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1 LA NOMENCLATURA Alle sostanze occorre attribuire dei nomi per poterle distinguere. Già gli alchimisti avevano assegnato nomi a moltissime sostanze, in base alle loro proprietà o alla loro origine. Con il termine nomenclatura si intende il sistema di nomi che si utilizzano per identificare i composti. Esistono vari tipi di nomenclatura, al giorno d’oggi sono in uso due nomenclature: - La nomenclatura razionale o IUPAC (dalle iniziali di International Union of Pure and Applied Chemistry, l’associazione internazionale da cui è stata elaborata), che è basata su regole rigorose e permette di dedurre il nome di un composto dalla sua formula e viceversa; - La nomenclatura tradizionale, fondata sulla distinzione fra metalli e non metalli e ancora molto diffusa. Valenza e numero di ossidazione Per poter scrivere la formula dei principali composti chimici e descriverne le caratteristiche, classificandoli, è necessario introdurre il concetto di valenza e numero di ossidazione. La valenza è un numero che esprime la capacità di un atomo di un elemento di legarsi con uno o più atomi di un altro elemento. La valenza è stata determinata attraverso attività sperimentali e il concetto di valenza è strettamente correlato a quello di legame chimico; la valenza di un atomo corrisponde al numero di legami che esso è in grado di formare. Di recente la IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry) ha introdotto il concetto di numero di ossidazione(N.O.) o stato di ossidazione che è un numero relativo che viene associato ad ogni atomo allo stato elementare o facente parte di un composto: esso indica in generale la “possibilità” di combinazione di quell’atomo con altri atomi. La definizione di N.O. e le regole per determinarlo verranno presentate in seguito per il momento è sufficiente saper che: - I numeri di ossidazione degli atomi, nei composti, possono assumere sia valori positivi, sia valori negativi. - Tranne qualche eccezione, nei composti, l’ossigeno ha numero di ossidazione -2, mentre l’idrogeno ha numero di ossidazione +1. - Nelle formule dei composti, la somma algebrica dei numeri di ossidazione dei diversi atomi presenti deve essere zero. I composti binari con l’ossigeno I composti formati da due soli tipi di elementi sono detti binari. I composti binari che contengono ossigeno sono chiamati OSSIDI NOMENCLATURA TRADIZIONALE Gli ossidi hanno caratteristiche diverse a seconda che l’elemento sia un metallo o un non metallo: OSSIDI BASICI o OSSIDI sono composti formati da METALLO e OSSIGENO

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LA NOMENCLATURA

Alle sostanze occorre attribuire dei nomi per poterle distinguere. Già gli alchimisti avevano

assegnato nomi a moltissime sostanze, in base alle loro proprietà o alla loro origine. Con il termine

nomenclatura si intende il sistema di nomi che si utilizzano per identificare i composti.

Esistono vari tipi di nomenclatura, al giorno d’oggi sono in uso due nomenclature:

- La nomenclatura razionale o IUPAC (dalle iniziali di International Union of Pure and

Applied Chemistry, l’associazione internazionale da cui è stata elaborata), che è basata su

regole rigorose e permette di dedurre il nome di un composto dalla sua formula e viceversa;

- La nomenclatura tradizionale, fondata sulla distinzione fra metalli e non metalli e ancora

molto diffusa.

Valenza e numero di ossidazione

Per poter scrivere la formula dei principali composti chimici e descriverne le caratteristiche,

classificandoli, è necessario introdurre il concetto di valenza e numero di ossidazione.

La valenza è un numero che esprime la capacità di un atomo di un elemento di legarsi con

uno o più atomi di un altro elemento.

La valenza è stata determinata attraverso attività sperimentali e il concetto di valenza è strettamente

correlato a quello di legame chimico; la valenza di un atomo corrisponde al numero di legami che

esso è in grado di formare.

