Piacenza 25 Ottobre 2005 Eugenio Lanzi

Prevenzione e riduzione Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento:integrate dell’inquinamento:

gli impianti di produzione di energiagli impianti di produzione di energia

La normativa in materia di prevenzione e riduzione integrata

dell’inquinamento (IPPC)

Eugenio Lanzi – Regione Emilia-Romagnaelanzi@regione.emilia-romagna.it

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Prevenzione e riduzione Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento:integrate dell’inquinamento:

gli impianti di produzione di energiagli impianti di produzione di energia

Dalla locandina del convegno:

Il Convegno ha lo scopo di fornire un aggiornamento sull’applicazione della normativa IPPC agli impianti di produzione di energia.

I temi principali riguardano ……………… ed infine le problematiche che coinvolgono i Gestori degli impianti ed Enti Pubblici per il rilascio della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)

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GESTORE Autoritàcompetente

APATARPA APPA

Pubblico e Pubblico interessato

Richiede AIA

Autorizzazione Integrata

Ambientale

Emana

Controlla

Informa

Pone in atto

Dati

Si c

onfr

onta

Informa

Com

men

ta

Invia commenti

Supporta tecnicamente

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IPPC : SCALA DEI TEMPI IN ITALIA ANTE D.LGS 59/05

06•100410•06••10•09•09•07050403•02•01•00•99•98•97•96•95•94•93

Fine procedimentiAutorizzativi

Termine ultimoper l’adeguamentodegli impianti esistenti

Proposta Adozione Recepimento

Calendario autorizzazioni

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Rapporti fra IPPC e norme di settoreD.lgs 59/2005 - Dall’art. 5 comma 18

L'autorizzazione integrata ambientale concessa agli impianti esistenti prevede la data, comunque non successiva al 30 ottobre 2007, entro la quale tali prescrizioni debbono essere attuate.

Nel caso in cui norme attuative di disposizioni comunitarie di settore dispongano date successive per l'attuazione delle prescrizioni, l'autorizzazione deve essere comunque rilasciata entro il 30 ottobre 2007.

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• Direttiva VIA;• Direttiva “Seveso II”;• Direttiva grandi impianti di combustione (LCP);• Direttiva “Emission Trading”;• Direttiva "Inceneritori";• Direttiva "Solventi";• Direttiva "Discariche";• Direttiva quadro sulle acque;• Politiche sulle sostanze chimiche;• Direttiva sui limiti nazionali di emissione (NEC);• Direttiva quadro sulla gestione della qualità dell'aria;• Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio che

stabilisce i criteri minimi per le ispezioni ambientali negli Stati membri;

Collegamento Direttiva IPPC con altri strumenti (con prioritario rif. agli Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50 MW)

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Tre casi di “rapporto”Direttiva Campo di applicazione

rispetto a Direttiva IPPC Normativa tecnica

Discariche Parzialmente ricompreso - Vale quella della Direttiva discariche anche per impianti IPPC- Non c’è Bref

Incenerimento rifiuti (WI) Parzialmente ricompreso - Direttiva WI- Bref Comunitario

Grandi impianti di combustione (LCP)

Identico - Direttiva LCP- Bref Comunitario

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Il Meeting “On the Road to Sustainable Production in the Enlarged EU - Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC)” 20 - 22 September 2005, Dresden - Germany

On the Road to Sustainable Production in the Enlarged EU - Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC)

20 - 22 September 2005, Dresden - Germany

Conference Concept

The event will be directed towards stakeholders in new and old Member States and will focus on the implementation of Directive 96/61/EC on integrated pollution prevention and control (IPPC). It will provide a forum for an exchange of experiences and views on the implementation of the Directive, the use of the reference documents on best available techniques (BREFs) and the future development of the Directive.

