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Documento recepito dal Consiglio dell’Ordinenella seduta del 26 giugno 2019

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PRESENTAZIONE

Gli psicologi, per specifica formazione e per obblighi normativi, così come previsto dalla legge 170/2010 in materia di DSA, si occupano anche di diagnosi di disturbi specifici che poggia su un lavoro peculiare e attento basato su metodologie riconosciute dalla comunità scientifica,

dalle Consensus Conference e dall’OMS. L’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, seguendo l’evolversi legislativo in fatto non solo di

Disturbi Specifici dell’Apprendimento ma dei BES tutti e, a seguito della costituzione degli Elenchi di Psicologi che operano in ambito Scolastico e DSA, ha incentivato l’aggiornamento dei propri iscritti realizzando corsi gratuiti, tra cui anche quelli su WISC- IV e ICF, e incontri formativi itineranti nelle province siciliane, proprio su tematiche attinenti all’area della Psicologia dell’Educazione.

Questi eventi, intercalati da seminari e convegni di interesse scientifico sulle problematiche più emergenti dell’età evolutiva, sono stati certamente un’opportunità di incontro e confronto di tutta la comunità professionale degli psicologi che lavorano con giovanissimi utenti e le loro famiglie, ma sono stati anche momenti proficui per condividere strumenti, metodologie e protocolli operativi.

Da questi stimolanti lavori, nel rispetto del protocollo d’intesa stipulato con l’Ufficio Scolastico Regionale in fatto di formazione e aggiornamento degli psicologi afferenti agli Elenchi dell’area educazione e per dare una risposta concreta alle esigenze emerse, è stato redatto questo e-book sui Disturbi Evolutivi Specifici in cui vengono riportati gli strumenti di Screening, di Diagnosi e Modello di Referto, certi che sarà utile strumento di consultazione e di lavoro.

Palermo, Giugno 2019

Area Educazione

Giusy Castriciano

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INTRODUZIONE

L’assunzione di informazioni idonee precede l’operatività in qualsiasi ambito. Per progettare un intervento mirato al raggiungimento di un obiettivo è necessaria una ricognizione della situazione di partenza e ciò è vero qualunque sia il campo di attività, compreso quello clinico.

Quando si affrontano i temi evolutivi dell’infanzia e dei relativi disturbi, la valutazione necessita di un percorso articolato in una serie di fasi, di complessità variabile, condotta mediante precise metodologie e specifiche tipologie di strumenti.

Nella clinica la valutazione rappresenta il percorso per conoscere il bambino e la sua situazione, per poterne poi definire il “Profilo Funzionale” ed infine elaborare il bilancio complessivo della situazione. Una delle procedure più diffuse consiste nell’applicazione di protocolli.

Per “Protocollo di Valutazione” si intende un complesso unitario di strumenti, assemblato ad hoc per un determinato campo e con un preciso scopo, costituito da un insieme strutturato di più prove di diversa tipologia. In letteratura esistono molti protocolli disponibili, differenziati per gli scopi, per il grado di raffinatezza dei contenuti e dei metodi, e in funzione delle necessità cliniche.

Tutti i protocolli, però, condividono il medesimo criterio di costruzione: la selezione delle prove che li costituiscono sulla base di riferimenti categoriali. Il protocollo deriva da un approccio che individua, come categoria di riferimento, una popolazione ben precisa, al fine di vagliare ogni caso individuale afferente alla categoria stessa.

Essendo ideato in riferimento a una popolazione ben definita, il protocollo identifica anche con esattezza alcune metodiche utili a indagare le peculiarità di quella popolazione. I protocolli hanno, infatti, finalità di tipo classificatorio, confrontano le manifestazioni presentate da un soggetto con una certa classe diagnostica o rispetto a determinate abilità, offrono una conoscenza di tipo normativo e consentono un buon controllo delle variabili. Sul piano metodologico la peculiarità dei protocolli deriva proprio dalla capacità di un buon controllo delle variabili identificate come rilevanti per i fini che ci si prefigge. Ogni protocollo, infatti, riporta quali sono esattamente le situazioni in cui lo si applica al fine di garantire una buona uniformità nelle procedure operative.

In sintesi, un protocollo è una batteria di strumenti, selezionati ad hoc, per vagliare tutti i casi che rientrano in una particolare classe di situazioni.

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DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI:

STRUMENTI DI SCREENING, DI DIAGNOSI E MODELLO DI REFERTO

LA DIRETTIVA MINISTERIALE DEL 27.12.2012 RIASSUME I BES

“BISOGNI EVOLUTIVI SPECIALI“ - IN TRE GRANDI SOTTO-CATEGORIE

QUELLA DELLA DISABILITÀ (TUTELATI DALLA L.104/92).

QUELLA DEI DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (TRA I QUALI I DSA, TUTELATI DALLA L.170/2010).

QUELLA DELLO SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE.

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I “DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI“ INCLUDONO:

Disturbi Specifici dell’apprendimento:

Disturbo Specifico della Lettura: Dislessia Evolutiva.

Disturbo Specifico della Scrittura: Disortografia, Disgrafia.

Disturbo Specifico del Calcolo: Discalculia Evolutiva.

Disturbo Specifico della Comprensione Del Testo.

Disturbo dell’apprendimento Non Verbale.

Disturbi Specifici del Linguaggio.

Disturbo Evolutivo Specifico della Funzione Motoria - Disprassia.

Disturbo da Deficit da Attenzione/Iperattivita’.

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SCREENING E DIAGNOSI

SCREENING

Lo screening è un breve esame di specifiche funzioni che ha lo scopo di fornire informazioni preliminari e aiutare ad evidenziare eventuali

difficoltà per le quali può essere utile un approfondimento diagnostico. Costituisce, dunque, solo il primo passo di un articolato percorso

di valutazione e intervento e non è, pertanto, sufficiente a ottenere una diagnosi.

DIAGNOSI

“La diagnosi consiste nella valutazione di comportamenti e di processi mentali e affettivi anormali, che risultano disadattivi e/o fonte di

sofferenza (e cioè di manifestazioni psicopatologiche e di sintomi) attraverso la loro classificazione in un sistema diagnostico riconosciuto

e l’individuazione dei meccanismi e dei fattori psicologici che li hanno originati e che li mantengono” (APA: associazione americana degli

psicologi, 2003). La diagnosi è nell’accezione ampia dei suoi significati possibili, sia un atto conoscitivo di raccolta e categorizzazione

delle informazioni, sia un atto pragmatico di comunicazione fra i soggetti implicati, a diverso titolo e livello, nel fenomeno oggetto di

osservazione.

Si tratta, dunque, di un percorso valutativo completo e complesso che va effettuato esclusivamente da specialisti. E’ opportuno ricordare,

a tal proposito, che le uniche figure professionali riconosciute e deputate alla diagnosi dei Disturbi Specifici, come declamato dalla legge

n. 170/2010, sono i neuropsichiatri infantili e neurologi (per gli adulti) e gli psicologi.

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SOMMARIO

� Cognitivo Generale - Funzioni Specifiche: Memoria, Attenzione e Funzioni Esecutive pag. 7

� Autostima, Ansia, Depressione, Motivazione allo Studio pag. 12

� Disturbi Specifici dell’Apprendimento pag. 13

� Disturbo Specifico della Lettura: Dislessia Evolutiva (Codice ICD-10: F81.0) pag. 14

� Disturbo Specifico della Scrittura: Disortografia (Codice ICD-10: F81.1) pag. 18

� Disturbo Specifico della Scrittura: Disgrafia (Codice ICD-10: F81.8) pag. 20

� Disturbo Specifico del Calcolo: Discalculia Evolutiva (Codice ICD-10: F81.2) pag. 22

� Disturbo dell’apprendimento Non Verbale pag. 24

� Disturbi Specifici del Linguaggio (Codice ICD-10: F80.0, F80.1, F80.2, F80.9) pag. 27

� Disturbo Evolutivo Specifico della Funzione Motoria e Disprassia (Codice ICD-10: F82.0) pag. 31

� Disturbo Da Deficit da Attenzione/Iperattivita’ (Codice ICD-10: F90.0) pag. 34

� Modello di referto pag. 39

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PROTOCOLLO SCREENING: FUNZIONAMENTO COGNITIVO GENERALE

STRUMENTO FASCIA ETA’CPM: COLOURED PROGRESSIVE MATRICES (RAVEN) 3/11,6 ANNISPM: STANDARD PROGRESSIVE MATRICES (RAVEN) 11/70 ANNIT.I.P.: TEST D’INTELLIGENZA POTENZIALE DA INFANZIA A SECONDARIA II GRADOTINV 6/90 ANNIBVN 5/11 & 12/18

PROTOCOLLO DIAGNOSI: FUNZIONAMENTO COGNITIVO GENERALE

STRUMENTO FASCIA ETA’WIPPS III 2,6/7,3 ANNIWISC IV 6/16,11 ANNIWAIS IV 16/90 ANNINEPSY 2 3/16 ANNILEITER-3 3/75 ANNIBAYLEY III 16 GIORNI /3,6 ANNITNP 4/6,6 ANNI

FUNZIONAMENTO COGNITIVO GENERALEFUNZIONI SPECIFICHE: MEMORIA, ATTENZIONE E FUNZIONI ESECUTIVE

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PROTOCOLLO SCREENING: MEMORIA

STRUMENTO FASCIA ETA’FIGURA COMPLESSA DI REY 4/15 ANNI

BVN

MEMORIA DI CIFRE DIRETTA 5/11 & 12/18 ANNIMEMORIA DI CIFRE INDIRETTA 5/11 & 12/18 ANNIMEMORIA DI POSIZIONE (TEST DI CORSI) 5/11 & 12/18 ANNIRICORDO SELETTIVO DI PAROLE (IMMEDIATO) 5/11 & 12/18 ANNIRICORDO SELETTIVO DI PAROLE (DIFFERITO) 5/11 & 12/18 ANNIMEMORIA DI PROSA IMMEDIATA 12/18 ANNIMEMORIA DI PROSA DIFFERITA 12/18 ANNI

SCARPA BREVE RACCONTO 5/14 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: MEMORIA

STRUMENTO FASCIA ETA’VAUMELF 4/12 ANNI

NEPSY 2

MEMORIA DI FACCE 5/16 ANNI

INTERFERENZA DI LISTE DI PAROLE 7/16 ANNI

MEMORIA DI DISEGNI 3/16 ANNI

MEMORIA DI LISTE 7/16 ANNI

MEMORIA DI NOMI 5/16 ANNI

MEMORIA NARRATIVA 3/16 ANNI

RIPETIZIONI DI FRASI 3/16 ANNI

BATTERIABVS - CORSI

PROVE DI I° LIVELLO 3/5 PRIMARIA – 1/3 SECONDARIA

PROVE DI II° LIVELLO 3/5 PRIMARIA

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PROTOCOLLO SCREENING: ATTENZIONE

STRUMENTO FASCIA ETA’BATTERIA DE.CO.NE PER L’ATTENZIONE I/V PRIMARIA

BVN

ATTENZIONE VISIVA SELETTIVA 5/11 & 12/18 ANNI

ATTENZIONE UDITIVA SELETTIVA 5/11 & 12/18 ANNI

DISCRIMINAZIONE VISIVA 5/11 ANNI

SCARPATRAIL MAKING EST A-AB-B 5/14 ANNI

MATRICI ATTENTIVE 5/14 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: ATTENZIONE

STRUMENTO FASCIA ETA’TEST CAMPANELLE 4/13,11 ANNI

ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE 6/96 ANNI

NEPSY 2:

ATTENZIONE VISIVA 3/16 ANNI

ATTENZIONE UDITIVA E SET DI RISPOSTA 5/16 ANNI

STATUA 3/6 ANNI

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PROTOCOLLO SCREENING: FUNZIONI ESECUTIVE

STRUMENTO FASCIA ETA’

BVN:

FLUENZA FONEMICA 5/11 & 12/18 ANNI

FLUENZA CATEGORIALE 5/11 & 12/18 ANNI

TORRE DI LONDRA 5/11 & 12/18 ANNI

ELITHORN PERCEPTUAL MAZE TEST 12/18 ANNI

SCARPATRAIL MAKING EST A-AB-B 5/14 ANNI

FAB: FRONTAL ASSESSMENT BATTERY 5/14 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: FUNZIONI ESECUTIVE

STRUMENTO FASCIA ETA’

FE-PS 2-6 2/6 ANNI

TORRE DI LONDRA 5/11 & 12/18 ANNI

MCST 4/13 ANNI

WCST 6/70 ANNI

NEPSY 2

FLUENZA GRAFICA 5/16 ANNI

INIBIZIONE 5/16 ANNI

OROLOGI 7/16 ANNI

RAGGRUPPAMENTO DI ANIMALI 7/16 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

BATTERIA DE.CO.NE PER L’ATTENZIONE http://dpg.unipd.it/en/deconelab - BAYLEY N. (2009), BAYLEY III - GIUNTI OS Biancardi e Stoppa (1997) Test delle Campanelle modificato , in PSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA – Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2005), “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED.