Di recente la IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry) ha introdotto il concetto

di numero di ossidazione(N.O.) o stato di ossidazione che è un numero relativo che viene associato

ad ogni atomo allo stato elementare o facente parte di un composto: esso indica in generale la

“possibilità” di combinazione di quell’atomo con altri atomi. La definizione di N.O. e le regole per

determinarlo verranno presentate in seguito per il momento è sufficiente saper che:

- I numeri di ossidazione degli atomi, nei composti, possono assumere sia valori positivi, sia

valori negativi.

- Tranne qualche eccezione, nei composti, l’ossigeno ha numero di ossidazione -2, mentre

l’idrogeno ha numero di ossidazione +1.

- Nelle formule dei composti, la somma algebrica dei numeri di ossidazione dei diversi atomi

presenti deve essere zero.

I composti binari con l’ossigeno I composti formati da due soli tipi di elementi sono detti binari. I composti binari che

contengono ossigeno sono chiamati OSSIDI

NOMENCLATURA TRADIZIONALE

Gli ossidi hanno caratteristiche diverse a seconda che l’elemento sia un metallo o un non metallo:

OSSIDI BASICI o OSSIDI sono composti formati da

METALLO e OSSIGENO

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Questi composti hanno in genere comportamento basico, che si manifesta nell’acqua dove formano

composti chiamati idrossidi che liberano ioni OH- (idrossido) capaci di colorare di blu la cartina

indicatrice universale.

OSSIDI ACIDI o ANIDRIDI sono composti formati da

NON METALLO e OSSIGENO

A differenza dei precedenti hanno un comportamento acido, dovuto alla loro capacità di reagire

con l’acqua formando composti che sviluppano ioni H+ capaci di colorare di rosso la cartina

indicatrice universale.

Regole di nomenclatura per gli ossidi basici

Quando il metallo ha un solo

numero di ossidazione (n.o.) OSSIDO di nome del metallo

Quando il metallo ha due OSSIDO nome metallo - OSO N.O. più basso

numeri di ossidazione OSSIDO ………… - ICO N.O. più alto

Ad esempio:

Na2O [N.O. +1] prende il nome di ossido di sodio

FeO [N.O. +2] prende il nome di ossido ferroso (desinenza -oso nel caso del N. O. minore)

Fe2O3 [N.O. +3] prende il nome di ossido ferrico (desinenza -ico nel caso del N. O. maggiore)

Regole di nomenclatura per gli ossidi acidi

La nomenclatura tradizionale si attiene alle regole adottate per gli ossidi basici salvo che il

termine ossido di, viene sostituito con anidride.

Quando il non metallo ha un solo

numero di ossidazione ANIDRIDE radice del nome del non metallo -ICA

Quando il non metallo ha due numeri di ANIDRIDE………………….- OSA N.O. più basso

ossidazione ANIDRIDE………………….- ICA N.O. più alto

ANIDRIDE IPO…………….- OSA

Quando il non metallo ha quattro ANIDRIDE………………….- OSA da N.O. più basso

numeri di ossidazione ANIDRIDE……………..……- ICA a più alto

ANIDRIDE PER…………….- ICA

Ad esempio

P2O3 (N.O.+3) anidride fosforosa

P2O5 (N.O.+5) anidride fosforica

Cl2O (N.O.+1) anidride ipoclorosa

Cl2 O3 (N.O.+3) anidride clorosa

Cl2O5 (N.O.+5) anidride clorica

Cl2O7 (N.O.+7) anidride perclorica

COME SI FA

Nota la formula, dare il nome corretto.

1. Attribuisci il nome tradizionale al composto PbO2

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto binario tra un elemento e l’ossigeno allora fa parte degli

OSSIDI

b) Stabiliamo se è un ossido o una anidride

Visto che il piombo è un metallo allora sarà un OSSIDO

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c) Guardiamo sulla tavola periodica quanti N.O. ha il piombo .

Pb N.O. +2 e +4

d) Calcola il N.O. che il Pb usa nel composto, ricordando che il N.O. dell’ossigeno è -2.

