità, le caratte-

ristiche e le qualità è venuta dal concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado padovane “Sce-gli, scatta e… mangia con gusto”.

Decine di classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e me-die) padovane hanno raccontato la storia di una ricetta speciale e descritto i segreti per prepararla. I lavori sono stati corredati con le foto dei “protagonisti stagionali”, vale a dire gli ingredienti e i luoghi di produzione e vendita.

Il bassista trevigiano ha incontrato i bambinicon un invito a prendersi cura dell’ambiente

Coinvolte le scuole padovane Oltre 500 ragazzi alla festa conclusiva

Un albero per la vitafi rmato Red Canzian

Il musicista dei Pooh incontra i ragazzi di prima elementare

In quattrocentoospiti in Fieracon Coldirettiper imparare l’alimentazione sana

Il programma sisviluppa nell’arcodi tre anniscolastici e segueil ciclo dell’albero

di Manuel Glauco Matetich

24forChildren Il 22 e 23 giugno in Prato della Valle solidarietà in pista

Con l’arrivo dell’estate è tempo per i padovani di cominciare ad allenarsi in vista dell’ormai tradizionale appun-

tamento con lo sport e la solidarietà, che quest’anno raddoppia: dopo “Swim for children” e “Run for Children” arriva infatti “24forChildren”, 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto per entrare per la terza e quarta volta nel Guinness World Re-cords. La nuova sfi da a favore della Fondazio-ne Istituto di Ricerca Città della Speranza e dell’Associazione Santa Lucia per la coope-razione e lo sviluppo tra i popoli si terrà il 22 e 23 giugno in Prato della Valle a Padova.

Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno dunque ben due tentativi di record: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Per il primo record si cor-rerà la staffetta dei 100 metri sulla pista di atletica già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi

il testimone per 12 ore consecutive: dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da bat-tere è quello delle 2.395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio Al-Yarmook di Gaza, hanno corso 100 metri a testa inin-terrottamente per 12 ore.

Per il secondo record, in Prato della Valle verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, ad una corsia, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi

per 12 ore consecutive: dalle ore 9 alle ore 21 di sabato 23 giugno 2012. Dopo il record ottenuto da Swim for Children nel 2010 quest’anno una formula inedita per un nuovo tentativo: l’obiettivo sarà quello di portare in acqua almeno 2.515 persone, il 50 per cento più uno del record sulle 24 ore. Due i record da battere per aiutare al-trettante realtà che operano nel sociale. L’in-tero ricavato delle iscrizioni di 24forChildren

verrà infatti destinato alla realizzazione di progetti dedicati all’infanzia: i progetti di ri-cerca della Fondazione Istituto di Ricerca Pe-diatrica Città della Speranza e un progetto sanitario della missione di Suor Laura Girot-to ad Adua in Etiopia, attraverso l’Associa-zione Santa Lucia. Inaugurato il 6 maggio scorso, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza è destinato a diventare il più grande polo europeo dedicato alla ricerca sulle malattie infantili: ospiterà i laboratori e i ricercatori del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e darà spazio alle attività di ricerca scientifi ca di almeno 350 ricercatori. La Fondazione Città della Speranza si è impegnata a coprire tutte le

spese di gestione dell’edifi cio e a sostenere con almeno un milione di euro l’anno i pro-getti di ricerca pediatrica che si svolgeranno all’interno, grazie anche alla partecipazione di partner pubblici e privai. Attraverso l’Asso-ciazione Santa Lucia, 24forChildren sostiene invece uno dei progetti sanitari pediatrici che verranno realizzati nella missione di Suor Laura Girotto ad Adwa in Etiopia. Le suore della missione Kidane Mehret, assieme ad un gruppo di medici italiani volontari, hanno concepito un progetto ambizioso: la costru-zione di un centro ospedaliero che prevede circa 130 posti di degenza, diventando un punto di riferimento ancor più importante per la popolazione locale.

di Laura Organte

La terza edizione unisce le due discipline precedenti: nuoto e corsa, insieme per la ricerca

Staffetta dei record per salvare i bambiniLa presen-tazione dell’ini-ziativa di solidarietà del nuovo record del mondo per fi nanziare ricerca e coopera-zione

Altra novità che accompagna l’e-dizione 2012 della staffetta per la solidarietà è il concorso foto-

grafi co di 24forchildren, organizzato in collaborazione con Rce. Fotografi , aspiranti fotografi e amatori possono rappresentare in libera interpreta-zione il tema Run&Swim e inviare il loro lavoro a [email protected], riportando nome, cognome e numero di telefono, entro il 24 giugno.

Tutte le foto saranno pubbli-cate su www.rcefoto.com e nel sito www.24forchildren.it/pageFoto.php. Da quest’ultimo chiunque potrà votarle utilizzando il pulsante “mi pia-ce” di Facebook. Tra le 10 immagini più votate la Giuria sceglierà il vinci-tore. Ogni concorrente può partecipa-re con un massimo di 3 fotografi e in formato JPG della dimensione massima di 2MB. La premiazione del concorso avverrà in occasione della conferenza stampa fi nale di 24forchildren, mo-mento della consegna del ricavato della manifestazione alle associazioni benefi ciarie. Un altro modo per dare il proprio contributo solidale.

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11Noi e gli altri

Nell’ambito della seconda edizione del progetto “Un albero per la Vita”, la presidente della Provincia di Padova,

Barbara Degani, insieme al bassista trevigia-no dei Pooh, Red Canzian, ha consegnato gli alberelli ai bambini delle prime elementari. L’obiettivo principale di questo importante pro-getto ambientale è cer-care di sensibilizzare il più possibile i bambini e le loro famiglie ad amare la natura e la vegetazione che ci circonda.

“Voglio ringraziare innanzitutto - affer-ma la presidente Barbara Degani – tutte le persone che hanno preso parte sia alla conferenza che all’evento al teatro Geox, ed inoltre anche l’enorme lavoro fatto dalla Pro-vincia di Padova che ha creduto fortemente

nella realizzazione di questo ambizioso pro-getto ambientale. Abbiamo voluto insegnare agli alunni delle scuole primarie che si deve prestare più attenzione e più rispetto verso le piante e gli alberi, perché questi sono una

parte fondamentale ed essenziale della nostra vita. E grazie a quest’iniziativa be-nefi ca siamo riusciti a lavorare assieme e a coinvolgere le scuole

primarie della provincia di Padova in un progetto valido ed istruttivo”. L’evento si è tenuto nella mattinata dello scorso 9 mag-gio al Gran teatro Geox. Nonostate alcuni inconvenienti tecici, che comunque non han-no compromesso la giornata, erano presenti circa 14 scuole primarie provenienti da tutto il territorio padovano, con più di 510 stu-

denti iscritti alla prima elementare, ai quali è stato dato in dono un piccolo alberello, che li ha fatti diventare, in questo modo, responsabili in prima persona della piantina, con il compito di farla crescere, prendersene cura e imparare a conoscere i segreti della natura passo dopo passo.

Il programma si sviluppa nell’arco di tre anni scolastici in modo da permettere ai bimbi di studiare il ciclo di vita dell’albero e osservare come cambia nelle varie stagioni. Le piantine possono essere tenute in classe e portate a casa durante le festività. Alla fi ne del terzo anno gli alberi saranno pian-tati in uno spazio del Comune, nel giardino della scuola o in quello di casa. Nel frattem-po, i promotori dell’iniziativa, incontreranno docenti e bimbi per monitorare l’andamento del progetto. Il musicista dei Pooh, Red Can-zian, al termine dell’evento, ci ha rilasciato

un paio di dichiarazioni per spiegare al me-glio il profondo signifi cato e il vero messag-gio che si celano dietro a questo progetto culturale e scolastico.

“Abbiamo regalato a tutti i bambini un albero – ci racconta il musicista dei Pooh - con la speranza che crescendo possano diventare dei buoni tutori della natura. Ci piacerebbe che anche da grandi continuassero a preoccuparsi della natura e di tutti gli alberi del mondo, che sono essenziali per noi in quanto ci aiutano a vivere e a respirare.”

Una settimana dopo altri 400 studenti padovani hanno partecipato in Fiera a Pado-va alla giornata conclusiva del percorso di educazione alimentare promosso da Coldi-

retti e Camera di Commercio di Padova. La sana alimentazione si impara in

classe, anche divertendosi e giocando. L’oc-casione per conoscere l’origine dei prodotti alimentari, la loro stagionalità, le caratte-

ristiche e le qualità è venuta dal concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado padovane “Sce-gli, scatta e… mangia con gusto”.

Decine di classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e me-die) padovane hanno raccontato la storia di una ricetta speciale e descritto i segreti per prepararla. I lavori sono stati corredati con le foto dei “protagonisti stagionali”, vale a dire gli ingredienti e i luoghi di produzione e vendita.

Il bassista trevigiano ha incontrato i bambinicon un invito a prendersi cura dell’ambiente

Coinvolte le scuole padovane Oltre 500 ragazzi alla festa conclusiva

Un albero per la vitafi rmato Red Canzian

Il musicista dei Pooh incontra i ragazzi di prima elementare

In quattrocentoospiti in Fieracon Coldirettiper imparare l’alimentazione sana

Il programma sisviluppa nell’arcodi tre anniscolastici e segueil ciclo dell’albero

di Manuel Glauco Matetich

24forChildren Il 22 e 23 giugno in Prato della Valle solidarietà in pista

Con l’arrivo dell’estate è tempo per i padovani di cominciare ad allenarsi in vista dell’ormai tradizionale appun-

tamento con lo sport e la solidarietà, che quest’anno raddoppia: dopo “Swim for children” e “Run for Children” arriva infatti “24forChildren”, 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto per entrare per la terza e quarta volta nel Guinness World Re-cords. La nuova sfi da a favore della Fondazio-ne Istituto di Ricerca Città della Speranza e dell’Associazione Santa Lucia per la coope-razione e lo sviluppo tra i popoli si terrà il 22 e 23 giugno in Prato della Valle a Padova.

Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno dunque ben due tentativi di record: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Per il primo record si cor-rerà la staffetta dei 100 metri sulla pista di atletica già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi

il testimone per 12 ore consecutive: dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da bat-tere è quello delle 2.395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio Al-Yarmook di Gaza, hanno corso 100 metri a testa inin-terrottamente per 12 ore.

Per il secondo record, in Prato della Valle verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, ad una corsia, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi

per 12 ore consecutive: dalle ore 9 alle ore 21 di sabato 23 giugno 2012. Dopo il record ottenuto da Swim for Children nel 2010 quest’anno una formula inedita per un nuovo tentativo: l’obiettivo sarà quello di portare in acqua almeno 2.515 persone, il 50 per cento più uno del record sulle 24 ore. Due i record da battere per aiutare al-trettante realtà che operano nel sociale. L’in-tero ricavato delle iscrizioni di 24forChildren

verrà infatti destinato alla realizzazione di progetti dedicati all’infanzia: i progetti di ri-cerca della Fondazione Istituto di Ricerca Pe-diatrica Città della Speranza e un progetto sanitario della missione di Suor Laura Girot-to ad Adua in Etiopia, attraverso l’Associa-zione Santa Lucia. Inaugurato il 6 maggio scorso, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza è destinato a diventare il più grande polo europeo dedicato alla ricerca sulle malattie infantili: ospiterà i laboratori e i ricercatori del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e darà spazio alle attività di ricerca scientifi ca di almeno 350 ricercatori. La Fondazione Città della Speranza si è impegnata a coprire tutte le

spese di gestione dell’edifi cio e a sostenere con almeno un milione di euro l’anno i pro-getti di ricerca pediatrica che si svolgeranno all’interno, grazie anche alla partecipazione di partner pubblici e privai. Attraverso l’Asso-ciazione Santa Lucia, 24forChildren sostiene invece uno dei progetti sanitari pediatrici che verranno realizzati nella missione di Suor Laura Girotto ad Adwa in Etiopia. Le suore della missione Kidane Mehret, assieme ad un gruppo di medici italiani volontari, hanno concepito un progetto ambizioso: la costru-zione di un centro ospedaliero che prevede circa 130 posti di degenza, diventando un punto di riferimento ancor più importante per la popolazione locale.

di Laura Organte

La terza edizione unisce le due discipline precedenti: nuoto e corsa, insieme per la ricerca

Staffetta dei record per salvare i bambiniLa presen-tazione dell’ini-ziativa di solidarietà del nuovo record del mondo per fi nanziare ricerca e coopera-zione

Altra novità che accompagna l’e-dizione 2012 della staffetta per la solidarietà è il concorso foto-

grafi co di 24forchildren, organizzato in collaborazione con Rce. Fotografi , aspiranti fotografi e amatori possono rappresentare in libera interpreta-zione il tema Run&Swim e inviare il loro lavoro a [email protected], riportando nome, cognome e numero di telefono, entro il 24 giugno.

Tutte le foto saranno pubbli-cate su www.rcefoto.com e nel sito www.24forchildren.it/pageFoto.php. Da quest’ultimo chiunque potrà votarle utilizzando il pulsante “mi pia-ce” di Facebook. Tra le 10 immagini più votate la Giuria sceglierà il vinci-tore. Ogni concorrente può partecipa-re con un massimo di 3 fotografi e in formato JPG della dimensione massima di 2MB. La premiazione del concorso avverrà in occasione della conferenza stampa fi nale di 24forchildren, mo-mento della consegna del ricavato della manifestazione alle associazioni benefi ciarie. Un altro modo per dare il proprio contributo solidale.

FOCUS

Premiate dieci immaginiCONCORSO FOTOGRAFICO PER LA SOLIDARIETÀ

L.O.

Dopo il successodelle precedentiedizioni, ora una nuova sfi da per i padovani

13Cultura provinciale

Un passo importante è stato compiuto nella direzione della restituzione alla città dell’Oratorio di san Rocco in

tutto il suo splendore originale. Il Dossale d’altare con san Rocco tra le sante Barbara e Lucia fi ancheggiato da due scene della vita di quest’ultima, infatti, è ritornato nella sua sede originaria dopo esser stato ospite per ottant’anni al Museo Civico di piazza del Santo e dopo un com-plesso e accurato restau-ro. “Durante il trasloco defi nitivo dei materiali conservati presso l’ex sede museale di Piazza del Santo, dopo aver trasferito i pezzi ceramici e lignei a Palazzo Zuckermann, ci si è trovati di fronte a un ca-polavoro come quello di Tiziano Minio - ricor-da l’Assessore Andrea Colasio - Era pertanto necessario occuparsi dell’opera più importan-te, portando a compimento il lavoro iniziato negli anni trenta da Andrea Moschetti, allora Direttore del Museo Civico, che aveva fatto

trasportare il dossale dall’Oratorio di San Rocco alla sede museale”. Fondamentale il contributo della Fondazione Cassa di Rispar-mio di Padova e Rovigo, che ha prontamente risposto all’appello offrendosi come ente fi -nanziatore per la realizzazione del progetto. Commissionato nel 1535 a Tiziano Aspetti detto Minio (Padova, 1511/1512 cir-ca–1552) e collocato nella sua sede origina-

ria l’anno successivo, il dossale costituisce il primo lavoro auto-nomo dello scultore padovano. L’imponen-te manufatto (circa quattro metri sia in al-

tezza che in larghezza), realizzato in stucco forte di marmo e di calce e impreziosito da dorature, si presenta in forma di polittico con quattro ordini di decorazione: nella parte prin-cipale, entro nicchie, sono collocate le grandi statue dei santi Rocco, Barbara e Lucia; sotto la trabeazione, ornata con volute fi tomorfe e mascheroni, vi sono tre riquadri con Dio

Padre e l’Annunciazione, mentre la predel-la, anch’essa tripartita, mostra un rilievo (san Rocco e l’angelo) nel campo centrale. Gli affreschi laterali - Santa Lucia dinanzi al giudice e L’elemosina di santa Lucia - sono opera certa di Stefano Dall’Arzere (Padova, notizie dal 1540 al 1575), che li realizzò nel 1559. La restituzione di questa opera, così intimamente legata alla storia padova-na, consente di recuperare appieno la perce-zione dell’intero complesso e dell’apparato decorativo. E’ questa l’occasione per ripristi-nare e rendere accessibile la sala superiore dell’Oratorio: “Rendere nuovamente fruibile

la sala del Capitolo da decenni preclusa al pubblico – sottolinea l’assessore Colasio - è operazione importante sia da un punto di vista storico-artistico che civico. Costituisce un valore aggiunto e un arricchimento non solo per visitatori e studiosi ma per l’intera città”. L’iniziativa è il seguito di una serie di operazioni di risanamento iniziate negli anni venti del Novecento, quando il Comune di Padova divenne proprietario del complesso. Rimangono ancora opere da compiere per il completo recupero formale e funzionale dell’edifi cio, ma questa era certo la tappa più diffi cile da superare nel percorso.

Restituito all’Oratorio di San Rocco lo splendido dossale d’altarecinquecentesto di Tiziano Aspetti

Arte a Padova Dopo ottant’anni al Museo Civico è stato riportato nella sede originale

Torna a “casa” il tesoro di Minio

Lo splendido dossale d’altare di Tiziano Aspetti detto Minio E’ in preparazione un evento culturale di grande rilievo, che animerà l’estate padovana: in arrivo la mostra agli

Eremitani che proporrà per la prima volta al grande pubblico due opere “inedite” di Tizia-no. Le due opere, un autoritratto e il ritratto di Papa Farnese Paolo III, sono proprietà di un privato che ha scelto di prestarle ai Musei civici patavini dopo una serie di incontri con il prof. Lionello Puppi, responsabile scientifi co dell’Archivio Tiziano, e dopo aver verifi cato l’effi cienza del sistema di sicurezza e della corretta e moderna ergonomia degli impianti museali. Il collezionista ha deciso anche di farsi carico di tutte le spese lasciando al Museo l’onere della tutela delle due preziose opere nel periodo della mostra.

EREMITANI

L.O.

Attesa per i dueinediti di Tiziano

L’autoritratto di Tiziano

La mostra Abano Terme festeggia il secolo di vita del “Trieste & Victoria”

Giusto cento anni fa nasceva ad Abano Terme il Trieste & Victoria, oggi l’ho-tel storico del Gruppo Borile. Erano

gli anni della “La Belle Epoque”, momento irrepetibile della storia europea. A celebra-re questa ricorrenza nei cinque Hotel del Gruppo Borile (Grand Hotel Terme Trieste & Victoria, Abano Grand Hotel, Hotel Terme Due Torri, Hotel Terme Metropole, Hotel La Residence & Idrokinesis, sarà allestita una mostra ideata e curata da Massimo e So-nia Cirulli, con materiali del Cirulli Archive, collezione di affi ches storici tra le più im-portanti in Europa, aperta al pubblico fi no al 30 luglio.

