La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

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EDITORIALE Le parole dei politici di Ornella Jovane L a politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i ti- mori alla vigilia della campagna elettorale. Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione. I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di appro- fondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnolo- gie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un filo diretto con gli elettori. Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti. La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante. continua a pag. 3 [email protected] Sesa tra gli esempi del riciclo Este pag. 8 L’unione fa la forza per dare vita al commercio Monselice, eventi pag.6 pag. 10 Montagnana: sicurezza, è vero allarme? Preoccupante escalation di furti in abitazione ma per il sindaco la situazione è sotto controllo S arà la crisi economica, sarà il periodo successivo alle festività, ma nella Bassa sembrano proliferare i furti nelle case dei cittadini. Dopo Monselice, Solesino ed Este, non fa eccezione Montagnana dove la microcriminalità si è fatta sentire. Ma dall’as- sessore alla Sicurezza arriva una rassicura- zione ai cittadini e alle attività commerciali: “terremo sempre alta l’asticella di guardia”. Insomma, non è ancora allarme sicurezza, ma se la situazione non dovesse migliorare, i sindaci dovranno prendere provvedimenti specifici. Il caso Montagnana comunque si è fatto sentire in seguito ad una lettera al- larmata inviata al sindaco di Montagnana Loredana Borghesan e all’assessore alla Sicu- rezza Andrea Draghi, a firma di Tino David Pantano, segretario comunale de La Destra: “nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripeter- si con sempre maggiore frequenza. Molti montagnanesi, soprattutto perso- ne anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. Chiediamo quindi al sindaco di af- frontare questa “emergenza” che abbiamo il dovere di non sottovalutare”. La più colpita dai furti sarebbe via Sant’Antonio dove sono stati registrati quat- tro furti in appartamento, segue il quartiere Facchini con un furto, la zona industriale con un altro furto e un tentato furto. Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 160 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it della Bassa Padovana TURISMO E NEGOZI MONSELICE CI CREDE Gli ultimi recenti sviluppi nella vicenda Italcementi hanno messo in luce che le criticità riguardano anche Monselice. E nonostante i commercianti del centro stiano stringendo i denti, l’ef- fetto boomerang della crisi si ripercuote anche sugli acquisti nei negozi. Ma la soluzione c’è per rilanciare il settore. pag. 6 ANTICIPO FATTURE ACCORDO ESTE - BANCHE I Comuni sono lenti nel pagare i fornito- ri? A Este si può chiedere una linea di credito molto agevolata. E’ questa l’ultima iniziativa dell’amministrazione per andare incontro alle aziende che vantano dei crediti con il Comune, ma che devono attendere tempi biblici per incassare. Un problema tutt’altro che banale. pag. 8 LO NAZ/19/2010/CT 01 04 2010 continua a pag. 8 L’Intervento ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio V incere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è que- sto lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo davanti. I prossimi mesi saranno ancora di sofferenza e il punto di svolta si sposta in avanti. Lo sviluppo, la politica e il bene comune *Presidente Confindustria Padova Massimo Pavin* A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio Elezioni pagg. 4-5 CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13 Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741 www.tirakkina.it

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EDITORIALE

Le parole dei politicidi Ornella Jovane

La politica continua ad essere un tema d’interesse per gli italiani, nonostante i ti-mori alla vigilia della campagna elettorale.

Dopo un anno di vita in penombra, il rischio era quello di una disaffezione della gente ancora più marcata verso la politica. E invece le elezioni continuano ad essere un tema che esercita il suo appeal. Almeno in termini di comunicazione.

I dati sugli ascolti televisivi, quelli sulle ore e ore di presenze dei politici in tv o in radio, il numero di trasmissioni di appro-fondimento-interviste-faccia a faccia..., ma anche quello di articoli pubblicati in grande rilievo dalla carta stampata, sembrerebbero confermarlo. Ci sono poi le nuove tecnolo-gie: la politica impazza sul web, twitter è l’irrinunciabile strumento per avere un fi lo diretto con gli elettori.

Una inconsueta programmazione che costringe l’appuntamento con le urne in un periodo ancora invernale e tempi ristretti che hanno ridotto la durata della campagna elettorale costringono a scelte diverse: i comizi in piazza, i tour e le iniziative sul territorio sono meno impattanti.

La comunicazione via radio, tv, giornali e web diventa allora ancora più importante.

continua a pag. [email protected]

Sesa tra gli esempi del riciclo

Este

pag. 8

L’unione fa la forza per darevita al commercio

Monselice, eventi

pag.6

pag. 10

Montagnana: sicurezza, è vero allarme?Preoccupante escalation di furti in abitazione ma per il sindaco la situazione è sotto controllo

Sarà la crisi economica, sarà il periodo successivo alle festività, ma nella Bassa sembrano proliferare i furti nelle case

dei cittadini. Dopo Monselice, Solesino ed Este, non fa eccezione Montagnana dove la microcriminalità si è fatta sentire. Ma dall’as-sessore alla Sicurezza arriva una rassicura-zione ai cittadini e alle attività commerciali: “terremo sempre alta l’asticella di guardia”. Insomma, non è ancora allarme sicurezza, ma se la situazione non dovesse migliorare, i sindaci dovranno prendere provvedimenti

specifici. Il caso Montagnana comunque si è fatto sentire in seguito ad una lettera al-larmata inviata al sindaco di Montagnana Loredana Borghesan e all’assessore alla Sicu-rezza Andrea Draghi, a firma di Tino David Pantano, segretario comunale de La Destra: “nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendono a ripeter-si con sempre maggiore frequenza.

Molti montagnanesi, soprattutto perso-

ne anziane e sole, temono di poter divenire bersaglio di questi criminali, che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. Chiediamo quindi al sindaco di af-frontare questa “emergenza” che abbiamo il dovere di non sottovalutare”.

La più colpita dai furti sarebbe via Sant’Antonio dove sono stati registrati quat-tro furti in appartamento, segue il quartiere Facchini con un furto, la zona industriale con un altro furto e un tentato furto.

Periodico d’informazione locale. Anno XIX n. 160 - Poste Italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) – Art. 1 comma 1 – PD www.lapiazzaweb.it

della Bassa Padovana

turismo e negozimonselice ci crede

Gli ultimi recenti sviluppi nella vicenda Italcementi hanno messo in luce che le criticità riguardano anche

Monselice. E nonostante i commercianti del centro stiano stringendo i denti, l’ef-fetto boomerang della crisi si ripercuote

anche sugli acquisti nei negozi. Ma la soluzione c’è per rilanciare il settore.

pag. 6

AnticiPo FAtture Accordo este - BAncHe

I Comuni sono lenti nel pagare i fornito-ri? A Este si può chiedere una linea di credito molto agevolata. E’ questa l’ultima iniziativa

dell’amministrazione per andare incontro alle aziende che vantano dei crediti con il Comune, ma che devono attendere tempi

biblici per incassare. Un problema tutt’altro che banale.

pag. 8

LO NAZ/19/2010/CT01 04 2010

continua a pag. 8

L’Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Vincere la rassegnazione, rimettere in circolo la fiducia: è que-sto lo spirito con cui gli imprenditori affrontano il nuovo anno. Non ci nascondiamo la pesantezza del cammino che abbiamo

davanti. I prossimi mesi saranno ancora di sofferenza e il punto di svolta si sposta in avanti.

Lo sviluppo, la politica e il bene comune

*Presidente Confindustria Padova

Massimo Pavin*

A grandi passi verso il voto del prossimo 24-25 febbraio

Elezioni

pagg. 4-5

CAVARZERE (VE) Via Maestri del Lavoro, 13

Tel. 0426 311783 Fax 0426 311741www.tirakkina.it

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EDITORIALE

Le parole dei politiciMa che tipo di comunicazione è quella che hanno scelto i politici? Le tecniche di comunicazione sono raffi nate - squadre di esperti

comunicatori sono al lavoro febbrile per trovare soluzioni effi caci e convincenti ad orientare il voto degli elettori, soprattutto dei tanti ancora incerti - le parole spese sono tante, ma quali sono i contenuti?

Senza scomodare l’umorismo di Pirandello e la sua teoria del sentimento del contrario, la risposta la si potrebbe trovare proprio nelle caricature di comici che quotidianamente sottolineano questa concitata fase pre-elettorale. E così può capitare di sentire per radio, nello spazio degli annunci, l’offerta di una invitante voce che rivolgendosi ai clienti di un improbabile supermercato-Paese esorta gli acquirenti ad approfi ttare dell’irrinuciabile svedita dell’abolizione dell’Imu, offerta di cui si può benefi ciare fi no alla fi ne della campagna elettorale - non dopo -, considerato che da destra a manca tutti i politici te la tirano dietro. Ci si può imbattere nella gara di fantomatici candidati che in un inverosimile faccia a faccia si sfi dino a chi sia più bravo a togliere Imu e altre tasse, disoccupazione, disagi, povertà... fi no a, presi da euforia del duello, a promettere di togliere tonsille, calli e quant’altro a chi ne ha bisogno, pur di togliere di più dell’avversario. La campagna elettorale e la politica hanno ispirato numerosi fi lm comici nostrani. C’è poi la questione aperta di chi sia più incapace, tema anche questo molto praticato nella campagna elettorale, e quella della quantità di polvere nascosta sotto il tappeto. Non mancano le favole - quanto si è discusso sul pifferaio di Hamelin -, le gag e le presentazioni oltre la veste uffi ciale degli stessi politici che umanizzano i candidati e hanno innegabile riscontro mediatico. Si sorride con un po’ di amaro in bocca. Quali sono i programmi? E, soprattutto, non sempre appare chiaro in questa comunicazione - o quanto meno non sempre arriva agli elettori che sia nelle corde della politica in corsa alla campagna elettorale - il principio secondo cui le parole credibili pressuppongono i fatti.

segue da pag. 1

di Ornella Jovane

Bassapadovana Provincia Regionemonselice

pag. 6

Preoccupa lo stato di salute del campanile

montAgnAnA

pag. 10

Lavori in corsoalla rotatoriasulla Statale 10

È un periodico formato da 14 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone Montagnana, Monselice, Este, per un numero complessivo di 12.504 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 15752

è un marchio registrato di proprietà della GIVE EMOTIONS Srl

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Svezia 9Tel. 049 8704884 - Fax 049 6988054numero verde 800 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabileMauro GaMbin [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 28 dicembre 2012Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

AmBiente

pag. 17

Stangata di inizioanno, arriva lanuova tassa rifiuti

mondo scuolA

pag. 18

Tempo di iscrizioni,per la prima voltaesclusivamentevia internet

culturA ProvinciAle

pag. 21

La rassegna cinematografica di Montagnana

cArnevAle

pag. 26

A Venezzia il via della kermesse dedicata ai colori

sAnità

pag. 29

Nominati i 22 direttori generali delle Ulss venete

Arte

pag. 30

“Raffaello verso Picasso”, da Vicenza a Verona

Operazione a CandianaBrAcconAggio

ittico sotto scAcco

Maxi operazione contro il bracconaggio ittico. L’intervento a Candiana è stato

coordinato dalla Polizia Provinciale (Nu-cleo Nautico) con la partecipazione delle

Guardie particolari Giurate Volontarie Ittiche appartenenti all’Associazione

Federpesca. Sono stati recuperati nelle acque una trentina di attrezzi vietati per

la pesca. L’attività di bracconaggio aveva già “fruttato” al bracconiere oltre 30

chili di pesce rimasto intrappolato nelle reti. Due tra le reti da pesca recuperate

sono delle vere e proprie trappole in grado di sbarrare oltre tre metri di fiume

e di catturare, come fosse un imbuto chiuso, grandi quantità di pesce.

Cadoneghe, lutto nello sportAddio A mArcHioro

e giAcon, insieme

Lutto per lo sport a Cadoneghe. Nel giro di poche ore sono scommparsi due

figure di spicco della società. Prima è venuto a mancare dopo una lunga

malattia Giorgio Marchioro padre di Cri-stian, segretario dell’Unione Cadoneghe.

Nemmeno una dozzina di ore dopo è scomparso dopo una lunga e estenuante malattia Roberto Giacon, vicepresidente

e presidente dell’ex US Cadoneghe calcio, vice presidente e ora presidente

onorario dell’Acd Unione Cadoneghe 1957. Tutta la società si stringe al dolore delle due famiglie: “persone

straordinarie che ci hanno dato tanto”.

Agna, nuovo serviziovolontAri civici

c’è AncorA Posto

Partito il servizio dei volontari civici del progetto scuole sicure. Ne sono stati

arruolati dal Comune ben 7, ma è possi-bile ancora iscriversi. La polizia locale ha

fatto loro addestramento e sono operativi in strada e sugli scuolabus. L’assessore alla Sicurezza Piva: “Auspico che altri

volontari si aggreghino al gruppo in queste settimane”. Per info 3488827378.

Padova, rivoluzione in stradamAxi rotondAAllA stAngA

Due milioni e 375mila euro sono i fon-di stanziati a Padova per quattro pro-getti: la “rivoluzione” della viabilità alla Stanga con l’eliminazione dei semafori e la costruzione di una grande rotatoria (725.000 euro); la pedonalizzazione e riqualificazione di via Portello che da via Marzolo alla Porta a giudizio del vicesindaco Ivo Rossi diventerà “una delle zone più belle del campus univer-sitario di Padova” (750.000 euro) ; via Avanzo che, grazie al sottopasso e alla pista ciclabile, diventerà strada a scorrimento veloce (600.000 euro); la pista ciclabile di via Facciolati.

Ne fa parte anche CodevigolAgunA venetAPAtrimonio unesco

Un Piano di gestione per tutelare e va-lorizzare Venezia e la sua laguna che, nel 1987, sono state inserite nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. Il sito individuato dall’Unesco interessa un territorio di 9 Comuni e comprende, oltre a Venezia, anche Quarto d’Altino, Musile di Piave, Mira, Jesolo, Chioggia, Cavallino-Treporti e Campagna Lupia, mentre per il padovano c’è Codevigo.

Modificato il piano provincialeAziende eccellentimeno BurocrAziA

Una modifica al Piano territoriale di coordinamento provinciale consentirà alle eccellenze produttive di ampliarsi in dero-ga ai limiti fissati nelle zone industriali. Tra gli indicatori di eccellenza storica aziendale, investimenti in ricerca e for-mazione oltre il 3% del fatturato, brevet-ti e marchi, 30% del personale laureato, certificazioni di qualità e sicurezza. 45 giorni per i pareri dello Sportello unico attività produttive, rispetto ai 90 previsti dalla legge. La norma favorirà anche il trasferimento delle aziende localizzate in zone improprie con un bonus del 20% dell’indice edilizio di copertura.

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4 Argomento del mese

Berlusconi ritrovA mAroni

Pdl e Lega, amici-nemici

L’accordo Berlusconi-Maroni, fatto sull’al-tare della Lombardia, non è piaciuto per nulla ai leghisti Veneti e all’indomani della

presentazione dei simboli si è scatenato il pu-tiferio quando su quello del Pdl si leggeva a chiare lettere Berlusconi Presidente. Per quan-to riguarda il Pdl due posti nelle liste Pdl sem-brano prenotati: il Cavaliere ha espressamente richiesto: una poltrona alla Camera per Niccolò Ghedini, l’altra al Senato per Piero Longo. E

se capolista al senato potrebbe essere sempre lui, l’indistruttibile Berlusconi, alla Camera i capilista usciranno dalla quaterna composta da Giancarlo Galan, Renato Brunetta, Alberto Giorgetti e Maurizio Sacconi.

Per il Carroccio solo indiscrezioni sui capilista alla Camera che potrebbero es-sere Matteo Bragantini, deputato uscente di Verona e Marco Marcolin, sindaco di Cornuda. Al Senato la situazione è più aggrovigliata: in lizza per il primo posto c’è Giampaolo Dozzo, capogruppo a Montecitorio nell’ultimo scorcio della legislatura. Nel partito della Marca però, c’è molta resistenza a ricandidarlo - ha già alle spalle cinque mandati parlamentari. Massimo Bitonci, segretario della sezione di Padova, sarà confermato in lista in posizione “utile” mentre andrà in pensione l’estense Paola Goisis, fedelissima di Bossi.

Tempo di liste e toto candidati in ogni regione d’Italia. Anche il Veneto ha il suo bel daffare e se Pdl e Lega, al momento in cui andiamo in stampa, non hanno per

nulla le idee chiare sul da farsi, altri si sono già ben orga-nizzati.

Alcuni partiti, Movimento 5 stelle e Pd hanno fatto una scelta di democrazia partecipativa chiedendo ai propri elettori di scegliere chi volevano nelle loro liste, anche se il segretario Bersani si è poi riservato una bella fetta di nomi-ne inserite proprio nella parte alta delle liste. Cioè tra coloro che certamente saranno eletti.

Ma almeno una cosa il partito democratico veneto sta-volta l’ha ottenuta: nelle liste tutti rigorosamente veneti, nessuno calato da Roma o da altre regioni a fare il capoli-sta, o peggio, nessuno che non fosse di chiara fede Pd. L’e-sperienza di Calearo ha insegnato qualcosa e oggi a guidare il Senato ci sarà la capogruppo in regione Laura Puppato, già candidata alla primarie nazionali per la scelta del Pre-mier. Mentre per la Camera in una circoscrizione è capolista il parlamentare uscente Pier Paolo Baretta e nell’altra il veneziano Davide Zoggia.

“Il Pd nazionale – ha commentato Rosanna Filippin - ha capito che per essere competitivi in questo territorio bi-

sognava valorizzare chi lo vive e vi opera. La sfi da con Lega e Pdl è tutta da giocare, e i nostri giocatori vengono dalle fi le di casa nostra. Non poteva andare meglio”. Filippin fa notare inoltre che sono stati “rispettati in pieno i risultati delle primarie. La quota nazionale è spalmata: in Veneto i territori e i militanti contano davvero. Puntiamo alla vitto-ria anche al Senato - conclude il segretario - Diversamente dalla Lega che torna all’ovile di Berlusconi noi diamo voce ai militanti”.

Anche Monti in Veneto fa un bell’acquisto come capoli-sta alla Camera: Ilaria Capua, la virologa padovana di fama internazionale, che afferma di essere scesa in campo per senso del dovere visto che, a differenza di molti, un mestie-re ce l’ha. E il suo nome e la sua fama sono di sicuro una grande perdita per il Pd che non le ha proposto una candi-datura nonostante lei sia una delle migliaia di persone che hanno votato alle primarie del centrosinistra. Infatti afferma che se fosse stato Renzi a chiederle di candidarsi ci avrebbe pensato seriamente.

Monti, poi, valorizza come capolista al Senato un altro padovano eccellente, professore universitario, editorialista del Corriere e già stretto collaboratore del ministro Riccardi: Gianpiero della Zuanna.

Ancora con Monti anche Antonio de Poli e Stefano Val-degamberi.

Sono molti, invece, i mal di pancia all’interno del ne-onato partito Italia Futura che, dovendo far confl uire i suoi candidati nelle liste del Professore, ha riscontrato non poche diffi coltà al punto che alcune segreterie provinciali hanno ritirato i propri candidati. E’ in lista invece, Andrea Causin, che dopo essere stato eletto in regione con i voti del Pd ha visto bene di cambiare aria e oggi trova un probabile seggio in parlamento.

Dal Veneto vorrebbe approdare a Roma Indipendenza Veneta, il cui programma principale è già nel nome del par-tito e che schiera capolista in Senato un docente di Politica economica a Ca’ Foscari, Lodovico Pizzati.

Anche Antonio Ingroia fa campagna acquisti in regione: dalla sua parte l’ex magistrato Tamburini, il capogruppo Idv in regione Gennaro Marotta e Nicoletta Zago, conosciuta come la “pasionaria”, perito chimico della Vinyls in cassa integrazione da quattro anni e protagonista assoluta delle proteste dei lavoratori sacrifi cati dalla crisi. Per 40 giorni è stata sulla torre a 150 metri d’altezza con un collega, per poi scendere, parlare col Papa e con Vasco Rossi!

di Maria Pavan

Pd: tutti veneti in lista. Puppato,

Zoggia e Baretta a guidare le formazioni

ricche di novità

Il professore Monti schiera

la Capua, ricercatrice eccellente e Giampiero

della Zuanna

ELEZIONIPer comporre le liste

bloccate della tanto vituperata legge elettorale c’è

chi aspetta ordini dall’alto e chi chiede

agli elettori. Chi parte per tempo e chi, dovendo

attendere a diffi cili equilibrismi, arriva all’ultimo.

Le novità non mancano e arriveranno anche i soliti noti Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

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5Argomento del mese

Richieste al mondo politico

Industriali “Subito il rilancio dell’economia”Sono mesi e mesi che gli industriali veneti chiedono alla politica nazionale un’at-

tenzione particolare, un piano complessivo per il rilancio dell’economia. “Abbiamo tutte le capacità per ridare al nostro Paese e alla nostra regione il futuro che me-

ritano – aveva detto il presidente di Confi ndustria Veneto Andrea Tomat - ma bisogna agire subito e in fretta con risposte programmatiche e rapide”.

Due le priorità poste dagli industriali della nostra regione: che il governo intervenga con una vera politica industriale e dello sviluppo e che il sistema bancario sia messo in condizioni di erogare più credito a costi accessibili e gli istituti si impegnino in questa direzione, sia a livello nazionale che territoriale. Bisogna rapidamente mettere in campo strumenti incisivi: una riprogrammazione delle risorse del bilancio regionale e dei Fondi europei è necessaria per sostenere le imprese e le loro trasformazioni.