Erickson - Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2009), “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED.

Erickson – Cossu G., Paris E. (2007), Test Neuropsicologico Prescolare - GIUNTI OSDi Nuovo S. (1979), Figura Complessa B, FIRENZE O.S.Di Nuovo S. (2009), Attenzione e Concentrazione, ED. Erickson – Fabio R. A., (2007), T.I.P.: Test d’Intelligenza Potenziale, ED. Erickson –Hammill, Pearson e Wiederholt, (1998) TINV, Trento, ED. EricksonHardoy M.C., Carta M.G., Hardoy M.J., P.L., Cabras, (1998) Wisconsin Card Sorting Test – GIUNTI OSKorkman, Kirk e Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI – OS –Mammarella I.C., Toso C., Pazzaglia P., e Cornoldi C. (2012), BVS – CORSI: Batteria per la Valutazione Della Memoria Visuo-Spaziale – ED Erickson Marit Korkman,Ursula Kirk e Sally Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI OS Raven J. C., (2015) SPM: Standard Progressive Matrices – GIUNTI OS Raven J. C., (2015) CPM: Coloured Progressive Matrices – GIUNTI OS Rey A. (1967), Reattivo della Figura Complessa, Firenze, Organizzazioni Speciali - Sannio-Fancello G., VIO C., Cianchetti C, (2006) TOL: Torre Di Londra – Test Di Valutazione Delle Funzioni Esecutive - ED ERICKSON Sannio-Fancello G., VIO C., Cianchetti C, (2002), MCST: Modified Card Sorting Test - GIUNTI OS Scarpa et al. (2006), Italian Neuropsychological Instruments to assess Memory, Attention and Frontal Functions for developmental age – in Neurol Sci

(2006) 27:381–396 - DOI 10.1007/s10072-006-0717-5Usai M.C., Traverso L., Gandolfi E., Viterbori P., (2017) FE-PS 2-6 Batteria per la valutazione delle Funzioni Esecutive in età prescolare – ED Erickson -Wechsler D., (2008) WPPSI III - GIUNTI OSWechsler D., (2009) WISC IV - GIUNTI OSWechsler D., (2013) WAIS IV - GIUNTI OS

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AUTOSTIMA, ANSIA, DEPRESSIONE, MOTIVAZIONE STUDIO

AREA STRUMENTO FASCIA ETA’

AUTOSTIMAQUESTIONARIO AUTOSTIMATMA 9/19 ANNI

ANSIA

MASC 2: MULTIDIMENSIONAL ANXIETY SCALE FOR CHILDREN 2 8/19ANNIQUESTIONARIO SCALA D’ANSIA PER L’ETÀ EVOLUTIVA 8/13ANNISTAI – Y: STATE – TRAIT ANXIETY INVENTORY – FORMA Y ADOLESCENTISAFA - A 8/18 ANNI

DEPRESSIONECDI: CHILDREN DEPRESSION INVENTORY - 8/17 ANNISAFA - D 8/18 ANNIBDI-II 13 ANNI IN POI

MOTIVAZIONE STUDIO

AMOS 8 - 15: ABILITA’ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO 8/15 ANNI

AMOS: ABILITA’ E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO SECONDARIA II GRADO & UNIVERSITA’

QMS: QUESTIONARIO METACOGNITIVO SUL METODO DI STUDIO - 10/15 ANNI

Indicazioni bibliografiche

Beatrice V., Braker B. A. (2003), TMA: Test Multidimensionale dell’Autostima, ED. Erickson – Beck A., (2006), BDI-II, GIUNTI OS - Busnelli C., Dall’Aglio E. & Faina P. (1974), Questionario: Scala d’Ansia per l’Età Evolutiva. Firenze: OS –Cianchetti C., (2001), SAFA - Scale Psichiatriche di Autosomministrazione per Fanciulli e Adolescenti, - GIUNTI OS -Cornoldi C. e Gruppo MT – “QMS: Questionario Metacognitivo sul Metodo di Studio” – in “Imparare A Studiare”, Ed. Erickson, 2015 –De Beni R., Moe’ A., Cornoldi C. (2005), AMOS 8-15, ED. Erickson -De Beni R. ET AL. (2014 ), AMOS - ED. Erickson -Kovacs (1992), CDI: Children Depression Inventory - GIUNTI OS -March (1997), MASC: Multidimensional Anxiety Scale for Children – Paloscia C., Giangregorio A., Guerini R., Melchiori F. M. (2017), MASC 2 - Multidimensional Anxiety Scale for Children-Second Edition, ED.

HOGREFE - Spielberger C. D., (1980), STAI – Y: State – Trait Anxiety Inventory – FORMA Y, GIUNTI OS - Tressoldi P., (a cura di) “ QUESTIONARIO AUTOSTIMA” in Vio C., Tressoldi P., Lo Presti G. (2012) “Diagnosi dei Disturbi dell’Apprendimento

Scolastico”, ED Erickson -

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DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTONell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) i riferimenti per la pratica clinica, oltre che per una revisione esaustiva della letteratura scientifica sull’argomento, sono la “Consensus Conference” promossa da AID del 2007 e la “Consensus Conference” promossa dall’Istituto Superiore della Sanità del 2010. Di particolare importanza per la professione dello psicologo in questo ambito, inoltre, è il testo “I DSA e gli altri BES. Indicazioni per a pratica professionale” prodotto e diffuso dal CNOP nel 2017.

La diagnosiI DSA sono disturbi del neurosviluppo che esitano, prevalentemente, in difficoltà scolastiche che vanno oltre le normali variazioni del rendimento scolastico presenti in qualsiasi soggetto. La diagnosi va posta in presenza di normale funzionamento intellettivo e adeguata esposizione agli apprendimenti; non devono essere presenti, inoltre, alterazioni neurosensoriali in grado di spiegare le difficoltà di apprendimento. La valutazione dei DSA, infine, si basa sulla raccolta di informazioni fornite dai genitori (circa lo sviluppo delle funzioni neuropsicologiche e la storia scolastica del bambino, soprattutto durante le prime fasi dell’apprendimento) e sull’uso di una batteria di test neuropsicologici.

Per i criteri diagnostici di ogni specifica problematica si rimanda all’ICD 10 dell’OMS.

I Disturbi Specifici dell’apprendimento sono (CC, 2010):Una condizione clinica evolutiva di apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo che lascia intatto il funzionamento intellettivo

generale.Conseguenza di disfunzioni neurobiologiche che interferiscono con il normale processo di acquisizione delle abilità strumentali.Un disturbo cronico, la cui espressività si modifica in relazione all’età e alle richieste ambientali.Sono diagnosticabili solo dopo un determinato periodo di esposizione al processo di apprendimento scolastico (seconda elementare per la

letto-scrittura, terza elementare per il calcolo).

Gli indicatori di rischio da osservare durante la scuola dell’infanzia:Difficoltà di linguaggio (sostituzione di lettere s/z - r/l – p/b, etc., omissione di lettere e di parti di parola, parole usate in modo inadeguato al

contesto, uso di parole sostitutive, inadeguatezza nei giochi linguistici, nel riconoscimento e nella costruzione di rime, nell’isolare il primo suono delle parole o l’ultimo, difficoltà ad imparare filastrocche, ecc.)

Difficoltà a memorizzare: anche nomi di oggetti conosciuti e sempre usati Difficoltà di attenzione Difficoltà nel conteggio, nell’enumerazione e nei giudizi di grandezza tra numeri Difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio Inadeguato riconoscimento destra/sinistra Difficoltà nel ricordare le sequenze (giorni della settimana, mesi…) Difficoltà nella manualità fine e goffaggine nel vestirsi, allacciarsi le scarpe, ecc. Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo

Classificazione, secondo il codice nosografico ICD-10:F81.0 – Disturbo Specifico della Lettura - DislessiaF81.1 – Disturbo Specifico della Compitazione – Disortografia F81.2 – Disturbo Specifico delle Abilita’ Aritmetiche – Discalculia F81.8 – Altri Disturbi Evolutivi delle Abilita’ Scolastiche – Disgrafia F81.3 – Disturbi Misti delle Abilita’ Scolastiche – Dsa in Comorbidita’

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PROTOCOLLO SCREENING: DISLESSIA

AREA STRUMENTO FASCIA ETA’SR 4-5 SCUOLA INFANZIA & PRIMARIA: I° CLASSEPRONTI PER LA PRIMA SCUOLA INFANZIAPROVE O GIUNTI EDU SCUOLA INFANZIA & PRIMARIA: I° E II CLASSE

VELOCITA’ E CORRETTEZZA

BATTERIA PRCR-2/2009 - SCUOLA INFANZIA & PRIMARIA: I° CLASSETEST CMF SCUOLA INFANZIA & PRIMARIA: CLASSI I°/V°SPEED SCREENING PRESCOLARE ETÀ EVOLUTIVA - DISLESSIA SCUOLA INFANZIATEST IPDA SCUOLA INFANZIATEST TPL PRIMARIA: CLASSI I°/II°PROVE MT 1-2 & PROVE MT 3-4-5 PROVE DI VALUTAZIONE PRIMARIA: CLASSI I°/II° & CLASSI III°/IV°PROVE MT - KIT SCUOLA SECONDARIA I° GRADO SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°PROVE MT - KIT SCUOLA BIENNIO SECONDARIA DI II GRADO SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/II°Q1 VATA, BATTERIE PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ TRASVERSALI ALL’APPRENDIMENTO 8/11 & 11/14 ANNI

RSR-DSA PRIMARIA: CLASSI I°/V°SPILLO PRIMARIA: CLASSI I°/V°

BVNLETTURA DI PAROLE 5/11 ANNI -LETTURA DI NON PAROLE 5/11 ANNI -LETTURA DI BRANO 5/11 & 12/18 ANNI -

BATTERIA DE.CO.NE. - PRIMARIA: CLASSI I°/V°

“PROVA DI LETTURA DI PAROLE E NON PAROLE”, FONDAZIONE SANTA LUCIA - PRIMARIA: CLASSI I°/V° & SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