X -2

Pb O2 Ricorda che la somma algebrica dei N.O. in un composto è 0

1 (x) + 2 (-2) =0 per cui x= +4 quindi Pb usa il suo N.O. più alto (suffisso –ico)

SOLUZIONE ossido piombico

2. Attribuisci il nome tradizionale al composto P2O3

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto binario tra un elemento e l’ossigeno allora fa parte degli OSSIDI

b) Stabiliamo se è un ossido o una anidride

Visto che il fosforo è un non metallo allora sarà una ANIDRIDE

c) Guardiamo sulla tavola periodica quanti N.O. ha il fosforo.

P N.O. +3 e +5 (i non metalli utilizzano con l’ossigeno N.O. positivi)

d) Calcola il N.O. che S usa nel composto, ricordando che il N.O. dell’ossigeno è -2.

X -2

P2 O3 Ricorda che la somma algebrica dei N.O. in un composto è 0

2 (x) + 3 (-2) =0 da cui 2x = +6

per cui x= +3 quindi P usa il suo N.O. più basso (suffisso –osa)

SOLUZIONE anidride fosforosa

1. Attribuisci il nome tradizionale al composto Na2O

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto binario tra un elemento e l’ossigeno allora fa parte degli OSSIDI

b) Stabiliamo se è un ossido o una anidride

Visto che il sodio è un metallo allora sarà un OSSIDO

c) Guardiamo sulla tavola periodica quanti N.O. ha il sodio.

Visto che il sodio ha un solo numero di ossidazione il nome sarà

SOLUZIONE Ossido di sodio

Noto il nome scrivere la formula.

1. Scrivi la formula del composto il cui nome tradizionale è ossido stannoso.

E’ un composto binario tra stagno (elemento metallico) e ossigeno.

a) Stabiliamo i N.O.

Lo stagno può avere N.O. +2 e +4. Il suffisso –OSO ci dice che lo stagno utilizza il N.O.

minore, per cui il +2. L’ossigeno usa N.O. -2

b) Applichiamo il metodo dello “scambio a incrocio” per ottenere la formula. Con questo

procedimento, il valore del N.O. diventa l’indice dell’altro.

Cioè: +2 -2

Sn O scambio i N.O. privati del segno ponendoli come indici

Sn2O2 la formula deve sempre essere espressa mediante il rapporto

più piccolo; poiché i due indici sono divisibili per 2.

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SOLUZIONE SnO

2. Scrivi la formula del composto il cui nome tradizionale è anidride fosforica.

E’ un composto binario tra fosforo (elemento non metallico) e ossigeno.

Il fosforo può avere N.O. +3 e +5 visto il suffisso –ICA in questo caso usa il N.O.

maggiore. L’ossigeno usa N.O. -2. Si procede come visto in precedenza usando il metodo

dello “scambio a incrocio”(il valore del N.O. di un elemento diventa indice dell’altro

elemento).

+5 -2

P O

SOLUZIONE P2O5

CASI PARTICOLARI

Vi sono alcune eccezioni nel caso del carbonio e dell’azoto (non metalli), del cromo e del

manganese (entrambi metalli)

CO prende il nome di ossido di carbonio (e non anidride carbonosa)

CO2 prende il nome di anidride carbonica

Il cromo si comporta da metallo solo quando utilizza N.O. +2 e +3 mentre da non metallo quando

utilizza N.O. +6

CrO prende il nome di ossido cromoso

Cr2O3 prende il nome di ossido cromico

CrO3 prende il nome di anidride cromica

Il manganese si comporta da metallo con N.O. +2 e +3 ; con N.O. +6 e +7 da non metallo; con

N.O. +4 l’ossido che si forma ha caratteristiche particolari per cui gli si attribuisce solitamente il

nome IUPAC.

MnO prende il nome di ossido manganoso

Mn2O3 prende il nome di ossido manganico

MnO2 prende il nome di biossido di manganese

MnO3 prende il nome di anidride manganica

Mn2O7 prende il nome di anidride permanganica

L’azoto si comporta da non metallo quando utilizza i N.O. +3 e +5

N2O3 prende il nome di anidride nitrosa

N2O5 prende il nome di anidride nitrica

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Qui di seguito sono riportati tutti gli ossidi che può fare l’azoto.