L’altro capitolo su cui Confi ndustria Veneto lancia l’appello alla classe politica che andrà a governare il paese è la mobilità. Gli industriali si sono uniti, infatti, pochi mesi fa alla richiesta del mondo politico ed economico veneto per la proroga della gestione commissariale della Pedemontana Veneta e della Terza corsia dell’autostrada Vene-zia – Trieste. “Le due infrastrutture in discussione – sostengono gli industriali - sono fondamentali per la competitività del no-stro sistema industriale. Serve che siano realizzate in tempi brevi come richiesti dall’economia. Un esempio concreto ci è fornito dal Passante di Mestre che è una tra le poche opere prevista dalla legge Obiettivo portata a termine nei tempi previsti”. Un successo che secondo molti è stato possibile solo grazie alle procedure più snelle consentite dalla gestione commissariale. La imprese del territorio giudicano la Pedemontana Veneta altrettanto essenziale per collegare una delle aree più indu-strializzate ed urbanizzate del Paese alle grandi reti nazionali e pensano che non si possa ritardare nemmeno di un giorno la realizzazione della terza corsia sull’autostrada Venezia -Trieste, per riuscire ad organizzare e gestire il massiccio fl usso di tir in transito dall’Est Europa e dai Balcani. E certamente non dovranno essere sottovalutati i dati positivi registrati da alcuni distretti produttivi locali che nell’ultimo trimestre del 2012 hanno visto incrementare il proprio business con l’estero e i propri rapporti con i mercati emergenti, prima fra tutti la Cina. Tutta un’altra pagina scritta e da scrivere rispetto a quanto avviene nel resto d’Italia. Certo non tutti i 24 distretti della regione vanno bene ma sono in crescita ben 17. La notizia più importante che emerge da queste cifre è che il sistema produttivo della regione ha la forza per confrontarsi con successo con le econo-mie più forti. Nonostante la drammaticità degli ultimi dati su occupazione e produzione industriale, questo scenario fa pensare che l’Italia non è condannata al declino, ma può affrontare con spirito positivo il problema dello sviluppo. A fronte di tutto ciò il sistema produttivo veneto chiede che non si continui con politiche depressive che aggravano le conseguenze negative della crisi, ma che si investa tutto il possibile per rafforzare i dati positivi là dove intanto ci sono. Saranno un volano per l’intero Paese come è già avvenuto in passato.

Pedemontana Veneta e Terza corsia dell’autostrada Venezia – Trieste sono delle priorità

Ma.Pa.

di Maria Pavan

Sindacati, Confcommercio e Consumatori insistono: tagliare le tasseContrazione dei consumi Subito misure per aiutare le famiglie in diffi coltà

Dopo la pubblicazione degli ultimi dati dell’Istat sulla perdita del potere d’acquisto delle famiglie, le associazioni dei consumatori appaiono concordi nel dire che la situazione è pesantissima e se sarà confermata su base annua, peserà sulle famiglie come fos-se una tassa invisibile. Già nel 2012 una famiglia di 3 persone ha speso 1.433 euro in più rispetto all’anno prima, addirittura per

1.578 euro su un nucleo composto da 4 persone. E’ palese l’impoverimento degli italiani che nel 2013, se le cose non cambieranno, sarà la causa principale di un ulteriore calo dei consumi e di una nuova ondata di povertà che trascinerà migliaia di famiglie nel baratro.

E’ un coro unanime di sindacati e associazioni di categoria quello che si alza verso tutti gli schieramenti politici che si confronteran-no alle prossime elezioni e che, a fronte dei gravi problemi che i cittadini si trovano a vivere, devono rispondere prontamente su come intendono affrontare il tema della pressione fi scale giunta a livelli insostenibili, anche per l’effetto combinato delle addizionali regionali e locali. Far ripartire con slancio l’economia che sta morendo di troppe tasse è una priorità anche per i sindacati e la Cisl in particolare sottolinea che “per alzare i salari e sostenere i consumi c’è solo una strada: una riforma fi scale organica e strutturale, da fi nanziare anche attraverso una più effi cace azione di contrasto all’evasione e all’elusione fi scale. Un fi sco più leggero sul lavoro e sugli investi-menti è lo strumento per rilanciare lo sviluppo e redistribuire equamente la ricchezza nel nostro paese”. Sulla stessa lunghezza d’onda Confcommercio che sottolinea come di fronte al permanere di dinamiche congiunturali negative diffi cilmente la nostra economia, e i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un signifi cativo miglioramento. Confcommercio giudica prioritario per il nuovo governo che si insedierà a Palazzo Chigi cancellare qualsiasi ipotesi di un ulteriore aumento dell’aliquota Iva che rappresenterebbe, altrimenti, il colpo di grazia per i consumi.

Elezioni politiche: chi mettiamo in lista?

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6 Monselice

La situazione economica non è delle migliori. Non lo nascondono nemmeno Franca Donato, Presidente della Pro

Loco e Mirta Fiocco che invece guida l’A-scom. Un periodo difficile anche per il com-mercio dei negozi del centro storico, ormai da anni sotto la lente d’ingrandimento. Mol-to spesso infatti le critiche si trasformano in raffronti soprattutto con i Comuni limitrofi. Ma sul serio Monselice si trova in una situa-zione peggiore?

“Ormai sono dieci anni che ci impegnia-mo nell’organizzazione di eventi a Monse-lice - ha affermato Donato - Il tutto per va-lorizzare le potenzialità del nostro territorio. Quest’anno purtroppo è stata dura. Perfino il meteo ci ha remato contro perchè durante le manifestazioni più importanti il maltempo non ci ha dato tregua. In ogni caso siamo riusciti a concludere in bellezza l’anno gra-zie ad una serie di eventi natalizi importanti frutto di una sinergia stretta con l’Ascom e con l’amministrazione comunale. E’ stata dura anche a causa del periodo economico. Basti pensare che gli espositori stessi chiedo-

no delle garanzie per partecipare: spesso ci viene chiesto se ci sarà gente. E’ ovvio che lavorare così diventa più difficile. Ma non ci siamo scoraggiati e abbiamo lavorato insie-me in completa sinergia”. Il raffronto con “l’erba del vicino” di solito ricade su Este, dove secondo i più, verrebbero organizzati più eventi per attirare persone nel centro storico. “L’anno prossimo abbiamo il tren-tennale della Pro loco – continua Donato – un motivo per continuare questa collabo-razione e festeggiare tutti insieme”. Monse-lice ha indubbiamente le carte in regola per restare la “capitale” della bassa padovana, grazie anche alla posizione strategica e alle vie di comunicazione privilegiate.

“Credo che gli eventi di Natale siano stati il primo vero esempio di come si do-vrebbe collaborare tutti insieme – ha com-mentato Mirta Fiocco, Presidente dell’A-scom – Abbiamo avuto un’adesione molto importante, segno evidente che a Monselice si vuole guardare oltre la crisi. La nostra città si è sempre dimostrata più avanti e altri Co-muni ci hanno preso come esempio”.

Secondo gli operatori del settore è necessarioproseguire l’esperienza degli eventi di Natale

Il futuro del commercio Parola a Franca Donato (Pro Loco) e Mirta Fiocco (Ascom)

“Dobbiamo collaborare”

Una delle coreografie in occasione delle festività

La crisi economica è tutt’altro che supe-rata. Gli ultimi recenti sviluppi nella vi-cenda Italcementi hanno messo in luce

che le criticità riguardano anche Monselice. E nonostante i commercianti del centro stia-no stringendo i denti, l’effetto boomerang della crisi si ripercuote anche sugli acquisti nei negozi. Ci parlano della situazione il sindaco Francesco Lunghi e il vicesindaco Gianni Mamprin. “Stiamo affrontando un periodo di crisi che difficilmente si risolverà nell’immediato - spiega il primo cittadino - il periodo economico è terribile e di certo gli ultimi sviluppi non rendono le cose più sem-plici. Anzi le complicano enormemente”. Lunghi aveva sostenuto con forza il proget-to del Revamping di Italcementi soprattutto per un motivo di emergenza occupazionale che si sarebbe creato. “Bisogna sempre cercare di affrontare queste situazioni con ottimismo - continua Lunghi - Prendo come esempio gli eventi di Natale che abbiamo organizzato in stretta collaborazione con Pro Loco e Ascom: sarebbe stato contropro-ducente non fare nulla solo per la paura di investire troppe risorse. Un conto è ottimiz-zare costi ed energie, un altro è farsi pren-dere dl panico. Da questo periodo difficile se ne esce solo con un atto di coraggio e con una seria coesione sociale”.

E’ sulla stessa linea anche il vicesindaco Gianni Mamprin che si occupa anche di turi-smo a Monselice. “L’esempio del Natale ap-pena passato è la dimostrazione di come sia produttivo unire le forze lavorando per un obiettivo comune - ha commentato Mam-

prin - Avevamo risorse distribuite in vari am-biti e invece abbiamo deciso di concentrarci proprio sulla valorizzazione del commercio e degli eventi anche coinvolgendo associa-zioni e gruppi locali. E’ stata una grande opera di collaborazione messa in campo per far fronte al periodo storico difficile”.

Per il vicesindaco si tratta di rilanciare turismo e commercio attraverso una colla-borazione più fitta e proficua. “A volte mi di-cono che non si era mai fatto così tanto per rilanciare il turismo - ha continuato Mamprin - In parte è vero visto che molti altri Comuni stanno sviluppando progetti simili ai nostri. Ma è evidente che se abbiamo ottenuto dei risultati è solo grazie alla collaborazione tra enti e associazioni che siamo riusciti a crea-re in questi anni. E proprio su questa strada continueremo a lavorare”.

COMMERCIO E TuRISMO, lA RICETTA

Il campanile della chiesa di San-to Stefano rischia di crollare? Sarà una perizia a stabilirlo. In

queste settimane aveva iniziato a circolare la voce di un possibile crollo e per fugare ogni dubbio, l’amministrazione comunale ha chiesto una perizia per stabilire se ci dovessero essere reali problemi di sicurezza. L’interno della chiesa è invece agibile ed ha già avuto l’ok anche nell’ultimo sopralluogo dei vigili del fuoco. Ma lo stato di abbandono anche estetico del campanile e le scosse di terremoto del 2012, hanno allarmato anche i residenti. Il campanile della Santo Stefano, infatti, è incastonato tra alcune abitazioni.

Una casa, anch’essa storica, ha in particolare uno dei muri portanti praticamente addossato a quello dell’antico edificio sacro. E la famiglia che ci abita è preoccupata. Tanto da essersi affidata a un tecnico per redigere una perizia sulla stabilità dell’edificio: perizia da cui emergerebbe che ci sono dei rischi per l’abitazione. Ma a breve è partito dagli uffici comunali l’incarico a una ditta per la verifica strutturale completa del cam-panile. Questo è addirittura privo di una scala interna, per cui risulta difficile esaminare la situazione. Senza contare il fatto che è completamente sporco, anche all’interno, a causa del continuo passaggio dei piccioni. L’intervento servirà quindi innanzitutto per pulirlo: poi, una volta raggiunta la sommità e verificata la situazione dal punto di vista strutturale, si potranno eventualmente studiare interventi di consolidamento, se emergessero problemi. Lavori che potranno essere eseguiti anche subito. Per consentire la “scalata” interna del campanile, sarà predisposto uno speciale ponteggio, montato all’interno della struttura per tutta la sua altezza, di circa 30 metri. Una verifica sulla stabilità è tutto ciò che, per il momento, si può fare per la Santo Stefano. Mancano infatti le risorse per il costoso restauro.

in centro

l’interno della chiesa di Santo Stefano invece è agibilePeriziA sul cAmPAnile dellA cHiesA

L’antica chiesa di Santo Stefano

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CalendarioBassa Padovana

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8 Este

Mesi importanti quelli vissuti da Sesa, la società pubblica-privata estense che si oc-cupa della raccolta differenziata, del recu-

pero rifiuti e dello sviluppo di progetti per le energie rinnovabili, in questa fine d’anno. Due, infatti, le partecipazioni di prestigio in ambiti internazionali che l’hanno confermata una società all’avanguardia per quanto riguarda il riciclo e l’economia verde: il Congresso Mondiale sui Rifiuti Solidi di Iswa, che si è svolto a Firenze, e la partecipazione ad ‘Ecomon-do’, la manifestazione più importante per il settore delle green economy. Ed è proprio il notevole risulta-to ottenuto in termini di presenza da quest’ultima, 84.351 i visitatori professionali (+11% sul 2011), a dimostrare quanto sia accresciuto l’interesse attor-no alle tematiche dello sviluppo sostenibile in questi anni.

Durante i tre giorni della rassegna, sono stati protagonisti dello stand Sesa, oltre al presidente Mario Sandrin e allo staff societario, anche diversi esponenti dell’amministrazione comunale di Este e della Giunta regionale, particolare interesse hanno riscosso, tra i visitatori, i progetti che in questi anni stanno impegnando la società ad Este, ad iniziare dalla realizzazione del teleriscaldamento e dalla estensione della relativa rete. Sesa, inoltre, è stata ospitata nel progetto più importante dell’ evento “Città Sostenibile” oltre che nei padiglioni del con-sorzio italiano compostatori. La Società con grande orgoglio ha rappresentato Este e il Veneto, ricevendo da più parti il riconoscimento della sua eccellenza e la visita, dalle più alte cariche istituzionali Venete, come detto, ma anche del Governo italiano. Non meno significativa è stata la presenza della società estense al Congresso Mondiale sui Rifiuti Solidi di Iswa, il più grande congresso in Italia sulla mate-ria con oltre 1200 le persone presenti, soprattutto stranieri.

Il tema del Congresso era principalmente fo-calizzato sulla globalizzazione, su come questo fenomeno sta influenzando il settore rifiuti, e sulle

Gestione dei rifiuti La società estense protagonista in due eventi legati alla green economy

Sesa tra gli esempi positivi del riciclo

Nella foto piccola il presidente della Sesa Mario Sandrin e lo stabilimento della società

Al Congresso mondiale sui rifiuti solidi di Iswa è stato citato il progetto del teleriscaldamento di Este

I Comuni sono lenti nel pagare i fornitori? A Este si può chiedere una linea di credito molto agevolata. E’ questa l’ultima iniziativa dell’amministrazione

comunale atestina per andare incontro alle aziende che vantano dei crediti con il Comune, ma che devo-no attendere tempi biblici per incassare. Un problema questo tutt’altro che banale. Per due motivi. Il primo riguarda le tempistiche: non è raro attendere anche più di un anno per essere pagati e visto il periodo di

congiuntura economica, un’attesa simile potrebbe si-gnificare il fallimento dell’azienda. Il secondo motivo invece riguarda le somme in ballo: non sempre si tratta di qualche migliaio di euro. A volte gli importi possono essere veramente considerevoli e determinanti per la sorte di decine di dipendenti. Per questo a Este è stato siglato un accordo tra il Comune e le banche operanti nel territorio, per la concessione di specifiche linee di credito agevolate a favore dei fornitori. Il Comune ha

individuato, tra le forme di agevolazione e sostegno del sistema economico del territorio, lo strumento della “anticipazione di fatture” per favorire l’accesso al cre-dito. I fornitori, in attesa della liquidazione della fattura da parte del Comune, possono, con questo strumento, usufruire di una disponibilità immediata di denaro. I fornitori interessati possono rivolgersi ad una delle ban-che firmatarie compilando un modulo. La fattura potrà essere anticipata anche per l’intero importo.

neWs l’amministrazione di Este sottoscrive un accordo con le banche del territorioAnticiPo delle FAtture, lineA di credito Per i Fornitori dei comuni

Le banche potranno anticipare anche perintero l’importo fatturato ai Comuni

emergenze del pianeta tra cui la continua urbanizza-zione della popolazione. Secondo le stime riportate sarebbero oltre 300.000 le persone che al giorno si trasferiscono dalla campagna alla città in tutto il mondo, con il conseguente e preoccupante incre-mento delle problematiche connesse alla gestione e smaltimento dei rifiuti. “I paesi in via di sviluppo, - è stato detto - stanno affrontando una vera emergen-za: oltre 7 milioni di tonnellate di plastica ogni anno finiscono nei mari”. E’ proprio nel contenimento di questo fenomeno che si pone l’attività dell’Iswa (l’i-stituto mondiale che si occupa nel favorire e diffon-dere le migliori pratiche del trattamento dei rifiuti) attraverso la sensibilizzazione delle organizzazioni internazionali, affinché vengano destinate maggiori risorse alla questione rifiuti. “In un mondo che sta

consumando le risorse a un ritmo insostenibile – è stato spiegato - è logico andare a recuperare le risor-se proprio dai rifiuti” e Robert Newman, il presiden-te di Iewa, ha citato proprio Sesa come esempio po-sitivo nell’ambito del riciclo. “Oggi il 70% dei rifiuti a livello mondiale – ha commentato Newman - viene smaltito in discarica; l’obbiettivo è di invertire la ten-denza, dando vita al recupero di materia e energia, creando occupazione e ricchezza, proprio come ha fatto Sesa nel suo territorio. La rete del teleriscalda-mento e il sistema dei biodigestori sono un esempio di come in futuro si dovranno trattare i rifiuti, perché i dati lasciano poco spazio alla fantasia: la quantità di rifiuti è destinata a crescere e non si può pensare di risolvere il problema bruciando i rifiuti o realizzando delle discariche: bisogna puntare al rifiuto zero”.

segue da pag. 1Le previsioni indicano che la

recessione dovrebbe proseguire per tutta la prima metà del 2013 e poi cedere il passo a una ripresa gracile, più robusta dal 2014. Per molte aziende la sopravvivenza è ancora l’obiettivo primario. Ci sono però anche segnali selettivi di vitalità, che

vanno colti e amplificati, come la proiezione all’estero. Ci sono azien-de che investono, crescono e assumono - nei settori avanzati e anche in quelli più maturi - puntando su qualità, esclusività e presidio dei mercati. Per queste realtà la ripresa è un obiettivo alla portata. Per tutte, infine, è in atto un impegno coraggioso volto a riposizionare le proprie attività nel nuovo scenario globale. Pur consapevoli della durezza della crisi, siamo perciò fermamente convinti delle possibilità di rovesciare la tendenza. Una convinzione che non è un atto di fede, ma di ragionata e ragionevole fiducia nell’impresa, nel lavoro e, nello stesso tempo, nella società civile. E poggia su tre pilastri: il valore dei prodotti e della filiera, la qualità del capitale umano, la coesione sociale. Il ruolo della Politica è fondamentale e irrinun-ciabile. Innanzitutto una Politica che dica la verità, che smetta di nascondere la polvere sotto il tappeto, che abbandoni il populismo di facili promesse - avulse dall’entità del debito e dai vincoli che esso impone - e assuma impegni credibili, con la serietà dell’esempio. La società civile - imprese, Associazioni datoriali, Sindacati, Terzo setto-re, cittadini - non possono certo assumere un ruolo di attesa ma, al contrario, di partecipazione e propulsione. Siamo chiamati a vigilare e a pungolare la Politica, oltre che inchiodarla alle proprie responsabi-lità. Occorre che chi è impegnato in Politica dia segni inequivocabili di dedizione disinteressata al bene comune. Protagonisti responsabili, liberi da secondi fini, convinti nel voler servire la causa del bene co-mune con trasparenza, competenza e spirito di sacrificio. Di questo ha bisogno la Politica per rigenerarsi e favorire la crescita del Paese intero, iniziando dall’alleggerire quei fardelli che oggi offendono il lavoro e l’impresa. Questi valori e questo esempio vogliamo ritrova-re, in vista dell’imminente confronto elettorale, nei candidati di ogni schieramento. Augurandoci che dal voto emerga una maggioranza chiara e stabile, capace di coniugare in maniera credibile all’indispen-sabile rigore la via urgente e irrinunciabile dello sviluppo.

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Sarà la crisi economica, sarà il periodo successivo alle festività, ma nella Bassa sembrano proliferare i furti nelle case dei

cittadini. Dopo Monselice, Solesino ed Este, non fa eccezione Montagnana dove la micro-criminalità si è fatta sentire. Ma dall’assessore alla sicurezza arriva una rassicurazione ai citta-dini e alle attività commerciali: “terremo sem-pre alta l’asticella di guardia”. Insomma, non è ancora allarme sicurezza, ma se la situazione non dovesse migliorare, i sindaci dovranno prendere provvedimenti specifici. Il caso Mon-tagnana comunque si è fatto sentire in seguito ad una lettera allarmata inviata al sindaco di

Montagnana Loredana Borghesan e all’asses-sore alla Sicurezza Andrea Draghi, a firma di Tino David Pantano, segretario comunale de La Destra: “nonostante il grande impegno nel controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, Montagnana negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di criminalità che tendo-no a ripetersi con sempre maggiorefrequenza.

Molti montagnanesi, soprattutto persone anziane e sole, temono di poter divenire bersa-glio di questi criminali, che per ottenere ciò che vogliono non esitano ad usare metodi violenti. Chiediamo quindi al sindaco di affrontare que-sta “emergenza” che abbiamo il dovere di non

sottovalutare”. La più colpita dai furti sarebbe via Sant’An-

tonio dove sono stati registrati quattro furti in appartamento, segue il quartiere Facchini con un furto, la zona industriale con un altro furto e un tentato furto. A Borgo Frassine e a Borgo San Marco pure è stato messo a segno un colpo. Sono altrettanto allarmanti i due furti messi a segno in auto parcheggiate in centro. Montagnana sarebbe stata pure teatro di bor-seggi. “Per quanto concerne Montagnana, da nostre puntuali indagini, i numeri delle denunce di fatti criminali denunciati in Città negli ultimi tempi non hanno subito significativi incrementi

– spiega il sindaco Loredana Borghesan - E’ vero che negli ultimi tempi nell’intera area della bassa tra padovana vi è stato un incremento di atti di microcriminalità che per fortuna sono sotto controllo, grazie all’impegno delle forze dell’ordine”.