PROVA DI VELOCITÀ DI LETTURA DI BRANI PER LA SCUOLA MEDIA SUPERIORE - FONDAZIONE S. LUCIA - SECONDARIA II° GRADO & UNIVERSITA’

NUOVE PROVE DI LETTURA MT PER LA SCUOLA MEDIA INFERIORE SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°MT AVANZATE-2 SECONDARIA II° GRADO: CLASSI I°/II°

PROVA DI LETTURA DI BRANO, FONDAZIONE SANTA LUCIA - SECONDARIA II° GRADO: CLASSE III° & UNIVERSITÀ: I° ANNO

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO

PROVE MT 1-2. & PROVE MT 3-4-5. PROVE DI VALUTAZIONE PRIMARIA: CLASSI I°/II° & CLASSI III°/IV°PROVE MT - KIT SCUOLA SECONDARIA I° GRADO SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°PROVE MT - KIT SCUOLA BIENNIO SECONDARIA DI II GRADO SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/II°NUOVE PROVE DI LETTURA MT PER LA SCUOLA MEDIA INFERIORE SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°MT AVANZATE-2 SECONDARIA II° GRADO: CLASSI I°/II°

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PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISLESSIA

AREA STRUMENTO FASCIA ETA’

VELOCITA’ E CORRETTEZZA

DDE-2PRIMARIA: CLASSI II°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°SECONDARIA DI SECONDO GRADO: CLASSI I°/V °

PROVE MT 3 – CLINICA PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

PROVE MT AVANZATE 3 – CLINICA SECONDARIA DI II GRADO: CLASSI I°/II

PROVE MT 16-19 SECONDARIA DI SECONDO GRADO: CLASSI III°/V °

PROVE CLASSICHE DI LETTO-SCRITTURA 18/54 ANNI

VALS 18/70 ANNI

VALLES 7/14 ANNI

COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO

PROVE MT 3 – CLINICA PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

PROVE MT AVANZATE 3 – CLINICA SECONDARIA DI II GRADO: CLASSI I°/II°

PROVE MT 16-19 SECONDARIA DI SECONDO GRADO: CLASSI III°/V °

PROVE CLASSICHE DI LETTO-SCRITTURA 18/54 ANNI

VALS 18/70 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

Angelini D., Barletta Rodolfi C., “Dati normativi per gli adulti nelle prove classiche di Letto.scrittura – Una taratura per soggetti dai 18 ai 54 anni”, in DISLESSIA, Vol.14, n 3, Ottobre 2017- Edizioni Erickson –

Arina S., Stella G., (2013), “Prima raccolta di dati normativi per la valutazione della dislessia evolutiva negli adolescenti su un campione di scuola secondaria di secondo grado” in DISLESSIA, Vol. 10, n. 1, Gennaio 2013 - Edizioni Erickson –

Batteria De.Co.Ne. per la lettura: http://dpg.unipd.it/en/deconelab -Bellocchi S., Bonifacci P., (2014), Prove zero, Giunti EDU -Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2005), “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED.

Erickson Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2009), “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza”

– ED. Erickson – Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2013), RSR-DSA 3°-5° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di

difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDUCappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2017), RSR-DSA 1°-2° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di

difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDUCornoldi C., (2009), PRCR-2/2009, Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura, GIUNTI – OSCornoldi C., (2011), PRONTI PER LA PRIMA, Giunti EDU -Cornoldi C., (2016), PROVE DI LETTURA E SCRITTURA, MT 16-19 Edizioni Erickson –Cornoldi C., Baldi A., (2017), Prove MT Avanzate-3-Clinica - La valutazione delle abilità di lettura, comprensione e scrittura per il biennio della scuola

secondaria di II grado; la valutazione delle abilità matematiche fino al V anno della Scuola Secondaria di II grado - GIUNTI – OSCornoldi C., Baldi A., Friso G., MT Avanzate-2, Prove MT Avanzate di Lettura e Matematica 2 Per il biennio della Scuola Secondaria di II° Grado -

GIUNTI – OSCornoldi C., Carretti B., (2017), Prove MT-3-Clinica - La valutazione delle abilità di lettura e comprensione per la Primaria e la Secondaria di I° Grado

- GIUNTI – OSCornoldi C., Carretti B., (2017), Prove MT-3-Clinica - La valutazione delle abilità di lettura e comprensione per la Primaria e la Secondaria di I° Grado

- GIUNTI – OSCornoldi C., Colpo G. (1995), Nuove prove di lettura MT per la scuola media inferiore, Firenze, Organizzazioni Speciali –Cornoldi C., Colpo G., Carretti B., (2017), - PROVE MT - Kit Scuola Secondaria II° Grado, Prove di valutazione, Dalla valutazione degli apprendimenti

di lettura e comprensione al potenziamento, Giunti EDUCornoldi C., Colpo G., Carretti B., (2017), Prove MT 1-2 - Prove di valutazione, Dalla valutazione degli apprendimenti di lettura e comprensione al

potenziamento, Giunti EDUCornoldi C., Colpo G., Carretti B., (2017), - PROVE MT - Kit Scuola Secondaria I° Grado, Prove di valutazione, Dalla valutazione degli apprendimenti

di lettura e comprensione al potenziamento, Giunti EDUCornoldi C., Colpo G., Carretti B., (2017), Prove MT 3-4-5 - Prove di valutazione, Dalla valutazione degli apprendimenti di lettura e comprensione

al potenziamento, Giunti EDU

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Cesare Cornoldi C., e Barbara Carretti B. (2017), Prove MT-3-Clinica: La valutazione delle abilità di lettura e comprensione per la primaria e la secondaria di I grado - GIUNTI O.S.

Cornoldi C., Pra Baldi A., Giofrè D. (2017), Prove MT Avanzate-3-Clinica: La valutazione delle abilità di lettura, comprensione e scrittura per il biennio della scuola secondaria di II grado; la valutazione delle abilità matematiche fino al V anno della scuola secondaria di II grado - GIUNTI O.S.

De Beni R., Zamperlin C., (Gruppo MT), (2005), Q1 VATA, Batterie per la Valutazione delle Abilità Trasversali all’apprendimento, GIUNTI O.S.Fanari R., Orsolini M, (2014), Test TPL, Test di prima lettura per bambini di prima e seconda classe di scuola primaria, Edizioni EricksonGeorge F., Pech-Georgel C., (2017), VALS - Valutazione delle difficoltà di lettura e scrittura in età adulta, Prove di lettura, scrittura, competenze

metafonologiche, memoria e attenzione, Edizioni EricksonJudica A., De Luca,M., (2005) Prova di velocità di lettura di brani per la Scuola Media Superiore - FONDAZIONE SANTA LUCIA -Marinelli C. V., Angelilli P., (2017), VALLESS – Prove per la valutazione della lettura lessicale nella scuola primaria, secondaria di 1° grado e nell’età

adulta, Edizioni Erickson –Marotta L., (2008), Test CMF - Valutazione delle competenze metafonologiche, Edizioni EricksonMeneghetti C., De Beni R, Cornoldi C., Carretti B., (2013), Nuova guida alla comprensione del testo - volume 1 - Introduzione teorica generale al

programma. Le prove criteriali livello A e BSartori G., Job R. e Tressoldi P.E. (2007), Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2/DDE-2. Nuova edizione con

norme aggiornate, Firenze, Organizzazioni Speciali – Sartori G., Job R., Tressoldi P., (2007), DDE-2, Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2, GIOUNTI O.S.Savelli E., SPEED Screening Prescolare Età Evolutiva – DISLESSIA, Edizioni EricksonStella G., Mariastella Scorza, Isabella Morlini, (2011), Spillo, Strumento Per l’Identificazione della Lentezza nella Lettura Orale. GIUNTI SCUOLATerreni A., Tretti, Cornoldi C., Baldi A., Tressoldi P., (2011), Test IPDA, Questionario Osservativo per l’Identificazione Precoce delle Difficoltà di

Apprendimento, Edizioni Erickson –Zanetti M.A., Cavioni V., (2014), SR 4-5 School Readiness - Prove per l’individuazione delle abilità di base nel passaggio dalla scuola dell’infanzia

alla scuola primaria, Edizioni Erickson (screening lettura, scrittura, calcolo, grafia, x ultimo anno infanzia e I primaria)Zoccolotti P., De Luca M., (2005) “Prova di lettura di parole e non parole” – FONDAZIONE SANTA LUCIA –“DSA Documento d’intesa, PARCC, 2011; www.lineeguidadsa.it”MINISTERO DELLA SALUTE, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – SISTEMA NAZIONALE PER LE LINEE GUIDA (2011) CONSENSUS CONFERENCE 3

- Disturbi Specifici dell’Apprendimento - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ – SISTEMA NAZIONALE PER LE LINEE GUIDA (2011) “Allegato al documento Consensus Conference “Disturbi

Specifici dell’Apprendimento”AID (2009) Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento. Raccomandazioni per la pratica clinica dei Disturbi Evolutivi Specifici di Apprendimento:

Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia - SINPIA (2005) Linee Guida per i Disturbi di Apprendimento -AIRIPA (2003): Linee Guida per la Diagnosi dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) -

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBO SPECIFICO DELLA SCRITTURA - DISORTOGRAFIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSISR 4-5 INFANZIA

CMF PRIMARIA: CLASSI I°/V°

BVN

SCRITTURA DI PAROLE 5/11 ANNI

SCRITTURA DI NON PAROLE 5/11 ANNI

DETTATO DI BRANO 5/11 ANNI

SCRITTURA DI BRANO 12/18 ANNI

TEST CEO PRIMARIA: CLASSI I°/V°

Q1 VATA: BATTERIE PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ TRASVERSALI ALL’APPRENDIMENTO 8/11 & 11/14 ANNI

RSR-DSA PRIMARIA: CLASSI I°/V°

BATTERIA PRCR-2/2009 - INFANZIA & PRIMARIA: I° CLASSE

PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISTURBO SPECIFICO DELLA SCRITTURA - DISORTOGRAFIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSITEST CEO PRIMARIA: CLASSI I°/V°

DDE-2 PRIMARIA: CLASSI II°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III °

BVSCO-2: BATTERIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SCRITTURA E DELLA COMPETENZA ORTOGRAFICA

PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III °

DDO-2 PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

PROVE DI LETTURA E SCRITTURA MT-16-19 SECONDARIA II° GRADO: CLASSI I°/V °

PROVE MT AVANZATE-3-CLINICA SECONDARIA II GRADO: BIENNIO

PROVE CLASSICHE DI LETTO-SCRITTURA 18/54 ANNI

VALS 18/70 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

Angelini D., Barletta Rodolfi C., “Dati normativi per gli adulti nelle prove classiche di Letto.scrittura – Una taratura per soggetti dai 18 ai 54 anni”, in DISLESSIA, Vol.14, n 3, Ottobre 2017- Edizioni Erickson –

Angelelli P., Marinelli, C. V., (2016), Test DDO-2, Diagnosi dei disturbi ortografici in età evolutiva, Edizioni Erickson

Arina S., Stella G., (2013), “Prima raccolta di dati normativi per la valutazione della dislessia evolutiva negli adolescenti su un campione di scuola secondaria di secondo grado” in DISLESSIA, Vol. 10, n. 1, Gennaio 2013 - Edizioni Erickson –

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2005), “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED. Erickson -

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2009), “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED. Erickson –

Bozzo M. T., PesentiE., Siri S., (2003), Test CEO - Classificazione degli errori ortografici, Edizioni Erickson

Cornoldi C., Pra Baldi A., Giofrè D. (2017), Prove MT Avanzate-3-Clinica: La valutazione delle abilità di lettura, comprensione e scrittura per il biennio della scuola secondaria di II grado; la valutazione delle abilità matematiche fino al V anno della scuola secondaria di II grado - GIUNTI O.S.