It will include a one day workshop followed by a one and a half day plenary session. The objective of the workshop (20 September 2005) is to foster the exchange of experiences, especially regarding use of the BREFs, among experts from the Member States. By assembling representatives from across the EU, the workshop will facilitate the creation of informal networks among participants, enabling future mutual support and dialogue in the ongoing implementation of the IPPC Directive, with special emphasis on the use of the BREFs and compliance of existing installations with the Directive by 30 October 2007. Particular attention will be given to the specific problems and interests of the new Member States. Participation in this workshop is restricted. The results of the exchange of views at the workshop will be presented in the plenary session.

The plenary session (21-22 September 2005) will cover the five-year period since the IPPC conference in Stuttgart, 2000, which focused on the development of BREFS (Sevilla process). It will assess progress since then and provide a forum for the exchange of experiences and information on the implementation of the IPPC Directive, considering also the perspectives for future evolution of the Directive. The use of the BREFs in the old and new Member States will be a special focus. The aim is to raise awareness of the paramount importance of the Directive for the prevention and control of industrial pollution and the development of sustainable production patterns, and to enhance harmonisation of implementation across the EU. Simultaneous translation into English, French and German will be provided.

Conference of the European Commission - DG Environment and the German Federal Ministry for the Environment, Nature Conservation and Nuclear Safety

Supported by: German Federal Environmental Agency, Saxonian State Ministry for Environment and Agriculture and

Ministry of Environment and Water of Republic of Hungary

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Dal Meeting “On the Road to Sustainable Production in the Enlarged EU - Integrated Pollution Prevention and Control (IPPC) 20 - 22 September 2005, Dresden - Germany

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Prevenzione e riduzione Prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento:integrate dell’inquinamento:

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Dal considerando 7La direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e la riduzione integrata dell'inquinamento (6) stabilisce un approccio integrato per la prevenzione e il controllo dell'inquinamento nel quale tutti gli aspetti delle prestazioni ambientali di un impianto sono considerati in maniera integrata.Gli impianti di combustione con una potenza calorifica di combustione di oltre 50 MW sono inclusi nel campo di applicazione di detta direttiva. …………………….

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Il considerando 8La conformità ai valori limite di emissione stabiliti dalla presente direttiva, deve essere considerata una condizione necessaria ma non sufficiente per l'osservanza dei requisiti della direttiva 96/61/CE sull'uso delle migliori tecniche disponibili. Tale osservanza può comportare valori limite di emissione più severi, valori limite di emissione per altre sostanze ed elementi, nonchèaltre opportune condizioni.

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Il comma 3 dell’articolo 43. Fatte salve la direttiva 96/61/CE e la direttiva 96/62/CE del Consiglio, del 27 settembre 1996, in materia di valutazione e di gestione della qualità dell'aria ambiente, gli Stati membri realizzano entro il 1° gennaio 2008, una riduzione significativa dei valori limite delle emissioni:

a) prendendo i provvedimenti appropriati affinchè qualsiasi autorizzazione di conduzione di impianti esistenti preveda condizioni relative al rispetto dei requisiti fissati per i nuovi impianti di cui al paragrafo 1; o

b) assicurando che gli impianti esistenti siano oggetto del piano di riduzione nazionale delle emissioni illustrato al paragrafo 6;

e, se del caso, applicando gli articoli 5, 7 e 8.

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Il comma 6 dell’articolo 4Gli Stati membri possono, fatta salva la presente direttiva e la direttiva 96/61/CE, e tenuto conto di costi e benefici, nonché dei loro propri obblighi ai sensi della direttiva 2001/81/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2001, relativa ai limiti nazionali di emissione di alcuni inquinanti atmosferici (1) e della direttiva 96/62/CE, definire e attuare un piano nazionale di riduzione delle emissioni per gli impianti esistenti, tra l'altro tenendo conto dell'obbligo di rispettare i massimali di cui agli allegati I e II.

Omissis

Il piano nazionale di riduzione delle emissioni in nessun caso può esonerare un impianto dal rispetto della pertinente normativa comunitaria, compresa la direttiva 96/61/CE.