E’ sulla stessa linea l’assessore alla sicu-rezza che promette di tenere alto il livello di guardia. “Subito dopo aver ricevuto la lettera del Segretario Pantano – precisa Andrea Draghi - mi sono attivato per avere eventuali riscontri.

Ebbene, dal Comando Intercomunale della Polizia Locale, il quale ha prontamente sentito i

Carabinieri del mandamento, nonché sentito in via informale la Questura e Prefettura di Pado-va, è emerso che non vi è per ora nessuna pro-blematica in tal senso”. L’assessore ha ricorda-to inoltre che risulta essenziale denunciare gli eventuali reati subiti, per dare modo alle forze dell’ordine di avere più informazioni possibili.

“A questo punto mi sia consentito ringra-ziare il segretario Pantano per la segnalazione fatta, segnalazione che ci fa tenere sempre alta l’asticella di guardia – ha concluso Dra-ghi – inoltre invito i cittadini montagnanesi a denunciare eventuali atti criminosi alle autorità competenti”.

Preoccupante escalation di furti in abitazioneper il sindaco la situazione è sotto controllo

Il dibattito La presa di posizione di David Pantano (La Destra) apre il confronto

La sicurezza, è vero allarme?Preoccupazione per le notizie di un aumento dei furti

Tra gennaio e febbraio, cantieri aperti in via Luppia Alberi ov-vero la Sr 10. I lavori serviranno a dar corso all’opera urbana-viaria più attesa, ossia il completamento con delle migliorie

dell’attuale rotatoria che risulta ancora parzialmente riuscita. Ad annunciarlo è il Sindaco Loredana Borghesan, soddisfatta per

l’avvio dei lavori che sono rimasti fermi a lungo. “Il completamento di questo punto nevralgico della viabilità locale – spiega il Sindaco Borghesan - porterà con se alcune importanti modifiche funzionali alle intersezioni della rotatoria, il tutto per dare una risposta alle esigenze emerse nell’utilizzo della medesima e finalizzate alla sicurezza veicolare oltre che prevedere la finitura dell’anello cen-trale della rotatoria”. Per dar seguito ai lavori di completamento, si prevederà con l’esproprio di una porzione di terreno e la riduzione

dell’attuale aiuola spartitraffico ricavando una corsia di inserimento della rotonda su via Tempra. La parte centrale della rotonda sarà finita con pavimentazione in masselli di cemento di varie colorazio-ni, mentre all’interno sono previste alcune zone destinate al verde in cui sarà predisposto un impianto di irrigazione a pioggia alimen-tato ad energia solare. Al centro della rotonda poi vi sarà installato poi un pannello luminoso bifacciale. L’intervento di completamento comporterà una spesa di 140 mila euro.

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“Il gran valzer degli uffici comunali”: così il gruppo di opposi-

zione del Partito Democratico ha ribattezzato gli avvicenda-menti dei responsabili di set-tore in municipio a Palazzo Zen negli ultimi cinque anni. Un continuo cambiamento di tecnici e dirigenti che, a detta dell’opposizione, non giova all’efficienza della macchina amministrativa, oltre a crea-re un certo disorientamento e a far lievitare i costi. A suscitare le maggiori perplessità è il destino dell’Ufficio tecnico, il cui responsabile è cambiato già due volte negli ultimi anni. Ora per quel posto l’amministrazione ha bandito un avviso pubblico per assegnare l’incarico a contratto, per un periodo di 9 mesi rinnovabile fino al termine del mandato, fra quattro anni.

“Con questo bando - afferma Maria Luisa Nucibella di “Insieme per il bene comu-ne” - il sindaco istituisce, a suo insindacabile giudizio un nuovi incarico di responsabilità per l’ufficio tecnico. Nel frattempo il precedente responsabile resta al suo posto, senza una posizione organizzativa, visto che qualche mese a il sindaco aveva assegnato la guida dell’ufficio alla segretaria comunale.

Per non parlare di cosa è accaduto in precedenza con la segreteria, dove non sono mancati ripensamenti. Ci chiediamo quanto siano costati in termini di tempo e denaro questi continui avvicendamenti di tecnici, responsabili e segretari. Non si può cambiare tecnico ogni due anni perché non va bene al capo, una delle conseguenze è la perdita di memoria storica delle azioni intraprese. Gli errori di valutazione delle persone sono un indicatore chiaro dell’incapacità di amministrare”.

lA PolemicA

Il Partito Democratico critica le scelte dell’amministrazioneresPonsABili degli uFFici: “un BAlletto”

Il Municipio di Conselve, Palazzo Zen

Un altro capitolo della saga dell’ex Co-secon si è consumato a Palazzo Zen. Finiscono sul mercato, infatti, le azioni

di Attiva di proprietà del Comune di Consel-ve. Il consiglio comunale ha approvato infatti la delibera per la cessione delle quote dell’ex Cosecon, di cui Conselve è il primo dei soci pubblici con il 9 per cento del pacchetto azionario. Una scelta obbligata, stabilita dal decreto legge 78 del 31 maggio 2010 che prevede appunto che i Comuni sotto i 30 mila abitanti non possano detenere quote di società, fatta eccezione per quelle intera-mente pubbliche. Quindi la quasi totalità dei 98 Comuni soci di Attiva dovranno mettere in vendita le proprie azioni entro il settembre di quest’anno. Che poi ci sia qualcuno dispo-sto a comprarle, questo è un altro discorso.

“La legge ci obbliga a vendere - ha ricor-dato Antonio Ruzzon, sindaco di Conselve e amministratore di Attiva - se poi non ci saranno dei potenziali acquirenti tutto rimar-rà come prima. Intanto però come Comune siamo tenuti a fare questo passaggio, anche per metterci al riparo da future contestazio-

ni”. Conselve è proprietario di 323.718 azioni che fino a prima della svalutazione valevano quasi due milioni di euro. Ma negli ultimi anni il capitale di Cosecon, poi diventata Attiva, è stato ridotto di circa due terzi per appianare parte delle perdite. Così il valore delle azioni è passato da 6 euro l’una agli attuali 2,13 euro. Pertanto il pacchetto azionario di proprietà del Comune di Consel-ve è sceso sotto i 700 mila euro. Una cifra comunque impegnativa. Assai improbabile che ci sia qualcuno disposto ad investire una simile somma, a maggior ragione i questo periodo di incertezza per la società, alle pre-

se con il piano di “salvataggio” approvato dal Tribunale. Un’operazione ancora in cor-so, il cui esito positivo e indolore non ancora del tutto scontato, lascia nell’incertezza i soci.

Non mancano le critiche dalle opposizio-ni. Luca Martinello, del Movimento 5 Stelle, sottolinea come l’avventura di Attiva sia co-stata centinaia di migliaia di euro alle casse comunali senza portare alcun beneficio per i cittadini e si augura che venga fatta chiarez-za sulle responsabilità di chi ha amministrato la società portandola alla drammatica situa-zione finanziaria attuale.

Il valore del “pacchetto” crollato a 700 mila euro, assai improbabile che vi siano acquirenti

Il caso Il Consiglio comunale adempie ad un obbligo previsto dalla legge

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13Sguardo al Conselvano

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14 Sguardo al Conselvano

Solo dopo una lunga e difficile trattativa si è con-clusa con uno spiraglio positivo la delicata ver-tenza del Pastificio Ferrarese, con la possibilità

di salvare la produzione e parte dei posti di lavoro, almeno questa prima fase. Solo dopo diverse riunio-ni e numerosi contatti tra dipendenti, rappresentanti sindacali, assessore provinciale al lavoro e sindaco è arrivata l’intesa. Il mese scorso tutti i dipendenti del Pastificio Ferrarese hanno sottoscritto l’accordo che consente la ripresa dell’attività produttiva con un nuovo proprietario e il salvataggio di 8 posti di lavoro su 21. Gli altri dipendenti avranno un anno di cassa integrazione straordinaria con la speranza che in seguito gli affari vadano bene e ci siano altre assunzioni.

L’accordo prevede che Roberto Gobitta, titolare della Tectronik, azienda di Limena specializzata nella produzione della pasta, affitti lo stabilimento di Con-selve e riprenda l’attività, assumendo due lavoratori al mese nei primi sei mesi e altri due prima della scadenza della cassa integrazione. Al momento di concludere mancava però l’unanimità perché sette dipendenti non avevano dato il loro assenso. La si-tuazione si è sbloccata dopo nemmeno 24 ore con la mediazione dei sindacalisti, che sono riusciti a con-vincere anche gli incerti della bontà dell’operazione.

“Ringrazio le parti sociali, la Fai Cisl e la Flai Cgil, e il sindaco di Conselve Antonio Ruzzon per la collaborazione - ha dichiarato l’assessore provinciale al lavoro Massimiliano Barison - e per aver permes-so di raggiungere un accordo che salva produzione e forza lavoro. Di fronte a tante aziende che chiudono questa è una buona notizia. L’assunzione dei lavora-tori seguirà la contrattazione del comparto “Alimen-tari Artigianato” e quindi la newco corrisponderà un superminimo contrattuale di 50 euro lordi al mese, aumentabili dopo il primo anno di attività”. Ora toc-cherà al curatore fallimentare nominato dal Tribunale

Dopo una lunga trattativa Sottoscritta l’intesa fra lavoratori, parti sociali e istituzioni locali

Pastificio Ferrarese “salvo”

Dei 21 lavoratori 8 saranno assunti nell’arcodi un anno dalla nuova proprietà del pastificio

La storica attività potrà continuarecon una parte dei dipendenti grazieal subentro di un’azienda di Limena,accordo raggiunto dopo le discussioni

Crisi e imprese

Penne, pennarelli, colla, risme di carta, acque-relli, cere e matite in regalo a venti scuole dell’infanzia parrocchiali. Il mese scorso la Bcc

di Cartura ha fatto le veci di Babbo Natale e ha con-segnato pacchi di materiale di cancelleria che servirà a 1.600 bambini nelle attività didattiche. “Tutte le scuole dell’infanzia parrocchiali - spiega il presidente della Bcc Mario Sarti - si trovano nei comuni in cui la banca è presente e sono nostre clienti. Abbiamo

le scuole di Cartura, Terrassa Padovana, San Pietro Viminario, Maserà, Due Carrare, Bagnoli, Albignase-go, Conselve, Bertipaglia, Ponte San Nicolò, Casal-serugo per citare le principali.

Il materiale, distribuito in questi giorni rientra nel progetto di miglioramento e sostenibilità didat-tica messo a punto dalla Banca in un momento economico particolarmente critico. Un progetto for-temente voluto dal consiglio d’amministrazione per

sostenere proprio le istituzioni educative parrocchia-li, le più vulnerabili ed esposte all’attuale mancanza di risorse economiche”.

La Bcc mette in campo anche altre iniziative a favore delle scuole e degli studenti del territo-rio, dalle borse di studio che ogni anno vengono assegnate ai ragazzi più meritiveoli ai progetti che coinvolgono decine di classi in tutto il Conselvano insieme ai docenti.

scuolA Iniziativa della Bcc di Cartura, consegnate penne, carta, cere, matite, pennarellimAteriAle dA cAncelleriA Per 1600 rAgAzzi in venti scuole

Penne, carta e pennarelli in dono alle scuole

avallare l’accordo. “Alla fine ha prevalso il buon senso”, hanno

commentato Samuel Scavazzin e Gilberto Barat-to della Fai Cisl. “Con l’assenso di tutti i ventuno dipendenti del Pastificio Ferrarese - hanno aggiunto i sindacalisti - è stato possibile inoltrare al Ministero la richiesta di cassa integrazione straordinaria per chiu-sura di attività. I lavoratori che non potranno essere riassunti immediatamente dal pastificio beneficeran-no in questo modo degli ammortizzatori sociali per la durata di dodici mesi.

La famiglia Ferrarese depositerà infatti i libri con-tabili per l’avvio della procedura fallimentare dello

storico pastificio. Sarà quindi il curatore fallimentare a dover avallare gli accordi stipulati tra sindacati, lavoratori e imprenditore interessato a rilevare l’at-tività”.

“In una situazione di crisi come l’attuale – ha concluso Adriano Pozzato, segretario generale Cisl – bisogna cogliere ogni spiraglio di luce in difesa dell’occupazione. Attraverso l’utilizzo degli ammor-tizzatori sociali si garantisce un minimo di tranquilli-tà economica ai lavoratori che possono affrontare i percorsi di riqualificazione. Il sindacato ha il dovere di operare anche scelte difficili e dolorose pur di scon-giurare la definitiva chiusura di un’azienda”.

Nuovi laboratori per la Zapi. L’azienda produttrice di insetticidi, di proprietà della famiglia Zambotto, ha investito per due milioni e mezzo di euro, una somma notevole visti i tempi,

per gli “Zapi Labs” una nuova palazzina su tre piani nell’area dello stabilimento in zona industriale. Fiore all’occhiello del progetto i nuovi laboratori dove lavorano 25 fra tecnici ed esperti che ogni giorno studiano e testano i prodotti da mettere in commercio, sem-pre più attenti alla salute e all’ambiente. Fondata all’inizio degli anni Settanta da Pietro Zambotto, che aveva iniziato girando la provincia con la sua station wagon per cercare di vendere colla insetticida, e trasferita a Conselve più di 12 anni fa, oggi la Zapi conta 103 dipendenti e oltre 50 fra agenti e collaboratori, realizza un fatturato di 23 milioni di euro, per il 70 per cento in Italia e il resto in altri 40 Paesi, dall’Europa all’Australia, passando per Medio Oriente e Sud America. La famiglia Zambotto con Pietro alla presidenza, la moglie Odilla Sella e i figli Pierpaolo, direttore generale, Nicoletta e Michela, ha tenuto ben saldo il timone sia negli anni del boom che in quelli più recenti della crisi, che comun-que non hanno impedito di investire sui nuovi laboratori da 1200 metri quadrati con accanto un magazzino di altri 900 metri. “La fase di ricerca e sviluppo è fondamentale per un’attività come la nostra - afferma Pierpaolo Zambotto - perché le nuove direttive europee impongono una rivoluzione nel settore e richiedono forti investimenti. Questo però ci permetterà di essere presenti sui mer-cati di tutta Europa e di diventare, in una decina d’anni, una piccola multinazionale. Il team di ricerca, che lavora in stretto contatto con l’Università di Padova, aveva bisogno di spazi adeguati”.

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Per anni la questione della piscina ha tenuto banco a Tribano, influenzando non poco la vita politica e il dibattito in

paese. Ora, dopo infuocate battaglie a suon di carte bollate e di polemiche cala il sipario sulla querelle della piscina che in più occa-sioni ha diviso il paese. Il mese scorso infatti il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del-la Enerco, l’impresa che doveva realizzare l’impianto e che aveva chiesto oltre 400 mila euro di risarcimento dopo la revoca del contratto. Voluto e messo a punto dall’am-ministrazione precedente il progetto era sta-to abbandonato dalla giunta guidata dall’at-tuale sindaco Piergiovanni Argenton. Oltre ad accollarsi le spese di costruzione, di un milione di euro, il Comune avrebbe dovuto corrispondere un canone di 70 mila euro l’anno per trent’anni alla Enerco. Il dietro-front della giunta ha provocato la reazione dell’azienda che ha chiesto un risarcimento di 400 mila euro per il mancato rispetto del contratto. “Ora il Consiglio di Stato, - spiega il sindaco - “ha considerato non provate e infondate le richieste dell’impresa, confer-mando la correttezza dei conteggi effettuati dall’amministrazione comunale in seguito alla revoca del contratto. Pertanto, secondo

gli avvocati del Comune, Giovanni Ferasin e Federico Casa, sono corrette le condizioni previste nel provvedimento di liquidazione”.

Il Comune aveva già pagato il primo stralcio dei lavori nel terreno che è stato trasformato nell’area delle feste, circa 250 mila euro, e aveva proposto alla Enerco altri 50 mila euro a copertura delle spese soste-nute verso i fornitori. “In questo caso però - aggiunge Argenton - pagheremo solo ciò che l’azienda dimostrerà di aver speso, quindi la somma potrebbe anche essere inferiore o azzerarsi. Dopo questa notizia abbiamo potuto chiudere il 2012 almeno con una bella soddisfazione. Ringrazio gli avvocati e i tecnici che ci hanno assistito in questa vicenda che rischiava di trascinarsi a lungo prima di arrivare alla sentenza definitiva, co-stringendo l’ammistrazione attuale e sem-mai le future, ad avere sempre una spada di Damocle sul bilancio comunale. Tenendo sempre presente la regola del buon padre di famiglia siamo riusciti a far risparmiare alla nostra comunità e ai nostri figli un bel po’ di soldini”.

Al posto della piscina l’amministrazione un parco pubblico da destinare anche a ma-nifestazioni musicali, spettacoli ed eventi. Con una spesa di 250 mila euro il Comune ha trasformato, infatti, i quasi diecimila me-

Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta del risarcimento da 400 mila euro per la mancantacostruzione dell’impianto

Tribano Negli anni scorsi l’amministrazione aveva abbandonato il progetto

Battaglia sulla piscinada Roma la parola fine

L’interno di una piscina: a Tribano il progetto è stato bocciato

tri quadrati di via Grazia Deledda in un luogo di incontro e aggregazione, costruendo an-che un palco e recuperando i fabbricati e le opere già realizzate. Si tratta di una super-ficie piuttosto estesa, circa 14 mila metri, e la prima fase di intervento si è concentrata su diecimila metri. E’ stata preservata la grande struttura dell’edificio da circa mille metri cubi, mettendola in sicurezza contro il degrado, per poi ultimarla in una fase successiva. Il parcheggio è stato aumentato di 40 posti per arrivare così ad un totale di 138. Interventi anche sulla recinzione e gli ingressi, nonché sull’adeguamento dell’area verde. Il nuovo parco viene usato come spazio pubblico per le manifestazioni di maggior richiamo.

Tira un sospirodi sollievo ilsindaco Argenton“Chiudiamo unalunga querelle”

Alessandro Fabian è stato premiato dal Comitato Provinciale del Coni di Padova con il premio Gattamelata.

“Ricevere premi fa sempre piacere – ha raccontato a caldo Fabian – è gratifican-te vedere che c’è sempre più gente che mi segue, che apprezza i miei sforzi ed i miei risultati”. A margine della serata, Fabian è tornato su quello che sarà il progetto del prossimo quadriennio: “l’O-limpiade di Londra – conclude Fabian – nonostante sia andata piuttosto bene, mi ha fatto venire un gran voglia di... medaglia. Partecipare ad un olimpiade è il sogno di qualunque atleta; ma ora che ho raggiunto questo sogno, mi sono po-sto un nuovo obiettivo. So che è molto ambizioso, ma non lo ritengo impossi-bile. Ho quattro anni davanti e farò di tutto per migliorare e per perfezionare ogni aspetto della mia preparazione. Rio 2016 è già nella mia mente”.

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Fabian premiato dal Coniil sogno di Ale“rio 2016, AsPettAmi”

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VIAGGIO IN PROVINCIAPADOVA

Revamping di Italcementi? Ormai pare proprio di no. Ma ancora una volta non è detta l’ultima parola an-che se il futuro della cementeria di Monselice sembra

legato ad uno stop imminente.I FATTI. Italcementi ha annunciato di chiudere i forni,

mantenendo solo il reparto macinazione e spedizione. Una decisione presa a causa della lunga attesa sul Revamping. Ma la direzione Italcementi ha lasciato trapelare uno spira-glio sul futuro dello stabilimento: “Se si fa il Revamping, noi restiamo”. Ma intanto il “Progetto 2015”, presentato nei giorni scorsi, prevede il “declassamento” dell’impianto di Monselice con una perdita di circa 200 posti di lavoro.

I VERTICI ITALCEMENTI. “Tutte le considerazioni sul futuro dell’impianto di Monselice sono subordinate allo sce-nario che si verrà a creare con la decisione ancora pendente presso il Consiglio di Stato – spiegano i vertici in una nota - Con un iter approvativo bloccato, il destino dell’impianto sarebbe quello di essere trasformato in un centro di maci-nazione.

In uno scenario differente, dopo una sentenza positi-va, l’azienda potrà trarre le sue valutazioni basandosi su tre aspetti: l’andamento del mercato dei materiali per le costruzioni; l’opportunità di fi nanziare in modo sostenibile l’intervento; la possibilità di un dialogo costruttivo tra il ter-ritorio e l’impianto”. Insomma, tutto e niente.

GLI INDUSTRIALI. “Il caso Italcementi è la fotografi a

della realtà che ci circonda, l’evidente e irreversibile china che sta prendendo il fare industria in Italia – ha commen-tato Massimo Pavin, Presidente di Confi ndustria Padova - Come Italcementi, ci sono altre decine, centinaia di piccole e medie imprese nella nostra provincia bloccate nei loro piani di sviluppo, ampliamento e nuova occupazione dal-la norma urbanistica, dal cavillo burocratico, dal comitato, dal Tar. Sono guardate con sospetto, anziché con rispetto. Senza industria, però, non c’è lavoro, non c’è benessere e la coesione sociale viene messa a dura prova”.