L’esposizione racconta, lungo il fi l rou-ge del ritratto femminile, ma non solo, le mode e le pose, le pause dell’intimità e della ricreazione, i momenti pubblici con le escursioni al parco o alle riviere, alle erme, naturalmente, le promenade e i rendez-vous, le sfi late di moda, le gite al lago o al mare, la vita notturna nei teatri e nei tabarin, i veglioni, i casinò, le passeggiate a cavallo, i riti mondani, le galanterie ma anche i vizi e gli eccessi di quest’epoca. Alla divulgazione e alla formazione di miti e modelli provvedevano proprio gli affi chistes, in primis quel Leonetto Cappiello che come pochi altri seppe connotare la pubblicità di

quegli “anni belli”. Quei colorati cartelloni, esposti nelle

fastose sale di ricevimento dei 5 Hotels del Gruppo Borile, per molti rappresentavano l’irragiungibilità di un miraggio, per altri la frizzante certezza dell’oggi. Testimoni di un passato carico di ottimismo e vitalità, sem-brano quasi a volerlo trasmettere a chi oggi gode dell’ospitalità, collaudata da un secolo di esperienza di questi magnifi ci alberghi. A chi, scegliendo un soggiorno al Trieste & Victoria entra fi n dentro la grande Storia, scegliendo magari di soggiornare nella Ca-

mera 110, monumento alla storia d’Italia. In questa camera soggiornava il Gene-

rale Diaz e da qui gestiva le ultime fasi della prima Guerra Mondiale. Il testo del celebre Armistizio è stato scritto sulle scrivanie dei salottini riservati del Trieste & Victoria, come ricorda la lapide sulla facciata dell’Ho-tel. Qui D’Annunzio progettò il Volo su Vien-na e tanto si sentiva di casa da voler che il Triste, il suo albergo termale preferito, assu-messe anche il nome di “Victoria”, istanza che venne immediatamente accettata dalla proprietà.

I fasti della “Belle Epoque”dove la storia è in ogni stanza

Lo storico hotel “Trieste & Victoria” del gruppo Borile

L.O.

EVENTI E MOSTRE

FOTOGRAFIA DOCUMENTARIADedicata agli appassionati di fotografi a documentaria, Padova Photo-Graphia, si terrà presso il sottopasso della Stua da giugno a settembre. Coordinatori del progetto saranno Moreno Segafredo, fotografo professionista e Prosdocimo Terrassan, architetto e fotografo. Le tematiche affrontate nel corso degli incontri e dei dibattiti saranno quelle relative alle trasformazioni e permanenze urba-nistiche, architettoniche e sociali nella nostra città. L’attività di ricerca verrà supportata da esposizioni di lavori di affermati fotografi contemporanei.

PERGAMENE DELLA CERTOSAIn mostra nella sala di rappresentanza di palazzo Santo Stefano alcune pergamene originali dell’Archivio della Certosa di san Bernardo di Padova, in particolare le più antiche del Monastero delle monache benedettine di san Bernardo. L’esposizione, nata dalla collaborazione tra l’archivio di stato, la Provincia e il lions club, è visitabile fi no al 30 giugno previa prenotazione al numero verde 800800820. Un’occasione unica per conoscere da vicino dei documenti preziosi che raccontano storiche vicende della città e custodiscono un passato ricco di arte e cultura.

“CUORI SULLA TERRA”Una mostra dedicata all’universo animale, con lo scopo di sensibilizzare al rispetto e alla conoscenza, sarà in esposizione fi no al 17 luglio all’ex Macello di via Cornaro. Protagonisti di “Cuori sulla terra” il pensiero e le emozioni di artisti che hanno lavorato su questo tema, che saranno affi ancati da performances, musica e incontri. L’educazione al rispetto degli animali, esseri che non hanno alcuna possibilità di far valere i propri anche più elementari diritti, implica l’educazione al rispetto per il più debole, per il diverso, per il malato, per il disabile, in una società che sta diventando sempre più egocentrica, sempre meno tollerante e solidale.

a cura di Laura Organte

Andrea Colasio:“Abbiamo resofruibile la saladel Consigllio al piano superiore”

di Laura Organte

24 Noi e gli altri2424 Noi e gli altri

Page 27: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

11Noi e gli altri

Nell’ambito della seconda edizione del progetto “Un albero per la Vita”, la presidente della Provincia di Padova,

Barbara Degani, insieme al bassista trevigia-no dei Pooh, Red Canzian, ha consegnato gli alberelli ai bambini delle prime elementari. L’obiettivo principale di questo importante pro-getto ambientale è cer-care di sensibilizzare il più possibile i bambini e le loro famiglie ad amare la natura e la vegetazione che ci circonda.

“Voglio ringraziare innanzitutto - affer-ma la presidente Barbara Degani – tutte le persone che hanno preso parte sia alla conferenza che all’evento al teatro Geox, ed inoltre anche l’enorme lavoro fatto dalla Pro-vincia di Padova che ha creduto fortemente

nella realizzazione di questo ambizioso pro-getto ambientale. Abbiamo voluto insegnare agli alunni delle scuole primarie che si deve prestare più attenzione e più rispetto verso le piante e gli alberi, perché questi sono una

parte fondamentale ed essenziale della nostra vita. E grazie a quest’iniziativa be-nefi ca siamo riusciti a lavorare assieme e a coinvolgere le scuole

primarie della provincia di Padova in un progetto valido ed istruttivo”. L’evento si è tenuto nella mattinata dello scorso 9 mag-gio al Gran teatro Geox. Nonostate alcuni inconvenienti tecici, che comunque non han-no compromesso la giornata, erano presenti circa 14 scuole primarie provenienti da tutto il territorio padovano, con più di 510 stu-

denti iscritti alla prima elementare, ai quali è stato dato in dono un piccolo alberello, che li ha fatti diventare, in questo modo, responsabili in prima persona della piantina, con il compito di farla crescere, prendersene cura e imparare a conoscere i segreti della natura passo dopo passo.

Il programma si sviluppa nell’arco di tre anni scolastici in modo da permettere ai bimbi di studiare il ciclo di vita dell’albero e osservare come cambia nelle varie stagioni. Le piantine possono essere tenute in classe e portate a casa durante le festività. Alla fi ne del terzo anno gli alberi saranno pian-tati in uno spazio del Comune, nel giardino della scuola o in quello di casa. Nel frattem-po, i promotori dell’iniziativa, incontreranno docenti e bimbi per monitorare l’andamento del progetto. Il musicista dei Pooh, Red Can-zian, al termine dell’evento, ci ha rilasciato

un paio di dichiarazioni per spiegare al me-glio il profondo signifi cato e il vero messag-gio che si celano dietro a questo progetto culturale e scolastico.

“Abbiamo regalato a tutti i bambini un albero – ci racconta il musicista dei Pooh - con la speranza che crescendo possano diventare dei buoni tutori della natura. Ci piacerebbe che anche da grandi continuassero a preoccuparsi della natura e di tutti gli alberi del mondo, che sono essenziali per noi in quanto ci aiutano a vivere e a respirare.”

Una settimana dopo altri 400 studenti padovani hanno partecipato in Fiera a Pado-va alla giornata conclusiva del percorso di educazione alimentare promosso da Coldi-

retti e Camera di Commercio di Padova. La sana alimentazione si impara in

classe, anche divertendosi e giocando. L’oc-casione per conoscere l’origine dei prodotti alimentari, la loro stagionalità, le caratte-

ristiche e le qualità è venuta dal concorso per le scuole primarie e secondarie di primo grado padovane “Sce-gli, scatta e… mangia con gusto”.

Decine di classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e me-die) padovane hanno raccontato la storia di una ricetta speciale e descritto i segreti per prepararla. I lavori sono stati corredati con le foto dei “protagonisti stagionali”, vale a dire gli ingredienti e i luoghi di produzione e vendita.

Il bassista trevigiano ha incontrato i bambinicon un invito a prendersi cura dell’ambiente

Coinvolte le scuole padovane Oltre 500 ragazzi alla festa conclusiva

Un albero per la vitafi rmato Red Canzian

Il musicista dei Pooh incontra i ragazzi di prima elementare

In quattrocentoospiti in Fieracon Coldirettiper imparare l’alimentazione sana

Il programma sisviluppa nell’arcodi tre anniscolastici e segueil ciclo dell’albero

di Manuel Glauco Matetich

24forChildren Il 22 e 23 giugno in Prato della Valle solidarietà in pista

Con l’arrivo dell’estate è tempo per i padovani di cominciare ad allenarsi in vista dell’ormai tradizionale appun-

tamento con lo sport e la solidarietà, che quest’anno raddoppia: dopo “Swim for children” e “Run for Children” arriva infatti “24forChildren”, 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto per entrare per la terza e quarta volta nel Guinness World Re-cords. La nuova sfi da a favore della Fondazio-ne Istituto di Ricerca Città della Speranza e dell’Associazione Santa Lucia per la coope-razione e lo sviluppo tra i popoli si terrà il 22 e 23 giugno in Prato della Valle a Padova.

Dalle ore 20 del 22 giugno alle ore 21 del 23 giugno si terranno dunque ben due tentativi di record: 12 ore di corsa e 12 ore di nuoto. Per il primo record si cor-rerà la staffetta dei 100 metri sulla pista di atletica già inaugurata lo scorso anno da Run for Children. Gli atleti dovranno passarsi

il testimone per 12 ore consecutive: dalle ore 20 di venerdì 22 giugno alle ore 8 di sabato 23 giugno 2012. Il record da bat-tere è quello delle 2.395 persone che il 23 ottobre 2010, nello stadio Al-Yarmook di Gaza, hanno corso 100 metri a testa inin-terrottamente per 12 ore.

Per il secondo record, in Prato della Valle verrà attrezzata una piscina lunga 18 metri, ad una corsia, nella quale i nuotatori dovranno avvicendarsi

per 12 ore consecutive: dalle ore 9 alle ore 21 di sabato 23 giugno 2012. Dopo il record ottenuto da Swim for Children nel 2010 quest’anno una formula inedita per un nuovo tentativo: l’obiettivo sarà quello di portare in acqua almeno 2.515 persone, il 50 per cento più uno del record sulle 24 ore. Due i record da battere per aiutare al-trettante realtà che operano nel sociale. L’in-tero ricavato delle iscrizioni di 24forChildren

verrà infatti destinato alla realizzazione di progetti dedicati all’infanzia: i progetti di ri-cerca della Fondazione Istituto di Ricerca Pe-diatrica Città della Speranza e un progetto sanitario della missione di Suor Laura Girot-to ad Adua in Etiopia, attraverso l’Associa-zione Santa Lucia. Inaugurato il 6 maggio scorso, l’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza è destinato a diventare il più grande polo europeo dedicato alla ricerca sulle malattie infantili: ospiterà i laboratori e i ricercatori del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Padova e darà spazio alle attività di ricerca scientifi ca di almeno 350 ricercatori. La Fondazione Città della Speranza si è impegnata a coprire tutte le

spese di gestione dell’edifi cio e a sostenere con almeno un milione di euro l’anno i pro-getti di ricerca pediatrica che si svolgeranno all’interno, grazie anche alla partecipazione di partner pubblici e privai. Attraverso l’Asso-ciazione Santa Lucia, 24forChildren sostiene invece uno dei progetti sanitari pediatrici che verranno realizzati nella missione di Suor Laura Girotto ad Adwa in Etiopia. Le suore della missione Kidane Mehret, assieme ad un gruppo di medici italiani volontari, hanno concepito un progetto ambizioso: la costru-zione di un centro ospedaliero che prevede circa 130 posti di degenza, diventando un punto di riferimento ancor più importante per la popolazione locale.

di Laura Organte

La terza edizione unisce le due discipline precedenti: nuoto e corsa, insieme per la ricerca

Staffetta dei record per salvare i bambiniLa presen-tazione dell’ini-ziativa di solidarietà del nuovo record del mondo per fi nanziare ricerca e coopera-zione

Altra novità che accompagna l’e-dizione 2012 della staffetta per la solidarietà è il concorso foto-

grafi co di 24forchildren, organizzato in collaborazione con Rce. Fotografi , aspiranti fotografi e amatori possono rappresentare in libera interpreta-zione il tema Run&Swim e inviare il loro lavoro a [email protected], riportando nome, cognome e numero di telefono, entro il 24 giugno.

Tutte le foto saranno pubbli-cate su www.rcefoto.com e nel sito www.24forchildren.it/pageFoto.php. Da quest’ultimo chiunque potrà votarle utilizzando il pulsante “mi pia-ce” di Facebook. Tra le 10 immagini più votate la Giuria sceglierà il vinci-tore. Ogni concorrente può partecipa-re con un massimo di 3 fotografi e in formato JPG della dimensione massima di 2MB. La premiazione del concorso avverrà in occasione della conferenza stampa fi nale di 24forchildren, mo-mento della consegna del ricavato della manifestazione alle associazioni benefi ciarie. Un altro modo per dare il proprio contributo solidale.

FOCUS

Premiate dieci immaginiCONCORSO FOTOGRAFICO PER LA SOLIDARIETÀ

L.O.

Dopo il successodelle precedentiedizioni, ora una nuova sfi da per i padovani

13Cultura provinciale

Un passo importante è stato compiuto nella direzione della restituzione alla città dell’Oratorio di san Rocco in

tutto il suo splendore originale. Il Dossale d’altare con san Rocco tra le sante Barbara e Lucia fi ancheggiato da due scene della vita di quest’ultima, infatti, è ritornato nella sua sede originaria dopo esser stato ospite per ottant’anni al Museo Civico di piazza del Santo e dopo un com-plesso e accurato restau-ro. “Durante il trasloco defi nitivo dei materiali conservati presso l’ex sede museale di Piazza del Santo, dopo aver trasferito i pezzi ceramici e lignei a Palazzo Zuckermann, ci si è trovati di fronte a un ca-polavoro come quello di Tiziano Minio - ricor-da l’Assessore Andrea Colasio - Era pertanto necessario occuparsi dell’opera più importan-te, portando a compimento il lavoro iniziato negli anni trenta da Andrea Moschetti, allora Direttore del Museo Civico, che aveva fatto

trasportare il dossale dall’Oratorio di San Rocco alla sede museale”. Fondamentale il contributo della Fondazione Cassa di Rispar-mio di Padova e Rovigo, che ha prontamente risposto all’appello offrendosi come ente fi -nanziatore per la realizzazione del progetto. Commissionato nel 1535 a Tiziano Aspetti detto Minio (Padova, 1511/1512 cir-ca–1552) e collocato nella sua sede origina-

ria l’anno successivo, il dossale costituisce il primo lavoro auto-nomo dello scultore padovano. L’imponen-te manufatto (circa quattro metri sia in al-

tezza che in larghezza), realizzato in stucco forte di marmo e di calce e impreziosito da dorature, si presenta in forma di polittico con quattro ordini di decorazione: nella parte prin-cipale, entro nicchie, sono collocate le grandi statue dei santi Rocco, Barbara e Lucia; sotto la trabeazione, ornata con volute fi tomorfe e mascheroni, vi sono tre riquadri con Dio

Padre e l’Annunciazione, mentre la predel-la, anch’essa tripartita, mostra un rilievo (san Rocco e l’angelo) nel campo centrale. Gli affreschi laterali - Santa Lucia dinanzi al giudice e L’elemosina di santa Lucia - sono opera certa di Stefano Dall’Arzere (Padova, notizie dal 1540 al 1575), che li realizzò nel 1559. La restituzione di questa opera, così intimamente legata alla storia padova-na, consente di recuperare appieno la perce-zione dell’intero complesso e dell’apparato decorativo. E’ questa l’occasione per ripristi-nare e rendere accessibile la sala superiore dell’Oratorio: “Rendere nuovamente fruibile

la sala del Capitolo da decenni preclusa al pubblico – sottolinea l’assessore Colasio - è operazione importante sia da un punto di vista storico-artistico che civico. Costituisce un valore aggiunto e un arricchimento non solo per visitatori e studiosi ma per l’intera città”. L’iniziativa è il seguito di una serie di operazioni di risanamento iniziate negli anni venti del Novecento, quando il Comune di Padova divenne proprietario del complesso. Rimangono ancora opere da compiere per il completo recupero formale e funzionale dell’edifi cio, ma questa era certo la tappa più diffi cile da superare nel percorso.

Restituito all’Oratorio di San Rocco lo splendido dossale d’altarecinquecentesto di Tiziano Aspetti

Arte a Padova Dopo ottant’anni al Museo Civico è stato riportato nella sede originale

Torna a “casa” il tesoro di Minio

Lo splendido dossale d’altare di Tiziano Aspetti detto Minio E’ in preparazione un evento culturale di grande rilievo, che animerà l’estate padovana: in arrivo la mostra agli

Eremitani che proporrà per la prima volta al grande pubblico due opere “inedite” di Tizia-no. Le due opere, un autoritratto e il ritratto di Papa Farnese Paolo III, sono proprietà di un privato che ha scelto di prestarle ai Musei civici patavini dopo una serie di incontri con il prof. Lionello Puppi, responsabile scientifi co dell’Archivio Tiziano, e dopo aver verifi cato l’effi cienza del sistema di sicurezza e della corretta e moderna ergonomia degli impianti museali. Il collezionista ha deciso anche di farsi carico di tutte le spese lasciando al Museo l’onere della tutela delle due preziose opere nel periodo della mostra.

EREMITANI

L.O.

Attesa per i dueinediti di Tiziano

L’autoritratto di Tiziano

La mostra Abano Terme festeggia il secolo di vita del “Trieste & Victoria”

Giusto cento anni fa nasceva ad Abano Terme il Trieste & Victoria, oggi l’ho-tel storico del Gruppo Borile. Erano

gli anni della “La Belle Epoque”, momento irrepetibile della storia europea. A celebra-re questa ricorrenza nei cinque Hotel del Gruppo Borile (Grand Hotel Terme Trieste & Victoria, Abano Grand Hotel, Hotel Terme Due Torri, Hotel Terme Metropole, Hotel La Residence & Idrokinesis, sarà allestita una mostra ideata e curata da Massimo e So-nia Cirulli, con materiali del Cirulli Archive, collezione di affi ches storici tra le più im-portanti in Europa, aperta al pubblico fi no al 30 luglio.

L’esposizione racconta, lungo il fi l rou-ge del ritratto femminile, ma non solo, le mode e le pose, le pause dell’intimità e della ricreazione, i momenti pubblici con le escursioni al parco o alle riviere, alle erme, naturalmente, le promenade e i rendez-vous, le sfi late di moda, le gite al lago o al mare, la vita notturna nei teatri e nei tabarin, i veglioni, i casinò, le passeggiate a cavallo, i riti mondani, le galanterie ma anche i vizi e gli eccessi di quest’epoca. Alla divulgazione e alla formazione di miti e modelli provvedevano proprio gli affi chistes, in primis quel Leonetto Cappiello che come pochi altri seppe connotare la pubblicità di

quegli “anni belli”. Quei colorati cartelloni, esposti nelle

fastose sale di ricevimento dei 5 Hotels del Gruppo Borile, per molti rappresentavano l’irragiungibilità di un miraggio, per altri la frizzante certezza dell’oggi. Testimoni di un passato carico di ottimismo e vitalità, sem-brano quasi a volerlo trasmettere a chi oggi gode dell’ospitalità, collaudata da un secolo di esperienza di questi magnifi ci alberghi. A chi, scegliendo un soggiorno al Trieste & Victoria entra fi n dentro la grande Storia, scegliendo magari di soggiornare nella Ca-

mera 110, monumento alla storia d’Italia. In questa camera soggiornava il Gene-

rale Diaz e da qui gestiva le ultime fasi della prima Guerra Mondiale. Il testo del celebre Armistizio è stato scritto sulle scrivanie dei salottini riservati del Trieste & Victoria, come ricorda la lapide sulla facciata dell’Ho-tel. Qui D’Annunzio progettò il Volo su Vien-na e tanto si sentiva di casa da voler che il Triste, il suo albergo termale preferito, assu-messe anche il nome di “Victoria”, istanza che venne immediatamente accettata dalla proprietà.