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., Guglielmino P., (2013), RSR-DSA 3°-5° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., Guglielmino P., (2017), RSR-DSA 1°-2° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Cornoldi C., Candela M., (2015), Prove di Lettura e Scrittura MT-16-19, Batteria per la verifica degli apprendimenti e la diagnosi di dislessia e disortografia - Classi terza, quarta, quinta della scuola secondaria di secondo grado, Edizioni Erickson

Cornoldi C., Miato L., Molin A., Poli S., (20009), PRCR-2/2009, Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura, GIUNTI OS

De Beni R. Zamperlin C., Friso G., (Gruppo MT), (2005), Q1 VATA, Batterie per la Valutazione delle Abilità Trasversali all’apprendimento, GIUNTI O.S.

George F., Pech-Georgel C., (2017), VALS - Valutazione delle difficoltà di lettura e scrittura in età adulta, Prove di lettura, scrittura, competenze metafonologiche, memoria e attenzione, Edizioni Erickson

Patrizio E. Tressoldi, Cesare Cornoldi e Anna Maria Re, (2013), BVSCO-2, Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza Ortografica – 2, GIUNTI O.S.

Sartori G., Job R., e Tressoldi P., (2007), DDE-2, Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva-2, GIUNTI O.S.

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBO SPECIFICO DELLA SCRITTURA - DISGRAFIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSI

RSR-DSA PRIMARIA: CLASSI I°/V°

Q1 VATA: BATTERIE PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ TRASVERSALI ALL’APPRENDIMENTO 8/11 & 11/14 ANNI

SR 4-5 SCUOLA INFANZIAPRIMARIA: I° CLASSE

BATTERIA PRCR-2/2009 - SCUOLA INFANZIAPRIMARIA: I° CLASSE

VMI 3/18 ANNI

TPV 4/11 ANNI

FIGURA COMPLESSA DI REY 4/15 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISTURBO SPECIFICO DELLA SCRITTURA - DISGRAFIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSIBVSCO-2: BATTERIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SCRITTURA E DELLA COMPETENZA ORTOGRAFICA

PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III °

TEST BHK PRIMARIA: CLASSI I°/V°

TEST DGM-P PRIMARIA: CLASSI II°/V°

VMI 3/18 ANNI

TPV 4/11 ANNI

FIGURA COMPLESSA DI REY 4/15 ANNI

SCREENING E DIAGNOSI IN DISLESSIA

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Indicazioni bibliografiche

Beery K., Buktenica N., (2000), VMI - Developmental Test of Visual-Motor Integration, GIUNTI - OS

Borean M., Paciulli G., (2012), Test DGM-P - Test per la valutazione delle difficoltà grafo-motorie e posturali della scrittura, Edizioni Erickson

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2013), RSR-DSA 3°-5° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di

difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2017), RSR-DSA 1°-2° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di

difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Cornoldi C., (2009), PRCR-2/2009, Prove di Prerequisito per la Diagnosi delle Difficoltà di Lettura e Scrittura, GIUNTI - OS

De Beni R., Zamperlin C., Friso G., (Gruppo MT), (2005), Q1 VATA, Batterie per la Valutazione delle Abilità Trasversali all’apprendimento, GIOUNTI O.S.

Cornoldi C., Criteri per la diagnosi di disgrafia: una proposta del gruppo di lavoro AIRIPA

Di Nuovo S. (1979), Figura Complessa B, FIRENZE O.S.

Di Brina C., Rossini G., (2011), Test BHK - Scala sintetica per la valutazione della scrittura in età evolutiva, Edizioni Erickson

Hammill D., Pearson N., (2003), Test TPV - Percezione visiva e integrazione visuo-motoria, Edizioni Erickson

Rey A. (1967), Reattivo della Figura Complessa, Firenze, Organizzazioni Speciali -

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBO SPECIFICO DEL CALCOLO - DISCALCULIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSISR 4-5 INFANZIA

BVN

ORDINAMENTO NUMERICO GRAFICO - VISIVO 5/11 ANNIGIUDIZIO NUMEROSITA’ UDITIVO 5/11 ANNIENUMERAZIONE IN AVANTI 5/11 ANNICONTEGGIO ELEMENTI GRAFICI 5/11 ANNISOMME - SOTTRAZIONI - MOLTIPLICAZIONI - DIVISIONI 5/11 ANNICALCOLO SCRITTO 12/18 ANNI

BIN 4-6 INFANZIAAC-FL PRIMARIA: CLASSI III°/V°TEST AC-MT 6-11 PRIMARIA: CLASSI I°/V°TEST AC-MT 11-14 SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°Q1 VATA: BATTERIE PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ TRASVERSALI ALL’APPRENDIMENTO - 8/11 & 11/14 ANNIRSR-DSA PRIMARIA: CLASSI I°/V°

MAT-2, TEST DI MATEMATICA PRIMARIA: CLASSI I°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

TEDI-MATH INFANZIA & PRIMARIA: CLASSI I°/III°PROVE MT KIT SCUOLA BIENNIO – AVANZATE 2 SECONDARIA II° GRADO: CLASSI I°/II°

PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISTURBO SPECIFICO DEL CALCOLO - DISCALCULIA

STRUMENTO FASCIA ETA’/CLASSI

DISCALCULIA TEST PRIMARIA: CLASSI III°/V°

SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°TEST ABCA PRIMARIA: CLASSI III°/V°TEST ABCA 14/16 14/16 - SECONDARIA II GRADOTEST AC-MT 6-11 PRIMARIA: CLASSI I°/V°TEST AC-MT 11-14 SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

BDE 2 PRIMARIA: CLASSI III°/V°SECONDARIA I° GRADO: CLASSI I°/III°

MT AVANZATE-3-CLINICA: SECONDARIA II° GRADO: CLASSI I°/V°

SCREENING E DIAGNOSI IN DISCALCULIA

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Indicazioni bibliografiche

Amoretti G., Bazzini L., Pesci A., (2007), MAT-2, Test di matematica, GIUNTI O.S.

Biancardi A., Bachmann C., Nicoletti C., (2016), BDE 2 - Batteria discalculia evolutiva - Test per la diagnosi dei disturbi dell’elaborazione numerica e del calcolo in età evolutiva 8-13 anni, Edizioni Erickson

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2005), “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED. Erickson

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. (2009), “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED. Erickson –

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2013), RSR-DSA 3°-5° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Cappa C., Albanesi E., Gagliano A., (2017), RSR-DSA 1°-2° anno della scuola primaria, Questionari di osservazione sistematica per la rilevazione di difficoltà e disturbi dell’apprendimento, GIUNTI EDU

Caviola S., Gerotto G., Lucangeli D., AC-FL - Prove di fluenza nelle abilità di calcolo per il secondo ciclo della scuola primaria, Edizioni Erickson

Cornoldi C., Cazzola C., (2004), Test AC-MT 11-14 - Test di valutazione delle abilità di calcolo e problem solving, Edizioni Erickson

Cornoldi C., Lucangeli D., Bellina M., (2012), Test AC-MT 6-11 - Test di valutazione delle abilità di calcolo e soluzione di problemi, Edizioni Erickson

Cornoldi C., Pra Baldi A., Giofrè D. (2017), Prove MT Avanzate-3-Clinica: La valutazione delle abilità di lettura, comprensione e scrittura per il biennio della scuola secondaria di II grado; la valutazione delle abilità matematiche fino al V anno della scuola secondaria di II grado - GIUNTI O.S.

Cornoldi C., Lucangeli D., Marchiori M., Passolunghi M.C., Savelli E., Stella G., Tressoldi P., Vio C. (2012) “LA DIAGNOSI DI DISCALCULIA” : Documento di Accordo AID-AIRIPA

De Beni R., Zamperlin C., Friso G., (Gruppo MT), (2005), Q1 VATA, Batterie per la Valutazione delle Abilità Trasversali all’apprendimento, GIUNTI O.S.

Lucangeli D., Molin A., Poli S., Tressoldi P., Zorzi M., (2009), Discalculia test, Test per la valutazione delle abilità e dei disturbi del calcolo, Edizioni Erickson

Lucangeli D., Tressoldi P., Fiore C., (2003), Test ABCA - Abilità di calcolo aritmetico, Edizioni Erickson

Molin A., Poli S., Lucangeli D., (2007), BIN 4-6 - Batteria per la valutazione dell’intelligenza numerica in bambini dal 4 ai 6 anni, Edizioni Erickson

Van Nieuwenhoven C., Grégoire J., (2015), TEDI-MATH, Test Diagnostique des Compétences de Base en Mathématiques, GIUNTI O.S.

Zanetti M.A., Cavioni V., (2014), SR 4-5 School Readiness - Prove per l’individuazione delle abilità di base nel passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, Edizioni Erickson.

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DISTURBO DI APPRENDIMENTO NON VERBALE

Allo stato attuale, tale disturbo non risulta inserito nell’ICD-10 (OMS, 1992) e, per quanto riguarda il contesto italiano, manca un riferimento ad esso nelle Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell’apprendimento elaborate dalla Consensus Conference (2009).

Ad oggi – pertanto - non esistono criteri standardizzati per la diagnosi di questo disturbo.

Il NLD è caratterizzato da prestazioni deficitarie in prove di natura non verbale, o visuospaziale, associate a prestazioni sufficienti in compiti ver-bali (Cornoldi, 2007). Diversi gruppi di ricerca hanno tentato di stabilire dei criteri per il NLD. In Italia, il gruppo di lavoro di Cornoldi (2007) ha proposto una serie di criteri per l’individuazione del NLD.

In primo luogo, devono essere rilevati deficit cognitivi specifici di natura visuospaziale, manifestati dalla presenza di una discrepanza significa-tiva tra intelligenza verbale e visuospaziale e di difficoltà in compiti di memoria di lavoro visuospaziale (MLVS) e nella formazione di immagini mentali.

In secondo luogo, dev’essere presente un profilo di apprendimenti scolastici con cadute nelle discipline che implicano abilità visuospaziali e grafomotorie. Nello specifico, difficoltà nel calcolo, in particolare nell’incolonnamento, nella lettura dei numeri e dei segni delle operazioni; nella geometria, soprattutto nel riconoscimento di figure, nel ricordo di regole e nell’abilita di lavorare con figure astratte; nella scrittura; nel disegno, che appare povero e non adeguato all’eta; nelle scienze, a causa della scarsa comprensione sia dei rapporti spazio-temporali e di causa-effetto che nella lettura di grafici e tabelle; nella geografia, per quanto riguarda l’utilizzo di mappe e la riproduzione di percorsi; ed eventualmente anche in altre aree, per esempio nella comprensione dei testi che richiedono la rappresentazione di relazioni spaziali e la formazione di immagini mentali.

Infine, devono essere considerati i fattori di esclusione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, ossia disabilità motoria o intellettiva, inadegua-tezza dell’insegnamento o carenze nell’ambiente socioculturale.

L’assenza di criteri diagnostici condivisi comporta la necessità di prestare particolare attenzione, ai fini di una corretta identificazione del distur-bo, alla diagnosi differenziale.