GLI OPPOSITORI. “Sono anni che la produzione del cemento è in fortissimo calo e di sicuro non potrà più tornare ai livelli precedenti, poiché in questa Regione si è cementifi cato quasi il doppio che nel resto del paese – ha commentato Francesco Miazzi, consigliere comunale di opposizione - Solo una visione miope ed interessata, poteva pensare che il revamping avesse come scopo il rilancio della produzione di cemento.

L’obiettivo era ben altro e lo dimostra la richiesta dell’al-tro cementifi cio Zillo di utilizzare 225.000 tonnellate/anno di rifi uti speciali.

Si è preferito invece esasperare lo scontro per portare avanti ad ogni costo un progetto che avrebbe condizionato in modo negativo il futuro di questo territorio. Per chi ha a

cuore la salute dei lavoratori e degli abitanti, la notizia che si va verso lo spegnimento di questi camini, è accolta con giusta preoccupazione per il futuro occupazionale, ma nel contempo risponde alla domanda di non accettare il ricatto salute-occupazione”.

I FAVOREVOLI. “Quella del lavoro è davvero una emer-genza. Le imprese messe in diffi coltà dalla crisi sono co-strette a fare dei tagli – ha affermato il vicesindaco Gianni

Mamprin - è ovvio che al momento di farlo, decidono di rimanere in posti in cui hanno meno problemi, chiudendo le situazioni complicate. Io credo che le lacrime che oggi versano questi dipendenti che per-dono il posto, ricadranno su chi ha

causato questa situazione”. E’ sulla stessa linea anche Santino Bozza, consigliere

regionale della Lega Nord. “Le responsabilità sono molto precise – ha spiegato - Una cosa è dialogare con l’azienda per ottenere miglioramenti all’intervento e cercare di porta-re vantaggi alla comunità.

Altra cosa, ben diversa, è quella di ostacolare l’azienda fi no a farla chiudere, con costi sociali enormi per il territorio. Ci sono politici che verranno ricordati per questo, per aver fatto chiudere, nel bel mezzo di una crisi gigantesca, uno degli stabilimenti più grandi di questa città”.

Italcementi annuncia la chiusura dei forni, peròlascia aperto uno spiraglio: “potremmo restare”

Colpo di scena La decisione dell’azienda ha suscitato reazioni contrastanti

Revamping a MonselicePolemica sul gran rifi uto

Un dettagliodel progettoRevampingdi Italcementia Monselice

Per il primo cittadino di Monselice è un’occasione persa per dare respiro ai lavoratori di Monselice, già gravati

dalla crisi economica. “Dobbiamo iniziare a fare i conti anche con problematiche che investono direttamente l’amministrazione comunale – ha commentato il sindaco Francesco Lunghi - Con il disimpegno di Italcementi da Monselice, infatti, pos-siamo dire defi nitivamente addio a tutte le opere che sarebbero state compiute dalla multinazionale se fosse rimasta qui, a partire dalla bretella che avrebbe com-pletato in via defi nitiva la circonvallazione di Monselice. Inoltre Italcementi ci ha già confermato che tutte le somme che ha sempre destinato a sostenere le iniziati-ve sociali, culturali e sportive della nostra città, subiranno una riduzione del 50% per il prossimo anno. In un futuro molto prossimo spariranno del tutto”.

Il sindaco Francesco lunghi

“sAlterAnno AncHele oPere PuBBlicHe”

La decisione di Italcementi di bloccare, nei prossimi mesi, la produzione del cemento ri-correndo alla cassa integrazione per due anni, è arrivata come una doccia fredda per i dipendenti della cementeria monselicense. In un periodo di congiuntura economica, la

reazione delle sigle sindacali è stata netta e precisa. “Riteniamo necessario che Italcementi debba dimostrare un forte senso di responsabilità – affermano Fillea Cgil di Padova e Filca Cisl di Padova – chiediamo la messa in cigs di un numero minimo di lavoratori, l’integrazione salariale da parte del gruppo Italcementi e le previsioni della continuità dell’attività dello stabi-limento per l’attuale prospettiva di centro di macinazione. Purtroppo il “declassamento” dello stabilimento di Monselice nel piano strategico di Italcementi, e la decisione di congelamento

dell’investimento per il revamping degli impianti, è dipeso oltre che dalla crisi del mercato, molto dalla pesante contrarietà dei comitati locali e dei sindaci di Este e Baone. Dobbiamo però tutti considerare che la maggioranza della comunità e delle amministrazioni locali hanno sostenuto il progetto del revamping”. L’assemblea dei lavoratori non risparmia una critica a chi si è opposto al revamping. “Noi rifi utiamo lo spirito di “resa di conti” tra contrari e favorevoli al revamping su cui in molti oggi cercano di soffi are e trasportare anche noi lavoratori – con-tinuano le sigle sindacali - Ma allo stesso tempo siamo molto risentiti nei confronti di chi ha voluto dipingere il revamping come un “cataclisma”, chi ha rifi utato di entrare nel merito delle questioni tecniche, chi ha creato un clima così pesante sull’attività dei cementifi ci”.

DuE ANNI DI CASSSA INTEGRAZIONE I lAVORATORI ATTACCANO CHI SI È OPPOSTO

A rischio circa200 posti dilavoro, il climasi fa subitoincandescente

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13Spazi Aperti

Inizio d’anno più amaro del solito visto che dal primo gennaio è arrivata la Tares, un tributo nuovo di zecca. Cambia tutto ancora una volta e, dal punto di vista

dell’utente, si va in peggio. Il nuovo tributo sui rifi uti e ser-vizi, è chiamato a sostituire Tarsu e Tia per l’igiene urbana e a fi nanziare i servizi detti “indivisibili” come illumina-zione pubblica, manutenzione strade e così via. L’unica consolazione, arriva per chi produce meno rifi uti perchè fi nalmente pagherà davvero qualcosa in meno di chi ne produce di più. Ma consolazione molto parziale, perché alla fi ne, sia pure non per colpa dei Comuni ma del Governo Monti, quasi tutti ci troveremo a spendere più di quanto abbiamo speso fi no ad oggi. Il det-taglio della norma è un prodigio della burocrazia e risulta di una complessità quasi assurda. La sostanza però è di una semplicità disarmante: il tributo prevede una maggio-razione che andrà dai 30 ai 40 centesimi di euro al metro quadro. Maggiorazione che servirà appunto a coprire i servizi indivisibili visto che il Comune dovrà fare i conti con mancati trasferimenti da parte del governo centrale.

IL PARAMETRO Con la Tares il pagamento del servi-

zio rifi uti sarà commisurato in tutti i Comuni della provin-cia alle quantità e qualità medie ordinarie di rifi uti prodotti da cittadini, attività commerciali e imprese (cosa che per ora valeva solo per i Comuni con la Tia). La Tares probabil-mente si pagherà in 3 rate: le prime saranno commisurate a quanto pagato come Tarsu o Tia nel 2012. I conguagli

con le decisioni locali saranno versati con l’ultima rata di dicembre.

I CALCOLI La nuova tariffa sarà commisurata all’80% della superfi cie catastale, un dato che però oggi non hanno tutti i Comuni. Per questa ra-gione, l’emendamento prevede che in

prima applicazione la base imponibile sarà rappresentata dalle superfi ci dichiarate ai fi ni Tarsu o Tia.

LA RISCOSSIONE Nel 2013 le società che svolgono il servizio di gestione dei rifi uti, potranno continuare a vedersi affi data la riscossione della Tares. Insomma poco cambia per Aps-Hera, Etra e Padova Tre, che continue-ranno ad essere i punti di riferimento per la provincia di Padova.

PAROLA D’ORDINE, SEMPLIFICARE Nel 2013 i ver-samenti delle rate di Tares relativa ai rifi uti potranno esse-

re effettuati tramite bollettino di conto corrente postale o tramite F24, consentendo quindi anche le compensazioni fra crediti e debiti fi scali. Si tratta, in pratica, degli stessi strumenti di pagamento oggi previsti per l’Imu.

LA MAGGIORAZIONE Complessivamente i contri-buenti pagheranno di più rispetto ai prelievi fi scali sui rifi u-ti attualmente in vigore (Tia o Tarsu). Infatti, per legge il gettito della Tares dovrà coprire integralmente non solo i costi di raccolta e smaltimento dei rifi uti, ma anche quelli dei servizi comunali “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade.

I COMMENTI Da Sant’Angelo di Piove, il sindaco ha promesso di fare il possibile per “limitare i danni” an-che rivedendo il calendario di raccolta dei rifi uti. Stesso discorso per Selvazzano, dove il primo cittadino sta pro-spettando aumenti considerevoli che colpiranno anche le fasce considerate deboli. Non va meglio nel resto della provincia dove, in alcuni Comuni, l’aumento sfi orerà il 25%. Brividi anche per i cittadini di Padova: sarà pratica-mente vanifi cata la riduzione della tariffa di smaltimento dei rifi uti solidi urbani da 124 a 123 euro a tonnellata, approvata nelle scorse settimane.

Prevista una maggiorazione fra i 30 e i 40 centesimi al metro quadrato, alcunisindaci cercheranno di limitare i danni

Rincari di inizio anno. Introdotta dal Governo, si traduce in un aggravio per chi ha una maggiore superfi cie

Nuova stangata sui rifi uti: ecco la Tares

La raccolta dei rifi utida quest’anno saràancora più salataa causa dell’introduzionedella nuova tassala Tires

In complessoi cittadinipagherannoalmeno 20 euroin più a testa

Un nuovo patto per la messa a norma delle caldaie e di tutti gli impianti termici che rappresentano una del-

le fonti di inquinamento ambientale più diffuse. Tra le novità spicca l’utilizzo del “Bollino verde” anche per le caldaie sopra i 35 kw. E’ stato fi rmato nella sede della Camera di Commercio di Padova il nuovo accordo volontario fra Provincia di Padova, Comune di Padova e Camera di Commer-cio, l’Enea, le associazioni di categoria più rappresentative nel campo dell’installazione e della manutenzione degli impianti termici e le associazioni dei consumatori padovane con l’obiettivo di promuovere la diffusione di campagne di manutenzione e controllo degli impianti termici situati nel Comune di Padova e in tutti i comuni della provincia. La normativa vigente prevede obblighi per i cittadini e per gli enti controllori (Comuni e Province) relativamente alla progettazio-ne, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici, con l’obiettivo di contenere il consumo di energia, migliorare le condizioni ambientali e di aumentare la sicurezza degli impianti.

Solo in Italia i casi di morte per intos-sicazione da monossido di carbonio causata da impianti non controllati sono più di 200 all’anno. Non va dimenticato inoltre, che un generatore in grado di bruciare bene genera un minore consumo di combustibile, poiché il processo avviene in condizioni ottimali, con conseguente risparmio economico, an-che sulla bolletta, ed una minore emissione di inquinanti. L’accordo coinvolge più di 500

imprese artigiane del territorio padovano e di altre province ed il numero totale stimato di impianti su cui effettuare la manutenzio-ne è pari a 310 mila unità.

I controlli effettuati nell’ultimo biennio hanno accertato che solamente il 30% degli impianti verifi cati sono negativi mentre il restante è positivo, quindi tendenzialmente si nota un miglioramento rispetto ai bienni precedenti.

Questo conferma la validità dell’accor-do volontario il quale, raggruppando tutti i portatori di interessi mira, oltre che a salva-guardare l’ambiente e a ridurre i consumi di energia, anche a incidere sul piano eco-nomico, calmierando i costi delle manuten-zioni. Infi ne l’accordo prevede un tavolo di confronto permanente sulle problematiche riscontrate quotidianamente dalle imprese artigiane, nonché una formazione costante e puntuale per tutti i sottoscrittori.

CAlDAIE A NORMA NuOVO ACCORDO

Il controllo di una caldaia

L’aumento va a coprirei servizi “indivisibili” diciascun Comune

17Spazi aperti

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15Mondo Scuola

Rivoluzione informatica nel rito dell’iscri-zione scolastica, che quest’anno si farà solo sul web. Basta carta e moduli, per

iscriversi serviranno un computer collegato ad internet. Il governo ha deciso che le iscri-zioni per le prime classi di elementari, medie e superiori per il prossimo anno scolastico 2013-2014 dovranno essere effettuate esclusivamente online. Le procedure saranno disponibili sul sito del ministero www.iscri-zioni.istruzione.it oppure www.istruzione.it al link “iscrizioni on line” o “scuola in chia-ro”, dove si troveranno tutte le informazioni necessarie e le strutture disponibili. Il tutto avverrà a partire dal 21 gennaio e fi no al 28 febbraio, ultima data utile per le operazioni. Anche a Padova c’è fermento per il nuovo sistema di iscrizione on line, fra i timori di so-vraccarico della rete e osservazioni sul fatto che non tutte le famiglie saranno in grado di

fare l’iscrizione da casa e dovranno appog-giarsi a strutture pubbliche o private. Sono oltre diecimila gli studenti coinvolti e, di conseguenza, le famiglie che dovranno mi-surarsi con questa novità, comoda per molti se tutto fi lerà liscio, un po’ più problematica per chi non ha dimestichezza con computer e internet. Ma, assicurano i dirigenti scolasti-ci padovani, le scuole saranno pronte a dare una mano, sperando che non ci sia l’assalto alle segreterie proprio i primi giorni.

La norma indica il web quale strumento di cui le famiglie dovranno usufruire per le iscrizioni al primo anno delle scuole statali paritarie, secondarie di primo grado e se-condarie di secondo grado, compresi i corsi opzionali del secondo biennio e quinto anno; nonché i percorsi di istruzione e formazione professionale integrativi o complementari erogati negli istituti professionali statali.

L’utilizzo del sistema di iscrizioni on line è facoltativo invece per le scuole private di tipo paritario. Restano esclusi dal processo telematico tutte le scuole dell’infanzia (sta-tali e paritarie) e i corsi di istruzione per gli adulti attivati anche presso le sezioni carcerarie. Le “immatricolazioni” alle classi successive a quelle iniziali vengono eseguite d’uffi cio dalle istituzioni scolastiche come consuetudine.

Saranno invece le singole segreterie, su impulso dei dirigenti scolatici, ad attiva-re le procedure online entro il 19 gennaio predisponendo i moduli personalizzati sul portale ministeriale. E proprio le segreterie avranno il compito di controllare le domande pervenute al sistema, convalidarle, smistarle ad altri istituti o respingerle in caso di inesat-tezze o informazioni incomplete. In quest’ul-timo caso sarà la segretaria ad allertare i

genitori via email. Il ministero ha tenuto in considerazione l’eventualità che non tutte le famiglie italiane dispongano di un pc o di un collegamento internet. Un’ipotesi che anche a Padova sta suscitando qualche preoccupa-zione. Saranno quindi ancora le segreterie a dover fornire supporto accogliendo i genitori e mettendo a disposizione i computer. “I genitori che non possiedono un pc, il web o che non hanno dimestichezza con la tecno-logia – affermano i responsabili dell’Uffi cio scolastico provinciale di Padova – possono rivolgersi alle scuole già frequentate da fi gli, in caso di istituti comprensivi, oppure in quel-le prescelte”. Il meccanismo è comunque semplice: bisognerà riempire una scheda non molto diversa dai moduli su carta, per poi seguire una procedimento guidato utile a recapitare correttamente l’iscrizione via web. La procedura online permetterà, inol-

tre, di eliminare il fenomeno delle doppie iscrizioni, un problema frequente che spesso non consentiva di stabilire con esattezza il fabbisogno di cattedre per l’anno scolastico.

Proprio per aiutare i ragazzi e i loro genitori a compiere una scelta il più possi-bile consapevole, che possa coniugare le diverse esigenze e aspettative, la Provincia di Padova torna a proporre la guida “Libe-ri di scegliere”, sia nella versione cartacea che on-line, sul sito www.provincia.padova.it, che si propone di fornire una “bussola” a quanti devono orientarsi nel panorama sempre più complesso, ma anche ricco ed articolato, nell’istruzione o della formazione dopo la scuola dell’obbligo.

Per ogni istituto di istruzione o forma-zione professionale, una scheda esaustiva che risponde a tutte le domande in materia, dalle più semplici alle più complesse.

Scuole padovane alle prese con il nuovo sistema,chi non ha il computer potrà andare in segreteria

Elementari, medie e superiori. Dal 21 gennaio al 28 febbraio via Internet

Diecimila studentisi iscriveranno on line

Nella foto l’indirizzo del sito per l’iscrizione scolastica on linedi Giovanni Giovetti

18 Mondo scuola

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21Cultura provinciale

Controcampo è il titolo scelto dal cir-colo cinematografico Montagnana-filmforum per la stagione cinemato-

grafica 2013, partita lo scorso 17 gennaio al cinema Bellini.

Ogni giovedì, fino al 14 marzo e poi di mercoledì e giovedì fino al 11 aprile, “la sala” dietro al Duomo di Montagnana tor-nerà, come di consuetudine ad animarsi, e a confrontarsi sulle pellicole proposte dagli organizzatori della rassegna. “Quest’anno – spiega Sante Pirondini, tra i promotori dell’iniziativa – abbiamo scelto il titolo di Controcampo per la rassegna, in quanto per ogni tema proporremo due racconti con prospettive differenti”.

La Storia, il valore della vita, della fa-miglia, delle tradizioni e il dolore, sono solo alcuni dei campi di indagine che verranno affrontati dai 14 film selezionati dagli organizzatori in una rosa di alta qualità. “Pensiamo di aver raccolto i migliori film – chiosa Pirondini - non certo i più conosciu-ti ma sicuramente simpatici e importanti per il tema proposto, per la regia, per la

magistrale interpretazione o per i premi ricevuti”. Il prossimo appuntamento sarà il 31 gennaio con “Venuto al Mondo”, il film di Sergio Castellitto tratto dal roman-zo di Margaret Mazzantini, vincitore del premio Campiello, nel quale vengono toc-cati i grandi temi, (l’amore, la maternita’ a tutti i costi, gli orrori della guerra) con una narrazione asciutta e senza mai cedere alla retorica. Il 7 febbraio “Argo” di Ben Af-fleck; il 14 febbraio invece sarà la volta de “La parte degli angeli” il film con il quale Ken Loach torna a riflettere sulla commedia umana con un ritratto di uomini segnati dalla vita ed irrecuperabili ai quali affida una possibilità di riscatto. 21 febbraio: “Il primo uomo” un biografia di Gianni Amelio sullo scrittore francese Albert Camus: il 28 febbraio “Tutti i nostri desideri”, di Philippe Lioret; il 7 marzo “La bicicletta Verde”, il primo film che arriva dall’Arabia, tra tradi-zione e coraggio di cambiare.

Il 14 marzo sullo schermo verrà proiet-tato “Di nuovo in gioco”, un film di Robert

La selezione di film è giocata attorno argomenti affrontati con prospettive differenti

Spettacoli Fino al 24 aprile, 14 titoli dedicati a diversi temi

Controcampo la rassegna di Montagnanafilmforum

Alcuni dei film presenti nella rassegna

14 febbraio, “La parte degli angeli” di Ken Loach. Una riflessione sulla commedia umana

Lorenz che i curatori della rassegna hanno dedicato al tema “ricominciare”; il 20 e il 21 marzo “Chi vuole essere amato?”, il film di Anne Giafferi che tratta con umo-rismo il desiderio religioso, “Mi interessava – spiega la regista - mostrare perchè e in che modo una persona normale possa esse-re suo malgrado toccata dalla fede”.

Il mese di aprile, invece, si aprirà con “Monsieur Lazhar, mercoledì 3 e giovedì 4, dedicato al superamento del dolore, il 10 e l’11 “La sposa Promessa” apparte-nente al tema “Il valore delle tradizioni”, il 17 e il 18 “Le nevi del Kilimangiaro”. men-tre il 18 aprile verrà proiettato sul grande schermo un “Week end reale” La rassegna si concluderà il 24 aprile con il film “Troppo amici” di Oliver Nakache ed Eric Toledano i registi di “Quasi amici”.

Page 22: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

di Walter lotto

18

Entusiasmo e voglia di fare ciclismo, questo è il motto che ha animato la 34ma edizione della “Festa dell’Udace

padovana” che ha riunito, al ristorante Gam-bero di Cadoneghe 170 tra atleti e dirigenti per celebrare e premiare i protagonisti della stagione appena conclusa. “Nonostante la stretta della crisi - ha detto Giuseppe An-dreose presidente del comitato provinciale padovano - il ciclismo amatoriale del do-polavoro gode di buona salute, possiamo contare su oltre 2500 iscritti e 82 società, la stagione che va in archivio ci ha riservato grandi risultati, e auspico per tutti che anche il 2012 confermi questa tendenza”.

Molti gli atleti padovani premiati, dai vincitori della coppa del mondo Walter Pa-dovan e Monica Squarcina, ai conquistatori dei titoli europei Marco Toffolo, Gianmarco Agostini e Adriano Zecchinato. E’ stata poi la volta dei campioni tricolori, titoli vinti da Re-nato Sergio e Andrea Pinos su pista, Mirco Marin (Avis) Franceso Grasselli (avvocati)

Angelo Bella tra i non vedenti, nel tandem con Giorgio Danesi alla guida, Paolo Dal Molin e il giovanissimo Giovanni Sergiano nel ciclocross.

Premi e riconoscimenti anche a molte società, citiamo quelle più attive in campo organizzativo a cominciare dal Gs Massan-zago con 5 eventi organizzati, seguono l’A-sd S.Eufemia e l’Asd Cartuga con 4, al terzo posto il Gs Tecnoimpianti con 3. Premio

speciale per l’Asd Biciverde di Monselice, società padovana con il maggiore numero di iscritti (130).