I fasti della “Belle Epoque”dove la storia è in ogni stanza

Lo storico hotel “Trieste & Victoria” del gruppo Borile

L.O.

EVENTI E MOSTRE

FOTOGRAFIA DOCUMENTARIADedicata agli appassionati di fotografi a documentaria, Padova Photo-Graphia, si terrà presso il sottopasso della Stua da giugno a settembre. Coordinatori del progetto saranno Moreno Segafredo, fotografo professionista e Prosdocimo Terrassan, architetto e fotografo. Le tematiche affrontate nel corso degli incontri e dei dibattiti saranno quelle relative alle trasformazioni e permanenze urba-nistiche, architettoniche e sociali nella nostra città. L’attività di ricerca verrà supportata da esposizioni di lavori di affermati fotografi contemporanei.

PERGAMENE DELLA CERTOSAIn mostra nella sala di rappresentanza di palazzo Santo Stefano alcune pergamene originali dell’Archivio della Certosa di san Bernardo di Padova, in particolare le più antiche del Monastero delle monache benedettine di san Bernardo. L’esposizione, nata dalla collaborazione tra l’archivio di stato, la Provincia e il lions club, è visitabile fi no al 30 giugno previa prenotazione al numero verde 800800820. Un’occasione unica per conoscere da vicino dei documenti preziosi che raccontano storiche vicende della città e custodiscono un passato ricco di arte e cultura.

“CUORI SULLA TERRA”Una mostra dedicata all’universo animale, con lo scopo di sensibilizzare al rispetto e alla conoscenza, sarà in esposizione fi no al 17 luglio all’ex Macello di via Cornaro. Protagonisti di “Cuori sulla terra” il pensiero e le emozioni di artisti che hanno lavorato su questo tema, che saranno affi ancati da performances, musica e incontri. L’educazione al rispetto degli animali, esseri che non hanno alcuna possibilità di far valere i propri anche più elementari diritti, implica l’educazione al rispetto per il più debole, per il diverso, per il malato, per il disabile, in una società che sta diventando sempre più egocentrica, sempre meno tollerante e solidale.

a cura di Laura Organte

Andrea Colasio:“Abbiamo resofruibile la saladel Consigllio al piano superiore”

di Laura Organte

252525Cultura provinciale

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IL VENETOin PRIMO PIANO

Furti in abitazione, rapine nei supermercati, nelle banche, borseggi, truffe porta a porta. Ma anche allarme mafi a. Con la crisi la criminalità spicciola

aumenta insieme con le infi ltrazioni di quella organiz-zata Partiamo dalla prima, che i cittadini vedono più da vicino. Si tratta di una criminalità spesso alimentata da quel sottobosco composto da immigrati arrivati alla ricerca di un lavoro che oggi non c’è più. Allora c’è chi si arrangia con lavori in nero ma anche chi si organizza per delinquere. Dalle prime stime delle questure e dei comandi Compagnia dei carabinieri in tutto il Veneto, sono in aumento rilevante (anche del 40 % in alcune aree) dagli inizi del 2012, ad esempio, i furti di gasolio e benzina, da mezzi in sosta.

Un materiale considerato prezioso visto il prezzo dei carburanti alla pompa. Ora i ladri che un tempo col-pivano villette di benestanti, fanno razzia in semplici garage, portando via attrezzi da giardino, biciclette, materiale da poche decine di euro. Razzie di sono re-gistrate nel veneziano, ma anche nel padovano e nel rodigino, per non parlare delle provincie “più ricche” come Vicenza, Verona e Treviso dove gli assalti sono spessissimo anche ai capannoni delle aree industriali.

La crisi però sembra aver provocato anche un altro fe-nomeno, che è quello della reazione anche armata dei proprietari derubati.

Tabaccherie e negozi di abbigliamento sono i primi obiettivi di una criminalità che con la crisi però diven-ta sempre meno sopportabile. Un caso limite è stato quello che ha riguardato un tabaccaio di Correzzola nel padovano che a fi ne aprile ad un furto al suo negozio ha reagito bloccando i ladri e uccidendone uno a colpi di pistola.

Autore dei fatti è stato Franco Birolo 47 anni, che gestisce la sua tabaccheria con rivendita di giorna-li nel centro del paese. Quando ha sentito che è scat-tato l’allarme Birolo ha urlato alla moglie di chiamare il 112 e poi si è precipitato giù, nel suo negozio, per cercare di salvarlo dalla razzia. Sotto c’erano quattro giovani malviventi stranieri che non si aspettavano una reazione così decisa. Il tabaccaio ha preso la sua pistola che detiene regolarmente, una Glock semiautomatica calibro 9 e raggiunti i ladri in negozio ha sparato ad uno di loro uccidendolo, un altro lo ha catturato.

Le reazioni a questo fatto in tutto il Veneto sono state amplissime e spesso di condivisione della reazione del tabaccaio.

Resta il fatto che sempre più persone difendono con denti quello che hanno costruito a prezzo di tanti sacrifi ci e che la crisi, sta già colpendo duramente. Se poi arrivano anche i ladri...

Ma accanto alla criminalità ordinaria fatta di bande di predoni più o meno organizzate, ma spes-so improvvisate, le forze dell’ordi-ne stanno registrando in Veneto un inquietante fenomeno: quello della pesante infi ltrazione della crimi-

nalità organizzata (mafi a camorra e n’drangheta) nei gangli economici della regione.

A fare il punto della situazione è stato il presidente della Commissione parlamentare antimafi a Giuseppe Pisanu, dopo la due giorni di audizioni di prefetti e magistrati veneziani e padovani che si è tenuta nelle scorse settimane.

Da quanto verifi cato dai responsabili delle forze dell’ordine e dalla Commissione Antimafi a “La regione

è considerata dalle consorterie criminali come un luogo nel quale poter operare, soprattutto nel settore econo-mico, senza dover rispettare vincoli gerarchici dovuti ad una presenza egemone sul territorio di un’organizzazio-ne capace di imporre i propri voleri”.

E gli esempi delle infi ltrazioni mafi ose ci sono già stati. Con l’operazione “Serpe”, sono fi niti in manette 27 mafi osi, tutti legati ai clan dei casalesi: prestavano denaro a imprenditori in crisi e così hanno strozzato una sessantina di piccole imprese tra Padova e Treviso. Di queste solo due hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti.

Poi c’è stata l’operazione “Adria docks”: di fatto il tentativo di uno dei difensori palermitani dei Lo Piccolo di riciclare il denaro della famiglia investendolo in un complesso industriale ai Saloni di Sottomarina per otto milioni di euro. Oltre al legale palermitano sono rimasti coinvolti un noto imprenditore edile padovano, un ma-resciallo della Guardia di fi nanza in servizio a Chioggia e un giocatore della squadra di calcio di Piove di Sacco. Per non parlare dell’ultimo caso del calcio San Donà, in cui è stata coinvolta la camorra.

di Alessandro Abbadir

Crisi, la criminalità aumenta

Dopo il gravissimo episodio di Correzzo-la, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. Per Zaia “l’episodio conferma

l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori.

La situazione non è certamente più dram-matica di quella di altre Regioni d’Italia, ma è evidente che le forze dell’ordine hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior effi cacia all’espandersi della criminalità, che mina le nostre comunità, indifferentemente

nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Per Zaia insomma è diffi cile non collegare questi tra-gici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un nume-ro sempre maggiore di cittadini e famiglie venete. “Lo dico, sia ben chiaro - chiarisce Zaia - non per giustifi care le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e fru-strazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in que-sto periodo, risultano preziose per condurre una

vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costante-mente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. Per Zaia insomma ora più che mai c’è la necessità di impedire l’accesso in Italia a quelle persone che arrivano qui senza alcuna prospettiva e solo per delinquere e che poi generano tensioni sociali.

IL GOVERNATORE ZAIA “L’ITALIA SIA INACESSIBILE PER CHI VIENE A DELINQUERE”

Allarme sicurezza. Assalti a negozi e abitazioni, pericolo infi ltrazioni mafi ose

A.A.

“Aumenti del 40 % per furti di carburante, nei garage,nei supermercati”

Luca Zaia

7Il Veneto in primo piano

La crisi per il mercato della droga in Ve-neto non c’è. Anzi gli affari sembrano andare a gonfi e vele per i mercanti di

morte e gli spacciatori al dettaglio, che sem-pre più numerosi infestano città e paesi di provincia. E sempre più numerosi vengono arrestati. La diffusione del fenomeno crea ansia soprattutto nei genitori di ragazzi che sono i principali consumatori, e che a volte hanno come unica possibilità di risalita l’en-trata in qualche comunità di recupero. Ma vediamo i dati per capire il fenomeno. Nei primi quattro mesi del 2012.

Rispetto al 2011 in Veneto si assiste c’è un aumento del 20 % (il più alto fra le droghe) del commercio per la cannabis se confrontato con lo stesso periodo. Vedia-

mo ora nel dettaglio le province di Padova, Venezia e Treviso di fatto le più coinvolte dal fenomeno dai dati forniti dalle forze di polizia. A Padova sono state sequestrati oltre 70 kg. di stupefacenti (poco più di 25 kg nello stesso pe-riodo del 2011), con il “picco” di oltre 12 kg di eroina (circa 7 kg nel 2011) e oltre 38 kg di cocaina (4,2 kg nell’analogo periodo del 2011). Sono stati sequestrati anche 18 kg di hashish. Molti di più dei 4,7 kg del 2011. Tanti sono fi niti in galera o avranno dei seri guai con la giustizia: 267 le persone segnalate all’autorità giudiziaria per traffi co

e spaccio (285 nel 2011), di cui 189 in stato di arresto, 65 in stato di libertà e 13 di irreperibilità. Passiamo a Venezia e pro-vincia.

Nel capoluogo Veneto si è registrato il boom dei sequestri di hashish. Di questa sostanza ne sono stati sequestrati 100 kg contro gli 11,7 kg dello stesso periodo del 2011. E poi la

marjiuana: 233,8 kg contri 90 del 2011. Di eroina però se ne è trovata meno, solo pochi grammi mentre erano 2,6 kg nel 2011 e poco più di un chilogrammo cocaina rispetto ai 6,3 kg del 2011. Le persone segnalate

per spaccio sono 94 di cui 75 in stato di arresto e 19 “a piede libero”.

Cinquantadue gli stranieri coinvolti nel-lo spaccio, sei i minorenni. Dati meno con-sistenti infi ne per la provincia di Treviso, in controtendenza per dire la verità riaspetto a Padova e Venezia.

Qui è stato sequestrato un etto di eroina mente erano 19,7 kg nell’analogo periodo del 2011, otto etti di cocaina, 7 kg di hashish (13 kg nel 2011). A Treviso au-menta il sequestro di marjuana con 2,1 kg In questa provincia sono 57 persone denun-ciate per spaccio, di cui 45 arrestate e 12 in stato di libertà. Venticinque gli stranieri coinvolti e due i minorenni.

Sicurezza sociale Centinaia gli spacciatori arrestati nei primi mesi del 2012

Il mercato della droga va a gonfi e vele

A Padova nel 2012 sono stati già sequestrati 70kg di stupefacenti

CONVEGNO

Ecomafi e è allarme in Veneto orientale sul litorale turistico e per questo al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento - Corru-zione –Ecomafi e: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente,

con il patrocinio della Provincia di Venezia. Sono intervenuti, Giampietro Pizzo, economista, Lorenzo Segato direttore dell’associazione no profi t Risscc, Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto. Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità –Venezia. ”La Provincia di Venezia - ha spiegato l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia - è molto attenta al fenomeno delle infi ltrazioni della crimi-

nalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifi uti e nella cosiddetta partita del cemento anche nel Veneto orientale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinie-ri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza, per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno. Stiamo lavorando per fare in modo che non ci siano più alibi per il mancato rispetto delle regole, dovuto alle obiezioni sulla farraginosità delle normative. Allo stesso tempo i controlli effettuati devono essere rigorosi”.

A SAN DONÀ. ECOMAFIE È ALLARME REGIONALE

A.A.

Sabato 19 Maggio 2012 ore 10.00Centro Culturale Leonardo Da Vinci Piazza Indipendenza, San Donà di Piave

Cemento - Corruzione - Ecoma�eVeneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta

Che cosa signi�ca l'in�ltrazione delle ma�e nell'economia?Quali strumenti abbiamo, oltre all'azione giudiziaria di magistratura e polizia,

per governare in modo e�cace e giusto l'economia dei nostri territori?

Legambiente Veneto, in collaborazione con l'Osservatorio "Ambiente e Legalità" di Venezia,promuove un momento pubblico di ri�essione su questi problemi con particolare riguardo alla

questione dei circuiti �nanziari e dello sviluppo urbanistico ed edilizio.

Programma:Introduce Giulia Baldissera, Presidente Legambiente Veneto Orientale

Saluti e ri�essioni di:Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia

Gianfranco Bettin, Assessore all'Ambiente e alla città sostenibiledel Comune di Venezia

interventi di:

Giampietro Pizzo, Economista esperto in micro�nanzaSerena Righini, Urbanista

Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto

Modera:Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità – Venezia

con il patrocinio dellaProvincia di Venezia

con il patrocinio del comunedi San Donà di Piave

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Page 29: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

6

IL VENETOin PRIMO PIANO

Furti in abitazione, rapine nei supermercati, nelle banche, borseggi, truffe porta a porta. Ma anche allarme mafi a. Con la crisi la criminalità spicciola

aumenta insieme con le infi ltrazioni di quella organiz-zata Partiamo dalla prima, che i cittadini vedono più da vicino. Si tratta di una criminalità spesso alimentata da quel sottobosco composto da immigrati arrivati alla ricerca di un lavoro che oggi non c’è più. Allora c’è chi si arrangia con lavori in nero ma anche chi si organizza per delinquere. Dalle prime stime delle questure e dei comandi Compagnia dei carabinieri in tutto il Veneto, sono in aumento rilevante (anche del 40 % in alcune aree) dagli inizi del 2012, ad esempio, i furti di gasolio e benzina, da mezzi in sosta.

Un materiale considerato prezioso visto il prezzo dei carburanti alla pompa. Ora i ladri che un tempo col-pivano villette di benestanti, fanno razzia in semplici garage, portando via attrezzi da giardino, biciclette, materiale da poche decine di euro. Razzie di sono re-gistrate nel veneziano, ma anche nel padovano e nel rodigino, per non parlare delle provincie “più ricche” come Vicenza, Verona e Treviso dove gli assalti sono spessissimo anche ai capannoni delle aree industriali.

La crisi però sembra aver provocato anche un altro fe-nomeno, che è quello della reazione anche armata dei proprietari derubati.

Tabaccherie e negozi di abbigliamento sono i primi obiettivi di una criminalità che con la crisi però diven-ta sempre meno sopportabile. Un caso limite è stato quello che ha riguardato un tabaccaio di Correzzola nel padovano che a fi ne aprile ad un furto al suo negozio ha reagito bloccando i ladri e uccidendone uno a colpi di pistola.

Autore dei fatti è stato Franco Birolo 47 anni, che gestisce la sua tabaccheria con rivendita di giorna-li nel centro del paese. Quando ha sentito che è scat-tato l’allarme Birolo ha urlato alla moglie di chiamare il 112 e poi si è precipitato giù, nel suo negozio, per cercare di salvarlo dalla razzia. Sotto c’erano quattro giovani malviventi stranieri che non si aspettavano una reazione così decisa. Il tabaccaio ha preso la sua pistola che detiene regolarmente, una Glock semiautomatica calibro 9 e raggiunti i ladri in negozio ha sparato ad uno di loro uccidendolo, un altro lo ha catturato.

Le reazioni a questo fatto in tutto il Veneto sono state amplissime e spesso di condivisione della reazione del tabaccaio.

Resta il fatto che sempre più persone difendono con denti quello che hanno costruito a prezzo di tanti sacrifi ci e che la crisi, sta già colpendo duramente. Se poi arrivano anche i ladri...

Ma accanto alla criminalità ordinaria fatta di bande di predoni più o meno organizzate, ma spes-so improvvisate, le forze dell’ordi-ne stanno registrando in Veneto un inquietante fenomeno: quello della pesante infi ltrazione della crimi-

nalità organizzata (mafi a camorra e n’drangheta) nei gangli economici della regione.

A fare il punto della situazione è stato il presidente della Commissione parlamentare antimafi a Giuseppe Pisanu, dopo la due giorni di audizioni di prefetti e magistrati veneziani e padovani che si è tenuta nelle scorse settimane.

Da quanto verifi cato dai responsabili delle forze dell’ordine e dalla Commissione Antimafi a “La regione

è considerata dalle consorterie criminali come un luogo nel quale poter operare, soprattutto nel settore econo-mico, senza dover rispettare vincoli gerarchici dovuti ad una presenza egemone sul territorio di un’organizzazio-ne capace di imporre i propri voleri”.

E gli esempi delle infi ltrazioni mafi ose ci sono già stati. Con l’operazione “Serpe”, sono fi niti in manette 27 mafi osi, tutti legati ai clan dei casalesi: prestavano denaro a imprenditori in crisi e così hanno strozzato una sessantina di piccole imprese tra Padova e Treviso. Di queste solo due hanno avuto il coraggio di denunciare i fatti.

Poi c’è stata l’operazione “Adria docks”: di fatto il tentativo di uno dei difensori palermitani dei Lo Piccolo di riciclare il denaro della famiglia investendolo in un complesso industriale ai Saloni di Sottomarina per otto milioni di euro. Oltre al legale palermitano sono rimasti coinvolti un noto imprenditore edile padovano, un ma-resciallo della Guardia di fi nanza in servizio a Chioggia e un giocatore della squadra di calcio di Piove di Sacco. Per non parlare dell’ultimo caso del calcio San Donà, in cui è stata coinvolta la camorra.

di Alessandro Abbadir

Crisi, la criminalità aumenta

Dopo il gravissimo episodio di Correzzo-la, interviene il governatore del Veneto Luca Zaia. Per Zaia “l’episodio conferma

l’esistenza di un’emergenza sicurezza nei nostri territori.