In molti casi i bambini con NLD non vengono segnalati per problematiche legate specificamente alle abilità di natura visuospaziale, ma per difficoltà nell’apprendimento della lettura, della scrittura (fino ai primi anni della scuola primaria) e della matematica, difficoltà psicomotorie, problemi legati all’attenzione o agli aspetti emotivi e sociali. Pertanto Diagnosi differenziale con: il “Disturbo Evolutivo della Coordinazione Motoria”, la “Disprassia Evolutiva”, la “Disgrafia”, la “Discalculia Evolutiva”, il “Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattivita (ADHD)” e la “Sin-drome di Asperger”.

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBO DI APPRENDIMENTO NON VERBALE

STRUMENTO FASCIA ETA’QUESTIONARIO OSSERVATIVO SVS 3/5 PRIMARIA –

BVN

PRASSIE 5/11 & 12/18 ANNIDISCRIMINAZIONE VISIVA 5/11 ANNISTREET’S COMPLETION GESTALT TEST 12/18 ANNISPAN DI CIFRE (MBT VERBALE) 5/11 & 12/18 ANNITEST DI CORSI: (MBT VISUO-SPAZIALE) 5/11 & 12/18 ANNI

VMI: DEVELOPMENTAL TEST OF VISUAL-MOTOR INTEGRATION - 3/18 ANNIFIGURA COMPLESSA DI REY 4/15 ANNITEST DELLA COORDINAZIONE MOTORIA 3/6 ANNIBENDER GESTALT TEST 4/11 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISTURBO DI APPRENDIMENTO NON VERBALE

STRUMENTO FASCIA ETA’TPV: TEST DI PERCEZIONE VISIVA E INTEGRAZIONE VISUO-MOTORIA - 4/11 ANNIVMI: DEVELOPMENTAL TEST OF VISUAL-MOTOR INTEGRATION - 3/18 ANNI

BATTERIABVS - CORSI

PROVE DI I° LIVELLO 3/5 PRIMARIA – 1/3 SECONDARIA

PROVE DI II° LIVELLO 3/5 PRIMARIA

TEMASUBTEST MEMORIA DI FACCE 5/19 ANNISUBTEST MEMORIA VISIVA ASTRATTA 5/19 ANNI

NEPSY-II

SEQUENZE OROMOTORIE 3/16 ANNIMEMORIA DI DISEGNI 3/16 ANNITAPPING DITA 3/16 ANNIIMITAZIONE POSTURE MANUALI 3/16 ANNIPRECISIONE VISUOMOTORIA 3/12 ANNISEQUENZE MOTORIE MANUALI 3/16 ANNIMEMORIA DI FACCE IMMEDIATA 5/16 ANNIMEMORIA DI DISEGNI IMMEDIATA 3/16 ANNIPUZZLE GEOMETRICI 3/16 ANNITROVA LA STRADA 5/16 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

Beery, K.E. (1997), The developmental test of visual-motor integration. Cleveland, OH: Modern Curriculum Press (trad. it. VMI: Developmental Test of Visual-

Motor Integration. Firenze: Organizzazioni Speciali, 2000) –

Bender L., Bender Visual Motor Gestalt Test, Adattamento italiano a cura di Morante L., Manuale, O.S. Organizzazioni Speciali, Firenze, 1992 -

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED. ERICKSON,

2005

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - - “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED. ERICKSON,

2009 –

Di Nuovo S. (1979), Figura Complessa B, FIRENZE O.S.

Ferrara R., Mammarella I.C. “IL QUESTIONARIO SVS BAMBINO” in Psicologia Clinica dello Sviluppo, a. XVII, n 2, Agosto 2013

Hammill, D.D., Pearson, N.A., Voress, J.K. (1993), Developmental Test of Visual Perception (2nd ed.). Austin, TX: Pro-Ed (Test di Percezione Visiva e

Integrazione Visuo-Motoria, Trento: Erickson, 1994) -

Korkman, Kirk e Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI – OS –

Lis A., Il Bender Gestalt Test, Differenti metodi per l’attribuzione del punteggio: loro taratura e confronto su soggetti di età compresa tra i 4 e gli 11 anni,

O. S. Organizzazioni Speciali, Firenze, 1996 -

Mammarella I.C., Toso C., Pazzaglia P., e Cornoldi C. (2012), BVS – CORSI: Batteria per la Valutazione Della Memoria Visuo-Spaziale – ED Erickson

Rey A. (1967), Reattivo della Figura Complessa, Firenze, Organizzazioni Speciali -

Reynolds C.R., Bigler E.D. (1998), TEMA, TEST DI MEMORIA E APPRENDIMENTO, ED ERICKSON –

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DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO

Ad oggi non sono state pubblicate linee guida sulla gestione dei disturbi del linguaggio: questi sono trattati nell’ambito dei disturbi specifici dell’ap-prendimento (DSA).Le raccomandazioni sulla diagnosi e la terapia di questi disturbi sono riportate in documenti di Consensus e sono definite sulla base di studi e revisioni sistematiche, di qualità moderata o bassa. Per quanto riguarda la diagnosi, la maggior parte degli studi non ha un gold standard di accuratezza per il test di screening o per i criteri di riferimento.

I Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL) sono:Disordini che interessano lo sviluppo del linguaggio, sino dalla prima infanzia.Caratterizzati dalla presenza di significativi ritardi o devianze nei diversi ambiti del linguaggio, (fonologia, semantica, sintassi e pragmatica) con

un’evoluzione nel tempo che varia in rapporto alla severità e alla persistenza del disturbo linguistico.Non conseguenti a patologie neurologiche centrali o periferiche, a danni organici alle strutture dell’apparato articolatorio, a disturbi della sfera

comportamentale o psico-affettiva, a deficit intellettivi o a situazioni di svantaggio socio-culturale.

DefinizionePerché si parli di Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) devono sussistere i seguenti criteri:Discrepanza tra sviluppo del linguaggio ed altri aspetti dello sviluppo cognitivo: deve esserci almeno una deviazione standard (1DS) di scarto tra

abilità verbali e Quoziente Intellettivo (QI) non-verbale [Aram (1993) suggerisce almeno 1DS tra QI-non verbale e punteggio nelle varie prove linguistiche] .

Evidente associazione tra il ritardo di linguaggio e una compromissione del funzionamento sociale o scolastico [Aram (1993) suggerisce Lunghezza Media dell’Enunciato (LME) inferiore di 1DS rispetto all’età].

Esclusione di una diagnosi di Disturbo Pervasivo di Sviluppo (DPS).Esclusione da una “difficoltà linguistica” causata da situazioni etnico culturali particolari, derivanti da immigrazione o adozione (falsi positivi).La tipologia di DSL può essere definita sulla base del profilo evolutivo individuale, con differenziazione dei tre sottotipi previsti dai sistemi di classi-

ficazione ICD10 e DSM-IV.

Gli Indicatori di Rischio Intorno ai 24 mesi il bambino possiede già un vocabolario di circa 100 parole e inizia a formare le prime frasi. Intorno ai 30 mesi il bambino inizia a produrre frasi di tre o più parole.L’età di tre anni costituisce una sorta di spartiacque tra cosiddetti “parlatori tardivi” e i bambini con un probabile DSL.

ClassificazioneDisturbo Specifico dell’articolazione dell’eloquio (Include: Dislalia, Disturbo Fonologico Evolutivo – ICD 10: F80.0)Disturbo del Linguaggio Espressivo (Include: Disfasia Evolutiva di Tipo Espressivo - ICD 10: F80.1)Disturbo della Comprensione del Linguaggio (Include: Disfasia Ricettiva Evolutiva, Sordità Verbale - ICD 10: F80.2)

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO

STRUMENTO FASCIA ETA’QUESTIONARIO PRIMO LINGUAGGIO: ABILITA’ SOCIO CONVERSAZIONALI DEL BAMBINO 12/36 MESI

PVBPRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO: GESTI E PAROLE - 8/24 MESIPRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO: PAROLE E FRASI - 18/36 MESI

TPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO - 1/3 ANNIFANZACO: TEST DI ARTICOLAZIONE (FANZACO) -SCREENING PSICOLINGUISTICO IN ETÀ PRESCOLARE (FRANCA FANZAGO, PATRIZIA ZAGO) 4/5 ANNIPRASSIE ORO-FACCIALI (BEARZOTTI E FABBRO, 2003) 4/8 ANNITOKEN TEST 4/12 ANNIFLUENZA SEMANTICA (DE AGOSTINI, 1998) 4/11 ANNIRIPETIZIONE DI PAROLE E NON PAROLE (DE AGOSTINI, 1998) 4/11 ANNIRIPETIZIONI DI FRASI (VENDER, 1981) 3,6/6,11 ANNIRIPETIZIONI DI FRASI (FERRARI & DE RENZI, 1981) 7/11 ANNI

SR 4/5: PROVE DI ABILITA’ LINGUISTICA 4/5 ANNIPROVE DI ABILITA’ FONOLOGICA 4/5 ANNI

NEPSY 2

COMPRENSIONE DI ISTRUZIONI 3/16 ANNIDENOMINAZIONE VELOCE 3/16 ANNIELABORAZIONE FONOLOGICA 3/16 ANNIFLUENZA VERBALE 3/16 ANNI RIPETIZIONE DI NON PAROLE 5/16 ANNISEQUENZE ORO-MOTORIE 3/16 ANNI

BVN

DISCRIMINAZIONE UDITIVA 5/11 ANNIRIPETIZIONE DI NON PAROLE 5/11 ANNIANALISI FONEMICA E FUSIONE FONEMICA 5/11 ANNIDENOMINAZ. SU PRES. VISIVA 5/11 ANNICOMPRENSIONE SINTATTICA 5/11 ANNIFLUENZA FONEMICA & FLUENZA CATEGORIALE 5/11 & 12/18 ANNITOKEN TEST 12/18 ANNIGENERAZIONE DI FRASI 12/18 ANNIDENOMINAZIONE LESSICALE 12/18 ANNI

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PROTOCOLLO DIAGNOSI DISTURBI SPECIFICI DEL LINGUAGGIO AREA STRUMENTO FASCIA ETA’

ARTICOLAZIONEFANZACO: TEST DI ARTICOLAZIONE -ROSSI: TEST DI ARTICOLAZIONE - 5/6 ANNI

FONOLOGICA LING. SPONTANEO PFLI: PROVE PER LA VALUTAZIONE FONOLOGICA DEL LINGUAGGIO INFANTILE - 2/5 ANNIMETAFONOLOGICA CMF: TEST DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE METAFONOLOGICHE 5/11 ANNI

LESSICALE

COMPRENSIONE

TPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO - 1/3 ANNIPING: PAROLE IN GIOCO - 19/36 MESIPVB: PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO - 18/36 MESITFL: TEST FONO LESSICALE - 3/6 ANNIPPVT: PEABODY PICTURE VOCABULARY TEST 3/11 ANNITVL: TEST DI VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO 2,5/6 ANNI

PRODUZIONEww

TPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO - 1/3 ANNIPING: PAROLE IN GIOCO - 19/36 MESIPVB: PRIMO VOCABOLARIO DEL BAMBINO - 18/36 MESITFL: TEST FONO LESSICALE - 3/6 ANNITVL: TEST DI VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO - 2,5/6 ANNIBOSTON NAMING TEST - 5,11/11,4 ANNITEST DI LESSICO ATTIVO - BRIZZOLARA 4,6/10,8 ANNI