Nutrito e qualifi cato il parterre degli ospiti tra i quali: Riccardo Dal Ben, responsa-bile dell’Udace regionale, Antonio Facciolo, presidente onorario dell’Udace padovana, Mario Magro ex presidente CTP e Matteo ed Elisabetta Rampin, con Adriano Foffano in rappresentanza della Due Effe Sport.

2500 iscritti e 82 societàvolleY

La Pgs Carrarese Euganea volley ha riunito dirigenti tecnici e atleti per il classico convivio che di tiene in occasione della pausa per le feste natalizie. Cerimoniale in linea con le tradizioni, messa dell’atleta presso la chiesa di S. Giorgio a Due Carrare,

di seguito gli oltre 350 invitati sono stati ospiti presso lo stand allestito all’interno del patronato Don Bosco.

A far gli onori di casa il presidente biancoazzurro Patrizio Casumaro, ha relazionato i presenti sull’andamento dei vari campionati, e ringraziato gli sponsor che nonostante la stretta economica sono vicini alla società. A rappresentare la comunità l’assessore allo sport Mario Romanato e il vice sindaco Claudio Garbo, ospite d’eccezione Carlo Calgaro, tecnico esecutivo della nazionale russa e presidente dell’Eurovolley School Trieste. L’alle-gra giornata si è conclusa con i classici auguri per l’anno 2013 e con una mega lotteria con in palio prodotti tipici del territorio Carrarese.

350 Atleti dellA cArrAreseeugAneA Per il nuovo Anno

W.L.

Pioggia di premi e medaglie per la scuola d’arti

coreografi che, musi-cali e marziali “Me-tafi sica”.

Il mese scorso sono saliti sul podio i giovani atleti al cam-pionato nazionale di karate dell’Acli. Primo posto cintura gialla a Alberto Grandesso, secondo a Marco Lazzarini e terzo a Vasile Oanta. Per la cintura gialla esor-dienti primo posto a Laura Meneghetti, cintura verde terzo posto a Mattia Perti-le e gialla categoria speranze terzo posto a Michele Ongarelli. Buoni piazzamenti fra il quarto e sesto posto per Giacomo Delon, Saverio Se-gato e Alessandro Berto. L’associazione ha conquistato inoltre tre titoli regionali nella selezione Pgs per la danza classica, hip hop e modern jazz con le squadre senior. La fl autista Irene Sassaro ha vinto il concorso “Giovani musicisti monselicensi” in cui si sono esibiti anche Laura Sassaro (fl auto) e Francesco De Poli (pianoforte).

TRIBANO. Associazione Metafi sica, ottimi risultatisul Podio le Promesse delle Arti mArziAliPremi e APPlAusi AncHe Per i musicisti

Ciclismo amatoriale. L’Udace padovana tira le somme della stagione

Il presidente Casumaro durante la relazione conclusiva

Il presidente dell’Udace Giuseppe Andreose

I campioni dell’associazione “Metafi sica” con le medaglie

Il saggio Prossimi appuntamenti in programma il 20 e il 27 gennaio

Eleganza, musica, allegria e colori nel-la magica serata avvenuta all’interno dell’arcostruttura Azzurri d’Italia a Due

Carrare in occasione del saggio di Natale di ginnastica ritmica della PGS Carrarese denominato “ Forme d’arte”. Presentate da Pamela Pescante, in veste di spiker, e di-rette con maestria dalla coordinatrice Elena Favarin, unitamente alle insegnanti Virginia Tarantino, Giorgia Passarin e Ylenia Destro le piccole ginnaste si sono esibite in armo-niosi e spettacolari esercizi che hanno tra-scinato all’entusiasmo il numeroso pubblico assiepato nelle gradinate dell’impianto.

La manifestazione che ha avuto come ospite Mario Romanato, assessore allo sport locale, è stata l’occasione per ricordare i ri-sultati ottenuti nel corso dell’anno: su tutti spiccano le vittorie di Lisa Pitton e Lucrezia Piva in gare regionali Aics e i piazzamenti di Gaia Parisotto 7. in una gara regionale Acse Categoria Joy e 11. nella stessa cate-goria nel campionato nazionale di Rimini. Miglior piazzamento di squadra il settimo posto ottenuto da Banzato, Crivellari, Erne-sti, Moro, Fasolato, e Parisotto in una gara regionale Acse cat. Jolly Joi giovanile.

Diramate anche la date per i prossimi appuntamenti che vedranno le ginnaste Carraresi impegnate il 20 gennaio nell’esi-

bizione presso il locale Re di Mezzo a Due Carrare, in occasione della raccolta fondi “Progetto Bangladesh” lo stesso giorno Gaia Parisotto sarà protagonista a Campa-gnalupia nella prima prova regionale cate-goria Silver campionato Acse.

Il 27 Gennaio è in programma la par-tecipazione alla manifestazione “Padova

Ginnastica” (Dba) e il 24 febbraio le atlete saranno in scena a Padova (Dba) nella pri-ma prova individuale Joy campionato Acse. La manifestazione è terminata con un di-rigente travestito da babbo Batale che ha consegnato un dono ad atlete ed insegnanti a ricordo di una serata davvero speciale.

Ginnastica ritmica da favolaapplausi per le giovani atlete

Le ragazze della ginnastica ritmica della Pgs Carrarese

W.L.

LO SPORT in PRIMO PIANO22

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8

IL VENETOin PRIMO PIANO

Stavolta sono le famiglie più sfortunate ad essere chiamate a pagare il conto salato della sanità veneta. L’ennesima

scure decisa dalla giunta leghista guidata da Luca Zaia riguarderà circa 100 mila cittadini a cui, per almeno tre mesi, saranno sospe-si contributi ed esenzioni che sino ad oggi erano stati garantiti dalla nostra Regione.

35 mila famiglie venete non riceveran-no più l’assegno di cura per il sostegno ad un congiunto non autosuffi ciente ospitato a casa anziché in casa di riposo. Questa scelta però potrebbe comportare un mag-gior numero di inserimenti in casa di riposo alzando notevolmente i costi sia per le fami-glie che per la Regione che anziché trovarsi a pagare un assegno variabile tra i 200 e i 500 euro al mese ne dovrebbe stanziare 1500 per il ricovero.

Chiusi i rubinetti dei contributi destinati a riabilitazione, cura e assistenza anche per i 15mila disabili fi sici e psichici che li rice-vevano fi no ad oggi. Questo signifi ca che le famiglie pagheranno di tasca propria i centri diurni per i disabili e i progetti di vita indi-pendente per i disabili gravissimi.

“Stiamo cercando di correre ai ripari di questa vergogna terribile - afferma la presi-

dente di Anffas veneto Maddalena Borigo – cercando dei fi nanziatori privati ma non è facile. Le famiglie dei ragazzi disabili sono arrabbiatissime. In questo periodo di crisi dove manca anche la sicurezza del lavoro e tutto costa sempre di più, aggiungere spesa alla spesa è davvero una vergogna”.

“Di fatto si smantella lo stato sociale – aggiunge Antonino Pipitone, capogruppo regionale di Italia dei Valori -. Le famiglie dei disabili dovranno sbrigarsela da sole e le prestazioni sanitarie specialistiche ambu-latoriali saranno totalmente a carico dei pa-zienti. Passa il principio, ormai chiaro, che

chi ha una malattia se la deve pagare e chi ha la sfortuna di avere un famigliare disabile si deve ar-rangiare. Vengono chiamate prestazioni

non Lea - osserva il dipietrista, medico di professione - ma la riabilitazione, le attivi-tà dei centri diurni, il sostegno ai disabili, i certifi cati di idoneità sportiva, gli assegni di cura, le prestazioni per malattie rare sono, nei fatti, servizi indispensabili per un’ampia fascia di cittadini veneti, truffaldinamente inserite come non essenziali”.

La decisione di sospendere i livelli di assistenza facoltativi, i cosiddetti extraLea,

infatti colpirà anche altre categorie come ad esempio le famiglie di quei 50 mila minorenni che ogni anno usufruivano della visita gratuita per avere la certifi cazione di idoneità all’attività sportiva e le migliaia di partorienti che che ricorrevano al parto fi sio-logico indolore.

“Centoventicinque milioni di tagli al sociale e all’assistenza – attacca Claudio Sinigaglia, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commis-sione Sanità del Consiglio veneto - sono un colpo mortale al sistema integrato del wel-fare veneto. La responsabilità è della Giunta Zaia che non ha saputo avviare i piani di razio-nalizzazione previsti dal nuovo piano socio-sanitario, né cautelarsi preventivamente sul fronte fi nanziario intro-ducendo l’addizionale Irpef per i redditi più alti”.

“Se la Giunta – continua il consigliere Pd - avesse predisposto le nuove schede di programmazione ospedaliera e territoriale a settembre, come avrebbe dovuto fare per legge si sarebbe almeno cominciato a ridur-re doppioni, sprechi e servizi inutili arginan-do le falle della spesa sanitaria e dirottando le risorse risparmiate sui servizi essenziali

di Germana urbani

Sanità in ginocchio, ora si risparmia colpendo i più deboliStop a contributi ed esenzioni di cui godevano sino ad oggi categorie fragili come anziani non autosuffi cienti, famiglie con disabili fi sici o psichici, invalidi e mutilati, celiaci o affetti da malattie rare

Cgil: “Si risparmi riorganizzando i servizi e riconsiderando la costruzione di nuove strutture ospedaliere”

Tagli all’Welfare per 126 milioni di euro

di assistenza, come gli assegni di cura alle 35 mila fa-miglie venete che assistono in casa i loro congiunti, an-

ziani o disabili. Invece Zaia e Coletto hanno preferito temporeggiare e tenere nel casset-to le nuove schede per timori elettorali. Una scelta irresponsabile e colpevole - conclude Sinigaglia - che ora peserà interamente sul-le spalle di chi sta già pagando un prezzo altissimo in termini di salute, reddito e di-gnità di vita”.

“Nessuno voleva tagliare i servizi di assistenza assistita – afferma l’assessore

regionale Luca Coletto – ma non siamo più in grado di garantirli a tutti a prescindere dal reddito. Li assicureremo ai ceti più debo-li e alle categorie protette”.

“Quanto al Piano – prosegue l’assesso-re – si dovrebbe considerare che nessuna pianifi cazione a medio termine, ed il Piano è quinquennale, porta effetti immediati, ma li produce cammin facendo, fi no a realiz-zarli compiutamente nel tempo. E’ pertanto quanto meno poco lucido imputare le dif-fi coltà attuali, causate esclusivamente dai tagli nazionali e non certo da scelte della Regione Veneto, a presunti ritardi nell’appli-cazione del Piano”.

Anffas: “Famiglie arrabbiate, vergognoso chiedere ancora a chi già sostiene disabili e anziani”

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Page 25: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

9Il Veneto in primo piano

La sospensione del fi nanziamento di pre-stazioni socio-sanitarie cosiddette extraLea decisa dalla Giunta regionale del Veneto,

è, anche secondo la Cgil del Veneto, un fatto di inaudita gravità. Il sindacato denuncia da tempo la gravità delle conseguenze derivanti da anni di tagli indiscriminati su sanità e soprat-tutto nel settore sociale, e sollecita la Regione a compiere scelte radicalmente diverse. “Da mesi ormai – affermano le segreterie congiun-te – è stato approvato il nuovo Piano Socio Sanitario ma le schede di dotazione ospeda-liera e territoriali sono volutamente tenute nel cassetto dalla Giunta regionale, per motivi che appaiono più fi nalizzati a evitare problemi in piena campagna elettorale piuttosto che alla necessità di avviare un serio confronto che pos-sa portare in tempi defi niti e con risorse certe, a

rimodulare – per migliorarlo – il Servizio sani-tario del Veneto. Per il sindacato occorre rivede-re la governance del sistema, anche attraverso la revisione degli ambiti territoriali delle Ulss il cui numero deve diminuire per una più effi cace riorganizzazione dei servizi e per realizzare i necessari risparmi. “Anche su questo, invece, - continuano dalla Cgil - nulla di fatto, come dimostra la recente nomina dei 22 direttori generali. In pratica, e come volevasi dimostra-re, la cosiddetta “spending review” si sta rive-lando come l’ennesimo sistema per praticare tagli indiscriminati su prestazioni, servizi, diritti di lavoratrici e lavoratori ma non incide mini-mamente sugli sprechi veri, che spesso sono imputabili alla mala-gestione messa in atto dai centri di potere (politici e non) che governano la sanità.Anche Leonardo Padrin, presidente

della commissione Sanità del Consiglio veneto, invoca prudenza e ragionevolezza nell’applica-zione dei tagli lineari della ‘spending review’ alle Ulss venete e ai diversi comparti della sanità. Con questo obiettivo ha chiesto alla Giunta regionale e ai direttori generali delle Ulss, di verifi care le conseguenze e l’impatto territoriale della riduzione di budget imposta alle Ulss venete per ciascuna delle diverse aree oggetto degli obiettivi di risparmio individuati dalla Giunta: si tratta del personale del servizio sanitario, delle farmaceutica, dell’assistenza integrativa per i diabetici, delle quote di rilievo sanitario nelle strutture residenziali e semiresi-denziali, dell’assistenza ospedaliera fornita dal-le strutture private accreditate e dell’assistenza specialistica ambulatoriale erogata dai soggetti privati accreditati. In particolare per queste ul-

time due voci la Giunta regionale ha previsto che il budget programmato sia ridotto rispetti-vamente dello 0,5 per cento (per l’ospedalità privata) e del 10 per cento (per gli ambulatori del privato accreditato) rispetto alla spesa pro-grammate per il 2011. “E’ positiva la piena responsabilizzazione dei direttori generali delle Ulss nel valutare il fabbisogno sanitario dei loro territori e nel coniugarlo con gli obiettivi di bud-get prefi ssati - commenta Padrin - ma credo sia necessario un approfondimento tematico per ciascuna delle aree di risparmio individuate, e in particolare per la sanità privata ambulatoria-le, da sempre partner affi dabile del pubblico nell’erogare servizi ai cittadini in tempi rapidi e con costi inferiori, per vari motivi, a quelli delle strutture pubbliche”.

di Germana urbani

Tempo di fi nanziaria

Previsti tagli orizzontali pericolosi in tutte le Ulss

Pensioni

Nonostante l’indignazione e proteste ripetute dei cittadini, pensioni d’oro e vitalizi acquisiti da politici potenti non sono stati tagliati ma per i pensionati di casa nostra o chi recepisce un assegno d’invalidità la mannaia potrebbe presto farsi sentire forte. In tutto il Veneto,

infatti, ben 55.600 pensionati hanno ricevuto o stanno ricevendo una discussa lettera dell’Imps che richiede l’invio di documentazione Red 2010 entro il 28 febbraio. I toni della lettera sono perentori, quasi vessatori, pena la decadenza delle prestazioni assistenziali percepite quali asse-gni familiari, maggiorazioni sociali, il trattamento al minimo le pensioni di reversibilità, gli assegni sociali, ecc., tutte misure che vengono pagate attraverso la fi scalità generale e non attraverso

il versamento contributivo. “Molti pensionati – afferma Rosanna Bettella, segretaria generale Spi Cgil di Padova - non hanno gli strumenti culturali, né tantomeno informatici, per verifi care da soli la loro situazione previdenziale. Ecco perché è importante rivolgersi nelle nostre sedi o altre, che potranno verifi care con cura, con l’ausilio degli operatori del Servizio fi scale, la veridicità o meno della contestazione”. Per gli invalidi civili al 100% con coniuge titolari di una pensione di invalidità le cose potrebbero davvero andare peggio. Per il conseguimento della pensione di invalidità sarà necessario che la coppia non superi il limite dei 16.127, 30 euro lordi l’anno. Per gli invalidi parziali, i non vendenti e i sordi il limite di reddito resta personale.

l’inPs ci ProvA, A rimetterci gli invAlidi

Padrin: “E’ necessario un approfondimento tematico per ciascu-na delle aree di ri-sparmio individuate”

25Il Veneto in primo piano

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Page 26: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

10 Il Veneto in primo piano

“Vivi i colori - Live in colour”. Il Carnevale dei colori, i colori del Carnevale: questo il fi lo condutto-

re del Carnevale 2013 di Venezia. A presen-tarlo è stato direttamente Davide Rampello il direttore artistico. Un evento che porterà in laguna centinaia di migliaia di visitatori dal 2 al 12 febbraio 2013 con un prologo il 26 e il 27 gennaio. “Venezia - hanno spiegato gli organizzatori – è stata l’unica città a colori prima dell’invenzione del co-lore: Canaletto, Guardi, Bellotto, Tiziano, Giorgione, Bellini, Veronese perfezionarono l’arte della pittura prospettica, e a colori, in laguna. Non potrebbe essere altrimenti: non c’è città al mondo in cui lo spettro cromatico dia il meglio di sé rifl ettendosi sull’acqua dei canali e sulla laguna”. E nel segno del colore saranno tutti gli appuntamenti del calenda-rio, dai concerti in Piazza San Marco ospitati dalla spettacolare macchina scenica del Gran Teatro, rigorosamente ognuno dedicato a un

tema cromatico differente, alle danze stori-che e performance nei campi, passando per aperitivi in musica ed eventi dedicati ai più piccoli. Una “vertigine” visiva che travolgerà anche i grandi appuntamenti della tradizio-ne a partire dalla Festa Veneziana sull’Ac-qua proseguendo con il Corteo e Festa delle Marie. La Maria “eletta” lo scorso anno, Marta Finotto, sarà quella che si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo, replicato anche quest’anno altre due volte: il 10 febbraio, quando scen-derà un artista del mondo dello spettacolo e il 12 martedì grasso, quando la discesa sarà quella del Leone alato. Sempre martedì grasso a mezzanotte, ci sarà la Vogata del

Silenzio, corteo silenzioso di gondole dal Ponte di Rialto fi no al Bacino di San Marco, chiuderà il Carnevale 2013. Il palco in Piaz-za San Marco sarà utilizzato anche per sera-te musicali a tema” cromatico”, da Azzurro a Yellow Submarine. Entusiasta il direttore artistico. “Il Carnevale 2013 di Venezia sarà il Carnevale del colore perché ogni colore comunica e suscita un’emozione e a questa ciascuno di noi associa uno stato d’animo - ha spiegato Rampello - I colori sono quanto di più soggettivo vi sia, e condividono con lo spirito del Carnevale l’infi nita varietà e il numero dei mascheramenti, a propria volta corrispondendo alle nostre infi nite diverse attitudini. La bellezza, come il colore, è davvero nell’occhio di chi guarda. E così è il Carnevale, dove tutto è permesso in nome di una temporanea sospensione dei ruoli. Il mascheramento, azione simbolo del vivere il Carnevale, è la sintesi di questa liberazione. I colori, con le loro variazioni di brillantez-

za, tono, saturazione creano un pantone inesauribile di caratteri, metaforicamente simboleggiando la varietà e la diversità umana. Il Carnevale è la festa delle culture per eccellenza, soprattutto a Venezia, prima metropoli cosmopolita d’Europa”. Ci sarà la collaborazione al Carnevale delle principali istituzioni culturali cittadine con tre appun-tamenti particolarmente interessanti. La mostra di libri antichi sul colore, nelle Sale Monumentali della Marciana con letture te-atrali musicate in tema commentate da un fi nissimo teorico del colore come il professor Manlio Brusatin. Una mostra sull’utilizzo storico dei colori presentata all’Archivio di Stato. E una rassegna cinematografi ca sui colori nel cinema all’Istituto Veneto di Scien-ze, Lettere e Arti e alla Casa del Cinema. Spettacoli e concerti anche nei musei civi-ci. Anche Venezia Marketing & Eventi fra i

promotori spiega il perché di un calendario di eventi lungo. Una motivazione pensata anche per battere la crisi. “Abbiamo deciso un allungamento del palinsesto su un arco di tre settimane con ricadute positive in termini di promozione turistica sulla città e sul suo indotto economico – ha sottolineato Piero Rosa Salva, Presidente di Venezia Marke-ting & Eventi - Abbiamo inoltre potenziato il programma culturale in sinergia con le istituzioni locali, che si svilupperà in maniera diffusa su tutto il territorio rendendo il calen-dario degli eventi realmente sostenibile per Venezia, con numerosi poli di aggregazione. Non a caso il primo weekend, dedicato alla “Festa Veneziana” sull’acqua si svolgerà nel Sestiere di Cannaregio. Ci sarà inoltre un calendario di iniziative in sinergia con il Carnevale di Verona e Jesolo”.

di Alessandro Abbadir

Maria Marta Finotto si calerà il 3 febbraio dal campanile di San Marco per il Volo dell’Angelo

Eventi Ricco calendario di appuntamenti in laguna dal 27 gennaio al 12 febbraio

Venezia, il Carnevale dei colori

Martedì Grasso alle 23.30 ci sarà la Regata del Silenzio

Ecco il programma del Carnevale di Venezia 2013 nel dettaglio. Si parte il 26 gennaio dalle 9 con l’apertura in

Campo San Polo di una pista di pattinaggio su ghiaccio nel cuore del centro storico vene-ziano. Nel campo da sempre dedicato, per tradizione, al divertimento dei più piccoli at-torno alla pista, un villaggio di stand offrono prodotti dell’enogastronomia e dell’artigia-nato tipico. Nel Sestiere di Canareggio dalle 17 alle 19 la Festa Veneziana. Un grande spettacolo serale sull’acqua ed un corteo di maschere annuncerà l’arrivo del Carnevale alla città. Domenica 27 dalle 11 alle 13, il corteo acqueo del Coordinamento Associa-zioni Remiere mollerà gli ormeggi da Punta della Dogana e navigherà lungo tutto il Ca-nal Grande sino a giungere nel popolare Rio di Cannaregio, dove sfi lerà in un tripudio di pubblico assiepato sulle rive. All’arrivo delle barche si apriranno gli stand eno-gastrono-mici, che offriranno al pubblico cicheti, spe-cialità veneziane e i dolci della tradizione del Carnevale per antonomasia: le fritole e galani. Il primo febbraio all’Hotel Danieli ci sarà un Cotillon di inizio Carnevale. Con balli in maschera d’epoca e minuetti. Fitto il programma del 2: dalla mattina Il Concorso della Maschera più bella, seguirà la Festa delle Marie, Cioccolata calda in costume al Gran Caffè Lavena, e infi ne Cena con Ballo il Minuetto al Danieli, Cena di Gala con Ballo e spettacolo. “Al Ridotto”, “The Best of Il Ballo del Doge… Frames of a dream, e Il Gran Ballo Della Serenissima Opera “Don Giovanni”, Omaggio a Wolfgang Amadeus

Mozart. Il 3 febbraio dalle 12 alle 13 Il Volo dell’Angelo. In serata in Piazza San Marco Ballo di Arlecchino e Pulcinella, mu-siche e canzoni veneziane e napoletane. Il 4, 5. 6 febbraio gli appuntamenti dei giorni precedenti si ripeteranno. Il 7 ci sarà il Bal-lo Tiepolo, un gran ballo in maschera dalle 20,30 al Palazzo Pisani Moretta. Alle 21 “gran ballo della Dolce Vita Burlesque” e caffè-concerto. L’8 febbraio ballo in omag-gio a Franz Lehàr con l’opera “La Vedova Allegra”. Il 9 febbraio “Il Gran Ballo della Dogaressa”. Il ballo si svolgerà dalle 21 al Palazzo Pesaro Papafava, sul primo piano nobile del XIV secolo. Il palazzo sarà inte-ramente illuminato con candele per creare un’atmosfera indimenticabile. Il 10 febbraio alle 12 Il volo dell’aquila, alle 16,30 ciocco-lata in costume al Gran Caffè Lavena. Dalle 21 “Gran ballo mascheranda” a Palazzo Pi-sani Moretta. Dalle 21 al Teatro la Fenice l’opera “La Traviata” di Verdi. L’11 febbraio dalle 19 alle 23 sul Canal Grande “Gondo-la Tour con Cena”. Dalle 21 “Gran Ballo della Belle Epoque”. Martedì Grasso: dalle 17 premiazione della Maria del Carnevale 2013, alle 18 Lo “svolo del Leon”, alle 21 al Danieli Cena con ballo Il minuetto. Dalle 23,30 La Regata del Silenzio.