Formula Nome tradizionale Numero di ossidazione

N2O protossido di azoto +1

NO ossido di azoto +2

N2O3 anidride nitrosa +3

NO2 è presente anche in forma dimerica

N2O4 e prende anche il nome di

ipoazotide

diossido di azoto +4

N2O5 anidride nitrica +5

NOMENCLATURA IUPAC

Questa nomenclatura utilizza il termine OSSIDO preceduto dai prefissi mono-, bi-, tri- ecc. in

base al numero di atomi di ossigeno presenti. A tele termine seguono di e il nome dell’elemento

preceduto dal prefisso (sempre mono-, bi-, tri- ecc.) che indica il numero di atomi presenti.

Spesso il prefisso mono- si omette.

COME SI FA

Nota la formula, dare il nome corretto.

1. Attribuisci il nome IUPAC al composto PbO2

È un composto binario tra piombo e ossigeno che contiene due atomi di ossigeno e un atomo di

piombo.

SOLUZIONE Biossido di (mono)piombo

Noto il nome scrivere la formula.

1. Scrivi la formula del composto il cui nome IUPAC è triossido di diboro.

È un composto binario tra boro e ossigeno che contiene tre atomi di ossigeno e due

atomi di boro. Ricordiamo che l’ossigeno va scritto dopo.

SOLUZIONE B2O3

IDROSSIDI

METALLO + OH(gruppo ossidrile)

Gli idrossidi sono composti ternari ionici formati da un catione metallico e da uno o più gruppi OH- (ione idrossido o ossidrile) che ne neutralizza la carica.

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Per scrivere più facilmente la formula di questi composti si consiglia di considerare il gruppo

OH come un unico elemento dal numero di ossidazione complessivo pari a -1.

Per cui la formula generale degli idrossidi è M(OH)n in cui n è la carica del metallo (M)

cioè il suo numero di ossidazione

NOMENCLATURA TRADIZIONALE

La nomenclatura tradizionale è analoga a quella degli ossidi sostituendo il termine ossido

con idrossido.

COME SI FA Nota la formula, dare il nome.

1. Attribuisci il nome tradizionale al composto Cu(OH)2

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto ternario formato da un elemento metallico, l’ossigeno e l’idrogeno (è presente il gruppo OH) allora fa parte degli IDROSSIDI b) Guardiamo sulla tavola periodica quanti n.o. ha il rame

Cu ha n.o. +1 e +2

c) Stabiliamo il n.o. che il rame usa nel composto

Visto che l’indice di OH è 2 allora la carica dello ione metallico Cu è 2+; quindi il rame

usa n.o. +2 il maggiore; perciò suffisso –ICO

SOLUZIONE Idrossido rameico

ACIDI

Gli acidi sono composti che sciolti in acqua liberano ioni H+ e hanno la caratteristica di colorare

la cartina universale di rosso (pH <7). Si distinguono in idracidi e ossiacidi. Ricorda nella

formula degli acidi l’idrogeno è sempre scritto per primo.

IDRACIDI H (n.o. +1) + NON METALLO

Gli idracidi sono composti binari covalenti che l’idrogeno forma con un elemento non metallico

La formula di tutti gli idracidi si ottiene tenendo presente che in essi il non metallo usa il n.o. negativo. I non metalli che danno origine agli idracidi sono gli alogeni (n.o. -1) e lo zolfo (n.o. -2).

NOMENCLATURA TRADIZIONALE Acido + radice del nome del non metallo + suffisso -idrico

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Nome tradizionale degli idracidi

Formula Nomenclatura tradizionale

HF Acido fluoridrico

HCl Acido cloridrico

HBr Acido bromidrico

HI Acido iodidrico

H2S Acido solfidrico

Particolarità: L’unico idracido composto da tre elementi è quello formato dall’idrogeno con il carbonio e l’azoto. Questo idracido prende il nome di acido cianidrico: HCN

OSSIACIDI H + NON METALLO + O

Gli ossiacidi sono composti ternari covalenti che, nella loro formula, presentano l’idrogeno come primo elemento, seguito da un non metallo e quindi l’ossigeno.