La situazione non è certamente più dram-matica di quella di altre Regioni d’Italia, ma è evidente che le forze dell’ordine hanno bisogno di essere messe nelle condizioni di far fronte con maggior effi cacia all’espandersi della criminalità, che mina le nostre comunità, indifferentemente

nei grandi come nei piccoli centri urbani”. Per Zaia insomma è diffi cile non collegare questi tra-gici fatti con l’incancrenirsi della crisi economica che sta travolgendo giorno dopo giorno un nume-ro sempre maggiore di cittadini e famiglie venete. “Lo dico, sia ben chiaro - chiarisce Zaia - non per giustifi care le azioni esecrabili dei delinquenti, bensì per interpretare la crescente angoscia e fru-strazione di chi difende il proprio lavoro, i propri risparmi, le proprie risorse che, mai come in que-sto periodo, risultano preziose per condurre una

vita dignitosa se non addirittura per sopravvivere. E’ evidente che questi stati d’animo, a cui si deve aggiungere l’esasperazione nel sentirsi costante-mente minacciati, induca a una reazione come quella del commerciante di Correzzola, che a mio avviso è a tutti gli effetti legittima difesa”. Per Zaia insomma ora più che mai c’è la necessità di impedire l’accesso in Italia a quelle persone che arrivano qui senza alcuna prospettiva e solo per delinquere e che poi generano tensioni sociali.

IL GOVERNATORE ZAIA “L’ITALIA SIA INACESSIBILE PER CHI VIENE A DELINQUERE”

Allarme sicurezza. Assalti a negozi e abitazioni, pericolo infi ltrazioni mafi ose

A.A.

“Aumenti del 40 % per furti di carburante, nei garage,nei supermercati”

Luca Zaia

7Il Veneto in primo piano

La crisi per il mercato della droga in Ve-neto non c’è. Anzi gli affari sembrano andare a gonfi e vele per i mercanti di

morte e gli spacciatori al dettaglio, che sem-pre più numerosi infestano città e paesi di provincia. E sempre più numerosi vengono arrestati. La diffusione del fenomeno crea ansia soprattutto nei genitori di ragazzi che sono i principali consumatori, e che a volte hanno come unica possibilità di risalita l’en-trata in qualche comunità di recupero. Ma vediamo i dati per capire il fenomeno. Nei primi quattro mesi del 2012.

Rispetto al 2011 in Veneto si assiste c’è un aumento del 20 % (il più alto fra le droghe) del commercio per la cannabis se confrontato con lo stesso periodo. Vedia-

mo ora nel dettaglio le province di Padova, Venezia e Treviso di fatto le più coinvolte dal fenomeno dai dati forniti dalle forze di polizia. A Padova sono state sequestrati oltre 70 kg. di stupefacenti (poco più di 25 kg nello stesso pe-riodo del 2011), con il “picco” di oltre 12 kg di eroina (circa 7 kg nel 2011) e oltre 38 kg di cocaina (4,2 kg nell’analogo periodo del 2011). Sono stati sequestrati anche 18 kg di hashish. Molti di più dei 4,7 kg del 2011. Tanti sono fi niti in galera o avranno dei seri guai con la giustizia: 267 le persone segnalate all’autorità giudiziaria per traffi co

e spaccio (285 nel 2011), di cui 189 in stato di arresto, 65 in stato di libertà e 13 di irreperibilità. Passiamo a Venezia e pro-vincia.

Nel capoluogo Veneto si è registrato il boom dei sequestri di hashish. Di questa sostanza ne sono stati sequestrati 100 kg contro gli 11,7 kg dello stesso periodo del 2011. E poi la

marjiuana: 233,8 kg contri 90 del 2011. Di eroina però se ne è trovata meno, solo pochi grammi mentre erano 2,6 kg nel 2011 e poco più di un chilogrammo cocaina rispetto ai 6,3 kg del 2011. Le persone segnalate

per spaccio sono 94 di cui 75 in stato di arresto e 19 “a piede libero”.

Cinquantadue gli stranieri coinvolti nel-lo spaccio, sei i minorenni. Dati meno con-sistenti infi ne per la provincia di Treviso, in controtendenza per dire la verità riaspetto a Padova e Venezia.

Qui è stato sequestrato un etto di eroina mente erano 19,7 kg nell’analogo periodo del 2011, otto etti di cocaina, 7 kg di hashish (13 kg nel 2011). A Treviso au-menta il sequestro di marjuana con 2,1 kg In questa provincia sono 57 persone denun-ciate per spaccio, di cui 45 arrestate e 12 in stato di libertà. Venticinque gli stranieri coinvolti e due i minorenni.

Sicurezza sociale Centinaia gli spacciatori arrestati nei primi mesi del 2012

Il mercato della droga va a gonfi e vele

A Padova nel 2012 sono stati già sequestrati 70kg di stupefacenti

CONVEGNO

Ecomafi e è allarme in Veneto orientale sul litorale turistico e per questo al Centro Culturale Leonardo Da Vinci di San Donà di Piave, si è svolto il convegno su “Cemento - Corru-zione –Ecomafi e: concreti strumenti per cambiare rotta” organizzato da Legambiente,

con il patrocinio della Provincia di Venezia. Sono intervenuti, Giampietro Pizzo, economista, Lorenzo Segato direttore dell’associazione no profi t Risscc, Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità, Luigi Lazzaro, presidente Legambiente Veneto. Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità –Venezia. ”La Provincia di Venezia - ha spiegato l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia - è molto attenta al fenomeno delle infi ltrazioni della crimi-

nalità organizzata nel settore delle politiche ambientali e quindi nel ciclo integrato dei rifi uti e nella cosiddetta partita del cemento anche nel Veneto orientale. Abbiamo avviato tavoli tecnici con la sottoscrizione di protocolli con Polizia, Nucleo operativo ecologico dei Carabinie-ri, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di Porto, Polizia ferroviaria e Guardia di Finanza, per consentire uno scambio di dati per il monitoraggio costante e puntuale del fenomeno. Stiamo lavorando per fare in modo che non ci siano più alibi per il mancato rispetto delle regole, dovuto alle obiezioni sulla farraginosità delle normative. Allo stesso tempo i controlli effettuati devono essere rigorosi”.

A SAN DONÀ. ECOMAFIE È ALLARME REGIONALE

A.A.

Sabato 19 Maggio 2012 ore 10.00Centro Culturale Leonardo Da Vinci Piazza Indipendenza, San Donà di Piave

Cemento - Corruzione - Ecoma�eVeneto Orientale: concreti strumenti per cambiare rotta

Che cosa signi�ca l'in�ltrazione delle ma�e nell'economia?Quali strumenti abbiamo, oltre all'azione giudiziaria di magistratura e polizia,

per governare in modo e�cace e giusto l'economia dei nostri territori?

Legambiente Veneto, in collaborazione con l'Osservatorio "Ambiente e Legalità" di Venezia,promuove un momento pubblico di ri�essione su questi problemi con particolare riguardo alla

questione dei circuiti �nanziari e dello sviluppo urbanistico ed edilizio.

Programma:Introduce Giulia Baldissera, Presidente Legambiente Veneto Orientale

Saluti e ri�essioni di:Francesca Zaccariotto, Presidente Provincia di Venezia

Gianfranco Bettin, Assessore all'Ambiente e alla città sostenibiledel Comune di Venezia

interventi di:

Giampietro Pizzo, Economista esperto in micro�nanzaSerena Righini, Urbanista

Luigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto

Modera:Gianni Belloni, coordinatore Osservatorio Ambiente e Legalità – Venezia

con il patrocinio dellaProvincia di Venezia

con il patrocinio del comunedi San Donà di Piave

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272727Il Veneto in primo piano

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VENICE’S RING

ORE 19,00LOVERDRIVE

ORE 20,00DEPTFORD SOUND

TRIBUTE BAND DIRE STRAITS

SPETTACOLO DIDANZA ORIENTALE

con LAURA ANDREOTTI

13 14APERTURA AL PUBBLICO ORE 12.00

AUGUSTO DAYGIORNATA IN MEMORIA

DI AUGUSTO E DANTE

PRESIEDERÀ LA MANIFESTAZIONE

ROSANNA FANTUZZIwww.augustoperlavita.it

OSPITE DELL’EVENTOSALVATORE RANIERI

IL CANTANTE DELLA SOLIDARIETÀ

ORE 17.30

ORADARIA

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MERCANTI E SERVI

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SEGNALI CAOTICI

ORE 21.00

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TUTTE LE SERE STAND GASTRONOMICOe alla domenica GIOCHI GONFIABILI

INFO: andrea 333.6506899Parte dell’incasso della manifestazione sarà devolutoin beneficenza all’Associazione “Augusto per la vita”

DOMENICA 15: BIGLIETTO INGRESSO € 7,00 (BAMBINI INGRESSO GRATUITO)

Page 30: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

8 Il Veneto in primo piano

Un “pessimo biglietto di visita” per le spiagge di Sottomarina e Isola Verde alla vigilia dell’apertura della

stagione balneare: i lavori di risistema-zione degli arenili devono ancora comin-ciare. La denuncia arriva dal consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd) che, a metà maggio, critica il governo regionale per il mancato rispetto dei tempi previsti per i lavori di ripascimento fi nanziati per il 2012.

“Nel bilancio regionale per l’anno in corso sono stati stanziati, su nostra richiesta - ricorda Tiozzo - 2 milioni di euro aggiuntivi alle risorse ordinarie per i ripascimenti degli arenili, di cui 500 mila euro per Isola Verde e Sottomarina. Un risultato fortemente atteso dalle ammini-strazioni locali e dalle categorie economi-che”. Invece, osserva amareggiato Tioz-zo, a maggio inoltrato le spiagge della costa sud veneziana mostrano ancora i segni evidenti di mareggiate ed erosioni. Diffi cile per gli stabilimenti predisporre chioschi, ombrelloni e i servizi vari di ac-

coglienza ai turisti. “Il dovere del governo regionale non

è solo di stanziare adeguati fondi - incal-za - ma anche di vigilare sulla corretta tempistica sulle modalità di realizzazione dei lavori”. Il consigliere regionale del Pd chiede quindi che la Giunta Zaia “faccia pressing” in primo luogo sul Magistrato alle Acque, che in base ad un accordo di programma ha la responsabilità di effet-tuare i lavori, per non affossare l’ormai imminente stagione balneare, che in Veneto vale il 50 per cento dei fl ussi turistici.

Lo avevano preannunciato i risultati delle analisi dell’Arpav consacrando il mare veneto - ma anche i laghi e tutte

le acque di balneazione - fra le eccellenze dell’offerta turistica regionale anche per il 2012. Più del 91% infatti risultava di qua-lità superiore.

Lo confermano da metà maggio le 6 bandiere blu che sventolano lungo il nostro litorale, un riconoscimento della Foudation for Environmental Education che premia ol-tre 100 chilometri di spiagge del Veneto, che del resto già lo scorso anno avevano ottenuto lo stesso brillante risultato.

Le punte di diamante del litorale no-strano sono ancora Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Riname a bocca asciutta ancora una volta Chioggia-Sottomarina che, pur nutrendo no-tevoli aspettative quest’anno, non è riuscita ad ottenere l’ambito riconoscimento.

La città lagunare del resto continua a

pagare lo scotto della vicinanza della sua spiaggia alla foce dei fi umi.

Bibione invece conferma in Veneto il proprio primato, quanto a numero di bandie-re blu, con 21 vessilli conquistati dal 1987, anno dell’istituzione del riconoscimento internazionale che certifi ca la qualità delle acque di balneazione.

A livello nazionale le bandiere assegna-te a Roma dalla Fondazione per l’educazio-ne ambientale sono ben 246, in crescita rispetto allo scorso anno con 13 spiagge in più.

Si valuta la qualità delle acque, ma anche la depurazione delle acque refl ue, le

attività di informazione ed educazione am-bientale, la raccolta differenziata dei rifi uti in spiaggia, la cura e il decoro dell’arredo urbano.

“L’incremento delle bandiere Blu - ha osservato il presidente Fee Italia Claudio Mazza - indica l’effi cacia di un percorso virtuoso delle località rivierasche. Si tratta di piccoli passi che insieme costituiscono la prova di un grande impegno. La situazione economica internazionale euna domanda turistica sempre più attenta all’ambiente impongono senza più ritardi alle ammini-strazioni locali delle scelte concrete in fatto di sostenibilità e qualità”.

Il primato nazionale spetta alla Liguria che ha ottenuto 18 bandiere blu, a seguire Marche e Toscana con 16. Cresce il numero di vessilli assegnati al sud (alla Campania 13, alla Puglia 10 e 6 alla Calabria.

Fra le spiagge escluse fa scalpore quest’anno Rimini.

di Ornella Jovane

Premiate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia.Chioggia-Sottomarina rimane ancora a bocca asciutta

Assegnato ametà maggio il prestigioso riconoscimento Il Veneto conferma le sue punte di diamante

Sventolano sei bandiere blu nelle spiagge venete

Il consigliere regionaleLucio Tiozzo

O.J.

Nel bilancio di previsione per l’eserci-zio fi nanziario 2012 era disponibile un milione di euro per gli interventi

di tutela e difesa dei litorali e delle aree limitrofe alla fascia costiera regionale. Ma l’importo non avrebbe consentito l’avvio dei normali interventi di manutenzione dei litorali in erosione. E così la Giunta regio-nale ha incrementato l’importo.

“La lunghezza del litorale veneto - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte - è di circa 210 km, dei quali quasi 120 interessati da strutture turistiche di particolare importanza e va-lenza per l’economia regionale. Al fi ne di poter dar corso a una serie di interventi di manutenzione e ripascimento annuale dei litorali che maggiormente presentano problematiche di erosione, si è ritenuto quindi di integrare le risorse con una parte (un milione e 500mila euro) delle risorse disponibili nel bilancio regionale per inter-venti di riduzione del rischio idrogeologi-

co”.Il riparto approvato dalla giunta ve-

neta prevede l’assegnazione di 800mila euro all’Uffi cio del Genio Civile di Venezia per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa nel tratto di litorale compreso tra la foce del fi ume Tagliamen-to e la foce del fi ume Piave. All’Uffi cio del Genio Civile di Rovigo vanno 700mila euro per interventi nel tratto di litorale compre-so tra la foce del fi ume Adige e la foce del fi ume Po di Goro. Un milione di euro è stato assegnato al Magistrato alle Acque di Venezia che, sulla base di un accordo di programma con la Regione del Veneto, utilizzerà 500mila euro per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa del litorale nei Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti e altrettanti per il litora-le nel Comune di Chioggia. Il Magistrato alle Acque comparteciperà alla spesa per la realzzazione degli interventi anche con risorse proprie.

L’assessore Maurizio Conte

Interventi a tutela e difesa dei litorali

LA GIUNTA REGIONALE INCREMENTA L’IMPORTO: 2 MILIONI E 500MILA EURO

Sottomarina e Isola VerdeTIOZZO ALLA REGIONE: “I LAVORI PER IL RIPASCIENTO DEGLI ARENILI DEVONO ANCORA COMINCIARE

28 Il Veneto in primo piano2828 Il Veneto in primo piano

Page 31: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

8 Il Veneto in primo piano

Un “pessimo biglietto di visita” per le spiagge di Sottomarina e Isola Verde alla vigilia dell’apertura della

stagione balneare: i lavori di risistema-zione degli arenili devono ancora comin-ciare. La denuncia arriva dal consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd) che, a metà maggio, critica il governo regionale per il mancato rispetto dei tempi previsti per i lavori di ripascimento fi nanziati per il 2012.

“Nel bilancio regionale per l’anno in corso sono stati stanziati, su nostra richiesta - ricorda Tiozzo - 2 milioni di euro aggiuntivi alle risorse ordinarie per i ripascimenti degli arenili, di cui 500 mila euro per Isola Verde e Sottomarina. Un risultato fortemente atteso dalle ammini-strazioni locali e dalle categorie economi-che”. Invece, osserva amareggiato Tioz-zo, a maggio inoltrato le spiagge della costa sud veneziana mostrano ancora i segni evidenti di mareggiate ed erosioni. Diffi cile per gli stabilimenti predisporre chioschi, ombrelloni e i servizi vari di ac-

coglienza ai turisti. “Il dovere del governo regionale non

è solo di stanziare adeguati fondi - incal-za - ma anche di vigilare sulla corretta tempistica sulle modalità di realizzazione dei lavori”. Il consigliere regionale del Pd chiede quindi che la Giunta Zaia “faccia pressing” in primo luogo sul Magistrato alle Acque, che in base ad un accordo di programma ha la responsabilità di effet-tuare i lavori, per non affossare l’ormai imminente stagione balneare, che in Veneto vale il 50 per cento dei fl ussi turistici.

Lo avevano preannunciato i risultati delle analisi dell’Arpav consacrando il mare veneto - ma anche i laghi e tutte

le acque di balneazione - fra le eccellenze dell’offerta turistica regionale anche per il 2012. Più del 91% infatti risultava di qua-lità superiore.

Lo confermano da metà maggio le 6 bandiere blu che sventolano lungo il nostro litorale, un riconoscimento della Foudation for Environmental Education che premia ol-tre 100 chilometri di spiagge del Veneto, che del resto già lo scorso anno avevano ottenuto lo stesso brillante risultato.

Le punte di diamante del litorale no-strano sono ancora Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia. Riname a bocca asciutta ancora una volta Chioggia-Sottomarina che, pur nutrendo no-tevoli aspettative quest’anno, non è riuscita ad ottenere l’ambito riconoscimento.

La città lagunare del resto continua a

pagare lo scotto della vicinanza della sua spiaggia alla foce dei fi umi.

Bibione invece conferma in Veneto il proprio primato, quanto a numero di bandie-re blu, con 21 vessilli conquistati dal 1987, anno dell’istituzione del riconoscimento internazionale che certifi ca la qualità delle acque di balneazione.

A livello nazionale le bandiere assegna-te a Roma dalla Fondazione per l’educazio-ne ambientale sono ben 246, in crescita rispetto allo scorso anno con 13 spiagge in più.

Si valuta la qualità delle acque, ma anche la depurazione delle acque refl ue, le

attività di informazione ed educazione am-bientale, la raccolta differenziata dei rifi uti in spiaggia, la cura e il decoro dell’arredo urbano.

“L’incremento delle bandiere Blu - ha osservato il presidente Fee Italia Claudio Mazza - indica l’effi cacia di un percorso virtuoso delle località rivierasche. Si tratta di piccoli passi che insieme costituiscono la prova di un grande impegno. La situazione economica internazionale euna domanda turistica sempre più attenta all’ambiente impongono senza più ritardi alle ammini-strazioni locali delle scelte concrete in fatto di sostenibilità e qualità”.

Il primato nazionale spetta alla Liguria che ha ottenuto 18 bandiere blu, a seguire Marche e Toscana con 16. Cresce il numero di vessilli assegnati al sud (alla Campania 13, alla Puglia 10 e 6 alla Calabria.

Fra le spiagge escluse fa scalpore quest’anno Rimini.

di Ornella Jovane

Premiate Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti e Lido di Venezia.Chioggia-Sottomarina rimane ancora a bocca asciutta

Assegnato ametà maggio il prestigioso riconoscimento Il Veneto conferma le sue punte di diamante

Sventolano sei bandiere blu nelle spiagge venete

Il consigliere regionaleLucio Tiozzo

O.J.