MANIFESTAZIONE Il PROGRAMMA

A.A.

26 Il Veneto in primo piano

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11Il Veneto in primo piano

Alberto è un ingegnere informatico di 42 anni che fi no a dicembre scorso ha avuto un contratto a tempo indeterminato presso un’azienda milanese che si oc-

cupa di software. Era stato assunto subito dopo la laurea e on aveva mai pensato di guardarsi intorno e mandare curriculum per cambiare azienda o lavoro. Nell’ultimo anno, però, aveva assistito con il fi ato sospeso a drastiche riduzioni del personale, colleghi in cassa integrazione e via dicendo fi no a che nell’uffi cio del capo del personale non è entrato anche lui. Proprio quando lui e la sua com-pagna stanno aspettando un bambino gli comunicano che da gennaio sarà in mobilità. Lo sconforto è massimo ma decide di fare una cosa a cui non aveva mai pensato e si iscrive al concorsone dei docenti per un posto da insegnate di matematica. Alberto oggi è uno dei 5.278 che in Ve-neto hanno superato la prima prova e ora sta studiando alacremente per gli step successivi.

La sua storia non è unica nel suo genere. La crisi ha portato moltissimi laureati che in questi anni hanno fatto altri lavori a cimentarsi con l’ardua opportunità messa in campo dopo 13 anni dal Ministero dell’Istruzione. Dal 1999 ad oggi non era più stato indetto alcun concorso per aspiranti docenti. Un tempo lunghissimo, che aveva visto, soprattutto in regioni del Nord, alcune graduatorie esaurite da anni.

A dicembre, alle prime prove di selezione si sono presentati 321mila persone in tutta Italia, 13.559 solo in Veneto. E a livello regionale gli ammessi sono stati il 39% con una media superiore al dato nazionale del 33,7%. Bocciato oltre il 60% dei concorrenti. Lo scoglio per tutti

è stata il test informatico a risposta multipla chiamato per la prima volta a scremare l’alto numero di aspiranti. A quanto pare, proprio questa novità, ha eliminato tante persone precarie della scuola da moltissimi anni che, ma-gari preparatissime nelle loro materie, con la tecnologia non avevano acquisito suffi ciente dimestichezza.

“Certamente si potevano cercare strumenti più mirati, più ricchi e di valenza culturale – Afferma Ma-nuela Mazzucato, segretaria generale della Cisl scuola di Padova – Certo è che ci stiamo abituando a queste scremature un po’ selvagge. I concorrenti lo sanno e si adeguano anche a questi esami un po’ particolari. D’altra parte se consideriamo il numero di quanti laureati hanno

partecipato in tutta Italia ci rendiamo conto di come non fosse semplice selezionare andando troppo per il sottile”.

Ora, gli oltre cinquemila aspiranti veneti dovranno affrontare dall’11 al 21 febbraio le prove scritte. Chi otterrà un punteggio suffi ciente potrà accedere alle fasi successive. Le cattedre in palio sono poche, 509, e divise in molte classi di concorso. Solo per le elementari ci sono 154 posti ma i concorrenti di febbraio su questa cattedra saranno 1.873.

“Noi sindacati - conclude Mazzucato – giudichiamo parzialmente positiva l’esperienza. E’ indubbiamente importante che fi nalmente si sia proceduto a un nuovo concorso per l’immissione in cattedra dopo 13 anni d’at-tesa. Così si sono riaperte le porte a tanti laureati che da tempo attendevano di poter accedere all’insegnamento. Oltre al fatto che così si possono stabilizzare una parte di persone che da tempo operano all’interno della scuola. Ma si tratta pur sempre di un intervento limitato e non del tutto adeguato”.

di Germana urbani

Dall’11 al 21 febbraio si svolgeranno le prove scritte del concorso che nella prima fase ha visto bocciati in tutta Italia due concorrenti su tre

Insegnati alla prova

Concorsone della scuola: più di cinquemila per 509 cattedre

Gli edifi ci scolastici destano sempre qualche preoc-cupazione specie come quando, all’indomani di una scossa di terremoto, si aprono delle crepe lun-

go i muri o cadono rovinosamente i controsoffi tti. Per rimediare a tutto questo e a molto altro intervengono gli enti locali: Comuni, Provincie e Regione.

Se fi no a pochi anni fa gli stanziamenti erano alti, anche 20 milioni di euro, oggi ammontano a circa 4 milioni di euro i contributi che la Giunta veneta ha as-segnato con il piano di riparto 2012 relativo alla Legge regionale in materia di interventi per l’ampliamento, il completamento e la sistemazione di edifi ci delle scuole materne, elementari e medie.

“Nel corso di questi anni – spiega Giorgetti – ab-biamo attuato un ampio programma di razionalizzazio-ne, recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio scolastico del Veneto, grazie al quale siamo riusciti a modernizzare e a rendere più funzionali le strutture, consentendo in tal modo agli operatori e all’utenza scolastica di svolgere le proprie attività in ambienti più idonei e attrezzati, a tutto vantaggio della stessa offer-ta didattica e formativa. In questo caso a benefi ciare dei fi nanziamenti regionali sono soggetti sia pubblici sia privati che, sulla scorta di criteri stabiliti dalla Giunta, hanno fatto richiesta entro i termini prefi ssati”.

Una settantina gli interventi previsti nelle 7 provin-cie venete ma la parte più consistente dei fi nanziamen-ti andrà al territorio della Marca trevigiana che vede arrivare un contributo di quasi due milioni. Agli istituti padovani la regione ha destinato 462mila euro.

“Riteniamo strategica l’azione nel campo dell’edili-zia scolastica – ha concluso Giorgetti –, perché garanti-re spazi più idonei e moderni all’insegnamento signifi ca investire sulle giovani generazioni. Ed è quello che stiamo facendo, nonostante le note diffi coltà di bilancio che assillano le amministrazioni pubbliche, investendo tutte le risorse possibili per potenziare e migliorare le strutture nelle quali i nostri bambini, ragazzi e giovani crescono, imparano e si formano”.

Edilizia scolasticaScuole sicure: quattro milioni dalla Regione

Resta l’amaro in bocca per le modalità di selezione che hanno bocciato molti insegnati precari

La prova scritta avrà la durata compresa tra le due ore e le due ore e trenta minuti e si articolerà in tre o quattro quesiti a risposta aperta. La differenza sta

nel fatto che la prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifi che e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegna-mento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulterio-re prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta. Secondo quanto affermano i sindacati le domande verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti tra-sversali indicati nelle avvertenze generali e saranno tese

ad accertare il possesso dei requisiti professionali e culturali dei candidati. A ciascun candidato sarà consegnato, subito dopo le operazioni di identifi cazione, un foglio con quattro facciate prestampate, ognuna per quesito. Stabilita anche la lunghezza delle risposte ai quesiti: ciascuna dovrà esse-re di 22 righe. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa (pena la nullità della prova stessa).

Per quanto riguarda il punteggio, ad ogni quesito ver-rà attribuito un punteggio intero da 0 a 10. La valutazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle vo-tazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione

massimo pari a 40, quelle composte da tre quesiti daran-no invece luogo ad una votazione massima pari a 30. Per superare la prova, dunque, ogni candidato dovranno raggiungere una votazione minima pari a 28/ 40 nel caso di prove da quattro quesiti, 21/30 nel caso di prove composte da tre quesiti.

modAlità dellA secondA ProvA d’esAme

28 Il Veneto in primo piano

Page 29: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

13Voci da palazzo

Ulss 1 di Belluno, Pier Paolo FeronatoUlss 2 di Feltre, Adriano Rosi CaldognoUlss 3 Bassano del Grappa, Fernando Antonio CampostelaUlss 4 Alto vicentino, Daniela Carraro Ulss 5 Ovest vicentino, Giuseppe CenciUlss 6 Vicenza, Ermanno Angonese Ulss 7 Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos Ulss 8 Asolo, Bortolo Simoni Ulss 9 Treviso, Giorgio Roberti Ulss 10 Veneto Orientale, Carlo Bramezza Ulss 12 Venezia, Giuseppe Dal Ben Ulss 13 Mirano, Gino Gumirato Ulss 14 Chioggia, Giuseppe Dal BenUlss 15 Alta Padovana, Francesco Benazzi Ulss 16 Padova, Urbano BrazzaleUlss 17 Este, Giovanni Pavesi Ulss 18 Rovigo, Arturo Orsini Ulss 19 Adria, Pietro GirardiUlss 20 Verona, Giuseppina Maria Bonavina Ulss 21 Legnago, Massimo Piccoli Ulss 22Bussolengo, Alessandro Dall’Ora Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario

l’elenco dei direttori generAli

“Peccato che la Regione Veneto abbia perso l’occasione di ridur-re il numero delle aziende socio-sanitarie venete, perseguendo una necessaria razionalizzazione dei costi amministrativi”. Lo

afferma, in una nota, il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Ste-fano Valdegamberi che prosegue: “Auguro, comunque, un buon lavoro a tutti i neo Direttori delle Ulss Venete. Vedo con piacere che sono stati riconfermati molti professionisti che hanno ben operato nel passato e di cui ho avuto modo di apprezzarne le qualità manageriali ed umane. Le sfi de che li aspettano non sono semplici e l’augurio che faccio è che sia sempre posto al centro delle loro attenzioni il benessere e la salute dei cittadini, sia premiato il merito e si faccia un uso sempre più responsabile delle risorse, al di sopra ed al di fuori di ogni logica di bottega politica”.

Stefano Valdegamberi, udc“PersA l’occAsione di ridurre il numero delle ulss”

L’opinione

“Pietro Paolo Faronato e Adriano Rasi Caldogno sono nomi di valore che sono certo faranno del bene alla sanità bel-lunese. Il governatore Zaia ha fatto due ottime scelte”.

Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commentando le nomine ai vertici della sanità bellunese comunicate dal governatore del Veneto Luca Zaia. “Il loro sarà un compito delicato - afferma Bond - dovranno dare corpo e sostanza al

nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territoriali in corso di elaborazione. La sanità di montagna è stata blindata con importanti strumenti normativi, toccherà a loro ritaglia-re le soluzioni pratiche più incisive sulle singole realtà”. “Al direttore generale dell’Usl 1 - spiega il capogruppo del Pdl - toccherà in particolare preservare il policentrismo della rete sanitaria, un tesoro prezioso ricordato anche dal nuovo piano socio-sanitario, mentre il nuovo direttore dell’Usl 2 dovrà occuparsi di dare una dimensione “extraregionale” all’ospedale feltrino, altra formula prevista dal nuovo piano, senza dimenticare i lavori sulla piastra chirurgica e il rilancio effettivo dell’ospedale riabilitativo di Lamon”.

Dario Bond, Pdl“il governAtore zAiA HA FAtto ottime scelte”

Aspettando la defi nizione delle schede a corredo del Piano So-cio Sanitario del Veneto, il presidente Luca Zaia ha nominato i nuovi direttori generali delle Ulss venete. Un’operazione

non facile in quanto di solito le poltrone vengono distribuite con il manuale Cencelli, in osservanza degli equilibri politici che reggono Giunta e Consiglio di Palazzo Ferro Fini. Non così per Zaia, secondo le parole del presidente della commissione Sanità Leonardo Pa-drin, che invece avrebbe scelto gli uomini da mettere a guida degli ospedali veneti secondo il principio della competenza. “In fase di nomine - ha spiegato – Zaia ha fatto sua fi no in fondo quell’au-tonomia decisionale che gli è conferita dalla legislazione veneta. Le nomine, infatti, avvengono per decreto presidenziale. E prima di tutto Zaia ha ascoltato tutti ma poi ha deciso autonomamente privilegiando la competenza piuttosto che il colore della casacca politica”. Se così è stato, l’equilibrio che ne è conseguito tra Pdl e Lega deve essere stato plaudito all’interno della maggioranza come un’inattesa casualità. Undici, infatti, i manager ascrivibili all’orbita del carroccio, dieci quelli del Pdl, uno del Pd ma gradito anche alla Lega. Anche l’equilibrio all’interno dello stesso partito di Zaia sembra essere stato rispettato con un numero di uomini “vicini” al “Presidente” di coloro che sono “vicini” al sindaco, Flavio Tosi. Ma anche in questo caso deve essersi trattato di semplice casualità. Così nelle Ulss scaligere, quella del Capoluogo e di Bussolengo, sono stati sistemati gli uomini del sindaco: Maria Giuseppina Bo-navina nell’Ulss 20, e Alessandro Dall’Ora nella 22 e nell’Ulss 6 dell’Ovest Vicentino, invece, ha preso posto l’ex uomo di Galan ma ora “tosiano” inossidabile Ermanno Angonese. Lo stesso vale per Fernando Antonio Compostella nell’Ulss 3 di Bassano del Grappa e Giuseppe Cenci nell’Ulss 5 dell’Ovest Vicentino. I suoi uomini, invece, il Governatore li ha piazzati all’Ulss 1 di Belluno, Pietro Paolo Faronato; Ulss 7 di Pieve di Soligo, Gian Antonio Dei Tos; all’Ulss 9 di Treviso, Giorgio Roberti e Giuseppe Dal Ben nelle Ulss veneziane 12 e 14 in quest’ultima in veste di commissario. Sempre di area leghista anche il direttore dell’Azienda ospedaliera di Padova, Claudio Dario, la cui candidatura era stata so-stenuta dal Carroccio trevigiano, Mentre al Pdl sono andate l’Ulss 21 di Legnago dove Massimo De Piccoli ha preso il posto di Daniela Carraro che invece è stata spostata all’Ulss 4 dell’Alto Vicentino; l’Ulss 2 di Feltre andata ad Adriano Rasi Caldogno; l’Ulss 8 di Asolo

di Fortunato Marinata

Sanità Zaia ha nominato i nuovi direttori generali

22 nomi per 22 UlssUndici sono andati al Carroccio, dieci al Pdl, uno al Pd. Padrin: “Privilegiata la competenza non il colore della casacca politica”

“Due manager di grande esperienza alla guida delle aziende sanitarie della nostra provincia”. Il vicepresidente del Con-siglio regionale del Veneto, Matteo Toscani, commenta,

così, la nomina di Pierpaolo Faronato e di Adriano Rasi Caldogno a direttore generale rispettivamente della Ulss 1 di Belluno e della Ulss 2 di Feltre. “Prima di tutto - afferma Toscani - voglio ringraziare Anto-

nio Compostella e Bortolo Simoni per l’ottimo lavoro svolto: fa piacere che entrambi possano continuare a prestare servizio a capo di altre due

aziende sanitarie importanti come Bassano ed Asolo. Con Compostella, in particolare, c’è stato un rapporto di fattiva collaborazione che ha portato ad avviare importanti progetti come, ad esempio, la collaborazione con l’Università di Verona. Progetti che, ne sono certo, saranno portati avanti anche dalla nuova direzione dell’Ulss di Belluno. Venendo da un’esperienza importante come quella di direttore sanitario a Treviso, Pierpaolo Faronato potrà sicuramente gestire nel migliore dei modi anche una Ulss complessa come quella di Belluno. Ho già avuto modo di sentire telefonicamente sia Compostella che Faronato, per ringraziare il primo e per salutare il secondo”. “Il mio auspicio - conclude il vicepresidente dell’assemblea veneta - è che le due aziende sanitarie rafforzino ulteriormente la collaborazione, nell’ottica di un sistema sanitario provinciale di eccellenza che metta al centro la salute dei cittadini, evitando i campa-nilismi e i personalismi”.

“le Aziende Bellunesi rAFForzino lA collABorAzione”

Matteo Toscani

Matteo Toscani, lega Nord

Stefano Valdegamberi

Dario Bond

“Il governatore Zaia ha fatto un ottimo lavoro, scegliendo persone preparate e qualifi cate. La sanità del Veneto è in mani sicure”. Ad affermarlo, in una nota è stato Piergiorgio Cortelazzo, vice-

capogruppo del Pdl in Consiglio regionale. “Toccherà a loro traghettare la sanità veneta nel mare tempestato dalla crisi e dare attuazione alle linee guida del nuovo piano socio-sanitario e alle schede ospedaliere e territo-riali in corso di elaborazione. Sarà un compito delicato ma collaborando tutti insieme, ognuno nelle proprie competenze, possiamo raggiungere l’obiettivo di mantenere il sistema sanitario veneto sui livelli di eccellenza che lo hanno fatto conoscere in tutta Europa”.

Piergiorgio Cortellazzo, Pdl“lA sAnità del veneto è in mAni sicure”

Piergiorgio Cortelazzo

andata a Bartolo Simoni; l’Ulss 10 del Veneto Orientale andata a Carlo Bremezza; l’Ulss 13 di Mirano con Gino Gumirato; l’Ulss 15 dell’Alta Padovana andata a Francesco Benazzi; l’Ulss 16 di

Padova con Urbano Brazzale; l’Ulss 17 di Este andata a Giovanni Pavesi e l’Ulss 19 di Adria con Pietro Girardi. Al Pd l’Ulss 18 di Rovigo con direttore generale Arturo Orsini in arrivo da Mirano. “Il nuovo Piano Socio Sanitario – ha spiegato Luigino Schiavon, in rappresentanza dei Collegi degli Infermieri del Veneto – sarà

il banco di prova dei nuovi direttori generali, una nuova fase riorga-nizzativa che auspichiamo venga colta dai nuovi dirigenti e rivolta al potenziamento dei servizi territoriali soprattutto in tutela delle fasce meno facoltose della popolazione”.

Dieci dei nuovi direttori sono di prima nomina

29Voci da palazzo

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14 Cultura veneta

Le opere saranno le medesime già esposte alla Basilica Palladiana con l’aggiunta di Memling, Van Eych e Antonello Da Messina

Riaprirà il 2 febbraio 2013, nel Palazzo della Gran Guardia, nel cuore di Verona davanti all’Arena, la grandiosa mostra sul ritratto e la fi gura che Marco

Goldin sta proponendo, in prima edizione, alla Basilica Palladiana di Vicenza dove, dopo appena due mesi di apertura, è già stata ammirata da oltre 125 mila per-sone.

Le opere che saranno presen-tate nell’edizione veronese (che chiuderà i battenti il primo aprile) saranno sostanzialmente le mede-sime già esposte a Vicenza (solo sei non saranno presentate nella città scaligera), con l’aggiunta di un nucleo davvero importante di capolavori tutti prove-nienti da una meravigliosa istituzione rumena, il Muzeul National Brukenthal di Sibiu, antichissima città della Transilvania, che per i suoi monumenti è stata Capitale Europea della Cultura.