La formula generale è Hx Ey Oz dove E è un qualsiasi non metallo e x,y,z sono gli indici che si ricavano con diversi metodi.

Come ricavare gli indici degli ossiacidi Metodo 1 Sono noti i numeri di ossidazione dell’ossigeno e dell’idrogeno, rispettivamente -2 e +1. Sapendo che la somma algebrica dei numeri di ossidazione di tutti gli atomi in una molecola è uguale a zero bisognerà mettere tanti atomi di ossigeno O da controbilanciare la somma (positiva) dei numeri di ossidazione dell’idrogeno H e del non metallo E. Se la somma viene superata si aggiungono altri atomi di H. Proviamo a costruire la formula dell’acido borico, che evidentemente deriva dal non metallo boro: +1 +3 -2

H B O Per eguagliare la somma dei n.o. di H e B pari a (+1+3)= +4, occorre inserire 2 atomi di O, ciascuno con n.o. -2. Se la somma dei n.o. totali è zero la formula è già quella corretta: HBO2 n.o. = +1 +3 +2 (-2)= 0 Vediamo il caso dell’acido carbonico, formato da : +1 +4 -2 H C O Per eguagliare la somma dei n.o. di H e C pari a (+1+4)= +5, due atomi di ossigeno non bastano; occorre inserire 3 atomi di O, ciascuno con n.o. -2. Se la somma degli n.o. totali è zero la formula è già corretta : HCO3 n.o. = +1+4+3(-2)= -1 Evidentemente la formula non è ancora quella corretta, per cui bisogna aggiungere un H per compensare il -1. Infatti: H2CO3 n.o. = 2(+1)+4+3(-1)= 0 Metodo 2

Per scrivere più facilmente la formula di questi composti ternari si consiglia di tenere presente la seguente proprietà: gli acidi ossigenati provengono dalle corrispondenti anidridi (ossidi acidi) per aggiunta di acqua. Per cui gli indici si ottengono semplicemente sommando gli indici dei reagenti ed eventualmente semplificando.

Ad esempio .

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CO2 + H2O H2CO3

anidride carbonica acido carbonico

N2O5 + H2O H2N2O6 si semplifica per due e la formula è HNO3

anidride nitrica acido nitrico SO2 + H2O H 2 SO3

anidride solforosa acido solforoso SO3 + H2O H 2 S O4

anidride solforica acido solforico

NOMENCLATURA TRADIZIONALE Nella nomenclatura tradizionale il nome dell’ acido si ottiene da quello dell'anidride corrispondente, sostituendo il termine "acido" al termine "anidride" e mantenendo inalterato il prefisso mentre il suffisso passa dal femminile al maschile. Il non metallo ha un solo

numero di ossidazione ANIDRIDE ……………. ICA ACIDO ………………………..ICO

Il non metallo ha due numeri di ANIDRIDE ……………. OSA ACIDO …………………….. OSO

ossidazione ANIDRIDE …………….ICA ACIDO ……………………. ICO

ANIDRIDE IPO ……………. OSA ACIDO IPO ………………... OSO Il non metallo ha quattro numeri ANIDRIDE ….………………..OSA ACIDO ……………………… OSO

di ossidazione ANIDRIDE ….…………. …….ICA ACIDO ……………………… ICO

ANIDRIDE PER……………………ICA ACIDO PER…………………. ICO

Particolarità : ossiacidi meta-, piro-, orto- Alcuni ossiacidi derivano dalle rispettive anidridi per aggiunta non di una sola molecola di acqua ma anche di due o tre molecole di acqua.

Anidride + 1 H2O acido meta-…..

Anidride + 2 H2O acido piro-…..

Anidride + 3 H2O acido orto-…..