Nel bilancio di previsione per l’eserci-zio fi nanziario 2012 era disponibile un milione di euro per gli interventi

di tutela e difesa dei litorali e delle aree limitrofe alla fascia costiera regionale. Ma l’importo non avrebbe consentito l’avvio dei normali interventi di manutenzione dei litorali in erosione. E così la Giunta regio-nale ha incrementato l’importo.

“La lunghezza del litorale veneto - spiega l’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte - è di circa 210 km, dei quali quasi 120 interessati da strutture turistiche di particolare importanza e va-lenza per l’economia regionale. Al fi ne di poter dar corso a una serie di interventi di manutenzione e ripascimento annuale dei litorali che maggiormente presentano problematiche di erosione, si è ritenuto quindi di integrare le risorse con una parte (un milione e 500mila euro) delle risorse disponibili nel bilancio regionale per inter-venti di riduzione del rischio idrogeologi-

co”.Il riparto approvato dalla giunta ve-

neta prevede l’assegnazione di 800mila euro all’Uffi cio del Genio Civile di Venezia per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa nel tratto di litorale compreso tra la foce del fi ume Tagliamen-to e la foce del fi ume Piave. All’Uffi cio del Genio Civile di Rovigo vanno 700mila euro per interventi nel tratto di litorale compre-so tra la foce del fi ume Adige e la foce del fi ume Po di Goro. Un milione di euro è stato assegnato al Magistrato alle Acque di Venezia che, sulla base di un accordo di programma con la Regione del Veneto, utilizzerà 500mila euro per interventi di manutenzione e ripristino della linea di costa del litorale nei Comuni di Jesolo e Cavallino-Treporti e altrettanti per il litora-le nel Comune di Chioggia. Il Magistrato alle Acque comparteciperà alla spesa per la realzzazione degli interventi anche con risorse proprie.

L’assessore Maurizio Conte

Interventi a tutela e difesa dei litorali

LA GIUNTA REGIONALE INCREMENTA L’IMPORTO: 2 MILIONI E 500MILA EURO

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OPEL Meriva 1,4 16v 100cv colore nero, febb. 2011, 16.000 Km, clima, radio cd mp3 + presa aux, abs, esp, asr, fendinebbia, comandi al volante, cruise control, cerchi in lega da ‘16, vetri scuri posteriori.

OPEL Insignia st 2,0 cdti 160cv cosmo col. nero, mar. 2011, 21.500Km, cambio automatico, clima automatico bi zona, navigatore, bluetooth, presa aux+usb, sensori park, interni pelle/tessuto, cerchi in lega da ‘18, volante in pelle multifunz., cruise control.

OPEL Astra st 1,7 cdti 110cv colore grigio scuro, marzo 2011, 23.000Km, clima, radio cd mp3 + presa aux, volante in pelle multifunzione, cruise control, fendinebbia, cerchi in lega da ‘17.

VOLKSWAGEN Passat variant 1,6 tdi comfortline, vari colori, maggio 2011, 19.000 Km, clima automatico bi-zona, cerchi in lega da ‘16, fendinebbia, sensori di parcheggio, bracciolo, radio cd mp3+ aux-in, esp, abs, cruise control, computer di bordo.

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Page 32: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

9Il Veneto in primo piano

di Nicola Stievano

Il turismo Veneto cresce ma le risorse si fanno sempre più esigue. Mentre si ingrossano le fi la di viaggiatori, sia italiani che stranieri, che scel-

gono la nostra regione per le città d’arte o il mare, le terme o la montagna, la vacanza fuori porta o la settimana al lago, nonostante la crisi continui a picchiare duro, gli stanziamenti per il settore ormai sono ridotti al lumicino. Nella regione che conta ol-tre 62 milioni e mezzo di pernottamenti l’anno, di cui il 62 per cento da parte di ospiti stranieri, i fondi destinati al settore sono ormai ridotti al lumicino. Ormai gli stanziamenti della Regione sono ridotti all’osso: il bilancio destina le briciole e tutti prote-stano. Non solo le opposizioni ma anche gli stessi amministratori regionali che puntano il dito contro lo stato centrale sempre più avaro nei confronti di una regione come il Veneto, dove l’industria turistica continua ad essere un formidabile traino del terziario nazionale. Claudio Sinigaglia, consi-gliere regionale del Partito Democratico, ha fatto quattro conti e il quadro che ne ricava è desolante. “Per quest’anno la Regione preventiva una riduzione di risorse del 94% nell’arco di due anni. Tutto scaricato allegramente su Comuni e Province. Ai primi si dice: ar-rangiatevi con gli introiti della tassa di soggiorno. Alle seconde si “restituisce” il personale: peccato che l’ipotetica riassunzione dei dipendenti Iat equivale a rompere il patto di stabi-lità”. Critico anche Lucio Tiozzo, vicecapogruppo del Partito Democratico in Regione. “Negli ultimi due anni, i bilanci regionali sono i migliori testimoni del precipizio nel quale sono sprofondati i fi nan-ziamenti a favore del turismo e della cultura. Per

quanto riguarda il primo settore siamo passati dai 41,6 milioni, registrati con il rendiconto 2010, ai 9,5 milioni che la Giunta ha proposto per il bilancio

di previsione 2012. Un crollo verticale dunque, pari al -77%. Non meno impressionante l’andamento della cultura: nel 2010 al comparto sono stati assegnati 40,5 milioni, nel 2012 la previsione è di 16,1,

con una diminuzione del 60,2%”. Dal canto suo l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi re-plica che, nonostante le ristrettezze e le imposizioni da Roma, la Regione cercherà di fare del suo me-glio. Lo ha ribadito commentando l’approvazione unanime da parte del Consiglio veneto del Piano esecutivo annuale 2012 di promozione turistica. “E’ paradossale che la Regione che ha la miglio-

re economia turistica d’Italia e il maggior numero di ospiti e di pernottamenti, abbia a disposizione risorse sempre più ridotte nonostante il settore ge-neri un fatturato annuo che si aggira sui 15 miliardi di euro e benché questo comparto economico crei lavoro, non sia delocalizzabile ed è anzi elemento di valorizzazione complessiva del territorio. Questa è però la situazione in cui si trova una Regione a statuto ordinario come la nostra, nonostante i nostri cittadini siano tra i primi contribuenti del Paese e benché non sia mai stato prodotto alcun ‘buco’ nel bilancio regionale. Vorrà dire che opereremo con an-cora maggiore concretezza e oculatezza possibile”. Il Piano Esecutivo Annuale prevede per il 2012 di proseguire le iniziative, rivolte alla promozione e all’informazione turistica, che coinvolgono tutte le principali fi liere promozionali regionali, esaltandone la complementarietà d’intenti e di fi nalità.

Proteste da opposizione e maggioranza, intanto gli uffi ci di accoglienza locali rischiano di scomparire

Tagli al bilancio Nella nostra regione 63 milioni e mezzo di pernottamenti per il 62 per cento da parte di ospiti stranieri

Solo le briciole al turismo, “industria” da 15 miliardi

C’è un settore che va in Veneto a dispetto della crisi, ed è quello dell’agriturismo. Questo è emerso convegno dal titolo chiarissimo “L’agriturismo con

la A maiuscola”. Un evento organizzato da Coldiretti Veneto in villa Foscarini Rossi a Stra (Venezia) nelle scorse settimane a cui hanno partecipato 600 aziende di agriturismo da tutta la regione iscritte alla rete Terra-nostra su un totale di 1200. E’ così emerso che il 2011 è stato caratterizzato dal successo dell’eco vacanza in Veneto, risultato della vasta offerta di una campagna

curata e attrezzata, con percorsi alternativi, organizzati in pacchetti ma anche bellezze artistiche sconosciute ma preservate dagli agricoltori. Con l’11 per cento in più de-gli arrivi e oltre l’otto per cento delle presenze registrate negli alloggi, l’agriturismo dimostra percentuali raddop-piate rispetto alla media. Al tavolo dei relatori Roberto Weber direttore del centro studi Swg di Trieste ha inco-raggiato gli operatori a codifi care le numerose attività svolte spontaneamente in azienda affi nchè il turista le interpreti come possibilità di svago, Sabrina Meneghello

ricercatore Ciset (centro internazionale studi del turismo) ha elencato gli sforzi del settore turistico che in Veneto traina l’economia con un contributo sul Pil che sfi ora il 5%. Vediamo altri dati nel dettaglio. Secondo la ricerca di Swg-Coldiretti, la presenza di attrazioni naturalisti-che e paesaggistiche incide per il 55% nella scelta di una meta turistica, a seguire la storia (49%), il relax e tranquillita’ (33%) e divertimento (22%).L’agriturismo piace ad un pubblico giovane anche se il “core business” rimane la famiglia. Non ci sono solo le tipicità da degu-

stare ma anche attività sportive. Le novità proposte dagli imprenditori agricoli interessano la sfera sociale: lezioni di cucina per non vedenti, la cura e benessere del corpo, i centri estivi, ma anche quel quid che nella ristorazione di città non si trova. Da non sottovalutare che in una fattoria trovano ospitalità anche gli amici a quattro zam-pe: quasi un terzo degli operatori accoglie con simpatia l’amico “fi do” a volte anche in appositi spazi per non creare disagi agli ospiti a tavola.

Convegno Coldiretti-Swg L’agriturismo in crescita esponenziale

Nei primi due mesi del 2012 la crescita sia degli arrivi sia delle presenze è determi-

nata principalmente dagli ospiti provenienti da Paesi esteri. Questi sono infatti aumentati dell’11,3 per cento quanto ad arrivi rispetto ai primi due mesi dell’anno passato e del 13,1 per cento per numero dei pernottamenti, mentre i turisti italiani hanno fatto diminuire gli arrivi del 3,5 per cento e le presenze del 3,3 per cento. In testa alle presenze straniere si collocano in questi due primi mesi i francesi, cresciuti del 25,2 per cento, seguiti da tedeschi, aumentati del 7,2 per cento, inglesi e statunitensi, mentre i russi guadagnano il quinto posto con un aumento dei pernottamenti del 37 per cento. Il segmento di offerta che ha registrato i risultati migliori è risultato, paradossalmente, quello balneare, con una crescita del 37,8 per cento degli arrivi e del 42 per cento delle presenze, seguito dalla città d’arte che pro-seguono nella loro crescita con + 5,3 per cento di arrivi e + 7,4 per cento di presenze. La montagna ha invece pagato piuttosto cara la mancanza di neve, con un – 5,4 per cento di presenze e un – 3,6 di arrivi. “Sono numeri certamente signifi cativi, specie se si tiene conto dell’attuale momento di crisi – ha commentato l’assessore Finozzi – anche se ritengo non corretto fare pro-nostici certi per la stagione ormai iniziata. Gli esperti hanno in ogni caso ricavato buoni auspici, sia per il 2012 sia per l’anno prossimo. Io mi limito a dire che siamo in controtendenza rispet-to al resto d’Italia e che il Veneto conferma il suo straordinario appeal, fattore che riguarda soprattutto i turisti stranieri”. I dati confermano tra l’altro l’attenzione per la qualità dei turisti che scelgono il Veneto, dove la frequentazione di alberghi a quattro stelle aumenta del 6,7 per cento in termini di arrivi e del 7,7 per cento in termini di pernottamenti.

I DATI

Nel territorioIL VENETO PIACE IN EUROPA E ASIA

Oltre due terzidelle risorse in meno, a Veneziase la prendonocon il Governo

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9Il Veneto in primo piano

di Nicola Stievano

Il turismo Veneto cresce ma le risorse si fanno sempre più esigue. Mentre si ingrossano le fi la di viaggiatori, sia italiani che stranieri, che scel-

gono la nostra regione per le città d’arte o il mare, le terme o la montagna, la vacanza fuori porta o la settimana al lago, nonostante la crisi continui a picchiare duro, gli stanziamenti per il settore ormai sono ridotti al lumicino. Nella regione che conta ol-tre 62 milioni e mezzo di pernottamenti l’anno, di cui il 62 per cento da parte di ospiti stranieri, i fondi destinati al settore sono ormai ridotti al lumicino. Ormai gli stanziamenti della Regione sono ridotti all’osso: il bilancio destina le briciole e tutti prote-stano. Non solo le opposizioni ma anche gli stessi amministratori regionali che puntano il dito contro lo stato centrale sempre più avaro nei confronti di una regione come il Veneto, dove l’industria turistica continua ad essere un formidabile traino del terziario nazionale. Claudio Sinigaglia, consi-gliere regionale del Partito Democratico, ha fatto quattro conti e il quadro che ne ricava è desolante. “Per quest’anno la Regione preventiva una riduzione di risorse del 94% nell’arco di due anni. Tutto scaricato allegramente su Comuni e Province. Ai primi si dice: ar-rangiatevi con gli introiti della tassa di soggiorno. Alle seconde si “restituisce” il personale: peccato che l’ipotetica riassunzione dei dipendenti Iat equivale a rompere il patto di stabi-lità”. Critico anche Lucio Tiozzo, vicecapogruppo del Partito Democratico in Regione. “Negli ultimi due anni, i bilanci regionali sono i migliori testimoni del precipizio nel quale sono sprofondati i fi nan-ziamenti a favore del turismo e della cultura. Per

quanto riguarda il primo settore siamo passati dai 41,6 milioni, registrati con il rendiconto 2010, ai 9,5 milioni che la Giunta ha proposto per il bilancio

di previsione 2012. Un crollo verticale dunque, pari al -77%. Non meno impressionante l’andamento della cultura: nel 2010 al comparto sono stati assegnati 40,5 milioni, nel 2012 la previsione è di 16,1,

con una diminuzione del 60,2%”. Dal canto suo l’assessore regionale al turismo Marino Finozzi re-plica che, nonostante le ristrettezze e le imposizioni da Roma, la Regione cercherà di fare del suo me-glio. Lo ha ribadito commentando l’approvazione unanime da parte del Consiglio veneto del Piano esecutivo annuale 2012 di promozione turistica. “E’ paradossale che la Regione che ha la miglio-

re economia turistica d’Italia e il maggior numero di ospiti e di pernottamenti, abbia a disposizione risorse sempre più ridotte nonostante il settore ge-neri un fatturato annuo che si aggira sui 15 miliardi di euro e benché questo comparto economico crei lavoro, non sia delocalizzabile ed è anzi elemento di valorizzazione complessiva del territorio. Questa è però la situazione in cui si trova una Regione a statuto ordinario come la nostra, nonostante i nostri cittadini siano tra i primi contribuenti del Paese e benché non sia mai stato prodotto alcun ‘buco’ nel bilancio regionale. Vorrà dire che opereremo con an-cora maggiore concretezza e oculatezza possibile”. Il Piano Esecutivo Annuale prevede per il 2012 di proseguire le iniziative, rivolte alla promozione e all’informazione turistica, che coinvolgono tutte le principali fi liere promozionali regionali, esaltandone la complementarietà d’intenti e di fi nalità.

Proteste da opposizione e maggioranza, intanto gli uffi ci di accoglienza locali rischiano di scomparire

Tagli al bilancio Nella nostra regione 63 milioni e mezzo di pernottamenti per il 62 per cento da parte di ospiti stranieri

Solo le briciole al turismo, “industria” da 15 miliardi

C’è un settore che va in Veneto a dispetto della crisi, ed è quello dell’agriturismo. Questo è emerso convegno dal titolo chiarissimo “L’agriturismo con

la A maiuscola”. Un evento organizzato da Coldiretti Veneto in villa Foscarini Rossi a Stra (Venezia) nelle scorse settimane a cui hanno partecipato 600 aziende di agriturismo da tutta la regione iscritte alla rete Terra-nostra su un totale di 1200. E’ così emerso che il 2011 è stato caratterizzato dal successo dell’eco vacanza in Veneto, risultato della vasta offerta di una campagna

curata e attrezzata, con percorsi alternativi, organizzati in pacchetti ma anche bellezze artistiche sconosciute ma preservate dagli agricoltori. Con l’11 per cento in più de-gli arrivi e oltre l’otto per cento delle presenze registrate negli alloggi, l’agriturismo dimostra percentuali raddop-piate rispetto alla media. Al tavolo dei relatori Roberto Weber direttore del centro studi Swg di Trieste ha inco-raggiato gli operatori a codifi care le numerose attività svolte spontaneamente in azienda affi nchè il turista le interpreti come possibilità di svago, Sabrina Meneghello

ricercatore Ciset (centro internazionale studi del turismo) ha elencato gli sforzi del settore turistico che in Veneto traina l’economia con un contributo sul Pil che sfi ora il 5%. Vediamo altri dati nel dettaglio. Secondo la ricerca di Swg-Coldiretti, la presenza di attrazioni naturalisti-che e paesaggistiche incide per il 55% nella scelta di una meta turistica, a seguire la storia (49%), il relax e tranquillita’ (33%) e divertimento (22%).L’agriturismo piace ad un pubblico giovane anche se il “core business” rimane la famiglia. Non ci sono solo le tipicità da degu-

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Convegno Coldiretti-Swg L’agriturismo in crescita esponenziale

Nei primi due mesi del 2012 la crescita sia degli arrivi sia delle presenze è determi-

nata principalmente dagli ospiti provenienti da Paesi esteri. Questi sono infatti aumentati dell’11,3 per cento quanto ad arrivi rispetto ai primi due mesi dell’anno passato e del 13,1 per cento per numero dei pernottamenti, mentre i turisti italiani hanno fatto diminuire gli arrivi del 3,5 per cento e le presenze del 3,3 per cento. In testa alle presenze straniere si collocano in questi due primi mesi i francesi, cresciuti del 25,2 per cento, seguiti da tedeschi, aumentati del 7,2 per cento, inglesi e statunitensi, mentre i russi guadagnano il quinto posto con un aumento dei pernottamenti del 37 per cento. Il segmento di offerta che ha registrato i risultati migliori è risultato, paradossalmente, quello balneare, con una crescita del 37,8 per cento degli arrivi e del 42 per cento delle presenze, seguito dalla città d’arte che pro-seguono nella loro crescita con + 5,3 per cento di arrivi e + 7,4 per cento di presenze. La montagna ha invece pagato piuttosto cara la mancanza di neve, con un – 5,4 per cento di presenze e un – 3,6 di arrivi. “Sono numeri certamente signifi cativi, specie se si tiene conto dell’attuale momento di crisi – ha commentato l’assessore Finozzi – anche se ritengo non corretto fare pro-nostici certi per la stagione ormai iniziata. Gli esperti hanno in ogni caso ricavato buoni auspici, sia per il 2012 sia per l’anno prossimo. Io mi limito a dire che siamo in controtendenza rispet-to al resto d’Italia e che il Veneto conferma il suo straordinario appeal, fattore che riguarda soprattutto i turisti stranieri”. I dati confermano tra l’altro l’attenzione per la qualità dei turisti che scelgono il Veneto, dove la frequentazione di alberghi a quattro stelle aumenta del 6,7 per cento in termini di arrivi e del 7,7 per cento in termini di pernottamenti.