SEMANTICA

CONTESTUALIZZAZIONE - CATEGORIZZAZIONE – MEMORIA DI PAROLE – DESCRIZIONE DI PAROLE

VCS: VALUTAZIONE DELLO SVILUPPO CONCETTUALE E SEMANTICO IN ETÀ PRESCOLARE 3/5 ANNI

CORRELAZIONE LESSICO-SEMANTICA TNL: TEST NEUROPSICOLOGICO LESSICALE PER L’ETÀ EVOLUTIVA - 3/9 ANNI

MORFOSINTATTICA

COMPRENSIONE

TPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO - 1/3 ANNIRUSTIONI: PROVA PER LA VALUTAZIONE DELLA COMPRENSIONE LINGUISTICA - 3/7 ANNITROG 2: TEST FOR RECEPTION OF GRAMMAR - DAI 4 ANNITCGB: TEST DI COMPRENSIONE GRAMMATICALE PER BAMBINI - 3/8 ANNITCR: TEST DEI CONCETTI DI RELAZIONE SPAZIALE E TEMPORALE - 3/8 ANNI

PRODUZIONETPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO (SCALA DELLA PRIMA SINTASSI) - 1/3 ANNIDEVESCOVI : RIPETIZIONE DI FRASI PER LA VALUTAZIONE DEL PRIMO SVILUPPO GRAMMATICALE 2/4 ANNITVL: TEST DI VALUTAZIONE DEL LINGUAGGIO 2,5/6 ANNI

NARRATIVACOMPRENSIONE BUS STORY TEST: TEST DI VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ NARRATIVE 3,9/8,5 ANNI

PRODUZIONE TOR: TEST DI COMPRENSIONE DEL TESTO ORALE 3/8 ANNI

PRAGMATICA

TPL: TEST DEL PRIMO LINGUAGGIO (SCALA COMUNICATIVA E PRAGMATICA) - 1/3 ANNIQUESTIONARIO INFORMATIVO CCC: CHILDREN’S COMMUNICATION CHECKLIST 4/16 ANNI

COMPRENSIONE MESSAGGI IMPLICICITI E METAFORICI - TEORIA DELLA MENTE APL MEDEA: ABILITA’ PRAGMATICHE NEL LINGUAGGIO 5/14 ANNI

DECODIFICA METAFORICA PVCM: PROVE DI VALUTAZIONE DELLA COMPRENSIONE METALINGUISTICA 8/11 ANNIPRODUZIONE MESSAGGI INFORMATIVI

- COMPRENSIONE DI MESSAGGI ADEGUATI

PCR: PROVA DI COMUNICAZIONE REFERENZIALE 6/10 ANNI

ABILITÀ LINGUISTICHE “ALTE”VCLA FRASI - 11/16 ANNIVCLA: PAROLE - 8/12 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

Axia G (1995) Test TPL – Test del primo linguaggio. Edizioni Giunti OS, FirenzeBearzotti e Fabbro, (2003) , Test Delle Prassie Orofacciali -Belacchi C, Orsolini M, Santese A et al (2010) Test VCS Test di valutazione dello sviluppo concettuale e semantico in età prescolare. Edizioni Erickson,

TrentoBello A, Caselli MC, Pettenati P, Stefanini S (2010) PinG – Parole in gioco. Edizioni Giunti OS, FirenzeBisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED. ERICKSON,

2005 Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - - “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED. ERICKSON,

2009 Bishop D (2012) CCC 2– Children’s Communication Checklist - Edizioni Giunti OS, FirenzeBishop D (2008) TROG 2 – Test for reception of grammar Version 2. Edizioni Giunti OS, FirenzeBortolini U (2004) Test PFLI. Prove per la valutazione fonologica del linguaggio infantile. Edizioni del CerroCamaioni L, Ercolani AP, Lloyd P (1995) PCR – Prova di comunicazione referenziale. Edizioni Giunti OS, Firenze -Caselli MC, Casadio P (1995) Test PVB – Test del primo vocabolario del bambino. Franco Angeli, Milano -Chilosi AN, Cipriani P (2006) TCGB Test di comprensione grammaticale per bambini. Edizioni del Cerro -Cianchetti C, Sannio Fancello G (2003) TVL – Test di valutazione del linguaggio. Edizioni Erickson, TrentoCipriani P, Salvadorini R, Zarmati G (2012) Bus Story Test: Test di valutazione delle abilità narrative. Edizioni La FavellianaCossu G (2013) TNL – Test Neuropsicologico lessicale per l’età evolutiva. Edizioni HogrefeDe Agostini et al. (1998), Benton (1969) TOKEN TEST per bambini dai 4 ai 12 anni -Devescovi A, Caselli MC (2001) Una prova di ripetizione di frasi per la valutazione del primo sviluppo grammaticale. Edizioni Il Mulino, BolognaDunn LM, Leota PD, Dunn M, (2000) Peabody – Test di Vocabolario Recettivo (PPVT-R Peabody Picture Vocabulary Test – Revised). Omega EdizioniEdmonston NK, Thane NL (2002) TCR – Test dei concetti di relazione spaziale e temporale. Traduzione italiana a cura di Savelli E. Edizioni Erickson,

TrentoFranca Fanzago, Patrizia Zago - Screening psicolinguistico in età prescolare, ED. FRANCO ANGELIKaplan E, Goodglass H, Weintrab S (1983) The Boston Naming Test. Lea & Febiger, PhiladelphiaKorkman, Kirk e Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI – OS - Levorato MC, Roch M (2007) TOR – Test di comprensione del testo orale. Edizioni Giunti OS, Firenze Lorusso ML (2009) APL Medea – Abilità pragmatiche nel linguaggio. Edizioni Giunti OS, FirenzeMarotta L, Trasciani M, Vicari S (2008) Test CMF – Test di valutazione delle competenze metafonologiche. Edizioni Erickson, TrentoRustioni D, Lancaster M (2007) PVCL – Prove di Valutazione della Comprensione Linguistica. Associazione “La Nostra Famiglia”, Edizioni Giunti OS,

FirenzeRustioni D, Lancaster M, Nisoli F (2010) PVCM - Prove di Valutazione della Comprensione Metalinguistica. Edizioni Giunti OS, FirenzeVicari S, Marotta L, Luci A (2007) Test TFL – Test Fono Lessicale. Valutazione delle abilità lessicali in età prescolare. Edizioni Erickson, Trento

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DISTURBO EVOLUTIVO SPECIFICO DELLA FUNZIONE MOTORIA

tratta di un disturbo dell’apprendimento della coordinazione motoria che per definizione non è dovuto a una condizione medica generale (ICD-10, 1992). La diagnosi è basata su criteri di esclusione (esempio: non può essere diagnosticato in caso di paralisi cerebrale, emiplegia, …).Il bambino presenta competenze motorie sostanzialmente inferiori a quelle dei coetanei, nonostante lo sviluppo intellettivo proceda come di norma.Molto di frequente si presenta con altri disordini dello sviluppo o difficoltà di apprendimento, come ad esempio Deficit di Attenzione con o senza iperattività (ADHD), Disturbi Specifici di Linguaggio (DSL), Dislessia, Disortografia, Disgrafia, Discalculia.

Tuttavia, è plausibile che il DCD sia l’esito di una peculiare interazione tra aspetti genetici ed ambientali. La presenza di un’eziologia multifattoriale nel DCD è sostenuta da diversi studi che dimostrano come il DCD non costituisca un disturbo unitario: i profili possono differire da bambino a bambino. Le aree di deficit nella coordinazione motoria possono investire ogni competenza motoria oppure in modo più circoscritto il deficit è presente solo in un’area (per esempio in quella grosso-motoria, con risparmio di quelle fine-motoria e di equilibrio statico e dinamico). Il DCD è stato riscontrato in presenza di diversi deficit nei pro-cessi cognitivi che intervengono nella funzione motoria. I principali chiamati in causa sono: deficit nella percezione visiva, deficit di integrazione visuo-motoria, deficit nella memoria motoria e/o visuo-spaziale, deficit nell’esercitare controllo attentivo, deficit temporale nei processi di feedback.È importante precisare che il DCD non coincide con la Disprassia Evolutiva, nonostante tra questi due disturbi esista una relazione.

Il termine Disprassia Evolutiva non compare nei manuali diagnostici (ICD-10, 1992) ma la clinica e la ricerca dimostrano che, a volte, all’interno della funzione motoria si possono riscontrare oltre a prestazioni carenti in compiti di coordinazione motoria anche incapacità nella produzione di gesti volontari di vita quotidiana (come lavarsi i denti), cioè nelle azioni che richiedono l’abilità prassica degli arti superiori. Quest’ultima riguarda i gesti volontari che interessano l’uso di oggetti (gesti transitivi), l’assunzione di posture del corpo non-sense (ad es. afferrare il polso destro con la mano sinistra e viceversa) oppure posture dotate di significato (ad es. il segno di vittoria).

La Prassia è l’abilità nel pianificare nuovi movimenti, che implica un’ideazione dell’azione, l’organizzazione della sequenza dei movimenti coinvolti e la loro esecuzione. Il corrispondente disturbo, la Disprassia Evolutiva, è pensato come deficit a livello di pianificazione o recupero del piano d’azione, ma non impli-ca un disturbo a livello della coordinazione del movimento. Un bambino con DCD può non essere un disprassico, tuttavia, quando il DCD è severo è sempre presente anche la Disprassia Evolutiva (cioè una severa incapacità nel produrre correttamente gesti volontari, come pettinarsi o abbottonarsi un giubbotto). Al contrario, quando un bambino mostra disprassia, solitamente presenta anche un DCD.

I Fattori certi di Rischio sono: Prematurità e basso peso alla nascita.

Un esame esaustivo della funzione motoria dovrebbe sempre comprendere attività di coordinazione motoria fine e grossolana, abilità di equilibrio statico e dinamico, prassie degli arti superiori, compiti di integrazione visuo-motoria e, in età scolare, apprendimenti motori complessi come la scrittura.Nella valutazione è opportuno l’utilizzo di strumenti standardizzati, ma è altrettanto importante l’osservazione qualitativa (l’analisi delle modalità con cui i compiti motori vengono eseguiti).