REAZIONE FORMULA

NOME TRADIZIONALE

+3 +3

B2O3 + H2O 2H BO2

An. borica

H BO2

Acido metaborico

+3 +3

B2O3 + 3H2O 2H BO3

An. borica

H BO3

Acido (orto)borico

+3 +3

P2O3 + H2O 2 H P O2

an. fosforosa

H P O2

acido metafosforoso

+3 +3

P2O3 + 2H2O H 4P2O5

an.fosforosa

H 4P2 O5

acido pirofosforoso

+3 +3

P2O3 + 3H2O2 H 3P O3

an. fosforosa

H 3P O3

acido (orto)fosforoso

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+5 +5

P2O5 + H2O 2 H PO3 an. fosforica

H PO3

acido metafosforico

+5 +5

P2O5 + 2H2O H4P2O7

an. fosforica

H4P2O7

acido pirofosforico

+5 +5

P2O5 + 3H2O 2 H3PO4

an. fosforica

H3PO4

acido (orto)fosforico

+4 +4

SiO2 + H2O H4SiO4

an. silicica eccezione sommando 2 di acqua genera l’acido ortosilicico

H2SiO3

acido metasilicico

+4 +4

SiO2 + 2H2O H4SiO4

an. silicica eccezione sommando 2 di acqua genera l’acido ortosilicico

H4SiO4

acido ortosilicico

+3 +3

As2O3 + H2O 2 HAsO2

an. arseniosa

HAsO2

acido metaarsenioso

+3 +3

As2O3 + 2H2O H4As2O5

an. arseniosa

H4As2O5

acido piroarsenioso

+3 +3

As2O3 + 3H2O2 H3AsO3

an. arseniosa

H3AsO3

acido (orto)arsenioso

+5 +5

As2O5 + H2O 2 HAsO3 an. arsenica

HAsO3

acido metaarsenico

+5 +5

As2O5 + 2H2O H4P2O7

an. arsenica

H4As2O7

acido piroarsenicoico

+5 +5

As2O5 + 3H2O 2 H3PO4

an. arsenica

H3AsO4

acido (orto)arsenico

Conoscendo la formula dell’acido e volendogli dare il giusto prefisso, basta seguire queste regole:

-piro se vi sono 2 atomi di non metallo (es. H4P2O7 Acido Pirofosforico)

-meta se il numero di atomi di idrogeno è 1 o 2 (es. HPO3 Acido Metafosforico)

-orto se il numero di atomi di idrogeno è 3 o maggiore di 3 (es. H3PO4 Acido Ortofosforico)

COME SI FA

Dalla formula, dare il nome corretto HBrO2

Prima di tutto classifica il composto: è ternario e contiene non metallo, H e O per cui è un ossiacido Occorre allora, per poter attribuire il nome, assegnare il n.o. al non metallo ricavandolo dalla formula: +1 -2 per cui Br +3

H Br O2 Se il n.o. di Br vale +3 allora si tratta di acido bromoso.

RESIDUO DI UN ACIDO I residui degli acidi sono gli anioni mono o poliatomici che derivano dalla perdita degli atomi di

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idrogeno di un acido. Essi hanno tante cariche negative quanti sono gli atomi di idrogeno persi. La formula di tali composti è pertanto costituita dalla formula dell’acido privata di uno o più atomi di idrogeno. Il numero di atomi di H persi corrisponde al n.o. del residuo. Esempi: HClO ClO- H2SO4 SO4

2- H3PO4 PO43-

H 2 H 3H Radicali degli acidi vengono denominati premettendo la parola ione e sostituendo i sufissi degli acidi secondo la seguente regola

ACIDO RESIDUO ACIDO IPO……………………. OSO IPO…………………………..ITO …………………………..OSA ……………………………….ITO …………………………. ICO ……………………………….ATO PER……………………. ICO PER………………………….ATO …………………………IDRICO ……………………………….URO

Nome ioni positivi

Metalli che formano un solo tipo di ione In questo caso il nome dello ione è semplicemente la parola “ione” seguita dal nome del metallo. Esempio, Mg2+ è lo ione magnesio. Metalli che formano più di un tipo di ione La nomenclatura tradizionale (quella più utilizzata), utilizza i suffissi –oso e –ico per indicare la carica minore e la carica maggiore, da aggiungere al nome dell’elemento metallico.

Fe2+ ione ferroso Cu+ ione rameoso

Fe3+ ione ferrico Cu2+ ione rameico

SALI

I Sali sono composti ionici che derivano dagli acidi (ossiacidi e idracidi) per sostituzione degli idrogeni con ioni metallici.