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11Voci da palazzo

“Con il patto per lo svi-luppo del

Veneto, fi nalmente si potrà passare dalla fase difensiva fi n qui tenuta per parare i colpi della crisi, soprattutto con gli ammortizzatori sociali, ad una fase attiva met-tendo in campo politiche concrete (si calcola 1,2 miliardi di euro fi no al primo trimestre del 2013) e, soprattutto, non episodiche per cercare di dare risposte ai problemi strutturali arrivando all’origine delle diffi coltà che colpiscono aziende, lavoratori, famiglie, insomma tuta la società veneta, con du-rezza fi nora mai vista dall’ultimo dopoguerra”. Lo ha affermato, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato il quale sottolinean-do soprattutto l’importanza del nuovo ruolo che il patto affi da ad importanti enti regionali come “Veneto sviluppo” e Veneto promozione” e del-la radicale riforma, all’insegna di “più sinergie e meno sprechi”, nel campo della ricerca tecnologi-ca fi nalizzata all’innovazione che verrà concentra-ta su pochi centri specializzati al posto degli attuali 88. “Veneto Sviluppo in particolare - aggiunge Ruffato - potrà affrontare uno dei nodi centrali della crisi, la stretta creditizia, selezionando i suoi interventi puntando in modo particolare sulla gre-en economy e alle imprese in fase di avviamento (start up)”. “Non meno importante - afferma ancora il presidente dell’assemblea regionale - la riforma delle politiche del lavoro e del welfare sta-bilita dal patto trasferite dalle Province a “Veneto lavoro” creando, tra l’altro, le premesse alla regio-nalizzazione dell’ispettorato del lavoro”. “Quanto all’adesione fi nora parziale delle organizzazioni sindacali - conclude Ruffato - mi auguro che, quan-do le politiche previste dal patto cominceranno ad essere applicate, essa possa estendersi a tutte le componenti in modo da rappresentare nella sua interezza il mondo del lavoro veneto”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“FINALMENTE RISPOSTE

STRUTTURALI ANTI CRISI”

Ipse dixitIpse dixit

Un pacco povero di contenuti, lo defi niscono così i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, il Patto dello svi-

luppo presentato dal presidente Luca Zaia. I due esponenti democratici sostengono che in realtà i contenuti sono molto poveri. “Visto anche che dal punto di vista dei fondi a disposizione - pre-cisano - non si aggiunge nulla di nuovo rispetto ai fi nanziamenti europei ed a quanto stanziato in Bilancio. Certo, le intenzioni sono buone e da condividere, un po’ meno l’uso strumentale e il dare più importanza al contenitore che al contenu-to che, tanto per aggiungere un dettaglio, dribbla molte delle questioni concrete sul tappeto, come sottolineato anche dalla segretaria della Cgil Su-sanna Camusso”.

Azzalin e Tiozzo, Partito DemocraticoUN PACCO VUOTO DI CONTENUTI

La crisi in Veneto ha toccato livelli drammatici. La situa-zione economica, infatti, non è delle più rassicuranti, la disoccupazione colpisce un giovane su quattro e

la lista con i nomi di coloro che si sono tolta la vita, a causa della perdita del lavoro, continua ad allungarsi di settimana in settimana. Iniziano a mancare i soldi ma più di tutto si avverte la carenza di prospettive. Non ci sono “ricette” per uscire dalla crisi e il solo “resistere” potrebbe non essere suffi ciente per vedere la fi ne di questo lungo periodo di “empasse”. Il “Patto del Veneto”: annunciato, sottoscritto da Regione forze economiche e sindacali (sen-za Cgil e Uil) ma fortemente contestato dalle opposizioni è stato presentato come lo strumento adatto a colmare buona parte di questo vuoto. Infatti si tratta di un do-cumento programmatico sottoscritto dall’Anci, dall’Urpv, dagli industriali, dalle associazioni agricole, da quelle del commercio, dagli artigiani, e dai sindacati che impegna, da qui alla prima metà del 2013, circa 1,2 miliardi di euro per il rilancio e la crescita economica del Veneto. Secondo le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, si tratterebbe di puro fumo negli occhi perché le somme stanziate sarebbero sempre quelle del bilancio di previsione ma secondo il governatore Luca Zaia il risultato importante è quello di essere riusciti a mettere attorno ad un progetto parti sociali ed economiche dell’intera regione.

“E’ la grande occasione per dire che in Veneto, per la prima volta, tutti si stringono attorno a un Patto il che signifi ca aver individuato i problemi, le risorse e le soluzioni – ha infatti spiegato il governatore, lamentando che non altrettanto sta facendo il Governo – il tavolo tra Regione Veneto e parti sociali ha avuto il coraggio di riorganizzare tutte le linee di investimento: migliorando la sinergia, limi-tando gli sprechi e facendo economia di scala. E’ un modo

per individuare degli obiettivi e perseguirli congiuntamente. Se per tutti l’emergenza è nell’occupazione giovanile al-lora per tutti deve essere prioritario l’investimento rivolto al sostegno del lavoro per le nuove generazioni”. Zaia ha ricordato che questo atto è il terzo grande provvedimento dell’Amministrazione regionale per lo sviluppo del Veneto. “Dopo l’insediamento della Giunta – ha detto - abbiamo subito parlato della necessità dell’accesso al credito e ab-biamo messo in piedi il fondo di 1,9 miliardi di euro che dopo gli opportuni aggiustamenti di spread, di procedure e anche dopo l’intesa con Confi di, oggi è operativo; sono già arrivate decine di richieste alla fi nanziaria regionale. C’è stata poi la proroga dei fondi di rotazione, nuovo carbu-rante per l’occupazione, per le imprese, per la crescita. E ora c’è la fi rma del Patto”. Ma che cosa prevede nello specifi co? Nel protocollo esiste una prima fase nella quele verranno stanziati fi nanziamenti a sostegno di progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di 400 mi-lioni dei quali 160 milioni saranno destinati a favore delle imprese (un plafond ancora da quantifi cato sarà specifi co per pmi e confi di), 40 milioni saranno destinati al lavoro, 140 per favorire l’occupazione giovanile e 60 milioni per

interventi sul territorio. Altre voci del documento riguarda-no il Turismo con un impegno di 10 milioni di euro, altri 16 andranno a ricerca e innovazione, al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione invece sono stati destinati 30 milioni di euro e al sostegno dell’imprenditoria giovani-le e femminile sono preventivati 11 milioni di euro. Altre somme sono state destinate alle infrastrutture compreso il sistema ferroviario metropolitano, con capitoli di spesa che parlano di 50 milioni di euro nel primo caso e 14,5 milioni per la Sfmr. Tra i benefi ciari manca l’area di Porto Maghera e proprio questa omissione è la causa che ha fatto rimanere lontana dal tavolo della fi rma la Cgil. “Se uno pensa di parlare di industrializzazione in una regione come il Veneto – ha speigato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso – e salta Porto Marghera, sta parlando di farfalle. Non sta parlando di cosa fare concretamente”. Pronta la risposta del presidente Zaia rivolta proprio a chi non ha fi rmato il patto: “La porta è sempre aperta come la nostra disponibilità a fare questo percorso assieme; si fa per fasi: questa è stata la prima, la seconda è pronta per essere scritta”.

di Fortunato Marinata

Economia La risposta alla crisi nell’intesa tra Regione e associazioni di categoria

Il “Patto del Veneto” promette la ripresaDa qui alla prima metà del 2013 la Regione metterà a disposizione 1,2 miliardi di euro. Per l’opposizione: “E’ fumo negli occhi”

Solo “vuota propaganda”. Pagine di “poesia” che non trovano tradu-zione in “misure concrete e in risorse fi nanziarie determinate”. Ma, soprattutto, un piano partorito senza coinvolgere il Consiglio regionale

e le maggiori organizzazioni sindacali del Veneto. Così Pietrangelo Pette-nò, consigliere della Sinistra veneta nell’assemblea legislativa regionale, defi nisce il piano di sviluppo per il Veneto fi rmato dal presidente Zaia con i rappresentanti di categoria e di una parte del sindacato. Pettenò intende impegnare la giunta Zaia - attraverso la mozione depositata in Consiglio - a riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscrit-to il piano (Cgil e Uil) e a ridiscuterne contenuti e indirizzi con il Consiglio regionale. “Il Piano per lo Sviluppo presentato da Zaia - spiega Pettenò nella mozione - risulta essere un documento propagandistico, che all’inconsistenza delle misure indicate, alla esiguità e indetermi-natezza delle risorse fi nanziarie destinate, somma una procedura nella sua defi nizione che determina la rottura con le organizzazioni sindacali che rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori del Veneto”. Per Pettenò il piano è privo di un disegno strategico per il rilancio dell’occupazione e di proposte per sostenere la green economy, l’edilizia rivolta al recupero del territorio, il rilancio dell’area strategica di Porto Marghera, il reddito dei lavoratori precari, in cassa integrazione e in mobilità. Inol-tre non contiene alcuna misura per favorire il rispetto della legalità, il contrasto dell’evasione fi scale, della contraffazione e dell’economia criminale e per scoraggiare fenomeni come la delocalizzazione. Né contiene indicazioni su tempi e contenuti per l’approvazione del piano energetico regionale. “Ri-tengo grave e inaccettabile - conclude Pettenò - che il Presidente della Giunta regionale abbia ritenuto di non dover esporre il piano in Consiglio regionale, rifi utandosi di aprire una doverosa discussione e un serio confronto politico nel merito delle scelte e degli indirizzi assunti”.

“SOLO PROPAGANDA, ESTROMESSO IL CONSIGLIO”Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

Nella foto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

“Prima di vendere come grande ri-sultato questo patto per il Veneto, Zaia faccia luce su una serie di

questioni ancora tutte da chiarire”. Ad affer-marlo, è stata la capogruppo del Pd in Consi-glio regionale, Laura Puppato e la segretaria regionale democratica, Rosanna Filippin.

“Fino a prova contraria, diciamo intanto, che quelle snocciolate sono cifre già messe a bilancio o che fanno riferimento a stanzia-menti europei (Fers, Fas) e dunque non si vedono all’orizzonte novità di rilievo. Ci chiediamo poi dove sono e come sono stati investiti questi miliardi a favore del mondo del lavoro citati da Zaia. Ma soprattutto qual-cuno dovrebbe informare il presidente che i bilanci si fanno a dicembre, nel caso del Veneto purtroppo a marzo inoltrato, ed è lì che si determinano le somme disponibili ed i vari capitoli. Tutto il resto appartiene alla categoria degli squilli di tromba.

“Dal punto di vista della concertazione - concludono le due esponenti del Pd - questo patto esclude di fatto il Consiglio regionale e due dei tre maggiori sindacati, ovvero Cgil e Uil che non hanno messo la loro fi rma all’accordo. Può considerarsi un successo questa divergenza tra le organiz-zazioni sindacali? C’è il dubbio che si tratti dell’ennesima operazione di marketing politico ma senza nuovi soldi veri”.

Laura Puppato, Partito DemocraticoGRANDE RISULTATO O SQUILLO DI TROMBA?

Laura PuppatoPietrangelo

Pettenò

Clodovaldo Ruffato

32 Voci da palazzo3232 Voci da palazzo 10 Intorno a noi

Ci si sposa di meno, le convivenze si fanno più lunghe e continuano a crescere i matrimoni civili. Nel giro

di pochi anni il Veneto ha cambiato pelle e i “fi ori d’arancio” diventano merce rara, soprattutto nel bel mezzo di una crisi di cui nessuno riesce ancora a cogliere la portata. In Veneto il numero di matrimoni scende, ormai siamo sotto quota 16 mila l’anno, mentre appena tre anni fa sfi oravano i 19 mila. Nella nostra regione si contano 3,4 matrimoni ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale del 3,8 per mille e le motivazioni sono le stesse degli anni precedenti: allungamento delle convivenze, molte delle quali si consolidano come tali, incertezza sul lavoro, diffi coltà economiche hanno il loro peso.

Eppure, nonostante tutto, chi arriva al matrimonio è più convinto e determinato che mai, ed è anche disposto a mettere in preventivo un bel po’ di sacrifi ci e rinunce affi nché il giorno più bello sia effettivamen-te ricordato come tale. In fondo oggi le co-siddette “convenzioni sociali”, osservano gli addetti ai lavori, sono meno stringenti del passato e ci si può sposare anche con un budget ridotto all’osso, tagliando su lista degli invitati, ristorante, partecipazio-ni, bomboniere, allestimenti e viaggio di nozze.

Se i matrimoni “low cost” sono in cre-scita, soprattutto fra le coppie più giovani e anticonformiste, chi sceglie la formula “classica” è ancora più determinato e sem-pre più spesso si fa aiutare da esperti del settore, i “wedding planner”, una profes-sione che è cresciuta in maniera inversa-mente proporzionale rispetto al numero dei matrimoni. “Si rivolgono a noi soprattutto

giovani e professionisti che non hanno molto tempo a disposizione oppure chi ha intenzione di sposarsi a breve. - spiega Antonia Macrì, wedding planner padovana di “Chicchi d’arancio” - E non si tratta so-lamente di coppie che vogliono spendere cifre importanti, perché ci sono soluzioni per tutte le tasche e il nostro compito è pro-prio quello di trovare la formula migliore, in tutti i sensi, compreso quello economico. Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo di richieste, a causa della crisi. Personal-mente mi sono trovata con futuri sposi che hanno perso il lavoro prima delle nozze. A quel punto abbiamo rivisto il budget senza compromettere l’eleganza e l’unicità di un giorno così importante”. Ma quanto costa, in media, sposarsi in Veneto oggi? Diffi cile ottenere una risposta precisa, ma la fascia di prezzo più frequente va dai 18 ai 25 mila euro, a seconda delle richieste della

di Nicola Stievano

Coniugare budget ed eleganza è ancora possibile, anche chi perde il lavoro non rinuncia a salire all’altare

Fiori d’arancio In Veneto le nozze sono in calo, ma crescono le cerimonie low cost

Sposarsi in tempo di crisi purché, sia il giorno più bello

Sopra Antonia Macrì, wedding planner, e una sua creazione

coppia. “Riusciamo ad organizzare eventi anche con budget ridotti, senza per questo incidere sulla qualità. - continua Antonia - Anzi è qui che si vede il nostro lavoro perché in breve tempo riusciamo a dare i consigli giusti e trovare le soluzioni ideali affi nché tutto funzioni per il meglio. Chi poi vuole un matrimonio sfarzoso arriva a spendere anche 50 mila euro. Chi invece vuole risparmiare sceglie di ridurre il nume-ro degli invitati, ad esempio, e risparmiare su altri costi”. Fa parte del lavoro anche tranquillizzare le coppie spaventate da costi e incombenze, perché il matrimonio sia il loro giorno più bello, al di là del budget.

La wedding planner “Cerchiamo insieme la formula ideale, ottimizzando costi e calendario”

In Veneto i matrimoni civili quasi più numerosi di quelli religiosi. A Nordest ormai una persona su due sceglie di

sposarsi in Comune. Un cambiamento forte, questo, che

ha investito il Veneto negli ultimi anni (si è passati dal 37.9% dei matrimoni civili nel 2004 al 45,4% nel 2009) e che ha visto il superamento del 50% in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giu-lia (55,4% in Trentino, 54,5% in Friuli), mentre in Italia il dato rimane fermo al 37,2%. Ancora più rilevante, poi, il ri-ferimento al tasso di nuzialità (annuo).

“Le tre regioni del Nordest antici-pano l’andamento calante di tutta Ita-lia posizionandosi tutte al di sotto del valore medio nazionale”, ha spiegato Daniele Marin, direttore scientifi co del-la Fondazione Nordest.

I dati sono stati presentati al conve-gno ecclesiale del Nordest di Aquileia: “Ci sono stati grandi cambiamenti di stili di vita in questi anni – spiega monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova – quelli che vediamo intorno a noi sono cittadini smarriti, senza speranze per il futuro, a volte anche da giovanissimi. Vogliamo contribuire a ridare un’anima al Nordest, a sostenerne gli abitanti, che in questo momento diffi cile sembrano persi e senza appigli concreti”.

NEWS

I dati della Fondazione NordestCHIESA E COMUNE ALLA PARI

Page 35: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

11Voci da palazzo

“Con il patto per lo svi-luppo del

Veneto, fi nalmente si potrà passare dalla fase difensiva fi n qui tenuta per parare i colpi della crisi, soprattutto con gli ammortizzatori sociali, ad una fase attiva met-tendo in campo politiche concrete (si calcola 1,2 miliardi di euro fi no al primo trimestre del 2013) e, soprattutto, non episodiche per cercare di dare risposte ai problemi strutturali arrivando all’origine delle diffi coltà che colpiscono aziende, lavoratori, famiglie, insomma tuta la società veneta, con du-rezza fi nora mai vista dall’ultimo dopoguerra”. Lo ha affermato, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato il quale sottolinean-do soprattutto l’importanza del nuovo ruolo che il patto affi da ad importanti enti regionali come “Veneto sviluppo” e Veneto promozione” e del-la radicale riforma, all’insegna di “più sinergie e meno sprechi”, nel campo della ricerca tecnologi-ca fi nalizzata all’innovazione che verrà concentra-ta su pochi centri specializzati al posto degli attuali 88. “Veneto Sviluppo in particolare - aggiunge Ruffato - potrà affrontare uno dei nodi centrali della crisi, la stretta creditizia, selezionando i suoi interventi puntando in modo particolare sulla gre-en economy e alle imprese in fase di avviamento (start up)”. “Non meno importante - afferma ancora il presidente dell’assemblea regionale - la riforma delle politiche del lavoro e del welfare sta-bilita dal patto trasferite dalle Province a “Veneto lavoro” creando, tra l’altro, le premesse alla regio-nalizzazione dell’ispettorato del lavoro”. “Quanto all’adesione fi nora parziale delle organizzazioni sindacali - conclude Ruffato - mi auguro che, quan-do le politiche previste dal patto cominceranno ad essere applicate, essa possa estendersi a tutte le componenti in modo da rappresentare nella sua interezza il mondo del lavoro veneto”.

Clodovaldo Ruffato, Popolo della Libertà“FINALMENTE RISPOSTE

STRUTTURALI ANTI CRISI”

Ipse dixit

Un pacco povero di contenuti, lo defi niscono così i consiglieri regionali del Pd Graziano Azzalin e Lucio Tiozzo, il Patto dello svi-

luppo presentato dal presidente Luca Zaia. I due esponenti democratici sostengono che in realtà i contenuti sono molto poveri. “Visto anche che dal punto di vista dei fondi a disposizione - pre-cisano - non si aggiunge nulla di nuovo rispetto ai fi nanziamenti europei ed a quanto stanziato in Bilancio. Certo, le intenzioni sono buone e da condividere, un po’ meno l’uso strumentale e il dare più importanza al contenitore che al contenu-to che, tanto per aggiungere un dettaglio, dribbla molte delle questioni concrete sul tappeto, come sottolineato anche dalla segretaria della Cgil Su-sanna Camusso”.