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PROTOCOLLO SCREENING: DISTURBO EVOLUTIVO SPECIFICO DELLA FUNZIONE MOTORIA

STRUMENTO FASCIA ETA’SR 4-5: SVILUPPO PSICOMOTORIO - 4/5 ANNI

DCDQ 07: DEVELOPMENTAL COORDINATION DISORDER QUESTIONNAIRE (GENITORI) 5/15 ANNI

MABC-2: MOVEMENT ASSESSMENT BATTERY FOR CHILDREN – 2 CHECKLIST (INSEGNANTI, GENITORI) 5/12 ANNI

GAP-T: GRIGLIA DI ANALISI DELLE PRASSIE TRANSITIVE 1/6 ANNI

INDICE DI HILDRETH: INDAGINE SULLA LATERALIZZAZIONE PERIFERICA

BVN: PRASSIE 5/11 & 12/18 ANNI

TEST DELLA COORDINAZIONE MOTORIA 3/6 ANNI

FIGURA COMPLESSA DI REY 4/15 ANNI

VMI: DEVELOPMENTAL TEST OF VISUAL-MOTOR INTEGRATION - 3/18 ANNI

TPV: TEST DI PERCEZIONE VISIVA E INTEGRAZIONE VISUO-MOTORIA - 4/11 ANNI

TGM: VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE - 3/10 ANNI

PROTOCOLLO DIAGNOSI: DISTURBO EVOLUTIVO SPECIFICO DELLA FUNZIONE MOTORIA

STRUMENTO FASCIA ETA’MABC-2: MOVEMENT ASSESSMENT BATTERY FOR CHILDREN – 2 3/16 ANNI

PDMS-2: PEABODY DEVELOPMENTAL MOTOR SCALES -2 0/5 ANNI

TGM: VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ GROSSO-MOTORIE - 3/10 ANNI

VMI: DEVELOPMENTAL TEST OF VISUAL-MOTOR INTEGRATION - 3/18 ANNI

TPV: TEST DI PERCEZIONE VISIVA E INTEGRAZIONE VISUO-MOTORIA - 4/11 ANNI

TNP: TEST NEUROPSICOLOGICO PRESCOLARE - 4/6,6 ANNI

APCM 2: ABILITÀ PRASSICHE E DELLA COORDINAZIONE MOTORIA - 2/8 ANNI

NEPSY-II

SEQUENZE OROMOTORIE 3/16 ANNI

MEMORIA DI DISEGNI 3/16 ANNI

TAPPING DITA 3/16 ANNI

IMITAZIONE POSTURE MANUALI 3/16 ANNI

PRECISIONE VISUOMOTORIA 3/12 ANNI

SEQUENZE MOTORIE MANUALI 3/16 ANNI

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Indicazioni bibliografiche

Beery, K.E. (1997), The developmental test of visual-motor integration. Cleveland, OH: Modern Curriculum Press (trad. it. VMI: Developmental Test of Visual-Motor Integration. Firenze: Organizzazioni Speciali, 2000) –

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED. ERICKSON, 2005

Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - - “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza” – ED. ERICKSON, 2009

Di Nuovo S. (1979), Figura Complessa B, FIRENZE O.S.Hammill, D.D., Pearson, N.A., Voress, J.K. (1993), Developmental Test of Visual Perception (2nd ed.). Austin, TX: Pro-Ed (Test di Percezione Visiva e

Integrazione Visuo-Motoria, Trento: Erickson, 1994) -Henderson, S.E., Sugden, D.A., Barnett, A.L. (2007), Movement Assessment Battery for Children-2 (Movement ABC-2). London: Harcourt Assessment

Company (trad. it. Movement ABC. Batteria per la Valutazione Motoria del bambino. Firenze: Organizzazioni Speciali, 2000) – Korkman, Kirk e Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI – OS -Rampoldi P., Ferretti M.L., (2011), GAP-T GRIGLIA DI ANALISI DELLE PRASSIE TRANSITIVE – GIUNTI OSRey A. (1967), Reattivo della Figura Complessa, Firenze, Organizzazioni Speciali - Sabbadini, L., (2015) APCM-2 – Valutazione delle Abilità Prassiche e della Coordinazione Motoria – 2 - Ed. HOGREFE – Ulrich, D.A. (1985). Test of Gross Motor Development. Austin, TX: Pro-Ed (trad. it. Test TGM. Valutazione delle Abilità Grosso-Motorie. Trento: Erickson,

1992) -Wilson, B.N., Dewey, D., Campbell, A. (1999), The Developmental Coordination Disorder Questionnaire (DCD-Q). Calgary, Canada: Child Hospital – Zoia S., Biancotto M., Girelli L., Maggiore P., Pelamatti M.G., Rossi G. e Simonelli A. , (2017) PDMS-2: Peabody Developmental Motor Scales, Second

Edition – ED. HOGREFE.

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DISTURBO DA DEFICIT DA ATTENZIONE/IPERATTIVITA’

La diagnosi di ADHD è essenzialmente clinica e si basa sull’osservazione clinica e sulla raccolta di informazioni fornite da fonti multiple e diversificate quali genitori, insegnanti, educatori. Il disturbo va sempre differenziato dalla vivacità dei bambini normali, dalle condizioni legate esclusivamente a contesti sociali svantaggiati, ad esperienze traumatiche (abuso, neglect), ad atteggiamenti educativi incongrui ed a modelli sociali o familiari fortemente caratterizzati da impulsività.

Non esistono test diagnostici specifici per l’ADHD: i test neuropsicologici, i questionari per genitori e insegnanti, le scale di valutazione sono utili per misurare la severità del disturbo e seguirne nel tempo l’andamento; spesso sono cruciali per individuare eventuali patologie associate (disturbi d’ansia o dell’umore, disturbi specifici dell’apprendimento). L’iperattività motoria, il disturbo dell’attenzione e il comportamento impulsivo ed aggressivo possono essere sintomi di numerosi disturbi psicopatologici. Occorre quindi sempre verificare se tali patologie possono da un lato simulare l’ADHD (diagnosi differenziale), dall’altro essere associate all’ADHD (co-morbidità). Occorre inoltre considerare che ogni forma di deficit sensoriale parziale, sia visivo che uditivo, può determinare sia un disturbo dell’attenzio-ne, sia un aumento della attività motoria. I Disturbi dell’espressione linguistica spesso si associano a disturbi dell’attenzione e a iperattività, legati alla difficoltà di esprimere compiutamente il pro-prio pensiero, e alla difficoltà nell’usare il linguaggio interno ed esterno come sostituto dell’azione. L’iperattività può essere considerata in questo caso secondaria.

Quando si sospetta che un bambino possa essere considerato come affetto da disturbo da deficit attentivo con iperattività occorre:Raccogliere informazioni da fonti multiple (genitori insegnanti, educatori) utilizzando interviste semistrutturate e/o questionari standardizzati sui diversi

aspetti del comportamento e del funzionamento sociale del bambino .Effettuare un colloquio (esame psichico) col bambino per verificare la presenza di altri disturbi associati. Anche in questo caso, le scale standardizzate

di autovalutazione del bambino (ansia, depressione etc.) possono essere utili .Valutare le capacità cognitive e l’apprendimento scolastico; valutare in maniera oggettiva le capacità attentive, di pianificazione delle attività e di

autocontrollo. Talvolta può essere utile valutare la possibile presenza di disturbi del linguaggio.Richiedere Visita Neurologica, per valutare la presenza di eventuali patologie associate.

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PROTOCOLLO SCREENING DISTURBO DA DEFICIT DA ATTENZIONE/IPERATTIVITA’

STRUMENTO FASCIA ETA’

QUESTIONARI

IPDDAG (GENITORI) - PRESCOLAREIPDDAI (INSEGNANTI) - PRESCOLAREAPQ-Pr: ALABAMA PARENTING QUESTIONNAIRE - PRESCOLARESDAG (GENITORI) -

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I° GRADOSDAI (INSEGNANTI) -

SDAB (BAMBINO) -SCALA COM GENITORI - 2°/5° PRIMARIASCALA COM INSEGNANTI 3°/5° PRIMARIAAPQ: ALABAMA PARENTING QUESTIONNAIRE SCOLAREQUESTIONARIO SDQ: UNO STRUMENTO PER VALUTARE DIFFICOLTÀ COMPORTAMENTALI ED EMOTIVE IN ETÀ EVOLUTIVA (GENITORI/INSEGNANTI) 6/10 ANNI

INTERVISTE DIAGNOSTICHE K- SADS-PL: INTERVISTA PRELIMINARE E DIAGNOSTICA - (GENITORI/BAMBINO) - 6/17 ANNI

KIT ADHD

IPER: SCALA PER LA VALUTAZIONE DEI DEFICIT DI INIBIZIONE COMPORTAMENTALE E DI PERSISTENZA NEL COMPITO (GENITORI)

6 /14 ANNI

BAD: SCALA PER LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI OPPOSITIVI E AGGRESSIVI (GENITORI) -

6 /14 ANNI

SCALA FE: VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO ESECUTIVO IN ETÀ SCOLARE (BAMBINO) 7/12 ANNIATTENZIONE BVN: ATTENZIONE VISIVA - 5/11 ANNI & 12/18 ANNI

FUNZIONI ESECUTIVEFE-PS 2-6

TRACCIA UN CERCHIO 2/6 ANNICONFRONTA LE FIGURE 3/6 ANNIGIOCO DEI PESCIOLINI 2/6 ANNITIENI A MENTE 4/6 ANNI

BVN FLENZA CATEGORIALE - 5/11 ANNI & 12/18 ANNIFLUENZA FONEMICA - 5/11 ANNI & 12/18 ANNI

PROFILO COGNITIVOCPM: COLOURED PROGRESSIVE MATRICES DI RAVEN 3/11,6 ANNISPM: STANDARD PROGRESSIVE MATRICES DI RAVEN 11/70 ANNI

APPRENDIMENTI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO: CFR PROTOCOLLI SPECIFICI

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PROTOCOLLO DIAGNOSI DISTURBO DA DEFICIT DA ATTENZIONE/IPERATTIVITA’

STRUMENTO FASCIA ETA’

QUESTIONARI

CBCL: CHILD BEHAVIOR CHECKLIST (GENITORI) 6/18 ANNICPRS-R: CONNERS PARENT RATING SCALE-REVISED - 3/17 ANNICTRS-R: CONNERS TEACHER RATING SCALE-REVISED - 3/17 ANNICONNER’S RATING SCALE 3/17 ANNIBROWN ADD SCALE GENITORI, INSEGNANTI, ADOLESCENTI, ADULTI 3/ADULTI

INTERVISTE DIAGNOSTICHE K- SADS-PL (GENITORI/BAMBINO): SUPPLEMENTO 4 - 6/17 ANNI

BIA:BATTERIA ITALIANA PER L’ADHD

MF14 - : MATCHING FIGURES TEST - 5/6,5 ANNIMF20 - : MATCHING FIGURES TEST - 6/13,11 ANNICPT: CONTINOUS PERFORMANCE TEST - 7/13,11 ANNITEST DELLE RANETTE - 5/11,11 ANNITAU: TEST ATTENZIONE UDITIVA - 6/11,11 ANNI

ATTENZIONETEST CAMPANELLE - 4/13,11 ANNIATTENZIONE E CONCENTRAZIONE - 6/96 ANNI

FUNZIONI ESECUTIVEBVN: TORRE DI LONDRA - 5/11 & 12/18 ANNIWISCONSIN CARD SORTING TEST 6/70 ANNIMODIFIED CARD SORTING TEST 4/13 ANNI

ANSIA MASC 2: MULTIDIMENSIONAL ANXIETY SCALE FOR CHILDREN 2 8/19 ANNIDEPRESSIONE CDI: CHILDREN DEPRESSION INVENTORY - 8/17 ANNI

PROFILO COGNITIVO WISC – III/ WISC IV 6/16,11 ANNIAPPRENDIMENTI LETTURA, SCRITTURA E CALCOLO: CFR PROTOCOLLI SPECIFICI

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Indicazioni bibliografiche

Achenbach (2001), Child Behavior Checklist (CBCL) – IRCS EUGENIO MEDEA- LA NOSTRA FAMIGLIABenedetto L., Ingrassia M., Misurare le pratiche genitoriali: l’Alabama Parenting Questionnaire (APQ) in Disturbi di attenzione e iperattività

Vol. 7, n. 2, aprile 2012 - Ed Erickson Benedetto L., Ingrassia M., L’Alabama Parenting Questionnaire per la fascia prescolare (APQ-Pr). Contributo all’adattamento italiano, in

Disturbi di attenzione e iperattività Vol. 9, n. 2, aprile 2014 Ed Erickson Trento –Biancardi e Stoppa (1997) Test delle Campanelle modificato: una proposta per lo studio dell’attenzione in età evolutiva”, Psichiatria dell’infanzia

e dell’adolescenza, 64, pp. 73-84.Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - “BVN 5/11 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’età evolutiva - ED.