Questi composti risultano, pertanto, dalla combinazione di un catione metallico con l’anione dell’acido ottenuto per sottrazione di ioni H+ da molecole di ossiacidi o di idracidi. Il nome del sale deriva direttamente dal nome del rispettivo anione. Dagli anioni degli idracidi derivano i sali binari. Dagli anioni degli ossiacidi derivano i sali ternari. I Sali rispondono alla formula generale: +x -y Mex(RA)y dove RA indica il residuo acido

Sali binari

METALLO e NON METALLO

Essi si ottengono dai rispettivi idracidi sostituendo gli atomi di idrogeno con ioni del metallo. L’anione non metallico deriva quindi dagli idracidi per sottrazione di H+.

ACIDO RESIDUO ACIDO

Formula Idracido

Nome tradizionale Formula dell’anione

Nome

HF Acido fluoridrico F- Fluoruro

HCl Acido cloridrico Cl- Cloruro

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HBr Acido bromidrico Br- Bromuro

HI Acido iodidrico I- Ioduro

H2S Acido solfidrico S2- Solfuro

HCN Acido cianidrico CN- Cianuro

COME SI FA Nota la formula, dare il nome corretto.

1. Attribuisci il nome tradizionale al composto PbCl2

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto binario tra un elemento metallico Pb e un elemento non

metallico Cl allora è un SALE BINARIO

b) Guardiamo nella tabella degli ioni che esiste Cl- (nome cloruro) quindi n.o. -1. Oppure

Cl è il residuo dell’acido cloridrico che è lo ione cloruro Cl-.

c) Il Pb ha n.o. +2 e +4 per cui calcoliamo il n.o. che il Pb usa nel composto,

ricordando che il n.o. del Cl è -1. X -2

Pb Cl2 Ricorda che la somma algebrica dei n.o. in un composto è 0

1 (x) + 2 (-1) =0 per cui x= +2 quindi Pb usa il suo n.o. più basso (suffisso –oso)

SOLUZIONE cloruro piomboso

Noto il nome scrivere la formula.

Scrivi la formula del composto il cui nome è solfuro rameico a) Stabiliamo i n.o. (e corrispondenti ioni)

Il rame può avere n.o. +1 e +2. Il suffisso –ICO ci dice che il rame utilizza il n.o.

maggiore, per cui il +2 (quindi ione Cu2+). Lo ione solfuro deriva dall’acido solfidrico per cui

ione S2- usa n.o. -2 .

Applichiamo il metodo dello “scambio a incrocio” per ottenere la formula. Con questo

procedimento, il valore del n.o. (o della carica) diventa l’indice dell’altro.

Cioè: +2 -2

Cu S scambio i n.o. privati del segno ponendoli come indici

Cu2S2 la formula deve sempre essere espressa mediante il rapporto

più piccolo; poiché i due indici sono divisibili per 2.

SOLUZIONE CuS

Sali ternari

METALLO, NON METALLO e OSSIGENO Essi si ottengono dai rispettivi ossiacidi sostituendo gli atomi di idrogeno con atomi del metallo. Sono composti ionici in cui il catione è metallico e l’anione è il gruppo residuo dell’acido di provenienza (per sottrazione di H+).

ACIDO RESIDUO ACIDO

Formula acido

Nome Formula dell’anione

Nome

HNO2 Acido nitroso NO2- Nitrito

HNO3 Acido nitrico NO3- Nitrato

H2SO3 Acido solforoso SO32- Solfito

H2SO4 Acido solforico SO42- Solfato

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H2CO3 Acido carbonico CO32- Carbonato

H3PO3 Acido ortofosforoso PO33- Ortofosfito

H3PO4 Acido ortofosforico PO43- Ortofosfato

H3BO3 Acido ortoborico BO33- Ortoborato

HClO Acido ipocloroso ClO- Ipoclorito

HClO2 Acido cloroso ClO2- Clorito

HClO3 Acido clorico ClO3- Clorato

HClO4 Acido perclorico ClO4- Perclorato

COME SI FA Nota la formula, dare il nome corretto.