Azzalin e Tiozzo, Partito DemocraticoUN PACCO VUOTO DI CONTENUTI

La crisi in Veneto ha toccato livelli drammatici. La situa-zione economica, infatti, non è delle più rassicuranti, la disoccupazione colpisce un giovane su quattro e

la lista con i nomi di coloro che si sono tolta la vita, a causa della perdita del lavoro, continua ad allungarsi di settimana in settimana. Iniziano a mancare i soldi ma più di tutto si avverte la carenza di prospettive. Non ci sono “ricette” per uscire dalla crisi e il solo “resistere” potrebbe non essere suffi ciente per vedere la fi ne di questo lungo periodo di “empasse”. Il “Patto del Veneto”: annunciato, sottoscritto da Regione forze economiche e sindacali (sen-za Cgil e Uil) ma fortemente contestato dalle opposizioni è stato presentato come lo strumento adatto a colmare buona parte di questo vuoto. Infatti si tratta di un do-cumento programmatico sottoscritto dall’Anci, dall’Urpv, dagli industriali, dalle associazioni agricole, da quelle del commercio, dagli artigiani, e dai sindacati che impegna, da qui alla prima metà del 2013, circa 1,2 miliardi di euro per il rilancio e la crescita economica del Veneto. Secondo le opposizioni di Palazzo Ferro Fini, si tratterebbe di puro fumo negli occhi perché le somme stanziate sarebbero sempre quelle del bilancio di previsione ma secondo il governatore Luca Zaia il risultato importante è quello di essere riusciti a mettere attorno ad un progetto parti sociali ed economiche dell’intera regione.

“E’ la grande occasione per dire che in Veneto, per la prima volta, tutti si stringono attorno a un Patto il che signifi ca aver individuato i problemi, le risorse e le soluzioni – ha infatti spiegato il governatore, lamentando che non altrettanto sta facendo il Governo – il tavolo tra Regione Veneto e parti sociali ha avuto il coraggio di riorganizzare tutte le linee di investimento: migliorando la sinergia, limi-tando gli sprechi e facendo economia di scala. E’ un modo

per individuare degli obiettivi e perseguirli congiuntamente. Se per tutti l’emergenza è nell’occupazione giovanile al-lora per tutti deve essere prioritario l’investimento rivolto al sostegno del lavoro per le nuove generazioni”. Zaia ha ricordato che questo atto è il terzo grande provvedimento dell’Amministrazione regionale per lo sviluppo del Veneto. “Dopo l’insediamento della Giunta – ha detto - abbiamo subito parlato della necessità dell’accesso al credito e ab-biamo messo in piedi il fondo di 1,9 miliardi di euro che dopo gli opportuni aggiustamenti di spread, di procedure e anche dopo l’intesa con Confi di, oggi è operativo; sono già arrivate decine di richieste alla fi nanziaria regionale. C’è stata poi la proroga dei fondi di rotazione, nuovo carbu-rante per l’occupazione, per le imprese, per la crescita. E ora c’è la fi rma del Patto”. Ma che cosa prevede nello specifi co? Nel protocollo esiste una prima fase nella quele verranno stanziati fi nanziamenti a sostegno di progetti per la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta di 400 mi-lioni dei quali 160 milioni saranno destinati a favore delle imprese (un plafond ancora da quantifi cato sarà specifi co per pmi e confi di), 40 milioni saranno destinati al lavoro, 140 per favorire l’occupazione giovanile e 60 milioni per

interventi sul territorio. Altre voci del documento riguarda-no il Turismo con un impegno di 10 milioni di euro, altri 16 andranno a ricerca e innovazione, al reinserimento dei lavoratori in cassa integrazione invece sono stati destinati 30 milioni di euro e al sostegno dell’imprenditoria giovani-le e femminile sono preventivati 11 milioni di euro. Altre somme sono state destinate alle infrastrutture compreso il sistema ferroviario metropolitano, con capitoli di spesa che parlano di 50 milioni di euro nel primo caso e 14,5 milioni per la Sfmr. Tra i benefi ciari manca l’area di Porto Maghera e proprio questa omissione è la causa che ha fatto rimanere lontana dal tavolo della fi rma la Cgil. “Se uno pensa di parlare di industrializzazione in una regione come il Veneto – ha speigato il segretario nazionale della Cgil Susanna Camusso – e salta Porto Marghera, sta parlando di farfalle. Non sta parlando di cosa fare concretamente”. Pronta la risposta del presidente Zaia rivolta proprio a chi non ha fi rmato il patto: “La porta è sempre aperta come la nostra disponibilità a fare questo percorso assieme; si fa per fasi: questa è stata la prima, la seconda è pronta per essere scritta”.

di Fortunato Marinata

Economia La risposta alla crisi nell’intesa tra Regione e associazioni di categoria

Il “Patto del Veneto” promette la ripresaDa qui alla prima metà del 2013 la Regione metterà a disposizione 1,2 miliardi di euro. Per l’opposizione: “E’ fumo negli occhi”

Solo “vuota propaganda”. Pagine di “poesia” che non trovano tradu-zione in “misure concrete e in risorse fi nanziarie determinate”. Ma, soprattutto, un piano partorito senza coinvolgere il Consiglio regionale

e le maggiori organizzazioni sindacali del Veneto. Così Pietrangelo Pette-nò, consigliere della Sinistra veneta nell’assemblea legislativa regionale, defi nisce il piano di sviluppo per il Veneto fi rmato dal presidente Zaia con i rappresentanti di categoria e di una parte del sindacato. Pettenò intende impegnare la giunta Zaia - attraverso la mozione depositata in Consiglio - a riaprire il confronto con le organizzazioni sindacali che non hanno sottoscrit-to il piano (Cgil e Uil) e a ridiscuterne contenuti e indirizzi con il Consiglio regionale. “Il Piano per lo Sviluppo presentato da Zaia - spiega Pettenò nella mozione - risulta essere un documento propagandistico, che all’inconsistenza delle misure indicate, alla esiguità e indetermi-natezza delle risorse fi nanziarie destinate, somma una procedura nella sua defi nizione che determina la rottura con le organizzazioni sindacali che rappresentano la grande maggioranza dei lavoratori del Veneto”. Per Pettenò il piano è privo di un disegno strategico per il rilancio dell’occupazione e di proposte per sostenere la green economy, l’edilizia rivolta al recupero del territorio, il rilancio dell’area strategica di Porto Marghera, il reddito dei lavoratori precari, in cassa integrazione e in mobilità. Inol-tre non contiene alcuna misura per favorire il rispetto della legalità, il contrasto dell’evasione fi scale, della contraffazione e dell’economia criminale e per scoraggiare fenomeni come la delocalizzazione. Né contiene indicazioni su tempi e contenuti per l’approvazione del piano energetico regionale. “Ri-tengo grave e inaccettabile - conclude Pettenò - che il Presidente della Giunta regionale abbia ritenuto di non dover esporre il piano in Consiglio regionale, rifi utandosi di aprire una doverosa discussione e un serio confronto politico nel merito delle scelte e degli indirizzi assunti”.

“SOLO PROPAGANDA, ESTROMESSO IL CONSIGLIO”Pietrangelo Pettenò, Federazione della Sinistra

Nella foto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

“Prima di vendere come grande ri-sultato questo patto per il Veneto, Zaia faccia luce su una serie di

questioni ancora tutte da chiarire”. Ad affer-marlo, è stata la capogruppo del Pd in Consi-glio regionale, Laura Puppato e la segretaria regionale democratica, Rosanna Filippin.

“Fino a prova contraria, diciamo intanto, che quelle snocciolate sono cifre già messe a bilancio o che fanno riferimento a stanzia-menti europei (Fers, Fas) e dunque non si vedono all’orizzonte novità di rilievo. Ci chiediamo poi dove sono e come sono stati investiti questi miliardi a favore del mondo del lavoro citati da Zaia. Ma soprattutto qual-cuno dovrebbe informare il presidente che i bilanci si fanno a dicembre, nel caso del Veneto purtroppo a marzo inoltrato, ed è lì che si determinano le somme disponibili ed i vari capitoli. Tutto il resto appartiene alla categoria degli squilli di tromba.

“Dal punto di vista della concertazione - concludono le due esponenti del Pd - questo patto esclude di fatto il Consiglio regionale e due dei tre maggiori sindacati, ovvero Cgil e Uil che non hanno messo la loro fi rma all’accordo. Può considerarsi un successo questa divergenza tra le organiz-zazioni sindacali? C’è il dubbio che si tratti dell’ennesima operazione di marketing politico ma senza nuovi soldi veri”.

Laura Puppato, Partito DemocraticoGRANDE RISULTATO O SQUILLO DI TROMBA?

Laura PuppatoPietrangelo

Pettenò

Clodovaldo Ruffato

10 Intorno a noi

Ci si sposa di meno, le convivenze si fanno più lunghe e continuano a crescere i matrimoni civili. Nel giro

di pochi anni il Veneto ha cambiato pelle e i “fi ori d’arancio” diventano merce rara, soprattutto nel bel mezzo di una crisi di cui nessuno riesce ancora a cogliere la portata. In Veneto il numero di matrimoni scende, ormai siamo sotto quota 16 mila l’anno, mentre appena tre anni fa sfi oravano i 19 mila. Nella nostra regione si contano 3,4 matrimoni ogni mille abitanti, al di sotto della media nazionale del 3,8 per mille e le motivazioni sono le stesse degli anni precedenti: allungamento delle convivenze, molte delle quali si consolidano come tali, incertezza sul lavoro, diffi coltà economiche hanno il loro peso.

Eppure, nonostante tutto, chi arriva al matrimonio è più convinto e determinato che mai, ed è anche disposto a mettere in preventivo un bel po’ di sacrifi ci e rinunce affi nché il giorno più bello sia effettivamen-te ricordato come tale. In fondo oggi le co-siddette “convenzioni sociali”, osservano gli addetti ai lavori, sono meno stringenti del passato e ci si può sposare anche con un budget ridotto all’osso, tagliando su lista degli invitati, ristorante, partecipazio-ni, bomboniere, allestimenti e viaggio di nozze.

Se i matrimoni “low cost” sono in cre-scita, soprattutto fra le coppie più giovani e anticonformiste, chi sceglie la formula “classica” è ancora più determinato e sem-pre più spesso si fa aiutare da esperti del settore, i “wedding planner”, una profes-sione che è cresciuta in maniera inversa-mente proporzionale rispetto al numero dei matrimoni. “Si rivolgono a noi soprattutto

giovani e professionisti che non hanno molto tempo a disposizione oppure chi ha intenzione di sposarsi a breve. - spiega Antonia Macrì, wedding planner padovana di “Chicchi d’arancio” - E non si tratta so-lamente di coppie che vogliono spendere cifre importanti, perché ci sono soluzioni per tutte le tasche e il nostro compito è pro-prio quello di trovare la formula migliore, in tutti i sensi, compreso quello economico. Negli ultimi tempi abbiamo notato un calo di richieste, a causa della crisi. Personal-mente mi sono trovata con futuri sposi che hanno perso il lavoro prima delle nozze. A quel punto abbiamo rivisto il budget senza compromettere l’eleganza e l’unicità di un giorno così importante”. Ma quanto costa, in media, sposarsi in Veneto oggi? Diffi cile ottenere una risposta precisa, ma la fascia di prezzo più frequente va dai 18 ai 25 mila euro, a seconda delle richieste della

di Nicola Stievano

Coniugare budget ed eleganza è ancora possibile, anche chi perde il lavoro non rinuncia a salire all’altare

Fiori d’arancio In Veneto le nozze sono in calo, ma crescono le cerimonie low cost

Sposarsi in tempo di crisi purché, sia il giorno più bello

Sopra Antonia Macrì, wedding planner, e una sua creazione

coppia. “Riusciamo ad organizzare eventi anche con budget ridotti, senza per questo incidere sulla qualità. - continua Antonia - Anzi è qui che si vede il nostro lavoro perché in breve tempo riusciamo a dare i consigli giusti e trovare le soluzioni ideali affi nché tutto funzioni per il meglio. Chi poi vuole un matrimonio sfarzoso arriva a spendere anche 50 mila euro. Chi invece vuole risparmiare sceglie di ridurre il nume-ro degli invitati, ad esempio, e risparmiare su altri costi”. Fa parte del lavoro anche tranquillizzare le coppie spaventate da costi e incombenze, perché il matrimonio sia il loro giorno più bello, al di là del budget.

La wedding planner “Cerchiamo insieme la formula ideale, ottimizzando costi e calendario”

In Veneto i matrimoni civili quasi più numerosi di quelli religiosi. A Nordest ormai una persona su due sceglie di

sposarsi in Comune. Un cambiamento forte, questo, che

ha investito il Veneto negli ultimi anni (si è passati dal 37.9% dei matrimoni civili nel 2004 al 45,4% nel 2009) e che ha visto il superamento del 50% in Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giu-lia (55,4% in Trentino, 54,5% in Friuli), mentre in Italia il dato rimane fermo al 37,2%. Ancora più rilevante, poi, il ri-ferimento al tasso di nuzialità (annuo).

“Le tre regioni del Nordest antici-pano l’andamento calante di tutta Ita-lia posizionandosi tutte al di sotto del valore medio nazionale”, ha spiegato Daniele Marin, direttore scientifi co del-la Fondazione Nordest.

I dati sono stati presentati al conve-gno ecclesiale del Nordest di Aquileia: “Ci sono stati grandi cambiamenti di stili di vita in questi anni – spiega monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo di Padova – quelli che vediamo intorno a noi sono cittadini smarriti, senza speranze per il futuro, a volte anche da giovanissimi. Vogliamo contribuire a ridare un’anima al Nordest, a sostenerne gli abitanti, che in questo momento diffi cile sembrano persi e senza appigli concreti”.

NEWS

I dati della Fondazione NordestCHIESA E COMUNE ALLA PARI

333333Intorno a noi

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Page 36: La Piazza di Padova nord - 2012mag n69

12 Cultura veneta

Nell’alternanza tra artisti contempo-ranei e collettive che partono dalla ricca Collezione Francois Pinault, è di

scena a Palazzo Grassi a Venezia fi no al 15 luglio Urs Fischer (Zurigo 1973) con la mostra “Madame Fisscher”. Già dalla data di nascita si evince che è il primo artista vivente ad essere esposto in una personale a Palazzo Grassi, in una delle sue più impor-tanti esposizioni tra quelle fatte in Europa. L’atrio centrale e il primo piano c’introduco-no nel mondo dell’artista, che vive a New York, con più di trenta opere. Una sapiente guida gratuita aiuta il visitatore a capire la logica e la chimica dei lavori di Fischer non sempre di facile e immediata compren-sione. Scultura, pittura e installazione sono le tecniche espressive, mentre i materiali vanno dal bronzo e cera ad apparecchi meccanici e specchi. Una creatività dell’artista logica e assurda, in un equilibrio di diversi elementi quali l’humour, la realtà, l’eternità, l’illusione, la violenza e

la fugacità. Si parte proprio dall’opera “Ma-dame Fisscher” che riproduce il suo studio nei minimi particolari facendo rivivere il processo creativo del Maestro, per passare a “untitled” del 2012 con un ritratto in cera di se stesso e dell’amico artista Rudolf Stingel in cui i lumini consumano le stesse evidenziando la trasformazione e i limiti del corpo e dell’opera d’arte, arrivando a “Ne-

crophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Ac-cademia di Belle Arti, posa tra le opere in un

passaggio tra vivente e artifi ciale. Altri temi sono la banalità del quotidiano, il gioco dell’oggetto con la sua ombra, l’idea del movimento, la messa in ridicolo di vizi e dipendenze e il teatro dell’assurdo.

di Alain Chivilò

Scultura, pittura, installazione e il suo studio, riprodotto nei minimi particolari per far rivivere il suo processo creativo

Palazzo Grassi fi no al 15 luglio Più di trenta opere dell’artista newyorkese

Il mondo interpretato da Urs Fischer

Palazzo Franchetti a Venezia

Negli spazi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia fi no all’8 luglio, “Pi-casso e Vollard. Il genio e il mercante” è la mostra che

per la prima volta in Italia disamina il rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e Pablo Picasso. Un’intersezione tra il gallerista scopritore di artisti sconosciuti o “secondari”, d’in-tuito sopraffi no e forti doti commerciali, con il pittore invento-re del Cubismo che con la sua tecnica ha stregato future ge-nerazioni d’artisti, critici e amanti dell’arte. Ambroise Vollard (1866 – 1939) oltre a organizzare la prima monografi a su Paul Cezanne nel 1895, offrì al giovane Picasso (1881 – 1973) la possibilità di esporre nel 1901 all’interno della sua galleria. Da qui fi no alla morte di Vollard tra i due si

sviluppa una relazione d’amicizia, d’affari e di stima recipro-ca. Il critico Félicien Fagus scrive “ecco: ho appena visto da Vollard la mostra del giovane pittore (spagnolo si capisce) con un temperamento meraviglioso”. Tecniche incisorie quali l’acquaforte, la puntasecca e l’acquatinta sono rappresentate da oltre 150 opere, con la serie completa delle 100 incisio-ni della “Suite Vollard”, a cui Picasso lavorò dal 1927 al 1937, la “Minotauromachia” una delle sue principali opere grafi che, “l’Histoire Naturelle” con gli animali di Buffon e i “Saltimbanchi” con la celebre acquaforte “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” di Balzac. Una tecnica incisoria ric-ca e di classe per un Picasso intramontabile nelle sue decadi artistiche d’oro.

L’abilità incisoria di Picasso

A Treviso, fi no al primo luglio, nelle tre princi-

pali sale espositive di Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricer-che, è di scena la XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012. Nelle fi nalità del Premio c’è il focus di con-tribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”, proponendosi come occasione e strumento per fare conoscere il lavoro intellettuale e manuale, al fi ne di governare le modifi cazioni dei luoghi per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e memoria. Una giuria sceglie annualmente un luogo e per l’edizio-ne del 2012 il premio è andato, con voto unanime, al Bosco di Sant’Antonio situato nelle montagne d’Abruzzo e precisamente nel comune di Pescocostanzo. L’area ha una dimensione di circa 500 ettari ed è situata nel Parco della Maiella. La composizione boschiva consta di alcu-ne migliaia di grandi alberi, tra i quali cinquecento sono rappresentati da faggi secolari. Questo bosco è defi nito da Elena Croce come “un santuario della natura e della civiltà pastorale”. In quest’ambito, l’interessante percorso espositivo testimonia il luogo prescelto in tre sezioni: la prima illustra materiali fotografi ci e cartografi ci per inqua-drare il luogo, la seconda tratta aspetti naturalistici del bosco e del patrimonio vegetale all’interno dei paesaggi abruzzesi, l’ultima invece è video con il fi lm documentario del 1994 di Ermanno Olmi “Mille anni”, che inquadra il Bosco di Sant’Antonio tra natura e civiltà.

Palazzo Bomben, TrevisoIL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA

E’ il primo artista vivente al quale il centro espositivo dedica una personale

Al.Ch. “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” Al.Ch.