ERICKSON, 2005 Bisiacchi P.S., Cendron M., Gugliotta M., Tressoldi P. E., Vio C. - - “BVN 12/18 - Batteria di Valutazione Neuropsicologica per l’adolescenza”

– ED. ERICKSON, 2009 – Busnelli C., Dall’Aglio E. & Faina P. (1974). Questionario Scala D’ansia per l’Eetà Evolutiva. Firenze: OS –Brown T.H. (2007), BROWN ADD SCALE - GIUNTI -OSCianchetti C, Sannio-Fancello G. (2001), Scale di Autosomministrazione per il fanciullo e l’Adolescente (SAFA). Firenze OS –Conners K., (2007), Conner’s Rating Scale – R (CPRS-R: Conner’s Parent & CTRS-R: Teacher Rating Scale-revised - GIUNTI OSDi Nuovo S., (2009), Attenzione e Concentrazione, ED. Erickson –DuPaul GJ, Barkley RA, Anastopoulos AD, Reid R. ADHD Rating scale -IV.Checklist, norms and clinical Interpretation. Guilford, New York 1998.Hardoy M.C., Carta M.G., Hardoy M.J., P.L., Cabras, (1998) Wisconsin Card Sorting Test – GIUNTI OSKaufman et al. (2004) la Kiddie-Schedule for Affective Disorders and Schizophrenia-Present and Lifetime version (K- SADS-PL) - ed. Erickson. Kovacs (1992), CDI: Children Depression Inventory - GIUNTI -OSMarch (1997), MASC: Multidimensional Anxiety Scale for Children - Marit Korkman,Ursula Kirk e Sally Kemp (2011) NEPSY II – GIUNTI -OSMarzocchi G.M., Re A.M., Cornoldi C., (2010) BIA: Batteria Italiana Per L’ADHD - ED ERICKSONMarzocchi GM, Oosterlaan J, De Meo T, Di Pietro M, Pezzica S, Cavolina P, Sergeant J, Zuddas A. Scala di valutazione dei Comportamenti

Dirompenti per insegnanti (SCOD-I): validazione e standardizzazione di un questionario per la valutazione dei comportamenti dirompenti a scuola. Giornale di Neuropsichiatria Età Evolutiva 2001;21:378–93. 22 -

Marzocchi GM, Oosterlaan J, De Meo T, Di Pietro M, Pezzica S, Ancilletta B, Sergeant J, Zuddas A. Comportamenti di disattenzione, iperattività e oppositività secondo i genitori: un questionario per la valutazione dei comportamenti dirompenti (SCOD-G) in età evolutiva. Psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza 2003;70:19–28 –

Paloscia C., Giangregorio A., Guerini R., Melchiori F. M. (2017), MASC 2 - Multidimensional Anxiety Scale for Children-Second Edition, ED. HOGREEFE -

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38

Raven J. C., (2015) SPM: Standard Progressive Matrices – GIUNTI OSRaven J. C., (2015) CPM: Coloured Progressive Matrices – GIUNTI OSSannio-Fancello G., VIO C., Cianchetti C, (2006) TOL: Torre Di Londra – Test Di Valutazione Delle Funzioni Esecutive - ED ERICKSONSannio-Fancello G., VIO C., Cianchetti C, (2002), MCST: Modified Card Sorting Test - GIUNTI OSUsai M.C., Traverso L., Gandolfi E., Viterbori P., (2017) FE-PS 2-6 BATTERIA PER LA VALUTAZIONE DELLE FUNZIONI ESECUTIVE IN ETA’

PRESCOLARE – ED ERICKSON -WECHSLER D., (2009) WISC IV - GIUNTI OSIstituto Superiore di Sanità, Dipartimento del Farmaco, Agenzia Italiana del Farmaco (Versione Definitiva 3.0: 14/03/2005): “PROTOCOLLO

DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO DELLA SINDROME DA IPERATTIVITÀ E DEFICIT DI ATTENZIONE PER IL REGISTRO NAZIONALE DEL METILFENIDATO” –

SINPIA (Approvazione CD: 24 giugno 2002): Linee Guida per la diagnosi e la terapia farmacologica del Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività (ADHD) in età evolutiva –

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REFERTO SCREENING PSICOLOGICO

DATI ANAGRAFICI

NOME E COGNOME:

NATO A:______________________________________________ IN DATA: ______________________________________________

RESIDENTE A:______________________________________________ VIA: ______________________________________________

CLASSE: ______________________________________________

DATA VALUTAZIONE: ____________________

DATA REDAZIONE:____________________

MOTIVO DELLA RICHIESTA DELLA VALUTAZIONE:

STRUMENTI USATI PER LO SCREENING –

____________________________________________________________

____________________________________________________________

Dr. _______________________ Psicologo - Psicoterapeuta O.P. Reg. Sicilia n°

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VALUTAZIONE PSICOLOGICA: DATI EMERSI DALL’ANALISI DEI TEST

VALUTAZIONE FUNZIONAMENTO COGNITIVO GENERALE

VALUTAZIONE MEMORIA, ATTENZIONE E FUNZIONI ESECUTIVE

VALUTAZIONE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA

VALUTAZIONE ABILITÀ LOGICO-MATEMATICHE

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GRIGLIA RIASSUNTIVA DEI DATI RILEVATI ALLO SCREENING

AREA VALUTATA TEST UTILIZZATO PG PS PRESTAZIONE

FUNZ. COGNITIVO ATTENZIONE MEMORIAFUNZIONI ESECUTIVE

LETTURARAPIDITA’ SILL/SEC: 0CORRETTEZZA ERRORI: COMPRENSIONE ERRORI:

SCRITTURADISORTOGRAFIADISGRAFIA

CALCOLO

CALCOLO A MENTE

RAPIDITA’

CORRETTEZZA

CALCOLO SCRITTORAPIDITA’CORRETTEZZA

ENUMERAZIONERAPIDITA’CORRETTEZZA

RECUPERO FATTI NUMER CORRETTEZZADETTATO DI NUMERI CORRETTEZZA

CONCLUSIONI -

____________________________________________________________________________________________

Lo Psicologo: _______________

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D r . D r . Psi cologo - Psi coterapeuta

O .P. Reg. Sici l ia n°

1

RELAZIONE PSICOLOGICA PER DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (DSAp) AI FINI

DELL’APPLICAZIONE DELLE MISURE PREVISTE DALLA LEGGE 8 OTTOBRE 2010 N.170

* * *

1. DATI ANAGRAFICI -

NOME E COGNOME

___________________________________________________________________

NATO A _________________________________ IL_______________________

RESIDENTE A ______________________________

IN VIA ____________________________________________________________

RECAPITO TELEFONICO ______________________

FREQUENTANTE LA CLASSE __________________________________________

DELLA SCUOLA ____________________________________________________

PERIODO DELL’OSSERVAZIONE ______________________________________

Dr. _______________________ Psicologo - Psicoterapeuta O.P. Reg. Sicilia n°

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D r . D r . Psi cologo - Psi coterapeuta

O .P. Reg. Sici l ia n°

2

2.RELAZIONE CLINICA STRUTTURATA (I Parte) -

a. Data di Redazione:

b. MOTIVO DELLA RICHIESTA DELLA VALUTAZIONE:

c. VALUTAZIONE INTELLETTIVA COGNITIVA E NEUROPSICOLOGICA:

d. ESAME NEUROLOGICO E VALUTAZIONE PSICOPATOLOGICA:

e. VALUTAZIONE ABILITÀ DI LETTURA E SCRITTURA ED EVENTUALMENTE DELLE FUNZIONI LINGUISTICHE ORALI:

f. VALUTAZIONE DELLE ABILITÀ LOGICO-MATEMATICHE ED EVENTUALMENTE DELLE FUNZIONI COGNITIVE NON VERBALI:

G. ALTRO: EVENTUALI ALTRI APPROFONDIMENTI

h. CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE (CON INDICAZIONE DEI CODICI NOSOGRAFICI DI RIFERIMENTO SECONDO ICD-10, 2010):

i. INDICAZIONI DI INTERVENTO (STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE):

2.RELAZIONE CLINICA STRUTTURATA (II Parte, dati da non divulgare alla Scuola) -  STRUMENTI USATI PER LA DIAGNOSI: PRESCRIZIONE DI EVENTUALE CONTROLLO CLINICO: CENNI ANAMNESTICI (CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI DATI ANAMNESTICI DI RILIEVO NELL’AMBITO DEI DSAP E AI POSSIBILI FATTORI DI RISCHIO), PRECEDENTI DIAGNOSI CLINICHE, PRECEDENTI TRATTAMENTI EFFETTUATI, FAMILIARITÀ PER DISTURBI NEUROPSICHIATRICI E NEUROPSICOLOGICI : GRIGLIA DI RIASSUNTO DEI DATI RILEVATI (APPENDICE A.3):

3. FIRMA  

Psicologo: dr. . . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. .

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D r . D r . Psi cologo - Psi coterapeuta

O .P. Reg. Sici l ia n°

3

GRIGLIA RIASSUNTIVA DEI DATI RILEVATI ALLA VALUTAZIONE DIAGNOSTICA (DA ALLEGARE ALLA RELAZIONE CLINICA)

NOME E COGNOME: DATA DI NASCITA: DATA I° VALUTAZIONE:

SUBTEST PRINCIPALI SUBTEST SUPPLEMENTARI INFORMAZIONI RICERCA DI SIMBOLI SOMIGLIANZE MEMORIA DI CIFRE RAGION. ARITMENTICO LABIRINTI

VOCABOLARIO QIT: COMPRENSIONE QIP: COMPL. DI FIGURE QIV: CIFRARIO CV – COMPRENSIONE

VERBALE

STORIE FIGURATE OP – O. PERCETTIVA DISEGNO CON CUBI LD – LIBERTA’ DISTRAIBILITA’

WISC-I II

RIC. DI OGGETTI VE – VELOCITA’ ELABORAZIONE

DATA VALUTAZIONE:

SUBTEST PRINCIPALI SUBTEST SUPPLEMENTARI DISEGNO CON CUBI COMPL. DI FIGURE SOMIGLIANZE CANCELLAZIONE MEMORIA DI CIFRE INFORMAZIONE CONCETTI IMMAGINI RAGION. ARITMENTICO CIFRARIO RAGION. PAROLE

VOCABOLARIO QIT: RIORDINAMENTO Gv – ELABOARZIONE VISIVA RAGIONAM. MATRICI Gc - INTELL. CRISTALLIZZATA COMPRENSIONE Gf – INTELLIGENZA FLUIDA RICERCA DI SIMBOLI Gsm – MEMORIA A BT

WISC-IV

Gs – VELOCITA’ ELABORAZIONE

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D r . D r . Psi cologo - Psi coterapeuta

O .P. Reg. Sici l ia n°

4

DATA VALUTAZIONE:

VALUTAZIONE LETTURA LETTURA BRANO: VELOCITA’ LETTURA BRANO: ACCURATEZZA COMPRENSIONE BRANO LETTURA PAROLE: VELOCITA’ LETTURA PAROLE: ACCURATEZZA LETTURA NON PAROLE: VELOCITA’ LETTURA NON PAROLE: ACCURATEZZA

VALUTAZIONE SCRITTURA DETTATTO DI PAROLE DETTATTO DI NON PAROLE DETTATTO DI BRANO DETTATTO DI FRASI NARRAZIONE DESCRIZIONE

VALUTAZIONE DEL CALCOLO

AC MT 6/11

AC MT 11/14 AC MT AVANZATE

BDE 2 SPM

FIRMA  

Psicologo: .. . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. . . . .. . . . .. . . .. .

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IMPAGINAZIONE:Grafo digital coop

98123 MessinaVia Croce Rossa 14/16 tel 090 2923042

[email protected]

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