2. Attribuisci il nome tradizionale al composto CuNO3

a) Stabiliamo il tipo di composto

Visto che è un composto ternario contenente metallo (K) , non metallo (N) e

ossigeno(O) allora è un SALE TERNARIO

b) Il residuo acido che compare NO3 deriva dall’acido HNO3

c) Stabiliamo il n.o. di N. +1+x+3(-2)= 0 da cui x= +5

d) L’anidride da cui l’acido deriva è N2O5 anidride nitrica per cui HNO3 è l’acido nitrico

Per cui il residuo acido sarà NITRATO

e) Il rame ha n.o. +1 e +2 per cui calcoliamo il n.o. che il Cu usa nel composto, ricordando

che il n.o. del N è +5 e di O è -2. X +5 -2

Cu N O3 Ricorda che la somma algebrica dei n.o. in un composto è 0

1 (x) + 1 (+5) + 3 (-2) =0 per cui x= +1 usa il n.o. minore -OSO

SOLUZIONE nitrato rameoso

Noto il nome scrivere la formula.

Scrivi la formula del composto il cui nome è solfato di alluminio a) Il sale che ha suffisso –ATO (-ato acido –ico) deriva dall’acido solforico H2SO4

b) Il residuo acido RA è SO4 che ha n.o. -2 poiché due erano gli idrogeni dell’acido di

partenza.

c) L’alluminio ha n.o. +3.

Applichiamo il metodo dello “scambio a incrocio” per ottenere la formula. Con questo

procedimento, il valore del n.o. (o della carica) diventa l’indice dell’altro.

Cioè: +3 -2

Al (SO4) scambio i n.o. privati del segno ponendoli come indici

Al2(SO4)3 il gruppo poliatomico solfato va messo in parentesi perché

nella formula del composto ne figura più di uno.

Verifica: 2 (+3) + 3 (+6) + 12 (-2) = 0

SOLUZIONE Al2(SO4)3

IDRURI

Gli idruri sono composti binari formati da elementi con l’idrogeno

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Gli Idruri sono i composti che l'idrogeno forma con elementi meno elettronegativi, pertanto l’idrogeno presenta n.o. -1 (ione idruro H-) e quindi nella formula va scritto per secondo. Gli idruri hanno formula generale XHn con X simbolo del metallo o del non metallo n = no dell’elemento X

NOMENCLATURA TRADIZIONALE

. Il loro nome è formato dal termine "idruro di" seguito dal nome dell’elemento.

Nome tradizionale KH idruro di potassio Li H idruro di litio NaH idruro di sodio MgH2 idruro di magnesio CaH2 idruro di calcio AlH3 idruro di alluminio NH3 idruro di azoto ammoniaca** PH3 idruro di fosforo fosfina* CH4 idruro di carbonio metano*

Proprietà chimiche: Questi composti reagiscono violentemente con l’acqua rendendo basica la soluzione (si formano ioni OH e pH 7). LiH + H2 O Li (OH) + H2

Li+ + (OH)-

* NH3 ,PH3, CH4 sono definiti idruri covalenti perchè l’idrogeno e il non metallo sono legati da un legame covalente **In realtà l’azoto è più elettronegativo dell’idrogeno ed il composto andrebbe scritto H3N (nitruro di idrogeno), ma l’ammoniaca presenta comunque carattere basico e si conviene dunque di non scrivere gli idrogeni per primi, come avviene per gli idracidi.

PEROSSIDI Hanno un atomo di ossigeno in più rispetto a quello dei corrispondenti ossidi. Per scrivere la loro formula è sufficiente scrivere la formula dell’ossido corrispondente e aumentare l’indice dell’ossigeno di una unità. In questi composti l’ossigeno ha n.o= -1 Esempio: Na2O ossido di sodio Na2O2 perossido di sodio

Ba2O ossido di bario Ba2O2 perossido di bario H2O ossido di idrogeno (acqua) H2O2 perossido di idrogeno (acqua ossigenata)