Dal museo rumeno, famoso tra gli appassionati di tutto il mondo, giungono a Verona 4 opere quattrocen-

tesche su tavola. Tre sono capolavori tra i maggiori dell’arte fi ammin-

ga, il quarto è un rarissimo Antonello da Messina, la Crocefi ssione datata 1460. Le opere fi amminghe sono di Hans Memling e Jan van Eyck. Di quest’ultimo sarà esposto il bellissimo Ritratto d’uomo con copricapo az-zurro del 1429, straordinario ritratto che, non a caso,

Goldin ha scelto come immagine uffi ciale della mostra veronese. Di Memling sarà presente un dittico con un Ritratto di uomo che legge e un Ritratto di donna in preghiera, entrambe opere del 1490.

Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche e quindi senza seguire semplicemen-te la pura cronologia, anche questa nuova edizione veronese racconterà, con un profl uvio di autentici capo-lavori, volti e fi gure che hanno affascinato gli artisti dal Quattrocento a oggi.

Dai ritratti e dalle fi gure per esempio di Botticelli, Beato Angelico, Mantegna, Bellini, Bramantino, Lippi,

Cranach, Pontormo e poi Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo giungendo agli impressionisti da Manet a Monet, da Cézanne e Gauguin a Van Gogh e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse e Modigliani fi no a Giacometti e Bacon.

Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che compor-ranno a Verona, dopo averlo fatto a Vicenza, questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresen-tazione della propria immagine negli autoritratti soprat-tutto tra Ottocento e Novecento.

A comporre una mostra che, nella sua riedizione a Verona, potrà essere visitata da chi non l’avesse fatto a Vicenza ma anche da chi volesse rivederla con l’ingres-so di altri capolavori.

La mostra alla Gran Guardia è promossa dal Co-mune di Verona, dalla Fondazione Cariverona e da Li-nea d’ombra. Come sempre Linea d’ombra si affi anca

non solo quale società organizzatrice ma anche come partner importante nella produzione della mostra. Main sponsor di questo grande progetto è UniCredit, che ha individuat nella doppia proposta a Vicenza e Verona - territori in cui è presente in modo profondo e diffuso - la qualità necessaria per una nuova, forte partnership.

Mostre Nel Palazzo della Gran Guardia da 2 febbraio 2013

“Raffaello verso Picasso”, dopo Vicenza la mostra approda a Verona

Jan van Eyck, Ritratto d’uomo con copricapo azzurro del 1429 scelto come immagine dell’esposizione

Tra le novità quattro tavole di autori fi amminghi del ‘400

Arte

Maturata all’Accademia de Belle Arti di Venezia negli anni ‘60 e passata attraverso fasi diversissime, l’espe-

rienza artistica di Elio Armano è approdata all’inizio del duemila a Marrakech. Qui, portatovi dallo stilista Massimo Giacon, ha trovato forme, colori e materiali che sem-bravano come aspettarlo, vista la repentina congenialità di tanto lavoro precedente con l’ambiente scoperto nell’antica medina e nel territorio circostante, dalle antiche for-tezze di terra fi no alla cultura berbera ab-barbicata alle montagne dell’Atlante.

Così, viaggio dopo viaggio, intervallando il lavoro nello studio padovano, dove sono nati il “Giardino dei Giusti” di quella città, il Segno per i cinquecento anni dalla nascita di Andrea Palladio e tante altre sculture in cemento, in acciaio, in legno e terracotta, lo scultore ha sviluppato un lavoro parallelo fi no alla mostra dell’anno scorso nei locali imma-colati del riad di rue Daar El Pacha a due passi dal palazzo del re. Da quell’evento, al quale hanno partecipato tanti italiani, nonostante seguisse di pochi giorni l’orrendo attentato terroristico che insanguinò la celebre piazza Jemaa el–Fna, è nata l’idea di un libro, o meglio di un libro-scultura colmo di sorprese come la medina, tutto bianco come il riad che, insieme ad un documentario sull’attività più complessiva dell’artista, è stato presen-

tato sabato 8 dicembre nei medesimi locali dello scorso anno in una Marrakech colma dei tanti eventi che la vedono centro dell’ormai celebrata settimana del cinema giunta alla sua dodicesima edizione. La presentazione del duplice evento che, non a caso ha avuto il patrocinio della Regione Veneto e dell’Isti-tuto Italiano di Cultura in Marocco è venuta a costituire l’esordio concreto e signifi cativo di un rapporto tutto nuovo tra il Veneto e la Regione di Marrakech, così come stabilito dal protocollo d’intesa sottoscritto tra le due regioni lo scorso febbraio a Venezia, allo sco-po di intensifi care i reciproci rapporti turistici, culturali e soprattutto economici in un’area attualmente in forte sviluppo.

Elio Armano, ambasciatore d’arte tra Veneto e MarrakechE’ una mostra “made in Vicenza” quel-

la su “Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento” che aprirà i battenti il 2

febbraio prossimo a Palazzo del Monte, a Padova. Un’esposizione ambiziosa che ha visto lavorare fi anco a fi anco il Direttore del Cisa, Guido Beltramini, ideatore del progetto, la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo come promotore della mostra e Mauro Zocchetta con Aldo Cibic nella veste di allestitori. Una mostra ritenuta impossibile per l’ambiziosità dei prestiti che il curatore si proponeva di ottenere, ma che invece è real-tà, costruita com’è attormo alla storia di un uomo, alla sua fedeltà ad un sogno e a una passione. L’uomo si chiama Pietro Bembo, e il sogno è vivere d’arte e poesia, contro con-suetudini familiari e sociali. La passione è la bellezza: assoluta, senza tempo, cercata nel passato e proiettata nel futuro.

L’esposizione riunisce insieme le opere straordinarie degli artisti di cui Bembo fu amico, mentore, talvolta complice come Giovanni Bellini, Giorgione, Raffaello, Ti-ziano, Michelangelo, Jacopo Sansovino, Valerio Belli.

Accanto ad esse i capolavori dell’arche-ologia di cui Bembo si circondò nella sua casa di Padova: la testa di Antinoo, l’ar-cana Mensa Isiaca proveniente dall’Egitto dei faraoni, l’antichissimo manoscritto di Pindaro, la gemma di Dioscoride apparte-nuta a Lorenzo il Magnifi co. E insieme gli esemplari più belli al mondo dei capolavori

tipografi ci che Bembo inventò con l’edito-re Aldo Manuzio. Per la prima volta dopo cinquecento anni queste opere eccezionali ritornano a Padova dai grandi musei d’Eu-ropa e Stati Uniti.

Una parata di capolavori per raccon-tare una storia, quella non di un sempli-ce collezionista, ma di uno dei registi di quello che oggi chiamiamo Rinascimento.

Il viaggio ha inizio nella Venezia di fi ne Quattrocento, attraversa la Ferrara dove Bembo amò Lucrezia Borgia, giunge a Ur-bino e nella Roma dei Papi, per poi tornare a Padova, la città dove scelse di vivere e conservare i propri tesori, nella casa di via Altinate che fu il primo museo del Rinasci-mento.

la mostra aprirà i battenti il prossimo 2 febbraio a Palazzo del Monte, a Padova

Pietro BemBo, storiA di un uomo del rinAscimento

Un ritratto di Pietro Brembo

30 Cultura veneta

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16 Cultura veneta

Il Veneto di tremila anni fa era molto diverso da quello che conosciamo oggi. Anche se le Dolomiti erano già le Dolo-

miti, il Lago di Garda era già stato scavato dai ghiacciai e i colli Berici, Euganei e Lessi-ni avevano già smesso la loro veste di atolli e barriere coralline, il mare era più grande e l’Adige e il Po un po’ più corti. Venezia non c’era ancora in compenso c’era Adria: un complesso di capanne e palafi tte attorno ad un porto ononimo del mare.

Anche Padova non era ancora la città che è, all’epoca forse molto più interes-sante era Este e i suoi dintorni, compresi i colli che diedero il nome ai primi abitanti di queste zone: gli euganei. Non si sa che fi ne fecero, secondo Tito Livio vennero scacciati in malo modo dai pafl agoni perché questi avevano persero la loro patria nella guerra di Troia contro gli achei.

Omero, infatti, ci informa che questi pafl agoni avevano abbandonato la Pafl ago-nia, in Asia Minore, e avevano preso casa nella parte più interna del mare Adriatico e insieme alla terra avevano preso anche

nuovo nome: “evetoy” che tradotto in la-tino divenne “heneti” e poi veneti. Degni di lode, signifi ca in greco e non si sa nem-meno il perché, visto che schermiti come perdenti e si sono rifatti su un popolo tra i più mansueti del mondo antico.

Questa è la leggenda, la storia vera dei veneti, invece, avrà la forma di una mostra, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, dalla Soprintenden-za per i Beni Archeologici del Veneto, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Gruppo Icat, Agenzia di marketing e comunicazione, che aprirà i battenti il pros-simo 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova.

I dati archeologici, infatti, parlano di una realtà culturale con remote radici nelle società preistoriche locali, che, dopo un pe-riodo di crisi nel XII secolo a.C. conseguen-te a sconvolgimenti che investono l’intero mondo mediterraneo, rifi oriscono intorno al 1000 a.C. Si confi gurò così una nuova civiltà con radici estese su un territorio corri-

di Mauro Gambin

Con duemila reperti e attraverso video e postazioni multimediali verrà ricostruita la vita dei nostri antenati

Mostre archeologiche Dal 6 aprile al Palazzo della Ragione di Padova

Venetkens, viaggio nella terra dei veneti antichi

Il mare era un po’ più grande, l’Adige e il Po’ un pò più corti

spondente alle attuali regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e parte del Trentino che avrà vita fl orida fi no al II secolo a.C., quando con l’arrivo dei Romani tutto fi nì con il sovrapponimento delle due culture. La mostra padovana si colloca in questi quasi mille anni, indagando come viveva questo popolo antico, come costruiva le abitazioni, come si procurava il cibo, come seppelliva i propri defunti, come si rivolgeva alle divini-tà, come si rapportava ai popoli confi nanti e a quelli più lontani con cui entrava in contatto.

Come sempre, quando si parla di storia, il raccontoaverrà attraverso l’espo-sizione di quasi duemila reperti archeologici emersi durante le campagne di scavo ma anche attraverso una serie di video e po-stazioni multimediali per una navigazione virtuale fi nalizzata agli approfondimenti attraverso monitor touch screen e altre tec-nologie avanzate di interfaccia. Di grande impatto saranno anche alcune ricostruzioni in scala 1:1, mirate a suscitare l’attenzio-ne e soprattutto l’emozione partecipe del visitatore. Sarà possibile vedere l’interno di un’abitazione, con arredi e suppellettili; entrare in un santuario e percepirne l’atmo-sfera sacrale attraverso la suggestione di una voce che invoca gli dèi, sentire il fl uire dell’acqua, elemento spesso presente nelle aree sacre in una molteplicità di forme; osservare un imponente tumulo funerario nel quale sono presenti numerose tombe a carattere familiare, cui si aggiungono una sepoltura equina da un lato, e dall’al-tro una sepoltura con due corpi: un uomo e un cavallo. Momenti di grande impatto emotivo, a completamento di una visita di piena e completa immersione nel mondo dell’antico Veneto.

32 Cultura veneta

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33Concerti e non solo18 Concerti e non solo

Niccolò Fabi Giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo l’Atteso ritorno live di uno trA i Piu’ rAFFinAti cAntAutori itAliAni

Uno degli appuntamenti più attesi dal pubblico di Niccolò Fabi, giovedì 24 Gennaio a Mestre (VE) – Teatro Toniolo, sarà un’occasione speciale per ascoltare il nuovo live che per la prima volta verrà raccontato di fronte ad una platea. Niccolò Fabi presenta “ECCO TOUR 2013” che lo vedrà, in una prima fase tra gennaio e febbraio 2013 sui palchi dei migliori teatri italiani. “Ecco” è stato pubblicato il 9 ottobre 2012 da Universal Music ed ha subito raggiunto la vetta della classifi ca Album di Itunes, aggiudicandosi il terzo posto nelle classifi che di vendita dei dischi. Un titolo semplice, elementare, come a voler escludere qualsi-asi chiave di lettura più articolata di quella della sua semplice esistenza. Realizzato insieme a Roberto Angelini, Gabriele Lazzarotti, Daniele “Mr Coffee” Rossi e Riccardo Parravicini, “Ecco” è stato registrato in tre settimane nel Salento, nello studio Posada Negro di Roy Paci ed è, con ogni probabilità, il disco più collettivo della storia musicale di Niccolò Fabi, sicuramente il più vitale. “Ecco” fa coesistere momenti di folk acustico ad altri in cui emerge una componente soul, ballate rock e sapori reggae. Un disco particolarmente pieno di musica, di sonorità e colori diversi, dove la scrittura cantautorale si presta ad elaborazioni di grande libertà musicale, con un vago sapore antico che molto più di una scelta stilistica di carattere “vintage” è ricerca di uno spirito autentico. Artista multistrumentista, Niccolò Fabi ha da sempre dedicato grande attenzione all’aspetto live della sua carriera artistica. Non a caso ha infatti deciso di affi ancare al nuovo lavoro di studio una dimensione live che lo presenti al pubblico in una nuova veste, dopo un’intensa attività concertistica che lo ha visto confrontarsi con differenti linguaggi musicali, dal teatro ai palchi estivi, accompagnato dalla sua band. A dimostrazione

di ciò, l’intenso tour nei teatri, in cui non mancheranno dimensioni acusti-che, all’interno di un progetto più ampio che prende il nome di Angelo Mai Sessions. A soli due anni dal successo di Solo Tour, che ha riempito i principali teatri italiani ed ottenuto importanti riconoscimenti di critica, Niccolò Fabi torna con una nuova veste live, accompagnato dalla sua band. Ad aprire i concerti di Niccolò Fabi sarà Roberto Angelini, da anni suo compagno di tour, che ha pubblicato il 2 ottobre 2012 il suo nuovo disco “Phineas Gage”. “Gioia 2013”, il nuovo tour dei MODA’, arriva a Padova, unica data Nord-Est modA’ “gioiA tour 2013”

I Modà, dopo l’annuncio delle prime date, aggiungono a grande richiesta, nuove città al “Gioia Tour 2013” che partirà il prossimo martedì 9 aprile 2013 dal Palalottomatica di Roma. Tra i nuovi appuntamenti il PalaFabris di Padova, che ospiterà l’unica data del Nord-Est. La band parteciperà al 63° Festival di Sanremo con i brani “Se si potesse non morire” e “Come l’acqua dentro il mare” che saranno contenuti nel nuovo album “Gioia”, in uscita durante la settimana del Festival. Il grande successo dei Modà, vero fenomeno pop rock degli ultimi anni, è confermato anche dai numeri raggiunti dalla band: dopo la consacrazione con il secondo posto a Sanremo 2011 nella categoria Big, l’album “Viva i romantici” vende oltre 450.000 copie e diventa il secondo album più venduto in Italia nel 2011. Tra i singoli estratti dall’album in formato digitale si contano 4 multiplatino, 1 platino e 2 oro. I Modà hanno superato 1

milione di fan su Facebook e il loro canale YouTube conta oltre 100 milioni di visualizzazioni.

Arena di Verona - 3 maggio. In omaggio con il biglietto, il brano inedito che aprirà i concerti dell’INNO Tour 2013 giAnnA nAnnini FArA’ tAPPA All’ArenA di veronA il 3 mAggio 2013

Per l’Inno Tour un’eccezionale novità che Gianna ha voluto per festeggiare questi nuovi ap-puntamenti: con il biglietto del concerto, in omaggio, il brano inedito realizzato proprio per l’apertura degli show. Un brano speciale, il cui titolo è ancora top secret, ma che si mormora essere “rivoluzionariamente rock”, composto dalla cantautrice senese in esclusiva per gli spettatori dell’InnoTour2013. Insieme all’acquisto del biglietto infatti, ciascuno spettatore riceverà un codice con il quale a partire dall’8 gennaio 2013 alle ore 8, ha potuto accedere ad una esclusiva pagina web dove effettuare il download gratuito del brano inedito che Gianna Nannini ha composto per questa speciale occasione. A due anni dall’Io e Te Tour, che ha registrato oltre 170.000 presenze, Gianna ha scelto grandi collaborazioni per questo nuovo allestimento internazionale. Per l’architettura musicale delle partiture Gianna è al lavoro con Wil Malone produttore tra gli altri di Black Sabbath, Verve, Depeche mode, Iron Mai-den con il quale sta consolidando un team musicale di primissimo livello per gli eventi live 2013 e in cui, come sempre, sarà proprio la musica di Gianna al centro dello spettacolo. Anche la parte visual è affi data ai migliori professionisti del mondo. Si rinnova la collaborazione con Patrick Woodroffe, light designer per gli ultimi show di Rolling Stones, Genesis, Lady Gaga, Bob Dylan, Elton John. Per la prima volta Gianna ha scelto per se e per la sua band in tour, un look moderno ed essenziale creato appositamente per Inno Tour 2013 da Giorgio Armani, “soprattutto perché è un vero Made in Italy”.

in veneto eventi

l’incontro lA culturA costA! i gruPPi “Piccoli” FAnno FAticA A Produrre e vendere, i Piccoli editori AncHe, ed i concerti costAno troPPo

Solitamente la persona che legge, ascolta anche musica e frequenta diversi live nell’arco di un anno. I cd costano, i concerti anche, i libri pure.

Non solo nel Veneto, ma dappertutto. Nelle regioni au-tonome, però, piccoli o grandi aiuti economici arrivano anche dalle amministrazioni regionali. Appartengo ad una categoria di professionisti che comprendono be-nissimo il disagio evidente di chi compra cd costosi, libri altrettanto cari, e magari va anche ai concerti lamentandosi giustamente dell’oneroso biglietto, del parcheggio, eccetera. Sono stato a colloquiare con un funzionario regionale della siae, con un grosso or-ganizzatore di concerti, con un dirigente di una casa discografi ca ed un piccolo editore di libri. Tutti veneti, mi hanno spiegato cose interessanti. Provo ora a ra-gionare vestendo i panni di chi organizza concerti, o produce cd, o libri. Ma veniamo alla siae. ESEMPIO. Un biglietto di 20 euro al pubblico si “prende” il dieci per cento di iva, poi il dieci per cento di siae; e l’ottanta per cento va a chi organizza che deve pagare il cachet dello spettacolo: la produzione totale dell’evento, arti-sta o band compresi! Immaginiamo che per assistere allo spettacolo si sia speso 20 euro per il biglietto e che l’evento sia già stato prenotato dalla vendita di

mille biglietti per un totale lordo incassato di 20 mila euro, prevendita esclusa. Bene, due euro vanno allo Stato ed 1 euro ed 80 centesimi vanno alla siae che gira poi l’ottancinque per cento di quei soldi ancora ai fi rmatari del bordero’ siae ed il rimamente quindici per cento va proprio alla siae per pagare: dirigenti, agen-zie, segretarie/i, impiegati, ecc ecc... La quota siae va agli autori dei pezzi suonati suddivisi per sedicesimi ed ai relativi editori. Il produttore del concerto non paga solo la siae e l’iva, però, ma anche le spese di allestimento del tour, i musicisti, i tecnici, i tempi di prova, l’uffi cio promozione, l’organizzazione interna ed anche l’artista, che, a sua volta, deve pagare il proprio manager. Per un live poi ci sono spese per l’organizzatore locale, l’affi tto dei locali, la pubblicità, le assicurazioni, la percentuale ai rivenditori di tickets, la security, ecc. ecc. Chi organizza: investe parecchio! E rischia! Mette dunque in atto subito le prevendite dei biglietti con aggravio di chi compra il ticket dei diritti di prevendita che “si intascano” circa il 10 o 15 per cento. Vendere con anticipo i tickets assicura all’organizzatore un ottimo incasso che gli permette di sostenere con una certa sicurezza tutte le spese della fi liera. La sera dello spettacolo poi l’organizzatore può

anche avere allestito parcheggi a pagamento. Non ci si scandalizzi: è tutto lecito! Sul fronte cd ricevo email, da anni, da parecchi gruppi veneti che cercano visibilità (ce ne sono di veramente bravi!) ma non riescono a farsi produrre da una major; cosicché si autoproducono il proprio cd, ma hanno grossi problemi di distribuzio-ne. Per vendere un cd in effetti ci vuole una grossa major che distribuisca il disco confezionato in tutta Ita-lia, non solo nel Veneto; spesso la major si “prende” oltre la metà di tutto il costo del cd in vendita. Ma ha dei costi iniziali e di distribuzione importanti! Se il cd va nel circuito delle edicole c’è il 4% di iva caricato sull’opera musicale, altrimenti nei negozi si ha il 21%! Ad un gruppo appena nato spetta contrattualmente, se gli va bene, il 10%. Per guadagnare dignitosamente bisogna vendere migliaia di pezzi. Ed i gruppi veneti restano così al palo! E per farsi notare poi, spesso, si fanno ingaggiare dai locali per fare covers! Per i libri la fi liera è la stessa solo che l’iva è al 4% e basta! Gli editori veneti reggono un costo del libro che si aggira sul 20/22 per cento, ma la distribuzione ed il guada-gno delle librerie oltrepassano globalmente il 55% del prezzo di copertina. Un esempio? Un libro che costa 12 euro (iva 4% compresa). Il guadagno lordo per chi

lo ha scritto è del 10%. Il 90% rimanente è così suddi-viso: iva (4%), editore (16%), azienda di distribuzione (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la singola libreria), tipografi a (20 per cento), libreria (20 o 25 o 30 per cento ---> dipende dal contratto con la casa di distribuzione). Da precisare che la azienda distributrice deve pagare: i rappresentanti; i camion-cini che trasportano pacchi di libri; gli oneri “stradali” (carburanti, pedaggi autostradali, ecc.). L’editore ha invece: i costi di stampa; gli imballaggi; la pubblicità. Ovvio che il prezzo fi nale grava sull’acquirente del li-bro, come del cd, come del concerto. La cultura costa? Beh, sì. Concerti, cd e libri sono cultura. Certo! Ma andrebbero sostenuti in parte comunque come si fa nelle regioni autonome. Oppure c’è la “carta” non sempre vincente del vendere tutto via internet. I costi sono nettamente più bassi. Ma anche qui ci vuole una dinamica/importante casa editoriale. Quanto costa quindi un evento, un cd od un libro? E quanti sono gli addetti impiegati per produrlo, editarlo e distribuirlo? Se ne parla domenica 27 gennaio 2013 a Piove di Sacco (Pd). Dove? [email protected]. Scrivete li’. Vi sarà indicato luogo ed orario.

mille e ancora mille...Pagina a cura di graziano edi corazza1030

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34 I nostri esperti

Rubrica curata dal prof. Marco Canova, insegnante di Educazione Fisica, direttore tecnico e gestore del centro sportivo Le Piscine di Casale di Scodosia. Info: >[email protected] < >www.canovasport.it<

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

ORMAI NEL FITNESS I

MEDIA ENTRANO IN MODO

SEMPRE PIÙ INVASIVO

PROPONENDO QUALE SARÀ L’ATTIVITÀ DELL’ANNO E

DECRETANDONE LE TENDENZE. E CIÒ CHE SI FARÀ, CHI

DECIDE CHE GINNASTICA FAREMO?