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Decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 171(Gazzetta ufficiale 16

luglio 2004 n. 165)

Attuazione della direttiva 2001/81/Ce

relativa ai limiti nazionali di emissione

di alcuni inquinanti atmosferici

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Dal sito del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio

Dai risultati delle proiezioni riportate nel programma (schematizzati nella tabella seguente) sono state tratte le prime conclusioni sulle principali criticità che l'Italia potrebbe incontrare nei prossimi anni per rispettare le disposizioni stabilite dalla normativa europea. In particolare è emerso che l'Italia risulterebbe al 2010 in grado di rispettare i tetti previsti per gli SOx e i COV, mentre potrebbe avere difficoltà per il raggiungimento del limite alle emissioni di NOx e di NH3.

Confronto tra il limite della direttiva e ilvalore di emissione calcolato al 2010

Inquinante NOx SOx COV NH3

Tetto (kton/anno) 990 475 1159 419Proiezioni per il 2010 1056 469 1117 433

In questo contesto si deve però sottolineare che nel calcolo delle proiezioni nazionali non si è potuto per il momento tenere conto degli effetti derivanti dall'applicazione della direttiva 96/61/CE sulla prevenzione e la riduzione integrate dell'inquinamento. L'attuazione di detta direttiva potrebbe infatti portare ad una decisiva diminuzione delle emissioni degli inquinanti in oggetto, pertanto anche le emissioni di NOx e di NH3 potrebbero più basse se non addirittura inferiori ai limiti previsti.

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Il comma 4 dell’articolo 4Fatte salve le direttive 96/61/CE e 96/62/CE gli impianti esistenti possono essere esentati dall'obbligo di osservare i valori limite di emissione di cui al paragrafo 3 e di essere inclusi nel piano nazionale di riduzione delle emissioni alle seguenti condizioni:

a) il gestore di un impianto esistente si impegna, con una dichiarazione scritta presentata entro il 30 giugno 2004 all'autorità competente, a non far funzionare l'impianto per più di 20 000 ore operative a partire dal 1° gennaio 2008 e non oltre il 31 dicembre 2015;

b) il gestore è tenuto a presentare ogni anno all'autorità competente un documento in cui sono registrati i tempi di utilizzo e di non utilizzo assegnati per il restante periodo di funzionamento degli impianti.

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Linee Guida generali per la individuazione ed utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività esistenti di cui all'allegato I del D.Lgs. 372/99

III. 2 - Caso in cui il Gestore proponga tecniche diverse da quelle individuate nelle linee guida di settore

Il Gestore può altresì proporre tecniche diverse da quelle individuate nelle linee guida specifiche di settore o dai BRef, in presenza di fattori oggettivamente riscontrabili che evidenzino una vita residua dell’impianto inferiore, in ogni caso, alla validità dell’autorizzazione integrata ambientale.

In tal caso il Gestore deve presentare un progetto per la chiusura dell’impianto e il ripristino del sito. La conseguente Autorizzazione Integrata Ambientale definisce tempi e modalità della chiusura dell’impianto e del ripristino del sito.

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E’ bene considerare questa previsione rispetto

all’obbiettivo di semplificazione

della normativa UE della agenda di

Lisbona

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I tre cardini delle strategie di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento

industriale e il rilascio dell’AIA

la valutazione integrata

l’adozione delle migliori tecniche

le valutazione delle condizioni locali

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La Commissione ha un messaggio chiaro per gli Stati membri e i paesi candidati: è possibile raggiungere un livello elevato di tutela dell'ambiente (obiettivo essenziale della direttiva) soltanto se le autorità responsabili compiono gli sforzi necessari per attuare correttamente la legislazione e si impegnano a interagire in maniera costruttiva con i gestori degli impianti e con gli altri soggetti interessati.

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La normativa in materia di prevenzione e riduzione integrata

dell’inquinamento (IPPC)

Grazie per l’attenzioneDomande?

Eugenio Lanzi – Regione Emilia-Romagnaelanzi@regione.emilia-romagna.it