“Venezia è così esageratamente raffi nata. Le perce-zioni degli altri e di lei stessa non ti lasciano mai in pace. Persino la luce, proiettata dal campanile

sulla piazza, acquista una qualità architettonica e il pesante campanile vi diventa leggero”. Così Venezia è pensata dal pittore William Congdon (Providence 1912 – Milano 1998) che tra il ’48 e ’60 vi soggiorna. Nel centenario della nasci-ta, fi no al 8 luglio nel piano nobile dell’università Cà Foscari Esposizioni, “William Congdon a Venezia. Uno sguardo ame-ricano” è la prima mostra del Maestro a Venezia con opere riguardanti la città Serenissima. Una quarantina di opere unite a lettere, schizzi, video e gigantografi e di opere non disponibili per l’esibizione. Con New York la città lagunare ha un ruolo fondamentale per la sua ricerca e l’agire pittorico. Partendo dalla scuola dell’action painting americana e dalle opere di Dubuffet viste a Parigi durante la guerra, interpreta soggetti tradizionali quali Piazza San Marco, palazzo Dario, i tetti e Canal Grande incidendo nell’olio e nell’acrilico con un punteruolo. Con questa tecnica rende una Venezia fug-gente, in movimento che appare magicamente da una sorta di foschia tendente a colori scuri e nel contempo spaziale all’interno di contrasti di luce. L’oro, che proviene dalla tra-dizione bizantina, è utilizzato da Congdom per dare vivacità e risalto all’edifi cio come un’illuminazione artifi ciale. Una mostra dunque da visitare per comprendere un punto di vista di Venezia non consueto, perché fi glio di una pittura d’azione che si presentava al mondo.

CÀ FOSCARILe Venezie di Congdom

I pittori vedutisti avevano la caratteristica di possedere schizzi, studi di luoghi che visitavano o vivevano per riprodurli in opere anche a distanza di anni. I riferi-menti presi permettevano di lavorare in studio proponendo soggetti di un luogo

anche trovandosi altrove. In quest’ambito a Venezia, presso Palazzo Grimani, fi no al 1 luglio la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” permette di apprezzare il taccuino, raramente visibile al pubblico, di schizzi del pittore vedutista che come pochi ha saputo dare un taglio internazionale al Vedutismo. Un volume non di grandi dimensioni (mm 175 X 235), composto da sette fascicoli sciolti rilegati successivamente nell’Ottocento, che riporta commenti e schizzi dai materiali ai luoghi ritratti, dalle annotazioni sui colori, dalle correzioni e abrasioni, all’impiego della punta metallica, ai cambi d’inchiostro.

Ulteriori fogli sono proposti come i sette dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, i sette dalla collezione Corniani-Algarotti, lo “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisè e i due fogli rispettiva-

mente dalla Fondazione Cini e dal Museo Correr. A completamento dipinti a olio provenienti da collezioni pubbliche e private segnano il passaggio dallo schizzo alla vera realizzazione. Supporti audiovisivi e digitali, uniti a un modello funzionante di camera ottica che fa vedere le vedute come le osservava Canaletto, permettono al visitatore di conoscere quest’aspetto fondamentale del Maestro poco approfondito nelle grandi esibizioni.

IN BREVE Canaletto a Palazzo Grimani“SCHIZZI D’AUTORE”

L’opera “Necrophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Accademia di Belle Arti, posa tra le opere in un passaggio tra vivente e artifi ciale

34 Cultura veneta3434 Cultura veneta

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12 Cultura veneta

Nell’alternanza tra artisti contempo-ranei e collettive che partono dalla ricca Collezione Francois Pinault, è di

scena a Palazzo Grassi a Venezia fi no al 15 luglio Urs Fischer (Zurigo 1973) con la mostra “Madame Fisscher”. Già dalla data di nascita si evince che è il primo artista vivente ad essere esposto in una personale a Palazzo Grassi, in una delle sue più impor-tanti esposizioni tra quelle fatte in Europa. L’atrio centrale e il primo piano c’introduco-no nel mondo dell’artista, che vive a New York, con più di trenta opere. Una sapiente guida gratuita aiuta il visitatore a capire la logica e la chimica dei lavori di Fischer non sempre di facile e immediata compren-sione. Scultura, pittura e installazione sono le tecniche espressive, mentre i materiali vanno dal bronzo e cera ad apparecchi meccanici e specchi. Una creatività dell’artista logica e assurda, in un equilibrio di diversi elementi quali l’humour, la realtà, l’eternità, l’illusione, la violenza e

la fugacità. Si parte proprio dall’opera “Ma-dame Fisscher” che riproduce il suo studio nei minimi particolari facendo rivivere il processo creativo del Maestro, per passare a “untitled” del 2012 con un ritratto in cera di se stesso e dell’amico artista Rudolf Stingel in cui i lumini consumano le stesse evidenziando la trasformazione e i limiti del corpo e dell’opera d’arte, arrivando a “Ne-

crophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Ac-cademia di Belle Arti, posa tra le opere in un

passaggio tra vivente e artifi ciale. Altri temi sono la banalità del quotidiano, il gioco dell’oggetto con la sua ombra, l’idea del movimento, la messa in ridicolo di vizi e dipendenze e il teatro dell’assurdo.

di Alain Chivilò

Scultura, pittura, installazione e il suo studio, riprodotto nei minimi particolari per far rivivere il suo processo creativo

Palazzo Grassi fi no al 15 luglio Più di trenta opere dell’artista newyorkese

Il mondo interpretato da Urs Fischer

Palazzo Franchetti a Venezia

Negli spazi dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti di Palazzo Franchetti a Venezia fi no all’8 luglio, “Pi-casso e Vollard. Il genio e il mercante” è la mostra che

per la prima volta in Italia disamina il rapporto tra il mercante d’arte Ambroise Vollard e Pablo Picasso. Un’intersezione tra il gallerista scopritore di artisti sconosciuti o “secondari”, d’in-tuito sopraffi no e forti doti commerciali, con il pittore invento-re del Cubismo che con la sua tecnica ha stregato future ge-nerazioni d’artisti, critici e amanti dell’arte. Ambroise Vollard (1866 – 1939) oltre a organizzare la prima monografi a su Paul Cezanne nel 1895, offrì al giovane Picasso (1881 – 1973) la possibilità di esporre nel 1901 all’interno della sua galleria. Da qui fi no alla morte di Vollard tra i due si

sviluppa una relazione d’amicizia, d’affari e di stima recipro-ca. Il critico Félicien Fagus scrive “ecco: ho appena visto da Vollard la mostra del giovane pittore (spagnolo si capisce) con un temperamento meraviglioso”. Tecniche incisorie quali l’acquaforte, la puntasecca e l’acquatinta sono rappresentate da oltre 150 opere, con la serie completa delle 100 incisio-ni della “Suite Vollard”, a cui Picasso lavorò dal 1927 al 1937, la “Minotauromachia” una delle sue principali opere grafi che, “l’Histoire Naturelle” con gli animali di Buffon e i “Saltimbanchi” con la celebre acquaforte “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” di Balzac. Una tecnica incisoria ric-ca e di classe per un Picasso intramontabile nelle sue decadi artistiche d’oro.

L’abilità incisoria di Picasso

A Treviso, fi no al primo luglio, nelle tre princi-

pali sale espositive di Palazzo Bomben, sede della Fondazione Benetton Studi e Ricer-che, è di scena la XXIII edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino 2012. Nelle fi nalità del Premio c’è il focus di con-tribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”, proponendosi come occasione e strumento per fare conoscere il lavoro intellettuale e manuale, al fi ne di governare le modifi cazioni dei luoghi per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e memoria. Una giuria sceglie annualmente un luogo e per l’edizio-ne del 2012 il premio è andato, con voto unanime, al Bosco di Sant’Antonio situato nelle montagne d’Abruzzo e precisamente nel comune di Pescocostanzo. L’area ha una dimensione di circa 500 ettari ed è situata nel Parco della Maiella. La composizione boschiva consta di alcu-ne migliaia di grandi alberi, tra i quali cinquecento sono rappresentati da faggi secolari. Questo bosco è defi nito da Elena Croce come “un santuario della natura e della civiltà pastorale”. In quest’ambito, l’interessante percorso espositivo testimonia il luogo prescelto in tre sezioni: la prima illustra materiali fotografi ci e cartografi ci per inqua-drare il luogo, la seconda tratta aspetti naturalistici del bosco e del patrimonio vegetale all’interno dei paesaggi abruzzesi, l’ultima invece è video con il fi lm documentario del 1994 di Ermanno Olmi “Mille anni”, che inquadra il Bosco di Sant’Antonio tra natura e civiltà.

Palazzo Bomben, TrevisoIL PREMIO INTERNAZIONALE CARLO SCARPA

E’ il primo artista vivente al quale il centro espositivo dedica una personale

Al.Ch. “Le repas frugal al chefs d’oeuvre inconnue” Al.Ch.

“Venezia è così esageratamente raffi nata. Le perce-zioni degli altri e di lei stessa non ti lasciano mai in pace. Persino la luce, proiettata dal campanile

sulla piazza, acquista una qualità architettonica e il pesante campanile vi diventa leggero”. Così Venezia è pensata dal pittore William Congdon (Providence 1912 – Milano 1998) che tra il ’48 e ’60 vi soggiorna. Nel centenario della nasci-ta, fi no al 8 luglio nel piano nobile dell’università Cà Foscari Esposizioni, “William Congdon a Venezia. Uno sguardo ame-ricano” è la prima mostra del Maestro a Venezia con opere riguardanti la città Serenissima. Una quarantina di opere unite a lettere, schizzi, video e gigantografi e di opere non disponibili per l’esibizione. Con New York la città lagunare ha un ruolo fondamentale per la sua ricerca e l’agire pittorico. Partendo dalla scuola dell’action painting americana e dalle opere di Dubuffet viste a Parigi durante la guerra, interpreta soggetti tradizionali quali Piazza San Marco, palazzo Dario, i tetti e Canal Grande incidendo nell’olio e nell’acrilico con un punteruolo. Con questa tecnica rende una Venezia fug-gente, in movimento che appare magicamente da una sorta di foschia tendente a colori scuri e nel contempo spaziale all’interno di contrasti di luce. L’oro, che proviene dalla tra-dizione bizantina, è utilizzato da Congdom per dare vivacità e risalto all’edifi cio come un’illuminazione artifi ciale. Una mostra dunque da visitare per comprendere un punto di vista di Venezia non consueto, perché fi glio di una pittura d’azione che si presentava al mondo.

CÀ FOSCARILe Venezie di Congdom

I pittori vedutisti avevano la caratteristica di possedere schizzi, studi di luoghi che visitavano o vivevano per riprodurli in opere anche a distanza di anni. I riferi-menti presi permettevano di lavorare in studio proponendo soggetti di un luogo

anche trovandosi altrove. In quest’ambito a Venezia, presso Palazzo Grimani, fi no al 1 luglio la mostra “Canaletto. Il Quaderno veneziano” permette di apprezzare il taccuino, raramente visibile al pubblico, di schizzi del pittore vedutista che come pochi ha saputo dare un taglio internazionale al Vedutismo. Un volume non di grandi dimensioni (mm 175 X 235), composto da sette fascicoli sciolti rilegati successivamente nell’Ottocento, che riporta commenti e schizzi dai materiali ai luoghi ritratti, dalle annotazioni sui colori, dalle correzioni e abrasioni, all’impiego della punta metallica, ai cambi d’inchiostro.

Ulteriori fogli sono proposti come i sette dalla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Trieste, i sette dalla collezione Corniani-Algarotti, lo “scarabotto” con il Canal Grande di fronte alla Salute e il Traghetto di San Moisè e i due fogli rispettiva-

mente dalla Fondazione Cini e dal Museo Correr. A completamento dipinti a olio provenienti da collezioni pubbliche e private segnano il passaggio dallo schizzo alla vera realizzazione. Supporti audiovisivi e digitali, uniti a un modello funzionante di camera ottica che fa vedere le vedute come le osservava Canaletto, permettono al visitatore di conoscere quest’aspetto fondamentale del Maestro poco approfondito nelle grandi esibizioni.

IN BREVE Canaletto a Palazzo Grimani“SCHIZZI D’AUTORE”

L’opera “Necrophonia” del 2011 con la ricostruzione di un atelier dove una modella vivente professionista, dell’Accademia di Belle Arti, posa tra le opere in un passaggio tra vivente e artifi ciale

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BILOCALE

TRILOCALE

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO IL MESE PROM-

ETTE BENE PER GLI AFFARI DI CUORE, POTRETE GODERE

DELLA POSSIBILITÀ DI FARE PROGETTI CON CHI AMATE · SALUTE LASCIATE CHE LE GAMBE CORRANO: MUOVETEVI, A PASSEGGIO O DI CORSA LA SALUTE DEL VOSTRO CORPO AVRÀ I SUOI BENEFICI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO ANCHE

SE LA PASSIONE È IL VOSTRO TERRENO PREF-

ERENZIALE, CONQUISTERETE CHI AM-ATE CON SEDUZIONI DI TIPO MENTALE · SALUTE E’ IL PERIODO GIUSTO PER EVENTUALI SCREENING O ESAMI APPRO-FONDITI. ATTENZIONE AI PICCOLI SEG-NALI TRASCURATI IN PRECEDENZA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO IN VISTA MO-MENTI DI INCERTEZZA, INTOPPI O MALINTESI. AT-

TENTI: IL PARTNER SENTE IL BISOGNO DI MAGGIORE LEGGEREZZA · SALUTE DEDICATEVI UN PERIODO DI RI-POSO, QUALCHE COCCOLA RIGENERANTE IN UNA SPA, O UN RITIRO IN UN LUOGO DI ATMOSFERE CONTEMPLATIVE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO SIATE

PRESENTI E ABBIATE ATTENZIONE ALLA COSTRUZIONE DI UN RAPPORTO AMOROSO CHE SI BASI SU FONDAMENTA SOLIDE · SALUTE LA FORMA FISICA SI ATTESTA SU UN BUON LIVELLO GENERALE, CONTINUATE AD IM-PEGNARVI CON LO SPORT E TUTTO AN-DRÀ BENE

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO IL CAMPO

DELL’EROS E DELLA SE-DUZIONE PIÙ DIVERTENTE, A TRATTI QUASI ADOLES-CENZIALE, VI TRAVOLGERÀ.

OCCHIO ALLE SCOTTATURE · SALUTE SFRUTTATE OGNI POSSIBILE MOMENTO DELLA GIORNATA PER FARE IL PIENO DI ENERGIE E DI OSSIGENO SENTENDO IL CORPO VIVO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO RAGIONE E SENTIMENTO QUESTO MESE DOVRANNO VIAGGIARE ALL’UNISONO. FATEVI GUIDARE DALLE AFFINITÀ ELETTIVE · SALUTE RITAGLIAT-EVI UNA PICCOLA OASI QUOTIDIANA DI PACE PER FUGGIRE LA SVOGLIATEZZA, O, AL CONTRARIO, L’IPERATTIVITÀ IM-PRODUTTIVA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO APPROFON-DITE UN HOBBY O UN

INTERESSE, LÌ POTRESTE INCONTRARE IL GRANDE AMORE. SERENITÀ E PIACEV-OLEZZA GARANTITE · SALUTE VI SEN-TIRETE SCATTANTI, IL CORPO REAGISCE CON ELASTICITÀ E LEGGEREZZA, PERCIÒ PREFERIRETE SPORT ALL’ARIA APERTA

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO E’

OPPORTUNO FRE-QUENTARE AMBIENTI

DOVE POSSANO CIRCOLARE NUOVE IDEE, CERCANDO DI MOSTRARVI MENO DIF-FIDENTI · SALUTE INSERITE NELLE AT-TIVITÀ QUOTIDIANE IL TEMPO PER FARE LE SCALE A PIEDI O FARE DEGLI ESERCIZI DI STRETCHING, VI FARÀ BENE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO I FLIRT NON MANCANO GRAZIE

ANCHE AL FATTO CHE SIETE VIVACIS-SIMI. AVETE SOLO L’IMBARAZZO DELLA SCELTA. GODETEVELA · SALUTE SIETE IN GRANDE FORMA MA FATE ATTENZI-ONE ALL’ALIMENTAZIONE ED EVITATE DI SOVRACCARICARVI DI PESI IN PALESTRA O ALTRO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO SFODERATE UN NOTE-

VOLE SENSO DELL’UMORISMO E UNA DECISA ATTITUDINE A UNA SCAN-ZONATA LEGGEREZZA, SORPRENDERETE! · SALUTE IL BENESSERE VI ARRIVA DA TERAPIE CHE SFRUTTANO E UTILIZZINO L’ACQUA COME PRINCIPIO BASE, PER-FETTE LE CURE TERMALI

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO POTRESTE CONOSCERE PERSONE CON PERSONALITÀ CU-RIOSE E STRAVAGANTI.

UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI IN AMORE · SALUTE CHI COMBATTE CON QUALCHE CRONICITÀ AVRÀ CORPO E MENTE CHE RISPONDERANNO IN MANIERA PERFETTA A EVENTUALI TERAPIE

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIETE PIÙ INSOF-FERENTI CHE TOLLERANTI

E CIÒ PROVOCA CONFLITTI IN AMORE. CERCATE LA SERENITÀ NEL VOLTO DI CHI AMATE· SALUTE L’APPARATO DIGESTIVO POTREBBE ES-SERE IL BERSAGLIO DI QUALCHE CON-FLITTO INTERIORE: CURATE LO SPIRITO E CURERETE IL CORPO

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

E CIÒ PROVOCA CONFLITTI

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08

RIOSE E STRAVAGANTI. UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI UN’AMICIZIA POTREBBE TRASFORMARSI

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

FASCINOFASCINOVOLE SENSO DELL’UMORISMO E

UNA DECISA ATTITUDINE A UNA SCAN-

GEMELLIGEMELLIDAL 21/05DAL 21/05

TOROTORO DAL 21/04

OPPORTUNO FRE-QUENTARE AMBIENTI

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

INTERESSE, LÌ POTRESTE INCONTRARE IL

DAL 20/02

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02FASCINOFASCINO

DELL’EROS E DELLA SE-

A TRATTI QUASI ADOLES-CENZIALE, VI TRAVOLGERÀ.

CAPRICORNOCAPRICORNO

PRESENTI E ABBIATE

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12

TENTI: IL PARTNER SENTE IL

SCORPIONESCORPIONE

FASCINOFASCINOSE LA PASSIONE È IL

VOSTRO TERRENO PREF-ERENZIALE, CONQUISTERETE CHI AM-

BILANCIABILANCIADAL 2 3/09DAL 2 3/09

ETTE BENE PER GLI AFFARI DI CUORE, POTRETE GODERE

DELLA POSSIBILITÀ DI FARE PROGETTI

GODETEVI L’ESTATE IN ESPLOSIONE E ANIMATE LA VOSTRA NATURA FESTAIOLA, LIBERATE IL CORPO IN UN MODO CREATIVO E PIACEVOLE: BALLATE!

36 Oroscopo3636 Oroscopo

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BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO IL MESE PROM-

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