Partiamo dai mitici anni 80: tutti parla-vano di Aerobica (Jane Fonda ne fu la testimonial principe); fare ginnastica in quei tempi era sinonimo di Aerobica (e poi, di conseguenza, anche di un certo modo di vestire: gli scalda- muscoli ab-bassati sui polpacci, la fascetta in testa, e così via). L’aerobica ebbe un’esplo-sione enorme, con vi-deo, fi lm, insomma fu la prima vera attività di massa che avvicinò migliaia e migliaia di persone alla ginnastica (e questo fu una cosa molto positiva).

Poi, con il boom dei corsi di ginnastica (fi t-nes) e la nascita delle palestre attrezzate ai corsi (fi no agli anni 80 le palestre erano solo per i culturisti, ov-vero sala pesi), si iniziò a pensare che si doveva proporre qualcosa di diverso, e così, piano piano, ecco che ogni anno si iniziò a proporre un corso di ginna-stica (disciplina fi tness ) che andava più di moda (con tanto di servizi in tv, fi ere, eventi):

- Lo Step, la fi t boxe, lo Spinning (ri-voluzione nel mondo della bici),i circuiti

fi tness,il Gag, il Pump, e così via.

-Negli anni più recenti abbiamo poi sen-tito parlare di walking, di corsi Tonifi -cazione con elastici ed altre invenzioni che altro non erano una variante dell’a-erobica con degli attrezzi ( obiettivo comune era sempre il fare ginnastica, a

tempo di musica, diver-tendosi).

Fino all’anno scorso poi, non c’era trasmis-sione televisiva o rivista del settore che non par-lasse del Pilates: video-cassette, libri, si inizia-rono ad inserire in tutte le palestre solo corsi di Pilates. Oggi, quanti ne parlano?

Quest’anno è esplosa la Zumba mania: dal grande fratello, agli eventi estivi in piazza, non c’è palestra che non proponga la Zumba (aerobica latina molto divertente, si potrebbe dire l’evoluzione del 2000 della vecchia ae-robica).

E le mode decretano anche i planning delle palestre: ormai si aspetta la nuova moda da proporre l’anno prossimo.

Anche in acqua ci fu nei primi anni 90 l’esplosione dell’Acquagym (aerobica riportata in acqua), con convention, fi ere, riviste del settore. A fi ne anni 90 iniziò ad occuparsene anche la televi-sione, con servizi che ritraevano le mo-delle o attrici nel fare acquagym. Anche in piscina poi ci furono le evoluzioni: acqua combat (fi t boxe in acqua), acquastep, ac-quacircuit, Hydrobike (lo spinning in acqua). Ne-gli ultimi anni si è anche tentato di trasportare dalla palestra all’acqua sia il Pilates che lo Yoga, e la Zumba in acqua (ma su queste cose è meglio che non mi esprima per-che darei dei dispiaceri a qualcuno).

Insomma, ormai Tv-gossip-programmi di culto decretano cosa si propone in palestra ed in piscina.

Personalmente sono del parere che, qualsiasi attività fi sica si faccia, con o senza attrezzi, è bene farla purchè di-verti, non faccia male, abbia una fi na-lità specifi ca e soprattutto sia proposta da tecnici ed istruttori preparati, cosa

che, ahimè, negli ultimi anni è venuta a mancare, assistendo a persone che da semplici frequentatori dei corsi si im-provvisano insegnanti di yoga piuttosto che di pilates o zumba frequentando un corso (con relativo attestato) di 1 o 2 giorni (eh si, perche forse poche per-sone sanno che per insegnare alcune discipline basta ottenere un attestato a

pagamento di qual-che ente sportivo che, in 1 giorno, ti abilita ad insegnare qualche attività, alla faccia di chi studia 3-4 anni scienze mo-torie).

Da gestore di impian-tianch’io ho dovuto cedere alle mode, in-serendo sia le attività che vanno di moda

ma mantenendo pure tutte le altre, per-che, un impianto sportivo serio e pro-fessionale (a mio modesto parere) deve dare la possibilità a tutti di fare sport e quindi offrire più discipline sportive.

BUON FITNESS A TUTTI

MarcoCanova

Anche nel fi tness le mode la fanno da padrone...

49I nostri esperti

FITNESS E BENESSERE

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Giochi e tantodivertimento:li trovate su Simply... Puzzle!Tutti i mesi in edicola!

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SOPRA E SOTTO Risolvendo entrambi i giochi otterrete, rispettivamente, il nome e il cognome dell’attrice in foto

Chiave (5) - Il nome..................................

................................................................

I Carabinieri

• Un uomo nero a cavallo, con la spada e una Z sul mantello nero arriva alla ca-serma dei carabinieri e consegna un malvi-vente. E il carabinie-re di guardia: “Gra-zie, Zuperman!”• Carabiniere in ne-gozio: “Vorrei un portafoglio imper-meabile.” “Perché?” “Per metterci il de-naro liquido.”• Tra carabinieri: “Ma cosa fai con quell’orologio in te-sta?” “Mi hanno det-to che ci potevo fare la doccia, ma sono due ore che aspet-to e non scende una goccia d’acqua.”• Un carabiniere: “Mi sono comprato un gommone” “Perché hai tanto da cancel-lare?”• Un appuntato va da maresciallo con le manette sul capo e dice: “Maresciallo abbiamo appena ar-restato la caduta dei capelli!”

• Un carabiniere en-tra in una casa per una perquisizione. “C’è permesso?” E il maresciallo gli ri-sponde: “Stupido! Non vedi che non c’è!?”• Al bar, un carabi-niere dice al collega: “Cosa prendi?” E l’al-tro risponde: “Quello che prendi tu.” “Al-lora due caffè.” “Ah, due caffè anche per me, grazie!”• Un carabiniere en-tra in un bar e ordi-na un caffè veloce. Il barista gli risponde: “E’ già in macchina.” “Ah, allora torno la.”• Il giorno dopo l’ac-quisto di un acquario la moglie chiede al marito carabiniere: “Caro, hai cambia-to l’acqua ai pesci?” “No! Non hanno an-cora bevuto quella di ieri.”• “Perché i carabinie-ri corrono sempre con una mano da-vanti al berretto?” “Per non spegnere la fiamma.”

1) Big Ben;2) covent garden;

3) London eye;4) Piccadilly

circus.

Soluzioni:

AIUTO - APPELLO - ARRESTATACINEMA - EPOCA - FUTUROGIULIANA - MALIZIA - NAPOLIPARTE - RUOLI - VISO

Un giretto per Londra

Aforismi divertenti

• Fino all’anno scorso avevo un solo difetto: ero presun-tuoso.• La filosofia è cercare un gatto nero in una stanza buia.

ART (educazione artistica)BOOK (libro)

CALENDAR (calendario)CASE (astuccio)

CHAIR (sedia)CHALK (gesso)DESK (banco)

EXERCISE (esercizi)GLUE (colla)

HISTORY (storia)MAP (piantina)

MARKER (righello)MUSIC (musica)

PAPER (foglio)PEN (penna)

PICTURE (immagini)RULER (righello)

SCHOOL (scuola)SCISSOR (forbici)

TEACHER (insegnante)WRITE (scrivere)

The School (la scuola) Impariamo l’inglese

CHIAVE (9) - Una materia.............................................................................................

PuzzleSimply...

Inserite all’interno dello schema inferiore le parole elencate in modo da completare il cruciverba. A schema ultimato, nelle caselle grigie, apparirà il cognome.

ANIDRO - AU - ED - EREBO - EUFE - ID - IO - LEA - LIA - LO - NAANEI - NEL - NIT - NONIO - ODODDO - ONU - OP - POROPUERPERIO - SUO - TORDOTROFO

1 2

3 4

Sapete riconoscerequesti posti?

1) .........................................................

...............................................................

2) .........................................................

...............................................................

3) .........................................................

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4) .........................................................

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COCKTAILS

I CONSIGLI DI PAOLOLO SWEET GIRL

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1/4 GALLIANO

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1/4 DRAMBUIE SHAKER, COPPETTA DA COCKTAIL .CILIEGINA ROSSA

RICETTA: FILETTO DELLA TERRAZZAPROCEDIMENTO

FILETTO DI CHIANINA IN PADELLA CON BURRO SCALOGNO AGLIO SALVIA PATATE FAR EVAPORARE IL VINO . A COTTURA AVVENUTA ADAGIARLO SULLA CREMA FARCIRLO CON PROSIUTTO DI PARMA GUARNIRLO CON SALVIA E PATATE FRITTE.

VINO

L’ALEATICO DELL’ELBA

ORAMAI LE FESTE SONO PASSATE, C’È CHI HA FESTEGGIATO DI PIÙ E CHI DI MENO, MAGARI CON UN BEL CALICE DI “CREMANT”. L’EPIFANIA CI HA TRAGHETTATO NEL PERIODO DEL CARNEVALE, QUINDI OGNI REGIONE COI PROPRI DOLCI, NOI VENETI COI CROSTOLI, O GALANI. MI RICORDO CHE A CASA DEI MIEI GENITORI SI FACEVANO ANCHE

I CAPPELLETTI CON LA MOSTARDA CHE NOI BAMBINI NON GRADIVAMO MOLTO. A NOI PIACEVANO E CI PIACCIONO AN-CORA I CAPPELLETTI CON LA NUTELLA. IN QUESTO ARTICOLO QUINDI VI PARLERÒ DI UN VINO CHE BEN SI ACCOMPAGNA A DOLCI COL CIOCCOLATO.VI PARLERÒ DELL’ALEATICO DELL’ELBA, UN VINO CHE HA PIÙ DI 2000 ANNI DI STORIA, IMPORTATO DAI GRECI E COLTIVATO DAI ROMANI. PENSATE CHE ANCHE NAPOLEO-NE BONAPARTE, ESTREMAMENTE AFFASCINATO DA QUE-STO NETTARE, DURANTE IL SUO ESILIO NE INCREMENTÒ LO SVILUPPO. LA PRODUZIONE DELL’ALEATICO NON È SEMPLICE, INFATTI LE UVE VENGONO LASCIATE SOVRAMATURARE SULLE VITI PER ALCUNE SETTIMANE. VENGONO POSTE POI SU GRATIC-CI AL SOLE E GIRATE FREQUENTEMENTE.POI SI EFFETTUA LA FERMENTAZIONE ALCOLICA E, SUCCES-SIVAMENTE, SI METTE IL VINO IN BARRIQUE PER 12-14 MESI PRIMA DELL’IMBOTTIGLIAMENTO. L’ALEATICO DELL’ELBA SI PRESENTA CON UN BELLISSIMO COLORE ROSSO RUBINO INTENSO, CON QUALCHE RIFLESSO GRANATO, E SA DI FRUTTA SECCA E DI CONFETTURA DI FRUTTA ROSSA. IN BOCCA CI REGALA UN VELLUTO E UNA MORBIDEZZA DAVVERO AVVOLGENTE. INSOMMA DAVVERO IL VINO DELL’ELBA È UNA CHICCA ENOLOGICA MOLTO IM-PORTANTE NEL PANORAMA VINICOLO ITALIANO E MONDIA-LE, ASSOLUTAMENTE DA CONSIGLIARE.

DenisMeneghini

by Paolo Marani

[email protected]

CUCINA

TORTA DI ROSE AGLI SPINACI, BIETE E RICOTTAUNA VERSIONE SALATA DELLA TORTA DI ROSE CHE, COMPLICE ANCHE IL RIPIENO, SI RIVELA MOLTO PIÙ

SOFFICE E MORBIDA. ALL’INTERNO UNA FARCIA MOLTO CLASSICA QUALE IL MIX DI SPINACI, BIETE E RICOTTA, ARRICCHITA POI CON LA FRUTTA SECCA DI STAGIONE. QUESTO RICCO E QUASI DOLCE RIPIENO HA ESALTATO LA PASTA BRIOCHES, LEGGERMENTE SPEZIATA CON LA NOCE MOSCATA. L’EFFETTO FINALE DI COLORI E CONSISTENZE ASSICURA UN OTTIMO SUCCESSO.

INGREDIENTI PER 5 PERSONE:PER LA BASE: 160G FARINA 00; 140G FARINA MANITOBA; LATTE; 1 UOVO; 1 CUCCH. FIOCCHI DI PATATE; 1 CUCCH. STRUTTO; 1 CUCCH. MIELE D’ACACIA; NOCE MOSCATA; 25G LIEVITO DI BIRRA; SALE

PER LA FARCIA: 360G SPINACI SURGELATI; 100G BIETE SURGELATE; 210G RICOTTA VACCINA; PINOLI; UVETTA SULTANINA; AGLIO IN POLVERE; SALE

PROCEDIMENTOSCIOGLIERE IL LIEVITO IN UN PO’ DI LATTE E ACQUA TIEPIDA.SETACCIARE LE FARINE CON I FIOCCHI DI PATATE, UNIRE LO STRUTTO AMMORBIDITO ED IL MIELE. INCORPORARE IL LIEVITO SCIOLTO ED IMPASTARE BENE.INSAPORIRE CON NOCE MOSCATA E SALE ED AGGIUNGERE L’UOVO. OTTENERE UN PANETTO DA FAR LIEVITARE PER QUALCHE ORA IN UN LUOGO UMIDO. SCONGELARE BIETE E SPINACI E MESCOLARLI CON LA FRUTTA SECCA ED IL FORMAGGIO; INSAPORIRE CON AGLIO E SALE. STENDERE LA PASTA FORMANDO UN LUNGO RETTANGOLO, FARCIRLA SU TUTTA LA SUPERFICIE CON IL COMPOSTO DI VERDURE, QUINDI ARROTOLARE A FORMA DI STRUDEL.TAGLIARE LO STRUDEL A FETTE E DISPORLE, IN ORIZZONTALE, UNA AFFIANCO ALL’ALTRA IN UNA TEGLIA ROTONDA CON CARTA DA FORNO (NOI AVEVAMO UNA TEGLIA IN CERAMICA, QUINDI NON CI È SERVITA LA CARTA).SPOLVERARE LA SUPERFICIE CON UN PO’ DI SALE E LASCIAR LIEVITARE PER CIRCA 2 - 3 ORE.CUOCERE IN FORNO CON FUNZIONE VENTILATA E 180° PER CIRCA 40 MINUTI.

MANUELA E SILVIA BIZZO SPIZZICHI E BOCCONI B

PAOLO MARANI [email protected]

MESSAGGIO PUBBLICITARIO

37A tavola

Page 38: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO ATTENZIONE

AI DIVERBI TROPPO AC-CESI, CERTI FUOCHI SONO DIF-

FICILI DA SPEGNERE. LA TEMPESTA SI SPEGNERÀ NATURALMENTE · SALUTE LA TENTAZIONE DI CIMENTARVI IN UNA SERIE INTERMINABILE DI ESERCIZI AERO-BICI, ISOTONICI E SUPERSONICI SARÀ IR-RESISTIBILE

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11

FASCINO VI SIETE FATTI CARICO DI RE-

SPONSABILITÀ EXTRA CHE VI APPESAN-TISCONO INUTILMENTE. SCROLLATEVI DI DOSSO LA RUGGINE· SALUTE LE DIFESE IMMUNITARIE BASSE VI COSTRINGONO AD ADOTTARE UNA DIETA LEGGERA E FARE MOLTA ATTENZIONE AI COLPI D’ARIA

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO PRENDE-TEVELA COMODA, IN FU-TURO QUANDO TORNERÀ

IL VOSTRO ENTUSIASMO DOVRETE ESSERE LIBERI PER RIUSCIRE E COLPIRE AL CUORE· SALUTE A DIS-PETTO DEL FREDDO INVERNO, RIUSCIRETE A TROVARE MILLE E PIÙ MODI PER FAR CIRCOLARE LA VOSTRA GRANDE ENERGIA CINETICA

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01

F A S C I N O L’OPPORTUNITÀ CHE ASPETTAVATE È ALLE PORTE: AFFERRATELA AL VOLO E SENZA ESITAZIONI. LA SICUREZZA PAGA IN AMORE · SALUTE SUPER FAVORITI GLI SPORT CHE IMPLICHINO GRANDE RE-SISTENZA, COME LA MARATONA O LO SCI DI FONDO. FORZA, DUNQUE!

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO SBARAZZAT-

EVI DI TUTTO CIÒ CHE È RIMASTO IN ARRETRATO. SARETE COSÌ LEGGERI CHE L’OBIETTIVO DINNANZI

A VOI È PRATICAMENTE RAGGIUNTO · SALUTE LA GRANDE ENERGIA A DISPO-SIZIONE SARÀ CONVOGLIATA IN QUALCHE FULL-IMMERSION OLISTICA, CHE SODDISFI MENTE E SPIRITO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03

FASCINO QUANDO LE COSE CHE VOR-REMMO RIMANGONO FUORI PORTATA È PERCHÈ NON POSSIAMO PERMETTERCELE. L’EMOTIVITÀ VI TRADISCE · SALUTE CONCEDETEVI RIPOSO A SUFFICIENZA, PER NEUTRALIZZARE EVENTUALI CALI ENERGETICI O SOMATIZZAZIONI. FATE DANZA O DI GINNASTICA ARTISTICA

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO LA LIBERTÀ

H A UN SUO PREZZO E COSÌ LE AZIONI IMPULSIVE. QUALUNQUE COSA VI SPINGA OLTRE IL CUORE RICORDATENE IL PREZZO · SALUTE USATE MAGGIORE CAUTELA NEI CONFRONTI DELL’APPARATO SCHELETRICO: CERCATE DI MANTENERE SCIOLTA LA COLONNA VERTEBRALE

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO UN

RAPPORTO IM-P O R- TANTE STA GIUN-GENDO AD UN LIVELLO PIÙ PROFONDO. L’ALCHIMIA FISICA NON MANCA MA C’È DI PIÙ· SALUTE RIMANDATE EXPLOIT E PRODEZZE ATLETICO/SPORTIVE AL MESE PROSSIMO: RISCHIATE STRAPPI MUSCOLARI O PROBLEMI ALLA SCHIENA

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO AVRETE SUCCESSO SE VI LAS-

CERETE GUIDARE DA CIÒ CHE VI PIACE DI PIÙ. NON IMPUNTATEVI IN CIÒ CHE NON VI È CONGENIALE · SALUTE MESE PERFETTO PER CHI DESIDERI AUMEN-TARE FREQUENZA O INTENSITÀ DEGLI ALLENAMENTI:SPORT FAVORITI CORSA, EQUITAZIONE E PATTINAGGIO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07FASCINO NON ABBIATE PAURA

DI COMMETTERE I SOLITI ERRORI, APRITE LE ALI E LASCIATEVI ANDARE. L’ESPERIENZA INSEGNA E AVETE IMPAR-ATO· SALUTE IL CORPO REAGIRÀ MOLTO BENE AGLI STIMOLI E LE DIFESE IMMUNI-TARIE FARANNO EGREGIAMENTE IL LORO LAVORO

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO VALUTATE IL LATO DIVERTENTE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VI SI AFFACCIANO

ALL’ORIZZONTE. NON VI MANCANO ENERGIE E SPIRITO · SALUTE SE VI AS-TERRETE DA ESTREMISMI E VI METTERETE IN ASCOLTO DEI BISOGNI DEL CORPO, TRASCORRERETE UN MESE PIÙ CHE GO-DIBILE

VERGINEDAL 24/08AL 22/09FASCINO SIATE RISOLUTI,

SEGUITE L’ISTINTO E COMIN-CIATE DA CIÒ CHE CONOSCETE MEGLIO. AVRETE UNO SPIRITO VISIONARIO CHE PAGHERÀ · SALUTE SARETE ASSIDUI E COSTANTI ANCHE NEL SEGUIRE EVEN-TUALI TERAPIE, CHE DARANNO RISULTATI SICURI. VITALITÀ E RESISTENZA ASSICU-RATE

OroscopoMETTETE AL LAVORO LA CREATIVITÀ ED

INIZIATE A GUARDARE AL FUTURO CON

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38 Oroscopo

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Page 40: La Piazza della Bassapadovana - 2012dic n160

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